10 Verifiche SLE

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1 PARTE III : III : Strutture in Acciaio Strutture in Acciaio PARTE III : III : Strutture in Acciaio Strutture in Acciaio Lezione n.10 Lezione n.10 : Verifiche agli Verifiche agli S.L.E. S.L.E. e allo e allo S.L. S.L. di Fatica di Fatica Lezione n.10 Lezione n.10 : Verifiche agli Verifiche agli S.L.E. S.L.E. e allo e allo S.L. S.L. di Fatica di Fatica C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile Politecnico di Bari Politecnico di Bari Dipartimento di Ingegneria Civile, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Corso di Corso di TECNICA delle COSTRUZIONI 2 TECNICA delle COSTRUZIONI 2 Domenico RAFFAELE Domenico RAFFAELE [email protected] C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile Politecnico di Bari Politecnico di Bari Dipartimento di Ingegneria Civile, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Corso di Corso di TECNICA delle COSTRUZIONI 2 TECNICA delle COSTRUZIONI 2 Domenico RAFFAELE Domenico RAFFAELE [email protected] C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile Politecnico di Bari Politecnico di Bari Dipartimento di Ingegneria Civile, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica Corso di Corso di TECNICA delle COSTRUZIONI 2 TECNICA delle COSTRUZIONI 2 Domenico RAFFAELE Domenico RAFFAELE [email protected] Politecnico di Bari Tecnica delle Costruzioni 2 Domenico RAFFAELE A.A. 2014-2015

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Verifiche agli stati limite di esercizio

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  • 1PARTE III : III : Strutture in AcciaioStrutture in AcciaioPARTE III : III : Strutture in AcciaioStrutture in Acciaio

    Lezione n.10 Lezione n.10 : Verifiche agli Verifiche agli S.L.E.S.L.E. e allo e allo S.L.S.L. di Faticadi FaticaLezione n.10 Lezione n.10 : Verifiche agli Verifiche agli S.L.E.S.L.E. e allo e allo S.L.S.L. di Faticadi Fatica

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    A.A. 2014-2015

  • 2- deformazionideformazioni che possono compromettere luso della struttura;- vibrazionivibrazioni che possono dare fastidio o danno;- dannidanni agli elementi non strutturali.

    - deformazionideformazioni che possono compromettere luso della struttura;- vibrazionivibrazioni che possono dare fastidio o danno;- dannidanni agli elementi non strutturali.

    La verifica agli SLE necessit di limitare:La verifica agli SLE necessit di limitare:

    Quasi sempre nelle strutture in acciaio, tale verifica predominante rispetto alle verifiche di resistenza e determinante per il dimensionamento degli elementi strutturali.

    Quasi sempre nelle strutture in acciaio, tale verifica predominante rispetto alle verifiche di resistenza e determinante per il dimensionamento degli elementi strutturali.

    fini delle verifiche agli SLE, le NTC definiscono tre differenti combinazioni di carico:fini delle verifiche agli SLE, le NTC definiscono tre differenti combinazioni di carico:

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    2

    C.C. raraC.C. rara, impiegata per gli SLESLE irreversibiliirreversibili correlati ad esempio alla rottura della pavimentazione o dei divisoriC.C. raraC.C. rara, impiegata per gli SLESLE irreversibiliirreversibili correlati ad esempio alla rottura della pavimentazione o dei divisori

    1111

    C.C. frequenteC.C. frequente, impiegata per gli SLE reversibiliSLE reversibili ad esempio prodotti dalle vibrazioni che non causano rotture di parti non strutturali;C.C. frequenteC.C. frequente, impiegata per gli SLE reversibiliSLE reversibili ad esempio prodotti dalle vibrazioni che non causano rotture di parti non strutturali;

    2222

    C.C. quasi permanente, C.C. quasi permanente, impiegata per gli effetti a lungo termineeffetti a lungo termineC.C. quasi permanente, C.C. quasi permanente, impiegata per gli effetti a lungo termineeffetti a lungo termine3333

  • 3Definizione degli spostamenti verticali per le verifiche in esercizio - C.C. RARAC.C. RARA -Definizione degli spostamenti verticali per le verifiche in esercizio - C.C. RARAC.C. RARA -

    CONTROFRECCIACONTROFRECCIA

    spostamento elastico dovuto ai CARICHI PERMANENTICARICHI PERMANENTIspostamento elastico dovuto ai CARICHI PERMANENTICARICHI PERMANENTI

    spostamento elastico dovuto ai CARICHI VARIABILICARICHI VARIABILIspostamento elastico dovuto ai CARICHI VARIABILICARICHI VARIABILI

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    3

    N.B.: nel caso di mensole, L = doppio dello sbalzoN.B.: nel caso di mensole, L = doppio dello sbalzo

  • 4FRECCIAFRECCIA

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    4

    La figura evidenzia come, nellambito degli ordinari valori di L/h la limitazione deformativalimitazione deformativa pi pi che quella tensionaleche quella tensionale a condizionare il dimensionamentocondizionare il dimensionamento dellelemento inflesso.La figura evidenzia come, nellambito degli ordinari valori di L/h la limitazione deformativalimitazione deformativa pi pi che quella tensionaleche quella tensionale a condizionare il dimensionamentocondizionare il dimensionamento dellelemento inflesso.

    Rapporto di SNELLEZZARapporto di SNELLEZZA

  • 5Politecnico di BariTecnica delle Costruzioni 2Domenico RAFFAELE

    5

  • 6Nel calcolo delle frecce occorre tenere conto delle deformazioni indotte da scorrimenti nei collegamenti bullonatiscorrimenti nei collegamenti bullonati. Ad esempio per una travatura reticolare si hanno ulteriori frecce dovuta

    agli scorrimenti nei correnti (c) e nelle diagonali (d) che possono essere valutate con le espressioni:

    GIOCO FORO-BULLONEGIOCO FORO-BULLONENUMERO DI GIUNTI NEI CORRENTINUMERO DI GIUNTI NEI CORRENTI

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    6

    PASSO DELLE ASTE DIAGONALIPASSO DELLE ASTE DIAGONALI

    LUNGHEZZA DELLE ASTE DIAGONALILUNGHEZZA DELLE ASTE DIAGONALI

    h = 0.60 m

    Ipotizzando 2 giunti nella mezzeria dei correnti ed un gioco foro-bullone di 0.5 mm risulta:

    c=2/612/0.60.0005 = 3.4 mm

    d=1.36/112/0.60.0005 = 13.6 mmFreccia aggiuntiva Freccia aggiuntiva indotta da indotta da scorrimenti nei collegamenti bullonati scorrimenti nei collegamenti bullonati = 20.0 mm

    p=1.00 mL/2=6.00 m

  • 7Controllo degli SPOSTAMENTI ORIZZONTALIControllo degli SPOSTAMENTI ORIZZONTALI

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    7

    Per CIASCUN PIANO:Per CIASCUN PIANO:

    Per LINTERA STRUTTURAPer LINTERA STRUTTURA

  • 8Controllo delle VIBRAZIONI per le verifiche in esercizio - C.C. FREQUENTE C.C. FREQUENTE -Controllo delle VIBRAZIONI per le verifiche in esercizio - C.C. FREQUENTE C.C. FREQUENTE -

    Negli edifici occorre inoltre limitare eccessive vibrazioni verificando che la frequenza frequenza fondamentalefondamentale (ffoo) del sistema strutturale (frequenza pi bassa) sia superiore ad assegnati valori limite valori limite (fflimlim) con lintento di limitare il disagio degli utenti.

    Frequenza fondamentale per una trave:

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    8

    Doppio appoggio

    Doppio incastro

    [[[[Hz]]]][[[[mm]]]]

  • 9ESEMPIO 9ESEMPIO 9 Verifica allo SLE per spostamenti verticali di un elemento inflesso

    Verifica allo SLE per spostamenti verticali di un elemento inflesso

    7.00

    Combinazione rara

    IPE300IPE300

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    9

    Combinazione rara

    Abbassamento massimo totale

    OKOK

    Abbassamento dovuto ai soli carichi variabili

    OKOK

    fo < OKOK

  • 10

    ESEMPIO 10ESEMPIO 10 Verifica agli SLU ed SLE di una trave di copertura L=4.00Verifica agli SLU ed SLE di una trave di copertura L=4.00

    Acciaio S235Acciaio S235

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    10

  • 11

    SLU

    SLEq = 0.7+25 = 25.7 kN/mq = 0.7+25 = 25.7 kN/m

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    11

    Freccia totale

    Freccia per solo carico variabile

    Area resistente al taglio

    SLE:Verifica deformazioni in esercizio

    SLE:Verifica deformazioni in esercizio

    Verifica di resistenza a Flessione

    Verifica di resistenza a Flessione

    Verifica di resist.a TaglioVerifica di resist.a Taglio

    sezione in classe 1

  • 12

    ESEMPIO 11ESEMPIO 11 Realizzazione di un impalcato in acciaioRealizzazione di un impalcato in acciaio

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    12

    80

  • 13

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    13

  • 14

    0.16

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    14

    0.16

    s

  • 15

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    15

    Freccia totale

    Freccia per solo carico variabile

    Area resistente al taglio

    SLE:Verifica deformazioni in esercizio

    SLE:Verifica deformazioni in esercizio

    Verifica di resistenza a Flessione

    Verifica di resistenza a Flessione

    Verifica di resist.a TaglioVerifica di resist.a Taglio

    sezione in classe 1

    6

  • 16

    La fatica quel fenomeno secondo cui i materiali sottoposti a dei carichi variabili tra un valore massimo (maxmax ) e uno minimo (minmin ), e ripetuti nel tempo per un certo numero di volte (ciclicicli), presentano una diminuzione della sollecitazione massima sopportabile.

    La fatica quel fenomeno secondo cui i materiali sottoposti a dei carichi variabili tra un valore massimo (maxmax ) e uno minimo (minmin ), e ripetuti nel tempo per un certo numero di volte (ciclicicli), presentano una diminuzione della sollecitazione massima sopportabile.

    LA FATICALA FATICA

    dd

    RR

    dddd

    Asintoto orizzontaleAsintoto orizzontale

    Il materiale sopporta senza alcun degrado escursioni

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    16

    Il fenomeno descritto da diagrammi sperimentali (logNlogN--), detti curve di curve di WohlerWohler nei quali: rappresenta lentit della variazione di tensione prodotta dai carichi di servizio N il numero di cicli nei quali tale variazione si verifica.

    Il fenomeno descritto da diagrammi sperimentali (logNlogN--), detti curve di curve di WohlerWohler nei quali: rappresenta lentit della variazione di tensione prodotta dai carichi di servizio N il numero di cicli nei quali tale variazione si verifica.

    Le due curve evidenziano caratteristiche marcatamente diverse: 1) mentre le curve sperimentali relative allacciaioacciaio presentano asintoti orizzontali s s = che

    indicano la possibilit di realizzare una vita illimitata a fatica per cicli di tensioni di ampiezza minore di s ,

    2) nel caso del conglomeratoconglomerato non stata dimostrata lesistenza di un tale asintoto orizzontale.

    Le due curve evidenziano caratteristiche marcatamente diverse: 1) mentre le curve sperimentali relative allacciaioacciaio presentano asintoti orizzontali s s = che

    indicano la possibilit di realizzare una vita illimitata a fatica per cicli di tensioni di ampiezza minore di s ,

    2) nel caso del conglomeratoconglomerato non stata dimostrata lesistenza di un tale asintoto orizzontale.

    Il materiale sopporta senza alcun degrado escursioni pi piccole di R per un numero illimitato di cicli

  • 17

    RESISTENZA A FATICA RESISTENZA A FATICA funzione della categoria del categoria del dettaglio costruttivodettaglio costruttivo e del numero totale di cicli numero totale di cicli di sollecitazione

    RESISTENZA A FATICA RESISTENZA A FATICA funzione della categoria del categoria del dettaglio costruttivodettaglio costruttivo e del numero totale di cicli numero totale di cicli di sollecitazione

    d R

    M

    VERIFICA A FATICAVERIFICA A FATICA

    Per strutture soggette a carichi ciclici deve essere verificata la resistenza a fatica imponendo:Per strutture soggette a carichi ciclici deve essere verificata la resistenza a fatica imponendo:

    lescursioneescursione di tensione prodotta dalle azioni cicliche lescursioneescursione di tensione prodotta dalle azioni cicliche

    Si definisce limite di fatica limite di fatica (R ) la massima resistenza residua massima resistenza residua del materiale per un numero elevato di cicli (generalmente 10 milioni di cicli 10 milioni di cicli per gli acciai).Si definisce limite di fatica limite di fatica (R ) la massima resistenza residua massima resistenza residua del materiale per un numero elevato di cicli (generalmente 10 milioni di cicli 10 milioni di cicli per gli acciai).

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    17

    coefficiente parziale di sicurezzacoefficiente parziale di sicurezza

    lescursioneescursione di tensione prodotta dalle azioni cicliche di progetto di progetto che inducono fenomeni di faticalescursioneescursione di tensione prodotta dalle azioni cicliche di progetto di progetto che inducono fenomeni di fatica

    richiede dettagli idonei alla ridistribuzione degli sforzi e prestabilite procedure di ispezione e manutenzioneprocedure di ispezione e manutenzione

  • 18

    CURVE DI RESISTENZA A FATICACURVE DI RESISTENZA A FATICALa resistenza a fatica pu ricavarsi dai grafici seguenti in funzione della categoria del dettaglio costruttivocategoria del dettaglio costruttivo e del numero totale di cicli numero totale di cicli di sollecitazione cui si prevede sar sottoposta la strutturaLa resistenza a fatica pu ricavarsi dai grafici seguenti in funzione della categoria del dettaglio costruttivocategoria del dettaglio costruttivo e del numero totale di cicli numero totale di cicli di sollecitazione cui si prevede sar sottoposta la struttura

    CATEGORIE DI DETTAGLIO

    2 milioni

    5 milioni

    10 milioni

    2 milioni

    EC3EC3

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    18

    Nel caso degli edifici la verifica a fatica non e generalmente necessaria, salvo che per membrature che sostengono macchine vibranti macchine vibranti o dispositivi di sollevamento e trasporto dei carichidispositivi di sollevamento e trasporto dei carichiNel caso degli edifici la verifica a fatica non e generalmente necessaria, salvo che per membrature che sostengono macchine vibranti macchine vibranti o dispositivi di sollevamento e trasporto dei carichidispositivi di sollevamento e trasporto dei carichi

    10 milioni

  • 19

    C

    A

    T

    E

    G

    O

    R

    I

    E

    D

    I

    D

    E

    T

    T

    A

    G

    L

    I

    O

    C

    A

    T

    E

    G

    O

    R

    I

    E

    D

    I

    D

    E

    T

    T

    A

    G

    L

    I

    O

    EC3EC3

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    19

    C

    A

    T

    E

    G

    O

    R

    I

    E

    C

    A

    T

    E

    G

    O

    R

    I

    E

  • 20

    ESERCIZI RIASSUNTIVIESERCIZI RIASSUNTIVI: S.L.U. - S.L.E.S.L.E.ESERCIZI RIASSUNTIVIESERCIZI RIASSUNTIVI: S.L.U. - S.L.E.S.L.E.

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    20

  • 21

    Resistenza allo SLU di un diagonale teso di controvento Resistenza allo SLU di un diagonale teso di controvento ESERCIZIO 01ESERCIZIO 01

    fyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    M0 = 1.05M0 = 1.05

    M2 = 1.25M2 = 1.25

    tensione di snervamento per t

  • 22

    fyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    M0 = 1.05M0 = 1.05

    M1 = 1.25M1 = 1.25

    tensione di snervamento per t

  • 23

    Determinazione del foro limite Determinazione del foro limite

    area sezione lorda area sezione lorda

    sforzo normale plastico sforzo normale plastico

    area netta area netta

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    23

    sforzo normale ultimo sforzo normale ultimo

    Per bulloni con diametro superiore ad M12 (d0=13mm) l'asta soggetta a rottura fragile.

    Per bulloni con diametro superiore ad M12 (d0=13mm) l'asta soggetta a rottura fragile.

  • 24

    Verifica allo SLU di unasta compressa tozzaVerifica allo SLU di unasta compressa tozzaESERCIZIO 03ESERCIZIO 03

    MODELLO GEOMETRICOMODELLO GEOMETRICO

    L=0.3 mfyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    M1= 1.05M1= 1.05

    tensione di snervamento per t

  • 25

    Trattandosi di ASTA TOZZA la resistenza a compressione di progetto vale:

    5425 mm25425 mm2 275 MPa275 MPa

    1.051.05

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    25

  • 26

    Capacit portante di una colonna compressa snellaCapacit portante di una colonna compressa snellaESERCIZIO 04ESERCIZIO 04

    MODELLO GEOMETRICOMODELLO GEOMETRICO

    Loy=3.5 mLoz=3.5 m

    fyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    M1 = 1.05M1 = 1.05

    tensione di snervamento per t 0.2

  • 27

    Determinazione dei coefficienti di riduzione per instabilit (,)Determinazione dei coefficienti di riduzione per instabilit (,)

    fyk= 275 MPa

    A= 5425 mm2

    M1 = 1.05

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    27

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    La resistenza a compressione allo SLU per instabilit pari a 771 kNLa resistenza a compressione allo SLU per instabilit pari a 771 kN

  • 28

    fyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    tensione di snerv. per t

  • 29

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    a

    d

    o

    p

    p

    i

    o

    T

    L

    a

    m

    i

    n

    a

    t

    i

    a

    C

    a

    l

    d

    o

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    a

    d

    o

    p

    p

    i

    o

    T

    L

    a

    m

    i

    n

    a

    t

    i

    a

    C

    a

    l

    d

    o

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    29

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    C

    a

    v

    i

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    C

    a

    v

    i

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    S

    a

    l

    d

    a

    t

    i

    A

    p

    e

    r

    t

    i

    P

    r

    o

    f

    i

    l

    i

    S

    a

    l

    d

    a

    t

    i

    A

    p

    e

    r

    t

    i

  • 30

    y_HE =0.59y_HE =0.59

    z_HE =1.00z_HE =1.00

    curva bcurva b

    curva ccurva c

    Profilo HEB Profilo HEB

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    30

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    Tensione di collassoTensione di collasso

  • 31

    y_IPE=0.32y_IPE=0.32

    z_iIPE=1.20z_iIPE=1.20

    curva acurva a

    curva bcurva b

    Profilo IPE Profilo IPE

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    31

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale intorno all'asse debole z-z.

    Tensione di collassoTensione di collasso

  • 32

    Profilo cavo OHS Profilo cavo OHS

    y_HE =0.59y_HE =0.59

    z_HE =0.59z_HE =0.59

    curva ccurva c

    curva ccurva c

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    32

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale flessionaleLa colonna compressa soggetta ad instabilit globale flessionale

    Tensione di collassoTensione di collasso

  • 33

    Profilo a croce Profilo a croce

    y_HE =1.08y_HE =1.08

    z_HE =1.08z_HE =1.08

    curva ccurva c

    curva ccurva c

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    33

    La colonna compressa soggetta ad instabilit globale flessionaleLa colonna compressa soggetta ad instabilit globale flessionale

    Tensione di collassoTensione di collasso

  • 34

    Valutazione della CAPACIT PORTANTE Valutazione della CAPACIT PORTANTE

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    34

  • 35

    ESERCIZIO 06ESERCIZIO 06 VERIFICHE SLU-SLE di una trave secondaria inflessa impedita di sbandare lateralmenteVERIFICHE SLU-SLE di una trave secondaria inflessa impedita di sbandare lateralmente

    fyk= 275 MPafyk= 275 MPa

    ftk= 430 MPaftk= 430 MPa

    M0 = 1.05M0 = 1.05

    tensione di snerv. per t

  • 36

    ANALISI DEI CARICHIANALISI DEI CARICHI

    Peso proprio solaioPeso proprio solaio g2K = 4.00 KN/m2g2K = 4.00 KN/m2

    Incidenza travi secondarieIncidenza travi secondarie g1K = 0.21 KN/m2g1K = 0.21 KN/m2Gk = (g1K + g1K ) i = 8.42 KN/mGk = (g1K + g1K ) i = 8.42 KN/m

    Carichi di esercizioCarichi di esercizio qK = 2.00 KN/m2qK = 2.00 KN/m2 Qk = (qK) i = 4.00 KN/mQk = (qK) i = 4.00 KN/m

    COMBINAZIONE DELLE AZIONICOMBINAZIONE DELLE AZIONI

    i=2 mi=2 m

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    36

    1.31.3 1.51.5

    = 16.95 kN/m= 16.95 kN/m

    = 12.42 kN/m= 12.42 kN/m

    = 10.42 kN/m= 10.42 kN/m0.50.5

    SLUSLU

    SLE c.c. raraSLE c.c. rara Controllo degli SPOSTAMENTIControllo degli SPOSTAMENTI

    SLE c.c. frequenteSLE c.c. frequente Controllo delle VIBRAZIONIControllo delle VIBRAZIONI

  • 37

    SLU - FLESSIONESLU - FLESSIONE

    Analisi strutturale (domanda) Analisi strutturale (domanda)

    Fd_SLU = 16.95 kN/mFd_SLU = 16.95 kN/m

    LTS = 7.00 mLTS = 7.00 m

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    37

    Resistenze di progetto (capacit) Resistenze di progetto (capacit)

    1.051.05

    MEd,max < Mc,RdMEd,max < Mc,Rd OKOK

  • 38

    SLU - TAGLIOSLU - TAGLIOAnalisi strutturale (domanda) Analisi strutturale (domanda)

    Fd_SLU = 16.95 kN/mFd_SLU = 16.95 kN/m

    LTS = 7.00 mLTS = 7.00 m

    1808 mm21808 mm2275 MPa275 MPa

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    38

    Resistenze di progetto (capacit) Resistenze di progetto (capacit)

    snellezza locale limite dell'anima a taglio per elementi non irrigiditi

    snellezza anima

    NON SI ATTIVANO FENOMENI INSTABILI NON SI ATTIVANO FENOMENI INSTABILI

    VEd,max < Vpl,RdVEd,max < Vpl,Rd OKOK

    =1.2

    1.051.05

  • 39

    7.00

    Abbassamento massimo totale

    SLE SPOSTAMENTI VERTICALISLE SPOSTAMENTI VERTICALIQk = 4.00 KN/m

    Gk = 8.42 KN/m

    FFdd(SLE)r(SLE)r =12.42 KN/m=12.42 KN/mFFdd(SLE)r(SLE)r =12.42 KN/m=12.42 KN/m

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    39

    NONO

    Abbassamento dovuto ai soli carichi variabili

    OKOK

    NONO

    16.1 mm

    50.1 mm >

    SLE Controllo VIBRAZIONISLE Controllo VIBRAZIONI

    42 mm > ffoo < 3 Hz< 3 Hz

    Verifica NON Verifica NON soddisfattasoddisfatta

    Qk=0.54.00=2.00 KN/m

    Gk =8.42 KN/m FFdd(SLE)f(SLE)f =10.42 KN/m=10.42 KN/mFFdd(SLE)f(SLE)f =10.42 KN/m=10.42 KN/m