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5 IDEE CHE HANNO AVUTO SUCCESSO IN AGRICOLTURA: Il report a cura di Noi Siamo Agricoltura 1. IL VINO BLU: Non bianco, rosso o rosato, ma blu. È questo il nuovo colore del vino prodotto dall’azienda spagnola Gik, in collaborazione con l’Università dei Paesi Baschi e il team di ricerca alimentare Azti Tecnecalia. Sicuramente la prima cosa che balza all’occhio è appunto il colore, che sarebbe ottenuto delle antocianine contenute nella buccia dell’uva, ma un bel contributo è dato anche dal colorante azzurrino aggiunto a questa bevanda. Oltre appunto alle antocianine e al colorante, Gik è ottenuto con un mix non meglio specificato di uve bianche e rosse, tra cui varietà come Airén, Syrah e Garnacha. Ovviamente la ricetta in dettaglio è top secret, ma nel loro sito, dove il prodotto è già in commercio e quindi acquistabile, il team di Gik dice di aver scelto il blu perché rappresenta il

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5 IDEE CHE HANNO AVUTO SUCCESSO IN AGRICOLTURA:

Il report a cura di Noi Siamo Agricoltura

1. IL VINO BLU:

Non bianco, rosso o rosato, ma blu.

È questo il nuovo colore del vino prodotto dall’azienda spagnola Gik, in collaborazione con l’Università dei Paesi Baschi e il team di ricerca alimentare Azti Tecnecalia.

Sicuramente la prima cosa che balza all’occhio è appunto il colore, che sarebbe ottenuto delle antocianine contenute nella buccia dell’uva, ma un bel contributo è dato anche dal colorante azzurrino aggiunto a questa bevanda.

Oltre appunto alle antocianine e al colorante, Gik è ottenuto con un mix non meglio specificato di uve bianche e rosse, tra cui varietà come Airén, Syrah e Garnacha.

Ovviamente la ricetta in dettaglio è top secret, ma nel loro sito, dove il prodotto è già in commercio e quindi acquistabile, il team di Gik dice di aver scelto il blu perché rappresenta il

colore “della fluidità e del cambiamento”, così come del movimento, dell‘innovazione e dell’infinito.

Non hanno tutti i torti, il blu è già conosciuto molto bene nei romanzi e nei film di fantascienza, come l’ormai noto latte blu (latte di Bantha) consumato sul pianeta di Tatooine, nella celebre saga di Guerre stellari.

Non è stato un lavoro semplice e immediato, lo stesso team ha dichiarato che per ideare questa nuova bevanda sono stati necessari due anni di ricerca in stretta collaborazione e sinergia con molti istituti tecnologici legati principalmente al settore dell’alimentazione.

Vi chiederete che gusto abbia questo vino dall’insolito colore, gli ideatori stessi lo definiscono come un vino fresco e dolce al palato con l’11,5% di volume.

Prima del gusto però, sembrerebbe che l’azienda si sia concentrata principalmente sul colore insolito e innovativo, loro stessi affermano: “Bere Gik non è soltanto bere un vino blu: è sorseggiare innovazione, creatività, infrangere le regole e reinventare le tradizioni”.

L’azienda inoltre aggiunge: “Noi non siamo vignaioli, siamo creatori. Abbiamo cercato il più vecchio, polveroso e mentalmente chiuso dei settori fuori di qui.

Dopo aver scelto l’industria del vino come campo di battaglia, abbiamo creato un prodotto radicalmente diverso”.

Al giorno d’oggi, con i tempi che corrono, la parola innovazione sembrerebbe proprio la parola chiave.

Quindi non ci resta che provare a sorseggiare questo nuovo vinello, magari accompagnato a uno dei cibi altrettanto innovativi e di moda dei nostri tempi, come il sushi.

2. LA BIRRA AI FRUTTI TROPICALI:

Se è vero che la moda è strana e imprevedibile, non vi dovreste stupire di questa novità.

La moda dell’estate 2017 è senza ombra di dubbio la birra, è fino a qui non dovrebbe esserci niente di così nuovo, ma se la birra è al gusto di frutta tropicale la questione cambia decisamente.

Il vero e proprio trend del momento è quello delle Fruit Ipa o meglio ancora, quello del Tropical IPA, in cui viene aggiunta la frutta esotica come il mango, l’ananas, il frutto della passione e guayava.

La creazione di questa birra è dovuta al birrificio svedese Brewski di Marcus Hjalmarsson.

Passion Feber IPA, Ananas Feber IPA e Pango IPA, col il mix di frutto della passione, ananas e mango.

Sono questi i nuovi gusti creati dal team svedese, che stanno facendo parlare di sé.

Ovviamente questo tipo di birra ha un dosaggio della frutta particolare perché il sapore assomiglia molto a quello di un succo di frutta dissetante, l’ideale per le torride e afose giornate estive.

Anche in Italia le birre svedesi, da questo gusto particolare hanno avuto un grande successo.

Diversi birrifici italiani hanno provato a sperimentare questa nuova bevanda.

Nello specifico, il birrificio Pontino, ha creato la Brain Damage che comprende una New England Ipa e due Tropical IPA.

Nel primo caso viene aggiunta la polpa di due frutti brasiliani, il Cajù e il Cajà, che donano alla bevanda un gusto agrodolce.

Nella seconda ricetta è stata aggiunta la guayava che apporta alla birra un sapore più fresco.

Anche nella capitale della moda, Milano, il birrificio Lambrate ha creato, insieme all’austriaco Bevog, la Double IPA, che utilizza diversi tipi di luppoli e frutta esotica.

In questo caso troviamo: il mango, il frutto della passione, il pompelmo e il lime.

La birra esotica è stata riprodotta anche in provincia di Isernia, nello specifico a Filignano; il birrificio Kashmir ha creato infatti la sua Double IPA al passion fruit.

In zona Tuscolana, a Roma, sarà prodotta dalla Jungle Juice la linea Fruit Jay, tutta dedicata alla frutta.

Sempre nel Lazio, le due produttrici, Ritual Lab e Eastside hanno collaborato per creare la Double IPA con l’aggiunta di polpa di mango.

Se quindi, siamo alla ricerca di una buona bevanda rinfrescante e perché no, con un gusto originale, sicuramente la birra ai frutti tropicali potrebbe fare al caso nostro.

Non ci resta che assaggiarla!

3. IL GELATO AL GUSTO CHIANTI

D’ora in poi non stupitevi se nel bancone dei gelati trovate la scritta: Chianti.

Esatto, sì proprio Chianti, il famoso vino toscano rinomato in tutto il mondo.

Infatti, il gelato al gusto Chianti è stato presentato al Prowein di Hong Kong dal maestro gelatiere Domenico Croce, realizzato usando il vino della cantina sociale Colli fiorentini di Montespertoli.

L’idea così originale è nata dall’incontro tra il rinomato gelatiere Croce e Ritano Baragli, presidente della cantina sociale fiorentina.

Partendo dall’idea, per arrivare alla sua concreta realizzazione e poi distribuzione nel padiglione di 192 metri quadri del Consorzio Vino Chianti, presso la fiera del food Hofex 2017, fra le più importanti dell’Asia, in abbinamento alla Prowein Asia 2017, mostrando grande interesse e coinvolgimento da parte del pubblico presente.

Un modo del tutto nuovo e raro di presentare una denominazione e un prodotto a persone che si stanno avvicinando ora al mondo del vino, ma che sono un mercato con potenzialità molto interessanti.

Questo è quello che afferma soddisfatto il presidente del consorzio.

“Raccontiamo l’amore per il Chianti anche attraverso il gelato, un prodotto cardine del made in Italy – ha detto Busi – un abbinamento originale che, stando all’affluenza di pubblico, ha un

grande richiamo in quanto non possiamo non considerarci paladini di una cultura e di una tradizione che richiama in modo esemplare il nostro Paese”.

A livello estetico il gelato, si presenta di un colore lilla/rosa e come consistenza simile a quella di un sorbetto ed è stato realizzato utilizzando come ingrediente principale ovviamente il famoso vino, abbinato ai mirtilli.

Subito dopo l’esordio di Hong Kong, il nuovo gusto è stato protagonista di altre due tappe, una a Singapore, dove ha avuto la possibilità di farsi conoscere da buyer provenienti da Paesi limitrofi, come: Cina, Vietnam, Filippine, Indonesia, Tailandia, Laos; l’altra a Seoul con 26 aziende partecipanti e 145 etichette.

D’ora in poi quindi, oltre a poterlo gustare abbinato ai famosi primi piatti e secondi della tradizione toscana, il Chianti potrà essere servito in coppetta e cono e potrà accompagnare il nostro pasto fino alla fine.

4. LE PERE A FORMA DI BUDDHA

Se le invenzioni cinesi non smettono mai di sbalordirci, anche in questo caso hanno fatto centro.

È proprio dalla Cina, che arriva l’ennesima scoperta, e questa volta il frutto coinvolto è la pera.

Girovagando tra le bancarelle cinesi, non stupitevi se quelle che vedete sono delle pere a forma di Buddha.

Esatto, delle pere raffiguranti la figura più venerata del buddismo.

L’artefice di questa creazione è un contadino della provincia di Weixian in Cina, il cui nome è Hao Xianzhang.

Dopo aver effettuato diversi esperimenti e tentativi, durati ben 6 anni, Hao è riuscito ad ottenere la forma, la consistenza e il gusto da lui prefissati.

Vi chiederete sicuramente come sia possibile che un frutto possa prendere questa particolare forma; e di fatto la scoperta di Hao è stata quella di creare degli stampini di plexiglass dove poter far maturare il frutto all’intero.

Un grande lavoro di mano d’opera, dover racchiudere ogni singola pera in questo contenitore, ma il successo ottenuto e la richiesta hanno certamente ripagato la fatica.

Come ultimo, e non meno importate, il prezzo.

Queste pere uniche nel loro genere, hanno anche un costo non indifferente, si parla infatti di 50 yuan, che covertiti in euro ammontano quasi a 5 euro a singola pera.

In Cina riuscire a modellare la frutta grazie a questi stampi o involucri è diventata una vera e propria tecnica, nonché moda, chiamata: Fruit Mould.

Se avete qualche richiesta o desiderio particolare , i fin dei coti basta trovare lo stampino desiderato, sceglie il frutto idoneo e il gioco è fatto.

Anche il presidente americano, Donald Trump, ha visto il suo volto riprodotto in una zucca.

Esatto, proprio in una zucca! E il risultato è stato strepitoso.

Se in Cina questa invenzione è quasi più contemplata come moda, in Giappone invece, c’è una tradizione più consolidata, la frutta normale viene già vista come un dono prezioso.

Già tutta la frutta comune, viene regalata come dono prezioso in occasioni particolari, questa invece avendo anche forme particolari può essere veduta addirittura a centinaia di euro.

Vi ricorderete il caso delle angurie a forma di cuore, bellissime, e da quanto si dice anche molto gustose, ma davvero non economiche; il singolo frutto poteva raggiungere il prezzo di 300 euro.

Se avete qualche particolare idea in testa, potete provare a metterla in pratica, in fin dei conti la tecnica è ormai ben nota.

Chissà quale sarà la prossima forma o personaggio che cadrà sotto i riflettori…

5. LE ANGURIE A FORMA DI CUORE

Se siete degli eterni romantici, questa anguria farà sicuramente al caso vostro.

È stata infatti ideata in Giappone, l’anguria a forma di cuore, il realizzatore di questa innovativa idea è stato l’agricoltore giapponese Hiroichi Kimura.

E pensare, che è nato tutto per scherzo prima di spopolare tra i giapponesi.

L’idea è scaturita a seguito di una provocazione scherzosa durante la quale il vicino del coltivatore giapponese fantasticava sulla possibilità di poter mangiare un’anguria a forma, appunto, di cuore.

L’agricoltore giapponese non ci ha pensato due volte e si è messo subito al lavoro per poter riprodurre questa insolita forma.

Il contadino della regione di Kumamoto ha dovuto sperimentare e studiare varie modalità di coltivazione prima di ottenere il risultato desiderato.

Da quando ha iniziato a lavorarci, ci sono voluti due anni di intenso lavoro, ha dovuto confrontarsi con diverse condizioni ambientali e differenti tipologie di terreno, per ottenere ciò che aveva in mente.

Chi conosce il contadino parla di amore e dedizione verso il suo lavoro, doti che sicuramente gli hanno permesso di ottenere il risultato desiderato.

La forma ovviamente non è stata ideata a caso, ma ci sono voluti dei veri e propri “stampi” per dare all’anguria una permetta e simmetrica forma a cuore.

Non solo una forma bella, accattivante e originale ma Hiroichi Kimura ha lavorato a lungo anche per donare alla sua varietà di angurie un gusto e un sapore di prima qualità.

Dopo essere stata sperimentata in varie zone del Giappone e da vari esperti del settore, è emerso che di fatto questi frutti coltivati sono speciali anche per la loro consistenza croccante con un gusto particolarmente dolce.

Bella, buona ma di sicuro non economica.

La rinomata anguria a forma di cuore costa infatti, dai 250 ai 300 euro.

Una somma decisamente esosa per un frutto di questo tipo, eppure in Giappone ha spopolato soprattutto come regalo tra le coppie innamorate.

C’è da aggiungere che nella cultura nipponica, tutta la frutta in generale è considerata un bene di lusso, quindi non sorprende più di tanto il prezzo, visto che un melone lo si trova in commercio quasi a 40 euro.

I primi a mobilitarsi dopo la stravagante scoperta, sono stati i social network; su Instagram è stato creato l’hastag watermelonheart, diventando nel giro di poco tempo molto popolare.

Se quindi, non sapete cosa regalare alla vostra dolce metà, si può sempre prendere in considerazione questa originale idea.

In fin dei conti, più romantica di così…