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1 Il conto del patrimonio Il conto del patrimonio Corso di formazione in materia di enti locali Corso di formazione in materia di enti locali Facoltà di Economia di Torino Facoltà di Economia di Torino 28 febbraio – 22 maggio 2008 28 febbraio – 22 maggio 2008 Dirigente Servizi Finanziari Comune di Rivoli Dirigente Servizi Finanziari Comune di Rivoli dott.sa Tiziana Cargnino dott.sa Tiziana Cargnino

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Il conto del patrimonioIl conto del patrimonio

Corso di formazione in materia di enti localiCorso di formazione in materia di enti localiFacoltà di Economia di TorinoFacoltà di Economia di Torino28 febbraio – 22 maggio 200828 febbraio – 22 maggio 2008

Dirigente Servizi Finanziari Comune di RivoliDirigente Servizi Finanziari Comune di Rivolidott.sa Tiziana Cargninodott.sa Tiziana Cargnino

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DefinizioneDefinizione

Art. 230 TUEL, comma 1

Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dell'esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nel corso dello stesso, rispetto alla consistenza iniziale.

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STRUTTURASTRUTTURA

CONSISTENZA INIZIALE

VARIAZ. DA C/FINANZIARIO VARIAZ. DA ALTRE CAUSE CONSISTENZA

FINALE

+ - + -

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Conto del patrimonio - attivo

A. ImmobilizzazioniI) ImmaterialiII) MaterialiIII) Finanziarie

B. ATTIVO CIRCOLANTEI) RimanenzeII) CreditiIII) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioniIV) Disponibilità liquide

C. RATEI E RISCONTII) Ratei attiviII) Risconti attivi

TOTALE ATTIVO A+B+C

CONTI D’ORDINE:D) OPERE DA REALIZZAREE) BENI CONFERITI IN AZIENDE SPECIALIF) BENI DI TERZI

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Conto del patrimonio - passivoA. Patrimonio netto

I) Netto patrimonialeII) Netto da beni demaniali

B. ConferimentiI) Da trasferimenti in conto capitaleII) Da concessioni da edificare

C. DebitiI) Di finanziamentoII) Di funzionamentoIII) Per IVAIV) Per anticipazioni di cassaV) Per somme anticipate a terziVI) Verso altriVII) Altri debiti

D. Ratei e riscontiI) Ratei passiviII) Risconti passivi

Totale del passivo A+B+C+D

CONTI D’ORDINE:E. Impegni per opere da realizzareF. Conferimenti in aziende specialiG. Beni di terzi

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A.I) Immobilizzazioni immateriali

1. Costi ad utilizzo pluriennale capitalizzati spese straordinarie su beni di terzi; spese finanziarie, oneri per emissione di prestiti

obbligazionari; spese per P.R.G.; spese per elezioni amministrative; software applicativo; spese di pubblicità; spese di ricerca ( studi di fattibilità, ecc).

Si ammortizzano annualmente per un importo pari al 20%.

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A.II) Immobilizzazioni materiali (1/4)

1. Beni demaniali2. Terreni patrimonio indisponibile3. Terreni patrimonio disponibile4. Fabbricati patrimonio indisponibile5. Fabbricati patrimonio disponibile6. Macchinari, attrezzature e impianti7. Attrezzature e sistemi informatici8. Automezzi e motomezzi9. Mobili e macchine d’ufficio10. Universalità di beni (patrimonio indisponibile)11. Universalità di beni (patrimonio disponibile)12. Diritti reali su beni di terzi13. Immobilizzazioni in corso

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Incrementi – spese titolo II interventi da 1 a 6: Liquidazioni/pagamenti oppure Fatture di acquisto/Stati avanzamento lavori incremento derivante da lavori interni Opere realizzate a scomputo oneri (con relativa rettifica del valore e della voce dei conferimenti) donazioni, acquisti gratuiti, permute

In corso d’anno confluiscono nella voce “IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO” ed al 31/12/n vengono girati alla categoria di riferimento in base alle opere concluse.

A.II) Immobilizzazioni materiali (2/4)

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A.II) Immobilizzazioni materiali (3/4)

Decrementi: Quota di ammortamento dell’anno; Dismissioni/alienazioni (e relativa rettifica

per plusvalenze-minusvalenze); Riduzione per la parte finanziata con

contributi ed oneri di urbanizzazione (metodo del costo netto oppure dei ricavi differiti)

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Valorizzazione: + Costo (acquisto/realizzazione/ manutenzione) + Oneri accessori + IVA a credito (se il servizio non è rilevante ai

fini IVA) - eventuali conferimenti

A.II) Immobilizzazioni materiali (4/4)

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Criteri di valutazioneCriteri di valutazione beni demaniali:beni demaniali:

già acquisiti dall'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77: ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo;

Successivamente: valutati al costo;

terreni terreni già acquisiti dall'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n.

77: valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; Successivamente: valutati al costo;

fabbricati fabbricati già acquisiti dall'ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n.

77: valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; Successivamente: valutati al costo;

mobili:mobili: costo di acquisto;

crediti:crediti: valore nominale;

censi, livelli ed enfiteusicensi, livelli ed enfiteusi: capitalizzazione della rendita al tasso legale;

rimanenze, ratei riscontirimanenze, ratei risconti: norme del codice civile;

debiti:debiti: valore residuo.

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Inventario (1/2) Consiste nella ricognizione, classificazione, registrazione e

valorizzazione dei beni di proprietà dell’ente di durata pluriennale.

Procedura di inventariazione:1. Ricognizione;2. Accertamento;3. Raccolta dati;4. Classificazione e codificazione;5. Descrizione;6. Valutazione del valore

Obbligo di aggiornamento annuale. (art. 230 TUEL)

Il regolamento di contabilità definisce le categorie di beni mobili non inventariabili in ragione della natura di beni di facile consumo o del modico valore.

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Gli agenti consegnatari hanno responsabilità patrimoniale e devono rendere il conto della gestione (art. 93 TUEL).

Entro il termine di due mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario: l'economo, il consegnatario di beni e gli altri soggetti di cui all'articolo 93, comma 2, rendono il conto della propria gestione all'ente locale il quale lo trasmette alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei conti entro 60 giorni dall'approvazione del rendiconto. Gli agenti contabili, a danaro e a materia, allegano al conto, per quanto di rispettiva competenza: a) il provvedimento di legittimazione del contabile alla gestione; b) la lista per tipologie di beni; c) copia degli inventari tenuti dagli agenti contabili; d) la documentazione giustificativa della gestione; e) i verbali di passaggio di gestione; f) le verifiche ed i discarichi amministrativi e per annullamento, variazioni e simili; g) eventuali altri documenti richiesti dalla Corte dei conti.

Dall’inventario derivano le quote di ammortamento e la valorizzazione delle relative poste del conto economico e del conto del patrimonio.

Inventario (2/2)

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A.III) Immobilizzazioni finanziarie:A.III) Immobilizzazioni finanziarie:

1. PARTECIPAZIONI IN:a) Imprese controllateb) Imprese collegatec) Altre imprese

2. CREDITI VERSO:a) Imprese controllateb) Imprese collegatec) Altre imprese

3. TITOLI (investimenti a medio lungo termine)

4. CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’ (al netto del fondo svalutazione)

5. CREDITI PER DEPOSITI CAUZIONALI

Titolo II spesa: interventi:

Acquisizione partecipazioni azionarie – intervento 08

Dismissioni titolo 4 entrata cat. 1

Titolo II spesa: interventi:

09: conferimenti di capitale

Titolo II spesa: interventi:

10: concessione di crediti ed anticipazioni

Rimborsi: entrata titolo 4 cat. 6

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Valutazione immobilizzazioni Valutazione immobilizzazioni finanziariefinanziarie

Al costo di acquisto

In base alla percentuale di partecipazione detenuta nell’impresa, calcolata sul patrimonio netto dell’ultimo consuntivo approvato della partecipata

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A.III.4. Crediti di dubbia A.III.4. Crediti di dubbia esigibilitàesigibilità

Anno n:Anno n: Credito dubbio

Variazione negativa su accertamento Aumento della voce crediti di dubbia esigibilità e Riduzione del credito di riferimento

Anno n+1:Anno n+1: credito inesigibile Riduzione della voce crediti di dubbia esigibilità Insussistenza dell’attivo a conto economico - riduzione

dell’utile.

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Conto degli agenti contabili – consegnatari di beni: Materie prime, semilavorati e prodotti

finiti. es. cancelleria, materiali di pulizia, buoni

pasto, magazzino farmacie (se in gestione all’ente).

B. I) ATTIVO CIRCOLANTE - B. I) ATTIVO CIRCOLANTE - RIMANENZERIMANENZE

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B. II)ATTIVO CIRCOLANTE: CREDITIB. II)ATTIVO CIRCOLANTE: CREDITI

1. Verso contribuenti2. Verso enti del settore pubblico allargato

a) Stato (correnti e capitale)b) Regione (correnti e capitale)c) Altri (correnti e capitale)

3. Verso debitori diversia) Utenti di servizi pubblicib) Utenti di beni patrimonialic) Altri (correnti e capitale)

a) Da alienazioni patrimonialib) Per somme cor. conto terzi

4. Crediti per IVA5. Crediti per depositi

a) Banche b) Cassa DD.PP.

Titolo I residui attivi

Titolo II – cat. 1/ Titolo IV cat. 2Titolo II – cat. 2-3/ Titolo IV cat.3Titolo II – cat. 4-5/ Titolo IV cat. 4

Titolo III – categoria 1Titolo III – categoria 2Titolo III – cat. 3-4-5/ T. IV cat.5-6 /

Titolo 5 cat. 1-2-4Titolo IV - cat. 1Titolo VI

Liquidazione IVA /fatture acquisto

Titolo V - cat. 3Titolo V - cat. 3

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B. III) – B. IV) Disponibilità liquideB. III) – B. IV) Disponibilità liquide

III) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

1) Titoli

IV) Disponibilità liquide

1) Fondo cassa

2) Depositi bancari

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c) Ratei e risconti

Ratei attivi – misurano quote di proventi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza, per la parte da essi misurata, dell'esercizio a cui si riferisce il bilancio – integrazione di integrazione di proventiproventi

Risconti attivi: quote di costi rilevati integralmente nell'esercizio in corso od in precedenti esercizi e rappresentano la quota parte rinviata ad uno o più esercizi successivi– storno di costistorno di costi

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Patrimonio netto: differenza tra le attività e le passività di bilancio.

rappresenta l'entità monetaria dei mezzi netti a disposizione dell’ente locale, indistintamente investita, insieme ai mezzi di terzi, nelle attività patrimoniali.

Non è determinabile indipendentemente dalle attività e dalle passività.

A) Patrimonio netto (da prospetto di conciliazione) (1/2)

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A) Patrimonio netto (da contabilità economica in partita doppia

integrata con la finanziaria) (2/2)

I) Netto patrimonialeII) Netto da beni patrimoniali

Aumenta per: Utile d’esercizio Eventuali scritture di rettificaSi riduce per: Perdita d’esercizio Eventuali scritture di rettifica Trasferimenti - titolo 2 int. 7 – vincolati da avanzo

di amministrazione

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B) CONFERIMENTIB) CONFERIMENTI

I) Conferimenti da trasferimenti in c/capitaleI) Conferimenti da trasferimenti in c/capitaleAumentano per: Titolo IV entrata categorie 2-3-4Si riducono per: Spese titolo II intervento 7, trasferimenti vincolati a Regione, Stato ecc… Rettifica conferimenti che finanziano opere e immobilizzazioni

II) Conferimenti da concessioni di edificareII) Conferimenti da concessioni di edificareAumentano per: Titolo IV entrata categoria 5Si riducono per: Spese titolo II intervento 7, trasferimenti vincolati da oneri di

urbanizzazione Rettifica conferimenti che finanziano opere e immobilizzazioni Storno di oneri di urbanizzazione destinati alle spese correnti – voce A6

conto economico – Proventi da concessioni di edificare -

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Conferimenti per finanziamento Conferimenti per finanziamento immobilizzazioni – rettifiche immobilizzazioni – rettifiche

immobilizzazioni e conferimentiimmobilizzazioni e conferimenti

Metodo del valore netto:Metodo del valore netto:Il contributo viene portato a riduzione del valore dell’immobilizzazione nell’attivo e stornato dalla voce “conferimenti” nel passivo.

Metodo dei ricavi differitiMetodo dei ricavi differitiL’immobilizzazione viene iscritta al lordo del finanziamento;Ogni anno si ammortizza sia l’immobilizzazione sia il contributo ricevuto. La quota di ammortamento del contributo viene portata a riduzione dell’ammortamento e del conferimento iscritto nel passivo. L’operazione dura più anni, sino al termine dell’ammortamento del bene.

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Ipotesi:Valore immobilizzazione 100Contributo regionale che finanzia l’opera: 20

Metodo valore netto:Metodo valore netto:Anno 1 – si riceve il contributo da Regione (aumenta titolo IV cat. 3 – conto del patrimonio Colonne "Variazioni in aumento da conto finanziario") :Crediti vs Regione a Conferimenti per 20

trasferimenti in c/capitale

Anno 2 – 1) chiusura opera e imputazione nelle immobilizzazioni: 1002) Scrittura di rettifica (c. del patrimonio: colonna “variazione in diminuzione da altre cause)Conferimenti per a immobilizzazione 20 trasferimenti in c/capitale

VALORE CESPITE ISCRITTO: 80. SU QUESTO SI CALCOLA L’AMMORTAMENTO

Esempio conferimenti (1/2)Esempio conferimenti (1/2)

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Ipotesi:Valore immobilizzazione 100Contributo regionale che finanzia l’opera: 20

Metodo ricavi differiti:Metodo ricavi differiti:Anno 1 si riceve il contributo da Regione - aumenta titolo IV cat. 3 – conto del patrimonio Colonne "Variazioni in aumento da conto finanziario") Crediti vs. Regione a Conferimenti per 20

trasferimenti in c/capitaleAnno 2 1) chiusura opera e imputazione ad immobilizzazione: 1002) Inizio ammortamento dell’opera ed ammortamento del conferimento:A) Ammortamenti a Fondo ammortamento =(100*3%)=3B) Conferimenti per a Proventi diversi (C.E.) = ( 20*3%)=0,6 Trasferimenti in c/ cap.

(c. del patrimonio: colonna “variazione in diminuzione da altre cause)E così ogni anno sino al termine dell’ammortamento del cespite.

Esempio conferimenti (2/2)Esempio conferimenti (2/2)

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C) DEBITI

I) Di finanziamento:1) Per finanziamenti a breve termine2) Per mutui e prestiti3) Per prestiti obbligazionari4) Per debiti pluriennali

Aumentano per nuove accensioni di mutui e prestiti – entrata titolo V cat. 2-3-4

Si riducono per il rimborso quota capitale dei mutui – spesa titolo III, intervento 3-4

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C) DEBITI

II. Di funzionamentoIII. Debiti per IVAIV. Debiti per

anticipazioni di cassaV. Debiti per somme

corrisposte a terziVI. Debiti verso

1) Imprese controllate2) Imprese collegate3) Altri (aziende speciali,

consorzi, istituzioni)

VII. Altri debiti

Titolo I spesa residui passiviLiquidazione IVA/fatture di venditaTitolo III intervento 1

Contropartita Titolo IV spesa

Titolo II spesa, intervento 7 e 10

Contropartita titolo II spesa (tranne int. 7 e 10)

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D) RATEI E RISCONTI PASSIVID) RATEI E RISCONTI PASSIVI

Ratei passivi: misurano quote di costi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza, per la parte da essi misurata, dell'esercizio a cui si riferisce il bilancio - imputazione di- imputazione di costi

Risconti passivi - esprimono quote di ricavi rilevati integralmente nell'esercizio in corso od in precedenti esercizi e rappresentano la quota parte rinviata ad uno o più esercizi successivi – storno di proventistorno di proventi

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Conti d’ordine

Non costituiscono attività e passività in senso stretto. Sono:

Opere/Impegni per opere da realizzare: impegni titolo II della spesa per cui non c’è ancora la liquidazione/fattura

Beni conferiti/Conferimenti in aziende speciali (anche i beni lasciati a personalità giuridiche terze in comodato gratuito)

Beni di terzi – beni a disposizione dell’ente locale di cui assume l’onere della custodia (es. fideiussioni, marche segnatasse)