100% Brescia 2012 03

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100% BRESCIA J Ritrovato entusiasmo in città. La sconfitta con il Padova sùbito riscat- tata dal pari di Pescara ha confer- mato quello che ormai stava diven- tando una certezza: questo Brescia è da play off. Altro che “tranquilla salvezza”! Ai fatidici 50 punti (diven- tati prima 51, poi 52) manca davvero poco. Quindi se vogliamo dirla tutta, l’obiettivo è stato centrato. Ora biso- gna completare l’opera con la classi- fica ciliegina sulla torta. C’è ancora un ultimo scoglio da affrontare do- po il Grossetto: Reggina in trasferta, il derby di Verona e la sfida contro la Sampdoria degli ex Iachini, Juan Antonio e Berardi. Poi il calendario sarà quasi tutto in discesa, fatto apposta per innesca- re la marcia numero 5 e il relativo turbo. Oltre a Jonathas, il campo ha confermato che Piovaccari è pronto dare ben più di una mano là davanti. Il “pifferaio matto” si è svegliato, ha tolto lo zero dalla casellina dei gol realizzati e si candida a dimostrare tutta la sua classe e la sua esperien- za. Quella che lo scorso anno, a Cit- tadella, gli ha consegnato lo scettro di bomber più prolifero della cadet- teria. A centrocampo le assenze di Budel e Mandorlini (quest’ultimo vicino al rientro, per il milanese ci vorrà ancora un mese abbondante) si sono fatte sentire ma attenzione perché Fausto Rossi scalpita fuori dai box. Arrivato col mercato di ri- parazione, il nazionale Under 21 è pronto per dare il suo apporto. Get- tato nella mischia nel finale di Pesca- ra, ha già dato prova delle sue qua- lità e di quanto sia calcisticamente interessante. Complimenti, dunque, al diretto- re sportivo Iaconi che a gennaio ci ha visto giusto operando, con par- simonia e qualità, e fissando per la prossima stagione il tetto massimo salariare a 150 mila euro. L’unico neo, a fare i pignoli, è il rinnovo di contratto ancora in standby per El Kaddouri, giovane destinato a fare le valigie a giugno per finire in serie A o all’estero. La Primavera è alle porte, questo Brescia deve solo sbocciare. E allo- ra, come Jonathas ci ha insegnato, “Vamos a bailar” a ritmo di samba e possibilmente senza giramenti di testa. (mario ricci) Serie B. Quota salvezza (50 punti) quasi raggiunta. Ora si può guardare avanti Brescia: vamos a bailar sul cubo dei play off in onda su da lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 IL PUNTO di Roberto Baronio Altro che “semplice e tranquilla salvezza”. Questo Brescia deve giocare per andare a prendersi i play off promozione. Dal momento negativo ne è uscito alla grande ed ha ulte- riori margini di crescita. Le po- tenzialità le ha tutte, ce la può fare e spero riesca a centrare questo importante obiettivo. Se lo merita il gruppo, se lo me- ritano questi incredibili tifosi. Inutile dire che la rosa è ben assortita e costituita da gioca- tori interessanti: dai giovani Sa- lamon ed El Kaddouri, fino alla vecchia guardia rappresentata da capitan Zambelli e Michele Arcari. A quest’ultimo ho fatto personalmente i complimenti: non è da tutti centrare un re- cord. I play off se li merita an- che e soprattutto il presidente Corioni. Ho avuto modo di in- contralo e salutarlo nella mia recente visita da Roma al San Filippo; si sta riprendendo al- la grande. Tiene troppo a questa squa- dra e non intende mollarla fa- cilmente. Auguri Gino e lunga vita, sempre a braccetto del tuo Brescia.

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Brescia: vamos a bailar sul cubo dei play off

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100%BRESCIA

Ritrovato entusiasmo in città. La sconfitta con il Padova sùbito riscat-tata dal pari di Pescara ha confer-mato quello che ormai stava diven-tando una certezza: questo Brescia è da play off. Altro che “tranquilla salvezza”! Ai fatidici 50 punti (diven-tati prima 51, poi 52) manca davvero poco. Quindi se vogliamo dirla tutta, l’obiettivo è stato centrato. Ora biso-gna completare l’opera con la classi-fica ciliegina sulla torta. C’è ancora un ultimo scoglio da affrontare do-po il Grossetto: Reggina in trasferta, il derby di Verona e la sfida contro la Sampdoria degli ex Iachini, Juan Antonio e Berardi.Poi il calendario sarà quasi tutto in discesa, fatto apposta per innesca-re la marcia numero 5 e il relativo

turbo. Oltre a Jonathas, il campo ha confermato che Piovaccari è pronto dare ben più di una mano là davanti. Il “pifferaio matto” si è svegliato, ha tolto lo zero dalla casellina dei gol realizzati e si candida a dimostrare tutta la sua classe e la sua esperien-za. Quella che lo scorso anno, a Cit-tadella, gli ha consegnato lo scettro di bomber più prolifero della cadet-teria. A centrocampo le assenze di Budel e Mandorlini (quest’ultimo vicino al rientro, per il milanese ci vorrà ancora un mese abbondante) si sono fatte sentire ma attenzione perché Fausto Rossi scalpita fuori dai box. Arrivato col mercato di ri-parazione, il nazionale Under 21 è pronto per dare il suo apporto. Get-tato nella mischia nel finale di Pesca-

ra, ha già dato prova delle sue qua-lità e di quanto sia calcisticamente interessante.Complimenti, dunque, al diretto-re sportivo Iaconi che a gennaio ci ha visto giusto operando, con par-simonia e qualità, e fissando per la prossima stagione il tetto massimo salariare a 150 mila euro. L’unico neo, a fare i pignoli, è il rinnovo di contratto ancora in standby per El Kaddouri, giovane destinato a fare le valigie a giugno per finire in serie A o all’estero.La Primavera è alle porte, questo Brescia deve solo sbocciare. E allo-ra, come Jonathas ci ha insegnato, “Vamos a bailar” a ritmo di samba e possibilmente senza giramenti di testa. (mario ricci)

Serie B. Quota salvezza (50 punti) quasi raggiunta. Ora si può guardare avanti

Brescia: vamos a bailar sul cubo dei play off

in onda su

da lunedì al venerdì dalle 14 alle 15

IL PUNTOdi Roberto Baronio

Altro che “semplice e tranquilla salvezza”. Questo Brescia deve giocare per andare a prendersi i play off promozione.Dal momento negativo ne è uscito alla grande ed ha ulte-riori margini di crescita. Le po-tenzialità le ha tutte, ce la può fare e spero riesca a centrare questo importante obiettivo.Se lo merita il gruppo, se lo me-ritano questi incredibili tifosi. Inutile dire che la rosa è ben assortita e costituita da gioca-tori interessanti: dai giovani Sa-lamon ed El Kaddouri, fino alla vecchia guardia rappresentata da capitan Zambelli e Michele Arcari. A quest’ultimo ho fatto personalmente i complimenti: non è da tutti centrare un re-cord. I play off se li merita an-che e soprattutto il presidente Corioni. Ho avuto modo di in-contralo e salutarlo nella mia recente visita da Roma al San Filippo; si sta riprendendo al-la grande.Tiene troppo a questa squa-dra e non intende mollarla fa-cilmente. Auguri Gino e lunga vita, sempre a braccetto del tuo Brescia.

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18 La Voce di Bresciamarzo2012

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Da Roccafranca a Frosinone: in tut-to 638 km di distanza. Partito a genna-io per farsi le ossa in Lega Pro, il cuore di Antonio Magli pulsa sempre per il suo Brescia. “Sono andato via dopo la vittoria in casa contro il Crotone - confessa il difensore bassaiolo - quin-di ho vissuto i primi giorni del nuovo corso. Continuo a seguire la squadra e sono contento; anche prima merita-vamo di raccogliere i risultati che in-vece non arrivavano, ora finalmente i punti sono proporzionati. Con Calo-ri, se fossi rimasto, me la sarei potu-ta giocare. La difesa a tre mi avrebbe concesso qualche possibilità, ma non era facile anche per via dei nuovi ac-quisti. Potevo restare, ma ho preferito andare in prestito per fare esperienza”.

Per Magli a Frosinone si respira aria di casa visto che l’allenatore è Euge-nio Corini, nativo di Bagnolo Mella, e nello staff tecnico c’è anche Salvatore Giunta. “Il mister è serio e preparato – aggiunge Magli – vista la carriera da giocatore ad alti livelli. Con me a vol-te parla in dialetto. Anche con Giun-ta, che pur non essendo bresciano di nascita a Brescia ormai è di casa, ogni tanto scappa qualche battuta. C’è aria di casa, anche se in una città nuova e diversa”. Per il futuro quali sono le tue aspettative? “Ci tengo a finire bene la stagione a Frosinone. Sono in prestito e, anche se c’è la possibilità del riscat-to, credo che a fine stagione tornerò a Brescia. Farò il ritiro e da lì in poi si vedrà”. (ma.ric.)

Antonio Magli: “vado e torno”

Il personaggio. Da gennaio è in prestito al Frosinone

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19La Voce di Bresciamarzo 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

BRESCIA

GROSSETO10a giornata di ritorno

sabato 24 marzoore 15

Così in serie B: Partite giocate: 7. Vittorie Brescia: 3. Pareggi: 0. Vit-torie Grosseto: 4. Gol Brescia: 10. Gol Grosseto: 10.

L’ultima sfida al Rigamonti risale al 7 marzo 2010: sconfitta per 3-2 mentre il primo confronto alla sta-gione 2007/2008 con un roboante 4-1 (doppietta di Tacchinardi). L’an-nata successiva fini 1-0 con rete di Caracciolo. In questa stagione, in-vece, successo nella gara d’andata per 2-0 dei toscani padroni di casa in gol con Sforzini (21’ pt) e Cari-di (14’ st).

11a giornata di ritorno

REGGINA - BRESCIAlunedì 2 aprile ore 20,45

13a giornata di ritorno

SAMPDORIA - BRESCIA sabato 14 aprile ore 15

12a giornata di ritorno

BRESCIA - VERONAvenerdì 6 aprile ore 19

La foto di questo mese arriva direttamente dalla Curva Nord con un chiaro messaggio rivolto all’amministrazione comunale in me-rito allo stadio. Il Sindaco, sotto la pressione dei tifosi, ultimamente sembra aver fatto "retromarcia" meditando una possibile ristrutturazione del Riga-monti in attesa del nuovo impianto nella futura Cittadella dello Sport. Invia la tua foto all’indirizzo mail [email protected] mettendo nome e cogno-me e una breve didascalia. La pubblicheremo nel prossimo numero di aprile.

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L'agenda del Brescia

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20 La Voce di Bresciafebbraio 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

La passione e il tifo per il Brescia va al di fuori dagli abituali confini di città e provincia sconfinando nel piccolo comune parmense di Fi-denza. Dove dal 1993 – in seguito alla retrocessione nello spareggio di Bologna perso 3-1 con l’Udinese – esiste un cuore che pulsa sangue biancoazzurro fra le 26 mila anime residenti. A dargli vita è Adriano Bertinelli che oltre ad essere so-cio fondatore è il presidente e il titolare del bar che ospita la sede. “Anche se sono di Fidenza, ho sem-pre tifato per le rondinelle sin da piccolino ai tempi di Astutillo Mal-gioglio – confessa Adriano – in più quelle rare volte che riesco a veni-re a Brescia mi sento come a casa e considero i bresciani dei fratelli. Altro che Parma, città della quale mi sento lontano anni luce”. Nono-stante la retrocessione di Bologna, l’allora Brescia Club Rondinelle Biancoazzurre (da poco rinomina-to Brescia Club Fidenza) nel corso degli anni ha accolto tifosi anche dalle zone di Parma e Cremona. Ma dopo la spinta iniziale ha subìto un netto calo in simbiosi con la squa-dra. Dalla nuova retrocessione in B nel ’94 alla rinascita dal 2005 al 2010. “Quel periodo – ricorda Ber-tinelli – abbiamo raggiunto il picco di tesserati sulla spinta dei grandi campioni come Roberto Baggio, Guardiola e la conduzione tecnica affidata a Mazzone. Abbiamo ripre-so a organizzare alcune trasferte partecipando a quella storica di

Speciale tifosi. A Fidenza, nel parmense, c’è un cuore che pulsa per le rondinelle dal 1993

100 chilometri di passione e amore

Parigi in Intertoto”. Ma l’ennesima retrocessione ha smorzato gli ani-mi vista anche la lunga militanza nel campionato cadetto nelle suc-cessive cinque stagioni. “Si faceva fatica, ma ci siamo sempre stati”. L’anno scorso il ritorno in serie A durato una sola stagione e culmi-nato con la ricaduta agli inferi ad-dirittura nell’anno del Centenario. “E’ stata una botta tremenda – ag-giunge Bertinelli – eravamo tentati a sciogliere il gruppo. Ci sentiva-mo presi in giro da Corioni e dalla società. La notizia è arrivata fino a Brescia e, contattati dal Coordina-mento, ci siamo convinti a prose-guire nonostante le mille difficoltà. Perché Brescia e i bresciani li porto sempre nel cuore”.

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7La Voce di Bresciamarzo 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Le ragazze ruggenti prime in serie AHanno una storia che inizia da lontano, da quegli anni Ottan-ta che vide nascere il sodalizio bresciano, soprattutto all'inse-gna dell'entusiasmo e della grinta da sfoderare in campo. Le leonesse bresciane sono passate attraverso due decenni, anzi, si apprestano tra pochi anni a celebrare il trentennale, con im-mutata passione e voglia di mostrare di che stoffa sono fatte. In campo sono inarrestabili, lo vedete in queste immagini che immortalano le espressioni atletiche, la potenza in campo e la miscela di femminilità e agonismo che rende speciale il calcio femminile. Grazia e ritmo divengono una cosa sola, come la de-terminazione, tutta femminile, a non cedere il passo a qualun-que costo. Viaggiano forte, queste giovani leonesse e conquista-no sempre più il cuore dei tifosi grazie al primato in serie A. In-somma l'altra metà del cielo vince anche in campo.

Calcio femminile. Viaggio per immagini nell'altra metà del campionato: le ragazze in maglia biancazzurra

Qui batte un cuore da Leonesse Sono le “Rondinelle” di casa nostra, atlete caratterizzate da passione, grinta e grande spirito agonisticoE' il dna della storia quasi trentennale del sodalizio bresciano, che ha le sue origini nel settembre del 1985