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Progetto: TECHTRON Chiuso In data: 17-nov-2006 21.18.13 1. Titolo, Acronimo del Progetto e Partecipanti 2. Area Tematica e Tipologia di Output/Prodotti Attesi GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Assessorato all'Università e Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Nuova Economia ________________________________ SETTORE ANALISI, PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI INFORMATIVI - Bando per la concessione degli aiuti alle PMI in attuazione della Misura 3.17 del POR Campania 2000/2006 nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro in materia di E-Government e Società dell'Informazione. Progetto Metadistretto del Settore ICT. - DECRETI DIRIGENZIALI N. 52 del 3/3/2006 e N. 440 del 21/09/2006 Acronimo del Progetto: TECHTRON Titolo del Progetto: Sviluppo di una rete riconfigurabile di sensori IR per il monitoraggio e la sicurezza antincendio outdoor su larghe aree a connettività wireless Partecipanti del Progetto: Nome Breve Ragione Sociale TIPO TECH- TRON TECH-TRON S.r.l. Impresa (I) DIET Università degli studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Elettronica e delle Telecomunicazioni EPR(E) DING Università degli studi del Sannio - Dipartimento di Ingegneria EPR(E) Descrizione Il Progetto rientra nell’ambito della Tutela Ambientale con particolare riguardo ai sistemi tecnologici integrati di avvistamento incendi. Si porterà a compimento l’idea della realizzazione di un sistema completo, basato sull’utilizzo di un innovativo processore sensoriale di avvistamento incendi, sul quale verrà implementata l’intera architettura elettronica necessaria alla produzione, immagazzinamento e trasferimento di informazioni atte al monitoraggio e diagnostica dell’Ambiente. I temi principali sono: Tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell’Ambiente e del territorio. Allestimento di una piattaforma integrata hw/sw per la gestione e l’operatività delle grandi organizzazioni comprensoriali dedicate al contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e controllo del territorio, con la finalità di sostituire l’attuale soluzione al problema. Tecnologie ICT per multimedia. Il sensore innovativo associato ad una telecamera per videoriprese di tipo tradizionale consentirà di esplorare anche l’uso di tecniche di Pattern Recognition del tipo ad hoc per la maggiore automazione del sistema. e-Collaboration. Il centro servizi allocato nella Sala Operativa con funzioni di coordinamento interagisce con enti esterni e con le squadre attive sul territorio. Si prevede di sviluppare, quindi, un prodotto di controllo logistico integrato che gestisca le attività tipiche della catena di comando delle forze di sicurezza, con la realizzazione del “brogliaccio” di registrazione delle attività sul campo in collegamento con l’operatore di sala, dell’integrazione con gli altri sistemi di radiocomunicazione assistita, dell’interfaccia con i sistemi GIS/SIT esistenti, dell’interfaccia con i sistemi di gestione delle flotte veicolari georeferenziate. Pagina 1 di 35 Visualizza Progetto 20/11/2006 http://metadistrettoict.regione.campania.it/Websubmission317/viewProject.jsp

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Progetto: TECHTRON Chiuso In data: 17-nov-2006 21.18.13

1. Titolo, Acronimo del Progetto e Partecipanti

2. Area Tematica e Tipologia di Output/Prodotti Attesi

GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Assessorato all'Università e Ricerca Scientifica, Innovazione

Tecnologica e Nuova Economia ________________________________

SETTORE ANALISI, PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI INFORMATIVI

- Bando per la concessione degli aiuti alle PMI in attuazione della Misura 3.17 del POR Campania 2000/2006 nell'ambito

dell'Accordo di Programma Quadro in materia di E-Government e Società dell'Informazione. Progetto Metadistretto del Settore ICT.

- DECRETI DIRIGENZIALI N. 52 del 3/3/2006 e N. 440 del

21/09/2006

Acronimo del Progetto:

TECHTRON

Titolo del Progetto:

Sviluppo di una rete riconfigurabile di sensori IR per il monitoraggio e la sicurezza antincendio outdoor su larghe aree a connettività wireless

Partecipanti del Progetto:

Nome Breve

Ragione Sociale TIPO

TECH-TRON TECH-TRON S.r.l. Impresa

(I)

DIET Università degli studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Elettronica e delle Telecomunicazioni EPR(E)

DING Università degli studi del Sannio - Dipartimento di Ingegneria

EPR(E)

Descrizione

Il Progetto rientra nell’ambito della Tutela Ambientale con particolare riguardo ai sistemi tecnologici integrati di avvistamento incendi. Si porterà a compimento l’idea della realizzazione di un sistema completo, basato sull’utilizzo di un innovativo processore sensoriale di avvistamento incendi, sul quale verrà implementata l’intera architettura elettronica necessaria alla produzione, immagazzinamento e trasferimento di informazioni atte al monitoraggio e diagnostica dell’Ambiente. I temi principali sono: Tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell’Ambiente e del territorio. Allestimento di una piattaforma integrata hw/sw per la gestione e l’operatività delle grandi organizzazioni comprensoriali dedicate al contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e controllo del territorio, con la finalità di sostituire l’attuale soluzione al problema. Tecnologie ICT per multimedia. Il sensore innovativo associato ad una telecamera per videoriprese di tipo tradizionale consentirà di esplorare anche l’uso di tecniche di Pattern Recognition del tipo ad hoc per la maggiore automazione del sistema. e-Collaboration. Il centro servizi allocato nella Sala Operativa con funzioni di coordinamento interagisce con enti esterni e con le squadre attive sul territorio. Si prevede di sviluppare, quindi, un prodotto di controllo logistico integrato che gestisca le attività tipiche della catena di comando delle forze di sicurezza, con la realizzazione del “brogliaccio” di registrazione delle attività sul campo in collegamento con l’operatore di sala, dell’integrazione con gli altri sistemi di radiocomunicazione assistita, dell’interfaccia con i sistemi GIS/SIT esistenti, dell’interfaccia con i sistemi di gestione delle flotte veicolari georeferenziate.

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3. Obiettivo Generale ed Output Finali del Progetto

Business improvement. Le procedure di gestione della sala operativa possono trarre vantaggio dal miglioramento dell’efficienza in quei settori commerciali dove venga erogato servizio attraverso la gestione di flotte veicolari e squadre operative sul territorio (polizie locali, vigilanza privata, etc.), per le quali si prevede l’immissione sul mercato di office automation di tipo dedicato. Pervasive e-Mobile computing. Utilizzare canali dedicati alle comunicazioni tra Sala Operativa e operatori sul territorio (reti di emergenza, Radio PAMR, Radio su Rete Sincrona, sistemi Tetra, etc.) e telefonia cellulare di ultima generazione, per i quali si prevede di sviluppare interfaccia verso i servizi di messaggistica SMS MMS VoIP o interazione remota con Web Server (limitatamente alle reti 3G).

Tabella 2.1 Tipologia di Prodotti per Area Tematica

Area Tematica Tipologia di Prodotto

Middleware Strumenti Applicazioni

Sistemi e

Componenti

HW

Integrazione

HW/SW

Pervasive e Mobile computing

[X] [ ] [ ] [ ] [ ]

e-Collaboration [X] [X] [X] [X]

Software Devlopment [ ] [ ]

Business Improvment [ ] [X] [ ]

Tecnologie ICT per Multimedia

[ ] [X] [ ]

Tecnologie ICT per Digital Divide

[ ] [ ] [ ] [ ]

Tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell'Ambiente e del territorio

[X] [X] [X] [X]

Descrizione

Il progetto prevede lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di sistemi di sensori InfraRosso per la detection e la sorveglianza antincendio outdoor su larghe aree. Si prevede di realizzare elementi sensibili completamente autonomi per poter rilevare, oltre ai segnali IR che permettono di rilevare la presenza di differenze di temperatura locali, dati metereologici (temperatura locale, pressione barometrica, intensità e direzione del vento). La stazione di sensorizzazione sarà inoltre dotata di alimentazione autonoma a batterie ricaricate mediante pannelli fotovoltaici e di interfaccia ricetrasmittente su standard di comunicazione a media o lunga distanza (tipo ZigBee oppurre WiFi o WiMAX) per la connessione in una rete ad hoc basata su architettura MANET. Mediante tale capacità sarà possibile distribuire su di un territorio un elevato numero di sistemi di sensori che oltre a dare una adeguata copertura del territorio stesso potranno, tramite i dati meteo integrati, dare una realistica indicazione della possibile evoluzione del fronte di incendio rilevato. A partire dallo studio di sistemi di allarme antincendio attualmente presenti sul mercato si vuole sviluppare un sistema di sensori capaci di effettuare un monitoraggio ambientale antincendio su ampie aree di territorio. Il sistema, oltre che rilevare e quindi segnalare con allarme a una centrale operativa le presenza di un focolaio di incendio, dovrà essere in grado di prevederne l’evoluzione, grazie ai dati meteo raccolti sull’area dalla rete

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4. Relazioni tra Obiettivo del Progetto e Strategia di Innovazione della PMI ICT proponente

sensoriale, e indicare le migliori strategie di intervento. Lì dove previsto e attivo, si potrà prevedere di interfacciare tale sistema anche con altri sistemi di monitoraggio antincendio, come rilevamenti da satellite e/o da sensori imbarcati su aerei o altre piattaforme volanti. Tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell’Ambiente e del territorio: L’allestimento di una piattaforma integrata hw/sw, obiettivo del progetto, può essere perseguibile a condizione di individuare ed aggiungere a quanto attualmente già disponibile sul mercato, le innovazioni descritte come segue: - Sistemi e Componenti Hw. Si rende necessaria la soluzione del problema della scarsa sensibilità all‘evento degli esistenti sensori di rilevamento automatico, nello scenario tipico delle orografie montuose caratterizzate da salti di quota, profondi avvallamenti, altopiani poco estesi, scarsa disponibilità di reti stradali, energetiche e di telecomunicazione. Il principale prodotto atteso consiste in un innovativo trasduttore di rilevamento, per integrazione delle tecnologie di sensoristica radiometrica oggi esistenti nello spettro del visibile e nelle fasce a esso circostanti, fortemente ottimizzate per l’impiego caratterizzato dello scenario di riferimento, definendo obiettivi sfidanti di probabilità di falso allarme e/o mancata rivelazione. - Applicazioni. La nuova postazione remota offre una nuova soluzione ai sistemi di avvistamento antincendio AIB, e può prestarsi anche a impieghi autonomi. - Integrazione Hw/SW. Il nuovo sensore richiederà nuovi driver e primitive di basso livello per l’interfaccia di controllo del sistema locale di interrogazione, nonché delle telemetrie per il comando remoto e per la trasmissione dei dati della memoria locale. Sarà necessaria l’attività di integrazione hw/sw, a completamento del prodotto “sensore”, per allargarne l’utilizzabilità a sistemi anche diversi da quello sviluppato, standardizzarne le prestazioni ed il funzionamento e consentire l’immissione autonoma sul mercato. Strumenti. La direttività del sensore direttivo richiede un nuovo dispositivo meccanico di puntamento da ottenersi mediante il trascinamento motorizzato di un cinematismo e di un sottosistema di contenimento, termostatazione e protezione. e-Collaboration: l’obiettivo di realizzare un centro servizi tramite il quale realizzare tutte le funzioni di coordinamento della Sala Operativa e le squadre sul territorio, comporta necessariamente lo sviluppo di soluzioni dedicate, nelle seguenti aree: - Middleware: Sottosistema di gestione delle Sale Operative, realizzata per integrazione della piattaforma con le organizzazioni dedicate al contrasto e all’intervento (Protezione Civile, VV.FF., Prefetture) con i canali di comunicazione del Sistema Pubblico di Connettività, con la rete dati Interforze delle Prefetture, ecc.; - Sviluppo di nuove applicazioni: Sottosistema di elaborazione dati, per il filtraggio logico e statistico degli allarmi dalla periferia, l’analisi della significatività degli eventi stabilizzata con tecniche di verifica della persistenza degli allarmi, interrogazione e scambio dati verso sistemi esterni di monitoraggio ambientale di tipo satellitare e meteorologico, predizione delle possibili evoluzioni del fenomeno in tempo reale e delle strategie di intervento, e per la realizzazione di un sistema esperto basato sulla conoscenza delle dinamiche locali degli eventi calamitosi; - Strumenti: Sottosistema di connettività, per la realizzazione della rete dati con cui raccogliere, concentrare e trasportare i segnali dalla periferia al centro di monitoraggio, dove possano avvenire le elaborazioni dei dati ricevuti e la realizzazione dell’interfaccia uomo-macchina; Sottosistema energetico, per l’alimentazione del dispositivo periferico in zone isolate non servite dalle reti energetiche nazionali, da risolvere mediante l’impiego di fonti sostenibili (essenzialmente di tipo fotovoltaico) ottimizzate per l’impiego in condizioni climatiche estreme, dove la dinamica stagionale e la difficile raggiungibilità dei siti richiede un attenzione particolare al miglioramento delle soluzioni esistenti per applicazioni standard di tipo urbano e rurale generalmente meno gravose di quelle obiettivo dell’ottimizzazione.

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4.1 Descrizione della Evoluzione della Strategia di Innovazione perseguita dall'impresa dalla nascita alla data di presentazione del progetto

La Società TECH-TRON S.r.l. nasce in Campania nel 1985 e avvia immediatamente la sua attività nel settore delle Telecomunicazioni e dell'Elettronica Applicata. Alla nascita, la Società si avvale della collaborazione dei soci, tecnici di consolidata esperienza maturata presso altre aziende del settore dislocate nell'Italia Centro Meridionale, e si indirizza, in particolare: 1. Alla progettazione, produzione, fornitura e installazione, manutenzione di sistemi di telecomunicazione, telerilevamento, videosorveglianza e di produzione di energia da fonte fotovoltaica; 2. Alla commercializzazione di prodotti di altri primari marchi. Nel corso degli anni gli sforzi del management TECH-TRON si sono rivolti al continuo miglioramento e rafforzamento delle capacità iniziali, sia in termini di una sempre migliore e più capillare penetrazione commerciale, sia in termini di un continuo sviluppo dei mezzi e delle risorse aziendali. Tali sforzi, nel tempo, si sono concretizzati con la creazione di propri laboratori attrezzati a supporto delle attività di produzione e manutenzione, con l'acquisizione di personale tecnico altamente qualificato e con la creazione di una efficace rete commerciale di vendita e assistenza al cliente. Il conseguente continuo miglioramento del livello qualitativo dei servizi forniti ha consentito alla Società l'acquisizione di una significativa quota di mercato nello specifico settore. La Società TECH-TRON è certificata alle sottoelencate categorie S.O.A.: - OG 1 classifica III - OG 9 classifica IV - OG 10 classifica III - OS 19 classifica IV L’azienda è certificata ISO 9001-2000 per la sottonotate attività: - Installazione e manutenzione di sistemi di telecomunicazioni; - Installazione e manutenzione di sistemi di comunicazione in fibra ottica; - Installazione e manutenzione di centrali di produzione di energia elettrica generata da pannelli fotovoltaici. Certificazione UNI EN ISO 14001-2004 - Progettazione costruzione manutenzione impianti fotovoltaici - Progettazione installazione manutenzione reti comunicazione; - Installazione manutenzione reti trasmissione dati. Le attività attuali di TECH-TRON sono il logico sviluppo di quelle iniziali contemplate precedentemente. Esse possono essere così sintetizzate: • Progettazione, installazione e gestione di sistemi di telecomunicazioni tramite ponti radio e ricetrasmettitori. • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi di telerilevamento e telecontrollo; • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi telematici integrati; • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di impianti di alimentazione elettrica generata da pannelli fotovoltaici. • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi di Cablaggio Strutturato (LAN, WLAN, Building Automation, Cabling). L'attività è relativa alla progettazione, realizzazione, installazione e assistenza di centrali operative e sinottici di controllo. L’ambito di applicazione di queste centrali è il più ampio possibile, rivolgendosi alla risoluzione di problemi di controllo di eventi a distanza. Di seguito sono riportati alcuni esempi di applicazione:

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• Controllo della viabilità e del traffico • Telerilevamento della posizione di veicoli, aereomobili, navi, su un dato territorio o zona di osservazione • Rilevamento di portate e/o livelli di bacini idrici, fluviali ecc. • Rilevamento di incendi boschivi • Rilevamento e controllo di aree di rischio in genere • Allagamenti, ecc. • Telecontrollo di aree sottoposte a tutela ambientale • Controllo della viabilità e del traffico e gestione informatizzata del sistema di semafori, di segnalazione, di allarme • Telerilevamento e controllo della posizione di veicoli e di informazioni sulle densità del traffico • Telerilevamento e controllo di flussi e/o livelli di fiumi e/o bacini idrici, e gestione dei sistemi di intervento: o apertura e chiusura di dighe; o trasmissione e registrazione dell’andamento dei livelli nel tempo; o rilevazione e registrazione degli influssi metereologici. • Telerilevamento diurno e notturno di incendi, gestione delle apparecchiature di segnalazione e allarme a distanza, dei sistemi di intervento per spegnimento automatico • Aule didattiche informatizzate per stage post-diploma e post-qualifiche teorico/pratico per l’insegnamento agli alunni degli istituti tecnici delle scuole medie superiori La necessità di alimentare stazioni di telecomunicazione in zone impervie, non servite dalla distribuzione di elettricità ha indotto TECH-TRON ad avviare l'attività di installazione e manutenzione di impianti di generazione e alimentazione elettrica da cellule fotovoltaiche. Fin dal 1980 TECH-TRON realizza installazioni di ponti ripetitori alimentati da pannelli fotovoltaici. Altre tipiche installazioni già realizzate da TECH-TRON sono le seguenti: • sistemi di illuminazione pubblica; • centralina elettronica per il controllo carica/scarica sistema di accumulo e gestione programmabile ore di accensione lampione fotovoltaico. • sistema di telecontrollo e gestione computerizzata, con trasmissione dati tramite ricetrasmettitori per l’accensione e programmazione a distanza dei pali fotovoltaici. • centrali di produzione elettrica dotate di sistema di telecontrollo e gestione computerizzata a distanza, con trasmissione dati tramite ricetrasmettitori.

4.2 Risultati gia conseguiti attraverso la Strategia di Innovazione perseguita dall'impresa, in termini di prestazioni economico-finanziarie, sviluppo di competenze, consolidamento di risorse e capacità

La capacità di innovazione è oggi riconosciuta come fondamentale per l’incremento della competitività del sistema occidentale. A riprova di tale vocazione di Tech-Tron è l’evoluzione intervenuta nella natura delle attività richiamate nel paragrafo 4.1. In tale paragrafo ci si è limitati a elencare ciò che si è fatto nelle sue varietà. L’interpretazione del contenuto del paragrafo 4.1 consiste nell’affermare che la Tech-Tron non ha basato solo ed esclusivamente sull’R&D le leve per l’innovazione ma in vista di una veloce e duratura acquisizione di vantaggio competitivo si è basata sulla propria capacità di offrire nuove value proposition del mix prodotto-servizio e nella realizzazione di nuovi modi di fare business. Le alternative strategiche che si proponevano alla Tech-Tron erano da scegliere tra la strategia della competizione tradizionale basata sulla leva del fattore efficienza/produttività e/o la perseveranza nella metodologia e negli asset già acquisiti. In entrambi i casi alternativi, il risultato sarebbe stato negativo in quanto i requisiti di base che facevano da pilastro a tali strutture, non esistevano più (non più efficienza, non più produttività, non più “competition”) alla luce soprattutto dell’avvento di competitors stranieri, portatori forti del vantaggio da tali requisiti. La Tech-Tron ha scelto di cambiare strategia competitiva evitando di passare per la “competition”, proponendosi nel fornire/produrre prodotti/servizi “diversi” e “nuovi”, cioè proponendo innovazione. La scelta dell’innovazione è avvenuta soprattutto valutando la forte

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spinta polarizzatrice del mercato, che nel nostro caso specifico, volendo già anticipare che si tratta di un ambito di nicchia, ha spinto il business in esso insito verso il “prodotto-servizio”. Il requisito “service”, seppure in un ambito a forte connotazione tecnologica, ha sempre contraddistinto il business della Tech-Tron, dandogli nel corso degli anni sempre maggiore valenza. I passaggi progressivi che hanno caratterizzato tale strategia dell’innovazione si sono avuti con una certa costanza nel tempo, spingendo la Tech-Tron verso una oramai compiuta operazione di specializzazione di nicchia. Dalla semplice fornitura del prodotto finito (cellulare, apparecchio radio trasmittente) si è passati via via alla realizzazione del sistema completo di telecomunicazione in ponte radio grazie a un sistema revolving di risorse economiche e finanziarie che iniziavano ad avere una certa consistenza. L’ampliarsi delle attività ha consentito anche e soprattutto lo sviluppo e il consolidamento di competenze tecniche attraverso il continuo interscambio sia con i diretti committenti sia con le continue istanze provenienti dal mercato. In tal senso la Tech-Tron ha provveduto a dotarsi di una struttura interna di formazione caratterizzata da risorse umane qualificate e appropriate strumentazioni tecniche consentendo alla medesima di avere nei confronti delle evoluzioni dello specifico mercato un approccio sincrono

4.3 Legami tra progetto presentato e Strategia di Innovazione della PMI, con specifica indicazione-quantificazione dei segmenti-target di mercato della PMI ICT, descrizione di un'organizzazione tipo appartenente a tale target e dei clienti-utenti finali di tale oraganizzazione

Una volta assunto che la base della strategia dell’innovazione della Tech-Tron è la specializzazione, la medesima va interpretata in una chiave più puntuale, attraverso un ulteriore potenziamento delle capacità esistenti, seguendo quelle vocazionali e storiche. La strategia che ne viene fuori è quella basata su scelte forti e determinate, volte alla ingegneria della customerizzazione, acquisendo in tal modo una maggiore capacità distintiva, facendo aumentare l’attrattività dell’impresa per il proprio settore e per le potenziali catene del valore che possono venire a crearsi all’interno del settore medesimo. La scelta di una specializzazione puntuale, fondata sulla ingegneria della customerizzazione, è stata accompagnata, irrimediabilmente, da un ri-orientamento della strategia organizzativa dell’impresa, riconfigurando la propria organizzazione per componenti di business, dandole poi una gestione di tipo dinamico. L’area di business della Tech-Tron è quella della TLC applicata ai sistemi in ponti radio. Fin dall’inizio le attività della Tech-Tron hanno orbitato intorno a tale settore, imperniate sulla realizzazione, gestione e assistenza di tali reti TLC di proprietà di Enti territoriali preposti, a seconda della loro specifica mission, al controllo e tutela di una determinata parte del territorio. La realizzazione più o meno estesa di reti TLC significava, e significa tuttora, dar vita a una piattaforma integrata hw/sw, per la gestione e l’operatività delle grandi organizzazioni comprensoriali, che se avevano in capo al progetto iniziale l’obiettivo del trasferimento di comunicazioni, l’ulteriore sviluppo e ampliamento tecnologico delle stesse, ha consentito che all’interno di esse sia possibile prevedere una sovrapposizione di operazioni integrate, non solo attinenti al TLC, ma anche e soprattutto attinenti all’area dell’avvistamento incendi, videosorveglianza, con anche integrato un sistema di autoalimentazione energetica, grazie all’utilizzo di installazioni fotovoltaiche. La specializzazione puntuale ha portato la Tech-Tron a vivere ogni singolo business che si veniva a identificare all’interno dell’intero settore come singola area di specializzazione, dando a ognuna di esse un valore all’interno della “value chain”. Le nostre indicazioni di “sottosistema energetico”, “sottosistema di connettività”, “sottosistema di elaborazione dati” e “sottosistema di gestione delle sale operative” stanno proprio a significare gli elementi caratterizzanti della “value chain”, strutturati proprio come aree di business, ma integrati all’interno di un unico grande settore. La Tech-Tron ha così consolidato, grazie all’esperienza della sua tipica strategia dell’innovazione, una forte posizione competitiva nell’ambito dei settori integrati TLC, nelle sue varie aree di business. L’idea/progetto che si sta venendo a costruire parte da una constatazione oggettiva molto semplice: gli attuali sistemi di avvistamento incendi e/o controllo del territorio sono costituiti

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essenzialmente dal presidio umano delle aree a rischio e conseguente grande dispersione stagionale di risorse e mezzi. Con la realizzazione di un sistema integrato di rilevamento automatico delle situazioni di rischio nel momento in cui la percezione precoce dell’evento possa ancora essere contrastata con interventi mirati, efficaci e fortemente localizzati, si darà vita a un sistema che nella sua completezza darà un forte vantaggio sociale, in termini di costi, impatto ambientale, sicurezza, ecologico, e così via. La realizzazione di quanto sopra passa attraverso la soluzione di un problema principale, costituito dalla scarsa sensibilità all‘evento degli esistenti sensori di rilevamento automatico, nello scenario tipico delle ampie aree montane e boscose caratterizzate da orografie appenniniche e alpine, caratterizzate da frequenti salti di quota, profondi avvallamenti inframmezzati da altopiani poco estesi, scarsa penetrazione di reti stradali, energetiche e di trasmissione dei segnali. Il progetto si propone l’individuazione di un innovativo sensore, ottenuto mediante l’integrazione di tecnologie di sensoristica radiometrica genericamente esistenti nello spettro del visibile e nelle fasce a esso circostanti, fortemente ottimizzate per l’impiego caratterizzato dello scenario di riferimento, in cui sia possibile raggiungere gli obiettivi prefissati di probabilità di falso allarme/mancata rivelazione che l’applicazione stabile richiede per il raggiungimento degli scopi operativi della piattaforma. Il segmento/target di mercato della Tech-Tron in relazione alla realizzazione del presente progetto non muta rispetto a quello attuale, verso il quale la medesima azienda è rivolta nell’ambito delle sue attuali attività economiche. Intendiamo riferirci a Protezione Civile, VV.FF., Prefetture, Corpo Forestale dello Stato, Comunità Montane e/o ogni forma di organizzazione territoriale preposta alla tutela e al controllo del territorio. Si tratterà di un prodotto nuovo, o meglio innovativo, nell’ambito della logica della ingegneria della customerizzazione, proponendo un prodotto/servizio frutto di una specializzazione puntuale, perché strutturato su una tecnologia nuova, ottimizzante, all’interno di un sistema integrato già noto al fruitore, ma dalle performance decisamente più elevate.

4.4 Miglioramenti tecnici e di mercato indotti dalla realizzazione dl progetto

La Techtron, che già da parecchi anni si occupa di installazione e manutenzione di ponti radio e reti di telecomunicazione, nonché dell’installazione e commercializzazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante pannelli solari, è competente riguardo alcuni aspetti fondamentali del progetto: l’autonomizzazione (per quanto riguarda il budget energetico) dei sistemi di sensore e la realizzazione di una rete di telecomunicazioni fra sensori e centrale operativa. Su questo ultimo punto, lo sviluppo di questo progetto permetterà all’azienda di cimentarsi e crescere in ambiti tecnologici up to date del moderno mondo delle ICT. Del resto, la Tech-Tron è oramai già da quindici anni presente sullo scenario dei sistemi di monitoraggio ambientale, avendo partecipato ai numerosi bandi di gara che i servizi di avvistamento antincendio stanno da quel tempo proponendo alla ricerca di soluzioni veramente efficaci. Per tali organizzazioni, infatti, si pone l’urgente problema di sostituire con soluzioni tecnologiche efficienti l’attuale strategia operativa, basata essenzialmente nell’intensificazione della presenza umana sul territorio nelle stagioni aride, e quindi a forte rischio incendi. L’attuale soluzione, infatti, oltre ad essere di tipo “labour intensive”, e quindi eccessivamente costosa, comporta la necessità di gestire fortissime dinamiche occupazionali, solo parzialmente alleviate dalla stagionalità degli operatori quasi sempre coinvolti nel processo mediante strutture salariali di tipo a tempo determinato. Conseguenza negativa risulta essere da una parte la scarsa professionalità delle maestranze impiegate, nonostante il continuo sforzo di acculturamento e preparazione svolto mediante cicli continui di formazione e training che le organizzazioni sono costrette a rinnovare periodicamente nel tentativo di stabilizzare il gruppo delle collaborazioni impiegate sul territorio. E’ invalso pertanto un da quindici anni circa un continuo riproporre richieste di infrastrutture dedicate, indicate alle imprese del settore come frontiera tecnologica rispetto alla quale il mercato potenziale guarda con estremo interesse, non solo a livello nazionale, gran parte della comunità europea condividendo la problematica degli incendi boschivi localizzati in particolare

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5. Contributo del progetto rispetto alla realizzazione delle strategie di sviluppo del POR, con descrizione dell'eventuale impatto su sistemi locali e/o su filiere regionali coinvolti nel

progetto, con specifica indicazione delle fonti utilizzate

in zone montuose caratterizzate da scarsa raggiungibilità da parte dei mezzi di soccorso. Tech-Tron ha colto in pieno tali istanze, mettendosi da anni alla ricerca di soluzioni efficienti anche a livello internazionale. Il risultato di tale sforzo di indagine è stato fino ad ora quasi sempre deluso, giungendo alla conclusione che tali soluzioni sono sicuramente alla portata delle tecnologie oggi esistenti e quindi sviluppabili, ma che l’immissione sul mercato di soluzioni commerciali è stata fortemente trascurata dall’industria, che ha sempre preferito applicare tali tecnologie esclusivamente al ben più fruttuoso mercato militare. Nel tempo sono state presentate, infatti, poche soluzioni effettivamente promettenti, derivate tipicamente dai sistemi di puntamento utilizzati per i sistemi di artiglieria e missilistica. Le camere termiche ed i radiometri a scansione sono infatti generalmente adoperati a bordo dei semoventi pesanti (es. carro armato Ariete e simili) per l’automazione dei sistemi d’arma. Non trovando quindi soluzioni commerciali esistenti, Tech-Tron ha esaminato da circa cinque anni la possibilità di pervenire soluzioni proprie, e per ottenere ciò, ha cominciato a migliorare le proprie capacità e conoscenze mediante l’assunzione di personale qualificato da dedicare all’investigazione tecnologica. I risultati ed i convincimenti maturati ha creato una nuova consapevolezza delle reali possibilità di successo, sino a convincere l’amministrazione della praticabilità di investire fruttuosamente energie e capitali nel progetto. Nel frattempo, Tech-Tron ha continuato la sua normale operatività di fornitore di soluzioni di telecomunicazione alle organizzazioni antincendio, continuando quindi a percepirne ed a metterne a fuoco le reali esigenze operative. In attesa quindi di disporre della soluzione sufficiente sensibile su cui basare la piattaforma, Tech-Tron ha potuto focalizzare la propria attenzione sugli aspetti più intrinsecamente legati alla specifica organizzazione del lavoro che esiste nelle organizzazioni antincendio, venendosi a comporre naturalmente nel tempo una chiara consapevolezza delle procedure operative, delle priorità di servizio, delle ridondanze necessarie, e di quant’altro convenisse sviluppare per far preferire un proprio potenziale prodotto dedicato rispetto a quanto si propone oggi ancora genericamente sul mercato.

4.5 Descrizione della modalità per la trasformazione degli output finali del progetto in output vendibili a organizzazioni appartenenti a specifici segmenti di mercato della PMI proponente, e del relativo miglioramento indotto nei processi del cliente della PMI proponente e del cliente finale/end user/consumatore cui esso si rivolge

Il sistema di sensori, obiettivo finale di questo progetto, è di per se un output vendibile del progetto; inoltre anche alcuni obiettivi intermedi possono risultare appetibili dal mercato. Innanzi tutto l’hardware che permette l’autonomia energetica connesso con la trasmissione wireless dei dati è applicabile negli ambiti più disparati: a partire dalla domotica, per passare ai sistemi di monitoraggio dati su imbarcazioni, per finire al monitoraggio in impianti di produzione industriale. Inoltre l’innovativo sensore IR con annessa l’ottica di condizionamento si può prevedere essere un oggetto che potrà coprire parti del mercato economico dei sistemi di detection antincendio attualmente non coperti.

Contributo del progetto rispetto alla realizzazione delle strategie di sviluppo del POR, con descrizione dell'eventuale impatto su sistemi locali e/o su filiere regionali coinvolti nel progetto, con specifica indicazione delle fonti utilizzate

Il contributo del progetto, rispetto alla realizzazione delle strategie di sviluppo del POR, si può individuare in: - improvement e diversificazione delle competenze all’interno dell’azienda Ciò favorisce la competitività dell’azienda in modo sostenibile ovvero rispettandone il core delle

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competenze e introducendo innovazione, con conseguenze dirette nello sviluppo economico dell’azienda e nella creazione di posti di lavoro. Permetterà, inoltre, di attivare dei processi di intenso sviluppo e di creazione del valore sia per l’azienda che lo attua sia per le organizzazioni comprensoriali che beneficeranno dei risultati del progetto, con la successiva industrializzazione del prototipo. - ingresso dell’azienda in nuovi mercati Con la realizzazione di questo progetto, la TECH-TRON intende esplorare nuove opportunità di business variamente articolate, proiettandosi in un nuovo segmento di mercato molto specialistico e con redditività elevata. - stabilire una base per una collaborazione proficua tra impresa ed enti di ricerca Il progetto, realizzato in stretta collaborazione con il DIET e con il DING, attua un collegamento tra enti di ricerca e impresa, valorizzando il contributo sia dei dipartimenti in termini di ricerca industriale sia dell’azienda in termini di sviluppo precompetitivo. - stabilire una rete di collegamenti tra imprese foriere di innovazione, gli enti di ricerca e le imprese “utilizzatrici” di tale innovazione Le imprese a elevata tecnologia, quale la TECH-TRON, hanno una forte motivazione a realizzare rapporti di cooperazione, che costituiscano una risorsa distintiva a sostegno della propria capacità competitiva. L’interazione tra l’impresa e l’ente di ricerca, in particolare, permette di muoversi verso un’attività innovativa più efficace e di più alto livello, interagendo con i canali in cui circola la conoscenza e beneficiandone per competere e innovare. - fornire tecnologie e servizi ad alto contenuto innovativo in modo da godere di un vantaggio competitivo premiante L’ingresso in un settore all’avanguardia come quello del contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e del controllo del territorio permetterà quindi all’azienda di acquisire un vantaggio competitivo nel medio-lungo termine. Uno degli obiettivi del progetto è anche di rafforzare e ulteriormente ampliare la filiera di applicazione delle apparecchiature per il contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e per il controllo del territorio. L’impatto sugli attori della filiera è individuabile in più punti: • presenza di un generatore di tecnologia e del suo trasferimento; l’azienda TECH-TRON, con la realizzazione di questo progetto, infatti, avrà impatto sia sui produttori della tecnologia che sui suoi integratori; • introduzione di prodotti innovativi che sfruttano il know-how presente in azienda e che presentano livelli di affidabilità e di qualità alti; • impatto sugli end-user che beneficeranno dell’introduzione di nuovi strumenti di prevenzione, osservazione e localizzazione, ad ora non presenti sul mercato. Nel Rapporto 2004 dell’Osservatorio permanente “Le ICT come leva strategica nelle PMI italiane”, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con HP, Intel e Microsoft viene misurata la predisposizione all’Innovazione ICT nelle PMI italiane. In particolare, le PMI sono raggruppate in 4 macro-categorie, quali: • le imprese “Pronte”, nelle quali si sono già create le condizioni imprenditoriali, organizzative e gestionali per l’utilizzo strategico delle ICT ovvero il Vertice ha compreso appieno la rilevanza strategica delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; esiste una specifica figura organizzativa con le giuste caratteristiche per svolgere il ruolo del Pivot ICT ed è presente un adeguato presidio gestionale dei processi ICT (interno o esterno); • le “Belle addormentate” che, all’opposto di quanto accade nelle imprese “Pronte”, non hanno ancora alcuna reale sensibilità sulle tematiche ICT e, conseguentemente, non hanno alcuna figura riconducibile al Pivot e nessun presidio gestionale. In queste imprese, l’ICT viene tipicamente considerato come un male necessario, un costo che occorre sostenere; • le imprese “Incipienti” che sono caratterizzate da un Vertice che dimostra commitment e sensibilità verso le ICT ma non ha ancora fatto passi concreti a livello organizzativo e gestionale (manca quindi sia la figura del Pivot sia il presidio gestionale); • le imprese “a metà del guado” che potendo contare su un buon commitment del Vertice, hanno iniziato – ma non hanno ancora terminato – il processo di preparazione organizzativa e

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6. Codifica e Descrizione di Workpackages e Deliverables del Progetto

gestionale. In tale rapporto il Rapporto prende in considerazione alcuni casi di applicazione dell’eBusiness nei distretti italiani quali ad esempio il distretto serico comasco, il mobile della Brianza, il metalmeccanico comasco, la sedia di Manzano, la ceramica di Sassuolo, l’occhiale di Belluno, ma le considerazioni risultanti, per la loro universalità, sono generalizzabili, per tipologia e tematica, anche a settori industriali diversi da quelli oggetto dello studio. E’ opportuno rilevare che, dalla lettura di tale rapporto, così come di altri studi analizzati (Rapporto Mobile & Wireless Business 2006, School of Management del Politecnico di Milano), la filiera interessata dal progetto di Tech-Tron non compare nelle statistiche, ciò costituendo la riprova dell’esistenza di un gap applicativo in tale ambito. Ciò porta ad affermare, da un lato, che le aziende della filiera in cui opera Tech-Tron appartengono alla categoria delle “Belle Addormentate”, dall’altro che il risultato del progetto ha un impatto innovativo di breakthrough rispetto alle applicazioni esistenti.

6.1 Descrizione sintetica dell'archittetura generale del progetto

Il progetto prevede lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di una rete di sensori InfraRosso per la detection e la sorveglianza antincendio outdoor su larghe aree. Nella fase iniziale verrà fatta una analisi dell’esistente al fine di valutare quale possa essere la migliore architettura del sistema rete in oggetto. In questa fase verranno definite la struttura della rete, il numero di elementi sensibili, la distribuzione geografica e l’architettura dei nodi centrali di controllo. A valle di questa attività si valuterà il singolo sensore come integrazione di componenti che consentano la rivelazione di calore (sensore IR) la visione della scena, la movimentazione e l’alimentazione autonoma con sistemi di produzione di energia rinnovabile. A valle di quest’attività verrà effettuata la verifica del corretto funzionamento del singolo sensore e infine l’integrazione di più sensori in un architettura a rete che possa essere integrate su una scala di osservazione geografica più ampia. Il progetto dunque si articolerà su quattro fasi principali di lavoro o workpackage: WP1 L’analisi e lo studio del problema con l’individuazione delle migliori architetture di sistema WP2 Lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi di sistemi sensorizzati WP3 Il testing e la pre-industrializzazione dei sistemi da integrare WP4 L’integrazione di sistema In queste quattro fasi di attuazione del progetto a diverso titolo e con le particolari competenze opereranno i tre componenti la ATS. Come è possibile evincere dalle successive descrizioni dei Workpackage, ogni componente sarà coinvolta in una serie di attività ben distinte, ma il contributo di tutti servirà o per dare definizione delle condizioni di progetto o per eseguire i test necessari agli sviluppi di sistema.

6.2 Descrizione dei Workpackages (WP) e dei relativi Tasks: WP 1

WP1 L’analisi e lo studio del problema con l’individuazione delle migliori architetture di sistema. In questo WP si definiscono le specifiche di progetto e lo stato dell’arte che caratterizza il campo di interesse nella sua generalità e i sottocampi di sviluppo nello specifico. La progettazione del sistema sarà mirata a definire il numero massimo di postazioni sensorizzate connettibili alla rete, la loro distanza e quindi la massima area di copertura nonché il numero e le caratteristiche dei nodi centrali di controllo della rete di sensori. Questo WP è suddividibile in task di attività

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che potranno organizzarsi in sequenza o con parziale sovrapposizione. Task1.1 Definizione dell’architettura di rete: si prevede di utilizzare come standard di comunicazione quello che permetta l’adeguata copertura dell’area e gli adeguati livelli di assorbimento di potenza e affidabilità: fra le tecnologie attualmente utilizzabili allo scopo che verranno prese in considerazione ricordiamo lo standard ZigBee oppure WiFi o anche WiMAX. La scelta dei una di queste tecnologie fisserà dei parametri di progetto accennati in precedenza ma in fase di attuazione si potrebbe optare per un altro standard o sviluppare un sistema di telecomunicazioni wireless dedicato. Task1.2 Progettazione della stazione sensorizzata in termini di qualità e varietà dei dati acquisibili: questo task prevede la definizione e progettazione del sensore IR con opportuna ottica di condizionamento per rilevare le variazioni di temperatura locali (quindi innesco di incendio); progettazione del sistema di motorizzazione del sensore per rotazione dell’angolo di vista di 360° e sufficiente risoluzione angolare da permettere la localizzazione anche a lunga distanza utilizzando tecniche di triangolazioni con sensori vicini. Scelta di sensori per l’acquisizione dei dati meteo locali: vento (direzione e intensità), pressione barometrica, temperatura, umidità. Analisi di esigenze diverse da quelle strettamente dedicate alla detection antincendio e studio di ulteriori sensori locali. Task1.3 Definizione e valutazione del budget energetico della singola stazione sensorizzata per poter dimensionare e progettare il sistema di approvvigionamento energetico che renderà ogni stazione autonoma. Il sistema è basato sull’uso di pannelli fotovoltaici e batterie ricaricabili a lunga durata con annessa elettronica di controllo; inoltre si prevede di utilizzare sistemi di monitoraggio della carica e dell’efficienza delle batterie che possono, come gli altri dati, essere letti da remoto per gestire le manutenzioni e gli eventuali interventi di riparazione preventiva onde evitare i fermo-sistema. Task1.4 Studio del sistema esperto che a partire dai dati provenienti dai sensori dislocati sul territorio, in automatica permette di individuare l’insorgere dell’incendio, fornire informazioni di localizzazione intensità e momento di innesco e dai dati meteo permetta di prevedere l’evoluzione sul territorio.

6.2 Descrizione dei Workpackages (WP) e dei relativi Tasks: WP 2

WP2 Lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi di sistemi sensorizzati Definite le potenzialità, le specifiche e la diversità delle stazioni sensorizzazione, in questo WP si provvederà a definire o realizzare le singole componenti hw nonché a impostare l’architettura sw di gestione della rete e dei dati provenienti dai diversi sensori. In particolare si prevedono diversi task che procederanno in parallelo: Task 2.1 definizione o realizzazione del sensore IR. In questo task verrà effettuata una dettagliata indagine conoscitiva sullo stato dell’arte dei sensori IR e le loro architetture per verificare se esiste sul mercato un sistema sensore-ottica-elettronica che, per le sue caratteristiche, può essere ritenuto idoneo alla integrazione nel progetto. In caso contrario si identificheranno separatamente i componenti e si provvederà a definire le specifiche di assemblaggio per la realizzazione di un sensore custom. Task 2.2 assemblaggio del sistema motorizzato per la movimentazione del sensore IR. In questo task si identificheranno, tramite ricerca di mercato, i cinematismi che possono essere candidati all’integrazione nel sistema. In particolare si guarderà a dispositivi particolarmente efficienti dal punto di vista della dissipazione di potenza. Tali dispositivi verranno assemblato con il sensore definito al Task 2.1 Task 2.3 definizione e assemblaggio dei diversi sensori a corredo. In questo task si sceglieranno i sensori delle altra grandezze fisiche da integrare con il sensore IR. Tali sensori verranno assemblati ed integrati nel sistema definito al Task 2.2. Task 2.4 definizione e assemblaggio delle componenti di alimentazione elettrica dei punti sensorizzati. In conclusione del WP2, il Task 2.4 definirà le specifiche del sistema di alimentazione elettrica e in quest’ambito si assemblerà il prototipo di sensore con i suoi cinematismi e gli altri sensori a

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corredo.

6.2 Descrizione dei Workpackages (WP) e dei relativi Tasks: WP 3

WP3 Il testing e la preindustrializzazione dei sistemi da integrare. A questo WP è dedicata la fase di sperimentazione e testing di tutte le componenti, previste nel precedente WP, si precederà quindi al: Task 3.1 testing di tutte le componenti hw non standard. In questo task si provvederà a verificare e valutare il funzionamento dei componenti progettati in maniera custom o assemblati nei precedenti workpackage al fine di valutare il loro comportamento e la corrispondenza alle specifiche del progetto Task 3.2 testing delle interconnessione delle diverse componenti. In questo task si valuterà se le diverse componenti del singolo apparato di sensing, interconnesse ed assemblate, funzionino i maniera corrisponente alle specifiche del progetto. Task 3.3 testing della capacità di interconnessione della rete geografica di sensori. In questo task si valuterà il protocollo di comunicazione dei dati tra sensore e stazione base al fine di verificare il corretto funzionamento e la comunicazione affidabile dei dati.

6.2 Descrizione dei Workpackages (WP) e dei relativi Tasks: WP 4

WP4 L’integrazione di sistema. L’ultimo WP prevede l’integrazione delle componenti definite nel precedente WP in un sistema completo a rete di sensori distribuiti sul territorio. In questo WP saranno previste tutte le attività di ottimizzazione di sistema nonché una fase di preindustrializzazione del sistema complessivo. Inoltre in questa fase sarà completata la realizzazione del sistema esperto per la predizione dell’evoluzione di incendi boschivi. Task 4.1 Ottimizzazione e pre-industrializzazione del sistema. In questo task sarà necessario verificare le prestazioni funzionali non più a livello di rete interattiva in laboratorio, ma bensì sul campo. Si prevede pertanto di caratterizzare un ambiente reale di prova, da individuare sul territorio preferendo soluzioni che riportino le tipologie di situazioni che si incontrano nei comprensori boschivi di riferimento, in maniera tale da rendere sperimentabili le varianti operative identificate. Una volta definito l’ambiente di prova, si procederà alla realizzazione di un numero adeguato di postazioni, alla loro caratterizzazione in laboratorio ed alla loro successiva installazione sul campo di prova, dove sia possibile generare situazioni codificate di allarme (generando eventi di fuoco di dimensione prestabilita) e verificando la risposta del sistema nel suo complesso, ovvero non solo valutando la sensibilità, la probabilità di falso allarme e la probabilità di mancata rivelazione del singolo sensore, ma bensì le prestazioni combinate dei vari sensori interagenti tra di loro, dove le verifiche di persistenza e congruenza tra le diverse segnalazioni ricevuta possa incrementare il livello di affidabilità del sistema nella sua interezza.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 1/Task 1.1

D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 1/Task 1.2

D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 1/Task 1.3

D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 1/Task 1.4

D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di

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progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 2/Task 2.1

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 2/Task 2.2

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 2/Task 2.3

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 2/Task 2.4

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 3/Task 3.1

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 3/Task 3.2

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le

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scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 3/Task 3.3

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

6.3 Deliverables (D) di ciascun WP/Task: WP 4/Task 4.1

D4 Sistema di monitoraggio antincendio con potenzialità di allarmi automatici e previsione delle evoluzioni sul territorio. La relazione tecnica finale è il deliverable D3. Esso rappresenta la descrizione del risultato complessivo del progetto, integra i risultati dei workpackage precedenti un sistema che, a partire dalla rivelazione dell’incendio, avendo a disposizione in tempo reale le informazioni provenienti dalla rete di sensori, è in grado di informare sulla entità dell’incendio e la sua probabile evoluzione sull’area geografica di interesse essendo note sia la conformazione del territorio, la collocazione dei sensori e tutti i dati meteorologici necessari per una corretta previsione temporale.

6.4 Attori Coinvolti e relativo ruolo in ciascun WP: WP 1

Nel Workpackage WP1 “L’analisi e lo studio del problema con l’individuazione delle migliori architetture di sistema” è coinvolta l’azienda TECH-TRON per le attività di definizione e valutazione del budget energetico della singola stazione sensorizzata oltre il necessario affiancamento con le attività di ricerca per l’indispensabile trasferimento tecnologico tra le esigenze di mercato e gli indirizzi della Ricerca Industriale; il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni (DIET) per le attività di definizione dell’architettura e del protocollo di rete e di definizione del sensore IR; il Dipartimento di Ingegneria (DING) per le attività di definizione sensori meteo e/o altri, di budget potenza elettrica del singolo sistema sensore e di specifiche del sistema esperto.

6.4 Attori Coinvolti e relativo ruolo in ciascun WP: WP 2

Nel Workpackage WP2 “Lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi di sistemi sensorizzati” è coinvolta l’azienda TECH-TRON per le attività di realizzazione del sensore IR, di assemblaggio del sistema monitorizzato per la movimentazione del sensore IR, di definizione e di assemblaggio dei diversi sensori a corredo, di definizione e di assemblaggio delle componenti di alimentazione elettrica dei punti sensorizzati.

6.4 Attori Coinvolti e relativo ruolo in ciascun WP: WP 3

Nel Workpackage WP3 “Il testing e la preindustrializzazione dei sistemi da integrare” è coinvolta l’azienda TECH-TRON per le attività di testing di tutte le componenti hw non standard, della interconnessione delle diverse componenti, della capacità di interconnessione della rete geografica di sensori.

6.4 Attori Coinvolti e relativo ruolo in ciascun WP: WP 4

Nel Workpackage WP4 “L’integrazione di sistema” è coinvolta l’azienda TECH-TRON per le attività di ottimizzazione e pre-industrializzazione del sistema.

6.5 Costi Analitici di ciascun WP: WP 1

I costi analitici del WP1 sono, al netto della strumentazione/attrezzature, delle consulenze e delle spese generali, pari a € 183.000,00

6.5 Costi Analitici di ciascun WP: WP 2

I costi analitici del WP2 sono, al netto della strumentazione/attrezzature, delle consulenze e delle

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Tabella 6.1 Elenco Workpackages e relativi Task

spese generali, pari a € 235.000,00

6.5 Costi Analitici di ciascun WP: WP 3

I costi analitici del WP3 sono, al netto della strumentazione/attrezzature, delle consulenze e delle spese generali, pari a € 188.500,00

6.5 Costi Analitici di ciascun WP: WP 4

I costi analitici del WP4 sono, al netto della strumentazione/attrezzature, delle consulenze e delle spese generali, pari a € 68.000,00

Tabella 6.1 Elenco Workpackages e relativi Task

WP/Task Descrizione Tipo

WP 1

WP1 L’analisi e lo studio del problema con l’individuazione delle migliori architetture di sistema. In questo WP si definiscono le specifiche di progetto e lo stato dell’arte che caratterizza il campo di interesse nella sua generalità e i sottocampi di sviluppo nello specifico. La progettazione del sistema sarà mirata a definire il numero massimo di postazioni sensorizzate connettibili alla rete, la loro distanza e quindi la massima area di copertura nonché il numero e le caratteristiche dei nodi centrali di controllo della rete di sensori. Questo WP è suddividibile in task di attività che potranno organizzarsi in sequenza o con parziale sovrapposizione. Task1.1 Definizione dell’architettura di rete: si prevede di utilizzare come standard di comunicazione quello che permetta l’adeguata copertura dell’area e gli adeguati livelli di assorbimento di potenza e affidabilità: fra le tecnologie attualmente utilizzabili allo scopo che verranno prese in considerazione ricordiamo lo standard ZigBee oppure WiFi o anche WiMAX. La scelta dei una di queste tecnologie fisserà dei parametri di progetto accennati in precedenza ma in fase di attuazione si potrebbe optare per un altro standard o sviluppare un sistema di telecomunicazioni wireless dedicato. Task1.2 Progettazione della stazione sensorizzata in termini di qualità e varietà dei dati acquisibili: questo task prevede la definizione e progettazione del sensore IR con opportuna ottica di condizionamento per rilevare le variazioni di temperatura locali (quindi innesco di incendio); progettazione del sistema di motorizzazione del sensore per rotazione dell’angolo di vista di 360° e sufficiente risoluzione angolare da permettere la localizzazione anche a lunga distanza utilizzando tecniche di triangolazioni con sensori vicini. Scelta di sensori per l’acquisizione dei dati meteo locali: vento (direzione e intensità), pressione barometrica, temperatura, umidità. Analisi di esigenze diverse da quelle strettamente dedicate alla detection antincendio e studio di ulteriori sensori locali. Task1.3 Definizione e valutazione del budget energetico della singola stazione sensorizzata per poter dimensionare e progettare il sistema di approvvigionamento energetico che renderà ogni stazione autonoma. Il sistema è basato sull’uso di pannelli fotovoltaici e batterie ricaricabili a lunga durata con annessa elettronica di controllo; inoltre si prevede di utilizzare sistemi di monitoraggio della carica e dell’efficienza delle batterie che possono, come gli altri dati, essere letti da remoto per gestire le manutenzioni e gli eventuali interventi di riparazione preventiva onde evitare i fermo-sistema. Task1.4 Studio del sistema esperto che a partire dai dati provenienti dai sensori dislocati sul territorio, in automatica permette di individuare l’insorgere dell’incendio, fornire informazioni di localizzazione intensità e momento di innesco e dai dati meteo permetta di prevedere l’evoluzione sul territorio.

D1 Progetti di realizzazione componenti Ric.

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Task 1.1A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

Indust.(R)

Task 1.2D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

Ric. Indust.(R)

Task 1.3D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

Ric. Indust.(R)

Task 1.4D1 Progetti di realizzazione componenti A completamento del WP1 verrà prodotta una relazione tecnica che riporterà le specifiche di progetto dei vari componenti previsti dai diversi task.

Ric. Indust.(R)

WP 2

WP2 Lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi di sistemi sensorizzati Definite le potenzialità, le specifiche e la diversità delle stazioni sensorizzazione, in questo WP si provvederà a definire o realizzare le singole componenti hw nonché a impostare l’architettura sw di gestione della rete e dei dati provenienti dai diversi sensori. In particolare si prevedono diversi task che procederanno in parallelo: Task 2.1 definizione o realizzazione del sensore IR. In questo task verrà effettuata una dettagliata indagine conoscitiva sullo stato dell’arte dei sensori IR e le loro architetture per verificare se esiste sul mercato un sistema sensore-ottica-elettronica che, per le sue caratteristiche, può essere ritenuto idoneo alla integrazione nel progetto. In caso contrario si identificheranno separatamente i componenti e si provvederà a definire le specifiche di assemblaggio per la realizzazione di un sensore custom. Task 2.2 assemblaggio del sistema motorizzato per la movimentazione del sensore IR. In questo task si identificheranno, tramite ricerca di mercato, i cinematismi che possono essere candidati all’integrazione nel sistema. In particolare si guarderà a dispositivi particolarmente efficienti dal punto di vista della dissipazione di potenza. Tali dispositivi verranno assemblato con il sensore definito al Task 2.1 Task 2.3 definizione e assemblaggio dei diversi sensori a corredo. In questo task si sceglieranno i sensori delle altra grandezze fisiche da integrare con il sensore IR. Tali sensori verranno assemblati ed integrati nel sistema definito al Task 2.2. Task 2.4 definizione e assemblaggio delle componenti di alimentazione elettrica dei punti sensorizzati. In conclusione del WP2, il Task 2.4 definirà le specifiche del sistema di alimentazione elettrica e in quest’ambito si assemblerà il prototipo di sensore con i suoi cinematismi e gli altri sensori a corredo.

Task 2.1

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

Svil. Precomp.(I)

Task 2.2

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali

Svil. Precomp.(I)

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informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

Task 2.3

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

Svil. Precomp.(I)

Task 2.4

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio La relazione tecnica per la realizzazione e testing del sensore IR è il deliverable del WP2. Per sensore IR si intende un sistema in grado di poter rilevare presenza di calore attraverso la misurazione della radiazione infrarossa corredato da cinematismi in grado di poter variare l’angolo di vista del sensore stesso in maniera da poter monitorare la scena su un angolo di 360°. A corredo del sensore IR saranno assemblati anche sensori di grandezze fisiche correlate quali temperatura, pressione barometrica, intensità e direzione del vento in quanto tali informazioni sono di fondamentale importanza per una migliore comprensione in tempo reale della entità dell’incendio rivelato.

Svil. Precomp.(I)

WP 3

WP3 Il testing e la preindustrializzazione dei sistemi da integrare. A questo WP è dedicata la fase di sperimentazione e testing di tutte le componenti, previste nel precedente WP, si precederà quindi al: Task 3.1 testing di tutte le componenti hw non standard. In questo task si provvederà a verificare e valutare il funzionamento dei componenti progettati in maniera custom o assemblati nei precedenti workpackage al fine di valutare il loro comportamento e la corrispondenza alle specifiche del progetto Task 3.2 testing delle interconnessione delle diverse componenti. In questo task si valuterà se le diverse componenti del singolo apparato di sensing, interconnesse ed assemblate, funzionino i maniera corrisponente alle specifiche del progetto. Task 3.3 testing della capacità di interconnessione della rete geografica di sensori. In questo task si valuterà il protocollo di comunicazione dei dati tra sensore e stazione base al fine di verificare il corretto funzionamento e la comunicazione affidabile dei dati.

Task 3.1

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

Svil. Precomp.(I)

Task 3.2

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

Svil. Precomp.(I)

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Il deliverable D3, risultato del WP3, è la relazione tecnica che riporta i passi tecnologici e le scelte progettuali applicative che consentono l’integrazione dei Svil.

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Tabella 6.2 Elenco Deliverables

Tabella 6.3 Personale Dipendente (Impegno in Mesi/Uomo)

Task 3.3

singoli sensori al fine di scambiare le informazioni con la centrale di controllo. Esso consiste nel integrazione dei sensori IR con il software e i protocolli di rete wireless e l’integrazione con essi dei sistemi fotovoltaici che ne consentano l’alimentazione autonoma.

Precomp.(I)

WP 4

WP4 L’integrazione di sistema. L’ultimo WP prevede l’integrazione delle componenti definite nel precedente WP in un sistema completo a rete di sensori distribuiti sul territorio. In questo WP saranno previste tutte le attività di ottimizzazione di sistema nonché una fase di preindustrializzazione del sistema complessivo. Inoltre in questa fase sarà completata la realizzazione del sistema esperto per la predizione dell’evoluzione di incendi boschivi. Task 4.1 Ottimizzazione e pre-industrializzazione del sistema. In questo task sarà necessario verificare le prestazioni funzionali non più a livello di rete interattiva in laboratorio, ma bensì sul campo. Si prevede pertanto di caratterizzare un ambiente reale di prova, da individuare sul territorio preferendo soluzioni che riportino le tipologie di situazioni che si incontrano nei comprensori boschivi di riferimento, in maniera tale da rendere sperimentabili le varianti operative identificate. Una volta definito l’ambiente di prova, si procederà alla realizzazione di un numero adeguato di postazioni, alla loro caratterizzazione in laboratorio ed alla loro successiva installazione sul campo di prova, dove sia possibile generare situazioni codificate di allarme (generando eventi di fuoco di dimensione prestabilita) e verificando la risposta del sistema nel suo complesso, ovvero non solo valutando la sensibilità, la probabilità di falso allarme e la probabilità di mancata rivelazione del singolo sensore, ma bensì le prestazioni combinate dei vari sensori interagenti tra di loro, dove le verifiche di persistenza e congruenza tra le diverse segnalazioni ricevuta possa incrementare il livello di affidabilità del sistema nella sua interezza.

Task 4.1

D4 Sistema di monitoraggio antincendio con potenzialità di allarmi automatici e previsione delle evoluzioni sul territorio. La relazione tecnica finale è il deliverable D3. Esso rappresenta la descrizione del risultato complessivo del progetto, integra i risultati dei workpackage precedenti un sistema che, a partire dalla rivelazione dell’incendio, avendo a disposizione in tempo reale le informazioni provenienti dalla rete di sensori, è in grado di informare sulla entità dell’incendio e la sua probabile evoluzione sull’area geografica di interesse essendo note sia la conformazione del territorio, la collocazione dei sensori e tutti i dati meteorologici necessari per una corretta previsione temporale.

Svil. Precomp.(I)

Deliverable Denominazione WP/Task

D1 Progetti di realizzazione componenti WP 1/Task 1.4

D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio WP 2/Task 2.4

D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma WP 3/Task 3.3

D4 Sistema di monitoraggio antincendio con potenzialità di allarmi automatici e previsione delle evoluzioni sul territorio

WP 4/Task 4.1

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N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

Tabella 6.4 Personale non Dipendente/Contrattisti (Impegno in Mesi/Uomo)

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 4,5 0 11 0 5

Task 1.1 0 1,1 0 3 0 0

Task 1.2 0 1,1 0 3 0 0

Task 1.3 0 1,2 0 3 0 2

Task 1.4 0 1,1 0 2 0 3

WP 2 12,8 0 0 0 0 0

Task 2.1 3,2 0 0 0 0 0

Task 2.2 3,2 0 0 0 0 0

Task 2.3 3,2 0 0 0 0 0

Task 2.4 3,2 0 0 0 0 0

WP 3 9,8 0 0 0 0 0

Task 3.1 3,2 0 0 0 0 0

Task 3.2 3,2 0 0 0 0 0

Task 3.3 3,4 0 0 0 0 0

WP 4 3,4 0 0 0 0 0

Task 4.1 3,4 0 0 0 0 0

Totale WP 26 4,5 0 11 0 5

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 5,2 0 8 0 3

Task 1.1 0 1,3 0 3 0 0

Task 1.2 0 1,3 0 2 0 0

Task 1.3 0 1,3 0 2 0 1

Task 1.4 0 1,3 0 1 0 2

WP 2 6,1 0 0 0 0 0

Task 2.1 1,5 0 0 0 0 0

Task 2.2 1,5 0 0 0 0 0

Task 2.3 1,5 0 0 0 0 0

Task 2.4 1,6 0 0 0 0 0

WP 3 5,4 0 0 0 0 0

Task 3.1 1,6 0 0 0 0 0

Task 3.2 1,7 0 0 0 0 0

Task 3.3 2,1 0 0 0 0 0

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N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

Tabella 6.5 Personale Dipendente e Personale non Dipendente/Contrattisti (totale tabelle 6.3 e 6.4) (Impegno in

Mesi/Uomo)

N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

Tabella 6.6 Personale Dipendente (Costi del Personale in Euro)

WP 4 2,1 0 0 0 0 0

Task 4.1 2,1 0 0 0 0 0

Totale WP 13,6 5,2 0 8 0 3

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 9,7 0 19 0 8

Task 1.1 0 2,4 0 6 0 0

Task 1.2 0 2,4 0 5 0 0

Task 1.3 0 2,5 0 5 0 3

Task 1.4 0 2,4 0 3 0 5

WP 2 18,9 0 0 0 0 0

Task 2.1 4,7 0 0 0 0 0

Task 2.2 4,7 0 0 0 0 0

Task 2.3 4,7 0 0 0 0 0

Task 2.4 4,8 0 0 0 0 0

WP 3 15,2 0 0 0 0 0

Task 3.1 4,8 0 0 0 0 0

Task 3.2 4,9 0 0 0 0 0

Task 3.3 5,5 0 0 0 0 0

WP 4 5,5 0 0 0 0 0

Task 4.1 5,5 0 0 0 0 0

Totale WP 39,6 9,7 0 19 0 8

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 16.000 0 81.000 0 31.500

Task 1.1 0 4.000 0 22.091 0 0

Task 1.2 0 4.000 0 22.091 0 0

Task 1.3 0 4.000 0 22.091 0 12.600

Task 1.4 0 4.000 0 14.727 0 18.900

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N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

Tabella 6.7 Personale non Dipendente/Contrattisti (Costi del Personale in Euro)

Persone fisiche che hanno effettuato attività di ricerca e/o sviluppo nell'ambito del progetto

N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

WP 2 160.000 0 0 0 0 0

Task 2.1 40.000 0 0 0 0 0

Task 2.2 40.000 0 0 0 0 0

Task 2.3 40.000 0 0 0 0 0

Task 2.4 40.000 0 0 0 0 0

WP 3 122.000 0 0 0 0 0

Task 3.1 40.000 0 0 0 0 0

Task 3.2 40.000 0 0 0 0 0

Task 3.3 42.000 0 0 0 0 0

WP 4 42.000 0 0 0 0 0

Task 4.1 42.000 0 0 0 0 0

Totale WP 324.000 16.000 0 81.000 0 31.500

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 32.000 0 16.200 0 6.300

Task 1.1 0 8.000 0 6.075 0 0

Task 1.2 0 8.000 0 4.050 0 0

Task 1.3 0 8.000 0 4.050 0 2.100

Task 1.4 0 8.000 0 2.025 0 4.200

WP 2 75.500 0 0 0 0 0

Task 2.1 18.000 0 0 0 0 0

Task 2.2 18.000 0 0 0 0 0

Task 2.3 19.500 0 0 0 0 0

Task 2.4 20.000 0 0 0 0 0

WP 3 66.500 0 0 0 0 0

Task 3.1 20.000 0 0 0 0 0

Task 3.2 20.500 0 0 0 0 0

Task 3.3 26.000 0 0 0 0 0

WP 4 26.000 0 0 0 0 0

Task 4.1 26.000 0 0 0 0 0

Totale WP 168.000 32.000 0 16.200 0 6.300

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Tabella 6.8 Personale Dipendente e Personale non Dipendente/Contrattisti (totale tabelle 6.6 e 6.7) (Costi del

Personale in Euro)

N.B. il valore di ciascun WP nelle Tabelle da 6.3 a 6.8 è dato dalla somma dei valori dei Task che lo compongono

Tabella 6.9 Costi relativi a Strumentazione e Attrezzature (Costi in Euro)

N.B. Va inserito il costo dell'attrezzatura/strumentazione da imputare al progetto, calcolato inbase all'utilizzo della stessa

Tabella 6.10 Consulenze - c1 Servizi di Ricerca e Sviluppo (Costi in Euro)

Attività di ricerca e/o sviluppo commissionate ad entità

TECH-TRON DIET DING

Elemento Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust. Svil. Precomp. Ric. Indust.

WP 1 0 48.000 0 97.200 0 37.800

Task 1.1 0 12.000 0 28.166 0 0

Task 1.2 0 12.000 0 26.141 0 0

Task 1.3 0 12.000 0 26.141 0 14.700

Task 1.4 0 12.000 0 16.752 0 23.100

WP 2 235.500 0 0 0 0 0

Task 2.1 58.000 0 0 0 0 0

Task 2.2 58.000 0 0 0 0 0

Task 2.3 59.500 0 0 0 0 0

Task 2.4 60.000 0 0 0 0 0

WP 3 188.500 0 0 0 0 0

Task 3.1 60.000 0 0 0 0 0

Task 3.2 60.500 0 0 0 0 0

Task 3.3 68.000 0 0 0 0 0

WP 4 68.000 0 0 0 0 0

Task 4.1 68.000 0 0 0 0 0

Totale WP 492.000 48.000 0 97.200 0 37.800

Descrizione Strumentazione/Attrezzature

Costi

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Prototipo 222.250 10.000 0 0 0 0

Laboratorio 205.000 15.000 0 113.400 0 25.200

Totale 427.250 25.000 0 113.400 0 25.200

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giuridiche terze

Tabella 6.11 Consulenze - c2 Competenze Tecniche (Costi in Euro)

Prestazioni effetuate da terzi (persone fisiche o giuridiche) per attività esecutive

Tabella 6.12 Consulenze - c3 Brevetti (Costi in Euro)

Tabella 6.13 Consulenze - c4 Diritti di Licenza (Costi in Euro)

Tabella 6.14 Costi relativi a Spese Generali (Costi in Euro)

Descrizione Servizio

Costi

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Consulenza OPTOSMART 70.000 20.910 0 0 0 0

Consulenza Technapoli 76.050 14.860 0 0 0 0

Project Management ATC 29.800 11.130 0 0 0 0

Totale 175.850 46.900 0 0 0 0

Descrizione Competenza Tecnica

Costi

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Totale 0 0 0 0 0 0

Descrizione Brevetto

Costi

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Totale 0 0 0 0 0 0

Descrizione Diritto di Licenza

Costi

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Totale 0 0 0 0 0 0

Costi

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Tabella 6.15 Gantt delle attività

Tipologia di Spesa

TECH-TRON DIET DING

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

1 - personale indiretto, fattorini, magazziniere, personale di segreteria

5.500 500 0 24.300 0 9.450

2 - Assistenza al personale, previdenza interna, antinfortunistica, copertura assicurativa

3.000 500 0 24.300 0 9.450

3 - Spese per trasporto, vitto e alloggio, diarie del personale in missione

7.000 2.000 0 14.800 0 10.000

4 - Costi dei materiali e delle forniture direttamente imputabili all'attività di ricerca

114.500 2.000 0 50.000 0 34.100

Totale 130.000 5.000 0 113.400 0 63.000

Durata in Mese del Progetto (<=15 Mesi)

15

ElementoMese d'inizio

Durata in Mesi

Mese 1

Mese 2

Mese 3

Mese 4

Mese 5

Mese 6

Mese 7

Mese 8Mese 9

Mese 10

Mese 11

Mese 12

WP 1 1 8 --- --- --- --- --- --- --- ---

Task 1.1 1 4 --- --- --- ---

Task 1.2 1 5 --- --- --- --- ---

Task 1.3 3 6 --- --- --- --- --- ---

Task 1.4 3 6 --- --- --- --- ---

-M- M1 Conclusione della fase Ricerca

WP 2 5 8 --- --- --- --- --- --- --- ---

Task 2.1 5 6 --- --- --- --- --- ---

Task 2.2 7 4 --- --- --- ---

Task 2.3 8 4 --- --- --- ---

Task 2.4 6 7 --- --- --- --- --- ---

-M- M2 Definizione del protodimostratore

WP 3 11 4 --- ---

Task 3.1 11 3 --- ---

Task 3.2 11 3 --- ---

Task 3.3 12 3 ---

WP 4 13 3

Task 4.1 13 3

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Tabella 6.15bis Milestones

Tabella 7.1 Costi Complessivi del Progetto (Costi in Euro)

N.B.: I costi di consulenza (somma dei totali delle righe c1, c2, c3, c4) non possono superare il 50% del totale del progetto. Il progetto deve avere un valore totale maggiore o uguale a 800.000 euro e minore o uguale a 2.000.000 euro.

a1: ultima riga tabella 6.6

a2: ultima riga tabella 6.7

b: ultima riga tabella 6.9

c1: ultima riga tabella 6.10

c2: ultima riga tabella 6.11

c3: ultima riga tabella 6.12

Descrizione Milestone Mese WP/Task

M1 Conclusione della fase Ricerca 8 WP 1/Task 1.4

M2 Definizione del proto-dimostratore 12 WP 2/Task 2.4

M3 Conclusione dello sviluppo 15 WP 4/Task 4.1

TECH-TRON DIET DING Totale Totale per

TipologiaTipologiaSvil.

Precomp.Ric.

Indust.Svil.

Precomp.Ric.

Indust.Svil.

Precomp.Ric.

Indust.Svil.

Precomp.Ric.

Indust.

a1Personale

dipendente324.000 16.000 0 81.000 0 31.500 324.000 128.500 452.500

a2Personale non

dipendente

168.000 32.000 0 16.200 0 6.300 168.000 54.500 222.500

bAttrezzature Scientifiche

427.250 25.000 0 113.400 0 25.200 427.250 163.600 590.850

c1

Servizi di

Ricerca e

Sviluppo

175.850 46.900 0 0 0 0 175.850 46.900 222.750

c2Competenze Tecniche

0 0 0 0 0 0 0 0

c3 Brevetti 0 0 0 0 0 0 0 0

c4Diritti di

Licenza0 0 0 0 0 0 0 0

dSpese

generali130.000 5.000 0 113.400 0 63.000 130.000 181.400 311.400

e Totale Progetto 1.225.100 124.900 0 324.000 0 126.000 1.225.100 574.900

fTotale Progetto per Partner

1.350.000 324.000 126.000 1.800.000

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c4: ultima riga tabella 6.13

d: ultima riga tabella 6.14 e: per ciascuna cella, totali per colonna f: per ciascuna cella, totali delle due celle sovrastanti Colonna % su Totale: Per ciascuna cella, rapporto tra la corrispondente cella della colonna Totale per Tipologia e l'ultima cella della riga TOTALE Progetto per partner

Tabella 7.2 Contributi (Costi in Euro)

Sussistono le condizioni per l'incremento della intensità come da punto 7.3 del decreto dirigenziale 626 del 30/12/2005

N.B.: 1: Valore del Contributo che si ottiene applicando le percentuali previste all'art. 7 del DD 626 del 30/12/2005 2: Valore del Contributo richiesto da ciascun Partner 3: Per ciascuna cella, totali delle due celle sovrastanti nella riga 1 4: Per ciascuna cella, totali delle due celle sovrastanti nella riga 2 5: Differenza tra la riga 3 e la riga 4

8. Descrizione dei Contenuti Innovativi del Progetto

TECH-TRON DIET DING Totale

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

Svil. Precomp.

Ric. Indust.

1Contributo Standard

612.550 93.675 0 243.000 0 94.500 612.550 431.175

2Contributo Richiesto

559.258 85.525 0 221.859 0 86.279 559.258 393.663

3Totale Contributo Standard

706.225 243.000 94.500 1.043.725

4Totale Contributo Richiesto

644.783 221.859 86.279 952.921

5 Differenza 61.442 21.141 8.221 90.804

Partendo dai valori ottenuti in tabella 7.2, si otterrà la percentuale di riduzione del contributo

richiesto, dividendo il totale della riga 5 della tabella 7.2 per il totale della riga f della tabella

7.1. Per ciascun punto percentuale sarà attribuito un punto nell'ambito di questa voce, sino al massimo previsto di 5 punti.

90804.0/1800000.0=5,04%=> 5 punti.

Oltre alla specifica descrizione del Contenuti Innovativi del Progetto, il paragrafo dovrà contenere la Descrizione del contributo di partner scientifici, con specifica indicazione: a) dei risultati originali di ricerca che verranno trasferiti; b) delle performance ( risultati di ricerca: pubblicazioni, libri, brevetti, prototipi, riconoscimenti internazionali, etc.) caratterizzanti la specifica competenza scientifica del partner nel settore delle ICT; c) dello specifico team di ricercatori che parteciperà al progetto, dei loro curricula e del loro impegno

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nel progetto

Il progetto riguarda l’approccio al sensing distribuito su un area geografica anche larga, l’integrazione a livello di rete per lo scambio di informazioni e la gestione delle priorità tipiche nelle situazione di incendi in ambiente outdoor e presenta notevoli caratteristiche di innovazione tecnologica sia per lo sviluppo di hardware innovativo sia per le architetture di sensing distribuito. Particolare enfasi va data all’integrazione di un numero di sensori in una rete “gestita” da un sistema esperto in grado di analizzare in tempo reale i dati e presentare a un operatore umano un elaborazione sullo stato corrente e previsto di un eventuale incendio fornendo così informazioni utili per la previsione dello sviluppo dell’incendio stesso e delle contromisure da prendere per la sua estinzione. L’emergenza incendi degli ultimi anni ha posto la necessità di adottare specifiche misure di salvaguardia degli ambienti naturali dal fuoco. Tali misure hanno rappresentato provvedimenti di carattere preventivo e di potenziamento dei sistemi di allarme e difesa in linea con una strategia di miglioramento dell’efficienza delle strutture preposte alla prevenzione e lotta degli incendi boschivi. Una linea perseguita dai maggiori attori del mercato preposti al controllo e tutela del territorio che idealmente si sposa con il principio ispiratore del presente progetto. Vari sono gli impianti di teleavvistamento già presenti sul mercato commissionati dallo Stato, Regioni o Amministrazioni Locali. La struttura organica di tali sistemi di monitoraggio elettronico è simile a quella prevista per il sistema sviluppato nel progetto, sistemi concepiti per essere utilizzati in una rete telematica modulare e gerarchica con Centrale Operativa che partendo dai punti periferici di avvistamento e passando per i Centri Operativi (locali, provinciali, territoriali) arriva fino ai Centri di Controllo Regionale in cui è prevista l’interfaccia con la Protezione Civile. Da un punto di vista tecnico gli attuali impianti più evoluti si caratterizzano per punti di avvistamento che comprendono un sensore all’infrarosso, un’unità di telerilevamento, una stazione automatica per la rilevazione dei dati meteorologici, apparecchiature hw e sw per lo scambio delle informazioni con i Centri Operativi Locali e un sistema di controllo e diagnostica. Il tratto distintivo del prodotto presentato è costituito dalla insita innovazione rivolta alla soluzione del problema costituito dalla scarsa sensibilità all‘evento degli esistenti sensori di rilevamento automatico nello scenario tipico delle ampie aree montane e boscose caratterizzate da orografie appenniniche e alpine con frequenti salti di quota, profondi avvallamenti inframmezzati da altopiani poco estesi, scarsa penetrazione di reti stradali, energetiche e di trasmissione dei segnali. Il principale prodotto atteso quindi consiste in un innovativo rilevatore di incendi ottenuto con tecnologie sensoristiche radiometriche nello spettro IR e nelle fasce a esso circostanti in cui sia possibile raggiungere gli obiettivi prefissati di probabilità di falso allarme/mancata rilevazione che l’applicazione stabile richiede. Tale innovazione avrà un insieme di funzionalità che soddisfano tutti i requisiti non ancora manifestati dal mercato prima fra tutti l’altissima affidabilità, puntualità e sensibilità del sensore. I partner scientifici del progetto DIET e DING sono attivi da più di un decennio in ambito nazionale e internazionale per quel che riguarda la ricerca nel campo dei sistemi di sensori innovativi. Tale attività è dimostrata dall’elevatissimo numero di pubblicazioni specifiche su riviste internazionali a elevato fattore di impatto e dalla costante presenza dei ricercatori a conferenze internazionali di prestigio. A conferma sono riportati i curriculum vitae e le più importanti pubblicazioni su rivista internazionale nell’ambito della sensoristica, dello sviluppo di reti. DIET Prof. Luigi Paura Nato a Napoli nel 1950 è Professore ordinario di Telecomunicazioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli, Federico II. Ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi istituzionali. È o è stato responsabile di diversi progetti di ricerca. Si è occupato principalmente di elaborazione statistica dei segnali, di sistemi di comunicazione numerici con particolare enfasi sugli aspetti relativi alla ricezione in ambiente fortemente inquinato da rumore ed interferenza e di reti wireless di telecomunicazioni con particolare riferimento agli aspetti dello strato fisico, dello strato MAC. Recentemente si è occupato di sistemi CDMA e problemi di ricezione mediante filtraggio spazio-temporale. Presso l’Università di California Davis ha affrontato il problema delle utilizzazione delle proprietà di ciclostazionarietà nell’ambito della ricezione di segnali per telecomunicazioni.

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Prof. Giovanni Breglio Nato nel 1965, si è laureato con lode nel 1990. Dottore di Ricerca dal 1994. Ricercatore dal 1995 al 2001. Dal 2001 è professore associato in elettronica presso la Facoltà di Ingegneria Federico II. I principali interessi scientifici riguardano la caratterizzazione e modellizzazione delle instabilità elettro termiche in dispositivi di potenza, l'optoelettronica integrata in silicio, la commutazione ottica di dispositivi elettronici di potenza e la sensoristica i fibra ottica. È stato dal 1998 al 2002 membro della commissione scientifica del Polo delle Scienze e delle Tecnologie della Federico II. É membro della IEEE dal 2000. Prof. Andrea Irace È nato nel 1969 e si è laureato con lode 1994. É dottore di ricerca dal 1995. Nel 1997 è stato visiting scientist presso il DIMES, Delft, Olanda. Attualmente è professore associato di Elettronica al DIET. L’attività di ricerca riguarda la caratterizzazione ottica e termica di materiali dielettrici e semiconduttori, l'analisi teorica e numerica di strutture guidanti perturbate periodicamente e lo studio e lo sviluppo di dispositivi optoelettronici in silicio. Prof. Davide Mattera È nato nel 1969. Nel 1994 si è laureato con lode e dal 1998 è dottore di ricerca. Dal 2000 è Ricercatore. Attualmente Associato di Telecomunicazioni. I suoi interessi di ricerca sono nell'elaborazione statistica dei segnali, nell'identificazione di sistemi sulla base di dati empirici e nelle applicazioni della teoria dell'apprendimento ai problemi ingegneristici. Ing. Giancarlo Ferraiolo PhD È nato nel 1974. Si è laureato in Ingegneria Elettronica presso la SUN nel 2000 con lode. È Dottore di Ricerca dal 2004. Nel periodo maggio-ottobre 2001 è stato System Engineer, unità NGN presso Telecom Italia Lab (Tilab) occupandosi di testing di apparati innovativi di telefonia (Telephony Over IP–ToIP). L’attività di ricerca ha riguardato l’elaborazione numerica dei segnali e le reti wireless; reti ad hoc e in particolare lo sviluppo e la sperimentazione di protocolli di accesso al canale (livello MAC) e la sperimentazione di tecniche di localizzazione di terminali mobili in reti wireless wi-fi. DING Prof. Antonello Cutolo, nato nel 1955. Si è laureato con lode nel 1978. Dal 1983 all'1986 è stato visiting scientist presso il High Energy Physics Laboratory di Stanford University, CA. Nel 1987 è stato presso la Duke University. Nel 1986, è stato professore di Elettronica Quantistica all'Università di Napoli ed è diventato Professore di Optoelectronica nel 1993. Attualmente è professore ordinario presso l'Università del Sannio di Benevento. I suoi interessi scientifici sono nei campi: dell'optoelectronica integrata e sensori in fibra, della diagnostica di fasci laser, e nei dispositivi ottici non lineari. È autore di più di 100 articoli su riviste internazionali Prof. Andrea Cusano È nato nel 1971. Si è laureato nel 1998. È Dottore di Ricerca dal 2002. É ricercatore dal 2002 all’Università del Sannio. Nel 2005 ha conseguito l’idoneità di professore universitario di II fascia presso l’Università della Calabria. Dal 1999 l’Ing. Andrea Cusano svolge attività di ricerca nel campo dei dispositivi optoelettronici per applicazione alla sensoristica e alle telecomunicazioni. È autore o coautore di oltre 50 articoli su prestigiose riviste internazionali e di 80 comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali. È co-inventore in tre brevetti nazionali attinenti allo sviluppo di sensori innovativi in fibra ottica. Principali pubblicazioni dei componenti DIET e DING nel biennio 2004-2006 G. Gelli, L. Paura, F. Verde, “A two-stage CMA-based receiver for blind joint equalization and multiuser detection in high data-rate DS-CDMA systems”, IEEE Transactions on Wireless Communications, vol. 3, no. 4, pp. 1209-1223, luglio 2004 G. Gelli, L. Paura, F. Verde, “Blind direct multiuser detection for uplink MC-CDMA: performance analysis and constrained robust implementation”, EURASIP Journal on Wireless Communications and Networking, Special Issue on Innovative Signal Transmission and Detection Techniques for Next Generation Cellular CDMA System., Agosto 2004, vol.2004, n.1 D. Darsena, G. Gelli, L. Paura, F. Verde, “Subspace-based blind channel identification of SISO-FIR systems with improper random inputs”, Signal Processing, Special issue on Signal Processing in Communications, vol. 84, n11, nov. 2004. G. Gelli, D. Mattera, L. Paura, ``Blind wideband spatio-temporal filtering based on higher-order cyclostationarity properties'', IEEE Transactions on Signal Processing, Vol. 53, n. 4, pagg. 1282 - 1290, Apr 2005. G. Gelli, L. Paura, F. Verde, “On the existence of FIR zero-forcing equalizers for non-redundantly precoded transmissions through FIR channels” IEEE Signal Processing Letters,

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9. Descrizione delle Caratteristiche di Integrazione del Progetto

Marzo 2005. Mattera, D., Paura, L., Sterle, F., "Widely linear decision-feedback Equalizer for time-dispersive linear MIMO channels,", Transactions on Signal Processing, vol.53, n.3, Marzo 2005. G. Gelli, D. Mattera, L. Paura, “Blind wideband spatio-temporal filtering based on higher-order cyclostationarity properties”, IEEE Transactions on Signal Processing vol.53 n.4, Aprile 2005. W.A.Gardner, A. Napolitano, L.Paura: “Cyclostationarity: half a century of research” Signal Processing, vol.86, 2006. A. Irace and G. Breglio, "All-silicon optical temperature sensor based on Multi-Mode Interference", Optics Express, 11, 2807-2812 2003. Cusano, A; Breglio, G; Giordano, M; Nicolais, L; Cutolo, A “Multifunction fiber optic sensing system for smart applications” IEEE-ASME TRANSACTIONS ON MECHATRONICS 2004 MAR VL 9 IS 1 Pp 40 49 Breglio, G; Cusano, A; Irace, A; Cutolo, A “Fiber optic sensor arrays: a new method to improve multiplexing capability with a low complexity approach” SENSORS AND ACTUATORS B-CHEMICAL 2004 JUN 1 VL 100 IS 1-2 Pp 147 150 D'Arcangelo, E; Irace, A; Breglio, G; Spirito, P; “Experimental characterization of temperature distribution on power MOS devices during Unclamped Inductive Switching” MICROELECTRONICS RELIABILITY 2004 SEP-NOV VL 44 IS 9-11 Pp 1455 1459 A. Irace, G. Breglio, P. Spirito, R. Letor, S. Russo ,”Reliability enhancement with the aid of transient infrared thermal analysis of smart Power MOSFETs during short circuit operation”, Microelectronics Reliability, 45, 1706-1710 (2005) G. Breglio, A.Irace, A. Cusano, A. Cutolo, “Chirped-pulsed frequency modulation (C-PFM) for fiber Bragg grating sensors multiplexing”, Optical Fiber Technology, 12, 71-86, 2006 A. Irace, V. d’Alessandro, G. Breglio, P. Spirito, A. Bricconi, R. Carta, D. Raffo and L. Merlin, “Electrothermal Issues in 4H-SiC 600 V Schottky Diodes in Forward Mode: Experimental Characterization, Numerical Simulations and Analytical Modeling”, Material Science Forum, (2006) Irace, A., Breglio, G., Spirito, P., Bricconi, A., Raffo, D., Merlin, L., “Effect of a buffer layer in the epi-substrate region to boost the avalanche capability of a 100V Schottky diode”, Microelectronics Reliability 46 (9-11), pp. 1784-1789, (2006)

Descrizione

1) L’allestimento di una piattaforma integrata hw/sw dedicata al contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e al controllo del territorio fornirà alla azienda proponente TECH-TRON un incredibile asset aziendale per poter accedere a un vasto panorama di aree tematiche, aree a cui si indirizzerà il progetto. Le aree tematiche indirizzate dal progetto sono 5 ovvero quella delle tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell’Ambiente e del Territorio; quella del Pervasive e Mobile Computing; quella dell’e-Collaboration; quella del Business Improvement; quella delle tecnologie ICT per Multimedia. 2) Come partecipante industriale alla realizzazione del progetto, l’azienda proponente TECH-TRON metterà in campo le proprie competenze tecniche e la propria esperienza nel settore, qui di seguito riportate: • Progettazione, installazione e gestione di sistemi di telecomunicazioni tramite ponti radio e ricetrasmettitori. • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi di telerilevamento e telecontrollo; • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi telematici integrati; • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di impianti di alimentazione elettrica generata da pannelli fotovoltaici. • Progettazione, realizzazione, installazione e gestione di sistemi di Cablaggio Strutturato (LAN,

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WLAN, Building Automation, Cabling). Da sottolineare come con la realizzazione di questo progetto e quindi con l’introduzione di innovazione, l’azienda diversificherà e incrementerà le proprie competenze tecnologiche e tecniche, creando nuovi posti di lavoro e aprendosi a nuovi mercati. 3) Gli Enti Pubblici di Ricerca che partecipano sono 2, e sono l’Università degli studi di Napoli Federico II, nel soggetto del Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (DIET) e l’Università degli studi del Sannio, nel soggetto del Dipartimento di Ingegneria. In entrambi i dipartimenti, sin dalla loro fondazione, si svolgono attività di ricerca di base e applicativa pienamente centrate negli argomenti tipici della comunità ICT. Se il dipartimento della Federico II (DIET) è maggiormente focalizzato nelle aree dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dei campi elettromagnetici; il dipartimento del Sannio (DING) copre in maniera sinergica le aree proprie dell’Informatica: sviluppo ed ingegnerizzazione del software, e dei sensori optoelettronici. In particolare di seguito diamo una descrizione sintetica dei due dipartimenti: Il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (DIET) è stato istituito con il nome di Dipartimento di Ingegneria Elettronica (DIE) con D.R. del 16.9.83 ed attivato l'1.1.84. In esso hanno confluito i Gruppi di ricerca e didattica di Bioingegneria, Campi Elettromagnetici, Comunicazioni Elettriche ed Elettronica Applicata presenti allora nell'Istituto di Elettrotecnica. L'attuale denominazione è stata assunta con D.R. del 6.3.98. Il DIET fa parte del Polo delle Scienze e delle Tecnologie dell'Università Federico II di Napoli. Il DIET è sede di molteplici attività di ricerca, testimoniate da numerose pubblicazioni sulle più accreditate riviste internazionali, inquadrabili secondo quattro aree fondamentali: "Bioingegneria", "Dispositivi, microelettronica, e optoelettronica", "Elettromagnetismo applicato", "Telecomunicazioni ed elaborazione dei segnali", che trovano la loro naturale collocazione nei corrispondenti settori scientifico-disciplinari: Bioingegneria Elettronica (ING-INF/06), Elettronica (ING-INF/01), Campi Elettromagnetici (ING-INF/02), Telecomunicazioni (ING-INF/03). Il DIET partecipa al Consorzio ULISSE, al Centro Interuniversitario CIRMA ed ai Consorzi Interuniversitari CINE e CNIT ed è presente in molti programmi di ricerca europei e nazionali del MIUR, di Enti nazionali (ASI, CNR, ENEA, ISS), e della Regione Campania (Legge 41/94, POP). I ricercatori del DIET afferiscono inoltre a due Centri Regionali di Competenza (CRdC): il CrDC sulle "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (ICT) ed il CRdC sulle "Nuove tecnologie per le attività produttive". Il DIET è sede di numerosi laboratori a supporto delle attività didattiche e di ricerca, tra i quali un laboratorio polifunzionale attrezzato in modo da poter servire un'ampia gamma di insegnamenti del settore dell'Informazione. In condivisione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed il Dipartimento di Informatica e Sistemistica, il DIET possiede una attrezzata Biblioteca Interdipartimentale, dalla quale è possibile accedere anche a numerose biblioteche digitali. Le strutture del DIET occupano una superficie di circa 1200 mq, divisi tra due edifici del complesso di Via Claudio, più altri 100 mq dislocati alla Via Diocleziano n.328. Al 2005, il personale del DIET è composto da circa 40 unità di personale docente, da circa 15 unità di personale tecnico-amministrativo, e da circa 30 unità tra dottorandi, borsisti ed assegnisti di ricerca. Il Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio è stato istituito il 24 Ottobre del 2001 con l'elezione a Direttore del prof. Luigi Glielmo. Il Dipartimento di Ingegneria nasce come struttura scientifica volta alla promozione, organizzazione e gestione della ricerca scientifica e tecnologica a supporto della didattica nell'ambito dei settori scientifico-disciplinari prima dei corsi istituiti presso la Facoltà di Ingegneria e poi anche delle scienze matematiche, fisiche e chimiche presenti in altre facoltà dell'Ateneo. Le principali finalità del Dipartimento consistono nell'organizzazione e nello sviluppo della ricerca nei campi che fanno capo ai settori scientifico-disciplinari anzidetti e nel coordinare le

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10. Elementi per la valutazione della congruità e pertinenza di costi del Progetto

strutture, le attività e i programmi di ricerca, nel rispetto dell'autonomia scientifica dei singoli docenti e ricercatore e nel rispetto del loro diritto ad accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca. Inoltre il Dipartimento è deputato alla promozione della cooperazione tra le varie aree scientifiche e di un approccio multidisciplinare ai finanziamenti per la ricerca offerti dal Governo, dalle Regioni, dagli enti nazionali, da quelli internazionali, e in particolare dall'Unione Europea, dalle industrie. Infine esso si occupa di sostenere e verificare la qualità dell'attività di ricerca svolta al proprio interno con l'obbiettivo di guadagnarsi rilevanza scientifica in ambito nazionale e internazionale e di cooperare alle attività didattiche relative agli insegnamenti nei settori scientifico-disciplinari di propria competenza, con riferimento ai corsi di studio, ai masters e ai corsi di dottorato di ricerca. 4) L'azienda TECH-TRON, per lo sviluppo del progetto, sin da ora ravvede l'opportunità di avvalersi del supporto di consulenza esterna di OPTOSMART S.r.l., spin-off accademico con comprovata competenza nel settore della sensoristica e del Consorzio Technapoli per la interdisciplinarietà caratteristica del Parco Scientifico e Tecnologico. Inoltre, gli aspetti di project management si avvarrà del supporto di consulenza esterna dello studio ATC (Advanced Technology Consulting).

Descrizione

Per l’azienda TECH-TRON, i profili delle risorse impiegate sono i seguenti: o Tecnico Ricercatore (più di 10 anni di esperienza) o Tecnico Qualificato (da 3 a 10 anni di esperienza) o Tecnico specializzato (da 0 a 3 anni di esperienza) Il costo unitario di tali figure è congruente con il CCNL Metalmeccanici. Per gli EPR, le figure impegnate nel progetto sono le seguenti: • Professore I fascia • Professore II fascia • Ricercatore • Tecnico Senior (più di 3 anni di esperienza) • Collaboratore Junior (da 0 a 3 anni di esperienza) Il costo unitario di tali figure è congruente con quanto previsto nello Statuto dell’Università degli studi di Napoli Federico II e nello statuto dell’Università degli studi del Sannio in materia di compensi. Per quanto concerne le consulenze, i costi unitari applicati fanno riferimento ai tariffari 2006 sia dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli sia dell’Ordine dei Dottori Commercialisti. Di seguito si riporta l’effort richiesto per ciascun output: D1 Progetti di realizzazione componenti Tale output sarà ottenuto con l’impegno di risorse tecniche della TECH-TRON, del DIET e del DING con un effort previsto pari a 36,7 mesi uomo. Si utilizzeranno consulenze esterne, strumentazione/attrezzature e materiali direttamente imputabili all’attività di ricerca, indispensabili per tale deliverable. D2 Sensore IR per rilevamento puntuale antincendio Tale output sarà ottenuto con l’impegno di risorse tecniche della TECH-TRON con un effort previsto pari a 18,9 mesi uomo. Si utilizzeranno consulenze esterne, strumentazione/attrezzature

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11. Elementi per la valutazione del miglioramento della sostenibilità ambientale indotto dal Progetto

e materiali direttamente imputabili all’attività di ricerca, indispensabili per tale deliverable. D3 Rete di sensori wireless ad alimentazione autonoma Tale output sarà ottenuto con l’impegno di risorse tecniche della TECH-TRON con un effort previsto pari a 15,2 mesi uomo. Si utilizzeranno consulenze esterne, strumentazione/attrezzature e materiali direttamente imputabili all’attività di ricerca, indispensabili per tale deliverable. D4 Sistema di monitoraggio antincendio con potenzialità di allarmi automatici e previsioni delle evoluzioni sul territorio Tale output sarà ottenuto con l’impegno di risorse tecniche della TECH-TRON con un effort previsto pari a 5,5 mesi uomo. Si utilizzeranno consulenze esterne, strumentazione/attrezzature e materiali direttamente imputabili all’attività di ricerca, indispensabili per tale deliverable.

Descrizione

Per le finalità di supporto tecnologico alle attività di monitoraggio, prevenzione e supporto tecnologico all’avvistamento incendi boschivi, il progetto presentato da Tech-Tron si propone come strenuo ausilio alla sostenibilità ambientale. Infatti, la prestazione complessivamente offerta dalle organizzazioni dedicate alla lotta antincendio potrà avvalersi del nuovo supporto tecnologico con sensibile miglioramento dell’efficacia complessiva del sistema, potendo impiegare risorse complessivamente inferiori, seppure più professionalizzate, nelle attività di monitoraggio, mentre la disponibilità dell’ausilio tecnologico durante le attività di spegnimento sarà motivo di sicuro miglioramento dell’efficienza delle squadre di spegnimento. D’altra parte, l’esame per la valutazione della sostenibilità ambientale indotto dal progetto non può prescindere dal Decreto Ministeriale 10 settembre 1998, n°381 entrato in vigore nel gennaio 1999 che ha fissato i limiti massimi di inquinamento ambientale di origine elettromagnetica a cui le persone possono essere sottoposte. Se facciamo riferimento ad un’architettura basata sull’integrazione di tecnologie di sensoristica radiometrica, dobbiamo aprioristicamente prevedere la compatibilità di tale sistema con i limiti di tolleranza di inquinamento ambientale. L’analisi svolta per la valutazione del miglioramento della sostenibilità ambientale in relazione a tale progetto discende dalla esperienza acquisita dalla Tech-Tron, e dagli innumerevoli rilevamenti empirici effettuati in relazione alla realizzazione di impianti analoghi. Sulla base dei precetti e/o delle procedure contemplate nel sopra richiamato Decreto n. 381, la Tech-Tron ha avuto modo di rendere sempre più calibrate le misure dei campi elettromagnetici. In modo sistematico le misure Tech-Tron avvengono secondo la seguente procedura: - Definire il centro elettrico del sistema di antenna esistente ed un suo intorno significativo (avente raggio di circa 100 mt) - Individuare punti di bersaglio che saranno oggetto della misura privilegiando le zone di lavoro e quelle dove la permanenza delle persone può essere superiore alle 4 ore nell’arco della giornata. La valutazione dell’impatto elettromagnetico nell’interno delle aree oggetto delle installazioni delle nuove antenne fa riferimento ai limiti massimi di campo elettrico e campo magnetico a cui la popolazione può essere soggetta. Dato che il campo elettromagnetico di fondo presente in ambiente risulta difficilmente attribuibile a sorgenti particolari- impianti e frequenze note- per la salvaguardia della popolazione si assume in maniera conservativa il valore limite di esposizione ai campi elettrici più basso pari a 20 V/m nell’intervallo di frequenza da 3 a 3000 Mhz. Tale valore limite si riduce ulteriormente a 6 V/m in quei luoghi dove la popolazione si presume

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12. Elementi per la valutazione dell'impatto occupazionale indotto dal Progetto

che possa risultare esposta per un periodo non inferiore alle quattro ore nell’arco della giornata. La valutazione dell’impatto elettromagnetico ha il compito di verificare se ed in che misura, i valori di campo elettrico valutati teoricamente, risultano inferiori ai limiti di campo elettrico-ed ai corrispondenti limiti di campo magnetico e di densità di potenza- stabiliti dalla legge in vigore, al fine di garantire la non pericolosità del nuovo sistema radiante una volta introdotto nell’ambiente elettromagnetico esistente. Sulla base di quanto esposto finora ed alla luce dei valori calcolati e delle stime di impatto elettromagnetico ambientale relative all’insieme degli impianti finora realizzati dalla Tech-Tron, nell’intorno delle stazioni di radiocomunicazione, risultano rispettati i limiti prefissati dalla normative vigenti, che tutela l’esposizione della popolazione alle radiazioni non ionizzanti nell’intervallo di frequenze da 10 KHz a 300 GHz. Pertanto si ritiene che l’installazione e l’esercizio di tali stazioni organiche al Servizio Rilevamento incendi è conforme al Decreto Interministeriale 381/98. Considerato poi il sistema nella sua interezza, ovvero come insieme di strumenti, che hanno la loro logica esistenza in: • Un sottosistema di connettività, per la realizzazione della rete trasmissiva con cui raccogliere, concentrare e trasporto dei segnali dalla periferia al centro servizi destinatario della rete di monitoraggio, dove possano avvenire le elaborazioni dei dati ricevuti e la realizzazione dell’interfaccia uomo-macchina; • E in un sottosistema energetico, per l’alimentazione del dispositivo periferico in zone isolate non servite dalle reti energetiche nazionali, da risolvere mediante l’impiego di fonti sostenibili (essenzialmente di tipo fotovoltaico) fortemente ottimizzate per l’impiego in condizioni climatiche estreme, dove la dinamica stagionale e la difficile raggiungibilità dei siti richiede un attenzione particolare al miglioramento delle soluzioni esistenti, orientate ad applicazioni standard di tipo urbano e rurale generalmente meno gravose di quelle obiettivo dell’ottimizzazione, la totale autonomia energetica e lo sfruttamento della tecnologia wireless, rende del tutto non significativo l’impatto ambientale della struttura del sistema. Infine, tutte le attività che verranno svolte in seno a tale sistema, supportate da una infrastruttura per niente invasiva del territorio, contribuiranno inevitabilmente a migliorare la sostenibilità ambientale, o quanto meno a preservarla.

Descrizione

Abbiamo già sottolineato che il progetto rientra nell’ambito della Tutela Ambientale, con particolare riguardo ai sistemi tecnologici integrati di avvistamento incendi. Si porterà a compimento l’idea della realizzazione di un sistema completo, basato sull’utilizzo di un innovativo processore sensoriale di avvistamento incendi, sul quale verrà implementata l’intera architettura elettronica necessaria alla produzione, immagazzinamento e trasferimento di informazioni atte al monitoraggio e diagnostica dell’Ambiente. I temi principali sono: Tecnologie ICT per Monitoraggio e Diagnostica dell’Ambiente e del territorio: Allestimento di una piattaforma integrata hw/sw per la gestione e l’operatività delle grandi organizzazioni comprensoriali dedicate al contrasto del fenomeno degli incendi boschivi e controllo del territorio, con la finalità di realizzazione di un sistema integrato di rilevamento automatico delle situazioni di rischio nel momento in cui la percezione precoce dell’evento possa ancora essere contrastata con interventi mirati, efficaci e fortemente localizzati, ottimizzando l’uso di risorse umane, consentendo alle stesse una ulteriore e progressiva specializzazione professionale. Tecnologie ICT per multimedia: La postazione di rilevamento antincendio prevede

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13. Elementi per la valutazione della partecipazione finanziaria del soggetto proponente

l’associazione, nel dispositivo locale, del sensore innovativo con una telecamera per videoriprese di tipo tradizionale, per generare allarmistica verso il centro servizi in Sala Operativa integrata con la possibilità di videosorveglianza del comprensorio geografico sotto controllo. Tale dotazione consentirà di esplorare anche la possibilità di generare tecniche di Pattern Recognition del tipo ad hoc con cui aumentare il livello di automazione del sistema. E’ questa un’area tematica, dove nonostante l’intensiva automazione delle attività, è prevista l’attività di personale altamente qualificato, formato ad hoc. e-Collaboration: Realizzazione di un centro servizi, da allocare nella Sala Operativa, tramite il quale realizzare tutte le funzioni di coordinamento tra la Sala Operativa, che interagisce con enti esterni all’organizzazione, e le squadre attive sul territorio durante l’evento. Si prevede di sviluppare, quindi, un prodotto di controllo logistico integrato che gestisca le attività tipiche della catena di comando delle forze di sicurezza, attraverso la realizzazione del “brogliaccio” di registrazione delle attività sul campo in collegamento con l’operatore di sala, dell’integrazione con gli altri sistemi di radiocomunicazione assistita, della interfaccia con i sistemi GIS/SIT esistenti, dell’interfaccia con i sistemi di gestione delle flotte veicolari georeferenziate. Business improvement: La rivisitazione delle procedure di gestione della sala operativa può essere utile anche all’individuazione di nuovi margini di miglioramento dell’efficienza nei settori commerciali dove venga erogato servizio attraverso la gestione di flotte veicolari e squadre operative sul territorio (polizie locali, vigilanza privata, etc.), per le quali potrebbe pertanto nascere opportunità di immissione sul mercato di nuove soluzioni di office automation di tipo dedicato. Pervasive e-Mobile computing: da utilizzare, oltre ai canali dedicati alle comunicazioni tra Sala Operativa e operatori sul territorio (reti di emergenza tramite servizio Radio PAMR, servizio Radio su Rete Sincrona, servizio Radio Tetra, etc.), anche i canali di comunicazione offerti dalla telefonia cellulare di ultima generazione, per i quali si prevede di sviluppare interfaccia verso i servizi di messaggistica SMS e MMS, di collegamento audio VoIP, di interazione remota con Web Server (limitatamente alle reti 3G). Per ognuna di tali aree tematiche, associando ad ognuna di esse l’impatto occupazionale che ne deriva, sia riguardo alla PMI proponente che al cliente potenziale destinatario del sistema, si prevede un significativo incremento occupazionale, e quantitativo e qualitativo. Trattandosi di un sistema “migliorativo” di quelli analoghi presenti attualmente sul mercato, l’alta e puntuale specializzazione delle attività connesse, nonché l’aumentato numero delle stesse, convoglierà inevitabilmente verso scelte di ingaggio di personale altamente qualificato, e di alta riqualificazione di quello esistente. Essendo l’obiettivo di tali sistemi quello di determinare una ottimizzazione degli attuali standards di telerilevamento, ed operando con esso verso un miglioramento tecnologico dell’architettura che lo compone, si prevede inevitabilmente: • L’inserimento di nuove figure professionali all’interno della PMI proponente, • Il miglioramento e la ulteriore qualificazione professionale delle figure professionali attualmente presenti all’interno della PMI proponente, • L’inserimento di nuove figure professionali all’interno dei potenziali clienti destinatari, • Il miglioramento e la ulteriore qualificazione professionale delle figure professionali attualmente presenti all’interno delle piante organiche dei potenziali clienti destinatari.

Partendo dai valori ottenuti in tabella 7.2, si otterrà la percentuale di riduzione del contributo

richiesto, dividendo il totale della riga 5 della tabella 7.2 per il totale della riga f della tabella

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Il documento "14. Monitoraggio in itinere e verifica ex post dei progetti" deve essere anche incluso per la verifica/stampa.

Data della Stampa: 20-nov-2006 11.09.47

7.1. Per ciascun punto percentuale sarà attribuito un punto nell'ambito di questa voce, sino al massimo previsto di 5 punti.

La PMI proponente possiede l’affidabilità finanziaria secondo i parametri del bando 3.17. Infatti: a) il parametro “congruenza tra capitale netto e costo del progetto” è soddisfatto, come si evince di seguito: CN > (CP-I)/2 CN Capitale netto = € 722.451,76 CP Costo del Progetto = € 1.350.000,00 I Agevolazione calcolata sulla base della percentuale minima = € 540.000,00 (CP-I)/2 = € 405.000,00 CN > € 405.000,00 b) il parametro di onerosità della posizione finanziaria è soddisfatto, come si evince di seguito: OF/F < 8% OF Oneri finanziari netti annui quali risultano dall’ultimo bilancio approvato = € 57.307,23 F Fatturato annuo quale risulta dall’ultimo bilancio approvato = € 8.008.986,06 OF/F = 0,71% Inoltre la percentuale di riduzione del contributo richiesto è pari a 5%

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