12 GENNAIO 2019 Letterando

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La nuova Atlantide Romanzo fantascientifico di Francis Bacon, uno dei primi esempi di Utopia. In questo numero del “Letterando” parleremo di uno dei romanzi utopici più famosi e significativi per la storia letteraria. La Nuova Atlantide è l’opera lasciata incompiuta di Francesco Bacone e pubblicata postuma nel 1627 in versione latina (Nova Atlantis). Come Utopia di Tommaso Moro e La città del Sole di Tommaso Campanella, La Nuova Atlantide di Bacone propone un modello di comunità umana ordinata secondo ragione. 1 Letterando Sezione 12 GENNAIO 2019 CONTESTO STORICO Presentazione del Periodo di Elisabetta I Stuart e di Giacomo I. LUOGO DI AMBIENTAZIONE Descrizione dell’isola Utopica “Atlantide” con riflessioni sulla società. EPOCA DI AMBIENTAZIONE Scelta di Bacone di ambientare il suo romanzo in un tempo definito e significato che può assumere. CONTENUTO Trama del romanzo. TEMI Temi, valori, non valori che costituiscono questo mondo. DESCRIZIONE DI DUE TESTI SIGNIFICATIVI

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La nuova Atlantide Romanzo fantascientifico di Francis Bacon, uno dei primi esempi di Utopia.

In questo numero del “Letterando” parleremo di uno dei romanzi utopici più famosi e significativi per la storia letteraria. La Nuova Atlantide è l’opera lasciata incompiuta di Francesco Bacone e pubblicata postuma nel 1627 in versione latina (Nova Atlantis).Come Utopia di Tommaso Moro e La città del Sole di Tommaso Campanella, La Nuova Atlantide di Bacone propone un modello di comunità umana ordinata secondo ragione.

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Letterando Sezione

12 GENNAIO 2019

CONTESTO STORICO Presentazione del Periodo di Elisabetta I Stuart e di Giacomo I.

LUOGO DI AMBIENTAZIONE Descrizione dell’isola Utopica “Atlantide” con riflessioni sulla società.

EPOCA DI AMBIENTAZIONE Scelta di Bacone di ambientare il suo romanzo in un tempo definito e significato che può assumere.

CONTENUTO Trama del romanzo.

TEMI Temi, valori, non valori

che costituiscono questo mondo.

DESCRIZIONE DI DUE TESTI SIGNIFICATIVI

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Contesto storico

Elisabetta I POLITICA

In primo luogo respinse le spinte cattoliche promosse da Maria Tudor, consolidando la chiesa anglicana. Rafforzò l’assolutismo e cercò di favorire la borghesia. Affida i vari settori a dei funzionari competenti, cercando di suddividere i compiti e le responsabilità a persone affidabili.

ECONOMIA E SOCIETÀ

Elisabetta I potenzia il sistema produttivo: utilizzando la manodopera a basso costo. Inoltre ricevettero un impulso le attività artigianali e manifatturiere, a cui dettero un prezioso apporto i profughi politici e religiosi provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia. In tal modo poterono essere create la basi per un industria nazionale del vetro, della ceramica, della carta, della seta e poté essere potenziata l’esportazione dei manufatti di lana, che andava a sostituire quella di lana grezza.

Diede anche un notevole impulso all’economia approfittando della marina inglese e appoggiando la pirateria, promosse le esplorazioni, incentivò le innovazioni industriali, mise d’accordo lords e borghesi creando le compagnie coloniali, che controllavano il commercio con le colonie.

Giacomo I CULTURA

Con il cambiamento di dinastia, da Tudor a Stuart, vi è una progressiva tendenza politica al liberalismo costituzionale. Un altro fatto che influenza questo periodo è la presenza sul territorio inglese di tre confessioni religiose: anglicanesimo in Inghilterra, cattolicesimo in Irlanda e presbiterianesimo in Scozia.

POLITICA

Giacomo I instaura in Inghilterra la dinastia degli Stuart, dopo che Elisabetta era morta senza lasciare un erede, unendo così Scozia e Irlanda al regno. Le differenze religiose non permisero mai una totale integrazione. Sostenne l’assolutismo monarchico: ai calvinisti (puritani) venne negata la libertà di culto e furono adottati provvedimenti duramente repressivi anche contro i cattolici, con feroce accanimento contro i gesuiti.cercò di portare portare l’anglicanesimo in Scozia, mentre combatteva i calvinisti (volevano abolire ogni gerarchia ecclesiastica). Furono inoltre introdotte le corti giudiziarie.

ECONOMIA E SOCIETÀ

Riprende il programma assolutistico di Elisabetta, con la differenza che non restituisce ciò che toglie, creando in tal modo l’opposizione del parlamento: gran parte delle entrate venivano divorate dalle spese della corte reale, dei cortigiani e dei favoriti.

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VITA DI FRANCESCO BACONE Francesco Bacone, filosofo inglese nasce a Londra il 22 gennaio 1561. Inizia gli studi al Trinity College di Cambridge; prosegue poi al Gray's Inn di Londra la formazione in Legge e Giurisprudenza. Diviene un sostenitore della rivoluzione scientifica, pur senza essere uno scienziato. Vive alla corte inglese e sotto il regno di Giacomo I Stuart, viene nominato Lord Cancelliere. Nei suoi scritti dimostra complesse metodologie scientifiche. Nel 1621 Giacomo I convoca il parlamento per chiedere l'imposizione di nuove tasse: il parlamento accusa Bacone di corruzione e peculato. Egli si riconosce colpevole e viene imprigionato nella Torre di Londra, venendo escluso da tutte le cariche dello stato. Viene liberato qualche giorno dopo per intercessione del sovrano e si ritira a Gorhambury: qui trascorre gli ultimi anni della sua vita. Muore a Londra il 9/4/1626.

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Luogo di ambientazione Descrizione dell’isola Utopica “Atlantide” con riflessioni sulla società.

La Nuova Atlantide è un’isola immaginaria del Pacifico – l’isola di Bensalem – abitata da un popolo cristiano che vive in pace, che vi si è rifugiato per dedicarsi all’approfondimento della conoscenza della natura e all’utilizzo pratico del sapere acquisito.Gli abitanti della Nuova Atlantide dispongono di macchine per volare e di navi subacquee. I membri della Casa di Salomone sono addetti alla ricerca secondo varie incombenze, alle quali corrispondono denominazioni pittoresche («predoni» i lettori di libri, «minatori» gli sperimentatori, «benefattori» gli addetti alle applicazioni pratiche, ecc.). Essi sono mossi da una concezione di fondo che vede la natura non come la dimora dell’uomo, ma come una sorta di enorme “cava” da cui prelevare materiali utili. Modificano geneticamente piante e animali, compiono audaci esperimenti di vivisezione animale, fabbricano congegni sempre più potenti e distruttivi.Nell’isola infatti lo sviluppo scientifico non è lasciato all’iniziativa dei singoli ma demandato alla “Casa di Salomone”, la più importante istituzione pubblica, il cui compito è proprio quello di promuovere la ricerca e favorire scoperte utili all’uomo.

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Abbiamo frutteti e giardini grandi e diversificati, dove non curiamo tanto la bellezza quanto la varietà del terreno e del suolo, adatti a diversi alberi ed erbe […]. Qui effettuiamo inoltre tutti gli esperimenti di innesto e di inoculazione, sia degli alberi selvatici, sia di quelli da frutta: e tutto ciò dà molti risultati […]. Molti di essi li modifichiamo in modo che diventino di uso medicinale. […] Abbiamo parchi e recinti con ogni sorta di animali e uccelli che usiamo  non solo per il loro aspetto o per la loro rarità, ma pure per dissezioni e prove; perché in tal modo possiamo gettare luce su cosa si può fare sul corpo dell’uomo. […] Su di essi sperimentiamo anche tutti i veleni e le altre medicine, sia per via chirurgica, sia per via medica. […] Scopriamo strumenti per fare commistioni e copulazioni tra differenti specie; e ciò ha prodotto molte nuove specie, non sterili, com’è opinioni comune(Nuova Atlantide, pp. 87-89)

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Epoca di ambientazione Scelta di Bacone di ambientare il suo romanzo in un tempo definito e significato che può assumere.

Le vicende sono ambientate nel presente, l’utilizzo di questa collocazione temporale è correlato al concetto che Bacone ha di Utopia, fortemente legato a quello di Tommaso Moro in “Utopia”. Entrambe le opere forniscono un modello di società ideale possibile dal punto di vista astratto ma non realizzabile nel contesto storico nel quale i due autori si trovano a causa dei limiti dell’uomo e della società.

Questa idea di Utopia nel presente è in contrasto con quella di Sebastian Mercier, il quale colloca la società ideale nel futuro rendendo questo “progetto” realizzabile dal punto di vista pratico. Infatti rappresentare una società diversa proiettata in un’epoca futura lascia speranza che questa si possa verificare con lo scorrere del tempo e il progredire della mentalità umana. Contestualizzare un’utopia in un tempo presente rappresenta invece una critica nei confronti della società contemporanea, che con le risorse possedute potrebbe raggiungere un più alto livello di organizzazione ma solo sul piano concettuale.

“La nuova Atlantide” esprime una forte critica verso la società in quanto la necessità stessa di immaginare una città ideale in cui l’uomo possa essere veramente felice indica implicitamente lo scontento generale percepito all’epoca.

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NASCITA DELL’UTOPIA E EVOLUZIONE NEL TEMPO Il genere utopico ambientato nel presente trova le sue origini tra 1500 e 1600.

A seguito della scoperta dell’America nel 1492 iniziano a diffondersi in Europa le prime testimonianze dei viaggi da parte degli esploratori che riportano descrizioni di terre rigogliose e paesaggi naturali inimmaginabili: grandi cascate, fiumi, animali sconosciuti…Inoltre nelle nuove terre sono presenti società antiche ma culturalmente progredite e ben organizzate in opposizione con la situazione conflittuale europea. Ciò porta gli uomini europei a mettere in discussione la propria identità, interrogandosi sul significato della felicità in relazione alla società del tempo, tema centrale dell’opera utopica.

Nel 1700 con l’illuminismo, fondato su concetti di scienza e ragione, aumenta la fiducia dell’uomo per le proprie capacità; parallelamente nei romanzi utopici l’idea di società ideale diventa realizzabile in un tempo futuro.Si segna in questo modo il passaggio da utopia presente a futura.

Nel 1800 si perde fiducia per gli ideali illuministi (scienza, ragione), si riscontra questo cambiamento nell’introduzione della distopia: descrizione di un mondo futuro negativo frutto della tecnologia che disumanizza la popolazione.

Il romanzo distopico corrisponde in chiave attuale al romanzo fantascientifico.

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Contenuto Trama del romanzo

Nella Nuova Atlantide, Bacon immagina un naufragio su un’isola sperduta dell’oceano, per descrivere gli usi e costumi della popolazione locale e le meraviglie di quest’isola utopica.

Un marinaio spagnolo, costretto da una tempesta ad approdare insieme all’equipaggio su un’isola sconosciuta dell’oceano Atlantico, ci rivela la città di Bensalem attraverso 2 sezioni narrative che costituiscono la trama dell’opera:

1. l’accoglienza dei marinai da parte degli abitanti: inizialmente gli impediscono di sbarcare però possono richiedere ciò di cui hanno bisogno, successivamente, perché cristiani li lasciano sbarcare e li ospitano nella Casa dei forestieri dove, secondo il costume della città, devono rimanere per 3 giorni, nel frattempo vengono rifocillati e curati. Alla fine il rettore della Casa comunica loro che gli è stata concessa la licenza di rimanere nel paese per sei settimane. C’è comunque un clima di sospetto evidente per i divieti che gli vengono imposti.

2. la storia di Bensalem: narrata dal sacerdote cristiano governatore della casa dei Forestieri attraverso le risposte date alle domande dei marinai.L’istituzione più importante è la casa di Solamone, incaricata di inviare missionari nel resto del mondo, per tenere l’isola al corrente sulle nuove scoperte e innovazioni degli altri Paesi. Tutto questo si basa su un principio di segretezza, all’origine dell’evanescenza che ricopre l’isola. Sull’isola sono presenti delle grotte, usate per gli esperimenti di ogni tipo, sfruttando, a volte, le conoscenze portate dai missionari di ritorno dall’estero. La differenza sostanziale però, sta nel fatto che gli esperimenti del popolo bensalemita sono finalizzati al miglioramento

della condizione dell’uomo, e non più solamente alla conoscenza e allo studio della natura.

(la trama non è completa in quanto l’opera è rimasta incompiuta)

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Temi e Valori Temi e valori che costituiscono questo mondo.

Valori 1. Tolleranza Religiosa: l’isola di Bensalem, in

cui Bacone abietta il romanzo, è caratterizzata da tolleranza nei confronti di ogni religione (anche se c’è una fede ufficialmente professata, quella cristiana),

2. Ricchezza e benessere diffuso: che sono evidenti nelle cerimonie e nelle festività, celebrate sempre con solennità. Di conseguenza è presente una comune serenità e concordia civile tra tutti gli abitanti, che tra di loro assumono un comportamento generoso, cortese e rispettoso.

3. Austerità dei costumi: è ritenuta fondamentale assieme all’integrità degli abitanti. A ciò è dovuta la condanna della prostituzione, dell’omosessualità e di ogni genere di comportamento dissoluto attraverso l’applicazione di rigide norme morali.

4. Matrimonio: percepito come un vincolo esclusivamente monogamico, che ha come scopo la procreazione e implica una pena ereditaria nel caso venga contratto senza il consenso dei genitori.

Temi 1. Rapporto tra scienza e politica: nella civiltà

ideale di Bacone agli scienziati viene affidata una funzione specifica: essi vivono separati dal potere politico e dal resto dei cittadini e lavorano in solitudine, in luoghi tranquilli dove possono sviluppare ricerche e scoperte scientifiche. Inoltre gli scienziati possono decidere se le scoperte realizzate debbono essere rese note o meno al resto degli abitanti di Bensalem e, nel caso vengano nascoste ad essi, se possono essere rivelate agli organismi politici o tenute segrete anche a questi ultimi.

2. Pericolosità del potere pubblico: per Bacone, anche in una società così pacifica bisogna cautelarsi sull’eventuale uso indiscriminato e pericoloso che il potere pubblico potrebbe fare delle ricerche tecnologiche.

3. Distinzione tra religione e scienza: Bacone separa fortemente l’ambito della religione dalla scienza, affermando che solo l’etica e la religione si devono occupare di stabilire i valori corretti a cui attenersi.

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DIFFERENZE CON PLATONE La Nuova Atlantide è uno scritto utopico che rispecchia l'aspirazione della ragione a dominare la natura per realizzare uno Stato ideale, per cui prende spunto dal mito di Atlantide narrato da Platone nel Crizia. Differenze  tra la Nuova Atlantide e la Grande Atlantide:

1. Quella di Platone è pagana mentre quella di Bacone è cristianizzata.

2. Platone a capo del suo stato mette i filosofi mentre Bacone pone gli scienziati, sono comunque i sapienti ma di differente rispetto a Platone vi é proprio la concezione di sapiente: per Bacone i sapienti non sono i filosofi , bensì gli scienziati , dotati non di un sapere "inutile" (come i filosofi , con il loro sapere per il sapere), ma di un sapere pratico, ossia capace di trasformare la realtà e assicurare una vita migliore all' intera umanità.

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Estratti di testo

Primo estratto “Queste sono, figliuolo, le ricchezze della Casa di Salomone”.

“Quanto alle diverse funzioni e uffici dei nostri soci, ne abbiamo dodici che si recano in paesi stranieri sotto il nome di altre nazioni (il nostro lo teniamo infatti segreto), i quali ci portano i libri e gli estratti e gli esempi di esperimenti compiuti da ogni parte. Noi li chiamiamo Mercanti della Luce”.

“Ne abbiamo tre che raccolgono gli esperimenti che si trovano in tutti i libri. Questi li chiamiamo Predatori”.

“Ne abbiamo tre che raccolgono gli esperimenti di tutte le arti meccaniche, e anche delle scienze liberali, e anche di quelle pratiche che non sono portate al grado di arti. Chiamiamo questi Uomini del Mistero”.

“Ne abbiamo tre che tentano quei nuovi esperimenti che a loro sembrano utili. Questi li chiamiamo Pionieri o Minatori”.

“Ne abbiamo tre che riducono gli esperimenti dei precedenti quattro gruppi in simboli e tavole, sì da offrire lo strumento migliore per la derivazione da essi di osservazioni e di assiomi. Chiamiamo questi Compilatori".

“Ne abbiamo tre che, studiando gli esperimenti dei loro colleghi, si adoprano e si danno da fare per trarre da essi cose utili e pratiche per la vita e per la conoscenza umana, sia per quanto riguarda le opere sia per quanto riguarda una semplice dimostrazione delle cause, i mezzi della divinazione naturale e la scoperta facile e chiara delle proprietà e delle parti dei corpi. Chiamiamo questi Uomini di Talento o Benefattori”.

“Poi, dopo diversi incontri e consulti di noi tutti, per considerare le elaborazioni e le sintesi precedenti, ne abbiamo tre che in esito a queste si adoperano per predisporre nuovi esperimenti di più alto valore che penetrano nella Natura più a fondo dei primi. Questi li chiamiamo Lampade”.

“Ne abbiamo altri tre che eseguono gli esperimenti così predisposti e ne riferiscono. Questi li chiamiamo Inoculatori”.

“Infine ne abbiamo tre che elevano le precedenti scoperte sperimentali a osservazioni, assiomi e aforismi più alti. Questi li chiamiamo Interpreti della Natura”.

“Abbiamo altresì, come penserete, novizi e apprendisti, affinchè non manchi la successione ai precedenti sperimentatori, oltre a un gran numero di aiuti e di assistenti, uomini e donne. E facciamo anche questo: teniamo consultazioni su quali delle scoperte e degli esperimenti fatti debbano essere pubblicati, e quali no; e prestiamo tutti giuramento di segretezza per celare quelli che crediamo giusto tenere segreti, anche se alcuni di questi li riveliamo talvolta allo stato e altri no”.

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Secondo estratto “Circa venti anni dopo l'Ascensione del nostro Salvatore accadde che la gente di Renfusa (una città sulla costa orientale della nostra isola) scorgesse (la notte era nuvolosa e tranquilla) a forse qualche miglio sul mare un gran pilastro di luce, non sottile, ma a forma di colonna o di cilindro, sorgere dal mare molto in alto verso il cielo; e sulla sua cima si vedeva una grande croce di luce, più luminosa e più splendente del corpo della colonna. A quello spettacolo cosi straordinario, gli abitanti della città si raccolsero prontamente sulla spiaggia ad ammirare, e quindi salirono su alcune piccole imbarcazioni per avvicinarsi alla meravigliosa visione. Ma quando le barche furono giunte a circa sessanta iarde dal pilastro, essi si trovarono del tutto incapaci di andare più oltre, tanto che potevano spostarsi per girare intorno, ma non potevano avvicinarsi di più; perciò le barche si fermarono tutte come in un teatro, guardando quella luce come un segno divino. Si diede il caso che vi fosse in una delle barche uno dei nostri saggi, della Società della Casa di Salomone, — casa questa o collegio, miei buoni fratelli, che è davvero l'occhio di questo regno, — il quale, dopo aver per un po' attentamente e devotamente osservato e contemplato il pilastro e la croce, si gettò bocconi e poi si alzò sulle ginocchia e, levando le mani al cielo, pregò in questo modo”:

"Signore Iddio del Cielo e della terra; Tu hai concesso per Tua grazia a quelli del nostro ordine di conoscere le Tue opere della creazione e i loro segreti, e di distinguere (per quanto si conviene alla specie umana) fra i miracoli divini, le opere della natura, le opere dell'arte e le imposture e le illusioni d'ogni sorta. Dichiaro qui e testimonio davanti a questo popolo che ciò che ora vediamo dinanzi ai nostri occhi è il Tuo dito e miracolo vero. E poiché apprendiamo dai nostri libri che Tu non operi mai miracoli se non

per un fine divino e superiore (perché le leggi della natura sono le Tue stesse leggi, e Tu non le oltrepassi se non per un grande motivo), noi Ti imploriamo molto umilmente di perfezionare questo grande segno e di darcene per misericordia il significato e il fine; il che già in parte tacitamente prometti, inviandolo a noi."

“Appena egli ebbe detto la preghiera, si accorse che la sua barca poteva muoversi ed era libera, mentre tutte le altre rimanevano immobili; e considerando questa la conferma del permesso di avvicinarsi, diede ordine di remare dolcemente e in silenzio verso il pilastro. Ma prima ch'egli vi si avvicinasse, il pilastro e la croce di luce s'infransero e si dispersero quasi in un firmamento di molte stelle, le quali ben presto svanirono anch'esse e non rimase nient'altro da vedere se non una piccola arca o baule di cedro, asciutta e per niente bagnata dall'acqua, sebbene galleggiasse. E all'estremità ch'era rivolta verso di lui spuntò un verde rametto di palma; e quando il saggio l'ebbe presa sulla sua barca con grande devozione, si apri da sé e in essa furono trovati un libro e una lettera, entrambi scritti su fine pergamena e avvolti in sindoni di lino. Il libro conteneva tutti i libri canonici dell'Antico e del Nuovo Testamento, come voi li possedete (perché noi sappiamo bene che cosa accolgano le vostre Chiese), e la stessa Apocalisse; e alcuni altri libri del Nuovo Testamento, che a quel tempo non erano ancora stati scritti, erano tuttavia nel libro”.

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