11laboratorio paleontologico all'aperto F. Bruni · 2011. 2. 2. · il biancospino, il rovo,...

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, , 11laboratorio paleontologico all'aperto F. Bruni di Rocco Cirino e Roberto Colella "L'attimo fuggente". Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita. Questo il motto con il quale Flavio riassume il suo modo di intendere la vita sul suo blog. Noi ci sentiamo di aggiungere che, seppur breve, la sua vita è stata piena e vissuta nell 'unico modo che conosceva: ricca di amore, di valori e soprattutto di rispetto per il prossimo. Tra le sue più grandi passioni l'amore sviscerato per la sua terra e l'impegno, condotto anche attraverso gli studi, per la salvaguardia e la valorizzazione del! 'enor- me patrimonio ambientale e naturalistico della Regione Molise. Flavio, purtroppo, non ha potuto realizzare i suoi progetti, ma, come dice lui stesso sul suo blog ricordando, nel maggio del 2007, la morte del Giudice Giovanni Falcone, "le idee di Giovanni non sono morte ma camminano sulle nostre gambe e noi tutti dobbiamo impegnarci nella vita di tutti i giorni a far camminare le sue idee. " Il nostro augurio, rivolto soprattutto ai giovani, è che le idee di Flavio continuino a camminare sulle gambe di tutti coloro che si sentono di condividere i suoi ideali con lo stesso amore ed entusiasmo. (Gabriella Zita madre di Flavio Bruni) Nel Molise centrale si possono osservare diverse rocce esplose in superficie in tutta la loro bellezza. Vengono definite "Morge", ma non sono altro che dei fondali marini spinti in superficie dai movimenti tettonici della crosta teneste, milioni di anni fa. Si tratta di rocce ca1caree ricche di fossili. Rocce di natura sedimentaria formatesi in ambiente marino attraverso il deposito di resti di conchiglie e per precipitazioni di carbonati . . L'area che unisce Pietracupa, Salcito? e Trivento è ricca di queste "Morge" risalenti per lo più all'Era Cenozoica periodo Eocene. Sono ricche di pectinidi, famiglia di 9 Il toponimo Salcito deriva dalla natura idrogeologica del suo territorio. Le tante sorgenti sparse sull 'intero agro sono state per la popolazione una risorsa primaria. 11

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    11laboratorio paleontologico all'aperto F. Brunidi Rocco Cirino e Roberto Colella

    "L'attimo fuggente". Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinariala vostra vita.

    Questo il motto con il quale Flavio riassume il suo modo di intendere la vita sulsuo blog.

    Noi ci sentiamo di aggiungere che, seppur breve, la sua vita è stata piena e vissutanell 'unico modo che conosceva: ricca di amore, di valori e soprattutto di rispetto peril prossimo.

    Tra le sue più grandi passioni l'amore sviscerato per la sua terra e l'impegno,condotto anche attraverso gli studi, per la salvaguardia e la valorizzazione del! 'enor-me patrimonio ambientale e naturalistico della Regione Molise.

    Flavio, purtroppo, non ha potuto realizzare isuoi progetti, ma, come dice lui stessosul suo blog ricordando, nel maggio del 2007, la morte del Giudice Giovanni Falcone,"le idee di Giovanni non sono morte ma camminano sulle nostre gambe e noi tuttidobbiamo impegnarci nella vita di tutti i giorni a far camminare le sue idee. "

    Il nostro augurio, rivolto soprattutto ai giovani, è che le idee di Flavio continuinoa camminare sulle gambe di tutti coloro che si sentono di condividere i suoi ideali conlo stesso amore ed entusiasmo.

    (Gabriella Zita madre di Flavio Bruni)

    Nel Molise centrale si possono osservare diverse rocce esplose in superficie in tuttala loro bellezza. Vengono definite "Morge", ma non sono altro che dei fondali marinispinti in superficie dai movimenti tettonici della crosta teneste, milioni di anni fa.

    Si tratta di rocce ca1caree ricche di fossili. Rocce di natura sedimentaria formatesiin ambiente marino attraverso il deposito di resti di conchiglie e per precipitazioni dicarbonati .

    . L'area che unisce Pietracupa, Salcito? e Trivento è ricca di queste "Morge" risalentiper lo più all'Era Cenozoica periodo Eocene. Sono ricche di pectinidi, famiglia di

    9 Il toponimo Salcito deriva dalla natura idrogeologica del suo territorio. Le tante sorgenti sparsesull 'intero agro sono state per la popolazione una risorsa primaria.

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  • Lamellibranchi che riunisce numerosi generi che hanno tutti in comune una conchigliaequilatera le, dalle due valve uguali ma più spesso tra loro differenti.

    Le forme inequivalvi, come Pecten, vivono poggiate sul fondo con la valva destraconvessa e si spostano battendo con forza le loro valve e determinando così l'espulsio-ne di due getti d'acqua che fuoriescono attraverso delle fessure in corrispondenza dellapatte inferiore delle orecchiette.

    L'origine di questa famiglia è molto antica, risale infatti al Carbonifero ma essadiviene comune solo nel Mesozoico e presenta il massimo dello sviluppo dal Terziarioall' epoca attuale.

    I diversi generi vengono distinti tra loro secondo la convessità delle valve, la formadelle orecchiette e l'ornamentazione. Uno dei generi più noti è per l'appunto Pecten,che è ancora vivente. La valva destra è convessa mentre la sinistra è piana. L'ornamen-tazione è data da forte coste radiali e le orecchiette sono quasi uguali.

    I Pecten sono forniti di molti occhi, ognuno dei quali contiene lenti altamente spe-cializzate che garantiscono una messa a fuoco non comune. Essi sono localizzati neitessuti molli posti ai bordi delle conchiglie.

    I bivalvi costituiscono una parte importante dei molluschi. Tra questi ricordiamoanche i generi Mitilus, Clamys, Spisula e Cardium.

    L'innumerevole colonia di Pecten è possibile visitarla presso il Laboratorio Paleon-tologico all'aperto "F. Bruni" sito in contrada Pietravalle a Salcito. Tra i suoi fossili ri-cordiamo anche quelli di Cardium caratterizzato dalle due valve uguali. La conchigliaè robusta ordinariamente fornita all'esterno di costole radiali che partono dagli umboniper andare a terminare ai margini crenulati della conchiglia stessa.

    Oltre al Cardium anche la presenza di numerosi fossili di cannolicchi. Il cannolic-chio è un mollusco bivalve che vive in posizione verticale infossato nella sabbia; neesistono tre specie che hanno in comune la forma della conchiglia una sorta di tuboallungato, lunga fino a 15-17 cm, con i margini paralleli, diritti e taglienti.

    I Solenidi hanno conchiglia liscia, poco solida, equivalve, tubiforme e tronca alledue estremità: dall'estremità anteriore sporge il grosso piede, da quella posteriore i si-foni riuniti; questi animali scavano gallerie nella sabbia fino ad un metro di profondità,e in esse possono ritirarsi in caso di pericolo con l'aiuto del piede molto estensibile.

    Il cannolicchio si nutre filtrando attraverso un sifone inalante piccole particellealimentari dall'acqua, che poi refluisce attraverso il secondo sifone (esalante) insiemeai residui della digestione.

    Essi vivono infossati nella sabbia del litorale e sono praticamente invisibili, la loropresenza viene rivelata soltanto da due fori che disegnano nel sedimento una specie diotto e altro non sono che le estremità dei sifoni; vivendo sotto la sabbia, i cannolicchiestroflettono fino in superficie i due sifoni di aspirazione e scarico dell'acqua che vienefiltrata dal mollusco e privata di tutte le sostanze nutritive.

    Inaugurato nel maggio 200910 e dedicato al giovane geografo scomparso FlavioBruni, il laboratorio si trova a circa 33 Km da Campobasso. Il sito è gestito dall' As-sociazione Italiana Insegnanti di Geografia sezione Molise e dal Centro Studi StoriciV. Fusco di Campobasso rappresentati dal Prof. Rocco Cirino e dal Dott. RobertoColella, e autorizzato dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Molise neldicembre 2009.

    L'iniziativa si rivolge soprattutto ai giovani studenti, ma non solo, proponendosi ditenere delle vere e proprie lezioni in loco durante le quali si affrontano vari argomenti,quali, ad esempio, le ere geologiche, la paleontologia, i fossili, lo scavo paleontolo-gico, etc. L'obiettivo è anche quello di creare presso il comune di Salcito un vero eproprio museo dei fossili in accordo con l'amministrazione e la Soprintendenza e unasezione di Botanica per lo studio della Biodiversità e presente sul territorio. Tra lepiante più interessanti il frassino minore, la roverella, la canna di palude, l'agrifoglio,l'olivastro, il nocciolo, il pioppo, la robinia, il carpino, il salice, il noce, lo spaccasassi,il biancospino, il rovo, il fico, il melo, la vite e il mandorlo.

    lO L'impegno profuso dal giovane geografo Flavio Bruni, scomparso in età prematura, ha turbato le co-scienze dei soci AlIG Molise e del Centro Studi Storici V. Fusco, i quali dedicano alla Sua memoria ilLaboratorio Paleontologico all'aperto, in c.da Pietravalle comune di Salcito. Affinché i giovani ricerca-tori possano approfondire le loro conoscenze e ritemprare i loro animi sull'esempio di Flavio Bruni checon passione e scrupolosità scientifica ha ripercorso ogni lembo di questa terra. 3 maggio 2009.

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