1) FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS FILO... · situazione attuale, per singola...
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(Allegato 1)
1
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO
ONLUS
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
PER FILO E PER SEGNO, TRAME DI VITA!
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A01- ASSISTENZA ANZIANI
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Il progetto "Per filo e per segno, trame di vita!", si svolge all'interno del Dipartimento Anziani di
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ed è rivolto a 3 Volontari del Servizio Civile che verranno
inseriti presso le Unità Operative Geriatria A1, A2, B3. Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro
è un'azienda multi servizi che, nell'ambito delle Regione Lombardia, offre servizi socio sanitari
residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali a circa 700 persone. Le aree d'intervento riguardano sia
persone anziane che affette da disabilità. La nascita di questa Fondazione si inquadra in tutta quella
serie di iniziative nel campo della carità e dell'assistenza che nacquero in provincia di Cremona tra
Ottocento e Novecento, grazie alla generosità di laici e religiosi che, per dare vita ad uno "Spedale
per cronici", si unirono e acquistarono Palazzo Cattaneo-Ala Ponzone. L'inaugurazione avvenne l'11
gennaio 1897. Da allora, è stata fatta molta strada e, da originario IPAB (Istituto di pubblica
assistenza e beneficienza), attualmente, è diventato una Fondazione. Si tratta di una realtà tra le più
3
NZ00349
REGIONE LOMBARDIA
2
importanti a livello nazionale e regionale anche se collocata in un piccolo paese, Sospiro, di circa
3103 abitanti (dati ISTAT aggiornati al 1/1/17), a undici chilometri da Cremona, che offre lavoro a
circa 650 persone, dislocate nelle tre grandi aree dipartimentali: area tecnico-amministrativa/servizi
alberghieri, dipartimento anziani, dipartimento disabili.
Nel Dipartimento Anziani, la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per persone parzialmente o
totalmente non autosufficienti ha una disponibilità complessiva di 200 posti letto a Sospiro e 40 posti
letto a Cremona, presso l'Azienda Cremona Solidale, via Brescia, 207. Si rivolge ad anziani
parzialmente o totalmente non autosufficienti che necessitano di assistenza e di cura che non possono
essere fornite a domicilio e che richiedono adeguati interventi sanitari, integrati da prestazioni di tipo
alberghiero. Presso la struttura di Sospiro sita in via Torti, gli ospiti sono divisi in cinque Unità
Operative, formate da 2 nuclei di 20 posti letto ciascuna. Un nucleo è riservato a persone affette da
Malattia di Alzheimer e altre forme di demenza con disturbi comportamentali. L'attività di presa in
carico socio sanitaria viene garantita attraverso il lavoro di medici, assistente sociale, psicologa,
caposala, infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, operatori socio sanitari, ausiliari socio
assistenziali, animatori e educatori. E' garantita la presenza continuativa 24 ore su 24 di medici,
infermieri e ausiliari socio-assistenziali. E', inoltre, presente una Unità Operativa di Cure Intermedie
composta da 2 nuclei, uno di 20 posti letto di riabilitazione geriatrica e l'altro di 17 posti letto di
riabilitazione specialistica e di mantenimento. All'interno del Dipartimento Anziani, sono presenti un
giardino Alzheimer, un grande parco che si snoda tra le cinque Unità Operative, una sala conferenze,
l'Ambulatorio Unità Valutazione Alzheimer, il laboratorio di Musicoterapia, tre palestre (con servizio
di fisiokinesiterapia e ambulatorio di medicina sportiva aperto anche all'utenza esterna), l'atelier della
parrucchiera, le camere mortuarie e la cappella, con celebrazioni di rito cattolico. La filosofia di cura
trova le sue fondamenta nelle linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) e
dell'IFA (International Federation on Ageing) e si basa sulla centralità della persona mettendo,
come punto fermo di qualsiasi intervento, il rispetto della dignità della persona, delle sue abitudini e
dei suoi valori di riferimento, nell'ottica di dare risposte mirate a migliorare la qualità della vita,
tutelando il benessere fisico, psichico e sociale di una popolazione che invecchia.
Secondo il rapporto sulla popolazione dell'Ufficio Statistica della Provincia di Cremona, riferito al
2016 e pubblicato il 1/08/2017, è evidente il continuo invecchiamento della popolazione.
Attualmente, l'indice di vecchiaia, in cui la popolazione anziana è rapportata al numero di bambini al
di sotto dei 15 anni, a livello provinciale, è pari a 182 e il tasso di vecchiaia è pari al 24 % (ovvero il
24% della popolazione è anziana). In Lombardia e in Italia, al 31/12/2016, l'indice di vecchiaia è
inferiore a quello della nostra provincia e risulta rispettivamente 159 e 165. A Cremona e provincia,
il numero di anziani per bambino è pari a 5, ovvero per ogni bambino di età inferiore ai 6 anni, ci
sono 5 anziani. L'indice demografico di dipendenza senile si colloca al 37,51%. Dall'Annuario
Statistico di Cremona, presentato a Dicembre 2015, emerge una popolazione che non solo
invecchia ma che, per oltre la metà, è affetta da patologie croniche. I più numerosi sono i
vasculopatici, al secondo posto i soggetti affetti da malattie endocrine e metaboliche e, al terzo posto,
i malati di neoplasie, seguiti da diabetici, gastroenteropatici, broncopneumopatici e neuropatici.
All'invecchiamento della popolazione è correlata, l'alta incidenza delle forme di demenza, tra cui la
malattia di Alzheimer o la demenza vascolare. Secondo il Centro per la cura dei disturbi cognitivi
e delle demenze, attivo presso la Neurologia dell'ASST di Cremona, a settembre 2017, la
prevalenza della demenza è di circa l'8% dopo i 65 anni e sale ad oltre il 20% dopo gli 80 anni.
Recenti studi indicano un'incidenza in calo anche se il numero dei pazienti è in aumento a causa
3
dell'invecchiamento della popolazione. Il calo più marcato è fra gli uomini: fra i 70 e 74 anni, i nuovi
malati annui sono scesi da 13 su mille a meno di 9 su mille; fra i 65 e i 69, il tasso si è più che
dimezzato.
Secondo i dati aggiornati a ottobre 2017, invariati rispetto al 2016, all'interno del Dipartimento
Anziani di Fondazione Sospiro, seguendo la classificazione proposta dall'Organizzazione della
Sanità, la percentuale di anziani (60-74 anni) è del 20%, di vecchi (75-90 anni) del 70% e di grandi
vecchi (oltre i 90 anni) del 10%. La percentuale di anziani affetti da deterioramento cognitivo (lieve,
moderato severo) è in media del 90%. Il 100% degli ospiti delle unità operative Geriatria A1, A2 e
B3 è parzialmente o totalmente dipendente secondo l'indice di dipendenza nelle attività della vita
quotidiana (Scala ADL-Activities of Daily Living, Benjamin Rose,1970).
6.1) Valutazione dell'esperienza maturata nel precedente progetto
"Una vita a colori", iniziato a Settembre 2017
Ad oggi, risulta ancora troppo precoce fare una valutazione in termini numerici dell'esperienza
maturata con i volontari in servizio civile del progetto presentato nel 2016. Il progetto si trova, infatti,
in fase iniziale. E' in corso, la prima fase conoscitiva di affiancamento e di formazione dei VSC.
Siamo, infatti, all'inizio del secondo mese di svolgimento. Nonostante ciò, la percezione soggettiva e
i dati oggettivi a nostra disposizione, seppure ancora in fase embrionale, permettono di tratteggiare
un quadro positivo volto a consolidare il buon esito della previsione effettuata, sia sul piano
qualitativo che quantitativo. Ai due VSC sono state fatte conoscere le tre Unità Operative nelle quali
si troveranno ad operare e gli ospiti delle stesse. Sono state mostrate, inoltre, le attività nelle quali
progressivamente inizieranno a prendere parte attiva. I VSC, ad oggi, hanno dimostrato buone
attitudini, in termini di predisposizione e sensibilità e questo ha reso possibile l'instaurarsi di positive
relazioni sia con gli ospiti che all'interno dell'équipe.
Relativamente, invece, al progetto animativo "Ludica-mente: una risposta concreta alla vita in
RSA", presentato nell'anno2015 e iniziato a Luglio 2016, di cui abbiamo dati completi, la
situazione attuale, per singola Unità Operativa, è quella descritta nella tabella seguente:
Numero medio utenti
coinvolti
Situazione a progetto
concluso Ipotesi di esito
"Giochi di una volta"
41 Destinatari diretti
80 Beneficiari
Specifica x reparto
B3:10 Destinatari diretti
35 Beneficiari
A1: 21 Destinatari diretti
35 Beneficiari
A2: 10 Destinatari diretti
10 Beneficiari
Diretti
12*
Beneficiari
70
4
INTERVENTI FISSI
(previsti all'interno di ogni singola Unità Operativa GerA1, A2, B3 che troveranno
implementazione con l'arrivo dei VSC)
Attività Ambito di azione Frequenza Ipotesi num. utenti coinvolti
Relazione individuale
(anche non
convenzionale, con
stimolazione tattile
sensoriale)
Comunicativa, emozionale,
relazionale, Quotidiana 40
"Il nostro acquario”:
(Allestimento,
manutenzione e cura
dei pesci
nell'acquario)
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Quotidiana 5
"Il vaso nell'orto"
(Allestimento,
manutenzione e cura
degli ortaggi nei vasi)
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
A cadenza
stagionale
10 alla semina e nel raccolto
e 2 quotidianamente
Atelier Benessere comunicativa, emozionale,
relazionale
Ogni 2
settimane 15
Lettura romanzo
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Settimanale 10
Stimolazione
cognitiva (giochi di
memoria, associazioni
logiche, cruciverba,
ecc.)
Cognitiva (memoria,
attenzione, logica, calcolo,
parola, riconoscimento,
Settimanale 20
"Racconti di vita"
15 Destinatari diretti
109 Beneficiari
Specifica x reparto
B3:7 Destinatari diretti
35Beneficiari
A1: 5 Destinatari diretti
37Beneficiari
A2: 3 Destinatari diretti
37 Beneficiari
12 Destinatari diretti
35 Beneficiari
5
Gioco a palla
Comunicativa,
relazionale, cognitiva,
prassica
Settimanale 10
Laboratori grafico
pittorici (per la
produzione di oggetti
legati a finalità
condivise: addobbi
per il reparto, oggetti
per bancarella di
beneficienza o da
utilizzare in altri
progetti, bomboniere
su commissione, ecc.)
Culturale,
comunicativa,
emozionale,
relazionale,
cognitiva, espressiva
Settimanale
10
"CLIKKO MI
PIACE"
Laboratorio con
utilizzo di I Pad /Pc
per permettere
all'ospite di mantenere
vivi i propri interessi,
attraverso la visione di
fotografie, video o
l'ascolto di brani
musicali.
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Ogni 2
settimane 35
Tombola
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Mensile 20
Feste musicali a tema
/ compleanni
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Mensile 35
Uscite sul territorio (al
mercato, al domicilio,
in visita a parenti, al
bar o nei centri
commerciali per
piccoli acquisti)
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva, motoria
A richiesta
degli ospiti 3
6
Laboratorio di cucina
a freddo (insalate,
torte fredde, contorni
crudi di stagione)
Culturale, comunicativa,
relazionale, emozionale,
cognitiva, prassica
Mensile 8
RISULTATI OTTENUTI AL TERMINE DEI 12 MESI
Obiettivi/attività Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9 -12
mese
12
mese
Relazione
individuale (anche
non convenzionale,
con stimolazione
tattile sensoriale)
0
80
A1-A2-B3
100
A1-A2-
B3
80
A1-A2-
B3
80
"Il nostro
acquario”:
(Allestimento,
manutenzione e
cura dei pesci
nell'acquario)
0
1 A1
1 A2
1 A1
1 A2
2
1 A2
1 A1
1 a2
1 a1
"Il vaso nell'orto"
(Allestimento,
manutenzione e
cura degli ortaggi
nei vasi)
0
0
0
5
0 A1
5 B3
0 A2
20
1 A1
7B3
12 A2
Atelier Benessere
0
26
15A1
10 A2
1 B3
37
17 A1
13 A2
10 B3
36
17 A1
9 A2
10 B3
34
15 A1
9 A2
10B3
Lettura romanzo 0 0 2 B3 4 B3 4B3
Gioco a palla
36
11 A1
15 A2
10-B3
39
14 A1
15 A2
14 B3
41
10 A1
16 A2
15 B3
41
10 A1
16 A2
15 B3
"CLIKKO MI
PIACE"
Laboratorio con
utilizzo di I Pad
/Pc per permettere
all'ospite di
mantenere vivi i
propri interessi,
attraverso la
visione di
82
30 A1
29 A2
23 B3
74
29 A1
20 A2
25 B3
71
23 A1
30 A2
18 B3
73
23 A1
30 A2
20 B3
7
fotografie…..
Tombola
0
45
17 B3
13 A1
15 A2
54
18 B3
18 A1
18 A2
49
17 B3
17 A1
15 A2
71
23 B3
22 A1
26 A2
Feste musicali a
tema / compleanni 0
93
24 B3
36A1
33 A2
102
32 B3
36 A1
34 A2
109
35 B3
37A1
37 A2
109
35 B3
37 A1
37 A2
Uscite sul territorio
(al mercato, al
domicilio, in visita
a parenti, al bar o
nei centri
commerciali per
piccoli acquisti)
0
2
0 B3
0A1
2 A2
2
2 B3
0 A1
0 A2
24
10 B3
8A1
5 A2
23
10 B3
8 A1
5 A2
Laboratorio di
cucina a freddo
(insalate, torte
fredde, contorni
crudi di stagione)
0
0 B3
0A1
0 A2
2
2 B3
0 A1
0 A2
0 B3
0A1
0A2
29
3 B3
16 A1
10 A2
Mediamente, alla luce dei dati oggettivi, sia in termini quantitativi che qualitativi, in nostro possesso,
scaturiti dalle schede quotidiane di monitoraggio della partecipazione agli interventi proposti e dalle
diarie sociali, possiamo dire che tutte le attività proposte hanno visto un'implemento sia in termini di
frequenza che di numeri di persone coinvolte, rispondendo in modo concreto e attuale alle richieste
degli ospiti e dei loro familiari. Il discostarsi da alcune ipotesi di esito è imputabile al variare
dell'utenza presente nelle unità operative al momento in cui il progetto si è realizzato rispetto alla
tempistica di presentazione dello stesso. Questo ha necessariamente comportato il modificarsi dei
numeri di persone coinvolte nell' una o nell'altra attività rispetto a quanto ipotizzato in sede
progettuale per rispondere in modo costante e dinamico al variare dei bisogni degli utenti. Da
segnalare, inoltre, a Febbraio 2016, l'interruzione del servizio di uno dei VSC in quanto vincitore di
un concorso per un posto di lavoro a tempo indeterminato e conseguentemente la prosecuzione del
progetto in essere con un solo VSC. Nonostante ciò anche i risultati determinati dalla percezione
soggettiva, rilevata da ospiti, familiari, operatori e VSC sono stati positivi sia in termini di
soddisfazione personale sia in termini di gradimento percepito.
8
7) Obiettivi del progetto:
Per filo e per segno, trame di vita!
" La vita è come una stoffa ricamata della quale ciascuno, nella propria metà
dell'esistenza può osservare il diritto, nella seconda, invece, il rovescio: quest'ultimo
non è così bello ma più istruttivo, perchè ci fa vedere l'intreccio dei fili"
(Arthur Schopenauer)
"Mille fili mi legano ancora qui. Dovrò strapparli a uno a uno e caricare tutto a bordo,
così non lascerò indietro niente quando dovrò partire, porterò tutto dentro di me"
(Etty Hillesum)
"Mani protese al cielo
in ascolto e ricerca
di voci in manifestazione
Luci e presenza
oltre le apparenze del tempo
Cuore spalancato
a raccogliere entusiasmo
perchè un filo sottile
da solo non è forte
ma se intrecciato
con altri fili e colori
riesce a sollevare il mondo"
(Fili intrecciati, 14/12/2015, dal web)
"Per filo e per segno, trame di vita!" è un progetto che nasce dalla consapevolezza
dell'importanza di creare reti e trame sociali in grado di mantenere, supportare e valorizzare la
persona anziana garantendole sempre un ruolo attivo nel contesto sociale e familiare. I fili
raccontano in molti modi la vita e spesso sono utilizzati come metafora della stessa. Il filo si
svolge come una storia, la nostra storia personale. Le emozioni corrono su un filo. Il filo annoda
relazioni, crea tessuti, costruisce legami e tiene uniti. Se è molto fragile può spezzarsi ma se è
intrecciato ad altri fili crea trame infinite, stoffe diverse, multicolori, forti e speciali nella loro
unicità.
Può capitare nell'arco della vita che fili ai quali siamo stati legati, si strappino provocando dolore,
senso di inutilità ma è solo grazie ad altri fili nuovi o ritrovati che riusciamo a ripartire con più
salde ricuciture.
A volte, possiamo avere anche la percezione, fatta di ansia e paura, che la nostra vita sia appesa
ad un filo. Per superare questa difficoltà, la strategia vincente è il non essere lasciati soli. Sentirsi
parte di un gruppo che ci apprezza per quello che siamo, ci aiuta, ci ascolta in un ambito non
giudicante, valorizza le nostre capacità e apprezza lo stare insieme è la strategia vincente per
dipanare il gomitolo della nostra vita, senza subirla ma tenendone sempre, ben saldo, in modo
9
attivo, tra le mani, il capo del filo, lasciando sempre un segno unico e personale del nostro
esserci.
Questo progetto si rivolge nello specifico a persone anziane, anche affette da deterioramento
cognitivo moderato/severo, che presentano compromissione del linguaggio verbale e difficoltà
cognitive e relazionali, attraverso la creazioni di trame sinergiche e spazi di benessere psicofisico
e sociale, ottenuti grazie alla realizzazione di laboratori espressivi, di manipolazione e di
arteterapia, nei quali dare spazio e tempo alle modalità di cura che fili e tessuti ci hanno da
sempre regalato, uniti a momenti relazionali in cui le persone, in modo proporzionale alle loro
capacità e ai loro interessi, vengono collegate da trame comuni e diventano parte di un progetto
condiviso. L'identità fonda e caratterizza la persona; è quel sentirsi unico e irriducibile, diverso da
ogni altro, nonostante i cambiamenti che avvengono a livello fisico e mentale. La storia di vita è
il tessuto connettivo, metaforicamente il filo, che permette di raccordare i frammenti della propria
esistenza all'interno di una cornice, consentendo a ognuno di riconoscersi attraverso i segni del
passato e di collegarli alle esperienze attuali. Quando l'identità e il ricordo sono seriamente
compromessi, come nel caso delle persone anziane con demenza, occorre favorire questo
percorso di ricomposizione, per recuperare quella memoria residuale utile ad ancorare la persona
a una tranquillizzante routine e a un senso possibile.
Il nostro progetto è pensato su 3 livelli:
Riscoprire e ritrovare fili antichi che hanno fatto parte della nostra vita
Attraverso la collaborazione con l'Ecomuseo di Isola Dovarese (Cr), partner del progetto,
saranno proposte visite guidate e laboratori a tema sulla storia dell'alimentazione, dell'agricoltura,
dell'orto, dell'artigianato, dell'allevamento e della vita contadina. In questo contesto, ascoltando i
racconti e le storie di vita proposti, sarà possibile rievocare ricordi e vissuti personali,
riallacciando legami col proprio passato, ritrovando e toccando con mano oggetti che ormai non
sono più di uso comune ma che erano fondamentali per la vita famigliare negli anni del
dopoguerra. Oltre alla creazione di spazi di benessere e al mantenimento dei legami con il
territorio, sarà possibile andare a stimolare la memoria e la capacità associativa della persona
anziana, favorendo la comunicazione e la condivisione dei ricordi.
Tessere nuove trame, creando legami, con le nuove generazioni
Attraverso la collaborazione con la Scuola Elementare "G.B. Puerari" di Sospiro, partner del
progetto, gli ospiti delle Unità operative A1, A2 e B3 da febbraio a giugno 2019, si recheranno
presso gli spazi della scuola per incontrare gli alunni. Si tratterà di un importante momento di
integrazione tra anziani e bambini, che insieme, condividendo racconti di vita, emozioni ed
esperienze, si scopriranno reciproca risorsa, imparando a conoscersi, collaborando nell'atto
creativo, in un contesto libero da giudizi e pregiudizi. Tutti gli ospiti delle singole unità operative
potranno, poi, godere dei frutti di questa collaborazione, perché saranno previsti dei momenti di
incontro durante i quali gli alunni entreranno nelle unità operative per conoscere il luogo dove
abitano i loro nuovi amici e per momenti di festa in grande gruppo. Nello specifico, il progetto
pone l'attenzione sulla storia di vita e sull'importanza della biografia. Nella cura della persona
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anziana fragile e/o affetta da demenza è particolarmente importante conoscere la storia della sua
vita. La costruzione di un album dei ricordi, per ogni singolo partecipante al progetto (anziani e
bambini) comporta anche l'interazione con le famiglie e gli amici sia nel momento di raccolta del
materiale (fotografie, pezzi di giornali, piccoli oggetti, testi di canzoni, ecc) sia, una volta
terminato, quando può rappresentare un'importante elemento a valenza positiva e rassicurante, in
grado di rafforzare i legami affettivi, costruendo spazi di benessere psicosociale. Attraverso la
possibilità di sfogliare le pagine, guardare foto e piccoli oggetti, si implementerà l'utilizzo sia del
linguaggio verbale che non verbale. Nel caso della persona malata potrà, inoltre, rappresentare
un importante elemento strategico da utilizzare nei momenti di difficoltà anche per la gestione di
eventuali disturbi comportamentali quali manifestazioni di ansia, deliri, ecc. Per gli alunni, il
ricordare e il raccontarsi attraverso la narrazione di sé rappresenterà un' esperienza
profondamente umana e ricca di potenzialità. Il racconto di sé non è un'azione statica e volta al
passato ma l azione di retrospezione si innesta in maniera estremamente processuale e dinamica
alla nostra realtà presente, dando vita all' aspetto della creazione che nasce dall' interpretazione
retrospettiva e che riguarda il futuro (i nostri propositi, le nostre aspettative, i nostri intenti e le
nostre previsioni). In questo modo, la narrazione della propria storia di vita realizza l’accesso,
non semplicemente ricognitivo, ma propriamente ricostruttivo, alle esperienze e alle conoscenze
precedenti, che costituiscono le risorse principali per ogni apprendimento in età adulta.
Guardandoci indietro e raccontandoci, ci sii prepara al futuro, vale a dire si cambia e si cresce. Il
raccontarsi, quindi, è fondamentalmente un atto creativo e di cambiamento, ed in queste senso è
un atto profondamente educativo. In un'epoca in cui anche la comunicazione diretta tra le persone
è sempre più ridotta, sostituita da pc, cellulari, videogiochi , dove il virtuale ha preso il posto del
reale, questo progetto vuole porsi anche come mediatore per mantenere e approfondire
i legami e le relazioni familiari riscoprendo il piacere del fare e dello stare insieme.
Scegliere nuovi fili per sempre nuove trame
Attraverso laboratori tessili espressivo/pittorici, verranno prodotti degli elaborati (quadri, piccoli
manufatti, cornici, ecc.) che oltre ad abbellire le pareti dei corridoi, delle stanze di degenza e degli
spazi comuni delle singole Unità Operative A1, A2 e B3, potranno essere conservati dagli ospiti o
regalati ai loro famigliari, nell'ottica di mantenere e rafforzare i legami. I materiali utilizzati
saranno forniti da TICONZERO, servizio della Cooperativa Altana, partner del progetto, che
si occupa di recuperare i materiali non più utilizzati dalle aziende per ripensarli in maniera
creativa e dal negozio di merceria Grandi Margherita e Varoli Silvia di Sospiro, partner del
progetto, che fornirà gomitoli, matasse di vari filati, bottoni, nastri, ecc. Gli ospiti avranno la
possibilità di fare scelte autonome, sulla base di loro desideri e volontà, sperimentando nuovi
materiali o utilizzandone di noti. il donare i propri lavori ad amici e familiari, il trattenerli per
abbellire la loro stanza di degenza o vederli esposti negli spazi comuni rappresenterà un
importante elemento di gratificazione e ne migliorerà l'autostima.
In questo contesto, anche il volontario del servizio civile, con la supervisione del servizio
animativo, può intraprendere un percorso di crescita e conoscenza personale. Ponendosi da ponte
tra l'anziano con la sua ricchezza di patrimonio storico culturale e la famiglia, la società e il
territorio, contribuirà alla creazione di nuove occasioni di incontro, promuovendo la
11
comprensione intergenerazionale tra anziani e giovani, riscoprendo l'importanza di mantenere un
ruolo attivo e propositivo nella società, stringendo relazioni amicali, evitando l'isolamento e la
passività, educandosi e formandosi al rispetto della dignità della persona.
Tab.1. Rappresentazione schematica dei destinatari e beneficiari del progetto di
Animazione in Ger A1, A2 e B3.
DIRETTI INDIRETTI
DESTINATARI
120 utenti U.O A1-A2-B3
Alunni della Scuola Materna-
Istituto Comprensivo di
Sospiro
BENEFICIARI
Familiari degli utenti
Familiari Alunni
Operatori Ecomuseo Isola
Dovarese
Equipe Assistenziale
VSC
OBIETTIVI GENERALI:
Migliorare la qualità della vita della persona malata facendola sentire parte viva della
società, garantendogli la possibilità di fare delle scelte, rafforzandone l'autostima.
Ridurre la condizione di burn out e di stress del caregiver riducendo il senso di colpa
legato all'istituzionalizzazione del proprio caro.
Contribuire alla creazione di un ambiente di vita sereno in grado di avere ripercussioni
positive in termini di qualità del lavoro degli operatori.
Permettere ai giovani volontari in servizio civile di sperimentarsi, imparando a conoscere
nuove realtà, approfondendo la conoscenza di sè stessi, scoprendo e accettando anche i
propri limiti.
Favorire l'integrazione tra nuove generazioni.
Riproporre la figura dell'anziano come elemento arricchente e importante risorsa per il
giovane.
Mantenere e favorire i legami tra l'anziano istituzionalizzato, la famiglia e il territorio di
origine.
Favorire l'integrazione, la socializzazione e l'accettazione dell'istituzionalizzazione.
Garantire momenti di benessere attraverso la costruzione di spazi gratificanti e non
12
giudicanti in cui la persona può esprimersi sentendosi accettato come parte importante di
un gruppo, formato sia da suoi pari che da persone più giovani
OBIETTIVI SPECIFICI:
Mantenere e migliorare le abilità residue (cognitive, motorie, espressive, relazionali,
prassiche) attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e nuovi materiali.
Migliorare l'autostima della persona anziana, riconoscendosi nel ruolo di persona attiva,
portatrice di esperienza, con funzione educativa nei confronti dei giovani.
Mantenere gli interessi antecedenti all'istituzionalizzazione, per rievocare emozioni e ricordi
di vita vissuta, attraverso racconti, oggetti e immagini familiari agli ospiti.
Incentivare la comunicazione spontanea tra ospite e familiari attraverso il racconto di quanto
vissuto durante i laboratori proposti.
Stimolare la memoria per recuperare il rapporto con la propria storia personale attraverso il
ricordo di eventi del passato e delle esperienze autobiografiche e attraverso la sensorialità
(stimoli uditivi, tattili, olfattivi, visivi).
Mantenere e potenziare il linguaggio verbale migliorando il rapporto con l'ambiente di vita.
Mantenere vivo l'aspetto della socializzazione e il contatto con il territorio, rafforzando la
relazione e trascorrendo tempo insieme piacevolmente.
Comprendere e rafforzare la comunicazione non verbale e paraverbale, quale mezzo
principale per esprimere e comunicare emozioni.
Il progetto di animazione in cui verranno inseriti i volontari in servizio civile assegnati alla
Geriatria A1, A2, B3 è rivolto a 120 utenti ricoverati nella RSA e si basa sulla diversificazione
delle attività specifiche, a partire da un denominatore comune: rispondere alle richieste dell'ospite
riducendo il senso di passività che spesso la vecchiaia comporta, garantendogli sempre un ruolo
attivo all'interno della società, mantenendo i legami e le relazioni con la famiglia e il territorio di
appartenenza, ridandogli nuovi stimoli e rinnovate motivazioni. La presenza dei Volontari in
Servizio Civile incide in modo rilevante sia sull'aspetto quantitativo (si può coinvolgere un
maggior numero di ospiti) che qualitativo (permette di declinare in modo più accurato il tempo
trascorso con la persona) delle attività svolte, sia complementari (nuovi progetti con un periodo di
svolgimento predefinito) sia fisse (attività consuete, ripetute nel tempo, con cadenza routinaria
che non prevedono un termine). L'efficacia delle attività proposte viene valutata, in modo
quantitativo, quotidianamente, attraverso schede che riportano il tipo di attività svolta, il numero e
il nome degli utenti coinvolti con eventuali note aggiuntive sull'andamento dell'incontro e, in
modo qualitativo (qualità percepita dall’ospite), attraverso verifiche osservazionali, durante lo
svolgimento delle attività e colloqui verbali, al momento di chiusura dell’attività stessa con i
partecipanti, che porteranno poi, alla compilazione di una scheda, presente nella cartella
informatizzata CBA, per evidenziare il livello di partecipazione e di gradimento. Questo ci
permette di mantenere sempre funzionali e rispondenti alle reali esigenze degli ospiti le attività
proposte. Di ogni attività effettuata dal singolo ospite, si trova riscontro sulle schede tracciabilità
giornaliere che restano all'interno del FASAS (Fascicolo Socio Assistenziale) dell'ospite stesso in
13
CBA.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
INTERVENTI FISSI
(previsti all'interno di ogni singola Unità Operativa Ger. A1, A2, B3 che troveranno
implementazione con l'arrivo dei VSC)
Attività Ambito di azione Frequenza
N° utenti
coinvolti
in ogni U.O.
Relazione individuale
(anche non
convenzionale, con
stimolazione tattile
sensoriale)
U.O.A1, A2, B3
Comunicativa, emozionale,
relazionale, Quotidiana 40
"Il nostro acquario”:
(Allestimento,
manutenzione e cura
dei pesci
nell'acquario)
U.O. A1, A2
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale, cognitiva Quotidiana 3
Atelier Benessere
U.O. A1, A2
comunicativa, emozionale,
relazionale Ogni 2 settimane 10
Lettura romanzo
U.O. A1, B3
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale, cognitiva Bisettimanale 10
Stimolazione
cognitiva (giochi di
memoria, associazioni
logiche, cruciverba,
ecc.)
U.O. A1, A2, B3
Cognitiva (memoria, attenzione,
logica, calcolo, parola,
riconoscimento, ecc.)
Settimanale 20
Attività di svago
(gioco a palla, gioco a
carte, gioco a dama)
U.O. A1, A2, B3
Comunicativa, relazionale,
cognitiva, prassica
Settimanale
10
Ascolto musicale
Musica in tv
Laboratorio con
utilizzo di I Pad per
permettere agli ospiti
di mantenere vivi i
propri interessi,
attraverso l'ascolto di
brani musicali da
Culturale, comunicativa,
emozionale, relazionale,
cognitiva
Settimanale 20
14
loro proposti.
U.O.A1, A2, B3
Tombola
U.O.A1, A2, B3
Culturale,comunicativa,emozion
ale,relazionale,cognitiva Bisettimanale 20
Feste musicali a tema
/ compleanni
A1, A2, B3
Culturale,comunicativa,emoz
ionale,relazionale, cognitiva
Mensile
35
Uscite sul territorio
(al mercato, al
domicilio, in visita a
parenti, al bar o nei
centri commerciali
per piccoli acquisti)
A1, A2, B3
Culturale,comunicativa,emoz
ionale,relazionale,cognitiva,
motoria
Da marzo a ottobre
settimanali poi a
richiesta
4
INTERVENTI COMPLEMENTARI
( previsti all'interno di ogni singola Unità Operativa Ger A1, A2 e B3 e che
troveranno avvio con l’arrivo dei VSC)
Progetto
"Il filo della storia
Gli anziani incontreranno gli alunni della Scuola Elementare di Sospiro e insieme,
condividendo emozioni ed esperienze, si scopriranno reciproca risorsa, imparando a
conoscersi, collaborando nell'atto creativo, in un contesto libero da giudizi e pregiudizi.
Insieme sperimenteranno in libertà colori e nuovi materiali e troveranno punti di accordo
per arrivare alla produzione di elaborati (libri tessili autobiografici con pagine di stoffe
diverse, di formati ineguali arricchiti da bottoni, ganci, ecc. che attraverso la consistenza
dei tessuti, dei fili, con colori e fantasie diverse racconteranno "cose" belle ed importanti,
in sintesi la loro storia e la loro vita). Al termine del progetto ci sarà la festa conclusiva
che si svolgerà presso Fondazione Sospiro, coinvolgendo anche gli altri ospiti, i loro
familiari e i familiari degli alunni. Durante gli incontri. che vedranno la costruzione
dell'album biografico, i partecipanti potranno condividere aneddoti della loro vita. Anche
le famiglie saranno coinvolte nel progetto per fornire piccoli ricordi, fotografie, ecc che
andranno ad arricchire l'unico e personale libro della vita. Questo strumento resterà in
possesso di chi lo ha creato in modo da renderne possibile la visione a proprio piacere.
Partner
SCUOLA ELEMENTARE ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOSPIRO
Durata - cadenza
Da Febbraio a Giugno 2019, 2 volte al mese, con incontri di circa 90 minuti, più Festa
conclusiva (durata circa 2h )
Numero utenti coinvolti
15
Diretti 12 (divisi in gruppi di 6 ogni volta)
Beneficiari 70
Ambiti di intervento
Emozionale, cognitivo, relazionale, comunicativo, espressivo, motorio/prassico
Progetto
"L'Attaccabottone"
Laboratorio espressivo, grafico pittorico tessile all'interno del quale gli ospiti, in un contesto
libero e non giudicante sperimenteranno colori, tecniche, materiali (forniti da Ticonzero,
servizio della Coop Altana che recupera materiali non più utilizzati dalle aziende per
ripensarli in maniera creativa e dalla Merceria Grandi Margherita e Varoli Silvia di
Sospiro). Gli elaborati finali decoreranno le pareti delle unità operative (stanze di degenza,
corridoi e spazi comuni) oppure a scelta verranno trattenuti dagli ospiti o regalati ai loro
familiari. Il lavorare insieme permetterà l'amplificarsi di aspetti relazionali scambiandosi
ricordi, consigli, idee, ecc.
Partner
TICONZERO, COOP. ALTANA
MERCERIA GRANDI MARGHERITA E VAROLI SILVIA, SOSPIRO
Durata - cadenza
Annuale, 2v/mese
Numero utenti coinvolti
Diretti 35 Beneficiari 60
Ambiti di intervento
Emozionale, cognitivo, relazionale, comunicativo, espressivo,
Progetto
" Alla ricerca del filo perduto"
Attraverso la collaborazione con l'Ecomuseo di Isola Dovarese (Cr), partner del progetto,
saranno proposte visite guidate e laboratori a tema sulla storia dell'alimentazione,
dell'agricoltura, dell'orto, dell'artigianato, dell'allevamento e della vita contadina. Ci sarà la
possibilità di partecipare alla preparazione di pane, focacce, biscotti secondo le vecchie
ricette contadine e di consumare il pranzo o piccole merende all'interno dell'Ecomuseo.
Partner
ECOMUSEO DI ISOLA DOVARESE (CR)
16
Durata - cadenza
Dalla primavera all'autunno 2019, 1v/mese
Numero utenti coinvolti
Diretti 42 (divisi in gruppi di 6 ogni volta)
Ambiti di intervento
Emozionale, cognitivo, relazionale, comunicativo, espressivo, motorio/prassico
INDICATORI DI MISURAZIONE DEL PROGETTO ANIMATIVO
(attività complementari che partiranno con l'arrivo dei VSC) PER
SINGOLA UNITA’ OPERATIVA
Numero medio utenti
coinvolti Situazione attuale Ipotesi di esito
"Il filo della storia" 0 12 Destinatari diretti
70 Beneficiari
"L'attaccabottone"
0
35 Destinatari diretti
60 Beneficiari
"Alla ricerca del filo
perduto" 0 42 Destinatari diretti
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Gli obiettivi del progetto che partirà con l'inizio del servizio civile verranno raggiunti
attraverso:
Formazione in aula e sul campo, formale e informale (generale di 42 ore e specifica di
72 ore e oltre) dei Volontari del Servizio Civile
Inserimento e affiancamento dei VSC per i primi due mesi per conoscere struttura,
17
ospiti e metodologie operative
Monitoraggio periodico (ogni tre mesi, a partire dal terzo mese di servizio) per
verificare l'andamento qualitativo e quantitativo del progetto
Verifica finale, al termine dell'ultimo mese del servizio VSC
DIAGRAMMA DI GANTT
con lo schema logico temporale delle attività pianificate per il raggiungimento degli
obiettivi del progetto.
Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tipologia delle azioni
Formazione
Generale 60 ore
Specifica 72 ore oltre (70%
primi 90 giorni, 30% entro il sesto
mese)
Inserimento/affiancamento
Fase operativa
Monitoraggio
Trimestrale
Giornaliero
mensile
Verifica finale
18
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
All'interno del dipartimento Anziani di Fondazione Sospiro si lavora in équipe, avvalendosi
dell'integrazione di tutte le professionalità operanti all'interno dell'unità operativa: infermiere
professionale, medico, caporeparto, fisioterapista, operatore socio assistenziale, ausiliario socio
assistenziale, animatore, VSC. L'èquipe si riunisce 1 volta al mese e, quotidianamente, si svolge
un briefing per condividere le informazioni.
DIAGRAMMA DI GANTT
delle risorse umane coinvolte nel progetto.
Durata progetto in mesi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Tempificazione dedicata
all’espletamento del progetto
Pro
get
to a
nim
azi
on
e ger
iatr
ia A
1
A2
B3
2 Animatori 54 ore la settimana conduce tutte le
attività
2 OTA/OSS
5 ore la settimana
preparazione utenti, collaborazione negli spostamenti,
idratazione utenti, sostegno assistenziale.
1 Infermiere prof.
Almeno 3 ore per settimana
verifica lo stato di salute degli utenti, collabora negli
spostamenti e, a seconda delle necessità, nelle attività
1 Medico
19
2 ore la settimana
verifica lo stato di salute dell’utente e supervisiona la
fattibilità dell’attività
2 insegnanti scuole
dell’infanzia
90 minuti ogni due settimane
nei mesi da febbraio a giugno,
per collaborare al progetto"Arcobaleno di colori"..
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo del VSC è di estrema importanza sia per l'apporto di nuove personali esperienze e
capacità sia per il valido supporto operativo offerto agli utenti e al servizio in generale.
Il VSC collabora in modo attivo con gli operatori coinvolti nel progetto e, nello specifico
svolge le seguenti attività:
Aiuta e collabora con l'animatrice nella preparazione del setting per lo svolgimento
delle varie attività, sia fisse che complementari, previste.
Invita e accompagna gli ospiti negli spazi dove si svolgono le attività e durante le uscite
sul territorio
Affianca, stimola e aiuta gli ospiti nello svolgimento delle attività senza, però,
sostituirsi ad essi
Affianca e supporta l'animatrice nello svolgimento delle attività
Svolge in autonomia alcune attività precedentemente concordate e condivise con
l'animatrice.
"Il filo della storia":
Collabora attivamente, fin dalla prima fase del progetto, dalla preparazione degli ospiti,
all'accompagnamento alla Scuola Elementare, al supportarli nello svolgimento
dell'attività, al rientro in struttura, svolgendo un importante ruolo di sostegno per la
persona anziana. Collabora nella realizzazione della festa finale.
"L'attaccabottone":
Attiva un processo di cura che passa attraverso l'ascolto della persona e l'accoglienza
dei vissuti emotivi ed emozionali esplicitati negli elaborati prodotti e collabora
attivamente nella preparazione del setting e nel fornire i materiali richiesti dai
partecipanti al progetto, oltre che accompagnare gli ospiti all'interno dello spazio
predisposto. Collabora alla realizzazione delle installazioni negli spazi delle unità
operative individuati dei lavori prodotti all'interno del laboratorio qualora previsti.
"Alla ricerca del filo perduto":
20
Collabora attivamente nella preparazione degli ospiti e nell'accompagnarli all'esterno
delle unità operative, nel momento della salita e della discesa dai mezzi di trasporto con
gli ospiti, supportandoli nello svolgimento dell'attività.
Uscite sul territorio":
Accompagna anche in autonomia l'ospite durante le uscite dal reparto.
"Tombola /Cruciverba":
Svolge anche in autonomia, la tombola e il cruciverba all'interno delle unità operative.
Il VSC collabora attivamente alla compilazione dei monitoraggi giornalieri, partecipa
alle riunioni di équipe e ai corsi di formazione previsti (Formazione Generale e
Formazione Specifica prevista in collaborazione con Centro Formazione Fondazione
Sospiro).
Il servizio VSC si articola su cinque giorni la settimana per un totale di 30 ore
settimanali (di solito dal lunedì al venerdì). Durante tutte le fasi del progetto il VSC sarà
affiancato dall'OLP. Gli spazi di azione autonoma si svolgeranno con supervisione,
precedente pianificazione e condivisione.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
I VSC hanno l'obbligo di rispettare le regole dettate dal segreto professionale
e dalla
privacy e le norme sulla sicurezza sul lavoro (Legge 626)
Ai VSC è richiesta la disponibilità ad entrare in servizio anche nei giorni
festivi n occasioni particolari, massimo 3/4 volte l'anno.
2
2
2
1400
5
21
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Cognome
e nome
Data di
nascita C.F.
Cogno
me e
nome
Data di
nascita C.F.
1
Fondazione
Ist.
Ospedaliero
Sospiro
Sospiro Via Torti, Sospiro 130551 2 Azzini
Elena 14/8/1974 ZZNLNE74M54D150J
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
22
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e
vincente per una buona riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in
quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari.
La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della
"comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i
periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma
che nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno. Utile si è
dimostrata l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali si sono
tenuti incontri informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto
sarà potenziata e ripetuta anche nel 2018.
L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:
• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene
messo a disposizione presso tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori,
Associazioni di Volontariato
• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i
giovani che “cercano” notizie sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323,
• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso
da volontari in servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole;
• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a
cui vengono inviati i giovani che chiedano informazioni sul servizio civile
nazionale volontario;
• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione
https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile
• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano
informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;
Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/
• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle
nostre strutture, al fine di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui
siano presenti progetti presentati ;
• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio,
giornali) per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione
televisive e radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte o per la
ideazione di trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di
comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di
volontari che veda presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono
affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:
• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi
per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti
dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del circondario (circa 10);
• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di
associazione;
• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di
informazione provinciali e sub provinciali;
• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di
indirizzi (ad esempio di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del
bando.
Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel
23
corso di tre bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo
funzionamento sta il fatto che nell’Istituto Ospedaliero di Sospiro si è sempre
attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che
nell’ultimo bando è stata del 100 %.
Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI – VOLONTARIE IN
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE AI SENSI DELLA LEGGE 64/2001
(Determina Direttore Generale n. 286 del 17/07/2014)
ART. 1- OGGETTO
L’art. 5 della Legge 64/2001 prevede i criteri di ammissione al Servizio Civile
Nazionale, si rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le
modalità di selezione dei candidati.
ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE
Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di
Selezione e ne individua il Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del
Bando di Selezione sulla Gazzetta Ufficiale;
ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:
OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto
presentato ed inserito nel bando di selezione;
Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;
Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).
Le funzioni di Segretario saranno svolte da 1 Diplomato Amministrativo o da uno
dei membri della Commissione.
Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei
componenti la Commissione.
ART. 4 – TEMPISTICA
Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di
scadenza della presentazione delle domande.
ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE
Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle
24
domande, provvede a trasmettere ad ogni singolo candidato comunicazione in
ordine ai tempi, ai luoghi ed alle modalità delle procedure selettive.
La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di
colloquio, la scheda di valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo
punteggio.
ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE
Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.
Vengono suddivisi nel seguente modo:
A) Colloquio – punti 60
B) Curriculum – punti 12
C) Titoli di studio – punti 12
D) Questionario attitudinale – punti 16
A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)
Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio
selettivo dei candidati è pari a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola
valutazione finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli
fattori costituenti la griglia di seguito riportata, ogni fattore ha un peso specifico
assegnato in base all’importanza data alla singola voce.
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 4):
giudizio
Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 4)
giudizio :
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del
progetto(caratteristiche umane del candidato): (peso da 1 a 11)
giudizio:
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto(
conoscenza del progetto): (peso da 1 a 15)
giudizio
Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del
progetto:
giudizio: (peso da 1 a 4)
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile
volontario(la scelta):
giudizio: (peso da 1 a 6)
Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità
previste dal progetto(Metodi e tecniche del lavoro sociale) :
giudizio : (peso da 1 a 4)
25
Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento
del servizio:
(specificare il tipo di condizione) □ Guida Autoveicoli □ Ingressi Saltuari in
Giorni Festivi per Att. Animative □ Soggiorni Climatici
giudizio : (peso da 1 a 4)
Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato:
giudizio: (peso da 1 a 5)
Capacità informatiche (uso PC): (peso da 1 a 3)
Valutazione finale
giudizio (max 60 punti):
Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.
Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a
36/60
B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 12)
Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 12, così
ripartiti:
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso
settore:
MAX 12 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 1 punto) E’ possibile sommare la
durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12
MESI)
Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi
da quello che realizza il progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50
punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del
periodo valutabile (MAX 12 MESI
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore
diverso da quello del Progetto: MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25
punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del
periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come
durata temporale ed ambito di svolgimento.
C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE
NON VALUTATE IN PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:
Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari
complessivamente a PUNTI 12, così ripartiti:
26
Si valuta solo il Titolo di studio più elevato
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;
Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;
Diploma attinente progetto = punti 6;
Diploma non attinente progetto = punti 5;
Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti
1,00)
Attestato di Qualifica= punti 3
Master attinente al progetto= punti 2
Titoli professionali:
2 PUNTI (ASA-OSA-OSS o comunque titoli legalmente riconosciuti di area
attinente al progetto)
2 PUNTI per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni certificati da attestati attinenti
all’area sociale.
D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)
La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario
attitudinale finalizzato a comprendere meglio la predisposizione del candidato
verso le attività previste dal progetto, la conoscenza dello specifico ambito
progettuale e la motivazione a svolgere il Serv. Civile. Punteggio max assegnabile=
punti 16 (1 punto equivale alla risposta corretta – quesiti complessivi n. 16)
ART. 7 – Colloquio
Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai
selettori durante il colloquio stesso secondo lo schema qui di seguito allegato.
Verbale di Colloquio
In data¬ ……………….. alle ore ………. presso l’Istituto Ospedaliero di Sospiro
Onlus, sito in Sospiro piazza Libertà n. 2, il/la candidato/a
…………………………………………… ha sostenuto il colloquio informativo di
selezione per l’ammissione al Progetto
…………………………………………………………………………………………
Sono presenti in qualità di selezionatori i sigg.ri:
Funge da segretario il sig. ……………………………..
Si allegano, qui di seguito, le annotazioni registrate durante il colloquio in ordine
alle voci oggetto di valutazione nell’apposita scheda (vedi art. 6) ed a eventuali
elementi di carattere generale utili ai fini della valutazione e dell’attribuzione del
punteggio al candidato.
27
Le operazioni di selezione dovranno essere verbalizzate dal Segretario della
Commissione e sottoscritte da tutti i componenti della Commissione stessa.
Il Presidente della Commissione, entro i termini previsti dall’art. 3 del presente
Regolamento, trasmette la graduatoria provvisoria compilata per ogni progetto,
completa degli atti, al Direttore Generale per gli adempimenti di rispettiva
competenza.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Introduzione al sistema di monitoraggio
Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:
1. Valutazione del volontario da parte del OLP
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile
3. Misurazione dei dati quantitativi
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
5. Report dei risultati raggiunti
1. Valutazione del volontario da parte del OLP cadenza trimestrale
Avrà lo scopo di:
Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività
effettivamente svolte dal VSC
Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata
Individuare eventuali problematiche insite nel progetto
Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato
tra l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel
corso del quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande
chiuse e aperte (vedi allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC
rispecchi le mansioni assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati;
inoltre rileverà eventuali aspetti problematici non previsti e i conseguenti benefici
apportati dall’intervento del VSC.
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza
trimestrale
Avrà una triplice valenza:
Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi
dichiarati dal progetto
Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli
28
Verificare il livello di formazione acquisito
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato
tra il VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel
corso del quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e
aperte (vedi allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo
l’esperienza ed eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati;
consentirà inoltre di verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione
3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale
Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di
interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la
somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso
dei colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12°
mese).
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una
relazione scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto
appena concluso, elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali
raggiunte.
5. Report dei risultati raggiunti
Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al
fine di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul
piano formativo -relazione da ogni singolo volontario.
Conclusioni
La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai
responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due
aspetti:
grado di soddisfazione dei volontari;
raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Ciò permetterà:
nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo
luogo al corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al
contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di
servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto
attuato;
al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati
raggiunti al fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della
risorsa umana costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti
riguardanti lo stesso contesto territoriale.
Allegato A
QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO
MESE __
29
Nome e Cognome:
Reparto di riferimento:
Periodo valutato:
VSC di riferimento:
1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e attività
effettivamente realizzate? (una sola risposta)
1. Si
2. No
3. Non so
2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono state
previste? (solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.1 Se si, quali?
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.3.Quali?__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
3. Compilare la griglia sul monitoraggio.
4. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e sia vantaggioso per il raggiungimento degli obiettivi
progettuali? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
5. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività realizzate fino ad
ora? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6. La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la volontario/a?
(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6.1 Compilare la griglia sul monitoraggio.
7. Com’è il suo rapporto con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1
indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
8. Ritiene che la presenza del/la volontario/a in oggetto sia utilizzata al meglio per la realizzazione del
progetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
30
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e arricchisca il suo assetto professionale? (utilizzi una
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì _________________ L’OLP
Allegato B
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________
Nome e Cognome:
Reparto presso cui svolge il servizio:
Periodo valutato:
1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di soddisfazione? (utilizzi
una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una
sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività previste dal
progetto e attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più
basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente? (possibile più
di una risposta)
1. affiancamento al personale in reparto
2. interventi diretti sugli utenti
3. partecipazione ad attività di pianificazione
4. partecipazione ad attività animative/ricreative
5..altro(specificare)
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
________________________________________
4. Le attività da lei svolte nel corso del trimestre di riferimento, hanno subito delle modifiche o sono
rimaste le stesse dall'inizio della sua presa in servizio? (una sola risposta)
1. si
2. no
4.1 Se si specificare in che modo sono mutate ed in base a quale esigenza)
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
5. Cosa crede che possa essere modificato, se necessario, per migliorare il servizio e conseguentemente
le attività dell’ente in cui opera?
__________________________________________________________________________________
31
__________________________________________________________________________________
6. Complessivamente, in che misura si ritiene soddisfatto delle mansioni che le sono state affidate?
(una sola risposta)
1. molto
2. abbastanza
3. poco
4. per nulla
7. Qual è la sua opinione rispetto al lavoro che ha svolto in questo periodo? (una sola risposta)
1. molto impegnativo
2. abbastanza impegnativo
3. poco/ per nulla impegnativo
8. Com’è il rapporto con il suo responsabile (OLP)? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il
livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Com’è il suo rapporto con gli altri volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il
livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10. Com’è il suo rapporto con gli altri operatori con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11. Com’è la sua relazione con gli utenti con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci,
dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
12. Si sente tutelato/a e supportato/a dal suo OLP di riferimento?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. A questo punto del progetto, quale risultato ritiene di aver conseguito in misura maggiore? (è
possibile più di una risposta)
1. una crescita culturale
2. un arricchimento sul piano umano
3. una crescita professionale
4. una crescita sul piano relazionale
5. un beneficio economico
6. altro (specificare)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
FORMAZIONE
11. In questo periodo, ha continuato o completato la sua formazione specifica? (ad esclusione del
mese iniziale di corso)
1. si
2. no
11.1 Compilazione griglia di monitoraggio.
32
12. La formazione specifica fornita è utile per affrontare l’esperienza di Servizio Civile? (utilizzi una
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. La formazione specifica arricchisce le sue abilità professionali e relazionali? ((utilizzi una scala da
uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
15. Può esprime un giudizio complessivo dell’esperienza realizzata finora? (utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
16. Ritiene utile che un altro volontario/a occupi il suo posto alla fine del servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Consiglierebbe a conoscenti o persone amiche di sperimentare il Servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì ______________
Il Responsabile del Monitoraggio
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI
Registrazione presenza/frequenza alle attività del servizio animazione
GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI
Ospiti coinvolti nelle
attività specificate
Situazione
attuale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
"Il filo della storia"
"L'attaccabottone"
"Alla ricerca del filo
perduto"
Relazione individuale
Il nostro acquario
Atelier benessere
33
Lettura romanzo
Stimolazione Cognitiva
Attività di svago
Ascolto musicale
Tombola
Festa
Uscite sul territorio
Registrazione quantitativa della formazione specifica
Attività di formazione Situazione
iniziale
3 mese 6 mese 9 mese 12 mese
Ore formazione specifica
(corsi, équipe, casi clinici)
Ore incontri con l’OLP
Ore formazione
aggiuntiva
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
NESSUNO
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla
realizzazione del progetto:
34
La tabella riassume esplicitamente le risorse finanziarie necessarie per l'attuazione
del progetto, non sono riportate le risorse umane già descritte nel paragrafo 8.2
DESCRIZIONE COSTI IN EURO
Progetto "Il filo della storia" 400,00
Progetto "L'Attaccabottone" 400,00
Progetto "Alla ricerca del filo perduto" 200,00
Rimborso spese di viaggio VSC 600,00
Spese Vitto per VSC 400,00
Ore Formazione Specifica 200,00
Campagna informativa 200.00
TOTALE 2400,00
Per la riuscita del progetto "Il filo della storia" si prevede la realizzazione di
una festa festa finale di chiusura del progetto negli spazi di Fondazione
Sospiro., pertanto si prevedono spese per rinfresco oltre all'acquisto di
materiale di cancelleria, carte di varie misure e spessori, stoffe, filati di vari
colori e spessori, bottoni, ganci fibbie, materiale di merceria (spesa prevista
400 euro ).
Per la riuscita del progetto "L'attaccabottone" si prevede l'acquisto di
pannolenci, stoffe varie, aghi, filo, forbici, passamaneria, bottoni, spille, ecc.
(spesa prevista 400 euro).
Per la riuscita del progetto "Alla ricerca del filo perduto", si prevede il costo
del pranzo per gli ospiti durante l'uscita (spesa prevista 200 euro)
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
SCUOLA ELEMENTARE, Istituto Comprensivo di Sospiro, per la
realizzazione del progetto "Il filo della storia"
ECOMUSEO DI ISOLA DOVARESE (CR) per la realizzazione del
progetto "Alla ricerca del filo perduto"
TICONZERO, servizio della Cooperativa Altana, per la realizzazione del
progetto "L'Attaccabottone".
MERCERIA DI GRANDI M. E VAROLI S. di SOSPIRO, per la
realizzazione del progetto "L'Attaccabottone"
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Il Servizio animativo dispone delle seguenti risorse tecniche e strumentali:
1 cassa acustica con amplificatore interno, 2 microfoni e 1 asta,
1 macchina fotografica digitale,
1 Pc con stampante , masterizzatore e chiavetta usb 16 gb,
35
1 lettore dvd,
1 stereo con lettore cd,
1 tablet
1 chitarra
1 macchina da cucire
1 cassa acustica wireless Bose
2 cuffie
3 chiavette usb8 gb
1 computer portatile piccolo
All'interno delle Unità Operative , sono presenti 6 televisori a schermo
piatto con accesso usb (2 per ogni U.O.)
Di proprietà dell'animatrice ma messi a disposizione del servizio,
abbiamo 1 stereo con lettore cassetta e 1 i pad con collegamento internet.
Il Servizio, dispone, inoltre, di vario materiale di cancelleria e materiali
vari di recupero per la realizzazione di laboratori grafici (stoffa, bottoni,
ecc)
Automobile
1 pulmino attrezzato per disabili per uscite sul territorio
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università Cattolica del Sacro Cuore
Università degli Studi di Bergamo
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Università degli Studi di Bergamo
28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:
CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA
PROVINCIA DI CREMONA si impegna a seguire e condurre l’attività connessa al
bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del Servizio Civile
Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in
modo specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.
PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI
IMPEGNATI NEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia
attività formative insieme, pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.
Obiettivi
Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle
proprie risorse, motivazioni, competenze trasversali, tecnico professionali acquisite
36
precedentemente all’esperienza di Servizio civile volontario e ad effettuare un
bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio impegno
all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato,
potranno essere riconosciute e certificate.
Contenuti/Programma
Primo incontro: 3 ore (di gruppo)
• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del
percorso.
• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?
• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea
per l’Occupazione: occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.
• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e
infomale: un processo funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.
• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali
caratterizzanti il lavoro e la “cultura” della cura.
• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze
“essenziali” per operare nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in
generale, all’oggi?
Secondo incontro 3 ore (di gruppo)
• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto
la lente. L’analisi dei miei saperi, saper fare e essere.
• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze
• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire:
Sapere, Saper fare, Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della
Fondazione.
Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)
• La costruzione del portfolio delle evidenze
• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per
confrontare le attese, gli obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata
Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)
• L’esperienza di Servizio Civile
Metodologia
Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di
gruppo, guidato dalla conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le
competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti teorici saranno utilizzati per
sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di
vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la
soddisfazione del percorso di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi
specifici al lavoro.
Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.
Monte ore: 20 ore
Spesa prevista: € 2000,00
37
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048
Sospiro (CR)
30) Modalità di attuazione:
La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia
formativa certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .
La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp.
U.O. Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore
accreditato.
Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per
l’aggiornamento sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG
WELFARE n. 10426 del 27/11/2015.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed
eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista,
cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni
frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente
trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei
giovani in SCN.
Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming,
giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni,
problem solving) per dare la possibilità ai giovani di analizzare e fare propri i
concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La
metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle
nostre strutture nei tre anni precedenti con i Volontari del Serv. Civile, oltre che per
il grande interesse che questa procedura pedagogica ha ottenuto nella maggior parte
dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri
rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che comprende
quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto
permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea -
infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti
risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire
conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per
38
aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito.
Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della
volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in
cui il volontario/cittadino è inserito. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è
dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari
possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del
proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di aprire spazi di riflessione sul
valore del volontariato come partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale dello
Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità del Servizio Civile
Nazionale.
Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali
trasversali a tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:
• Favorire un buon clima di gruppo;
• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;
• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di
sviluppare l’interesse e di accrescere nei giovani la partecipazione attiva.
Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a svolgere il delicato
compito di moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo
intervento essere in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti
mantenendo un ruolo imparziale. A partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning
www.fad-fondazionesospiro.it in via sperimentale è presente un modulo formativo
sulla storia del servizio civile in Italia (durata prevista 2 ore) , questo percorso
formativo per il momento si affiancherà alla lezione d’aula con le medesime
tematiche, pertanto consentirà all’equipe formativa di valutare l’efficacia di questa
metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in FAD sarà
veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo
formazione rischi generali/specifici (16 ore) incluso nella formazione specifica
trattata al paragrafo 36. La piattaforma MOODLE (www.fad-fondazionesospiro.it
)consente l’identificazione del fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il
monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla somministrazione della Customer
Satisfaction. Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario
di valutazione delle conoscenze acquisite.
Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un
patto formativo che vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il
solco della storia del Servizio Civile, che è strettamente legato ai temi di educazione
civica e di cittadinanza attiva e responsabile.
Il Piano di Formazione Generale prevede la seguente ripartizione delle tecniche
didattiche:
39
Il percorso è organizzato su 60 ore, di cui 48 saranno erogate nei primi 60 giorni, le
restanti 12 ore al 9 mese dall’avvio del progetto.
33) Contenuti della formazione:
48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)
VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)
L’identità del gruppo in formazione (10 ore)
Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro
- Presentazione del percorso formativo
- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula
- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e
sulla scelta di svolgere il servizio civile volontario
- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche
- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale
- Interviste incrociate
Lavorare bene in gruppo
- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per
favorire l’inserimento in un nuovo gruppo di lavoro;
- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro
- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei
gruppi di lavoro
- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente
si presentano nei gruppi di lavoro.
- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente
presenti nei gruppi di lavoro
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà (2 ore)
- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di
continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di
coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario;
- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;
40
- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di
Servizio)
- Il Servizio Civile Universale
- Servizio Civile Garanzia Giovani
Il dovere di difesa della Patria (2 ore)
Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana
Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà
Difesa civile non violenta
Film Gandhi
La Carta di impegno Etico (2 ore)
Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.
Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento
fondamentale per l’avvio di una collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con
il focus verso l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro formazione
LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)
Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)
- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;
- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);
- La libertà e le sue limitazioni
- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla
marginalità
- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la
comunicazione
- Esercitazione sul concetto di pregiudizio
- Visione del film “Si può fare”
- La promozione della difesa dei diritti umani
- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete
La protezione civile (4 ore)
Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione
Civile, l’incontro, a carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti
e volontari di protezione civile, quale confine?
Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.
Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.
Visita guidata ad un centro di protezione civile
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)
Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.
Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.
Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)
L’Ente (2 ore)
Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission,
caratteristiche
Il lavoro per progetti (6 ore)
41
Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto
Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica
Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio
civile
Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto
Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)
La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;
Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP –
Monitore - Formatore – VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.
Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)
Disposizioni normative in materia
Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)
Introduzione al concetto di conflitto
L’espressione della violenza fisica e psicologica
Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione
La gestione non violenta dei conflitti
Mediazione e soluzione creativa dei conflitti
Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti
La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione
2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto
12 ore
Follow-up :
Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di
progettazione) – 6 ore ;
Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.
Filmografia
Titolo Film Protagonisti
LO SCAFANDRO E LA FARFALLA Julian Schnabel LA FAMIGLIA SAVAGE Laura Linney e Philip Seymour Hoffman SI PUO’ FARE C’ERA UNA VOLTA LA CITTA’ DEI MATTI
Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston Fabrizio e Vittoria Puccini
GRAN TORINO Clint Eastwood STILL ALICE Julianna Moore L’OLIO DI LORENZO Nick Nolte e Susan Sarandon NON E’ MAI TROPPO TARDI Jack Nicholson e Morgan Freeman QUASI AMICI François Cluzet Omar Sy IL MIO PIEDE SINISTRO Daniel Day-Lewis e Brenda Fricker LONTANO DA LEI Gordon Pinsent, Julie Christie, Olympia Dukakis
34) Durata:
42
60 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS – Via E. Torti n. 2 – 26048
Sospiro (CR)
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente
in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato
nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la
formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici,
coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe
multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono
di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro
sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è
supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di
accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza
dei contenuti e della metodologia.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dr.ssa Cuomo Dorella, nata il 13/06/1961, residente in Sospiro (CR) via Mazzini n.
22/A
Dr.ssa Mantovani Anna Roberta, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via
Buoso da Dovara n. 102
E.P. Gregori Adelaide, nata il 22/04/1953, residente in Cremona Via F. Filzi n.15
E.P. Azzini Elena, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via
Cairoli 26/A
Geom. Gianluca Tortini – 18/08/1973 Cremona , residente in Sospiro , via Lonati n.
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38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Cuomo Dorella, Animatrice/pedagogista/antropologa (vedi CV)
Mantovani Anna Roberta , Educatrice Professionale (vedi CV)
Gregori Adelaide, Educatrice Professionale, Coordinatore CDI (vedi CV)
Azzini Elena, Animatrice sociale presso cooperativa Altana (vedi CV)
Geom. Gianluca Tortini – RSPP e Formatore Sicurezza certificato
CV – Allegati
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti
tecniche e metodologie:
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Lezioni frontali
Analisi dei casi
Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group)
Affiancamento in itinere (formazione sul campo)
Role planyng
Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del
servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire
(patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento).
Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di
gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio.
Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella
presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che
essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno
affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione
in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori
ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di
apprendimento.
Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso
in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso
di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche
settimanali, focus group.
Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con
operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del
progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng.
I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione
organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione
ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione
dell’anziano (patologie, fragilità, interventi).
Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe,
Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo).
Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi
90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di
servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di
formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire
continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la
presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli
altri operatori socio-sanitari .
Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e
successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo
di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due
parti:
Rischi Generali – modulo FAD (4 ore)
Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore).
Il percorso ha come obiettivo :
Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito
lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla
necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale
per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi
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adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a
prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale
complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC
compresi).
40) Contenuti della formazione:
- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità
- La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano
- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08)
- Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia
sociale, le tecniche di animazione utilizzate, con particolare attenzione alle
tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo
autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non
farmacologiche .
- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con
particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche
della malattia di alzheimer.
- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie
utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i
famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento
cognitivo.
I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal
servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti:
-Gli anziani e le loro fragilità
-La memoria nell’anziano
-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia
occupazionale, altro)
41) Durata:
72 ore
45
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)
predisposto:
Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE
GENERALE che la FORMAZIONE SPECIFICA.
Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale
promossi a seguito delle attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti
avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.
Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi
formativi, pur essendo fortemente vincolati dal sistema di norme che ne regolano
l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente differenziati, sia per la
pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli
specifici contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti.
Pertanto è necessario in sede di verifica tener conto sia della variabile gruppo di
VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici trasmessi.
I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di
soddisfazione dei destinatari degli interventi e di rispondenza delle conoscenze
apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.
Aree di Monitoraggio individuate:
Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative
delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);
Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza
e quelli di criticità;
Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa,
anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze e la diffusione delle best
practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.
L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una
rivolta alla Formazione Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la
medesima Scheda di rilevazione divisa in due sezioni:
Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione
tra valutazione del corso e valutazione dei singoli formatori);
Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test
cognitivo ed un post-test cognitivo.
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA
Formazione Generale
Formazione Specifica
Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________
Titolo Progetto Servizio Civile
_________________________________________________________
Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA
46
Sez. 01 – GRADIMENTO
a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e
gestione incontri) sia stato:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente
comprensibili?
No Abbastanza Si
c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?
Modulo Formativo Formatore
f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e
alla sua crescita formativa:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
g) Suggerimenti per il Formatore:
h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)
Non a mio agio Indifferente A mio agio
Sez. 02 – APPRENDIMENTO
1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:
accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;
occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;
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sviluppare capacità culturali
2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?
Internet
Passaparola
Giornali – locandine – volantini
3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?
Solo per la vicinanza alla mia residenza
Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi
fatti
Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta
coerente
4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?
Nulla
Esperienze
Divertimento
5. Quale attività preferisti fare?
Feste Musicali
Cineforum
Attività Sportive
Giochi di società
Attività Artistiche
6. Quando ascolti qualcuno:
presti attenzione alle parole dette
osservi il contesto della comunicazione
controlli il tempo che passa
7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?
ecco ti regalo un euro
scusa ma non ho monete
non rispondi e tiri diritto
8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:
tieni il segreto per te
riporti la confidenza con i tuoi amici al bar
riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato
9. Giocare con un utente è:
un modo per conoscerlo
passare il tempo libero
divertirsi
10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:
curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali
rispondi al tuo cellulare
fai una corsa per vedere la tua resistenza
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11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?
Per non fare ore straordinarie
Per essere libero prima possibile
Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori
12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?
falso
vero
Non ricordo
13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?
15 giorni
20 giorni
30 giorni
14. Cos’è un gruppo formale?
un gruppo di amici
una squadra di calcio
conoscenti
15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?
Il Direttore Generale
un amico
il Volontario del Serv. Civile
16. Chi è il leader carismatico?
uno che si ascolta solo per dovere
un uomo molto alto
una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di
un gruppo di individui
17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?
15 giorni
30 giorni
20 giorni
18. Cosa significa OLP?
Operatore Leader di Postazione
Operaio Locale di Produzione
Operatore Locale di Progetto
+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata
Data 29/11/2017
Il Responsabile legale dell’ente /
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Il Direttore Generale
Dott. Fabio Bertusi
firmato digitalmente