157 2016 norma colorazione ogive

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Colore ogive bombole UNI EN 1089-3 La norma UNI EN 1089-3 prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colorazione delle ogive. La norma è valida per le bombole di gas industriali e medicinali e non si applica alle bombole di GPL (gas di petrolio liquefatti) e agli estintori. La codificazione dei colori riguarda solo l’ogiva delle bombole. Il Ministero dei Trasporti e il Ministero della Sanità, ravvisando l’opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole per facilitare la circolazione delle merci nei Paesi UE, ha disposto con decreto del 7 gennaio 1999 che: per le bombole nuove l’uso dei nuovi colori sia obbligatorio a partire dal 10 agosto 1999; per le bombole già in circolazione i nuovi colori vengano adottati in occasione della prima revisione periodica e comunque entro il 30 giugno 2006. Nel periodo transitorio, fino al 30 giugno 2006, i due sistemi di colorazione dovranno necessariamente coesistere. È facoltà degli operatori fare uso immediato dei nuovi colori. In generale la colorazione dell’ogiva della bombola non identifica il gas, ma solo il rischio principale associato al gas: tossico e/o corrosivo giallo (RAL 1018) infiammabile rosso (RAL 3000) ossidante blu chiaro (RAL 5012) inerte verde brillante (RAL 6018) www.fluido-tecnica.it Tel./fax 055-4489020 [email protected]

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Colore ogive bomboleUNI EN 1089-3

La norma UNI EN 1089-3 prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colorazione delle ogive. La norma è valida per le bombole di gas industriali e medicinali e non si applica alle bombole di GPL (gas di petrolio liquefatti) e agli estintori. La codificazione dei colori riguarda solo l’ogiva delle bombole.

Il Ministero dei Trasporti e il Ministero della Sanità, ravvisando l’opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole per facilitare la circolazione delle merci nei Paesi UE, ha disposto con decreto del 7 gennaio 1999 che:• per le bombole nuove l’uso dei nuovi colori sia obbligatorio a partire dal 10 agosto 1999; • per le bombole già in circolazione i nuovi colori vengano adottati in occasione della prima

revisione periodica e comunque entro il 30 giugno 2006. Nel periodo transitorio, fino al 30 giugno 2006, i due sistemi di colorazione dovranno necessariamente coesistere. È facoltà degli operatori fare uso immediato dei nuovi colori.

In generale la colorazione dell’ogiva della bombola non identifica il gas, ma solo il rischio principale associato al gas: • tossico e/o corrosivo giallo (RAL 1018)• infiammabile rosso (RAL 3000)• ossidante blu chiaro (RAL 5012)• inerte verde brillante (RAL 6018)

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Solo per i gas più comuni, tra i quali ossigeno, azoto, biossido di carbonio (anidride carbonica) e protossido d’azoto, sono previsti colori specifici.Nel caso in cui sia richiesta una codificazione a due colori, si raccomanda che essi vengano applicati in segmenti circolari sovrapposti.La norma tuttavia consente la loro disposizione anche in quadranti alternati.

Per individuare il gas è essenziale riferirsi sempre all’etichetta apposta sulla bombola.

La colorazione dell’ogiva permette di riconoscere la natura del pericolo associato al gas trasportato anche quando, a causa della distanza, l’etichetta non è ancora leggibile.

La codificazione dei colori secondo la nuova norma è individuata con la lettera maiuscola “N” riportata in 2 posizioni diametralmente opposte sull’ogiva, di altezza pari a circa 7/10 dell’altezza dell’ogiva e di colore contrastante con quello dell’ogiva. L’uso della lettera “N” non è tuttavia obbligatorio quando il colore dell’ogiva non cambia.

Corpo bombolaIn generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualunque colore che non comporti il pericolo di errore e interpretazioni del rischio associato al colore dell’ogiva.

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RACCOMANDAZIONI DI ASSOGASTECNICI-FEDERCHIMICA PER LA SUA APPLICAZIONE AI

GAS MEDICINALI.

Il Gruppo Gas Medicinali di Assogastecnici-Federchimica consiglia ai propri associati la seguente colorazione dell’ogiva: aria medicale bianco e nero aria sintetica medicinale bianco e nero (contenente il 20% e il 23,5% di O2) ossigeno e azoto verde brillante (O2 < 20%) ossigeno e azoto blu chiaro (O2 > 23,5%) ossigeno e anidride carbonica bianco e grigio ossigeno e protossido d’azoto bianco e blu

Corpo bombola gas medicinaliIl corpo delle bombole contenenti gas medicinali è di colore bianco, come stabilito dal D.L. 178 del 4 agosto 2000, in armonia con la prassi prevalente in Europa. Non è pertanto possibile impiegare la colorazione bianca per il corpo bombola di altri gas.In precedenza, il colore identificativo era il verde.Vi sarà pertanto necessariamente un periodo transitorio nel quale saranno contemporaneamente presenti le due colorazioni.

MiscelePer le miscele la norma consente di scegliere tra la colorazione secondo il tipo di rischio e quella con i due colori che identificano i componenti principali.

EIGA e ASSOGASTECNICI consigliano di seguire i seguenti criteri: • miscele per respirazione inclusa aria sintetica, vedi sopra.• altre miscele: utilizzare la colorazione secondo il tipo di rischio.

Altre miscele devono essere identificate da una codifica di colori che indica la proprietà preponderante del contenuto, secondo l’ordine decrescente di rischio così indicato: tossico e/o corrosivo giallo infiammabile rosso ossidante blu chiaro inerte verde brillante

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