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SISTEMI INFORMATIVI PER LA GESTIONE DELL’AZIENDA
dott. ing. Francesco [email protected]
dott. ing. Francesco Guerraa.a. 2009/2010
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Programma del corso
Introduzione ai sistemi informativi aziendali: fondamenti concettuali
Il sistema informativo nelle aziendei sistemi informativi per il supporto alle attività operative I sistemi informativi aziendali direzionali
I Database relazionali e il linguaggio SQL
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Modalita’ di esame
E’ prevista una prova di valutazione in forma scritta composta di domande aperte e esercizi.Sito web:http://www.dbgroup.unimo.it/~guerra/sigda0910/
http://dolly.economia.unimo.it/2009/
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Testi
Giampio Bracchi , Chiara Francalanci, Gianmario Motta –Sistemi informativi per l’impresa digitale – McGraw-Hill Libri Italia, 2005 (tranne capitolo 2 e 8)Domenico Beneventano, Sonia Bergamaschi, Francesco Guerra, Maurizio Vincini – Progetto di Basi di DatiRelazionali – Pitagora editrice Bologna (solo i capitoli 2 e 4)Testi di approfondimento per I sistemi informativi aziendali
Giampio Bracchi , Chiara Francalanci, Gianmario Motta –Sistemi informativi e aziende in rete – McGraw-Hill Libri Italia, 2001 Luciano Marchi, Daniela Mancini (a cura di) – Gestione informatica dei dati aziendali, Franco Angeli, 2003Pier Franco Camussone – Informatica, organizzazione e strategie – EtasLibri, 1998
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La societa’ dell’informazione
Information Technology (IT): complesso di attività di creazione, raccolta, elaborazione (automatica), immagazzinamento e distribuzione dell’informazione, e tutti i processi e i dispositivi che rendono tutto ciò possibile. L’IT (Information Technology) influenza e modifica ormai ogni ambito della nostra vita.L’aspetto della comunicazione e dello scambio di informazioni (ICT, Information and CommunicationTechnology) sta diventando più importante di quello della semplice elaborazione dei dati. Il contesto socio economico nel quale si collocano le tecnologie ICT e’ detto societa’ dell’informazione.
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La societa’ dell’informazione
A differenza di altri cambiamenti tecnologici il rapido sviluppo e la diffusione della società dell’informazione influenzano tutti i settori economici, le strutture lavorative eorganizzative, i servizi pubblici, le attività culturali e sociali.Nuovo settore economico: produzione e commercializzazione delle tecnologie informatiche e delle tecnologie digitali. Questo ha favorito:
Domanda di informazione da parte degli utenti aziendaliRevisione e semplificazione dei processi interni alle aziende, con un incremento dell’efficienza e della produttivita’complessiva (BPR – Business Process Reengineering)Informazione diventata una risorsa produttiva determinante
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Sistema informativo e sistema delle informazioni
In ambito aziendale, il sistema delle informazioni e’ ilcomplesso organico di informazioni che rappresenta lo “stato” dell’impresa.
Tale stato dipende sia dai valori che assumono le variabili chedescrivono le attivita’ dell’azienda sia dalle logiche di rilevazione adottate.
Possibilita’ di rappresentazione dei fenomeni:Utilizzando il metodo piu’ adeguato rispetto alle finalita’conoscitive della realta’ in oggettoUtilizzando le variabili che descrivono in maniera piu’ fedele ilfenomeno
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Sistema informativo e sistema delle informazioni
Le logiche prescelte per la rappresentazione dei fenomeninon fanno parte in senso stretto del sistema delleinformazioni, ma condizionano e determinano le informazioni stesse.Le logiche, i metodi e le metriche di rilevamento deifenomeni non fanno neppure parte del sistema che produce e gestisce le informazioni, ma ne costituiscono un presupposto fondamentale.Il sistema informativo si puo’ definire genericamente come quel complesso di elementi che rileva in modo sistematico e organizzato i fenomeni economici di interesse dell’aziendacon lo scopo di rappresentarli in modo organico, attraversola tecnologia piu’ appropriata e applicando le logiche e i metodi suggeriti dalle discipline di economia aziendale per le diverse classi di fenomeni.
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Sistema informativo e sistema delle informazioni
Sistema delle informazioni
Insieme delle informazioniqualitative, quantitative, monetarie e non monetarie cherappresentano lo stato attuale, passato o prevedibile nel futurodei fenomeni di interesse
Sistema informativo
Insieme di elementi responsabiledelle attivita’ di rilevazione e rappresentazione dei fenomenisvolte in modo sistematico e con tecnologie appropriate
Realta’ da rappresentare
Fenomeni di interesse:• Fenomeni interni• Fenomeni esterni(combinazioni economiche di interesse)
Discipline economico-aziendali
Logiche e metodi di rilevazione che siritengono adeguati in relazione allenecessita’ conoscitive della realta’ in analisi
Cammussone, 1990
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Sistema informativo e sistema delle informazioni
L’interesse degli specialisti di informatica aziendale e’rivolto al sistema informativo. Il sistema informativo ha forti dipendenze da aspetti esterni al sistema stesso:
Identificazione delle informazioni da produrre attraverso ilcoinvolgimento dei destinatari delle informazioni stesse chedevono indicare gli elementi piu’ idonei in rapporto alle loronecessita’Conoscenza delle logiche e dei metodi di rappresentazione deifenomeni aziendali adottati nell’impresa per le diverse classi di fenomeni, allo scopo di potere stabilire gli opportuni processidi produzione delle informazioni.
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Tecnologia dell’informazione e sistema informativo
Il termine tecnologia nella sua accezione piu’ generalecomprende l’hardware utilizzato, l’esperienza e la conoscenza delle persone, le caratteristiche degli oggetti sucui il lavoro viene eseguito.Nel caso della tecnologia dell’informazione, l’hardware, la conoscenza e le competenze tecniche vanno sotto il nomedi sistema informativo, il lavoro ha come oggettol’informazione e il sistema tecnico associato viene chiamatosistema informatico.
Sistema Informativo
Sistema Informatico
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Perche’ “sistema” informativo?
Il concetto di sistema viene utilizzato per descrivere dellerealta’ complesse che verificano le seguenti condizioni:
Sono costituite da un insieme di elementi distinguibili gli unidagli altriI componenti interagiscono fra di loroE’ possibile individuare degli obiettivi che determinano ilcomportamento del sistema
Il sistema informativo e’ un sistema di tipo “aperto” cioe’che interagisce con l’ambiente. L’ambiente e’ fonte di input per il sistema informativo e a esso sono rivolti gli output del sistema
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Caratteristiche dell’informazione
L’informazione ha delle caratteristiche che la distinguono daqualsiasi altra risorsa organizzativa:
Differenza funzionale: l’informazione e’ la risorsa essenzialedei processi gestionali. Questo implica un legame tra il sistemainformatico e le economie di scopo. L’informazione e’ una risorsa immateriale, non e’ facilmentedivisibile e appropriabile. E’ soggetta a obsolescenza e puo’fornire ritorni non decrescenti con l’uso.L’informazione e’ non-depletable e self-generating.
Uno degli effetti dell’innovazione del sistema tecnico e’quello di creare una distribuzione bimodale delle aziende: gli investimenti in informativa sembrano accentuare in positivo prestazioni gia’ elevate e in negativo prestazioni al di sotto della media del settore.
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Caratteristiche dell’informazione
L’aumento incontrollato dell’informazione (information overload) puo’ contribuire al peggioramento delleinformazioni: e’ lo sforzo per filtrare la totalita’ dell’input e ottenere un sottoinsieme di informazioni utili.Studi empirici hanno dimostrato come l’underloadinformativo genera entro certi limiti maggiore efficienza ed efficacia.Overload informativo comporta una maggiore soddisfazionedei decisori che tendono a procurarsi piu’ informazione di quanta ne abbiamo necessita’.
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Il patrimonio dei dati
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Il processo di produzione delle informazioni
Sistema InformativoDati Informazione
Dato = rappresentazione originaria e non interpretata di un fenomeno; elementi di informazione costituiti da simboliche devono essere rielaboratiInformazione = notizia, elemento che consente di avereuna conoscenza piu’ o meno esatta di fatti, situazioni e modi di essereAd esempio la stringa Francesco Guerra e SistemiInformativi di azienda sono due dati che combinatiforniscono l’informazione sulla docenza di un insegnamento.
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Il ruolo dei dati
I dati rappresentano la materia prima necessaria alla produzione delle informazioni. Si puo’ distinguere tra:
Dati elementari: rappresentazione oggettiva, fenomenologica dei dati di interesseDati sintetici: elaborazione e aggregazione di dati elementari.
Il responsabile della progettazione e della gestione del patrimonio dei dati deve tenere conto
del contenimento dei volumi di dati da trattare produzione di sintesi che possano pregiudicare la produzione di informazioni che potrebbero risultare necessarie in seguito.
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Il valore dei dati
Il valore dei dati e’ rappresentato dalla sua capacita’ di rispondere alle esigenze informative di chi a esso fa ricorso per la produzione di informazioni corrette, esaustive e tempestive.La qualita’ del patrimonio dipende dalle seguenti caratteristiche:
La completezza con cui rappresenta i fenomeni di interesse nella azienda (in senso qualitativo e quantitativo)La omogeneita’ di rappresentazione adottataGli aspetti temporali della rappresentazione:
FasaturaTempestivita’Frequenza di aggiornamento
La fruibilita’ del patrimonio dei dati da parte di chi desidera informazioni da esso desumibili
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Il valore dei dati
Nella definizione delle modalita’ di rappresentazione dei fenomeni e’ determinante
il ruolo delle aree disciplinari (o delle funzioni aziendali) che si occupano dei fenomeni in questione.L’omogeneita’ di rappresentazione dei fenomeni
rispetto la procedura che rileva il fenomeno rispetto al tempo nel quale viene effettuata la rilevazione.
Eventuali variazione nei criteri di rilevazione/rappresentazione di un fenomeno produce come conseguenza l’impossibilita’ di effettuare delle comparazione tra i dati contenuti negli archivi storici.
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La costituzione del patrimonio dei dati
Nella predisposizione del patrimonio di dati da memorizzare si devono affrontare tre tipi di difficolta’:
Problemi di ordine concettuale (quali dati sono da archiviare)Problemi di ordine tecnico (quale organizzazione deve essere adottata per effettuare l’archiviazione)Problemi di ordine economico (quanti dati possiamo archiviare e quali modalita’ di rilevazione dei fenomeni/inserimento dati adottiamo).
La scelta dei dati da archiviare e’ un compito degli utenti, quella delle modalita’ e’ un compito degli specialisti informatici.Due tipologie di dati:
Dati strutturati (o formattati)Dati non strutturati (o non formattati)
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L’organizzazione dei dati strutturati
Il patrimonio dei dati puo’ essere memorizzato secondo Tecniche semplici (o elementari): fileTecniche complesse (o progredite): database
I database forniscono delle metodologie per memorizzare i dati con maggiore sicurezza garantendo un tempo di accesso maggiormente rapido.
Real-timeElevatiMolto ripetitive/ utilizzano relazioni predefinite
Analitici/ dinamici/recenti
Operativi
Accettabili anche tempi medio lunghi
ContenutiPoco prevedibili/ estemporanee/ con relazioni complesse
Sintetici/stabili/storici
Direzionali
TEMPI DI RISPOSTA
VOLUMIPROCEDURE DI CONSULTAZIONE
CARATTERI-STICHE DEI DATI
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I dati non strutturati
E’ possibile digitalizzare e quindi gestire tramite elaboratore qualsiasi forma di conoscenza: questo consente di gestire le informazioni non strutturate (musica, video, immagini ma anche testo privo di alcuna strutturazione)Molto spesso le informazioni non strutturate digitalizzate sono collegate a informazioni strutturate e ne costituiscono un compendio (ad esempio protocollo informatico di una P.A.)
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I dati esterni
Le aziende hanno la necessita’ di avere la conoscenza dell’ambiente nel quale operano e questo avviene attraverso:
Istituti di ricercaAssociazioni di categoriaEnti pubbliciAziende specializzate
Quando le basi di dati sono offerte sul mercato, sono corredate da servizi di query language predisposti per l’utenza non specialistica (interfacce grafiche).Tra le fonti esterne si collocano le informazioni accessibili via web o anche via CD/DVD specifici (enciclopedie giuridiche/specialistiche).
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Dai dati alle informazioni
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Sistemi informativi, informazioni e dati
Le attivita’ di raccolta, organizzazione e conservazione deidati costituiscono uno dei principali compiti del sistemainformatico.
garantisce che i dati vengano conservati in modo permanente, aggiornati e resi accessibili alle interrogazioni.
L’esistenza del sistema informativo e’ indipendente dallasua automatizzazione che avviene con il sistemainformatico (i sistemi informativi esistono da prima dell’introduzione dei calcolatori elettronici).Nei sistemi informatici, per ragioni tecnologiche e di semplificazione, il concetto di rappresentazione e codificaviene portato all’estremo: le informazioni sonorappresentate attraverso dati che hanno bisogno di essereinterpretati per fornire informazioni. E’ possibile effettuare una analogia tra il rapporto dati –informazione e quello tra materie prime – prodotti finiti.
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Dai dati alle informazioni
Acquisizione Dato
Dato
Dato
ElaborazioneAcquisizione
Acquisizione
Dato
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Emissione
Informazioni
Destinatari
Fenomeni
1 Fase.Acquisizione dei dati elementari
2 Fase:Passggio da dati elementari a dati sintetici
3 Fase.Emissione dell’informazionefinale
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Dai dati alle informazioni
Tra i dati di partenza e le informazioni finali ottenute sonoprodotti dei semilavorati intermedi definibili come datisintetici.
I dati elementari possono avere carattere di oggettivita’, I dati sintetici trovano la loro giustificazione in base a esigenzetecniche e economiche.
Il passaggio da piu’ dati elementari a un dato sinteticoriduce il potenziale informativo originariamente possedutodai dati stessi.Il processo di sintesi riduce il carattere di oggettivita’ a causa del criterio di sintesi frutto di un particolare modo di considerare i dati e di metterli in corrispondenza fra di loro.
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Le informazioni
In un sistema informativo aziendale, l’informazione non e’altro che il dato sottoposto a un processo che lo ha resosignificativo per il destinatario e importante per il processodecisionale.I dati possono essere archiviati e permanere nel sistema, le informazioni sono create per essere utilizzate daldestinatario che le ha richieste
E’ normalmente eccessivamente costoso (quando non possibiletecnicamente) memorizzare tutte le informazioni elementari.
L’informazione e’ completamente definita quando vienespecificata la modalita’ (il processo elaborativo) attraversola quale si e’ dato origine alla informazioneA causa del fatto che l’informazione e’ destinata a un utente, e’ indispensabile specificare la modalita’ di presentazione della stessa.
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Elementi che caratterizzano l’informazione
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Modalita’ di presentazione
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Il Sistema Informativo
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Definizione di Sistema Informativo
Una definizione completa di Sistema Informativo deve considerare i diversi aspetti sotto cui i sistemi informativi sipresentano:
Sistemi informativi come applicazione informaticaSistemi informativi sotto il profilo funzionaleIl modello organizzativo sotteso al Sistema Informativo
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SI: il modello informatico
Descrive come i SI sono implementati:Modello applicativo:
Architettura del software applicativo (basato su tre strati fondamentali: interfaccia verso l’utente, esecuzione delle regole gestionali e gestione delle basi di dati)
Modello tecnologicoArchitetture hardware e di rete (formate da sistemi hardware e dalle interconnessioni fra di essi)
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SI: il modello informatico (2)
Modello applicativo: lo strato di presentazioneIl dialogo con l’utente e’ fatto attraverso una GUI (GraphicalUser Interface) per mostrare e registrare i dati.L’evoluzione della GUI e’ sostanzialmente compiuta attraverso la standardizzazione di una unica interfaccia di dialogo e di accesso ai dati.
Modello applicativo: lo strato delle regoleLe regole sono la logica secondo cui il SI elabora i dati immessi attraverso lo strato di presentazione e/o estratti dalla base didati.Le regole possono essere realizzate con vari linguaggi e tecnologie
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SI: il modello informatico (3)
Modello applicativo: lo strato dei datiFornisce strumenti per strutturare le basi di dati e per accedere alle basi di datiLe basi di dati sono raccolte permanenti di dati organizzati secondo uno schema
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SI: il modello informatico (4)
Modello tecnologico: architettura di elaborazioneSpecifica i ruoli con cui i sistemi hardware interagiscono al fine di compiere delle elaborazioni: deve essere in grado di fare interagire gli strati del modello informaticoIl modello client-server ad esempio soddisfa tali regole: le comunicazioni fra gli applicativi avvengono con lo scambio di messaggiLe architetture client-server possono essere realizzate secondo diverse opzioni: “fat client”, “thin client” e in diversi strati
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SI: il modello informatico (5)
I sistemi client/server possono operare su piu’ strati. Parallelamente al numero di livelli aumenta la scalabilita’del sistema.
Client
Server
PresentationServer
ApplicationServer
DatabaseServer
Browser
Web Server
ApplicationServer
DatabaseServer
2-tier 3-tier 4-tier
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SI: il modello informatico (6)
Indipendenza dalla localizzazione e dallamacchina utilizzata
Trasparenza
Ruoli specializzati e “stratificati” nella architetturaSpecializzazione
Intervallo di tempo fra la richiesta di un servizio e la risposta
Tempo di risposta
Controllo degli utenti sull’accesso alle risorseSicurezza
Crescere o descrescere rispetto alle realinecessita’
Scalabilita’
Si tende a implementare una disponibilita’ 24 x 7Disponibilita’
Requisiti architetturali e prestazionali
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SI: il modello informatico (7)I sistemi legacy e la loro evoluzione
Sistemi legacy = sistemi ereditati e quindi identificanosolitamente le soluzioni architetturali non allo stato dell’artecon la tecnologia corrente.I sistemi legacy sono i sistemi basati su mainframe (un grande elaboratore centrale) al quale si collegano deiterminali poco sofisticati (in generale con interfaccia a caratteri). Sono normalmente utilizzati perche’ sono sistemi affidabili(l’uso rende affidabile l’applicazione) e il cui funzionamentoe’ indispendabileEvoluzione dei sistemi legacy
Downsizing: trasformazione verso nuove architettureclient/serverWrapping: definizione di funzioni server di alto livellorichiamabili mediante interfacce client standard chemascherano la reale struttura del software
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SI: il modello informatico (8)
Modello tecnologico: architettura di reteLe reti possono essere classificate secondo diverse prospettive: estensione, livello gerarchico, modalita’ di funzionamento
Classificazione per estensione fisica / livello gerarchicoLAN: Local Area NetworkMAN: Metropolitan Area NetworkWAN: Wide Area Network
Classificazione per funzionamentoInternetIntranet: rete interna privata che puo’ includere diverse LAN interconnesse. Le Intranet utilizzano i protocolli tipici di Internet e quindi implementano a “livello locale” le funzionalita’ di Internet. Possono essere connesse a Internet con gateways e protette da firewallExtranet: la parte della propria Intranet accessibile dall’esterno da utenti autenticati
Reti pubbliche e reti private (e VPN – Virtual Private Network)
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SI: il modello funzionale
Descrive le esigenze gestionali di elaborazione della informazione cui rispondono i SI (“che cosa” il SI deve fare a prescidere da come lo deve fare). Il modello integra varie prospettive
Modello del flusso: descrive il flusso delle attivita’ che il SI supportaModello dei casi di uso: definisce il contenuto delle singole elaborazioniModello delle informazioni: definisce la struttura e i contenutidella base di dati
I modelli funzionali sono espressi mediante notazioni formali. Negli ultimi anni si e’ affermato il formalismo UML.
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La modellazione UML
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UML – i componenti
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Use-Case Modeling
Un use case e’ una tecnica di modellazione usata per descrivere che cosa un nuovo sistema dovrebbe fare o checosa un sistema esistente gia’ fa.I componenti principali di una modellazione use-case sono:
Gli use case: descrivono una sequenza di azioni che fornisconoqualcosa con un valore misurabile per un attoreGli attori: un attore e’ una persona, un’organizzazione o un sistema esterno che gioca un ruolo in una o piu’ interazioni con il sistemaLe associazioni: collegano gli attori agli use case
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Use-Case Modeling (2)
I principali obiettivi della modellazione use-case sono:Decidere e descrivere i requisiti funzionali di un sistemaFornire una descrizione chiara e consistente di cio’ che ilsistema dovrebbe fareFornire una base per effettuare dei test di verifica del sistema
Differenti tipologie di utenti hanno interesse nellacostruzione di un use-case:
I clienti (end-users): Descrizione delle funzionalita’ del sistema e come il sistema sara’utilizzatoDescrizione del software nella terminologia dell’utente per esprimere i desideri dell’utente
Gli sviluppatoriNecessita’ di capire come il sistema dovrebbe funzionare
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Use-Case Diagram
Un modello use-case e’ descritto in UML come un use-case diagram e un modello use-case puo’ essere diviso in unaserie di diagrammi use-case.Elementi:
Sistema
Relazioni
Use-case
Attore
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Attori
Un attore rappresenta una tipologia e non una istanzaE’ possibile definire tipologie di attori principali e attorisecondariGli attori possono essere posti in relazione di generalizzazione gli uni con gli altri
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Use cases
Un use case rappresenta una funzionalita’ completa, cosi’come percepita da un utente
Rappresenta quindi un insieme di sequenze di azioni che un sistema esegue e che portano a un risultato osservabile che ha valore per uno specifico attoreUn use case e’ sempre inizializzato da un attoreUn use case fornisce un valore a un attoreUn use case e’ completo
Gli use case sono connessi agli attori attraverso dellerelazioni che normalmente sono di tipo 1 a 1 e senza alcunadirezioneUna istanzazione di un use case e’ detta scenario e rappresenta l’uso reale del sistema.
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Relazioni tra use case
Ci sono tre tipi di relazioni tra use cases:Extends: si tratta di una relazione di generalizzazione nellaquale un use case ne estende un altro aggiungendo delleazioniUses: si tratta di una relazione di generalizzazione nella qualeun use case usa un altro use case come parte di un use case specializzato. Il comportamento del use case generale e’inclusoGrouping: se un numero di use case gestisce delle funzionalita’simili o in relazione, questi possono essere raggruppati un unpacchetto UML.
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Esempio: funzionamento di ebay
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Activity diagram
Gli activity diagram catturano le azioni e i risultati delleazioni. In particolare, sono utilizzati per:
Rappresentare il lavoro che viene effettuato quando si staeseguendo una operazioneMostrare come un insieme di azioni collegate possono essereeseguiteMostrare come una istanza di un use case e’ eseguita in termini di azioniMostra come un processo e’ eseguito in termoni di lavoratori(attori), flusso di lavoro, organizzazione e oggetti.
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Activity diagram: notazione
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Nodo finale
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Flusso
Biforcazione (attivita’ in parallelo)
Unione
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Decisione
Fusione
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Activity diagram: esempio 1
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Activity diagram: esempio 2
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SI: il modello funzionale (2)
Modello funzionale: il modello di flussoUn’opera gestionale e’ definibile come un flusso di attivita’collegate. In particolare:
Una successione di attivita’Svolte da una o piu’ organizzazioni in una o piu’ localita’ che utilizzano una gamma di risorseSu oggetti materiali e immaterialiChe risponde alle richieste di uno o piu’ utentiProducendo uno o piu’ prodotti/servizi materiali/immateriali
Le caratteristiche elencate definiscono la configurazione di un processo e permettono di classificare i processi rispetto a una serie di punti di vista rilevanti per i SI: complessita’ (numero di attivita’ e relazioni tra di esse), localizzazione, materialita’degli oggetti
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SI: il modello funzionale (3)
Modello funzionale: il modello di flussoEsempio di modello di flusso per descrivere una campagna promozionale
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SI: il modello funzionale (4)
Modello funzionale: il modello di flussoLa configurazione dei processi gestionali e la configurazione del SI sono processi interdipendenti
Processi delocalizzati e multi-organizzativi aumentano le esigenze di documentazione, comunicazione e monitoraggio e quindi implicano un SI maggiormente evoluto.
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SI: il modello funzionale (5)
Modello funzionale: il modello delle informazioniIl modello delle informazioni definisce il contenuto informativodel SI. L’informazione è una risorsa a prescindere dal processo che la usa. Il modello della base di dati è rappresentato mediante schemi, che descrivono la struttura a prescindere dalla realizzazione informatica. Lo schema specifica:
Le classi di informazioni contenute nello schemaLe proprietà di ogni classeLe relazioni che intercorrono tra le classiLe operazioni applicabili a ogni classe
I dati memorizzati nella base di dati rispecchiano i diversi ruoli dell’informazione nel processo gestionale: registrano le proprietà statiche degli oggetti e la dinamica del processo.
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SI: il modello funzionale (6)
Modello funzionale: il modello delle informazioniLa base di dati memorizza dati distinti:
Dati anagrafici: descrivono le proprietà strutturali dell’oggetto. Un alto numero di dati anagrafici aumenta il rischio di errori. Dati dinamici: descrivono gli eventi che il SI elabora e gli aggiornamenti nella base di dati. Il sistema mantiene traccia diogni aggiornamento attraverso una serie di log che permettono ilroll-back della operazione in caso di errore.Indici: sono il risultato di elaborazioni di tipo statistico, con lo scopo di fornire indicazioni sull’andamento delle operazioni.Altre tipologie di dati: per memorizzare ad esempio dei parametri di elaborazione (tabelle per indicare quale operazione può fare il determinato utente).
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SI: il modello organizzativo
Il modello organizzativo descrive l’uso e l’utilità di un SI all’interno di una azienda.
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SI: il modello organizzativo
Con il termine sistema informativo automatizzato si intende la parte del sistema informativo che e’ basato su tecnologie informatiche. I modelli di origine informatica sono rivolti allacomponente automatizzata del sistema, ma possono essere estesi alla rappresentazione dell’intero sistemaIntroduzione dell’informatica nell’impresa, come processo di automazione:1. Applicazioni di natura operativa, ripetitiva e burocratica (alto
volume delle operazioni giustificava l’investimento iniziale).2. Le applicazioni diventano sempre piu’ complesse:
dall’elaborazione delle paghe si e’ passati alla gestione dei magazzini componendo in questo modo il “sistema di elaborazione dati”
3. Si e’ costituito un supporto informativo in grado di produrre delle informazioni sull’andamento delle attivita’ di supporto alla direzione, creando il sistema di “reporting direzionale” o anche il “sistema informativo per il controllo direzionale”.
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SI: il modello organizzativo
Sono due gli obiettivi del sistema informativo:Automatizzare le attivita’ burocratiche dei livelli esecutivi dell’azienda (sistema di elaborazione dei dati);Informare i responsabili della gestione sull’andamento delle attivita’ operative di cui hanno la responsabilita’ (reportingdirezionale)
Le altre esigenze informative possono essere soddisfatte dai “sistemi di supporto per le decisioni non strutturate e non routinarie”. Tali sistemi sono utilizzati quando non e’ stata ancora formalizzata una procedura per affrontare il processo decisionale. Ad esempio:
Quando gli obiettivi sono numerosi e in conflitto.Quando non c’e’ certezza sull’azioneQuando la scelta da fare si presenta raramente ed e’ rilevante deve essere trattata attraverso sistemi “su misura”
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SI: il modello organizzativo
I sistemi di supporto alle decisioni richiedono il fattivo coinvolgimento dell’utente. Esistono diverse applicazioni, ad esempio:
Analisi di un portafoglio di ordini sulla base di criteri di volta in volta suggeriti dagli interessatiStudio di conseguenze delle scelte decisionali (what if analysis)
Il sistema informativo deve quindi soddisfare a tre esigenze:
Elaborazione dei datiSistema di reporting direzionaleSistema di supporto alle decisioni non strutturate
Le distinzioni introdotte nei tre aspetti hanno solitamente un valore piu’ teorico che pratico, visto che nella realta’ e’frequente il caso di applicazioni che integrino le funzionalita’
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SI: il modello organizzativo
Massima flessibilita’Costanza e coerenza nel tempo e nello spazio
Costanza e coerenza nel tempo e nello spazio
Costruzione di modelli ad hoc in relazione alle esigenze
Reporting standardizzato con segnalazione di anomalie
Largo uso di procedure standard
Accettate le approssimazioni purche’ giustificate
Enfasi su tempestivita’ e affidabilita’ dei risultati
Enfasi su validita’, precisione e accuratezza
Rivolto al futuro o alla spiegazione di cause di eventi aziendali
Consuntiva attivita’ avvenutaSegue le attivita’ correnti
Orientato all’efficaciaOrientato all’efficienza e all’efficacia
Orientato all’efficienza
Richiede un uso attivo del supporto
Comporta una lettura attenta delle informazioni
Prevede un uso passivo
Supporta attivita’ manageriali o di staff
Produce informazioni per il controllo direzionale
Supporta l’attivita’impiegatizia
Sistemi di supporto alle decisioni non strutturate
Sistemi di reportingdirezionale
Sistemi di elaborazione dati
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SI: il modello organizzativo
Le aziende non agiscono per avere tre sistemi informativi differenti, ma delle applicazioni che rispondano alle esigenze della struttura organizzativa.
E’ difficile ad esempio effettuare una netta distinzione fra le applicazioni operative e quelle di reporting in quanto le seconde dipendono dalle prime.Piu’ spesso l’unica area a se stante e’ quella del supporto alle decisioni che e’ debolmente collegata con il resto del sistema, con il rischio di avere strumenti molto efficaci ma che non si integrano in una visione unitaria.
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SI: il modello organizzativo
Sistemi informativi direzionaliEIS = Executive Information SystemESS = Executive Support SystemEISS= Executive Information Support System
Sistemi di supporto alle decisioniDSS = Decision Support System
Sistemi di reportingMIS = Management Information System
Reporting System
Sistemi informativi operativiEDP = Electronic Data ProcessingDP = Data ProcessingTP = Transaction Processing
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Tipologie di Sistemi Informativi
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Le tipologie dei sistemi informativi
Sistemi gestionali o transazionali: hanno come obiettivol’informatizzazione della attivita’ strutturate e ripetitive(attivi soprattutto nei settori operativi e di controllo);Sistemi per l’automazione d’ufficio: lo sviluppo delle reti ha favorito una loro trasformazione da sistema di supporto alleattivita’ individuale a sistemi per le attivita’ di gruppo, attraverso la condivisione di programmi e dati oltre che di risorse tecnologiche;Sistemi di comunicazione: sono sistemi che facilitano lo scambio di comunicazioni informali tra operatori coinvoltinelle stesse attivita’;Sistemi di gestione dei flussi di lavoro: coordinano le attivita’ di insiemi di persone coinvolte negli stessi processi, formalizzando il flusso di lavoro che guida l’esecuzione di altre procedure manuali o informatizzate
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Le tipologie dei sistemi informativi
Sistemi statistici: hanno l’obiettivo della rilevazione di dati da unao piu’ fonti, la loro organizzazione, analisi e aggregazionestatistica per fini conoscitivi e di pianificazione;Sistemi di supporto alle decisioni: sono sistemi realizzati per i livelli dirigenziali delle aziende. Sono classificati come DSS (Decision Support Systems) se concorrono alla valutazione di ipotesi e alternative per decisioni poco strutturate, MIS (Management Information Systems) se forniscono supporto allavalutazione di decisioni strutturate per il livello di controllo, EIS (Executive Information Systems) se hanno una elevatainterattivita’ e flessibilita’ nella produzione dei dati di sintesiSistemi in tempo reale: sistemi di controllo industriale, in cui la variabile tempo e i vincoli temporali sono critici;Sistemi territoriali: nei quali l’aspetto geografico (riferimento di informazioni a posizioni sul suolo) e’ fondamentale.
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L’informatica aziendale rispetto le altre discipline
Informaticaaziendale
Economia Aziendale•Sistemi informativinelle aree funzionali•Teoria delle decisioni•Aziende virtuali
Statistica•Controlli di qualita’•Ricerche di mercato•Perivisioni•Data mining
Ricerca operativa•Controllo della produ-zione negli stabilimenti•Minimizzazione scarti•Logistica spedizioni
Scienzadell’informazione•Database•Intelligenza artificiale•Sviluppo software
Diritto•Protezione dei dati•Diritti di autore•Diritto del lavoro
Psicologia•Ergonomia del sw•Effetti dell’introduzionedei sistemi informativi
Matematica•Codifica
Mertens et al.: Informatica aziendale, McGraw-Hill
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Bibliografia
Giampio Bracchi , Chiara Francalanci, Gianmario Motta: Sistemi informativi per l’impresa digitale – McGraw-Hill Libri Italia, 2005Giampio Bracchi, Chiara Francalanci, Gianmario Motta: Sistemi informativi e aziende in rete: McGraw-Hill 2001Mertens et al.: Informatica aziendale, McGraw-Hill 1999Carlo Batini, Barbara Pernici, Gaetano Santucci SistemiInformativi, Vol I, II, Franco Angeli 2001