1 PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RESIDENZIALITA' SOCIALE SENZA EMARGINAZIONE...
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PROPOSTA DI LEGGE PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLAREDI INIZIATIVA POPOLARE
RESIDENZIALITA' SOCIALE SENZA EMARGINAZIONERESIDENZIALITA' SOCIALE SENZA EMARGINAZIONE
DOMICILIARIETA’
concetto portante
la persona si sviluppa e vive nel proprio contesto sociale
il PAP
(Progetto Assistenziale Personalizzato)
prevede risorse ed aiuti nel cotesto di vita della persona
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LA RESIDENZIALITA'PERMETTE ALLA PERSONA DI INSERIRSI NEL PROPRIO
CONTESTO DI VITA
CONTESTO
SOCIALEFAMIGLIAPERSONA
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L.R 41/05 art.21Strutture residenziali soggette ad autorizzazione
Strutture residenziali per anziani o disabiliRSA/RSD (max 80 posti letto)
Strutture a prevalenza alberghiera per anziani o disabili non gravi (max 80 posti letto)
Strutture a carattere comunitario per persone con limitata autonomia personale(max 20 posti letto)
Centri pronta accoglienza minori (max 10 posti letto)
Casa di accoglienza per minori con il proprio genitore
Servizi residenziali socio educativi ( a seconda della tipologia da 4 a 12 posti letto)
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L.R 41/05 art.21Strutture semi residenziali soggette ad autorizzazione
Le strutture semi residenziali sono:
Centri Diurni per anziani non autosufficienti
Centri Diurni per anziani autosufficienti
Centri Diurni per disabili
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L.R 41/05 art.22Strutture residenziali e semi residenziali
non soggette ad autorizzazione
Esistono poi delle strutture che non sono soggette all'autorizzazione ma solo ad una formale comunicazione di
inizio attività:
Comunità di tipo familiare per persone maggiorenni autosufficienti (max 8 persone)
Strutture familiari di accoglienza diurna o notturna per persone in grave disagio socio-economico
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LE RESIDENZE ATTUALI E QUELLE PREVISTE LE RESIDENZE ATTUALI E QUELLE PREVISTE DALLA Legge RegionaleDALLA Legge Regionale
SONO ISTITUZIONI CHE: dettano regole uniformi per tutti e ritmi di vita imposti e artificiali non consentono la riservatezza e la privacy sradicano le persone dal contesto familiare e sociale
CONSEGUENZE: stati depressivi (Sindrome da istituzionalizzazione) passività perdita di senso e di motivazione decadimento psicofisico cronicizzazione
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La Proposta di legge del CENTRO BASAGLIA “ Residenzialità sociale senza emarginazione”
La Proposta di legge prevede all'art. 7 comma 3
“Per le persone che per ragioni diverse non possono contare sul sostegno della famiglia e non possono vivere da soli in una casa di civile abitazione la Regione assicura condizioni di convivenza familiare .........attraverso l'organizzazione di strutture sociali di piccole dimensioni inserite nell'ambiente di vita............ in conformità al Piano Socio Sanitario regionale”
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La Proposta di legge del CENTRO BASAGLIA
“ Residenzialità sociale senza emarginazione”
Ambito di riferimento ZONA SOCIO SANITARIA ( D.Lgs. 229/99 L. 328/00)
Area subdistrettuale/zonale 5.000/20.000 persone
Il progetto di legge prevede una serie di servizi che sostengono l’assistenza della persona nel proprio contesto di vita che si possono enucleare:
Sostegno al redditoAgibilità della abitazione
Agevolazioni della mobilitàPrestazioni professionali a domicilio
(assistenza domiciliare, sociale e sanitaria)Centri Diurni
Servizi Residenziali di sollievo
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La Proposta di legge del CENTRO BASAGLIA “ Residenzialità sociale senza emarginazione”
Si prevedono :Abitazioni assistite: sono condomini sociali con luoghi e assistenza socio-sanitaria e di cura in comune.
Centro Diurno: è struttura con massimo di 15 posti, che accoglie persone con diversi gradi di autonomia e/o di non autosufficienza.
Case Famiglia: residenza organizzata in una abitazione per massimo 6 posti di ospitalità.
Comunità di tipo familiare: Struttura sociale per massimo 10 persone inserita nel contesto sociale di riferimento.
Residenza Sociale Assistita: per persone con diversi gradi di autonomia fino alla non autosufficienza può ospitare al massimo 25 persone in area urbana e metropolitana, 20 persone area rurale, 15 persone area montana. Vietato la somma di più nuclei.
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LA PROPOSTA PREVEDE: RESIDENZE MISTE DI PICCOLE DIMENSIONI
DOVE POSSONO CONVIVERE COPPIE DI CONIUGI PERSONE AUTO E NON AUTOSUFFICIENTI.
SONO PREVISTI: SERVIZI DIFFERENZIATI PER INTENSITA’ E PER
SPECIALITA’
QUINDI
RETTE DIFFERENZIATE IN RAPPORTO ALLE PRESTAZIONI ASSICURATE ALLE PERSONE
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LE PICCOLE RESIDENZE HANNO COSTI MINORI
PERCHE’:1. LA PROSSIMITA’ CONSENTE DI REALIZZARE ECONOMIE DI SCALA
PER
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
SERVIZI GENERALI
TRASPORTI
CON COSTI SPALMATI SU ATTIVITA’ COMUNI SVOLTE DALLE
AMMINISTRAZIONI LOCALI
2. LA PROSSIMITA’ CONSENTE DI VALORIZZARE L’APPORTO DEGLI OSPITI, DEI FAMILIARI, DEI VOLONTARI E DEGLI OPERATORI DEL SERVIZIO CIVILE
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LA NUOVA RETE DI INTERVENTI AL DOMICILIO DI CENTRI DIURNI DI RESIDENZE SOCIALI SENZA EMARGINAZIONE
SI REALIZZA
CON IL PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE CON IL PIANO ATTUATIVO LOCALE DELLA ASL CON IL PIANO INTEGRATO DI SALUTE NELLE
ZONE/DISTRETTO APPROVATO DAI COMUNI
ASSOCIATI
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LA PROPOSTA DI LEGGE PREVEDE:
UN CAPITOLO SPECIFICO NEL BILANCIO DELLA REGIONE, ALIMENTATO DA RISORSE PROPRIE E DA FINANZIAMENTI DELLO STATO
IL CONCORSO DEI COMUNI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI AL DOMICILIO E DELLE TIPOLOGIE RESIDENZIALI PREVISTE
AGEVOLAZIONI AI PRIVATI IMPEGNATI AD APPLICARE GLI STANDARD PREVISTI DALLA PROPOSTA DI LEGGE
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LA PROPOSTA DI LEGGE PREVEDE:
UN’ AUTORITYCOMPOSTA DA ESPERTI E DA RAPPRESENTANTI
DEI CITTADINI
PER
VERIFICARE L’APPLICAZIONE DEGLI STANDARD PREVISTI DALLA PROPOSTA DI LEGGE RIGUARDO AL PRINCIPIO DELLA DOMICILIARITA’ CON RESIDENZE SOCIALI, SENZA EMARGINAZIONE