10 ANNI DI PRESEPI - webdiocesi.chiesacattolica.it · colo chiostro del suo santo seno e lo portò...

8
Anno LVII - N. 12 DICEMBRE 2007 TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA 33015 MOGGIO (UD) ITALY Mensile - Poste Italiane spa - Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2 DCB Udine 10 ANNI DI PRESEPI Sono bastati dieci anni e il concorso “Presepi a Moggio - A Moggio la Stella” ha raggiunto proporzioni al di là di ogni previsione iniziale. Si tratta di un'iniziativa stupenda, coinvolgente, accolta e vissuta intensamente non solo da bambini e ragazzi, ma anche da giovani e adulti, capaci di realizza- re elaborati di alto livello artistico, di forte richiamo spirituale. È meravi- glioso che, a distanza di duemila anni, il Bambino del presepe susciti tanto interesse, provochi un richiamo così forte. La sorpresa è ancora più grande se appena ci guardiamo attorno, immersi come siamo in una società che si lascia travolgere da una corrente consumistica senza argini. Una corrente capace di sradicare valori, tradizioni natalizie di alto significato spirituale, per sostituire questa preziosa eredità con banali mercatini e luci artificiali. Su Moggio, a Natale, anche quest’anno ritorna la stella misteriosa per se- gnalare a tutti, lungo la “via dei presepi”, la strada da percorrere nel tenta- tivo di giungere fino alla grotta, fino a Betlemme. “Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino… Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Mt.2). È là che ci vuole condurre la stella. Come a dire, non c’è Natale senza Gesù. È Lui che lo “costruisce” per noi. È il Natale del Figlio di Dio che viene in mezzo a noi per liberarci, che viene a rinnovare e cambiare il mondo. Sì, davanti a quella grotta vale la pena fermare i nostri passi, e adorare, e aprire il nostro cuore alla bella notizia che da duemila anni percorre tem- pi e spazi, portatrice di luce e di speranza. “Io vi porto una bella notizia che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi per voi, nella città di Da- vide, è nato il Salvatore” (Lc. 2,10). “Da qui sgorga un messaggio di speran- za in questo mondo che rischia di non sperare più; un fascio di luce in que- sto mondo che sembra sprofondare nelle tenebre; un elemento di novità in una società che talora ci appare decrepita. Un bambino che nasce è un de- stino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta” (M. Magrassi). Dio è con noi. Non siamo più soli. Io, la mia famiglia, la mia comunità possiamo contare sulla presenza del Signore Gesù. Dentro il nostro cammino segna- to da complessità, da fragilità, da indifferenza, da brucianti sconfitte, ci rag- giunge ancora l’annuncio di una solidarietà definitiva, quella del nostro Sal- vatore. In Lui, solo in Lui, abbiamo la speranza che la cattiveria, il male, la morte, non avranno mai l'ultima parola. Perché è sua, l’ultima parola. Sem- pre. E sempre sarà una parola di amore, di accoglienza, di misericordia. In occasione di questo splendido decennale, non posso fare a meno di esprimere un grazie grande ai dirigenti della Pro Loco Moggese, al Comu- ne di Moggio, alle Associazioni, a quanti, in diverso modo, da un anno al- l’altro collaborano a questa stupenda iniziativa. E un grazie grande va det- to ai tanti partecipanti al concorso, a tutti coloro che in questi dieci anni contribuirono a farci riscoprire segnali importanti per non sbagliare strada verso Betlemme. Con l’augurio che anche in futuro possano interpretare ed esprimere, alla luce del Vangelo accolto e meditato, l’evento mirabile che percorre la storia e i secoli: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv, 1,14). Buon Natale, allora, a tutti! Metta gioia e speranza nel nostro cuore il messaggio che ci viene dalla grotta di Betlemme: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia vita eterna” (Gv. 3,16). Mons. Lorenzo Caucig Presepe realizzato dai giovani nella Chiesa della Trasfigurazione, anno 2006. I bambini della Scuola materna invitano tutti alla recita natalizia, mercoledì 19 di- cembre. ora labora BOLLETTINO DELLA PIEVE ABBAZIALE DI MOGGIO UDINESE NATALE DI SOLIDARIETÀ In occasione delle festività natalizie, assieme a tutta la Forania di Moggio, la nostra parrocchia si impegna ad un gesto di solidarietà “Pro opere caritative di monsignor Tito Solari, Arcivescovo friula- no in Bolivia”. Bambini, giovani, famiglie, associazioni: tutti siamo invitati a questo gesto di amore. A tutti i Moggesi, alle singole famiglie, a quanti si sentono legati da fraterna amicizia alla nostra comunità, giunga il nostro augurio per un Natale felice e pieno di grazie. don Lorenzo e don Giuseppe CONCERTO: O MAGNUM MYSTERIUM Sabato 5 Gennaio 2008 - ore 20.30 - in Abbazia “Coro Glemonensis” di Gemona del Friuli, Associazione Corale Audite Nova” di Staranzano (GO), “Harmonie Brass Ensable”, presentano: O MAGNUM MYSTERIUM. Cantata sul mistero del- l’Incarnazione in un prologo, tre parti e un epilogo per voce reci- tante, coro, insieme di ottoni, organo e percussioni. Testi: Maria Udina - Musica: Davide Pitis - Direzione: Roberto Frisano

Transcript of 10 ANNI DI PRESEPI - webdiocesi.chiesacattolica.it · colo chiostro del suo santo seno e lo portò...

Anno LVII - N. 12 DICEMBRE 2007

TAXE PERÇUE

TASSA RISCOSSA

33015 MOGGIO(UD)

ITALYMensile - Poste Italiane spa - Sped. in A.P. D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2 DCB Udine

10 ANNI DI PRESEPISono bastati dieci anni e il concorso “Presepi a Moggio - A Moggio la

Stella” ha raggiunto proporzioni al di là di ogni previsione iniziale. Si trattadi un'iniziativa stupenda, coinvolgente, accolta e vissuta intensamente nonsolo da bambini e ragazzi, ma anche da giovani e adulti, capaci di realizza-re elaborati di alto livello artistico, di forte richiamo spirituale. È meravi-glioso che, a distanza di duemila anni, il Bambino del presepe susciti tantointeresse, provochi un richiamo così forte. La sorpresa è ancora più grandese appena ci guardiamo attorno, immersi come siamo in una società che silascia travolgere da una corrente consumistica senza argini. Una correntecapace di sradicare valori, tradizioni natalizie di alto significato spirituale,per sostituire questa preziosa eredità con banali mercatini e luci artificiali.

Su Moggio, a Natale, anche quest’anno ritorna la stella misteriosa per se-gnalare a tutti, lungo la “via dei presepi”, la strada da percorrere nel tenta-tivo di giungere fino alla grotta, fino a Betlemme. “Ed ecco la stella, cheavevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra illuogo dove si trovava il bambino… Entrati nella casa, videro il bambinocon Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Mt.2). È là che ci vuolecondurre la stella. Come a dire, non c’è Natale senza Gesù. È Lui che lo“costruisce” per noi. È il Natale del Figlio di Dio che viene in mezzo a noiper liberarci, che viene a rinnovare e cambiare il mondo.

Sì, davanti a quella grotta vale la pena fermare i nostri passi, e adorare,e aprire il nostro cuore alla bella notizia che da duemila anni percorre tem-pi e spazi, portatrice di luce e di speranza. “Io vi porto una bella notizia cheprocurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi per voi, nella città di Da-vide, è nato il Salvatore” (Lc. 2,10). “Da qui sgorga un messaggio di speran-za in questo mondo che rischia di non sperare più; un fascio di luce in que-sto mondo che sembra sprofondare nelle tenebre; un elemento di novità inuna società che talora ci appare decrepita. Un bambino che nasce è un de-stino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta” (M. Magrassi). Dio ècon noi. Non siamo più soli. Io, la mia famiglia, la mia comunità possiamocontare sulla presenza del Signore Gesù. Dentro il nostro cammino segna-to da complessità, da fragilità, da indifferenza, da brucianti sconfitte, ci rag-giunge ancora l’annuncio di una solidarietà definitiva, quella del nostro Sal-vatore. In Lui, solo in Lui, abbiamo la speranza che la cattiveria, il male, lamorte, non avranno mai l'ultima parola. Perché è sua, l’ultima parola. Sem-pre. E sempre sarà una parola di amore, di accoglienza, di misericordia.

In occasione di questo splendido decennale, non posso fare a meno diesprimere un grazie grande ai dirigenti della Pro Loco Moggese, al Comu-ne di Moggio, alle Associazioni, a quanti, in diverso modo, da un anno al-l’altro collaborano a questa stupenda iniziativa. E un grazie grande va det-to ai tanti partecipanti al concorso, a tutti coloro che in questi dieci annicontribuirono a farci riscoprire segnali importanti per non sbagliare stradaverso Betlemme. Con l’augurio che anche in futuro possano interpretare edesprimere, alla luce del Vangelo accolto e meditato, l’evento mirabile chepercorre la storia e i secoli: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare inmezzo a noi” (Gv, 1,14).

Buon Natale, allora, a tutti! Metta gioia e speranza nel nostro cuore ilmessaggio che ci viene dalla grotta di Betlemme: “Dio ha tanto amato ilmondo da dare il suo unico Figlio perché chiunque crede in lui non muoiama abbia vita eterna” (Gv. 3,16).

Mons. Lorenzo Caucig Presepe realizzato dai giovani nella Chiesa della Trasfigurazione, anno 2006.

I bambini della Scuola materna invitano tutti alla recita natalizia, mercoledì 19 di-cembre.

ora laboraBOLLETTINO

DELLA PIEVE ABBAZIALEDI MOGGIO UDINESE

NATALE DI SOLIDARIETÀIn occasione delle festività natalizie, assieme a tutta la Forania di

Moggio, la nostra parrocchia si impegna ad un gesto di solidarietà“Pro opere caritative di monsignor Tito Solari, Arcivescovo friula-no in Bolivia”. Bambini, giovani, famiglie, associazioni: tutti siamoinvitati a questo gesto di amore.

A tutti i Moggesi, alle singole famiglie, a quanti si sentono legatida fraterna amicizia alla nostra comunità, giunga il nostro augurioper un Natale felice e pieno di grazie.

don Lorenzo e don Giuseppe

CONCERTO: O MAGNUM MYSTERIUMSabato 5 Gennaio 2008 - ore 20.30 - in Abbazia

“Coro Glemonensis” di Gemona del Friuli, Associazione Corale“Audite Nova” di Staranzano (GO), “Harmonie Brass Ensable”,presentano: O MAGNUM MYSTERIUM. Cantata sul mistero del-l’Incarnazione in un prologo, tre parti e un epilogo per voce reci-tante, coro, insieme di ottoni, organo e percussioni.Testi: Maria Udina - Musica: Davide Pitis - Direzione: Roberto Frisano

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 2

L’IMMACOLATA CONCEZIONE e LA MATERNITÀ DI MARIANel prossimo anno 2008 comme-

moriamo il 150° anniversario delleapparizioni della Vergine Immacola-ta a Lourdes. In questo sperdutopaesino a ridosso dei Pirenei, la Ma-donna ha voluto rivelare la sua iden-tità al mondo, attraverso una ragaz-zina semplice, illetterata e povera, il25 marzo 1858. Un giorno, il 25 mar-zo, non scelto a caso, ma profonda-mente correlato con la risposta cheMaria diede all’Angelo Gabriele nelgiorno dell’Annunciazione. In quelgiorno decisivo Maria aveva tra lemani le sorti dell’umanità. Grazie aquel “sì” pronunciato, in seguito na-scerà il Salvatore e le sorti del mon-do saranno rovesciate.

Grazie al Sì di Maria, il Vangeloverrà annunciato. Grazie al Sì di Ma-ria la morte sarà vinta per sempre.Grazie al Sì di Maria sarà restituitaal mondo la speranza. Grazie al Sì diMaria anche noi possiamo godere diessere “figli”. L’”Angelus Domini”,la bella e antica preghiera, ci fa ri-cordare questo evento tre volte algiorno e ci ripete che Dio è entratonel tempo e ha assunto la nostracondizione umana, grazie al Sì dellaVergine. Le apparizioni di Lourdes,così importanti per il loro contenuto,

soprattutto per quello che la Ma-donna dice di se (Io sono l’Immaco-lata Concezione), sono per tutta laChiesa, ma in specie per i francesca-ni (Frati – Clarisse e Terziari) il pun-to focale di una teologia e di un mes-saggio spirituale che si snoda lungoil “filo d’oro” (come diceva S. Massi-miliano M. Kolbe) che da S. France-sco arriva ad oggi, passando attra-verso la definizione dogmatica del-l’Immacolata Concezione (8 dicem-bre 1854), della quale le apparizionisono quasi una conferma celeste.

S. Francesco aveva intuito come ilprogetto di Dio sull’umanità si rea-lizzava pienamente in Maria, che perprima aveva ricevuto il dono dellaRedenzione che la rendeva “piena digrazia”. In molte delle sue preghiereed elevazioni celebra le sue grandez-ze:“Signora”,“santa Regina”,“santaMadre di Dio”, “Vergine fatta Chie-sa”, (FF 259) – “Sposa dello SpiritoSanto”… (FF 281). Un teologo fran-cescano medievale, il b. GiovanniDuns Scoto (+1306), spiega questaredenzione operata nella Verginecome “preservazione dal peccatooriginale”, in vista della Divina Ma-ternità, esaltando perciò Cristo, cen-tro della creazione, perfettissimo

Redentore e Mediatore, nel quale eper il quale ha senso ogni esistenza.Maria diventa così “fondamentale”nel carisma francescano tanto che lateologia mariana avrà sempre un po-sto di rilievo nel pensiero dei Santi edegli autori francescani.

Molti di questi grandi santi e au-tori francescani, per l’autorevolezzadei loro scritti, hanno contribuito al-la definizione stessa del dogma del-l’Immacolata Concezione, ricono-scendo che Maria, la “Signora Santa,la Vergine fatta Chiesa” di S. France-sco, è la chiave per l’esatta interpre-tazione e comprensione del misterodi Cristo e della Chiesa. È Lei, infat-ti, la Donna “pensata” da Dio da tut-ta l’eternità, per essere la Madre delVerbo Incarnato, l’inizio della Chie-sa e il “luogo della nostra santifica-zione”, come la chiamava S. Antonioda Padova. S. Francesco vedeva in S.Chiara la donna che avrebbe quasiincarnato la figura e il ruolo dellaVergine Maria in una maternità tut-ta spirituale nei confronti dell’Ordi-ne religioso che stava nascendo edell’intera Chiesa.

S. Chiara scriverà perciò alla suafedele discepola, S. Agnese da Pra-ga: “…Stringiti alla Sua dolcissimaMadre, la quale generò un Figlio ta-le che i cieli non lo potevano conte-nere, eppure ella lo raccolse nel pic-colo chiostro del suo santo seno e loportò nel suo grembo verginale…Sì, perché e ormai chiaro che l’ani-ma dell’uomo fedele… è resa dallagrazia di Dio più grande del cielo.Mentre infatti i cieli con tutte le al-tre cose create, non possono conte-nere il Creatore, l’anima fedele in-vece, ed essa sola, è sua dimora esoggiorno… A quel modo dunqueche la gloriosa Vergine portò Cristomaterialmente nel suo grembo, tupure, seguendo le Sue vestigia, puoisempre, senza alcun dubbio, portar-lo spiritualmente… E conterrai inte Colui dal quale tu e tutte le crea-ture sono contenute…” (Lettera IIIdi Chiara a S. Agnese di Praga FF2890 ss).

In forza di questa grande tradi-zione, di questo “filo d’oro” chegiunge fino a noi, l’8 dicembre è, an-che per le Clarisse di Moggio, unadata importante perché è la datascelta per l’erezione canonica delMonastero “S. Maria degli Angeli”.Quest’anno ricorre il ventennale daquell’evento e noi lo ricordiamo an-cora come un momento di grazia.Non si comprenderà mai abbastanzal’importanza dei monasteri contem-plativi nella Chiesa. Sarà sempre ne-cessario che non manchi chi, nellaChiesa, sappia “stare” davanti a Dionella lode, nella supplica e nell’ado-razione.

Certo, nell’attuale momento sto-rico, contrassegnato da indifferenza,relativismo, edonismo ma soprattut-to da tanta superficialità, la vocazio-ne alla preghiera e alla contempla-zione per alcuni può significare soloinutilità, “quieto vivere”, perdita ditempo e di energie, uno spreco diesistenza, ma sappiamo anche che,per grazia di Dio, ci sono e ci saran-no sempre “cercatori dell’Assoluto”per quali la preghiera è un bisognodell’anima.

Il monastero delle Clarisse diMoggio, pur nella sua piccolezza, de-sidera essere sempre “il luogo cheDio custodisce (Zac. 2,9), la dimoradella Sua singolare presenza, ad im-magine della Tenda dell’Alleanza,nella quale si realizza il quotidianoincontro con Lui e dove Dio vienericonosciuto e onorato come l’unicoSignore…” (Istruz. “Verbi Sponsa”sulla vita contemplativa e la clausuradelle monache).

Mentre si fa incalzante, in questoavvento, la gioia e la tenerezza del-l’animo in vista del Natale del Signo-re Gesù, auguriamo a tutti, per l’in-tercessione della Sua Madre Maria,di “portarlo nel cuore con l’amore ela pura e sincera coscienza e di gene-rarlo attraverso sante opere che de-vono risplendere agli altri comeesempio” (S. Francesco – Lettera aifedeli – Fonti Francescane 200).

Le Sorelle Clarisse

Pellegrini a Fatima, 8-11 ottobre 2007. Percorso della Via Crucis.

Celebrazioni Natalizie 2007Lunedì 24 – Chiesa AbbazialeOre 23,15: Veglia di Natale in attesa della Messa.Ore 24,00: S. Messa di Mezzanotte. Cantano i giovani.

Martedì 25 - Natale del SignoreOre 10,00: Chiesa della Trasfigurazione.

Canti della Cantoria Parrocchiale.Ore 18.00: AbbaziaOvedasso e Dordolla: Orario festivo.

Mercoledì 26 – Santo StefanoOrario festivo.

Domenica 30 dicembre - Santa FamigliaOre 10,00: Abbazia: S.Messa e BattesimoOre 18,00: Chiesa della Trasfigurazione

Lunedì 31 dicembreOre 18.00: Abbazia, S. Messa e Te Deum.

Martedì 1 gennaio 2008 Orario festivo delle Messe.

Domenica 6 gennaio 2008 - Epifania del SignoreOrario festivo Ore 14,30: Chiesa di Moggio Basso. Benedizione dei Bambini.

CONFESSIONE COMUNITARIA

Giovedi 20 Dicembre Ore 20,00 - Chiesa della TrasfigurazioneNell’imminenza del Santo Natale, inseriamo nella nostra agendala celebrazione del Sacramento della Riconciliazione. A disposi-zione diversi sacerdoti.

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 3

Domenica 11 novembre 2007, Chiesa Santa Croce in San Gallo - Svizzera. Mo-mento celebrativo programmato dall’Associazione Pro Friuli San Gallo in occa-sione dell'inaugurazione della mostra fotografica “Frammenti di Memoria - 30anni dal terremoto del '76”.

In occasione della consegna del Vangelo ai ragazzi della quarta elementare.

La fede non può essere misu-rata: analisi sociologiche, inchie-ste, sondaggi possono coglieresolo elementi esterni e parziali divissuti che restano inattingibili.Ma la ricerca che rileva che il69% degli italiani non ha mai let-to i quattro vangeli, che solo il15% li ha letti almeno una voltanella vita e che il 58% ha letto al-meno un libro nell’ultimo anno,lascia sgomento chiunque abbiaa cuore la qualità della vita cri-stiana e la trasmissione della fe-de alle nuove generazioni.

I dati lasciano attoniti soprat-tutto se si pensa che la maggio-ranza di queste persone si dice“credente” e il 17% anche prati-cante. Ciò dovrebbe far rifletterequanti oggi continuano a leggerecome fortemente positiva la si-tuazione ecclesiale italiana ripe-tendo che in Italia il cattolicesi-mo è un fatto popolare radicatonel tessuto della vita della gentee che permea e plasma la vitadella maggioranza degli italiani.

È certamente vero che il cri-stianesimo non è religione di unlibro, ma è altrettanto vero chesolo i vangeli, all’interno della

Bibbia, consentono la conoscen-za di Gesù Cristo, centro e cuoredel cristianesimo sicchè, come haaffermato S. Girolamo e ripreso ilConcilio Vaticano II, “l’ignoranzadelle Scritture è ignoranza di Cri-sto”.

Non stupiscono, alla luce diquesti dati, l’ignoranza di fedeche affligge molti di coloro chepartecipano all’Eucarestia dome-nicale e l’analfabetismo di fededelle nuove generazioni. Anzi,viene confermato il giudizio im-

L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo

pietoso che il Card. Ratzingerdette a suo tempo sugli esiti cata-strofici della catechesi nei tempimoderni.

La domanda che sorge è: qua-le figura di cristiano emerge scis-sa dalla conoscenza di Gesù Cri-sto e della sua umanità esempla-re data dalla lettura e dalla fre-quentazione dei vangeli? Comesi configura un cristianesimo incui il vangelo non diventa il libroche ispira la vita e i vissuti deicredenti? Sarà un cristianesimorituale, devozionale, ridotto a fat-to culturale o sociale, a fenome-no di folklore o addirittura ri-schierà le derive della supersti-zione. È infatti grazie alla letturapersonale e diretta della Bibbia,e essenzialmente e in primo luo-go, come dice la Dei Verbum(25), dei vangeli, che il cristianopuò nutrire la sua fede e irrobu-stire la sua capacità di testimo-niarla.

Ma perché i cattolici italianileggono così poco la Bibbia e glistessi vangeli? Certamente vamesso in conto il ritardo con cuiin Italia la Bibbia ha potuto di-ventare libro a cui il semplice cri-

stiano aveva accesso diretto, nonlimitato al solo ascolto delle peri-coli liturgiche.

I retaggi controformistici inquesto campo si sono fatti senti-re fino a un’epoca molto recente,e solo con il Vaticano II le cosesono sensibilmente cambiate. Madata in mano la Bibbia ai creden-ti, occorre dar loro strumenti dilettura semplici che aiutino la vi-ta di fede, altrimenti essa restaun libro chiuso. Inoltre oggi mol-ti sentono difficile l’atto stessodella lettura, a fronte della mag-giore facilità e immediatezza diaccesso ai mezzi audiovisivi; l’ef-ficientismo ecclesiale e il primatosovente accordato nelle parroc-chie ad attività organizzative eassistenziali, di animazione e dicarità, non favoriscono il radicar-si della lettura biblica come ele-mento importante nella forma-zione della fede del cristiano.

Come porre rimedio a questasituazione? Con una predicazio-ne sempre più incentrata su Ge-sù Cristo e sul vangelo; adem-piendo il mandato che il ConcilioVaticano II ha assegnato “ai sacripresuli depositari della dottrinaapostolica” (DV 25) di introdur-re i fedeli nella conoscenza dellaScrittura e massimamente deivangeli; diffondendo la praticadella lectio divina, della letturaorante della Scrittura che potràrecare alla Chiesa, secondo le pa-role di Benedetto XVI, “unanuova primavera spirituale”.

Enzo BianchiDa Famiglia Cristiana,

4 novembre2007

Avvento 2007 in parrocchiaAvvento, tempo di attesa e di

speranza. Tempo per disporre inostri cuori ad andare con le buo-ne opere incontro a Gesù, l’Em-manuele, il Dio con noi, atteso daiprofeti e nato a Betlemme. Laproposta del cammino d’Avventoè rivolta a tutti, bambini, ragazzi,famiglie che intendono intrapren-dere un viaggio che conduce aGesù.

Sul pannello posto accanto al-l’altare, si può notare una stradasulla quale vedremo apparire, didomenica in domenica, alcuni ri-chiami visivi che saranno nostricompagni di viaggio: un disegnoliturgico ed una parola-chiave checi introdurranno al Vangelo, unacandela accesa, simbolo della lucedi Gesù, una stella sulla quale ibambini che frequentano gli in-contri di catechesi riporteranno,di volta in volta, un impegno da ri-spettare durante la settimana,prendendo spunto dal messaggioevangelico. C’è una capanna vuo-ta che aspetta i suoi personaggiche sono, allo stesso tempo, guidae testimonianza e, con loro, ognu-no di noi potrà idealmente co-struire il proprio presepe.

Il nostro vuole essere un invitoa lasciare spazio a Dio nel quoti-diano, ad incontrare Gesù nella

preghiera e nei sacramenti, nellaParola e nei fratelli, a lasciarci sor-prendere dalle cose nuove per es-sere capaci di stupirci. Se cerche-remo di vivere in questo modo,capiremo che non possiamo tene-re solo per noi il dono della sal-vezza che Gesù ci porta, ma co-municheremo questo dono achiunque incontreremo sul nostrocammino, diventando messaggeridi gioia e portatori di liete notizie.

Le Catechiste

Pellegrinaggioa Lourdes

19 / 21 agosto 2008

La proposta di un pellegri-naggio a LOURDES, nel 150°anniversario delle Apparizioni,si inserisce tra le iniziative pro-grammate a livello di Forania,per una esperienza di comunio-ne e per condividere fede e fra-ternità. Viaggio in aereo, dal-l’aeroporto di Ronchi dei Le-gionari.

• Pre-iscrizioni: entro il 29febbraio 2008, presso la Cano-nica.

• Iscrizioni: entro il mese diaprile 2008.

• Quota di partecipazione:Euro 400,00

• Informazioni: Canonica diMoggio – tel. 0433/51149

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 4

Festa della Madonna della Salute 2007. Don Renato Vezzio presiede la Celebrazione.

Avvio della processione con la statua del-la Madonna della Salute.

Processione 21 novembre 2007. Portanola statua i Pompieri Volontari di Moggio.

50° Anniversario dell’ordinazione sacedotaledi don Renato Vezzio

Mercoledì, 21 novembre 2007:Festa della Madonna della Salute.Il Consiglio Pastorale Parrocchialeha scelto questa giornata per fe-steggiare il 50° anniversario di Sa-cerdozio di don Renato Vezzio,giunto a Moggio Udinese qualecooperatore nell'immediato postterremoto. Per nove anni, fino al1985, ha svolto la sua attività pasto-rale con particolare responsabilitàin Val Aupa e ad Ovedasso. La co-munità moggese si è stretta attornoa don Renato per esprimergli stimae riconoscenza per tutto il beneprofuso con esemplare dedizione,in un periodo così difficile e impe-gnativo, a Moggio. Espressioni difelicitazioni e di augurio sono stateespresse dalla direttrice del Consi-glio pastorale parrocchiale, Ma-riangela Forabosco.

* * *Caro don Renato, voglio innan-

zitutto esprimere la profonda gioiaper questo incontro festoso cheMoggio ha voluto organizzare conlei, oggi, festa della Madonna dellaSalute. Di una persona che abbia-mo conosciuto, ci vengono in men-te particolari ben precisi che lacontraddistinguono. Quando pen-so a don Renato Vezzio scatta inme l’associazione a due ricordi benprecisi.

Prima di tutto sottolineo il fattoche don Renato è stato il sacerdo-te che ha insegnato a noi moggesila puntualità nella partecipazionealla Santa Messa. Quando celebra-va, infatti, arrivare in ritardo di-ventava una vera penitenza; inter-

rompeva qualunque cosa stesse fa-cendo e la riprendeva solo quandoil malcapitato ritardatario avevapreso posto, accompagnando i suoiimbarazzati movimenti con unosguardo di eloquente rimprovero.Grazie a questa dura educazioneche ci ha impartito, ancora oggi aMoggio si arriva puntuali a Messa.

Il secondo ricordo è legato aduna semplice e lapidaria frase cheusava spesso e che io stessa citofrequentemente: “Bisugne vê lapassiòn dal Signôr!!!” Questa sem-plice frase mi ha segnata profonda-mente dentro, facendomi capireche il Signore non ha bisogno dimusi lunghi, di cose fatte per forzao, addirittura, per paura, di Messe

Il Sindaco di Moggio consegna a donRenato un quadro ricordo.

prese solo per adempiere un pre-cetto e così sentirsi a posto comecristiani e via di seguito. “Passiondal Signôr” vuol dire restituire aDio l’amore con cui ci ama da pri-ma che esistessimo. “Passion dalSignôr” vuol dire rinnovare ognigiorno il nostro rapporto con Dio,facendo sgorgare dal nostro cuore,come preghiera, l’Amore appas-sionato che Lui vi ha riversato.“Passion dal Signôr” significa tra-sformare l’Amore che ha Dio pernoi in atti d’amore verso i nostrifratelli, vincendo ogni tentativodiabolico di divisione.

Potrei proseguire ancora, ma

credo che tutti abbiamo colto laforza del messaggio educativo chedon Renato ci ha lasciato comedono. Ringraziamo quindi il Signo-re per i suoi 50 anni di sacerdozio eringraziamo don Vezzio per essere,con la sua vita, segno visibile del-l’amore di Dio.

La comunità di Moggio, carodon Renato, le augura un sentito“Ad multos annos” e le assicurapreghiere e gratitudine. La Ma-donna della Salute, che oggi invo-chiamo, le doni giorni sereni e“ogni ben!”.

Forabosco Mariangela BresilDirettrice del Consiglio Parrocchiale

AUGURI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALEAnche l’Amministrazione Co-

munale vuol rallegrarsi con donRenato per il bel traguardo dei 50anni di sacerdozio che oggi festeg-gia nella nostra Comunità. Una Co-munità alla quale Egli ha dato mol-to in un momento difficile e trava-gliato per il nostro Paese. Erano glianni del post-terremoto, quando lanostra gente, provata dai disagicreati dal sisma, viveva i momenticonvulsi ed affannosi della ricostru-zione, momenti che anche don Re-nato visse e condivise intensamente

Don Renato non rimase a Mog-gio molti anni, ma lasciò il segnodel Suo passaggio. Divenne subitol’amico dei nostri anziani, ai qualidedicò, con grande impegno e am-mirevole costanza, gran parte delSuo tempo e delle Sue non comunicapacità di prestare ascolto ed elar-gire conforto, sempre nel segno diuna fede profonda e convinta, diuna coerenza granitica, che testi-moniava impavido con la Sua vita ela Sua parola.

Testimone fedelissimo del mes-saggio evangelico, si sforzò di tra-sfondere nei bambini e nei giovaniche lo ebbero Maestro di catechesi,quei principi e quei valori morali

che sono eterni, ma che la modernasocietà dei consumi, spesso vuota esuperficiale, assetata di beni mate-riali e di divertimento, tende adignorare o quanto meno a trascura-re. Ma quei bambini lo ascoltavanoed ancor oggi lo ricordano e ricono-scono la validità dei Suoi insegna-menti, anche se impartiti, a volte,con severità e intransigenza. E chinon ricorda l’intransigenza di donRenato riguardo la partecipazionepuntuale e raccolta alle sacre fun-zioni? È diventata leggendaria, hasicuramente meravigliato più diqualcuno, ma ha sortito indiscuti-bilmente l’effetto desiderato: quel-

lo di ottenere la puntualità, un de-voto raccoglimento e una attivapartecipazione alle funzioni.

Don Renato ha tanto amato lenostre frazioni, le loro Chiese, la lo-ro gente, con la quale ha condivisomomenti di preghiera e di amicizia,esperienze liete e dolorose, sempreguida illuminata e sicura. Una pre-senza sempre discreta, parole es-senziali e concrete, fiducia e abban-dono nella Provvidenza. Questo è ilsegno che ha lasciato a Moggio donRenato. Per questo la Comunità loringrazia e gli augura di cuore lun-ghi anni in salute e serenità.

Ezio De Toni - Sindaco

Corso di preparazione al matrimoniodal 26 febbraio 2008 a Pontebba

Da diversi anni nella nostra Forania vengono organizzati i Corsidi preparazione al matrimonio e alla famiglia per i giovani che in-tendono affrontare la vita coniugale e familiare alla luce del mes-saggio cristiano. Per l’anno 2008, le Foranie Moggio Udinese e diTarvisio offrono l’opportunità di frequentare il Corso a Pontebba(sala riunioni presso la Canonica). Gli incontri (n. 8) si terranno ilMartedi, a partire dal 26 febbraio 2008, dalle ore 20,30 alle ore 22.

Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi in Parrocchia, Telefono0433/51149.

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 5

Autorità, Amici di San Gallo,Amici Friulani, grazie per la vostrapresenza a questa cerimonia cheda l’avvio ad un evento culturaleda tanto tempo voluto e program-mato. Il nostro più sentito ringra-ziamento vada anche a tutti coloroche hanno offerto la propria colla-borazione affinché questa mostrapotesse essere realizzata: al Canto-ne di San Gallo, alla Regione Friu-li Venezia Giulia, alla Città di SanGallo, all’Ente Friuli nel Mondo,all’Associazione Pro-Friuli di SanGallo, alla Associazione Arnolld-Billwiller e al dott. Studer, Diretto-re di questo Museo, per aver messoa disposizione queste sale che fan-no da splendida cornice all’evento.

Ed ora permettetemi di rivolge-re un saluto e un ringraziamentoparticolari alla dott.ssa Hilber e aldott. Lendi, che è il vero motore diogni iniziativa. Siamo qui per inau-gurare una mostra pensata nellospirito di amicizia e collaborazioneche ormai da anni caratterizza irapporti fra il Comune di Moggio,il Cantone di San Gallo e l’Asso-ciazione Pro-Friuli di San Gallo. Inoccasione del trentennale del si-sma del 1976, il Comune di Mog-gio, con il sostegno della RegioneF.V.G, del Cantone di San Gallo edell’Associazione Pro-Friuli, riten-ne di fare cosa gradita organizzan-do una mostra fotografica itineran-te, volta ad illustrare l’aspetto chepresentavano i Paesi di Moggio –Gemona – Venzone fino al 1976,gli effetti determinati sugli stessidalle ferite del sisma e la loro tra-sformazione dopo la ricostruzione.

Quella del terremoto fu unaesperienza tragica. In un attimo ilFriuli fu squassato fin dalle fonda-menta. Le case distrutte furono10.500, quelle da riparare 75.000,morirono quasi mille persone, tre-mila rimasero ferite e ben 200.000furono i senzatetto. Gravissimi fu-rono i danni causati al territorio dafrane, smottamenti, dissesti strada-li e ferroviari. Immane il patrimo-nio artistico danneggiato o perdu-

to. Le popolazioni vissero dappri-ma sotto le tende fornite dall’Eser-cito, quindi emigrarono negli al-berghi della Costa Adriatica e infi-ne trovarono alloggio nei prefab-bricati di legno, dove rimasero finoal termine della ricostruzione. Un

Intervento del Sindaco di Moggio,Ezio de Toni.

Mostra, settore Comune di MoggioUdinese.

Esposizione fotografica negli ampispazi del Museo.Discorso ufficiale del Sindaco di Moggio davanti a un folto uditorio.

Mostra fotografica a “San Gallo”Svizzera

Tra le autorità, in prima fila:Avv. Pelizzo (“Ente Friuli nel Mondo”),Valeria Gril-lo (Consiglio Provinciale di Udine), Kathrin Hilber (Presidente del Governo delCanton San Gallo) e il Console italiano Dr. Enrico Mora.

processo di ricostruzione di pro-porzioni grandiose che, grazie al-l’azione sinergica di Stato, Regio-ne, Comuni, Volontariato, divenneun modello su scala nazionale, unesempio per il mondo intero. Unaricostruzione fondata sui valori se-colari della popolazione friulana.

Valori rinnovati, impastati conla modernità, per non soccomberealla rassegnazione. Se il Friuli nonavesse avuto un patrimonio diideali da cui attingere l’orgoglio, ladignità e la caparbietà, non ci sa-rebbe stata rinascita. Importante edecisiva fu la spinta del volontaria-to, un’onda travolgente che ha tra-valicato i confini. Gli aiuti giunseroda ogni dove; ammirevole è statol’intervento dei Fogolars, i gruppidi emigranti che vivevano nei cin-que continenti. Con il terremoto sisono mobilitati per raccogliere ri-sorse da destinare alla ricostruzio-ne.

Il Friuli è così rinato con carat-teristiche nuove rispetto al passa-to, perché nel frattempo sonoscomparsi i confini che lo imbri-gliavano. Il crollo dei muri ha libe-rato energie ed opportunità, ha in-dicato nuovi orizzonti. L’obiettivoè di rivalutare il ruolo di area-pon-te dell’intera Regione, per valoriz-zare la ricchezza delle diversità. Èindispensabile attingere ancora al-le risorse morali, rinvigorite dall’e-

Domenica 11 novembre 2007, una delegazione con rappresentantidei Comuni di Gemona, Venzone e Moggio Udinese, ha presenziatoall’inaugurazione della mostra fotografica “Frammenti di Memoria –30 anni dal terremoto del ’76 in Friuli”, presso il museo “Historischesund Völkerkundemuseum” a San Gallo in Svizzera. La mostra ri-marrà aperta fino al 6 gennaio 2008. Alla cerimonia inaugurale cui hapartecipato un folto gruppo di emigranti italiani, sono intervenute nu-merose autorità in rappresentanza dei vari Enti, italiani ed elvetici,promotori e realizzatori della manifestazione. Il tutto è stato precedu-to dalla celebrazione di una Messa commemorativa, presieduta dall’a-bate di Moggio monsignor Lorenzo Caucig, presso la Chiesa di SantaCroce. Tra le autorità del Cantone San Gallo, anche il Console Dr. En-rico Mora. Viene riportato qui di seguito l’intervento del Sindaco diMoggio Udinese, Ezio De Toni.

sperienza della ricostruzione, nellaconsapevolezza che il Friuli non èpiù la “sentinella dei confini”, mauna terra di fertili relazioni.

Fra i molti che portarono aiutoe furono moralmente vicini a noimoggesi, ricordiamo e ricordere-mo per sempre con profonda grati-tudine monsignor Otmar Mäder,allora Vescovo di San Gallo, in me-moria del quale chiedo un attimodi rispettoso silenzio…. Preso con-tatto con la realtà maggese e venu-to a conoscenza degli originari le-gami fra l’Abbazia di Moggio equella di San Gallo in Svizzera,diede inizio a una serie di contatti,da cui nacque una splendida colla-borazione, che sta ancora dando isuoi frutti, grazie anche all’impe-gno e alla disponibilità da sempredimostrati dalla Associazione Pro-Friuli. A monsignor Mäder, al Can-tone di San Gallo e all’Associazio-ne Pro-Friuli esprimo a nome del-l’intera Comunità di Moggio senti-menti di amicizia e di riconoscen-za, con l’auspicio che i legami in-staurati fra le nostre Comunità simantengano solidi, proficui e dura-turi.

Con questa mostra, proposta inun Paese amico, a cui dobbiamoprofonda gratitudine perché damolti anni offre ospitalità, lavoro eamicizia a molti connazionali, fracui numerosi friulani e moggesi,desideriamo rendere omaggio atutti coloro che resero possibilel’imponente processo di ricostru-zione della nostra terra, ora comeun tempo piccolo angolo di mon-do, cosmopolita per natura, ma ge-loso custode della propria identità.

Ezio De Toni – Sindaco

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 6

2° Premio – Lucia Forabosco(S. Daniele del Friuli)

Descrizione evanescente del so-gno, che il poeta cerca di catturarecon immagini originali e poetiche,dimostrando una notevole capacitàdi sintesi. Il testo risulta armonioso edesta sottili sensazioni spirituali.

SOGNO…

Ombradi Paradisi perduti,afferratain attimi fuggenti,semedi terra anticagermogliatoecustoditoin gomitoli di cuore.Tocchi leggeri,passi fatatiper mondi di Pace;moscerini vagantiin notturni cerebrali,piccole stelledi quotidiana realtà,speranze da tratteneree condividere: SOGNI.

3° Premio – Graziella Noacco(Corno di Rosazzo)

La morte della persona cara è pa-ragonata ad un brutto sogno, al qua-le l'autrice è unicamente legata da unfili costituito dalle parole. Sono pa-role che sgorgano ininterrotte dalsuo cuore per esprimere il rimpiantoaccorato ed il ricordo che non si èappannato nel tempo. Unica conso-lazione rimane l'avvicinarsi dell'at-teso incontro: Sentimenti profondiespressi con immagini poetiche vi-branti.

SiumLa tô muart, Berto,un brut sium disperât,mi à siarât i vôi da l'anime,gjavât fûr il sùn da vôs.Masse zovin cul Signôr tu sês lât!Sole, cun sîs fîs, sençe confuart,sençe aiût,un grum sanganât el miò cûr.

O ài sfodrât un diariCun tun toc da tô gjachete,le sachete sul denant a paltâla tô fotografìe e lis mês lagrimis.El dolôr e à cjapât la forme da

scrituree cussì, el fîl crevat da tô vitelu ài peât strentcul fîl das mês peraulis.Une coltre lungje o ài gucjât,lane colorade la mê vôs,par scjaldâ la glaçe dai miei pinsîrs.

Simpri chel fîl mi puartetal cîl dai toi vôi, ta lune dal to ridi,tal tepôr das tôs careçis.Si scurte ormai il timpe serene o spietihel dì, che tu mi vignarâs incuintri,lassant a la muartil pês dal mio cuarp.

Festa e gioia per i componenti la classe 1942.

Dordolla. La cartolina illustrata spedita nel 1958.

Un segno di devozione, molto caroagli abitanti della Val Aupa, proprio difronte al ponte per Dordolla. Recen-temente, qualcuno ha pensato di rifa-re completamente il capitello con lacroce in legno. Ora, tutti siamo in atte-sa di vedere ricollocato il Crocifissotolto dalla vecchia croce, qualche an-no fa, per essere sottoposto ad un do-veroso restauro. Ma, l'anonimo re-stauratore, si ricorderà dove riportareil Crocifisso prelevato, appartenentealla devozione della popolazione dellaVal Aupa? Speriamo proprio di sì!

Dordolla: Una cartolinaillustrata ingannevole

Sante Luzie

L’occasione del restauro di unaopera storica sollecita sempre in-teresse sulla storia dell’opera stes-sa. Non c’è dubbio che l’Asilo eRicreatorio di Dordolla non possanon essere considerata per la no-stra comunità un’opera storica, lecui vicende sono state rievocatenel bollettino L’Alba del giugno-luglio scorso.

Ha creato un po’ di sorpresa (edi interesse!) una cartolina illu-strata di Dordolla, avuta per lemani recentemente; essa mostral’Asilo diverso dall’attuale, e cioècon una facciata tutta bianca,uniforme, senza finestre e con unasola apertura, forse la porta di in-

Premio Letterario “San Gallo”4a edizione

A jerin tant devotis, intai timpsdi une volte che ogni an a levin diMueç fintremai a Sante Luzie aVençon. Cuant ch’a àn inaugurâtla ferovie pontebane, chê pluiviere ch’ e passave sot la rosteFornere.

Dopo pai slacs a àn scugnûttirâle plui in cà e a àn fat il passaç

a livel e ancje il casel. Fate la fe-rade, chestis femenutis a àn de-cidût di doprâ cheste modernitâte a son ladis fin a Vençon cul tre-no.

Ce crodêso ch’a sedin un pârdi chilometris, par lâ in stazion eun altri pâr par lâ, de stazion diVençon fin a Sante Luzie tal con-front di fâle dute a pît. A son ri-vadis polsadis, a àn gjoldût la fie-ste e po a son tornadis a cjapâ iltreno.

Si steve ben sul treno. A son ri-vadis intun moment in Stazion deCjargne. Dôs galariutis e a jerinbielzà tal riùl di Barber. Un’altregalarie e il treno al à començât afrenâ. Dopo che il treno si èfermât, il condutôr al è dismontâte al vosà:- “Moggio, stazione diMoggio”.- Sçule e un’altre no sondismontadis: - “Ch’a Moggjn”tant ch’a àn voe, no o stin benculì. Cussì no vint cjaminât avon-de tal dì di Sante Luzie a son tor-nadis a pît di Resiute.

Enea De Colle

gresso. Si tratta di una cartolinaedita da Giovanna Antoniutti,senza citazione del fotografo,scritta da Sandra e Flavia e indi-rizzata a Tarvisio, spedita da Dor-dolla il 7.9.1958. Dopo alcune in-dagini ed interviste in paese, ab-biamo potuto accertare che la fo-tografia, prima di essere edita co-me cartolina, era stata truccatacon pennellate di bianco sulle su-perfici di alcune case e non solo,anche delle ghiaie sulle montagne,evidentemente per aumentare laluminosità e i contrasti.

Nemmeno delle fotografie ci sipuò fidare per conoscere la realtà!

B. L.

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 7

DEFUNTI

OFFERTE

ALFREDA GALLIZIAm. 09.12.1999

VILMA MISSONIIN CAPITANIm. 22.12.2005

Il tempo passa,ma tu sarai semprenei miei pensieri.

Giuseppe

MARIA TONUSSIm. 27.02.1988

DAVIDE PIUSSI m. 10.06.2007

A 6 mesi dalla scomparsa,i familiari e gli amici

lo ricordanocon grande affetto.

LEO DI GALLOm. 26.09.2007

Nel nostro animosarà sempre vivo

il tuo ricordo.Moglie, figlie, sorelle

e parenti tutti.

EMILIO TOLAZZIm. 15.09.2002

LUIGINA MARCONIN DEBELLINI

m. 21.12.2006Sei sempre nei nostri cuori,

tuo marito, i tuoi figlie sorella.

VITTORIA FORABOSCOm. 28.12.1987

I vostri cari vi ricordano con affetto.

PRO L’ALBA

Della Schiava Fulvio (PD) € 30,00;Faè Orazio (MI) 15,00; Not RainisMarta (UD) 20,00; N.N. (VI) 15,00;Candotti Gina (Palmanova) 20,00;Missoni Ferdinando (TO) 10,00; To-lazzi Livo (MI) 25,00;Violante Spina-to Pasquina (SP) 50,00; Tolazzi Sisto20,00; Motta Giovanni (BO) 50,00;Not Marco (Buttrio) 15,00; GallinaMingolla Graziella (CH) 30,00; Pan-no Mariangela (RM) 50,00; PugnettiMarino (BS) 10,00; Job Emilia (Tol-mezzo) 10,00; Job Stamatias Emma(GR) 15,00; Zearo Bruno 15,00; To-lazzi Adriano (BL) 20,00; Del Medi-co Adriana (UD) 50,00; Not Nella(TO) 10,00; Bravin Annalisa (MI)50,00; Biancolino Sonia (MO) 25,00;Fuso Ilario (TV) 20,00; B.L. (TO)30,00; Treu Luciano (UD) 20,00; Pu-gnetti Guido 20,00; Tolazzi Celso(UD) 20,00; Canziani Renza (Cor-mons) 20,00; Iezzi Vittorio (BS)50,00; Della Schiava Moretti Veneri-na 15,00; Gallizia Vittorio 15,00; Gal-lizia Andreina (Tenzone) 15,00; Gal-lizia Sonia (Cargnacco) 15,00; BorghiRenato 20,00; Franz Silvio 20,00; N.N.15,00; Filaferro Bruna (F) 20,00; Gar-zotti Valerio (LC) 10,00; Vidotto Ro-sina 15,00; Vidotto Scherr Clementi-na (CH) 15,00; Not Renato (TO)20,00; Gallizia Lucia (TO) 20,00; Na-letto Giorgio (VR) 15,00; NalettoGiuseppina (Mestre) 15,00; PaolucciEnrico (RM) 15,00; Biancolini Gar-del Clelia 10,00; Spinato Gianni(UD) 25,00; Biancolino Sergio 20,00;Tessitori Liana (Ostia) 20,00; Rolan-do Mariella (TO) 30,00; Faè Jole(MI) 15,00; Franz Felice 15,00; FranzAdelia (UD) 30,00; Cozzi Anna Pia(UD) 25,00; Filaferro Norma (F)30,00; Faleschini Silvia 15,00; Da So-ghe Alberto 10,00; Mongiatti Luigi(F) 35,00; Dri Gina (UD) 10,00; Mo-retti Romeo (UD) 10,00; Not Tarcisio(UD) 20,00; Copetti Remigio 10,00;Copetti Franco (Gemona) 15,00;Lucci Franco (RE) 40,00; Di GalloSantina (VE) 20,00; Tolazzi Aldo(Tarvisio) 30,00; Petris Enzo (Monza)20,00; N.N. 20,00; Di Gallo Inverso

Nel cuore dei vostri cari vivrete per sempre.

Giovanna (TO) 30,00; Fabbro Ga-briella (Polcenigo) 20,00; DellaSchiava Vittorina (UD) 20,00; DiBernardo Ezio (UD) 25,00; Faleschi-ni Diacci Rina (TV) 20,00; FratelliFranz (UD) 50,00; Caffarelli Loren-zo(UD) 20,00; Foramitti Iside 20,00;Foramitti Mario (UD) 20,00; Fora-mitti Anna (Gemona) 20,00; Bon Vir-ginio 15,00; Bon Stefano 15,00; DiGallo Leo (Sacile) 25,00; FaleschiniMarisa 20,00; Simonetti Elda 15,00;Cordignano Andreina (RM) 15,00;Cordignano Milvia (UD) 15,00; DiBernardo Tarcisio 20,00; Di BernardoVittorina (Buja) 20,00; Zearo Ines(Gemona) 40,00; Rebernig Flavio(Feltre) 20,00; Forabosco Lucia (SanDaniele) 20,00; Foramitti CorsettiLucia 50,00; N.N. 15,00. Continua

PRO CHIESAIn mem. di Dorlini Luigi, la moglie €100,00; In mem. di Adami Bruno, ilcognato e le cognate 125,00; Fale-schini Silvia in occ. Batt. dei nipotiAngelo e Alessia 50,00; In mem. diMicheletto Mary, le tre amiche delgruppo ricamo 100,00; Moretti Ro-meo (UD) 10,00; N.N. 50,00; In mem.di Petris Enzo, la moglie 25,00; Inmem. di Filaferro Onorina, le figlie25,00; La classe 1924, per olio SS.mo35,00; Euro 170,00, i componenti laclasse 1947; N.N. 20,00; Di BernardoEzio (UD) 25,00; In occ. 50° di matri-monio, Z.A. e B.L. 200,00, FratelliFranz in mem. defunti 50,00; In mem.di Not Amabile e Di Bernardo Gia-como, i figli 20,00; Famiglia N.N.100.00; Forabosco Lucia (San Danie-

le) in mem. defunti 30,00; In mem. diZearo Anita, i familiari 200,00.

PRO ASILON.N. 50,00; In mem. di Dorlini Luigi,la moglie 100,00; I componenti laclasse 1957, € 90,00; N.N. 15,00.

PRO CHIESA DORDOLLANel 1° anniversario di morte di To-lazzi Maria, la mamma, le sorelle eCinzia € 40,00; In mem. di Da SogheLuciano, i familiari 100,00; Nel 29° dimorte di Filaferro Ines, i figli 25,00;Faleschini Silvia in occ. Batt. dei ni-poti Angelo e Alessia 25,00; In occ.Batt. di Gaia Silveri, i genitori e non-ni 60,00; Di Gallo Inverso Giovanna(TO) 20,00; N.N. 10,00; Fam. Di Gal-lo-Fadini (Sacile) 50,00.

NadâlSore Bètlem ce sflandôr!nasût l’è il nestri Signôr.I àgnui cjantin “pâs e amôr”,puarte donsil brâf pastôr.O Madone, 'o Bambinùt,Sant Josef cul bû e 'l musùt!

Bambinùt divìn,genoglâz a ti preìn!

L’è Nadâl e la famêl’à dat dongje l'arbulùt,mame impìe li cjandelutis,l’è un bombòn par ogni frut.Tal presèpi, il bièl BambìnCui cjavèi ch'ai son d’àur fin.

Bambinùt divìn,genoglâz a ti preìn!

Massimo Leli

L’ALBA n. 12 - MOGGIO UDINESE - DICEMBRE 2007 8

Bollettino Parrocchiale «L’ALBA» - Editore Parrocchia di San Gallo abate - Moggio Udinese - Via Chiesa, 19 - Tel.0433 51149 - C.C.P. 14565337 intestato a «Opere Parrocchiali» - 33015 Moggio Udinese - Dir. resp. Duilio Cor-gnali - Aut. Trib. Tolmezzo n. 159 del 17-3-2006 - Lithostampa - Pasian di Prato, Udine - Poste italiane - Sped. ina.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Udine

NATALE E PRESEPIA MOGGIO - 2007

Concorso “a Moggio la Stella”X° anno

09 Dicembre 2007 - ore 15.00 in Piazzetta Pertini Premiazione del X° “Concorso Presepi a Moggio” - “A

Moggio la Stella”Apertura della mostre: presso la Torre Medioevale e

presso il Centro Sociale di Ovedasso. Alcune opere sarannoesposte nelle vetrine di alcuni esercizi commerciali.

Nel tardo pomeriggio, accensione delle luci dell’albero diNatale e dei fuochi lungo la via centrale.

15 Dicembre 2007 - ore 20.30 - Concerto di NataleConcerto d’ORGANO con l’organista MAURICIO

PERGELIER presso la Chiesa Trasfigurazione.

05 Gennaio 2008 - ore 20.30 - Concerto in Abbazia “Coro Glemonensis” di Gemona del Friuli, Associazione

Corale “Audite Nova” di Staranzano (GO), “HarmonieBrass Ensable”, presentano: O MAGNUM MYSTERIUM.

Cantata sul mistero dell’incarnazione in un prologo, treparti e un epilogo per voce recitante, coro, insieme di otto-ni, organo e percussioni.

Testi: Maria Udina - Musica: Davide Pitis - Direzione:Roberto Frisano

06 Gennaio 2008 - “Viva Viva La Befana”Dalle ore 15.00 presso Aula Magna Scuola Primaria di

Moggio: Spettacolo di animazione per bambini ed adultipresentato dalla compagnia T&T “La vera storia della Be-fana”. Estrazione della Tombola della Befana. Premi: Tom-bola Euro 100,00; cinquina 50,00; quaterna 30,00; terno20,00.

PRESEPI A MOGGIODal giorno 09 dicembre al 20 gennaio saranno visibili i

Presepi presso la Torre Medioevale e lungo la “Via dei Pre-sepi” (vetrine dei negozi centro Paese, sempre esposti).• 09 dicembre dalle ore 14.30 alle 18.30 • 16 e 17 dicembre dalle ore 14.30 alle 18.30• dal 21 dicembre al 6 gennaio dalle ore 14.30 alle ore 18.30

tutti i giorni • 12-13 e 19-20 gennaio dalle ore 14.30 alle ore 18.30

Per visite fuori orario o in giorni infrasettimanali nel pe-riodo antecedente il Santo Natale o dopo l’Epifania si pre-ga di chiamare la pro Loco Moggese 0433.51485.

CENTRO SOCIALE DI OVEDASSOOrari per visitare il presepe monumentale meccanico.

Giorni prefestivi: pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Giornifestivi: mattino dalle 9.30 alle 12.00 - pomeriggio dalle 15.00alle 18.00.

Durante i giorni feriali di dicembre, compresi dal 24 al 31,e i giorni feriali di gennaio 2-6-16, l’apertura è fissata dalle16.00 alle 18.00.

Per eventuali visite giornaliere infrasettimanali, per co-mitive e scolaresche, chiamare con un giorno di anticipo ilnumero 3462178583.

Sei giovani moggesi hanno vissu-to una emozionante e significativaesperienza europeista nell’ambitodel gemelleggio fra Moggio e Bro-mont-Lamothe, partecipando al “1°Incontro europeo dei giovani” orga-nizzato dal Dipartimento del Puy deDome. Hanno partecipato delega-zioni tutti i comuni europei gemella-ti con quelli della regione francese: sisono così riuniti il 20 e 21 ottobre, vi-cino a Clermont-Ferrand, 260 giova-ni provenienti da dieci stati. Con lapartecipazione di due deputati euro-pei è stata approfondita la conoscen-za dei principi basilari del concettodi Europa Unita e la problematicaper la sua più solida costruzione.

I giovani di Moggio hanno lavo-rato in stretta collaborazione con iragazzi di Bromont-Lamothe, Ma-rien e Raphael, coi quali è nata unasincera amicizia. L’esperienza è statacosì significativa da voler organizza-re un “Incontro in Biblioteca” perfarne partecipi i moggesi: si è tenutoil 30 novembre scorso col titolo “Ilgemellaggio di Moggio con Bro-mont-Lamothe vissuto da un gruppodi giovani: approfondimento sulconcetto di Europa Comunitaria”.Ha introdotto l’incontro il presiden-te del comitato di gemellaggio EzioDi Bernardo narrando la storia delgemelleggio sancito nel luglio 2003fra i due sindaci Ezio De Toni e JeanClaude Grange; ha inoltre letto unarecente lettera del suo collega presi-dente del comitato Jean Luc Fru-

chard di ringraziamento per coloroche si sono adoperati per la riuscitadell’evento, di ammirazione per lafattiva partecipazione dei giovanimoggesi e di auspicio per la conti-nuità dei forti sentimenti di fratel-lanza.

Si sono poi succeduti, in manieraautogestita, Giulia che ha riferito su-gli approfondimenti tenuti durante illungo viaggio: i contenuti del Pattodi Roma del 1957 che ha sancito lanascita dell’Europa e i concetti diEuropeismo ed ha proiettato un suoDVD con numerose immagini; Ga-briele, molto attento e sensibile nelcogliere caratteri, abitudini e modi dicomportarsi dei nostri gemelli; Lau-ra che ha sviluppato in modo criticoe documentato il significato da dareal gemellaggio alla luce dei suggeri-menti dalla Comunità europea e Sil-via che ha voluto sottolineare il con-creto contributo che i giovani posso-no dare al gemellaggio come stru-mento di crescita per una “Europapiù forte, più giusta, dove il razzismo,la paura del diverso siano solo un ri-cordo lontano”

L’incontro è terminato con lacondivisione da parte di tutti delmessaggio, raccolto durante il conve-gno, di Angela Merkel, pronunciatoal termine del suo mandato di presi-dente della comunità:

Se sei solo corri veloce, ma sevuoi andare lontano bisogna stareinsieme.

Bruno Lucci

GEMELLAGGIOCON BROMONT-LAMOTHE

Domenica 21 ottobre 2007, in cima al Puy de Dome: (da sinistra)Alessandro,Enrico (accovacciato), Raphael, Laura, Marien, Silvia, Giulia, Gabriele.

Processione con la statua della Madonna della Salute, 21 novembre 2007.