1 RAPPORTO ECONOMIA MASSA-CARRARA ANNO 2004 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA...

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1 RAPPORTO ECONOMIA RAPPORTO ECONOMIA MASSA-CARRARA MASSA-CARRARA ANNO 2004 ANNO 2004 CAMERA DI COMMERCIO CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA AGRICOLTURA MASSA - CARRARA MASSA - CARRARA ISTITUTO DI STUDI E ISTITUTO DI STUDI E RICERCHE RICERCHE Azienda Speciale della CCIAA Massa- Azienda Speciale della CCIAA Massa- Carrara Carrara Partecipata da : Amministrazione Partecipata da : Amministrazione Provinciale, Comunità Montana della Provinciale, Comunità Montana della Lunigiana, Comuni di Massa e Carrara Lunigiana, Comuni di Massa e Carrara

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RAPPORTO ECONOMIA RAPPORTO ECONOMIA MASSA-CARRARAMASSA-CARRARA

ANNO 2004ANNO 2004

CAMERA DI COMMERCIOCAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA ARTIGIANATO INDUSTRIA ARTIGIANATO EEAGRICOLTURAAGRICOLTURAMASSA - CARRARAMASSA - CARRARA

ISTITUTO DI STUDI E ISTITUTO DI STUDI E RICERCHERICERCHE Azienda Speciale della CCIAA Massa-Azienda Speciale della CCIAA Massa-CarraraCarraraPartecipata da : Amministrazione Provinciale, Partecipata da : Amministrazione Provinciale, Comunità Montana della Lunigiana, Comuni di Comunità Montana della Lunigiana, Comuni di Massa e CarraraMassa e Carrara

   

  

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LINEE GENERALI SULLA CONGIUNTURA

• Congiuntura 2003 sicuramente negativa, anche se di non Congiuntura 2003 sicuramente negativa, anche se di non facile interpretazionefacile interpretazione

• Dati contraddittori per un’interpretazione univocaDati contraddittori per un’interpretazione univoca

• In attesa dei dati ufficiali sul Reddito Provinciale, In attesa dei dati ufficiali sul Reddito Provinciale, Unioncamere stima una crescita media annua del PIL Unioncamere stima una crescita media annua del PIL locale nel periodo 2001-2003 del locale nel periodo 2001-2003 del +3,3%+3,3%, nettamente , nettamente superiore a quella della Toscana superiore a quella della Toscana (+1,0%)(+1,0%) e del Centro e del Centro Italia Italia (+1,2%)(+1,2%)

• Ma alcuni dati oggettivamente rilevati attenuano questa Ma alcuni dati oggettivamente rilevati attenuano questa ottimistica previsioneottimistica previsione

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LA CONGIUNTURA INDUSTRIALE

Diminuisce la produzione Diminuisce la produzione –0,3%–0,3%; è la prima volta ; è la prima volta dal 2001 dal 2001

La diminuzione in Toscana è stata ancora più La diminuzione in Toscana è stata ancora più pesante pesante –3,4%–3,4%

In calo anche il fatturato industriale In calo anche il fatturato industriale –0,5%–0,5%; in ; in Toscana Toscana –3,3%–3,3%

I ridotti volumi di attività non hanno avuto, per il I ridotti volumi di attività non hanno avuto, per il momento, ripercussioni sull’utilizzo degli impiantimomento, ripercussioni sull’utilizzo degli impianti

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LA CONGIUNTURA LA CONGIUNTURA DEI SETTORI INDUSTRIALIDEI SETTORI INDUSTRIALI

Legno e Mobilio:Legno e Mobilio: è il settore locale che è andato meglio, è il settore locale che è andato meglio, contraddicendo le tendenze negative regionali - produzione contraddicendo le tendenze negative regionali - produzione +5,1%+5,1%, fatturato , fatturato +7,6%+7,6%

Alimentare:Alimentare: ha tenuto nel fatturato ha tenuto nel fatturato (+0,4%)(+0,4%);; in leggero calo in leggero calo la produzione la produzione (-0,5%)(-0,5%) e gli ordinativi interni e gli ordinativi interni (-0,6%)(-0,6%)

Tessile e abbigliamento:Tessile e abbigliamento: buona ripresa della produzione buona ripresa della produzione (+3,6%)(+3,6%),, in controtendenza rispetto alla pesante crisi in controtendenza rispetto alla pesante crisi regionale regionale (-5,4%)(-5,4%);; ma lieve riduzione del fatturato ma lieve riduzione del fatturato (-0,7%)(-0,7%)

Altri prodotti non metalliferi, Elettronica e Metalli:Altri prodotti non metalliferi, Elettronica e Metalli: discreta discreta tenuta dei livelli produttivitenuta dei livelli produttivi

Difficoltà invece nella Difficoltà invece nella MeccanicaMeccanica (-2,7%)(-2,7%) e nella e nella CantieristicaCantieristica (-2,3%)(-2,3%)

Effetto crisi di alcune realtà aziendali, soprattutto dei Nuovi Effetto crisi di alcune realtà aziendali, soprattutto dei Nuovi Cantieri ApuaniCantieri Apuani

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I NUMERI DELLA CRISI DEL LAPIDEOI NUMERI DELLA CRISI DEL LAPIDEO

Produzione annua Produzione annua –2,9%–2,9%

Fatturato complessivo Fatturato complessivo – 7,6%– 7,6%

Export Export –20,8%–20,8%

Ordinativi interni Ordinativi interni –5,7%–5,7%

Ordinativi esteri Ordinativi esteri –6,1%–6,1%

Spesa per investimenti Spesa per investimenti –4,4%–4,4%

Crisi strutturale e non solo congiunturaleCrisi strutturale e non solo congiunturale

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MOVIMENTAZIONE DEL MOVIMENTAZIONE DEL PORTO DI CARRARAPORTO DI CARRARA

La crisi del lapideo si riflette sull’attività portualeLa crisi del lapideo si riflette sull’attività portuale

Movimentazione totale di lavorati Movimentazione totale di lavorati –64,5%–64,5%

Movimentazione totale di blocchi Movimentazione totale di blocchi –4,6%, –4,6%, nonostante la crescita degli sbarchi dei graniti nonostante la crescita degli sbarchi dei graniti grezzigrezzi ((+1,5%+1,5%) )

Movimentazione totale di granulati Movimentazione totale di granulati –13,3%–13,3%

Movimentazione totale di cocciame e scaglie di Movimentazione totale di cocciame e scaglie di marmo marmo –28,4%–28,4%

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MOVIMENTAZIONE DEL PORTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PORTO DI CARRARACARRARA

Considerata l’incidenza del lapideo Considerata l’incidenza del lapideo (78,7%)(78,7%) sul sul movimento del porto di Carrara, può considerarsi movimento del porto di Carrara, può considerarsi accettabile il calo complessivo del accettabile il calo complessivo del -3,8%-3,8%

Diminuzione dovuta al calo complessivi degli Diminuzione dovuta al calo complessivi degli imbarchi imbarchi –18,4%–18,4%, mentre per gli sbarchi , mentre per gli sbarchi +8,1%+8,1%

Containers Containers –24,4%–24,4%

Significative le crescite di altre merci (prodotti Significative le crescite di altre merci (prodotti siderurgici siderurgici +9,0%+9,0%, rinfuse solide , rinfuse solide +15,8%+15,8%, merci , merci in pallets in pallets +11,7%+11,7%, merci varie , merci varie +21,4%+21,4%))

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LE ESPORTAZIONILE ESPORTAZIONI

Lieve battuta d’arresto delle esportazioni Lieve battuta d’arresto delle esportazioni provinciali nel 2003, provinciali nel 2003, –0,6% –0,6%

E’ andata peggio in Toscana E’ andata peggio in Toscana –7,1% –7,1% e in Italia e in Italia –4,0%–4,0%

Incidenza degli effetti del super euro e delle Incidenza degli effetti del super euro e delle tensioni internazionalitensioni internazionali

Miglior tenuta del nostro sistema industriale nella Miglior tenuta del nostro sistema industriale nella competizione internazionale, malgrado un più competizione internazionale, malgrado un più elevato grado di apertura ai mercati mondiali elevato grado di apertura ai mercati mondiali rispetto alla media regionale e nazionalerispetto alla media regionale e nazionale

Su Su 100 100 euro di Pil, l’export industriale incide a euro di Pil, l’export industriale incide a Massa-Carrara per Massa-Carrara per 127,7127,7 euro, in Toscana per euro, in Toscana per 92,6 92,6 euro, in Italia per euro, in Italia per 81,6 81,6 euroeuro

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La tenuta delle esportazioni locali è ascrivibile al La tenuta delle esportazioni locali è ascrivibile al comparto della comparto della fabbricazione di macchine e fabbricazione di macchine e apparecchi per la produzione e l’utilizzo apparecchi per la produzione e l’utilizzo dell’energia meccanicadell’energia meccanica (che comprende la (che comprende la fabbricazione di motori di turbina, pompe, ecc)fabbricazione di motori di turbina, pompe, ecc)

Le esportazioni di queste merci sono state Le esportazioni di queste merci sono state 351milioni 351milioni di euro, di euro, 190milioni 190milioni in più rispetto al in più rispetto al 2002 2002 (+142,3%)(+142,3%)

Scalzata la leadership storica del lapideo lavoratoScalzata la leadership storica del lapideo lavorato

Rivoluzione nelle destinazione geografica di Rivoluzione nelle destinazione geografica di questi prodotti: perdono i mercati tradizionali questi prodotti: perdono i mercati tradizionali (americano e australiano), incrementano in (americano e australiano), incrementano in maniera esponenziale Corea del Sud, Algeria, maniera esponenziale Corea del Sud, Algeria, Egitto, Brunei, NigeriaEgitto, Brunei, Nigeria

Da nostre verifiche emerge un contributo decisivo Da nostre verifiche emerge un contributo decisivo del Nuovo Pignonedel Nuovo Pignone

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LE TENDENZE ALL’EXPORT LE TENDENZE ALL’EXPORT DEL LAPIDEODEL LAPIDEO

Persi dall’intero settore circa Persi dall’intero settore circa 90milioni90milioni di euro dal di euro dal 2002 2002 (-20,8%)(-20,8%)

Lapidei grezziLapidei grezzi –19,3%–19,3%, persi quasi , persi quasi 14 milioni14 milioni

Buona tenuta dei Buona tenuta dei blocchiblocchi nei mercati di nei mercati di riferimento (USA riferimento (USA +30,5%+30,5%, Cina , Cina +22,8%+22,8%), mentre ), mentre cedono gli altri (UE cedono gli altri (UE –47,9%–47,9% ed alcuni medio ed alcuni medio orientali)orientali)

Crisi ricavabile anche dalla tassa marmi: Crisi ricavabile anche dalla tassa marmi: -25,1% -25,1% la percentuale di diminuzione del materiale la percentuale di diminuzione del materiale sceso dalle cave di Carrara nel 2003sceso dalle cave di Carrara nel 2003

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LE TENDENZE ALL’EXPORT LE TENDENZE ALL’EXPORT DEL LAPIDEODEL LAPIDEO

Lapidei lavoratiLapidei lavorati –21,1%–21,1%, persi oltre , persi oltre 75 milioni75 milioni

Per Per i lavoratii lavorati, crisi del mercato principale, quello , crisi del mercato principale, quello USA con USA con –23 milioni–23 milioni di euro di euro (-14,9%)(-14,9%)

Crollano le vendite dei Crollano le vendite dei lavorati lavorati nel UK nel UK (-56,5%)(-56,5%), in , in Germania Germania (-45,5%)(-45,5%), in generale nell’UE , in generale nell’UE (-54,9%)(-54,9%), , ed in Giappone ed in Giappone (-35,4%)(-35,4%)

Emirati Arabi diventano il 2° mercato dei lavorati Emirati Arabi diventano il 2° mercato dei lavorati con con 28 milioni28 milioni di merci acquistate: sono in forte di merci acquistate: sono in forte crescita dal 2002 crescita dal 2002 (+62,0%)(+62,0%)

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LE TENDENZE ALL’EXPORT LE TENDENZE ALL’EXPORT DEI SETTORI “MINORI”DEI SETTORI “MINORI”

Sono andati bene:Sono andati bene:o Articoli di abbigliamento Articoli di abbigliamento +63,5%+63,5%o Parti e accessori per autoveicoli Parti e accessori per autoveicoli +12,2%+12,2%o Ceramica non refrattaria Ceramica non refrattaria +6,5%+6,5%o Altre macchine per impieghi speciali Altre macchine per impieghi speciali +4,5%+4,5%o Macchine utensili Macchine utensili +3,6%+3,6%

Sono andati male:Sono andati male:o Apparecchi trasmittenti Apparecchi trasmittenti –78,5%–78,5%o Altre macchine di impiego generale Altre macchine di impiego generale –68,5%–68,5%o Ghiaia, sabbia e argilla Ghiaia, sabbia e argilla –32,4%–32,4%o Strumenti di misurazione Strumenti di misurazione –23,2%–23,2%o Prodotti chimici Prodotti chimici –18,4%–18,4%

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IMPORTAZIONIIMPORTAZIONI

Diminuiscono le importazioni locali del Diminuiscono le importazioni locali del –18,1%;–18,1%; persi oltre persi oltre 90 milioni90 milioni di euro di euro

Perdite più contenute in Toscana Perdite più contenute in Toscana –6,9%–6,9% e in Italia e in Italia ––1,6%1,6%

Le crescite si sono realizzate nei settori che sono Le crescite si sono realizzate nei settori che sono andati bene all’exportandati bene all’export

L’import di lapidei grezzi (soprattutto graniti L’import di lapidei grezzi (soprattutto graniti in blocchi) è diminuito del in blocchi) è diminuito del -24,7%-24,7% ( (-27milioni-27milioni di di

euro)euro)

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COMMERCIO INTERNAZIONALE COMMERCIO INTERNAZIONALE DEI SERVIZIDEI SERVIZI

Nuova rilevazione riferita alle transazioni Nuova rilevazione riferita alle transazioni economiche e finanziarie con il resto del mondo economiche e finanziarie con il resto del mondo poste in essere dai residenti e la posizione poste in essere dai residenti e la posizione patrimoniale del territorio verso l’esteropatrimoniale del territorio verso l’estero

Al 31 agosto 2003 Massa-Carrara ha un saldo Al 31 agosto 2003 Massa-Carrara ha un saldo positivo verso l’estero di positivo verso l’estero di 93 mila93 mila euro euro

Nonostante la terziarizzazione dell’economia, le Nonostante la terziarizzazione dell’economia, le transazioni internazionali dei servizi sono ancora transazioni internazionali dei servizi sono ancora contenute rispetto a quelle delle mercicontenute rispetto a quelle delle merci

Tuttavia, l’esposizione del terziario di Massa-Tuttavia, l’esposizione del terziario di Massa-Carrara verso l’estero risulta relativamente più Carrara verso l’estero risulta relativamente più elevata di quella regionale e nazionaleelevata di quella regionale e nazionale

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COMPETITIVITA’ DEL SISTEMACOMPETITIVITA’ DEL SISTEMA

Basso contenuto tecnologico dell’export locale, Basso contenuto tecnologico dell’export locale, ma superiore a quello regionale e nazionalema superiore a quello regionale e nazionale

Il Il 48,5% 48,5% dei nostri prodotti esportati è ad alto dei nostri prodotti esportati è ad alto contenuto tecnologico, il contenuto tecnologico, il 44,1% 44,1% è un prodotto è un prodotto tradizionale e standard, il tradizionale e standard, il 7,3% 7,3% è materia prima è materia prima o prodotto agricoloo prodotto agricolo

Scarsa capacità di innovare dell’intero sistema Scarsa capacità di innovare dell’intero sistema Paese: spese in R&S= Paese: spese in R&S= 1%1% del Pil; media UE= del Pil; media UE=2%2%

Domanda di tecnologie che non riesce ad essere Domanda di tecnologie che non riesce ad essere soddisfatta all’interno :soddisfatta all’interno : Bilancia dei pagamenti Bilancia dei pagamenti della Tecnologia in deficit di della Tecnologia in deficit di 17 milioni 17 milioni di eurodi euro

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COMPETITIVITA’ DEL SISTEMACOMPETITIVITA’ DEL SISTEMA

Scarsa capacità di “ottimizzare” l’attività di Scarsa capacità di “ottimizzare” l’attività di ricerca, ossia tradurre in processi e prodotti ricerca, ossia tradurre in processi e prodotti economicamente valorizzabili le innovazionieconomicamente valorizzabili le innovazioni

Scarso collegamento Imprese-Centri universitari Scarso collegamento Imprese-Centri universitari

e di ricerca e Imprese-Camere di Commercio ed e di ricerca e Imprese-Camere di Commercio ed AssociazionismoAssociazionismo

Massa-Carrara presenta un numero di brevetti Massa-Carrara presenta un numero di brevetti “europei” “europei” (44,3(44,3 per milione di abitanti), nettamente per milione di abitanti), nettamente inferiore alla Toscana ed all’Italiainferiore alla Toscana ed all’Italia

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ALCUNEALCUNE CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI Qualità, immagine, originalità, flessibilità e Qualità, immagine, originalità, flessibilità e

orientamento al cliente sono i fattori competitivi su cui orientamento al cliente sono i fattori competitivi su cui puntarepuntare

No a forme protezionistiche verso i nuovi agguerriti No a forme protezionistiche verso i nuovi agguerriti competitori come la Cina, ma reciproche aperture competitori come la Cina, ma reciproche aperture delle nostre economie e rispetto delle regole del delle nostre economie e rispetto delle regole del commercio internazionale commercio internazionale

Evitare, d’altronde sarebbe impossibile, di seguire i Evitare, d’altronde sarebbe impossibile, di seguire i cinesi nella strada dei bassi salari e della cinesi nella strada dei bassi salari e della frammentazione produttivaframmentazione produttiva

Intraprendere al contrario con forza e decisione il Intraprendere al contrario con forza e decisione il percorso dell’innovazione e della riqualificazione percorso dell’innovazione e della riqualificazione tecnologica e spostare la produzione verso i punti più tecnologica e spostare la produzione verso i punti più alti della filieraalti della filiera

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PREVISIONI PREVISIONI MACROECONOMICHEMACROECONOMICHE

Ripresa nazionale lenta e gradualeRipresa nazionale lenta e graduale

La crescita del Pil nazionale è data per il 2004 al La crescita del Pil nazionale è data per il 2004 al +1,7%+1,7%

Sembrano tornare più ottimistiche le aspettative degli Sembrano tornare più ottimistiche le aspettative degli operatorioperatori

Secondo Unioncamere, i consumi delle famiglie italiane Secondo Unioncamere, i consumi delle famiglie italiane dovrebbero ripartire già nel 2004 e consolidarsi nel 2005dovrebbero ripartire già nel 2004 e consolidarsi nel 2005

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PREVISIONI PREVISIONI MACROECONOMICHEMACROECONOMICHE

Per Massa-Carrara le prospettive stimate per il biennio Per Massa-Carrara le prospettive stimate per il biennio 2004-2006 (media d’anno) sono:2004-2006 (media d’anno) sono:

- Pil - Pil +1,7%+1,7%, contro , contro +2,4%+2,4% della Toscana della Toscana

- Export - Export +6,3%+6,3%, contro , contro +5,2%+5,2% della Toscana della Toscana

- Occupazione - Occupazione +1,2%+1,2%, contro , contro +0,2%+0,2% regionale regionale

Domanda interna (consumi e investimenti) locale più Domanda interna (consumi e investimenti) locale più contenuta rispetto a quella regionalecontenuta rispetto a quella regionale

Maggior traino della domanda estera alla crescita del Maggior traino della domanda estera alla crescita del PIL rispetto alla ToscanaPIL rispetto alla Toscana

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2020

Persiste nel 2003 la voglia di fare impresa: tasso di Persiste nel 2003 la voglia di fare impresa: tasso di sviluppo locale all’sviluppo locale all’2,3%2,3% contro l’ contro l’1,3%1,3% regionale e regionale e nazionale. Si tratta, peraltro, di piccole Aziendenazionale. Si tratta, peraltro, di piccole Aziende

1.6721.672 iscrizioni a fronte di iscrizioni a fronte di 1.2051.205 cancellazioni di attività, cancellazioni di attività, per un saldo positivo di imprese di per un saldo positivo di imprese di + 467+ 467 unità unità

Si prolungano le tendenze di crescita degli ultimi 5 anni, Si prolungano le tendenze di crescita degli ultimi 5 anni, malgrado il momento interlocutorio della congiuntura malgrado il momento interlocutorio della congiuntura economica provincialeeconomica provinciale

DINAMICA DELLE IMPRESEDINAMICA DELLE IMPRESE

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2121

Si consolida la struttura organizzativa del nostro sistema Si consolida la struttura organizzativa del nostro sistema produttivo: le sedi legali di imprese registrate risultano produttivo: le sedi legali di imprese registrate risultano 20.74020.740

Sempre più complesse le forme societarie. Le società di Sempre più complesse le forme societarie. Le società di capitali sono passate dalle capitali sono passate dalle 2.9392.939 unità di fine 1998 alle unità di fine 1998 alle 4.0354.035 di fine 2003 con un incremento percentuale del di fine 2003 con un incremento percentuale del 37%37%

Tale aumento è risultato dal ridimensionamento Tale aumento è risultato dal ridimensionamento soprattutto delle ditte individuali che pure rappresentano soprattutto delle ditte individuali che pure rappresentano ancora il ancora il 55%55% del totale delle imprese del totale delle imprese

Crescita positiva anche delle società cooperativeCrescita positiva anche delle società cooperative

Il saldo positivo generato nell’ultimo anno di Il saldo positivo generato nell’ultimo anno di 467467 unità unità corrisponde a corrisponde a 268268 società di capitali, società di capitali, 6868 società di persone, società di persone, 106106 ditte individuali e ditte individuali e 2525 altre forme giuridiche altre forme giuridiche

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2222

Lievissima crescita per le imprese Manifatturiere, rispetto Lievissima crescita per le imprese Manifatturiere, rispetto alla stagnazione nazionale e alla forte contrazione alla stagnazione nazionale e alla forte contrazione regionale: dato positivo determinato sostanzialmente dal regionale: dato positivo determinato sostanzialmente dal settore della Nautica settore della Nautica (+10 unità, +8%)(+10 unità, +8%) e dal comparto e dal comparto della Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici della Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (+8 unità, +4,1%)(+8 unità, +4,1%)

Confermata anche nel 2003 la crescita delle Costruzioni: Confermata anche nel 2003 la crescita delle Costruzioni: +97+97 unità, +3,3%unità, +3,3%. Migliore saldo positivo in valori assoluti . Migliore saldo positivo in valori assoluti tra tutti i settori economici; fenomeno della tra tutti i settori economici; fenomeno della “frammentazione organizzativa”“frammentazione organizzativa”

Un discreto incremento si apprezza per le Attività di Un discreto incremento si apprezza per le Attività di intermediazione finanziaria e monetaria intermediazione finanziaria e monetaria +6,9%+6,9%

Aumentano nel complesso le imprese appartenenti alla Aumentano nel complesso le imprese appartenenti alla categoria delle Attività immobiliari, noleggio, informatica, categoria delle Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo ricerca e sviluppo (+0,2%)(+0,2%). Frena sensibilmente il settore . Frena sensibilmente il settore della Net Economy della Net Economy (-1%)(-1%)

Un aumento sensibile si registra invece nei Servizi pubblici, Un aumento sensibile si registra invece nei Servizi pubblici, sociali e personali sociali e personali (+19 unità, +1,9%)(+19 unità, +1,9%)

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GRUPPI D’IMPRESEGRUPPI D’IMPRESE

In Provincia di Massa-Carrara il peso delle società in In Provincia di Massa-Carrara il peso delle società in gruppo è debole: sono presenti gruppo è debole: sono presenti 207207 gruppi d’impresa gruppi d’impresa sui complessivi 4.823 della regione Toscana (il sui complessivi 4.823 della regione Toscana (il 4,3%4,3%))

Fa riferimento ai gruppi d’impresa l’Fa riferimento ai gruppi d’impresa l’11,4%11,4% del totale del totale degli occupati provinciali (degli occupati provinciali (5.0235.023 addetti), per un addetti), per un valore aggiunto che raggiunge il valore aggiunto che raggiunge il 7,6%7,6% del totale: del totale: esclusa la provincia di Grosseto, Massa-Carrara esclusa la provincia di Grosseto, Massa-Carrara occupa l’ultimo posto tra le province della Toscanaoccupa l’ultimo posto tra le province della Toscana

Il termini di imprese controllate si superano le Il termini di imprese controllate si superano le 400400 unitàunità

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2424

La Provincia di Massa-Carrara registra un grado di La Provincia di Massa-Carrara registra un grado di attrazione (attrazione (21,3%21,3%), con ), con 5.7125.712 dipendenti in loco di dipendenti in loco di imprese con sede legale fuori dal territorio, superiore imprese con sede legale fuori dal territorio, superiore alla media toscana (alla media toscana (15,9%15,9%))

Valore superiore alla media regionale (Valore superiore alla media regionale (6,8%6,8%) anche ) anche per il fenomeno della delocalizzazione; il numero di per il fenomeno della delocalizzazione; il numero di dipendenti in unità locali ubicate fuori dal territorio di dipendenti in unità locali ubicate fuori dal territorio di imprese con sede in provincia è pari a imprese con sede in provincia è pari a 2.2382.238 unità unità ((9,6%9,6%))

ATTRAZIONE E DELOCALIZZAZIONEATTRAZIONE E DELOCALIZZAZIONE

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2525

Gli imprenditori extracomunitari a Massa-Carrara sono Gli imprenditori extracomunitari a Massa-Carrara sono 1.2491.249, in aumento rispetto all’anno 2000 di , in aumento rispetto all’anno 2000 di 324 unità324 unità, , corrispondenti a corrispondenti a 3535 punti percentuali punti percentuali

Una quota di incidenza sul totale delle attività Una quota di incidenza sul totale delle attività imprenditoriali ancora poco consistente, pari al imprenditoriali ancora poco consistente, pari al 6%6% circacirca

Circa Circa 77 imprenditori ogni imprenditori ogni 1010 hanno un’età compresa tra hanno un’età compresa tra i i 3030 ed i ed i 49 anni49 anni..

Il Il 26%26% degli imprenditori extracomunitari proviene degli imprenditori extracomunitari proviene dall’Africa Settentrionale, principalmente Marocco.dall’Africa Settentrionale, principalmente Marocco.

La metàLa metà sono collocati nel settore commerciale, segue sono collocati nel settore commerciale, segue l’edilizia l’edilizia 15%15%, gli alberghi e ristoranti , gli alberghi e ristoranti 6%6%, etc., etc.

IMPRENDITORIIMPRENDITORI EXTRACOMUNITARIEXTRACOMUNITARI

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2626

Le imprese femminili attive a Massa-Carrara sono Le imprese femminili attive a Massa-Carrara sono 4.6124.612, per un’incidenza sul totale delle imprese del , per un’incidenza sul totale delle imprese del 27%27%: valori superiori sia alla media regionale sia alla : valori superiori sia alla media regionale sia alla media nazionale, entrambe al media nazionale, entrambe al 24%24% circa circa

Più della metà delle imprese femminili Più della metà delle imprese femminili (51,4%)(51,4%) è è concentrata nel commercio e pubblici servizi, trend concentrata nel commercio e pubblici servizi, trend superiore di ben superiore di ben 13 punti13 punti alla media toscana alla media toscana (38,8%)(38,8%)

Il complesso delle cariche femminili (titolari, Il complesso delle cariche femminili (titolari, amministratrici, socie, e altre cariche) è pari a amministratrici, socie, e altre cariche) è pari a 20.74120.741 unitàunità

Incidenza % delle cariche femminili sul totale delle Incidenza % delle cariche femminili sul totale delle cariche d’impresa pari al cariche d’impresa pari al 30,1%30,1%, superiore sia alla , superiore sia alla media regionale media regionale (27,9%)(27,9%) sia a quella nazionale sia a quella nazionale (26,4%)(26,4%)

IMPRENDITORIA FEMMINILEIMPRENDITORIA FEMMINILE

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2727

ARTIGIANATOARTIGIANATO

Cresce il numero delle imprese Cresce il numero delle imprese +1,9%+1,9% (Toscana (Toscana +0,4%+0,4%) per ) per un totale pari a un totale pari a 5.5525.552 unità, che rappresentano il unità, che rappresentano il 26,7%26,7% del del complesso delle impresecomplesso delle imprese

Bene soprattutto le aziende edili: Bene soprattutto le aziende edili: +103+103 nuove attività unità nuove attività unità per un totale di per un totale di 2.164 2.164 impreseimprese

Cresce l’occupazione del settore Cresce l’occupazione del settore +4,3%+4,3% (Toscana (Toscana +0,6%+0,6%))

L’occupazione aumenta in tutti e tre i macro settori: L’occupazione aumenta in tutti e tre i macro settori: manifatturiero manifatturiero +4,9%+4,9%; edilizia ; edilizia +2,9%+2,9%, e servizi , e servizi +5,6%+5,6%

Fatturato di settore Fatturato di settore +0,7%+0,7% (Toscana (Toscana –4,2%–4,2%).).

Andamenti del fatturato: manifatturiero Andamenti del fatturato: manifatturiero –1,1%–1,1%; edilizia ; edilizia +3,3%+3,3%, e servizi , e servizi +0,4%+0,4%

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2828

NAUTICANAUTICA

Il comparto nautico è passato dalle Il comparto nautico è passato dalle 48 48 unità locali unità locali attive nel 1998 alle attive nel 1998 alle 135135 del 2003, con tassi di crescita del 2003, con tassi di crescita superiori rispetto a quelli medi della regione Toscanasuperiori rispetto a quelli medi della regione Toscana

Massa-Carrara è seconda, in ambito toscano, Massa-Carrara è seconda, in ambito toscano, unicamente alle consistenze dei poli nautici di Livorno unicamente alle consistenze dei poli nautici di Livorno ((214214) e Lucca () e Lucca (368368), e supera, proprio nell’anno 2003, ), e supera, proprio nell’anno 2003, la provincia di Grosseto (la provincia di Grosseto (134134), divenendo in valori ), divenendo in valori assoluti il terzo polo nautico della regioneassoluti il terzo polo nautico della regione

La costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto La costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto e sportive (e sportive (57%57% del totale del settore) dal 1998 ad del totale del settore) dal 1998 ad oggi ha incrementato la propria incidenza sull’intero oggi ha incrementato la propria incidenza sull’intero comparto del comparto del 15%15%

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2929

AGRICOLTURAAGRICOLTURA

Il numero delle aziende ancora in diminuzione (Il numero delle aziende ancora in diminuzione (–1,9%–1,9%), salvo ), salvo alcune eccezioni come la silvicoltura e l’utilizzazione di aree alcune eccezioni come la silvicoltura e l’utilizzazione di aree forestali (forestali (+1,4%+1,4%))

Nel 2003 vi è stato un peggioramento delle produzioni agricole; i Nel 2003 vi è stato un peggioramento delle produzioni agricole; i cereali cereali –30%–30%, risultato determinato soprattutto dalla produzione , risultato determinato soprattutto dalla produzione di mais, scesa dai di mais, scesa dai 91.00091.000 quintali del 2002 ai quintali del 2002 ai 64.50064.500 quintali del quintali del 20032003

In controtendenza la produzione di frutta fresca (In controtendenza la produzione di frutta fresca (+5%+5%), ), stabilestabile la la vite in calo le coltivazioni di olivo (vite in calo le coltivazioni di olivo (-11,3%-11,3%))

Nel settore dell’allevamento del bestiame i risultati sono Nel settore dell’allevamento del bestiame i risultati sono sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedentesostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente

Continua il percorso verso la specializzazione e la valorizzazione Continua il percorso verso la specializzazione e la valorizzazione delle tipicità localidelle tipicità locali

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3030

COMMERCIOCOMMERCIO

Una situazione nel complesso stabile ( Una situazione nel complesso stabile ( -23 unità, -23 unità, -0,3%-0,3%), mentre si osserva una leggera crescita (), mentre si osserva una leggera crescita (+0,9%+0,9%) )

a livello nazionale e una diminuzione (a livello nazionale e una diminuzione (-0,7%-0,7%) a livello ) a livello regionaleregionale

Aumentano invece gli esercizi al dettaglio (Aumentano invece gli esercizi al dettaglio (+1,5%+1,5%) pari ) pari a a 4.2304.230 punti vendita. punti vendita.

La rete distributiva alimentare risulta a fine 2003 di La rete distributiva alimentare risulta a fine 2003 di 622622 unità, in diminuzione di unità, in diminuzione di 1414 unità nel raffronto con l’anno unità nel raffronto con l’anno precedente (precedente (-2,2%-2,2%))

Situazione decisamente migliore per quanto riguarda i Situazione decisamente migliore per quanto riguarda i punti vendita del dettaglio extra-alimentare: punti vendita del dettaglio extra-alimentare: 3.6083.608 unità, con tasso di crescita del unità, con tasso di crescita del +2,1%+2,1%

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3131

Nell’area di Costa la crescita è stata di Nell’area di Costa la crescita è stata di 4040 unità, mentre unità, mentre in Lunigiana l’aumento è stato di in Lunigiana l’aumento è stato di 3535 esercizi extra- esercizi extra-alimentari.alimentari.

Dal punto di vista congiunturale la crescita in Toscana Dal punto di vista congiunturale la crescita in Toscana delle vendite del commercio al dettaglio, valori medi delle vendite del commercio al dettaglio, valori medi annuali, è stata del annuali, è stata del +1,3%+1,3% rispetto al 2002 rispetto al 2002

Le vendite sono state trainate soprattutto dalla grande Le vendite sono state trainate soprattutto dalla grande distribuzione (distribuzione (+3,6%+3,6%), mentre la piccola distribuzione ), mentre la piccola distribuzione risulta sostanzialmente stabile (risulta sostanzialmente stabile (+0,5%+0,5%))

Per quanto riguarda il settore merceologico, bene Per quanto riguarda il settore merceologico, bene l’alimentare (l’alimentare (+2,4%+2,4%), meno bene il non alimentare ), meno bene il non alimentare ((+0,7%+0,7%))

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3232

TURISMOTURISMO

Osservatorio turistico provincialeOsservatorio turistico provinciale

Le presenze turistiche ufficiali nell’anno 2003 sono state pari Le presenze turistiche ufficiali nell’anno 2003 sono state pari a circa a circa 1.599.0001.599.000: un calo rispetto al 2002 di oltre : un calo rispetto al 2002 di oltre 84.00084.000 presenze che ha significato un diminuzione percentuale del presenze che ha significato un diminuzione percentuale del 5%5%

La congiuntura in contrazione registrata dalle presenze La congiuntura in contrazione registrata dalle presenze ufficiali è stimata in diminuzione, ma di un tasso ufficiali è stimata in diminuzione, ma di un tasso notevolmente inferiore (notevolmente inferiore (-3%-3%), se si includono le presenze ), se si includono le presenze comprensive del sommerso turistico stanziale (pari a comprensive del sommerso turistico stanziale (pari a 781.000 781.000 circacirca))

La domanda turistica nelle case per vacanza è stata pari a La domanda turistica nelle case per vacanza è stata pari a 6,6 milioni6,6 milioni di presenze, che sommate alle presenze ufficiali e di presenze, che sommate alle presenze ufficiali e a quelle stimate determinano una domanda turistica a quelle stimate determinano una domanda turistica complessiva di oltre complessiva di oltre 9 milioni9 milioni di pernottamenti, in calo di pernottamenti, in calo dell’dell’1,7%1,7% rispetto all’anno 2002. rispetto all’anno 2002.

Se si considera inoltre la forte crescita del flusso Se si considera inoltre la forte crescita del flusso escursionista, superiore ai escursionista, superiore ai 21 milioni21 milioni di passaggi, l’aggregato di passaggi, l’aggregato provinciale tende a registrare la stessa performance dell’anno provinciale tende a registrare la stessa performance dell’anno 20022002

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3333

Valore aggiunto attivato in provincia nell’anno 2003 è Valore aggiunto attivato in provincia nell’anno 2003 è stato di stato di 228,1 milioni228,1 milioni di Euro di Euro

L’incidenza del turismo nella produzione del valore L’incidenza del turismo nella produzione del valore aggiunto provinciale è pari al aggiunto provinciale è pari al 7,1%7,1%

In Lunigiana è l’In Lunigiana è l’8,9%8,9%

Nella zona di Costa è il Nella zona di Costa è il 6,6%6,6%

L’occupazione attivata dalla spesa turistica è pari a L’occupazione attivata dalla spesa turistica è pari a 8.5008.500 unità di lavoro ( unità di lavoro (6.0006.000 unità nella zona di Costa e unità nella zona di Costa e 2.5002.500 in Lunigiana) in Lunigiana)

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3434

LE DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO

• Cresce il tasso di disoccupazione provinciale (Cresce il tasso di disoccupazione provinciale (7,7%7,7%), ), diminuisce il tasso di occupazione (52,3%). Diminuiscono diminuisce il tasso di occupazione (52,3%). Diminuiscono in valore assoluto sia gli occupati sia i disoccupati.in valore assoluto sia gli occupati sia i disoccupati.

• Un andamento opposto rispetto alla Toscana e all’Italia, Un andamento opposto rispetto alla Toscana e all’Italia, pertanto aumentano le distanze con il resto della regione pertanto aumentano le distanze con il resto della regione dove il tasso di disoccupazione è al dove il tasso di disoccupazione è al 4,7%4,7% e il tasso di e il tasso di occupazione al occupazione al 62,3%62,3%..

• Il tasso di disoccupazione femminile (Il tasso di disoccupazione femminile (11,1%11,1%) è doppio ) è doppio rispetto al maschile (rispetto al maschile (5,5%5,5%), rivelando la vera debolezza, ), rivelando la vera debolezza, anche strutturale, del mercato del lavoro locale.anche strutturale, del mercato del lavoro locale.

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3535

LE DINAMICHE DEL MERCATO LE DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORODEL LAVORO

• Alcune perplessità sui dati ISTAT che segnalano, nell’anno, un Alcune perplessità sui dati ISTAT che segnalano, nell’anno, un incremento dell’occupazione industriale ed una marcata incremento dell’occupazione industriale ed una marcata flessione di quella terziaria. flessione di quella terziaria.

• Nonostante la battuta di arresto, considerando il periodo Nonostante la battuta di arresto, considerando il periodo 1995/2003, il saldo occupazionale generale resta positivo 1995/2003, il saldo occupazionale generale resta positivo ((+5.170 unità+5.170 unità), determinato soprattutto dalla crescita del ), determinato soprattutto dalla crescita del terziario, che ha compensato il calo industriale, mentre il terziario, che ha compensato il calo industriale, mentre il tasso di disoccupazione provinciale resta comunque al di tasso di disoccupazione provinciale resta comunque al di sotto di quello nazionale (sotto di quello nazionale (8,7%8,7%).).

• Quello che le statistiche non dicono: il grande numero di Quello che le statistiche non dicono: il grande numero di aziende, soprattutto metalmeccaniche, in crisi (NCA, ecc.).aziende, soprattutto metalmeccaniche, in crisi (NCA, ecc.).

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3636

LA QUALITA’ DEL LAVOROLA QUALITA’ DEL LAVORO

• L’indagine Excelsior misura prevalentemente la “qualità” L’indagine Excelsior misura prevalentemente la “qualità” del lavoro. Le domande di personale da parte delle del lavoro. Le domande di personale da parte delle imprese provinciali, provengono per il imprese provinciali, provengono per il 64,7%64,7% dal dal terziario e per il terziario e per il 35,3%35,3% dall’industria, comprendendo dall’industria, comprendendo anche l’edilizia.anche l’edilizia.

• Nell’industria prevale l’offerta di contratti a tempo Nell’industria prevale l’offerta di contratti a tempo indeterminato (indeterminato (62%62%), scendono invece al ), scendono invece al 47%47% nei nei servizi, dove è maggiormente diffuso il lavoro flessibile servizi, dove è maggiormente diffuso il lavoro flessibile (tempo determinato (tempo determinato 33%33%, apprendistato , apprendistato 10%10%, , formazione lavoro formazione lavoro 10%10%). Poco diffuso il lavoro interinale.). Poco diffuso il lavoro interinale.

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3737

LA QUALITA’ DEL LAVOROLA QUALITA’ DEL LAVORO

• In Italia su In Italia su 100100 assunzioni, i laureati sono il assunzioni, i laureati sono il 6,5%6,5%, i , i privi di titolo di studio il privi di titolo di studio il 47%47%. A Massa-Carrara la . A Massa-Carrara la situazione è peggiore: solo l’situazione è peggiore: solo l’1,6%1,6% di laureati e ben di laureati e ben il il 52%52% di personale privo di titolo di studio tranne di personale privo di titolo di studio tranne l’obbligo scolasticol’obbligo scolastico..

• Poche le richieste provenienti dalle imprese per le Poche le richieste provenienti dalle imprese per le professionalità elevate, quelle ad alta professionalità elevate, quelle ad alta specializzazione e solo un specializzazione e solo un 5%5% di assunzioni per di assunzioni per professionalità tecniche. Piccole imprese e molti professionalità tecniche. Piccole imprese e molti ruoli ricoperti dell’imprenditore. Meno accentuato, ruoli ricoperti dell’imprenditore. Meno accentuato, rispetto al dato nazionale, anche il ricorso a rispetto al dato nazionale, anche il ricorso a manodopera extracomunitaria.manodopera extracomunitaria.

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3838

LAVORO ATIPICOLAVORO ATIPICO·  Il numero dei parasubordinati in provincia può essere ·  Il numero dei parasubordinati in provincia può essere

stimato attorno alle 4.500 unità. Sono in crescita: stimato attorno alle 4.500 unità. Sono in crescita: +18%+18% rispetto al 2002 (Toscana rispetto al 2002 (Toscana +17%+17%, Italia +19%). Il peso del , Italia +19%). Il peso del lavoro atipico non è superiore a quello presente negli altri lavoro atipico non è superiore a quello presente negli altri sistemi di lavoro regionali.sistemi di lavoro regionali.

·  Il ·  Il 50%50% dei collaboratori ha più di 40 anni, i giovani fino a dei collaboratori ha più di 40 anni, i giovani fino a 29 anni sono il 29 anni sono il 19%19%..

· Soltanto per una minoranza di lavoratori, le collaborazioni · Soltanto per una minoranza di lavoratori, le collaborazioni rappresentano un canale di ingresso nel mercato del rappresentano un canale di ingresso nel mercato del lavoro e un ponte per l’occupazione stabile.lavoro e un ponte per l’occupazione stabile.

·  La crescita del lavoro atipico e delle collaborazioni ha ·  La crescita del lavoro atipico e delle collaborazioni ha aggravato, anche sul piano qualitativo, nel 2003, il aggravato, anche sul piano qualitativo, nel 2003, il mercato del lavoro locale. Infatti, diminuisce mercato del lavoro locale. Infatti, diminuisce l’occupazione totale, aumenta il numero dei collaboratori.l’occupazione totale, aumenta il numero dei collaboratori.

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IL LAVORO E OCCUPAZIONE NEL IL LAVORO E OCCUPAZIONE NEL CENSIMENTOCENSIMENTO

Rispetto al lavoro, i dati del Censimento ISTAT Rispetto al lavoro, i dati del Censimento ISTAT 2001, recentemente pubblicati, confermano la 2001, recentemente pubblicati, confermano la terziarizzazione del lavoro e dell’economia terziarizzazione del lavoro e dell’economia provinciale e la crescita imprenditoriale.provinciale e la crescita imprenditoriale.

Nel periodo 1991/2001: Nel periodo 1991/2001:

industria industria +16,6%+16,6% unità locali, unità locali, -7,3%-7,3% addetti; addetti;

commerciocommercio –1,3%–1,3% unità locali, unità locali, -3,5%-3,5% addetti; addetti; serviziservizi +34,5%+34,5% unità locali, unità locali, +22,1%+22,1% addetti. addetti.

In In totaletotale +15,6%+15,6% unità locali, unità locali, +2,6%+2,6% addetti. addetti.

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4040

IL LAVORO E OCCUPAZIONE NEL IL LAVORO E OCCUPAZIONE NEL CENSIMENTOCENSIMENTO

• Aumenta il numero delle imprese, ma sono più piccole. Aumenta il numero delle imprese, ma sono più piccole. Diminuisce l’indice di specializzazione industriale ed il Diminuisce l’indice di specializzazione industriale ed il numero di addetti per cento abitanti è inferiore al dato numero di addetti per cento abitanti è inferiore al dato medio nazionale nell’industria, nei servizi ed è solo medio nazionale nell’industria, nei servizi ed è solo superiore nel commercio.superiore nel commercio.

• La crescita del terziario non è stata sufficiente a colmare La crescita del terziario non è stata sufficiente a colmare i divari occupazionali con la Toscana.i divari occupazionali con la Toscana.

• Sempre dal Censimento apprendiamo che a Massa-Sempre dal Censimento apprendiamo che a Massa-Carrara il volontariato coinvolge Carrara il volontariato coinvolge 14.00014.000 persone, di persone, di queste circa queste circa 2.0002.000 sono dipendenti, una percentuale sono dipendenti, una percentuale quasi doppia rispetto a quella regionale.quasi doppia rispetto a quella regionale.

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4141

IL VALORE AGGIUNTO E IL IL VALORE AGGIUNTO E IL COSTO DEL LAVOROCOSTO DEL LAVORO

• Le dinamiche occupazionali devono essere inserite in Le dinamiche occupazionali devono essere inserite in quelle demografiche del decennio: cala la popolazione quelle demografiche del decennio: cala la popolazione provinciale, diminuiscono le classi di età più giovani e provinciale, diminuiscono le classi di età più giovani e da questo dipende anche la ridotta crescita da questo dipende anche la ridotta crescita occupazionale.occupazionale.

• Un ulteriore elemento di riflessione è dato dalle Un ulteriore elemento di riflessione è dato dalle dinamiche produttive. Il valore aggiunto per addetto dinamiche produttive. Il valore aggiunto per addetto nelle società di capitali è a Massa-Carrara inferiore sia nelle società di capitali è a Massa-Carrara inferiore sia al dato medio regionale, sia a quello italiano. al dato medio regionale, sia a quello italiano. Nell’ultimo anno di riferimento (2001) è aumentato del Nell’ultimo anno di riferimento (2001) è aumentato del 4%4% (Toscana (Toscana +8,7%+8,7%, Italia , Italia +5,0%+5,0%). L’intero sistema ). L’intero sistema locale, nel suo complesso, ha una minor capacità di locale, nel suo complesso, ha una minor capacità di creare ricchezza.creare ricchezza.

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4242

IL VALORE AGGIUNTO E IL IL VALORE AGGIUNTO E IL COSTO DEL LAVOROCOSTO DEL LAVORO

• Nell’industria il valore aggiunto per addetto è diminuito Nell’industria il valore aggiunto per addetto è diminuito del del 2%2% (Toscana (Toscana –0,6%–0,6%, Italia , Italia +3,2%+3,2%), evidenziando le ), evidenziando le difficoltà del comparto industriale provinciale. Nel difficoltà del comparto industriale provinciale. Nel terziario invece risultati migliori rispetto alla Toscana terziario invece risultati migliori rispetto alla Toscana ed al Paese.ed al Paese.

• Il costo del lavoro per addetto è, in cifra assoluta, Il costo del lavoro per addetto è, in cifra assoluta, inferiore a Massa-Carrara rispetto alle altre realtà, ma inferiore a Massa-Carrara rispetto alle altre realtà, ma questo divario tende ad attenuarsi.questo divario tende ad attenuarsi.

• In particolare, nell’industria il costo del lavoro per In particolare, nell’industria il costo del lavoro per addetto è addetto è 27.800 euro27.800 euro ormai molto simile a quello della ormai molto simile a quello della Toscana (Toscana (28.50028.500 euroeuro).).

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4343

• Nel 2003 crescono gliNel 2003 crescono gli ImpieghiImpieghi del del 9,9%9,9% contro una media contro una media del 9% della Toscanadel 9% della Toscana

• In significativa crescita anche iIn significativa crescita anche i DepositiDepositi,, + 8,8%+ 8,8%, a fronte , a fronte del 2% in ambito regionaledel 2% in ambito regionale

• Il rapporto Il rapporto Sofferenze / Impieghi Sofferenze / Impieghi è sceso dal è sceso dal 5,2%5,2% del 2002 del 2002 al al 4,9%4,9%, mentre nel territorio regionale è salito dal , mentre nel territorio regionale è salito dal 3,23,2 % % al al 3.4%3.4%

• Il tasso medio d’interesseIl tasso medio d’interesse su finanziamenti per cassa a su finanziamenti per cassa a breve ( 18 mesi) è stimato al breve ( 18 mesi) è stimato al 7,05%7,05% e risulta, dopo Grosseto, e risulta, dopo Grosseto, il più elevato in Toscanail più elevato in Toscana e, soprattutto, e, soprattutto, notevolmente notevolmente superiore alla media Italiasuperiore alla media Italia ( 5,84%) ( 5,84%)

IL CREDITOIL CREDITO

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4444

• L’erogazione degliL’erogazione degli Impieghi Impieghi per sportello bancarioper sportello bancario è è ben ben inferiore alla media regionaleinferiore alla media regionale ( 23 milioni contro 30 ( 23 milioni contro 30 milioni milioni di €uro)di €uro)

• Il rapporto Il rapporto Impieghi / DepositiImpieghi / Depositi fa registrare un valore fa registrare un valore nettamente piùnettamente più basso a confronto dell’analogo dato basso a confronto dell’analogo dato nazionale e della regionenazionale e della regione

•Il rapporto Il rapporto Sofferenze / ImpieghiSofferenze / Impieghi, pur essendo , pur essendo costantemente diminuito nel corso degli anni, continua, costantemente diminuito nel corso degli anni, continua, tuttavia, ad essere tra i più alti, sia nel raffronto regionale tuttavia, ad essere tra i più alti, sia nel raffronto regionale che rispetto alla media nazionaleche rispetto alla media nazionale

• L’ammontare sia dei DepositiL’ammontare sia dei Depositi che degli che degli Impieghi Impieghi per unità per unità di Impresa è il penultimo in Toscanadi Impresa è il penultimo in Toscana

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Dal 1995 al 2002 si è ridotto il gap tra la nostra Provincia Dal 1995 al 2002 si è ridotto il gap tra la nostra Provincia ed il resto del Paeseed il resto del Paese

La variazione è stata del La variazione è stata del 45,9%45,9% a fronte del a fronte del 33,8%33,8% dell’Italia e del dell’Italia e del 35,4%35,4% della Toscana della Toscana

In virtù di tale andamento il divario è passato da In virtù di tale andamento il divario è passato da -17,3%-17,3% a a -9,9%-9,9%

A livello Toscana, le Province che evidenziano valori A livello Toscana, le Province che evidenziano valori notevolmente superiori rispetto alla media Italia sono quelle notevolmente superiori rispetto alla media Italia sono quelle di Firenze, che si colloca quasi 30 punti oltre e Prato che, di Firenze, che si colloca quasi 30 punti oltre e Prato che, tuttavia, ha subito un arretramento estremamente tuttavia, ha subito un arretramento estremamente significativo nel periodo osservatosignificativo nel periodo osservato

Al pari di Massa – Carrara, solo Grosseto continua a Al pari di Massa – Carrara, solo Grosseto continua a registrare uno scostamento negativo sulla media nazionaleregistrare uno scostamento negativo sulla media nazionale

IL REDDITO

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Toscana

1,928,8

69,3

Agricoltura

Industria

Servizi

Massa Carrara

1,0

78,4

20,6

Agricoltura

IndustriaServizi ITALIA

2,627,3

70,1

Agricoltura

IndustriaServizi

Composizione del Reddito per Settori – Anno 2002Composizione del Reddito per Settori – Anno 2002

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Il maggior dinamismo di crescita del Reddito Il maggior dinamismo di crescita del Reddito provinciale rispetto a molte aree del Paese ha provinciale rispetto a molte aree del Paese ha permesso un permesso un recupero di 7 posti nella graduatoriarecupero di 7 posti nella graduatoria nazionalenazionale: attualmente : attualmente Massa – CarraraMassa – Carrara è posizionata al è posizionata al 64° 64° posto contro ilposto contro il 71° del 1995. 71° del 1995.

In provincia di In provincia di Massa – Carrara il Reddito pro –Massa – Carrara il Reddito pro – capitecapite nel 2002 è risultato di nel 2002 è risultato di 17.735 €uro17.735 €uro contro la media contro la media Toscana diToscana di 21.716 €uro 21.716 €uro e quella e quella Italia diItalia di 19.677 €uro. 19.677 €uro.

A livello di aree è il A livello di aree è il Nord OvestNord Ovest che fa riscontrare il che fa riscontrare il valore più elevato con benvalore più elevato con ben 24.004 €uro 24.004 €uro pro capite; pro capite; seguono il seguono il Nord EstNord Est con con 23.717 €uro23.717 €uro; il ; il Centro Centro che si che si attesta a attesta a 21.631 €uro21.631 €uro ed, infine, il ed, infine, il MezzogiornoMezzogiorno con solo con solo 13.372 €uro.13.372 €uro.

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Dall’esame dei dati, si coglie una costante ben Dall’esame dei dati, si coglie una costante ben precisa: l’ipertrofia del settore dei Servizi rispetto agli precisa: l’ipertrofia del settore dei Servizi rispetto agli altri comparti in quelle aree oggettivamente più altri comparti in quelle aree oggettivamente più “arretrate” del Paese. Non a caso, la nostra Provincia, “arretrate” del Paese. Non a caso, la nostra Provincia, assieme a Grosseto, si colloca su valori che non si assieme a Grosseto, si colloca su valori che non si discostano molto da quelli del Mezzogiorno. discostano molto da quelli del Mezzogiorno.

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Tra il 2002 ed il 2003 la Popolazione della Provincia di Tra il 2002 ed il 2003 la Popolazione della Provincia di Massa – Carrara è aumentata di Massa – Carrara è aumentata di 1.0891.089 unità. unità.

Il dato positivo è da ascrivere totalmente alla Il dato positivo è da ascrivere totalmente alla componente Migratoria con un surplus di ben 2.157 unità, componente Migratoria con un surplus di ben 2.157 unità, cifra ben superiore al calo naturale ( cifra ben superiore al calo naturale ( - 1.068- 1.068 unità). unità).

La Lunigiana ha uno sbilancio naturale di ben La Lunigiana ha uno sbilancio naturale di ben 552552 ( ( 51,7%!51,7%!) unità contro le ) unità contro le 516516 dell’Area Costiera, dell’Area Costiera, nonostante il suo peso demografico nel contesto nonostante il suo peso demografico nel contesto provinciale sia di poco superiore al provinciale sia di poco superiore al 28%28%

Diametralmente opposto, a livello di zone, ciò che Diametralmente opposto, a livello di zone, ciò che scaturisce dall’analisi dell’andamento migratorio: in questo scaturisce dall’analisi dell’andamento migratorio: in questo caso l’Area Interna concorre all’incremento complessivo caso l’Area Interna concorre all’incremento complessivo con un apporto di oltre il con un apporto di oltre il 36%36%, valore ben più elevato , valore ben più elevato rispetto alla sua incidenza demograficarispetto alla sua incidenza demografica

LA DEMOGRAFIA

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La più elevata dinamica immigratoria che da anni La più elevata dinamica immigratoria che da anni caratterizza la Lunigiana, per lo più con l’apporto di persone caratterizza la Lunigiana, per lo più con l’apporto di persone in età giovane, a medio lungo termine può favorire un in età giovane, a medio lungo termine può favorire un riequilibrio dell’età media tra le due entità territorialiriequilibrio dell’età media tra le due entità territoriali

Massa rafforza la sua leadership e supera Carrara ormai di Massa rafforza la sua leadership e supera Carrara ormai di quasi quasi 2.0002.000 unità. unità.

Tra gli altri 15 Comuni solo Aulla si attesta oltre i Tra gli altri 15 Comuni solo Aulla si attesta oltre i 10.00010.000 abitanti, mentre Montignoso, che al censimento del 2001 si abitanti, mentre Montignoso, che al censimento del 2001 si collocava oltre questa cifra, rimane al di sotto per collocava oltre questa cifra, rimane al di sotto per 22 sole sole unitàunità

In Lunigiana continuano a crescere in maniera In Lunigiana continuano a crescere in maniera significativa alcuni comuni, tra i quali spiccano quelli di significativa alcuni comuni, tra i quali spiccano quelli di Fosdinovo e Licciana NardiFosdinovo e Licciana Nardi

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Il rapporto Nati / Vivi mostra valori molto diversi tra i due Il rapporto Nati / Vivi mostra valori molto diversi tra i due ambiti territoriali: in Lunigiana si attesta a ambiti territoriali: in Lunigiana si attesta a 0,35810,3581, mentre , mentre nella zona costiera si sale a nella zona costiera si sale a 0,68380,6838

Netta la divaricazione, sia per quanto concerne i Tassi di Netta la divaricazione, sia per quanto concerne i Tassi di Natalità che, per ragioni opposte, quelli di MortalitàNatalità che, per ragioni opposte, quelli di Mortalità

Nel primo caso emerge una netta preponderanza del Nel primo caso emerge una netta preponderanza del litorale con un valore di litorale con un valore di 7,82397,8239 a fronte del a fronte del 5,49895,4989; nel ; nel secondo è, ahimè, la Lunigiana a derivare il risultato più secondo è, ahimè, la Lunigiana a derivare il risultato più negativo con negativo con 15,35115,351 e punte elevatissime a Casola L., e punte elevatissime a Casola L., Comano e Zeri con cifre oltre il 20 per mille. Al contrario Comano e Zeri con cifre oltre il 20 per mille. Al contrario decisamente contenuto è il tasso di Montignoso attestato a decisamente contenuto è il tasso di Montignoso attestato a 7,987,98