1 GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO Come si attrezza il governo: il C.D....
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GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO
Come si attrezza il governo: il C.D. libro biancoCosa è un libro bianco
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Alcuni principi generali che si intravedono “Il Governo ritiene che l’attuale ordinamento
del lavoro si limiti a realizzare la protezione del lavoratore in quanto titolare di una posizione lavorativa, garantendo agli insiders una posizione di privilegio a scapito degli outsiders, sostanzialmente abbandonati a se stessi. Se occorre da un lato rimodulare la protezione accordata al lavoratore occupato, dall’altro è necessario assicurare una più alta tutela sul mercato. Sul piano del rapporto di lavoro si tratta quindi di stimolare l’adattabilità dei dipendenti; su quello del mercato le autorità comunitarie richiedono di realizzare un sistema di servizi all’impiego che garantisca l’occupabilità. E’ del tutto evidente che l’ordinamento italiano contrasta apertamente con tali indicazioni comunitarie: alla iper-tutela degli occupati si contrappone, infatti, la sotto-tutela dei disoccupati”
Verso una ridefinizione del
conflitto di interessi regolato
dal diritto del lavoro?
Dal conflitto tra lavoratori e
datori di lavoro al conflitto tra
occupati e disoccupati?
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segueLegislazione e contrattazione
mantengono come obiettivo centrale la conservazione del posto di lavoro piuttosto che la mobilità del singolo nelle transizioni tra scuola e lavoro, tra non lavoro e lavoro, tra lavoro e formazione, determinando in questo modo anche una crescente divaricazione rispetto alle necessità delle imprese di forme flessibili di adeguamento della manodopera.
Il Governo ritiene che alla nozione di sicurezza data dall’inamovibilità del singolo rispetto al proprio posto di lavoro occorra sostituire un concetto di sicurezza conferito dalla possibilità di scelta effettiva nel mercato del lavoro
Dal diritto del rapporto di
lavoro al diritto del mercato del
lavoro
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segueL’ordinamento giuridico del lavoro in Italia è
stato costruito sul presupposto che i rapporti tra datori e prestatori di lavoro siano presidiati da regole vincolanti, dettate dal legislatore o convenute in sede di contrattazione collettiva. Un’impostazione precettiva e prescrittiva che, nella normalità dei casi, produce norme inderogabili, cioè tali da escludere la libera pattuizione individuale e comunque tali da non lasciare alcuna flessibilità alle parti, se non in senso migliorativo per il lavoratore. Spesso si tratta di precetti eccessivamente rigidi, sovente inattuabili, tali da favorire l’evasione e gli aggiramenti, fomentando comunque il contenzioso
L’abbandono della norma inderogabile a favore della
autonomia individuale?
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segueSul piano della ridefinizione dei criteri
di imputazione delle tutele del lavoro si potrebbe peraltro andare anche oltre la semplice predisposizione di un nucleo di disciplina comune a tutti i tipi di lavoro, rinunciando definitivamente ad una definizione generale e astratta di lavoro subordinato, indicando invece, di volta in volta, il campo di applicazione di ogni intervento normativo
Dal diritto del lavoro ai
diritti dei lavori
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segueA seguito dei profondi mutamenti
intercorsi nell’organizzazione dei rapporti e dei mercati del lavoro, il Governo ritiene che sia ormai superato il tradizionale approccio regolatorio, che contrappone il lavoro dipendente al lavoro autonomo, il lavoro nella grande impresa al lavoro in quella minore, il lavoro tutelato al lavoro non tutelato
Oltre il lavoro
subordinato
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Il diritto del lavoro (subordinato) Due domande
1)Perché la subordinazione è così importante?
2) cos’è la subordinazione?
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Perché è così importante?
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Lavoro subordinato
Lavoro autonomo
La linea Maginot
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Perché la distinzione?
Da che parte della linea conviene stare?
Alternativa drastica: Al di qua della linea Maginot della subordinazione, tutto. Al di la, niente
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La differenza sul costo del lavoro per prestazioni di uguale valore
economico
• Orario di lavoro 36-40 ore settimanali
•Costo per l’impresa 50.000.000 annui
• Compenso 25.000.000
•Orario di lavoro Illimitato
• Costo per l’impresa40.000.000•Compenso
40.000.000
Lavoratore subordinato Lavoratore autonomo
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Le altre conseguenze
Tutela malattiaDiritti sindacali in aziendaRiposi e ferieLimiti di orarioGaranzie retributiveTutela contro i licenziamenti
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...segue: Le conseguenze della identificazione
Risposta alla domanda :
perché la subordinazione è così importante?
Alternativa drastica: Al di qua della linea Maginot della subordinazione, tutto.
Al di la, niente
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Il meccanismo che produce la tutela rafforzata del lavoro subordinato
Come funziona: si tratta di un meccanismo regolato da precisi principi giuridici.
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I principi della
Tassatività e inderogabilità
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La Tassatività: ovvero il meccanismo dell’imputazione
automatica degli effetti giuridici
La legislazione dellavoro
il singolo rapporto
La qualificazione
L’imputazione degli effetti
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L’inderogabilità della disciplina
La legislazione del lavoro
L’applicazione ai rapporti di lavoro
La qualificazione
giuridicadel rapporto
di TUTTI gli effetti
Anche contro la volontà (e a volte gli interessi) del singolo lavoratore
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Inderogabilità e tassatività della disciplina giuslavoristica:
un doppio problema
Si rischia di attribuire tutela
a chi non ne avrebbe bisogno
Si rischia di negarla a chi ne
avrebbe bisogno
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da Pedrazzoli: L’IMPUTAZIONE AUTOMATICA“La funzione della fattispecie lavoro subordinato è di fungere da richiamo in blocco delle discipline di un intero settore dell’ordinamento: un risultato che non lascia scampo alla diversità neppure quando ciò sarebbe necessario ai fini, che sono in concreto realizzabili solo attraverso la disuguaglianza delle protezioni. Questa combinazione strutturale, assunta dal diritto del lavoro, se e in quanto sia incentrato sul lavoro subordinato, è denotata con la ripetuta immagine della “sfasatura fra fattispecie ed effetti”, in cui è caratteristico il retropensiero che la fattispecie sia più ristretta degli effetti che le si imputano o, all’inverso, che con tali effetti ben più ampia dovrebbe essere la fattispecie .”
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La “tendenza espansiva” del diritto del lavoro attraverso due idee-forza:eguaglianza e collettivo
Idea di eguaglianzaIdea di eguaglianza Idea di collettivoIdea di collettivo
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M. Pedrazzoli: “DAI LAVORI AUTONOMI AI LAVORI SUBORDINATI”
L’eguaglianza, principio che si svolge nell’intera esperienza normativa, ha di per sé carattere espansivo: affermata in un certo ambito tende a fuoriuscirne, catturando al suo imperativo ambiti ulteriori, e assumendo portata sempre più generale fino ad universalizzarsi. Con il suo collegamento alla dignità umana, il principio d’uguaglianza diventa il valore cardine dell’ordinamento costituzionale. Questo passaggio determina due importanti conseguenze, che sono sinergiche alla progressiva espansione dell’eguaglianza, precludendo in concreto il punto di vista di una motivazione delle sue espressioni: ogni trattamento diverso deve essere ragionevolmente giustificato; il trattamento uniforme non ha bisogno di giustificazione.
La realtà del collettivo permea il diritto del lavoro; per questa impronta caratteristica è in perenne antagonismo col diritto individualistico borghese e ne guadagna la sua specificità. L’idea-forza di collettivo agisce sul fuoco dell’eguaglianza come la benzina, dirigendone la pretesa a cerchie sempre più larghe. La materiale situazione organizzativa in cui si svolge il lavoro negli opifici integra una prima cerchia che richiede uguaglianza; seguiranno cerchie più ampie di impero del collettivo, come il mestiere o la categoria,
ognuna con la sua richiesta di uguaglianza in ampliamento delle protezioni;
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Due fronti di crisi del lavoro subordinato tradizionale (rinvio)
EsternoEsterno InternoInterno
La moltiplicazione dei lavori non subordinati di natura autonoma o parasubordinata
La frammentazione del lavoro subordinato: i lavoriatipici
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La dimensione sociologica del fenomeno: E. Reyneri (rinvio)
In Italia l’attenzione si concentra su due fenomeni in forte sviluppo: le forme di occupazione che stanno a metà tra il lavoro indipendente e quello dipendente (le c.d. collaborazioni coordinate e continuative) ed i lavori atipici, cioè i lavori subordinati diversi dal modello standard, in quanto temporanei o part-time
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II DOMANDA
Cosa è la subordinazione?
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Chi è il lavoratore subordinato,
destinatario della grande parte della
legislazione sul lavoro?
Il codice civile glissa e risponde ad un’altra domanda
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Chi è il lavoratore subordinato?
1) Nella realtà sociale
Lavoratore adulto,
di sesso maschile e con
familiari a carico
In possesso di una
qualificazione professionale
sebbene non elevata
Retribuito per eseguire la
prestazione a cui è
contrattualmente obbligato
Deresponsabilizzato ed escluso dai processi decisionali concernenti l'organizzazione in cui è inserito
Occupato a tempo pieno e tutti i giorni
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Chi è il lavoratore subordinato?
L’art. 2094 cod. civ.
“E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa,
prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione
dell’imprenditore”
2) Nell’ordinamento giuridico
La “porta”del diritto del lavoro
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Il lavoratore subordinato secondo
la definizione dell’art.2094 c.c.
Coincidenza tra modello normativo Coincidenza tra modello normativo e modello empiricoe modello empirico
Il modellonormativo
Il modello empirico
Il lavoratore massificato della grande industriatayloristica
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La miriade di rapporti di lavoro che
si discostano da questo paradigma
in ragione di qualche peculiarità
empirica sarebbero da
considerarsi tutti speciali
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Le discipline speciali: SI DISCOSTANO PER ALCUNI ELEMENTI DI SPECIALITA’ O IN ORDINE ALLA DISCIPLINA GIURIDICA O IN ORDINE ALLA FATTISPECIE MATERIALE
Lavoro minorileLavoro familiareLavoro nauticoLavoro domesticoLavoro volontarioLavoro a domicilioLavoro sportivo
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Il modelloIl modello normativo: normativo: l’art. 2094l’art. 2094
La realtà empirica: le fattispecie rapportabili al lavoro subordinato
LN
LD LA LP
I modelli normativi speciali
le fattispecie non riconducibili
al lavoro subordinato tipico
LA=lavoro agricoloLN= lavoro nauticoLP=lavoro pubblicoLD=lavoro domestico
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Come si studia l’art. 2094 c.c.?
Debole attitudine qualificatoria
Operazioni dottrinarie
Interpretazioni giurisprudenziali
E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante
retribuzione a collaborare
nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o
manuale alle dipendenze e sotto
la direzione dell’imprenditore”
collaborare
alle dipendenze
sotto la direzione
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I tentativi dottrinari
1. La distinzione dal suo contrario (il lavoro autonomo) basata sulla tradizione romanistica
2. La nozione tecnico-funzionale di subordinazione
3. La nozione socio-economica di subordinazione
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L’eredità della tradizione romanistica
Locatio operis e locatio operarum
Distinzione tra obbligazioni di mezzi (operarum) e obbligazione di risultato (operis)
La diversa ripartizione dei rischi come dato essenziale
della distinzione
Quale delle due indica la
subordinazione?
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Critica della impostazione tradizionale
1.L’oggetto della prestazione può essere identico
2.Non è vero che nella locatio operarum il risultato è indifferente
3. La ripartizione dei rischi non è un elemento costitutivo della fattispecieè la sua conseguenza
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La nozione tecnico-funzionale
E’ fondata sulla valorizzazione dell’elemento della eterodeterminazione
“si può considerare lavoratore subordinato qualunque debitore di opere tenuto ad
obbedire alle disposizioni impartite da un soggetto che per legge, e per contratto, è
autorizzato ad esercitare il potere di determinare luogo e tempo
dell'adempimento, controllandone altresì l'esecuzione”
obbedire
potere
controllandone
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Critica della nozione tecnico-funzionale
L'etero-determinazione può sussistere
anche dove non c’è
subordinazione in senso tecnico
giuridico
L'etero-determinazione
può non sussistere
anche dove c’è
subordinazione in senso tecnico
giuridico
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La nozione socio- economica di subordinazione
La disciplina protettiva del diritto del lavoro si dovrebbe applicare a tutti i soggetti socialmente ed economicamente deboli
Elemento fondamentale: la alienità dei mezzi di produzione, che nel lavoro subordinato sono sempre nella disponibilità del datore di lavoro
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Critica della nozione socio-economica: la socializzazione del diritto
La nozione giuridica di subordinazione viene diluita nel dato socio economico, che è contingente e variabile per definizione
E’ sempre vero che chi non dispone
dei mezzi di produzioneè in posizione di debolezza?
E’ sempre vero che chi dispone
dei mezzi di produzionenon è in posizione
di debolezza?