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Pillola ZED

La #PillolaZED di oggi #Storia il Nautilus e lo #zEnterprise sono

attuali con radici antiche http://bit.ly/15D3eZl

Il Nautilus è un mollusco di cui si sono trovati resti fossili dell’era Paleozoica ossia di più di 250 milioni di anni fa. Immutato nelle sue caratteristiche fondamentali ancora vive nell’Oceano Pacifico e in quello Indiano.

A dispetto di funeste previsioni, l’architettura zEnterprise è, come il Nautilus, nelle sue caratteristiche fondamentali di affidabilità, sicurezza, disponibilità e prestazioni eccellenti è rimasto lo stesso. Ma nelle funzionalità ha saputo mutare, proponendo innovazioni tecnologiche che lo hanno continuato a rendere protagonista.

Il Paleozoico del mainframe inizia negli anni ‘60 con l’architettura System/360 dove le macchina avevano una memoria centrale da 64KB fino ad 512KB, come le cache dei processori di oggi!

Negli anni ‘70 l’architettura diventa il System/370 . La memoria centrale arriva a 16MB e si possono collegare fino a 4096 dispositivi di I/O tramite 16 canali. Nel 1974 nasce l’MVS che può ospitare fino a 64k di partizioni.

Nel 1983, si introduce l’indirizzamento a 31bit con l’architettura XA ed i programmi hanno fino a 2GB di memoria virtuale, la memoria centrale arriva a 128MB. E la compatibilità è garantita con tutti i programmi precedenti a 24bit. I canali per le I/O da 16 passano a 256. Nel 1988 si introduce il partizionamento logico con il PR/SM

Il 1990 vede la nascita del System/390. Per i dispositivi di I/O si usano i canali in fibra ottica, la memoria centrale può arrivare a 2GB e viene introdotta la Coupling Facility per la condivisione di dati tra più sistemi operativi. Viene utilizzata per realizzare dei cluster di MVS ed è possibile utilizzare servizi UNIX. Nel 1999 si introducono i canali FICON in fibra ottica

Ma, mi rendo conto che una pillola non rende giustizia alla storia del mainframe. Vi consiglio di seguire i post su mainframeitalia.com dove, a puntate, sto riportando un documento scritto da poco da un vero guru dell’argomento: Franco Meroni.

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Pillole di ZED

Ciao a domani