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DOMOTICA E INNOVAZIONE LA GUIDA PER CAPIRE LE TECNOLOGIE CHE MIGLIORANO LA TUA VITA PUBBLICITà DICEMBRE 2007 QUESTO SUPPLEMENTO è STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITà PER IL CONTENUTO Il futuro nel quotidiano Per comprendere che cosa sia effet- tivamente la domotica e quale im- portanza abbia oggi, e rivestirà in- dubbiamente nei prossimi anni, è utile partire dall’attuale emergenza energetica e ambientale. Un esempio davvero concreto e significativo che tocca tutti quanti. Pagina 2 t VERSO UNA CASA PASSIVA Zero emissioni, zero impatto e consumi ridotti al mini- mo. La casa deve essere sempre più in grado di ottimiz- zare le risorse energetiche grazie a innovazione, tecno- logia e isolamenti ad altissime prestazioni. Così anche il silenzio è servito. Pagina 4 PER CONSUMARE MENO E VIVERE MEGLIO Risparmio energetico, riduzione degli sprechi e ottimiz- zazione dei consumi. Investendo in tecnologa si può fare. Grazie anche a qualche aiuto in più. Pagina 6 UN UNIVERSO AUTOMATICO Porte che si aprono da sole, luci che si accendono al solo passaggio, acqua calda che non scalda più la bol- letta e un letto così intelligente da sapere già qual è la canzone che può conciliare il sonno. Questo è il presen- te che sa molto di futuro! Pagina 7 INNOVAZIONE A CINQUE STELLE Sono stati i primi a introdurre tecnologia nei propri standard edilizi. I clienti apprezzano e per gli alberghi ogni soluzione di sicurezza e comfort vale una stella in più. Pagina 11 t t t t

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DOMOTICA E INNOVAZIONELA GUIDA PER CAPIRE LE TECNOLOGIE CHE MIGLIORANO LA TUA VITA

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DICEMBRE 2007

QuEStO SupplEMENtO è StatO rEalizzatO da MEdiaplaNEt.il SOlE 24 OrE NON ha partEcipatO alla Sua rEalizzaziONE E NON ha rESpONSabilità pEr il cONtENutO

Il futuro nel quotidianoPer comprendere che cosa sia effet-tivamente la domotica e quale im-portanza abbia oggi, e rivestirà in-dubbiamente nei prossimi anni, è utile partire dall’attuale emergenza energetica e ambientale. Un esempio davvero concreto e significativo che tocca tutti quanti.

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VERSO UNA CASA PASSIVAZero emissioni, zero impatto e consumi ridotti al mini-mo. La casa deve essere sempre più in grado di ottimiz-zare le risorse energetiche grazie a innovazione, tecno-logia e isolamenti ad altissime prestazioni. Così anche il silenzio è servito.

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PER CONSUmARE mENO E VIVERE mEglIORisparmio energetico, riduzione degli sprechi e ottimiz-zazione dei consumi. Investendo in tecnologa si può fare. Grazie anche a qualche aiuto in più.

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UN UNIVERSO AUtOmAtICOPorte che si aprono da sole, luci che si accendono al solo passaggio, acqua calda che non scalda più la bol-letta e un letto così intelligente da sapere già qual è la canzone che può conciliare il sonno. Questo è il presen-te che sa molto di futuro!

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INNOVAzIONE A CINqUE StEllESono stati i primi a introdurre tecnologia nei propri standard edilizi. I clienti apprezzano e per gli alberghi ogni soluzione di sicurezza e comfort vale una stella in più.

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SOmmARIO

Domotica over IP: l’innovazione passa per gli standard . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Verso una casa passiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

tecnologia, disabilità e agevolazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Soluzioni chiavi in mano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sulla punta delle dita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Per consumare meno e vivere meglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

tecnologia alla portata di tutti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Un universo automatico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

l’abc della domotica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una scelta di classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Building automation e risparmio energetico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Costruire un futuro sostenibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

l’higt tech come strumento per la qualità degli edifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

l’Italia della maturità domotica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Innovazione a cinque stelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il dito è la vostra chiave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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mEDIAPlANEt wIth REACh AND fOCUSwww.mediplanet.com

DOmOtICA E INNOVAzIONEProject manager: Marilena Manzoni, Mediaplanet + 39 02 36269427Production manager: Gianluca Cò, Mediaplanet + 39 02 3626 9429testi: Giuseppe CarissimiProduzione / layout: Artémida - Marco Poltronieri - [email protected] e distribuzione: Il Sole 24 OrePhoto: StockXCHNG

Mediaplanet è la casa editrice leader in Europa per la pubblicazione di supplementi tematici allegati a quotidiani e portali online di economia, politica e finanza. Per ulteriori informazioni: Filippo Gioiello, 0236269426

Se il costo sociale delle abitazio-ni è arrivato a pesare sul 30% del bilancio energetico di ogni paese ed è causa del 30% delle emissioni inquinanti in atmo-sfera, con un dato in costan-te aumento, le uniche risposte attuabili nell’immediato sono all’insegna, della domotica. Non è infatti pensabile che si possano contenere gli sprechi spegnendo soltanto qualche lampadina o abbassando il livello del condi-zionatore. E neppure che ci si possa rivolgere sistematicamen-te all’eolico o al nucleare, alme-no non nel breve periodo. È in-vece possibile e urgente attivare una nuova filosofia dell’abitare, dove automatismi, lusso e com-fort diventino sinonimi di qua-lità della vita e risparmio. La domotica, anzi l’automazione domestica, rappresenta proprio questo. Significa integrare tec-nologie e impianti, ottimizzare le risorse, razionalizzare i con-sumi, sfruttare le energie rinno-vabili e i principi di ecoedilizia,

il futuro nel quotidianoPer comprendere che cosa sia effettivamente la domotica e quale importanza abbia oggi, e rivestirà indubbiamente nei prossimi anni, è utile partire dall’attuale emergenza energetica e ambientale. Un esempio davvero concreto e significativo che tocca tutti quanti.

fino a ridefinire funzionalmente gli spazi. “La casa è cambiata” dice paolo Mongiovì, presidente di Assodomotica, “e si richiede una maggiore versatilità e flessi-bilità”. Il soggiorno diventa così un ambiente serale e notturno, la camera da letto anche luogo di studio o di lavoro, tanto da esigere una maggiore esposizio-ne alla luce naturale. “La do-motica risponde anche a queste nuove esigenze, perché rende capace la casa di adattarsi al cambiamento fisico e temporale di chi ci abita”. Gli automatismi rendono tutto più comodo e fa-cile e offrono nondimeno una sicurezza considerevole: rispon-dono efficacemente ai furti, agli incidenti domestici e permettono scenari capaci di interpretare la casa come un intenso piacere. È possibile infatti colorare le luci, gli ambienti, attivare gli impian-ti audio e video come fossero elementi d’arredamento. Si può poi modulare la luce artificiale in funzione di quella solare e

si possono tenere sotto control-lo i consumi evitando fastidiosi black out. La domotica è oltre-tutto una realtà imprescindibile per i portatori di handicap, aiu-tandoli nei movimenti e nella fruizione degli spazi. Il futuro sostenibile diventa quindi un processo quotidiano in cui tutti si possono impegnare concre-tamente a renderlo possibile. Anche le leggi e le agevolazioni partecipano a questa rivoluzione silenziosa. La necessità di met-tere a norma stabili e impianti è ormai legge e la finanziaria prevede sgravi fiscali per chi si dotasse di soluzioni dell’ultima generazione. Per di più, promuo-vere in modo sistematico i van-taggi della domotica vuol dire, in ultima analisi, fondare una cultura capace di favorire quella necessaria armonizzazione tra uomo e tecnologia. Per una effi-cace ed efficiente collaborazione presente e futura. �

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Marilena Manzoni

DOMOTICA E INNOVAZIONELA GUIDA PER CAPIRE LE TECNOLOGIE CHE MIGLIORANO LA TUA VITA

PUBBLICITÀ

DICEMBRE 2007

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET.IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL CONTENUTO

Il futuro nel quotidianoPer comprendere che cosa sia effet-tivamente la domotica e quale im-portanza abbia oggi, e rivestirà in-dubbiamente nei prossimi anni, è utile partire dall’attuale emergenza energetica e ambientale. Un esempio davvero concreto e significativo che tocca tutti quanti.

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VERSO UNA CASA PASSIVAZero emissioni, zero impatto e consumi ridotti al mini-mo. La casa deve essere sempre più in grado di ottimiz-zare le risorse energetiche grazie a innovazione, tecno-logia e isolamenti ad altissime prestazioni. Così anche il silenzio è servito.

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PER CONSUMARE MENO E VIVERE MEGLIORisparmio energetico, riduzione degli sprechi e ottimiz-zazione dei consumi. Investendo in tecnologa si può fare. Grazie anche a qualche aiuto in più.

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UN UNIVERSO AUTOMATICOPorte che si aprono da sole, luci che si accendono al solo passaggio, acqua calda che non scalda più la bol-letta e un letto così intelligente da sapere già qual è la canzone che può conciliare il sonno. Questo è il presen-te che sa molto di futuro!

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INNOVAZIONE A CINQUE STELLESono stati i primi a introdurre tecnologia nei propri standard edilizi. I clienti apprezzano e per gli alberghi ogni soluzione di sicurezza e comfort vale una stella in più.

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dOMOtica E iNNOVaziONE - DICEMBRE 2007pubblicità 3

Il mercato della domotica inizia a stratificarsi in sistemi di domoti-ca semplice, media ed high tech. Non più quindi sistemi adatti per “tutte le stagioni”, ma prodotti più o meno adatti a specifiche applicazioni. In questo senso Innovatech (www.innovatec.it), una delle aziende specializzate più longeve di questo mercato, per prima introduce il concet-to di “gamma di soluzioni” in un panorama fatto di aziende monoprodotto. L’azienda bo-lognese, che fa capo al gruppo Riello, si presenta al mercato per prima non più con una ma con ben 3 linee di prodotto, rivolte ad utenti e situazioni diverse: iPower è un sistema che mira ad un interessante rapporto presta-zioni/prezzo; iClass è un sistema che mira a soluzioni estetica-mente accattivanti attraverso la cura dei dettagli, dei materiali e delle prestazioni; iQ è il sistema intelligente, quello che permet-te di realizzare gli impianti più spinti per tecnologia, funziona-lità e facilità d’uso.I sistemi possono quindi vivere da soli in applicazioni sempli-ci o di media complessità come

domotica over ip: l’innovazione passa per gli standardIl mercato che cambia: da aziende monoprodotto ad aziende con una gamma completa di soluzioni interoperabili per abitazioni, condomini, terziario, basate sui protocolli internet e tanto, tanto software.

appartamenti e singoli uffici, o comporsi tra loro per realizzare sistemi molto integrati che coin-volgono domotica, sicurezza, climatizzazione, controllo ac-cessi, citofonia, multimedialità e quant’altro.Le modalità di questa integra-zione sono una innovazione molto importante, perché avvie-ne attraverso tecnologie stan-dard ed aperte: i protocolli IP (Internet Protocol) su rete LAN. Innovatech ha infatti sviluppato per ogni suo sistema la comuni-cazione IP, creando un protocol-lo aperto di comunicazione che offre l’apertura degli impianti verso il mondo informatico. Attraverso opportuni softwa-re (netdrivers) anche sistemi di terzi possono comunicare nella rete ed entrare a far parte di un sistema integrato: Ad esempio Innovatech in collaborazione con AVS electronics, azienda specializzata nei sistemi anti-furto, sta’ portando le funzioni avanzate della centrale antifur-to direttamente sui propri touch screen via IP.Questa innovazione si dimostra formidabile nei complessi con-

dominiali, in cui il cablaggio vi-deocitofonico viene sostituito da una rete LAN, il costo non è poi così diverso. Così lo stesso cavo trasporta il citofono, la rete in-ternet a larga banda, il control-lo remoto via web o cellulare, il controllo accessi, le telecamere e gli allarmi condominiali. I costi non sono più elevati rispetto agli stessi sistemi separati, ma il van-taggio è che l’interfaccia utente è unica, molto più sofisticata e semplificata, con grandi van-taggi per gli utenti. Numerose sono le realizzazioni in corso in cui dal touch screen del proprio appartamento si può gestire il cronotermostato, parlare al ci-tofono, controllare l’antifurto ed attivare il proprio cellulare per aprire il cancello condominiale.Un esempio concreto e visitabi-le di questo nuovo approccio è BIC, un palazzo uffici di medie dimensioni realizzato a Brescia e completamente gestito tramite rete IP. Antifurto, luci, tempera-tura, gestione dei consumi, con-trollo degli accessi, citofonia, te-lecamere e perfino gli ascensori sono gestiti tramite la rete LAN condominiale. Ogni ufficio è do-

tato di uno straordinario touch screen da tavolo che integra tut-te le funzioni. Ad esempio si può decidere chi entra e chi no nei vari uffici, quale temperatura impostare nelle varie zone, ri-spondere al citofono e chiamare gli ascensori, tutto in modo mol-to semplice. L’integrazione tra impiantisti-ca ed informatica rappresenta certo il futuro della domotica e della building automation, ma evidentemente l’applicazione di queste tecnologie richiede uno specialista, il system integrator, in grado di coordinare il proget-

to, il cablaggio e l’architettura software. Innovatech forma i propri partner (Professional De-aler) per dare localmente questi servizi a clienti e progettisti. Per BIC, ad esempio, il progetto è di Innovatech ma Feel 3, system integrator con sede a Brescia, cura la manutenzione del siste-ma in loco. In sostanza il mercato è cam-biato e sembra che nel prossimo futuro avremo molta più tecno-logia negli edifici, forse senza neanche saperlo. �

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I numeri unodella Domoticain Campania

Si chiama ‘casa passiva’ perchè la somma del calore passivo gene-rato all’interno dell’abitazione o catturato all’esterno, deve essere sufficiente (o quasi) a compen-sare i consumi quotidiani e le perdite della struttura durante la stagione invernale. In pratica si tratta di raggiungere un bilan-cio energetico prossimo allo zero e si può ottenere solo adottando tutti i ritrovati di tecnica edilizia, impiantistica e domotica dell’ul-tima generazione. Fondamentali sono le soluzioni di isolamento dell’edificio unite allo sfrutta-mento di energie rinnovabili e all’utilizzo di bioarchitettura e di materiali a bassissimo impatto ambientale. Tutti questi accorgi-menti fanno in modo che sia la stessa casa ad aiutarci a consu-mare meno e a proiettarci in un futuro certo.Dalla germania all’Italia, il passo non è così breveL’idea di casa passiva nasce alla fine degli anni ’80 grazie all’in-tuizione dell’ingegnere tedesco Wolfgang Feist in collaborazio-ne con la Lund University sve-dese. La prima venne realizzata a Darmstadt-Kranichstein, in Germania, nel 1991, grazie alla riscoperta del valore di materiali come il legno e la lana di roccia, utilizzati in maniera nuova ed efficiente per isolare la struttu-ra e migliorare le performance

Verso una casa passiva Zero emissioni, zero impatto e consumi ridotti al minimo. La casa deve essere sempre più in grado di ottimizzare le risorse energetiche grazie a innovazione, tecnologia e isolamenti ad altissime prestazio-ni. Così anche il silenzio è servito.

termiche. L’introduzione di im-pianti non convenzionali, come pannelli solari, pompe di calore e ventilazione a recupero energeti-co, ha poi fatto il resto. La spesa di gestione di una casa passiva è davvero sorprendente. La bolletta energetica vale il 90% in meno di quella di una casa tradizionale arrivando a spendere al massimo 1,5-2 euro all’anno per ogni me-tro quadro. Si può fare a meno di una caldaia tradizionale se il consumo di energia per me-tro quadro è inferiore a 15 kwh all’anno abbattendo ulteriormen-te i costi di esercizio, fino ad ar-rivare al fatidico zero. In Austria il senso di questa rivoluzione è stata perfettamente compresa e infatti a partire dal 2015 la casa passiva sarà lo standard prescritto per tutti gli edifici. In Italia solo l’Alto Adige è in linea con questo futuro mentre nelle altre regioni si annaspa tra difficoltà di natura burocratica e poca dimestichezza del mercato nell’ assorbire l’inno-vazione.Isolamento di classe AQualche considerazione generale può essere fatta, tenendo presen-te che la legge 10/91 stabilisce le norme per il corretto isola-mento termico degli edifici e la legge 447/95 per quello acustico. L’obiettivo non è certo quello di raggiungere l’efficienza di una casa passiva propriamente detta,

ma comunque di ottenere da un Ente certificatore il patentino di qualità, ovvero la tanto ambita classe A, che rispetta appieno i criteri di contenimento dei con-sumi energetici. E si può ottenere attraverso:materiali – In montagna viene utilizzato più che altro il legno, perchè reperibile in loco e quin-di a basso impatto ambientale. Esistono però altri materiali, uti-lizzabili anche su strutture pree-sistenti, come pannelli di lana di roccia, di materiale riciclato, di fibre di cellulosa o blocchi realiz-zati con un particolare impasto di calcestruzzo e argilla espansa. modalità – Principalmente ci sono tre tipologie di isolamen-to: a cappotto (strato isolante all’esterno), a controparte (all’in-terno) o nell’intercapedine dei muri, a seconda delle esigenze riscontrate. Dove – Su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate.L’utilizzo di infissi ad alta capacità isolante è importante, perchè permettono prestazioni e risparmi 4 volte su-periori a quelli tradizionali.Sole – In caso di nuovi edifici deve essere rispettato l’orienta-mento sud-ovest, necessario a sfruttare meglio i raggi del sole in termini di luminosità e riscal-damento naturali. Vapore – L’isolamento efficien-te permette anche una corretta

traspirazione dei muri, evitando condensa e muffe, e permetten-do una migliore circolazione dell’aria, fondamentale se si vuo-le inserire un sistema di venti-lazione controllata a recupero energetico.Ermeticità – Fattore fondamenta-le nel criterio di assemblamento delle parti. Le tolleranze stabilite in fase di progettazione devono essere riscontrate successivamen-te nella costruzione. Una buona ermeticità evita inoltre danni e deterioramenti all’edificio.Equilibrio – Si ottiene quando l’ambiente fornisce al nostro corpo la stessa quota di calore che il corpo cede. C’è bisogno di un sistema domotico capace di controllare automaticamente la

temperatura, evitando sprechi e gestendo al meglio il calore ne-cessario nei vari ambienti.Acustica – L’isolamento con l’utilizzo di materiali appropriati consente di ottimizzare l’insono-rizzazione, tra esterno-interno e interno-interno, abbassando di 5-12 db il livello dei suoni.Risultato - Consentire alle abi-tazione di disperdere meno ca-lore e di mantenere anche una temperatura costante nella bella stagione per evitare l’uso ecces-sivo di sistemi di raffreddamento. Quanto migliore è l’isolamento termico, tanto migliori saranno le temperature delle pareti e così il comfort termico interno con conseguenti notevoli risparmi sui consumi di energia. �

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Q-OTTOLa Domoticada Scrivania.Innovatech ha presentato a Bre-scia il primo edificio digitale completamente controllato su rete IP. Tutti i sistemi tecnolo-gici, dalle singole luci alla cli-matizzazione fino al controllo degli accessi e degli ascensori, sono cablati e controllati attra-verso una capillare rete LAN. Ogni ufficio dispone di un touch screen da tavolo, il Q-OTTO, che permette di rispondere al citofo-no, regolare la climatizzazione, l’antifurto, le telecamere e tutte le altre funzioni in modo inte-grato, semplice ed economico. Lo stesso cavo dati, ad esempio, oltre a tutti i servizi domotici, trasporta anche Internet a larga banda e permette il controllo re-moto di ogni singolo ufficio.Per informazioni:Innovatech - www.innovatec.itTel. 051 753377

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Futurhome è un’azienda gio-vane e dinamica del merca-to domotico italiano che ha l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di moder-nizzazione degli spazi abita-tivi con soluzioni concrete, all’avanguardia e alla portata di tutti. Futurhome offre ‘pac-chetti’ chiavi in mano che si contraddistinguono per sem-plicità, affidabilità, flessibili-tà, sicurezza e risparmio. Ogni cliente diventa così protago-nista delle proprie esigenze, scegliendo la soluzione che più lo soddisfa a un prezzo chiaro e competitivo. Ogni ‘pacchetto’ comprende un si-

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Sistemi intelligenti in un’ottica di acquisto responsabile... questa è l’idea di Futurho-me Srl, che propo-ne tecnologia di qualità, uti-le, efficace e a prezzi assolu-tamente vantag-giosi.

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Un piccolo gesto della mano, un programma che si attiva, un bisogno che immediatamente si realizza e il gioco è fatto. Questo è il bello della tecnologia. Rende tutto più comodo, più facile, ed è anche capace di mettere ordine alla giungla di interruttori, elet-trodomestici e impianti presenti nelle nostre abitazioni. Questa è in particolare la domotica. Negli ultimi anni ha fatto grandi passi in avanti e oggi offre a tutti la possibilità di dotarsi di un effi-cientissimo sistema di controllo per gestire tutta quanta la casa. Il risultato è comfort, sicurezza

Sulla punta delle ditaComandi multipli, soluzioni wireless e sistemi in grado di dialogare con porte, luci o finestre. E basta solo sfiorare uno schermo…

Ma lo sai che...

Stile, Design, Tecnologia. DOMOTA e’ il segreto!

La legge 13/1989 ha previsto la creazione di un fondo a beneficio di persone disabili o con gravi problemi di mobilità per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Avendone titolo, si possono acquistare montascale elettrici, rilevatori di fughe di gas o automatismi per porte e finestre con sgravi e rimborsi che possono andare a coprire l’intera spesa sostenuta. Anche Comuni e Regioni favoriscono questi interventi, senza dimenticare che le medesime facilitazioni si possono ottenere inserendo soluzioni domotiche in uffici e aziende per agevolare l’ingresso e la permanenza di disabili. Così risulta indiscutibile che l’home e la building auto-mation possano migliorare la qualità di tutti quanti. �

e ottimizzazione dei consumi. Il suo nome è Touch screen.

Comandi a sfioramentoIl Touch screen è il cuore del si-stema domotico. Si tratta di un pannello di controllo in tutto e per tutto simile a uno schermo a cristalli liquidi di un computer. Si attiva semplicemente sfioran-dolo con un dito ed è l’interfaccia finale di un software specifico abilitato a spegnere, accendere, muovere e controllare. Sfioran-do un’icona, si attiva un insie-me di comandi precedentemente programmati e memorizzati. In

commercio ne esistono di vari tipi, prezzi e funzioni, anche for-niti di navigatori rotativi, come nel caso dell’americano AMX, chiaramente ispirato all’iPod. Con il touch screen è possibile costruire un corredo di videate relative alle diverse situazioni da gestire e si è così in grado di controllore qualunque apparec-chio collegato alla rete elettrica o alla linea telefonica e infor-matica. L’efficienza del sistema sta nel tradurre la complessità di dati e tecnologie in un linguag-gio semplice e immediato. E così il futuro è realtà. �

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Cambiare e innovare costa, non c’è dubbio. A volte si evita di farlo perchè la spesa immediata è nettamente maggiore e non si è perfettamente a conoscenza dei vantaggi a causa di mancan-za di informazioni, di cultura, di

per consumare meno e vivere meglioRisparmio energetico, riduzione degli sprechi e ottimizzazione dei consumi. In-vestendo in tecnologa si può fare. Grazie anche a qualche aiuto in più.

portafoglio. Introdurre soluzio-ni dell’ultima generazione nelle nostre case può portare a tutti notevoli vantaggi, con una rica-duta assolutamente positiva sul budget familiare. La domotica fa risparmiare energia e si trat-

ta di aspettare solo pochi anni per raccoglierne i frutti. Il qua-dro normativo della finanziaria 2007 ha stabilito una detrazione fiscale in tre anni del 55% delle spese sostenute, comprese quelle di progettazione e certificazio-ne dell’edificio. Sono oggetto di questo sgravio l’isolamento delle pareti, i serramenti, i pannelli solari e le caldaie a condensazio-ne. La finanziaria 2008 comun-que ha già previsto l’estensione delle detrazioni anche agli anni 2009-2010 e quindi la riqualifi-cazione energetica delle abita-zioni non si fermerà. Oltretutto anche altri enti si danno da fare per agevolare il cambiamento, per coinvolgere finanche le fa-miglie a più basso reddito. Ad esempio Legambiente, in accor-do con Federcasse, eroga prestiti a tasso agevolato per la diffusio-ne di sistemi per la produzione d’energia da fonti rinnovabili.

Riscaldare costaIl problema più grande in termi-ni di consumi energetici e non-dimeno di impatto ambientale è sicuramente dovuto alla neces-sità di riscaldare le nostre case. In città il problema è ancora più sentito, visto che molto spesso si è costretti a fare a meno dell’au-tomobile. Il riscaldamento incide per 1/3 sulle emissioni totali di gas serra nell’atmosfera, unita-mente agli altri sprechi energe-tici domestici. La situazione non potrebbe che peggiorare se non si attuano immediatamente le contromisure necessarie offerte per l’appunto dalla domotica, con la razionalizzazione e l’otti-

mizzazione dei consumi.

Cosa fareI vecchi edifici sono i maggiori imputati per gli sprechi di ener-gia. Non sono coibentati e le prestazioni di pareti e serramenti non sono idonee ad arrestare gli spifferi. L’isolamento è quindi il primo intervento da attuare. Il risparmio conseguente sulla bolletta equivale a recuperare la cifra investita nel giro di 6-7 anni. E altri sono i consigli che si possono dare per contenere i consumi:Lampadine – Meglio quelle a fluorescenza compatta, da uti-lizzare però solo nei luoghi dove la luce sta accesa per lungo tem-po, visto che hanno bisogno di riscaldarsi 3-4 minuti prima di raggiungere l’efficienza. A fron-te di una spesa maggiore (20 euro contro un solo euro per le lampadine a incandescenza), la durata è 12 volte superiore, il consumo è del 75% inferiore. Il loro impiego si traduce nell’im-mettere in atmosfera 80 kg di CO2 in meno all’anno.Stand by – Spegnere completa-mente luci ed elettrodomestici quando non servono in quanto le funzioni di stand by consu-mano corrente. Mediamente in una casa equivale a buttar via 90 kwh all’anno e a spargere nell’aria 64 kg di CO2 in più. Riscaldamento – La temperatura ideale è 18-20°. Una persona che sosta in una stanza per almeno 20 minuti fa innalzare la tempe-ratura di 1-2° e quindi bisogna dotarsi di termostati che inter-rompano l’emissione di calore.

Ogni grado in più del necessario consuma il 7% in più di metano o gasolio.Condizionatori – Rinfrescare la casa va bene, ma sarebbe meglio non far scendere la temperatura oltre i 6° in meno rispetto a quel-la esterna. È anche una questio-ne di salute. Va fatto presente che una casa ermeticamente iso-lata rende possibile il recupero di 2°, perchè più fresca di quella tradizionale, e il che significa un 15% di risparmio.Acqua – Ogni individuo consu-ma 230 litri di acqua al giorno per i soli consumi domestici. Per diminuire tale quantità, meglio dotare tutti i rubinetti di fran-giflusso (misclatore di acqua e aria) e avere sciacquoni con doppia funzionalità. Si può ri-sparmiare il 30%.

Per saperne di piùLa Rete può servire a questo sco-po. Per conoscere dati, soluzio-ni, nuove prospettive, e sapere di contributi e facilitazioni fiscali da parte di Stato, istituzioni ed enti locali. Basta cliccare su:www.domotecnica.it - Domotec-nica offre soluzioni per ottimiz-zare riscaldamento e climatizza-zione.www.enel.si - Enel spiega come si ottengono risparmio ed effi-cienza energetica.www.energoclub.it - Energoclub fornisce consigli sull’uso razio-nale dell’energia.www.legambiente.eu - Legam-biente promuove le fonti rinno-vabili e l’uso più consapevole delle risorse energetiche. �

D. Che legame c’è tra B.A. e ri-sparmio energetico?R. La BA è “il cervello” dell’edi-ficio, la struttura “pensante” e pertanto responsabile del fun-zionamento di ogni impianto. Spesso un sistema di climatizza-zione, un impianto di illumina-zione o una centrale termica che sembrano funzionare all’appa-renza correttamente, nella realtà consumano considerevolmente più di quanto strettamente ne-cessario. La gestione energetica degli edi-fici domestici ed industriali tra-mite l’automazione intelligente consente una più razionale ge-stione dell’illuminazione, della climatizzazione, degli impianti di riscaldamento e dei carichi elettrici con un risparmio ener-

building automation e risparmio energetico Un investimento in-telligente per rispar-miare energia e vi-vere meglio

getico che può superare il 30%. La B.A. garantisce una maggiore sicurezza ambientale, aumen-tando la controllabilità degli impianti, ed un miglioramento del comfort negli ambienti. La BA è quindi una tecnologia, che coniuga cultura del risparmio ed evoluzione del comfort, massi-mizzando il benessere e mini-mizzando i consumi ed i costi.

D. C’è ancora diffidenza verso questo tipo di tecnologia da parte del cliente finale?R. Si tratta di una tecnologia ancora abbastanza nuova ed è comprensibile la diffidenza nei confronti di ciò che è poco co-nosciuto. Inoltre vi sono aziende che vantano esperienze nel set-tore ed implementano sistemi di questo tipo senza essere dotate di competenze ed l’esperienza. Il risultato purtroppo porta il cliente a non fidarsi dei sistemi di Building Automation e a farsi carico dei maggiori costi dovuti

a sprechi energetici ed all’impie-go di personale per la gestione manuale degli impianti.Astrim S.p.A. è un’azienda con fondata esperienza nel settore energetico e della regolazione, ed è partner di aziende leader a livello mondiale nel campo della Building Automation. Compe-tenza, professionalità e continu-ità di servizio, dalla progettazio-ne sino alla gestione ed alla ma-nutenzione, sono caratteristiche essenziali per ottenere risultati nel risparmio e nel comfort ed hanno sempre rappresentato i nostri punti di forza. D. Che caratteristiche deve posse-dere un buon sistema di BA?R. Per concludere si può affer-mare che un buon sistema di BA deve possedere intelligenza, semplicità d’uso, flessibilità, af-fidabilità nella gestione ed esse-re in grado di garantire benefici concreti in termini di comfort e risparmio energetico. �

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dOMOtica E iNNOVaziONE - DICEMBRE 2007pubblicità 7

D. Di cosa si occupa una società come la vostra?R. Evolvente è composta da una Divisione Software di Ingegneria e da una Divisione Energia. Quest’ul-tima è dedicata al Fotovoltaico ed al Bioetanolo.D. quali software proponete?R. Ad esempio Designbuilder, che permette di fare diagnosi energeti-che molto approfondite sui consu-mi di un edificio o di un impianto. E Klima Europa, sulla Legge 10/91 (DLgs nr.311), che stabilisce le me-todologie per il risparmio energeti-co quando si costruisce ex novo. D. quali sono i vostri interlocutori? R. Sono enti di certificazione ener-getica dei fabbricati, società d’in-gegneria e General Contractor che operano nella costruzione di gran-di edifici, oppure Imprese Impian-tistiche ed Esco che operano nel Settore Energetico.D. quali prospettive?R. Una volta che sarà stata fatta chiarezza tra normative europee e nazionali, il nostro operato sarà in grado di modificare tutto il merca-to delle costruzioni e dell’energia, viste le ripercussioni positive che avrà sulla vita di tutti quanti. �

Tecnologia alla portata di tuttiCome rendere più funzionale la propria abitazione? E da chi farsi consigliare? A queste e altre domande risponde un esperto, Massimo Labbrozzi, amministratore delegato di Innova-tech, azienda leader del mercato italiano in tecnologia domotica.

Che cos’è un sistema domotico?Esistono vari livelli, in base sia alle esigenze dei singoli che al budget, e gli interruttori multifunzionali, già conosciuti e utilizzati dalla maggior parte delle persone, sono solo l’anticamera di questa tecno-logia. Una casa si può definire

veramente ‘intelligente’ quando siamo in presenza di un softwa-re capace di gestire e coordinare più impianti, e di una interfaccia utente che integri le funzioni di più sottosistemi.Quali vantaggi?Un sistema integrato di un’abita-zione è paragonabile a quello del-le automobili. Con una sola chia-ve si attivano un’infinità di fun-zioni, senza fatica e senza perdite di tempo. Le tecnologie domotiche non solo aiutano a vivere meglio ma, ad esempio, permettono in-terventi di manutenzione più effi-caci e meno onerosi con risparmi energetici considerevoli.

Quale sistema scegliere?Qualcosa che sia effettivamente utile alle nostre esigenze. Normal-mente la richiesta è per la gestione integrata di più impianti quali an-tifurto, tapparelle, condizionatori e telecamere. Le soluzioni di fascia alta prevedono anche la gestione integrata audio-video. Esistono poi tecnologie molto spinte, come quelle che si interfacciano alla li-nea telefonica o alla fibra ottica, ma devono ovviamente essere sfruttate con una progettazione ad hoc, altrimenti si rivelano del tutto superflue.A chi rivolgersi per conoscere, in-formarsi e acquistare?

Massimo Labbrozzi - Amministrato-re Delegato Innovatech

Il luogo principe è sicuramente Internet. In rete si possono visio-nare soluzioni e conoscere prezzi e recapiti di specialisti presenti nel-la propria città, che normalmente possiedono anche show room dove mostrare i prodotti. Invece i canali tradizionali, come negozi e ma-gazzini, non sono ancora all’avan-guardia nell’offerta tecnologica.Cosa impedisce ancora la diffusio-ne di questa tecnologia?A parte l’eventuale aiuto di leggi e agevolazioni fiscali che potrebbero certamente servire allo scopo, è la mancanza di un canale di vendita ben identificabile il più grosso fre-no allo sviluppo del settore.

EXpErt paNEl | MASSIMO LABBROZZI

Cosa si può fare?E’ importante che sia il cliente ad attivarsi, ma è anche vero che bi-sognerà aspettare una nuova ge-nerazione di impiantisti, capace di rinnovare quella attuale.Quali obiettivi per il futuro?Le aziende non solo stanno speri-mentando nuovi impianti per offri-re vantaggi tecnologici di rilievo a un prezzo ragionevole, ma hanno anche aperto un canale privilegiato con i costruttori di case per inserire molto più domotica nel capitolato. La tecnologia oggi è la sola a poter qualificare un’abitazione e questa semplice verità porterà finalmente nel futuro le nostre case. �

A fare un salto in una delle tan-te fiere di domotica si può usci-re davvero pazzi di meraviglia. Perché non si può che rimane-re sbalorditi di fronte alle tante possibilità che vengono presen-tate allo Smau di Milano o al Sat Expo di Roma. Le aziende si dimostrano sempre più ag-guerrite, di idee, nel rispondere puntualmente a nostre esigenze concrete o soltanto immaginate. Ricerca e innovazione svolgono così un ruolo sempre più impor-tante nella vita di tutti i giorni, non solo perché rendono più confortevole il presente, ma an-

che e soprattutto perché un fu-turo molto più pulito, sostenibi-le e sicuro non rimanga soltanto sulla carta.Progettazione sostenibileControllare quanta spesa è ri-masta in frigorifero o avviare la lavatrice dall’ufficio. Queste o altre incredibili soluzioni si possono ottenere con un sistema domotico neppure tanto com-plesso. Basta sfruttare le poten-zialità remote di Internet o di un semplice telefonino. Utili si, ma non è certo per questo motivo che ci si avvicina alla home au-tomation. Oggi è diventata molto

più accattivamente la proposta legata a risparmio energetico e sviluppo sostenibile. L’ambiente va tutelato, rispettato e la do-motica può fare molto in questo senso. Innanzitutto controllare e gestire gli impianti per ottimiz-zare i consumi. Sfruttare appie-no l’utilizzo di tecnologie in fase di edificazione, magari unendo a coibentazioni all’avanguardia sistemi energetici in grado di utilizzare pannelli solari e pom-pe di calore. Oggi si progettano in questo modo interi stabili per il pubblico e il privato, per le im-prese e le istituzioni. L’Italia sta muovendo i primi passi in que-sto universo. Ad esempio alla ProMo di Modena opera un La-boratorio di Domotica che speri-menta nuove idee per l’edilizia e nelle Marche si è addirittura avviato un programma abitativo davvero all’avanguardia in ter-mini di sostenibilità, risparmio e utilizzo di energie rinnovabili. Presto o tardi il futuro sarà real-tà anche nel nostro paese. Si può fare di piùManca ancora una cultura ade-guata in materia di sicurezza elettrica. In Italia 2/3 delle abi-tazioni costruite prima del 1990, quindi prima dell’entrata in vi-gore della legge 46/90, ancora non rispettano le norme. Un 13% è a rischio di incendio, il 52% può incappare in incidenti domestici di ogni tipo e l’aumen-to esponenziale in questi ultimi anni di condizionatori non ha fatto che aumentare il pericolo. Inoltre, secondo i dati raccolti dai Vigili del Fuoco, circa il 38% degli incendi di grande rilevan-

Software per l’edi-lizia innovativaCome ottimizzare i consumi e risparmia-re energia? Roberto Salimbeni, ammini-stratore di Evolvente Srl, ci spiega l’impor-tanza del software nella building auto-mation.

un universo automaticoPorte che si aprono da sole, luci che si accendono al solo passaggio, acqua calda che non scalda più la bolletta e un letto così intelligente da sapere già qual è la canzone che può con-ciliare il sonno. Questo è il presente che sa molto di futuro!

za in luoghi pubblici o aperti al pubblico sono di natura elettrica (fonte: Demoskopea per Prosiel). Molto possono fare le norme, è vero, ma se la sicurezza rimane un privilegio di pochi e a costi elevati, la strada da percorrere sarà ancora lunga e ardua. Ecco perché la domotica sta cercando oggi di risolvere questo ordi-ne di problemi all’interno delle politiche di settore, non solo facendo pressione su Stato e istituzioni per ottenere maggiori agevolazioni fiscali e contributi ma proponendo soluzioni sem-pre più semplici, affidabili e na-turalmente poco costose. Sistemi apertiA molte persone sarà capitato di acquistare un sistema di allarme piuttosto che un elettrodome-stico e venire a scoprire succes-sivamente che non è possibile collegarlo con questo o quell’al-tro impianto. Uno degli obiettivi delle aziende sarebbe quello di offrire prodotti che abbiano un linguaggio comune, che siano in grado di dialogare tra loro an-che se di marche differenti e che possano ricevere manutenzione da chiunque. Questi sistemi esi-stono già e si chiamano ‘sistemi aperti’. Le specifiche tecniche di funzionamento vengono rese pubbliche in modo che qual-siasi azienda possa decidere di sviluppare dispositivi confor-mi e interoperanti. I vantaggi sono evidenti e rappresentano un altro passo in avanti verso un futuro certamente possibile e sostenibile. �

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D. Perchè l’abc della domotica?R. C’era la necessità di fare chiarezza sull’argomento e in-fatti è il primo libro uscito in Italia che tratta a fondo questa materia. L’obiettivo, tra l’altro, è stato quello di ribadire quan-to sia importante la tecnologia per aumentare la sicurezza, contenere i consumi energeti-ci e migliorare la qualità della vita. Basti pensare che nel no-stro paese è prioritario il pro-blema della sicurezza, infatti avvengono più di 4 milioni di incidenti domestici all’anno in buona parte legati all’elettri-cità. Si può fare sicuramente qualcosa, sia rispettando le norme già esistenti che ag-giungendo i controlli e le auto-mazioni che la domotica mette a disposizione.

D. Il libro aiuta in questo sen-so?R. Va detto che è soprattutto

l’abc della domoticaCome imparare a districarsi nel complicato universo delle tecnologie per la casa? Un aiuto significativo potrebbe arrivare da “L’abc della domotica” (ed. Il Sole 24 Ore Pirola, 2004), scritto da Giuseppe Quaranta e da Paolo Mongio-vì, presidente di Assodomotica e titolare di Sistema Casa, un’azienda che dal 1993 opera nel settore. A lui abbiamo chiesto qualche ragguaglio in più.

una guida tecnica, ad uso di progettisti e installatori. Ma gli esempi pratici non mancano, perchè si occupa di prodotti e di metodologie di progettazio-ne attraverso esperienze regi-strate direttamente sul campo da Sistema Casa. Per questo può risultare utile a tutti per orientarsi nelle scelte e negli acquisti.

D. Cos’altro bisogna sapere?R. Che siamo in presenza di un vero impianto domotico quando si integrano almeno tre funzionalità, che devono comunque essere in grado di dialogare tra loro. Ad esempio uscendo di casa e inserendo l’allarme, automaticamente si spegneranno le luci, si abbas-serà il riscaldamento o si chiu-derà il gas, in base allo ‘scena-rio’ previsto e memorizzato dal sistema. Non solo è comodo e non solo può razionalizzare i

consumi energetici, ma annul-la completamente il livello di rischio dovuto a dimenticanze o distrazioni.

D. A chi rivolgersi per acquistare queste soluzioni?R. All’installatore, cioè a chi realizza l’impianto. Deve ave-re naturalmente le competen-ze adeguate, soprattutto se il sistema è complesso, e attual-mente non è ancora facile tro-varne di veramente esperti. Per questo è ancora utile affidarsi direttamente alle aziende che producono o distribuiscono so-luzioni domotiche. Ad esempio noi, come Sistema Casa, for-niamo questo servizio dando supporto agli installatori senza specifiche competenze. Li aiu-tiamo nella progettazione sul campo e inoltre organizziamo corsi per formarli alle nuove tecnologie.

D. qual è oggi il cliente-tipo?R. I maggiori fruitori sono i possessori di ville, di apparta-menti di un certo prestigio, di abitazioni che necessitano di soluzioni personalizzate inclu-denti sistemi di allarme e con-trollo avanzati e persone che hanno bisogno di automatismi a causa della disabilità, oltre-tutto usufruendo di rimborsi convenienti alla messa in ope-ra di queste soluzioni.

D. E per tutti gli altri?R. L’offerta è ampia e così sono sempre più numerose le perso-ne che oggi si dotano di questi sistemi anche con una spe-sa contenuta, nell’ordine dei 2-3000 euro. Però è ancora ca-rente la cultura della domotica sia tra gli operatori che tra gli utenti finali, tanto da limitarne la diffusione. In qualche modo non è chiaro, ad esempio, che la domotica offra indubbi van-

taggi anche in termini di ri-sparmio energetico, visto che è un argomento molto sentito di questi ultimi tempi. Altro ostacolo è la formazione. Man-cano specialisti, manca perso-nale esperto, perchè la domo-tica richiede conoscenze mul-tidisciplinari che solo scuole e università possono dare. Le iniziative si stanno però inten-sificando, tra fiere, convegni e corsi a vari livelli.

D. E un’azienda cosa può fare?R. Favorire una maggiore ra-zionalizzazione dell’offerta. Esistono vari sistemi e varie soluzioni, è vero, ma mancano di flessibilità e di universalità. La tecnologia dovrebbe rappre-sentare esattamente l’opposto. Ma anche in questo caso si stanno facendo grandi passi in avanti. �

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Cosa significa fare una scelta di classe?Significa considerare il com-fort come valore complessivo e quindi capace di soddisfare non soltanto le esigenze di funziona-lità e sicurezza, ma anche quelle di relax e di svago. Per questo ci occupiamo sia di case che di imbarcazioni, e per questo si scelgono soluzioni capaci di in-teragire con gli impianti audio e video o con la colorazione del-le luci e degli ambienti. Perchè l’automazione domestica è un modo di vivere con intensità e classe il piacere della casa.

Automazione domestica e non

una scelta di classeCon la “mission” di creare un nuovo modo di vivere e lavorare, Crestron propone tecnologie che trovano applicazione in ambiente domestico e professionale, nel tempo libero e nell’education; dalla casa allo yacht, dall’ufficio all’aula scolastica, sempre nel segno de-gli automatismi più evoluti e raffinati. Rosario Marseglia, direttore commerciale di Crestron Italia, affronta con noi le tematiche legate all’Home Automation, spiegando come vivere con stile e nell’assolu-to comfort tutti i momenti della vita, anche quelli di svago.

domotica. Perchè?Quando si parla di domotica, ci si riferisce ai singoli componen-ti, che siano vidocitofoni piutto-sto che sistemi di controllo per l’apertura e la chiusura delle tapparelle. Mentre l’automazio-ne domestica è l’integrazione di tutte queste tecnologie e rappre-senta qualcosa che va ben oltre la semplice funzionalità.

Su cosa si basa?Il cuore del sistema è una Cpu capace di gestire ogni singolo componente domotico. È una scatola vuota, per così dire, che viene riempita da un software che si cuce perfettamente ad-

dosso alle esigenze dell’utente finale.

Come funziona?Attraverso un pannello di co-mando, un touch screen sia por-tatile che a incasso. Basta sem-plicemente sfiorarlo per attivare meccanismi assai complessi e puntuali.

quali vantaggi? Poter decidere in ogni momen-to cosa e come deve funzionare qualsiasi impianto della propria casa. Si unisce così il massimo dell’efficienza a soluzioni che prima potevano essere soltanto desiderate e immaginate.

quanto costa?Crestron offre soluzioni di fascia alta, non c’è dubbio, proprio per questa sua filosofia di offrire un piacere a 360°. Ma è anche pos-sibile, con un budget di media entità, automatizzare una vil-letta unifamiliare. E’ chiaro che sulla spesa finale incide lo spa-zio d’intervento.

Come opera Crestron sul mercato italiano?Attraverso il contatto diretto con architetti, impiantisti e costrut-tori. Andiamo anche sui cantieri per presentare le nostre soluzio-ni a chi deve pianificare un pro-getto. Siamo la filiale della casa

madre americana e facciamo commercializzazione, marketing e sevizi di supporto ai nostri in-stallatori con corsi di specializ-zazione e aggiornamento.

quanto conta il tema del rispar-mio nell’automazione domestica?Conta molto. Per l’azienda è una priorità e per i clienti un’oppor-tunità da cogliere. Basti pensare che offriamo soluzioni capaci di abbassare notevolmente il livello dell’illuminazione. L’iride uma-na non avverte questa differen-za, mentre la bolletta elettrica sì. Un vantaggio non solo per chi ha fatto questo tipo di scelta, ma per tutti. �

Rosario Marseglia - Direttore Commerciale di Crestron Italia

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Il termine domotica entra sem-pre più facilmente nei vocaboli legati all’edilizia.I molteplici prodotti che sono offerti dai costruttori hanno rag-giunto un elevato livello di af-fidabilità, e si stanno evolvendo verso la flessibilità e l’integrazio-ne. In questa fase diventa fon-damentale la figura dell’esperto che sa utilizzare le componenti tecniche più appropriate e come un sarto cucire la casa a misura del cliente.FEEL 3 (www.feel3.it) è una azienda bresciana che ha tra i suoi obiettivi quello di rendere semplice la fruizione dei diversi sistemi normalmente presenti in una abitazione, sicurezza, con-fort, svago, e molti altri sistemi integrabili per far si che il clien-te possa godere il tempo dispo-nibile nella sua casa e non per la sua casa.Gli specialisti che collaborano in stretta partnership condivi-dono l’attenzione per l’impec-cabile esecuzione dei lavori e la visione d’insieme di tutti gli aspetti. In questo legame nasce la ricerca per prodotti migliori e più vicini alle richieste che ogni giorno vengono fatte.

l’ high tech come strumento per la Qualità degli edifici.FEEL 3 a Brescia progetta e realizza impianti tecnologici ben armonizzati con gli altri impianti ed installazioni, per risultati mozzafiato.

L’aspetto tecnico, viene com-plessivamente integrato con l’aspetto estetico, la sempre pre-sente collaborazione di specia-listi in architettura di interni, e studi di architettura, appagano l’esigenza di gusto e raffinatezza degli ambienti.

Feel3 affianca alcuni costruttori che per primi stanno utilizzando nel residenziale impianti di inte-grazione come “plus” che valo-rizza il loro prezioso lavoro. Un nuovo modo di costruire che as-sicura un incremento del valore aggiunto degli immobili e offre una più facile commerciabilità. Questi motivi stanno fortemen-te spingendo i costruttori a far-si assistere dal progetto iniziale fino alla completa realizzazione dell’impianto.

Tutti i sistemi sono installati con grande cura: motorizzazioni che nascondono monitor e televisori anche di grande dimensioni, illu-minazione a led rgb, altoparlanti di elevata qualità ben nascosti in ambienti dall’acustica curate e dal design perfetto, telecamere ed antifurti presenti ma molto, molto discreti, software di con-

trollo semplicissimi, in grado di fare tutto con soli “3” tocchi sul-lo schermo.

Il successo si è visto da subito: progettisti, architetti e costrut-tori, viste le prime realizzazioni sono subito tornati alla carica con nuove richieste. I clienti hanno attivato un passaparola formidabile. L’azienda in poco più di due anni ha al suo attivo un portafoglio di lavori in corso davvero notevole.Ma non c’è solo il residenzia-le. Sono stati già realizzati due centri wellness, uno in Svizzera (Lugano) ed uno a Milano, che, guidati da studi di progettazio-ne di fama internazionale, han-no un’impronta unica. Impianti con oltre 300 circuiti luce re-golati automaticamente, teleca-mere, audio/video, tutto gestito e controllato in modo integrato e semplice dal personale, con grande vantaggio di immagine verso i clienti del centro.E’ appena stato ultimato B.I.C, Building Innovative Concept, un palazzo uffici totalmente digitale - dalle luci agli ascensori - rea-lizzato a Brescia in collaborazio-ne con Innovatech utilizzando

tecnologie su IP.Anche in questo progetto l’obiettivo è stata la semplicità dell’interazione con gli impianti, una tecnologia che semplifica le operazioni quotidiane (control-lo accessi, temperatura, backup dati, etc…) permettendo di con-centrarsi su ciò che è veramente importante.E’ stato realizzato in esclusiva per Exteta, azienda produttri-ce di arredi d’esterno attenta al design e all’innovazione, un box di controllo integrato che permette di comandare tutte le apparecchiature elettriche in-stallate nella loro Tea House: luci, tende, vaporizzatori, musi-ca e impianto di climatizzazione a portata di telecomando o di tastiera. Un sistema altamente personalizzabile, con comandi semplici e intuitivi, per un uti-lizzo in tutto relax. Sembra che la formula di FEEL 3 funzioni bene, nelle case e fuori, e certamente se ne sentirà parla-re a lungo. �

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dOMOtica E iNNOVaziONE - DICEMBRE 2007pubblicità 11

Pensate di dover spendere 150, 200 o addirittura più di 300 euro a notte. Come minimo pretende-rete che l’hotel abbia attrezza-ture e servizi all’altezza, anche personale sempre disponibile e scrupoloso, e che nella vostra stanza ci sia almeno l’impianto di climatizzazione, un telefono, un accesso Internet, i program-mi satellitari, luci, tapparelle e tende automatiche e non ultima una scheda al posto di una sco-modissima chiave. Vi sembra di chiedere troppo? Assolutamen-te no. Perchè oggi tutti questi comfort sono diventati l’offerta standard di moltissimi hotel, vi-sto che i parametri tecnologici ora sono parte integrante di un certo livello di categoria. In-somma: che siano a tre, quattro o cinque stelle, basta che uni-scano efficienza e cortesia a un pochino di domotica.

Building automationGli interventi atti a migliorare l’efficienza della struttura pos-sono essere sostanziali, in fase di edificazione, o mirati, in caso di ristrutturazioni successive. La building automation è comun-que una necessità per chi offre questo genere di servizi. Lo ri-chiede l’utenza e lo richiedono le attuali norme di sicurezza e di efficienza energetica per stabili e impianti di pubblica utilità. Oltretutto modernizzare signifi-ca aumentare il valore aggiunto della propria offerta, in termini di prezzi, di stelle e nondimeno di contenimento degli sprechi. In sintonia con queste esigenze, molte aziende hanno risposto con progetti studiati ad hoc per le strutture alberghiere. Per co-

innovazione a cinque stelleSono stati i primi a introdurre tecnologia nei propri standard edilizi. I clienti apprezzano e per gli alberghi ogni soluzione di sicurezza e comfort vale una stella in più.

minciare intervengono isolando la struttura. Recuperare 2 o 3° tra esterno e interno significa, per un albergo di medie dimen-sione, risparmiare anche 10-15.000 euro all’anno in riscal-damento e climatizzazione. E poi offrono hardware e softwa-re di gestione degli interventi, e una miriade di sistemi che ben si uniscono a soluzioni di bio-architettura e di sfruttamento delle energie rinnovabili.

I vantaggi Non solo la proprietà, ma an-che il personale trova beneficio dalle soluzioni domotiche. Ad esempio da un’unica postazione si possono controllare gli spa-zi comuni, i locali di servizio, le camere e tutti gli impianti, regolando temperature, accen-dendo e spegnendo luci o atti-vando sistemi di emergenza. Si possono ampliare le funzioni e gestire con un unico pannello di comando i servizi in came-ra, tanto che gli stessi clienti possano ordinare al bar o al ristorante restando comoda-mente nella propria camera e gestendo le proprie scelte attra-verso un piccolo schermo Lcd. Si possono anche offrire servizi di telefonia, segreteria automa-tica, Internet e video e audio on demand. Si possono garantire condizioni climatiche ottimali in qualsiasi luogo e con una ge-stione intelligente e meno one-rosa dell’energia. Si possono collegare i sistemi di videosor-veglianza per monitorare ogni area, dai parcheggi ai giardini o alle spiagge. Si possono ac-cludere sistemi di rivelamento incendi e fughe di gas o acqua,

per una tempestiva e puntuale gestione delle emergenze. Si possono offrire ai clienti sem-plici tessere magnetiche che permettono l’accesso alle came-re e a tutti i servizi connessi. Si può, in primis, risparmiare sul consumo di energia elettrica e termica, e sui costi del persona-le. E non è poco. �

I prodotti Ekey, distribuiti da Interel, sono sistemi per il con-trollo accessi a rilevamento di impronta digitale. Una fantasti-ca soluzione per avere la chiave sempre a portata di “dito”: basta strisciarne l’impronta sull’appo-sito sensore e magicamente si apre la porta di casa, il porto-ne del garage oppure si attiva/disattiva l’impianto di allarme. È Resistente alle sollecitazioni meccaniche, alle temperature più disparate (-40°C/80°C) e a un tasso di umidità fino al 95%. Caratteristiche:

Altissimo fattore di sicurezza •e possibilità di duplicazione nulla (es. per apertura di por-te blindate, per il caveau delle banche);Eliminazione dei supporti di •accesso (chiavi, tessere a bad-ge ecc…) soggetti a rottura o usura;

Oggi il nostro paese può final-mente vantare un diploma di ‘maturità domotica’ e lo dimo-stra il traguardo previsto per il 2010. Se il 10% delle abitazioni italiane avrà infatti introdotto sistemi di automazione, cosa che sembra ormai certa, vuol dire che tutto il settore sta lavorando bene sulla strada della funziona-lità, della sicurezza e nondimeno del risparmio energetico. Certo, la ‘laurea’ è ancora lontana, ma i risultati già si vedono, grazie anche a una migliore comuni-cazione verso gli utenti finali. Anche immobiliaristi e costrut-tori stanno mostrando un mag-gior interesse verso la domotica, capace com’è di far crescere il valore delle abitazioni, e ciò in-dubbiamente aiuta la diffusione di questa tecnologia.

Il quadro delle prospettiveLa proiezione di mercato in Italia, secondo l’associazione, prevede non solo un aumento di sistemi avanzati e assai personalizzati, ma anche una notevole crescita dell’offerta di sistemi di base a funzioni standard. Interessati all’acquisto di queste tecnolo-gie sono i proprietari di case, le imprese e naturalmente le istitu-zioni, e la possibilità di accedere a un benessere superiore diventa così alla portata di tutti. La sicu-rezza costituisce ancora il vola-no di questa rivoluzione e perciò il mercato si svilupperà in rela-

L’Italia della maturità domoticaEntro tre anni il 10% delle abitazioni nuo-ve o ristrutturate sarà valorizzato dall’ho-me automation. Lo assicura Assodomo-tica, prospettando anche un maggiore impegno di aziende, progettisti e impian-tisti sui temi della si-curezza e del rispar-mio energetico.

zione alla velocità con la quale i sistemi di sicurezza diventeran-no sistemi domotici. Le soluzio-ni disponibili sono sempre più ampie e gli utenti finali sempre più consapevoli. Fondamentale è infatti assicurare una corretta ed estesa comunicazione insieme alla crescita professionale degli operatori.

Il valore aggiuntoLa casa di oggi è cambiata. La logica abitativa è cambiata ed è orientata verso spazi flessibili in senso funzionale. Il soggior-no viene più sfruttato nelle ore serali e notturne, e la camera da letto diventa invece luogo di gioco o di lavoro durante il giorno. C’è stata quindi l’esigen-za di integrare la progettazione con i nuovi modelli di vivere in casa. Tutto ciò si traduce in una domanda di immobili di fascia alta, capaci cioè di venire incon-tro a queste esigenze. La casa domotica diventa così un valore aggiunto per gli utenti e nondi-meno per i costruttori.

Verso l’optimumIl traguardo del 10% non è certo sufficiente. Si richiede quindi un altro grosso sforzo da parte di tutte le aziende e dei professio-nisti coinvolti. I fruitori finali di domotica, devono poter contare sulla soluzione dei problemi e non sulla complessità tecnologi-ca. Se l’home automation viene vissuta come complessià, qual-che altro passo in avanti verso nuovi metodi di commercializ-zazione e approcci di marketing andrebbe fatto. Il passaggio dal prodotto semplice al prodotto integrato accresce, per le impre-se, la necessità di un sistema di distribuzione e di installazione di elevata qualità che non pon-ga assolutamente problemi ai clienti. Un ampio programma di addestramento tecnico-com-merciale è la logica conseguenza verso un futuro ancora più ro-seo per il settore fino a quando il linguaggio della domotica di-venterà veramente patrimonio di tutti. �

il dito è la vostra chiaveCertezza dell’accesso (impos-•sibilità di equivocare l’accesso personale).

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permette di identificarne e memorizzarne l’ora di entra-ta e di uscita, ottenendo così una maggior sicurezza sia per la struttura aziendale che per i dipendenti. Permette di centralizzare la gestione di impianti fino a 1000 lettori collegati in rete. �

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