1 la storia dei pianeti extrasolari

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VERSO ALTRE TERRE? LA RICERCA DEI PIANETI EXTRASOLARI NELLA STORIA

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VERSO ALTRE TERRE?

LA RICERCA DEI PIANETI EXTRASOLARI NELLA STORIA

Vi sono alcune domande fondamentali a cui vorremmo un giorno poter rispondere:

siamo soli nell’universo?

Ci sono altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi?

E’ possibile, o sarà mai possibile, entrare in contatto con esse?

PERCHE’ CERCARE PIANETI EXTRASOLARI?

Nel corso dei millenni, queste domande e le implicazioni legate a queste domande hanno affascinato grandi pensatori, filosofi, mistici e uomini di scienza.

Gli strumenti adottati per cercare risposte erano la pura speculazione e l’immaginazione.

In mancanza di dati certi, la soluzione non poteva che discendere dalla forma mentis di chi si poneva la questione. Così, accanto a Epicuro e Giordano Bruno, convinti dell’esistenza di altri mondi abitati da esseri simili a noi, altri come Aristotele negavano tali possibilità.

PERCHE’ CERCARE PIANETI EXTRASOLARI?

Diceva Aristotele:

“La terra è l’elemento freddo e secco, che tende verso il basso; essa deve essere controbilanciata dal suo elemento contrario, il fuoco, che è caldo e secco, e tende verso l’alto. Fra essi devono esistere altri due elementi con funzioni mediatrici: l’acqua, fredda e umida, e l’aria, calda e secca.

Anche l’acqua tende verso il basso, come ci viene provato dallo scorrere dei fiumi. L’aria invece tende verso l’alto, come vediamo dalle bolle d’aria contenute nell’acqua che vengono a galla. In base a queste teorie, il mondo sublunare risulta divisibile in quattro sfere: una più interna costituita di terra, e poi via via altre tre costituite ordinatamente di acqua, aria, fuoco”.

Aristotele

Queste sfere però non vanno intese in senso assoluto, perché già sappiamo che di fatto i quattro elementi non sono integralmente separati tra loro, ma anzi sono mescolati e proprio la loro mescolanza dà origine agli esseri corruttibili. Esse rappresentano soltanto dei "luoghi naturali", cioè quattro sfere verso cui ognuno dei quattro elementi tende spontaneamente a portarsi, non appena libero di muoversi.

Da questa teoria dei "luoghi naturali" Aristotele ricava che il moto naturale della terra e dell’acqua è verso il basso, mentre quello dell’aria e del fuoco è verso l’alto; aggiunge anzi (ed è uno dei più noti "errori" della sua fisica) che più un corpo è pesante, più grande dovrà essere la sua velocità di caduta.

La teoria dei "luoghi naturali" serve pure ad Aristotele a dimostrare l’unicità del mondo: secondo essa, infatti, ogni elemento di terra, di acqua, di aria, di fuoco tende naturalmente alla sua sfera e, perciò, nel globo sublunare devono essersi concentrate tutta la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco a disposizione dell’universo.

Non avanza quindi alcun residuo di tali elementi per formare altri mondi.

Aristotele

Il sistema aristotelico-tolemaico (sistema geocentrico) poneva il Sole al centro, attorno a cui ruotavano tutti gli altri pianeti allora noti, il

Sole e le stelle fisse.

Aristotele (383 a.C. – 322 a.C.)

Aristotele

“Esistono infiniti mondi sia uguali che diversi dal nostro. Dobbiamo credere che in tutti questi mondi esistono creature viventi e piante e le tante altre cose che vediamo in questo mondo”. Epicuro

Epicuro

Epicuro (342 a.C. - 270 a.C.)

Nicola Cusano (1401-1464) e Giordano Bruno (1548-1600) discutono della unicità del Sole e della sua singolarità nell’universo. Bruno viene condannato al rogo nel 1600 per la sua affermazione che, oltre ad altre cose, vi sono altre stelle e sistemi solari, a parte il nostro.

“Esistono innumerevoli soli e innumerevoli terre in orbita intorno ai loro soli […] Vediamo solo le stelle perché sono i corpi più grandi e sono luminosi, mentre i loro pianeti rimangono invisibili perché sono più piccoli e non luminosi. Gli altri mondi nell'Universo non sono né peggiori né meno abitati della nostra Terra”. Giordano Bruno (1548-1600)

Giordano Bruno

“Esistono innumerevoli soli e innumerevoli terre in orbita intorno ai loro soli…”

Giordano Bruno aveva ragione.

Oggi ne abbiamo conferma.

Col la rivoluzione copernicana, si sposto’ la Terra dal centro del “mondo” relegandola a semplice pianeta, uno dei tanti allora già conosciuti.

Nicolò Copernico (1473-1543) è il primo astronomo moderno a suggerire che la Terra, assieme agli altri pianeti, orbita intorno al Sole, e non viceversa. Le sue idee, anche se controverse al tempo, sono l’inizio di un nuovo modo di pensare il disegno dell’universo.

Nicolò Copernico

Il sistema copernicano, con il Sole come centro di moto dei pianeti e la Terra declassata a semplice pianeta, fu proposto da Copernico nel suo libro “De Revolutionibus Orbium Caelestium”.

Nicolò Copernico

Il “De Revolutionibus Orbium Caelestium” venne pubblicato nel 1543 a Norimberga e segnò una data fondamentale nella storia dell’umanità.

Vuole la leggenda che Copernico morente ne abbia ricevuta la prima copia nel suo ultimo giorno di vita. Fu scritto che, avendogliela alcuni amici messa fra le mani, lui incosciente, si sia risvegliato dal coma, abbia guardato il libro e, sorridendo, si sia spento.

Il libro uscì con una piccola prefazione del teologo luterano Andrea Osiander, dove si presentava la teoria del sistema eliocentrico come una ipotesi matematica. Nel 1616 l'opera di Copernico fece parte dell'elenco dei libri proibiti e vi rimase fino al 1835 quando la Chiesa cattolica accettò definitivamente il fatto che fosse il Sole e non la Terra al centro del sistema planetario. Intanto, l'opera di Copernico aveva già influenzato le idee di Brahe, Keplero, Galileo e Newton.

Il sistema eliocentrico

“E in mezzo a tutto sta il Sole. Chi infatti, in tale splendido tempio [dell’Universo] disporrebbe questa lampada in un altro posto o in un posto migliore, da cui poter illuminare contemporaneamente ogni cosa?

Non a sproposito quindi taluni lo chiamano lucerna del mondo, altri mente, altri regolatore. […] Così il Sole, sedendo in verità come su un trono regale, governa la famiglia degli astri che gli fa da corona”. Nicolò Copernico, 24 maggio 1543

VERSO ALTRE TERRE? - LA STORIA

IL TEAM:GAPS SCIENCE TEAM

SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO

CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA

RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA

GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI ROMA

EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MERATE

Fonti:Testi su Aristotele , diapositive 4 e 5, tratte da: Fisica Aristotelica: http://www.ips.it/scuola/concorso/kant/fisar.htm

Claudi R., Alcalá J.M., Covino E., Desidera S., Gratton R., Marzari F., Piotto G., Tomasella L., La ricerca di pianeti extrasolari, allegato al n. 28-aprile 2005 di Le Stelle

Immagini:diapositiva 1:transito di un pianeta extrasolare davanti alla sua stella, rappresentazione artistica: http://static.ylilauta.org/files/na/orig/3b8005l4/lightothes_1437383264.jpgdiapositiva 4: Aristotele, Museo Galileo , http://catalogo.museogalileo.it/galleria/Aristotele.htmldiapositiva 6: Aristotele, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele ; sitema del mondo aristotelico, diapositiva 7: rappresentazione artistica di un sistema planetario, http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-planet-zoom.jpg; Epicuro, http://illuminations-edu.blogspot.com.es/2013/06/dentro-il-puzzle-di-epicuro-ce-la-natura.htmldiapositiva 8: NASA/Tim Pylediapositiva 9: Giordano Bruno: http://farm5.staticflickr.com/4093/4881043709_f0ceb7d01d_b.jpgdiapositive10 e 11: rappresentazione artistica di un sistema planetario, http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-planet-zoom.jpgDiapositive 12 e13: Gliese 229B, Johns Hopkins University e Palomar Observatory, Hubble Space Telescope

Immagini:diapositiva 14: rappresentazione artistica di Drew Taylor , http://www.exoplanet.eoldal.hu/img/original/675/gliese_229-b-bolygo-a-kepen--.pngdiapositiva 15: Walter Myers, http://www.arcadiastreet.com/cgvistas/bdwarfs/images/gliese_229b_600.jpgdiapositiva 16 :sistema HD 8799, NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer (STScI)diapositiva 17 : Marois, Christian; et al. (November 2008). "Direct Imaging of Multiple Planets Orbiting the Star HR 8799". Science 322 (5906): 1348–1352. arXiv:0811.2606. Bibcode:2008Sci...322.1348M. doi:10.1126/science.1166585. PMID 19008415 Diapositiva 18 : Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468, 1080–1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684, http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.htmldiapositiva 19: Bruce Macintosh, Lawrence Livermore Nationale Laboratory, Open Exoplanet Catalog, http://physicsforme.com/2013/03/14/four-giant-exoplanets-of-star-hr-8799-infographic/diapositive 20 e 21: Lynette Cook / Gemini Observatorydiapositiva 22: rappresentazione artistica di Kepler 16-b, NASAdiapositiva 23: HC Imaging Framework e Gliese 667C, ESO/L. Calçadadiapositiva 24: ESO/L. Calçadadiapositiva 25: da un’immagine di Copernico, Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico#mediaviewer/File:Nikolaus_Kopernikus.jpgdiapositiva 26: sistema eliocentrico, estratto dal De Revolutionibus, libera interpretazione, Wikipedia: http://es.wikipedia.org/wiki/Teor%C3%ADa_helioc%C3%A9ntrica#mediaviewer/File:CopernicSystem.pngdiapositiva 27: Copernico, http://v022o.popscreen.com/eGRiZXl2MTI=_o_nicolaus-copernicus.jpgdiapositiva 28: Copernico, Wikipedia, http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/88/Jan_Matejko-Astronomer_Copernicus-Conversation_with_God.jpgdiapositiva 29 Solar System Scope, http://www.solarsystemscope.com/it