10 Sissi - campigliodolomiti.it30394.pdf · Aria di Primavera - I - I (˜):

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Santa Maria Antica I naugurata nell’agosto del 1895, la chiesetta di Santa Maria antica fu costruita in granito seguendo lo stile neogotico-tirolese. L’edificio religioso fu edificato poco lontano dalla precedente chiesa (fondata a fine XII secolo, ricostruita negli ultimi anni del XV) annessa all’antico ospizio e abbattuta in quegli anni da Franz Joseph Öesterreicher per permettere l’ampliamento dell’Hotel Des Alpes. Un contributo importante alla sua realizzazione lo diedero gli illustri frequentatori della Corte asburgica, tra i quali lo stesso Imperatore Francesco Giuseppe, che donarono il pulpito e il confessionale, il rivestimento in cirmolo delle pareti del coro con le figure dei Santi più cari al culto popolare e alcune delle finestre, istoriate a tinte calde e vivaci. Su una di queste è raffigurato San Bartolomeo apostolo, compatrono della parrocchia, che impugna il coltello del suo martirio, mentre su un’altra risalta la figura di Carlo Magno. Sui banchi si leggono, scritti in caratteri gotici, i nomi dei rispettivi donatori e sul pavimento spicca la tomba di Franz Joseph Öesterreicher (1848-1909). La chiesetta conserva alcune opere artistiche di particolare valore: l’antichissimo Crocifisso, di stile nordico, che risale al XII secolo, l’altare a portelle di epoca tar- dogotica che raffigura la Madonna con Bambino e Sante (Santa Barbara con il calice e Santa Caterina con l’arma del martirio) e la scultura in legno della “Vergine del Fico”. L’altare a portelle proviene dall’antica chiesa dell’ospizio ed è il più antico esempio di questo genere in tutto il Trentino. L’opera artistica mostra quattro episodi della vita di Maria: Annunciazione, Presepio, Visitazione e Adorazione dei Magi. Sulla facciata opposta sono invece raffigurati, in quattro distinti dipinti, i più noti Dottori della Chiesa. Alla “Madonna del Fico” si rivolsero numerosi pellegrini per secoli. Il volto della Madonna emana maestà e bontà che si accordano con il gesto generoso della mano che porge aiuto e ristoro al pellegrino affaticato dal lungo cammino. Apertura: 8.00-19.00, tutti i giorni Madonna di Campiglio S egnalata su pergamene e antiche mappe fin dall’antichità, Madonna di Campiglio ha una storia che affonda le radici in un passato lontano e misterioso. In origine località di confi- ne, e di passaggio, lungo un’importante via di transito attraverso le Alpi, la leggenda tramanda che vi abbiano sostato due imperatori: Carlo Magno, ricordato nel nome dell’omoni- mo passo, prima, e Federico Barbarossa poi. I documenti scrivono di “Santa Maria di Campei” alla fine del XII secolo (1188) quando Raimondo, un ospitaliere di ritorno dalle crociate in Oriente, costruisce un ospizio-monastero, con annessa chiesetta dedicata a Maria, per dare alloggio e assistenza a forestieri e pellegrini. In seguito, il monastero-ospizio diventa dominio del Capitolo della Cattedrale di Trento, fino al 1515, anno in cui viene soppresso e comincia a perdere di importanza. Dopo tre secoli di declino, nel 1868 viene acquistato da Giovanni Battista Righi di Strembo, imprenditore visionario che al posto dei fatiscenti fabbricati del vecchio ospizio costruisce il primo albergo di Madonna: lo “Stabilimento alpino di Campiglio nel Trentino”. I primi turisti della montagna, ospiti e alpinisti illustri cominciano a frequentarlo. La stagione è l’esta- te perché la Madonna di Campiglio turistica di allora nasce sul modello del Kurort, luogo di cura e soggiorno. Nel 1872, presso lo Stabilimento del Righi, si riuniscono per la prima volta anche i promotori della Società Alpina del Trentino (poi Società degli Alpinisti Tridentini-Sat) che viene fondata proprio a Madonna di Campiglio in quell’occasione. Qualche anno dopo, Righi costruirà a proprie spese la strada di collegamento con Pinzolo, a quel tempo considerata una delle più belle vie delle Alpi. Arriva il 1886 e lo stabilimento, dopo un furioso incendio che lo distrusse, viene rilevato da Franz Josef Öesterreicher, già proprietario del Grand Hotel Trento, che lo trasforma nel primo Hotel Des Alpes. Con lui Madonna di Campiglio diventa la meta estiva preferita dalla Corte asburgica. La principessa Elisabetta di Wittelsbach Sissi vi soggiorna una prima volta nel 1889 e vi ritorna nel 1894 insieme all’imperatore Francesco Giuseppe. La coppia imperiale trascorre qui lunghe giornate, passeggiando per i boschi e dedicando spensierate serate ai walzer e agli incontri con aristocratici e cortigiani. Tra loro anche Vittoria Adelaide Maria Luisa, figlia del- la regina Vittoria d’Inghilterra, e l’arciduca Alberto d’Asburgo, legatissimo a Madonna di Campiglio. A questo punto, Madonna di Campiglio diventa il ricercatissimo luogo di soggior- no della nobiltà e della ricca borghesia austriaca e mitteleuropea ed è proiettata verso un futuro di successo. Nel febbraio 1910, agli albori del turismo invernale sulle Alpi, arriva a Campiglio un gruppo di “skiatori” inglesi, definiti dalle cronache dell’epoca “audaci”. Sci in spalla salgono al Mon- te Spinale e compiono una sciata del tutto particolare: la prima discesa ufficiale con l’obiettivo preciso di testare le potenzialità sciistiche della località. La prova è molto positiva. Dopo quattro giorni, prima di lasciare la località, gli sciatori inglesi dichiarano: “Qualora si attivasse la stazione invernale di Campiglio noi saremmo i primi a venirvi e gli ultimi ad abbandonarla”. Per la prima volta Madonna di Campiglio si immagina sugli sci. Il primo impianto, una slittovia per Cima Dosson sullo Spinale, viene aperto nel 1935, inaugurando, tra le due guerre, gli anni di “Madonna Bianca” accompagnati dalle prime gare sulla neve. Nel 1947 viene fondata la Società Funivie Madonna di Campiglio con lo scopo di valorizzare la pratica dello sci e quindi di promuovere la località. Poi è storia recente: cambiamenti veloci, evoluzioni nel segno della modernità, un’area sciabile sempre più grande, moderna e al passo con i tempi che collocano Madonna di Campiglio tra le più belle destinazioni del turismo invernale ed estivo di tutto l’arco alpino. Parco Naturale Adamello Brenta M adonna di Campiglio è circondata dal Parco Naturale Adamello Brenta, uno straordinario mosaico di biodiversità che comprende, in un’area di 620,5 kmq, due mondi tanto vicini quanto diversi. Verso ovest, la parte trentina del massiccio Adamello-Presanella, la montagna nata dal fuoco e diventata il regno delle acque: grandiosi ghiacciai, torrenti impetuosi, spettacolari cascate, decine di laghetti incantati. A est, invece, il Parco abbraccia le spettacolari Dolomiti di Brenta: un fiabesco susseguirsi di guglie, torrioni e immani pareti strapiombanti nel quale è stratificata la storia geologica della terra emersa dal mare milioni di anni fa. Tra questi due mondi geologicamente diversi si inseriscono numerose suggestive valli - Vallesinella, Val Genova, Val Nambrone le più note - ciascuna con un proprio caratteristico paesaggio. Nel Parco, che è l’area protetta più grande del Trentino, vivono numerosi animali selvatici grandi e piccoli: l’orso bruno, che è ritornato ad abitare stabilmente le foreste grazie al progetto Life Ursus, ma anche camosci, cervi, caprioli, aquile, stambecchi, volpi, tassi, martore, galli cedroni, marmotte, pernici bianche e molti altri. La flora comprende oltre 1.300 specie, gli alberi sono 25 milioni e la rete di sentieri segnalati supera i 700 km. Dolomiti di Brenta Patrimonio dell’Umanità Unesco I l 26 giugno 2009, in Spagna, al Palazzo dei Congressi di Siviglia, le Dolomiti sono state proclamate Patrimonio naturale mondiale dell’Umanità-Unesco. Nove gruppi dolomitici, tra i quali anche le Dolomiti di Brenta, sono così entrati a far parte delle 183 gemme naturali della Terra. Per la loro straordinaria bellezza naturale e l’importanza geologica e geomorfologica, le Dolomiti sono considerate uniche rispetto a qualsiasi altro gruppo montuoso. Il Canalone Miramonti: una pista mondiale! P rogettato nel 1940 da Bruno Detassis, il “Signore del Brenta”, alpinista, ma anche direttore della prima scuola di sci di Madonna di Campiglio, il Canalone Miramonti è una leggenda dello sci. Tracciato tecnico, impegnativo, modulato da decisi cambi di pendenza, nel 1967 ha ospitato la prima gara di Coppa del Mondo disputatasi in Italia: sul podio una tripletta francese: Perillat, Jauffret, Lacroix. Su questa pista si sono disputati numerosi appuntamenti della 3Tre, la storica manifestazione ideata nel 1948 e che a dicembre di ogni anno emoziona il pubblico del grande sci. Sul Canalone Miramonti Ingemar Stenmark, il più grande sciatore di tutti i tempi, ha vinto 8 volte (5 in speciale, 3 in gigante), mentre il miglior italiano di sempre, Alberto Tomba, ha tagliato per primo il traguardo nel 1987, 1988 e 1995. Il tracciato parte a 1725 m di altitudine e arriva a 1545 m. Lungo 610 m, ha un dislivello di 180 m, una pendenza media del 27% e massima del 60%. Val Rendena L a Val Rendena, da Madonna di Campiglio a Villa, è chiamata “Verde valle” per il colore della natura, un verde intenso e smagliante, che l’avvolge. Boschi secolari digradano dalle alte quote fino a sfiorare i paesi, piccoli borghi alpini tutti da scoprire con i loro tesori di arte, storia e cultura: chiese di origine medievale affrescate tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo dai Baschenis, pittori itineranti provenienti da Averara, in provincia di Bergamo, capitelli votivi, musei sugli usi, i costumi e i mestieri tradizionali della Val Rendena, caratteristici centri storici che ancora conservano le tipiche architetture di un tempo, piazze e fontane che si incon- trano d’improvviso camminando tra le strette vie dei centri abitati, paesaggi di rara bellezza risultato del felice incontro tra la natura e il lavoro dell’uomo. Il Teatro Hofer I l Teatro Hofer, all’interno dell’hotel “Des Alpes”, prende il nome dall’artista Gottfried Hofer, pittore originario di Bolzano che ha dipinto le pareti inter- ne della grande sala da ricevimento tra il 1896 e il 1897. L’opera gli era stata commissionata da Franz Joseph Öesterreicher che pochi anni prima aveva acquistato lo “Stabilimento Alpino” di Madonna di Campiglio trasforman- dolo nell’hotel “Des Alpes”. Le decorazioni realizzate da Hofer comprendono la tela raffigurante la Madonna che appare ad alcuni pastorelli sul monte Spinale, i ritratti di Francesco Giuseppe e Sissi, numerosi simboli floreali, naturalistici e mitolo- gici in stile liberty. Il Salone Hofer è un bene culturale di alto valore storico e artistico rico- nosciuto ufficialmente dalla Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia autonoma di Trento nel 2004. Il grande incendio del 31 dicembre 2007 ha completamente distrutto il tetto e le parti lignee, ricostruite come gli originali, ma ha risparmiato le opere pittoriche di Gottfried Hofer, com- presa la tela con la Madonna portata in salvo dai Vigili Volontari del Fuoco durante la complessa operazione di spegnimento dell’incendio. I ghiacciai dell’Adamello-Presanella I l gruppo montuoso Adamello-Presanella ha un grande fascino ed è caratterizzato da alcune particolarità. Le montagne della Presanella contano 7 ghiacciai, mentre nella parte trentina dell’Adamello ce ne sono 17 tra i quali il ghiacciaio della vedretta del Mandrone, il più grande delle Alpi italiane. La cima Presanella, con i suoi 3558 m slm è, inoltre, la vetta più alta del Trentino. Lungo le creste dell’Adamello, tra il 1915 e il 1918, correva il fronte più alto della prima guerra mondiale. Qui, a 3.000 metri di altitudine, in mezzo alla neve e al ghiaccio, si è consumata la guerra bianca adamellina alle vicende della quale è dedicato l’omonimo Museo presente a Spiazzo Rendena, a circa 20 km da Madonna di Campiglio. L’Adamello è stato testimone di due visite di Papa Giovanni Paolo II: la prima volta nel 1984, quando avvenne la celebre sciata con l’allora Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini, la seconda nel 1988. Il monumento alle guide alpine A pochi passi da piazza Righi si innalza verso il cielo il monumento dedicato alle guide alpine: la figura di una guida, modellata nel bronzo, scala il campanile roccioso in granito della Val Genova. Realizzato da fra Silvio Bottes è stato inaugurato nel 1974. Nei pressi del laghetto, un piccolo museo, aper- to solo in certi periodi dell’anno, raccoglie testimo- nianze e ricordi delle storiche famiglie di guide alpine e di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo di Madonna di Campiglio. Il percorso espositi- vo propone ricordi, fotografie, diari, testimonianze, corde, piccozze, oggetti e strumenti delle guide e delle loro imprese alpinistiche sulle cime delle Dolomiti e non solo. Quando Sissi fece da madrina P oteva l’Imperatrice Sissi, la più illustre ospite che Campiglio abbia mai avuto, non avere una leggenda tutta per sé dopo i suoi soggiorni in questa località? Certo che no! La storia fu pubblicata, come notizia non verificata, dai quotidiani locali proprio nei giorni del secondo soggiorno dell’Imperatrice a Campiglio (“Voce Cattolica”, 10 luglio 1894). A quanto si narra, un bel giorno Sissi durante una passeggiata nei dintorni del paese entrò, senza farsi avvisa- re, in una malga. Qui una coppia di poveri contadini stava accudendo una bimba appena nata; i contadini vestivano gli abiti della festa, ma erano tristi perché quello era il giorno del battesimo della piccina e la madrina non era venuta. Sissi allora si propose per sostituire l’assente e quando i due giovani genitori (che non avevano riconosciuto l’Impe- ratrice) le chiesero quale nome avrebbero dovuto imporre alla battesi- manda, l’augusta dama rispose “il mio nome non è in uso qui in paese, perciò date alla bambina il nome più bello che la cristianità conosca, chiamatela Maria!”. Solo l’indomani, quando un servo portò loro un cospicuo dono in denaro e un bel corredo da battesimo, i due seppero che la neonata aveva avuto per madrina l’Imperatrice d’Austria. (di Paolo Bisti) Sulle tracce di Sissi S ulle cime più alte e solitarie io riesco a respirare più liberamen- te, mentre altri si sentirebbero perduti”. Scrive così, a fine Ottocen- to, Sissi, commentando il suo profondo legame con le montagne. La sua presenza e le sue passeggiate a Campiglio sono testimoniate anche dal “Sasso della Sissi”, in piazzetta Imperatrice, che riporta incisa la scritta “A memoria-Erinnerung 6-14 sett. 1889”. L’epigrafe è raggiungibile in 35 minuti seguendo il comodo sentiero che parte alle spalle di Santa Maria antica. Nostra Signora d’Europa L a chiesa di Nostra Signora d’Europa, inaugurata il 5 agosto 2004, oltre ad esprimere la fede cristiana della comunità campigliana, rappresenta, attraverso la scelta iconografica dell’artista Daniela Casoni che ne ha dipinto le pareti su commissione di don Erne- sto Villa, un viaggio per immagini alla scoperta del legame secolare tra Campiglio e la Madonna, citando anche il passaggio di Carlo Magno e San Vigilio. All’interno si può ammirare il dipinto con la Madonna d’Europa vestita di blu, il colore di Maria, ma anche del vecchio continente. Accanto a lei ci sono i santi patroni d’Europa: Benedetto da Norcia, Brigida di Svezia, Cirillo e Metodio, Teresa della Croce e Caterina da Siena. Di fronte i popoli europei guidati verso Maria da Carlo Magno a cavallo e da San Vigilio, patrono del Trentino. In un altro dipinto, copia di un quadro presente presso il santuario di Algeciras, a Gibilterra, è raffigurata la Vergine d’Europa. Apertura: 9.00 - 18.00 Visite guidate su prenotazione Alla scoperta della storia, dell’arte e della cultura di Madonna di Campiglio. Info e prenotazioni: 0465 447501 [email protected] 10 Il simbolo di Madonna di Campiglio L ’orso bruno, adagiato sullo stelo di un raponzolo di roccia, è il simbolo di Campiglio. Il disegno originale fa parte dei dipinti realizzati dal pittore Gottfried Hofer per decorare, alla fine del XIX secolo, il nuovo salone delle feste dell’hotel “Des Alpes”, il Salone Hofer per l’appunto. Lo si ammira sulla parete sud. 10 8 7 7 5 5 8 3 3 4 4

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Santa Maria Antica

Inaugurata nell’agosto del 1895, la chiesetta di Santa Maria antica fu costruita in granito seguendo lo stile neogotico-tirolese. L’edificio religioso fu edificato poco lontano dalla precedente chiesa (fondata a fine XII secolo, ricostruita negli ultimi anni del XV) annessa all’antico ospizio e abbattuta in quegli anni da Franz Joseph Öesterreicher per permettere l’ampliamento dell’Hotel Des Alpes. Un contributo importante alla sua realizzazione lo diedero gli illustri frequentatori della Corte asburgica, tra i quali lo stesso Imperatore Francesco Giuseppe, che donarono il pulpito e il confessionale, il rivestimento in cirmolo delle pareti del coro con le figure dei Santi più cari al culto popolare e alcune delle finestre, istoriate a tinte calde e vivaci. Su una di queste è raffigurato San Bartolomeo apostolo, compatrono della parrocchia, che impugna il coltello del suo martirio, mentre su un’altra risalta la figura di Carlo Magno. Sui banchi si leggono, scritti in caratteri gotici, i nomi dei rispettivi donatori e sul pavimento spicca la tomba di Franz Joseph Öesterreicher (1848-1909). La chiesetta conserva alcune opere artistiche di particolare valore: l’antichissimo Crocifisso, di stile nordico, che risale al XII secolo, l’altare a portelle di epoca tar-dogotica che raffigura la Madonna con Bambino e Sante (Santa Barbara con il calice e Santa Caterina con l’arma del martirio) e la scultura in legno della “Vergine del Fico”.L’altare a portelle proviene dall’antica chiesa dell’ospizio ed è il più antico esempio di questo genere in tutto il Trentino. L’opera artistica mostra quattro episodi della vita di Maria: Annunciazione, Presepio, Visitazione e Adorazione dei Magi. Sulla facciata opposta sono invece raffigurati, in quattro distinti dipinti, i più noti Dottori della Chiesa. Alla “Madonna del Fico” si rivolsero numerosi pellegrini per secoli. Il volto della Madonna emana maestà e bontà che si accordano con il gesto generoso della mano che porge aiuto e ristoro al pellegrino affaticato dal lungo cammino. Apertura: 8.00-19.00, tutti i giorni

Madonna di Campiglio

Segnalata su pergamene e antiche mappe fin dall’antichità, Madonna di Campiglio ha una storia che affonda le radici in un passato lontano e misterioso. In origine località di confi-ne, e di passaggio, lungo un’importante via di transito attraverso le Alpi, la leggenda tramanda che vi abbiano sostato due imperatori: Carlo Magno, ricordato nel nome dell’omoni-mo passo, prima, e Federico Barbarossa poi.I documenti scrivono di “Santa Maria di Campei” alla fine del XII secolo (1188) quando Raimondo, un ospitaliere di ritorno dalle crociate in Oriente, costruisce un ospizio-monastero, con annessa chiesetta dedicata a Maria, per dare alloggio e assistenza a forestieri e pellegrini. In seguito, il monastero-ospizio diventa dominio del Capitolo della Cattedrale di Trento, fino al 1515, anno in cui viene soppresso e comincia a perdere di importanza.Dopo tre secoli di declino, nel 1868 viene acquistato da Giovanni Battista Righi di Strembo, imprenditore visionario che al posto dei fatiscenti fabbricati del vecchio ospizio costruisce il primo albergo di Madonna: lo “Stabilimento alpino di Campiglio nel Trentino”. I primi turisti della montagna, ospiti e alpinisti illustri cominciano a frequentarlo. La stagione è l’esta-te perché la Madonna di Campiglio turistica di allora nasce sul modello del Kurort, luogo di cura e soggiorno.Nel 1872, presso lo Stabilimento del Righi, si riuniscono per la prima volta anche i promotori della Società Alpina del Trentino (poi Società degli Alpinisti Tridentini-Sat) che viene fondata proprio a Madonna di Campiglio in quell’occasione. Qualche anno dopo, Righi costruirà a proprie spese la strada di collegamento con Pinzolo, a quel tempo considerata una delle più belle vie delle Alpi.Arriva il 1886 e lo stabilimento, dopo un furioso incendio che lo distrusse, viene rilevato da Franz Josef Öesterreicher, già proprietario del Grand Hotel Trento, che lo trasforma nel primo Hotel Des Alpes. Con lui Madonna di Campiglio diventa la meta estiva preferita dalla Corte asburgica. La principessa Elisabetta di Wittelsbach Sissi vi soggiorna una prima volta nel 1889 e vi ritorna nel 1894 insieme all’imperatore Francesco Giuseppe. La coppia imperiale trascorre qui lunghe giornate, passeggiando per i boschi e dedicando spensierate serate ai walzer e agli incontri con aristocratici e cortigiani. Tra loro anche Vittoria Adelaide Maria Luisa, figlia del-la regina Vittoria d’Inghilterra, e l’arciduca Alberto d’Asburgo, legatissimo a Madonna di Campiglio. A questo punto, Madonna di Campiglio diventa il ricercatissimo luogo di soggior-no della nobiltà e della ricca borghesia austriaca e mitteleuropea ed è proiettata verso un futuro di successo. Nel febbraio 1910, agli albori del turismo invernale sulle Alpi, arriva a Campiglio un gruppo di “skiatori” inglesi, definiti dalle cronache dell’epoca “audaci”. Sci in spalla salgono al Mon-te Spinale e compiono una sciata del tutto particolare: la prima discesa ufficiale con l’obiettivo preciso di testare le potenzialità sciistiche della località. La prova è molto positiva. Dopo quattro giorni, prima di lasciare la località, gli sciatori inglesi dichiarano: “Qualora si attivasse la stazione invernale di Campiglio noi saremmo i primi a venirvi e gli ultimi ad abbandonarla”. Per la prima volta Madonna di Campiglio si immagina sugli sci.Il primo impianto, una slittovia per Cima Dosson sullo Spinale, viene aperto nel 1935, inaugurando, tra le due guerre, gli anni di “Madonna Bianca” accompagnati dalle prime gare sulla neve. Nel 1947 viene fondata la Società Funivie Madonna di Campiglio con lo scopo di valorizzare la pratica dello sci e quindi di promuovere la località. Poi è storia recente: cambiamenti veloci, evoluzioni nel segno della modernità, un’area sciabile sempre più grande, moderna e al passo con i tempi che collocano Madonna di Campiglio tra le più belle destinazioni del turismo invernale ed estivo di tutto l’arco alpino.

Parco Naturale Adamello Brenta Madonna di Campiglio è circondata dal Parco Naturale Adamello Brenta, uno straordinario mosaico di biodiversità che comprende, in un’area di 620,5 kmq, due mondi tanto vicini quanto diversi. Verso ovest, la parte trentina del massiccio Adamello-Presanella, la montagna nata dal fuoco e diventata il regno delle acque: grandiosi ghiacciai, torrenti impetuosi, spettacolari cascate, decine di laghetti incantati. A est, invece, il Parco abbraccia le spettacolari Dolomiti di Brenta: un fiabesco susseguirsi di guglie, torrioni e immani pareti strapiombanti nel quale è stratificata la storia geologica della terra emersa dal mare milioni di anni fa. Tra questi due mondi geologicamente diversi si inseriscono numerose suggestive valli - Vallesinella, Val Genova, Val Nambrone le più note - ciascuna con un proprio caratteristico paesaggio.Nel Parco, che è l’area protetta più grande del Trentino, vivono numerosi animali selvatici grandi e piccoli: l’orso bruno, che è ritornato ad abitare stabilmente le foreste grazie al progetto Life Ursus, ma anche camosci, cervi, caprioli, aquile, stambecchi, volpi, tassi, martore, galli cedroni, marmotte, pernici bianche e molti altri. La flora comprende oltre 1.300 specie, gli alberi sono 25 milioni e la rete di sentieri segnalati supera i 700 km.

Dolomiti di Brenta Patrimonio dell’Umanità Unesco

Il 26 giugno 2009, in Spagna, al Palazzo dei Congressi di Siviglia, le Dolomiti sono state proclamate Patrimonio naturale mondiale dell’Umanità-Unesco. Nove gruppi dolomitici, tra i quali anche le Dolomiti di Brenta, sono così entrati a far parte delle 183 gemme naturali della Terra. Per la loro straordinaria bellezza naturale e l’importanza geologica e geomorfologica, le Dolomiti sono considerate uniche rispetto a qualsiasi altro gruppo montuoso.

Il Canalone Miramonti: una pista mondiale! Progettato nel 1940 da Bruno Detassis, il “Signore del Brenta”, alpinista, ma anche direttore della prima scuola di sci di Madonna di Campiglio, il Canalone Miramonti è una leggenda dello sci. Tracciato tecnico, impegnativo, modulato da decisi cambi di pendenza, nel 1967 ha ospitato la prima gara di Coppa del Mondo disputatasi in Italia: sul podio una tripletta francese: Perillat, Jauffret, Lacroix. Su questa pista si sono disputati numerosi appuntamenti della 3Tre, la storica manifestazione ideata nel 1948 e che a dicembre di ogni anno emoziona il pubblico del grande sci. Sul Canalone Miramonti Ingemar Stenmark, il più grande sciatore di tutti i tempi, ha vinto 8 volte (5 in speciale, 3 in gigante), mentre il miglior italiano di sempre, Alberto Tomba, ha tagliato per primo il traguardo nel 1987, 1988 e 1995. Il tracciato parte a 1725 m di altitudine e arriva a 1545 m. Lungo 610 m, ha un dislivello di 180 m, una pendenza media del 27% e massima del 60%.

Val Rendena La Val Rendena, da Madonna di

Campiglio a Villa, è chiamata “Verde valle” per il colore della natura, un verde intenso e smagliante, che l’avvolge. Boschi secolari digradano dalle alte quote fino a sfiorare i

paesi, piccoli borghi alpini tutti da scoprire con i loro tesori di arte, storia e cultura:

chiese di origine medievale affrescate tra la seconda metà del XV e la prima metà del

XVI secolo dai Baschenis, pittori itineranti provenienti da Averara, in provincia di

Bergamo, capitelli votivi, musei sugli usi, i costumi e i mestieri tradizionali della Val Rendena, caratteristici centri storici che

ancora conservano le tipiche architetture di un tempo, piazze e fontane che si incon-

trano d’improvviso camminando tra le strette vie dei centri abitati, paesaggi di rara

bellezza risultato del felice incontro tra la natura e il lavoro dell’uomo.

Il Teatro Hofer

Il Teatro Hofer, all’interno dell’hotel “Des Alpes”, prende il nome dall’artista Gottfried Hofer, pittore originario di Bolzano che ha dipinto le pareti inter-ne della grande sala da ricevimento tra il 1896 e il 1897. L’opera gli era stata commissionata da Franz Joseph Öesterreicher che pochi anni prima aveva acquistato lo “Stabilimento Alpino” di Madonna di Campiglio trasforman-dolo nell’hotel “Des Alpes”. Le decorazioni realizzate da Hofer comprendono la tela raffigurante la Madonna che appare ad alcuni pastorelli sul monte Spinale, i ritratti di Francesco Giuseppe e Sissi, numerosi simboli floreali, naturalistici e mitolo-gici in stile liberty.Il Salone Hofer è un bene culturale di alto valore storico e artistico rico-nosciuto ufficialmente dalla Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia autonoma di Trento nel 2004. Il grande incendio del 31 dicembre 2007 ha completamente distrutto il tetto e le parti lignee, ricostruite come gli originali, ma ha risparmiato le opere pittoriche di Gottfried Hofer, com-presa la tela con la Madonna portata in salvo dai Vigili Volontari del Fuoco durante la complessa operazione di spegnimento dell’incendio.

I ghiacciai dell’Adamello-Presanella Il gruppo montuoso Adamello-Presanella ha un grande fascino ed è caratterizzato da alcune particolarità. Le montagne della Presanella contano 7 ghiacciai, mentre nella parte trentina dell’Adamello ce ne sono 17 tra i quali il ghiacciaio della vedretta del Mandrone, il più grande delle Alpi italiane. La cima Presanella, con i suoi 3558 m slm è, inoltre, la vetta più alta del Trentino. Lungo le creste dell’Adamello, tra il 1915 e il 1918, correva il fronte più alto della prima guerra mondiale. Qui, a 3.000 metri di altitudine, in mezzo alla neve e al ghiaccio, si è consumata la guerra bianca adamellina alle vicende della quale è dedicato l’omonimo Museo presente a Spiazzo Rendena, a circa 20 km da Madonna di Campiglio. L’Adamello è stato testimone di due visite di Papa Giovanni Paolo II: la prima volta nel 1984, quando avvenne la celebre sciata con l’allora Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini, la seconda nel 1988.

Il monumento alle guide alpine A pochi passi da piazza Righi si innalza verso il cielo il monumento dedicato alle guide alpine: la figura di una guida, modellata nel bronzo, scala il campanile roccioso in granito della Val Genova. Realizzato da fra Silvio Bottes è stato inaugurato nel 1974.Nei pressi del laghetto, un piccolo museo, aper-to solo in certi periodi

dell’anno, raccoglie testimo-nianze e ricordi delle storiche famiglie di guide alpine e di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo di Madonna di Campiglio. Il percorso espositi-vo propone ricordi, fotografie, diari, testimonianze, corde, piccozze, oggetti e strumenti delle guide e delle loro imprese alpinistiche sulle cime delle Dolomiti e non solo.

Quando Sissi fece da madrina

Poteva l’Imperatrice Sissi, la più illustre ospite che Campiglio abbia mai avuto, non avere una leggenda tutta per sé dopo i suoi soggiorni in

questa località? Certo che no!La storia fu pubblicata, come notizia non verificata, dai quotidiani locali

proprio nei giorni del secondo soggiorno dell’Imperatrice a Campiglio (“Voce Cattolica”, 10 luglio 1894). A quanto si narra, un bel giorno Sissi durante una passeggiata nei dintorni del paese entrò, senza farsi avvisa-

re, in una malga. Qui una coppia di poveri contadini stava accudendo una bimba appena nata; i contadini vestivano gli abiti della festa, ma erano tristi perché quello era il giorno del battesimo della piccina e la madrina non era venuta. Sissi allora si propose per sostituire l’assente

e quando i due giovani genitori (che non avevano riconosciuto l’Impe-ratrice) le chiesero quale nome avrebbero dovuto imporre alla battesi-manda, l’augusta dama rispose “il mio nome non è in uso qui in paese,

perciò date alla bambina il nome più bello che la cristianità conosca, chiamatela Maria!”. Solo l’indomani, quando un servo portò loro un

cospicuo dono in denaro e un bel corredo da battesimo, i due seppero che la neonata aveva avuto per madrina l’Imperatrice d’Austria.

(di Paolo Bisti)

Sulle tracce di Sissi

“Sulle cime più alte e solitarie io riesco a respirare più liberamen-te, mentre altri si sentirebbero perduti”. Scrive così, a fine Ottocen-to, Sissi, commentando il suo profondo legame con le montagne. La sua presenza e le sue passeggiate a Campiglio sono testimoniate anche dal “Sasso della Sissi”, in piazzetta Imperatrice, che riporta incisa la scritta “A memoria-Erinnerung 6-14 sett. 1889”. L’epigrafe è raggiungibile in 35 minuti seguendo il comodo sentiero che parte alle spalle di Santa Maria antica.

Nostra Signora d’Europa La chiesa di Nostra Signora d’Europa, inaugurata il 5 agosto 2004, oltre ad esprimere la fede cristiana della comunità campigliana, rappresenta, attraverso la scelta iconografica dell’artista Daniela Casoni che ne ha dipinto le pareti su commissione di don Erne-sto Villa, un viaggio per immagini alla scoperta del legame secolare tra Campiglio e la Madonna, citando anche il passaggio di Carlo Magno e San Vigilio.All’interno si può ammirare il dipinto con la Madonna d’Europa vestita di blu, il colore di Maria, ma anche del vecchio continente. Accanto a lei ci sono i santi patroni d’Europa: Benedetto da Norcia, Brigida di Svezia, Cirillo e Metodio, Teresa della Croce e Caterina da Siena. Di fronte i popoli europei guidati

verso Maria da Carlo Magno a cavallo e da San Vigilio, patrono del Trentino.

In un altro dipinto, copia di un quadro presente presso il santuario di Algeciras,

a Gibilterra, è raffigurata la Vergine d’Europa.

Apertura: 9.00 - 18.00

Visite guidate su prenotazione

Alla scoperta della storia, dell’arte e della cultura di Madonna di Campiglio.

Info e prenotazioni:0465 447501

[email protected]

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Il simbolo di Madonna di Campiglio

L’orso bruno, adagiato sullo stelo di un raponzolo di roccia, è il simbolo di Campiglio. Il disegno originale fa parte dei dipinti realizzati dal pittore Gottfried Hofer per decorare, alla fine del XIX secolo, il nuovo salone delle feste dell’hotel “Des Alpes”, il Salone Hofer per l’appunto. Lo si ammira sulla parete sud.

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Page 2: 10 Sissi - campigliodolomiti.it30394.pdf · Aria di Primavera - I - I (˜):

DOLOMITI UNESCO WORLD NATURAL HERITAGE

MADONNA DI CAMPIGLIO Aria di Primavera 18.04 - 17.06.2016

Foto

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ELENCO DELLE STRADE

A

VIA ADAMELLO C-5

VIA AL SARCA C-4

B

VIA BELVEDERE C-1

PIAZZA BRENTA ALTA C-3

PIAZZA BRENTA (PALÙ) C-7

C

VIA CAMPANILE BASSO B-3

VIA CARÈ ALTO F-8

VIA CASTELLETTO INFERIORE D-7

VIA CIMA D’AMBIEZ E-8

VIA CIMA TOSA C-3/F-4

VIA CONTE SPINA D-9

VIA CROZZON DI BRENTA E-8

D

VIA DEGLI SFULMINI C-3

VIA DENTE DI SELLA D-10

V.LE DOLOMITI DI BRENTA C-4/B-9

VIA DR. KUNZE C-7

PIAZZA SISSI C-4

F

VIA FEVRI B-7

VIA FOLGORIDA B-9

VIA FORNAS A-8

G

VIA GHIROLDI B-9

M

VIA MANDRON C-7

VIA MONTE SPINALE B-4

P

VIA PIAN DEI FRARI E-3

VIA PIETRAGRANDE D-7

VIA PRADALAGO C-2

VIA PRESANELLA C-4

R

PIAZZA RIGHI C-4

VIA RODODENDRO C-6

S

PIAZZETTA SANT’ANTONIO B-9

T

VIA TORRE DEL BRENTA C-2

V

VIA VAGLIANELLA F-3

VIA VALLESINELLA C-7

VIA VEDRETTA DI LARES B-9

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VIA ZELEDRIA F-3

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per Vallesinella

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per Ritorto

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SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO

OFFICINA

BENZINA

FARMACIA

EDICOLA GIORNALI

PUNTI PANORAMICI

SERVIZI IGIENICI

PALESTRA/AREA SPORTIVA

CONOSCI MADONNA DI CAMPIGLIO

TRAFFICO COMMERCIALE

TRAFFICO TURISTICO

PERCORSI

per transito veloce

C3/B3/C4/C5/C7/B5

WI-FI

IL COMUNE DI PINZOLO INFORMA: - PIAZZA RIGHI lato via Monte Spinale (C4) : dal 18.04 aperta al traffico veicolare esclusi i mezzi pesanti; divieto di sosta permanente; - VIA DEGLI SFULMINI (C2): dal 04.04 chiusa fino a fine lavori;

- VIA CASTELLETTO INFERIORE (D7-E8) rifacimento marciapiede pedonale IL COMUNE DI TRE VILLE INFORMA:

STRADA VALLESINELLA: apertura strada soggetta a condizioni meteo; per info contattare il numero 340 8401539

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DOLOMITICA BRENTA BIKEPinzolo, 26 giugno

ALBE IN MALGA9 luglio, 23 luglio, 20 agosto e 2 settembre

I SUONI DELLE DOLOMITIMalga Movlina, 14 luglioRifugio Segantini, 29 luglioMadonna di Campiglio, 24 agosto

DOLOMITI DANCE SEMINARPinzolo, 17-31 luglio

TRIATHLON CAMPIGLIOMadonna di Campiglio, 24 luglio

24H VAL RENDENAStrembo, 29-31 luglio

FESTA DELL’ AGRICOLTURACaderzone Terme, 6-7 agosto

IL MISTERO DEI MONTI “VOSTRE ALTEZZE”Madonna di Campiglio, 6-20 agosto

IL BALLO DELLE GUIDEMadonna di Campiglio, 14 agosto

VECCHIA RENDENA – COME ERAVAMOBocenago, 15 agosto

COMPLEANNO DELL’ IMPERATOREMadonna di Campiglio, 17-18 agosto

FESTA DEL CANEDERLOVigo Rendena, 20 agosto

RUNNING INMadonna di Campiglio, 28 agosto

GIOVENCHE DI RAZZA RENDENAPinzolo, 29 agosto-3 settembre

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DIMENSIONI MINIME (logo con pay-o�)DIMENSIONI MINIME (logo senza pay-o�)

40 mm30 mm

HOTEL CASA DEL CAMPO 0465 443130 E3 Sempre aperto

HOTEL ROSENGARTEN 0465 442767 D6

Aperto fino al 30.04 e dal 30.05

HOTEL GARNI’ ARNICA 0465 442227 C3 Aperto con trattamento b&b

RIO FALZÈ 0465 458000 E2 Aperto fino al 01.05

ALBERTI 0465 441741 B3

COLLINI 0465 442500 C3

PANIZZA 0465 443158 C3

SERAFINI 0465 443238 C3

MADONNA DI CAMPIGLIO CAMPO CARLO MAGNO

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HOTEL ALLA POSTA 0465 507148 A8Sempre aperto con trattamento b&b, hb, fb

HOTEL GARNI’ MASO MISTRIN 0465 507293 A8

Sempre aperto con trattamento b&b

CAMPING FAE’ 0465 507178 C10 Aperto fino al 30.04

AZIENDA PER IL TURISMO 0465 447501 B3Aperto h. 9.00-13.00 14.00-18.00; chiuso: mercoledì

CASSA RURALE PINZOLO Filiale Madonna di Campiglio 0465 509220 C4Aperto dal lunedì al venerdì, h. 8.00-13.00 14.00-15.00

Filiale S.A. Mavignola 0465 509240 B9Aperto dal lunedì al venerdì, h. 14.00-15.30

BIBLIOTECA 0465 440844 C5Aperto dal martedì al sabato, h. 14.00-18.00

COMUNE DI PINZOLO (uff. Campiglio) 0465 442652 B3Aperto dal lunedì al venerdì, h. 8.30-12.30; giovedì, h. 10.00-12.30 14.30-16.00S.A. Mavignola: 0465 507208 B9Aperto martedì 16.30-17.30; giovedì, h. 8.30-9.30

Agente polizia municipale 335 7578629

COMUNE DI TRE VILLE C7

HOTEL E HOTEL GARNÌ

RESIDENCE

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AGENZIE IMMOBILIARI

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SANT’ANTONIO DI MAVIGNOLA

HOTEL E HOTEL GARNÌ

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CAMPEGGI

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SERVIZI UTILI E TURISTICI

Agente polizia municipale 340 8401539

FUNIVIE MADONNA DI CAMPIGLIO 0465 447744 C4

PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA 0465 806666 B9

PRO LOCO MADONNA DI CAMPIGLIO 334 3129770 B3

PRO LOCO S.A. MAVIGNOLA [email protected] B9

SERVIZI IGIENICI PUBBLICI C3Aperto 24 h. su 24

STAZIONE CARABINIERI 112 - 0465 443366 D5

UFFICIO POSTALE 0465 441028 B3Aperto dal lunedì al venerdì, h. 8.20-13.45; sabato h. 8.20-12.45

GUARDIA MEDICA NOTTURNA E FESTIVA (Pinzolo) 0465 801600

OSPEDALE DI TIONE (30 km) 0465 331111

OSPEDALE DI CLES (45 km) 0463 660111

CENTRO OPERATIVO EMERGENZA: F9AMBULANZA 118

SOCCORSO ALPINO 118VIGILI DEL FUOCO 115

SERVIZI D’EMERGENZA

BARBARA SPORT OUTLET STORE 0465 441339 C3Aperto dal martedì alla domenica, h. 9.30-12.45 15.00-19.30

FAMIGLIA COOPERATIVA 0465 441030 C4Piazza Righi: h. 8.30-12.15 16.00-19.00; chiuso: domenica, martedì pomeriggio e giovedì pomeriggio

LORENZETTI SPORT 0465 441339 B3Aperto dal martedì alla domenica, h. 9.30-12.45 15.00-19.30

SPORT 3 TRE 0465 442353 C3Aperto dal martedì alla domenica, h. 9.00-12.00 15.30-19.30

BALLARDINI LA BOUTIQUE DEL GUSTO ENOTECA 0465 441056 C3Sempre aperto, h. 9.00-12.30 15.00-19.00;chiuso: i pomeriggi di lunedì, mercoledì, domenica

FAMIGLIA COOPERATIVA 0465 441030 C4/E7/F3/B9Piazza Righi: h. 8.30-12.15 16.00-19.00; chiuso: domenica, martedì pomeriggio e giovedì pomeriggio

Viale Dolomiti: h. 8.00-12.15 16.30-19.00; chiuso: domenica, lunedì pomeriggio e mercoledì pomeriggio Campo Carlo Magno: h. 8.00-12.00; chiuso: domenicaS.A. Mavignola: h. 7.30-12.00 16.30-19.00; chiuso: domenica, lunedì pomeriggio e giovedì pomeriggio

ABBIGLIAMENTO

ALIMENTARI/PRODOTTI TIPICI/ENOTECHE

SPORT ELITE SCHOOL 0465 443180 B3 Aperto su richiesta

DISTRIBUTORE AGIP 0465 441257 C5

OFFICINA POLLINI & CHIODEGA 0465 441284 C5Aperto dal lunedì al venerdì, h. 8.00-12.30 14.00-19.00

Azienda Agricola La Regina 335 5322915Malga Ritort aperto sabato e domenica nel mese di maggio;

S.A. di Mavignola sempre aperto A8

ARNICA CAFÈ 0465 442227 C3

BAR PANINOTECA DOLOMITI 0465 440613 C2Aperto fino al 22.05, h. 8.00-0.00; chiuso: mercoledì

AUTOFFICINE/DISTRIBUTORE CARBURANTE

BAR/LOCALI NOTTURNI

GIOIELLERIA STEDILE 0465 442694 C4Aperto il venerdì e sabato h. 9.30-12.00 15.30-19.00

CARTOLIBRERIA FELTRACCO 0465 441216 C5Aperto h. 7.30-13.00 15.00-20.00; chiuso: martedì pomeriggio e domenica pomeriggio

GRUPPO GUIDE ALPINE MADONNA DI CAMPIGLIO 0465 442634 C3ALPIN DAYS MADONNA DI CAMPIGLIO guida alpina Adriano Alimonta 337 509940

MOUNTAIN GUIDE DOLOMITI ADAMELLO guida alpina Aldo Turri 339 8075756

PARRUCCHIERA - ESTETICA CHIARA 333 6219839 D6Aperto dal martedì al sabato, h. 9.00-19.00

GIORNALI/SOUVENIR

GUIDE ALPINE

PARRUCCHIERA/ESTETICA

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RISTORANTI E PIZZERIE

RISTORANTE PIZZERIA ANTICO FOCOLARE 0465 441686 D6Aperto tutti i giorni pranzo e cena fino al 30.04 e dal 30.05

RISTORANTE PIZZERIA BELVEDERE

0465 440396 C3Aperto tutti i giorni pranzo e cena fino al 30.04 e dal 01.06

RISTORANTE PIZZERIA LE ROI 0465 443075 C3Aperto tutti i giorni, h. 11.00-15.00 18.00-23.00

RISTORANTE PIZZERIA PAPPAGALLO 0465 442717 E6Aperto tutti i giorni a pranzo, h. 12.00-15.00 e cena (cene infrasettimanali previa verifica)

ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVE

RIFUGI

GIOIELLERIA

AZIENDE AGRICOLE/FATTORIE DIDATTICHE

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Aperto, h. 07.30-20.30

NOLEGGI MOUNTAIN BIKE E EBIKE

BARBARA SPORT 0465 441339 B3Aperto dal martedì alla domenica, h. 9.30-12.45 15.00-19.30

ORSA MAGGIORE 0465 440744 E7 Aperto fino al 01.0557

Aperto da lunedì a sabato, h. 9.00-12.30 15.00-19.30

Aperto da martedì a sabato, h. 9.00-12.00 15.00-19.00;domenica h. 10.00-12.00 14.00-16.30

Aperto nei giorni feriali, h. 9.00-12.30 15.00-19.00; festivi, h. 10.00-12.30 14.00-17.00

14 CHALET MASO DOSS 0465 502758 A8 Aperto tutto l’anno con affitto struttura

AFFITTACAMERE

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SPECK STUBE ALIMONTA 0465 507040 S. A. MavignolaAperto fino al 31.05; chiuso: mercoledì

HOTEL RESTAURANT BAR VALLESINELLA

0465 442883 A10 Aperto dal 27.05

Aperto tutti i giorni, feriali h.9.00-12.00 15.00-19.00,festivi h.10.00-12.00 14.00-17.00

STILE ALPINO 0465 442736 C4Aperto sabato e domenica, h. 9.30-19.30

OFFICINA GARAGE BRENTA 0465 442177 D7Aperto dal lunedì al venerdì

RISTORANTE CASA DEL CAMPO

0465 443130 E3Aperto tutti i giorni fino al 30.04; nel mese di maggio e giugnochiuso il lunedì

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RISTORANTI IN QUOTA (raggiungibili in auto o minibus)

HOTEL ALL’IMPERATORE 0465 440772 D7 Aperto dal 01.06 con trattamento b&b; dal 16.06 in hb

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RISTORANTE BAR MONTAGNOLI 0465 443355Aperto nei week end, h. 10.00-16.00 (previa raggiungibilità stradale)

CASA PER FERIE5514 PRA’ DE LA CASA 329 0797371 A8

Aperto tutto l’anno con trattamento b&b o hb87

CAFÈ CAMPIGLIO 0465 442746 C4Aperto fino al 01.05 h. 8.00-19.30; chiuso: mercoledì

o Piazza Palù

(P. autobus)

Partenza consigliata da Piazza Brenta Alta (P. autobus)

Azienda per il Turismo

Santuario Santa Maria Antica

Piazza Imperatrice

Teatro Hofer

Piazza Righi

Monumento alle guide alpine

Canalone Miramonti - una pista mondiale

Piazza Palù

Chiesa Nostra Signora d’Europa

CONOSCI MADONNA DI CAMPIGLIO:

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DAL 9 MAGGIO AL 17 GIUGNO:Apertura impianti di risalita Cabinovia Pradalago o Cabinovia Spinale (su richiesta per gruppi di minimo 20 persone con preavviso scritto di 48 ore).

Info e prenotazioni c/o Funivie Madonna di Campiglio: tel. 0465 447744www.funiviecampiglio.it - [email protected]

FUNIVIE MADONNA DI CAMPIGLIO

NOLEGGIO 5 LAGHI 0465 440355 B3Aperto su richiestaNOLEGGIO DES ALPES 0465 442850 C4Aperto su richiesta

RIFUGIO CASINEI 0465 442708 Aperto dal 01.06

RIFUGIO GROSTÈ G. GRAFFER 0465 441358 Sempre apertoRIFUGIO LOBBIE 0465 502615 Aperto fino al 02.05

20AUTOCAMPIGLIO 337 838115AUTONOLEGGIO BACCA MARCO 335 8189510AUTOSERVIZI MIRCO ZUCCATI 339 1901106OFFICINA POLLINI & CHIODEGA 0465 441284 TAXI BORDATI 335 237925TAXI BUCELLA VIAGGI 347 6058964TAXI SERVICE 345 4514396 TAXI DAVIDE ZANE 336 539787

TAXI

HOTELGARNI’ S.ANTONIO 0465 507213 B8Sempre aperto con trattamento b&b

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dal 01.06 aperto tutti i giorni

ALPI PROFUMERIA 0465 442188 C4Aperto venerdì, sabato e domenica, h. 9.30-12.30 15.30-19.30

PROFUMERIA

Palestra con campo da calcetto, pallavolo, basket, tennis e pallamano. Palestra artificiale per arrampicata (altezza 8 metri e con oltre 20 vie)e 2 sale boulder indipendenti. Campo da calcetto in erba sintetica illuminato.

Via S. Serafini D8Tel. 342 7000363 0465 321133

NUOVA PALESTRA

PARROCCHIA 0465 443239 B3

PESCA C/O LAGHETTO 0465 440503 C5Aperto dal 01.05

TENNIS CLUB 0465 440503 C5Aperto dal 01.06

ATTIVITÀ SPORTIVE

PAPATE 0465 442747 C3Aperto venerdì, sabato e domenica, h. 10.00-12.30 15.30-19.00

RISTORANTE BAR PATASCOSS 347 9431201 Aperto dal 01.06

Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val RendenaMadonna di Campiglio: tel. +39 0465 447501 Pinzolo: tel. +39 0465 501007

www.campigliodolomiti.it [email protected]

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Campigliodolomiti @campiglioapt

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