15 novembre 2009 22 gennaio 2010 18 febbraio 2010 ... · con la loro freschezza, per...

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ABBONAMENTI Intero 90,00 - ridotto 80,00 studenti 40,00 VENDITA ABBONAMENTI Gli abbonamenti potranno essere acquistati nei seguenti periodi RINNOVI il 17 e 18 ottobre CAMBI il 24 e 25 ottobre NUOVI dal 31 ottobre al 15 novembre presso lo IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi). BIGLIETTI Intero 22,00 - ridotto 17,00 studenti 11,00 PREVENDITA E VENDITA BIGLIETTI Tutti i biglietti saranno in prevendita dal 14 novembre presso lo IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi) e in vendita il giorno di spettacolo presso il Teatro Comunale Ballarin in Via G.B. Conti 15 a partire dalle ore 18.00 tel. 0425 642552. RIDUZIONI Biglietti ridotti per giovani fino ai 25 anni e adulti con più di 65 anni. PER INFORMAZIONI IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi) tel. 0425 642389 Biblioteca in via G. B. Conti, 30 45026 Lendinara (Ro) tel. 0425.605658 tel. e fax 0425.63173 (da martedì a venerdì ore 8.30 - 13.30 / 14.30 - 17.45, sabato ore 8.30 - 13.30, chiuso domenica e lunedì) [email protected] www.teatrocomunaleballarin.it www.arteven.it 2009-2010 STAGIONE DI PROSA L’iniziativa è realizzata nell’ambito dell’accordo di Programma Regione del Veneto - Comune di Lendinara 18 febbraio 2010 PAOLO POLI SILLABARI di Paolo Poli da Goffredo Parise regia di Paolo Poli I Sillabari di Goffredo Parise sono come piccoli poemi in prosa. Scritti alla metà del secolo scorso ci sorprendono oggi con la loro freschezza, per l’immediatezza quasi infantile del racconto, per la magia umile ed alta dei personaggi. Vediamo bambini stupiti in un mondo ambiguo, vecchietti arrabbiati in una società allo sbaraglio, donne sole dal quieto bovarismo periferico e uomini ancora ingenui nella lotta per la sopravvivenza. Era l’Italia che cambiava velocemente nelle maglie di una lunga guerra e dava origine all’attuale bel paese. Lo spettacolo disegna alla brava figure e figurine dei vari racconti articolati fra gli anni 40 e 60, cui fanno eco le canzonette con la loro modesta letteratura quasi sciatta, ma assai pertinente alla realtà storica. Ancora una volta le varie ambientazioni sono di Emanuele Luzzati, galvanizzanti la grande pittura del novecento, i costumi sorprendenti di Santuzza Calì, le musiche allusive di Jacqueline Perrotin, le coreografie divertenti di Alfonso De Filippis e dappertutto la presenza del quasi centenario Paolo Poli dall’irrimediabile infantilismo congenito. COMUNE di LENDINARA Assessorato alla Cultura studiomama.it 22 gennaio 2010 MARIANGELA D’ABBRACCIO ELISABETTA POZZI LA STRANA COPPIA di Neil Simon traduzione di Masolino D’Amico regia di Francesco Tavassi Capolavoro di divertimento intelligente la commedia narra la storia di due uomini che, reduci dall’abbandono o divorzio dalle rispettive consorti, si conoscono, simpatizzano e stringono un curioso sodalizio che li porta ad andare ad abitare insieme. Dopo un iniziale rapporto di convivenza apparentemente idilliaco, poco per volta i due ricostruiscono i ruoli maritali e muliebre che, dopo dissidi e dissapori, li porteranno ad una nuova e definitiva separazione. Due attrici straordinarie sono le interpreti di quest’edizione al femminile del capolavoro comico di Neil Simon. La commedia (una mitragliata di battute e situazioni comiche) - scrive il regista - richiede il lavoro di interpreti abituate a scandagliare e ad occupare ogni angolo interpretativo del personaggio così da non risultare semplicemente e superficialmente piacevole, ma di scatenare la risata attraverso la costruzione perfetta dei personaggi e del loro rapporto. Questo allestimento ambienta la vicenda nel presente per meglio comunicare l’attualità delle situazioni e per favorire quel processo di simpatica immedesimazione che spesso si innesca nel pubblico. 15 novembre 2009 TEATRO DI ROMA COMPAGNIA LAVIA ANAGNI MOLTO RUMORE PER NULLA 4 dicembre 2009 ROSSELLA BRESCIA CARMEN 15 dicembre 2009 MARIA PAIATO VALERIO BINASCO L’INTERVISTA 14 gennaio 2010 TEATRO STABILE DEL VENETO “Carlo Goldoni” TEATRI SPA LA CONTRADA - TEATRO STABILE DI TRIESTE TRAMONTO 22 gennaio 2010 MARIANGELA D’ABBRACCIO ELISABETTA POZZI LA STRANA COPPIA 18 febbraio 2010 PAOLO POLI SILLABARI

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ABBONAMENTIIntero € 90,00 - ridotto € 80,00studenti € 40,00

VENDITA ABBONAMENTI Gli abbonamenti potranno essere acquistati nei seguenti periodiRINNOVI il 17 e 18 ottobreCAMBI il 24 e 25 ottobre NUOVI dal 31 ottobre al 15 novembrepresso lo IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi).

BIGLIETTIIntero € 22,00 - ridotto € 17,00studenti € 11,00

PREVENDITA E VENDITA BIGLIETTI Tutti i biglietti saranno in prevendita dal 14 novembre presso lo IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi) e in vendita il giorno di spettacolo presso il Teatro Comunale Ballarin in Via G.B. Conti 15 a partire dalle ore 18.00tel. 0425 642552.

RIDUZIONI Biglietti ridotti per giovani fino ai 25 anni e adulti con più di 65 anni.

PER INFORMAZIONI IAT in Piazza Risorgimento 7, il sabato e domenicadalle ore 15.30 alle 18.30 (aperto anche i festivi) tel. 0425 642389

Biblioteca in via G. B. Conti, 3045026 Lendinara (Ro) tel. 0425.605658 tel. e fax 0425.63173(da martedì a venerdì ore 8.30 - 13.30 / 14.30 - 17.45, sabato ore 8.30 - 13.30, chiuso domenica e lunedì) [email protected]

www.teatrocomunaleballarin.itwww.arteven.it

2009-2010

Stagione di proSa

L’iniziativa è realizzata nell’ambito dell’accordo di Programma Regione del Veneto - Comune di Lendinara

18 febbraio 2010PAOLO POLISILLABARIdi Paolo Poli da Goffredo Pariseregia di Paolo Poli

I Sillabari di Goffredo Parise sono come piccoli poemi in prosa. Scritti alla metà del secolo scorso ci sorprendono oggi con la loro freschezza, per l’immediatezza quasi infantile del racconto, per la magia umile ed alta dei personaggi. Vediamo bambini stupiti in un mondo ambiguo, vecchietti arrabbiati in una società allo sbaraglio, donne sole dal quieto bovarismo periferico e uomini ancora ingenui nella lotta per la sopravvivenza. Era l’Italia che cambiava velocemente nelle maglie di una lunga guerra e dava origine all’attuale bel paese. Lo spettacolo disegna alla brava figure e figurine dei vari racconti articolati fra gli anni 40 e 60, cui fanno eco le canzonette con la loro modesta letteratura quasi sciatta, ma assai pertinente alla realtà storica. Ancora una volta le varie ambientazioni sono di Emanuele Luzzati, galvanizzanti la grande pittura del novecento, i costumi sorprendenti di Santuzza Calì, le musiche allusive di Jacqueline Perrotin, le coreografie divertenti di Alfonso De Filippis e dappertutto la presenza del quasi centenario Paolo Poli dall’irrimediabile infantilismo congenito.

Comune di LendinaraA s s e s s o r a t o a l l a C u l t u r a

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22 gennaio 2010 MARIANGELA D’ABBRACCIO ELISABETTA POZZILA STRANA COPPIAdi Neil Simontraduzione di Masolino D’Amicoregia di Francesco Tavassi

Capolavoro di divertimento intelligente la commedia narra la storia di due uomini che, reduci dall’abbandono o divorzio dalle rispettive consorti, si conoscono, simpatizzano e stringono un curioso sodalizio che li porta ad andare ad abitare insieme. Dopo un iniziale rapporto di convivenza apparentemente idilliaco, poco per volta i due ricostruiscono i ruoli maritali e muliebre che, dopo dissidi e dissapori, li porteranno ad una nuova e definitiva separazione. Due attrici straordinarie sono le interpreti di quest’edizione al femminile del capolavoro comico di Neil Simon. La commedia (una mitragliata di battute e situazioni comiche) - scrive il regista - richiede il lavoro di interpreti abituate a scandagliare e ad occupare ogni angolo interpretativo del personaggio così da non risultare semplicemente e superficialmente piacevole, ma di scatenare la risata attraverso la costruzione perfetta dei personaggi e del loro rapporto. Questo allestimento ambienta la vicenda nel presente per meglio comunicare l’attualità delle situazioni e per favorire quel processo di simpatica immedesimazione che spesso si innesca nel pubblico.

15 novembre 2009TEATRO DI ROMACOMPAGNIA LAVIA ANAGNI

MOLTO RUMORE PER NULLA

4 dicembre 2009ROSSELLA BRESCIA

CARMEN

15 dicembre 2009 MARIA PAIATO VALERIO BINASCO

L’INTERVISTA

14 gennaio 2010 TEATRO STABILE DEL VENETO “Carlo Goldoni”TEATRI SPA LA CONTRADA - TEATRO STABILE DI TRIESTE

TRAMONTO

22 gennaio 2010 MARIANGELA D’ABBRACCIO ELISABETTA POZZI

LA STRANA COPPIA

18 febbraio 2010PAOLO POLI

SILLABARI

15 novembre 2009TEATRO DI ROMACOMPAGNIA LAVIA ANAGNIMOLTO RUMORE PER NULLAdi William Shakespearecon Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Pietro BiondiFrancesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrea Nicolini Gianni De Lellis, Alessandro Riceci, Luca Fagioliregia di Gabriele Lavia

«Sarà uno spettacolo molto allegro, leggero, fresco e divertente» si legge nelle note di regia. In questa commedia sono contenuti alcuni temi chiave del teatro shakespeariano, in primo luogo il dilemma esistenziale tra l’essere e l’apparire, il tema del doppio, dello specchio, della maschera. Nella solare città di Messina, il ricco Lionato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto. Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan, geloso del favore che Claudio gode presso don Pedro, fa di tutto per screditare Ero e impedirle così di sposare il suo amato. Nulla però potrà impedire all’amore di trionfare sui cattivi sentimenti che saranno giustamente puniti. Un molto - per fare una sintesi estrema di questa divertentissima opera - che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla.

4 dicembre 2009ROSSELLA BRESCIA CARMENmusiche di Georges Bizet e Marco Schiavonie con Leonardo Velletri, Antonio Aguila, Lucia Ermetto Nino Amura, Luca Bertoleoni, Vincenza BriniVincenzo Carpinio, Daniela FilangeriRiccardo Riccio e Grazia Strianoregia e coreografia di Luciano Cannito

Tutte le Carmen del mondo, così Cannito titola le note alla sua creazione. Un gruppo di profughi sbarca a Lampedusa dopo un viaggio allucinante, sfruttati dallo scafista-Escamillo e braccati dalle forze dell’ordine comandate dal severo carabiniere-Don Josè. L’amore travolgente tra Carmen e Don Josè, il tentativo di quest’ultimo di piegare il fiero spirito ribelle della sua amata ad una vita perbene, fatta di routine, belle passeggiate e tanta televisione. La passione si trasforma in noia, solitudine, angoscia. Carmen non può vivere in una gabbia di mediocrità, fugge e torna dai suoi amici al campo profughi, tra le braccia di Escamillo, ben consapevole di quello che l’aspetta... Carmen è il sole dei Sud, la felice disperazione di possedere solo se stessi e la propria libertà. La mia Carmen è forse semplicemente questo. Immaginata nell’isola di Lampedusa, isola del Sud per la ricca e annoiata Europa, mitico Nord per centinaia di disperati e profughi in fuga chissà da dove e chissà per quanto tempo. Carmen può essere oggi una sudanese, una kurda, un’afghana, una kosovara, una pakistana, e non ha paura di rischiare tutto per la propria libertà. È una giovane donna che, come una leonessa, sa di possedere forza, bellezza, potenza e libertà. Carmen sa di essere ricca di quella ricchezza che non si può comprare.

15 dicembre 2009 MARIA PAIATO VALERIO BINASCOL’INTERVISTAdi Natalia Ginzburgcon Azzurra Antonacciregia di Valerio Binasco

È il 1978 e il giovane giornalista Marco Rozzi arriva in una casa di campagna per realizzare un’intervista a Gianni Tiraboschi, importante studioso oggetto della sua giovanile ammirazione. Ma ad accoglierlo troverà solo Ilaria e Stella, rispettivamente la compagna e la sorella di Tiraboschi. Nella vana attesa del suo interlocutore, Marco si intrattiene con Ilaria, e tra di loro si crea un’intimità non cercata che li porta a rivelarsi l’un l’altra le proprie ingenue ambizioni. A distanza di poco più di un anno la scena si ripete: di nuovo la mancata intervista, e di nuovo tra Marco e Ilaria nasce uno scambio semplice ed intenso sui sogni e le sconfitte della vita. L’incontro tra Marco e Tiraboschi avverrà solo dieci anni dopo, quando Marco avrà abbandonato il giornalismo e perso ogni interesse all’intervista e lo studioso si sarà ritirato dalla vita pubblica in seguito a una crisi depressiva. Attraverso una scrittura teatrale vivace e sfrontatamente fragile, attenta ai piccoli gesti di vita quotidiana e sempre carica di ironia, la Ginzburg ci racconta l’atmosfera dell’Italia degli anni compresi tra il 78 e l’88: anni importanti per un’Italia in cui tutto si dissipa e muore e ciò che resta è il desiderio confuso di mettere in salvo qualcosa che è stato bello e nobile.

14 gennaio 2010 TEATRO STABILE DEL VENETO “Carlo Goldoni”- TEATRI SPALA CONTRADA - TEATRO STABILE DI TRIESTEcon la distribuzione di ARTEVEN Circuito Teatrale Regionale

TRAMONTOdi Renato Simonicon Dorotea Aslanidis, Nicoletta MaragnoGiancarlo Previati, Massimo Somaglino e Lino Spadaro Pino Costalunga, Eleonora Bolla, Maria Grazia Plos Michele Casarin, Andrea Pennacchiregia di Damiano Michieletto

Siamo in un paese del Veneto, di cui è sindaco il conte Cesare, autoritario ed egoista in casa come fuori. La sua volontà è la sola che conti, per cui le sue decisioni non ammettono obiezioni di sorta. Si sente superiore in tutto, anche nell’ambito della morale, motivo per cui rifiuta al povero Marasca il posto di maestro comunale, perché colpevole di aver tollerato troppo a lungo in casa la moglie adultera prima di scacciarla. Allora questi gli rivela che anche lui, vent’anni prima, avrebbe dovuto fare la stessa cosa. La rivelazione lo ferisce nel profondo, distruggendo la sua sicurezza e il suo orgoglio. Comincia allora ad indagare con allusioni e sottintesi per conoscere la verità, finché la moglie Eva, uscendo dal suo stato di soggezione, confessa di aver cercato l’amore in un altro uomo poiché nel marito aveva trovato solo un tiranno. Cesare cerca allora sostegno nella vecchia madre e si sforza di cambiare atteggiamento verso gli altri: ma oramai tutto è inutile, continuare a vivere per lui non ha alcun senso.

Il lusinghiero consenso ottenuto dalla stagione teatrale 2008-2009, la prima dopo la riapertura del Ballarin avvenuta il 2 settembre 2007, conforta nell’impegno per il varo della stagione teatrale 2009-2010 che viene ora proposta all’attenzione dei cittadini lendinaresi e polesani. Il programma prevede sei appuntamenti di interesse e di spessore, in una varietà di espressioni e di personalità artistiche tra le più distinte nel panorama teatrale italiano. L’Amministrazione Comunale, che punta non pochi dei suoi sforzi per la crescita e l’affermazione culturale della Città, sente anche in questa occasione di rivolgere un fervido ringraziamento alla Regione del Veneto, che tramite un accordo di programma ha confermato un sostanziale sostegno finanziario all’iniziativa.Sincera e riconoscente gratitudine va poi espressa per la qualità e la professionalità della collaborazione alla direzione e allo staff di Arteven nella definizione del programma e degli aspetti organizzativi del cartellone.Agli amici che già hanno dimostrato di gradire gli appuntamenti teatrali al Ballarin, chiedo di confermare la loro preziosa presenza, portando se possibile con loro nuovi appassionati. A tutti, concittadini e ospiti, auguro di trascorrere serate liete e ricche di avvincenti incontri con la magica vitalità del teatro.

Alessandro FerlinSindaco di Lendinara