10. MO M* DOMA PERtODICO DI HOCKEY SU PRATO M. D. A.viso potrà aprire un dialogo co-struttivo tra...

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MINIILI Anno I n. 1 li diGMBbM 19A4 OIFEZJONl AMNINISTEAZIOKÉ IDAZIOHf Fu™ <MI AM Corti. 17 DOMA PERtODICO DI HOCKEY SU PRATO Spedmoot io *bb. poti*»» jtmnpg III AMONAKENTI narmalr Un i.VW entro •M copta M* 10. MO nasce un giornale Ogni qualvolta appare un nuovo giornale è lecito il sor- gere spontanei) di immediati in- terrogativi, intorno ai motivi che ne hanno determinato la nascita. l:n giornale non nasce mai a cato. Esso è in genere espres- sione tangibile di unii opinione e di determinati indirizzi che ne informano tutto il *uo con- tenuto. Cosi Flick, per la passione di un zntppiì di amici che si inte- ressano di hockey su prato, na- sce per parlare ai quoto sport, per diffonderlo e sopratvtto per farlo conoscere al di juorì di quello che può essere il tuo ce- ro e proprio mando di appas- tionati. E' un programma ambitituo? Sotto certi ometti e non ci ii nasconde le difficoltà cui ti an- drà incontra, ma siamo nella certezza di operare nell'interesse di una disciplino sportiva, jra le pii» nobili, che ancora sa!- LYj£Tuirrf/T certi calori etici ormai al tramonto nei caotico sviluppo della cn'iità degli anni sfjaanta e ciò da forza ed animo, »pro- nandaci vieppiù a proseguire nel nostre lavora, a migliorarlo, a mantenerla fu di un piano di -rrtrtit assoluta. L'hockey prato, oggi, aveva bisogno di un giornale perché, superata In stadio pionieristico, è diventato uno sport di primo piano in campo iniemozionale. /.ungi dai clamori delle platee domenicali, nell'ambito di un dilettantismo veramente, tale, l'hnckeij sia, anche in Italia, uscendo daUa crilalide verso la ,?u« maturità e noi lo accompa- gneremo da oggi anche non di- sdegnando la critica per ciò che non sarà latto, o sarà fatta male. Una critica che rimarrà sul pia- no della serenità e dell'obietti- vita, perche di questo ha biso- gno ogni qualsiasi iniziativa te vuoi vivere e prosperare. Ed è con tale augurio che noi lanciamo questo primo nu- mero di Fllck. aprendo un di~ scorso chf spariamo (iteenfi un dialogo fra noi e tutti gli amici ti eff hockey prato. euon mute M. D. A. scudi VIGILI ~ AMSICORÀ O K e MACERATA W> IA> Si è conclusa l'otto novembre la maggiore manifestazione del- l'hockey su prato italiano, quel campionato di wrie A che si * protratto da marzo a novem- bre e che ha visto impegnate dodici squadre in una lotta ser- rala e avvincente. Come è noto, il titolo è toccato ancora agli avieri romani dolt'MDA. squa- dra che da tempo fa parlare di sé in Italia e fuori. Sarà bene ricordare come la formula su cui sì articola il massimo campionato consta in realtà di due fasi distinte. Nella prima, che potremmo chiamare eliminatoria, le dodici parteci- panti sono divite in due gironi di iei squadre ciascuno, con formula all'italiana, e partite di andata e rilrmv». A^termme <?i qtiesto ciclo le Jpnme due clas- sificate di ogni girone hanno «li- sputato un gimne finale a quat- tro sempre con partite di andata e ritorno — che ha lau- reato campione l'MDA. Le due ultime qualificate di ogni girone, a loro volta, hanno disputato — con identica for- mula — un girone finale, al ter- mine del quale le due ultime classificate sono state retrocesse in serie B. Quest'anno i gironi elimina- tori hanno riservato delle sor- prese. Si può infatti partorr- ad- dirittura di fatto clamoroso per ciò che riguarda il Monfalcone, che ha dato forfait per due volte di seguito, cosa questa che a termine di regolamento equivale a rinuncia a! campio- nato. Ciò stupisce in quanto non ci si attendeva davvero da parte del Monfalcone, squadra piuttosto forte e che annovera ira le sue file addirittura i! portiere della Nazionale, Gag- giano, una così squallida con- clusione del torneo. Natural- mente in conseguenza dì ciò il Monfalcone si è preclusa anche la possibilità di disputare il gi- rone finale per la retrocessioiw ed è dovuto scendere in serie H «n/a possibilità di appello. Sorpresa, ma in senso positivo o pagina 4} Cosa si deve fare per l'hockey prato alttiiatnn intrrvimtatH il l'I-i'tiitfUtr liti •-•I1ltil.il jirnvinriolf nirunin- Per dare l'avvio »rt un pre- dio r clreostanilRtn dibattito si) ciò che l'hockey prato vuole per 11 suo sviluppo futuro, abbiamo ritenuti) opportuno ascoltare In maniera diretta la voce di un rttrl renle del l'hockey Vivendo noi le «orti delio sport nella Capitale, abbiamo Ìnterp«t' lato l'amico Luf(l CorhA, presi- dente del comitato provInHale romani della F.I.H P. Corbe, dtrttente periferico molto altivti. che rlieunte tanta simpatia negli ambienti sportivi della Capitale: ed è un compt- lente di hockey sn prato, ha eor- te*emenle aderito al nostra In- viln. Non abbiamo quindi nulla da iCfiuntr«re mi riteniamo ila ln- ifrrss.itin- e sopralutto utile per i lettori, valutare I concetti questo dirigente tra te righe della nostm Intel-vinta f campioni di ieri e di oggi. Amsicoro e M.D.A.

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M I N I I L I

Anno I n. 1

li diGMBbM 19A4

OIFEZJONlAMNINISTEAZIOKÉ

• IDAZIOHf

Fu™ <MI AM Corti. 17

DOMA

PERtODICO DI HOCKEY SU PRATO

Spedmoot io *bb.poti*»» jtmnpg I I I

AMONAKENTI

narmalr Un i.VW

entro

•M copta

M*10. MO

nasceun giornale

Ogni qualvolta appare unnuovo giornale è lecito il sor-gere spontanei) di immediati in-terrogativi, intorno ai motivi chene hanno determinato la nascita.

l:n giornale non nasce mai acato. Esso è in genere espres-sione tangibile di unii opinionee di determinati indirizzi chene informano tutto il *uo con-tenuto.

Cosi Flick, per la passione diun zntppiì di amici che si inte-ressano di hockey su prato, na-sce per parlare ai quoto sport,per diffonderlo e sopratvtto perfarlo conoscere al di juorì diquello che può essere il tuo ce-ro e proprio mando di appas-tionati.

E' un programma ambitituo?Sotto certi ometti sì e non ci iinasconde le difficoltà cui ti an-drà incontra, ma siamo nellacertezza di operare nell'interessedi una disciplino sportiva, jrale pii» nobili, che ancora sa!-LYj£Tuirrf/T certi calori etici ormaial tramonto nei caotico sviluppodella cn'iità degli anni sfjaantae ciò da forza ed animo, »pro-nandaci vieppiù a proseguirenel nostre lavora, a migliorarlo,a mantenerla fu di un piano di-rrtrtit assoluta.

L'hockey prato, oggi, avevabisogno di un giornale perché,superata In stadio pionieristico,è diventato uno sport di primopiano in campo iniemozionale.

/.ungi dai clamori delle plateedomenicali, nell'ambito di undilettantismo veramente, tale,l'hnckeij sia, anche in Italia,uscendo daUa crilalide verso la,?u« maturità e noi lo accompa-gneremo da oggi anche non di-sdegnando la critica per ciò chenon sarà latto, o sarà fatta male.Una critica che rimarrà sul pia-no della serenità e dell'obietti-vita, perche di questo ha biso-gno ogni qualsiasi iniziativa tevuoi vivere e prosperare.

Ed è con tale augurio chenoi lanciamo questo primo nu-mero di Fllck. aprendo un di~scorso chf spariamo (iteenfi undialogo fra noi e tutti gli amiciti eff hockey prato.

euonmute

M. D. A. scudi

VIGILI ~ „AMSICORÀ O Ke MACERATA W> IA>

Si è conclusa l'otto novembrela maggiore manifestazione del-l'hockey su prato italiano, quelcampionato di wrie A che si *protratto da marzo a novem-bre e che ha visto impegnatedodici squadre in una lotta ser-rala e avvincente. Come è noto,il titolo è toccato ancora agliavieri romani dolt'MDA. squa-dra che da tempo fa parlaredi sé in Italia e fuori.

Sarà bene ricordare come laformula su cui sì articola ilmassimo campionato consta inrealtà di due fasi distinte. Nellaprima, che potremmo chiamareeliminatoria, le dodici parteci-panti sono divite in due gironi

di iei squadre ciascuno, conformula all'italiana, e partite diandata e rilrmv». A^termme <?iqtiesto ciclo le Jpnme due clas-sificate di ogni girone hanno «li-sputato un gimne finale a quat-tro — sempre con partite diandata e ritorno — che ha lau-reato campione l'MDA.

Le due ultime qualificate diogni girone, a loro volta, hannodisputato — con identica for-mula — un girone finale, al ter-mine del quale le due ultimeclassificate sono state retrocessein serie B.

Quest'anno i gironi elimina-tori hanno riservato delle sor-prese. Si può infatti partorr- ad-

dirittura di fatto clamoroso perciò che riguarda il Monfalcone,che ha dato forfait per duevolte di seguito, cosa questache a termine di regolamentoequivale a rinuncia a! campio-nato. Ciò stupisce in quantonon ci si attendeva davvero daparte del Monfalcone, squadrapiuttosto forte e che annoveraira le sue file addirittura i!

portiere della Nazionale, Gag-giano, una così squallida con-clusione del torneo. Natural-mente in conseguenza dì ciò ilMonfalcone si è preclusa anchela possibilità di disputare il gi-rone finale per la retrocessioiwed è dovuto scendere in serie H«n/a possibilità di appello.

Sorpresa, ma in senso positivoo pagina 4}

Cosa si deve fareper l'hockey prato

alttiiatnn intrrvimtatH il

l'I-i'tiitfUtr liti •-•I1ltil.iljirnvinriolf nirunin-

Per dare l ' avv io »rt un pre-dio r clreostanilRtn dibattito si)ciò che l'hockey prato vuole per11 suo sviluppo fu turo , abbiamoritenuti) opportuno ascoltare Inmaniera diretta la voce di unrttrl renle del l'hockey

Vivendo noi le «orti delio sportnella Capitale, abbiamo Ìnterp«t'lato l'amico Luf(l CorhA, presi-dente del comitato provInHaleromani della F.I.H P.

Corbe, dtrttente perifericomolto altivti . che rlieunte tantasimpatia negli ambienti sportividella Capitale: ed è un compt-lente di hockey sn prato, ha eor-te*emenle aderito al nostra In-viln.

Non abbiamo quindi nulla daiCfiuntr«re mi riteniamo ila ln-if r rss . i t in- e sopralutto utile peri lettori, valutare I concetti dìquesto dirigente tra te righedella nostm Intel-vinta

f campioni di ieri e di oggi.Amsicoro e M.D.A.

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Premiazioni dei Torneo Dtcrnnalr Lthrrtat San Saba. Luigi Corba,prendente del Comitale provinciale romano, contegno una coppa

ad una dfìlt soctttà ftnalùte.

cosa si deve fare per l'hockey prato(segue da pagina 1)

D. — Vorremmo conoscereinnanzitutto il suo pensieromila nostra iniziativa di fareun giornale che tratti esclusi-vamente di hockey prato

R. — Ritengo U pubblicazione del periadico Flick unadelle più interessanti iniziativetra quante SODO state prese fi-nora, per la diffusione del-l'hockey tu prato in Italia.

Il prato italiano aveva atto-Iuta necessiti di mi giornalespecializzato che lo seguisse esostenesse, indicandone i mol-teplici problemi e studiandonele soluzioni.

U periodico Flick a mio av-viso potrà aprire un dialogo co-struttivo tra tutte le forze pra-tisticbe. In altre parole credoche il vostro compito sia quellodi far conoscere meglio tra loroi componenti della famiglia pra-tisti ca italiana, così lolita m geo-graficamente, ima cosi uniti ne-gli steni ideali e n«Ua stessapassione sportiva.

D. — Se non andiamo errati,il comitato provinciale da lei

§receduto è preposto all'attivitài uno dei più importanti centri

[ira Usti ci della penisola. Perquello le formuliamo una do-manda. • L'espansione numeri-ca e qualitativa del prato ro-mano e un fenomeno recente.Si è panati infetti dalle tre so-cietà esistenti nel 1956, alledieci del 1960, per giungere alleventicinque attualmente funzio-nanti. Come spiega questo ra-pido incremento? > .

R. — Lo sviluppo del pratoromano è legato a m ulte pii cifattori tra loro strette monte con-catenati. Prima di esaminarliseparatamente desidero ricor-dare l'importante opera dei mieipredecessori A loro si deve unintelligente lavoro di < semina •,seguito da una L ' I L I atli-nt.i rd

amorosa por l'attività nascente.Lavoro che ci permette ora diprogredire su solide b.isi. in unambiente sano ed entusiasta.

D'altro canto la grande for-tuna del prato capitolino è3 uè Ila di avere a disposizione

ivfrsi campi di gioco L I U - I U Cper l'esattez/j, di cui tre perallenamenti e punite e due ri-servati alle sole partite. Dispo-niamo inoltre di piccoli impian-ti sportivi tra cui una palestraimperia di metri 40x20 in terrarossa dove si gioca l'hockey « ensalle •.

Tuttavia questi impianti noni.iri-bbtrn bàttiti da soli ad at-trarre quella notevole massa digiovani e di appassionati cheattualmente forma l'ambientedel prato romano. P--avvicinare e seguire questi gio-vani i! comitato romano ha in-trapreso una vasta opera di pro-paganda, basata su di un pre-ciso programma di iniziative.Programma che per i risultatiottenuti ha dato ragione aquanti l'hanno sostenuto e la-vorano per la sua riuscita.

D. — Lei ci ha parlato diprogrammi e di fattori concate-nati che hanno permesso lo svi-luppo del prato romano. Vor-rebbe illustrarci più dettaglia-tamente le sue idee in pro-posito?

R. — Credo, caro Rocchi, e leine converrà, che Io sport e unaattività sociale e come tale va11ndiata e programmata. Nonli può pretendere di otteneredfi risultati duraturi se non sipredispongono dfi programmia lunga scadenza. Ovviamentedebbono esst-'ru piogriimnii serie realizzabili.

Il mancato sviluppo ed il re-gredire di alcuni settori dellosport italiano dipendemente dalla carenza di ideenuove e dì programmi adeguati,

questo è il mio pensiero, malo sport nun ha bisogno solo diprogrammi, occorrono anchegli uomini che li attuino. Ed ec-coci davanti ad un altro grandeproblema, la classe dirigente.

Ovunque ci li sente ripetereche scarseggiano i dirigentisportivi, che quei pochi esistentispesso non sono all'altezza delloro compito, che mancano ar-bitri, tecnici, allenatori, ìstrut-tori, che le società sportive han-no peno la loro funzione for-mativa. In poche parole tuttova male e tende al peggio

Pochi però hanno la volontàdi reagire a questo andamentoe di lottaresituazione.

per sovvertire la

Oggi è di moda parlare .di co-scienza sportiva. Si organizzanodibattiti e conferenze per tro-varne una più esatta definizione^i allestiscano congressi per va-lorizzarne l'idea Quanti peròcercano di dare il proprio con-tributo allo sport, esprimendocosì una vera coscienza spor-tiva? La coscienza sportiva noni cosa che si acquista in pocotempo Bisogna essere cresciutilui campi dì gioco o tra lemura di una palestra per potercomprendere appieno gli idealied i valori deUo sport. Quantiavvicinano da adulti l'ambientosportivo difficilmente ne pene-trano lo spirito. E se questo av-viene. si tratta di poche e felicieccezioni che confermano la re-gola,

E allora, chi meglio dell'atletadi oggi potrà diffondere nei gio-vani di domani una vera e sanacoscienza dello sport?

Bisogna dunque seguire i gio-vani sportivi, far si che quandosmetteranno l'attività agonisticanon abbandonino l'ambi enteche tanto ha contribuito allaloro formazione di uomini. Essidovranno essere invitati a col-laborare, diventando a loro vol-ta dei tecnici, degli arbitri, deidirigenti.

Partendo da questi presuppo-sti il comitato provinciale ro-mano della FIHP lu compilatoun proprio programma, mode-sto ma organico. Al primo puntodel quale figura proprio la pre-parazione dei nuovi dirigenti.

D. — Vuole illustrarci allorai criteri con i quali avete pre-scelto i dirigenti delle societàromane?

" — La prima difficolti è sta-ta quella di trovare gli elementiadatti Attualmente la massa deipratisti romani è giovanissima,pertanto pochi sono tentati adappendere i! bastone al classico• chiodo . per dedicarsi allacarriera dirigenziale. Abbiamoquinci: dovuto cercare tra gliatleti quelle persone ohe pote-vano ricoprire provvisoriamenteil duplice ruolo, di atleti e didirigente.

Taluni credono che ciò siaun male e nuoccia alla forma-zione dell'atleta stesso, ma iorifiuto totalmente tale ipotesi,perché a mio avviso l'individuoche accetta l'onere di svolgerei! doppio incarico, di atleta edi dirigente, acquista in brevetempo una maggiore responsa-bilità delle proprie azioni, cheindubbiamente influisce In ma-niera positiva sull'attività ago-nistica Tuttavia non tutti giielementi sono adatti al coman-do ed alla organizzazione, percui la scelta deve essere benponderata e rapido deve esserei! rimpiazzo delle persone nonidonee.

D. — Ci risulta che a Rom.isi è riusciti in qualche modo asuperare il grave problema de-

gli allenatoli, problema che in-veste attualmente tutta l'orga-nizzazione pr a t litica nazionalee della quale è senza dubbiouna delle più grandi deficienze.Vorremmo, a tale proposito, co-noscere il suo parere su questadelicata questione

R. — In effetti il problemadegli allenatori è una dellegrandi lacune del proto italiano.Gli otto allenatori ufficialmentericonosciuti dalla federazionesono un po' pochini per seguiretutta l'attività nazionale ed in-ternazionale. Vi sono altri ap-passionati che seguono le squa-dre con risultati relativamentebuoni, ma la loro opera non ècoordinata e si basa più sull'in-ventiva personale e su quantoessi conoscano dì altri sporti,che sui sistemi di allenamentopropri dell'hockey su prato.

Con questo non voglio mini-mamente togliere nulla ai loroineriti. Su di essi poggia tuttaU fragile costruzione del nostroprato che ancor oggi è moltolontano da una seria e pro-grammata attività. Voler com-battere delle battaglie senTagenerali è la cosa più scioccache si possa pensare Eppure ilprato italiano non ha affrontatomai seriamente questo delicatoargomento

Come mai si è fatto così pocoin questo lettore? Sinceramentenon so rispondere a questa do-manda

Taluno ha addotto, quali scu-santi, dei morivi che non temodi definire sciocchi e puerili,perché affermare che non si so-no potu t i svolgere dei cors imancando la persona adatta pertenerli, o per carenza di mezzieconomici, o ancora per la man-canza di una precisa regola-mentazione in merito, significaa mio modesto avviso, essereprivi di qualsiasi idea organiz-za t iva oltre a non aver capitoassolutamente che cos'è lo sport.Per nostra fortuna diversi din-genti del prato italiano hannocapito la graviti del problema,non resta dunque che sperarenei programmi futuri.

Per quanto riguarda Roma sìè cercato di superare le diffi-coltà esistenti per la formazionedi un gruppo < allenatori pro-vinciali »

E' stato tenuto un corso delladurata di due mesi circa, alquile hanno partecipato circatrenta persone.

Il colloquio finale è stato su-perato da ventuno allievi chesono stati nominati • istnittoriprovinciali». Il gmpix> allena-tori coordina l'attività del set-tore. Nei prossimi mesi saràorganizzato un secondo conoil (ruttori perché sono i otte nuo-ve necessità con il continuo au-mento dei sodalizi romani.

D. — Finora lei ci ha par-lato di due grandi problemi,programmi e classe dirigente. Anostro avviso ne esiste un terzo,non meno importante di quellienunciati, dal quale anzi essidipendono direttamente: ti pro-blema finanziario.

Come avete affrontato a Ro-ma questa difficoltà, ritenuta daalcuni insuperabile?

R. — Per risolvere in partenu«to problemi ci siamo ri-fatti a quello che è l'hockey al-l'estero o oer meglio dire losport in molte parti del mondo

In molte nazioni, sievolute infatti, i giovani spor-tivi contribuiscono direttamenteal mantenimento dei propriclubs, .»

Cosi a Roma,' in quelle so-cietà ove scarseggiano i fondi

— e credo aia d 99$ — gliatleti versano una .sile con li qualela propria attività. La quota VHria da società .1 .conda dell'alt.\i:i v. •.'.,poss'biiitJ del gruppo.

Tutti comunque collaborariodirettamente anche a C"sacrifici pe.->renti, allo sviluppi del praturomano.

Posso affermare,sistema di autofln anzi imi < •un raro esempio nullti sport ita-liano, dove purtroppo ;'fejsionisirv) sta infiltrando:forme di compromesso :meno note ed ufficiali

Inoltre, la partecipazione di-retta dell'atleta ali..sua società, lo re idei problemi, e ne facilita l'ot-ta raramente

D. — Dalle sue parol-biamo dedurre allora che l'ho-ckey su prato è una sport di• élite • e che può essere pra-ticato solo da chi ne ha i mezzieconomici. E chi non ha questimezzi?

R. — Noi.tarnentedire questiprato è sì uno sport di • -in alcune nazioni inel magg-or numero de: suoicentri vitali e'' essermiuno sport di :n:iv.;i Si p>-l'India che ha diversi milion,di giocatori.

Inoltre, non mi risulta cheoggi in Italia vi siano moltiragazzi che non possano \e quote minimi', mille ...

duemila mensili, per pr.>dello sport.

E' vero anzi clit -dispongano di cifre piii elfvote che prefemco<.• flipper • o a car>>deve subentrare lo spirito edu-catore del dirigente spche deve lentamentei propri atleti a sacrificarsi perdegli ideali.

Infine pfir le .si deve cerEnti locali e nazionali Tuttaviatrattandosi di zonrmancano i -ritengo che l'att.1-non potrà mai sor,mente prima di un m .mento del tenore geneì ivita.

D. — Sappiamo, <" ••lei Ila organizzato iladdestramento CONI pi:ckey su prato necci tandfal l i rv i purani-isnn: pt-rsarebbe invece più upifuna disciplina sportiva di carat-tere più generale. Non i-una special iz/azioue i.troppo prematura?

R, — Affatto, perché cominclan do un atleta a giocaetà di elieci-und'ci anni, quandogiunge alla maturità fisica è giàin possesso di un'ottima .razione di bastone su •« fondamentali •. Avrà cosi al-meno dieci anni di ottimo ren-dunento agon isti nora è praticamente impossibile,poiché i nostri a t J -il ventesimo anno di età, deb-bono ancora in molti c*si im-parare ad adoperare corretta-mente il bastone. Pensate se inqueste cundi/.iom M p\iò orga-nizzare un gioco di siji'qualche tattica D'altrocuriamo anche •Una vera e- proprii :;n-;,ine atì- •il fisico di t ; . I

D. — Rimanendo in argo-mento, desideriamo r iv ialcune domande tra qm. .eluse nel questionario .:

(segue a ;••,•

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FL1CK

rota fi <ir+r (art prr t'koftitj prati-

diirsta sul prato itihano, orga-nizzata da Flick.

Come vedrebbe l'istituzionrdi un campionato allievi al li-

quattordici anni? Sa-rebbe inoltre favorevole alla di-minuzione del limite di età pergli atleti partecipanti al cam-;i:i)nat» iuniores?

R. — Ritengo che il campio-nato allievi debba «sere orga-nizzato al più presto. Oggi nonpuò essere più valido un cam-pionato giovanile al limite deivent'anm. SÌ rischia di far gio-care tra loro delle squadre diquattordicenni contro dei ma-turi ventenni,

Nella riunione dei presidentiregionali della FIHP tenutati aBologna nel 1963, ho soitemitola teii che le squadre che gio-cano in serie « A • debbanopartecipare obbligatoriamenteal campionato allievi o per lomeno a quello juniore*.

Per quanto riguarda il torneojuniores invece il limite di etàpotrebbe essere ritoccato. Moltodipenderà dal limite di etù diun eventuale torneo allievi.

Inoltre, lo sviluppo di un'in-tensa attività allievi e junioresgarantirebbe un buon futuroper il nostro prato in campointernazionale, cosa della quale

•.•era m ente bisogno.D — Quest'anno la fase fi-

nale dei campionati italiani siè ^vnlta con un girone all'ita-liana, con partite di andata eritonto. Qua l'è il suo parere *u que-sta formula?

R. — Si tratta di una for-mul.i indovina tissima. Pensoche I ultimo campionato sia sta-to indubbiamente il più interes-sante di quanti sono stati di-sputali finora.

Bisogna dare atto all'amicoPerugini di aver studialo unaformula veramente valida, siadal punto di vista tecnico cherln quello agonistico.

Purtroppo in certe occasioni'nstatare ch« qualche

snuadra non è stata all'altezzaH i i:n simile girone finale,

D — II prato italiano è sog-getti-) a strani fenomeni.

Mentre si sviluppa rapida-mente in certe zone, scomparee muore là drive una volta erafiorente. Cosa pensa di questofrnnmpno5

R. — La propaganda e l'or-ca n izza zi ora sono i grossi pro-blemi dt:l nostro prato.

Purtroppo anche in quotosettore delicatissimo, dal fun-zionamento del quale dipende-ranno le sorti dell'hockey traalctini anni, si è lavorato inmodo poco organico.

Tutto, o quasi tutto, è araloi lì'i ni ria ti va personale

dei rì ridenti periferici. La for-runaperò ha vnluio chi' nel oratovi sia ancora un manipolo di au-tentici appassionati che da soloha rctto lo sfnrzo organizzativo.

Pero, appena una di questepenine smette di interessarsivivamente del settore, ecco cheil «tuo cantra d'azione deperiscerapidamente o scompare.

A conelulione voglio rlire chediscuter^ su ciò Che si potevafare e non è stato fatto può almmimo mettere in luce ev«n-tnnli errori di impostazione marif.:ì potrà cre.irc cose nuove.

Bisogna clie il prati italiano: nelle idee e nelle

F vogVo lerm'nare con l'au-gurio che i] 1965 sia l'inizio diun nuovn periodo di attività,dalla (male forse dinenderà inm'xio definitivo la Fortuna del-

iii prato in Italin.

H O C K E Y M T.I/.Per diretto interessamento del

comitato provine.ale romanodella FIHP, la televisione italia-na ha realizzato e messo in on-da nella scorsa estate una seriedi tre trasmissioni ded'catc alnostro sport.

Dalla lodevolissimn iniziativaperò, sotto l'aspetto prettamentetecnico, non sono scaturiti i ri-sultati che si speravano, consi-derando la efficace collabora-zione e degli atleti che hannopartecipato alle riprese e delcomitato romano stesso che for-niva la consulenza.

La ragione di tuttociò, che dicarenza non si può dire, ristanel fattore temporale, elementobasilare per la RAI-TV, allaquale va ascritto peraltro il me-rito di aver disposto il servizio.Le riprese sono state tutte tra-smesse in • diretta •, mentre ilmontaggio in studio avrebbepermesso una maggiore curanell'esecuzione delle varie fasidel programma, evitando cos'idelle imperfezioni che stando en-fi le cose non potevano mancare.

Si aggiunga poi il fatto che i!periodo delle riprese ha coincisocon quello degli esami e cheperciò aldini giocatori di valoresono stati costretti a disertare.E di ciò ne hanno risentito so-prattutto le partite che hanno

chiuso le prime due puntate delciclo. Comunque si è cercato didare almeno un'idea di quelloche è l'hockey illustrando i pun-ti più importanti del regola-mento e le fasi di gioco più in-

.nti.Nella prima lezione si è avuto

l'intervento sul terreno dello Stadio dei Marmi, teatro delle ri-prese del presidente del co-mitato romano. Luigi Corbò,che ha esaurientemente il-lustrato le origini dell'hockey ela attuale situazione nel mondoe nel nostro Paese, accennandoaltresì alle regole specifiche del-la disciplina

Seguiva quindi una dimostra-zione pratica dei colpi con l'aiu-to di alcuni giocatori della na-zionale italiana, poi una partitaforzatamente breve (ogni tra-smissione aveva la durata di cin-quanta minuti) durante la qualeI allenatore della nazionale Car-ni* spiegava il gioco e i falli chevenivano commessi.

Nella seconda lezione sonostati dapprima presentati i gio- ivani del centro addestramentoCONI di hockey su nrato e si Iè parlato de l l ' a t t iv i t à del centroPoi, seguendo la farsarig.i dellaprima puntata, dimostrazione dialcuni colpi, dei corners e deirigori. Infine breve partita.

La terza trasmissione inveceè consistita in un incotro vero eproprio tra il MDA e una sezio-ne junior romana, con tempi diventi minuti ciascuno, sotto ladirezione di albitri federali com-mentato in diretta dal telecroni-sta. Dopo un primo tempo nontroppo combattuto, il MDA si 4ben ripreso e ha fatto vedere al-cune buone trame di gioco.

In complesso una partita, an-che se non dì eccelso livello, cer-to interessante specie per glispettatori a digiuno di questosport.

Buono il commento del pre-sentatore della RAI-TV, AldoNovelli.

Queste trasmissioni sono state

Inaugurato a Roma il Centro C.O.N.I,di addestramento al l 'Hockey su Prato

un primo lodevoli.»imo tentativoper diffondere il tanto bistrattatohockey.

In seguito a tale serie dì tr«s-smissionl, va rilevato, che unnotevole numero di giovani si èavvicinato all'hockey prato ed èaumentato di conseguenza il li-vello numerico degli spettatoriallr partite.

Tultociò a dimostrazione, an-cora una volta che un' intelli-gente politica di divulgazioneincentiva i! proselitismo, speciese lale politica viene condivisae seguita da quegli organi for-midabili come la stampa, la ra-dio e la T. V. che tanno la pos-sibilità di penetrare nelle cnvstesse del pubblico.

Il 6 novembre senno è statoinaugurata. «Ila presenza di nu-merose autorità sportive, ti pri-mo Centra C O N I , per l'hockeySu prato, trii Istituito In fase «pe-r rnen tale — sotto le dlre'.le pres-sioni del comitato romano —nel l 'apr i le del corrente anno

Tale Centro, che costituisce ilprimo sperimento nel nostroPaese, è riservato al ragazzi da-gli undici al quattordici anni p.heapprenderanno rn'l i primi ele-menti di questo difficile ma ap-na«innant' (loco.

Certamente U priorità dell'e-spcri m anici com m tira all'ho-ckey romano di godere I bene-Dei di un'ottima fucina che per-metterà, In un futuro non mnltolontano, di disporre di un mirlendi cinv*ril notevolmenie prepa-

Alcuni cimami dtl Cmtro C.O.N.I..

rati 'sia srìlo l'aspetto tecnicoche sotto quello atletico; curan-do tale Centro, altre che gliaspetti tecnici veri e proprl. unapreparazione atletica di base no-levolmenle produttiva.

Il Centro potrà funilonareper tutto l'Inverno, anchr nellegiornate di plOEt'a. in quanto ilavvale, nella zona dcll'EUR, diun'ampia paletti* coperta, checonsentirà la prosecuzione degltallenamenti.

La Federazione italiana medicisportivi ha inoltre assicurati)una precisa e rnslan-f sorve-glianza sanitaria al ti o vani atle-ti. Per quanto riguarda la prt-parazJone atle'.lca del ragazzi, èitalo chiamato 11 prot. Ciglionedell'ISEF. preparallsslmo istrut-lure. in grado di garantire unacos'ante e solida hase di ef f i -cienza fliica ai giovani che elitono siati affidati

Per la parte più propriamentetecnica del (loco, I ragazzi *onn«tati affidati all'allenatore dellaNazionale Mario Carri», uno deitemici italiani più prepariti

Direttore del Centro è LuigiCorbò, II dinamicissimo presi-dente del comitato romano che.cnn questa nuova attività, hapoeto IR premesse per un deci-sivo sviluppo dell'hockey nellaCapitale. Ed e proprio cnn Ini-ziative come questa che il no-stro sport potrà veramenfe dif -fonderai i-cl iisc'rp dallo sialo itisopore in cui è fino ad ora re-italo

SI può inoltre definire simpa-tica la nnvlti che I genitori po-tranno assistere agli allenamentidel figlioli da una apposita tri-buna. I! corso, che M protrarràtino a f turno, prevede due le-gioni «,<•; t i manali

OsservatorioCi si è spetto chiesti perché

nel regolamento gare e cam-pionati della F.I.H.P. enttonodue articoli, il 16 ed il 17, chepur trattando [identico argn-mcnto prevedono sanzioni stra-namente diverse.

Riportiamo per comodità iltesto dei due articoli.

Art. 16. — Una o entrambe lesquadre che non si presentasse-ro in rjiTTipo entro mrzz'nra dal-l'orario /Liso (o per rincontri),oppure che si presentassero erimanessero con meno di settegiocatori o che abbandonasserocomunque il terreno dì giocoprima che Tarfeitro abbia fi-schiato la fine deKincvntro, sa-ranno dichiarate perdenti perO a 2, pfrdnr/inno pur? il dirittoa ricevere gli eventuali inden-nizzi ed a presentare reclami di

I ìfualsiasi natura. Saranno inoltreite ai provvedimenti disci-

plinari e finantiari che sarannopresi a loro carico dagli Enticompetenti.

Art. 17. — La società che ri-nunci a ditrnitare una partita dicampionato, oltre ad eaere ob-bligata ad indennizzare la so-cietà avversaria per il danno su-hit-i, con quanto verni stabditndiU'organo federale competente,poltra essere SOgget'.-imeni" Hi una ammenda e leverrà detratto un pun' •sifica. oltre i perdere, la partitaper O a 2. ... (om:s.;

Dunque, xecondn il regola-mento oigente. la squadra chesenta a'cun preavviso, senzamolivi di fona maggiore, nonli presenta in cam:

do cosi gli arbitri e gli avversariad attenderla invano, inerte pu-nita solo con la perdita dfUa

•', partita per O a 2.Chi invoce, da sportivo edu-

I colo, ha la malaugurata idea di', comunicare attorgano federale•' competente la propria f i :

bililò d\ in campi) perun determinalo .tnndn coti i fastidi di cui sopra,nnn viene soltanto dichiarati:perdente per O o 2, ma pvò es-sere soggetto al pagamento iliun'ammenda oltre a perdere unpunto in clastifica.

L'assurdità di tali norme perònon finisce qui, c'A deKaliro. Cisi chiede infatti: forgano fede-rale giud-ctntfi quale arfienl.iapplicherà nel caio che unasquadre non si pricampo?

Alcuni diranno: • ?i tratta del-rarticolo 18 ». Ma se una squa-dra non si presenta in campo,non significa che. ha per questo• rinunciato * a giocare la par-tita? Dunque diranno gli altri.aceoamo ragione Mi • si trattadell'articolo 17.,

£ su questa disputa si po-trebbe andare avanti un pezzftenia venirne a capo.

Ma non a ancora finito. Cirisulta che nel corso degli ulti-mi campionati, alcune assente.in campo, vertficatesi nella sies-ta forma e sostanza, siano state,interpretate, ora come infrazionialTarticolo 16, ora come infra-zioni alTarticàfo 17.

Perché dunque non ri unifi-cano Ì due articoli?

Basterebbe considerare unaunica infrazione, l'aasenza incampo di vna ^id ia mi::torario ••'. •

Dopo di cheperda per O a 2 e sia penaliz-zato di un punto.

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FLICK

M.D.A. Sugli Scuditregue da pagina 1)

però, KB dettato anche il com-portamento del Genova. Lai quadra della Superba ha di-sputato un girone eliminatoriodegno di elogio ed ha chiusocon soddisfazione la sua faticaal terzo posto.

Alterno e sconcertante inveceil comportamento del Cl>S Bo-logna. I goliardi della Dottahanno sciupato le loro non lievipossibilità con inattesi scivoloniche hanno pregiudicato il piaz-zamento finale dell'equipe. In'dubbiamente U squadra bolo-gnese vanta indi viaunii (a di va'lore e U luo comporr amen i onel prossimo campionato potràcerto «sere più soddisfacentecon maggiore concentra zio ne emaggiore penetrativi tà.

Per dò che coricarne il CUSTorino i superfluo dire che Ucondotta della squadra ha de-luso e non poco. I piemontesiavevano disputato lo scorsoanno un campionato di presti-gio e tale da consentire affer-mazioni sempre più ragguarde-volf. Quest'anno c'è stato uncalo involutivo. che ha portatoquesta gloriosa società su posi-zioni non consone al sud buonnome.

Il CUS Cagliari completi illotto delle squadre che hannooccupato i posti di rincalzo. Gliisolani denotano ormai un lo-gorìo prodotto da schemi digioco vecchi ed anche in partesuperati. E' una cosa questa uhipurtroppo si sta palesando conallarmante uniformili in moltealtre squadre ed alla quale sariopportuno porre riparo «1 piùpresto.

Le squadre che hanno parte-cipato ti girone pei la tetro.cet rione sono state dunque, perle ragioni esposte, soltanto tre,ed il Labor Bologna ha dovutoassidersi all'undicesima, scomoda poltrona, staccando così unbiglietto di viaggio (speriamodi andata e ritorno) per laserie B.

Tra le altre squadre m peri-colo il Tennis Roma ha dispu-tato uno strano torneti elimi-natorio. E' partito di gran car-riera, poi mano mano i! suo ar-dore si è spento e la squadraha preso a navigare pericolosa-mente nei bassifóndi della clas-sifica. Poi l'esperienza dei gio-catori ha fatto sì che nel gironeper la retrocessi o ne la squadraritrovasse quella compattezzadifensiva che gii nello pumaparte del torneo aveva consen-tito buone prove. E cosi, conun finale in crescendo, i romani

si sono assicurati il loro postoal sole anche per il prossimoanno.

Il Reggio Emilia dal cantosuo si * battuto sempre convigore. La squadra pratica undiscreto hockey, è veloce, maquest'anno ha pagato un po' loscotto del noviziato ed ha ri-ichiato di fare un pericolalaruzzolone. Si e saldamente ri-presa nelle finali ed ha cosiriaffermato il suo diritto a ri-manere nella élite dell'hockeynazionale.

1! Labor Bologna, come di-cevamo, accompagnerà il Mon-fulcone nel malinconico viag-gio verso la serie cadetta. Laformazione bolognese si è bat-tuta con slancio indomabile edo stata bersagliata di continuodalla sfortuna nel corso del gi-rone finale. I bolognesi hannodimostrato di saper giocare adhockey e la caduta in B nontoglie nulla al loro nome disquadra seria, compatta edabile.

Siamo ora giunti a parlaredelle quattro Bnaliste che si so-no disputate l'onore di fregiarside! tricolore. Mentre per l'MDAe per l'Amsicora tale circostanzaera prevista da tutti, non si puòdire la stessa cosa per ciò cheriguarda i W.UU. di Roma eper il Macerata.

Si sapeva che i già!) or ossi ro-mani, piazzatisi al secondo po-sto assoluto, avevano uomini ingrado di formare una grandesquadra Ma questo preventivoera sempre legato a un quidche potremmo chiamare com-pattezza, o forse gioco di squa-dra, che in precedi'ut i prove eramancato. Rondino, Cartoni eRossi, tra i migliori, sono riu-sciti a dare alla squadra ciò chele mancava per essere veramen-te forte.

11 Macerata invece C una squa-dra che vede legate le lue possi-bilità, [>craltrononscarse, a quel-l'amlucntc ed a quelle partico-lari «indizioni di gioco che con-sentono a giocatori buoni manon eccezionali di fornire proveveramente notevoli. I! risultatodi quest'anno premia questasquadra e la spingi; verso ri-sultati ancora migliori, anchese il quarto posto assoluto euna realtà dalla quale si puòprendere lena per i futuri ci-ment;

Esaminiamo ora l'Amsicora el'MDA. 1 romani si sonn ancoralaureati campioni a confermadi una fama crescente. In realtàsarebbe pero poco ubbiettivopassare sotto silenzio alcune

crepe che si sono osservate nelgioco dei neo campioni. Lasquadra, nel finale del torneo,è calata ed ha rischiato dì per-dere l'incontro con i VV.UL'..cosa questa che avrebbe datonm'altro volto alla classifica,ma ben più importante e piùserio è il fatto che la compa-gine romana pratica in generaleun hockey vecchio stampo e

3u indi lento. Avrebbe bisognoi rinforzi giovani, in grado di

garantire il necessario avvicen-damento agli acclamati mu stan-chi titolari, e rinforzi forse piùadatti ad una manovra più sbri-gativa, più rapida. Bene anzimolto bene si tono comportatiin particolare Vannini e Vargiu,che assieme al sicuro Soli, sonoi veri pilastiì della squadra.

Ed eccoci all'Arnsicora. Hadeluso un po' il *uo terzo postoassoluto per la grande fama diquesta bella squadra. D'altraparte la mancanza di allena-mento, dovuta alla indisponibi-lità di impianti sportivi, ha al-terato non poco le chances divittoria degli isolani. Dobbiamoriaprire però il discorsa che ave-vamo fatto a proposito del-l'MDA. Anche qui il tipo digioco praticato è Stantio, man-cano dei rincalzi validi. I gio-vani non sono all'altezza deglianziani che hanno sostituito, ARoma, nel big match conl'MDA, si è visto il • vecchio •,ma ancora più che valido, Med-da tenere da solo il centro cam-po. Dunque un processo di rin-giovanimento e nuovi schemi siimpongono a breve scadenza.Sj SODO ben comportati Crivel,Deidda, Ararmi II e il com-movente Medda.

Al termine del nostro discor-so, sarà opportuno dire come ivalori in campo slano stati f i -spedati abbastanza, fedelmentedalla classifica finale. Ciò,'nontoglie che abbi i mi o general-mente assistito ad un giocotroppo lento ed involuto, checi pare in regresso rispetto adun passato non troppo lontano.Perché dunque si ritorni a se-guire quella strada buona cheii era intrapresa dopo le Olim-piadi di' Roma e che ci portòalla bella vittoria esterna conU Francia, è necessario por-tursi vi posizioni più avanzate.

Oggi, purtroppo, quella stra-da è stata tra SPII rat», a con-ferma delle nostre parole stail fatto che il big match dellaserie A, tra MDA e Amsicora,disputato nell'elegante cornicedel Velodromo Olimpico di Ro-ma, alla presenza di un pub-blico mai visto In Italia per unincontro di hockey, non ha co-stituito per i numerosissimi con-venuti motivo di autentica epiena soddisfazione.

S C. Amncora Cagliari - IH classificato

ALBO D'ORO DELLE SQUA-DRE CAMPIONI D'ITALIA

DOP PR GENOVAGUF GENOVAGUF MILANOGT.T GENOVAGUF GENOVAGUF GENOVA44-45 NON DISPUTATOHC BOLOGNAII C GENOVAH C TRIESTECUS GENOVAH C GENOVACL'S GENOVAH C GENOVAS.G A M S I C O R A CA-GLIARICUS GENOVACUS BOLOGNAS.G A M S I C O R A CA-GLIARI

Soc Vigili Urbani Roma

RISULTATI DEL CAMPIONATO ITALIANO SEHIE - A

FASE ELIMINATORIAGittone « A »

/ giornata ANDATA amH.C. Genova . Vigili U. Roma 0-0 (0-0)H.C. Reggio E- - H.T.C Roma 0-0 (0-0)Amsicora Cagliari - CUS Cagliari 0-0 (0-0)

II giornataAmsicora Cagliari-H.C. Reggio E. 4-0 (3-0)CUS Casli«ri • H.C. Genova 2-1 (1-0)

/// giornataCUS Cagliari - H.C. Reggio E, 1-0 (0-0)Amsicorj Cagliari - H.C. Genova 2-0 (2-0)H.T.C. Roma Vigili U. Roma 2-1 (0-0)

IV giornataH.T.C. Roma - Anuicora Cagliari 0-3 (0-1)Vigili U. R.im- - CUS Cagliari 2-0 (0-01

V giornataH.T.C. Roma - CL'S CagliariVigili 1-'. Homo - Amsicora Cagliari 04 (0-0)H.C. Genova - H.C. Reggio E. 3-2 (3-J)

VI giornataH.C. Genova - H.T.C. Ruma 0-0 (0-OJK.C. Reggio E. - Vigili U. Roma 0-1 (0-1)

ClNONE * B >

I giornata AMIA i «CUS Bologna • Labor Bologna 1-0 (0-0)O. Monfalconc - CUS Torino 0-1 (0-0)MDA Roma . C.C, M«cenu 3-0 (0-OJ

// giornataCUS Bolugni - CUS Torino 1-0 (0-0)C.G. Macerala - P.O. Monfalcone 0-0 (0-0)Labor Bologna - MDA Roma 0-1 fO-0)

/(/ giornataMDA Roma • CUS Bologna 6-0 (3-0)P.O. Mon/alcone - Labor Bologna 0-0 (0-0)CUS Torino - C.C. Macerata 2-0 (0-0)

IV giornataCUS Bologna - P.O. M uni.. Icone 2-0 (p.r. jC.G. Macerata • Labor Bologna 0-0 (0-01CUS Turino MDA Roma 0-0 (0-0)

V giornataCUS Bologna - C.C. Macerata 0-0 (0-0)Labor Bologna - CUS Tonon 0-0 (0-0)PO. Moiifalcoiw - MDA Roma 1-3 (1-2)

1-3 (1-S)1-0 (1-0)

1-0 (1-0)0-1 (0-1)

0-0 (0-0)1-1 (1-0)

0-1 (0-lj1-1 (1-0;

0-3 (0-2)o-o (0-u;2-0 (O.Oj

2-1 (0-(ii

IUTMKNU3-0 (1-0)0-2 (p.r.l1-1 W-r»

1-1 a-o)I-fi (0-2;

2-1 (Mi

i,., I1-0 (1 OJ0-3 <U-2i

1-0 (1-OJn.J •

GIRONE « A »Ainsicor» CagliariVigili V. Rom,H.C. GenovaC.U.S. CagliariH.T.C. RomiH. C Reggio E.

GIRONE « B »M.D.A. RomaC. Goliardici) MacerataC.U.S. BolognaC.U.S. TorinoLabor BolognaP O Monfalci.M

CLASSIFICHE

: •I

UIIi::

N.B. — La P.O. M ondicene i ita tu retrocessa ill'ulfimo postu'lei campionato italiano per due rinuncia.

1951 H.C GENOVA1951 SO A M S I C O R A

GLIARI195S II C. GENOVAIMO S.G A M S I C O R A

GLIARI1961 S.G. A M S I C O R A

GLIARICA- 19GZ MDA ROMA

1963 2* a pari merito.M.D.A ROMA - AM8ICO-BA CAGLI Ali)i l i i o lo non assegnato)

1964 M D A ROMA

diffondete FLICK

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VELODROMO OLIMPICO

M.D.A. I Amsicora OFase finale della sene «A»

/FTNAU l'-4* POSTO

L'unica rete dell'incontrodi angolo corto.

Roma, fi novembre 1964

Dopo un anno di «sede vacan-'••• abbiamo nuovamente icampioni d'Italia rii hockey suprato, Nel 1963 infatti il massi-mo titolo italiano non venne as-segnato in seguito ai noti fattiaccaduti in occasione delle fi-nali a Bologna. Fatti il cui se-guito increscioso non è ancoroggi chiaro ai più.

il titolo italiano è rimasto aRoma ed è saldamente cucitosulle maglie degli avieri delMDA che ormai lo difendonocon successo da tre anni.

Si tratta dell'unico titolo ita-liano assoluto conquistato dasocietà sportive romane per il1964 ed e un risultato che pre-mia gii sforzi del prato romano,impegnato da tempo in un lavo-ro dì notevole sviluppo e di mi-glioramento tecnico.

La partitaal Velodromo Olim-pico ha in parte deluso il nume-roso pubblico accorso a soste-nere gli azzurri del MDA. Ilgioco e stato piacevole solo atratti per lo scarso impegno deicontendenti

Sul gioco monotono e pocoincisivo avrà certamente influitolo stato d'animo con cui sonosepsi in campo gli atleti. Gliavieri erano già virtualmen-te campioni d Italia poiché aMacerata il Goliardico avevafermato i Vigili Urbani sullo 0-0L'emozione e la gioia hannoquindi giocato un brutto scher-70 a Mazzalupi e compagni.

L'Amsicora, venuta a Romaper riscattare le brutte provedel campionato e per riabilitartidavanti aipropri sostenitori, nonè riuscita a produrre mollo gio-co. Le lacune del campionato«inn affiorate ancora una volta,

Poche idee all'attacco, dovel'assenza dello squalificato Al-berto Ararmi non poteva gius-tificare la mancanza di tramenffenzive dì buona fattura e dinotevole nerico Insita.

Il mezzo campo sardo è man-

è i/afa segnata, dallo specialista Ubo/re, ju Uro• Un tiro di rigore parafo dal portiere sardo.

calo in molte fasi di gioco. Tutti j eoamente dalla difesa drl MDAi raccordi tra difesa e avanti so-ni' rimiti sul sempre grandeMedda. Poco invero per unasquadra che aspirava allo scu-detto e che ha un grandi* passa-to hockey stfco.

Gli avieri, privi i Rea e Balle-sio, hanno meritato la vittoriaper la maggiore mole di lavorosvolto. Tuttavia dobbiamo rile-vare che il gioco messo in lucedai neo campioni non è stato deipiù pratici. Troppi dribling inu-tilmente prolungati, troppi per-sonalismi, troppi passaggi corti,e poca praticità nelle azioni enei tiri a rete.

In questa partita anche ilmezzo campo del MDA non hareso come doveva, così gli at^ac-chi degli avieri sono mancati dicontinuità e consistenza.

Peccato ripetiamo, perché ve-

Nel serondo tempo il giocodegli avieri diventa più pen-tranffl.

Vannini rsrenta due volte lasegnatura con delle ottime azio-ni personali.

Sagtarelli. Mazzalupi e Ara-mu, per l'Amsicora fallisconopoi delle Facili occasioni da rete

AI 20° per Fallo di ostruzionein area, il MDA fruisce di untiro di rigore. Tira Liborte maDe Marchii intuisce e para faci!mente.

Alcuni tiri di angolo cortovengono concessi alle due squa-dre, ma gli stop di mano non so-no molto felici e le occasioni so.no banalmente sciupate.

Nuovo periodo di predominiodel MDA Roma, che entra facil-mente in area ma non realizzaper l'indecisione degli avanti.

MDA Roma - Vipli U. RomaC.C. Macerata - Amsicora Cagliari

// gin' nataC.C. M.i ' - i .rs - MDA RomaVigili U. Roma Anwicora Cagliari

III giornataVigili U. Roma - C.G. MacerataAmsicora CiglUri - MDA Roma

AXIMT f

2-0 (0-0)0-0 (0-0)

<W (0-1)1-0 (1-0)

I-O (0-0)0-0 (0-0)

NTTOHMC

0-0 (0-0

1-4 (O-i;

0-7 (0-3)o-o /o-m

0-0 (0-0)0-1 (0-0)

LA CLASSIFICA

rumente le promesse per far am- ! Al 29' Libotte, su tiro di ango-mirare un hockey spettacolare j lo corto, concretizza questo pe-ed appassionante.

All'inizio partenza fulmineadei romani che segnano al 10*con Vannini, ma la rete non vie-ne convalidata dall'ottimo arbi-tro Scarani, per fuon gioco.

Po! si riprende bene l'Amsi-cora che minaccia a sua voltal'area romana.

Azioni alterne, di scarsa peri-co losità. si alternano !t;i duefronti.

Al 20' Medda per poco nonporta in vantaggio l'Amsicora,sfruttando un'ingenuità del por-tiere Soli, che rinvia in area ditiro alla linea di fondo una pallache aveva appena superato il li-mite del campo.

Insistono i romani in Fase of-fens iva , ma il mezzo campo co-me abbiamo detto era quasi nul-lo, così le azioni si spezzavanodì continuo. U centro medianoVargiu aveva un gran da fare,ma come il suo avversario Med-dn. non riusciva a fare tutto dasolo.

Nel finire azioni pericolose incontropiede da parte dei caglia-ritani, fermate abbastanza de-

riodo di superiorità segnando launica rete della giornata.

La fine della partita vede isardi protesi invano alla ricercadel pareggio-.

Buono nel complesso l'arbi-traggio, anche ìf in troppe occa-sioni ti e sorvolato nel gioco pe-sante.

Il dettaglio.M D A ROMA: Soli, Pema, I.i-botte, Mazzoni, Vargiu, Scuriat-ti, Vannini, Terenzio, Mazza-lupi (cap.), Titt>, Santarelli, (al-lenatore: Mazzaluoi).AMSICORA CAGLIARI: DeMarchis, Figliola, Toreno, FarciL., Arangino, Crivel, Dcidda.Medda (cap;). N aieri. Aramu.Alessandro, Farci C. P. (allena-tore : Medda).

Reti: Libotte al 29' del II tempò su tiro di angolo corto (tiratoda Mazzalupi e fermato con laroano da Terenzio).

Albitri: Lelli e Scarani diBologna.

Note: Spettatori oltre tremilaLe due squadre hanno tirato iseguenti angoli corti: MDA AAmiicort 3.

MDA Roma 6 4 2 O 11Vigili U. Roma 6 2 3 ] 2Am*icora Cagliari 6 1 3 2 4H. Goliardico Macerala 6 0 2 4 1

FINALI 9°-ll° POSTO ANDATALabor Bologna - H.C. Reggio E. 0-1 (0-0) 0-0 [0-01H.C. Reggio E. - H.T.C. Roma 1-0 [0-0) 1-3 (0-1)HT.C Rnma - Labor Bologn» 1-0 (0-0) 0-0 (0-0)

LA CLASSIFICA

H.T.C. Roma 4 2 1 1 4 2 5H.C. Reggio E. 4 2 I 1 3 .1 5Labor Bologna 4 0 2 3 0 2 2

II M.D.A. Roma è campione d'Itali» 1964 Retrocedono in serieB: Lahor, Bologna e PO. Monfalcone.

RISULTATI E CLASSIFICHEDEL CAMPIONATO ITALIANO

JUNIORES

FASE ELIMINATORIAClassifiche :

Girone « A »CVS Torino p. 8.

Torino p. 3. L» Mole Tori-no p. I.

Cironfi • B .Hockey prutn Novara p. 4, Li-

bcrtai Savona Junior p. O,Atletica Brà (rinunciataria).

Girone « C i

CL'S Trieste p. 6, VS TriestinaTrieste p. 6. H.C. Trieste p. I

Girone . D •C.C. Macerata p. 7, H.C. Reggio

Emilia p. 4, Polisportiva Trie-ste p. 1.

Girone « E tVlt Nova Homi p. 11. Ex MJÌ-

iimn Roma p. 7, Libertà* Pa-noli Roma p, 4, Liberti* Olim-pia Roma p. 2.

5 Girone t F »CUS Cagliari p. I l , Amsicom Ca-

gliari p 8. Libertas San Saha

Roma p. 3. Steli» Mani Orti»p. 2.

Incontri di quarti di finaleCUS Torino - H.P. Nova» 1-0

(1-0) - 1-1 (0-1).Goliardico Macerata - CUS Tn>-

ite 8-0 (6-0) - 3-0 (8-0).Arrisico™ Caglian - CUS Cagliar

(1-0 (0-0) . 0-0 (0-0).Vis Nova - Ex Mani mo 2-0 (p^

rinuncia).

'nconiri dì semifinaleC. Macerati - CUS Torino 4-

(1-0) 2-0 (r-r.).Amiieoni Cagliari • Vi) Nnva RD

m« 5-0 (3-0) - 3-0 (1-0)

Incontro di finaleGoliardie" Macerata • Amxlcort

Catturi 1-0 (0-0)

mmmt

ALBO D'OHO

CAMPIONATO nJNIORESISSI CONVITTO NAZ ROMA195B CONVITTO NAZ. ROMAIDfiO CONVITTO NAZ ROMA19fil U.S. TRIESTINA1982 C.G. MACERATA19S3 H.C CONVITTO ROMA1964 C.G MACERATA

AL GOLIARDICO MACERATA>•«••• •tl-««i««-rr»*«* cronf.Fastat«» «l-«

IL TITOLO JUNIORESA conferma di una più che

buona tradizione nel campogiovanile il Macerata il è ag-giudicato il titolo juniores perU 1964. !n realtà non è la pri-ma volta che i ragazzi mace-ratesi raggiungono questo am-hito successo e ciò indubbia-mente sia n dimostrare la va-lidità di una scuola che riescea confermarsi valida nel corsodi più anni. I! nostro discorsovorrebbe «sere di elogio perle giovani speranze dell nockey.ma purtroppo abbiamo ancoradavanti agli occhi alcune tristipartire giocate di squadre com-poste di orto O nove giocatorinel corso di questo torneo.Inoltre, sono ben poche le so-cietà che prendono seriamentequesta manifestatine che po-•r<"bbe invece essere tra le piùir.^rre^anf: di tutto l'hockey na-zionale. Ciò finisce .lila lungap"r pesare proprio su! livellotecnico del torneo che di annoin anno sta abbassandosi.

E' un paragone difficile, mase si ripensa a quello che po-teva estere il livello tecnico del

1962 e quello che e oggi, ilconfronto non può che generarerimpianti ben giustificati.

Cosa bisognerebbe allora fareper dare un nuovo impulso aquesto torneo, che è diretto apreparare i giocatori di hockeydel domani?

A nostro avviso i provvedi-menti da prendere sono almenodue: in primo luogo, rendereobbligatorio per tutte le societàdi serie A la formazione di unasquadra juniores. Ciò giove-rebbe senza dubbio allo svilup-po dell'hockey, e oonienrirebbcalle società di svecchiare i ran-ghi con un processo per lineeinterne. Inoltre, anche i ragazziimparerebbero molto meglio ilgioco, potendo stare a contattocon giocatori abili f a esperti.In secondo luogo, f '|us<tii 1.1pare una esigenza assolutamen-te inderogabile, bisognerebbeabbassare il limite di età per lapartecipazione ai campionati ju-niores. Il limite dei 18 anni, cheè adittato da pressocché tuttele federazioni porrebbe andarepiù che bene anche per noi. E*

ridicolo che giovanotti di venbanni siano opposti a ragazzinidi quattordici.

Tutto questo a parer nostro,servirebbe a riportare su posi-zioni di maggior prestigio untorneo che tanto bello e statoin passato e che può divenirepiù hello di prima, se chi didovere porrà maggiore atten-zione ai problemi dell'hockeygiovanile.

In conclusione, due parolesul torneo di quest'anno. Laformula ^ stata varia, con gi-rone eliminatorio all'italiana,poi con Incontri di andata e ri-tomo con accoppiamenti, infinefinale in campo neutro in unasola partita.

Il ponderare appunto lo svol-gimento di questa finale puògettare una l'ice su alcuni prc-Blemi del nostro hockey.

Si sono trovate di fronte lasquadra del Macerata fi. quelladell'Amsicora di Cagliari, retta-mente le migliori del lotto.

I sardi, veramente molto gio-vani, hanno palesato subito uncontrollo di palla più che buo-

no e non hanno tardato a pren-dere le redini della partita. Imaceratesi li sono chiusi edhanno ribattuto con energia evigore (talvolta anche eccessivi)le puntate, invero troppo pro-lisse. dell'Amsicora.

Por 60 minuti su 70 la par-tita ha conservato questa fisio-nomia; ma i sardi non sonopassati. Non sono passati per-ché praticano un gioco lezioso.lento, poco pratico

E chi attacca pej 60 minuti

senza segnaj-e una rete, nonpuò lagnarsi se gli avversarìriescono a segnare, in una ve-loce sortita, il loro goal. Erairregolare questa rete?

A cento metri e passa, il no-stro parere è del tutto irrile-vante.; gli isolani lo hanno so-stenuto a spada tratta, i mace-ratesi Io hanno negato nel modopiù reciso. Ma quel che contaè che l'arbitro Ina riconosciutavalida, e che, in fondo, f mace-ratesi non hanno rubato pro-prio nulla.

C. Goliardico Macerala . S.G, Amtlcora Cagliari I-O ((MJ1.

Macerata: Svampa, CaldarelU, Pesci, Francatila, Menghini,Paolorosso. Capradori, Bonfigli, Fammilume, Dea, (AU. Nicolini),

Amsicora: Carta, Lurru, Deidda, Tavolacci Grivel Pia MuraNateci, Ariu, Tondini. (Ali. Medda}.

Arbitri: Corbe e Ciulianelli di Roma.Marcatore: Pao!oros«> a! in1 del sec-ondo temiv> ,"

angolo corto!.Noie: al termine dell'incontro la soc. Amsicors Cagliari pre-

sentava reclamo avverso una decisione arbitrale. Nel reclamola società sarda sosfcnrva che la rete scenata in seguilo a tirodi angolo corto dal gioca toro Pnolorosso, e convalidata dall'arbitroCiulianelli, era irregolare in quanto la palla non era stata reeo-larmente fermata con il bastone.

La C.T.F.. riunitasi a Bologna il 1 dicembre 1964. ha rfspìni"il rec'ami dell'Amsicora Cagliari ntpnnndnlo infondato.

l'Coimmicato Ufficiale della CTF n.

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FrìtUy, Octolrer 23, 19OI THE U96-Ì1

KOMAZAWA IL PAHTOKYO 1064 ALL'INDIA LO SCETTA

Nella fola Milo II portieredf 11 Ind ia . Laxman, iilimpionuudi Melbuurne. Roma e Tukjo

Tokyo, stadio di Komozawa,23 ottobre 1904

L'india ha riconquistato Ioscettro dell'hockey su prato of-fuscando con una stupenda par-tita il Pakistan, suo eterno e te-nacissimo antagonista.

La pioggia, caduta abbondan-temente la notte precedente alloincontro, aveva appesantito lee-gcrmente il campo, tuttavia loottimo draneggio del terrenonon ha permesso all'acqua distagnare in superfice.

Le squadre scese in campocon le tradizionali divise, azzur-ra per gli indiani, verde per icampioni uscenti, si sono datebattaglia fin dai primi minuti.

Le formazioni adottavano en-trambi degli schieramenti pru-den7.iali e le difese avevanosempre la meglio sugli op-

ia Upsets PakistanTo Regain HockeyTitle;, Australia 3rd

In^ta loda? ingnìa+d it* prtif*fe and warJa Sc^fit/ fftlp b-.- •'-O ftiafor up^rf bvm ev*- rht a*r-nt)"ij k-J>a/np^nj PdLj'ilan 'n th# fin

AustraliansThreaten

Pakistanis

JEUX DE LA XVIII OLYMPIADE TOKYO

GAMES OF THE XVIII OLYMPIAD TOKYO

posti attacchi. .n riposo troviva le squadre

sul nulla di fatto. Nel primotempo tono stati battuti dueangoli corti per parte che nonhanno portato alcun esito.

Si giungeva così al 5* del se-condo tempo, quando su tira dirigore, i! mediano destro dell'In-dia, Mohinder Lai, infilava laporta difesa dal bravissimo por-tiere AbduI Hamìd. Con questarete, l'unica dell'incontro finale,l'India conquistava la SUB set-tima vittoria olimpica nell'ho-ckey su prato e vendicava lesconfitte subite a Roma nel I960ed a Giacarta nel 1962 (nel cor-so dei giochi asiatici - n. d. r.)ad opera degli s! essi pakistani

L'Incontro di finale è italo al-tamente drammatico e jpettaco-lare.

Pur presentando delle indivi-dualità molto spiccate i due un-dici hanno giocato essenzial-mente di squadra. I! gioco èstato velocissimo, privo di rica-mi e finezze, si è cercato co-stantemente la via delta rete.

Il comportamento dei gioca-tori è'Stato nel complesso caval-ereteo.

Solo al 30" del primo tempo sie verifìcalo un incidente che harischiato dì trasformare il campoin un'arena. Venivano alle mani,per un' entrata fallosa di basto-ne, il centromediano del PakistanMuhammad Afzal, ed II capita-no dell'India Charanjit Sing. Inun momento tuttì i giocatoricircondavano i due litiganti evolavano insulti e cobi di basto-ne. Interveniva a dividere ieto-fltori il mediano sinistrodell'India Gurbax Sing, ma ilsuo gesto era frainteso da Afzalche lo colpiva con il bastone.

Per fortuna l'intervento albi-trale riusciva a sedare gli animi.Alcune espukioni temporaneemitigavano definitivamente levelleità dei contendenti.

Nella ripresa i giocatori tor-navano in campo a braccetto,conversando cordialmente tradi loro. Del brutto incidentenon restava che un r cordo.

L'India ripartiva decisamenteall'attar-co. Era questo il neriodopiù bello della partila Intantoveniva acceso l'impianto di illu-minarione artificiale perché iltramonto scendeva rapidamentesullo stadio di Komazawa.

H portiere pakistano AbdulHamid era chiamato ad alcunispettacolari interventi su tiridella velocissima ala sinistraindiana. Darshan Sing.

In je&iito ad uno di questiinterventi, la palla, rinviata alvolo, colpiva la spalla dì un i^io-calore pakistano causando an-gol o corto.

Tirava Charanjit Sing, i! por-tiere parava, ma la palla schiz-zava sul piede del mediano pa-kistano Ullah Muti e poi glirimbalzava mi petto. L'albi tro

Terza è l'Australia che conquista lìsu prato. La Spagna quarta consnon esitava un istante a conce-dere la massima punizione. In-caricato del tiro era MohinderLai, il veterano delle olimpiadidi Roma. Un rapido flick e lapalla si insacca in rete, passandoa fi l di palo alta sulla sinistradel portiere Hamid aveva fattom tempo ad alzare il bastonema il bolide di Mohinder è statopiù veloce.

Subito il goal il Pakistan siscatena a sua volta. Al 16* fal-lisce una facile occasione perpareggiare. Su tiro di angolocorto, parato io due tempi dalportiere Laxman. la palla tomain piena area e si ferma sul ter-reno. Nessuno dei giocatori ver-di riesce a spingerla in porta.Due minuti dopo un altro ango-lo corto A. favore del Pakistan.tirato da Manjour, fa la barbaal palo della porta Indiana.

L'India intanto si chiude inin difesa e retrocede un'attac-cante sulla linea dei mediani.Ma il Pakistan continua a pre-mere. Al 21' una pericolosissimaincursione in area indiana dellaala destri del Pakistan. KaalidMahamood. che si presentavasolo con la palla davanti al por-tiere, è sventata da una tem-pestiva uscita alla disperata deltvecchio. Laxman. (Ben notoagli hockeisti italiani perché hadifeso a Roma per ben tre volte

| la porta della sua squadranaie, nel 1959, n I9601963 n. d. r. ).

Sul finire rapidi cambi:di fronte, con lindi a schiusa in difesa operaicontropiede. In uno dicontropiedi l'ala destra iiJoginder Sing spreca unaoccasione per raddoppia

Poi il Pakistan fruisce I

3uattro tiri di angolo inn irisultato nnn cambia Ds

Sing cerca per due voltisecutive di superare Mamiè sempre ati t iLipat ' j in m

Gli ultimi minuti vedoi.to il Pakistan in area indi;contrario di ciò ch« aweRoma nel I960 n.d. r.Lanti ari riesce a pararetiri.

Al triplice fischio dell'ii numerosi tifosi indiani -.sistevano alla partita scavile transenne e portano ii. ti vincitori.

Le maggio; ino ovviamente per il bravimati, che v,>

I in aria, e che per poco isloga una spalla.

Al ;prinìi]f- delia partitalegato delia Federazione II

; presso la F.I.H. ha attribi• vittoria dell'India al «si

desiderio di rivincita cheva da quattro anni-

UN GOAL CHE VALE

ip 3 ti

TELEFOTO DA TOKYO: Stadio di Komatawa - I.doardportiere Reiner {Germania) al 22' i

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Evening

*. *

1OHDIALEmedaglia olimpica nell'hockeyiremazia del prato europeo.(limar, capo mis-idia a Tokyo, hala partita in tono

B ritenendo equo i]definendo il gioco ii cernente ecceller!- '

Cumar prima delle'èva nutrito dubbi

flellr squadre asi-XVIII Olimpiadettì. come tutta linn, le nazioni euro- j, Germania, Olan-riiis tralia.

suoi timori sonoidnti. Ancora unnfaglia d'oro dellonp nella penisola

piegando per 3 asi è classificata al

stato un incontrodecisosi mìo nei

nwnttri. Entrambenno messo In mo*-wmr fisica eccel-

K.Y.S.da! giornale THEiti XVIII giochi

•naie indiana a To-ti giocatori hanno'limpiadidi Roma;sui Sing, Mohiadericr, Jogioder Sing,Charanjit Sing.

10 22THE GAMES OF THE XVIII OLYMPIAO TOKYO

HOCKEY

KOMAZAWA FIRST HOCKEY GROUND

INALE

LE F O R M A Z I O N I ' àmg. Haripal Kauihink, Dsrshanc Ing-

Oli altri indiani a Tokyo era-L'India h i schierata nella fi-nale la veniente formazione:Laxman, Prilipal Stng, DharamSing, Mohinrfer Lai, CharanjitSing, Ctirbii Sing, JoginderSing, Peter John, Harbindcr

no: Chrijty R.A., Jagjit Sing,Rajinder Sing, Bacfu Patii.Udham Sing, (che ha segnato IIgaol contro la Germania) AliSayeed. Barbir Sing.

II Pakistan ha portato aTokyoj seguenti giocatori.Abdul Hamid, Muharnmad Ai-san. Mumir Ahmad, HussainAti.f. Zalra Din, Tariq Niazi,Khurshid Azam, Khalid Malia-mood. Muti Ullah, Saeed AnwerMuhamad Alzaf, Aziz Tariq.

RISULTATI E CLASSIFICHEGIRONE A

PRIMA «ORNATA

Aulir.I.. . Oru, frHfftf 7-0 («)Plklttln - OI*pa<M l.Q (14)K*fi|* • RtwdMli M Sud (MRÌBOUVI: Nucrt blindi

SECONDA CI ORNATA(17 «labri )

AulIrKIt . RlHdnll liti Sud J-0 ( 1-0 |

F*k»itin • K*n|i i-i lt-0]ltlpftm : BlippBni

TIRZA 9IORNATAMI ottobr*)

C Brtliani. *h«U<l* <M W 4-1 [1-01Au.lnlii . GI*»*.FV 3-1 ( I O .««•I» - Nwn Mlndi 13 < 1-1 '•IBMWI. Pikltttr.

QUARTA GIORNATA[11 «tafani

r.fcr.i— • Ori» •no»» 1-4 (04)K.n|> • Auiln',. l-O (1-0)GJ.pptH* - Nuvn Uinéi l-O (1-01HJpai.v. «hW.,1. M Sud

QUINTA aiOKNATA

(U «Habn)Pikiiun - Rhodtili B«l Sud «-0(4-0)Auirnlli • NUM blindi 3-ì (1-0)SltRpeiH - Km|( J O (1-0)

SI ITA GIORNATA(11 MHbn)

Kwiji - Orli tr*U«ni ''O H-0)P.kliun • Nwi Wind. 5-0 I 1.0 1Supponi . *had«l* iM S»d 1-1 (1-41)• IpoMn- Autfrilli

trmMA MOMNATA(1* MMbn)

P i V i . F . - - Aui l r i in 1-1 I I-I )

Rhednli • NUO.I Mindi 11- «MIRiputivi: Kdlj*

LA CLASSIFICA

PAKISTAN « O O 17 1 «AUSTRALIA 4 0 1 1

1 0 1Gran irnif».RlmtMO M SudNuovi blindi

GIRONE BPRIMA O1 O* NAT A

(11 attobrc)

MiUtii

e»™"Honf Ktnq. CIUM»

1-0 (041)4-1 1-0

LI (1-1)

SECONDA GIORNATA( 11 MtOBTl)

Bilgio • Hong Kortg1,liani - M.I.,I,

Olindi • emidi

)-0 (1-0)1-0 (LO)

S O ( )-0 11-1 (T-OI

TERZA GIORNATA

(14 .liot'f.

Bvtnmli - CMindi 1 -O ( 0-01Coxdt - rtanf Non, Lì lt-0'l*lgl* . MiKii. 1-1 (1.11Indii - Spioni 1-1 i l i

QUARTA QI04NATA

(1) o««br.)

Indii - Hong Ko~, é ) (1-01Owm.nl. • M.l.il. 0-*

Oltndi - 8.I.™ 4-0 (l-O)(n^n. . Ci-idi J-0 10-01

QUINTA QI9RNATA

Spioni - Owminli 1-1 -I»OIO(.~d. H."B KHI« 74 «-0(U4,™ . C.n«U 1-1 (1 -1 )Indii . M.ll... 1-1 (1-0)

SESTA GIORNATA

| 11 ollobr. ]

Gcrnmli - B4lfi« 0-0Solfi. - ">"S Kong '-O i l-O)Indi. - C.n.4. 1-0 H-0)

SETTIMA GIORNATA

(1* oirob.*!

Indi. - 04.F.J. M 11-0)MiUili - Cinidi 3-ì (t-1)

Spi^i - •*<•<• *-° I1-0)Gwwinli • Hong Kg») 1-1 (0-1)

LA CLASSIFICA

INDIA 7 I 1 « « 4 IJSPAGNA 7 4 J O I* J M

r i i o » 4 t7 4 1 1 M 4 »r i i i io i> •7 1 1 1 11 11 *T I O « 1 11 17 O l i 1 14 1

SEMIFINALI( 10 MMbn >

P.M..à- - *?••••• 3-0 ! 3-0'Indii Aminli. 1-1 (M»

(30 «t«tr*)

Finti! d*l qulnio (ll'OIOvoptx»

Cvrxinli - Olip-WH »•' I J ' ' 1K«iyi . CHI"** >-1

! *•)» t MIHpl Mpp, )Firwlt D»r >< quinto t «tiro

ptnloOvnunii - K*nyi 14 (1-01

FINALE

(11 Mtaln)

P*r i' primo • wcendo ooita1«dl. - P i...- 1-0 «M>1r M une • qwrto patta-

«uitr.ll.(1-0; M

LE IMPRESSIONI DELL' ARBITRO LELLI

Ol.nd.

Mll..l.

H*rK| M*rt«

abbonatevi aFLICK

M uni rete

Le olimpiadi tona ormai termi-nate Anche i giochi della XVJIIolimpiade dell'ero moderna, dispu-tatili a Tokyo /anno parte delmito dello rport.

Abbiamo incontrato off aereo-porto di Fiumicino Ta'bUro RtnoLelli, che rwnfrnua In sede conil penultimo gruppo drf.lt atletioizurri.

IÌ nostra unico rapprtterUantedel prato In terra giapponese inato quarantodue anni fa a Bo-logna. Ha Iniziato ad arbitrare nelJ952, oggi i arbitro internazionaledi frana categoria, ed fui direttopiù di quaranta incontri alTettfro.

Gli abbiamo chiesto Jattf ctaeche riteniamo interessanti e cheijuì riportiamo

D. — Che co» ha provato tiel-l'irliilmre deell Incontri di ho-rhPT dell'ai I m pi ade?

H- — E' stiU li mi» primaesperienza in campo olimpico tAho «odio hi Ho (1 peso dell'impor-tante incarico, nonché la respon-sibilìta non toln eli difendere iltTi'n prwtlpo penonule, m* 11 pre-stigio dell'hockey nazionale.

D. — Quante partile ha arbi-trato In Giappone?

R. — La Cnmmi.dtonr Tecnicami Bvcva designato p«r dirigere suiincontri del torneo Per altre seipartile ero di riserva perché porogni incontro erano utilizzati duearbitri titolari e un arbitro di ri-

U. — Quale Ir» t« partite èitaU per tei la più Interessanteed Impegnativa?

H. — Tutte le sei partite sonostate impegnative perché tutte le

'quadre hanno evolto un gioì» idalto livello t Trii co.

L'incontro più intereuante perme è «tato quello arbitrato du-rante U disputa del girone finale,Kenya •Germania. Incontro che èflato per me ili grande Mxldisfa-zionfi personale, alia prima espe-rienza olimpica.

D. — Quale è II xun fiurtiiir,nit i i ni-o visti a Tokyo?

B. — A Tokyo non ho potutoattuterr a ttilti gli incontri perchéII torneo si * «volto in tre campidiversi. Dalle numernse partite dame t<*guite, sia durante gli arbi-traggi che rome jpcttatore, possoperò dir* che la tecnica delle

i (quadre aiiatiche come l'India,Pakistan e Kenya è state ottima,mi un netto miglioramento tec-nico ho riscontrato nelle squadrenazionali d'Europa come la Ger-mania. l'Olanda e la Spago*. La,squadra spagnola non era di certola stcua squadra die vidi al tor-neo preolimpico di Lione, peresempio.

L'hockey vt*(o a Tokyo t statopor me superiore • tutte le nu-nifoitannni pratiidche alle qualiho partecipato come arbitro du-rante la mia attiviti ti» in Italiache all'estero. Nel corso del torneole squadre hanno svolto uà giocoaperto, prevalentemente di «qua-dra. Di gioco individuale «e neA viito poeti, anche da porte dellesquadre asi.itiche. atto che il gio-co contìnuo e pressante degli av-venari non permetteva loro di ap-plicare la tradizionale tecnica dibastone ? di dribbling.

D. — VI sono slmti pmirrasineirhnrkrj mondiale rispetto aquanto «I è flato lile olimpiadidi Borni? ,

R. — Delle olimpiadi di Romaricorda solo due incontri di temi-finale e perciò non mi è postjbilefare im prociw) paragone.

D. — Come ipieta «ti ottimiplaliamrnti (fel la Spagna n da l -l'Australi»'

R. — Non conoscevo la iquadmd«U' Australia La Spagna r laGermania non avrebbero demeri-tato un pMnte^Ei'rj pieno sull'Indiacome l'Australia sul Pakistan.

L'Australia e la Spagna che sisono piazzate riipettìviuncnte al

(«*£u« a pagina Ili

"ita

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Curiosità Olimpiche• A Melbourne sono itele se-gnate ioni pi estivamente 171 retinel torneo olimpico di hockey,eh* comprendeva trenlacmqueincontri

Pertanto (i e avuta una medi*di 5,00) reti ad incontro.

In quella olimpiade l'India se-gnò da K>U 39 reti nei cinqueincontri che disputò. Il maggiorputivo fu intuito dall'India agliliS.A. pv 16 • 0. (U recorddelle marciture in un torneoolimpico appartiene all'India chelo «abili nel 1932 superando gliitesi! Stati Uniti per ZI a 1!!!).

In semifinale ed in Anale l'In-dia piegò per 1 a O riipvtiiva-mente la Germania ed il Paki-stan.• Al torneo di Melboume par-teciparono dodici «quadre che sìci BIS i li careno nell'ordine: 1) In-dia: Zi Pakistan. 3) Germania;4 j Inghilterra; 5) Australia; 6)Nuova Zelanda; T> Belgio; 8JSinfapore: 91 Malesta; 10) Ke-nia; 11) Afianistsn: 12) L'.S A• A Roma furono regnate 146reti In quaranta tre partite. Con

una media di 3.17 reti ad in-contro

11 Pakislan. vincitore a Roma,segno venticinque reti nelle ieipartite disputale 11 miglior ri-sultato fu ottenni» dall'India chepiegò la Danimarca per 10 a 0.

11 Pakistan pervenne al suc-cesso superando nell'ordine laGermania per 2 a 1, la Spagnae l'India per 1 a 0.

Alle XVII olimpiadi parteci-parono ledici nailon!. La tItili-fica è la seguente: n Pakistan.2) India; 3) Spagna: 4) GranEreugna: SJ Nuova Zelanda: 6)Australi». 7) ex equo • Keniae Germania; 9) Olanda; 10)Francia; 11) Belgio; 12) Polo-nia; 13) Italia; 14} Giappone;16 Svizzera: 16) Danimarca* A Tokyo sono aiate segnate178 reti in cinquantasei incontri.La media delle marcature perincontro sale i 3,36 reti.

11 maggior numero del!? retif stato segnato dall'India con 21.seguono l'Olanda con ZI, il Pa-kistan • l'Australi o con 20, laSpagna con 18.

II Col Gianni Brinchi Giusti// col. Gvtrmi Brinchi Giusti ha

ricevuto T8 febbraio ti.s la me-daglia cToro al merito spartivodel Presidente della Repùbblica,per raperò svolta in Italia a f a -vore dello sviluppi/ e delia dit-futione dell'hockey su prato.

La cerimonia ha avuto luogonel corso del trattenimento dan-zante crgonizzuio rfui ctubs TO-mam di hockey prato, nei salonidel Grand Hotel CavalieriHilton.

Quitto importante riconosci-mento premia una lunga e bril-lante attività dedicata allaiport dal evi. Brinchi Gitati.

Lunga e brillante attività chetu queste colonne vogliamo ri-cordare riportandone le tappepiù salienti.

Attualmente il cui Brinchi ri-copre la carica di membro della

Federazione internazionale dihockey, carica alla quale fu elet-to nel 1958, ma è giunto alfat-tività organizzativa dopo averpraticato lo sport come calcia-tore, motociclista e pugtie

Dal 1931 al 1933 è stato pre-fidente del Motti Club Firenze -Dal 1934 al 1937 ispettore re-

?'anale per la Toscana della.M.l - Dal 193y al 1945 è

stato pret\dt:nte delia Fed. it.hockey e pattinaggio - Dal 1957al I960 presidente della Com-missione nazionale hockey tuprato • dal 60 al 64 consielie-rr della F.I.H.P.

Si è sempre occupato di cro-nvmetraggu/ tpurtico, ed è at-tualmente cronometrista inter-naziimale, mentre è stato anchevice presidente, dui 1938 al 39.delle Fed. It. Cronometristi.

L'Australia ha ottenuto la vii-tori» più netta ai danni dell'ln-(hilierra battuta per 7 a 0.

Rispetto a l l e olimpiadi di Ro-ma ai dei e ouervar* il nelloprogresso della squadra (iappo-neie che ha saputo ridurre ledistanze dalle grandi dell'hockey

La squadra del Sol Levante fuba t tu t a u Roma dal Pakistan perB a 1. A Tokyo il divario estato contenuto in un onorevole1 a 0.* La classifica del recente torneoolimpico « la leguente: 1) India;2; Pakiitan; 3) Auitralia; 4)Spagna.; 5) Oirmania, BJ Kania;7) Olanda; 8) Giappone; 9) Bel-gio; 10) Inghilterra; 11) MaJesia;121 Rhodecla del Sud; 13) Ca-nada. 14) Nuova Zelanda; 13)Hong Kong.

N.B. - La RAL' non ha parte-cipato al torneo olimpico per ilquale ai era classificata, vincendoi giochi del Mediterraneo a Na-poli. Hong Kong ha rimpiazzatoall'ultimo momento la Poloniar.n une talari a.

• Analizzando i ni u Itati degliincontri delle ultime tre olim-piadi li possono dare dei giudizisul prato mondiale. In primoluogo vi e un Ione livellamentodi forre. Diminuiscono i n f a t t i igrandi divari tra le squadre eu-ropee ed a sia ti che. Inoltre trale prime squadre della classificae le ultime non visone più quelleenormi differenze di reti.

11 livello tecnico e in lentaevoluzione. Si segna di più chein panato. Non incanni a quelloproposito U segnatura media del1956 che era di 5,005 controquelli di 3.39 di Tokyo. Si tratual un rilultato che tiene contodi un piccolo numero di partiteil cui punteggio superava spessoil 10-12 a O• Solo due squadre di Tokyo so-no su di un piano nettamenteinferiore delle altre tredici: Ca-nada e Hong Kong te he hannoincassato rispettivamente 25 e26 reti in sette partite)• Nel cono di tutto il torneodelle XVIII olimpiadi si sono

avuti solo due multali culli. Lastessa cosa si era verifica!» nelledue precedenti olimpiadi.

NAZIONI VINCITRICI DELLE OLlMfUDiIMI Londra - Infnllwm, Irliadi.

Inghllttrrt, Duiimiru

Indi*. Olir-d.

indi», G--

IMO ARHTU -

! 1*31 Amtlwd.

IfM Lo" A«t»lI»M «tarlino -

i 1*41 L*odn -i 1*11 Hclllnk)

Iti* M»fc»rr>. - India. Ptfcimn.

1*M «.«M • PtkiiUn, ludi*.

1*44 Tckyo - Indi*. •*tli(*n.I • L'Itali* ha partecipato a dueI olimpiadi di hockey. 1952 lieiI linki: Saglia, Ranci, Cosentino.i Fonnenti, Lanlranchi, Micco,1 Morrà, Pampuro, Ravalli, Puc-

ciom, Medda, Piacentini. Mar-chiori 1960 Roma; Soli, Zorco,Libotte. Farci L.. Farci G. P.,Medda, Biiio, Vannini, Pianesi.Mazxalupi, Candolti, Vargiu, Sa-li t, Ballesio. Piffliola, Lcn/u,M archi ori.• Arbitri italiani che hanno ar-bitralo un'olimpiade sono: Co-vato. Fella. Lelli.

Tournée M.D.A.Coma i orimi contetudlne, anche

quest'inno t'M.D.A. ha effettuato unitournee nei .paeiiauid*- dell'hockeyeuropeo: U Germania e l'Oluula.Una t ournpie wiu'akio gravosa di Ipunto di usta finanziario in quantoquui esclusivamente sostenuta daitingoli aliati, BUI in compenso riccadi aotldiafaztoni quante aiti uni (qua-dra italiana fotte riuscita id ottennetu campo intemazionale.

Per l'M.D.A. tette tono Mate le vit-torie, otto i pareggi, e solo tre leiconfilte riportate, tutto sommato npoteva far meglio, il che tatubbe italoun trionfo.

fa eli italiani perù l'importanzaio«*MZÌile di questo tipo di attività,na nel venne a contatto cui vero KIO-co europeo Rapido, ficcante, eueoziale al macinio. Un t-iuto clit si Imasu di UDÌ cundiiione filini ad altolivello e >u un gioco di bmton* che.pur tenxt ri((KÌunB<re le finezze de-

5li indiani, t di prima Fatturi. Cambi1 fronte taglienti e repentini,lunghi

cioii, (top, perfetti. Jiri .violenti etopmllullo 'la mattimi correttezza ecavalleria, elementi indupeiuibili inquoto sport e specie in un tipo digioco coil deciso.

Su tutti i campi molte lodi pel icelesti ma inche molto patitivi i ruul-lati anche M alcune recriminazionisono state fitte, sonratutio di ordinetecnico. Il gioco del M.D.A. è spetta-coloso e ubriacante, anche divertente.quando tulli i componenti sono almaiiìmu della condizione, ma è as-surdo supporre che possano ngg/aeun tour de forte di 18 partite insoli 22 giorni. Gli avieri, individual-mente hanno un elevaliiiimo standardtecnico ed agonistico, compongonouni tquadri mollo quotata in campoeuropeo, ma non sempre riescono adottenere quanta saradde Lecito atten-derli per un semplice motivo: 1 gio-catori corrono più della palla Inutilerilevare che questo può inette andarbene in talune partite, m» è difficileche, esaurendoti m un gioco fattopiù di ipunti personal; che di soJtin-za, i giocatori liano sempre lucidi neimomenti e nelle partite decijive.

Il gioco il evolve.Gli situi indiani a Tokyo hanno

fitto pochi fronzoli aumentando lavelocita delle loro azioni, fi tendo cor-rere più la pallina che It gambe

Prima di parane ad un com-mento panoramico del risultiti, vogli-amo ricordarvi i nomi del protaRom-uti che hanno saputo coti bene rap-presentare la forma dell'hockey ro-mano tu campi tanto difficili. NinoMazzalupi, pi ima organizzato», poiallenatore e giocatore, dimostrandosiall'altezza dei suoi col leghi nordici iua EH i occasione.

Antonio Valgili: la macchina, ilperno, la forza fisica, l'elemento in-dispensabile perche una «quadri pol-si definirsi tale.

Luciano Soli, allento, premo, po-tente, il giocatore che hi reso di piùe con maggior continuiti. In Italialiamo abituati a vederlo quali tempreinoperoso, mi gli attaccanti tedeschie olande*! non scherzano; tirano, «pa-rami , spetto rasentando i limiti delluirregolari:* sia In fatto di • tagl i -mascherati dalli potenza t viceversa,in prendendo il limite dell'area ditiro solo come punto di riferimentoe non come purtroppo succede da noi.Ed e proprio contro quelle autenticarFurie che Soli ha saputo dimostrareil tuo valore, e lo dimostri l'alta per-

centuale di pareggi ottenuti.Questi, pensiamo, i principali pro-

tagODiitl. ma il fatto di Guerci soffer-mati più a lungo >u di loto non devenulla togliere alle prestazioni di luttigli «kri, come Vannini, veti spinanel fianco di qualsia!! difesa; Penna,la rivelazione nel nuovo ruolo di ter-zino; Libotte. sfortunato per U rii-L-utizzarii di una noiosi tallonile inasempre valido e spesso risolutore coni tuoi ben noti . corti •; Rea, uà me-diano di vera ciane, intelligente epreciso; Sdirla Iti. tueguagliibbìle nel-la rottura: Terenzio e Tlto, due mez-ze ali Incredibilmente mobili e digrande tecnici, sempre In posizionegiusta ila in fase di difesi che diattacco. Samaielli, dal diibliug im-prendibile; Milioni, il (olii valido inquulfiisi ruolo, ed infine Panneggiai».Scala e Boniimu, inseritisi perfetta-mente si» nello tpirilo che nel giocodell'MD-A.

La squadri, accompagnata dal tuopresidente coni m Luigi Contigli!),dal presidente dell'Eli Massimo, tlg.Enrico Allea e seguita in forma pri-vata per una settimana dal presidentedella C.A.F. Aw. Libottt. partiva d*Borni 11 26 agosto, e dopo due tappeintermedie, Lucerna e Colonia, giun-geva ad Annover. In questa citta ve-nivino disputate le prime due par-tite; una pareggiata brillantimi entecon il fortissimo cluh Kannover 78,di prima serie, l'altri persa con pun-teggio disastroso, rilultato, comunque,thè risente molto la stanchezza deim i lleoitocen lo chilometri di traiferi-romto e dalla precedente partila ai-sai dura.

La tappa successiva, Amburgo, ve-deva la squadra riprenderli netta-mente, tanto che. dopo una Onorevo-lissima sconfitta per 2-1 contro i Kljp-pers gii battuti i Roma pel 4-2, giun-gevano due meritato vittorie che rin-francavano il morale e ti prwn nuoci-ivano prima di una lunga icrie dirisultali positivi.

Ed ecco che, ad Eintìboven (Ola-nda). 11 5 e FI settembre, in occasionedel Tejjenboscs Toernoi che nel 1859aveva vitto la nazionale Italiana nau-fragare malamente. l'M.D.A. ti impo-neva alTittcnzìon* di tutti e tolo ,per vera sfortuna non riuscivi ad eri-Craie nella finale per il primo putto(quozienti reti), battendo comunqueil quotaliuùno Duiiburg f conqui-stando coti la terzi posino n* dietrola Nazionale Militale Olandese, e iTempelien (selezione del sud Olan-da). Il valore di questa prestazionet dimostrilo dal fatto di risultare laprima di tutte le squadre straniere, eiaprattulto dai nomi delle battute. In-fatti, oltre al Diiiiburg, compaginetedesca di primi serie, partecipavano• l'Uccie Sport Bruiellei, • campionebelga del '62 e gli • Individuali > diLondra composto quasi esclusivi-mente di indlini.

Il ritmo Infernale de 111 tournee continuava il 7/8 a St. Henthogenbosch.con uni belli vittoria sul M.O.P.

Il 9, sconfitti per 0-1 contro loSchiarir- WeJw i Colonia, quindiil 10/9, pareggio a Bonn contro i!B T . I I V , poi l'il ad L'trechl tema•Ilio la partita più bella contro ilkamponj; A dieci minuti dalli finel'M.D.A. ti trovava io rvintiggio ptr1-2, ma il ritmo imposto, suggerii*)da una forma ormai all'apice, nonpoteva più essere sostenuto dagliavversali, dimostratisi.fino i quel mo-mento Ionissimi, tonto che, il fischio

duale la (quadra Italiana risultavavincente per 4-2. tra gli applausidello iportivitstmo pubblico.

Il 12/9 un nuovo successo pi-inla vittoria nel torneo inaugurale perla nuova tede del club D.K-S diEolcheda (Olanda), squadri da mokianni In amichevole contesa con l'MDAt battuta questi vokj di stretta mbu-n In occasione della finale.

Il • Tour de torce • si concludeviil giorno tucceasivo con due pareggied una vittoria, ottenuti In conipe-tlxloul a lampi ridotti, atl dilemmi.Prima di concludere vogliamo sotto-lineare l'attomosfaa di grande ospi-talità ed amicizia che la nottru tqua»dii ha Incontrato ovunque indie lidove si recava per la prima mili, misoprattutto vomimmo fu |ir=*euie upLippaslionati del nostro sport ctirl'hockey è veruneute uno degli iponpiù belli, ma solamente tu ffioi.-jlneoo lo (pirite di quelle variazioni chtsoprattutto per quoto oltre che |>nrla i»™icu pura abbiamo pui definita• pildi..

A questo propolito vogliamo ribal-dare un episodio avvenuto durantela finale per il primo posto tra UNazionale Multare Olendete e t Tero-pelius, al Tegenbocch Tournei di i;indhieven. Si eri i torti del primotempo con la squadre in pariti (1-1)e. durante uni mischi» sotto la punìdei Militari, l'arbitro ravvisava gbestremi di un rigore.

Il fallo in effetti non e'eii. poichéla palla era nata fermati sulVt lineidi porta nettamente con il buttine,comunque, aon una parola da portedegli atleti, neanche U capitino tomenei migliori del cosi, il spera poniavvenire da noi, si recavi da 11' a 11» i tu»per protestare Mi i rimediare ali»palese ingiustizia, peutavi l'incarica-to alla massimi punizione indirizzan-do deli beri! unente la palli verso labandierina de! corner, e il gioco r.-prendeva come se culla Fosse succes-

I RISULTATI

Agosto 28 • liannover: 78 club -M.D.A. 0-0. 30 - Hinnover: D.H.C.- M.D.A. 5-0 Settembre: 1 - Hain-burg- Kbpperi - M.D.A. 2-1. £ H*n>-burg. M.D.A. - Altter 14). 3 Hun-burg: M.D.A. - Marienthal 2-0S.6 Eindhover .Tegenbosch Toernoi'

Eliminatone. M.D^. - Individuai*(Londra) 0-0. M.D.A - Tempeiioui2-2 M.D.A. • H.T.C. 0-0.

Finale 3° poso; M.D.A - Duis-burg 2-1. 7, Sr. HemJwgent^td.M.D.A. - M.O.P. B-1. fl, ColoniaSchwarB-Wein - M.D.A. 1-0. 10Bonn - B.T.H.V - M D.A. 0-0, I LUlrecbt - M.D.A, - Komperjj 4-212 Enschede - Torneo O.K S. - MDA- Keine (Germania) 1-1. M.D.A -D.K.S 1-0. 13 Oldenzaal - Hockrj-Festival - M.D.A. - Oirudruche fOr-mania) Q-Q. M.D.A. - Unir, 1-0M.D.A - Hantcm 0-0.

Giocatoti (chieratii Luciano 1.1!,franco Perni, Claudio Libotte, Fran-co Rea, Antonio Vangili. Quioio 31-.!-natli, Alessandro Vannini, ^nt^nuoTereozio. Giova uni M izza lupi, Rt-nato Trto. Luigi Santarelli, MiniitiMazzoni, Giovanni FarmcKg^ui'- '••"rico Scala, Umberto Rondino

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1-LICK

3 Elle e Cus Trieste In Serie Ai/rjr M attinto tfiorn prr il fronti*, anno ronwittira la /ìrfttnozfonr. - // Cn* Rama Urta tttrprcnn

tic/ CamftitìHfitn tli Kcrir -J*..

Il Cui Trieste e il 3 Elle sonole s'|naHre neopromosse in ie-ne A. ma pur non togliendoloro alcun inerito, si deve nota-re che il campionato, a causadella lunga pausa estiva, con harispecchiato fedelmente i valoriin campo.

Il campionato cominciato in |marzo vedeva in lizza quat-tro squadre suddivise in gì- Ironi eliminatori. Finiti questigironi eravamo alle soglie del- iTestate, quindi il campionato èstato sospeso per riprendere inottobre con le eliminatane e jconcludersi con i! girone finale ]cui accedevano il Cus Trieste, >11 3-elle, il Cus Roma e l'ExMassimo.

A questo punto bisogni os-servare come il girone finalesia stato a varissimo di goals. In12 partite infatti sono state se-gnate solamente sette reti, men-tre nelle semifinali le reti eranostate quattordici in solo ottopartite, il rapporto goals-partiteè sceso quindi da 1,7 a 0,5.

Dopo questo preambolo, for-se non molto interessante, maquanto mai sintomatico, passia-mo alle quattro protagoniste diquesto girone finale che è statomolto equilibrato.

Il Ciis Trieste dopo aver vin-to il proprio girone ed rl mi-nato nrccamente l'H. C. Crii-gltasco si presentava alle finalicon rune le carte in regola perpassare in serie A e, nonostanteIn sconfìtta subita la prima gior-nata da parte dell'Ex Massimo,ha saputo subito rimettersi Incarreggiata e realizzare ben

3uattro delle famose sette retiel girone finale. E' questa una

squadra che a una discreta tec-nica individuale affianca unbuon giunco di squadra e so-prattutto un'ottima condizionefisica ed atletica. Un nome sututH p per tutti: i! centravantìScorvan che m questo campio-nato ha saputo realizzare bendltiMMM reti.

t] 3 Elle di Vigevano è statoun po' l.i sorpresa di questocampionato, esso è composto in-fatt i di giovani che, pur nonessendo ancora arrivati ad unbuon livello di giuoco, hannosaputo con il loro ardore e conla volontà far proprio un pri-mato che pochi gli avrebberoconcesso all'inizio delle finali.

Il Cus Roma merita forse undiscorso più lungo delle due

neopromosse. E' questa unasquadra che partita con le vestidella cugina povera ha saputoprima eliminare in semifinale ilforti'siimo Fiamma Roma e poicombattere fino all'ultimo nelgirone finale. Va ora precisato,dopo questo Hogio, che il CusRoma è una squadra in tra-sformazione una squadra cheallinea padri e figli, padri, nonpiù giovani, che hanno spessodato ai propri figli una [erionedi giuoco e soprattutto di te-nuta atletica. Ci Fa quindi pia-cere, elogiare la coppia di terzinicomposta da Calvari e da Corbi,e i vari Rossetti, Hegis e Giorda-ni, tutti seri professionisti chenon disdegnano di calzare lescarpe chiodate e di dare una le-zione a tanti sbarbatelli che sicredono grandi campioni.

Siamo giunti finalmente al-l'Ex Massimo, altra squadra chepiù ha deluso in queste finali-Dopo esser giunti secondi, die-tro la Fiamma, nel loro girone,

hanno letteralmente suri-lassatoi bolognesi del Pontevecchionelle semifinali per poi fermar-si completamente nelle finali.

E' questa una squadra dotatadi un ottima tecnica che, unitaad una più che buona condi-zione atletica, avrebbe dovutoessere un po' Io spauracchiodelle altre squadre, ma. pur-troppo, proprio a causa di que-sto loro giuoco, a volte fin trop-po l(!7iosn, si è andata ad im-pantanare nelle difese avversa-rie che, senza andare troppoper il sottile, sbarravano lorola via del goal. Dell'Ex Massi-mo non vogliamo ricordare nes-sun giuocRtore, ma colui chemeglio impersona lo spirito ela tempra di questa società,parliamo del dottor Altea, illoro allenatore, che con im-mensa passione e dedizioneha saputo fare di questa squa-dra un undici apprezzato nonsolo in Italia, ma anche all'e-stero.

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA SERIE - B -

GIRONI ELIMINATORI

Clattifiche

Girone « A ». — Tre Elle Castello d'Agogna p. 11. H.C. Cru-gliftsco p, 10. UISF Novnra p. 9. H.C. Savara p. 7, Hockey Brè p. 3.

Girone . B .. — CUS Trieste p. 11. Polisportiva Trieste p. 11,Albert Sport Verona p. 8. U.S. Triestina p. 6. CUS Padova p. 4.

Girone « C ». — Ponteveeehio Bologna p. 15, CUS Roma p. 12,Liberti* Flaminio Roma p. 7, Torleone Bologni p. 5, H.C. Bologna p. 1.

Girone « D ». — S.S. Fiamma Roma p. 14, Ex Alunni MassimoBonn p. II. U Divertita Cattolica S.C. Roma p. 6, Lib«rtnt Sun Kob*Roma p 5, Amatori Roma p. 4.

INCONTRI DI SEMIFINALEGUS Homa - Fiamma Roma 0-0 (0-01. Spareggio 1-0 (1-0)E» A. Massimo Roma - Ponteveorhio Bologna 2-0 (2-0) 2-0 (0-0)CUS Trieste H.C Cruglinsco 2-0 (1-0) 4-1 (2Tre Elle Agogna - Polisportiva Trieste 0-0

Girone finale(prima giornata)Ex Massimo - CUS Trie.tr 1-0 (1-0) 0-0 (0-0)CUS Roma Tre Elle 0-0 (M» 0-1 (0-1)(seconda giornata)CUS Roma - Ex Massimo 1-0 (1-0) 0-0 (0-0)CUS Trieste - Tre Elle 0-0 (M) 0-0 (0-0)CUS Roma - CUS Trieste 0-3 (0-3) 1-2 (1-2)Tre Elle - Ex Martino 0-0 (0-0) 0-0 (0-0)

LA CLASSIFICA

Tra Eli* AgognaCUS Trl«st«Ex A. Massimo RomaCUS Rama

sostenete

F L I C K

Fu Maxima - In piedi (da (*Urtra); Citimi. VCMoru, Rondini. Minora - Acc.; Scala, Dn flottino.

Felici, Dona e ditte Rote

LA CLASSIFICA FINALEDELLA SERIE • A •

1) MDA Homo. 2) Vigili Ur-bani Roma. 3) Amslcora Ca-gliali. 4) C. Goliardico Macera-la. 5] Cu« Bologna. 6) H.C. Ca-nova, 7) Cus Torino. 81 Cu« Ca-aliarì. 3! H.T.C. Roma, 10) H.C.Reggio E., 11) Labor Boloana,12) P.O. Monfalcon*.

I MDA Roma è campioned'Italia 1964. Retrocedono in••rie B. Labor, Bologna • P.O.Mo nf al con».

3 Etti - I" piedi (da rinterro), dati Ramimi, preiidcntr del 3 EHa.i, Abrale, Mombrllfi, Bonnmi, Teaarin, De Ambrosio • Acc.:

Unitati, flofteki Sono, Naborro e. Soli.

Inchiesta sull'hockey in ItaliaDesiderando avere un quadro completo della situa-

zione attuale dell'hockey prato in Italia, abbiamo pro-mosso un'inchiesta tra tutte le società affiliate alla FIHP.

Il questionario dell'inchiesta, è diviso in quattroparti.

La prima, riservata alla persona che compila il que-stionario, riguarda il primo numero del periodico FFicV.

La seconda raccoglie i dati generali sulla situazioneattuale della Società.

La terza pone delle domande circa l'impostazionedei campionati e l'attività giovanile.

La quarta, riservata alle società di serie « A » , ri-guarda problemi specifici del campionato italiano.

Invitiamo pertanto tutte le società italiane a colla-borare cortesemente con noi, compilando il questionarioe spedendolo al più presto al nostro indirizzo

Periodico « FLICK », piazza dell'Aracoeli 12 - Roma

MARCATORI CAMPIONATOITALIANO SERIE «A.

7 «tii Libolte e Vannin i(MDA) • 6 reti: Aramu Ales-sandro (Amsicora) - 5 r«ii: Ara-mu Alberto (Amaicor»), Borrom(HTC Roma). Mtuulupi (MDA),

Piolorosso R. (Macerata)4 reti: Trtenzio, Btllnio (MDA1- .1 re»: Saba B., Maxia (CUSCagliari). Mari. 8artolom*i.Marrh'ori (Vigili Urbani 1Schmitt. Duranti (H. C. Genova)Deidda (Amncora) KanUrel l iPerna (MDA).

CUS Rnma - In inerii (ifn smarrì Cn'hi. Polmifri. Melr, AnitreCrtltwrf. Ctordani. Forcina - Acc, Re.rchioni A , Ormata. Ree

chirml F.. Trm.

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ifl FLICK

Coppe e Tornei-Coppe e Tornei-Coppe e TorneiAL CUS~TORINOIL TORISEO 1NTE«^A/IO>ALE D'ITALIA

Vige-Torino 26 settembreuorwi 27 lettemirre

Questo torneo iat emozionale,organizzato per dimostrare chenel nord Italia l'hockey su pratonon il * fermato bei»! continueo progredire, è riuscito appienoa soddisfare i suoi indenti m entiorganizzativi, riscuotendo unnotevole successo tecnico e dipubblico.

Abbiamo assistito a partite »tutti bellissime, vedi Lui arnia -3 Elle e Cui Torino- Losanna.che da tempo non avevamoavuto modo di vedere.

Si sono viite difronte duescuole divede, concezioni digioco addirittura opposte, equindi si son potuti fare para-goni sino a trarre addiritturaconclusioni sui modo di impo-stare le nostre formazioni. Com-ponente ultimo, in enumerazio-ne ma non dj fatto, è stato ilpubblico: allo Stadia comunaledi Vigevano la tribuna era gre-mita ai folla appassionata e in-credibilmente competente, cheha seguito con interesse l'ultimopomeriggio di gare.

Questo a testimonianza chel'hockey m prato piace al pub-blico, quando naturalmente vie-ne presentato sotto una degnaveste organizzativa.

Passiamo ora alla cronaca ve-ra e propria. Il torneo t iniziatosabato nella conca verde dellaPellerina di Torino con la di-sputa delle prime due partite.Per primi SODO scesi in L-ampnSalisburgo e Cui Torino, chehanno dato vita ad un primotempo discreto, calando poi al-la distanza; da una parte ilgioco maschio e statico del Sa-li* burgo, dall'altra quello velocee tecnico del Cus Torino. Alungo andare gli opposti hannofinito con l'annullarsi, e ne èuscito fuori uiio zero a zero incomplesso giusto.

11 secondo bully è stato ese-guito dui Losanna, campionesvìzzero 196S, e dal 3 Elle. Unprimo tempo stupendo per qua-lità e velociti di gioco, dispu-tato all'insegna dell'equi libitoNei secondi trentacinoue minutigii italiani, ridotti in dieci unitiper il grave infortunio toccalo• Boitam. iniziavano un po' im-pacciati, e gli elvetici erano le-stissimi ad andare in gol duevolte nel giro dei primi tre mi-nuti di gioco. L'improvviso pas-sivo innervosiva parecchio ibianco verdi, che non riuscivanopiù a comporre le belle mano-vre del primo tempo, restandocosi in balia dei forti avversali.

Domenica allo Stadio comu-nale di Vigevano il torneo vi-veva il suo degno epilogo, as-saporandolo minuto per minutonel cono delle due ultime par-tite. Primi a uscire dal sotto-passaggio erano i rossi del Lo-sanna e i biancoblu del CusTorino. La partita avrebbe de-ciso a quale delle due aggiu-dicare la vittoria finale nel tor-neo. Al Losanna bastava unpareggio, ai torinesi era neces-saria una vittoria. L'inìzio eradi marca italiana, e gli svizzeriapparivano più opachi e menoveloci del giorno precedente.Gli avanti del Losanna, anzichépassarsi la pallina in velocità etraversare il campo con fortilanci come avevano futto nelluprima partita, si abbandonavano

a fraseggi individuali con sus-seguente rallentamento del gio-co, a tutto vantaggio del To-rino. Invano il trainer degli el-vetici, veterano di tre Olimpiadi,urlava e sbraitava affinchè i tuoipupilli applicassero il gioco aloro congeniale, ormai i suoirossi erano * cotti • in manierairrimediabile. Il torino imper-versava e al 12' della ripresacoglieva il frutto del suo gioco :lunga galoppata in contropiededi folloni, che realizzava la retedella vittoria. La reazione delLosanna era disperata, e piùvolte Massa doveva sbrigarselada par suo per fermare le sfer-zate degli elvetici. Quasi alloscadere a seguito di un cornercorto Cavali et realizzava, mal'arbitro Cappelloni gius torneo tenon convalidava ritenendo irre-golare lo stop di bastone ese-guito dallo stesso giocatore delLux ami a, che aveva fatto com-piere alla pallina una distanzamaggiore di quanto è prescrittodal regolamento.

Meritala vittoria quindi delTorino, che ormai vedeva vi-cinissimo l'alloro finale. Bastavache i connazionali del 3 Ellepareggiassero e il g.octi era

Terzo Torneo (minili Vacca

- - L a f amici i* Vacci or (inizierà,come neijll *nni scorsi, un (orariidi hi'i-ke» t en mile* In ricordo< I H I Indimenticabile Glutini

La lena edizione del torneo« (iiannl Vacci* uri eslesa, ol-tre che «Ile squadre romane, atutte le squadre Italiane che nef. . i runu domanda entro 11 20 di-cembre p v.

L'adesione deve pervenir* alsefuentc indirliio: doti AugustoVacca, p zza del Fanti. J - Roma

II torneo ora articolato sudue fasi La prima, eliminatoria,vedrà opposte le squadre della«te»* fellone o dt re (toni vi-vili* L» Mcondi, finale, riunir»a Roma 1* fintili te dal (Innielimini! tori

Tutte le spese della prima fasesaranno a carico delle squadrepartecipanti, mentre le ipere del-e finali saranno gent i lmente of-

ferle dalla famiglia VaccaLe squadre che desiderano

partecipare al torneo debbonodisporre di una palestra (m 40x 20) o (m. K \

Dovranno Inoltre mettere a di-spositi one un arbitro per orniIncontro della fate eli minato ria(t'arbitro potri essere un diri-gent i - , l'allenatore od uà atletacbe abbia superato 11 vrnti inrsi-rrni anno di età).

GII Interessati dovranno spe-dire i i adesioni non oltre I»data stabilita. Richieste lucce*-ilve min saranno considerale,

poiché tara statoprogramma cheesaminalo dillaF.I.H.P.

fi* varalo ildovrà essereC.T.P dell»

ATTIVITÀ ROMANA

Così è stato in effetti. Il 3Elle, autore di una bella par-tita, otteneva i! pareggio dopoaver pili volte shurato un suc-cxsso meritato. Alcune indeci-sioni di Boggio infatti coinpro-mottevaDO il risultato e i bra-vi hockeysti lombardi doveva-no accontentarsi del risultatobianco.

Fra gli applausi del pubblicopresente il capitano del CusTorino, Cecca, riceveva da! Pre-sidente dell'Hockey Club 3 Ellela Coppa d'argento messa inpalio dal Comune di Vigevano.Premi di piazzamento toccava-no anche alle altre tre classi-ficate.

Il dett*nlio. Tonno, lattato 26 set-tembre. CUS TartiMi-SaliibuiEu 0-0.Cui 1 unui. Malta. Cecca. SIVOM.Alher. Komaro li, Lurriui, Bessorie.Fornaio 1. Polloni 1, Serra. Dattilo.SJifbu'iEO' Sihu'iiitaK'r Sli'inrrKuiua, Huber, Si-hem. Hunirnelbruii-HET. ià«n«. Heichard, Camper. Lun-Eenschmidt, Slaffier. Arbitri D'An-

Lo!*.m»-3 Elle H O (primo tempo1-0}. Maremoti- FluckiB-er al 20' delprimo tempo; berk if 2' e al 3',Cavalle* al 24' IU tiro di rigore, Fitikal 32', Flucktger al J4' doti* ripreu.Lutarmi: Blanc. Dtty Beboiij I. Bc-bonl II, W.niger, Calay, Fluckigei.Berk. Bachmann. Cavalle!. Hen-ileiwjn. 3 Elle. Sacco, Pretzim. Na-barro. Tenarm. Bunnc-ci. Riservato,Bldo, Boitan: Bo^m. Bonomi. Abra-le. Arbitri: D'Andre* F Luparia.

Vigevano, Domenica 27 jeiurnbre.CUS T«ino-Loj*nit» 1-0 (0-0) Mar-catore: Polloni al 1!" del secondotempo Cui Torino: Mas», Cecca,Alfier, BeUODe (Fornirò II), Serra.Picco, Fumato I, Polloni, Cooilgliere,Dattilo. Lottar»: filane. Bebom,Drey, Jaccaud, Wmiger, Calay. Flu-ckiger, Berk. Bachrninn. Ci vali et,Heodersoo. Arbitri: Iloisi di Vercellie Cappellotti di Macerata.

3 Elle-Saliiburgo 0-0. 3 Elle: $K-cu, Tciiaiin. Brunii. Joll, Bianucci,Riservato, Bido, Bo.Uni. Boggio. So-nomi, Abrate. SaLiiburgo. Schuddi-uofer. Sleiaer. Huber, Tlummelbrun-ner. Kaitner, K ria 11, Camper, Rei-

Scheiu. Alberi: Cappelloni di Ma-rerata e Luparia d: VercrUi.

LA CLASSIFICA FINALEPunti

1° Cui Tanno (Ir.) 2 1 1 0 1 0 32° Losaiina (Sviti.) 2 1 0 1 8 1 23» SalifbuTEO (Aul.J 2 Ci 2 0 0 0 24» 3 Elle '.11 i 2 0 1 1 0 8 1

La A loppa Inverno ha preso 1 avvioiB«ii»ii" _

Organizzata da) comitato provinciale romano della F.I.H.P., einiziata il 6 dicembre U decima edizione della Coppa Inverni'

A questo torneo, valevate per il titolo prò vi nei ale, rtjultanoiscritte quattordici squadre.

Le ultime due edizioni della coppa sono itale vinte dal MDAnel 1983 e dnffH.T.C. nel 1964.

MDA, sono i Vigili Urbani, che, nilla slancio del secondo portoconseguito in campionato, tenteranno la rivincita ai danni degli avieri.

Le squadre sono itatc divise in due gironi ciò sette. L* vlncitrici

ir Miri.Stillo» panni del Vi, 11. Ut M ni UÈ.

UBI In un» [.-in dclli .1110111. mnu.deviilo Jifeart piik drl pmtiic per Mi-

mi lloiro Hul Oli uonini di Hirtni-'.hinna pem> moilo dello urlili., drll'ul-

niif onveiibr tr wmqiH. atcrgcic j.i M.euiuro bruir dckU d>ppa Inverno

.«.rfie pndiic nel tato delti p»H|u.UiuveTu'l C EH Mii*m<, . B . 1.0 (1-DI

Lnivenni TrHcrTv Neri [>ll*rru fdnati» C.. Nieeol,. Mota, li, !>»,«,"

dei gironi incontreranno le seconde classificate dei gironi opposti. Le ""'«"M»™ "."B ."'£,-, V^'iv >•»«due vincenti di queiti inconlri ii disputeranno il primo posto.

Matiioila della Coppa Inverno * la Libertà) Parioli. La squadrache invece ha preso parte u più edizioni e il CUS Roma.

M«l ter» dalla toppi inverno uri ip*rimcri[*ii li tirttna i ngolimnup«r qmr.io concarna '.\e di angolo corto-

L* rerm* prowiior:« è 'i uguw-M'Ari 17 (dtH -»go .mtnio a; g-oco):

I) iiwt-rlMo.

b) ni giocatori, t- m»ii.mo eleilt Hutdra chi t; d.lirio.. cMjbono l'ovart.diviro li iiii*t di tondo 1 rimanami giocilori. apparrenv-M atta tLttu tq^adri.dffbbono Irò.*-»' d^iro U lirtvi oi caniro evnpQ Eui pauorA tiFpvrar* •«!« linai

non IpfMfM II »lli il* imi colpi» dtll'avxrMria chi bill* il lire d. -igeila cario;

ti m un q,i i.ii, g.oc»ior», erta irevai. ditiro la liru * (ondo, o attiro• III linu di cantra campo, olinpaiia uni di quMli lin*a. primi eh* 1* pilli inITIII LD'pii» 4'arbllro può 'ara nptltrv fi Uro di angolo eorla

aanriooi. ir/inaie

PRIMA GIORNATAtirruiir A (HpolaTl MI>A • B •>

li Itntamo- Tirai. V,o,,ni. Kundini

•e... J-elotN. filopen. CraiKll:, riunì NVint.0,,. ti.Hleni. Butileni. Uolltoni.•*nUCCi A.

MutlloM: 1 KBnu Ji' Mil i i1» !'• Chi lindi

Arbitri; F'nuoln t M,.-.j.FlrLE) cquiliDiaH cnc J« • CklloliEi » lu

Mpuio ciiiHiuiturr fui* alii inilinnIntl., «il dell i innk. L'Ei Miniine (iiirooi'riicmlo mallo fioco «i j.erde*« .1 ji,uuli

iiint 'e mutui n- di r<itDellT. tliicmu i nulliari unn u,r e.

illlttli t Ooldm.DeirUuimiU emulici il UBO diuinn

olir, li numlon dcHe reu, Pin.fi., Tor-ari e tinlla

MDA « A . - CUI Rtin.i 1 U (O-O)MDA. -Sul-. Cernì. Muu.upi Libane

Tereiulb. Si nutrii i Fin lili Rei, VHIÌUVinnmi TUO (Ali M»m!»r...

CUI Kami. Toti. Tona*. Curbi, rartou. O.ulliiilll. ReiH. Brtln h.,»,«i,Mile. Plbl M.. Cil.in

Arbllri- Miterill e D, CeMrii.Winatan !U 1] (tipo LUwlu u .gnu

iu il itlDpO VanniniSan falM i A • ». MINI OK!» ).| (] 4) i 11 Cu» Kona ur* p>u otri» li v*»nd*Sin hbi < A •>• flrikrfu. Funai Fjbriik Kirprak di qunu i-r-mi |i»rbM3 di «PPL

ManLcuari. Minriucci. lori, Catini i MTrtilli. CarieiiL A., Dai Bu0rK>: CtflllLl A L L Dml hun™»,

Fino il 20" del mondo Ici&iM i tiiMairnno TLH.VMI ,id ar|>riire [li tilic-ni JrIli .i.r

;?n''"' ,?'C1p"- t "T/i"' .i™"' ' I«lt.~M,,"J"ti,m: K« ,,Jn,. F.n.11,. " 11" MDA Kh»»» .« (pf.uk.ri. ,.ltu reriicbfiu. lAIn Alleftj. luraeiini. Do*|.BrnolAm. ^Bunnelli, C.àcn

Meu«.°ì>l1mre"si'i.ta™r,ÌCl?1Wel.!n™t'n'l cT"!1'' (Aj'1*ir"' Cbi""lc"0- 'P»"»''.ii """'""" *•' *«*""'. *»»*l«li A. U.W»IB.I". »• I >«,» w,,... ,,, ... *-(Ali BiruniM;.ArìjJirlr CluIlatKlH e l.ivduiiMirojlofi: PircnfltfianJ ni H [ ICIKPO.

Felici il *'" 11 tznpoMmllll .iiuwu dell'Ei Minima <tie Ci

liin il pi>«,¥ij frane Jd uni buoni JileuMili qtille hi lino (picco l'Oli inp Mudi.<b< ha pania (et t«d fine.

HTC Kun.a - Lilwrui fllfnlnio b I |^.D>HTC: Louim. Borroni. Vice*. a»iitipiu.

/'., Bj .r T. CarlltEDli. »"'" ' "•v.ji.. C'irla FJO. f (AU. Furnli)

Flininio CIIIIIPIV. L'rtuni M.. Rlrbtlini Uii-'eili. Celllniti. Urbi ni L. 1 un.Fibrille. Di Simont D'Andm. ViKhetli.(Ali. FliKUHil.

ArhilTi Gresari e Olulunelll.Maraun CirFifnoli ill'll' ! iinpu.

Zeli. 19' 1 ItmpB. CjrllfnDlj >: 1)' e ».JV II lenii»., dirlo ti M' 11 leuipo. Crii-Ioni li tT 11 lerai»

Enrmuivnt ilei HTC Hi tupcnlo i maneri riti hUn-lnia. L> dui* umiliila non t

oZ%&a££f<££S?££TmUT i.irtn ,rf. nfì FJi'inr...] Lt-Jcti 11 plt»ldi C'rirlolli. th* tpnw J> L *ninuciAit> HFXH a Ji LOII.JI,. NiiKfndo B Httifir U.ne dcllA bjndrrri-

VDfr; ti* IL ifwpo MinnuCU, ii SpHJlfiiM' CirilJj.

ArMiri: Garbi e JnvivJ.L» Lilwrtat Stn tal» è rluiciu -<= )**r

n|[oaf dri inuu oti^nti irmuc *ù unluce PJÙ ordinilo f rotiruuivo,

L'.fwmiro di.rp.ii4W*> m di un n-rrtnopaantitiJnui * viftuia iu lui nciuarnie

•cm in dVpQ icnn due i/i i nlfUorincolari. Glorirtrj e .tEbeci, panJvt dtuaimenu ilL'ilt..cw v divi rilltfMcm d do-anlnire fuJiaKnlc 11 partita. Tot, o» UpiiHffe dei nunaici. Il l*n 5abt n ripirnC"- C É*(U»* N-rllj ij[iTct- uoriDlort»k.,uir del Un &*Ua tilt rulrloppia*!. luibAfUviho ili munì ii*il'Oiciai eh* nxt*-aivu» > dtvuiuvr Snjpcr:.n troppa .1.

diia cn» valle Ei.wnHC.ih di TUOLO.1 niwi irioai. dfl CUt Rur»i Inni»

co*AP*cnL di pqupdrt, f rMindo cui ut

IL M.D.A BOMAHA CONQUISTATO

LA COPPA DISCIPLINA

II CT.A della FIHP ha uie-(nato tU MDA Roma II trolfjMarlo Za vaio per l'ottimo com-portamento de) propri a Ile li t

'£». JT*-S .fftnS!. ™'l' K" dWf««tl sul trrr«nl di (ìoro li

"fiimi.* . B »" «i (*iru'U trofeo reitera in coiutfna al

vi'ìii- Sll»i!"lv.i»re* 'k'iri0 °C.™m MDA "*' tull° " 1935

AH.U.M. Bjno'oiuei. ' Piumbeiu ' (Ali itir- Le precedenti edizioni del Iro-••11ijii liti. Mni. Cunu. c.|>r»uo. Bii- (eu furono vlntr nel 19G2 iijl

UriJ Vanni Li loria Muli CtKfn Mvr-tvnt. i iinnr. Br.mi'A: *n DI] Buono). Convitto Naz Roma c ne! 19«

*thilri C«bA e IFIUU. H.II'H T R.vrln F«wnier, W hucnlKit.. IV BarulpfHi. d*11 •** «eK"1 •

Page 11: 10. MO M* DOMA PERtODICO DI HOCKEY SU PRATO M. D. A.viso potrà aprire un dialogo co-struttivo tra tutte le forze pra-tisticbe. In altre parole credo che il vostro compito sia quello

FUCK

Le Beatrici degli anni sessantavogliono giuncare ad HOCKEY

Narra il Menabò, nelle *ue• Speculationes de hockey •.che volendo un giorno dei ra-gazzi disputare una partita dihockey, cosi udirono commenta-re la cosa da alcune donzelleyankee. -Ma . . . r ia noi logiocano te donne ! *

Le donne ! Figuriamoci un pòm Ital ia , le donne che giocano,i(t hockey! Con la mentalitàche ancora sussiste. E. a tuieproposito, un fiume di commen-ti Lnprossa le gambe, sforma ilcorpo, per non parlare di altreeli ini orazioni che pungano sinoa tirare in ballo l'etica dello sportin rapporto alla donna. Fin sbri-gativi di questi, ma non menodetrattori, coloro che ferma-mente sostengono il loro « no •

senza giustificazione di sorta.

Se <!onsidenamo invece la presenza femminile in tutte le altrediscipline sportive, dovremo de-cisamente dedurre che ci si tro-va dì fronte ad un partito preso,oltre che ingiustificabile, in com-prensibile. Perché, spiegatecivoi per quale ragione una donnapuò indifferentemente percorre-re in gara ottocento metri tuttiFilati, giocare una partita di pal-lacanestro, nuotare da m.ine asera in piscina, senza contrarrealcuna pericolosa malattia r. nonpuò invece giocare , nella mas-sima letti-Li, 1,11,1 ;i!!c»i.i partitadi hockey.

O che forse gli <^'temono le rivendicazioni di ita-liohe suffragette, annate di maz-ze da hockey, per preparare loavvento del matriarcale ?

Eppure abbiamo visto diver-se volte le «Carbonare- romanedella FAO, dell'MDA e del CUSRoma; mai ci «mo apparse sottoquella veste, né abbiamo nota-to fianchi obesi, gambe sformi-

L'ARBITRO LELLli>fluito da pagina Ti

o" e. 4° posto baiino saputo abbi-nare alla preparazione tecnice,un'ottima preparazione risica, taleda reggere tutte le partite deìromeo,

D — Per lei l'India ha real-mente meritato il titolo olim-pico?

R. — La classifica finale ri-specchia esattamente i valori dellenazionali finalirte dal 1* al 6*posto.

D. — Come ipl*ia 11 fatto chenel corso del torneo olimpicosino state segnate moltissimereti, anche nei casi i n cui allaera la porta in palio e vi eraun nello equilibrio di forie?

R. — Rispondo cubito che le179 reti scino itale molte, m» Leripeto che questo risultato è do-•,-nto dal gioco velocissimo svolto,dalla eliminazione quasi totale algirco individuale, alla esattezzanr.ll'effettuare i tiri a rate e so-pratutto alla conclusione ctnl pe-nalty conici. In alcuni casi si èverificato che squadre che si erannC-Muse in difesa per salvaguardarei! punteggio hanno pareggiato •*•perduto l'incontro proprio per «ve-re subito il continuo attacco degliavversar! che hanno usufruito «reali/itato MI tiri rii angolo corto

D. — Come hi trovato i ter-reni di fioco di Tokro?

R. — Ottimi sotto tutti glilupetti. Ottimo sopra tutto il lotto-fondd o ii ì' visto quandi) l'acqua,che è caduta tempre in abbon-danza, non ristagnava mai sullasuperficie

I) — Sappiamo che ha par-tecipato al rnnKrpsso dell* Fe-derazlnnr In terna*! anali* di ho-

I ckey Vuoi* presentarci breve-mente le nuov* varianti al re-golamento di gioco approvate inquella sede per gnaulo riguardail tiro di riforc e II tiro di•molo corto?

R. — Ho partecipalo ni con-greu>o della FIH quale rappre-sentante dell')>alw, in sostituzionedel col. Ciaiuii Brinchi Giusti, cheper motivi personali non è potuto,i n ci j re .1 Tokyo.

E' sfatti stabilito i l i modificarela regola riguarda n te il tiro di an-golo coito Tuie modine.i prevedeclic i giocatori della iquwn cìic» difende debbono pi.iiKirsi die-tro la linea mediana del campo.dalla quale possano partire jp-pwta viene Hat tuta la palln dalfondo, mentre secondo la vecchianoima. tali giocatori dovevanol>i.izzaisi dietro la liii«i ilei 22,90r non pel te va no scattare primache la palla USCTSM dall'arra riitiro o fos*e toccat.i in area.

Per (juflolo il tiro di rigore siè convenuto, in via irrisilo ria.che il jp'oc.itnre che effettiu taletini deve essere Fermo vicino alla

te eoe. ecc. Abbiamo invecevisto chiome fluttuanti, multico-lori, scorrazzare per il campo,abilmente destre (piandosi alledifficili evoluzioni della pallina.Per non dire poi di qtiel che ac-cade all'estero dove, oltre chepraticare l'hockey prato per di-letto, le don no sono ufficialmentericonosciute dalle federazioni pdhanno i propri campionati di

Vedi ad esempio in Australia.Nuova Zelanda. Stati Uniti,dovein opnì Club esiste U sezionefemminile, oppure in Germania,Inghilterra f. Olanda dove il rm-

' , i ; ragazze che si decli-nino .itlliockcv (]ua^ superaAnello del sesso forte

Sta di fatto che tia qualchetempo verrà a Roma la nazio-nale femminile del Sud Africaimmajjinando di trovare unapletora di colleghc ad accoglier-le, schierate di tutto punto conin testa i dirigenti federali.

Cow diranno quando vpdranno solo ìi: « Carbonare • ?Cosa

rbpondartmo .ille loro logicissi-me 'l'imam!*? Ci metteremo af tschi r f ia rc con i l naso m su ocon molto sussiego \r- inviteremoad un giro turistico • Rome hynight • per salvare la faccia,invece di proporre loro una par-tita amichevole.

Forse però mia tutto r per cin-to e. bando all'ironia, qualcosasi sta muovendo dato che alcu-ne difficoltà incominciano adessere superate. Sembra si stia-no MHMHM i primi campiper gli allenamenti ed e vero un

gran passo. Di qui però al nonconsiderare le nostre ragazzeesclusivamente come moderneBeatrici, ci corre e parecchioAugiiriamici dunque che l'avan-zata continui sino allo sfonda-mento del fronte e diano la li-bertà, a chi la vuole, di pratica-re lo sport che ognuno desidera,considerando il cosiddetto cessodebole alla stessa stregua diquello pseudo forte, per lo me-no per quanto riguarda la ncreazione.

-

— . Hi iato rigore?. —

pull.v. Sul uro cii rigore si sonojviite delle proposi^ per avvici-nare il punici cjj Ihitruta .«Ila polla;.i i.irc.i Hiif|»r metri).

D — Quale è 11 suo eludili"sul lato sputatola re ed orfanii-i.illvo delle olimpiaill in cent-rale e del lornexi di hockey Inparticolare?

R. — E' stato uno spettacoloveramente suggestivo e solenne.

L'organizzo zio oc della XVII!olimpiade o stala perfatta e pefquanto riguarda il torneo di ho-ckey prato posso confermare al-trettanto.

Ottiin.i è stata altrui la colla'borazione dei dirìgenti della Fe-derazione prato giapponese.

fi — Alcuni hanno affermai"ch« te olimpiadi di Tokyo sonostate perfette dal punto di vistaiicganIllativo ma fredde per lapocn par! ecb ini ione della c i t t a -dtnania Cnme giudica questaatlcrmaiionc?

R. — II iRnipn .1 ir. 1.1 disposizlone ^ra limitalo, ma .id cibilimodo ho avuto Li nossiliilitù Hivedere lo stadio dell'atletica, sta-dio nazionale. mniplctumcntc

Scarso il pubblico agli incontri idel calcio, mentre i palazzi dello

sport per la lotta, pallavolo, pu-gilato, li ho trovati tempre pienidi pubblico. Anche per il pratoi! pubblico «ra numeroso.

Per il resto purtroppo possotlire po<v>.

D. — Spera di biniare la suaesperienza olimpica partecipan-do come arbitro al prossimi [io-chi di Città del Mexico?

R. — II desiderio o vorrai dire Iio scopo di ogni sportivo è quellodi poter partecipare ad una olim-piade. Alla XVI 11 olimpi J de hocorcato di [are tutto 11 mio doverecome arbitro e per quanto riguar-da Li mia attività Futura in campoIn terna zio naie, il parere potrà es-sere espresso unicamente dagliOrgani internazionali rompetemi erwpontahilf rome d'altra parte èavvenuto per le olimpiadi diTokyo.

GRAZIE I !-:ì I ; e arrlve-( f i - r i i In Menici), tra quattroanni.

L'itleta V'uo PafHi. capitalo delCi» Tonno nell'inno d'oro 1983. mifin tre i In Ila corrente suginnc ila tp-pelo tfmpor.inrameritB la mam il;liimi.i per trovare i! tempo di inip»lm»ie il 20 settembre la gralilrsignori n» Maria Santom

Con la uva snran'i che Vito imaltro anno possa anrora Ure parlodell» famiglia hocke)>iticit, porgiamoillj f.nhlc lignOFa ed al uuo amirnle nostre più vive (elicila «uni od Ipiù "iv, auguri.

LautittNell'.innt. accademico 196344 i

giocolali del CUS Torino, LoronwBawont. Pier Paole F'ornaro. e Lu-ciano Cerca hanno LOntagiiito a pitnvoti il diploma di laurea

collabordtecon FLICK

m«nto m ingrgnan* rnuranlca, tet-tare e GJÌCII. Pmn ri'nivertit» diRcMn». Umhcrtn Goklonl, capitanodell'Eli Maitimo. ha onntsgiifta conil mauirnn dei voti la laurea in gm-ruprndmia,

Ai neo laureati ledel • prMn • italiann.

LA està rii Ivo Foroiu. valido niUroirlt del CL'S Torino. 4 rtataal l ie ta l i dilla nast.U rii un vlipomaschietto cui e italo imposto .1nome rii Davide

In alle» che divenga • lumoi •porgiamo a lui ed ai "noi gemi™:i nurti. più vivi auguri

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C'èra una volta un campo di hockey,L'ile (ani e cottruzione dello Sta-

dio dei Marmi, eri UDÌ volti uncampo di hockey. Sì. unici, unamila. Ora oon lo * piùl

Vi fu un tempo che i recpontabilidel Ieri «io di gioco ipingevtr.o leloro cure auidue ed amorow Eoo•11'acquino di uni pregiata e m or-hid« erbetta aiutraliiiia. l'ulto qiie-it'j livore reae il campo m queKioneun vero « proprio tappeto o >epreferite un tavolo da biliardo.

L'hockey italiano conimriò ad uni-: ni ir oc, oTBanii/o defili Incaniti in-tcmaz.onali, ed ebbe elogi «1 ammi-razione dagli ntpiti itranieri, fhtnon Urdwono a definire lo Stadio deiMarmi Dime il miglici campo dilincio-,' europeo. L'mmniiaiione en(incera perché, ripetiamo, *i trattavadi un vero gioiello

Venne il fst.dico anco '60. Lacittà di Roma si trovò con un'Olmi-piade tutta ria ved-ie, e piombò n-iclima caotico dei color. delle bjiidieiR, delle razze, degli idiomi LiStadio dei Marmi fu la vittima piùitluitn di tale cluni Divento il cen-tro del • bivacco • della carovanaolimpica, nel coito delle «filair e:MI* innumerevoli prove.

Poi... arrivò 1* cavalleria, e fu lafine! Dell'erbetta non runue che unricordo tra i molari e gli zoccoli•Uèli allievi di Diano.

Uni punta di runurm Colpi fortequanti avevano dociio tale scempioII rampo fu rimMio in ie*to Nonera ovviamente più conte prima, manel compiono faceva tempre U miiìguira L ockny ne uiufrut nunvamen-•f furo m i organizzati alcuni incontri•nreriu7.ioiiaL, vi gincarono alcuneDarti!» di mie • A >. Il pubblico co-ninniS a legulrr numeroso le partite

•li hookrN-,Ed eccoci nuovamente nel clima

nlimpicn. Siamo alla vigili» dei gin-

clu di Tokyo.Qualcuno, torte lo timo delle

Olimpiadi di Honia, dircido die i ca-valli che dovranno putenpare alleprove o limpidi e nella 31» di la Itodebbano allenarsi lui Uppetn dellaStadio dei Marini!

Perche' Domanderà a ijueiUi pun-to qualcuno. Ma e logico, sianoli!I cavalli hanno biiogna di allenarsiio uno [tadio chiuto. come il campodi gara giapponese Si potrebbe obiet-tare che lo ttadio papponeie ba ilcampo di gara pcouimo alle tribune,ci» queste Mito attilli me, clic legare avranno luogo davanti ad unpubblico numerosi suino, requisiti chen rii uri e, a t t r ibuis te allo Stadi» clet

| Marmi Si domanda ancori: «i t prov-vuduto a comunicare a i quadrupedi che«•vano .ni ,ii!cnji-i \n uao itadio?Domanda orm.-ii retorica. Il campo enrni.il «ili diittrutto per In leeondnvolta.

L* Moria, ma altra di vii», ciinvit.n a rivolgere una prece a coloroclic controllar» l'attività dei noiLriquadrupedi. Si cerclii di roavmcereque'tr biave bectie ad «limarli aPiazza di Sienu. magali ijci-ndi loropreienle che le condizioni «Ono pre!«oche identfchc i quelle dello Stadiodei M,iinn Ci pare inoltre pencolo»HCoondi«*nd«e a tutte queste pre-toce di tali nobili animali. In vutadi Otti del Manico buognercbSe(mie prosciugare un tiehetto alpino,per riprodurre le condizioni clima-ti e li? ed ambientali del campi digara? Vi», i un po' troppo!

Che i divalli italiani abbiano Intonno di uno piichiatiar1 Forte la- jrebbe meglio cercare dei quadrupedi Ipiù accomodanti, a più giovani emeno «tonchi per la lung.i carriera,fd nllora forte a Cittì del Metttonvinceremo le gnre di «alto

v.hra che ì'crha del '6(1 locie più uporila • —-— • Certo, «ra per gli rtranieilt • —

La Fiamma I nellaCoppa Comune di Roma

La sfort\inaU squadra dellaxietà FiAmma Roma. Uri Ha ni eineitricc del proprio gironri eli-linatonn di serie * B * « poi:onfitta nel tsrzo incontro di ipa-'CC:ii d.-il tenace CUS Rom.i ha

• •rito vinto la terza ettion« della Coppa Comune ti iorna.Oinir- noti1 nnll'edizioni! precc-

*nl« la coppa erj sUU vintai!I.i Stolli Marli Osti*. Al te-indo potrò :i è cla»lrlcita Ì 'A-atnri Romn * terra In Libertà^.11 S.-.lvi

me ' A > ha rinunciato'ultimo mnnento ld squadroH'Unii-Crsiltt Cattolica. re< rmlf.

c->ppa (!cl d«ccit-le Li^citf ls San Saln •

I RISULTATIi .A »- . In . ,\ • Stella Ma-

•1-0. Slnlla Marii • Amatori 1-1vitati - San Saba < A > 2-0.Classifica: Amatori p. i, San

Saha <A > p.2. Stella Marii p. 1.Girone- i fi >

Fiamma - San Saba < B » 4-0Flaminio - Piinoli 0-0- Fiamma -Flamini» fl-0. Fiamma - Parioli 5-0.San Snlm « B » - Flaminio 1-0.Parioìi - San Salvi « B » 1-0.

Classifica. Fiamma p- 5, Fa-rioli p. 3. San S«ba . E . p. 2.h lamimo p. 2.C^wii litiod

l*-4f poitn. — Fiammn - Ama-tori 3-0 S. S;il>n e A > - Pnrioli2-0. Amninii - S Snki » A » 20.Fi.imnia - P.inoli 2 1. Amatori •Parioli 2-1. Fiitmrm - S. Satin 3-2

5'-7* posto — Steli.! M L Ì I . .San Snlm * B > 1-0. FI.,.;.inni SanSaba « B > 1-ft. Stella Sì. ' ;- i 'minio 1-1.

Ln cliissifica: 1) SS Fi.nt i :1

Roma: 2) Amaton Roma. ;ì) Libetrtas San Sab.1 « A ». 4} Libertà*Pnnoli. 5) UtjDtus Flaminio eStella Mari! Ostia. 7) Liliert.is SjnSali. . B i.

Ali Atletica BRA'la Coppa Citta di Torino

Si è disputata a Torino il 19ottobre sul campo della Pellemiaper l'organi lezione del localeC.U.S . In quinta edizione deltorneo t Coppu Cittì di Turino >,che le soderà pili blasonate de!nord lt.ilj.1 snobli.ino da un paiodi anni, nonostante i ricchi premiin paliti,

L,i vittori,i finale è .indnta qui-sin volta ad uno outsider; l'Atto-rie.» Brà. che nnn nimvj .1 muliaiidi un certo rilievo qurst.T volta rri'ivirìi in un gmnde exploit

Lu Formula del torneo, cui par-tecipava i in Cui Torini). Cui To-nno minori». Aristidi Bri * Cni-gliiiscfi, prevedeva due iriconlri pern.iscun.' sr[iindr,i evitandi1 l'incontro dirutto frsi le due «quadreuniversi tnrie.

Nel primo incontro si .ivfv. !,istupra*.! r- la HMI lutimi* ste*Mdel torneo: il Cui, uppoilo all'A-tletica Brii, incappavi in im.i gioìnata nera e suliiva Cubito rturItol che riinttiva «ilo in parte aniii'inUi-e (Italie rii negro Archj-bong (artefice del cucce*HI dellose-orlo :inno). H Crugiiaseii supe-rava in veci* con relativa facilitàgli emoziona tissimi j i mi ore» cui-sini.

Nel pomeriggio, il C -p.ireggi.lv.i contro il Brà. nrinai licuro vincitore del torneo, mentrei! Cui si imponeva (pur in noveuomini) tu) Grugliaton per 1-0.

Ecco i multatiAtlatica Brà - Cus Torino: 2-1

(2-1). Crugliiuco - Cus Torino ju -more*-. 2-0 (2-0). Cus Torini» -Crngliasco', 1-0 (1-0). AtleticaBrù - Cui Toiiito juniuret: (W).

t..i Cliiisificn- Atletica Bri pun-ti 3, Crugliasco punii 2; Cui To-nno punii 2; Cus Torino iunior*»punti 1.

TORINOE' sorta » Pont C»iuive«e (Torino!

per l'intarma mento oVi fralelli Ca-itagneri, noli iportivi locali, e del«ignnr Crmiaicoli. rielcgalo rr;gionaltper riioLLt-v tu prato, una nuovaUH.ÌCMÌ a cui t itato dato il nomesocial- di • Pel y Kin •

LJ «nt . r tà coma già ni un («nonnnnirro di i «sera! i ed in cnllab"-racone con II C in Torino ed ilCriiglia-iro ha ("i.i tvohn parecchi al-lenainenti e finalchc incnntru ami- |

N?; 1365 il Pel y Ksn partccitvrrial Cdmpinn.iiu di urie i B • * tour:,] torneo jumorrs

Disponendo di una grande pale-tira tpcvB di poter «nere aminomin i j:rnnp nord del Trofeo V»cci dihockey en snllc.MACERATA

Si inno inniatt trattative per laarearazzutone di un centrn adiie-strmnantn jioianilc alfhnckeu proto

Gruppo sportivo aetfStti-tiita tecnico commerciale statali diMacerala.

Si tpera vivamente dì giungere eriuna «aitinone politimi.SAVONA

Nel nuovo anno Savona prenderàparte ai torneo di «me B con ben p

due squadre, il Savori» hockey Clube la Liberu< Savori» hoclrey

L» prima ha già partecipato nitorneo lo icorso anno, mentre la is-conda proviene da! torneo junkwM.CAGLIARI• AìH-tirn In jote ili alleMlmentti ilcnmpn rleltAtnttcara per ma delpiato ertfotn. Si tpera che alflnizioilei ntwiw canijmmato la tr|inkfrn iW-rAm*ic/mi rviitu vmi^nnfntr gioot- Ici. i-'nfnnii/j rn»i il ptlUprnaggio pfi iiarl compi ilei poeti vicini, ilei •tiitla inadatti iter fnndicif. e saprai-lutti cf.ìtandr il tnalfcntcnln dei '"i&cntfiri die li crino cuti eitromet' Ifi-re dai prnjinn terrone di gioco.

Il C.U.S. Cipliori n trooa unioni"* Ps££'ori cnndittnni rleirAmiicnra. \ nrtn pntrA pii; allenarti e gio-

care «Un Stallia Anwirnm. Pir om ,

F emaciarla per attenere [uno del ilaro campo, ancate i* in condizionirlitattroie. l i i inui i ricoperto di pietre ,

BASTA UNAPENNA E150 LIRE PERVINCERE AL

e di tlimtntioni rtdottt.* Da norie dei vecchi giocatori tardidi hocktii ti sta riiuliendo la poi-.ihiliit, ili riformare Io ittcchu t'/ua-dns ilftTAmJiroro e partecipare alifirnco di urie B. per non allonta-narti liaìfranbicnìr dtlThockeij con*purtroppo Italia avvenendo In fuf-iti ultimi anni,* I giocatoti dell'Arnsicor» Luigi

Farci e Giovanni Anni li uno tra-sferiti per ragioni di lavoro a Mi-lano ed a Tonni) rifpetttvamemc. Idvie giocatori sono già itati ucrn-itida divene società m« l'Atnrican.prima di cederli, vuole studiare Upossibili!» di farli allenare puwqualche tocierà '.ontmentale per poiubarli nelle trasferte e nelìe partilein cala più impcgnativ.

EUROSPORTVIALE EUROPA 86 - 92

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FLICK - Periodici di Hockej su PratoDirettore - GIORGIO ROCCHI

R«*pon*jhilF - LEONE BAROZZI,\utorli7 del Tribunale di Rima n If) 090 del ,«i-ll-19fi4Tip BORG1A - Hnm«, via di Monteverde 28 - Tei 536.S57