1 LA COMPETENZA PROFESSIONALE. 2 "conoscenza, capacit à e abilit à che un individuo possiede e...
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LA COMPETENZA PROFESSIONALE
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LA COMPETENZA PROFESSIONALE
• "conoscenza, capacità e abilità che un individuo possiede e dimostra" (Ulrich et al., 1989)
• "dimensione del comportamento manifesto ed evidente che permette a una persona di agire in modo competente" (Woodruffe, 1993);
• "una caratteristica intrinseca individuale causalmente collegata ad una performance superiore in una mansione o in una situazione" (Spencer e Spencer, 1995)
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LA COMPETENZA PROFESSIONALE:quattro contraddizioni
• Stabilità vs Possibilità di sviluppo
• Comportamento vs Caratteristica intrinseca
• Specificità vs Non specificità
• Elenco di elementi vs Contestualizzazione
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LA COMPETENZA PROFESSIONALE
Definizioni e traduzioni operative molto eterogenee tra le quali si intravedono però
due filoni principali:
• modelli razionalistici da usare in sede di valutazione e di assessment della competenza
• modelli interpretativi in grado di favorire l’acquisizione e lo sviluppo della competenza
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LA COMPETENZA PROFESSIONALEAlcuni aspetti comuni
• Riguardano un set eterogeneo, una mescolanza di conoscenze, skills, abilità, motivazioni, rappresentazioni, credenze valori ed interessi
• Si associano ad una prestazione riuscita
• Si articolano in una combinazione di elementi diversi che può essere valutata e dimostrata nell’azione concreta in una data situazione, differenziando le persone per livello di prestazione
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LA COMPETENZA PROFESSIONALE Principali approcci
• Modelli razionalistici alla competenza (Armstrong, 1991; Cascio, 1995)
Competenza come set di attributi
• Modelli interpretativi alla competenza (Le Boterf, 1994; Sandberg, 2000)Competenza dipendente dal contesto
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MODELLI RAZIONALISTICI
• Orientati al lavoroCompetenza vista come insieme di attributi connessi con il posto di lavoro
• Orientati al lavoratoreCompetenza come attributo delle persone, basata sul che cosa fa una persona quando svolge la propria attività
• Multimetodo
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APPROCCIO ORIENTATO AL LAVORATORE: il modello delle competenze di successo
• Analisi della persona al lavoro
Caratteristiche personali associabili al successo nello svolgimento del lavoro
Caratteristica intrinseca individuale causalmente correlata ad una performance efficace e/o superiore in una mansione o in una situazione e che è misurata sulla base di un criterio prestabilito (Spencer, 1993)
Caratteristica intrinseca individuale causalmente correlata ad una performance efficace e/o superiore in una mansione o in una situazione e che è misurata sulla base di un criterio prestabilito (Spencer, 1993)
Motivazioni, tratti, immagine di sé, conoscenza di discipline e skill: costituenti fondamentali della competenza
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B.E.I. - BEHAVIOURAL EVENT INTERVIEW
Metodologia che:
• Permette di soffermarsi sull'analisi di specifici episodi comportamentali
Come:• Attraverso un sistema di interviste in cui si
domanda agli individui di descrivere dettagliatamente alcune situazioni di lavoro portate a termine con successo ed altre che non hanno avuto esito positivo.
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Competenza: sistema strutturato che si attiva e riorganizza in situazione mediante:
1) sviluppo di rappresentazioni operatorie;
2) considerazione dell’immagine di sé;
3) mobilizzazione dei saperi;
4) attivazione di processi cognitivi mirati;
5) costruzione e riorganizzazione delle conoscenze;
6) scelta delle pratiche professionali e dei corsi di azione.
Secondo esempio:un modello dinamico-costruttivista
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RISORSE DELLA
PERSONA
CONOSCENZEgeneralispecifiche
WORK HABITSrappresentazionisocialivaloriatteggiamentimotivazionipreferenze
IDENTITÀauto-efficaciastima di séself confidenceautovalutazioneprospettiva temporalesentimenti di appartenenza
REPERTORIO DI ABILITÀ
DIAGNOSTICAREpercepire
decifrareinterpretareimmaginareprestare attenzione………………………RELAZIONARSIriconoscere sé e l’altroascoltareesprimersiconversarecooperare………………………AFFRONTAREassumere responsabilità coinvolgersiprogettareprendere iniziativadeciderefronteggiarenegoziaregestire………………………
CONTESTOORGANIZZATIVO
Comportamento
lavorativoatteso
Condizionidi
esercizio
Obiettivisituazionali
Condizioniorganizzative
Auto-apprendimentoTransfer
self-direction
Una proposta: uno schema logico per connettere risorse,
repertorio di abilità e contesto lavorativo
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Categoria di abilità/capacità altamente trasferibili, che rappresentano anche uno dei modi per mantenere la posizione attiva della persona nei confronti delle esigenze/richieste del contesto
Le grandi categorie di operazioni compiute nel lavorare:
a) diagnosticare (compito, ruoli, ecc.);
b) mettersi in relazione con l’ambiente fisico, tecnico e sociale;
c) predisporsi ad affrontare e gestire operativamente l’ambiente, il compito, il ruolo ecc.
Competenze trasversali
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Il contesto lavorativo è rappresentabile come insieme di esigenze che attivano competenze trasversali e tecnico-professionali e che stimolano adattamenti, progettazione di azioni, cooperazioni, coordinamento con altri ecc.In concreto si fa riferimento a:a) obiettivi situazionalib) condizioni di esercizio delle attivitàc) comportamenti attesi
Esigenze del contesto lavorativo
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Ci si riferisce al sistema delle risorse conoscitive e psicosociali che differenziano le persone:
a) risorse cognitive e struttura delle conoscenze possedute
b) self (identità, stima di sé, autoefficacia ecc.)
c) rappresentazioni del lavoro e valori (atteggiamenti, stili di condotta ecc.)
d) motivazioni e progetti personali
Risorse della persona
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•A livello individuale: feed-back; grado di avvicinamento agli obiettivi (del compito, del ruolo ecc.); grado di adeguatezza del proprio contributo; ipotesi di cambiamento e miglioramento. Possibili preoccupazioni quando le finalità non sono esplicitate.
•A livello organizzativo: definizione del valore delle prestazioni; verifica e controllo risultati; premi/punizioni; gestione delle persone; gestione delle carriere; obiettivi motivazionali.
Valutazione delle prestazioni: principali finalità
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• Chiarezza e trasparenza degli obiettivi
• Consenso sui possibili oggetti della valutazione (tratti personali, comportamenti, risultati) e sui metodi
• Specificazione e consenso sui criteri con cui valutare: qualità delle prestazioni, quantità delle prestazioni; tempestività; efficienza; il bisogno di coordinamento e supervisione; l’impatto interpersonale (coinvolgimento e promozione di cooperazione ecc.)
Sistema di valutazione
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•Biases percettivi del valutatore (effetto indulgenza/severità, effetto tendenza centrale, effetto di contrasto ecc.)•Reazioni dei valutati (desiderabilità sociale, compiacenza, reazioni aggressive, di rifiuto e svalutazione, distorsioni connesse con la paura di essere valutati ecc.)•Effetti legati al setting di valutazione (clima psicosociale negativo, relazioni tra valutatore e valutati ecc.)
Problemi metodologici nella valutazione
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• Autovalutazione• Valutazione da parte dei pari (colleghi)• Valutazione da parte dei clienti/utenti• Valutazione a 360°• Suggerimenti pratici: concentrarsi su comportamenti e risultati; ridurre la distanza temporale tra prestazione e valutazione; usare più valutatori; addestrare i valutatori
Possibili correttivi
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Effetto alone (halo effect)
Errore sistematico
Errore mediano
Errore di generosità
Errori di valutazione
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Tutte le volte che emettiamo una valutazione
c’è il rischio che ci basiamo solo su una parte
delle informazioni, spesso la più evidente,sia
in senso positivo che negativo.
Effetto alone
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Impiego di una parametrizzazione diversa dai
diversi valutatori; alcuni con valutazioni
troppo basse altri con valutazioni troppo alte
Errore sistematico
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Distorsione dei giudizi che induce il valutatore
a non scostarsi molto dalla media. A volte per
non dover giustificare concretamente un
eventuale giudizio (troppo negativo/positivo)
Errore mediano
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Distorsione dei giudizi che induce il valutatore
a fornire giudizi troppo positivi. Se costante
diventa errore sistematico
Errore di generosità
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(Le metodologie del sistema stesso di valutazione)
L’influenza dei sentimenti personali nelle valutazioni
La tendenza a ricordarsi solo fatti clamorosi (positivi/negativi)
La tendenza ad esprimere valutazioni basate su quelle degli
anni precedenti
Effetto proiettivo
Cosa può portare errori
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VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE…
• Il rapporto tra responsabile e collaboratore è un processo che dura tutto l’anno e non rimane relegato al solo aspetto della valutazione
• La comunicazione della valutazione delle prestazioni/competenze/potenziale è un momento formale
• Essa stessa ha influenza sulle prestazioni future
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
• Va preparata e non si improvvisa:
1. Fissare la successione delle valutazioni secondo un criterio visibile
2. Ambiente adeguato3. Studio precedente dei vari aspetti da comunicare4. Ipotesi sulle reazioni del collaboratore
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
• Percorso:
1. Definizione contesto2. Giudizio globale3. Punti di forza (con esempi di episodi)4. Punti di debolezza (con esempi di episodi)5. Strategie per migliorare (supporti, consigli…)6. Chiusura
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
• Parlare sempre di valutazioni su quanto manifestato sul lavoro e non sulla persona come tale
• esempio: • NO - lei è una persona poco precisa • SI - i lavori che lei ha fatto risultavano poco
precisi
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Non toccare sfere personali non pertinenti all’ambito lavorativo
Esempio:• NO – Dovrebbe smetterla di andare per locali notturni
per poi dormire sul posto di lavoro• SI – Da lei mi aspetto una maggiore attività sul posto
di lavoro
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Evitare confronti o paragoni con altre persone …. farne però rispetto al passato del collaboratore
Esempio:
• NO – Lei ha svolto i suoi compiti in maniera più precisa di Camilla
• SI – Ho notato che Lei nell’ultimo anno ha svolto i suoi compiti in maniera più precisa rispetto al passato
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Non esporsi in promesse
Esempio:• NO – Ancora un maggiore impegno e le assicuro che
sarà promosso l’anno prossimo• SI – Per avere maggiori possibilità di promozione
penso che l’anno prossimo quantomeno dovrà aumentare il livello di impegno
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LA COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Chiedere alla fine:
• C’è qualche cosa che non è stato chiaro?
• C’è qualche cosa che Lei vuole aggiungere?
• Ha delle domande?