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CHIAVARI

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S.C. RADIOLOGIADIR. DOTT.SSA O. BRUNETTI

STRUTTURA SEMPLICE DI TOMOGRAFIA

COMPUTERIZZATA

RESP. DOTT. FEDERICO MARIABAFFI

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INDICAZIONI CLINICHE ALL’UTILIZZODI ESAMI

STRUMENTALIAppropriatezza prescrittiva delle

prestazioni

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L’impiego medico delle radiazioni ionizzanti costituisce

la fonte principale di esposizione della popolazione dovuta a

sorgenti artificiali

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In questi ultimi anni si è avuta una generale riduzione delle dosi

associate alle metodiche più comuni e contemporaneamente l’utilizzo di tecniche che non

utilizzano radiazioni ionizzanti

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A fronte di tutto ciò,con la diffusione della TAC,delle

metodiche Interventistiche,e in MN della PET e TAC-PET,sono aumentati i valori di dose per le

persone esposte.

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Il miglioramento della qualità dell’immagine ha portato ad

estendere il loro impiego anche in casi in cui la diagnosi potrebbe essere effettuata con tecniche che

erogano dosi minori o non usano radiazioni ionizzanti

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Negli anni più recenti vi sono stati inoltre nuovi sviluppi nella conoscenza dei meccanismi di insorgenza del danno

da esposizione e della diversa radiosensibilità degli individui,in

particolare nel caso delle esposizioni in utero e nei soggetti in età pediatrica

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EFFETTI DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI

Le radiazioni ionizzanti inducono lesioni del DNA (interruzioni della catena,danni alle basi…)che se non sono riparate,possono determinare conseguenze più o meno rilevanti nelle funzioni cellulari.Gli effetti

possono manifestarsi dopo un tempo breve o lungo a seconda della dose

assorbita e delle modalità di somministrazione

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EFFETTI DETERMINISTICI

Derivano dal danneggiamento di un numero considerevole di cellule e si manifestano al di

sopra di un valore soglia.

Nell’adulto,a seconda della dose:eritema ,ulcerazioni

cutanee,leucopenia,danni al cristallino.

Per il feto:effetti letali,malformazioni,anomalie della crescita e dello sviluppo,compresi i ritardi

mentali gravi.

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EFFETTI STOCASTICISono di natura probabilistica,e non è stato dimostrato un valore soglia al di sotto del

quale essi non si manifestano.

Possono manifestarsi dopo diverso tempo dall’esposizione.

La probabilità di insorgenza aumenta con la dose,mentre la gravità dell’effetto è

indipendente dalla dose ricevuta.

Lo sviluppo di neoplasie è un effetto stocastico,così come gli effetti ereditari.

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DOSE EFFICACE

• Per poter effettuare una stima del rischio complessivo di effetti stocastici si utilizza una grandezza dosimetrica definita dose efficace (Sievert-Sv).

• Ciò permette di confrontare il rischio derivante dall’impiego di indagini diverse e anche con quello relativo ad altri tipi di esposizioni di tipo non medico (fondo naturale,lavorative).

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RIDUZIONE DEI RISCHI

Per ridurre i rischi connessi alle esposizioni in campo medico è necessario valutare con

attenzione la necessità di effettuare l’esame diagnostico (GIUSTIFICAZIONE) e avviare

l’indagine in modo da assicurare che le informazioni prodotte siano ottenute con la

dose più bassa possibile compatibilmente con le esigenze diagnostiche(OTTIMIZZAZIONE)

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DIRETTIVA EURATOM 97/43

D.Lgs 187 del 30 maggio 2000

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A tale scopo,prima di prescrivere un accertamento diagnostico con radiazioni è importante valutare:

-Che l’esame sia utile per i paziente-Che non sia possibile ottenere le stesse informazioni da un esame già effettuato-Che non sia possibile ottenere le stesse

informazioni da un esame che comporta meno rischi per la sua salute

-Che la ripetizione dell’esame (es. monitoraggio di malattia) sia compatibile con i tempi di progressione

o di risoluzione e che la frequenza delle indagininon sia superiore a quella strettamente necessaria.

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Precauzioni

E’ importante che la richiesta per lo specialista(Radiologo o Medico Nucleare) sia formulata in maniera ESAURIENT,in modo tale che lo

Specialista possa scegliere la tecnica o il procedimento migliore possibile per il caso

specifico.

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L’indagine deve essere ottimizzata,ossia si deve operare per ridurre le dosi al livello minimo compatibile con le esigenze diagnostiche.

L’ottimizzazione è un processo che si articola su diversi livelli:

-scelta della strumentazione-monitoraggio del loro funzionamento e del loro

corretto impiego-formazione del personale sugli aspetti

radioprotezionistici

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Un’attenzione particolare alla protezione dalle

radiazioni è richiesta per le esposizioni durante la

gravidanza e l’allattamento.

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DOSI EFFICACITORACE=1

COLONNA LOMBARE=65

ESD=150

CLISMA OPACO=350

UROGRAFIA=150

T.C. CRANIO=85

T.C. TORACE=385

T.C. ADDOME=390

T.C. PELVI=440

T.C. COLONNA LOMBARE=225

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ARTERIA BASILARE

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ARTERIA VERTEBRALE

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ANEURISMA A.C. MEDIA

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A.CAROTIDI

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CIRCOLO DI WILLIS

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STENOSI DELLA CAROTIDE

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ARTERIE CORONARIE DI SN

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ARTERIA CORONARIA DX

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MALATTIA LAD

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MALATTIA LAD

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STENT A SN

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STENOSI 50% LAD

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STUDIO VASI PERIFERICI

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STUDIO VASI PERIFERICI

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VASI POLMONARI (MIP)

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FISTOLA AV

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DOPPIO DISTRETTO RENALE

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FRATTURA DI FEMORE

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FRATTURA DI FEMORE E LESIONE A.

FEMORALE

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FRATTURA DI RADIO

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SARCOMA

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COLON T.C.

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RICOSTRUZIONI

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VOLUME RENDERING

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LESIONI INFILTRANTI

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•L’endoscopia virtuale è una tecnica di elaborazione digitale che, attraverso l’elaborazione dei dati acquisiti con TC e/o RM, consente di visualizzare la configurazione interna delle strutture anatomiche e degli organi cavi ottenendo immagini simili a quelle dell’ endoscopia convenzionale

D.Vining, RSNA 1994 Chicago

ENDOSCOPIA VIRTUALE

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Otoscopia Virtuale

aopp pa

ENDOSCOPIA VIRTUALE

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Conca Bullosa

EENDOSCOPIA VIRTUALE

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COLON

ENDOSCOPIA VIRTUALE