1. Il Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) · La Legge delle biblioteche dell’11 marzo 1991 ......

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1. Il Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) La Legge delle biblioteche dell’11 marzo 1991 specifica all’Art. 2 i seguenti scopi della politica bibliotecaria e, più in generale, della politica di promozione culturale del Cantone Ticino:

- contribuire alla formazione dei cittadini a tutti i livelli, anche nell’ottica di educazione permanente;

- rafforzare l’identità culturale del Paese, anche attraverso la salvaguardia della sua memoria storica e la conservazione di documenti e beni culturali;

- fornire strumenti, agevolazioni e stimoli alla produzione culturale. La Legge sul sostegno alla cultura del 16 dicembre 2013 indica all’Art. 8 il ruolo del Cantone Ticino nella gestione degli istituti e programmi culturali di sua spettanza. La Legge della scuola dell’1 febbraio 1990 prevede all’Art. 66 una biblioteca scolastica per ogni istituto scolastico ticinese. Le biblioteche del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) sono chiamate a svolgere il ruolo di depositarie della memoria collettiva e di mediazione culturale, sulla base di quanto dispone la Legge delle biblioteche dell’11 marzo 19911. Il Regolamento della Legge delle biblioteche del 19 maggio 1993, all’Art. 17 affida al Sbt la gestione dell’area dell’informazione e della documentazione, con il compito di «… implementare, coordinare e aggiornare i programmi informatici per le biblioteche del sistema, coordinare e razionalizzare i servizi bibliotecari offerti nonché il loro potenziamento nelle differenti regioni, partecipare ai collegamenti nazionali e internazionali, definire le necessità di formazione e di aggiornamento del personale delle biblioteche e predisporre le modalità di intervento, provvedere alla raccolta dei dati statistici, provvedere al collegamento dell’informazione verso l’esterno e l’interno in particolare su Internet, sviluppare nuovi programmi nel campo della digitalizzazione e della didattica e preavvisare all’autorità superiore le donazioni importanti».

Le 74 biblioteche istituite nel contesto sistemico del SBT svolgono ruoli diversi a seconda della loro specifica tipologia: Le quattro biblioteche cantonali svolgono un servizio di biblioteca di studio (per l’approfondimento e la ricerca), di pubblica lettura (cultura generale e intrattenimento) e di conservazione2. La Biblioteca cantonale di Lugano ha per legge la funzione di “immettere la cultura italiana nel sistema bibliotecario ticinese e di difendere e promuovere l’italianità”3 nonché quella di conservare i fondi librari della sezione Ticinensia, sin dalla fondazione nel 1861 della Libreria Patria.

1 Cfr. Art. 2, cpv. 1, Legge delle biblioteche, 11 marzo 1991. 2 La Biblioteca cantonale di Lugano ha la specifica funzione di conservazione dei fondi librari della sezione

Ticinensia, sin dalla fondazione nel 1861 della Libreria Patria, le cui opere sono escluse dal prestito a domicilio.

3 Art. 4 cpv. 3, Legge delle biblioteche.

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Per le quattro biblioteche cantonali si sono consolidate nel tempo alcune “specializzazioni funzionali” previste dalla Legge delle biblioteche all’Art. 4, cpv. 3 e dal Regolamento (Art.4, cpv.3) 4, la cui definizione è di competenza del Sbt. Le biblioteche specializzate 5 curano la documentazione per settori specializzati: - le biblioteche universitarie, che mirano a soddisfare le esigenze degli

studenti in economia, scienze dell’educazione, informatica, linguistica, scienze della comunicazione, architettura, teologia, italianistica e storia mediterranea;

- le biblioteche del Museo cantonale d’arte (unitamente al LAC) di Lugano e del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, che provvedono essenzialmente alla raccolta di cataloghi, di monografie e di informazioni sull’arte;

- il Centro informazione e documentazione statistica, che cura la raccolta di documentazione relativa ai dati statistici e agli studi su tematiche socio-economiche e territoriali;

- l’Archivio di Stato (deposito legale della sezione Ticinensia) e l’Archivio storico della Città di Lugano, che provvedono alla conservazione del ricco patrimonio storico del Cantone, rispettivamente della Città di Lugano;

- il Centro di dialettologia e etnografia, che si occupa prioritariamente della documentazione inerente ai dialetti, alle tradizioni popolari e all’evoluzione della lingua;

- la Biblioteca Salita dei Frati, che raccoglie e valorizza i fondi antichi di provenienza conventuale;

- il M.A.X Museo di Chiasso, che cura la documentazione inerente alla grafica e al design;

- il Museo delle culture della Città di Lugano, che raccoglie la documentazione inerente alle culture extraeuropee;

- l’Organizzazione sociopsichiatrica e il Fondo Humanities, che raccolgono la documentazione nell’ambito medico-curativo;

- l’Istituto universitario federale per la formazione professionale, che cura la documentazione inerente al mondo del lavoro e alle professioni;

- la Biblioteca diocesana, che cura il patrimonio librario della Curia. Le biblioteche scolastiche 6 coprono svariate esigenze: quelle specifiche inerenti alla didattica delle materie d’insegnamento, alla gioventù e alle problematiche ad essa connesse; quelle inerenti a tematiche di attualità (musica, società, informatica ecc.). Di loro pertinenza è anche la produzione audiovisiva e libraria inerente all’intrattenimento (film, narrativa, audiolibri, riviste, ecc.).

4 Le “specializzazioni funzionali” concordate a livello Sbt sono: Lugano: Religione, Teologia, Arti,

Architettura, Linguaggio, Filologia, Linguistica, Letteratura. Bellinzona: Scienze sociali, Geografia, Biografia, Storia, Diritto, Economia. Locarno: Filosofia, Musica, Cinema. Mendrisio: Matematica, Scienze naturali, Scienze applicate, Medicina, Tecnologia.

5 Biblioteche specializzate di: Archivio di Stato, Centro di risorse didattiche e digitali, Archivio storico della Città di Lugano, Centro dialettologia e etnografia, Centro di legislazione e documentazione, Centro d’informazione e documentazione statistica, Museo Villa dei Cedri Città di Bellinzona, Fondo Sasso Corbaro per le Medical Humanities, Istituto universitario federale per la formazione professionale, Dipartimento Formazione e apprendimento, Salita dei Frati, Università e Accademia di Lugano e Mendrisio, Museo delle culture Città di Lugano, Museo cantonale d'arte, Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, Comune di Chiasso e M.A.X Museo, Curia biblioteca ecclesiastica.

6 Biblioteche scolastiche di: Scuole medie, Centro didattico cantonale, Scuole professionali, Licei.

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2. Dati 2015

Oggetto

Catalogo Cantonale

Catalogo

scolastico

Totale

Biblioteche Sbt 20 54 74

Collaboratori 120 60 180

Notizie 704’000 305’000 1'009’000

Esemplari 1'236’000 745’000 1'981’000

Catalogati nel 2015 56’300 27’700 84’000

Prestiti 2015 183’700 126’500 310’200

Prestiti rinnovati nel 2015 65’000 25’300 90’300

Utenti attivi 2015 12’500 18’700 31’200

Utenti tesserati 58’000 71’000 129’000

Pagine AQP 2'890’000

Pagine visualizzate AQP 2015 1'196’200

Accessi a pagine sito Sbt 2015 1'031’900

Accessi a pagine siti quattro biblioteche cantonali 2015

1'762’800

Contenuti digitali Bclu in www.sbt.ti.ch “Offerta digitale”

Volumi Pagine Spazio

utilizzato

436 107’451

108'350.34 MB

Visite totali gennaio-maggio 2016

43’166

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3. Ricerche (testi di riferimento consultabili in www.sbt.ti.ch alla voce “Documentazione biblioteconomica”)

3.1. Utenza attiva delle quattro biblioteche canton ali (chi nel corso dell’anno ha preso almeno uno o più documenti o ha usufruito dei servizi di una biblioteca) R. Chianese, M. Maffeis, L’utenza presso le biblioteche cantonali ticinesi, Sbt, gennaio 2016.

• Motivi di frequenza delle biblioteche: soprattutto per il prestito documenti (83,8%), ma anche per le attività culturali e di aggiornamento.

• Argomenti preferiti: narrativa, romanzi, storia, geografia e viaggi.

• Fidelizzazione alla propria biblioteca di riferimento: alta (ca. l’80%).

• Frequenza delle biblioteche: 1-2 volte la settimana o giornalmente (34%); 1-2 volte al mese (42,1).

• Utenza: prevalentemente oltre i 36 anni e donne. Studenti (16%).

• Commento generale: “L’utenza attiva delle quattro biblioteche cantonali si presenta con molteplici interessi ed è attenta conoscitrice dei servizi offerti. Ha una visione positiva della biblioteca e dà una buona valutazione sia a livello generale sia sui singoli servizi”.

3.2. Utenza della biblioteca scolastica C. Fortunato, Uso e percezione delle biblioteche scolastiche. Un’indagine quantitativa nelle scuole medie del Cantone Ticino, Lavoro di Master SUPSI/Sbt, Lugano 2014 (Relatori: G. Rigozzi, M. Stanga). C. Fortunato, Uso e percezione delle biblioteche scolastiche. Un’indagine quantitativa nei licei del Cantone Ticino, anno scolastico 2014-2015, Sbt, gennaio 2016 (con la consulenza di G. Rigozzi, M. Stanga).

• Frequenza della biblioteca scolastica: 1-2 volte la settimana: licei (18%), SM (29,5%) 1-2 volte al mese: licei (39,2%), SM (27,6%) 1-2 volte all’anno: licei (28,7%), SM (19,5%)

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mai: licei (14%), SM (18,3%). • Segmentazione rispetto alla classe frequentata:

licei: maggiore frequenza nelle classi terminali SM: maggiore frequenza nelle classi iniziali.

• Motivi della frequenza: licei: per motivi scolastici (92,7%), per interessi personali (44%) SM: per interessi personali (85%), per motivi scolastici (60,2%).

• Visione della biblioteca: Nei due ordini di scuola prevale la concezione della biblioteca come luogo di conservazione e di prestito di documenti.

• Motivi addotti da chi non frequenta la biblioteca: preferenza per le uscite con gli amici; poco amore per la lettura (licei: 15%; SM 30%).

• Servizio più richiesto: Nei due ordini di scuola: il prestito di libri. Gli altri servizi (ebook, tablet, e-reader, audiolibri) sono poco conosciuti o sono poco utilizzati.

• Uso da parte dei docenti per lezioni o ricerche: licei: mai (34,4%); 1-2 volte (49%) SM: mai (21,2%); 1-2 volte (47,3%).

• Risorse auspicate: licei: narrativa e saggistica SM: libri di argomenti vari legati a problematiche esistenziali, riviste di sport, moda, scienze, ecc.

• Servizi auspicati: in genere le nuove tecnologie

• Attività desiderate: incontri con personaggi significativi, doposcuola, corsi facoltativi (informatica, come fare ricerche, ecc.)

• Piacere per la lettura: licei: sì (72,9%); no (12,7%) SM: sì (52,4%); no (23,5%)

• Generi di letture preferite: licei: avventura, fantasy, gialli, classici SM: avventura, fantasy, gialli, horror

• Argomenti preferiti: licei: psicologia, scienze, storia, biografie SM: sport, natura, musica, tecnologia, informatica.

• Fonti per letture non scolastiche: libri ricevuti in regalo, passaparola, trovati in casa (pochi indicano: dalle biblioteche)

• Commento generale: “I risultati osservati suggeriscono di differenziare gli obiettivi della biblioteca, da una parte mirando al sostegno allo studio ;

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dall’altra affiancandovi un secondo obiettivo: quello del sostegno allo sviluppo personale (costruzione dell’identità, conoscenza di sé, coinvolgimento emotivo). Inoltre gli interpellati hanno manifestato il desiderio che le biblioteche diventino luogo di attività culturali e centri di informazione”.

4. Analisi particolari (Focus)

4.1. Utenza potenziale (chi ama leggere, ma non va in biblioteca) S. Alini, Analisi dell’utenza potenziale delle biblioteche del Cantone Ticino. Sondaggio online effettuato per conto del Sistema bibliotecario ticinese, Sbt, luglio 2015. (Indagine online effettuata tra il 13 e il 19 luglio 2015; 468 risposte, di cui 186 di lettori attivi delle biblioteche, 24 di non lettori dichiarati, 12 di non interessati alla lettura e 246 di utenti potenziali che amano la lettura, ma non frequentano le biblioteche). Risposte utenti potenziali (246):

• Lettura: il 59% legge tra i 3 e i 10 libri all’anno. • Segmentazione: maggiore lettura in età tra 15 e 24 e over 65. • Dove trova i libri: nelle librerie locali, nei grandi magazzini, nelle

edicole, da amici; oppure su Amazon o Ibs. • Ebook: il 55% dichiara di conoscerli, ma di non utilizzarli. Il 12%

dichiara di utilizzarli regolarmente. • Conoscenza delle Biblioteche cantonali: il 40% non è a

conoscenza della gratuità dei prestiti bibliotecari. Il 78% dichiara di non conoscere gli orari di apertura; il 73% ritiene che la popolazione non sia sufficientemente informata sulle attività delle biblioteche pubbliche.

• Informazione sulle biblioteche: il 40% ha espresso il desiderio di essere informati sui servizi e le offerte delle biblioteche via mail, facebook o mediante inserzioni nei quotidiani.

• Commento generale: “Nella nostra società ci sono persone che non utilizzano le biblioteche semplicemente perché non conoscono i servizi da esse erogati, e non per generale disinteresse. Questa è la considerazione fondamentale da porsi soprattutto per le Biblioteche cantonali, la cui percentuale di utenti attivi, rispetto alla popolazione ticinese, non supera il 15%”. [ A questo proposito il Sbt ha avviato una campagna di promozione su Youtube].

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4.2. Workshop Lego Serious Play Workshop del 9 maggio 2015 presso la Biblioteca cantonale di Lugano

• Sono state individuate le seguenti aree di intervento:

• Commento generale: “Le domande a cui si è cercato di dare risposta non sono differenti da quelle tipiche di un’azienda che, in momenti di crisi, deve innovare e cambiare per resistere alle turbolenze del mercato: come potremmo innovare il nostro prodotto per allinearlo alle nuove esigenze del mercato? Come comunicare alle persone i vantaggi di ciò che facciamo? Per quanto tempo l’organizzazione potrà sopravvivere senza cambiare? Dove trovare i nuovi utenti/consumatori interessati al servizio erogato?”

Workshop del 22 gennaio 2016 con un gruppo di docenti del Liceo di Lugano2 e Workshop del 29 gennaio 2016 con un gruppo di allievi del Liceo di Lugano2

Allievi e docenti concordano sui seguenti punti:

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• La biblioteca scolastica dev’essere un luogo di conoscenza e di sapere tranquillo, che permetta la concentrazione e lo studio: “Un rifugio protetto dal mondo esterno che ci impone ritmi e informazioni. Nel mondo esterno siamo vittime dell’informazione, nella biblioteca possiamo essere parte attiva”.

• Occorre valorizzare la figura del bibliotecario, non solo come professionista della ricerca, ma anche come mediatore che insegni agli allievi ad orientarsi e a selezionare le fonti (Information Literacy).

• Suggerimenti: - rendere gli allievi protagonisti nella definizione del “brand

biblioteca” per quanto concerne l’offerta e lo sviluppo di determinati progetti (strategie bottom/up);

- porsi alcune questioni fondamentali: che cosa comunico? attraverso quali figure? quali azioni di promozione sviluppo? quali sono i destinatari?

• Commento generale: “In questo scenario la figura del bibliotecario assume una rilevanza chiave non più solamente come professionista al servizio dell’orientamento, ma anche come promotore di un prodotto/idea (la biblioteca), organizzatore d’iniziative (con e per gli allievi) e un forte orientamento alle relazioni; nonché come collettore e animatore di un approccio bottom/up che coinvolga gli alunni. Il concetto di biblioteca come terzo luogo sarà tanto più visibile e realizzabile, quanto più il bibliotecario risulterà essere in grado di aggregare interessi, attrarre persone, portare innovazione e creare network”.

5. Nuovi percorsi formativi

La SUPSI ha organizzato, affidando l’organizzazione al direttore del Sbt, un Master of Advanced Studies SUPSI in Library and Information Science (MAS LIS) negli anni 2013-2015. Al termine del corso 26 candidati sono stati abilitati alla professione di bibliotecario e documentalista. I lavori di Master approvati dalla Commissione scientifica sono consultabili in <www.sbt.ti.ch> alla voce “Documentazione biblioteconomica”.

Per gli anni 2017-2019 la SUPSI propone un altro Master in biblioteconomia e documentalistica (cfr. <http://www.supsi.ch/fc/offerta-formativa/advanced-

studies/mas/library-information-science> ), la cui formazione di largo spettro pone l’attenzione sulle tecnologie dell’informazione, sulla ricerca e archiviazione di dati e sulla gestione dei processi informativi. Il corso contempla inoltre lo studio

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di casi, riferiti in modo particolare ai settori delle biblioteche e dei centri di documentazione; esso persegue i seguenti obiettivi:

• Acquisizione dei fondamenti biblioteconomici e informativi, e presentazione dei principali servizi di documentazione.

• Acquisizione delle competenze metodologiche necessarie per l’inventariazione, la catalogazione, la soggettazione, la conservazione di documenti, la trasmissione e protezione dei dati.

• Padronanza delle componenti hardware e software, nonché dei diversi formati per l’archiviazione, la trattazione di dati e documenti e gli aspetti del web 2.0, 3.0.

• Conoscenza dei modelli di competenza informativa (Information Literacy). • Realizzazione di un progetto culturale complesso.

6. Nuovi orientamenti per un antico sapere

Il 23 ottobre 2015 ha avuto luogo in Biblioteca cantonale di Lugano un convegno dal titolo: “Le biblioteche di fronte alle sfide del futuro”, con la partecipazione di diversi specialisti internazionali. Le biblioteche si portano dietro un millennio di tradizione e hanno una vita parallela con quella del libro e della comunicazione in genere. Una tradizione che ora si confronta con un’evoluzione impressionante delle tecnologie e delle modalità di comunicazione, che arrischia di mettere in discussione l’istituzione stessa della biblioteca. Di fronte a questa situazione potenzialmente critica, è oltremodo necessario per le biblioteche porsi determinate questioni sulla loro identità operativa e culturale, e su come avvicinare le persone che hanno interessi culturali e di conoscenza, ma che, per una ragione o l’altra, non usufruiscono dei servizi bibliotecari: • Qual è il significato che possiamo dare oggi alla c ustodia della

memoria? La memoria è un fattore determinante per l’identità sociale e il profilo culturale di una comunità. Tradizionalmente essa viene affidata alle biblioteche e agli archivi non solo per la conservazione, ma anche per reinterpretarla alla luce delle esigenze attuali.

• Come ci poniamo di fronte al mondo dei libri?

L’avvento delle moderne tecnologie ha generato nuove possibilità di accesso all’informazione, ma anche tutta una serie di problematiche e dinamiche nuove: nell’èra digitale il libro resisterà, andrà in crisi o addirittura rinascerà a nuova vita? Google Book Search rappresenta una minaccia per il mercato, oppure un’opportunità per la democratizzazione della conoscenza o ancora un’incognita per entrambi? Internet sarà la nuova biblioteca di Alessandria o un’incarnazione alienante e distopica della biblioteca di Babele?

• Come ci confrontiamo con l’era digitale?

Il mondo digitale ha travolto le nostre giornate: ci alziamo e apriamo la posta

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elettronica, consultiamo le previsioni del tempo attraverso la sfera dell’ultimo smartphone alla moda, “chattiamo” e “smssiamo” mentre parliamo, mangiamo, ci muoviamo… Di tutto ciò facciamo fatica a farne a meno. Ma nel contempo più si dilata il cyberspazio, più si ampliano i problemi che esso porta con sé: chi sono io nello spazio digitale? Chi sono gli altri? Che natura hanno le relazioni tra di noi all’interno di questo mondo? Sino a quanto siamo padroni della nostra esistenza, noi “coloni” e “immigrati digitali”, sempre più confrontati con i cosiddetti “nativi digitali”?

• Come relazionarci con il contesto di riferimento?

In una società democratica ogni servizio pubblico deve essere in grado di indicare periodicamente l’efficienza del servizio erogato e l’efficacia degli obiettivi perseguiti. Rilevare i dati sull’utilizzo che ne viene fatto dai servizi informativi serve non solo a valutarne la fruibilità, ma anche ad aumentare la nostra consapevolezza su come vengono recepiti il ruolo del servizio pubblico e le attese dell’utenza.

Nel volume Nuovi orizzonti per un antico sapere. Le biblioteche nel mondo contemporaneo, a cura di Gerardo Rigozzi, sono raccolti i vari contributi dei relatori del Convegno del 23 ottobre 2015 e vengono sviluppate alcune considerazioni sulla missione delle biblioteche nella società dell’informazione.

Le sfide poste dalla società dell’informazione ci obbligano a riaffermare i compiti imprescindibili delle biblioteche, che in sintesi sono: - l’organizzazione del patrimonio documentale (Collezioni); - la promozione del sapere e della lettura (Conoscenze); - l’inserimento attivo nel territorio (Comunità); - l’accesso all’informazione (Condivisione).

In quest’ottica possiamo ipotizzare le seguenti tesi di sviluppo:

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1. Le biblioteche contribuiscono a rafforzare l’identità culturale del Paese, attraverso la promozione della sua memoria storica e la conservazione di documenti e beni culturali.

2. Le biblioteche costituiscono uno spazio per le collezioni e i servizi di documentazione, quale supporto per l’uso e la promozione dell’informazione e della conoscenza.

3. Le biblioteche si configurano come luoghi familiari e intelligenti per il tempo libero e la promozione della lettura7.

4. Le biblioteche danno accesso all’informazione a tutti i livelli della società, attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la messa in rete dei fondi preziosi digitalizzati.

5. Le biblioteche acquisiscono le novità editoriali secondo criteri rigorosi e coordinati, stabiliscono un profilo delle loro collezioni in rapporto a specifiche esigenze culturali e di comunicazione e curano la documentazione bibliografica con le moderne tecnologie di catalogazione e di classificazione.

6. Le biblioteche curano l’efficienza e l’efficacia dei loro servizi attraverso analisi periodiche della rispondenza della comunità di riferimento.

7. Le biblioteche formulano chiaramente gli obiettivi e le priorità della loro azione nel contesto in cui operano.

8. Le biblioteche promuovono la competenza informativa a ogni livello, in particolare in quelle scolastiche, dove gli allievi devono poter essere accompagnati nella ricerca delle informazioni appropriate e nell’utilizzo delle migliori fonti di ricerca.

9. Le biblioteche si avvalgono di personale culturalmente preparato e competente nelle moderne tecnologie.

10. Le biblioteche integrano la loro attività biblioteconomica con momenti di riflessione e approfondimenti culturali e di attualità.

7 Cfr. Esperienze di promozione della lettura, a cura del Forum del libro, in <http://www.bv.ipzs.it/bv-pdf/007/MOD-BP-15-108-664_2148_1.pdf> (visitato il 9 gennaio 2016). Cfr. esperienze significative in Svizzera: “Lesezentrum für die Sekundarschule” di Oberdorf, in <http://www.sek-waldenburgertal.ch/index.php/angebote-der-schule/lesezentrum> (visitato il 9 gennaio 2016); «Projekt Schulbeurteilung» di Zurigo, in <http://www.zh.ch/internet/bildungsdirektion/fsb/de/aktuell.newsextern.-internet-de-aktuell-news-medienmitteilungen-2014-lerngelegenheiten.html> (visitato il 9 gennaio 2016).