1° ISTITUTO COMPRENSIVO DI SUZZARA (MN) Anno scol. … · Effettuare misure dirette e indirette di...

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1° ISTITUTO COMPRENSIVO DI SUZZARA (MN) Anno scol. 2001/2002 Anno scol. 2011/2012 Anno scol. 2013/2014 “… La sapienza è tutta in questo grande libro che io dico “Universo”. Esso è scritto in lingua matematica, i suoi caratteri sono le figure geometriche…” GALILEO PAUL KLEE

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1° ISTITUTO COMPRENSIVO DI SUZZARA (MN) Anno scol. 2001/2002 Anno scol. 2011/2012 Anno scol. 2013/2014

“… La sapienza è tutta in questo grande libro che io dico “Universo”. Esso è scritto in lingua matematica, i suoi caratteri sono le figure geometriche…” GALILEO

PAUL KLEE

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UNA PREMESSA

Nel 2002 , poco dopo la formazione sul territorio dei due nuovi Comprensivi suzzaresi, il nostro Istituto approvò il documento “ CURRICOLO VERTICALE DI MATEMATICA e SCIENZE- dai 3 ai 14 anni “ redatto dalla Commissione formata da Genovese, poi Sivelli ( INFANZIA), Restani (ELEMENTARI) e Corniani ( MEDIE).

Nel 2011 una Commissione composta da Genovese (INFANZIA), Restani e Secchi (PRIMARIA), Caramaschi e Ravazza ( SECONDARIA 1° GRADO) rivide il Documento precedente ed evidenziò in neretto gli obiettivi minimi in uscita dai rispettivi ordini scolastici .

Nel 2014, nel nostro Istituto è iniziato un lavoro di rilettura dei curricoli verticali esistenti, di comparazione con le IINN 2012, di riorganizzazione e, se necessario, alleggerimento o integrazione. Il gruppo degli Inss. di MATEMATICA/SCIENZE E TECNOLOGIA ha lavorato nel modo seguente:

Il CURRICOLO VERTICALE creato nel 2001, revisionato nel 2011 con gli obiettivi minimi in uscita, è stato dichiarato ancora valido e base fondante da cui partire anche se la terminologia non è più al passo con i tempi (Conoscenze/Abilità/Competenze).

E’ stato integrato con il curricolo verticale di TECNOLOGIA.

Si è inclusa la parte relativa alla METODOLOGIA coerente con quanto esposto nelle IINN del 2012.

Coordinatrice e relatrice

Suzzara, Giugno 2014

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MATEMATICA /SCIENZE

***Definizioni date dalla CIIM ( Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica)

coordinata dal prof. Ferdinando Arzarello.

NUCLEI TRASVERSALI DI

PROCESSO

MISURARE

“Consente un approccio corporeo ed esperienziale alle grandezze per ricavare relazioni e costruire modelli di fenomeni affrontati.” *

ARGOMENTARE

E CONGETTURARE

“Caratterizza le attività che favoriscono il passaggio dalle nozioni intuitive e dai livelli operativi a forme di pensiero più avanzato che, nelle scuole superiori, saranno coinvolte nella dimostrazione matematica, nel calcolo algebrico e nell’uso di modelli matematici.” *

PORSI

E RISOLVERE PROBLEMI

“Offre occasioni importanti per costruire nuovi concetti e abilità, per arricchire di significati i concetti già appresi e per verificare l’operatività degli apprendimenti precedenti .” *

MATEMATICA

NUCLEI TEMATICI

SCIENZE

NUCLEI TEMATICI

Il numero Le relazioni Lo spazio e le figure I dati e le previsioni

La materia e i materiali I viventi Ambienti e cicli naturali L’energia

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I 3 NUCLEI DI PROCESSO TRASVERSALI A MATEMATICA E SCIENZE MISURARE SCUOLA DELL’INFANZIA In situazioni concrete, osservare oggetti, fare confronti diretti individuando una grandezza Ordinare oggetti in base ad una grandezza Avviare in modo concreto la misura del tempo vissuto dall’alunno : il giorno, la settimana,

il mese, la stagione. SCUOLA PRIMARIA Effettuare misure per conteggio di grandezze discrete (es: valori monetari) Effettuare misure di grandezze continue con oggetti-strumenti (es: una tazza, un bastoncino, il

passo di…) Esprimere le misure effettuate usando unità di misura scelte e rappresentarle

adeguatamente. Analizzare oggetti e fenomeni individuando in essi grandezze misurabili Effettuare misure dirette e indirette di grandezze ed esprimerle secondo il S.I. Comprendere l’importanza dei multipli e dei sottomultipli. Stimare e verificare la misura solo in situazioni concrete Riconoscere e usare espressioni equivalenti delle misure di una stessa grandezza Approfondire e conoscere le misure di lunghezza, capacità, massa, valore (EURO),

superficie. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Conoscere la misura come confronto tra grandezze omogenee / tra grandezze non

omogenee Riconoscere l’adeguatezza di uno strumento per la misura che si deve effettuare (sensibilità,

taratura, portata, precisione dello strumento) Fare calcoli di incertezza di una misura Esprimere le misure usando sistemi internazionali di unità di misura Convertire un’unità di misura in un’altra dello stesso sistema Calcolare, applicando, formule e misurare grandezze derivate Utilizzare le proprietà delle grandezze omogenee (confronto, additività) Determinare una misura in termini di ordine di grandezza e di notazione scientifica Risolvere situazioni problematiche in cui siano coinvolte grandezze geometriche, fenomeni di

scienze sperimentali, relazioni di proporzionalità Rappresentare ed elaborare risultati di un processo di misura utilizzando grafici cartesiani,

diagrammi Sapere interpretare i grafici Sapere misurare il grado di presenza di una proprietà ( probabilità di un evento, indici statistici). PORSI E RISOLVERE PROBLEMI SCUOLA DELL’INFANZIA Individuare l’obiettivo da raggiungere nel caso di problemi in senso lato, posti dal vissuto, dai

compagni e dall’insegnante Concatenare le AZIONI necessarie alla risoluzione Esporre in modo chiaro con gesti, parole e disegni il procedimento risolutivo seguito

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SCUOLA PRIMARIA Nell’universo dei problemi, distinguere quelli di tipo matematico/scientifico Nel vivo di una situazione problematica, porsi con chiarezza l’obiettivo da raggiungere Rappresentare in modi diversi (verbali, iconici, infine simbolici)la situazione problematica Individuare le informazioni utili alla soluzione, ricavandole dal testo o dal contesto,

distinguendoli dai dati inutili, mancanti, sovrabbondanti o contraddittori Collegare le risorse all’obiettivo da raggiungere, scegliendo le azioni da compiere ( fra

queste, oltre alle operazioni, anche le costruzioni geometriche, grafici, tabelle…) Esporre il procedimento risolutivo seguito e confrontarlo con altri SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO N.B. Le competenze degli allievi, soprattutto per quanto riguarda i problemi ,

difficilmente possono essere raggiunti in tempi medio/brevi. Per tale motivi, tutti gli obiettivi sopracitati per le elementari sono presenti anche nella scuola media. Ovviamente cambia la complessità.

Dato un problema: formulare ipotesi di soluzione, individuare procedimenti risolutivi, motivandone le scelte

Valutare i procedimenti esaminati con riferimento all’economia di pensiero, alla semplicità del calcolo e alle possibilità di transfert

Realizzare formalizzazioni e possibili generalizzazioni di un procedimento seguito; passando dal singolo problema ad una classe di problemi.

ARGOMENTARE E CONGETTURARE SCUOLA DELL’INFANZIA Osservare semplici regolarità nella vita concreta Produrre semplici congetture di causa-effetto. SCUOLA PRIMARIA Individuare e descrivere regolarità in contesti matematici e scientifici, tratti

dall’esperienza o proposti per l’osservazione Produrre e verificare le congetture prodotte testandole su casi particolari Convalidare le congetture empiricamente Descrivere semplici oggetti matematici /scientifici in modo carente e in modo sovrabbondante. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Descrivere figure, classificarle scegliendo criteri utili Usare grafici, schemi, mappe per descrivere il proprio percorso Utilizzare le osservazioni effettuate in situazioni aperte per dare significato a proprietà, formule,

procedimenti Individuare contro-esempi Individuare e descrivere regolarità in ambiti diversi Giustificare le proprie congetture con ragionamenti concatenati Iniziare a riconoscere condizioni necessarie, sufficienti , necessarie e sufficienti

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MATEMATICA

NUCLEI

TEMATICI

IL NUMERO

LO SPAZIO E

LE FIGURE I DATI

E LE

PREVISIONI

LE RELAZIONI

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I 4 NUCLEI TEMATICI DI MATEMATICA IL NUMERO SCUOLA DELL’INFANZIA Cogliere il concetto di insieme Individuare i criteri per la classificazione Percepire la numerosità degli insiemi costruiti Confrontare la numerosità Intuire la progressione numerica :contare oggetti e contare per contare. SCUOLA PRIMARIA Contare oggetti e confrontare raggruppamenti di oggetti Collocare i numeri sulla linea numerica Distinguere fra cifra e numero Conoscere la base dieci e il valore del posto Saper effettuare i cambi. Sapere eseguire le quattro operazioni sui numeri interi Comprendere i significati delle frazioni (parti di un tutto, parti di una collezione, operatori

fra grandezze) Riconoscere scritture diverse (frazione decimale, numero decimale) dello stesso numero, dando

particolare rilievo alla notazione con la virgola. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Riconoscere proprietà dei sistemi di numerazione Conoscere le operazioni dirette e inverse Operare con i numeri Conoscere la potenza come operazione e la radice come operazione inversa Conoscere numeri primi e composti ed operare con essi: MCD e mcm Conoscere le proprietà delle operazioni Applicare le proprietà delle operazioni per il calcolo mentale Sapere dare una stima del risultato di un calcolo Affrontare il calcolo approssimato Avvicinarsi all’aritmetica degli errori: errore assoluto e relativo Conoscere la rappresentazione del numero, la sua applicazione: - Numeri naturali - Numeri decimali - Numeri irrazionali - Numeri relativi - Numeri reali LA RELAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Riconoscere analogie e differenze fra oggetti/animali/persone In situazioni ludiche, classificare gli oggetti in base ad una/ due proprietà e viceversa. In situazioni concrete, ordinare elementi in base ad una proprietà.

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SCUOLA PRIMARIA Scoprire semplici relazioni fra oggetti, figure, numeri, partendo da situazioni concrete Avviarsi a riconoscere la relazione d’ordine e la relazione di equivalenza e avviarsi a

rappresentarle in modo semplice ( frecce, tabelle, …) Individuare, descrivere e costruire, in contesti concreti, relazioni significative. Classificare oggetti, figure e numeri in base a 2 proprietà e rappresentarle adeguatamente. Ordinare un insieme numerico in base ad un criterio. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Conoscere la “lettera” come rappresentazione del numero Conoscere le regole per risolvere espressioni algebriche Costruire semplici espressioni letterali a partire da situazioni aritmetiche Utilizzare lettere per esprimere le regolarità (nell’aritmetica, nella geometria, nella fisica) Costruire, interpretare, trasformare formule Valutare la relazione tra grandezze e individuare variabile dipendente e indipendente Conoscere le funzioni(lineari, quadratiche), la legge di proporzionalità inversa Utilizzare variabili, equazioni per risolvere problemi Rappresentare relazioni Studiare successioni aritmetiche e geometriche Raccogliere dati, rappresentare funzioni con il metodo delle coordinate cartesiane. LO SPAZIO E LE FIGURE SCUOLA MATERNA Riconoscere e denominare nello spazio vissuto e percepito alcune delle principali relazioni

spaziali : sotto/sopra, davanti/dietro, dentro/fuori,… Eseguire semplici percorsi e descriverli oralmente o graficamente e viceversa Riconoscere, nel mondo circostante, alcune principali figure dello spazio (es.sfera) e del piano

(es. cerchio) Riconoscere ed usare in situazioni di gioco i blocchi logici Dienes SCUOLA PRIMARIA Progettare e costruire oggetti con forma semplice Attraverso impronte, ombre, “nevicate”, iniziare a comprendere la differenza fra le figure

solide (3D) e le figure piane (2D) Collocare gli oggetti nell’ambiente e su mappe/piantine Costruire e disegnare con vari strumenti le principali figure geometriche Individuare gli elementi significativi di una figura: lati, angoli, altezza… Individuare simmetrie in oggetti, figure; realizzarle col disegno Effettuare i movimenti rigidi ( traslazioni e rotazioni) di oggetti e figure Usare in modo operativo, in contesti vari, il concetto di angolo( anche attraverso rotazioni) Riconoscere figure equiscomponibili ed usare il concetto equiscomponibilità per la

determinazione delle aree, senza utilizzare troppe formule Calcolare perimetri, aree delle più semplici figure piane (triangoli e quadrilateri) Usare il piano cartesiano per localizzare punti e figure.

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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Verificare ed ampliare la conoscenza degli enti geometrici (in particolare l’angolo) Ricavare, a partire da problemi aperti e dall’osservazione di configurazioni geometriche le

regolarità , le varianti, le invarianti per stabilire relazioni fra enti geometrici e proprietà delle figure (poligoni e circonferenze)

Classificare figure secondo più criteri Conoscere gli invarianti, quindi le proprietà di una trasformazione geometrica Stabilire l’equivalenza e la isoperimetria fra figure Riconoscere e costruire figure simili Rappresentare lo sviluppo piano di un solido Descrivere le proprietà di un solido Risolvere problemi relativi ai contenuti trattati ( calcolo di perimetri, aree, volumi,

applicazione del teorema di Pitagora…) Affrontare percorsi storici, problemi che favoriscano l’approccio disciplinare Affrontare esperienze di geometria analitica: rappresentare poligoni sul piano cartesiano,

calcolarne perimetro ed area, rappresentare relazioni fra grandezze, studiare funzioni, rappresentare trasformazioni geometriche.

I DATI E LE PREVISIONI SCUOLA DELL’INFANZIA Raccogliere dati su se stessi e sul mondo circostante e organizzarli in semplici istogrammi

o tabelle Fare osservazioni per individuare le regolarità e le frequenze dei dati Identificare la modalità più frequente SCUOLA PRIMARIA Raccogliere dati mediante osservazioni e questionari Organizzare i dati raccolti e classificarli Rappresentare con tabelle e diagrammi i dati raccolti Osservare e descrivere un grafico usando: moda, mediana e media aritmetica Confrontare modi diversi di rappresentazione dei dati In situazioni di gioco, realizzare combinazioni e permutazioni Riconoscere eventi certi, possibili e impossibili In situazioni concrete, riconoscere eventi equiprobabili, più probabili, meno probabili. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Conoscere la probabilità come rapporto tra i casi possibili e i casi favorevoli di un evento Riconoscere eventi complementari, incompatibili, condizionali Formulare ipotesi sulla probabilità che si verifichi un evento Verificare sperimentalmente la probabilità che un evento accada Fare valutazioni di tipo probabilistico: esprimere la frequenza assoluta, relativa e

percentuale Distinguere probabilità teorica e probabilità sperimentale Condurre un’indagine statistica per studiare un carattere derivante da misurazione: estrarre un

campione significativo, usare in modo conveniente misure di centralità e dispersione, usare una rappresentazione grafica appropriata

Interpretare grafici provenienti da ambiente esterno.

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SCIENZE

NUCLEI

TEMATICI

LA MATERIA E I

MATERIALI

I VIVENTI

AMBIENTE E CICLI

NATURALI

L’ENERGIA

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Un’attenzione particolare deve essere data all’acquisizione delle competenze /abilità che caratterizzano il metodo scientifico: 1. SAPER OSSERVARE 2. SAPER MISURARE 3. SAPER SPERIMENTARE Riteniamo indispensabile riservare ad esse il capitolo finale del lavoro. LA MATERIA E I MATERIALI SCUOLA DELL’INFANZIA Esplorare e manipolare materiali come: acqua, farina, sale, sabbia, sughero, tempere,

legno, plastica, vetro Scoprire alcune proprietà degli oggetti con i 5 sensi Osservare e sperimentare trasformazioni della materia con operazioni concrete:

modellare, spezzare, tagliare, schiacciare, sbriciolare, realizzare carta pesta… Sperimentare colorazioni e semplici miscugli (acqua + farina acqua + sapone…) Utilizzare in modo creativo materiali di rifiuto per creare oggetti/giocattoli SCUOLA PRIMARIA Identificare alcuni materiali di largo uso(legno, plastica, metallo, carta,vetro…) Attraverso i 5 sensi, approfondire la capacità di riconoscere proprietà dei materiali

identificati ( es.: colore, durezza, deformabilità, ruvidezza, penetrabilità, …) Analizzare con particolare attenzione i materiali di cui sono costituiti i rifiuti del nostro

cestino scolastico : raccolta differenziata. Usare strumenti per misurare dimensioni e peso degli oggetti, confrontarli in base ad un

attributo e ordinarli Trasformare gli oggetti e i materiali presi in esame: operazioni concrete su materiali allo stato

solido (modellare, frantumare, tagliare, fondere…) e liquido ( mescolare, disciogliere…) Una particolare attenzione andrà posta sulle interazioni fra i rifiuti raccolti e l’aria/l’acqua/il

suolo…. Effettuare esperienze su calore e temperatura : fusione e solidificazione, evaporazione e

condensazione, ebollizione. Conoscere il ciclo dell’acqua. Riconoscere l’aria come materia e sperimentare alcune delle sue proprietà. Avviarsi a conoscere il fenomeno della combustione; avviarsi a chiarire, attraverso

l’esperienza, i concetti di calore e temperatura Esplorare gli effetti e i comportamenti della luce e del suono nella realtà concreta. SCUOLA SECONDARIA 1^ GRADO Individuare relazioni tra alcune caratteristiche dei materiali ed il loro stato fisico: - osservare fenomeni interpretabili con il modello particellare della materia.

Cogliere proprietà che dipendono dalla struttura della materia: - comprendere che gli “oggetti” (i corpi) sono formati da sostanze - imparare a distinguere tra miscugli e sostanze - osservare che le sostanze hanno proprietà e caratteristiche costanti e ben definite

riconoscibili mediante saggi di riconoscimento.

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Capire che quando una o più sostanze cambiano le loro proprietà rispetto a quelle di partenza è avvenuta una trasformazione (reazione chimica).

Conoscere i quattro elementi fondamentali che combinati in modo diverso, insieme a pochi

altri elementi, costituiscono la varietà dei viventi.

Comprendere che il calore non è una proprietà dei corpi a differenza della temperatura: - osservare alcune trasformazioni (fisiche /chimiche) dalla fenomenologia particolarmente evidente(ciclo dell’acqua, solubilità, combustioni e altre trasformazioni di particolare importanza). Riconoscere le forze a partire dagli effetti che possono produrre su di un corpo e descriverle come grandezze vettoriali:

- fare esperienze sulla misura delle forze - classificare le forze - fare esperienze sull’equilibrio dei corpi, sul galleggiamento. - individuare le forze come causa di moto.

Esaminare esperienze relative alla luce

- propagazione di un raggio di luce,riflessione,rifrazione. - effetto della luce sugli organismi viventi. - il colore degli “oggetti”come proprietà della luce da loro riflessa. I VIVENTI SCUOLA DELL’INFANZIA Coltivare semi in situazioni diverse(con la luce/senza luce….con acqua/senza acqua…) Formulare ipotesi sulla crescita dei semi Osservare le differenze fra un vivente (seme che germoglia) e un non vivente (sasso) Descrivere e riconoscere immagini o elementi dal vero appartenenti al mondo vegetale e

animale. SCUOLA PRIMARIA Riconoscere i VIVENTI e distinguerli dai non viventi. Riconoscere i cicli vitali di una pianta e di un animale osservati. Descrivere vegetali e animali comuni dopo attenta osservazione dal vero, mettendone in

evidenza somiglianze e differenze (es. :sono bipedi , sono carnivori, sono a foglie caduche…)

Esplorare la varietà di forme e adattamenti nei viventi familiari all’alunno. Riconoscere le parti principali nella struttura dei viventi più vicini all’allievo e la funzione a cui

sono destinate Avviare la conoscenza dell’organismo umano e di alcuni dei suoi apparati, con particolare

attenzione alle condizioni per l’igiene e la salute ( Progetti ASL) SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Descrivere compiutamente un oggetto per riconoscere particolari insignificanti ed elementi

fondamentali: in base ad uno schema di osservazione, usando semplici strumenti, raccogliere e confrontare dati. .

Individuare un criterio razionale di classificazione in una serie di oggetti :

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- seguire/eseguire una classificazione seguendo uno o più criteri.

Stabilire che gli organismi viventi sono esseri capaci di nascere, crescere, riprodursi e morire.

Considerare le differenze morfologiche e strutturali tra individui/ tra gruppi per avviare a comprendere il concetto di evoluzione:

- conoscere la cellula come unità strutturale e funzionale di un vivente - distinguere gli organismi in unicellulari/pluricellulari - individuare le strutture fondamentali che caratterizzano gli organismi pluricellulari

(individuare nel corpo umano i principali organi, apparati) - correlare la struttura con la relativa funzione - individuare l’interdipendenza tra diversi apparati che compongono un organismo - mettere in relazione le caratteristiche dei fenomeni causati dai microrganismi con le

esigenze dei microrganismi stessi - conoscere il significato di vita di relazione - prospettare l’assunzione di comportamenti utili alla salvaguardia della salute e

dell’ambiente.

Formare un’ immagine dei fenomeni della vita: - consapevolezza dei processi, delle trasformazioni che caratterizzano il “mantenimento”in vita di un organismo vivente - consapevolezza delle interazioni con gli altri organismi/con l’ambiente (ciclo della

materia flusso di energia). Individuare le caratteristiche fondamentali della struttura di un ecosistema.

Riconoscere che ciascun vivente segue un progetto di sviluppo che è tipico della specie cui appartiene: - identificare le principali differenze in sistemi morfologicamente somiglianti/ con somiglianze morfologiche ridotte - comprende che gli organismi viventi portano in sé caratteri ereditari - conoscere il meccanismo di trasmissione dei caratteri ereditari - conoscere le malattie di carattere ereditario.

AMBIENTE E CICLI NATURALI SCUOLA DELL’INFANZIA Osservare e descrivere attraverso i sensi i fenomeni atmosferici: neve, nebbia, pioggia… Sperimentare l’evaporazione e la solidificazione dell’acqua Cogliere gli elementi che caratterizzano il dì e la notte Osservare le modificazioni dell’ambiente dovuto alle stagioni Avviarsi a differenziare la raccolta dei rifiuti. SCUOLA PRIMARIA Descrivere un ambiente esterno vicino al bambino, mettendolo in relazione con la sua

attività umana. Raccogliere reperti e riferire su ciò che si è scoperto durante l’esplorazione di un

ambiente.

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Arrivare ad una definizione elementare di un ambiente esplorato e identificare gli elementi abiotici ( suolo, aria, acqua , sole, clima…) e biotici (animali, vegetali, funghi…) che lo compongono

Scoprire la RETE di relazioni /energia che esistono fra i componenti dell’ambiente in esame. Conoscere il significato di “catena alimentare” soffermandosi con particolare attenzione

sul ruolo dei decompositori. Analizzare le trasformazioni da rifiuto organico a compost (Vedi Progetto “Rifiuto o Risorsa?”) Avviarsi a identificare il rifiuto come una RISORSA e la raccolta differenziata come un

dovere di ogni cittadino . SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Formare un’ immagine dei fenomeni della vita: - consapevolezza dei processi, delle trasformazioni che caratterizzano il

“mantenimento”in vita di tutti gli organismi vivente (osservare che alcune reazioni avvengono con sviluppo di energia, mentre altre per avvenire hanno bisogno di energia: respirazione e fotosintesi) per pervenire al concetto di autotrofo,eterotrofo

- consapevolezza delle interazioni con gli altri organismi/con l’ambiente (catene alimentari,ciclo della materia, flusso di energia).

b. Individuare le caratteristiche fondamentali della struttura di un ecosistema (fattori biotici e

abiotici ). Porre l’attenzione sulle dinamiche che caratterizzano una popolazione.

Esaminare i fattori che caratterizzano la superficie terrestre per comprendere come essi

influenzino lo sviluppo della vita.

Abituare a cogliere le trasformazioni lente e continue del paesaggio e ad individuarne le cause.

Comprendere il significato di teoria e di modello, comprendere perché sono utili alla

conoscenza e alla comprensione dei fenomeni(verifica della coerenza delle previsioni con le conclusioni):

- capire la posizione di privilegio della Terra nel Sistema Solare - capire la differenza tra moto apparente e moto reale - conoscere i moti della Terra e le loro conseguenze.

L’ENERGIA SCUOLA DELL’INFANZIA Giocare con l’acqua e gli oggetti evidenziando quali galleggiano, quali affondano In situazioni di gioco, sperimentare la forza dell’acqua, dell’aria, del sole, del fuoco, del

nostro corpo… SCUOLA PRIMARIA NOTA BENE La complessità e l’importanza di questo tema, che pervade tutte le Scienze, rendono necessario un compromesso: i bambini della scuola primaria dovrebbero acquisire l’abitudine di fare, di costruire, di manipolare, di esplorare le forme di energia più vicine alla loro esperienza senza

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essere pressati dall’ansia di definire, di memorizzare concetti davvero troppo complessi per la loro età mentale. Ciò che si impone è l’azione che porta ad intuizioni e a ipotizzare cosa succede se…al rendersi conto di… L’elenco che segue si riferisce ad esperienze concrete, svolte in un clima ludico nell’aula di scienze con materiali poveri e facilmente reperibili…Non si tratta di contenuti da far imparare agli alunni, la formalizzazione scientifica è prematura e si lascia alle scuole successive. Esplorare la potenzialità della forza muscolare degli alunni. Costruire “ macchine” per potenziarla: leve, piani inclinati, viti, carrucole… Sperimentare l’inerzia, l’attrito, la forza di gravità, la forza centrifuga e la centripeta nella vita

quotidiana. Verificare l’esistenza e l’importanza dell’energia solare . Indagare sulle varie forme dell’energia :cinetica, luminosa, sonora, meccanica, termica,

chimica, eolica… Giocare con calamite e limature di ferro per rendersi conto che esiste una forza magnetica,

costruire bussole rudimentali. Dimostrare il flusso di energia in meccanismi vicini all’alunno (esempio: la loro bicicletta,

oppure piccoli giocattoli ) Sperimentare l’esistenza di elettricità statica , la potenza dell’energia del vapore, la spinta

idrostatica dell’acqua… SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO L’approccio al tema energia, nel triennio, è volutamente graduale poiché si ritiene che l’alunno debba familiarizzare con questo concetto chiave a partire da un approccio qualitativo. Obiettivo finale è quello di pervenire a conoscere l’energia come:

a. capacità di un corpo di compiere lavoro; b. presenza in forme diverse e possibilità di trasformarsi; c. possibilità di passare da un corpo all’altro; d. lavoro, calore, reazioni chimiche, circuiti elettrici sono modi diversi di passare e di

trasformarsi. Conoscere le fonti di energia e le diverse forme in cui si mostra dovrebbe favorire la comprensione della necessità di un uso consapevole dell’energia. I contenuti che portano allo sviluppo del concetto di energia sono pertanto identificabili nei percorsi suggeriti in altri nuclei tematici e sono estrapolabili dalla scomposizione dei precedenti temi. 1. Calore e temperatura

a. Il calore come grandezza che caratterizza le variazioni di temperatura. b. La relazione di proporzionalità tra quantità di calore e variazione di temperatura. c. La relazione di proporzionalità tra massa e variazione di temperatura a parità di quantità di

calore fornita. 2. Energia chimica

a. Riconoscere l’energia chimica come energia interna. b. Riconoscere che le reazioni chimiche sono il modo con cui l’energia chimica si trasforma.

3. La luce

a. Riconoscere attraverso esperienze che la luce è energia (combustione di una candela, fotosintesi..).

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4. L’elettricità

a. Introdurre l’energia elettrica e le sue trasformazioni in altre forme di energia. (Diverse esperienze sono condotte in educazione tecnica).

Scienza e società Gli argomenti possono essere considerati disciplinari e trasversali e i livelli di elaborazione possono variare in base ai percorsi affrontati in precedenza. Complessivamente si ritiene che i percorsi attuati debbano

a. Aiutare gli alunni ad analizzare le cause delle trasformazioni sociali. b. Conoscere la storia e i principi di funzionamento di alcuni strumenti. c. Affrontare tematiche relative al problema dello sviluppo e delle risorse.

I METODI DELLE SCIENZE Ciascuna SCIENZA ha un proprio metodo scientifico, è impossibile definire un metodo scientifico univoco. Esistono però delle competenze e delle abilità comuni che devono essere attivate nella scuola dell’obbligo. Esse sono : osservare/misurare /sperimentare. SCUOLA DELL’INFANZIA In questa fase di vita è fondamentale attivare situazioni del fare che inducono alla curiosità e all’interesse . Solo da questi potrebbero nascere ipotesi, domande, intuizioni… L’atteggiamento dovrà molto delicatamente diventare di ricerca intesa come azione che chiarifica, senza pretendere verifiche ed enunciati di leggi . Si rimanda perciò alle competenze già espresse per questo ordine di scuola nel capitolo “Porsi e risolvere problemi” e “Misurare”. Non si ritiene necessario altro.

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SAPERE OSSERVARE SCUOLA PRIMARIA Saper osservare ponendo attenzione ai particolari, anche attraverso il disegno dal vero via via

più completo. Sapere osservare distinguendo fra il reale e l’immaginario Usare i 5 sensi per osservare, poi potenziati dagli strumenti di osservazione (es.: il

microscopio) e di misura (es.: il termometro) Sapere ricercare somiglianze e differenze( per arrivare alla classificazione) e ricercare relazioni

( per arrivare alle seriazioni) Imparare ad osservare lo svolgimento di un fenomeno per arrivare ad una sequenza in

cambiamento. Avviarsi a raccogliere i dati osservati in tabelle, schemi, semplici grafici. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Descrivere compiutamente un oggetto in base a schemi di osservazione stabiliti. Sapere descrivere una pianta, un animale, un ambiente circoscritto, un fenomeno. Indicare criteri per la classificazione Classificare animali, vegetali, rocce, eventi Riconoscere omologie e analogie per riconoscere l’evoluzione di organismi- il confronto fra

organi. SAPERE MISURARE ( approfondimento del nucleo di processo già trattato a pag.4) SCUOLA PRIMARIA Identificare le proprietà misurabili Fare uso pratico di strumenti di misura Costruire rudimentali strumenti di misura Avviarsi a comprendere il problema delle “incertezze” di misura : non esistono misure

infinitamente precise. SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO Riconoscere il grado di presenza/assenza di una proprietà Saper assegnare ad una grandezza il numero che ne esprime la misura Sperimentare la valutazione della misura, la misurazione diretta, l’errore di misura. Riconoscere il valore delle cifre decimali che esprime la misura e calcolare

l’errore/approssimazione. Sperimentare la misura indiretta (velocità/ ps…). SAPER SPERIMENTARE SCUOLA PRIMARIA Riconoscere chiaramente il problema scientifico sul quale ci si sta interrogando. Avviarsi a porre delle ipotesi. Questa competenza merita un approfondimento perché la sua

complessità è notevole. Formulare ipotesi errate è normale per un bambino che non conosce i dati scientifici: è doveroso ( quando è possibile) permettergli di provare davvero per convincersi che non funzionano. Per l’alunno del primo ciclo ( e non solo!) è molto forte il senso comune perché non ha altre conoscenze al di fuori dei sensi e del…. sentito dire… è

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comunque importante permettergli di esternare le pre-conoscenze a volte legate all’animismo e al magico.

Avviarsi a verificare le ipotesi sempre in modo concreto, provando davvero. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Acquisire la capacità di riconoscere in un’esperienza le variabili e le costanti Acquisire la capacità di rilevare i dati durante un’esperienza, organizzarli in tabelle,

rappresentare un fatto Acquisire la capacità di identificare relazioni in condizioni sperimentali e non, prima e dopo la

rappresentazione di un fenomeno. Enunciare leggi empiriche e leggi matematiche. Esempi: crescita dei batteri….legge di

equilibrio di una leva…. N.B.: Con il termine esperienza si intende rievocare una situazione di partenza nota all’alunno, un fenomeno con il quale ci sia “familiarità”. Lo scopo fondamentale delle scienze, in questo primo tratto scolastico,è proprio quello di guidare l’alunno nella formazione e nell’organizzazione delle conoscenze perché possa prepararsi ad avere un ruolo attivo nella gestione della complessità degli eventi tipici della realtà che ci circonda.

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INTEGRAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

Anno Scol. 2013/14 “…non si impara dalla tecnologia, come non si impara dall’insegnante. Si impara attraverso il pensiero: pensando a cosa si sta facendo o alle cose in cui si crede, a cosa altri hanno fatto o sulle cose in cui altri credono, pensando al processo che il pensiero svolge. Il pensiero media l’apprendimento. L’apprendimento è il risultato del pensiero”. (David Jonassen - professore di Instructional Systems alla Pennsylvania State University), 2005)

CURRICOLO VERTICALE

DI TECNOLOGIA

INFANZIA: Genovese -Mazzola.- Oliveto- Riccò- Valenza- Zanini PRIMARIA: Belladelli - Benassi- Bozzardi - Calligola- Caramaschi Cat - Cavaliere -D’Andrea - Gavazza - Magnani – Restani – Secchi- Simonazzi- Tabarelli. SECONDARIA 1°: Caramaschi Cla.- Cicotti - Corniani- Lodi Rizzini - Ravazza- Tendi -Terzo-Verona- Vinci

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Individuare le proprietà dei materiali

Realizzare oggetti di uso comune

Utilizzare le nuove tecnologie

NUCLEI TEMATICI

Informatica condivisa con tutte le

altre discipline

Tecnologia in stretta relazione

con scienze

Obiettivi di apprendimento

di TECNOLOGIA al termine della…

Scuola dell’INFANZIA

Scuola PRIMARIA

Scuola SECONDARIA 1°g.

Vedere ed osservare -Sapere osservare, esplorare, riconoscere attraverso i sensi materiali di diverso tipo (acqua, aria, terra, argilla, plastilina, farine, carta, cartone, metallo, legno, plastica, ecc.). - Sapere riutilizzare in modo creativo i materiali di recupero per la costruzione di oggetti e giochi.

-Esaminare oggetti e materiali soprattutto rispetto all'impatto ambientale (dalla produzione al riciclo). -Esplorare artefatti tecnologici e scoprirne funzioni e usi fondamentali.

- Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. - Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni. - Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione degli oggetti. - Comprendere i problemi legati alla produzione utilizzando appositi schemi e indagare sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle forme e modalità di produzione. - Riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui trovano impiego utensili e macchine, con particolare riferimento a quelli della produzione alimentare, l'edilizia, la medicina, l'agricoltura…

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Prevedere ed immaginare -Saper comparare, classificare e

descrivere oggetti naturali (proprietà, spessore, colore, grande/piccolo, leggero/pesante ecc.)

- Individuare le funzioni di un artefatto . - Essere in grado di interpretare segnali e/o simboli, per dedurre la funzione d’uso di semplici artefatti e poi usarli correttamente. -Usare oggetti, strumenti e materiali informatici coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza. - Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi o procedure .

- Progettare oggetti semplici, da realizzare in laboratorio con materiali di facile reperibilità, anche sotto forma di modello. - Iniziare a capire i problemi legati alla produzione di energia e - Sviluppare sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione.

Intervenire e trasformare -Saper usare utensili ed attrezzi per compiere determinate operazioni (forbici, colla…) -Saper rappresentare realtà, fenomeni e oggetti mediante disegno a mano libera.

- Descrivere oggetti e semplici processi con parole e codici. - Seguire istruzioni d’uso e saperle fornire ai compagni. - Conoscere e raccontare storie di oggetti quotidiani e processi realizzati. - Utilizzare le TIC nel proprio lavoro scolastico per narrare, comunicare, usufruire di risorse nei vari ambiti disciplinari.

-Produrre materiale documentale in diverse situazioni e con diverse modalità (ipertesti, presentazioni multimediali …) - Interpretare e utilizzare brevi sequenze di istruzioni per il funzionamento di un dispositivo e/o di un processo. - Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione. - Conoscere l'utilizzo della rete sia per la ricerca che per lo scambio di informazioni.

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METODOLOGIA : LE MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE

ATTIVITA’ COLLETTIVA

per introdurre nuove attività;

• per fornire informazioni ed esemplificazioni;

• per comunicare il lavoro svolto a gruppi;

• per scambiare opinioni;

• per raggiungere una sintesi.

ATTIVITA’ DI GRUPPO

• per superare egocentrismi ed individualismi;

• per favorire la socializzazione;

• per educare alla collaborazione e al confronto;

• per valorizzare competenze specifiche.

ATTIVITA’ INDIVIDUALE

• per il rinforzo delle acquisizioni;

• per abituare all’impegno personale;

• per un diretto rapporto tra l’alunno e l’attività proposta.

ATTIVITA’ INDIVIDUALIZZATA

• per il recupero e il rinforzo;

• per permettere la piena realizzazione delle potenzialità.

ATTIVITA’ TRASVERSALI

• capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione;

• capacità di riconoscere e utilizzare codici comunicativi e i linguaggi delle discipline;

• capacità di comprendere, analizzare, sintetizzare;

• capacità di memorizzare;

• capacità di AVVIARSI ad acquisire un metodo di studio;

• capacità di AVVIARE processi metacognitivi.

UN CHIARIMENTO

Il laboratorio di matematica/scienze è inteso più come un "luogo" di discussione, di formulazione

di ipotesi, di soluzione di problemi, un’ occasione per fare esperienze concrete piuttosto che come

un ambiente fisico “ speciale”- attrezzato ad hoc . Permette di far acquisire agli alunni conoscenze, abilità, competenze .

Invece il laboratorio di informatica dovrebbe essere un ambiente fisico con gli strumenti adatti

per lavorare con le nuove tecnologie.

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SCUOLA DELL’INFANZIA La programmazione dell’attività didattica risponde a criteri di efficacia e flessibilità il che impegna gli insegnanti a porre in atto tutte quelle misure di carattere sia organizzativo sia didattico, che godono di ampio consenso nel campo della ricerca e della pratica didattica. I criteri-guida che orientano la prassi didattica sono:

l’attenzione agli specifici bisogni educativi di cui ogni bambino è “portatore”; la valorizzazione della componente educativa nei momenti di convivialità e routine; il riferimento continuo alla dimensione ludica e all’esperienza diretta, che stimolano la motivazione e l’interesse dei piccoli. L’esperienza

diretta ed il gioco consentono, infatti, al bambino di effettuare le prime scoperte, che gli insegnanti accolgono e valorizzano costruendo specifici progetti di apprendimento;

la promozione di attività laboratoriali dove l’apprendimento si basa sull’osservazione, sull’esplorazione, , sull’esperienza diretta e sulla rielaborazione delle esperienze effettuate.

Concretamente le attività didattiche vengono organizzate con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, in considerazione dei diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento dei bambini.

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SCUOLA PRIMARIA

Gli insegnanti della Scuola Primaria , per rendere gli allievi consapevoli di essere protagonisti del loro processo di formazione e motivarli all’apprendimento, dovrebbero privilegiare nell’attività didattica quanto segue e che è stato esposto nei vari curricoli realizzati nell’Istituto dagli anni ‘80 fino al 2014:

Nella Scuola Primaria la costruzione di competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche va perseguita in contesti ricchi e motivanti . Gli aspetti ludici e pratici favoriscono situazioni di apprendimento significative per i bambini e contribuiscono a formare un’immagine positiva delle discipline in questione ed autostima. Per un efficace apprendimento è fondamentale operare direttamente con materiali strutturati, con gli oggetti, produrre rappresentazioni iconiche , osservare la realtà, sperimentare, discutere, confrontarsi e collaborare. Sarà opportuno partire da problemi autentici e significativi per gli alunni.

PROGETTO NUFFIELD PER LA MATEMATICA: “ Se ascolto, dimentico. Se vedo, ricordo. SE FACCIO, CAPISCO!”

METODO DELLA COMUNICAZIONE METODO DELLA SCOPERTA-RICERCA

ascoltare comprendere interiorizzare comunicare

problematizzare formulare ipotesi raccogliere dati elaborare dati verificare ipotesi

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SECONDARIA 1° GRADO ( estratto dal Curricolo Implicito )

METODOLOGIA

A livello disciplinare si manifesta la preferenza di metodi di lavoro che comprendano: informazioni sul percorso di lavoro che l’alunno dovrà affrontare trasmissione di conoscenze specifiche della disciplina proposta di quesiti sui contenuti proposta di questioni sul tema adozione di metodi operativi diversi atti a perseguire lo stesso contenuto accoglienza di richieste, interventi degli alunni predisposizione di prove di verifica calibrate che richiedano

conoscenze anche in semplice forma di applicazione di regole / applicazione di procedimenti comprensione sviluppo

valutazione del lavoro svolto da parte dell’insegnante (comunicazione della tipologia di errore) valutazione della capacità di correzione dell’alunno (anche a mezzo di una nuova prova di verifica)

STRATEGIE

Lezione frontale Laboratori progettati per l’acquisizione di contenuti [recupero- potenziamento]

favorire lo scambio tra pari [attività di gruppo omogeneo/eterogeneo] favorire il lavoro cooperativo [attività rivolte al conseguimento di un obiettivo

comune]

Interventi di alfabetizzazione sostegno

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INDICE

Una premessa

Pag. 2

Nuclei trasversali di processo

Pag. 3

Matematica

Pag. 6

Scienze

Pag. 11

Tecnologia

Pag. 19

Metodologie

Pag. 23

Suzzara, Giugno 2014