100731661-buddismo-sessualita-desiderio-e-piacere

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    SESSUALIT DESIDERIO E PIACERE

    L'ORIGINE DEI SESSI.

    Secondo un famoso mito buddhista1, all'inizio del ciclo cosmico gli esseri nonavevano un corpo fisico sessuale, ma erano eterei, esseri di luce. Piano piano,sviluppando attrazione verso il cibo eterico grossolano invece che verso quellosottile, anche i loro corpi divennero pi grossolani. Quindi cominciarono ad apparireanche gli organi sessuali e alcuni esseri ebbero rapporti sessuali tra loro in pubblico.Gli altri lo trovarono disgustoso e mantennero riservata questa attivit. In seguito ladegenerazione continu ad aumentare fino al punto in cui ci troviamo oggi, in predaa tutti i 10 tipi della pi grave immoralit. Cos la sessualit il risultato, ma ancheuna delle maggiori cause, della degenerazione cosmica. Senza la caduta degli esseri

    eterei non ci sarebbe la sessualit.Generalmente, la tradizione buddhista considera la sessualit una forza - spessopriva di controllo - causata dal desiderio, che uno dei pi importanti fattori dellarinascita e quindi della sofferenza. Ma anche vero che con la meditazione

    possibile trascendere completamente il desiderio sessuale, anzi utilizzarlo comemezzo per raggiungere l'Illuminazione, come illustrato nel capitolo sul tantrismo2.

    POLARIT MASCHILE E FEMMINILE

    Lo stereotipo prevalente quello che vede i due poli maschile-femminile

    esemplificati come segue:--la donna come cedevole e tenera, sensibile ed intuitiva, dipendente e passiva,dolce e accogliente, debole ed accomodante;

    --l' uomo come forte, protettivo, aggressivo, autoritario, invadente, analitico,razionale, attivo ed indipendente.3

    In realt, per, ciascuno di noi fatto sia del principio femminile sia di quellomaschile: impensabile una donna con caratteristiche solamente femminili, o unuomo unicamente con quelle maschili. Per essere un individuo intero, ricco ecompleto dobbiamo poter accedere all'intero spettro delle energie maschili efemminili che si muovono dentro di noi.

    Ora, nel buddhismo si trovano alcuni archetipi che - senza scindere gli aspettiapparentemente opposti dei principi maschile e femminile - li integra. E' il caso dialcune divinit (come le kin) che rappresentano il massimo della compassione edella gentilezza amorevole [aspetto femminile], ma contemporaneamente - se

    1Riportato nel capitolo "Evoluzione ed involuzione degli universi".2Si dice che un buddha abbia tra i suoi requisiti un pene retrattile, cio che si ritira in una guaina, "comequello di un cavallo". Ci indica che - pur essendo maschio - egli non possiede tuttavia una fisicitmaschile; o meglio, pur possedendola (dopotutto kyamuni ebbe un figlio), egli la trascende.3Alcuni studi hanno attribuito ai due emisferi cerebrali le caratteristiche che di solito diamo al maschio ealla femmina:a.- la parte destra del cervello, che controlla la parte sinistra del corpo, la sede dell'intuizione edell'emotivit, dell'immaginazione, della fantasia, del sogno;b.- l'emisfero sinistro, che controlla la parte destra del corpo, la sede della razionalit, della capacit dianalisi e di calcolo.Cos, il cervello un simbolo di integrazione nel nostro stesso corpo.

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    occorre - sono anche temibili, energiche e adirate contro le situazioni di apatia einsensibilit spirituale [aspetto maschile].

    UOMINI E DONNE DI FRONTE ALL' ILLUMINAZIONE.

    Il Vinaya (cio la regola monastica) garantisce uguali possibilit di accesso aivari livelli di ordinazione tanto agli uomini quanto alle donne. Abbiamo praticantilaici e praticanti laiche, novizi e novizie, monaci e monache completamente ordinati.Uomini e donne hanno dunque pari opportunit di accedere ai voti monastici ;tuttavia, il monaco che abbia ricevuto la piena ordinazione (bhiku) consideratooggetto di rispetto e venerazione pi della monaca di pari grado. Da questo punto divista si pu dire che esiste una discriminazione.

    Potrebbe sembrare un segno di discriminazione fra uomo e donna anche il fattoche un bhiku deve osservare 253 voti, mentre una bhiku 340. Ma va osservatoche, da un certo aspetto, il numero di impegni che vengono assunti dipende dallenostre maggiori o minori capacit di mantenerli: per es., nell'ordinazione minore diramaera ci si impegna a rispettare solo 36 voti, mentre l'ordinazione superiore di

    bhiku - come si detto - ne prescrive 253. Forse le donne hanno maggiori capacitdi mantenere un numero pi grande di voti. Inoltre pu darsi che all'epoca dikyamuni si richiedesse un'etica pi rigida per le donne che non per gli uomini.

    Inoltre, nelle scritture hnayna si trovano passi in cui si afferma che ilbodhisattva che raggiunger la piena Illuminazione nel corso della vita, pu essereunicamente un uomo.1Affermazioni simili si trovano in certi stra del Mahyna,come pure nella letteratura appartenente alle 3 classi inferiori del Tantra.

    Si trovano altri esempi di questa mentalit:

    --nella storia di Tr, vediamo che i monaci sinceramente non esitavano, per ilsuo bene, a consigliarle di pregare per ottenere un'esistenza maschile nella sua futurarinascita;

    --antideva, nel suo "Sentiero verso l'Illuminazione", scrive questo auspicio: "Chetutti gli individui femminili arrivino ad essere di sesso maschile!".

    Per comprendere tali affermazioni, va ricordato che nell'India antica la situazionedella donna era socialmente assai inferiore; dipendendo interamente dall'uomo, nonaveva n libert n potere di decisione; ma soprattutto era dedicata ai doveri praticidella famiglia e della casa, per cui non le rimaneva molto tempo da dedicare alDharma: in quest'ultimo senso, essere nata donna era una condizione meno fortunatadi quella dell'uomo, ma non implicava una discriminazione tra uomo e donna quanto

    a capacit di sviluppo spirituale. In queste condizioni, era effettivamente preferibileessere uomo piuttosto che donna: a causa di quelle circostanze, la posizionefemminile era poco favorevole alla pratica spirituale.

    Infatti, al di fuori di quelle circostanze, il buddhismo non fa differenze tra uominie donne, riconoscendo ad entrambi lo stesso potenziale spirituale e le stesse capacit

    per renderlo attuale ed effettivo. Gli esseri umani - come pure tutti gli altri esseri -hanno la possibilit di uscire dall'ignoranza e di raggiungere l'Illuminazione inquanto possiedono la "mente in s" o la "natura di buddha", ossia quel potenziale che

    permette uno sviluppo spirituale. Questo potenziale ha 3 aspetti:

    1Secondo lHnayna necessario rinascere come uomo per poter realizzare lIlluminazione ; e prima dici, comunque, si deve diventare bhiku. E nel Stra del Loto si sostiene che tutti i Bodhisattva nelleTerre Pure sono maschili.

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    1.) la sua essenza vacuit, il che implica che esso abbraccia la totalit degliesseri;

    2.)ha la qualit del dharmat o tathgata, il che significa che esso non unasemplice vacuit, ma che ha il potere di divenire illuminato, cos come il semed'un fiore racchiude - allo stato virtuale - il colore, il profumo e le altrecaratteristiche del futuro fiore. Questa virtualit dunque comune a tutti gli

    esseri;3.)ha la capacit di passare dallo stato latente al risultato effettivo(l'Illuminazione), cos come un seme di garofano pu dare effettivamente ungarofano, mentre il seme d'un altro fiore, di specie diversa, non potrebbe

    produrre un garofano.E infatti, molte sono le donne famose che apparvero nel buddhismo sia indiano

    che tibetano:a] al primo appartengono Sukyegu Dangmo e le 500 monache che

    l'accompagnavano (citate nel Vinaya); e pi tardi dGe-slo-ma dPal-mo, Mandarava,Niguma e Sukhasiddhi;

    b] al secondo appartengono Wen-ch'eng Kong-jo e Bhkut (mogli del re Sro-btsan sGam-po), Ye-es mTsho-rgyal, Ma-gcig Lab-sgron, Peta (sorella di Lilarepa),le "4 sorelle" (Peldar Bum, Sale , Lekse Bum, Rechungma). In epoca recente (20sec.): Ugyen Tsomo, moglie del 15 Karma-pa, chiamata Khandro Rinpoce ("la

    preziosa kin"): dopo la sua morte, si nuovamente manifestata sotto formadi un sprul-sku femminile, che d attualmente insegnamenti ed iniziazioni;

    Drikung Khandro: non era n monaca n sposata, era un lama appartenenteall'ordine 'Bri-gu bKa'-brgyud, che pure dava insegnamenti ed iniziazioni;

    Ani Yesang (abbrev. di Yeshe Sangmo ['eccellente saggezza]): monaca dellaregione di Bokar (Tibet occ.), vissuta in ritiro in una grotta presso il monte

    Kaila, persona di grande realizzazione.Del resto, diversa dalla letteratura appartenente alle 3 classi inferiori del Tantra la posizione dellanuttarayoga-tantra. Qui, fin dallinizio, si pu ricevereuniniziazione solo sulla base di una profonda esperienza di unione sessuale : cisignifica che nel maala visualizzato devono coesistere sia i dhynibuddha sia leloro consorti, ossia che devono essere presenti divinit sia maschili che femminili.

    Inoltre, nel contesto dei voti e degli impegni che si devono mantenere a seguito diuniniziazione, nellanuttarayoga-tantra assume particolare rilievo la natura del

    proprio rapporto con la donna1: per es., il disprezzo nei confronti della donna (cheva onorata quale sorgente della saggezza) costituisce uninfrazione di uno dei votifondamentali del tantra, ma i tantra non dicono altrettanto nei confronti delluomo (il

    quale potr avere qualche difficolt a comprendere questa evidentediscriminazione...).

    Va anche ricordato che, nella pratica meditativa (sdhana) delle divinit delmaala, in molti tantra-madre (per es., nel Vajrayogin-tantra) la principaledivinit del maala stesso in aspetto femminile. Mentre in altri casi abbiamo ledue divinit (maschile e femminile) congiunte sessualmente fra loro persimboleggiare il superamento delle dicotomie (positivo e negativo, bene e male,ecc.) della realt.

    Ai praticanti che raggiungono i livelli pi elevati del sentiero tantrico si consigliadi cercare un partner o una partner come spinta ad un ulteriore progresso nella via.

    1Gi kyamuni aveva detto che quando un monaco incontra una donna la deve considerare come suamadre, se pi vecchia di lui ; come sua sorella, se sua coetanea ; come sua figlia, se pi giovane dilui.

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    Quando ha luogo tale unione, se ilpraticante si trova a uno stadio spiritualmente piavanzato, potr aiutare la sua partner nel processo di realizzazione dei vari statirisultanti. Questo vale anche se lapraticante ad essere ad uno stadio pi avanzato :anche lei in grado di assistere il partner nel conseguimento degli stati pi elevati.Gli effetti sono dunque complementari, indipendentemente dal sesso del praticante.

    Nellanuttarayoga-tantra dunque - per es. nel Tantra-radice del Guhyasamja -

    viene affermata esplicitamente la possibilit che la praticante raggiunga la pienaIlluminazione nel corso della sua esistenza in forma femminile. Ci possibileperch essa simpegna in un metodo che sviluppa le potenzialit che si trovanolatenti in lei, in particolare la fondamentale mente innata di Chiara Luce (che

    posseduta indifferentemente dagli uomini e dalle donne). Dunque, dalla prospettivadefinitiva del buddhismo, ossia quella dellanuttarayoga-tantra, non c alcunadifferenza fra i sessi.

    Daltronde, lo stesso Mahyna afferma che tutti gli esseri senzienti sonoparimenti dotati del seme della buddhit (tathgatagarbha) e il grande maestro GuruPadmasambhava diceva che la base per realizzare lIlluminazione il corpo umano :maschile o femminile poco importa. Sta di fatto comunque che le Scritture citramandano il nome di una donna (Tr) quale primo essere che, da un punto di vistastorico, seppe generare la motivazione di bodhicitta e portarla a compimento con unaspetto femminile, ottenendo lIlluminazione.

    DESIDERIO E PIACERE

    Normalmente, prima di essere iniziato allanuttarayoga-tantra1, un praticantedovrebbe aver raggiunto una profonda comprensione della Vacuit, che si raggiungecon la meditazione di concentrazione univoca.

    Ma di solito, quando pratichiamo tale meditazione, utilizziamo i livelli grossolanidella mente, come i processi consci di pensiero (che facilmente ci distraggonodalloggetto di meditazione - che la Vacuit). Perci, per mantenere laconcentrazione su tale oggetto ed impedire che la mente venga fuorviata dalledistrazioni abbiamo bisogno di esercitare grande consapevolezza ed attenzione,mantenendoci costantemente consapevoli e vigili. Tuttavia, se potessimo eliminare ilivelli grossolani della mente non avremmo pi bisogno di consapevolezza evigilanza salda e costante. Insomma, pi efficace comprendere la Vacuit con unlivello di mente sottile che grossolano.

    Il pi sottile livello della mente (o stato mentale non-concettuale) quello dettomente fondamentale innata della Chiara Luce o, tout court, Chiara Luce.

    Nella vita ordinaria, vi sono occasioni in cui - in modo del tutto naturale -sperimentiamo spontaneamente in forma lieve e fugace la Chiara Luce : nel sonno,nello starnuto2, nello svenimento e nel momento dellorgasmo durante lattosessuale. Tra questi 4 stati quello che ci offre la migliore opportunit di generarelesperienza della Chiara Luce il momento dellorgasmo.

    Ora, nellanuttarayoga-tantra viene spiegata una speciale tecnica avanzata diunione sessuale, attraverso la quale possiamo dissolvere e far sparire i livelligrossolani della mente e i rlu che li azionano, conducendo cos la mente a livelli pisottili, acuti e penetranti (in particolare, realizzando la mente innata fondamentale diChiara Luce), dove non c possibilit che insorgano distrazioni.

    1E pertanto la saggezza che realizza la Vacuit viene normalmente conseguita prima dellesperienza dellabeatitudine.2Alcuni testi aggiungono anche lo sbadiglio e il sonno profondo.

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    Questa pratica di unione sessuale non ordinaria, ma tantrica, consiste nellunirsiad un partner del sesso opposto in modo tale che i thig-le (bodhicitta) localizzati alcentro della testa vengano disciolti e quindi - anzich essere emessi dallorganosessuale, come accade ordinariamente - col potere della meditazione, il loro flussovenga invertito verso lalto1. Questa pratica deve avere 3 caratteristiche :

    la propria immagine e quella degli altri devessere quella della divinit :dobbiamo sentire di essere quella divinit ;

    la propria mente devessere inseparabile dalla saggezza della non-dualit : ognifenomeno va visto come privo di concretezza e come se sorgesse dalla Vacuite fosse della stessa natura della Vacuit ;

    ogni esperienza devessere accompagnata da grande gioia e beatitudine : cio,ogni esperienza della natura vuota e illusoria dei fenomeni deve avere unanatura ricca di beatitudine. Ci si ottiene nello Stadio di Completamento,rivolgendo allinterno lattenzione in modo da diventare consapevoli dellakualin (energia di beatitudine latente nel nostro corpo sottile).

    Affinch si verifichi lesperienza del disciogliersi del thig-le, necessario che il

    meditatore faccia sorgere dentro di s le sensazioni di desiderio che di solito siprovano nei confronti di una persona che ci attrae sessualmente.2A questo proposito il Vajrayna utilizza le 64 arti dellamore gi trattate nel

    Kmastra indiano allo scopo di favorire il desiderio e di indurre lo statodellorgasmo estatico che si accompagna alla manifestazione di un livello dicoscienza pi sottile e potente.

    Divenuti esperti nello Stadio di Completamento e ottenuto il controllo sui rlu, necessario abbracciare fisicamente un ka o una kin per portare tutti i rlunellavadhti e per aprire completamente il cakra del cuore onde sperimentare illivello pi profondo di Chiara Luce (saggezza di beatitudine). ka e kin sonorispettivamente il consorte e la consorte tantrici (cio un uomo e una donna esperti

    nel tantra) che - con la loro unione - aiutano e favoriscono il sorgere e laumentodellenergia della beatitudine in una persona pratica dello Stadio di Completamentoche ha ottenuto il controllo sui rlu ; e quindi la guidano e la consigliano,incrementandone lo sviluppo mentale.

    Grazie alla forza del desiderio nei confronti del proprio partner sessuale, ilmeditatore in grado di far sciogliere il thig-le allinterno del proprio corpo.

    Il contatto sessuale col partner attiva la spinta verso lemissione del fluidorigenerativo (thig-le), ma grazie a speciali tecniche meditative (mantra,visualizzazioni e pozioni da usare nello Stadio di Completamento) se ne impedisceleiaculazione3 riassorbendo nelle n il thig-le stesso - arrivato quasi allorifiziodel glande. Il piacere supremo causato dal trattenere il thig-le nellatto sessuale enella sua risalita lungo lavadhti fino a raggiungere la cima della testa.

    Il praticante, durante la sessione di meditazione sul s o io, utilizza i metodiper far sorgere il gtum-mo, praticare lo yoga della divinit o penetrare i punti

    1 Il praticante o la praticante dovrebbe essere in grado di evitare lemissione dei fluidi genitali anchedurante il sogno (e perci i tantra descrivono varie tecniche per impedirla). Questo divieto si discostadalle regole monastiche del Vinaya, in cui si fa eccezione per lemissione durante gli stati di sogno inquanto considerata aldifuori del controllo cosciente del praticante.2Per illustrare questo punto, il Buddha - quando insegn i vari anuttarayoga-tantra - si manifest nellaforma della principale divinit del maala corrispondente in unione con la consorte. Perci anche ilpraticante tantrico deve, nellimmaginazione, visualizzare se stesso nellaspetto divino di una divinit inunione con la consorte.3 Da non confondere con le normali tecniche che si limitano a ritardare leiaculazione stessa. Lattosessuale senza emissione seminale o con emissione seguita dal riassorbimento del seme ben noto alhahayoga.

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    vitali del corpo attraverso la manipolazione dei rlu (prayoga), ecc. : con questetecniche egli scioglie i thig-le allinterno del corpo, e attraverso la forza del desideriogenerato in origine, sperimenta uno stato di grande beatitudine - raggiungendo allafine lo stato in cui si in grado di dissolvere i livelli grossolani della mente e i rlucorrispondenti.1

    Facendo sciogliere il thig-le allinterno del corpo, si provoca lesperienza di uno

    stato non-concettuale colmo di beatitudine.2 Cio, si prova una sensazione moltoparticolare, che ha origine allinterno dellavadhti. Questa fa sorgere una possenteesperienza di beatitudine fisica che, a sua volta, porta la mente a un livello diesperienza estremamente sottile, che infuso di beatitudine mentale.

    Il Tantra non afferma che non si deve provare piacere3 ; anzi, dice di provarepiacere e dona labilit di gestire le situazioni per far s che il piacere diventi ilSentiero per lIlluminazione : lesperienza del piacere si trasforma in beatitudinetrascendentale grazie alla sua capacit di risvegliare la consapevolezza (o saggezza)4.Sentirsi in colpa nel provar piacere sarebbe altrettanto sbagliato quanto attaccarsi ai

    piaceri transitori aspettandoci una soddisfazione definitiva. Quando sperimentiamoqualcosa di piacevole, lo dovremmo accettare tranquillamente, approfittando diqualsiasi gioia possa darci, senza domandare od aspettarci niente di pi (come fosseun regalo o un colpo di fortuna) ; e senza perdere la consapevolezza e il controllo,evitando di cader preda dellignoranza e dellillusione. Dovremmo lasciar fluire leesperienze di piacere senza attaccarci ad esse come a qualcosa di mio : il che siottiene unificando la mente con la Vacuit, con la non-dualit, cio estendendolesperienza piacevole fuori di noi nella vastit dello spazio (anzich richiudendolanel nostro angusto io) : come se loggetto del nostro piacere si dissolvesseimprovvisamente in luce, radiante e trasparente come un arcobaleno, cio inqualcosa di pi spazioso ed universale - difronte a cui non sperimentiamo pi leopprimenti sensazioni di desiderio e possessivit.

    Quando la mente soddisfatta e contenta, allora la concentrazione e lapenetrazione mentali sono migliori e la mente acuta e penetrante ed in grado dicomprendere la realt, la totalit, la Vacuit. Di solito, ogni volta che godiamo diqualsiasi piacere ed abbiamo unesperienza di felicit, lo facciamo in mododualistico, senza consapevolezza : diventiamo inconsapevoli, cio perdiamo la

    1Per ottenere tale dissoluzione si pu ricorrere a una qualsiasi delle seguenti 3 tecniche :utilizzando i rlu in certi punti specifici allinterno dellavadhti (yoga dei rlu o prayoga) :

    adoperata ad es. dal Guhyasamja-tantra per attuare lesperienza della Chiara Luce ;generando lesperienza dei 4 tipi di beatitudine : adoperata dai tantra-madre (quale il

    Cakrasavara-tantra) ;

    coltivando la meditazione sullo stato di non-concettualit : la pratica meditativa dello rDzogs-chen.2Generalmente si distinguono 3 tipi distinti di beatitudine :

    quella causata dallemissione dei fluidi rigenerativi e sperimentata nel corso dellordinario rapportosessuale ;

    quella derivata dal fluire dei thig-le allinterno delle n ;quella detta nel Tantra beatitudine immutabile.

    Nella pratica tantrica, i tipi utilizzati per realizzare la Vacuit sono gli ultimi due. Data limportanza cheassume lutilizzazione della beatitudine allo scopo di realizzare la Vacuit, nellanuttarayoga-tantra moltedivinit sono raffigurate in unione sessuale.3E giusto che gli esseri umani provino piacere, gioia, beatitudine ; ma se il piacere si porta dietro segnidi sofferenza, frustrazione e confusione, allora a questo tipo di piacere si deve rinunciare : si deverinunciare alloggetto del piacere che provoca maggiore infelicit e una mente pi incontrollata.4 Mahsukha (bde-ba chen-po) lo stato di grande beatitudine del praticante che percepiscedirettamente la Vacuit durante lo yoga della divinit. Al fine di sviluppare tale esperienza di totalepiacere, si lavora dunque con le forti sensazioni fisiche che sorgono durante lunione sessuale col partneradatto, mentre si percepisce direttamente la Vacuit.

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    comprensione della realt. Ma il metodo tantrico riconosce la natura non-duale edassoluta di tutti gli oggetti del piacere, constata che ogni esperienza piacevole ha lanatura della Vacuit, cos quel piacere si trasforma in saggezza : per cui ne derivache non si verificheranno reazioni di nessun tipo. Cos lesperienza del piacere non

    pu generare nessuna specie di attaccamento, di coinvolgimento, di ossessione.Insomma, il Tantra ci insegna a godere di ogni piacere sensoriale non solo senza

    avere risultati negativi, ma quale esperienza che diventa un aiuto per scoprire laqualit pura della nostra mente.Occorre dunque integrare lintelletto con le emozioni e precisamente bisogna

    unificare in ununica esperienza questi due fattori : la saggezza della Vacuit (oconoscenza che vede chiaramente la reale natura delle cose) e la sensazione digioiosa beatitudine.1 Dunque, lanuttarayoga-tantra che insegna il metodo percondurre la mente ad un livello estremamente sottile, detto il fondamentale e

    primordiale stato mentale di Chiara Luce - che poi la mente della grandebeatitudine.2

    Se quando sorge la beatitudine mentale (provocata dallo scioglimento del thig-le)si riflette sulla propria esperienza della Vacuit, tale beatitudine vieneautomaticamente unificata con essa. Questo il metodo per unificare beatitudine eVacuit. In altre parole, il meditatore ri-conosce la precedente esperienza dellaVacuit e unifica questa realizzazione con lesperienza della grande beatitudine. Conuna completa comprensione della Vacuit, il praticante percepisce che ognifenomeno pura attribuzione mentale, una semplice designazione attribuita ad una

    base. Lesperienza della grande beatitudine pu aiutare il praticante a percepire tuttele cose e gli eventi come semplici manifestazioni della beatitudine, o gioco deirlu.

    Infatti, se si in grado di generare questo stato di beatitudine allinternodellesperienza della Vacuit, si riusciti a trasformare un klea nella saggezza che

    realizza la Vacuit, dal momento che tale saggezza in precedenza era unemozioneafflittiva, cio il desiderio. Quando si riesce ad utilizzare lo stato non-concettuale -cio la mente di beatitudine - per realizzare la Vacuit, la saggezza cos generatadiventa straordinariamente potente e serve da antidoto per contrastare tutti i kleaemotivi e cognitivi. Perci in un certo senso possiamo dire che il klea stesso -nella forma di saggezza derivata da esso - che di fatto distrugge le negativit, poich lesperienza di beatitudine della Vacuit indotta dal desiderio sessuale che dissolvela forza degli impulsi sessuali. In altre parole, si favorisce il desiderio e il piacere,arrivando infine ad una liberazione dal desiderio stesso3 : attraverso atti bramosi(come guardare la persona amata, sorriderle, tenerle le mani, abbracciarla o unirsisessualmente) viene generata una coscienza piacevole (o coscienza di beatitudine)

    che comprende la verit della Vacuit, scardinando il desiderio stesso.La stessa energia del desiderio - che abitualmente ci spinge da uninsoddisfazione

    ad unaltra - pu essere usata per approfondire la nostra consapevolezza e accelerareil nostro progresso spirituale, venendo trasformata (grazie allalchimia del Tantra) inunesperienza trascendentale di beatitudine e saggezza : cos il desiderio genera la

    1Ci rappresentato nelliconografia dallo yab-yum : la figura maschile personifica lesperienza dellagrande beatitudine, mentre quella femminile il simbolo della saggezza non-duale (cio della conoscenzadella Vacuit). La loro unione indica lesperienza della buddhit.2Questo stato mentale, nellanuttarayoga-tantra, identificato con la potenzialit dellIlluminazione, lacui presenza intrinseca a tutti gli esseri.3Il procedimento viene paragonato a un verme che - nato dal legno putrido - mangia lo stesso legno : lacoscienza di beatitudine - nata dal desiderio - distrugge il desiderio stesso mediante la comprensionedella Vacuit.

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    saggezza penetrativa, che a sua volta distrugge tutte le negativit mentali (compresoil desiderio da cui essa ha avuto origine).

    La coscienza piacevole viene generata simultaneamente alla coscienza disaggezza, perci le due coscienze sono indivisibilmente unite. Per unione di

    beatitudine e Vacuit si intende lindivisibile unione della saggezza che realizza laVacuit e di una profonda esperienza di beatitudine. In tale unione, la saggezza che

    realizza la Vacuit precedentemente ottenuta viene generata allinterno di uno statomentale colmo di beatitudine ; cos entrambe - saggezza e beatitudine - vengonoesperite allinterno di una singola entit di coscienza. Questa unione di beatitudine ecomprensione della Vacuit aldil di ogni dualismo.1

    Pertanto, nellanuttarayoga-tantra si usa il piacere dellorgasmo per manifestare lamente della Chiara Luce che ci far comprendere la verit della vacuit di esistenzaintrinseca. Il piacere dellorgasmo tanto intenso che sia la comune menteconcettuale sia le apparenze che la accompagnano si sciolgono, lasciando il postoalla realt fondamentale : sperimentando consciamente questo processo, sicomprende come le concezioni e le apparenze ordinarie siano eccessivamentecaricate di concretezza. Il sesso pu quindi diventare, se usato in modo positivo ecostruttivo, una pratica per riconoscere e ridimensionare limportanza esagerataattribuita alle apparenze e alla mente. Quindi, utilizzando quel livello sottile dellamente, si accresce il potere della coscienza di saggezza che comprende la Vacuit.

    Nel Tantra, la beatitudine che sorge dal desiderio espande la mente e ci d lapossibilit di superare tutti i nostri limiti ; mentre il piacere ordinario limita la nostraattenzione e ci conduce ad unangusta ossessione, avida di ulteriori e miglioriesperienze di piacere, rafforzando lignoranza e la frustrazione. Familiarizzandocisempre pi con la beatitudine della Chiara Luce allinterno del nostro avadhti,

    potremo trascendere le ordinarie e limitate esperienze del mondo dei sensi : saremoin grado di unificare qualsiasi cosa accada durante la vita quotidiana con questa

    consapevolezza colma di beatitudine, cosicch ogni piacere sensoriale (derivato dalcontatto con gli oggetti di desiderio) si fonder spontaneamente con la saggezzadella beatitudine. La nostra chiarezza interiore ci liberer dalla dipendenza nellecircostanze esteriori : se nel mondo al di fuori di noi le cose non vanno bene, nonsar pi un problema per noi.

    Pertanto il Tantra ci dice di utilizzare il potere dellenergia che sorge dai nostridesideri quale risorsa per il Sentiero spirituale : qualsiasi desiderio - non importaquanto irreligioso possa sembrare - pu trasformare qualunque esperienza osituazione nel Sentiero della piena realizzazione che trascende i nostri ordinari limiti.Il desiderio diventa il combustibile che ci spinge verso la nostra pi altadestinazione. Si deve trasformare ogni piacere nellesperienza trascendentale di una

    profonda e sottile consapevolezza (saggezza) penetrativa. Del resto, qualsiasi cosafacciamo (camminare, mangiare, urinare, dormire) pu venir trasformata nel Sentierospirituale : ogni azione motivata dal desiderio - anche bere un frullato - pu esseretrasformata nellesperienza della saggezza colma di felicit. Mentre di solito nonsiamo direttamente consapevoli di ci che sta succedendo nella lingua, nellostomaco, nel sistema nervoso e in generale nel corpo e nella mente, uno yogi puseguire con esattezza ci che avviene in lui quando assaggia un frullato.

    Lessenza del Tantra consiste nel fare un uso intelligente del piacere, nel senso difarlo diventare una situazione conduttiva e catalizzatrice allottenimento dellaLiberazione.

    1Anche se concettualmente viene spiegata in termini di soggetto ed oggetto : la coscienza di beatitudine il soggetto che conosce la Vacuit come suo oggetto (cio, rivolta alla comprensione della Vacuit).