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XI MERCOLEDÌ 20 MARZO 2013 l a R e p u b b l i c a TORINO Le migliori proposte del festival che sposa felicemente sapori e sipari UNO SPETTACOLO DI GUSTO DA “OVUM” A “RESUSHITATION” CLARA CAROLI C’ È IL “Pianeta caffè”, quel profumato microcosmo chiuso entro i confini del- la tazzina, e l’universo delle “Sofisti- cazioni alimentari” dove citando il “Frankenstein” di Mary Shelley si indaga lungo il confine sottile tra l’orribile e il meraviglioso, il natura- le e l’artificiale. C’è “Ovum”, ciclo di fotografie e variazioni sul tema del- l’uovo, e “Re- sushitation”, corto di ani- mazione sul- la fuga ro- cambolesca di un plateau di sushi da un ristorante giapponese. Ci sono il “Coffee To- tem” e la “Croquette Machine”, le “orazioni de- gustative” e le “lezioni pratiche di erotismo a tavola”. Lungo è l’elenco di trovate, tutte creative, al- cune geniali, del programma di “Play With Food”, quarto festival di arti visive e performative dedicato al cibo e cu- rato da Cuochivolanti e CuochiLab. Il cibo esce dalle cucine e invade la città sotto forma di gioco, creazio- ne, performance, da oggi fino a do- menica tra il Baretti, la Cavallerizza, il Circolo dei Lettori e il Qubì. Dove alle 18.30 si apre la sezione delle ar- ti visive, con video, installazioni e fotografie di giovani creativi e col- lettivi da tutta Italia: Eleonora Dia- na, Irene Pacini, Spice Lee, Ciboi- deale, duedeturin, Plastikwombat, Visalartspace, Daniela Ardiri, Fran- cesca Sigilli, Emiliano Zanichelli, Diego Pomarico, Giulia Bonora, Ester Motta, Silvia Beccaria e Ben- na, selezionati attraverso quattro bandi di idee. Le opere saranno visi- bili domani e venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19. Nell’anno della MasterChef-ma- nia e del dilagare della febbre culi- naria, non manca il contest dedica- to a chi più che talento artistico pos- siede abilità ai fornelli. Una sfida — “Play With Gnam” — ideata da Die- go e Maurizio di Torino by Gnam e lanciata due settimane fa su Face- book, che darà a sei candidati sele- zionati sul web la possibilità di ac- cedere a “Play With Food” e sfidarsi davanti al pubblico stasera dalle 18 alle 23 nelle cucine del Qubì. Novità di questa quarta edizione sono le “Underground Dinner”, cene in due case private accompagnate da performance di Sara Allevi (“L’odo- re di spezie che ha il buio”) e Chiara Vallini (“Miao”). Le location verran- no comunicate solo ai prenotati. La serata di venerdì alla Cavallerizza è dedicata al teatro con “Digerseltz” di Elvira Frosini/Kataklisma e “Gu- sto e disgusto” di Enrico e Salvo di Chi per Es Teatro, in prima assoluta. Domenica sera al Qubì “Musica da cucina”, concerto inedito di Fabio Bonelli, e a seguire dj set con Lele Roma di Radioflash. Domenica mattina al Baretti “Cinebreakfast” (colazioni e proiezioni) con corti dedicati al cibo. Venerdì e sabato pomeriggio al Circolo dei Lettori, infine, workshop sul tema del cibo sovrano: «Siamo tutti nella stessa pentola!». Programma su www. playwithfood. it © RIPRODUZIONE RISERVATA Tante trovate, tutte creative e alcune geniali. Sfide culinarie e cene in case private LAMISSIONE DEI CUOCHI VOLANTI Alla vigilia della fantasiosa rassegna “Play With Food”, uno degli ideatori illustra quello strano incrocio tra il cibo e il palcoscenico C HE cos’è un “cuoco vo- lante”? Un misto di fanta- sia culinaria e spettacolo, di fornelli e sipari, di sapori e vo- glia di giocare, come dice pro- grammaticamente il festival “Play With Food” che comincia questa sera in città. Lo spiega Davide Barbato, direttore della rassegna con Chiara Cardea ed egli stesso “cuoco volante”. Barbato, innanzitutto chi sono i cuochi volanti? «Siamo io, Roberta Cavallo e Patrizia Capuzzi. Sin dal 2006 “voliamo” in giro per le cucine torinesi proponendo cene a do- micilio non scontate. Oltre a cuochi siamo teatranti e la no- stra idea è service pièces teatra- li inframezzate a pietanze». Quindi, cosa succede nel no- stro salotto se vi chiamiamo a cucinare da noi? «Che vi troverete di fronte ad uno spettacolo di kitchen caba- ret, avanspettacolo, recitazio- ne, canto e cucina che modulia- mo a seconda delle richieste dei clienti». Un ritorno al passato con gli spettatori che mangiano du- rante l’esibizione? «Esattamente. Sino all’inizio del ’900il teatro era un luogo meno sacro e austero, dove la gente mangiava e commentava a voce alta ciò che succedeva. Ora lo spettacolo ha guadagna- to maggiore rispetto ma, certo, ha perso di convivialità e diver- timento». Ma quale idea di cucina pro- ponete durante le esibizioni? «La nostra cucina è territoria- le con menù in larga parte vege- tariani e utilizzo di semi, cerea- li, spezie e verdure dimenticate. Unire la cucina al teatro potreb- be apparire un azzardo, ma non è così perché tutte e due le atti- vità vivono solo se hanno un pubblico». Nasce da qui l’idea di “Play with Food”? «Esattamente. Abbiamo vo- luto organizzare un festival in cui radunare persone che sap- piamo parlare di cibo in manie- ra diversa, provenienti da vari ambiti artistici. Non è un even- to gastronomico ma una ker- messe che dà spazio a chi lavo- ra con le forme del cibo, anche in maniera estrema: c’è chi par- la di disturbi alimentari e chi parla di fame». Ci dica i due appuntamenti cui lei parteciperebbe a tutti i costi. «Questa sera, allo spazio Qu- bi di via Parma 75, in collabora- zione con TorinoByGNAM!, sei cuochi si sfideranno in un con- test culinario con Francesca Martinengo, Anna Blasco e Lu- ca Iaccarino a fare da giudici. Ogni ricetta sarà raccontata e avrà una storia condivisa con il pubblico. Poi ci sarà la votazio- ne della giuria e la premiazione del miglior piatto. Il secondo evento che non mi perderei so- no i due spettacoli teatrali di do- mani sera alla Cavallerizza. Ov- viamente sul tema del cibo: “Gusto e Disgusto” e “Diger- selz” per ragionare sul cibo af- frontando anche le paure, gli amori e le idiosincrasie che ge- nera». © RIPRODUZIONE RISERVATA ‘‘ ,, Unire cucina e teatro può apparire un azzardo ma non è così: entrambi vivono soltanto se hanno un pubblico SPETTACOLI “Miao”, cena performance in case private. Sotto, “Musica da cucina” INTERNET Su torino. repubblica. it la gallery con le immagini più curiose di “Play With Food” S OCIETA’ SPETTACOLI CULTURA & SPORT CAVALLITO & LAMACCHIA

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Rassegna stampa mercoledì 20 marzo Play With Food - Sonata per Antonio Tabucchi

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! XIMERCOLEDÌ 20 MARZO 2013 la RepubblicaTORINO

Le migliori proposte del festival che sposa felicemente sapori e sipari

UNO SPETTACOLO DI GUSTODA “OVUM” A “RESUSHITATION”CLARA CAROLI

C’È IL “Pianeta caffè”, quelprofumato microcosmochiuso entro i confini del-

la tazzina, e l’universo delle “Sofisti-cazioni alimentari” dove citando il“Frankenstein” di Mary Shelley siindaga lungo il confine sottile tral’orribile e il meraviglioso, il natura-le e l’artificiale. C’è “Ovum”, ciclo difotografie e variazioni sul tema del-l’uovo, e “Re-sushitation”,corto di ani-mazione sul-la fuga ro-cambolescadi un plateaudi sushi da unr i s t o r a n t egiapponese.Ci sono il“Coffee To-tem” e la“CroquetteMachine”, le“orazioni de-gustative” ele “lezionipratiche dierotismo atavola”.

Lungo èl’elenco ditrovate, tuttecreative, al-cune geniali,del programma di “Play WithFood”, quarto festival di arti visive eperformative dedicato al cibo e cu-rato da Cuochivolanti e CuochiLab.Il cibo esce dalle cucine e invade lacittà sotto forma di gioco, creazio-ne, performance, da oggi fino a do-menica tra il Baretti, la Cavallerizza,

il Circolo dei Lettori e il Qubì. Dovealle 18.30 si apre la sezione delle ar-ti visive, con video, installazioni efotografie di giovani creativi e col-lettivi da tutta Italia: Eleonora Dia-

na, Irene Pacini, Spice Lee, Ciboi-deale, duedeturin, Plastikwombat,Visalartspace, Daniela Ardiri, Fran-cesca Sigilli, Emiliano Zanichelli,Diego Pomarico, Giulia Bonora,

Ester Motta, Silvia Beccaria e Ben-na, selezionati attraverso quattrobandi di idee. Le opere saranno visi-bili domani e venerdì dalle 16 alle 19,sabato e domenica dalle 11 alle 19.

Nell’anno della MasterChef-ma-nia e del dilagare della febbre culi-naria, non manca il contest dedica-to a chi più che talento artistico pos-siede abilità ai fornelli. Una sfida —“Play With Gnam” — ideata da Die-go e Maurizio di Torino by Gnam elanciata due settimane fa su Face-book, che darà a sei candidati sele-zionati sul web la possibilità di ac-cedere a “Play With Food” e sfidarsidavanti al pubblico stasera dalle 18alle 23 nelle cucine del Qubì. Novitàdi questa quarta edizione sono le“Underground Dinner”, cene indue case private accompagnate daperformance di Sara Allevi (“L’odo-re di spezie che ha il buio”) e ChiaraVallini (“Miao”). Le location verran-no comunicate solo ai prenotati. Laserata di venerdì alla Cavallerizza èdedicata al teatro con “Digerseltz”di Elvira Frosini/Kataklisma e “Gu-sto e disgusto” di Enrico e Salvo diChi per Es Teatro, in prima assoluta.Domenica sera al Qubì “Musica dacucina”, concerto inedito di FabioBonelli, e a seguire dj set con LeleRoma di Radioflash. Domenicamattina al Baretti “Cinebreakfast”(colazioni e proiezioni) con cortidedicati al cibo. Venerdì e sabatopomeriggio al Circolo dei Lettori,infine, workshop sul tema del cibosovrano: «Siamo tutti nella stessapentola!».

Programma su www.playwithfood. it

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Tante trovate, tuttecreative e alcunegeniali. Sfideculinarie e cenein case private

LA MISSIONEDEI CUOCHIVOLANTI

Alla vigilia della fantasiosa rassegna “PlayWith Food”, uno degli ideatori illustra quellostrano incrocio tra il cibo e il palcoscenico

CHE cos’è un “cuoco vo-lante”? Un misto di fanta-sia culinaria e spettacolo,

di fornelli e sipari, di sapori e vo-glia di giocare, come dice pro-grammaticamente il festival“Play With Food” che cominciaquesta sera in città. Lo spiegaDavide Barbato, direttore dellarassegna con Chiara Cardea edegli stesso “cuoco volante”.

Barbato, innanzitutto chisono i cuochi volanti?

«Siamo io, Roberta Cavallo ePatrizia Capuzzi. Sin dal 2006“voliamo” in giro per le cucinetorinesi proponendo cene a do-micilio non scontate. Oltre acuochi siamo teatranti e la no-stra idea è service pièces teatra-li inframezzate a pietanze».

Quindi, cosa succede nel no-stro salotto se vi chiamiamo acucinare da noi?

«Che vi troverete di fronte aduno spettacolo di kitchen caba-ret, avanspettacolo, recitazio-ne, canto e cucina che modulia-mo a seconda delle richieste deiclienti».

Un ritorno al passato con glispettatori che mangiano du-rante l’esibizione?

«Esattamente. Sino all’iniziodel ’900il teatro era un luogomeno sacro e austero, dove lagente mangiava e commentavaa voce alta ciò che succedeva.Ora lo spettacolo ha guadagna-to maggiore rispetto ma, certo,ha perso di convivialità e diver-timento».

Ma quale idea di cucina pro-ponete durante le esibizioni?

«La nostra cucina è territoria-le con menù in larga parte vege-tariani e utilizzo di semi, cerea-li, spezie e verdure dimenticate.Unire la cucina al teatro potreb-be apparire un azzardo, ma nonè così perché tutte e due le atti-vità vivono solo se hanno unpubblico».

Nasce da qui l’idea di “Playwith Food”?

«Esattamente. Abbiamo vo-luto organizzare un festival incui radunare persone che sap-piamo parlare di cibo in manie-ra diversa, provenienti da variambiti artistici. Non è un even-to gastronomico ma una ker-messe che dà spazio a chi lavo-ra con le forme del cibo, anchein maniera estrema: c’è chi par-la di disturbi alimentari e chiparla di fame».

Ci dica i due appuntamenticui lei parteciperebbe a tutti icosti.

«Questa sera, allo spazio Qu-bi di via Parma 75, in collabora-zione con TorinoByGNAM!, seicuochi si sfideranno in un con-test culinario con FrancescaMartinengo, Anna Blasco e Lu-

ca Iaccarino a fare da giudici.Ogni ricetta sarà raccontata eavrà una storia condivisa con ilpubblico. Poi ci sarà la votazio-ne della giuria e la premiazionedel miglior piatto. Il secondoevento che non mi perderei so-no i due spettacoli teatrali di do-mani sera alla Cavallerizza. Ov-viamente sul tema del cibo:“Gusto e Disgusto” e “Diger-selz” per ragionare sul cibo af-frontando anche le paure, gliamori e le idiosincrasie che ge-nera».

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Unire cucina e teatropuò apparire un azzardoma non è così: entrambivivono soltanto sehanno un pubblico

SPETTACOLI“Miao”, cenaperformancein caseprivate.Sotto,“Musica dacucina”

INTERNETSu torino.repubblica. itla gallery conle immaginipiù curiosedi “Play WithFood”

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