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1 Le condizioni di lavoro Le condizioni di lavoro degli insegnanti in degli insegnanti in Europa Europa Ciclo d’incontri Ciclo d’incontri Milano, 25 marzo 2003 Milano, 25 marzo 2003 Norberto Bottani Direttore Servizio della ricerca sull’istruzione Dipartimento della Pubblica Istruzione Cantone di Ginevra [email protected]

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Le condizioni di lavoro degli Le condizioni di lavoro degli insegnanti in Europainsegnanti in Europa

Ciclo d’incontri Ciclo d’incontri

Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Norberto BottaniDirettore Servizio della ricerca sull’istruzione

Dipartimento della Pubblica IstruzioneCantone di Ginevra

[email protected]

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Griglia dell’interventoGriglia dell’intervento

Il popolo degli insegnanti Il popolo degli insegnanti Le condizioni di lavoro dei docenti Le condizioni di lavoro dei docenti

italiani: il confronto con l’Europaitaliani: il confronto con l’Europa Il problema della penuria e del Il problema della penuria e del

reclutamentoreclutamento La politica del personale della scuolaLa politica del personale della scuola

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Il popolo degli insegnantiIl popolo degli insegnanti

Il totale dei docenti delle scuole elementari, Il totale dei docenti delle scuole elementari, medie e superiori nei paesi dell’UE ammonta medie e superiori nei paesi dell’UE ammonta a 4,5 milioni persone. Nell’Europa allargata a 4,5 milioni persone. Nell’Europa allargata dei 29 paesi i docenti sono più di 6 milioni.dei 29 paesi i docenti sono più di 6 milioni.

La proporzione dei docenti rispetto al totale La proporzione dei docenti rispetto al totale della popolazione attiva dei paesi dell’UE della popolazione attiva dei paesi dell’UE ammonta al 2,6%.ammonta al 2,6%.

Questa percentuale varia da un paese Questa percentuale varia da un paese all’altro: dal 2,1 in Germania, al 2,9 in Italia all’altro: dal 2,1 in Germania, al 2,9 in Italia e Danimarca, al 4,4 in Belgio.e Danimarca, al 4,4 in Belgio.

Solo i docenti in servizio sono presi in considerazioneSolo i docenti in servizio sono presi in considerazione

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Effetti di massa Effetti di massa

La proporzione del numero dei docenti nella popolazione attiva è La proporzione del numero dei docenti nella popolazione attiva è poco meno del 3%. Le variazioni attorno a questo valore sono poco meno del 3%. Le variazioni attorno a questo valore sono minime.minime.

La popolazione dei docenti all’interno di un paese non è stabile: i La popolazione dei docenti all’interno di un paese non è stabile: i flussi in entrata e in uscita dalla professione sono forti, ma la flussi in entrata e in uscita dalla professione sono forti, ma la proporzione del 3% rispetto al totale della popolazione attiva proporzione del 3% rispetto al totale della popolazione attiva sembra costituire un punto di equilibrio verso la quale tendono sembra costituire un punto di equilibrio verso la quale tendono tutti i sistemi.tutti i sistemi.

La parte del personale non docente (ATA) rispetto a quella dei La parte del personale non docente (ATA) rispetto a quella dei docenti subisce variazioni più importanti da un paese all’altro. Il docenti subisce variazioni più importanti da un paese all’altro. Il personale non docente è in media un terzo del personale scolastico.personale non docente è in media un terzo del personale scolastico.

La massa di docenti in servizio è tale da porre problemi La massa di docenti in servizio è tale da porre problemi insormontabili dal punto di vista della qualità degli insegnantiinsormontabili dal punto di vista della qualità degli insegnanti

Si può parlare di penuria quando si ha a che fare con una massa Si può parlare di penuria quando si ha a che fare con una massa simile di persone che svolgono il mestiere di insegnante? Sì perché simile di persone che svolgono il mestiere di insegnante? Sì perché il mercato del lavoro per i docenti è frantumato e non è libero.il mercato del lavoro per i docenti è frantumato e non è libero.

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Le condizioni di lavoro Le condizioni di lavoro dei docenti italiani : il dei docenti italiani : il confronto con l’Europaconfronto con l’Europa

Numero di allievi per docenteNumero di allievi per docente Ore d’insegnamentoOre d’insegnamento StipendiStipendi

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Proporzione Proporzione allievi/docenteallievi/docente

(OCSE 2002, indicatore D2)(OCSE 2002, indicatore D2)

Grafico 1: Allievi per docente nella scuola elementare statale (2000)

10.412.1 12.8

15 15.9 16.9

19.821.5

17.7

1112.4 13.4

16.1 16.8

19.821.2

30.5

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Grafico 2: Allievi per docente scuola media statale (2000)

9.9 10.4 10.8

12.8

15.7

17.6

10.4 10.711.4

14.715.9

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003Proporzione Proporzione allievi/docenti: allievi/docenti:

spiegazione del calcolospiegazione del calcolo

Tra i docenti si include solo il personale Tra i docenti si include solo il personale qualificato direttamente implicato qualificato direttamente implicato nell’istruzione degli allievi:nell’istruzione degli allievi: I docenti titolariI docenti titolari I docenti specializzatiI docenti specializzati I docenti di materie specialiI docenti di materie speciali I direttori didattici e i presidi se hanno oneri I direttori didattici e i presidi se hanno oneri

d’insegnamentod’insegnamento

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Commenti sulla proporzione Commenti sulla proporzione allievi/docenteallievi/docente

Il numero d’allievi per docente non va confuso Il numero d’allievi per docente non va confuso con il numero d’allievi per classecon il numero d’allievi per classe

Molteplici fattori vanno presi in considerazione Molteplici fattori vanno presi in considerazione per stimare il numero di allievi per classe:per stimare il numero di allievi per classe: La lunghezza dell’anno scolasticoLa lunghezza dell’anno scolastico Le ore quotidiane di lezione degli allieviLe ore quotidiane di lezione degli allievi Le ore quotidiane d’insegnamento dei docentiLe ore quotidiane d’insegnamento dei docenti Il numero di allievi di cui un docente è responsabileIl numero di allievi di cui un docente è responsabile La ripartizione del carico di lavoro tra ore La ripartizione del carico di lavoro tra ore

d’insegnamento e altri compitid’insegnamento e altri compiti Le modalità di composizione delle classiLe modalità di composizione delle classi La pratica del team-teachingLa pratica del team-teaching

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Dimensione media delle Dimensione media delle classiclassi

(OCSE 2002, indicatore D2)(OCSE 2002, indicatore D2)

Grafico 3: Dimensione media delle classi: scuola elementare statale (2000)

15.518.1

19.3 19.9 20.222.4

26.8

22.1

17.719 19.7 20.2

22.324.8

30.9

0

5

10

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Grafico 4: Dimensione media delle classi: scuola media statale (2000)

18.619.9

22.7 22.924.1 24.5 25

18.920.7

22.723.8 24.4 24.7

23.6

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Spiegazioni del calcolo del Spiegazioni del calcolo del numero di allievi per classenumero di allievi per classe

La dimensione delle classi è stata La dimensione delle classi è stata ottenuta dividendo il numero degli ottenuta dividendo il numero degli allievi iscritti per il numero delle allievi iscritti per il numero delle classi. classi.

La classi speciali ( nella La classi speciali ( nella maggioranza dei paesi i portatori di maggioranza dei paesi i portatori di handicaps non sono inseriti nelle handicaps non sono inseriti nelle classi normali) non sono state classi normali) non sono state incluse nel calcoloincluse nel calcolo

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Commenti sul numero di Commenti sul numero di

allievi per classeallievi per classe La dimensione mediadi una classe di scuola La dimensione mediadi una classe di scuola

elementare nei paesi dell’OCSE è di 22 allievi ed elementare nei paesi dell’OCSE è di 22 allievi ed è di 23 nella scuola media ( dove però il concetto è di 23 nella scuola media ( dove però il concetto di classe è molto più labile)di classe è molto più labile)

Il numero di allievi per classe nelle elementari Il numero di allievi per classe nelle elementari varia dal semplice al doppio : 15 allievi nel varia dal semplice al doppio : 15 allievi nel Lussemburgo, 30 in TurchiaLussemburgo, 30 in Turchia

La dimensione media delle classi in Italia è tra le La dimensione media delle classi in Italia è tra le più basse sia nelle elementari che nelle più basse sia nelle elementari che nelle medie;nella scuola media le classi sono più medie;nella scuola media le classi sono più numerose che non nelle elementari. Fanno numerose che non nelle elementari. Fanno eccezione la Danimarca, la Svizzera, l’Irlanda, il eccezione la Danimarca, la Svizzera, l’Irlanda, il Regno Unito.Regno Unito.

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Settimane di scuola Settimane di scuola all’anno all’anno

(OCSE 2002,indicatore D7)(OCSE 2002,indicatore D7)

639 656713

780 804 831884

915950930907880

815783

748684

640

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

Grafico 6: Numero netto di ore d'insegnamento annue nelle scuole elementari statali (2000)

Grafico 5: Settimane di scuola all'anno nelle scuole elementari statali ( 2000)

34 3537 38 38 38 38 39 40

4240

38383838373734

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Ore d’insegnamento Ore d’insegnamento all’annoall’anno

(OCSE 2002, indicatore D7)(OCSE 2002, indicatore D7)

564612 633 639 656

716 732

859893867

735716658640639629

595

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

Grafico 8: Numero netto di ore d'insegnamento annue nelle scuole medie statali (2000)

Grafico 7: Settimane di scuola all'anno nelle scuole medie statali ( 2000)

33 3436

38 38 38 38 3942

34 3537 38 38 38 38

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Spiegazioni del calcolo del Spiegazioni del calcolo del

numero d’ore d’insegnamentonumero d’ore d’insegnamento Il numero annuo d’ore d’insegnamento Il numero annuo d’ore d’insegnamento

corrisponde al numero netto di ore di corrisponde al numero netto di ore di contatto con gli studenti ed è calcolato contatto con gli studenti ed è calcolato sulla base del numero annuo di settimane sulla base del numero annuo di settimane di scuola moltiplicato per il numero di scuola moltiplicato per il numero minimo/massimo di periodi durante il quale minimo/massimo di periodi durante il quale un docente è tenuto a impartire delle un docente è tenuto a impartire delle lezioni in classe e per la lunghezza del lezioni in classe e per la lunghezza del periodo in minuti, diviso per 60.periodo in minuti, diviso per 60.

I periodi riservati alle pause tra le lezioni I periodi riservati alle pause tra le lezioni nonché i giorni di vacanza non sono presi in nonché i giorni di vacanza non sono presi in considerazioneconsiderazione

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Commenti sulle ore Commenti sulle ore d’insegnamento all’annod’insegnamento all’anno

Nelle scuole elementari dei paesi dell’OCSE le ore Nelle scuole elementari dei paesi dell’OCSE le ore d’insegnamento sono in media 792d’insegnamento sono in media 792

Le variazioni tra paesi sono molto forti: si passa dalla 639 Le variazioni tra paesi sono molto forti: si passa dalla 639 ore all’anno in Turchia alle 950 in Scoziaore all’anno in Turchia alle 950 in Scozia

Questa differenza è imputabile più alla durata giornaliera Questa differenza è imputabile più alla durata giornaliera di scuola che non al numero di settimane di scuola all’annodi scuola che non al numero di settimane di scuola all’anno

Nondimeno, tra l’Italia e la Danimarca ci sono ben otto Nondimeno, tra l’Italia e la Danimarca ci sono ben otto settimane di scuola in meno al livello delle elementarisettimane di scuola in meno al livello delle elementari

Il carico di ore d’insegnamento per i docenti delle Il carico di ore d’insegnamento per i docenti delle elementari e quelli delle medie in certi paesi è elementari e quelli delle medie in certi paesi è sensibilmente diverso: in Spagna, Francia e Portogallo la sensibilmente diverso: in Spagna, Francia e Portogallo la differenza è superiore alle 300 ore all’anno; in Germania, differenza è superiore alle 300 ore all’anno; in Germania, Austria,Danimarca, Scozia, Finlandia, Olanda è inferiore Austria,Danimarca, Scozia, Finlandia, Olanda è inferiore alle 100 ore. In Italia è di 136 orealle 100 ore. In Italia è di 136 ore

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Ore d’insegnamento e carico di Ore d’insegnamento e carico di lavorolavoro

Il tempo di contatto con gli studenti è una Il tempo di contatto con gli studenti è una componente importante del carico di lavoro componente importante del carico di lavoro dei docenti ma non corrisponde che dei docenti ma non corrisponde che parzialmente all’onere reale di lavoroparzialmente all’onere reale di lavoro

La preparazione delle lezioni e le correzioni La preparazione delle lezioni e le correzioni variano in funzione del numero delle ore di variano in funzione del numero delle ore di lezione, delle discipline d’insegnamento, lezione, delle discipline d’insegnamento, del numero di allievi per classe, del numero del numero di allievi per classe, del numero di anni d’insegnamento, del numero di anni di anni d’insegnamento, del numero di anni durante i quali gli studenti sono seguiti da durante i quali gli studenti sono seguiti da uno stesso docenteuno stesso docente

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Stipendi dei docenti dopo 15 anni di Stipendi dei docenti dopo 15 anni di carrieracarriera

(OCSE 2002, indicatore D6)(OCSE 2002, indicatore D6)

24336 2518326570 26831

2926132318 32883

3548737905

29407

25115 25553 26607 27172

3128232686

34798 35760

45728

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

35000

40000

45000

Grafico 9: Stipendi dei docenti di scuola elementare dopo 15 anni di carriera,in dollari degli USA, equiparati in funzione della PPA (2000)

2465826607 27507 28690

31616 33173 34798 35487

40561

31221

54763

3614534985340793288329331276912683125553

0

10000

20000

30000

40000

50000

Grafico 10: Stipendi dei docenti di scuola media dopo 15 anni di carriera,in dollari degli USA, equiparati in funzione della PPA (2000)

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Spiegazioni del calcolo degli Spiegazioni del calcolo degli stipendistipendi

Lo stipendio dopo 15 anni di carriera Lo stipendio dopo 15 anni di carriera corrisponde allo stipendio annuo corrisponde allo stipendio annuo previsto per un docente a tempo previsto per un docente a tempo pieno con il livello di formazione pieno con il livello di formazione minimo richiesto per insegnare minimo richiesto per insegnare nell’ordine di scuola considerato e nell’ordine di scuola considerato e con 15 anni d’esperienzacon 15 anni d’esperienza

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Commenti sugli stipendiCommenti sugli stipendi

Il divario tra gli stipendi dei docenti operanti nei paesi Il divario tra gli stipendi dei docenti operanti nei paesi europei è notevole: i docenti elvetici a metà carriera europei è notevole: i docenti elvetici a metà carriera guadagnano quasi il doppio di quelli della Greciaguadagnano quasi il doppio di quelli della Grecia

I livelli di retribuzione dei docenti italiani si situano I livelli di retribuzione dei docenti italiani si situano nella fascia inferiore, ma questi valori vanno corretti nella fascia inferiore, ma questi valori vanno corretti con le informazioni sul carico di lavoro determinato con le informazioni sul carico di lavoro determinato dal numero di ore d’insegnamento e dal numero di dal numero di ore d’insegnamento e dal numero di studenti per classestudenti per classe

La progressione degli stipendi nel corso della La progressione degli stipendi nel corso della carriera è un altro fattore che incide sull’attrazione carriera è un altro fattore che incide sull’attrazione della professione: in Inghilterra, Danimarca, Scozia si della professione: in Inghilterra, Danimarca, Scozia si arriva al massimo della scala degli stipendi al arriva al massimo della scala degli stipendi al massimo in 11 anni; in Italia, Austria, Spagna, massimo in 11 anni; in Italia, Austria, Spagna, Francia, Grecia ci vogliono all’incirca 30 anniFrancia, Grecia ci vogliono all’incirca 30 anni

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Un fattore di penuria: la Un fattore di penuria: la qualità della vita nelle scuolequalità della vita nelle scuole

InsultiInsulti Aggressioni fisicheAggressioni fisiche Situazioni insostenibiliSituazioni insostenibili Squallore dell’ambiente di lavoroSquallore dell’ambiente di lavoro RicattiRicatti Illusioni infranteIllusioni infrante Degrado del clima scolastico : tensioni Degrado del clima scolastico : tensioni

permanentipermanenti Maleducazione crescenteMaleducazione crescente

Libération, 7 marzo 2003Libération, 7 marzo 2003

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Saturazione e insoddisfazione Saturazione e insoddisfazione generalizzate in Svizzerageneralizzate in Svizzera

I livelli degli stipendi e la soddisfazione nella professione I livelli degli stipendi e la soddisfazione nella professione non sono correlati:non sono correlati: Il disagio esiste e cresce anche tra i docenti meglio pagati al Il disagio esiste e cresce anche tra i docenti meglio pagati al

mondo, quelli elvetici (indagine Landert, 2002, su 10800 mondo, quelli elvetici (indagine Landert, 2002, su 10800 docenti della Svizzera tedesca)docenti della Svizzera tedesca)

La misura del grado di soddisfazione/insoddisfazione ha La misura del grado di soddisfazione/insoddisfazione ha preso in conto 35 parametri (Clima nella scuola,autonomia preso in conto 35 parametri (Clima nella scuola,autonomia didattica,successo nell’insegnamento, padronanza della didattica,successo nell’insegnamento, padronanza della materia, successo nell’educazione, stato di salute materia, successo nell’educazione, stato di salute personale, rispetto e fiducia dei propri studenti, ecc.) personale, rispetto e fiducia dei propri studenti, ecc.)

Il 60 % dei docenti è soddisfatto e il 22 % è molto Il 60 % dei docenti è soddisfatto e il 22 % è molto soddisfatto, mentre il 18 % non è affatto soddisfatto soddisfatto, mentre il 18 % non è affatto soddisfatto

Fattori principali d’insoddisfazione sono le interazioni con Fattori principali d’insoddisfazione sono le interazioni con gli studenti , il calo di rispetto e di prestigio, il riformismo gli studenti , il calo di rispetto e di prestigio, il riformismo permanente, l’appoggio carente da parte da parte delle permanente, l’appoggio carente da parte da parte delle autoritàautorità

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Il parametro «soddisfazione»Il parametro «soddisfazione»

Un buon grado di soddisfazione professionale è Un buon grado di soddisfazione professionale è una condizione per una buona qualità una condizione per una buona qualità dell’insegnamentodell’insegnamento

Un buon grado di soddisfazione professionale Un buon grado di soddisfazione professionale dei colleghi concorre a generare un buon clima dei colleghi concorre a generare un buon clima di lavoro e migliora la qualità della scuoladi lavoro e migliora la qualità della scuola

Il grado di soddisfazione professionale ha Il grado di soddisfazione professionale ha un’incidenza sullo stato di salute personaleun’incidenza sullo stato di salute personale

Il grado di soddisfazione professionale può Il grado di soddisfazione professionale può rallentare la fuga dall’insegnamento e incitare i rallentare la fuga dall’insegnamento e incitare i buoni docenti a restare più a lungo nel mestierebuoni docenti a restare più a lungo nel mestiere

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Parametri complementariParametri complementari

La soddisfazione non è tutto: altri La soddisfazione non è tutto: altri due parametri per la ritenzione dei due parametri per la ritenzione dei docenti nella professione sono messi docenti nella professione sono messi in evidenza nelle indagini sui in evidenza nelle indagini sui docenti: docenti:

• Il riconoscimento sociale Il riconoscimento sociale • lI sostegno della gerarchialI sostegno della gerarchia

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Penuria, fuga dalla scuola, Penuria, fuga dalla scuola, problemi di reclutamento:problemi di reclutamento:

una professione in pericolo ? una professione in pericolo ?

Mancano dati comparabili sul piano internazionale Mancano dati comparabili sul piano internazionale per accertare l’importanza della penuria di docenti per accertare l’importanza della penuria di docenti e l’ampiezza del fenomeno della fuga dalla scuolae l’ampiezza del fenomeno della fuga dalla scuola

Manca una definizione univoca della penuria e Manca una definizione univoca della penuria e quindi del modo di misurarlaquindi del modo di misurarla

Da un punto di vista qualitativo, la penuria si Da un punto di vista qualitativo, la penuria si potrebbe definire come la concentrazione di potrebbe definire come la concentrazione di docenti inesperti,poco preparati e poco docenti inesperti,poco preparati e poco sperimentati nelle scuole dei quartieri periferici e sperimentati nelle scuole dei quartieri periferici e delle zone povere rispetto alla concentrazione di delle zone povere rispetto alla concentrazione di docenti capaci, esperti nelle scuole prestigiose e docenti capaci, esperti nelle scuole prestigiose e nei quartieri borghesinei quartieri borghesi

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Situazione della penuria in Situazione della penuria in EuropaEuropa

(dati Eurydice(dati Eurydice))Paesi con un equilibrio dell’offerta e della domanda di Paesi con un equilibrio dell’offerta e della domanda di docenti, paesi con penuria di docenti, con eccesso o con docenti, paesi con penuria di docenti, con eccesso o con

entrambe le situazioni nel settore della scuolaentrambe le situazioni nel settore della scuola media media (2000)(2000)

EquilibrioEquilibrio PenuriaPenuria SovrabbondanSovrabbondanzaza

Penuria e Penuria e sovrabbondanzsovrabbondanzaa

SpagnaSpagna

FinlandiaFinlandia

ScoziaScozia

BelgioBelgio

DanimarcaDanimarca

LussemburgoLussemburgo

OlandaOlanda

SveziaSvezia

InghilterraInghilterra

NorvegiaNorvegia

SvizzeraSvizzera

GreciaGrecia

ItaliaItalia

AustriaAustria

PortogalloPortogallo

GermaniaGermania

FranciaFrancia

IrlandaIrlanda

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

La politica del personale della La politica del personale della scuolascuola

Serietà del problema e assenza di una volontà Serietà del problema e assenza di una volontà propositiva (pag.21 Studio Getsemani)propositiva (pag.21 Studio Getsemani)

L’obiettivo di una politica di pianificazione del L’obiettivo di una politica di pianificazione del personale docente è la preservazione personale docente è la preservazione dell’equilibrio tra l’offerta e la domanda dell’equilibrio tra l’offerta e la domanda d’insegnanti nonché lo sviluppo di strategie per d’insegnanti nonché lo sviluppo di strategie per prevenire la penuria o l’eccesso di docentiprevenire la penuria o l’eccesso di docenti

Componenti della pianificazione del personale Componenti della pianificazione del personale della scuola:della scuola:

• essere a corto , medio e lungo termineessere a corto , medio e lungo termine• implicare un approccio sistemicoimplicare un approccio sistemico• avvalersi di banche dati e strumenti adeguatiavvalersi di banche dati e strumenti adeguati

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Obiettivo di una politica di Obiettivo di una politica di pianificazione del fabbisogno pianificazione del fabbisogno

dei docentidei docenti

Fare in modo che in tutte le classi ci siano Fare in modo che in tutte le classi ci siano docenti capaci di soddisfare le esigenze docenti capaci di soddisfare le esigenze intellettuali, morali, sociali, emotive degli allievi intellettuali, morali, sociali, emotive degli allievi e rilevare le nuove sfide poste alle scuolee rilevare le nuove sfide poste alle scuole

Attirare e formare buoni docenti e riuscire a Attirare e formare buoni docenti e riuscire a ritenerli nell’insegnamentoritenerli nell’insegnamento

( Progetto OCSE in corso)( Progetto OCSE in corso)

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Esistenza di una politica di pianificazione e Esistenza di una politica di pianificazione e sviluppo dell’evoluzione delle tendenze sviluppo dell’evoluzione delle tendenze dell’offerta e della domanda di docentidell’offerta e della domanda di docenti

(Eurydice)(Eurydice)

Esistenza di politiche di pianificazione del fabbisogno di Esistenza di politiche di pianificazione del fabbisogno di docenti per le scuole medie, 2000docenti per le scuole medie, 2000

Politica ufficiale Politica ufficiale di di pianificazionepianificazione

Osservazione Osservazione del mercato del del mercato del lavorolavoro

Politica di Politica di pianificazione + pianificazione + osservazioneosservazione

Nessuna Nessuna politica di politica di pianificazionepianificazione

Belgio fiam.Belgio fiam.

Danimarca Danimarca

Finlandia Finlandia

FranciaFrancia

InghilterraInghilterra

IrlandaIrlanda

GermaniaGermania

NorvegiaNorvegia

PortogalloPortogallo

SpagnaSpagna

ScoziaScozia

OlandaOlanda

AustriaAustriaSveziaSvezia Belgio fr.Belgio fr.

ItaliaItalia

GreciaGrecia

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Milano, 25 marzo 2003Milano, 25 marzo 2003

Referenze bibliograficheReferenze bibliografiche

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OCDE: Regards sur l’éducation. Les indicateurs de l’OCDE 2002OCDE: Regards sur l’éducation. Les indicateurs de l’OCDE 2002