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Il 16 Ottobre si è svolta ad Alghero, presso l’hotel Carlos V, la 13ma giornata Nazionale del Trauma Cranico. L’evento è sta- to promosso dalla Federazione Nazionale Associazioni per il Trauma Cranico e quest’anno é stato organizzato in Sardegna dall’Associazione Sarda Traumi Cranici. La Federazione è nata come Coordinamento Associazio- ni Trauma Cranico nel 1998, in quell’occasione si svolse a Verona la 1° Giornata Nazionale del Trauma Cranico. Da allora si celebra ogni anno, in una Regione diversa. La Federazione si è costituita nel 2005 ed unisce le varie Asso- ciazioni Regionali Italiane sul Trauma Cranico. La Giornata Nazionale è un’occasione importante di incontro e confron- to tra le diverse realtà regionali sulle modalità per di affronta- re le enormi problematiche, che implicano l’intervento medi- co e socio-assistenziale per “prendersi cura” delle persone colpite dal Trauma Cranico nelle varie fasi del lungo per- corso della riabilitazione e reinserimento socio-lavorativo. Nell’organizzazione della Giornata si è cercato di lasciare tanto spazio ai veri protagonisti , ossia le persone con esiti di Trauma cranico e le loro famiglie; infatti, sono stati alcuni di loro o i fa- miliari a raccontare la propria esperienza, a mettere in scena - ne a confrontarsi durante una tavola rotonda alla quale hanno partecipato esperti del campo e rappresentanti di alcune Asso- r e t i l l e d i s i l a n a l o t a t s è g n i t e e m l e d a m e t l I . i l a n o i z a N i n o i z a i c che si viene a delineare dal momento della dimissione ospeda- liera e nel lungo cammino verso l’inserimento socio-lavorativo. L’Associazione BRAIN ha partecipato con Gabriele e Udinella alla tavola rotonda, coordinata da Edda. La partecipazione, la condivisione di esperienze e di sensazioni la rimandiamo alle testimonianze dei nostri amici. Con gioia Cristian ALGHERO: SETTEMBRE 2010 30/10/2010 Notiziario AICS Vicenza Aut. Trib. VI n. 812 del 22/12/1999 Sped. in abb. post. art.2 comma 20/C legge 662/96 - DC VI Direttore: Giancarlo Andolfato - Stampato in proprio - Quadrimestrale vicenza fuori orario bollettino d’informazione Brain O.N.L.U.S. associazione per il recupero dei traumi cranici LE FOTO DEL GIORNO: “Il Mercato d I a ltav Illa vI cent Ina” GRAZIE A GIANNI PER LE BARRE PARALLELE E LO SPECCHIO MODULARE DELLA PALESTRA LE FOTO DEL GIORNO: “RACCONTA LE AZIONI SOLIDALI”

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GRAZIE A GIANNI PER LE BARRE PARALLELE E LO SPECCHIO MODULARE DELLA PALESTRA “RACCONTA LE AZIONI SOLIDALI” “Il Mercato d I altav Illa vIcent Ina” 30/10/2010 Notiziario AICS Vicenza Aut. Trib. VI n. 812 del 22/12/1999 Sped. in abb. post. art.2 comma 20/C legge 662/96 - DC VI Direttore: Giancarlo Andolfato - Stampato in proprio - Quadrimestrale vicenza fuori orario bollettino d’informazione Brain O.N.L.U.S. associazione per il recupero dei traumi cranici GRuPPO “cAPETOSTE”

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Il 16 Ottobre si è svolta ad Alghero, presso l’hotel Carlos V, la 13ma giornata Nazionale del Trauma Cranico. L’evento è sta-to promosso dalla Federazione Nazionale Associazioni per il Trauma Cranico e quest’anno é stato organizzato in Sardegna dall’Associazione Sarda Traumi Cranici. La Federazione è nata come Coordinamento Associazio-ni Trauma Cranico nel 1998, in quell’occasione si svolse a Verona la 1° Giornata Nazionale del Trauma Cranico. Da allora si celebra ogni anno, in una Regione diversa. La Federazione si è costituita nel 2005 ed unisce le varie Asso-ciazioni Regionali Italiane sul Trauma Cranico. La Giornata Nazionale è un’occasione importante di incontro e confron-to tra le diverse realtà regionali sulle modalità per di affronta-re le enormi problematiche, che implicano l’intervento medi-co e socio-assistenziale per “prendersi cura” delle persone colpite dal Trauma Cranico nelle varie fasi del lungo per-corso della riabilitazione e reinserimento socio-lavorativo. Nell’organizzazione della Giornata si è cercato di lasciare tanto spazio ai veri protagonisti , ossia le persone con esiti di Trauma cranico e le loro famiglie; infatti, sono stati alcuni di loro o i fa-miliari a raccontare la propria esperienza, a mettere in scena

-ne a confrontarsi durante una tavola rotonda alla quale hanno partecipato esperti del campo e rappresentanti di alcune Asso-

reti’lled isilana’l otats è gniteem led amet lI .ilanoizaN inoizaicche si viene a delineare dal momento della dimissione ospeda-liera e nel lungo cammino verso l’inserimento socio-lavorativo. L’Associazione BRAIN ha partecipato con Gabriele e Udinella alla tavola rotonda, coordinata da Edda. La partecipazione, la condivisione di esperienze e di sensazioni la rimandiamo alle testimonianze dei nostri amici.

Con gioia Cristian

ALGHERO: SETTEMBRE 2010

30/10/2010Notiziario AICS Vicenza Aut. Trib. VI n. 812 del 22/12/1999 Sped. in abb. post. art.2 comma 20/C legge 662/96 - DC VIDirettore: Giancarlo Andolfato - Stampato in proprio - Quadrimestrale

vicenza fuori orario bollettino d’informazione Brain O.N.L.U.S.associazione per il recupero dei traumi cranici

LE FOTO DEL GIORNO:

“Il Mercato d I a ltav Illa vI cent Ina”

GRAZIE A GIANNI PER LE BARRE PARALLELE E LO SPECCHIO MODULARE

DELLA PALESTRA

LE FOTO DEL GIORNO:

“RACCONTA LE AZIONI SOLIDALI”

GIORNATA NAZIONALE DEL TRAuMA cRANIcO Siamo partiti con l’aereo dall’aeroporto di Verona intorno alle sei. Nella salita verso il cielo mi sono entusiasmata moltissimo ed ho riprovato l’emozione della prima volta che avevo preso l’aereo. Siamo atterrati a Roma, “aero-porto grandissimo”, per cambiare l’aereo e siamo andati a Olbia.Della Sardegna non avevo ancora visto niente, perché c’erano le nuvole: prima sembravano una coperta, dopo un piumone; poi, quando siamo entrati nelle nuvole, si è sentito vibrare l’aereo: che emozione! Siamo arrivati ed abbiamo aspettato un po’ perché eravamo in anticipo. E’ arrivata a prenderci una signora; io, Edda e Gabriele siamo saliti con lei. Cristian ed Elio hanno preso il taxi, abbiamo fatto poca strada e siamo arrivati ad Alghero, posto fantastico! Siamo entrati nell’albergo in prossimi-tà del mare, abbiamo lasciato le valigie in una stanza e quindi siamo andati lungo il mare per cercare il posto dove fanno i gnocchetti sardi e il pecorino (buoni), poi ci siamo fermati a bere il caffè.Tornati in albergo, siamo andati a letto a riposare. Alle diciotto abbiamo fatto le prove ed io ero tanto tranquilla; alla sera siamo andati in una pizzeria lungo il mare; era-vamo in tanti: ho mangiato una pizza vegetariana e un dolce. Siamo ritornati lungo il mare e c’era un vento mol-to forte e caldo. Alla mattina abbiamo fatto colazione e il cameriere ha portato i dolcetti sardi. Ero ancora tranquil-la. Cristian mi ha dato da leggere un messaggio da parte di Laura. Siamo andati nella stanza dove si svolgeva il convegno. Mi sono seduta e, guarda caso, ho iniziato a bloccarmi: sono uscita a sentire il fruscio del mare, sono uscita tre volte.Edda ci ha preparato per parlare, quando gli altri erano usciti per prendere il caffè. Ci siamo seduti e ci siamo augurati “in bocca al lupo”.Abbiamo parlato “bene bene”. Alla sera Edda e Elio sono andati a mangiare con le signore.Io, Gabriele e Cristian siamo andati al porto dove ab-biamo visto uno yacht ormeggiato e abbiamo mangiato la piadina sarda. Siamo tornati a casa domenica matti-na, abbiamo preso l’aereo e siamo arrivati a Treviso con mezz’ora di anticipo. E’ venuto a prenderci Davide con il pulmino della cooperativa.

Udinella Buoso

I contenuti presentati alla tavola rotonda della Gior-nata Nazionale del Trauma Cranico sono il risultato del lavoro svolto dal gruppo CAPETOSTE.Il lavoro è iniziato il 7 settembre, subito dopo le va-canze estive e si è articolato in sette incontri, sei dedicati alla preparazione del materiale, l’ultimo alla visione del video del convegno.Il numero dei partecipanti al gruppo è variato, a cau-sa delle vacanze in Egitto. Hanno lavorato da un minimo di sette persone ad un massimo di venti. Abbiamo utilizzato varie metodologie, in particolare le discussioni di gruppo e i giochi di ruolo. Un nume-ro ristretto di persone, una alla volta ogni settimana, si è riunito per rielaborare il materiale prodotto dal gruppo “Capetoste” e per preparare le diapositive del convegno. L’esperienza del martedì pomeriggio è molto interessante, in quanto mi aiuta a condivi-dere le mie idee con altre persone che hanno avuto dei problemi fisici.Il contatto con altre persone, e soprattutto la discus-sione, mi aiuta a superare le incertezze che sento, che ho dentro di me.Dico la verità, per me non è stato molto facile, però adesso che sono riuscita a vincere questa paura, sono molto contenta, perchè ho fatto delle cose che non avrei mai pensato di fare.

Paola Zillio

GRuPPO “cAPETOSTE”

GIORNATA NAZIONALE DEL TRAuMA cRANIcO ANGOLO DELLA POESIA

Abbiamo iniziato il convegno che c’era molta gente, quindi l’emozione ci giocava brutti scherzi, ma con l’aiuto della Edda, docile strumento della provviden-za e Presidente dell’Associazione BRAIN, abbiamo affrontato la situazione. Un grazie anche ad Ilaria, la nostra psicologa, che ci ha preparato per circa due mesi (e questo l’ha fatto benissimo) così che noi, il gruppo teatrale Le Capetoste dell’Associazione BRAIN, abbiamo lavorato alla grande e con molto impegno. Grazie agli interessanti contenuti propo-sti, siamo stati molto apprezzati e il meeting è anda-to alla grande. Sul palco eravamo diverse persone a parlare a turno: alcuni hanno parlato del problema psicologico, familiare e sociale, mentre Udinella ha parlato dell’inserimento lavorativo, problema socia-le che riguarda un po’ tutti; io invece ho parlato del problema dei trasporti e del lavoro, con le varie dif-ficoltà e le eventuali proposte.Ci sono due cose in particolare che ho voluto sot-tolineare: la prima è che il centro diurno non deve essere visto come un punto di arrivo, perchè non è un parcheggio ma un luogo di passaggio, dove la persona deve fare un percorso di progressione; l’altra è l’importanza di avere una persona di riferi-mento alla quale chiedere aiuto sul posto di lavoro.

Gabriele Casalin

LA TAVOLA ROTONDA

Augurio di felicità

Non solo a Natale puoi essere felice,

ma nella vita di ogni giorno, se sai, veramente, cos’è la FELICITA’.

FELICITA’ vuol dire essere l iberi da ogni desiderio e preoccupazione

e pensare che anche il prossimo può sbagliare come noi

e non rimanere, quindi, colpit i dal suo errore... Questo significa

FELICITA’.Loris Cengia

D i n d o n d a n

s u o n a n o l e c a m p a n e

n e l l a n o t t e s t e l l a t a

l a c i t t à s o t t o l a n e v e c h e v i e n e g i ù

è N a t a l e

d i n d o n d a n

d o n d o l a l a c u l l a

d o n d o l a d o n d o l a

l a m a m m a è f e l i c e

c o n i l s u o b i m b e t t o

n e l l a n o t t e d i n a t a l e

Udinella Buoso

PER AIuTARcI E SOSTENERE IL PROGETTO “LA ROccA”ASSOcIAZIONE BRAIN ONLuS

cASSA RuRALE ED ARTIGIANA DI BRENDOLAIBAN: IT49 S 083 9960 1000 0000 0057 129

cOOPERATIVA EASYVia Puccini 7- 36077 Altavilla Vicentina tel: 0444 654726 - fax: 0444 [email protected]

ASSOcIAZIONE BRAINVia Enrico Fermi 203 - 36100 VICENZA

Tel:0444-565665-Fax:0444-281828 [email protected]

AGGIORNAMENTI “LA ROccA”

Aggiornamento del progetto - Casa alloggio “la ROC-CA” per persone con esiti di Grave Cerebrolesione Acquisita - Il progetto “La Rocca”, fortemente voluto dall’Associa-zione Brain, riguarda la ristrutturazione del complesso sito ad Altavilla Vicentina in via Chiesa n°61, di pro-prietà della Parrocchia di Altavilla Vicentina e ceduto in comodato d’uso gratuito alla nostra associazione per 30 anni, grazie alla disponibilità del parroco don Francesco Cunial.Il progetto rientra nel programma di interventi sul “Dopo di Noi” ed è destinato ad accogliere adulti con esiti di grave cerebrolesione acquisita (GCA) privi di rete familiare di appoggio, garantendo così la loro per-manenza nel territorio ed evitandone l’istituzionaliz-zazione. Trattasi di persone che rimangono con gravi disabilità motorie e cognitive-comportamentali con-seguenti a trauma cranio-encefalico o ad altre cause (anossia cerebrale, emorragia...) tali da richiedere in-terventi di carattere sanitario e sociale a lungo termine.L’intero progetto prevede la ristrutturazione del com-plesso edilizio dove saranno ricavati 12 posti letto, di cui 10 destinati ad ospitare persone prive di rete fami-liare e 2 per offrire ospitalità temporanea in situazioni d’ emergenza; un ampio spazio adibito a palestra ria-bilitativa e ad attività socializzanti e due locali da utiliz-zare come appartamenti di sgancio per persone con esiti di trauma cranico ma parzialmente autonome.

Il costo della ristrutturazione dell’intero complesso am-monta a circa €1.200.000,00 e verrà suddiviso in tre stralci funzionali. Il primo prevede la ristrutturazione della parte residenziale nonché fulcro della casa al-loggio, costituito da un piano terra con ingresso e cen-trale termica, un piano primo con zona giorno, servizi e zona notte e un secondo piano adibito a zona notte con servizi; tutti e tre i piani sono serviti da ascenso-re. L’impegno di spesa ammonta a €455.000,00. In un secondo momento verranno ristrutturati gli altri due stralci funzionali. Attualmente per poter iniziare i lavori del primo stralcio funzionale abbiamo ricevuto un contributo di 150 mila euro dalla Fondazione Cariverona, 50 mila euro dalla Cassa rurale e artigiana di Brendola e 10 mila euro da Premio Club Service 2010 (Rotary, Lion, Soroptimist e Inner Wheel).Consapevoli della complessità del progetto, ma anche della sua importanza ed innovatività nell’offrire una risposta di tipo residenziale, evitando l’istituzionaliz-zazione e l’allontanamento dal territorio di origine di persone in condizioni di disabilità da Gca, confidiamo nell’aiuto di tutti! Vi invitiamo pertanto a realizzare questo sogno e a farne parte sostenendo il progetto”La Rocca”.

La Presidente Edda Sgarabottolo