165. Prusia II D: 167. Amiso, D: R - Moruzzi · 2017-06-19 · 44 II, che era succeduto al padre...

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44 II, che era succeduto al padre Eumene, e Prusia venne sconfitto e costretto dal senato romano ad abbandonare i territori occu- pati e a pagare un indennizzo al re di Pergamo. Egli inviò nel 153 a.C. a Roma il figlio Nicomede, ufficialmente per cercare un accordo, in realtà per sottrargli la successione in favore di un altro figlio avuto in seconde nozze. Non appena Nicomede venne a conoscenza del progetto paterno, grazie all’aiuto del re Attalo II e dei romani, ritornò in Bitinia e fece uccidere il padre. 165. Prusia II (185-149 a.C. circa), Bronzo, 183-149 a.C. (AE 5,17 gr.) D: Anepigrafe, testa di Dioniso a d. coronato di edera R: ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΠΡΟYΣΙΟY, il centauro Chirone a d., suona la lira, in basso monogramma, B.M.C. 13, 9, SNG Dan. 639, (R) mBB 200 Ex Lanz 123, n. 222. Pylaemenes sembra essere il nome di molti re di Paphlagonia, al punto da trasformarsi in un genere di denominazione ereditaria, come quello di Tolomeo nell’Egitto e di Arsaces in Parthia. Tra questi, un Pylaemenes di Paphlagonia aiutò i Romani nella guerra contro Aristonicus, il pretendente al trono di Pergamo. Alla sua morte la corsa dei re antichi di Paphlagonia sembra diventare terminata. 166. Regno di Paflagonia, 133-103 a.C. (AE 3,37 gr.) D: Anepigrafe, testa di toro frontale R: ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΠΥΛΑΙΜΕΝΟΥ ΕΥΕΡΓΕΤΟΥ, caduceo alato, B.M.C. 13, 2, SNG Cop. -, SNG von Aulock 150, SPL 480 Ex Hauck & Aufhauser 20, n. 62. Amisos fu una città del Ponto, colonia di Mileto. Altre fonti la dicono colonia di Focea. E’probabile che fosse originariamente milesia e poi focese. 167. Amiso, Bronzo, 120-63 a.C. (AE 8,20 gr.) D: Anepigrafe, testa di Dioniso con corona di foglie d’edera a d. R: ΑΜΙΣΟΥ, cista mistica con pelle di pantera e tirso; a s. monogramma, B.M.C. 13, 53, SPL 400 Ex Tkalec 98, n. 48. Gamerse fu satrapo di Lidia, agli inizi del IV sec. a.C. 168. Gamerses, Bronzo, IV sec. a.C. (AE 1,23 gr.) D: Anepigrafe, testa giovanile a d. con orecchino e collana R: ΓΑΜΕΡΣΟΥ, Zeus stante a d., con scettro nella d. ed aquila nella s.; una stella nel campo a s., B.M.C. -, SNG Dan. -, SM 168, pp. 113-116, SPL 1.250 Ex Triton V, n. 447; ex David Freedman Collection of Greek bronze Coins.

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II, che era succeduto al padre Eumene, e Prusia venne sconfittoe costretto dal senato romano ad abbandonare i territori occu-pati e a pagare un indennizzo al re di Pergamo. Egli inviò nel153 a.C. a Roma il figlio Nicomede, ufficialmente per cercare unaccordo, in realtà per sottrargli la successione in favore di unaltro figlio avuto in seconde nozze. Non appena Nicomede vennea conoscenza del progetto paterno, grazie all’aiuto del re AttaloII e dei romani, ritornò in Bitinia e fece uccidere il padre.

165. Prusia II (185-149 a.C. circa), Bronzo, 183-149 a.C. (AE5,17 gr.) D: Anepigrafe, testa di Dioniso a d. coronato di ederaR: ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΠΡΟYΣΙΟY, il centauro Chirone a d., suona lalira, in basso monogramma, B.M.C. 13, 9, SNG Dan. 639, (R)mBB € 200

Ex Lanz 123, n. 222.

Pylaemenes sembra essere il nome di molti re di Paphlagonia, alpunto da trasformarsi in un genere di denominazione ereditaria,come quello di Tolomeo nell’Egitto e di Arsaces in Parthia.Tra questi, un Pylaemenes di Paphlagonia aiutò i Romani nellaguerra contro Aristonicus, il pretendente al trono di Pergamo.Alla sua morte la corsa dei re antichi di Paphlagonia sembradiventare terminata.

166. Regno di Paflagonia, 133-103 a.C. (AE 3,37 gr.) D:Anepigrafe, testa di toro frontale R: ΒΑΣΙΛΕΩΣΠΥΛΑΙΜΕΝΟΥ ΕΥΕΡΓΕΤΟΥ, caduceo alato, B.M.C. 13, 2,SNG Cop. -, SNG von Aulock 150, SPL € 480

Ex Hauck & Aufhauser 20, n. 62.

Amisos fu una città del Ponto, colonia di Mileto. Altre fonti ladicono colonia di Focea. E’probabile che fosse originariamentemilesia e poi focese.

167. Amiso, Bronzo, 120-63 a.C. (AE 8,20 gr.) D: Anepigrafe,testa di Dioniso con corona di foglie d’edera a d. R: ΑΜΙΣΟΥ ,cista mistica con pelle di pantera e tirso; a s. monogramma,B.M.C. 13, 53, SPL € 400

Ex Tkalec 98, n. 48.

Gamerse fu satrapo di Lidia, agli inizi del IV sec. a.C.

168. Gamerses, Bronzo, IV sec. a.C. (AE 1,23 gr.) D: Anepigrafe,testa giovanile a d. con orecchino e collana R: ΓΑΜΕΡΣΟΥ,Zeus stante a d., con scettro nella d. ed aquila nella s.; una stellanel campo a s., B.M.C. -, SNG Dan. -, SM 168, pp. 113-116, SPL

€ 1.250

Ex Triton V, n. 447; ex David Freedman Collection of Greek bronzeCoins.

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Il sito della città non è certamente conosciuto, ma doveva tro-varsi probabilmente sulle alture di Bali-Dagh, a poche miglia daIlion.

169. Gergis, Kalkos, metà IV sec. a.C. (AE 0,85 gr.) D:Anepigrafe, testa laureata della Sibilla Erofila R: Anepigrafe,sfinge seduta a d., Sear 4098, B.M.C. 17, 2, mBB € 300

Ex LHS 100, n. 296.

Il sito è stato ricordato da molti autori antichi, compreso Erodoto,Strabone, Plinio e Stefano Bizantino. Famosa per il suo portosulla baia di Adramytteion, la città sarebbe stata fondata daAdramys, fratello di Croesus.

170. Adramitteion, Bronzo, 350 a.C. (AE 1,83 gr.) D: Anepigrafe,testa laureata di Zeus, di fronte R: Α∆ΡΑ, aquila stante su di unaltare a s., B.M.C.-, SNG Cop.-, SNG France 2, mBB € 600

Ex Hauck & Aufhauser 20, n. 65.

171. Pseudo-autonomo, Bronzo, Germe II sec. (AE 4,62 gr.) D:ΙΕΡΟC ∆ΗΜΟC, busto laureato del Demos a d. R: ΙΕΡΜΗΝΩΝ,Eracle stante di fronte, la testa volta a s., con la clava e la pelledel leone, B.M.C. 15, 5, SNG von Aulock-, qSPL € 200

Ex Gorny & Mosch 160, n. 1895.

La città di Tripolis sorgeva sulla pendenza più bassa delle colli-ne sovrastanti il fiume Menandro. La popolazione era probabil-mente costituita da una mescolanza di Lidi, Carii e Frigi e daquesto forse derivò il nome di Tripoli.

172.Tripoli, Bronzo, età antonina (AE 7,69 gr.) D: ΙΕΡΑCVΝΚΛΗΤΟC, busto giovanile del Senato a s. R: ΤΡΙΠΟΛΕΙΤΩΝ,Artemide e Apollo in piedi l’una di fronte all’altro, B.M.C. 22,12 var., qBB € 380

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Inizialmente abitata dai Cari, fu colonizzata dai Dori nell’XIsecolo a.C. che la unirono alla Federazione ateniese sconfig-gendo i Persiani due volte.La città di Kos fu costruita nel 366 a.C. e presto divenne unporto prima dell’impero romano.

173. Kos, Bronzo, 300-190 a.C. (AE 1,16 gr.) D: Anepigrafe,testa di Eracle con leontè a d. R: ΚΩΙΟΝ, granchio, B.M.C. 18,91 var., mBB € 90

Nel XVI secolo a.C. i Micenei raggiunsero Rodi. Invasa dagliAchei nel XV secolo a.C., l’isola conobbe un periodo di svilupponel XI secolo a.C., con l’arrivo dei Dori che costruirono le treimportanti città di Lindos, Ialysos e Kameiros, che insieme aKos, Cnido e Alicarnasso dettero vita alla Hexapolis dorica.Dopo che Atene sconfisse gli invasori Persiani nel 478 a.C., letre città aderirono alla Lega ateniese. Allo scoppio della guerradel Peloponneso nel 431 a.C., Rodi si mantenne neutrale purfacendo parte della Lega. La guerra terminò nel 404 a.C., conRodi che decise di mantenere la non belligeranza per tutta ladurata delle ostilità.Nel 408 a.C. le tre città si unirono per formare un’unica unitàpolitica: si costruì perciò una nuova capitale nella parte setten-trionale dell’isola, la città di Rodi, i cui lavori di costruzionefurono condotti dall’architetto ateniese Ippodamo. Il generaleindebolimento della Grecia in seguito alla guerra del Peloponnesofece sì che l’isola fosse prima conquistata da Mausolo diAlicarnasso, poi dai Persiani nel 340 a.C., infine da AlessandroMagno nel 322 a.C.Dopo la morte di Alessandro, tre dei suoi generali si diviserol’impero: Rodi strinse forti legami culturali e commerciali con iTolomei di Alessandria per formare così la lega rodo-egizianache controllò i traffici commerciali nell’Egeo per tutto il III se-colo a.C.Nel 305 a.C., il figlio di Antigono assediò Rodi al fine di romperel’alleanza. Dopo un anno, nel 304 a.C., si arrivò ad un accordodi pace e l’assedio fu tolto: gli abitanti dell’isola decisero divendere gli equipaggiamenti abbandonati dagli assedianti perpoter così erigere una statua al dio Helios, statua conosciutacome il Colosso di Rodi.Nel 164 a.C. Rodi stipulò un trattato con Roma. InizialmenteRodi fu un’importante alleata di Roma, ma finì poi col perdere iprivilegi acquisiti, tant’è che venne saccheggiata da Cassio.

174. Rodi, Bronzo, 230-205 a.C. (AE 5,32 gr.) D: Anepigrafe,testa laureata di Zeus a d. R: ΡΟ ΤΕ, rosa con bocciolo a d.,B.M.C. 18, 219 var., SNG Dan. 795, qSPL € 800

Ex Triton V, n. 495; ex David Freedman Collection of Greekbronze Coins.

Stratonicea fu una delle più importanti città dell’interno dellaCaria.Secondo Strabone, fu fondata dal re seleucide Antioco I Soter(281–261 a.C.), che la chiamò così dal nome della moglieStratonice.Ciò che sembra certo è che la città fu fondata sul sito di un’anti-ca città della Caria, Idrias, anticamente chiamata Chrysaoris,che si dice essere la prima città fondata dai Lici.Gli stratonicei, sebbene non di origini carie, furono ammessi nellaconfederazione poichè possedevano alcune piccole città o vil-laggi.Sotto i successori dei re seleucidi, Stratonicea fu adornata consplendidi e costosi edifici. Nel III secolo fu ceduta ai Rodi. Nel167 a.C. fu dichiarata libera dalla Repubblica romana.Nel 130 a.C. la città ha un ruolo centrale nella rivolta contro iromani.Tempo dopo, nell’88 a.C., Mitridate VI del Ponto (120–63 a.C.),dopo aver imposto un confine ed una guarnigione alla città, ri-siedette per un certo tempo a Stratonicea. Allora avvenne nel 40a.C. l’assedio sostenuto contro Quintus Labienus e le sue truppepartiche.Si dice che l’imperatore Adriano avesse preso sotto la sua spe-ciale protezione la città, e di aver cambiato il suo nome inHadrianopolis, un nome, che comunque, può essere riferito adun’altra città chiamata Stratonicea.Sotto l’impero romano, la città sembra aver continuato a pro-sperare.

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175. Stratonikeia, Bronzo, I-II sec. (AE 7,15 gr.) D:CΤΡΑΤΟΝΙΚΕΩΝ, Zeus Panamaros radiato, con lo scettro sullaspalla, a cavallo a d. R: ΞΗΦΙΧΑΜΕΝΟΥ ΦΛΑΥΒΙΟΥ∆ΙΟΜΗ∆ΟΥC, Ecate radiata e con il velo sollevato intorno allatesta, seduta a s. su di un leone radiato con coda di cane in corsaa s., SNG Dan. 499, B.M.C. 18, 42, SPL € 2.000

Ex Triton V, n. 490; ex David Freedman Collection of Greek bronzeCoins.

Ben coniata e piacevole.

Dinasta di Antiphellos da circa il 380 a.C., Pericle estese il suopotere su gran parte della Licia fino alla sua morte avvenutaintorno al 362 a.C.

176. Pericle (380-362 a.C. circa), Bronzo, zecca licia 380-362a.C. circa (AE 1,70 gr.) D: Anepigrafe, testa cornuta di Pan a s.R: PERIKL in caratteri lici, triskeles, Sear 5243, B.M.C. 19, 158,BB € 200

Side è un’antica città marittima della Panfilia, situata a 16 kmda Seleucia.Durante il VI sec. a.C., Side cadde sotto la Lidia, un regno diAsia Minore. Guadagnò parziale autonomia sotto il governo per-siano dopo il 547 a.C.Alessandro il grande occupò Side nel 333 a.C. Alessandro lasciòsolamente una guarnigione ad occupare la città. Questa occupa-zione fece conoscere al popolo di Side la cultura ellenistica, cheera fiorente nel IV sec. a.C. Dopo la morte di Alessandro, Sidecadde sotto il controllo di uno dei generali di Alessandro, TolomeoI Soter, che si dichiarò re dell’Egitto nel 305 a.C. La dinastiatolemaica controllò Side finchè fu annessa all’impero Seleucidenel II sec. a.C. Malgrado queste occupazioni, negli anni seguen-ti del II sec. a.C., Side preservò la sua autonomia, crebbe pro-sperosa e divenne un importante centro culturale. Nel 190 a.C.una flotta proveniente da Rodi, supportata da Roma e Pergamo,

177. Side, Bronzo, III-II sec. a.C. (AE 1,55 gr.) D: Anepigrafe,melagrana R: Anepigrafe, testa di Atena con elmo corinziocrestato a d., SNG Dan. 387, B.M.C. 19, 59 e ss., SPL € 500

Ex Triton V, n. 511; ex David Freedman Collection of Greek bronzeCoins.

Tarcondimotus, re di Cilicia, combattè dalla parte di Pompeocontro Cesare, nel 48 a.C., che lo perdonò e gli permise di man-tenere i suoi dominii.Dopo la morte di Cesare si unì a Cassio e successivamente sposòla causa di Antonio contro Ottaviano.Morì combattendo in mare nel 31 contro M. Agrippa.

178. Tarcondimotus, 39-31 a.C. circa, Bronzo, Hierapolis 39-31 a.C. circa (AE 9,72 gr.) D: Anepigrafe, testa diademata a d.;in basso, contromarca: ancora R: ΒΑΣΙΛΕΩΣΤΑΡΚΟΝ∆ΙΜΟΤΟΥ ΦΙΛΑΝΤΩΝΙΟΥ, Zeus seduto in trono as. tiene una Nike con corona nella d. protesa e lo scettro nella s.,R.P.C. 3871, SNG von Aulock 5413, SNG France 1913, qSPL

€ 370Ex Lanz 138, n. 448.

sconfisse la flotta del re Seleucide Antioco il grande, che erasotto il comando del generale cartaginese Annibale.Nel I sec. a.C. i pirati della Cilicia stabilirono la base navale aSide.