1 QUADRIPOLI E, B, C IL transistor può essere considerato un QUADRIPOLO una volta posto uno...
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QUADRIPOLIQUADRIPOLI
IL transistor può essere considerato un QUADRIPOLO una volta posto uno qualsiasi
dei suoi 3 terminali in COMUNE : E, B, CE, B, C si ottengono le tre configurazioni possibili :
EMETTITORE COMUNE (C.E.) (nel disegno)BASE COMUNE COLLETTORE COMUNE
Finora abbiamo visto il transistor sia dal punto di vista fisico come Semiconduttore e da quello Circuitale come oggetto sottoposto alle leggi dei circuiti con distribuzioni di correnti e tensioni.
poiché il transistor manifesta, per SUA NATURA, delle interazioni tra le sue PARTI
costituenti, dobbiamo considerare che le variabili di Ingresso e Uscita del
quadripolo siano
INTERDIPENDENTIINTERDIPENDENTI
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Ora dobbiamo cominciare a vederlo come Piccolo Sistema capace di trasformare le
Eccitazioni in Uscite tramite la Applicazione di un Operatore ad esso intimamente connesso.
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Una delle possibili scelte è la seguente: ),( 2111 VIfV ),( 2122 VIfI
VOGLIAMO DETERMINARE un Circuito Equivalente VALIDO
PER “PICCOLE VARIAZIONI” delle Variabili,CALCOLIAMO
il DIFFERENZIALE TOTALE delle FUNZIONI che DESCRIVONO il SISTEMA
costcost 12
2
1
21
1
11
I
dVV
f
VdI
I
fdV
costcost 12
2
2
21
1
22
I
dVV
f
VdI
I
fdI
LA SCELTA POSSIBILE CHE PORTA AD UN CIRCUITO EQUIVALENTE REALISTICO
E’ QUELLA DI FAR COINCIDERE LE FUNZIONI f1 e f2
CON LA TENSIONE V1 E LA CORRENTE I2
2211 ; IfVf
costcost 12
2
1
21
1
11
I
dVV
V
VdI
I
VdV
costcost 12
2
2
21
1
22
I
dVV
I
VdI
I
IdI
due equazioni differenziali che mettono in relazione variabili (I, V)di Ingresso e di Uscita che possiamo scrivere con lettere
minuscole indicando con ciò il significato “DINAMICO” delle
relazioni
2221212
2121111
v
vv
hihi
hih
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Possiamo ora TENTARE di DISEGNARE il CIRCUITO EQUIVALENTE DINAMICO
del QUADRIPOLO per PARAMETRI IBRIDI Rappresentanti Grandezze
FISICHE NON OMOGENEE
ACONDUTTANZ una di dimensioni le ha
aleadimension
aleadimension
RESISTENZA una di dimensioni le ha
22
21
12
11
h
h
h
h
GENERATORI DIPENDENTIGENERATORI DIPENDENTI
PUR APPARTENENDO AD UNAMAGLIA, DIPENDONO DALLE VARIABILI DELL’ALTRA
[h12] * [v2] è la FRAZIONE [h12 ] della TENSIONE di USCITA [v2 ] RIPORTATA in INGRESSO
[h21] * [i1] è la FRAZIONE [h21] della CORRENTE di INGRESSO [i1] TRASFERITA in USCITA
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Circuito Equivalente Dinamico
[h11] è la RESISTENZA dinamica dell’ingresso
[h22] è la CONDUTTANZA dinamica dell’USCITA
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I PARAMETRI IBRIDII PARAMETRI IBRIDI
;
;
12
11
rx
ix
hh
hh
ox
fx
hh
hh
22
21
COMUNE , , MENTERISPETTIVA
c b, e, :IONECONFIGURAZ DI TIPO IL " "
OUTPUT " "
FORWARD " "
REVERSE " "
INPUTper sta
COLLETTOREBASEEMETTITORE
x
o
f
r
i
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Grandezze fisiche rilevanti nella configurazione ad Emettitore Comune
1)Amplificazione di corrente Ai
L'amplificazione di corrente Ai è definita come rapporto tra le due correnti i2 e i1;
oebfec hihi 2vb
oefei i
hhA 2v per avere una corrente in uscita occorre che la resistenza di collettore Rc
sia connessa e poiché la caduta ai suoi capi è "opposta" alla tensione Vce
cc Ri 2voecifeoec
b
cfei hRAhhRi
ihA
coe
fei Rh
hA
1
in generale si ha che un valore tipico per hoe è dell'ordine di 165 1010 quindi 1 coe Rh
fei hA
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2) Resistenza di ingresso
Essa va considerata dai terminali di ingresso avendo chiuso l'uscita sul carico Rc.
b
rebie
i
ii i
hih
iR 2vv
cc Ri 2vicreie
b
ccreiei ARhhi
iRhhR ieicre hARh
iei hR
questo in generale è sempre vero, infatti,
10
1;100;10 4
icre
cire
ARh
KRAh
mentre
Khie 1
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3) Amplificazione di tensione Av
ccrebie
cc
rebie
cc
iRhih
iR
hih
iRA
21
2v vV
VDividendo num. e den. per ib
icreie
ic
ARhh
ARA
v ieicre hARh i
ie
c Ah
RA v
Notare che:ie
c
i h
R
A
Av
3
4
10; 10
1;100;10
ieicre
cire
hARh
KRAh
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oebfec hihi 2v
4)Resistenza di uscita
2
2v
iRu
In questo caso dobbiamo unire i terminali di ingresso al generatore Vs e cortocircuitare quest'ultimo, e guardare dai terminali in uscita la resistenza del circuito così costituito.
dalla maglia di ingresso otteniamo la seguente relazione:
0v)( 21 reies hhRi oeies
refe hhR
hhi
22
2 vv
dalla quale dividendo per v2
ies
refeoe
uscita hR
hhh
R
i
1
v2
2
50R ; 10
;100;10
S3
4
ie
fere
h
hh
] 1010 [ 1 54 oe
uscita hR
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Circuito equivalente semplificatoCircuito equivalente semplificato
Dal calcolo delle grandezze fisiche tipiche della configurazione ad emettitore comune abbiamo imparato che
1 coe Rh significa che la resistenza interna del transistor è molto maggiore della resistenza che tipicamente
si pone sul collettore quindi si può sostituire con un circuito “aperto”
ieicre hARh il termine a sinistra rappresenta una sorta di "resistenza equivalente" del generatore dipendente nella maglia di ingresso che può
essere sostituito con un “corto circuito”
3
4
10; 10
1;100;10
ieicre
cire
hARh
KRAh
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se adesso andiamo a rifare su questo circuito i conti per trovare le grandezze fisiche rilevanti del circuito stesso, otteniamo i risultati già trovati prima avendo imposto le approssimazioni di cui si è già parlato; infatti si ottiene:
cuie
cfefeiiei RRh
RhAhAhR , , , v
interessante notare che il generatore di corrente dipendente tende a disaccoppiare
l‘Ingresso dall‘Uscita per quanto riguarda le resistenze relative
Con questo circuito equivalente è possibile esprimere le caratteristiche delle altre configurazioni in funzione di quelle a CE cambiando solo la disposizione dei COMPONENTI secondo la nuova configurazione
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Configurazione a base comune
11
fe
fe
bbfe
bfe
bc
bfe
e
ci h
h
iih
ih
ii
ih
i
iA
1
v
fe
ie
bc
bie
e
ebi h
h
ii
ih
iR
ie
cfe
ieb
cbfe
ieb
cc
eb
cb
h
Rh
hi
Rih
hi
RiA
v
vv
cc
cc
c
cu R
i
Ri
iR
v
(unitaria)
(molto bassa)
(come nell’E.C. a parte il segno)
(come nell’E.C.)
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Configurazione a collettore comune
1
feb
bc
b
ei h
i
ii
i
iA (~ come nell’E.C.)
efeieb
ebfeebieb
b
eeieb
b
bci Rhh
i
RihRihi
i
Rihi
iR
1
v(molto grande)
1
1
1
1
1
v
vv
efeie
efe
befebie
bfee
eeieb
ee
bc
ec
Rhh
Rh
iRhih
ihR
Rihi
RiA (unitario)
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v
fe
ies
bfe
iesb
e
eu h
hR
ih
hRi
iR (molto bassa)
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