11GB 01 - Unione del Lago Maggiore - Sito Ufficiale · 1433 1168 1137.1 1144.3 1296 1358.5 1458.9...

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di R. Dor bolo P.te Provola Canale Testa Durone Piano di Sale D Laurenzo Scogna Orsera Monte Oro Provola Finero C .sta O R S E R A 872.2 825.2 832.7 1064.1 929.3 879.9 867.4 1082.7 1022.2 893.7 944.3 1026.7 984 886 905.2 889 875.1 1029.8 921.2 928.4 953.5 867.3 935.2 975 964.3 1004.4 936.3 939.2 937.8 1116.7 1061 993.3 995.7 917.2 1179.9 1058.2 1037.5 992.2 900.7 1375.1 1318.5 1291.1 1178.3 1126.7 1043.6 1362.2 1327.2 1212.4 1067.6 1445.4 1516.7 1474.7 1465.5 1238.9 1182.6 1310.9 1568.4 1514.4 1412.7 1203.7 1555.6 1378.3 1140.8 1100 1050 1000 1000 950 900 11 00 1400 1350 1300 1250 1200 1050 937.0 A. Zucchero A. Campo A. Uovo A. Cortevero Aiarina A. Oro di Giove A. Cortechiuso la Forcola Fornaletti di Cortechiuro C.ma C.ma Marsicce 2047.1 1430.8 1596 1669.2 2032.4 2053.3 2054.9 2066.3 1834.1 1398.4 1645.2 1840.6 1889.7 1881.3 1767.3 1744.8 1808.6 1794.4 1476.6 1606.9 1650.8 1684 1822.5 1834.2 1831.2 1849.4 1952.1 1957.9 1926.2 1985.3 2090.3 2099.3 2134.7 1890.4 1925.9 1533.8 1881.1 1935.9 6 1791.8 1818.2 1903.1 2027.7 1867.2 1903.3 1889.7 049.9 2035.7 2010.5 1752.4 2022.7 2137 2128.7 2182.6 1617.3 1516.8 1621.7 969.5 1650 1700 1 750 1800 15 5 0 1 600 16 50 17 0 0 1750 1400 1350 145 0 1500 1 7 0 0 1 8 00 2050 17 50 18 00 1850 1900 195 0 2000 1600 1650 1700 1850 1 550 1600 1650 1 7 0 0 1 7 5 0 18 0 0 2134.8 di il Fiume Rov etta R. Chiarone di Calagno Pra del Ru' Calagno l' Alpone Motto A. Val. Viccio A. Prebusa Alpe A. Terza A. Balmo A. Vandra A. Zunchi Alpino Chiarone Fela A. Cagena Dorbolo C.ma Crocette M. Torrione P.sso delle Crocette C.ma Lidesh MOT TO CANTE il Motto V A L L E ASLO 1095.8 1127.3 930.2 867.3 919.1 894.1 1012.4 1290.9 894.4 959 989.2 1136.8 1230.9 931 842 865.9 1049 1105.5 1201.3 1238.4 1329.8 1433 1168 1137.1 1144.3 1296 1358.5 1458.9 1452.9 1506.5 1495.6 1486.4 1228.7 1325.1 1330.4 1386.6 1509.8 1618.2 1180 1308.6 1338.5 1418 1519.3 1162.4 913.2 923.3 979.5 1081.1 1212 1613.9 1365.6 1402 1453.3 1480.4 1568.4 1603.6 1611.7 1097.2 1197.4 1305.2 1730.4 1405.1 1592.6 1624 1719.8 1760.7 1790.7 1788.7 1810.9 1909.7 1582.3 1763.3 1837.5 1817.1 1856.8 1067.6 954.4 983.7 1025.4 1217 1039.8 969.9 1045.7 1077 1115.9 1281.6 1629.2 1056.9 1254 1276 1457.5 1436.2 1621.5 1253.7 1199.8 1097.1 1133.9 1218.4 1337.2 1384.4 1393 1490.2 1555.2 1096.2 1132.1 1238.9 1294.3 1458.1 1667.9 1811.9 1183.5 1577.4 1540.3 1326.9 1325.5 1544 1656.6 1213.9 1020.9 1092.7 1163.2 1186.8 1690.8 1261.6 1625.6 1747.7 1877.6 1872.7 1430.3 1634.5 1838.2 1828.1 1868.9 1887 1309.1 1484.2 1573.3 1457.6 1436 1908.5 1603.5 1662.3 1776.6 1772.3 1882.9 1984.9 1252.1 1236.7 1852.2 1431.9 1616.3 1690.6 1682.8 1833.3 1903.9 1994.4 1234.6 1355.9 1469.3 1835.9 1994.3 1418.9 1205.9 1320.3 1424.6 1562.8 1312 1250.7 1517.6 1559 1743.1 2007.6 1617.7 1849.5 1871.7 1970.8 1506.9 1490.3 1663.8 1250 1200 13 00 11 00 1 150 130 0 1350 1400 1550 1600 1700 1450 140 0 1750 1800 1 3 5 0 1300 1300 13 5 0 14 0 0 1400 1 450 13 50 1100 1150 1 400 1 3 50 1 4 0 0 1600 1650 16 50 1700 1700 1750 Aree edificate perlopiù posizionate lungo il fondovalle del Torrente Cannobino, dove la situazione a contorno è di elevata pericolosità e rischio, dovuta principalmente alla dinamica di versante ed alla sponde dei c orsi d'acqua, i versanti ad elevata in clinazione aventi roccia subaffiorante o affiorante spesso soggetti a di namica gravitativa, crollo o cadu ta di singoli blocchi o massi. Di qu esta classe fanno parte IIIa Aree subpian eggianti o a moderata inclinazione sede dei principali agglomerati urbani e di alpeggi, questi ultimi possono essere inedificati o edificati co n presenza di singoli edifici sparsi o concentrati in tre o più a formare un nucleo. IIa Generalmente si tratta di depositi di origine glaciale, terrazzati o meno. I terreni hanno mediamente buone caratteristiche geotecniche, la falda acquifera, temporanea, se presente, non ha mai raggiunto il piano campagna ed è individuata dalla presenza, in alcuni casi, di pozzi, Gurro, o di sorgenti ben localizzate lungo il margine a valle del deposito Aree sia ined ificate che edificate con assenza di problemat iche geologiche s ignificative. Rischio basso . Rischio nullo per le aree inedificate, rischio localmente elevato per le infrastrutture e le opere presenti Aree edificate e non, appartenenti a classi inferiori alla classe III, ma condizionate a tale classe dalla presenza a contorno di situazioni di pericolosità medio elevata. Aree edificate e non edificate. Rischio basso - moderato Aree parzialmente edificate. Rischio medio - elevato Es. i terrazzi morenici a ovest di Cavaglio San Donnino Presenza o meno di vecchi edifici. Rappresentano alti morfologici, Loc. Moggia a Gurro, o aree protette a monte da versanti stabili boscati, Crealla Aree perlopiù pianeggianti, spesso terrazzate, poste a contorno dei principali nuclei abitati interessate da copertura di origine fluvioglaciale avente buone caratteristiche geotecniche e spessore variabile da qualche decimetro fino a diversi metri. II Attraverso interventi globali (Piani di Riassetto idrogeologico) PERICOLOSITA' GEOMORFOLOGICA Agente geomorfologico prevalente Presenza di edificazioni, loro vulnerabilità e valutazione del rischio in atto Aree generalmente inedificate con presenza di singoli edifici, piccoli agglomerati e attività agricole. Rischio nullo o localizzato nelle aree inedificate boscate, rischio localmente da definire per le infrastrutture e le opere presenti In genere non necessari, possibili o meno a seguito di studi approfonditi Possibili localmente. Possibili localmente. Aree edificate. Rischio elevato III b4 III b3 Non necessari Aree sia inedificate che edificate con modeste problematiche geologiche. Rischio basso - moderato Aree inedificate, con rara presenza di infrastrutture tecniche, opere pertinenziali o secondarie, rustici non residenziali e attività agricole. Porzioni di territorio inedificate che presentano caratteri geomorfologici e idrologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti (aree dissestate, in frana, potenzialmente dissestabili), esse comprendono gli alvei attivi e le Si tratta di si tuazioni puntuali che nell'ambito d el lavoro svolto non è stato possibi le individuare nel dettaglio . dinamica dei corsi d'acqua o gravitativa o da entrambi i fenomeni Es. Airetta, Est di Lunecco Aree generalmente di piccole dimensioni posizionate non direttamente su dissesti, ma in vicinanza degli stessi e dai quali possono essere condizionate negativamente dalla Si Possibili localmente in modo completo. Si Da escludersi nuove unità abitative e completamenti. Le opere di interesse pubblico non altrimenti localizzabili possono essere realizzate nel rispetto dell'art. 31 della L.R. 56/77 No No Possibili per la manutenzione e la conservazione delle opere nuove unità abitative e complemento. Le opere d'interesse pubblico non altrimenti localizzabili possono essere realizzate nel rispetto dell'art. 31 della L.R. 56/77 Anche a seguito della realizzazione delle opere di sistemazione, indispensabili per la difesa dell'esistente, o della verifica delle opere presenti, non sarà possibile nessun incremento del carico antropico. Da escludersi vicinanza del Cannobino Es. Ponte Spoccia, bivio Spoccia, Niva Ia III Non necessari No III b2 anche le por zioni sommitali dei bacini imbriferi ed i versanti alla quote superiori, do ve le condizioni climatiche e la morfolog ia esistenti, le pongono in situazioni di dinamica gravitativa e in alcune porzio ni valanghiva. Si tratta di a ree dove è assente il bosc o, la roccia è su baffiorante o affiorante, la copertura anche se continua è spesso di spe ssore esiguo e di tipo alluvionale o eluvio colluviale. Si tratta di u n'area in classe IIIa che può contene re al suo interno porzioni di territorio e dificate o meno aventi caratteristich e tali da appartenere alle classi III b e II non cartografate nell'ambito d el seguente lavoro. III indifferenziata Le aree in Cl asse III indifferenziata sono rappres entate dagli ampi versant i boscati stabi li all'interno dei quali sono presenti abit azioni isolate, alpeggi ed i n alcuni casi p iccoli agglomerati. I Attraverso interventi locali di riassetto Simbolo VALUTAZIONE DEL RISCHIO GEOLOGICO IN RELAZIONE ALL'UTILIZZAZIONE URBANISTICA Sottoclassse Attraverso il controllo e la manutenzione periodica delle opere di difesa esistenti In genere non possibili e non convenienti No Non possibili No Possibili localmente in modo completo. No Si Si Si Non necessari di riassetto t erritoriale a tutela del patr imonio esistente Condizionate al rispetto delle norme tecniche illustrate nelle N.T.A. Rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/03/88 Porzioni di te rritorio dove le condizioni di pericolosità geomorfolo gica sono tali da non porr e limitazioni alle scelte urb anistiche: gli interventi sia pubblici che privati so no di norma consentiti nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/03/88 Possibilità di eliminazione o minimizzazione del rischio in atto sulle aree urbanizzate o del rischio potenziale connesso con nuove abitazioni Possibili nell'ambito del singolo lotto o in un intorno significativo. Porzioni di te rritorio nelle quali le cond izioni di moderata pericolo sità geomorfologica posso no essere agevolmente superate attr averso l'adozione e il rispe tto di modesti accorgimen ti tecnici esplicitati a livell o di norme di attuazione i spirate al D.M. 11/0 3/88 e realizzabili a livello di progetto esecutivo escl usivamente nell'ambito de l singolo lotto edificatorio e dell'intorno significativo circostante Condizionate al rispetto delle norme tecniche illustrate nelle N.T.A. Porzioni di te rritorio nelle quali gli elem enti di pericolosità geomo rfologica e di rischio, deriv anti questi ultimi dalla urb anizzazione dell'area, son o tali da impedirne l'utiliz zo qualora inedificate, rich iedendo, viceversa, la pre visione di interventi Nulla, ammessi gli interventi elencati nelle norme tecniche che garantiscano i requisiti di sicurezza Non necessari Possibili nelle aree limitrofe alla classe III con effetti positivi nelle aree di classe II In genere non necessari, possibili o meno a seguito di studi approfonditi Le opere di interesse pubblico non altrimenti localizzabili possono essere realizzate nel rispetto dell'art. 31 della L.R. 56/77 No No Nulla, parziale, totale da definire a seguito di studio particolareggiato esteso ad un intorno significativo. Se confermata l'idoneità, saranno ammessi gli interventi elencati nelle norme tecniche Aree nelle quali a seguito della verifica delle opere esistenti, dei calcoli idraulici dei corsi d'acqua o a seguito della realizzazione di opere di riassetto sarà possibile solo un modesto incremento del carico antropico. Aree ove a seguito della realizzazione delle opere sarà possibile la realizzazione di nuove edificazioni, ampliamenti e completamenti ( IIIb s.s. ). Le opere di interesse pubblico non altrimenti localizzabili possono essere realizzate nel rispetto dell'art. 31 della L.R. 56/77 Attraverso il rispetto di norme tecniche IDONEITA' ALL'UTILIZZAZIONE URBANISTICA Condizioni per l'utilizzazione 11GB 01 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE Progetto Definitivo SCALA: TITOLO: DATA DI STESURA: AGGIORNAMENTO: ESTREMI DI ADOZIONE: TRASMISSIONE IN REGIONE: PROVVEDIMENTO DI APPROVAZIONE: GEOLOGO: TAV. 1:5.000 Paolo Millemaci Il Segretario: Il Presidente: CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA' GEOMORFOLOGICA E DELL'IDONEITA' ALL'UTILIZZAZIONE URBANISTICA - CURSOLO ORASSO - (Predisposta ai fini della redazione delle carte di cui alla SERIE 12) COMUNITA' MONTANA DEL VERBANO AREA SUBCOMUNITARIA DEI COMUNI DI: GURRO, CURSOLO ORASSO, CAVAGLIO SPOCCIA FALMENTA. Ex Consorzio Intercomunale Ex Comunità Montana VAlle Cannobina

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1261.6

1489.7

1540.3

1554.9

1625.6

1747.7

1877.6

1872.7

1430.3

1634.5

1838.2

1828.1

1868.9

1860.5

1887

1309.1

1484.2

1573.3

1457.6

1436

1908.5

1603.5

1662.3

1776.6

1772.3

1882.9

1984.9

1252.1

1236.7

1852.2

1431.9

1616.3

1690.6

1682.8

1833.3

1903.9

1994.4

1234.6

1355.9

1469.3

1835.9

1994.3

1418.9

1205.9

1320.3

1424.6

1562.8

1312

1250.7

1517.6

1559

1743.1

2007.6

1617.7

1849.5

1871.7

1970.8

1506.9

1490.3

1663.8

1250

1200

1300

1700

175018

00

1100

1150

1300

1350

1400

1550

1600

1700

1450

1400

1750

1800

1350

1300

1300

135014

00

1400

1450

1350

1100

1150

1400

1350

1400

1600

1650

1650

1700

1700

1750

Aree edificate perlopiù posizionatelungo il fondovalle del TorrenteCannobino, dove la situazione acontorno è di elevata pericolositàe rischio, dovuta principalmentealla dinamica di versante ed alla

sponde dei corsi d'acqua, i versantiad elevata inclinazione aventi roccia

subaffiorante o affiorante spessosoggetti a dinamica gravitativa,

crollo o caduta di singoli blocchi omassi. Di questa classe fanno parte

IIIa

Aree subpianeggianti o a moderatainclinazione sede dei principali

agglomerati urbani e di alpeggi,questi ultimi possono essere inedificati

o edificati con presenza di singoliedifici sparsi o concentrati in tre o più

a formare un nucleo.IIa

Generalmente si tratta di depositi diorigine glaciale, terrazzati o meno.I terreni hanno mediamente buonecaratteristiche geotecniche, la faldaacquifera, temporanea, se presente,

non ha mai raggiunto il pianocampagna ed è individuata dallapresenza, in alcuni casi, di pozzi,

Gurro, o di sorgenti ben localizzatelungo il margine a valle del deposito

Aree sia inedificate cheedificate con assenza

di problematichegeologiche significative.

Rischio basso.

Rischio nullo per le areeinedificate, rischiolocalmente elevato

per le infrastrutture e leopere presenti

Aree edificate e non, appartenenti aclassi inferiori alla classe III, macondizionate a tale classe dalla

presenza a contorno di situazionidi pericolosità medio elevata.

Aree edificate e non edificate.Rischio basso - moderato

Aree parzialmente edificate.Rischio medio - elevato

Es. i terrazzi morenici a ovest di CavaglioSan Donnino

Presenza o meno di vecchi edifici.Rappresentano alti morfologici, Loc.Moggia a Gurro, o aree protette amonte da versanti stabili boscati,

Crealla

Aree perlopiù pianeggianti, spessoterrazzate, poste a contorno dei

principali nuclei abitati interessateda copertura di origine fluvioglaciale

avente buone caratteristichegeotecniche e spessore variabile

da qualche decimetro fino a diversi metri.

II

Attraverso interventiglobali (Piani di

Riassettoidrogeologico)

PERICOLOSITA'GEOMORFOLOGICA

Agente geomorfologicoprevalente

Presenza di edificazioni,loro vulnerabilità e

valutazione del rischioin atto

Aree generalmenteinedificate con presenzadi singoli edifici, piccoliagglomerati e attività

agricole.Rischio nullo o localizzato

nelle aree inedificateboscate, rischio

localmente da definireper le infrastrutturee le opere presenti

In genere nonnecessari, possibili o

meno a seguitodi studi approfonditi

Possibili localmente.

Possibili localmente.

Aree edificate.Rischio elevato

III b4

III b3

Non necessari

Aree sia inedificateche edificate con

modeste problematichegeologiche.

Rischio basso - moderato

Aree inedificate, conrara presenza di

infrastrutture tecniche,opere pertinenziali o

secondarie, rustici nonresidenziali e attività

agricole.

Porzioni di territorio inedificate chepresentano caratteri geomorfologicie idrologici che le rendono inidonee

a nuovi insediamenti (aree dissestate,in frana, potenzialmente dissestabili),esse comprendono gli alvei attivi e le

Si tratta di situazioni puntuali chenell'ambito del lavoro svolto non è

stato possibile individuare nel dettaglio.

dinamica dei corsi d'acqua ogravitativa o da entrambi i

fenomeni Es. Airetta, Est di Lunecco

Aree generalmente di piccoledimensioni posizionate non

direttamente su dissesti, ma invicinanza degli stessi e dai

quali possono esserecondizionate negativamente dalla

Si Possibili localmente inmodo completo.

Si

Da escludersi nuove unità abitativee completamenti. Le opere di

interesse pubblico non altrimentilocalizzabili possono essere realizzate

nel rispetto dell'art. 31 della L.R. 56/77

No NoPossibili per lamanutenzione

e la conservazionedelle opere

nuove unità abitative e complemento.Le opere d'interesse pubblico non

altrimenti localizzabili possono essererealizzate nel rispetto dell'art. 31

della L.R. 56/77

Anche a seguito della realizzazionedelle opere di sistemazione,

indispensabili per la difesa dell'esistente,o della verifica delle opere presenti,

non sarà possibile nessun incrementodel carico antropico. Da escludersi

vicinanza del CannobinoEs. Ponte Spoccia, bivio Spoccia, Niva

Ia

III

Non necessari

No

III b2

anche le porzioni sommitali dei baciniimbriferi ed i versanti alla quote

superiori, dove le condizioni climatichee la morfologia esistenti, le pongono insituazioni di dinamica gravitativa e in

alcune porzioni valanghiva.Si tratta di aree dove è assente il bosco,

la roccia è subaffiorante o affiorante,la copertura anche se continua è

spesso di spessore esiguo e di tipoalluvionale o eluvio colluviale.

Si tratta di un'area in classe IIIa chepuò contenere al suo interno porzionidi territorio edificate o meno aventicaratteristiche tali da appartenere

alle classi IIIb e II non cartografatenell'ambito del seguente lavoro.III

indifferenziata Le aree in Classe III indifferenziatasono rappresentate dagli ampi versantiboscati stabili all'interno dei quali sonopresenti abitazioni isolate, alpeggi ed in

alcuni casi piccoli agglomerati.

I

Attraverso interventilocali di riassetto

Sim

bolo

VALUTAZIONE DEL RISCHIO GEOLOGICO IN RELAZIONE ALL'UTILIZZAZIONE URBANISTICA

Sott

ocla

ssse

Attraverso il controlloe la manutenzione

periodica delle operedi difesa esistenti

In genere non possibilie non convenienti

No Non possibili No

Possibili localmente in modo completo.

NoSi

Si

SiNon necessari

di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente

Condizionate al rispetto delle normetecniche illustrate nelle N.T.A.Rispetto delle prescrizioni del

D.M. 11/03/88

Porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche:gli interventi sia pubblici che privati sono di norma consentiti nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/03/88

Possibilità di eliminazione o minimizzazione del rischio in atto sulle aree urbanizzate o delrischio potenziale connesso con nuove abitazioni

Possibili nell'ambito delsingolo lotto o in unintorno significativo.

Porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmentesuperate attraverso l'adozione e il rispetto di modesti accorgimenti tecnici esplicitati a livello di norme di attuazione ispirate

al D.M. 11/03/88 e realizzabili a livello di progetto esecutivo esclusivamente nell'ambito del singolo lotto edificatorioe dell'intorno significativo circostante

Condizionate al rispetto delle normetecniche illustrate nelle N.T.A.

Porzioni di territorio nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio, derivanti questi ultimi dalla urbanizzazionedell'area, sono tali da impedirne l'utilizzo qualora inedificate, richiedendo, viceversa, la previsione di interventi

Nulla, ammessi gli interventi elencatinelle norme tecniche che garantiscano

i requisiti di sicurezza

Non necessari

Possibili nelle areelimitrofe alla classe IIIcon effetti positivi nelle

aree di classe II

In genere nonnecessari, possibili o

meno a seguitodi studi approfonditi

Le opere di interesse pubbliconon altrimenti localizzabili possono

essere realizzate nel rispettodell'art. 31 della L.R. 56/77

NoNoNulla, parziale, totale da definire

a seguito di studio particolareggiatoesteso ad un intorno significativo.

Se confermata l'idoneità,saranno ammessi gli interventielencati nelle norme tecniche

Aree nelle quali a seguito dellaverifica delle opere esistenti,

dei calcoli idraulici dei corsi d'acqua oa seguito della realizzazione di opere

di riassetto sarà possibile solo unmodesto incremento del carico antropico.

Aree ove a seguito dellarealizzazione delle opere

sarà possibile la realizzazionedi nuove edificazioni, ampliamenti

e completamenti ( IIIb s.s. ).Le opere di interesse pubblico

non altrimenti localizzabili possonoessere realizzate nel rispettodell'art. 31 della L.R. 56/77

Attraverso il rispettodi norme tecniche

IDONEITA' ALL'UTILIZZAZIONEURBANISTICA

Condizioni per l'utilizzazione

No Window

11GB 01

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA

PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALEProgetto Definitivo

SCALA:

TITOLO:

DATA DI STESURA:

AGGIORNAMENTO:

ESTREMI DI ADOZIONE:

TRASMISSIONE IN REGIONE:

PROVVEDIMENTO DI APPROVAZIONE:

GEOLOGO:

TAV.

1:5.000

Paolo Millemaci

Il Segretario:

Il Presidente:

CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA' GEOMORFOLOGICAE DELL'IDONEITA' ALL'UTILIZZAZIONE URBANISTICA

- CURSOLO ORASSO -

(Predisposta ai fini della redazionedelle carte di cui alla SERIE 12)

COMUNITA' MONTANA DEL VERBANOAREA SUBCOMUNITARIA DEI COMUNI DI:

GURRO, CURSOLO ORASSO,CAVAGLIO SPOCCIA FALMENTA.

Ex Consorzio IntercomunaleEx Comunità Montana VAlle Cannobina