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1 Parte quarta: Le “ragioni” della politica economica (SEGUE) Capitolo 8 - Le funzioni dei bureau Competenza e interventi dell’allocation bureau Competenza e interventi dello stabilization bureau Competenza e interventi del distribution bureau • I fallimenti dello Stato Fallimenti del mercato

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Parte quarta: Le “ragioni” della politica economica (SEGUE)

Capitolo 8 - Le funzioni dei bureau

• Competenza e interventi dell’allocation bureau

• Competenza e interventi dello stabilization bureau

• Competenza e interventi del distribution bureau

• I fallimenti dello Stato

Fallimenti delmercato

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Sistema di mercato

efficienza

equità

Allocation bureau

Stabilization bureau

Distribution bureau

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I parametri per giudicare i fallimenti del mercato

efficienza

allocativa = una situazione in cui non è possibile ottenere“un pasto gratis” (ottimo paretiano: efficienza di consumo, di produzione,generale)

dinamica

adattiva = capacità di adeguarsi ai fatti nuovi

innovativa = capacità del sistema di introdurreinnovazioni (Schumpeter)

equità

Esplosione diconcetti

eguaglianza dei punti di partenza

eguaglianza delle posizioni finali

distribuzione secondo il talento

distribuzione secondo i bisogni

Criterio di Rawls: il più sfortunato

Criterio di Nozicki diritti fondamentali

Sono giudizi di valore

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Le funzioni dell’allocation bureau (AB)

Teorema del second best: se N condizioni definiscono un ottimo paretiano,non è vero che una situazione nella quale un numero n < N di condizioni sono soddisfatte è necessariamente superiore a una situazione in cui un numero minore m < n < N di esse sono soddisfatte

1) se si manifesta un solo inadempimento, il primo compito del bureauè di rimuoverlo;2) nell’impossibilità di attuare il punto 1, è necessario interveniresull’intero sistema

AB si compone di molti uffici

azione indipendente(condizioni di separazione)

azione coordinata

Fallimenti: monopolio - esternalità - beni pubblici - assenza di mercati (contingenti, a termine) - informazione asimmetrica - beni meritori - beni comuni

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Monopoli

Condizione di efficienzastatica

Il mercato di monopolio

CM = P CM = RM < P

Cause & interventi

1) Di origine storica. CAUSA: la tendenza storica della trasformazione del mercato concorrenziale in monopoli. CORREZIONI: legislazione antimonopolistica (leggi antitrust), controllo dei prezzi (price cup), autorità di controllo alle pratiche antimonopoliste (authority).

2) Di origine legale. CAUSA: obiettivi di: i) imprese nascenti; ii) efficienza dinamica; iii) tutela delle invenzioni (brevetti); iv) pressionidelle lobby. CORREZIONI: le leggi devono essere a termine

(segue)

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3) Barriere e libertà di entrata. CAUSA: Le barriere possono essere di natura legale (per proteggere i produttori, i consumatori, le proprietà comuni) o di natura reale (proprietà esclusiva di un fattore, tecnologica, comportamento strategici d’impresa).

CORREZIONI:Eliminazione delle barriere all’entrata ==> MERCATI CONTENDIBILI

libertà di entrata e di uscita (assenza di costi irrecuperabili)

q

p Equilibrio dimonopolio

Equilibrio“hit and run” P = CU

Equilibrio di efficienza paretiana (P = CM)

L’efficienza possibile è vincolatadalla posizione della domanda

(segue)

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La difesa dell’impresa esistente: i prezzi predatori

I

E

E

I

IComportamentoaccomodante

Prezzipredatori

Entra

Non entra

Non entra

Spartisceil mercato

Aggressione = guerra dei perzzi

Aggressione

Spartisceil mercato

Esito di comportamento accomodante

Esito dei prezzi predatori creduti

Esito dei prezzi predatori non creduti

Conserva il monopolio

L’impresa I può difendersi dal mercato contendibile, ma la strategia è credibile solo se il gioco è ad orizzonte infinito e l’informazione è asimmetrica (sulla sua reputazione di “duro”)

CORREZIONI: L’AB devefavorire la contendibilitàdei mercati

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4) Monopoli naturali. CAUSA: natura sub-additiva dei costi, CU(xi) < CUi(x)

equilibrio dimonopolio

Tariffa in pareggioo competizione per il mercato

Tariffa in perdita

CORREZIONI: gestione diretta (imprese pubbliche); regolamentazione dell’attività (tariffe); attribuzione dei diritti tramite asta pubblica

IN PIU’: Due problemi per l’AB: l’accertamento dei costi; la copertura delle perdite

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Esternalitànel consumo e/o nella produzione

CAUSA: c1(q1, s); c2(q2, s); s(q1) => c1(q1); c2(q2, q1) !

Profit1 = p1q1 - c1 = f(q1) l’impresa 1 decide senza tenere conto del suo effetto sulla 2

Profit2 = p2q2 - c2 = g(q1, q2) l’impresa 2 non controlla tutte le determinanti del suo

profitto

Costi diproduzione

Produzione di estrenalità,inquinamento

Soluzione internalizzata: Profit = Profit1 + Profi2 = p1q1 + p2q2 - c1 - c2 = g(q1, q2)p1 = MC1 + s’(MC1(s) + MC2(s))p2 = MC2

(segue)

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RIMEDI:

a) Il mercato mancante (Coase). Si assegna un diritto di proprietà dell’impresa 2 alle acque pulite, diritto che può essere venduto al prezzo p3 per una unità s di esternalità:

Profit1 = p1q1 - c1 - p3s Profit2 = p2q2 + p3s- c2

p1 = MC1 + s’(MC1(s) + p3)p2 = MC2

NB:se p3 = MC2(s) si riproduce la condizione di efficienza CORREZIONI: L’AB deve creare i mercati (concorrenziali)

b) L’imposta di Pigou. Si introduce un'imposta t sull’inquinamento

Profit1 = p1q1 - c1 - tsp1 = MC1 + s’(MC1(s) + t) NB: se t = MC2(s) si riproduce la condizione di efficienza

CORREZIONI: L’AB deve introdurre opportune imposte correttive

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I beni pubblicibeni non rivali nell’uso, non escludibili

CAUSA: condizione di Samuelson (per il bene pubblico G)

SMSi = p (prezzo di produzione del bene pubblico)

Determinazione del prezzo di riserva

Ui(Ri - ti*; G°) = Ui(Ri; 0)Condizione forte: contribuzione < ti*Condizione debole: pG° < ti*

Problema del free rider sulle rivelazioni vi dei prezzi di riserva

vi < ti*

CORREZIONI: L’AB deve: produrre i beni pubblici e scoprirele vere preferenze di ogni cittadino

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Incompletezza dei mercati

merce

Descrizione fisica Ubicazione (n° di R)

Data di consegna(n° di T)

Stato di natura(n° di S)

Mercati futuri Mercati contingentiRxTxS merci

CAUSA: nella realtà non sono aperti tutti i mercati richiesti dalle condizioni di efficienza Arrow-Debreu CORREZIONI: L’AB deve aprire tutti i mercati a pronti, a termine e contingenti (complete contingent markets, concorrenziali); alternativamente può creare un sistema di attività finanziarie (dal rendimento aleatorio)

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Le informazioni asimmetriche nei contratti

pre-contrattopost-contratto

Rischi morale azione nascostainformazione nascosta

Selezione avversa

I beni di buona qualitàsono «scacciati» dal mercato& il mercato divienetroppo «sottile»

Si originano comportamentiopportunistici

CAUSA

RIMEDI di MERCATO: equilibri di separazione (segnali, reputazione; selezione);

contratti con incentivo (modelli principale-agente)

CORREZIONI: L’AB deve intervenire con: certificazioni (di qualità e di

prodotto); garanzie pubbliche (prestito d’onore); forme assicurative di Stato (contributi obbligatori di pensionamento); sistema di incentivi e sussidi (contro i sinistri: prevenzione del fuoco, tassazione degli alcolici)

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Beni di meritobeni soggetti a un atteggiamento paternalistico che si oppone

al principio dell’individualismo “ognuno è il miglior giudice di se stesso”

CAUSA: per questi beni, non si possiedono tutte le informazioni necessarieper potere decidere; le informazioni ricevuto risultano distorte; il processodecisionale non rispetta canoni di razionalità

CORREZIONI: L’AB assume un atteggiamento paternalistico imponendolo per legge, dati comportamenti ai cittadini (obbligo del casco), oppure sostituendosi direttamente alle loro scelte (finanziamento pubblico all’arte)

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Beni comuni

CAUSA: La tragedia dei commons => lo sfruttamento eccessivo della risorsa

Esempio: x capi al pascolo

A massimo socialeC sfruttamento di un commonsB capacita di carico della risorsa

x

incassi

costi

A B C

CORREZIONI: L’AB deve contingentare per legge o per regolamento l’uso della risorsa (sistema di licenze)

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Le funzioni dello stabilization bureau (SB)giusta utilizzazione delle risorse: piena occupazione & controllo degli

impulsi inflazionistici

Meccanismi di equilibrio: segnale comune X Y , X(*) = Y(*) sinergia X Y , X = Y

CAUSA: A) La teoria classica dell’equilibrio macroeconomico = segnale comune i = tasso dell’interesse, S(i*) = I(i*) quindi S I

B) La teoria delle domanda effettiva dell’equilibrio macroeconomico = sinergia

S(Y) I

COROLLARIO: se il meccanismo è A, un sistema decentrato raggiunge automaticamente l'utilizzazione corretta delle risorse, se è B si può originaresia disoccupazione (sottoinvestimento) sia inflazione (sovrainvestimento)

(segue)

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CORREZIONI: Lo SB deve gestire il fine tuning della domanda agregata

Se Y* è la produzione che elimina tutta la disoccupazione keynesiana ( dalla disoccupazione classica, di lungo periodo)

S(Y*) I*

• se S(Y) I < I* quindi Y < Y* comporta disoccupazione

• se S(Y) I > I* quindi Ydomandato > Y* comporta inflazione

Nel primo caso lo SB deve aumentare la domanda effettiva: direttamente con la spesa pubblica G = I* - I (politica fiscale), o indirettamente I I* (politica monetaria)

Nel secondo caso lo SB deve ridurre la domanda effettiva:direttamente (riducendo la spesa pubblica)

o indirettamente (aumentando le imposte)

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Un fallimento intermedio: la curva di Phillips

La posizione della domanda effettiva comporta la seguente relazionedisoccupazione-inflazione:

Disoccupazione

L’osservazione empirica di Phillips ha modificato la relazione:

Tasso d’inflazione

Lo SB è costretto a scegliere fra un menu di scelte sociali di disoccupazione e di inflazione (problema tipico degli obiettivi flessibili e delle

funzioni di perdita)

menu

Piena occupazione

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Obiettivo sviluppoil prodotto Y* diviene un traguardo mobile

A) L’ipotesi di crescita esogena, il modello storico:

S(Y*) sY* = I* , dY/dt = vI* (produttività dell’I), (dY/dt):Y = g Y = vIY = N (produttività del lavoro N), (dN/dt):N = n g = + n

g = vs

vs = + nCAUSE: se vs > + n si produce dinamica d’inflazione se vs < + n si produce dinamica di disoccupazioneCORREZIONI: Lo SB deve attuare un’azione di coordinamento fra levariabili di lungo periodo (intervento sui parametri decisionali di impresee famiglie)

B) L'ipotesi di crescita endogena: g = f() quindi * max g = g*

CAUSE: fenomeni di esternalità negli investimenti di capitale reale e umani CORREZIONI: Lo SB deve sostenere il tasso di sviluppo tramite leggi, incentivi e altre istituzioni

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La stabilizzazione del debito pubblico

La dinamica del debito: Bt - Bt-1 = rBt-1 + (G - T) Avanzo/disavanzoprimario dello Stato

Gestione del debito

Bt = (1 + r)Bt-1 + (G - T)

CORREZIONI: Lo SB può assumere due obiettivi di stabilità

a) Nei valori assoluti. Bt = Bt-1 = B => r B = (T - G)

REGOLA: debito gestito tramite l’avanzo di bilancio primario

b) costanza del rapporto debito/PIL. Bt/Yt = cost => b = gse r - g = 0 allora T - G = 0se r - g > 0 allora T - G > 0se r - g < 0 allora T - G < 0

REGOLA: il debito in valore assoluto può crescere, ma la sua dinamica dipende dalla differenza fra tasso di interesse e dal tasso di sviluppo

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La bilancia dei pagamentil’equilibrio con l’estero

riserve = saldo partite correnti + saldo movimenti di capitale

tempo

R

R°Riserve ottimali

Situazione non sostenibileper eccesso di riserve

Situazione non sostenibileper esaurimento delle riserve

A) Condizione forte SPC = 0 e SMC = 0B) Condizione debole R = 0

CORREZIONI: A) vincoli o sovvenzioni agli scambi esteri, costituzione di un’area monetaria, flessibilità del tasso di cambio, acconsentire mutamenti interni del reddito, dell’occupazione, dei prezzi domestici;B) Mix di politica economica (teorema di Mundell)

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Sintesi degli obiettivi di stabilizzazione dello SB

Grandezze aggregate di riferimento: X (flusso), Y (flusso), K (stock)

Obiettivi da stabilizzare: X, nelle seguenti misure

• stabilizzare il livello assoluto: X = 0

• stabilizzare il livello relativo: • di un rapporto tra flussi: (X/Y) = 0

• di un rapporto flussi/stock: (Y/K) = 0

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Le funzioni del distribution bureau (DB)temi fondamentali: che cosa, a che scopo, per chi

1) Che cosa si ridistribuisce: reddito (e/o ricchezza)

• distribuzione funzionale del reddito: rj = salari, rendite, interessi e profitti

Y = j rjxj (= wL + rK)

p PM(xj) = rj

Pur se si accetta la distribuzione funzionale come efficiente, la distribuzione personale potrebbe essere fortemente diseguale: per questa ragione si sostiene l’intervento del DB

•distribuzione personale del reddito: Y = [R1, R2, …Ri,…Rn]

dove Ri = rjxji ,

xji = quantità del fattore fattore j posseduta da i

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2) A che scopo si ridistribuisce il reddito: quale equità distributiva? E con che motivazione può essere accettata dall’individuo?

• il criterio di Pareto, assolutamente insufficiente per l'ipotesi ridistributiva

1. un obbligo sociale, come tutela dei bisogni fondamentali e vitali2. la sympathy (Sen), si sostituisce [max Ui(qi)] con [max Ui(qi, Uj)] con i j3. un impegno (commitment) (Sen), di rispettare nelle scelte il benessere altrui4. l’utilità del gruppo di appartenenza (Margolis), ogni individuo guida le sue scelte distribuendo risorse fra due utilità: quella individuale e quella dell’appartenenza ad un gruppo5. il maximin (Rawls), sotto il velo dell’ignoranza è giustificato beneficiare i più sfavoriti6. una assicurazione sociale, un trasferimento per i più poveri è come una prestazione assicurativa 7. Ridistribuzione in democrazia rappresentativa8. Lobbying di gruppi non in base al bisogno ma in base al potere politico di cui dispongono

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3) Come e a favore di chi: le politiche ridistributive

Tre alternative fondamentali su cui prendere posizione:

La prima: selettività => l'assistenza va alle persone di cui si è accertato l’effettivo bisogno; universalismo => l’assistenza di tutti i cittadini indipendentemente dalla loro condizione economica (i temi: onere di accertamento, reddito pro capite; entità dell’erogazione normalmente più bassa nel secondo caso)

La seconda: trasferimenti monetari => le erogazioni avvengono in moneta;trasferimenti specifici => le erogazioni avvengono in servizi (libri, cure, abitazioni ecc.) (i temi: dare in moneta può creare forme di rendite, dare in servizi può essere costoso in quantità e qualità)

La terza: principio di sussidiarietà => riservare al governo centrale gli interventi monetari (tramite il sistema tributario), mentre lasciare ai governi locali gli interventi di erogazione dei servizi (più sensibili alle esigenze specifiche del territorio)

Ridistribuzione a seconda del tipo di reddito Problemi di iniquità orizzontale

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Principio di separazione tra equità ed efficienza

Principio: al mercato è lasciato il compito di raggiungere l’efficienza (anche con le correzioni dell’AB), mentre l’equità può essere perseguita dal DB, con atti ridistributivi, senza compromettere il funzionamento del mercato.

l’equità pura

Distribuzione cumulatadei reddito

½

A

B

Redditomediano

Reddito medioA = B

In generale (curva di Pareto), un programma di uguale distribuzione dei redditi passa con delibera a maggioranza (teorema dell’elettore mediano): spoliazione dei ricchi

MA: I trasferimenti dovrebbero essere effettuati tramite lump sum, ipotesi praticamente e politicamente non possibile

?

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La relazione tra equità ed efficienza

•Ipotesi del trade off (Okun): è impossibile effettuare delle ridistribuzioni tramite imposte eque che non compromettano l’efficienza (il secchio bucato)

Fette diverse della torta

Le fette sono uguali ma la torta è più piccola

Equità distributiva

Y D indice di equità distributiva

W(Y, D) con W/Y > 0 , W/D > 0

Equità pura

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La relazione tra equità ed efficienza (segue)

• Ipotesi della sinergia (Schotter): l’equità può aumentare la produttività ela partecipazione

Y = F(L,D) con con Y/L

Equità distributiva

Y

W(Y,D)

Società in cui l’equità è un disvalore, W/D < 0

Società che si disinteressa all’equità, W/D = 0

Società in cui l’equità è un valore, W/D > 0

NB: Il programma del DB dipende da aspetti tecnici F(.) e aspetti politici W(.)

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I fallimenti dello Stato: l’inefficienza delle correzione dell’inefficienza e l’iniquità della correzione dell’iniquità

Le cause:

• Analogie di fallimenti tra il mercato e lo Stato, l’informazione imperfetta è anche nell’organizzazione pubblica (modello principale-agente)

• Logica di breve periodo dei politici, i temi di lungo periodo sono soffocati tra l’orizzonte dei mandati elettorali (la miopia del processo politico)

• Divario fra costi e ricavi, che sono in «capo» a diverse persone. Quindi si possono imporre soluzioni politicamente efficaci ma economicamente inefficienti: microdivario, benefici particolari (lobby) pagati da costi sociali; macrodivario, la maggioranza che scarica i costi di un intervento su un gruppo sociale particolare

(segue)

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• Errata percezione del fenomeno, che può derivare da surrogati politici della conoscenza governata da: percezione psicologica, percezione di gruppi di pressione, ideologia

• X-inefficienza, inefficienza riscontrata empiricamente

• Gestione per premi e per penalità, con un sistema governato dall’interno che può generare inefficienze molto simili alle esternalità

• Comportamenti inefficienti, derivati da regole empiriche di routine (es. “più è meglio”; “sapere ciò che gli altri non sanno è meglio”; ecc.)

• Esternalità derivate, effetti indesiderati conseguenti alla realizzazione di programmi desiderati

• Intervento pubblico generatore di iniquità, per gli effetti distributivi (per segmenti sociali, o regressivi) dovuti ai programmi

NB: questi fallimenti sono osservati nella pratica, ma mancanodi una teoria ( da quelli di mercato)

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La quarta fase: il controllo

La quarta fase completa la razionalità procedurale con unamisura della realizzazione del programma

comitatopolicymaker

policyadviser

controllo

Finalità: 1) limitare i costi, monetari e sociali, aumentando l’efficienza 2) anticipare gli errori, accumulando esperienza

La correzione può interessare: a) le preferenze degli agenti (elettori, partiti, burocrazia); b) la tecnologia di erogazione (produzione) dei servizi; c) le regole con cui si prendono le decisioni

(segue)

correzione

I punti b) e c) sono importanti interventi organizzativi, ma ilpunto a) sottolinea come l’amministrazione possa esserecorretta con la persuasione (preferenze endogene)

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Il metodo del controllo:

A) La misura: i) definire il benchmark di controllo ii) cercare gli indicatori tecnici iii) misurare lo scarto fra questi indicatori e le realizzazioni

Evitare il pericolodel Nirvana fallacy

B) Le forme: i) policy patrol control, sistema di controllo centralizzato attuato direttamente dal policy maker sia per individuare e punire ex-post, sia per scoraggiare ex-ante ii) fire alarm, controllo non centralizzato, senza intervento del policy maker, ottenuto indirettamente stabilendo un sistema di regole e procedure per cui i cittadini stessi segnalano la inefficienza

Punizioni & ricompense: variare i finanziamenti a favore degli efficienti;promuovere o rimuovere i manager; modificare le procedure; fare leva sullareputazione

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Teoria economica della burocraziaper realizzare i suoi programmi il policy maker può usare un apparato

gerarchico, la burocrazia (in alternativa ai contratti)

A) L’approccio di Niskanen (il rapporto è dominato dal burocrate).

L’obiettivo del burocrate: max U(q) s.c. pq - C(q) = 0 p = prezzo di una pratica q

C(q) pq

N° di pratiche diefficienza sociale

Equilibrio del burocrate diinefficienza allocativa(uffici sovradimensionati)

U(q)NB: si può generare anche un’inefficienza produttiva, se il burocrate esprime un’utilità U(q, L) per cui oltre all’eccesso di dimensione degli uffici, si può verificare anche un produzione di servizi conun eccesso di lavoro negli uffici

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B) L’approccio del congresso dominante (il rapporto è dominato dal policy maker).

Il modello è del principale (policy maker)-agente (burocrate)

Policy maker burocrate

• Il policy maker vuole l’impegno del burocrate, che però gli costa sacrificio• Il policy maker non può osservare l’impegno, ma solo i risultati ma non può desumerlo da questi per effetto di una componente casuale• Il policy maker offre al burocrate un contratto con incentivo t

(segue)

Propone un contratto

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Se l’obiettivo del policy maker è la riduzione dei costi di gestione K del programma:

Contratti fixed price, si fissa la spesa K lasciando al burocrate come ricompensa il residuo rispetto ai costi: t = K - Cl’incentivo del burocrate è massimo t = C, ma non vi sono vantaggi per il programma K = 0

Contratti cost plus con una ricompensa t che è fissata con provvigione sui costi dell’ufficio C, quindi il compenso del burocrate diminuisce al diminuire dei costi: K = (1 + t)Cquindi l’incentivo del burocrate è nullo ma i vantaggi delle economie C<0 per il costo K programma sono massimi: K = C

Conveniente solo se il comportamento del burocrate èdirettamente osservabile

Vincolo degli incentivi relativiVincolo di partecipazionet*(C)

Contratto efficiente

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I costi della quarta fase di politica economica

IV fase

Uffici di controllo (lavoro & capitale)

Controlli indiretti (costi sociali dei cittadini)

Sostituire i controlli con contratti incentivanti(se gli incentivi funzionano, i burocrati scelgono autonomamente l’efficienza e l’impegno)

comporta sempre un costo addizionale del programma

E’ compito del governocercare la soluzione cheminimizza i costi!

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Teoria economica della corruzioneside-contract della piccola burocrazia

(raccomandazioni, bustarelle, relazioni personali, promesse)

A) Concussione o corruzione: B riconosce q anche a chi ne è sprovvistodietro un compenso T < K

B) Estorsione: B minaccia di non riconoscere la caratteristica q, per ottenere T, lasciando (K - T) all’estorto

C) Gestione delle code: B amministra una coda e il cittadino che possiedela caratteristica q può accettare di pagare T < K, solo per diminuire il tempo di attesa

Il programma: un sussidio monetario K a ogni cittadino che possiede una caratteristica q, che deve essere accertata dal burocrate B

Il controllo può essere diretto, condotto dagli uffici tramite legge con sanzioni e punizioni, oppure indiretto tramite contratti che incentivano l’onestà

Poiché vi sono costi aggiuntivi, un contenuto livello di corruzione potrebbe essere socialmente accettabile

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L’estorsione o le gestione della code pregiudicano l’efficienza delprogramma? (per la concussione, la risposta è ovviamente si => maggiori costi)

NO! (Leff, Rose-Ackerman: paradosso della corruzione) Estorsione. Programma: Un solo premio K da attribuire tra A e B a chi lo valuta di più

L’efficienza del programma non è compromessa dall’estorsione: K è distribuito ad A!

UA = 100

UB = 50

Asta del burocrateA si attribuisce il dirittoa K, pagando 51 con una renditadi 49

(segue)

Page 39: 1 Parte quarta: Le ragioni della politica economica (SEGUE) Capitolo 8 - Le funzioni dei bureau Competenza e interventi dellallocation bureau Competenza.

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Gestione delle code. Programma: Ci sono due premi K da distribuire formando una coda: A apprezza di più il tempo di B; la coda è socialmente efficiente se è servito per primo chi apprezza di più il tempo t:

Sì! (Myrdal) Introduce dei ritardi nei tempi con cui i cittadini possono esercitare i loro diritti e rende difficile il decentramento amministrativo, comunque.Tutto ciò prescindendo dal problema morale!!

L’efficienza sociale non è compromessa dalla speed money: la coda è A, B

UA(t) = 100

UB(t) = 50

Asta delburocrate

K, KAB