12 LASTAMPA GIOVEDÌ7FEBBRAIO2008 orto diGenova La difesa ... Merlo... · voto, ieri è stato...

1
A Camere ormai sciolte, in una corsa contro il tempo solleci- tata dal presidente Franco Marini, tra le violente polemiche del centrodestra che ha tentato di invali- dare la ratifica non presentandosi al voto, ieri è stato nominato ufficial- mente il nuovo presidente dell’Auto- rità Portuale di Genova: come ormai annunciato da settimane, è l’assesso- re (immediatamente dimissionario) regionale ai Trasporti Luigi Merlo, che con i suoi 44 anni conquista il re- cord di presidente più giovane del- l’era dell’Authority. Ma soprattutto batte tutti i record in fatto di con- trapposizioni locali e nazionali che hanno spezzettato a tappe il suo cammino verso Palazzo San Giorgio. Ed è senz’altro il primo presidente a fare il suo ingresso, oggi alle 11 per l’insediamento ufficiale nella Sala dei Capitani, in una storica sede rag- gelata dai sigilli della Guardia di Fi- nanza, con 250 dipendenti che da lu- nedì scorso possono solo condivide- re spazi comuni, in pratica timbrare il cartellino e fare poco o nulla, per- ché gli uffici sono off limits, causa perquisizione in cor- so e computer sotto sequestro. L’arresto del pre- sidente Giovanni Novi ha reso quan- to mai vitale proce- dere con una nomina veloce, solleci- tata da più parti per tentare di ri- prendere la rotta, consegnando a un nuovo pilota il timone di una barca ri- masta alla deriva. Il Vte che non fun- ziona, con gli autotrasportatori, Fita e Cna, impegnati ad avviare una class action da oltre 5 milioni di euro per i danni subiti a seguito del prolungato blocco del terminal container Vte di Voltri, e poi la vicen- da irrisolta del Mul- tipurpose, il termi- nal al centro dell’in- chiesta giudiziaria, quindi la necessità di conciliare il dise- gno di Renzo Piano con gli interessi immediati di operatori e imprenditori portuali sono solo alcuni degli enormi problemi che Merlo dovrà affrontare. La prima nota positiva arriva dai segnali di pace lanciati da Palazzo Tursi, con la sindaco Marta Vincenzi, sostenitrice della candidatura del ve- neziano Paolo Co- sta,oraloinvitaaun sollecito confronto: «Siamoprontigiàda domani a lavorare in- sieme al nuovo presi- dente, instaurando un proficuo rapporto per rilanciare lo scalo genovese a livello internazionale e riaffermarne la centralità». Il decreto di nomina, subito firma- to dal ministro Alessandro Bianchi e consegnato ieri sera a Merlo dall’am- miraglio Ferdinando Lolli, ha scritto laparolafinediunagiornatarovente. Il senatore Graziano Mazzarello (Pd) aveva chiamato a raccolta tutto il centrosinistra che ha risposto com- patto nella presenza e nel voto per non fallire nel passaggio della nomi- na di Merlo alla Commissione Tra- sporti del Senato, convocata dal pre- sidente Franco Marini. «Spiace - sot- tolinea Mazzarello - verificare come ancora una volta l’opposizione non abbia perso occasione per fare ostru- zionismo, abbandonando l’aula della Commissione». Replica immediata di Claudio Scajola, l’ex ministro dell’Interno del governo Berlusconi oggi presidente del Copasir: «A conferma di quanto di- chiarato da Prodi in tarda mattinata circa la volontà di procedere soltanto a nomine condivise, arriva nel pome- riggio la nomina di Merlo all’Autorità portuale di Genova. Il tutto si com- mentadasolo». Durissimo il presidente dei senato- ri di Forza Italia, Renato Schifani: «Al- la luce dell’intervenuto scioglimento delle Camere e dell’iniziativa assunta dal presidente Marini, con la lettera inviata ai presidenti delle Commissio- ni permanenti di palazzo Madama, è un fatto di inaudita gravità il parere della Commissione Lavori Pubblici e Trasporti su due nomine, Genova e Ravenna, proposte da un governo sfi- duciato e in carica per l’ordinaria am- ministrazione. Un Parlamento sciolto e un governo sfiduciato continuano a occupare poltrone». A Schifani rispon- de la presidente del- la Commissione, An- na Donati: «E’ un’inutile polemica elettorale. Regola- menti e procedure «sono estremamente chiari: le com- missioni parlamentari possono essere convocate su decreti legge e pareri su atti del governo». MARCO RAFFA GENOVA Gli avvocati di Giovanni Novi all’attacco dei pubblici mini- steri Enrico Zucca e Walter Cotugno che ne hanno otte- nuto gli arresti domiciliari per le vicende del porto di Genova. «Siamo sconcertati dal fatto che i magistrati in- quirenti abbiano preso «per oro colato» le dichiarazioni del terminalista Ignazio Mes- sina «senza verificarne in messun modo l’attendibili- tà». «Queste dichiarazioni - ha osservato l’avvocato Cesa- re Corti Galeazzi, che con il collega Cesare Manzitti di- fende l’ex presidente dell’Au- torità Portuale di Genova - hanno dato origine all’accu- sa di concussione, un’accusa pesante, forse la più grave di quelle mosse al dottor Novi. Ma non sono suffragate da al- cun riscontro». LadifesadiNovi,cheèac- cusato di turbativa d’asta, concussione e truffa aggrava- ta in relazione alla vicenda del terminal Multipurpose, sta studiando le carte in vi- sta dell’interrogatorio di ga- ranzia previsto per domatti- na davanti al gip Franca Bor- zone. «Il primo obiettivo, quello più immediato, è resti- tuire al nostro cliente la sua libertà. Non ci sono a nostro avviso elementi nè di reitera- zione di un reato che conte- stiamo, nè la possibilità di in- quinamento di prove che era, è e sarebbe comunque tecnicamente impossibile». Ieri intanto Novi, che lu- nedì si era dimesso dall’inca- rico ha ottenuto dal gip l’au- torizzazione a uscire di casa per far visita alla moglie, ma- lata da tempo e ricoverata nella mattinata in una clini- ca genovese. Gli indagati per la vicen- da Multipurpose sarebbero una quindicina: dall’ex segre- tario generale dell’Authori- ty Alessandro Carena al con- sulente Sergio Maria Carbo- ne, dall’avvocato dello Stato Giuseppe Novaresi, all’arma- tore Aldo Grimaldi, più alcu- ni consulenti e funzionari dell’Autorità portuale. Ieri il legale di Carena, Sabrina Franzone, ha definito «non aderenti alla realtà» le accu- se di turbativa d’asta, men- tre di «accuse evanescenti» parlano i difensori di Carbo- ne, Corrado Pagano e Stefa- no Savi: «Il professor Carbo- ne in veste di consulente esterno non ha poteri deci- sionali e quindi non può che aver dato dei consigli: se poi si sono prese delle decisioni non le ha prese lui». Nel miri- no dei magistrati genovesi ci sono infatti le delibere prese dal Comitato Portuale nel 2004enel2006. In particolare, la delibera del 29 maggio 2006 con cui venne approvato il rimborso alla Culmv, i «camalli» di Pa- ride Batini, di un milione 720 mila euro, venne votata a mag- gioranza: oltre a Novi, il sinda- co Pericu, il presidente della Regione Burlando, l’ammira- glio Lolli, Paolo Odone (Came- ra di Commercio), Sergio Do- menico Scarsi (industriali), Luigi Negri (terminalisti), Fi- lippo Gallo (agenti marittimi), Guido Fassio, Ubaldo Romai- rone e Ivano Bosco (Filt - Cgil), Ettorino Torzetti (Fit - Cisl) e Antonio Cirotto per i di- pendenti dell’Authority. Aste- nuti l’armatore Ignazio Messi- na, Piero Lazzeri degli spedi- zionieri e Maurizio Longo (au- totrasportatori), assenti il pre- sidente della Provincia Repet- to, i rappresentanti delle Doga- ne, del ministero dei Lavori Pubblici e delle Ferrovie oltre ad Andrea Roncallo della Uil Trasporti. Bocche cucite e atmosfera tesa a Palazzo di Giustizia, do- ve ieri i pm Zucca e Cotugno hanno lavorato fino a tardi, im- pegnati in continue riunioni con gli investigatori della Fi- nanza a cui sono stati delegati i lunghi e complessi accerta- mentidiquestimesi. In serata il presidente del- la giunta regionale, Claudio Burlando, ha smentito una sua presunta freddezza nei confronti di Novi ricordando «che ho pubblicamente ap- prezzato il lavoro svolto da Novi prendendo le distanze dall’aggressiva campagna di cui era oggetto». Presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo si è dimesso dall’incarico di assessore ai Trasporti della giunta regionale ligure il caso ALESSANDRA PIERACCI GENOVA Ratificata la nomina fra le proteste dell’opposizione DOMANI L’INTERROGATORIO DELL’EX PRESIDENTE ARRESTATO Porto di Genova La difesa di Novi attacca i pm “Sconcertati dalla condotta dei magistrati” Ecco chi ha votato la delibera contestata IL CENTROSINISTRA Donati: «Un’inutile polemica elettorale, regolamenti e procedure sono chiari» IL CENTRODESTRA Scajola: «Prodi aveva parlato di incarichi condivisi Si commenta da solo» I Stipendi da favola al Commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti? Sì, so- stiene la Procura della Repub- blica di Napoli. E’ falso, repli- cano indignati il Governatore della Campania, Antonio Bas- solino, e i vicecommissari che si sono avvicendati negli an- ni. Durante la requisitoria da- vanti al giudice per l’udienza preliminare che dovrà decide- re sul rinvio a giudizio di Bas- solino e altri 28 imputati per il crac della gestione-rifiuti, i pm Noviello e Sirleo hanno af- fermato che un ex vicecom- missario, Raffaele Vanoli, guadagnava 1 milione 50 mi- la euro l’anno, e che quindi c’era tutto l’interesse a che l’emergenza continuasse. Va- noli, carte alla mano, ha però smentito: «Il mio stipendio mensile netto era di 8.313 eu- ro». Il governatore Bassolino è andato su tutte le furie: «So- no allibito, come si possono lanciare accuse simili in un’au- la di tribunale? Quelle cifre, di cui si era parlato tempo fa, erano già state smentite con atti ufficiali». La vicenda dei commissari per l’emergenza rifiuti in Campania Niente super stipendio al vice di Bassolino Porto di Genova nella bufera per le inchieste della magistratura Giovanni Novi Blitz al Senato prima di sciogliersi Via libera a Merlo 12 Politica LA STAMPA GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2008

Transcript of 12 LASTAMPA GIOVEDÌ7FEBBRAIO2008 orto diGenova La difesa ... Merlo... · voto, ieri è stato...

Page 1: 12 LASTAMPA GIOVEDÌ7FEBBRAIO2008 orto diGenova La difesa ... Merlo... · voto, ieri è stato nominato ufficial-mente il nuovo presidente dell’Auto-rità Portuale di Genova: come

Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 12 - 07/02/08 - Pag. Logica: LASTAMPA/ECONOMIA/05 - Autore: GIUMAR - Ora di stampa: 06/02/08 23.02

ACamere ormai sciolte, in unacorsa contro il tempo solleci-tata dal presidente Franco

Marini, tra le violente polemiche delcentrodestra che ha tentato di invali-dare la ratifica non presentandosi alvoto, ieri è stato nominato ufficial-mente il nuovo presidente dell’Auto-rità Portuale di Genova: come ormaiannunciato da settimane, è l’assesso-re (immediatamente dimissionario)regionale ai Trasporti Luigi Merlo,che con i suoi 44 anni conquista il re-cord di presidente più giovane del-l’era dell’Authority. Ma soprattuttobatte tutti i record in fatto di con-trapposizioni locali e nazionali chehanno spezzettato a tappe il suocammino verso Palazzo San Giorgio.Ed è senz’altro il primo presidente afare il suo ingresso, oggi alle 11 perl’insediamento ufficiale nella Saladei Capitani, in una storica sede rag-gelata dai sigilli della Guardia di Fi-nanza, con 250 dipendenti che da lu-nedì scorso possono solo condivide-re spazi comuni, in pratica timbrareil cartellino e fare poco o nulla, per-ché gli uffici sono off limits, causaperquisizione in cor-so e computer sottosequestro.

L’arresto del pre-sidente GiovanniNovi ha reso quan-to mai vitale proce-dere con una nomina veloce, solleci-tata da più parti per tentare di ri-prendere la rotta, consegnando a unnuovo pilota il timone di una barca ri-

masta alla deriva. Il Vte che non fun-ziona, con gli autotrasportatori, Fita eCna, impegnati ad avviare una classaction da oltre 5 milioni di euro per idanni subiti a seguito del prolungato

blocco del terminalcontainer Vte diVoltri, e poi la vicen-da irrisolta del Mul-tipurpose, il termi-nal al centro dell’in-chiesta giudiziaria,

quindi la necessità di conciliare il dise-gno di Renzo Piano con gli interessiimmediati di operatori e imprenditoriportuali sono solo alcuni degli enormi

problemi che Merlo dovrà affrontare.La prima nota positiva arriva dai

segnali di pace lanciati da PalazzoTursi, con la sindaco Marta Vincenzi,sostenitrice della candidatura del ve-neziano Paolo Co-sta, ora lo invita a unsollecito confronto:«Siamo pronti già dadomani a lavorare in-sieme al nuovo presi-dente, instaurandoun proficuo rapporto per rilanciare loscalo genovese a livello internazionalee riaffermarne la centralità».

Il decreto di nomina, subito firma-

to dal ministro Alessandro Bianchi econsegnato ieri sera a Merlo dall’am-miraglio Ferdinando Lolli, ha scrittola parola fine di una giornata rovente.

Il senatore Graziano Mazzarello(Pd) aveva chiamato a raccolta tuttoil centrosinistra che ha risposto com-patto nella presenza e nel voto pernon fallire nel passaggio della nomi-na di Merlo alla Commissione Tra-sporti del Senato, convocata dal pre-sidente Franco Marini. «Spiace - sot-tolinea Mazzarello - verificare comeancora una volta l’opposizione nonabbia perso occasione per fare ostru-zionismo, abbandonando l’aula dellaCommissione».

Replica immediata di ClaudioScajola, l’ex ministro dell’Interno delgoverno Berlusconi oggi presidentedel Copasir: «A conferma di quanto di-chiarato da Prodi in tarda mattinatacirca la volontà di procedere soltantoa nomine condivise, arriva nel pome-riggio la nomina di Merlo all’Autoritàportuale di Genova. Il tutto si com-menta da solo».

Durissimo il presidente dei senato-ri di Forza Italia, Renato Schifani: «Al-la luce dell’intervenuto scioglimentodelle Camere e dell’iniziativa assuntadal presidente Marini, con la letterainviata ai presidenti delle Commissio-ni permanenti di palazzo Madama, èun fatto di inaudita gravità il pareredella Commissione Lavori Pubblici eTrasporti su due nomine, Genova eRavenna, proposte da un governo sfi-duciato e in carica per l’ordinaria am-ministrazione. Un Parlamento scioltoe un governo sfiduciato continuano aoccupare poltrone».

A Schifani rispon-de la presidente del-la Commissione, An-na Donati: «E’un’inutile polemicaelettorale. Regola-menti e procedure

«sono estremamente chiari: le com-missioni parlamentari possono essereconvocate su decreti legge e pareri suatti del governo».

MARCO RAFFAGENOVA

Gli avvocati di Giovanni Noviall’attacco dei pubblici mini-steri Enrico Zucca e WalterCotugno che ne hanno otte-nuto gli arresti domiciliariper le vicende del porto diGenova. «Siamo sconcertatidal fatto che i magistrati in-quirenti abbiano preso «peroro colato» le dichiarazionidel terminalista Ignazio Mes-sina «senza verificarne inmessun modo l’attendibili-tà». «Queste dichiarazioni -ha osservato l’avvocato Cesa-re Corti Galeazzi, che con ilcollega Cesare Manzitti di-fende l’ex presidente dell’Au-torità Portuale di Genova -hanno dato origine all’accu-sa di concussione, un’accusapesante, forse la più grave diquelle mosse al dottor Novi.Ma non sono suffragate da al-cun riscontro».

La difesa di Novi, che è ac-cusato di turbativa d’asta,concussione e truffa aggrava-ta in relazione alla vicendadel terminal Multipurpose,sta studiando le carte in vi-sta dell’interrogatorio di ga-ranzia previsto per domatti-na davanti al gip Franca Bor-zone. «Il primo obiettivo,quello più immediato, è resti-tuire al nostro cliente la sualibertà. Non ci sono a nostroavviso elementi nè di reitera-zione di un reato che conte-stiamo, nè la possibilità di in-quinamento di prove cheera, è e sarebbe comunquetecnicamente impossibile».

Ieri intanto Novi, che lu-nedì si era dimesso dall’inca-rico ha ottenuto dal gip l’au-torizzazione a uscire di casaper far visita alla moglie, ma-lata da tempo e ricoveratanella mattinata in una clini-ca genovese.

Gli indagati per la vicen-da Multipurpose sarebberouna quindicina: dall’ex segre-tario generale dell’Authori-ty Alessandro Carena al con-sulente Sergio Maria Carbo-ne, dall’avvocato dello StatoGiuseppe Novaresi, all’arma-tore Aldo Grimaldi, più alcu-ni consulenti e funzionaridell’Autorità portuale. Ieri illegale di Carena, SabrinaFranzone, ha definito «nonaderenti alla realtà» le accu-se di turbativa d’asta, men-tre di «accuse evanescenti»parlano i difensori di Carbo-ne, Corrado Pagano e Stefa-no Savi: «Il professor Carbo-ne in veste di consulenteesterno non ha poteri deci-sionali e quindi non può cheaver dato dei consigli: se poisi sono prese delle decisioninon le ha prese lui». Nel miri-no dei magistrati genovesi cisono infatti le delibere presedal Comitato Portuale nel2004 e nel 2006.

In particolare, la deliberadel 29 maggio 2006 con cuivenne approvato il rimborsoalla Culmv, i «camalli» di Pa-

ride Batini, di un milione 720mila euro, venne votata a mag-gioranza: oltre a Novi, il sinda-co Pericu, il presidente dellaRegione Burlando, l’ammira-glio Lolli, Paolo Odone (Came-ra di Commercio), Sergio Do-menico Scarsi (industriali),Luigi Negri (terminalisti), Fi-lippo Gallo (agenti marittimi),Guido Fassio, Ubaldo Romai-rone e Ivano Bosco (Filt -

Cgil), Ettorino Torzetti (Fit -Cisl) e Antonio Cirotto per i di-pendenti dell’Authority. Aste-nuti l’armatore Ignazio Messi-na, Piero Lazzeri degli spedi-zionieri e Maurizio Longo (au-totrasportatori), assenti il pre-sidente della Provincia Repet-to, i rappresentanti delle Doga-ne, del ministero dei LavoriPubblici e delle Ferrovie oltread Andrea Roncallo della UilTrasporti.

Bocche cucite e atmosferatesa a Palazzo di Giustizia, do-ve ieri i pm Zucca e Cotugnohanno lavorato fino a tardi, im-pegnati in continue riunionicon gli investigatori della Fi-nanza a cui sono stati delegatii lunghi e complessi accerta-menti di questi mesi.

In serata il presidente del-la giunta regionale, ClaudioBurlando, ha smentito unasua presunta freddezza neiconfronti di Novi ricordando«che ho pubblicamente ap-prezzato il lavoro svolto daNovi prendendo le distanzedall’aggressiva campagna dicui era oggetto».

Presidentedell’Autorità

portualeLuigiMerlosièdimessodall’incaricodiassessoreaiTrasporti

dellagiuntaregionale

ligure

il casoALESSANDRA PIERACCI

GENOVA

Ratificata la nominafra le proteste

dell’opposizione

DOMANI L’INTERROGATORIO DELL’EX PRESIDENTE ARRESTATO

Porto di GenovaLa difesa di Noviattacca i pm“Sconcertati dalla condotta dei magistrati”Ecco chi ha votato la delibera contestata

IL CENTROSINISTRA

Donati: «Un’inutile polemicaelettorale, regolamenti

e procedure sono chiari»

IL CENTRODESTRA

Scajola: «Prodi avevaparlato di incarichi condivisi

Si commenta da solo»

I Stipendi da favola alCommissariato straordinarioper l’emergenza rifiuti? Sì, so-stiene la Procura della Repub-blica di Napoli. E’ falso, repli-cano indignati il Governatoredella Campania, Antonio Bas-solino, e i vicecommissari chesi sono avvicendati negli an-ni. Durante la requisitoria da-vanti al giudice per l’udienza

preliminare che dovrà decide-re sul rinvio a giudizio di Bas-solino e altri 28 imputati peril crac della gestione-rifiuti, ipm Noviello e Sirleo hanno af-fermato che un ex vicecom-missario, Raffaele Vanoli,guadagnava 1 milione 50 mi-la euro l’anno, e che quindic’era tutto l’interesse a chel’emergenza continuasse. Va-

noli, carte alla mano, ha peròsmentito: «Il mio stipendiomensile netto era di 8.313 eu-ro». Il governatore Bassolinoè andato su tutte le furie: «So-no allibito, come si possonolanciare accuse simili in un’au-la di tribunale? Quelle cifre,di cui si era parlato tempo fa,erano già state smentite conatti ufficiali».

La vicenda dei commissari per l’emergenza rifiuti in Campania

Niente super stipendio al vice di Bassolino

Porto di Genova nella bufera per le inchieste della magistratura

Giovanni Novi

Blitz al Senatoprima di sciogliersi

Via libera a Merlo

12 Politica LA STAMPAGIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2008