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145. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Lazzarini .................................... 1-00145 5385 Risoluzione in Commissione: VII Commissione: Marzana ..................................... 7-00212 5387 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazioni a risposta scritta: Pezzopane .................................. 4-02534 5388 Quartapelle Procopio ................ 4-02537 5389 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: III Commissione: Quartapelle Procopio ................ 5-01712 5389 Emiliozzi .................................... 5-01713 5390 Delmastro Delle Vedove ........... 5-01714 5391 Beni e attività culturali. Interrogazione a risposta in Commissione: Aprea .......................................... 5-01707 5392 Interrogazione a risposta scritta: Iorio ............................................ 4-02538 5392 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: VI Commissione: Giacomoni .................................. 5-01715 5393 Fregolent .................................... 5-01716 5394 Centemero .................................. 5-01717 5394 Osnato ......................................... 5-01718 5395 Currò .......................................... 5-01719 5395 Interrogazione a risposta in Commissione: Cancelleri ................................... 5-01706 5396 Interrogazioni a risposta scritta: Conte ........................................... 4-02535 5397 Rostan ......................................... 4-02541 5398 Giustizia. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: II Commissione: Bazoli .......................................... 5-01724 5399 Salafia ......................................... 5-01725 5399 Costa ........................................... 5-01726 5400 Turri ............................................ 5-01727 5400 Atti Parlamentari 5383 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 20 MARZO 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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145. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Lazzarini .................................... 1-00145 5385

Risoluzione in Commissione:

VII Commissione:

Marzana ..................................... 7-00212 5387

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazioni a risposta scritta:

Pezzopane .................................. 4-02534 5388

Quartapelle Procopio ................ 4-02537 5389

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

III Commissione:

Quartapelle Procopio ................ 5-01712 5389

Emiliozzi .................................... 5-01713 5390

Delmastro Delle Vedove ........... 5-01714 5391

Beni e attività culturali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Aprea .......................................... 5-01707 5392

Interrogazione a risposta scritta:

Iorio ............................................ 4-02538 5392

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VI Commissione:

Giacomoni .................................. 5-01715 5393

Fregolent .................................... 5-01716 5394

Centemero .................................. 5-01717 5394

Osnato ......................................... 5-01718 5395

Currò .......................................... 5-01719 5395

Interrogazione a risposta in Commissione:

Cancelleri ................................... 5-01706 5396

Interrogazioni a risposta scritta:

Conte ........................................... 4-02535 5397

Rostan ......................................... 4-02541 5398

Giustizia.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

II Commissione:

Bazoli .......................................... 5-01724 5399

Salafia ......................................... 5-01725 5399

Costa ........................................... 5-01726 5400

Turri ............................................ 5-01727 5400

Atti Parlamentari — 5383 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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Varchi ......................................... 5-01728 5401

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta orale:

Paita ............................................ 3-00628 5402

Interrogazione a risposta scritta:

Trancassini ................................. 4-02536 5402

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Zóffili .......................................... 4-02532 5403

Orlando ...................................... 4-02539 5404

Pagano Ubaldo ........................... 4-02540 5404

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Giacomoni .................................. 5-01708 5406

Interrogazione a risposta scritta:

Marzana ..................................... 4-02533 5407

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta scritta:

Cirielli ......................................... 4-02531 5408

Politiche agricole alimentari, forestali e turismo.

Interpellanza:

Nevi ............................................. 2-00310 5408

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

XIII Commissione:

Critelli ......................................... 5-01720 5409

Gallinella .................................... 5-01721 5410

Viviani ......................................... 5-01722 5410

Nevi ............................................. 5-01723 5411

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gadda ......................................... 5-01710 5412

Pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Serracchiani ............................... 5-01711 5412

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Mammì ....................................... 5-01709 5413

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 5414

Trasformazione di un documento del sinda-cato ispettivo ............................................. 5414

Atti Parlamentari — 5384 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

il cancro è oggetto di ampie tratta-zioni a livello nazionale ed internazionale,sia da parte dell’Organizzazione mondialedella sanità, che della Commissione euro-pea;

il 31 maggio 2017, nel corso dellasettantesima assemblea dell’Organizzazionemondiale della sanità, è stata approvatauna risoluzione sulla prevenzione ed il con-trollo del cancro;

la risoluzione esorta gli Stati mem-bri a definire piani nazionali di controllodel cancro, migliorare la qualità di raccoltadati e dei registri e promuovere la preven-zione primaria, oltre a piani di riduzionedel fumo;

la stessa risoluzione raccomanda,inoltre, di porre in essere attività rivoltealla diagnosi precoce del cancro, di svilup-pare protocolli diagnostico-terapeutici as-sistenziali rivolti alla gestione della patolo-gia, di promuovere un ricorso sostenibileagli strumenti di diagnosi e cura dei tu-mori, di assicurare ai pazienti, laddovenecessarie, le cure palliative, di promuo-vere la ricerca sul cancro, di favorire formedi collaborazione fra le autorità e le asso-ciazioni pazienti e di favorire l’impiego incentri di eccellenza della psico-oncologia;

sempre secondo le indicazioni del-l’organizzazione mondiale della sanità, ilcancro è la principale malattia a livellomondiale con 14,2 milioni di nuovi casi nel2012 e una proiezione di oltre 21,6 milioninel 2030;

in Italia, malgrado l’altissimo livellodei ricercatori e clinici attestato dal recentecongresso dell’American society of clinicaloncology (Asco) svoltosi a Chicago, a causadi fattori culturali, socio-economici e am-bientali, ci sono parecchie disparità nell’e-sposizione ai fattori di rischio, nell’accesso

agli screening per la prevenzione oncolo-gica, alla diagnosi precoce e alla cura;

tenendo presente i notevoli avanza-menti terapeutici degli ultimi anni, si assi-ste a una difficoltà di accesso ad essi perquestioni legate, soprattutto, alla sostenibi-lità del sistema e all’eccessiva frammenta-zione delle decisioni a livello territoriale;

secondo il rapporto Aiom/Airtum,sono 369.000 i nuovi casi di cancro stimatinel 2017 (192.000 fra i maschi e 177.000 frale femmine); le 5 neoplasie più frequentinel 2017 nella popolazione sono quelle delcolon-retto (53.000 nuovi casi), del seno(51.000), del polmone (41.800), della pro-stata (34.800) e della vescica (27.000);

in Italia vivono oltre 3.300.000 ma-lati di cancro, il 5 per cento circa dell’in-tera popolazione italiana. La sopravvivenzacresce ogni anno e oggi oltre il 60 per centodei pazienti ha una sopravvivenza a 5 anni;

in Italia ci sono notevoli disparità ditrattamento dovute alle diverse gestioni al-l’interno delle singole regioni, che determi-nano tempi e qualità della prestazione pro-fondamente diversi e spesso conflittuali;

in questo difficile contesto, la presain carico del paziente è un momento stra-tegico in grado di segnare in modo decisivola qualità del percorso terapeutico;

anche la prevenzione è un aspettofondamentale che richiede strategie di co-municazione condivise e capaci di convin-cere la popolazione ad affrontare con re-sponsabilità gli screening oncologici oggiofferti dai Lea (livelli essenziali di assi-stenza);

gli stili di vita hanno in questa pro-spettiva un’importanza fondamentale e, inquesto senso, sono necessarie politiche ri-volte alla promozione della dieta mediter-ranea, dell’attività fisica, alla lotta contro ilfumo e l’alcool e gli altri fattori di rischio;

il movimento di associazioni pa-zienti « La salute un bene da difendere, undiritto da promuovere », coordinato da « Sa-lute Donna » onlus, ha dato vita negli ultimianni a un intergruppo parlamentare nazio-

Atti Parlamentari — 5385 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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nale, a 4 intergruppi consiliari regionali(Calabria, Lazio, Lombardia, Puglia), al finedi identificare percorsi condivisi con ilmondo politico e rivolti a migliorare i pro-cessi di presa in carico e cura dei pazientionco-ematologici, affrontando con reali-smo e nei limiti della sostenibilità del si-stema una serie di problematiche puntualie afferenti all’universo dell’onco-ematolo-gia,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per garantire, abreve, l’adozione di un nuovo pianooncologico nazionale basato sulla cen-tralità del paziente e del suo percorsoterapeutico, in cui sia inserito un si-stema di indicatori delle performance alivello regionale;

2) ad adottare iniziative per dare effettivaattuazione alla rete oncologica ed ema-tologica e al registro tumori nazionale;

3) ad adottare iniziative per dare conti-nuità al dialogo e al confronto tra leistituzioni sanitarie per favorire la messaa punto e l’adozione di protocolli dia-gnostico-terapeutici assistenziali (Pdta)per le diverse forme di cancro, preve-dendo il coinvolgimento ed il contri-buto permanente delle associazioni deipazienti di riferimento per specificapatologia neoplastica, portatori di in-teressi imprescindibili del percorso;

4) a garantire, per quanto di competenza,l’accesso permanente delle associazionipazienti ai tavoli istituzionali di riferi-mento nel campo dell’onco-ematologia;

5) a promuovere a livello territoriale l’ap-proccio multidisciplinare e il lavoro diéquipe con la presenza di diversi spe-cialisti con l’obiettivo di garantire emigliorare il benessere psicofisico delpaziente oncologico ed onco-ematolo-gico;

6) a favorire l’istituzione su base regio-nale del Centro accoglienza e servizi(Cas), porta d’ingresso e di inizio delpercorso diagnostico-terapeutico del pa-ziente oncologico;

7) ad adottare iniziative per mantenereun adeguato e sostenibile finanzia-mento del fondo per i farmaci oncolo-gici innovativi e non oncologici e assi-curare il corretto ed uniforme utilizzodelle relative risorse;

8) a favorire la diffusione e l’accesso aitest diagnostici molecolari, che permet-tono di accedere a terapie di preci-sione, utilizzando in modo appropriatole risorse del servizio sanitario nazio-nale;

9) ad assumere iniziative per garantire lacorretta informazione del medico alpaziente e ottenere la sua condivisionenel caso si opti per uno shift terapeu-tico;

10) ad adottare iniziative per diffondereinformazioni chiare e puntuali sullaricerca clinica e facilitare l’accessoagli studi clinici da parte dei pazientioncologici e onco-ematologici con l’o-biettivo di favorire l’approvazione e ladisponibilità tempestiva delle terapiepiù innovative;

11) a promuovere l’assistenza psicologicanell’ambito dei reparti di oncologiamedica e dei servizi ad essa afferenti,effettuata da personale con specifichecompetenze laureato in psicologia omedicina;

12) ad adottare iniziative per garantire,nel rispetto dei vincoli della sosteni-bilità del sistema e delle necessità deipazienti oncologici e onco-ematolo-gici, un accesso il più rapido possibilealle nuove terapie anche attraversosistemi alternativi ai prontuari tera-peutici ospedalieri, come già fatto inalcune Regioni;

13) a porre in essere campagne di comu-nicazione più efficaci per promuoverel’adesione agli screening oncologici ga-rantiti dai livelli essenziali di assi-stenza;

14) a promuovere un nuovo piano di co-municazione per la prevenzione come« Guadagnare Salute », riconosciuto dastudi pubblicati come molto efficace

Atti Parlamentari — 5386 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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per prevenire l’insorgenza di moltemalattie, incluse quelle oncologiche;

15) ad adottare iniziative normative perl’introduzione di disposizioni per lapiena integrazione della figura del ca-regiver familiare nell’ordinamento giu-ridico, riconoscendo la specificità delcaregiver oncologico ed attivando larete delle cure palliative a domicilio,senza inutili attese e senza eccessiveburocrazie.

(1-00145) « Lazzarini, Panizzut, D’Arrando,Ziello, Boldi, Foscolo, De Mar-tini, Comaroli, Valbusa, Va-nessa Cattoi, Bazzaro, Loca-telli, Sarli, Mammì, Sportiello,Eva Lorenzoni, Menga, Mas-simo Enrico Baroni ».

Risoluzione in Commissione:

La VII Commissione,

premesso che:

nel 2009 il Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca e il Coni hannoavviato il progetto pilota « Miur-Pcm-Coni:Alfabetizzazione educazione motoria nellascuola primaria » con lo scopo di definireun programma base per l’alfabetizzazionemotoria nella scuola primaria da attuarsinel triennio 2010-2013 su tutto il territorionazionale in tutte le classi della scuolaprimaria. Il progetto prevedeva di affian-care all’insegnante titolare « in orario cur-ricolare », un « consulente esperto » (laure-ato in scienze motorie o diplomato Isef)con l’obiettivo di supportare gli alunni nelraggiungimento dei traguardi per lo svi-luppo delle competenze motorie;

il 4 dicembre 2013 il Ministero del-l’istruzione, dell’università e della ricerca eil Coni sottoscrivono il protocollo di intesa« Scuola e sport ». Con la nota n. 304 del 17gennaio 2014 il Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca ha diramatole indicazioni operative relative alle moda-lità di adesione al « Progetto nazionale perl’educazione fisica nella scuola primaria »relativo all’anno scolastico 2013/14. Il pro-getto è attuativo del protocollo di intesa

sottoscritto e si pone in linea di continuitàcon il progetto pilota avviato nell’anno sco-lastico 2009/10. L’anno scolastico 2013/14si configura come anno ponte in attesadell’attivazione, a partire dal 1° settembre2014, di un nuovo progetto triennale dialfabetizzazione motoria. Pertanto, nel « Pro-getto nazionale per l’educazione fisica nellascuola primaria » sono presenti alcuni ele-menti della precedente programmazione edanticipati aspetti della nuova programma-zione triennale relativi al modello organiz-zativo di attuazione degli interventi (organi,strutture e team di progetto).

Le caratteristiche generali del pro-getto sono le seguenti:

1) affiancamento all’insegnantedella scuola primaria da parte di un espertolaureato in scienze motorie o diplomatoISEF per 2 ore a settimana;

2) realizzazione in tutte le regionie province dello svolgimento di due oresettimanali di attività nelle classi coinvolte,ripartite in giorni separati;

3) uniformità dell’impostazionescientifica e metodologica su tutto il terri-torio nazionale, sotto la diretta responsa-bilità educativa degli insegnanti della scuolaprimaria, cui viene affiancato un esperto discienze motorie;

4) obiettivi di apprendimento sal-damente radicati in quelli previsti nelleindicazioni nazionali per la scuola prima-ria;

5) particolare attenzione al coin-volgimento degli alunni con disabilità;

6) progettazione congiunta delleattività tra insegnante titolare della scuolaprimaria ed esperto;

7) arricchimento della propostadidattico-motoria per le classi 3a, 4a e 5a inchiave pre-sportiva;

8) valutazione ex-ante e ex-postdegli apprendimenti;

9) realizzazione di una fase diformazione/aggiornamento specifica, ri-volta agli esperti e ai tutor che sarannocoinvolti nel progetto;

gli esperti individuati stipulerannoun contratto di prestazione d’opera con il

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presidente del comitato regionale del C.o.n.i.competente per territorio, per svolgere leattività nei plessi loro assegnati ed a cui èdemandata la retribuzione;

nell’ambito del progetto è previstal’individuazione di 150 tutor che assume-ranno la funzione di formatori territorialie dovranno sostenere azioni di accompa-gnamento e supporto alla progettazione delcurricolo verticale, d’intesa con gli altritutor del territorio e con i team operativiprovinciali;

nel 2016 il Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca avvia il pro-getto « Sport di classe », una nuova moda-lità per lo svolgimento dell’educazione fi-sica nella scuola primaria. Il progetto coin-volge tutte le classi 3e 4e 5e delle istituzioniscolastiche ed educative sedi di scuola pri-maria e prevede:

1) insegnamento dell’educazionefisica per due ore settimanali impartitedall’insegnante titolare della classe;

2) inserimento della figura del « tu-tor sportivo scolastico » all’interno del cen-tro sportivo scolastico per la scuola prima-ria;

3) piano di informazione/forma-zione iniziale ed in itinere dell’insegnantetitolare della classe;

4) realizzazione di attività che pre-vedono percorsi d’integrazione degli alunnicon « bisogni educativi speciali (Bes) »;

5) realizzazione dei giochi inver-nali e dei giochi di fine anno scolastico;

6) coinvolgimento delle regioni edegli enti locali per possibili implementa-zioni del progetto e l’estensione anche alleclassi prime e seconde;

gli insegnanti di classe dovrebberoessere affiancati da insegnanti specializzatial fine di garantire un livello di insegna-mento che consenta un corretto svolgi-mento della pratica motoria prima e spor-tiva poi;

in relazione alla posizione ricopertanelle graduatorie provinciali, molti laureati

in scienze motorie e diplomati Isef chehanno ricoperto nelle scuole il ruolo di« esperti », hanno già svolto per diversi annil’attività di affiancamento suddetta,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa di competenzaper valorizzare l’esperienza e l’impegno dichi in questi anni ha svolto il ruolo di tutorscolastico all’interno dei progetti istituiti apartire dal 2009 con il progetto pilota « Al-fabetizzazione educazione motoria nellascuola primaria » e proseguiti con altredenominazioni negli anni successivi.

(7-00212) « Marzana, Villani, Testamento ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta scritta:

PEZZOPANE. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro dell’interno,al Ministro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

l’Accord Phoenix è un’azienda aqui-lana che ricava materie prime dal tratta-mento dei rifiuti elettronici, in un’otticadell’economia circolare e che ha avviato leattività a febbraio 2018 insediandosi nelcentro industriale gestito dal Tecnopolo d’A-bruzzo, in località boschetto di Pile a L’A-quila;

il Tecnopolo d’Abruzzo è un com-plesso tecnologico-industriale di 176milametri quadrati, in cui vengono forniti ser-vizi altamente performanti (fibra illimitata,conduzione di impianti di nuova genera-zione, presìdi manutentivi e di vigilanzah24 e altro ancora). Negli ultimi due annisi sono insediate diverse realtà provenientida aree fuori regione, nonché multinazio-nali, che hanno implementato il numerodei lavoratori occupati in svariate centi-naia;

Atti Parlamentari — 5388 — Camera dei Deputati

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da organi di stampa si è saputo chevenerdì pomeriggio intorno alle 17 NeonAppalti, concessionaria per conto del co-mune per la gestione della struttura, hadisposto l’interruzione dell’erogazione dienergia elettrica agli impianti dello stabili-mento, distacco contrattualmente previstoa causa dell’inadempimento da parte del-l’Accord Phoenix;

l’interruzione della fornitura di ener-gia elettrica ha comportato il blocco dellaproduzione e degli impianti a servizio del-l’azienda con possibili ripercussioni per lasalute dei lavoratori, perché senza correnteelettrica non funziona l’impianto di aera-zione, e le polveri ristagnano negli am-bienti;

il 18 marzo 2019, davanti al prefettodell’Aquila Giuseppe Linardi, si è tenuto untavolo di confronto tra organizzazioni sin-dacali e rappresentanti dei lavoratori, ilpresidente e il gruppo dirigente di AccordPhoenix e il direttore del Tecnopolo Ro-berto Romanelli per cercare di trovare unasoluzione che consenta di proseguire laproduzione e far uscire dalla condizione digrave incertezza i lavoratori loro malgradocoinvolti –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti in premessa e se intenda adot-tare con urgenza iniziative, nell’ambito delleproprie competenze, per favorire il raggiun-gimento di una soluzione adeguata alleproblematiche esposte in premessa.

(4-02534)

QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Pre-sidente del Consiglio dei ministri. — Persapere – premesso che:

pochi giorni fa il ciclone Idai ha col-pito in modo terribilmente violento (risultail più violento degli ultimi 20 anni) il Mo-zambico portando a un disastro umanita-rio di proporzioni enormi e di lì ha pro-seguito verso lo Zimbabwe e il Malawi,distruggendo case e strade e causando lamorte di almeno 215 persone;

il bilancio risulta catastrofico soprat-tutto in Mozambico dove la città portuale

di Beira con oltre 500 mila persone, è statarasa al suolo per il 90 per cento e letelecomunicazioni, l’elettricità e le infra-strutture sono fuori uso e inaccessibili alsoccorso;

il presidente Filipe Nyus ha dichiaratoche il bilancio dei morti accertati è 84 nelsolo Mozambico ma che possa arrivare apiù di 1.000, considerate le inondazioni e ledevastazioni di tutte le aree;

nella regione di Chimanimani, in Zim-babwe, case e ponti sono stati spazzati viadalle correnti d’acqua e anche qui l’areanon è ancora raggiungibile e gli elicotterimilitari non riescono a volare per via deiforti venti che ancora si registrano;

il programma alimentare mondiale del-l’Onu ha stimato che circa 1,7 milioni dipersone in Mozambico e oltre 900 mila inMalawi si sono trovate sulla traiettoria del-l’uragano e gli sfollati sarebbero almeno 1,5milioni –:

con quali urgenti iniziative intendaintervenire, in sede italiana ed europea, pergarantire gli aiuti necessari per far fronte aun disastro umanitario di questeproporzioni. (4-02537)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

III Commissione:

QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Mi-nistro degli affari esteri e della cooperazioneinternazionale. — Per sapere – premessoche:

Nasrin Sotoudeh, la più famosa avvo-catessa e attivista iraniana per i diritti delledonne, è stata condannata a complessivi 38anni di prigione e 148 frustate per « collu-sione contro la sicurezza nazionale », « pro-paganda contro lo Stato », « istigazione allacorruzione e alla prostituzione », ed « es-

Atti Parlamentari — 5389 — Camera dei Deputati

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sere apparsa in pubblico senza hijab », ilvelo per le donne che copre la testa obbli-gatorio in Iran nei luoghi pubblici dal 1980;

da notizie a mezzo stampa, parrebbeche in Iran si respiri un clima di continuaintimidazione nei confronti delle donne, daparte di agenti della cosiddetta polizia mo-rale e di squadre filo-governative che cer-cano di far rispettare le leggi sull’obbligodel velo. Le donne vengono regolarmentefermate a caso in strada dagli agenti dellapolizia morale, che le insultano e le minac-ciano, ordinano loro di rimettersi il veloper coprire i capelli, le picchiano con imanganelli, le ammanettano;

le donne iraniane vivono una realtà diiniquità rispetto agli uomini, ad esempio,non hanno diritto genitoriale, e infatti nonpossono neanche dare la cittadinanza aipropri figli, hanno enormi problemi ri-guardo alla custodia degli stessi in caso didivorzio e percepiscono solo 1\8 delle pro-prietà del marito come eredità;

in questo contesto, la battaglia control’obbligatorietà del velo è diventata un sim-bolo di tutte le ingiustizie subite. Per que-sto motivo, le iraniane hanno messo in attouna rivoluzione silenziosa e non violenta, sitolgono il velo e si fanno fotografare, e sevengono arrestate, rischiano due mesi dicarcere e venti euro di multa;

secondo Sadi Ghaemi, direttore ese-cutivo del Centro per i diritti umani inIran, la sentenza dimostra « l’insicurezzadel regime rispetto a qualsiasi sfida paci-fica », perché « sa che un ampio settore delPaese è stanco della legislazione sul veloobbligatorio ». Il direttore sottolinea, tral’altro come Teheran, dopo un’iniziale aper-tura, abbia legato le proteste sul velo allemanifestazioni di piazza contro il carovitaavvenute tra fine 2017 e l’inizio 2018, ina-sprendo la repressione;

anche Amnesty International ha de-nunciato come questa « sentenza sconvol-gente e vergognosa avvenuta dopo l’enne-simo processo irregolare » sia « la pena piùsevera per un difensore dei diritti umani inIran negli ultimi anni » –:

quali iniziative il Governo intenda in-traprendere nelle sedi internazionali e nei

rapporti diplomatici bilaterali con l’Iranper pervenire al rilascio di Nasrin Sotou-deh e assicurare un maggiore rispetto deidiritti umani nei confronti delle donne.

(5-01712)

EMILIOZZI, PARISSE e SABRINA DECARLO. — Al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale. — Persapere – premesso che:

la notte tra sabato 9 e domenica 10marzo 2019, poco dopo il confine italo-francese, all’altezza del casello autostra-dale de La Turbie, la polizia di frontieratransalpina ha fermato un autobus in viag-gio sulla tratta Firenze Barcellona per con-trolli volti a verificare il regolare possessodei necessari documenti per entrare in Fran-cia;

le operazioni di controllo dei docu-menti solitamente hanno tempi brevi e, nelcaso siano trovati passeggeri con docu-menti irregolari, questi vengono fatti scen-dere permettendo invece al bus con a bordogli altri viaggiatori di proseguire;

diversamente dalla consueta proce-dura, il bus dell’azienda Autolinee Crogna-letti S.r.l., partner di FlixBus, veniva trat-tenuto al posto di blocco per oltre due ore,precisamente dalle ore 23,15 alle ore 01,30circa con la giustificazione della presenzadi passeggeri irregolari a bordo;

terminati i controlli, il mezzo venivascortato dalla polizia all’aeroporto di Nizza,senza effettuale la fermata intermedia pre-vista a Nizza Gare Routiere. Risulta agliinterroganti che durante il tragitto dal po-sto di blocco all’aeroporto sia anche salitoa bordo dell’autobus un agente della poliziafrancese;

giunti allo scalo aeroportuale, a tutti ipasseggeri veniva consentito, con altri mezzidella compagnia, di continuare il viaggio,mentre i due autisti venivano condotti negliuffici della polizia di frontiera;

i due autisti sono stati trattenuti instato di fermo dalle ore 02,00 alle ore 15,00di domenica 10 marzo 2019. Durante tale

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lasso di tempo, sarebbero stati sottratti aglistessi i telefoni, il denaro, le cinture e i laccidelle scarpe; sarebbe stata persino negataloro la possibilità di bere dell’acqua e difare una telefonata. I due autisti sarebberostati rinchiusi per tutta la notte in duestanze separate e la mattina successiva,dopo essere stati ammanettati, portati incaserma e interrogati, parrebbe, in assenzadi avvocato;

intorno alle ore 16,00 di domenica 10marzo 2019, gli autisti venivano rilasciati eveniva loro spiegato di esser sospettati diaver favorito l’immigrazione clandestina,ma non sarebbe stato rilasciato agli stessialcun documento o verbale sull’accaduto;

ad opinione degli interroganti, quantoaccaduto, se confermato, sarebbe partico-larmente grave e necessiterebbe un’inizia-tiva –:

quali iniziative di competenza intendaintraprendere il Ministro interrogato in re-lazione al caso esposto in premessa, ancheper scongiurare che episodi del genere siripetano in futuro. (5-01713)

DELMASTRO DELLE VEDOVE, FI-DANZA e ROTELLI. — Al Ministro degliaffari esteri e della cooperazione internazio-nale. — Per sapere – premesso che:

la notte tra sabato 9 e domenica 10marzo 2019, due autisti in servizio su unautobus FlixBus della linea Firenze/Barcel-lona, sono stati vittime di un gravissimoquanto deprecabile episodio;

dopo il confine, all’altezza di La Tur-bie, la polizia transalpina ha fermato ilmezzo per alcuni controlli anti-immigra-zione;

a quanto risulta agli interroganti, sulmezzo erano presenti anche cittadini ita-liani;

le operazioni si svolgono di normapiuttosto brevemente. Diversamente daquanto accade di solito, il bus è statotrattenuto per oltre due ore, dalle ore 23,15alle ore 01,30 circa, fornendo quale unica

giustificazione la presenza di passeggeriirregolari;

terminati i controlli, il mezzo – conancora gli utenti a bordo, tra cui alcunibambini comprensibilmente spaventati – èstato scortato all’aeroporto di Nizza, senzaeffettuare la fermata prevista a Gare Rou-tiere. Agli interroganti risulta sia salito abordo dell’autobus un agente della poliziafrancese;

giunti allo scalo aeroportuale, viaggia-tori e autisti sono stati fatti scendere ed ilbus è stato chiuso a chiave. I passeggerihanno continuato il viaggio, mentre gli au-tisti sono stati condotti negli uffici dellapolizia di frontiera dove è stato notificatoloro lo stato di fermo;

i due autisti sono stati trattenuti dalle02,00 alle 15,00 di domenica 10 marzo. Aquanto risulta agli interroganti sono statisottratti loro oggetti personali, telefoni, de-naro, cinture e lacci delle scarpe. È statanegata anche la possibilità di bere acqua efare una telefonata. Sono stati rinchiusi indue stanze separate e, la mattina succes-siva, sarebbero stati interrogati senza lapresenza di un avvocato;

una volta rilasciati dalle autorità fran-cesi, intorno alle 16:00 di domenica, è statospiegato loro di essere sospettati di averfavorito l’immigrazione clandestina, ma nonè stato fornito alcun documento e/o verbalesull’accaduto;

ad avviso degli interroganti quantoaccaduto, oltre ad aver compromesso serioe illegittimo il nucleo primario dei piùbasilari diritti e libertà personali dei dueautisti, vittime di un vero e proprio so-pruso, rappresenta una grave e inaccetta-bile violazione dei principi cardine del di-ritto dell’Unione europea nonché dei dirittifondamentali garantiti dai Trattati e dallepiù importanti Convenzioni internazio-nali –:

se il Governo sia stato informato dalleautorità francesi dei gravi fatti di cui inpremessa e, per quanto di competenza, se

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intenda porre in essere iniziative al fine ditutelare i diritti dei cittadini italiani coinvolti.

(5-01714)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

APREA e SQUERI. — Al Ministro per ibeni e le attività culturali. — Per sapere –premesso che:

la legge di bilancio 2019 – legge n. 145del 2018 – ha confermato anche per il 2019il cosiddetto « bonus cultura », che prevedel’erogazione a favore dei ragazzi che com-piono 18 anni nel corso dell’anno, di unasomma pari a 500 euro da impiegare inacquisti di beni e servizi nel settore dellacultura;

nello specifico, ai sensi del decreto delPresidente del Consiglio dei ministri n. 187del 2016 come modificato dal decreto delPresidente del Consiglio dei ministri n. 136del 2017, la somma è spendibile esclusiva-mente in acquisto di « biglietti per rappre-sentazioni teatrali e cinematografiche e spet-tacoli dal vivo; libri; titoli di accesso amusei, mostre ed eventi culturali, monu-menti, gallerie, aree archeologiche, parchinaturali; musica registrata; corsi di musica;corsi di teatro; corsi di lingua straniera »;

il suddetto elenco di attività non com-prende l’acquisto di uno strumento musi-cale presso un rivenditore specializzato ita-liano;

appare evidente agli interroganti comequesta omissione nel « bonus cultura » siaincoerente con lo spirito della misura epresumibilmente frutto di una svista o diuna dimenticanza, dal momento che non viè nessuna plausibile e credibile motiva-zione a sostegno della tesi che la praticamusicale non costituisca una fondamentaleattività culturale in senso stretto;

ciò risulta ancora più evidente se siconsidera che sono viceversa inserite tra le

attività accessibili ai beneficiari del bonusla partecipazione a concerti e la frequenzadi corsi di musica;

l’acquisto di uno strumento musicaleè altresì previsto nel « bonus docenti », unprovvedimento analogo rivolto agli inse-gnanti di ruolo nelle scuole –:

quali iniziative di competenza intendaassumere per integrare l’elenco delle atti-vità fruibili ai fini del « bonus cultura »,includendo l’acquisto di strumenti musicalied estendendo l’operatività del bonus stessoanche al codice Ateco 47.59.60 (commerciodi strumenti musicali). (5-01707)

Interrogazione a risposta scritta:

IORIO e DEL MONACO. — Al Ministroper i beni e le attività culturali, al Ministrodella difesa. — Per sapere – premesso che:

il Castello di Carlo V è una strutturaedificata a Capua (Caserta), tra il 1543 e il1552, lungo la riva sinistra del fiume Vol-turno in località « la portella » nei pressidel ponte romano attualmente ubicata al-l’interno dello Stabilimento militare « Piro-tecnico »; trasformato dal 1848 al 1852 inprigione per detenuti politici, il castello dal1856 divenne sede del Pirotecnico militare;ulteriori modifiche strutturali si sussegui-rono nel periodo tra le due guerre mondialiper l’intensificarsi della lavorazione con-nessa alle esigenze belliche. Gravi dannifurono poi riportati in seguito ai bombar-damenti del 20 agosto e del 9 settembre1943; cessata così la produzione militare,l’edificio si avviò a un progressivo degrado.Parziali interventi di ristrutturazione fu-rono effettuati a partire dal 1982;

allo stato attuale il Castello di Carlo Vrisulta essere un bene culturale apparte-nente alla Difesa che ha già visto numeroseiniziative locali volte alla sensibilizzazionedelle istituzioni nazionali e territoriali ri-guardo alla sua fruizione dal punto di vistaculturale e come attrattore turistico locale,tra cui l’iniziativa, « I Luoghi del Cuore »del Fondo ambiente italiano, un appello daltitolo « Liberiamo il Castello di Carlo V » daparte di Le piazze del Sapere, oltre a nu-

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merosi appelli e petizioni da parte dellacittadinanza sia on line che a mezzo cartastampata;

il bene, inoltre, risulta essere vinco-lato ai sensi dell’articolo 13 del decretolegislativo n. 42 del 2004 « Codice dei beniculturali e del paesaggio » con provvedi-mento amministrativo del Ministero per ibeni e le attività culturali (decreto ministe-riale 15 gennaio 2004, n. 257);

a quanto risulta alla interrogante dal-l’ottobre 2016 su iniziativa della direzionedei lavori e del demanio (Geniodife), è allostudio un progetto di enucleazione del ca-stello dallo Stabilimento militare « Pirotec-nico » e successiva acquisizione da partedel Ministero per i beni e le attività cultu-rali ai fini di tutela, conservazione e valo-rizzazione culturale;

lo studio di cui sopra prevede la va-lorizzazione da parte del Polo museale dellaCampania con l’obiettivo della messa asistema con altri siti culturali insistentinella zona di Santa Maria Capua Vetere(Caserta);

nel febbraio 2017, in occasione di unsopralluogo, il Ministero per i beni e leattività culturali aveva constatato e presoatto dello stato conservativo del sito;

a quanto risulta alla interrogante ilMinistero della difesa resta disponibile allacessione del sito –:

se siano a conoscenza dei fatti sopra-esposti;

quali iniziative si intendano assumereriguardo all’acquisizione da parte del Mi-nistero per i beni e le attività culturali allanecessaria restaurazione, alla conserva-zione e alla valorizzazione, al fine di ren-dere il bene fruibile come attrattiva turi-stica e culturale, anche in un’ottica di ge-stione partecipata e condivisa assieme alleassociazioni locali e alla cittadinanza attivapresenti sul territorio. (4-02538)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

VI Commissione:

GIACOMONI, MARTINO, BIGNAMI, BA-RATTO, BENIGNI, CATTANEO e ANGE-LUCCI. — Al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

dal 2018 l’Agenzia delle entrate, aquanto consta agli interroganti, ha emessoavvisi di accertamento Irpef nei confrontidi impiegati e funzionari delle ambasciate edei consolati presenti in Italia e presso loStato della Città del Vaticano, nonostante leloro retribuzioni siano sempre state consi-derate esenti da imposizione fiscale in forzadell’articolo 49 della Convenzione di Viennadel 24 aprile 1963, con cui si prevede unaesenzione da ogni imposta e tassa in favoredei suddetti soggetti i quali, ancorché resi-denti fiscalmente in Italia, limitatamente airedditi percepiti nello svolgimento del pro-prio incarico;

dal 1963 al 2018 non è mai statochiesto nulla a tali soggetti (che formanouna platea di contribuenti di circa 3000persone) da parte dell’amministrazione fi-scale e, nonostante non siano intervenuteinnovazioni normative, si sta procedendo alrecupero delle imposte accertate per glianni 2012-2018 di queste persone che, diregola, percepiscono retribuzioni tra i 20.000e i 30.000 euro lordi annuali soggetti, dasempre, alla sola ritenuta previdenziale;

con tale procedura, in media, per ogniannualità di riferimento il recupero è dicirca 7.000 euro a dipendente cui vannoaggiunte le sanzioni (dal 33 per cento al100 per cento) ed interessi pari al 15-20 percento. In questo modo l’interessato si ri-trova un carico fiscale pregresso di 70-80.000 mila euro impossibile da pagarevisto che nel futuro potrà vantare di unaretribuzione mensile di circa 2.500 euroridotta di 700,00 (Irpef) e quindi un redditodisponibile inferiore ai 1.800 euro;

anche con il massimo della rateizza-zione di una cartella in 72 rate mensili

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diventa, di fatto, impossibile sanare l’arre-trato se per ognuna delle 7 annualità siversano circa 220 euro per un totale men-sile di 1540: il reddito per sopravvivere siridurrebbe, infatti, a 260 euro al mese;

appare, dunque, necessario interve-nire su tale annosa situazione con una verae propria « pace fiscale » (un accordo tran-sattivo) i cui punti salienti consistono in:riapertura dei termini per la regolarizza-zione fiscale degli anni pregressi 2012-2018includendovi le annualità oggetto degli ac-certamenti emessi; assoggettamento dei red-diti contestati ad una flat tax del 15 percento o altra aliquota agevolata; azzera-mento di sanzioni e interessi; assoggetta-mento del reddito corrente dal 2019 allanormale imposizione fino a quando i sog-getti opereranno nelle ambasciate presentinel territorio italiano –:

quali iniziative il Governo intenda as-sumere alla luce di quanto sopra riportatoper recuperare, se dovuto, il gettito fiscale,evitando tuttavia inutili contenziosi che dan-neggerebbero circa 3.000 persone.

(5-01715)

FREGOLENT e BOSCHI. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

in data 27 febbraio 2019, il diparti-mento del tesoro, direzione IV, del Mini-stero dell’economia e delle finanze ha pub-blicato un bando di selezione pubblica perl’affidamento di incarichi biennali di con-sulenza aventi per oggetto « tematiche com-plesse attinenti al diritto – nazionale edeuropeo – societario, bancario e/o dei mer-cati e intermediari finanziari, in vista an-che dell’adozione e/o integrazione di nor-mative primarie e secondarie ai fini, tral’altro, dell’adeguamento dell’ordinamentointerno alla direttive/regolamenti comuni-tari »;

il bando è esplicitamente rivolto a« professionalità altamente qualificate » per« un supporto tecnico a elevato contenutospecialistico nelle materie di competenza »per incarichi di consulenza a titolo gra-tuito;

la previsione di gratuità dell’incarico,oltre ad essere lesiva della dignità del la-voro dei consulenti, a giudizio dell’interro-gante viola apertamente l’articolo 36 dellaCostituzione e la legislazione nazionale laquale stabilisce il diritto ad un equo com-penso per l’attività dei liberi professionisti;

per effetto degli interventi legislativiintrodotti nella scorsa legislatura e, in par-ticolare dell’articolo 19-quaterdecies, comma1, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148,convertito, con modificazioni, dalla legge 4dicembre 2017, n. 172 e dall’articolo 1,comma 487, della legge 27 dicembre 2017,n. 205 (legge di bilancio 2018), è statostabilito il diritto a percepire un equo com-penso, commisurato alla quantità e qualitàdel lavoro richiesto ed effettivamente svolto,per le prestazioni rese dai lavoratori auto-nomi, nei rapporti con clienti diversi daiconsumatori, ossia con i contraenti « forti »,inclusa la pubblica amministrazione in at-tuazione dei princìpi di trasparenza, buonandamento ed efficacia delle proprie atti-vità;

per tali ragioni, anche i presidenti delConsiglio nazionale forense, del Consiglionazionale del notariato e del Consiglio na-zionale dei dottori commercialisti e degliesperti contabili, nonché del Coordina-mento delle libere associazioni professio-nali, hanno chiesto il ritiro immediato delbando –:

se il Ministro interrogato intenda in-tervenire presso la direzione interessataaffinché sia immediatamente ritirato ilbando, emanando al contempo, idonee di-rettive a tutte le articolazioni del Ministerodell’economia e delle finanze al fine dievitare il ripetersi di simili episodi.

(5-01716)

CENTEMERO, CAVANDOLI, COVOLO,FERRARI, GERARDI, GUSMEROLI, ALES-SANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TA-RANTINO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

il quotidiano Repubblica, il 6 marzo2019, fotografa una cosiddetta « stangata »

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dell’Agenzia delle entrate nei confronti ditredici scienziati italiani, rientrati dall’e-stero, i quali hanno ricevuto cartelle esat-toriali da migliaia di euro;

il decreto-legge del 31 maggio 2010,n. 78, recante misure urgenti in materia distabilizzazione finanziaria e di competiti-vità economica, permette agli scienziati ita-liani residenti all’estero di tornare in Italia,pagando l’Irpef solo sul 10 per cento dellostipendio. Pertanto, alcune migliaia di scien-ziati, nel corso degli ultimi anni, hannousufruito di tale opportunità;

tuttavia, nel 2017 l’Agenzia delle en-trate ha stabilito, con una circolare internae con effetti retroattivi, che all’agevolazionefiscale avessero diritto solo i ricercatoriiscritti all’A.i.r.e. (Anagrafe degli italianiresidenti all’estero), seppure in presenza ditutti i requisiti sostanziali atti a dimostrarela residenza fiscale all’estero e le altrecondizioni previste dalla legge;

l’applicazione di questa interpreta-zione formalistica discrimina, pertanto, ilavoratori di nazionalità italiana rispetto aicittadini di diversa nazionalità, i quali, purnon avendo mai vissuto nel nostro Paese,possono usufruire di tali incentivi;

inoltre, questa interpretazione risultaessere in contrasto con le convenzioni fi-scali bilaterali che l’Italia ha con la maggiorparte dei Paesi, le quali prevedono che laresidenza sia individuata secondo criteri disostanza;

in questo modo, la legge sul « rientrodei cervelli » sta ottenendo l’effetto oppo-sto, disincentivando gli scienziati e i ricer-catori italiani a tornare nel nostro Paese –:

se il Governo intenda fornire deluci-dazioni in merito a quanto esposto in pre-messa, con l’obiettivo di approfondire laquestione e cercare soluzioni che sianocompatibili con la normativa vigente.

(5-01717)

OSNATO e FRASSINETTI. — Al Mini-stro dell’economia e delle finanze. — Persapere – premesso che:

gli operatori del mercato dell’arte ita-liano sono preoccupati dell’incremento della

tassazione sul ricavato della vendita di opered’arte effettuata da privati;

analizzando il risultato aggregato –composto della somma delle opere d’artemoderna e contemporanea vendute dallecase d’asta in Italia – appare evidente chegli scambi siano diminuiti rispetto agli anniprecedenti almeno per valore, se non pernumero assoluto di opere;

le difficoltà del segmento medio sonoevidenti a tutti – gallerie che chiudono ecase d’asta che « ristrutturano » – e l’ope-razione di spostare la compravendita deipiù quotati artisti di arte moderna e con-temporanea sui mercati internazionali hadi fatto impoverito il mercato nazionale,consegnando l’arte italiana e di proprietàitaliana alle case d’asta internazionali eindebolendo il mercato medesimo con ungrave danno anche per l’erario pubblico;

è sceso negli ultimi anni il valoremedio dei « top lot » venduti in Italia: sem-pre più raramente, cioè, le transazioni inasta superano il mezzo milione di eurocausando un grave danno per l’economia;

da tutti gli operatori del mercato d’arteitaliano emerge l’insostenibilità di affron-tare nuove tasse, ove, a fronte di queste,non vengano individuate contromisure intermini di aumento di transazioni che lesostengano –:

se il Governo intenda adottare le ini-ziative di competenza per la riduzione dellatassazione sul mercato dell’arte e l’aper-tura immediata di un tavolo di lavoro dovevenga trattato il tema e dove, nel rispettodelle competenze dei soggetti coinvolti, siindividuino le vie da percorrere, al fine ditutelare un importante settore economicodel Paese che sta già vivendo una profondacrisi e rischia, in mancanza di seri corret-tivi, il collasso. (5-01718)

CURRÒ. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 14, commi 2-ter e 2-sexies,del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, perspese per interventi di riqualificazione ener-getica suite parti comuni degli edifici, pre-

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vede la possibilità, in luogo della detra-zione, di cedere il corrispondente credito aifornitori che hanno effettuato gli interventiovvero ad altri soggetti privati, con la fa-coltà di successiva cessione del credito (co-siddetto Ecobonus);

l’articolo 16, comma 1-quinquies, deldecreto, prevede analoga possibilità per gliinterventi antisismici effettuate sulle particomuni degli edifici (Sismabonus);

con provvedimenti del direttore del-l’Agenzia delle entrate dell’8 giugno 2017sono state definite le relative modalità diattuazione;

poiché la detrazione può essere uti-lizzata in cinque o dieci quote annuali dipari importo, si prevede che anche il cre-dito ceduto sia ripartito in altrettante quoteutilizzabili dal cessionario esclusivamentein compensazione, con modello F24 pre-sentato tramite i servizi telematici dell’A-genzia, pena il rifiuto del versamento;

i crediti ceduti utilizzabili in compen-sazione sono quelli comunicati all’Agenziadelle entrate dagli amministratori di con-dominio o da condòmini incaricati, per iquali risulti accettazione della cessione delcredito da parte del cessionario;

i provvedimenti citati prevedevano cheil credito ceduto dai condomini per i lavorirealizzati nell’anno 2017 diventava dispo-nibile dal 10 marzo del periodo d’impostasuccessivo a quello in cui il condominioaveva sostenuto la spesa e purché avessesostenuto la spesa per la parte non cedutasotto forma di credito d’imposta;

nel « cassetto fiscale » del cessionariodovrebbe essere evidenziato il credito d’im-posta utilizzabile in compensazione;

i crediti accettati in pagamento daifornitori avrebbero dovuto essere disponi-bili e utilizzabili per successive cessioni apartire dal 10 marzo 2018, relativamentealle detrazioni 2017;

ad oggi, risultano non ancora opera-tive le procedure per cedere il credito adaltri soggetti;

i fornitori dei condomini che hannoaccettato in pagamento il credito risultanodanneggiati e penalizzati rispetto a coloroche non hanno accettato, perché hannofatto affidamento sull’utilizzo del credito apartire dal 10 marzo; non possono inoltrecedere il credito ai subappaltatori, in luogodel pagamento delle prestazioni;

nei condomini dove abitano soggettiche non possono usufruire delle detrazionifiscali per redditi troppo bassi o perchéincapienti non si deliberano nuovi lavori,con ricadute sulle imprese appaltatrici, suifornitori e sui lavoratori del settore edile –:

quali iniziative di competenza intendaassumere per l’applicazione delle richia-mate disposizioni attuative, in particolareper garantire l’utilizzo del credito ceduto.

(5-01719)

Interrogazione a risposta in Commissione:

CANCELLERI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

il decreto del 13 giugno 1986 (pubbli-cato in Gazzetta Ufficiale n. 148 del giugno1986) il Ministro del tesoro istituì unanuova serie di buoni fruttiferi postali con lalettera « Q » e stabilì che tutti i buoni frut-tiferi postali delle serie precedenti (le serieL, M, N, O) fossero convertiti in titoli dellanuova serie Q. L’attribuzione delle nuovaserie Q rappresentava un vero e proprio« declassamento » delle serie precedenti, pre-sentando tassi di interesse notevolmentepiù bassi rispetto a quelli sottoscritti almomento dell’acquisto;

il potere di modificare il tasso di in-teresse previsto anche con riferimento aserie di buoni postali già emessi, oltre chea quelle di nuova emissione, era conferitoal Ministro del tesoro dall’articolo 173 deldecreto del Presidente della Repubblica 29marzo 1973, n. 156 (poi abrogato dal de-creto legislativo 30 luglio 1999 n. 284). Ildeclassamento attuato con il decreto mini-steriale del 13 giugno 1986 generò nonpoche questioni interpretative e applica-tive, soprattutto in tema di trasparenza e

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pubblicità dell’intervenuta variazione uni-laterale dei tassi di interesse per i buonifruttiferi postali già emessi;

la questione è stata affrontata dalleSezioni Unite della Corte di cassazione che,con la sentenza n. 13979 del 15 giugno2007, hanno enunciato il principio di di-ritto secondo il quale « nella disciplina deibuoni postali fruttiferi dettata dal testounico approvato con il decreto del Presi-dente della Repubblica 29 marzo 1973,n. 156, il vincolo contrattuale tra emittentee sottoscrittore dei titoli si forma sulla basedei dati risultanti dal testo dei buoni divolta in volta sottoscritti; ne deriva che ilcontrasto tra le condizioni, in riferimentoal saggio degli interessi, apposte sul titolo equelle stabilite dal decreto ministeriale deveessere risolto dando la prevalenza alle prime,essendo contrario alla funzione stessa deibuoni postali – destinati ad essere emessiin serie, per rispondere a richieste di unnumero indeterminato di sottoscrittori –che le condizioni alle quali l’amministra-zione postale si obbliga possano essere, sinda principio, diverse da quelle espressa-mente rese note al risparmiatore all’attodella sottoscrizione del buono »;

il principio di diritto enunciato dalleSezioni Unite della Corte di cassazione èstato in seguito ribadito in plurime sen-tenze dei giudici di merito, ma con esitidiscordanti –:

alla luce dell’interpretazione giurispru-denziale non univoca, quali iniziative ilMinistro interrogato intenda assumere inrelazione alle richieste di rimborso.

(5-01706)

Interrogazioni a risposta scritta:

CONTE. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

i dipendenti dell’Agenzia delle entratechiedono da tempo lo sblocco dei fondi peril salario accessorio che gli vengono negatidal 2016;

l’altro giorno, al suo arrivo nella sedecentrale dell’Agenzia delle entrate a Roma,

per la presentazione del « bilancio 2018 »dell’attività della stessa Agenzia, il Ministrodell’economia e delle finanze è stato con-testato proprio dai dipendenti dell’ente sullavicenda del salario accessorio fermo dal2016;

a bloccare l’erogazione, a partire dal-l’annualità 2016, sarebbero questioni inter-pretative su parte delle risorse storica-mente affluite al fondo, previste dallo sta-tuto dell’Agenzia e dal Contratto collettivonazionale di lavoro, in particolare quellerelative alle attività aggiuntive svolte perconto di altri enti pubblici, che si attestanomediamente sui 30 milioni di euro annui;

a detta dei sindacati, gli accordi rela-tivi alle annualità pregresse hanno semprecontenuto questa voce e gli stessi sono statiregolarmente certificati negli anni dagli or-gani di controllo (revisori dei conti, ragio-neria generale dello Stato e funzione pub-blica);

le prestazioni e gli obiettivi dei dipen-denti sono stati in ogni caso adeguatamenteraggiunti e negare loro le somme spettantiper gli anni a partire dal 2016 equivale allasottrazione di un diritto riconosciuto e cer-tificato;

ad aggiungere disagi ci sono anche iproblemi che si stanno verificando in oc-casione della gestione delle procedure Poer,con notevoli e manifeste criticità, e il ri-tardo nella definizione della procedura percompletare nel 2019 le progressioni econo-miche per tutto il personale dell’Agenzia;

le organizzazioni sindacali, in ragionedei motivi sopra esposti, hanno proclamatolo stato di agitazione a livello nazionale eattivato le obbligatorie procedure di conci-liazione con il Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali e il dipartimento della fun-zione pubblica, necessarie per proclamarelo sciopero generale del personale dell’A-genzia –:

se sia a conoscenza di quanto sopraesposto e come intenda attivarsi, nell’am-bito delle sue competenze, sulle questionisollevate dal personale dell’Agenzia delleentrate, in particolar modo per la vicenda

Atti Parlamentari — 5397 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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che attiene alla mancata erogazione delsalario accessorio a partire dall’anno 2016.

(4-02535)

ROSTAN. — Al Ministro dell’economia edelle finanze, al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

i consiglieri comunali di Casandrino(Napoli) Angelo Chianese, Antonio Tau-letta, Guglielmo William Di Lorenzo e AnnaGaldieri in data 25 gennaio 2019 (prot.comune di Casandrino n. 1269) hanno de-positato atto di diffida per l’illegittimitàdella deliberazione della giunta municipaledi Casandrino (n. 22 del 18 settembre 2018)recante « Aumento tariffe TOSAP e revoca/annullamento della delibera di C.C. n. 2del 29 gennaio 2002 – art. 243-bis comma8 lettera a) TUEL n. 267 del 2000 »;

tale diffida è stata inviata al sindaco eanche alla commissione per la stabilitàfinanziaria degli enti locali di cui all’arti-colo 155 del decreto legislativo 18 agosto2000, n. 267 onde consentire il legittimoesercizio del potere di controllo, in consi-derazione dell’avviata procedura di riequi-librio finanziario pluriennale (articolo 243-bis del Tuel);

i consiglieri, con l’atto di cui sopra,hanno segnalato la presunta violazione del-l’articolo 42, comma 2, lettera f) che te-stualmente stabilisce che non la giunta ma« Il Consiglio (...) ha competenza limitata-mente ai seguenti atti fondamentali: (...) f)istituzione e ordinamento dei tributi, conesclusione della determinazione delle rela-tive aliquote; disciplina generale delle ta-riffe per la fruizione dei beni e dei servizi »;inoltre, la giunta ha inspiegabilmente pro-ceduto all’annullamento di un atto riguar-dante un diverso organo, ossia il consigliocomunale;

l’amministrazione ha posto successi-vamente all’ordine del giorno del civicoconsesso del 13 febbraio 2019 e, consequen-zialmente, deliberato un provvedimento ru-bricato « Conferma applicabilità passo car-rabile – Revoca Delibera di C. C. n. 2 del29 gennaio 2002 »;

l’amministrazione ha poi rilevato chela revoca/annullamento della delibera delconsiglio comunale n. 2 del 29 gennaio2002 (con cui si sospendeva il tributo) èstata disposta in realtà con successiva de-libera consiliare di approvazione del pianopluriennale di riequilibrio finanziario;

in realtà, la delibera di approvazionedel piano pluriennale di riequilibrio finan-ziario per nulla dispone la revoca delladelibera del consiglio comunale n. 02 del29 gennaio 2002 e, tra l’altro, nulla riferiscepuntualmente (in termini di annualità) circal’entrata specifica del tributo de quo (isti-tuzione del passo carrabile) in relazioneall’anno 2018;

l’attività deliberativa dell’amministra-zione comunale di Casandrino sul temaappare all’interrogante compulsiva e con-traddittoria dal momento che: 1) con ladelibera di giunta comunale n. 22 del 18settembre 2018 assumeva illegittimamente(perché incompetente) a revocare la deli-bera di sospensione del consiglio comunalen. 2 del 29 gennaio 2002;

con la delibera del consiglio comunalen. 12 del 13 febbraio 2019 tenta di rime-diare volendo conferire erroneamente ef-fetto retroattivo; con la deliberazione delconsiglio comunale n. 12 del 13 febbraio2019 attesta l’illegittimità dell’originaria isti-tuzione del tributo per l’anno 2018 avve-nuto con delibera della giunta comunalen. 22 del 18 settembre 2018 nei sensi si-gnificati con l’atto di diffida del 25 gennaio2019, prot. comune di Casandrino n. 1269;

le innanzi esposte critiche sono stateevidenziate dai consiglieri comunali di Ca-sandrino sopra menzionati con ulterioreatto diffida in data 1° marzo 2019 (prot.comune di Casandrino n. 3478) inviato an-che al prefetto di Napoli e alla Commis-sione per la stabilità finanziaria degli entilocali –:

se i Ministri interrogati, per quanto dicompetenza intendano assumere urgentiiniziative al fine di avviare una verifica,anche per il tramite dei servizi ispettivi difinanza pubblica e della commissione perla stabilità finanziaria degli enti locali, presso

Atti Parlamentari — 5398 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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il comune di Casandrino, alla luce dellevicende segnalate. (4-02541)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

II Commissione:

BAZOLI, VERINI, MORANI, BORDO,ANNIBALI, MICELI, FERRI e VAZIO. — AlMinistro della giustizia. — Per sapere –premesso che:

la legge 25 giugno 1993, n. 205, co-siddetta legge Mancino, reprime l’incita-mento alla violenza per motivi razziali,etnici, nazionali o religiosi;

nel corso della XVII legislatura il Par-tito democratico è stato in prima fila nellalotta ad ogni possibile nuova forma di raz-zismo, di odio e di intolleranza;

numerose sono le iniziative legislativeapprovate per la prevenzione e la repres-sione dei crimini dell’odio e per la diffu-sione di una cultura della tolleranza e delreciproco rispetto;

particolarmente significativa è statal’adozione del decreto legislativo 1° marzo2018, n. 21, che, dando attuazione al prin-cipio della riserva di codice nella materiapenale, per la prima volta, ha inserito nelcodice penale tutte le fattispecie criminoseche hanno per oggetto diretto la tutela dibeni di rilevanza costituzionale;

in particolare, tra le norme ricondotteall’interno del codice penale vi è il delitto dipropaganda e istigazione a delinquere permotivi di discriminazione razziale, etnica ereligiosa (articolo 604-bis) e la relativa ag-gravante (articolo 604-ter), che aumenta lapena fino alla metà per i reati punibili conpena diversa da quella dell’ergastolo com-messi per finalità di discriminazione o diodio etnico, nazionale, razziale o religioso,ovvero al fine di agevolare l’attività di or-ganizzazioni, associazioni, movimenti o

gruppi che hanno tra i loro scopi le mede-sime finalità;

numerosi sono i fatti di cronaca cheriportano notizie di aggressioni legate amotivi razziali;

dal « Focus n. 6 – Un’estate all’inse-gna del razzismo » dell’Associazione Luna-ria emerge che, tra aprile e settembre 2018,vi sono stati 304 casi di discriminazione erazzismo, 488 dall’inizio dell’anno. Aggres-sioni fisiche, violenze verbali e discrimina-zioni istituzionali –:

quali siano i dati riguardanti le de-nunce e i procedimenti relativi ai crimini diodio e, quindi, se esista una banca datiaggiornata al riguardo e se intenda adot-tare iniziative per inasprire il sistema san-zionatorio in relazione alle campagne diodio (insulti pubblici, diffamazione ominacce). (5-01724)

SALAFIA e D’ORSO. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

con circolare del 7 maggio 2018, l’A-genzia delle ha fornito dei chiarimenti sullaliquidazione dei compensi dei consulentitecnici d’ufficio. Si è precisato che il tito-lare passivo del rapporto di debito sia laparte processuale obbligata a sopportarel’onere economico, spiegando che il consu-lente tecnico d’ufficio dovrà sempre emet-tere fattura nei confronti dell’amministra-zione della giustizia, nonché evidenziandoche il pagamento avverrà con denaro dellaparte individuata dal provvedimento giuri-sdizionale, e non da parte dell’amministra-zione della giustizia;

le cancellerie stanno riscontrando delledifficoltà operative, stante l’obbligo del con-sulente di intestare la fattura all’ammini-strazione giudiziaria;

il modus operandi derivante dall’ap-plicazione della circolare dell’Agenzia delleentrate potrebbe creare problemi nella la-vorazione della fatture come quello relativoal « come » e al « dove » debbano essereregistrate quelle emesse dai consulenti tec-nici d’ufficio, in quanto dette fatture elet-troniche (anche ove recanti la doverosa

Atti Parlamentari — 5399 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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annotazione che il pagamento è stato ef-fettuato dalla parte), pervenendo agli ufficigiudiziari con il sistema di gestione conta-bile Sicoge, risultano come crediti inestintiin quanto pagate da terzi. Il sistema Sicogeconsente la chiusura automatica delle fat-ture pagate, ma non altrettanto avviene perquelle non pagate. Queste fatture in for-mato elettronico se non pagate diretta-mente dall’amministrazione dovrebbero es-sere chiuse tramite una operazione ma-nuale necessaria, affinché il relativo creditopossa risultare estinto sulla piattaforma dicertificazione del credito (Pcc);

ciò aggrava le incombenze a carico delfunzionario delegato alle spese giustizia econtribuisce a rallentare la lavorazione dellefatture e a complicare la tenuta della con-tabilità;

con circolare n. 24/2017, il Ministerodell’economia e delle finanze ha precisatoche se la fattura viene pagata da un sog-getto diverso dall’amministrazione debi-trice, quest’ultima potrà utilizzare la fun-zione di « dichiarazione di pagamento/chiusura debito »: ciò potrebbe consentiredi risolvere le criticità;

il Ministero della giustizia, con circo-lare del 26 settembre 2018, ha rappresen-tato di aver avviato un’interlocuzione conl’Agenzia fiscale per individuare delle so-luzioni operative –:

se sia a conoscenza della problema-tica e quali iniziative per quanto di com-petenza ritenga di adottare per risolveretali criticità ed evitare ritardi nei paga-menti a favore dei consulenti tecnici d’uf-ficio, oltre che nel servizio giustizia alcittadino. (5-01725)

COSTA. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

l’edizione piemontese del quotidiano« La Repubblica » del 20 marzo 2019 ri-porta un articolo intitolato: « Asti il giallodegli studi legali di mezzo Piemonte inter-cettati » in cui si parla di un « elenco diquasi 600 intercettazioni abusive » che hannointeressato « gli studi legali di mezzo Pie-

monte », « sorvegliati » speciali dalla pro-cura di Asti negli ultimi quattro anni;

come riportato dall’articolo, la que-stione è stata sollevata dagli atti di unprocesso per traffico di droga contro un’or-ganizzazione criminale albanese, dove unodei difensori ha trovato « un fascicoletto di27 pagine dove erano state annotate lespese liquidate per ascoltare i telefoni. Co-sto totale: 559 mila 221 euro, che era daripartire pro quota tra i 20 imputati, per lasomma di 27 mila 961 euro ciascuno »;

risulterebbero coinvolti dalle intercet-tazioni decine di importanti studi legali diTorino, Asti e Cuneo, consulenti storici deltribunale per ogni categoria, persino giu-dici onorari. Tutti « ascoltati » tra il 2012 eil 2015. Vicino ad ogni nome c’è un numerodi procedimento (non sempre lo stesso), matra gli atti della procura non risulterebberoi brogliacci corrispondenti delle telefo-nate –:

se sia a conoscenza di quanto ripor-tato in premessa e quali iniziative, perquanto di competenza, abbia intrapreso inmerito. (5-01726)

TURRI e PAOLINI. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

la procura presso il Tribunale per iminorenni di Ancona, versa, da tempo, incondizioni di grave carenza di organico. Inparticolare risultano vacanti:

il 50 per cento degli assistenti giu-diziari (1 unità), percentuale che, in realtàè anche maggiore, a causa del fatto che larestante risorsa ha un’invalidità del 67 percento e che usufruisce di permessi mensiliai sensi della legge n. 104 del 1992;

il 100 per cento dei funzionari giu-diziari III area, (F1/F7 – già cancellieri C1e C1S), percentuale significativa, attesa l’e-levatissima scopertura dei profili professio-nali dell’area C, in cui residua soltanto ildirettore amministrativo e, comunque, su 9dipendenti, 3 appartengono alle figure au-siliarie;

Atti Parlamentari — 5400 — Camera dei Deputati

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il 50 per cento dei conducenti diautomezzi II area (F1-F6, già ausiliarioB1);

parimenti critica è la situazione deimagistrati della procura:

l’ufficio requirente opera, allo stato,in condizioni di evidente squilibrio rispettoal Tribunale da cui provengono le richiestedi pareri civili e la fissazione di tutte leudienze. Tale sbilanciamento è accresciutoper il fatto che la pianta organica delTribunale è stata notevolmente ampliata,qualche anno fa, in considerazione del nu-mero di affari civili e penali, sicché, afronte delle 30 unità operanti nel predettoorgano (6 togati e 24 onorari minorili),nessun parallelo ampliamento di personaleè stato attribuito alla procura;

tale ufficio minorile è il solo con unrapporto tra magistrati di procura e togatidi tribunale di 1 a 3, laddove normalmentetale quoziente è di 1 a 2. L’Ufficio opera,dunque, in condizioni di strutturale sovrac-carico in relazione a tutte le attività istitu-zionali, in particolar modo laddove i tempisono impostati dal Tribunale (udienze pe-nali e civili alle quali partecipare, reda-zione di pareri, attività di apposizione dei« visti », conseguenti decisioni in ordine allaopportunità di impugnazione e altro) –:

se il Ministro interrogato non reputiurgente ed indifferibile adottare le inizia-tive di competenza per aumentare la piantaorganica al fine di coprire almeno uno deidue posti di funzionario giudiziario attual-mente vacanti con assegnazione di funzio-nari di cui alla graduatoria prevista daldecreto ministeriale 21 aprile 2017 o altropersonale in mobilità, e almeno un postoda assistente giudiziario, inserendo tale po-sizione tra i posti da bandire in sede diassegnazione dei nuovi assistenti o di pub-blicazione di prossimi interpelli e, infine,provvedere all’aumento della pianta orga-nica dei sostituti procuratori portandoli da1 ad almeno a 2. (5-01727)

VARCHI, ROTELLI, PRISCO e MA-SCHIO. — Al Ministro della giustizia. — Persapere – premesso che:

il Corpo di polizia penitenziaria de-nuncia da tempo le criticità in capo agliistituti di pena del Paese, nonché le lacunedel sistema di esecuzione penale nel suocomplesso con particolare riferimento acarenze strutturali, organico insufficiente,turni usuranti, equipaggiamento obsoleto,strumentazioni in dotazione del tutto ina-deguate e non al passo con l’attuale livellodi sviluppo tecnologico;

i ripetuti episodi di violenza che siregistrano nei penitenziari italiani, nonchéle ripetute aggressioni di cui lo stesso per-sonale di polizia penitenziaria è vittima,compromettono l’incolumità di agenti e de-tenuti, con ripercussioni pesantissime suordine pubblico e sicurezza;

gli interventi posti in essere dai pre-cedenti Governi sono stati del tutto inade-guati, come testimoniato dai dati diffusi dalDipartimento dell’amministrazione peniten-ziaria – ufficio del capo del dipartimento –che testimoniano come nelle carceri ita-liane continui a registrarsi un eccesso didiecimila detenuti rispetto alla capienzaregolamentare;

molte criticità nascono dal cosiddettoprogetto di « vigilanza dinamica » che pre-vede la libera circolazione dei detenuti nellesezioni e negli spazi detentivi a disposi-zione, con l’apertura delle celle oltre le ottoore al giorno fino a un massimo di quat-tordici, con gli agenti che non effettuanopiù un controllo costante nel reparto dicompetenza, ma presidiano zone prestabi-lite di passaggio dei detenuti in condizionidi sicurezza certamente più critiche;

la polizia penitenziaria, oltre ad as-solvere i compiti di vigilanza ed osserva-zione dei detenuti e di traduzione e pian-tonamento di detenuti ed internati, svolgedue ulteriori attività fondamentali per lasicurezza del nostro Paese: il monitoraggiodel fenomeno del radicalismo islamico (idetenuti islamici in Italia sono quasi die-cimila) e l’esecuzione di indagini in materiadi contrasto e lotta alla criminalità orga-nizzata;

Atti Parlamentari — 5401 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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è urgente una riforma complessivadell’ordinamento penitenziario per assicu-rare condizioni umane e professionali ade-guate e opportune misure di controllo, pre-venzione e repressione, con lo stanzia-mento di maggiori risorse finanziarie perl’intero sistema carcerario –:

quali iniziative intenda adottare alfine di garantire la sicurezza del personaledi polizia penitenziaria, se del caso do-tando gli agenti di idonei dispositivi antiag-gressione (taser), e per sopperire alle ca-renze di organico nel Corpo di poliziapenitenziaria. (5-01728)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta orale:

PAITA, ROTTA, SENSI, BRUNO BOS-SIO, PIZZETTI, NOBILI, CANTINI e GA-RIGLIO. — Al Ministro delle infrastrutture edei trasporti, al Ministro dello sviluppo eco-nomico, al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

si apprende dagli organi di informa-zione che la società EasyJet ha deciso diuscire dal progetto di salvataggio Alitaliapur confermando il proprio impegno sul-l’Italia con investimenti sulle basi di Mi-lano, Napoli e Venezia;

si ipotizzava per EasyJet un ruolo perrilanciare Alitalia da Milano Linate e Mal-pensa con il Governo che si era impegnatoper consentire maggiori libertà di volo daLinate sulle rotte extraeuropee, come versoe da Tel Aviv o Nord Africa, ma la societàha deciso di declinare l’invito;

questo disimpegno preoccupa moltoconsiderando le prospettive di Alitalia inquanto in campo, al momento, rimane soloDelta che però non andrebbe oltre unaquota del 10 per cento;

la proroga del prestito ponte risultaquindi non essere accompagnata da unavera strategia industriale e ad oggi, fattaeccezione per il ruolo di Ferrovie dello

Stato Italiane, non vi sono altre garanziesul futuro della compagnia aerea;

il 25 marzo 2019 è previsto un primosciopero del personale Alitalia indetto datutte le sigle;

si esprime forte preoccupazione sulleprospettive della compagnia aerea e per ilfuturo del personale –:

quali siano gli orientamenti del Go-verno in merito al futuro di Alitalia;

quali siano le partnership industriali equali soggetti si intendano coinvolgere peril rilancio della compagnia aerea, salvaguar-dando personale, rotte e competitività.

(3-00628)

Interrogazione a risposta scritta:

TRANCASSINI. — Al Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

il Coordinamento unitario dei proprie-tari immobiliari, composto dalle associa-zioni Arpe-Federproprietà, Uppi e Con-fappi, ha firmato la Convenzione nazionalea seguito della quale è stato adottato ildecreto interministeriale del 16 gennaio2017, recante criteri generali per la realiz-zazione degli accordi da definire in sedelocale per la stipula dei contratti di loca-zione ad uso abitativo a canone concor-dato, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, dellalegge 9 dicembre 1998, n. 431, nonché deicontratti di locazione transitori e dei con-tratti di locazione per studenti universitari,ai sensi dell’articolo 5, commi 1, 2 e 3 dellastessa legge;

in particolare, il citato decreto all’ar-ticolo 1, comma 8, prevede che le particontrattuali, nella definizione del canoneeffettivo, possano essere assistite, a lororichiesta, dalle rispettive organizzazioni dellaproprietà edilizia e dei conduttori; se leparti decidono di non farsi assistere, èprevista comunque un’attestazione che deveessere fornita da almeno una organizza-zione firmataria dell’accordo, che certifichila rispondenza del contenuto del contratto,sia sotto il profilo economico che norma-

Atti Parlamentari — 5402 — Camera dei Deputati

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tivo, all’accordo territoriale, anche con ri-guardo alle agevolazioni fiscali;

il Coordinamento unitario dei proprie-tari immobiliari ha avuto notizia, attra-verso plurime segnalazioni, che diversi co-muni non hanno convocato, e non convo-cano, tutte le associazioni nazionali chehanno sottoscritto la suddetta convenzione;

peraltro, a queste associazioni che, indispregio del principio di collegialità e dirappresentanza, non sono state convocatesenza ragione o motivazione alcuna, nonviene neanche riconosciuto il diritto di ade-rire successivamente agli accordi territo-riali, sulla base della motivazione che nonne avrebbero diritto, non avendo parteci-pato alle trattative, o addirittura che, comeindicato nella nota del 3 gennaio 2019 dalMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti, « la richiesta di adesione all’accordoterritoriale è opportuno che sia condivisadalle organizzazioni firmatarie medianteapposita clausola interpretativa »;

le organizzazioni convocate dai co-muni non hanno alcun potere interpreta-tivo di alcuna norma;

non consentire alle associazioni fir-matarie della originaria convenzione na-zionale di aderire successivamente agli ac-cordi territoriali già sottoscritti da altreassociazioni convocate dai comuni, ne-gando loro, quindi, il diritto di rilasciare leattestazioni necessarie ai sottoscrittori deicontratti di locazione per ottenere le pre-viste agevolazioni fiscali, o subordinare laloro possibilità di aderire agli accordi ter-ritoriali eventualmente già stipulati « adapposite interpretazioni da parte delle altreorganizzazioni firmatarie della Conven-zione nazionale e degli accordi territo-riali », appare inammissibile, anche perchédetermina una disparità di trattamento tracittadini, anche a livello fiscale, con quelleche appaiono all’interrogante evidenti e ma-nifesti risvolti di incostituzionalità e/o dipossibile disapplicazione giudiziale di quantoeventualmente e comunque illegittimamenteinserito in merito, a livello interpretativo,

negli accordi territoriali per i canoni dilocazione –:

se non ritenga di adottare iniziative,per quanto di competenza, al fine di con-sentire alle organizzazioni firmatarie dellaconvenzione nazionale, laddove non aves-sero partecipato per qualunque motivo agliaccordi territoriali già sottoscritti, di ade-rirvi successivamente mediante comunica-zione ai singoli comuni interessati e alleorganizzazioni firmatarie degli accordi.

(4-02536)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

ZÓFFILI e CANTALAMESSA. — Al Mi-nistro dell’interno, al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, al Mi-nistro della salute, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

il 16 marzo 2019 la nota trasmissionetelevisiva Striscia la Notizia ha trasmessoun servizio sul campo rom nel comune diGiuliano in Campania, in provincia di Na-poli, un accampamento assai popoloso, sortoormai da tempo su un sito abbandonato diuna fabbrica di fuochi di artificio esplosaanni fa;

nel corso di tale servizio, anche sedurato pochi minuti e peraltro girato inorario scolastico, sono emerse però, in modoevidente e drammatico, le terribili condi-zioni in cui sono costretti a vivere ognigiorno molti bambini nei campi rom, conimmagini di minori nudi e sporchi, co-stretti a giocare tra i rifiuti, ad andare alavorare per vendere materiali di rame edormire tra i topi, in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili e privati, oltre chedei più elementari e universali diritti rico-nosciuti dalle Convenzioni internazionali,anche del diritto costituzionalmente garan-tito all’istruzione;

il servizio trasmesso il 16 marzo èstato girato dopo ben due anni da un

Atti Parlamentari — 5403 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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precedente servizio, sempre nello stessocampo rom e sempre per denunciare lecondizioni in cui vivevano i bambini nelcampo medesimo, proprio per verificare se,sia dal precedente Governo sia da partedelle istituzioni interessate, nel frattempofossero state prese immediate iniziative perrimediare alle condizioni inaccettabili incui erano costretti a vivere i minori, rive-lando però, ancora oggi, la medesima edrammatica situazione già descritta dueanni fa;

tale servizio ha rivelato agli occhi ditutti una situazione che, purtroppo, nonrappresenta un caso sporadico, come atte-stato anche da altri e recenti episodi dicronaca, ad esempio l’uccisione della pic-cola Esperanza in Sardegna, l’abbandonodi un bambino rom in Piemonte, il casodella scippatrice rom incinta a Milano, epi-sodi purtroppo generalizzati, attestanti unadrammatica tragedia che silenziosamentesi consuma ogni giorno ai margini dellecittà e che coinvolge bambini e minori,privandoli dei loro diritti –:

se i Ministri interrogati siano a cono-scenza dei fatti sopra citati, che hannoavuto anche ampio risalto sulla stampanazionale, e quali iniziative, per quanto dicompetenza, intendano assumere o ab-biano già assunto al fine di contrastare losfruttamento dei minori nei campi rom egarantire i diritti loro spettanti e ricono-sciuti dalle convenzioni internazionali edalla Costituzione. (4-02532)

ORLANDO. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

il 17 novembre 2016 il prefetto di Bariha nominato la commissione d’accesso agliatti per il comune di Valenzano (Bari), perl’esame e la valutazione dei presupposti diun eventuale scioglimento del consiglio co-munale per infiltrazione mafiosa;

in seguito alla relazione elaborata dadetta commissione e alla conseguente re-lazione del Ministro dell’interno, il Consi-glio dei ministri, nel corso della seduta del23 settembre 2017, ha deliberato lo scio-glimento del consiglio comunale di Valen-

zano, a norma dell’articolo 143 del decretolegislativo n. 267 del 2000. Il 25 settembreil Presidente della Repubblica ha firmato ildecreto di scioglimento dell’ente;

conseguentemente si è insediata unacommissione straordinaria per la gestionedel comune di Valenzano. L’ex sindaco diValenzano Antonio Lomoro ha presentatoricorso al Tar del Lazio contro il provve-dimento di scioglimento;

il 31 gennaio 2019, il Consiglio deiministri, su proposta del Ministro dell’in-terno, « tenuto conto che non risulta an-cora conclusa l’azione di recupero e dirisanamento delle istituzioni locali dai con-dizionamenti esercitati dalla criminalità or-ganizzata », a norma dell’articolo 143 deldecreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,ha deliberato la proroga, per sei mesi, delloscioglimento del consiglio comunale di Va-lenzano (Bari);

con sentenza pubblicata l’8 marzo2019, il Tar Lazio ha invece accolto ilricorso proposto dall’ex sindaco AntonioLomoro; di conseguenza, la prefettura diBari ha nominato un commissario prefet-tizio per l’amministrazione del comune diValenzano, per il periodo strettamente ne-cessario a rinnovare gli organi elettivi nellaprossima tornata elettorale –:

se il Governo abbia intenzione di fareappello avverso la decisione del Tar ricor-rendo al Consiglio di Stato, al fine di con-templare « l’azione di recupero e di risa-namento delle istituzioni locali dai condi-zionamenti esercitati dalla criminalità or-ganizzata »;

quali ulteriori iniziative intenda intra-prendere, per quanto di competenza, perassicurare una condizione di legalità nel-l’ente locale e per contrastare l’azione dellacriminalità organizzata nel comune diValenzano. (4-02539)

UBALDO PAGANO. — Al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

la revisione dell’ordinamento del Corpodei vigili del fuoco è stata disposta in at-

Atti Parlamentari — 5404 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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tuazione di una delega prevista dalla leggen. 124 del 2015;

l’articolo 8 della stessa legge, ha de-legato il Governo ad adottare uno o piùdecreti legislativi in materia di riorganiz-zazione dell’amministrazione dello Stato;

la legge n. 145 del 2018, dispone, aicommi 389-393 dell’articolo 1, un incre-mento di 1.500 unità della dotazione orga-nica della qualifica di vigile del fuoco delCorpo nazionale dei vigili del fuoco;

la dotazione organica del Corpo na-zionale dei vigili del fuoco è determinatadal decreto legislativo n. 217 del 2005 e inparticolare dall’Allegato A alla predetta legge;

già in data 10 ottobre 2018 alcuneorganizzazioni sindacali di categoria ave-vano denunciato la cronica e grave carenzadi personale del comando provinciale deivigili del fuoco di Bari, che, in alcuni casi,ha causato la soppressione di alcune par-tenze e la sospensione temporanea dell’o-peratività di alcuni distaccamenti, pregiu-dicando la tempistica e l’efficacia d’inter-vento e mettendo dunque a serio rischio lasicurezza del territorio;

dalla disamina del decreto ministe-riale recante modifiche ed integrazioni aldecreto ministeriale n. 11 aprile 2017 inmateria di distribuzione territoriale delledotazioni organiche del personale apparte-nente al ruolo dei vigili del fuoco, al ruolodei capi squadra e dei capi reparto, nonchéai ruoli specialistici, in attuazione dellaTabella A del decreto legislativo n. 217 del2005, emerge un’inaccettabile disparità ditrattamento nei confronti del comando pro-vinciale di Bari in termini assoluti e com-parativi, se confrontato con comandi dipari categoria;

in particolare, i 3 nuovi comandi pro-vinciali in fase di istituzione, Monza (SD5),Barletta (SD5) e Fermo (SD4), sarannocostituiti da future 88 unità cadauna;

il reperimento di tali unità, nell’am-bito della futura dotazione organica di cia-scun nuovo comando provinciale, avverràmediante lo scorporo dagli attuali comandiprovinciali matrici, ossia dal comando pro-

vinciale di Bari per l’istituzione del nuovocomando provinciale di Barletta;

dall’operazione di « decurtazione » delpersonale emerge un grave danno in ter-mini di carenza di unità per il comandoprovinciale di Bari, che risulta maggior-mente penalizzato rispetto, ad esempio, alcomando provinciale di Milano, matrice delnuovo comando provinciale di Monza;

inoltre, a fronte dell’istituzione di unquarto distaccamento cittadino per il co-mando di Genova denominato « GenovaLevante », sebbene sia già presente un di-staccamento denominato « Genova est », nes-sun nuovo distaccamento, benché richiestoda anni, è stato istituito per l’area meri-dionale della città metropolitana di Bari,sprovvista di copertura, nonostante sia unterritorio densamente popolato e soggetto auna fortissima presenza turistica durante ilperiodo estivo e non solo;

la dotazione organica prevista per idistaccamenti di categoria SD5 è insuffi-ciente a garantire l’attivazione di n. 2 par-tenze con contestuale richiesta continua dirimpiazzo/integrazione del personale;

gran parte delle 500 unità qualificatesono state riservate alla direzione centralee Dcf –:

quali iniziative intenda intraprendereil Ministro interrogato al fine di dotare ilcomando provinciale dei vigili del fuoco diBari di una donazione organica idonea agarantire la sicurezza dei territori di com-petenza;

se intenda adottare iniziative per l’i-stituzione di un distaccamento nell’area asud di Bari per alleggerire la mole di lavorodella squadra della sede centrale e garan-tire gli interventi su tutto il territorio entro20 minuti dalla segnalazione;

se intenda chiarire quale criterio siastato utilizzato per la distribuzione delle500 unità qualificate;

se intenda adottare iniziative per darefinalmente corso all’equiparazione della do-tazione organica del comando di Bari conle altre sedi metropolitane di pari rango, in

Atti Parlamentari — 5405 — Camera dei Deputati

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considerazione della carente dotazione diunità operative che caratterizza da semprela sede centrale, decurtata delle sedi ope-rative cittadine di Bari-Carrassi e Bari-Fiera.

(4-02540)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta in Commissione:

GIACOMONI e APREA. — Al Ministrodell’istruzione, dell’università e della ricerca.— Per sapere – premesso che:

il liceo classico Catullo di Montero-tondo sta in questi giorni rifiutando leiscrizioni degli studenti che abitano nellazona di Mentana e di Fonte Nuova dandola priorità agli studenti residenti a Monte-rotondo nonostante insistano tutti sullostesso distretto scolastico;

il liceo Catullo presenta da tempo unproblema di sovraffollamento dovuto allainadeguatezza della nuova sede che non haspazi sufficienti per rispondere alla do-manda da parte della popolazione scola-stica locale; a questo si aggiunge che lavecchia sede della succursale è stata dichia-rata inagibile e che al momento si utiliz-zano moduli prefabbricati;

il problema affonda le sue radici nelpassato, in quanto le scuole superiori deldistretto in cui si trovano le località sucitate sono state costruite tutte a Montero-tondo e appare quindi ancor di più discri-minante rifiutare le iscrizioni sulla base delrequisito della residenza;

l’alternativa per questi ragazzi consi-sterebbe nel rivolgersi alle scuole della zonaest di Roma, sempre che vi trovino dispo-nibilità di posti, con conseguente grandepenalizzazione dovuta alla distanza dellasede scolastica, vedendosi altrimenti co-stretti a cambiare indirizzo di studio;

l’enorme discriminazione che subi-scono le famiglie e gli studenti di Mentanae Fonte Nuova assume dimensioni ancora

più stigmatizzabili nel caso di studenti condisabilità, per i quali diventerebbe ancorapiù complicato sia organizzare gli sposta-menti che interagire e relazionarsi con l’am-biente scolastico;

la circolare ministeriale 18902 del 7novembre 2018, relativa alle iscrizioni perl’anno scolastico 2019/2020, prevede che« Le domande di iscrizione sono accolteentro il limite massimo dei posti comples-sivamente disponibili nella singola istitu-zione scolastica, definito in base alle ri-sorse di organico, al numero e alla ca-pienza delle aule, anche in considerazionedei piani di utilizzo degli edifici scolasticipredisposti dagli Enti locali competenti »;

la stessa circolare disciplina i compitidell’istituzione scolastica in merito alla pos-sibilità che si verifichino iscrizioni in ecce-denza, per cui la scuola deve provvedere invia preliminare « alla definizione dei criteridi precedenza all’ammissione mediante de-libera del Consiglio di istituto da renderepubblica prima dell’acquisizione delle iscri-zioni con affissione all’albo, con pubblica-zione sul sito web dell’istituzione scolasticae, per le iscrizioni online, in apposita se-zione del modulo di iscrizione opportuna-mente personalizzato dalla scuola »;

l’iscrizione alla classe prima dellascuola secondaria superiore rientra nell’ob-bligo scolastico e deve essere garantita aglistudenti la fruizione del diritto allo studioattraverso ogni utile forma di razionaliz-zazione e di indirizzo a livello territorialemediante un’adeguata programmazione dellarete scolastica posta in essere attraverso ilpiano di dimensionamento –:

quali iniziative urgenti intenda adot-tare il Ministro interrogato, per quanto dicompetenza, per assicurare agli studenti diMentana e di Fonte Nuova l’esercizio pienodel diritto allo studio, nell’ambito dell’e-spletamento dell’obbligo scolastico, a paritàdi condizioni e di opportunità di scelta,senza subire alcuna forma di discrimina-zione, tanto più se fondata su un criterioselettivo del tutto casuale quale quello ge-ografico, valutando, d’intesa con gli entilocali, anche l’opportunità di utilizzare strut-

Atti Parlamentari — 5406 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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ture messe a disposizione dal comune diMentana e di Fonte Nuova da adibire su-bito a succursali del Catullo, al fine dievitare enormi disagi alle famiglie e aglistudenti, che sarebbero costretti ad este-nuanti ore di traffico vista la impercorri-bilità della via Nomentana nelle ore dipunta;

se intenda verificare se il liceo Catulloabbia rispettato la normativa in materia dipubblicità dei criteri di accettazione delledomande di iscrizione al primo anno;

se non ritenga, in considerazione dellecondizioni in cui versano molti edifici adi-biti a servizio scolastico, di dover adottarenel più breve tempo possibile iniziative dicompetenza volte ad assicurare spazi ade-guati e sicuri alla popolazione scolasticaitaliana. (5-01708)

Interrogazione a risposta scritta:

MARZANA, VILLANI, CASA, LORE-FICE e TESTAMENTO. — Al Ministro del-l’istruzione, dell’università e della ricerca. —Per sapere – premesso che:

l’articolo 139 del decreto legislativo 31marzo 1998, n. 112, ha per oggetto il tra-sferimento di compiti e funzioni alle pro-vince e ai comuni in materia scolastica. Inparticolare, vengono attribuite alle pro-vince, in relazione all’istruzione secondariasuperiore, le competenze concernenti laprogrammazione dell’offerta formativa e lapianificazione della rete scolastica con l’i-stituzione, l’unione, la soppressione di scuole,predisposizione del piano di utilizzazionedegli edifici, di uso delle attrezzature e lasospensione delle lezioni in casi urgenti egravi;

a partire dal 2016 le tre città metro-politane e i sei liberi consorzi della regionesiciliana sono stati tutti coinvolti in unagravissima crisi finanziaria: la riduzionee/o azzeramento dei trasferimenti statali eil cosiddetto prelievo forzoso operato dalloStato, ossia il contributo di finanza pub-blica per il periodo 2015-2018 previsto dallalegge di stabilità n. 190 del 2014, hannoreso disastrosa la situazione finanziaria

delle ex province e hanno compromessol’erogazione dei servizi all’utenza;

il Libero consorzio comunale di Ra-gusa, non riuscendo ad affrontare le quo-tidiane esigenze con disponibilità finanzia-rie sempre più esigue, ha disdetto il con-tratto di locazione dell’immobile dov’è al-locato il liceo artistico « Galilei – Campailla »di Modica (Ragusa). Se non verrà trovatauna soluzione alternativa, studenti e per-sonale saranno costretti ad alternarsi nellafruizione dell’immobile del liceo scientifico,sede centrale dell’istituto, sito in piazzaleBaden-Powell, n. 10 a Modica e realizzarei doppi turni. Questa situazione, oltre adarrecare pesanti disagi e gravi difficoltà aoltre 350 famiglie e studenti del territorio edei comuni limitrofi, si rileverebbe inade-guata, perché le aule del liceo scientificonon consentono di contenere i banchi adattialle attività del liceo artistico; inoltre, nonsono di dimensioni adeguate per ospitare ilaboratori delle varie discipline, pittura,scultura, architettura, moda e design, fon-damentali per permettere ai discenti un’a-deguata acquisizione delle tecniche ma-nuali operative. Il liceo artistico è inoltrefornito di forni speciali di impossibile col-locazione nei locali del liceo scientifico;

nell’ambito dei finanziamenti europei(Pon) il liceo artistico è destinatario di euro75.000 per l’implementazione di due labo-ratori, uno di modellazione 2D e 3D e unospecifico per moda e design. Questi finan-ziamenti, in mancanza dei locali, rischianodi andare perduti, anche se già approvati;

senza la disponibilità di ambienti di-dattici idonei allo svolgimento delle attivitàcaratterizzanti il piano di studio viene gra-vemente leso il diritto allo studio sancitodagli articoli 33 e 34 della Costituzione –:

quali iniziative di competenza il Mi-nistro interrogato intenda assumere percontribuire a individuare una soluzione checonsenta di garantire il diritto allo studioagli studenti del liceo artistico di Modica.

(4-02533)

* * *

Atti Parlamentari — 5407 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta scritta:

CIRIELLI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

la Doria S.p.A. è un’industria conser-viera nata ad Angri nel salernitano che, invent’anni, è riuscita a raggiungere un fat-turato di oltre 631 milioni di euro, nonchéad aprire 7 stabilimenti in tutta Italia, perun totale di più di mille dipendenti;

da organi di stampa si apprende che,nel marzo 2018, i proprietari dell’aziendaavrebbero deciso di chiudere lo stabili-mento di Acerra, fabbrica che producevacirca 50 milioni di vasetti di sughi pronti,per investire nell’apertura di una nuovastruttura nel nord Italia a Parma;

la decisione ha turbato i dipendenti –all’incirca 70 – dello stabilimento di Acerrache, pur non essendo stati licenziati, sareb-bero stati trasferiti nelle altre fabbrichecampane di Angri, Sarno e Fisciano che,tuttavia, distano anche 70 chilometri daAcerra. Gli stessi, avrebbero protestato chie-dendo il rilancio dello stabilimento con deinuovi piani di produzioni;

da fonti giornalistiche si apprende che,in vista della decisione, la regione e ilcomune avrebbero messo a disposizionerisorse ed agevolazioni a favore della so-cietà Doria e avrebbero rimarcato l’impor-tanza del suddetto stabilimento per lo svi-luppo delle imprese nelle aree meno evo-lute del Mezzogiorno. Il Ministro Luigi DiMaio si sarebbe battuto per la difesa dellostabilimento e dei suoi dipendenti, incon-trando i vertici dell’azienda e avrebbe pro-messo di fare il possibile affinché il sito diAcerra potesse riaprire per non permettereal territorio di perdere una struttura ope-rante nel settore agricolo;

ciononostante, La Doria ha deciso dichiudere il sito produttivo di Acerra e, adoggi, non risulterebbero impegni ufficiali e

azioni concrete finalizzate al ripristino dellostabilimento –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti e, considerata la gravità deglistessi, quali urgenti iniziative di compe-tenza intenda porre in essere per la tutelae il rilancio dello stabilimento di Acerra dela Doria, anche per favorire l’industria e ilsettore agroalimentare. (4-02531)

* * *

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI,FORESTALI E TURISMO

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro delle politiche agricole alimentari,forestali e del turismo, il Ministro dellasalute, per sapere – premesso che:

il Consiglio di Stato, con la sentenzan. 1546 del 2019 pubblicata il 6 marzo2019, ha liberalizzato l’accesso ai dati deiflussi commerciali del latte e dei prodottilattiero caseari oggetto di scambio intraco-munitario e provenienti dall’estero, dete-nuti dal Ministero della salute;

la terza sezione del Consiglio di Statoha accolto il ricorso di Coldiretti avente adoggetto la « Richiesta di accesso ai dati deiflussi commerciali del latte e dei prodottilattiero caseari oggetto di scambio intraco-munitario e provenienti dall’estero », avan-zata alla direzione generale della sanitàanimale del Ministero della salute e daquesta respinta;

tale diniego era fondato sull’osserva-zione, accolta dal Tar Lazio, che « secondol’articolo 5-bis, comma 2 del decreto legi-slativo n. 33 del 2013, sull’accesso civicoagli atti detenuti dalla P.A. e secondo leLinee Guida dell’ANAC, l’Amministrazionedoveva poter interpellare gli eventuali con-trointeressati onde venire a conoscenza de-gli eventuali motivi di pregiudizio recatidall’istanza ». Inoltre, il Tar aveva ritenutosufficienti le informazioni ai consumatoricontenute sulle etichette conformi al de-

Atti Parlamentari — 5408 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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creto del Ministero delle politiche agricolealimentari, forestali e del turismo del 9dicembre 2016;

il Consiglio, ribaltando la decisionedel Tar, ha riconosciuto la legittimazionedella Coldiretti a proporre una domanda diaccesso a tali documenti, posto che la com-pleta informazione dei consumatori (oltrea costituire un diritto di questi ultimi,sancito dal codice del consumo) può favo-rire un corretto e regolato confronto con-correnziale. Secondo il Consiglio, neppuregli obblighi d’informazione in etichetta giàpresenti per legge, sono idonei a far veniremeno l’interesse all’accesso, in quanto l’as-sociazione persegue proprio la verifica dellacredibilità di quelle dichiarazioni riportatein etichetta. Né era opponibile il pregiudi-zio di terzi a seguito della diffusione di queidati, se questo era sollevato in via genericae astratta;

la sentenza del Consiglio di Stato rendepossibile per motivate ragioni chiedere alMinistero della salute da dove viene il latteimpiegato in yogurt, latticini o formaggi diuna determinata marca, ma l’affermazionedi questo principio vale anche per il Mini-stero delle politiche agricole alimentari,forestali e del turismo e per la provenienzadella frutta in succhi e marmellate o dellacarne impiegata nei salumi o dell’olio e delgrano;

nel 2018 in Italia è scoppiato più di unallarme alimentare al giorno per un totaledi ben 398 notifiche inviate all’Unione eu-ropea, tra le quali solo 70 (17 per cento)hanno riguardato prodotti con origine na-zionale, mentre 194 provenivano da altriPaesi dell’Unione europea (49 per cento) e134 da Paesi extracomunitari (34 per cento)oltre quattro prodotti su cinque pericolosiper la sicurezza alimentare arrivano dal-l’estero (83 per cento). I rischi di frodi conle notizie di reato nel settore agroalimen-tare hanno fatto registrare un balzo del 59per cento negli oltre 54 mila controlli ef-fettuati dall’Ispettorato Centrale repres-sione frodi (Icqrf) nel 2018 –:

se, dando piena attuazione ai princìpisanciti dal pronunciamento del Consiglio di

Stato, i Ministri interpellati non ritenganoopportuno adottare iniziative per definire,in tempi brevi, le modalità attraverso cuisaranno rese disponibili le informazionirelative alla provenienza dei prodotti agro-alimentari ai soggetti che dimostrino unlegittimo interesse all’utilizzo di tali dati.

(2-00310) « Nevi, D’Ettore, Paolo Russo, Mu-gnai, Spena, Anna Lisa Ba-roni, Brunetta, Caon, Fasano,Sandra Savino ».

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

XIII Commissione:

CRITELLI e GADDA. — Al Ministro dellepolitiche agricole alimentari, forestali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

il Consiglio oleicolo internazionale (Coi)è l’unica organizzazione intergovernativamondiale che si occupa del settore dell’oliodi oliva e delle olive da tavola; esso ha sedea Madrid e ne fanno parte 28 Paesi tra cuil’Italia che è uno dei Paesi fondatori; il Coirappresenta, nel complesso, il 98 per centodella produzione mondiale di olio di oliva;

il Coi, fonte istituzionale di riferi-mento in tutti gli ambiti olivicoli – oleicoli,si adopera a favore di un’olivicoltura so-stenibile e responsabile e costituisce unforum di confronto a livello mondiale sullelinee di azione per affrontare le sfide delpresente e del futuro;

da indiscrezioni insistenti, riportateanche da accreditati organi di stampa, invista del rinnovo delle cariche del Coi,sembra consolidarsi un asse tra Spagna eTunisia per una proroga dell’attuale assettoche vede come direttore esecutivo del Coi,Abdellatif Ghedira, rappresentante dei pro-duttori del Paese nordafricano, e comedirettore aggiunto lo spagnolo Jaime Lillo;

il settore oleicolo italiano, colpito dauna fitopatia gravissima come la Xylella, eda eventi calamitosi che hanno drastica-mente ridotto la produzione, da mesi avanzaproposte per il rilancio del settore, dallarealizzazione di un piano olivicolo nazio-

Atti Parlamentari — 5409 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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nale alle risorse per il Fondo di solidarietànazionale, dagli interventi per l’emergenzaXylella alla difesa del panel test, passandoper la riforma dei reati alimentari, l’ob-bligo della registrazione telematica degli olicommercializzati la trasparenza sulle eti-chette e maggiori controlli sulle importa-zioni;

per affrontare con più incisività lacrisi dell’intero comparto, per accrescere lacompetitività del settore oleicolo italiano eper far valere le ragioni del nostro Paesenell’interesse esclusivo di una visione del-l’olivicoltura legata alla qualità del pro-dotto, alla salute dei consumatori e al va-lore aggiunto per i produttori, risulterebbeimportante per l’Italia, anche in base agliaccordi pregressi, guidare il Consiglio olei-colo internazionale (Coi) –:

ove quanto importato in premessa ri-sulti essere realmente fondato, quali inizia-tive il Ministro interrogato stia adottando eintenda promuovere per sostenere con forzala candidatura italiana alla guida del Con-siglio oleicolo internazionale (Coi).

(5-01720)

GALLINELLA, CILLIS, PARENTELA,LOMBARDO, CADEDDU, CASSESE, CI-MINO, DEL SESTO, GAGNARLI, L’AB-BATE, MAGLIONE, ALBERTO MANCA,MARZANA e PIGNATONE. — Al Ministrodelle politiche agricole alimentari, forestali edel turismo. — Per sapere – premesso che:

il Coi, Consiglio oleicolo internazio-nale, costituito nel 1959 sotto il patrociniodelle Nazioni Unite nell’ambito degli ac-cordi sui prodotti di base (Pro.Ba), è l’or-ganizzazione mondiale intergovernativa nelsettore dell’olio di oliva e delle olive datavola e rappresenta l’unico forum di con-fronto istituzionale a livello internazionalenella determinazione di linee di azione peraffrontare le sfide del settore;

il Coi ha sede a Madrid e vi aderi-scono attualmente 15 Stati membri, tra cuil’Unione europea che rappresenta 28 Statiche, sommati agli altri 14 membri, portanocomplessivamente a 42 le nazioni che hanno

sottoscritto l’accordo internazionale dell’o-lio di oliva e delle olive da tavola;

l’Italia è membro dell’organismo in-tergovernativo dalla data della sua costitu-zione, cioè dal 1959. Dal 1979, gli interessidel nostro Paese sono stati trasferiti incapo all’Unione europea che li rappresentaattraverso la direzione generale dell’agri-coltura di Bruxelles;

l’attuale vertice di governo del Coivede come direttore esecutivo un rappre-sentante della Tunisia, come direttori ag-giunti uno spagnolo e un turco. Essi, conl’appoggio dei Paesi della Lega araba, dellaTurchia e della Commissione europea hannogià chiesto la proroga del loro mandato peraltri 4 anni, fino al 31 dicembre del 2022;

la proroga rappresenta un cambia-mento degli accordi raggiunti tre anni fasulla figura del successivo direttore esecu-tivo che avrebbe dovuto essere un italiano,ed è sostenuta soprattutto dalla Spagna cheattualmente detiene il direttore aggiuntopresso il Coi;

la Spagna mantiene la sede e il 90 percento del personale del segretario esecu-tivo;

oggi vi è una ulteriore « minaccia » perl’Italia in seno al Coi, ovvero il tentativodella Lega araba di rafforzare il propriopeso e prendere decisioni anche economi-che sui futuri mercati dell’olio di oliva-:

se, per quanto di competenza e nel-l’ambito degli imminenti appuntamenti insede di Unione europea e della riunione insede di consiglio del Coi che si terrà dal 17al 21 giugno 2019, il Governo non intendamantenere ferma la posizione dell’Italiacontraria al rinnovo dell’incarico dagli at-tuali direttori, richiedendo che sia un can-didato italiano a subentrare al vertice ocomunque alle altre cariche direttoriali.

(5-01721)

VIVIANI, BUBISUTTI, COIN, GASTALDI,GOLINELLI, LIUNI e LOLINI. — Al Mini-stro delle politiche agricole alimentari, fo-restali e del turismo. — Per sapere – pre-messo che:

per l’etichettatura dei prodotti dellapesca è previsto che si debbano garantireuna maggiore tutela dei consumatori e

Atti Parlamentari — 5410 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 MARZO 2019

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quindi nelle etichette debbano essere indi-cate informazioni il più possibile completesul prodotto acquistato;

da un sondaggio è emerso che 8 ita-liani su 10 vorrebbero maggiori indicazionisul pesce e sarebbero disposti a pagare inpiù in cambio di una maggiore chiarezza esicurezza. Il 30 per cento degli intervistatiha persino dichiarato di non riuscire acomprendere l’etichettatura del pesce o ditrovarsi di fronte a etichette non conte-nenti tutte le informazioni necessarie;

sia sui prodotti pescati che su quelliallevati, così come su quelli sfusi, ma anchesu quelli confezionati o surgelati in eti-chetta vanno obbligatoriamente indicate soloalcune informazioni fondamentali per unacorretta informazione al consumatore;

le principali indicazioni, infatti, riguar-dano: la specie ittica pescata, il metodo diproduzione in casi di un animale allevato opescato, la provenienza ovvero il luogo pre-ciso in cui è stato pescato o allevato, gliattrezzi usati per la pesca, se si tratta dipesce scongelato – indicazione importanteper il consumatore che a quel punto sa chenon potrà più utilizzare la stessa tecnica diconservazione – il termine minimo di con-servazione o data di scadenza e gli aller-geni;

tra tutte queste informazioni obbliga-torie manca però un’indicazione anch’essamolto importante, anzi diremmo fonda-mentale: la data di cattura, ovvero il giornoin cui il pesce è stato pescato. Questainformazione indica il grado di freschezzadel prodotto ittico;

la data di cattura, infatti, rientra trale informazioni supplementari, ovvero quelleinformazioni facoltative, così come lo sono:la data dello sbarco dei prodotti derivatidalla pesca e le informazioni riguardanti ilporto di sbarco, le indicazioni più detta-gliate sul tipo di attrezzi da pesca e leinformazioni sulle tecniche e sulle pratichedi produzione;

la data di pesca è un parametro og-gettivo di freschezza del prodotto ittico eserve a evitare l’utilizzo di tecniche, vietatenel nostro paese, che per dare la parvenzadi fresco al prodotto utilizzano sostanze abase di acqua ossigenata e acido citrico o

altre tecniche che creano una sofisticazioneottica di freschezza e che vanno ostacola-te-:

quali iniziative intenda adottare affin-ché sull’etichetta sia resa obbligatoria l’in-dicazione della data del pescato, già indi-cata dal pescatore, oltre ad altre indica-zioni ad oggi facoltative di cui in premessa,al fine di dare una completa informazioneai consumatori. (5-01722)

NEVI e PAOLO RUSSO. — Al Ministrodelle politiche agricole alimentari, forestali edel turismo. — Per sapere – premesso che:

il comparto del vino riveste una cre-scente importanza nell’ambito del settoreagroalimentare nazionale. Un modello ditracciatura, che consenta di seguire il per-corso di ciascuna bottiglia dal produttoresino al più remoto dei rivenditori è il prin-cipale indicatore della affidabilità del pro-duttore e della qualità del prodotto;

in tale ottica, l’articolo 48 della leggen. 238 del 2016 di riforma del settore delvino, prevede, al comma 6 che i vini docg edoc devono essere immessi al consumo inbottiglia muniti di uno speciale contrasse-gno stampato dal Poligrafico dello Stato oda tipografie autorizzate, applicato in mododa impedirne il riutilizzo e fornito di un’in-dicazione di serie e di un numero di iden-tificazione; il citato articolo prevede, alcomma 8, che i consorzi di tutela o leregioni possono avvalersi di un sistematelematico di controllo e tracciabilità alter-nativo a quello del comma 6 dotato deglielementi necessari a garantire la sicurezzadel prodotto;

il comma 9 demanda ad un decretodel Ministero delle politiche agricole ali-mentari, forestali e del turismo l’attuazionedi queste disposizioni. Nel novembre del2017 tale decreto era in corso di redazione,ma, da informazioni anche recentementeassunte, di tale atto si è persa traccia.L’Unione italiana vini (Uiv) ha richiesto, alfine di ridurre i costi della filiera, l’ado-zione dei citati sistemi alternativi di trac-ciabilità;

nelle more dell’emanazione, il Poligra-fico dello Stato, continua a produrre inesclusiva le fascette – pur non essendo

Atti Parlamentari — 5411 — Camera dei Deputati

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queste carte valori, ai sensi della prece-dente normativa (decreto del Ministero dellepolitiche agricole alimentari, forestali e delturismo del 19 aprile 2011) e ha presentatoun proprio modello di tracciatura con laapp « Trust your Wine » che legge le fascetteoggi in uso, che sono state più volte oggettodi falsificazione-:

se non ritenga opportuna la sollecitaemanazione del decreto di cui al comma 9dell’articolo 48 della legge n. 238 del 2016,aprendo il mercato al fine di ridurre i costie prevedendo, in tale ambito, rigorosi di-sciplinari, che assicurino la realizzazionedi contrassegni (fascette o altro tipo dietichettatura) con le caratteristiche di uni-cità, univocità e irripetibilità, al fine dirafforzare la fiducia che i consumatorinazionali e internazionali hanno rispetto alvino italiano. (5-01723)

Interrogazione a risposta in Commissione:

GADDA. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari, forestali e del turismo.— Per sapere – premesso che:

il Crea con la determinazione diret-toriale n. 96 del 10 agosto 2016, all’articolo1, ha assegnato in esclusiva i diritti dimoltiplicazione e commercializzazione delseme certificato della varietà di grano durodenominata « Cappelli » a Società ItalianaSementi S.I.S. S.p.a.;

in conformità all’articolo 2 della de-termina, Società italiana sementi S.i.s. S.p.a.ha stipulato un contratto con il Crea perl’acquisizione di tali diritti di esclusiva; inpremessa e, nell’articolo 4, si riporta che ilcontratto è concesso « per la produzionedel seme sul territorio italiano e per lavendita di tale produzione ». All’articolo 5si prevede inoltre che Sis prenda « tutte lemisure necessarie per garantire l’approvvi-gionamento di seme certificato R2 in fun-zione dei bisogni del mercato »;

risulta all’interrogante che la Sis stiavincolando le imprese agricole ad accordidi filiera non limitati alla moltiplicazionedel seme, ma anche alla vendita della gra-nella, di fatto condizionando la restituzionedi tutta la semente R2 e la libera commer-cializzazione della successiva produzione;tale « accordo di sviluppo commerciale Cap-

pelli », prevederebbe che SIS acquisti l’in-tero raccolto di « Cappelli » ottenuto dagliagricoltori selezionati, da una impresa in-dividuata da SIS stessa, a prezzo e condi-zioni vincolati –:

se il Ministro interrogato intenda chia-rire come l’« accordo di sviluppo commer-ciale Cappelli » sopra menzionato si conciliicon la determinazione direttoriale n. 96del 10 agosto 2016 del Crea – organismovigilato dal Ministero delle politiche agri-cole alimentari, forestali e del turismo – econ il contratto successivamente stipulatodalla Sis;

se ritenga che sussistano i presuppostiper promuovere modifiche al contratto traCrea e Sis volte a garantire la moltiplica-zione e commercializzazione della varietàdi grano duro denominata « Cappelli » incoerenza da quanto previsto dalla determi-nazione direttoriale sopra citata, senza chevi siano obblighi stringenti di filiera per leimprese agricole, garantendo l’approvvigio-namento di seme certificato R2 in funzionedei bisogni del mercato. (5-01710)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta in Commissione:

SERRACCHIANI e GIORGIS. — Al Mi-nistro per la pubblica amministrazione, alMinistro del lavoro e delle politiche sociali,al Ministro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

l’articolo 1 della legge n. 124 del 2017(legge annuale per il mercato e la concor-renza), ai commi 125-129 ha introdottoobblighi di trasparenza anche a carico disoggetti che ricevono erogazioni pubbliche;

in particolare, il comma 125 ha pre-visto che a decorrere dall’anno 2018, isoggetti di cui all’articolo 13 della legge 8luglio 1986, n. 349, e successive modifica-zioni, i soggetti di cui all’articolo 137 delcodice di cui al decreto legislativo 6 set-tembre 2005, n. 206, nonché le associa-zioni, le onlus e le fondazioni che intrat-tengono rapporti economici con le pubbli-che amministrazioni e con i soggetti di cuiall’articolo 2-bis del decreto legislativo 14

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marzo 2013, n. 33, nonché con società con-trollate di diritto o di fatto direttamente oindirettamente da pubbliche amministra-zioni, ivi comprese quelle che emettonoazioni quotate in mercati regolamentati ele società da loro partecipate, e con societàin partecipazione pubblica, ivi compresequelle che emettono azioni quotate in mer-cati regolamentati e le società da loro par-tecipate, pubblicano entro il 28 febbraio diogni anno, nei propri siti o portali digitali,le informazioni relative a sovvenzioni, con-tributi, incarichi retribuiti e comunque avantaggi economici di qualunque generericevuti dalle medesime pubbliche ammi-nistrazioni e dai medesimi soggetti nel-l’anno precedente;

le cooperative sociali sono altresì te-nute, qualora svolgano attività a favoredegli stranieri di cui al decreto legislativo25 luglio 1998, n. 286, a pubblicare trime-stralmente nei propri siti internet o portalidigitali l’elenco dei soggetti a cui sono ver-sate somme per lo svolgimento di servizifinalizzati ad attività di integrazione, assi-stenza e protezione sociale;

le imprese che ricevono sovvenzioni,contributi, incarichi retribuiti e comunquevantaggi economici di qualunque generedalle pubbliche amministrazioni e dai sog-getti sopra citati sono tenute a pubblicaretali importi nella nota integrativa del bi-lancio di esercizio e nella nota integrativadell’eventuale bilancio consolidato e l’inos-servanza di tale obbligo comporta la resti-tuzione delle somme ai soggetti erogantientro tre mesi dalla data di cui al periodoprecedente-:

se il Governo intenda adottare inizia-tive per chiarire se per « incarichi » retri-buiti si intendano tutti gli incarichi di cuiagli articoli 14, 15, 15-bis del decreto legi-slativo n. 33 del 2013 (già oggetto di pub-blicazione da parte delle amministrazionieroganti);

se intenda adottare iniziative per chia-rire se siano in ogni caso esclusi dagliobblighi di pubblicazione nella nota inte-grativa di bilancio di esercizio i corrispet-

tivi erogati alle imprese in adempimento acontratti di appalto o concessione;

se intenda adottare iniziative per chia-rire se gli obblighi valgano solo per opera-tori rientranti fra quelli sopra citati (asso-ciazioni, fondazioni, onlus, cooperative) eper le imprese tenute al bilancio di eserci-zio, esclusi soggetti non espressamente con-templati quali, ad esempio, professionistisingoli o associazioni professionali che ri-cevano incarichi da amministrazioni pub-bliche o soggetti assimilati. (5-01711)

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta in Commissione:

MAMMÌ, TRIPIEDI, PAOLO NICOLÒROMANO, CIPRINI, SCAGLIUSI, CO-STANZO, TERMINI, DAVIDE AIELLO,SPORTIELLO, OLGIATI, PALLINI, TUCCI,MISITI, BILOTTI, DI LAURO, GIORDANO,SERRITELLA, MARTINCIGLIO, GIAR-RIZZO e INVIDIA. — Al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

da svariati anni sono in atto quelleche sono state considerate, da diverse as-sociazioni di consumatori e inchieste gior-nalistiche, truffe ai danni dei consumatoriche utilizzano la navigazione su telefoniamobile;

nel dettaglio, l’utente, mentre sta na-vigando in rete sul proprio smartphone,sfiora inconsapevolmente un banner pub-blicitario e, sempre inconsapevolmente, sitrova accreditato un servizio a pagamento;

l’esito di tale pratica scorretta ha por-tato e porta tuttora alla conseguenza sgra-devole, per molteplici consumatori, di do-ver pagare, loro malgrado e a loro insa-puta, bollette telefoniche sensibilmente mag-giorate o di ritrovarsi con ricariche prepagaterapidamente diminuite, il tutto per servizimai richiesti né sottoscritti;

la disabilitazione dei servizi a paga-mento indesiderati fatta tramite il gestore,risulta essere molto complicata. Il consi-glio della polizia di Stato è quello dicontattare immediatamente l’assistenzaclienti del proprio operatore telefonico e

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comunicare il servizio in abbonamentonon richiesto, pratica questa di per sé giàcomplicata per via delle difficoltà ecces-sive che i consumatori incontrano nelcontattare i call center. Gli operatori,quando contattati, sono tenuti, dietro ri-chiesta dell’utente, ad annullare l’offertain abbonamento e a restituire quantopagato dal consumatore in maniera in-consapevole. Non sempre quest’ultimo pas-saggio risulta però essere immediato ocerto. In caso di rifiuto da parte dell’o-peratore telefonico ad effettuare il rim-borso nei confronti dell’utente, quest’ul-timo può fare ricorso tramite il Corecomdella regione d’appartenenza. Per preve-nire la truffa, gli utenti possono contat-tare gli operatori telefonici e chiedereloro di poter usufruire dei cosiddetti ser-vizi di « barring sms », pratica assai pocoutilizzata a causa della scarsa conoscenzache ne hanno gli utenti;

nel corso degli anni sono stati in-trodotti ulteriori strumenti di tutela neiconfronti dei consumatori come un ser-vizio mail dedicato da parte dell’Autoritàper le garanzie nelle comunicazioni (Agcom)e di un numero verde attraverso il qualegli utenti, tramite voce guida, sono infor-mati degli abbonamenti a servizi premiumattivi sulla propria utenza e possono even-tualmente procedere alla loro disattiva-zione;

l’Autorità garante della concorrenzae del mercato, arrivata a conoscenza dellapratica sopraindicata anche grazie allediverse segnalazioni delle associazioni deiconsumatori, nel 2015 ha comminato san-zioni da milioni di euro ai diversi gestoriresponsabili di tali pratiche. Gestori cheperò, a fronte di fatturati da miliardi dieuro, non hanno mutato il modus ope-

randi adottato, ma anzi continuano tut-tora a non opporsi alle pratiche scorrette–:

se il Governo non intenda assumereiniziative di tipo normativo volte a inter-rompere le sopraindicate scorrette praticheadottate dai gestori telefonici, valutandol’introduzione del divieto assoluto di diffu-sione degli abbonamenti e dei servizi apagamento non richiesti;

sempre al fine di tutelare i diritti diconsumatori e utenti, se non ritenga diassumere iniziative di tipo normativo alfine di risarcire le vittime inconsapevolidelle sopraindicate truffe, tramite l’uti-lizzo delle risorse derivanti dalle sanzionicomminate alle società telefoniche.

(5-01709)

Ritiro di documenti del sindacatoispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Frassinetti n. 5-01162 del 9 gennaio2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Boschi n. 5-01635 del 7 marzo 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Parisse n. 5-01682 del 15 marzo 2019.

Trasformazione di un documento del sin-dacato ispettivo.

Il seguente documento è stato così tra-sformato su richiesta del presentatore:

interrogazione a risposta scritta Gia-comoni e Aprea n. 4-02436 del 7 marzo2019 in interrogazione a risposta in Com-missione n. 5-01708.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

*18ALB0052530**18ALB0052530*

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