1 dicembre 2013

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L'Oscar del giorno lo asse- gniamo a Danilo Leva. Final- mente, il parlamentare del Pd si è avveduto che la Giunta Frattura, nel suo Molise, non ha combinato nulla di positivo. A distanza di dieci mesi dalle elezioni, infatti, sono state registrate solo chiusure di aziende e altre se ne paven- tano. Mentre nessuna risposta in termini programmatici e proget- tuali è stata data alle questioni sanità e trasporti tra tutte. Cos' la frase detta da Leva "Frattura pen- sasse a governare", è sintomatica del momentaccio della politica re- gionale. Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Gesualdo. L'assessore co- munale di Campobasso all'Urba- nistica non è riuscito a combinare un bel nulla nella sua perma- nenza, fin qui, alla guida della struttura. Anzi. Proprio nelle ul- time settimane sono piovute ri- classificazioni di terreni ed altro come il rischio dell'arrivo di com- missari ad acta. Dalla sua stessa maggioranza stanno arrivando messaggi di sfiducia proprio per il suo operato. Una città che proprio sul piano urbanistico sta cono- scendo la più disastrosa sconfitta e la sua distruzione. Il Tapiro del giorno a Nicola Gesualdo GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 147 - DOMENICA 1 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico L’Oscar del giorno a Danilo Leva

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Frattura volta le spalle a Ruta

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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Danilo Leva. Final-mente, il parlamentare del Pd si èavveduto che la Giunta Frattura,nel suo Molise, non ha combinatonulla di positivo. A distanza didieci mesi dalle elezioni, infatti,sono state registrate solo chiusuredi aziende e altre se ne paven-tano. Mentre nessuna risposta intermini programmatici e proget-tuali è stata data alle questionisanità e trasporti tra tutte. Cos' lafrase detta da Leva "Frattura pen-sasse a governare", è sintomaticadel momentaccio della politica re-gionale.

Il Tapiro del giorno lo diamo aNicola Gesualdo. L'assessore co-munale di Campobasso all'Urba-nistica non è riuscito a combinareun bel nulla nella sua perma-nenza, fin qui, alla guida dellastruttura. Anzi. Proprio nelle ul-time settimane sono piovute ri-classificazioni di terreni ed altrocome il rischio dell'arrivo di com-missari ad acta. Dalla sua stessamaggioranza stanno arrivandomessaggi di sfiducia proprio per ilsuo operato. Una città che propriosul piano urbanistico sta cono-scendo la più disastrosa sconfittae la sua distruzione.

Il Tapiro del giorno

a Nicola Gesualdo

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 147 - DOMENICA 1 DICEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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L’Oscar del giorno

a Danilo Leva

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TAagliolto

21 dicembre 2013

La Giunta Frattura assegna all'amministratore unico della società saccarifera

la possibilità di dismettere le quote di zucchero

CAMPOBASSO. Da domani mattina l'amministratore

unico dello Zuccherificio di Termoli potrà decidere di

rinunciare alle quote di zucchero. E' quanto previsto

nel corretto e nuovo articolo 18 dello Statuto dell'im-

pianto saccarifero votato dalla Giunta regionale e con-

tenuto nella Delibera n.612 dello scorso 25 novembre.

Ma come, dopo che la Regione ha impegnato ingenti

capitali all'interno dell'azienda saccarifera oggi si priva

della possibilità di decidere sul futuro dell'impianto?

E' mai possibile che una decisione strategicamente de-

licata e importante come la mission aziendale dello

zuccherificio possa essere messa solo nelle mani di un

amministratore? Sono interrogativi inquietanti anche

alla luce di cosa ne sarà dell'impianto di Termoli. Se

dovessero essere dismesse le quote zucchero cosa sarà

possibile nell'area? Forse un impianto di smaltimento?

E' quest'ultima ipotesi quella più inquietante ma che

già era venuta alla ribalta immediatamente dopo gli ul-

timi provvedimenti adottati dalla Giunta Iorio in me-

rito allo Zuccherificio.

Così come era stata la volontà politica di quell'am-

ministrazione regionale continuare nella lavorazione

dello zucchero a Termoli uno dei cinque impianti an-

cora rimasti aperti.

Ora, però, la variazione allo Statuto così come adot-

tata dalla Giunta regionale rende ancor di più precario

il futuro aziendale. Perchè, domandano in molti, si è in-

teso variare quel punto dello Statuto consentendo al-

l'amministratore unico di potere dismettere le quote

zucchero? Questa, eventualità, non doveva restare in

capo alla Regione? Evidentemente c'è la piena volontà

di quest'ultima di cambiare marcia e funzioni rispetto

alla lavorazione dello zucchero come materia prima.

Pensare, però, ad un impianto di smaltimento in

un'area già segnata da altre aziende 'pesanti' in ter-

mini di impatto ambientale rappresenterebbe un colpo

mortale all'intero Basso Molise.

L'atto deliberativo come rideterminato dall'esecutivo

Frattura, che per l'istruttoria porta la firma di Mariolga

Mogavero, e non già delle strutture assessorili compe-

tenti, sembra portare lo Zuccherificio in altra dire-

zione. Quella dello smaltimento dei rifiuti.

di Michele Iorio

Ancora una volta chiacchiere, che si

aggiungono a quelle dette in precedenza

sulla ricostruzione post-sisma. Gli Ac-

cordi di Programma di cui parla Paolo

Frattura non sono altro che un atto ordi-

nario, dovuto e indispensabile (nulla di

straordinario, dunque) per poter spen-

dere i 346 milioni di euro che il mio go-

verno regionale ha ottenuto con la

delibera Cipe 62/2011. Quella stessa de-

libera che, in altri tempi, qualcuno

credeva essere inesistente e che, in-

vece, oggi serve all’attuale governa-

tore per annunciare risultati di cui si

vanta inutilmente. Il vero, unico pro-

blema della ricostruzione molisana è che

da molti mesi è ferma. Ed è ferma sicu-

ramente non per colpe a me imputabili.  

Utili, ma assolutamente insufficienti,

sono i 15 più 5 milioni di euro che il go-

verno ha svincolato dal patto di stabilità.

Ciò vuol dire, in sostanza, che – ad oggi –

solo e soltanto 20 milioni di euro (15 per

il 2013, 5 per il 2014) possono realmente

essere spesi. E neanche per la ricostru-

zione, poiché sono somme da destinare –

anche velocemente - alle aziende e alle

imprese che negli anni scorsi hanno la-

vorato ai cantieri e che ancora non ve-

dono ristoro.

Per accelerare il processo della rico-

struzione e chiuderla entro il 2018 – cosa

assolutamente possibile se ci dedicasse

con più attenzione – occorre che Frattura

ottenga dal governo nazionale l’autoriz-

zazione a poter spendere – immediata-

mente – l’intera somma destinata – per

legge – al Molise, così come accaduto in

altre realtà interessate da eventi calami-

tosi. Le ‘gentili concessioni’ che il go-

verno nazionale fa alla nostra regione

servono a ben poco: somme autorizzate

col contagocce! Se si dovesse procedere

così – svincolando 15 milioni di euro al-

l’anno – la ricostruzione terminerà tra 20

anni. Consiglio a Frattura – lo sto

facendo da tempi non sospetti – di

chiedere l’apertura di un tavolo

nazionale urgentissimo per ottenere

l’autorizzazione a spendere tutti i 346

milioni di euro, attribuiti al Molise –

voglio sottolinearlo - per legge e non

per gentile concessione. Tavolo che

serva a far comprendere che alla nostra

regione, attraverso la delibera Cipe, è

stato riconosciuto un diritto.

L’atto di oggi, annunciato da Frattura,

rientra nella normale amministrazione e

nella sfera degli atti burocratici neces-

sari e dovuti per dare continuità al la-

voro che il mio governo regionale ha

svolto in precedenza. Nulla di nuovo,

nulla di straordinario, nulla di cui

vantarsi: come sempre, d’altronde.

Zuccherificio come digestore di rifiuti?

CAMPOBASSO. A che titolo il gover-

natore consente, a chi porta in tribu-

nale la Regione Molise, di seguire il

riordino del sistema sanitario?

Che garanzia possono avere citta-

dini sui lavori portati avanti dal com-

missario se c’è il rischio di una

commistione pubblico privata dovuta

al ruolo del legale Di Pardo che in

qualità di professionista segue i ri-

corsi delle strutture molisane e sicu-

ramente non a titolo gratuito? Ma a

questo punto val la pena anche porsi

la domanda inversa: che garanzia pos-

sono avere le strutture private che si

rivolgono allo studio legale Di Pardo?

Sono mesi che chi di dovere evita ac-

curatamente di risponde a questa ep-

pure piovono nuovi ricorsi in Sanità.

Nuove richieste di annullamento di

nuovi decreti firmati dal commissario.

Vecchio sistema utilizzato. La notizia

è bella fresca: venerdì 29 novembre

2013, ossia ieri l’altro, l’avvocato che

siede ai tavoli istituzionali della Sa-

nità per fornire aiuto sul da farsi al

commissario ad acta Paolo di Laura

Frattura, ha presentato tre nuovi ri-

corsi al Tar Molise sui decreti firmati

proprio da Frattura. Di questi tre ri-

corsi due sono come rappresentante

della struttura sanitaria privata Neu-

romed di Pozzilli (della famiglia Patri-

ciello che governa in Regione con

Paolo Frattura), in uno invece rappre-

senta il centro radiologico Potito di

Campobasso.

I ricorsi che riguardano il Neuro-

med sono due. Nel 363 il legale Di

Pardo chiede al Tar Molise di annul-

lare il decreto del presidente della Re-

gione numero 15 del 27 giugno 2013

con cui Frattura, per l’appunto, ridu-

ceva i tetti di spesa 2012 per l’acqui-

sto di prestazioni specialistiche

ambulatoriali. Inoltre, sempre nello

stesso decreto, il commissario Frattura

prevede che le stesse strutture private

accreditate provvedano nel 2013 e

2014 “al lordo del ticket ed al lordo sia

della quota ricetta nazionale sia della

quota ricetta regionale” stabilendo

che “in caso di contenzioso, la Regione

Molise e la Asrem, per quanto di ri-

spettiva competenza, provvederanno

ad accantonare a valere sul limite di

spesa di branca di appartenenza

somme pari al fatturato, al netto dei

controlli, riconosciuti al centro nel-

l’esercizio precedente, fino alla defi-

nizione del contenzioso stesso”.

Nel ricorso 364 (per la struttura sa-

nitaria Potito) e il 365 (sempre per

Neuromed) Di Pardo, che di fatto

siede ai tavoli con Frattura per archi-

tettare la sanità molisana del futuro,

chiede l’annullamento del decreto di

Frattura numero 17 del 27 giugno

2013 con cui il presidente della Re-

gione e commissario ad acta ha rece-

pito il tariffario sulle remunerazioni

delle prestazioni di assistenza ospe-

daliera per acuti, di riabilitazione e

lungodegenza post acuzie e di assi-

stenza specialistica ambulatoriale. Re-

munerazioni che, secondo il decreto, si

applicano a partir dal 13 febbraio

2013. In pratica si tratta della ripropo-

sizione dello stesso ricorso discusso

sempre al Tar Molise il 19 settembre

2013. Allora però l’avvocato Di Pardo

rappresentava altri due istituti privati

(l’Istituto oftalmico pentro e il centro

di chirurgia ambulatoriale Francesco

Laurelli).

Allora come oggi il legale di Frattura

chiede di annullare il nomenclatore

tariffario regionale per i ricoveri

ospedalieri in Molise firmato appunto

da Frattura e dal sub commissario Ro-

sato. Secondo Di Pardo le cifre rimo-

dulate e aggiornate da Frattura non

vanno bene. Eppure lo stesso Frattura,

che si avvale di fatto della collabora-

zione del suo braccio destro Di Pardo

ai tavoli istituzionali, a luglio 2013 an-

nunciava: “Andiamo avanti con la po-

litica di risanamento della nostra

Sanità. Con la rimodulazione delle ta-

riffe oggi recuperiamo un ritardo pro-

tratto nel tempo”. Ma allora perché

l’avvocato che siede con lui ai tavoli

tecnici porta l’Asrem in tribunale?

Antonio Careca

Sanità nella bufera: il braccio destro del commissario riporta l’Asrem al TarL’avvocato che siede ai tavoli tecnici con Frattura presenta altri tre ricorsi contro le decisioni del suo presidente

Post sisma, le chiacchiere di Paolo Frattura

L'intervento

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CAMPOBASSO. Il Molise è fermo al palo ormai da

otto mesi. Anzi, si va verso il nono. Fino ad oggi l’unico

obiettivo raggiunto, aumento delle indennità dei consi-

glieri e dei fondi ai gruppi a parte, è stato la chiusura

della produzione alla Gam di Bojano dopo averne an-

nunciato il rilancio. Evidentemente questi stessi fatti

sono stati osservati anche dal segretario regionale non-

ché parlamentare del Pd Danilo Leva. “Il presidente

Frattura farebbe bene a concentrarsi di più sui pro-

blemi del Molise” ha infatti dichiarato l’onorevole Leva

nel corso della trasmissione televisiva “Conto alla rove-

scia” in onda su Teleregione Molise.

Certo la domanda riguardava la spinosa questione

delle primarie del partito dove Frattura è sceso in

campo capolista per Renzi portandosi dietro il sostegno

di un altro partito: l’Idv. Ma Danilo Leva nel suo com-

mento è stato lapidario e non ha lasciato spazio a inter-

pretazioni varie. Il messaggio lo ha mandato bello, forte

e chiaro richiamando Paolo Frattura a svolgere corret-

tamente il ruolo per il quale è stato scelto dallo stesso

Leva e messo a sedere (senza voti propri viste le prove

di candidatura sul proporzionale) sulla poltrona di pre-

sidente della Giunta. Confidando, probabilmente, in ca-

pacità amministrative occulte che ad oggi nessuno è in

grado di poter giudicare visto l’immobilismo ammini-

strativo. Ma Frattura non replica a Danilo Leva. Segno

che ha perso la parola? Non sa cosa rispondere ad un

commento concreto che proviene proprio dal segretario

regionale che dal primo momento, insieme al senatore

Ruta (che tra l’altro cerca da buon democristiano di ce-

lare la realtà per non infuocare maggiormente gli

animi) hanno spalancato una carriera politica ad un im-

prenditore il cui unico merito è stato quello di aver ab-

bandonato il centrodestra portandosi dietro tutti coloro

che hanno mandato in rovina il Molise circondando in

passato Michele Iorio?

giorug

TAagliolto

31 dicembre 2013

Il segretario regionale del partito evidenzia l’immobilismo del presidente della Giunta

Paolo di Laura Frattura, candidandosi

alle primarie del Pd certo dell’appoggio

dell’Idv, ha fatto qualcosa di aberrante: ha

praticamente dimostrato ai tesserati del

suo partito che è inutile spendere soldi

per iscriversi al grande Pd.

Perché le scelte che consegnano la guida

del partito a Tizio o a Caio le si fanno dal-

l’esterno. Però per Frattura bisogna sfer-

rare una lancia a favore: a consentirgli di

mettere in ridicolo il Pd Molise è stato

proprio il Pd nazionale che, affermando le

primarie aperte a tutti anche per la scelta

del segretario nazionale e di tutti i mem-

bri dell’assemblea, ha reso queste mini

elezioni una vera e propria farsa. Perché

mai un iscritto al partito, che ha fede in

quel partito, deve vedersi sottratto il po-

tere decisionale (dato dalle urne delle pri-

marie) da chi in quel partito non crede,

tanto da iscriversi nell’Italia dei Valori o

altrove? Così il Molise si ritrova un tal An-

tonio Di Pietro, uomo politicamente dece-

duto per volontà degli elettori, che venerdì

prossimo sarà in Molise per sostenere

Frattura collegato con Renzi.

Per cui questa o è una dimostrazione di

debolezza del governatore (che nel suo

partito conta quanto l’otto di bastoni, il

che non sarebbe una meraviglia visto che

con il Pd il buon Frattura non ha mai nulla

di convergente) e quindi ha bisogno di ap-

poggiarsi ad altri perdenti (l’Idv) per ten-

tare di fare numero e battere invece chi il

Pd lo ha fatto nascere e crescere, oppure è

un tentativo per delegittimare i militanti

del Partito Democratico che si vedono sof-

fiare da sotto il naso la loro sincera e spon-

tanea volontà di partecipare alle scelte ti-

rando fuori anche i soldi per pagare le

tessere.

Per cui la domanda è d’obbligo: ma vista

la sinergia di pensieri, perché Frattura

non si è candidato nella defunta Italia dei

Valori? O forse Tonino Di Pietro sta cer-

cando di riconquistare la scena nazionale

saltando sul carro del vincitore (in Italia

vincerà Renzi, forse, ma il Molise è storia

a parte) utilizzando dal basso la debole

posizione del suo delfino Frattura? E so-

prattutto, quale sarà la scelta conseguen-

ziale di Roberto Ruta? Perché una cosa è

certa: in Molise Cuperlo, sostenuto dal se-

natore, dall’onorevole Leva, dagli assessori

Scarabeo e Petraroia e dal capogruppo To-

taro, ha già dimostrato di poter asfaltare

Renzi.

Giovanna Ruggiero

Rottura nel Pd, Leva a Frattura:dovresti pensare ai problemi del Molise

Primarie: un voto inquinatoInutile tesserarsi nel Partito Democratico se le scelte le fa l’Idv e il governatore palesa la sua fragilità

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La “stalla” di Ruta e della Granarolo sta

mostrando, con il silenzio e con le urla nei

consigli comunali aperti, che i protagoni-

sti, come i comprimari, sono sempre gli

stessi.

Affamati di soldi e di potere, accecati

dall'odio per la terra che dicono di amare,

nel momento in cui la regalano, la sven-

dono, la distruggono o la usano e abusano

per i loro miseri interessi.

Non hanno un domani da regalare per-

ché il domani per loro è già nel passato.

Così è stato anche per quelli che hanno

portato le chimiche nel Molise, aperto alle

discariche, turbogas, centrali di biogas o

biomasse, pale eoliche selvagge, pannelli

solari a terra, ed altre fonti di affari.

In questo senso uguali, tutti uguali pur-

troppo, legati insieme dal silenzio, non im-

porta la bandiera che sventolano, la tunica

che vestono o la tessera che hanno in

tasca. Una cosa è certa, questa “stalla”, nel

momento in cui riusciranno a farla, sarà

marchiata di bandiere soprattutto di cen-

tro e, anche, di “sinistra”.

La "sinistra" del silenzio, che sposa la

globalizzazione e il pensiero delle multi-

nazionali. Quella "sinistra" che mostra

con sfacciataggine il volto di quelli che

pensano solo al denaro, al profitto per il

profitto o al potere.

Quella stessa "sinistra" che ha la pre-

sunzione di pensare che i veri uomini e le

vere donne di sinistra abbiano dimenti-

cato cosa significhi identificarsi nel "rosso

" .

Essere di sinistra per i veri uomini e

le vere donne di sinistra è avere

un’avversione istintiva per l’in-

giustizia e lo sfruttamento,

un’affinità elettiva con la de-

mocrazia diretta, un’empatia

morale per la dignità delle

altre persone; è essere con-

sapevoli che la crisi ecolo-

gica e le minacce arrecate

alla biosfera richiedono un

cambiamento economico e

sociale radicale

Solo chi si presenta con la

propria faccia e il proprio pen-

siero è da credere, se dice di es-

sere di sinistra.

Comitato “No stalla,

Sì Molise Bene Comune”

La "sinistra"

CAMPOBASSO. Il consigliere regionale di Progetto

Molise, Nicola Eugenio Romagnuolo, ha presentato

come primo firmatario una proposta di ordine del

giorno che impegna il Presidente della Giunta regio-

nale, Paolo Di Laura Frattura, "a sostenere economica-

mente i nuclei familiari sgomberati dalla prima

abitazione dichiarata inagibile a causa del terremoto

del 2002, per la quale, senza la loro responsabilità, non

risulta ancora completato l’iter di riparazione o di ri-

costruzione".

Dal 30 aprile 2012, termine dello stato di criticità

sono diverse le persone che vivono in affitto e non ri-

cevono più il contributo per l'autonoma sistemazione.

Alla condizione abitativa provvisoria e ai relativi disagi

si aggiunge una spesa mensile che va a incidere sui

redditi delle famiglie o di chi vive solo. Si pensi, ad

esempio, a un anziano che percepisce una pensione al

minimo e si ritrova senza una casa e con l'affitto da pa-

gare.

"A tal proposito, nella precedente legislatura avevo

presentato una proposta di Legge regionale relativa

proprio alle misure a favore dei nuclei familiari sgom-

berati dalla prima abitazione e tuttora costretti in si-

tuazione di alloggio precario o provvisorio a seguito

degli eventi sismici. A causa dell’interruzione della le-

gislatura, questo provvedimento non è arrivato alla di-

scussione in Consiglio regionale ma i problemi

economici per i nuclei familiari continuano a sussi-

stere"

Ovviamente bisognerà stabilire dei parametri per

definire quali sono le reali situazioni di disagio conse-

guenti ad esempio, a ritardi nella presentazione dei

progetti o ad altre procedure, verificando in sostanza

quali sono i casi non addebitabili alla responsabilità

dirette dei cittadini e che dovranno essere dimostrati

anche con un regolare contratto di locazione.

"Si tratta di un intervento necessario – conclude Ro-

magnuolo – per alleviare, per quanto possibile, una

condizione di disagio e precarietà alle famiglie che

dopo undici anni vivono ancora in abitazioni provviso-

rie e sono costrette a pagare l'affitto in attesa di poter

rientrare nelle case danneggiate dal terremoto. Con-

fido nella sensibilità e nella condivisione da parte del

Presidente Frattura e di tutti i consiglieri".

4 TAagliolto1 dicembre 2013

Il consigliere Romagnuolo invita Frattura ad intervenire in diversi casi aperti

"Post sisma, un aiuto alle famiglie in affitto"

"In Regionetagliare i privilegi"Il segretario del Pd, Pietro Maio, incalza i suoi a tagliare le spese superflue

CAMPOBASSO. Pietro Maio, della Federa-

zione Pd Medio Molise, torna ad incalzare i

vertici regionali e quindi il suo stesso partito:

“Nel mentre il 20% delle famiglie è costretta

a vivere sotto la soglia di povertà e gran

parte di settori economici importanti come il

commercio, l’edilizia e l’agricoltura sono alle

prese con una crisi tristissima, la Regione

Molise è tenuta ad accelerare le riforme isti-

tuzionali ed il riordino amministrativo degli

enti sub – regionali, agenzie, consorzi e so-

cietà partecipate. Vanno approntate ed ap-

provate leggi che sopprimano o accorpano

questi Enti, eliminano i Consigli di Ammini-

strazione e presidenze, riducano le spese e

permettano alla Regione di risparmiare

fondi pubblici da destinare per finalità so-

ciali e per il lavoro dei giovani. “I costi della

politica – precisa Maio – vanno ridotti e ta-

gliati con atti immediati e concreti che ri-

spettino gli impegni assunti con gli elettori e

con i cittadini. Ogni ritardo su questi temi

non sarebbe compreso dalla popolazione e

creerebbe un divario rischioso per la demo-

crazia tra istituzioni e cittadini con gravi

conseguenze di destabilizzazione, confu-

sione amministrativa e caos, del tutto inutile

per la materiale soluzione ai problemi dei la-

voratori e delle imprese”.

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Niro snobba Mastella ed evita la sfiducia

CASERTA. Mastella aderisce a Forza Italia. Nulla di

strano dal momento che l’eurodeputato ricopre tale ruolo

non perché eletto nella sua Udeur ma nel Pdl. Così, in

vista della candidatura per il 2014, Mastella rimane dov’è:

con Silvio Berlusconi. L’Udeur resta in vita: in Molise e a

Ceppaloni. Ma nel resto del mondo non esiste più. Tanto

che persino Lady Mastella, Sandra Lonardo, nella Re-

gione Campania ha lasciato il gruppo Udeur per aderire

a Forza Italia. E non l’unica ad aver fatto questa scelta.

Chi resta nell’Udeur, ormai partito di provincia, è Vin-

cenzo Niro. Il presidente del Consiglio regionale del Mo-

lise ha anticipato il convegno del suo leader Mastella.

L’altra sera a Campobasso ha convocato i suoi per an-

nunciare: io resto nell’Udeur. Soprattutto perché seguire

Mastella comporterebbe per Niro la sfiducia della sua

maggioranza. Soprattutto da parte del partito artefice

della sua elezione al vertice di Palazzo Moffa: il Pd.

Ma il mondo è strano. Se Niro in Molise fa il presidente

del Consiglio grazie al Pd e ai danni di Vincenzo Cotu-

gno, cognato di Aldo Patriciello, al convegno di Mastella

in prima fila c’era proprio l’eurodeputato di Pozzilli. In-

fatti al Crown Plaza di Caserta, a prendere la parola,

prima del gran finale di Nitto Palma, è stato proprio Aldo

Patriciello seduto al fianco del senatore Carlo Sarro, com-

missario del Pdl in Molise. Tornando ai misteri molisani,

da fonti ufficiose si apprende che Vincenzo Niro ultima-

mente si è recato a Roma per parlare con l’onorevole

Quagliariello del Nuovo centrodestra. Il punto di riferi-

mento politico del senatore Ulisse Di Giacomo, per in-

tenderci. Cosa si siano detti resta un’incognita tutta da

vivere.

gr

TAaglio

lto5

1 dicembre 2013

Alcuni (e non sono pochi) ritengono

che l'integrazione dei Rom nel contesto

sociale sia un'utopia; altri, al contrario,

ritengono sia possibile, e a sostegno

della loro convinzione citano esempi

pratici. Annosa questione sociale, cultu-

rale e antropologica. Con risultati che

ancora non danno una risposta univoca

all'interrogativo se l’integrazione sia

possibile o meno. Tant'è che se ne di-

scute, e il tasto è sempre lo stesso: utopia

o realtà? Il Molise è terra controversa,

avendo nel proprio contesto sociale

esempi di integrazione (a Isernia e a S.

Croce di Magliano), ma anche esempi

contrari.

Di fronte al dato di cronaca che se-

gnala (purtroppo) una crescente intolle-

ranza nei confronti dei Rom, della loro

diversità, e del loro stile di vita che tra-

duce una cultura minoritaria e il corredo

di pratiche, quale l'accattonaggio, non

sempre gradito e/o tollerato, si fa largo

la sensibilità del mondo del volontariato

deciso a creare le condizioni (soprattutto

culturali) che dovrebbero favorire e non

ostacolare il percorso d'integrazione di

questo popolo, senza comprometterne

l'identità. Si tratta di un percorso diffi-

cile e, come accennavamo, controverso.

La persistenza di reciproche sfiducie

certo non aiuta la soluzione del pro-

blema. Ma intanto è importante non de-

mordere. La discussione e il confronto

sono elementi che aiutano a conoscere

e a capire meglio ciò che unisce e ciò che

separa. La condizione dei Rom nel Mo-

lise può essere presa e considerata una

buona occasione per approfondire i di-

versi aspetti della questione avendo,

come abbiamo fatto cenno, distribuiti sul

nostro territorio esempi di stanzialità e

di progressiva integrazione, e situazioni

di segno contrario. L'insieme dei pro-

blemi e la loro natura socio-culturale

hanno formato spesso la piattaforma di

confronti e convegni per mettere a con-

fronto esperienze e testimonianze. A tal

proposito ricordiamo non a caso il con-

vegno organizzato dal Centro di ascolto

della Caritas e dall'Associazione di vo-

lontariato Scuola e Famiglia, al quale

non fecero mancare il loro sostegno la

Regione Molise, il Comune di Campo-

basso, il Comune di S. Croce di Magliano

e, aspetto significativo, l'Opera nomadi

nazionale e la Cooperativa sociale "Pre-

senza Rom".

Fu confronto vero, animato dal presi-

dente dell'Opera nomadi nazionale,

Massimo Converso, e dalla proiezione

del cortometraggio "Papù" realizzato da

Giorgio Ginori per Rai Tre. Ci fu la con-

statazione che molti aspetti del pro-

blema dell'integrazione sono risolti, ma

molto resta ancora da fare perdurando

la diffidenza e, soprattutto, la difficoltà a

creare condizioni oggettive per renderla

praticabile (lavoro e abitazioni). Un pe-

daggio che allo stato delle cose paga in

particolare Campobasso.

Dardo

Il presidente del Consiglio non partecipa al passaggio del suo leader in Forza Italia.Al suo posto era in prima fila l’eurodeputato molisano Aldo Patriciello, intanto l’Udeur sopravvive solo in Molise e a Ceppaloni

L'integrazione del popolo Romnel Molise è una questione aperta

Perdura la difficoltà a creare condizioni oggettive (lavoro

e abitazioni) per rendere l’integrazione irreversibile: un pedaggio

che allo stato delle cose paga in particolare Campobasso

Page 6: 1 dicembre 2013

CAMPOBASSO. Ottimo successo

per l’UGL – Igiene Ambientale

alle elezioni delle R.S.U. della

S.E.A. S.p.a. di Campobasso,

azienda che svolge servizi inte-

grati di igiene urbana e tratta-

mento rifiuti”. Lo comunica il

Dirigente sindacale dell’UGL di

Campobasso Giuseppe De Luca,

aggiungendo che: “la nostra Or-

ganizzazione, ha conquistato, con

il 32,35% sui voti validi un seggio

sui tre da assegnare, ottenendo

l’elezione a Rsu di Cristian Lupi-

cino”.

“ Si tratta di un confortante risul-

tato – spiega De Luca – che con-

ferma il grande impegno del

Sindacato, che è sempre al fianco

di chi lavora. Solo in questo modo,

infatti, possiamo tutelare i diritti

di tutti i lavoratori. Questo risul-

tato conferma la

crescita dell’UGL

sul territorio e di-

mostra altresì

quanta fiducia le

lavoratrici e i lavo-

ratori hanno ripo-

sto e continuano a

riporre nella nostra

Organizzaz ione

Sindacale".

CAMPOBASSO. Alcuni ladri, in-

fatti, hanno fatto irruzione in-

torno alle tre del mattino in una

villa (con annesso oleificio)

della periferia campobassana,

precisamente in contrada Ru-

viato. I proprietari, udendo

degli strano rumori, hanno

chiamato il 113 recatosi sul

posto con una volante. I malvi-

venti, già dileguatisi dopo aver

messo a segno il colpo, sono

stati intercettati dalla volante

ma, dopo un breve insegui-

mento, i ladri hanno abbando-

nato l’auto su cui viaggiavano –

un’Alfa Romeo 166 risultata ru-

bata in provincia di Roma – fug-

gendo a piedi nelle vicine

campagne. Il proprietario della

villa denuncia la scomparsa di

30.000 euro in contanti (possi-

bile ricavato della vendita del-

l’olio) oltre a gioielli ed oggetti

d’oro. I ladri, infatti, durante la

fuga a piedi non hanno “rinun-

ciato” alla grossa refurtiva.

Qualche ora dopo, in una zona

adiacente in quella in cui è stata

ritrovata l’auto dei malviventi, è

stato segnalato un furto di un

veicolo. Si pensa che gli stessi

autori del primo colpo si siano

impossessati di una nuova vet-

tura proseguendo così la pro-

pria fuga. Indagini in corso.

Il consigliere comunale Michele

Ambrosio ha preso il toro per le

corna e vuole abbatterlo. Cioè

vuole tentare di chiarire una

volta per tutte le condizioni di di-

sagio dei viaggiatori molisani che

utilizzano il collegamento ferro-

viario con Roma e con Napoli.

Per arrivare allo scopo è inten-

zionato a portare l’argomento in

consiglio comunale perché l’as-

semblea si faccia promotrice di

una pressante azione nei ri-

guardi di Trenitalia e della Re-

gione Molise, costringendole a

tirare fuori il contratto di servi-

zio e le clausole che lo sorreg-

gono che, a quanto pare, si

volgono sempre a vantaggio della

società ferroviaria. Di una cosa

siamo certi, senza leggere il con-

tratto e le clausole. Siamo certi

che la Regione Molise non ha

mai posto in essere un meccani-

smo di controllo tale da tenere

sotto pressione Trenitalia, né di

sanzionarla per gli innumerevoli,

insopportabili, ingiustificabili

“accidenti” che si verificano nel

corso dell’esercizio. Alcuni dis-

servizi quali le carrozze sporche,

le porte che non funzionano e i

guasti alle motrici sono diventati

endemici, rischio che si corre

anche coi ritardi mai giustificati

ai passeggeri e con la soppres-

sione di corse. Il che diventa una

condizione insopportabile se

posta in relazione ai servizi e alle

condizioni di cui godono i viag-

giatori delle altre regioni italiane.

Proprio questa differenza di trat-

tamento lascia pensare che la

Regione Molise non è stata ca-

pace e tutt’ora si mostra inca-

pace di tutelare adeguatamente i

propri interessi e quelli del-

l’utenza. Ad esempio, ha mai ap-

plicato penali a carico di

Trenitalia? Per capire, la Regione

Toscana – hanno riferito le cro-

nache nazionali – per gli stessi

accidenti che capitano ai viaggia-

tori molisani ha imposto a Treni-

talia di pagare una penale di

oltre 600mila euro. Quindi c’è un

modo nelle cose. Soprattutto nei

controlli. Ancora la Regione To-

scana, infatti, nel corso del 2012

ha inviato sui treni, nella fun-

zione di controllo, 145 ispettori i

quali a loro volta hanno verbaliz-

zato e sottoscritto ben 14.263

verbali. L’assessore regionale

Pierpaolo Nagni ha tutti gli ele-

menti, crediamo, per fare un raf-

fronto e per comportarsi di

conseguenza, nonostante dob-

biamo patire lo stato oggettivo di

soggezione per essere il Molise

una regione a basso tasso di

competitività e autorevolezza. In

altri termini, Trenitalia gode e

godrà sempre di una posizione di

vantaggio non potendo, allo stato

delle cose, la Regione denunciare

il contratto di servizio per sosti-

tuirlo con un altro vettore. La

sortita del consigliere Ambrosio

riassume un andazzo che dura

da anni e da anni puntualmente

si manifesta con la protesta e la

indignazione dei passeggeri che

quotidianamente soffrono dei ri-

tardi, del sovraffollamento e dei

disagi della percorrenza, nonché

le autocommiserazioni, i comu-

nicati di circostanza e le lettere a

Trenitalia da parte dell’assesso-

rato ai Trasporti, che però la-

sciano il tempo che trovano. Da

qui l’invito perentorio di Ambro-

sio a Nagni di adoperarsi in

modo deciso, operativo e risolu-

tivo, non ché al presidente, agli

assessori e ai consiglieri regio-

nali a viaggiare (non solo in Mi-

nuetto) da Campobasso a Roma

e viceversa, come comuni mor-

tali.

Dardo

61 dicembre 2013 Campobasso

Dopo l’ennesimo ritardo sulla tabella di marcia.

Furto da 30mila euro in un oleificio“Eccellente risultatoper l’Ugl alla Sea”

Invito al presidente, agli assessori e ai consiglieri regionali a viaggiare (non solo in Minuetto) da Campobasso a Roma e viceversa, da comuni mortali

A Campobasso, in contrada Ruviato, ignoti portano via l'incasso e sfuggono alla Polizia

L'elezione di Cristian Lupicino ritenuta positiva dal sindacato

Ambrosio contro Nagni per le gravi insufficienze del collegamento ferroviario con Roma e Napoli

Page 7: 1 dicembre 2013

Il Consiglio ha approvato con

ventuno voti favorevoli l’asse-

stamento di Bilancio cioè la ve-

rifica generale di tutte le voci di

entrata e di spesa necessaria

per il mantenimento del pareg-

gio del documento contabile.

L’analisi riguardante la varia-

zione di assestamento generale

non può prescindere da una

serie di norme introdotte ulti-

mamente che però, alla fine,

non hanno pregiudicato i risul-

tati della gestione. Nell’assesta-

mento è stata prevista una cifra

consistente pari a un milione e

300mila euro che serviranno a

garantire maggiore servizi per i

cittadini, borse lavoro e inter-

venti di manutenzione stradale.

L’amministrazione non ha di-

menticato nè la cultura met-

tendo in conto circa cinquemila

euro né il Natale prevedendo

20mila euro per l’organizza-

zione degli eventi natalizi.

Gli accertamenti e gli impegni

si presentano in linea con le

previsioni, così come il grado di

realizzazione dei programmi e il

rispetto dei vincoli dettati dal

patto di stabilità interno. L’ana-

lisi delle variazioni di entrata di

maggior rilievo riguardano il

fondo di solidarietà comunale, il

contributo minor gettito Imu del

2013, il contributo compensativo

Imu degli immobili comunali, il

recupero di somme da altri enti

del settore pubblico e l’antici-

pazione di liquidità da parte

Cassa depositi e prestitii. Con

riferimento ad altri tipi di en-

trate invece sostanzialmente si

riconfermano gli stanziamenti

previsti in sede di bilancio,

mentre lievi scostamenti nega-

tivi sono frutto di un adegua-

mento delle previsioni sulla

base di analisi, di concerto con i

responsabili dei servizi, riferite

al trend degli accertamenti e al-

l’evoluzione degli incassi anche

con riferimento all’andamento

degli anni precedenti che, ad

ogni modo, risultano ampia-

mente compensati dalle mag-

giori entrate e sopravvenienze

attive effettivamente registrate

nel corso dell’esercizio.

L’analisi delle variazioni di

spesa sono legate, in primis, alla

variazione dell’aliquota Iva che

dal primo ottobre è passata dal

21 al 22%.

E’ stato quindi necessario da

parte delle strutture responsa-

bili della gestione dei vari ser-

vizi, l’adeguamento degli

importi contrattuali per forni-

ture e prestazioni, sia per l’ul-

timo trimestre dell’anno in

corso che per il 2014 e 2015.

Sono stati rimodulati anche i

proventi derivanti dalle san-

zioni amministrative e alle vio-

lazioni al codice della strada in

virtù della maggiore previsione

di entrata presumibilmente ac-

certabile a tutto l’esercizio in

corso. Non sono stati rilevati

particolari scostamenti sul

fronte delle entrate tranne che

per un aumento delle previsioni

relative ai proventi derivanti da

alienazioni di beni patrimoniali

per 40mila euro e una maggior

previsione relativa alle mone-

tizzazioni per 65mila. Tali mag-

giori disponibilità hanno

consentito la copertura finan-

ziaria di due debiti fuori bilan-

cio a valere sulla spesa in conto

capitale, nonché una serie di in-

terventi urgenti di importo infe-

riore ai centomila euro resisi

necessari nel corso della ge-

stione.

L’assessore alle Finanza Do-

nato Toma ha tenuto ad eviden-

ziare il consolidamento della

spesa corrente precisando come

la parte più consistente del Bi-

lancio pluriennale riguardi il

programma triennale delle

opere pubbliche 2013/2015. Per

quest’anno l’importo è di 31 mi-

lioni 343mila euro, 21 milioni

650mila euro per il 2014 e 12

milioni 24mila euro per il 2015

ma, ovviamente, saranno avviati

solo gli interventi compatibili

con il patto di stabilità.

Il Consiglio Comunale ha approvato

oggi la conferma per il 2013 delle Tariffe

Tarsu già in vigore per il 2012.

“Quindi a Campodipietra niente

TARES e niente aumento della tassa-

zione per i contribuenti”. E’ quanto ha

precisato il Sindaco, Gianluca Cefaratti,

durante il Consiglio Comunale che si è

tenuto oggi pomeriggio. “Come giunta

Comunale, abbiamo aspettato il più pos-

sibile prima di applicare in modo defini-

tivo la nuova norma sulla Tares che negli

ultimi mesi è stata oggetto di continue

modifiche da parte dello Stato. Oggi

posso affermare, con assolta convin-

zione, che è stata una decisione di buon

senso che ci ha consentito, considerato

che la norma statale ne ha dato la possi-

bilità – di non applicare i parametri della

nuova legge Tares. Abbiamo così evitato

di dover raddoppiare o addirittura tripli-

care, come accaduto in tanti comuni, la

tassazione per i nostri cittadini.

Entro il 16 dicembre i cittadini riceve-

ranno la terza rata da pagare. Sommando

tale rata a quanto già versato nel mese di

settembre e ottobre l’importo a carico

dei contribuenti sarà perfettamente

identico a quanto pagato lo scorso anno.

Ovviamente a ciò andrà aggiunta la

quota erariale pari a 0,30 euro/mq do-

vuta allo Stato che, purtroppo, resta a ca-

rico dei cittadini.

Un ulteriore provvedimento adottato

in Consiglio Comunale riguarda la modi-

fica del regolamento dell’IMU relativa-

mente alle prime abitazioni concesse in

comodato d’uso gratuito dai genitori ai

figli. Con questa modifica l’Amministra-

zione ha deciso di avvalersi della facoltà

attribuita ai Comuni di equiparare al-

l’abitazione principale le unità immobi-

liari concesse in comodato d’uso gratuito

ai parenti in linea retta di primo grado

che le utilizzano come abitazione princi-

pale. Finora queste abitazioni venivano

considerate come seconde case, con re-

lativo salasso Imu da versare.

Contestualmente restano invariate le

aliquote del 4 per mille per le prime abi-

tazioni (A/1, A/8, A/9) e del è 7,6 per

mille per gli altri fabbricati. Anche per

l’IMU quindi nessun aumento, le ali-

quote anche per il 2013 restano invariate

e restano pari al minimo stabilito dallo

Stato. Infine, conclude il Sindaco Cefa-

ratti, l’Amministrazione Comunale ha

lasciato invariato anche le altre tariffe

relative al servizio idrico, al servizio lam-

pade votive, al trasporto scolastico.

Ampia soddisfazione da parte del Sin-

daco Cefaratti per l’azione amministra-

tiva svolta durante l’anno che ha

consentito di lasciare invariate tutte le

tariffe e di non incidere così sulle tasche

dei cittadini.

71 dicembre 2013Campobasso

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aumento delle tariffe TARSU

Il documento contabile passa con ventuno voti:più soldi per i servizi ai cittadini e anche ventimila euro per gli eventi natalizi

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Page 9: 1 dicembre 2013

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Page 11: 1 dicembre 2013

AGNONE. Parco Archeologico

dell’Alto Sannio. Un progetto che

è stato illustrato ad Agnone al

Teatro Italo Argentino e che ha

riscontrato un grande interesse.

Ne è convinto l’On. Aldo Patri-

ciello secondo cui “risulta essere

uno dei progetti che, per il Molise

e il vicino Abruzzo, può avere una

straordinaria portata in fatto di

sviluppo dei territori interessati.

Il progetto del Parco Archeolo-

gico interregionale nasce al fine

di unire le forze per mettere in

rete il patrimonio comune san-

nita di cui ciascuno dei comuni

coinvolti dispone. L’Obiettivo è

salvaguardare in maniera omo-

genea un patrimonio che non

può essere separato in virtù degli

attuali vincoli geografici e suddi-

visioni amministrative imposte a

livello provinciale, che possa di-

ventare un efficace strumento al

servizio della divulgazione e della

didattica dell’eredità sannita.

La creazione di un network

culturale di matrice sannita - me-

diante la costruzione di strutture

comuni di accesso alle varie aree,

di sale multimediali, di laboratori

per i ricercatori e atelier di ar-

cheologia sperimentale - per-

metterebbe la creazione di un

percorso didattico di straordina-

ria unicità che porterebbe un ri-

torno territoriale di profonda im-

portanza. Investire nella cultura

- ha poi sottolineato Patriciello

nel corso dell’incontro - rappre-

senta mai come in questo mo-

mento un elemento dal quale il

nostro Paese non può e non deve

prescindere. In effetti, se parago-

nata agli altri settori dell’econo-

mia, la cultura ha un’ulteriore di-

mensione non soltanto perché

crea ricchezza, ma contribuisce

anche all’integrazione sociale e

all’orgoglio dell’appartenere ad

una comunità storica. La cultura

è anche uno strumento potente

per comunicare valori e promuo-

vere obiettivi di interesse pub-

blico e, quando questo accade, la

cultura diviene la strada maestra

lungo la quale si creano nuove

ricchezze. La conoscenza rappre-

senta dunque la risorsa strate-

gica su cui si gioca la capacità dei

sistemi di innovarsi e moderniz-

zarsi. Il futuro sarà sempre più

segnato dalla produzione, accu-

mulazione, circolazione e valo-

rizzazione della conoscenza. Ciò

che conterà sarà la capacità di

utilizzare le proprie basi di co-

noscenza, in genere costruite su

un ambito locale caratteristico,

per creare competenze distintive

in grado di entrare nelle reti di

formazione della conoscenza glo-

bale. Le Regioni Molise e

Abruzzo, ricche di poli culturali di

attrazione devono pertanto inve-

stire con convinzione in questa

iniziativa come in altre in ambito

culturale al fine di concorrere

alla trasformazione della Cultura

in un fattore di ripresa econo-

mica. L’Industria Culturale può e

deve essere ampliato fino a costi-

tuire un caposaldo per il rilancio

dell'Economia. Comparto che

deve essere sostenuto dalle Isti-

tuzioni e non può essere lasciato

esclusivamente ad iniziative di

carattere prevalentemente asso-

ciazionistico, spesso estempora-

nee, che non possono essere in

grado di attrarre e giustificare in-

vestimenti adeguati dal mondo

delle imprese. Alla luce di questa

evidenza è possibile e necessario

superare i limiti, le restrizioni e le

ambiguità alimentate dal pregiu-

dizio ideologico secondo il quale,

ancora, tradizionalmente, Cultura

e Profitto non possano coesistere,

anzi, si elidono a vicenda. Se le

energie e le straordinarie risorse

culturali presenti nei nostri terri-

tori saranno adeguatamente sol-

lecitate, coordinate ed utiliz-

zate, potremo essere

protagonisti della concre-

tizzazione di una stra-

ordinaria inizia-

tiva”.

SAN PIETRO AVELLANA. Con decreto n. 160 del 29 novem-

bre 2013, il Presidente del Tar Molise ha accolto la domanda

cautelare monocratica proposta dall’associazione micologica

tartufai abruzzesi (A.M.T.A.) sospendendo, in via provvisoria,

l’ordinanza del Sindaco di San Pietro Avellana n. 12 dell’ottobre

scorso che aveva disposto il divieto di accesso e di transito su al-

cune strade del territorio comunale per i non residenti.

In particolare, si tratta delle arterie viarie di accesso alle zone

a maggior vocazione tartufigena, la cui raggiungibilità sarebbe

appunto stata preclusa ai non residenti, così determinando una

ingiusta discriminazione ai danni dei cavatori dei comuni limi-

trofi. L’associazione ricorrente, rappresentata e difesa dall’av-

vocato Massimo Romano, aveva sostenuto l’illegittimità del di-

vieto, in quanto motivato su presupposti illogici e contraddittori,

creando una disparità di trattamento tra residenti e non resi-

denti. Tale discriminazione ha prodotto un grave pregiudizio ai

ricorrenti, non soltanto dal punto di vista economico. Il rischio

ulteriore, infatti, sarebbe stato l’effetto emulazione da parte de-

gli altri comuni: ossia la tentazione di creare, sulla falsa riga del

comune avellanese, barriere territoriali all’accesso ai boschi,

ciò che non sarebbe soltanto illegittimo ma anche profonda-

mente ingiusto. Il Presidente del Tar Molise ha ritenuto che il

ricorso presentato dall’avv. Massimo Romano fosse assistito sia

dal requisito del fumus boni juris, sia dalle condizioni di estrema

gravità ed urgenza richieste dalla legge per la concessione di

tale tutela provvisoria, fissando la camera di consiglio per il

prossimo mese di gennaio. La stagione del “bianco” (che a norma

del calendario regionale durerà fino al 15 gennaio) è dunque

salva. Per questo i cavatori ricorrenti hanno espresso soddi-

sfazione, ribadendo la piena disponibilità ad offrire ogni colla-

borazione a tutte le istituzioni al fine di contribuire a tutelare

l’ambiente, il sottobosco e le condizioni morfologiche del terri-

torio per la migliore salvaguardia del prezioso tubero.

ISERNIA. La Rappresentanza

Sindacale Unitaria della Provin-

cia di Isernia interviene sulla

questione dei tagli alle retribu-

zioni dei dirigenti. Infatti con

recente delibera, la Giunta, ha

inserito il taglio del 30% per il

Segretario Generale e per i Diri-

genti ed il taglio nella misura del

20% della retribuzione accessoria

del personale. Nella stessa deli-

bera viene poi riportato che il ta-

glio per gli amministratori è li-

mitato al 20% delle sole

retribuzioni di novembre e di-

cembre 2013 e non su base an-

nua, come richiesto dalla scri-

vente RSU e dalle OO.SS.

Territoriali. Gli

sbandierati tagli

della classe

politica di

questo Ente riportati ormai gior-

nalmente sia sui quotidiani sia

con interviste televisive ammon-

tano alla considerevole cifra di

€. 11.623,55 (IRAP compresa) del

tutto irrisori e insufficienti a

fronte delle loro oggettive re-

sponsabilità ed a fronte del taglio

ai Dirigenti ed al Segretario Ge-

nerale per € 30.575,59 ed ai Di-

pendenti per € 111.661,20 oltre

all’azzeramento del monte stra-

ordinario del secondo semestre

del c.a. per € 52.439,81 e quindi

per un totale in capo agli stessi

di € 164.101,01. Alla luce di

quanto esposto è evidente che i

Dipendenti ed i Dirigenti,

unitamente al

Segretario

Generale,

con il

loro contributo, salvaguardano

l’equilibrio di bilancio dell’ente e

che come al solito la casta non

intende rinunciare ai suoi privi-

legi, in barba ai problemi cau-

sati da essa stessa!! Vale la pena

di ricordare che la grave situa-

zione economico-finanziaria era

nota già da tempo ma che nes-

suno dei Sigg.ri Amministratori

ha esperito la necessaria azione

di risanamento salvo qualche

goccia nel mare usata da para-

vento e/o da spot pubblicitario.

Questa RSU, nel riconoscere il

contributo dei Sigg. Dirigenti, in-

vita i sigg.ri amministratori di

questo ente ad adoperarsi con

fattiva sollecitudine alla ridu-

zione delle proprie indennità,

nella misura richiesta o quanto-

meno alla rinuncia dell’intera in-

dennita’ dei mesi di novembre e

dicembre 2013. Se tale istanza

non verrà accolta, sarà impossi-

bile per la scrivente, assumersi,

davanti al personale, la respon-

sabilità della firma dell’accordo.

Questa RSU, con il presente co-

municato, spera di aver chiarito

DEFINITIVAMENTE ed INE-

QUIVOCABILMENTE la sua po-

sizione sulla vicenda de quo.

111 dicembre 2013Isernia

Nessun divieto per

le strade “tartufigene”“Tagli ai dirigenti ma anche per la Casta” Il Tar boccia l'ordinanza

del sindaco di San Pietro Avellana

Soddisfazione dei cavatori di tartufo La Rsu della Provincia di Isernia interviene sulle disposizioni adottate dalla Giunta

“Parco del Sannio, opportunità importante”Per l'eurodeputato, Aldo Patriciello, il progetto è da sostenere

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TERMOLI - Conferenza stampa ieri mattina

nella sede politica termolese della parlamen-

tare Laura Venittelli, alla quale hanno preso

parte i compomenti del Pd termolese e il capo-

gruppo in Consiglio comunale Antonio Russo,

sui rifiuti tossici che, secondo le dichiarrazioni

del pentito di camorra Carmine Schiavone sa-

rebbero stati interrati anche in Molise. Una riu-

nione con lo scopo di far approvare dai Comuni

molisani una proposta di ordine del giorno per

chiedere una totale mappatura del territorio

per rilevare e bonificare oppure scongiurare i

rischi e i pericoli che potrebbero derivare dal-

l’eventuale contaminazione da abbandoni ille-

gali. Per la parlamentare, qualora le confessioni

di Schiavone fossero confermate, i Consigli co-

munali dovrebbero chiedere al Ministero del-

l’Interno, al Ministero dell’Ambiente e della

tutela del Territorio e del mare, al Prefetto di

Campobasso, al Prefetto di Isernia a prendere

iniziative per far bonificare i terreni individuati

per recuperarli e riconvertirli.

ROMA – La Sentenza del Consi-

glio di Stato numero 5451/2013

del 18 – 11 -.2013 mette a ri-

schio illegittimità 767 dirigenti

dell’Agenzia delle Entrate con

conseguente nullità di tutti gli

atti fiscali e delle cartelle esatto-

riali scaturite da atti firmati da

tale personale privo di qualifica.

Lo scandalo che “La Legge per

Tutti” aveva sollevato quasi un

anno fa con l’articolo “Nulli gli

atti di Equitalia e Agenzia delle

Entrate: firmati da falsi diri-

genti” si arricchisce di un nuovo

e interessantissimo capitolo. Ad

avvalorare la tesi secondo cui

gran parte degli avvisi inviati

dall’Agenzia delle Entrate e

delle cartelle esattoriali notifi-

cate da Equitalia sarebbero nulli

è una sentenza appena firmata

dal Consiglio di Stato. Ma fac-

ciamo un passo indietro per ca-

pire cosa sta per succedere. Lo

scandalo era nato da una pro-

nuncia del Tar Lazio che con la

sentenza numero 07636/2011

(cui poi seguì quella del Tar

Messina) aveva bloccato le no-

mine a dirigenti, presso diversi

uffici delle Agenzie delle En-

trate, nei confronti di numerosi

funzionari che, però, non ave-

vano svolto il concorso previsto

per legge e, quindi, erano privi

dei relativi titoli a dirigenti. In

pratica, ben 767 funzionari su

1.143 totali (più della metà)

erano stati nominati in modo il-

legittimo! Un terremoto vero e

proprio: per comprenderne la

portata, basti pensare agli effetti

che tale pronuncia aveva deter-

minato su tutti gli atti firmati dai

falsi dirigenti e sui conseguenti

procedimenti che ne erano sca-

turiti. Se il dirigente è privo di

qualifica, anche l’atto da questi

firmato è nullo. Nulli, quindi, gli

accertamenti e nulle anche le

cartelle esattoriali di Equitalia

emesse sulla scorta dei primi.

Una catastrofe per il fisco! Per-

tanto, l’Articolo 8 comma 24

della legge 44/2012 aveva cer-

cato di rimediare al pasticcio. Il

libretto delle giustificazioni

dello Stato si chiama sempre

“sanatoria”: così la legge aveva

convalidato gli incarichi affidati

senza concorso e, in attesa di

espletare le nuove procedure

concorsuali, aveva autorizzato

anche l’attribuzione di ulteriori

incarichi dirigenziali a funzio-

nari delle stesse Agenzie. In-

somma, in barba allo scandalo, il

perverso ed illecito meccanismo

– che travalicava i concorsi pub-

blici – era stato ulteriormente

perpetrato. Oggi giustizia sem-

bra essere fatta. La sentenza di

qualche giorno fa del Consiglio

di Stato rimette tutto in gioco:

secondo i Giudici amministrativi

di ultima istanza, infatti, la “sa-

natoria” è incostituzionale. Così,

il Consiglio di Stato ha chiamato

in gioco la Corte Costituzionale

affinché valuti se cancellare per

sempre, dal nostro ordinamento,

tale scempio normativo. La con-

seguenza è che sono nuova-

mente in bilico i posti per 767

dirigenti “fasulli” e gli atti da

questi firmati – ivi comprese le

cartelle esattoriali successive –

possono essere annullate. Ipote-

che, fermi auto, esecuzioni im-

mobiliari, pignoramenti della

pensione e dello stipendio po-

trebbero cadere tutti, in un solo

colpo, con la sentenza della

Corte. E forse farebbe bene

Equitalia ad annullare d’ufficio

tutte le cartelle, per evitare

un’interminabile contenzioso

con tutti i cittadini italiani.

Fonte notizia: http://www.laleg-

gepertutti.it/

TERMOLI – Torna il maltempo

con piogge e mareggiate lungo la

costa ed il basso Molise. L’aero-

nautica Militare ha emesso un

bollettino meteo di allerta per

tutta la giornata odierna. Sono

previste precipitazioni anche di

forte intensità con vento forte che

ingrosserà di molto il moto ondoso

marino. Dalle previsioni la pioggia

aumenterà nelle ore pomeridiane

e potrebbe creare delle criticità

per i fiumi Biferno e Trigno, per il

torrente Sinarca che potrebbero

ingrossarsi in portata. e anche per

i centri costieri, oltre che Termoli

anche Campomarino lido a rischio

allagamenti, Petacciato lido e

Montenero marina. Allarme per

possibili allagamenti anche a Ter-

moli nella solita zona di Rio Vivo

Marinelle e nel Nucleo Indu-

striale. I Comuni costieri hanno

già disposto il pronto intervento

dei propri addetti e quelli della

Protezione Civile. Nell’arco della

giornata il vento spirerà da Nord –

Nord Est e potrà sfiorare i 38 chi-

lometri orari mentre la tempera-

tura oscillerà tra gli 11 e 13 gradi.

TERMOLI – Grande attesa oggi

allo stadio Cannarsa per il derby

di calcio tra Termoli ed Olympia

Agnonese. In una giornata di

sport il presidente del Termoli,

Nicola Cesare, e la dirigenza

prendono una iniziativa di soli-

darietà. I sostenitori giallorossi e

ospiti saranno coinvolti in un

gesto di solidarietà nei confronti

degli alluvionati della Sardegna.

Alcuni a ddetti della società rac-

coglierando fondi e sarà la stessa

società a fornire indicazioni su

come la somma raccolta verrà

destinata.

121 dicembre 2013 Termoli

TERMOLI. Ancora cassa in-

tegrazione per i lavoratori

dello stabilimento Fiat di

Rivolta del Re.

La direzione aziendale,

dopo aver confermato il

fermo per lunedì 2 e mar-

tedì 3 dicembre per i 2.400

lavoratori ha annunciato

altri due giorni di Cig. Lu-

nedì 9 dicembre lo stabili-

mento resterà chiuso per

tutti i lavoratori mentre

martrdì 10 resteranno fermi

solo le maestranze del re-

parto motori. Inoltre

l’azienda ha anche annun-

ciato la chiusura da merco-

ledì 18 a venerd’ 20

dicembre, proprio in prossi-

mità delle feste di Natale.

Comunque, come è avve-

nuto in passato e secondo le

richieste di mercato,

l’azienda potrebbe anche

cambiare disposizioni ri-

chiamando al lavoro le

maestranze durante i giorni

di Cassa integrazione.

Fiat, nuova cassa integrazione

Sentenza Consiglio di Stato mette a rischio illegittimità 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate: nulli tutti gli atti fiscali

Rifiuti tossici, conferenza stampadell’onorevole Venittelli

TERMOLI - Il 5 dicembre la Chiesa

diocesana celebra la festività liturgica

di San Basso patrono della città e della

diocesi. Il Vescovo, monsignor Gian-

franco De Luca, nell’ intento di riunire

l’intera comunità civile e religiosa

nella memoria del Santo Patrono, invita

tutti in Cattedrale alla solenne Celebra-

zione Eucaristica delle ore 7 e al “Con-

certo per la Città” che si terrà sempre

in Cattedrale alle ore 19.

Festività liturgica

del patrono San Basso

Raccolta fondi pro alluvionati della Sardegna

Torna il maltempo con Temporali e mareggiate

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ISOLE TREMITI - “È con

profondo rammarico che ap-

prendo la notizia del crollo di

una parte della facciata del San-

tuario di Santa Maria sull’isola

di San Nicola, nell’arcipelago

delle Tremiti” - dichiara il Pre-

sidente del Parco Nazionale del

Gargano, l’Avv. Stefano Peco-

rella in merito al triste avveni-

mento verificatosi nelle scorse

ore. Le origini della chiesa, se-

condo la leggenda, risalgono al

terzo secolo d.c ad opera di un

gesuita che elesse l'isola di San

Nicola come luogo di romitaggio

durante i primi secoli del Cri-

stianesimo. Successivamente il

santuario è stato luogo di pre-

ghiera e accoglienza, tra gli

altri, di monaci benedettini e ci-

stercensi che si occuparono del-

l’ampliamento del complesso

monastico, mentre la facciata ri-

nascimentale, danneggiata dal

fulmine che ha colpito la scorsa

notte l’isola, era stata ricostruita

dai monaci Lateranensi nel

1473. Al suo interno vengono

conservati pregevoli opere

d’arte, come i mosaici pavimen-

tali del XI secolo e un monu-

mentale crocifisso ligneo del

XIII secolo. “La chiesa di S.

Maria a Mare, così come viene

comunemente chiamata – ag-

giunge Pecorella – è uno dei

gioielli più preziosi del patrimo-

nio artistico del Parco Nazionale

del Gargano, e merita tutta l’at-

tenzione di esperti del mondo

culturale e religioso e della so-

cietà civile ed imprenditoriale.

Al tempo stesso, ha un enorme

valore affettivo per la comunità

tremitese che sente quel san-

tuario come il luogo più intimo

e sacro della propria storia e

propria identità. L’Ente Parco -

conclude Pecorella – anche in

questa occasione, non vuole far

mancare il proprio sostegno

alle Tremiti e si dichiara dispo-

nibile a fare quanto necessario

per partecipare alla ricostru-

zione della parte danneggiata

della facciata, attivando tutti gli

organi di competenza per non

permettere che l’ennesimo mo-

numento venga abbandonato

per incuria o lungaggini buro-

cratiche, e contribuendo, anche

economicamente, al recupero di

questo meraviglioso angolo di

storia, bene artistico di elevato

valore non solo per Tremiti e

per il Parco ma anche per l’Ita-

lia intera. Nei prossimi giorni

sarà attivata una raccolta fondi

per manifestare concretamente

l'affetto di ognuno di noi per la

propria terra e Tremiti". Nel

frattempo, dopo il sopralluogo

effettuato da parte dei funzio-

nari dell’’Ufficio Tecnico comu-

nale nel Santuario, il sindaco

delle Diomedee ha firmato l’or-

dinanza di temporanea inagibi-

lità della chiesa.

Il primo cittadino ha inoltre

ordinato di mettere in sicurezza

l’immobile e la disposizione di

transenne attorno all’area a ri-

schio.

TREMITI (FOGGIA) – Si sti-

mano i danni nella storica abba-

zia di Santa Maria a Mare si-

tuata nel punto più alto

dell’isola di San Nicola dell’ar-

cipelago Diomedeo colpita e

danneggiata da un fulmine che

ha divelto il crocifisso anteriore

e danneggiato in modo grave la

facciata. Inizialmente gli isolani

hanno pensato ad una esplo-

sione, ma è bastato poco per ca-

pire cosa fosse realmente acca-

duto La testimoniianza della

potenza del fulmine che si è ab-

battuto sul luogo di culto sono

alcuni massi, del peso di un

quintale ciascuno, catapultati a

circa 20 metri di distanza. Gra-

vemente compromesso risulta il

timpano con tutti i suoi ele-

menti: sbriciolato il cornicione,

danneggiato il rosone frontale,

divelta la croce posta sulla som-

mità della chiesa. Implosi anche

gli impianti elettrici della strut-

tura. L’ingresso dell’edificio è

stato transennato in quanto po-

trebbero esserci pericoli di

crolli. Ma la conta dei danni

sembra destinata a salire per-

chè si teme che possa essere

stato danneggiata anche la tra-

vatura del solaio. Inoltre i due

pilastri posti all’ingresso del-

l’edificio sacro mostrano una le-

sione che corre su tutta la lun-

ghezza. In giornata è atteso

l’arrivo dei vigili del fuoco che

dovranno mettere in sicurezza

l’intera area. Un intervento ri-

chiesto con la massima urgenza,

alla luce del valore storico e ar-

tistico del bene, oltre che sim-

bolico per tutta la comunità tre-

mitese.

SAN MARTINO IN PENSILIS

- Il consigliere comunale del

Partito Democratico Giuseppe

Totaro, d’intesa con il locale cir-

colo del PD, ha comunicato al

Sindaco facente funzione Mas-

simo Caravatta la decisione di

rassegnare le dimissioni dalla

carica di Assessore. “Tante sono

le motivazioni che ci hanno por-

tato a questa scelta sofferta –

hanno dichiarato dalla sezione

sammartinese del PD – prima tra

tutte la maturata convinzione

che, ormai, non esistono più le

condizioni per poter esercitare

una proficua e serena azione di

governo in favore della comu-

nità. La decisione di allargare la

Giunta a soli 5 mesi dalle ele-

zioni del Consiglio comunale è

solo l’ultima delle scelte com-

piute in totale autonomia e co-

munque senza aver interpellato

e coinvolto il Partito Democra-

tico, unica forza politica dell’ at-

tuale amministrazione comu-

nale. Pertanto, in profondo di-

saccordo sul merito e sul metodo

utilizzato, il circolo ed il suo con-

sigliere comunale Giuseppe To-

taro non possono far altro che

prendere le distanze dall’attuale

amministrazione, continuando a

lavorare per il bene di San Mar-

tino in Pensilis.

A tal proposito, in vista delle

prossime elezioni comunali, la

sezione locale del Partito Demo-

cratico ha già avviato le consul-

tazioni per la formazione di una

coalizione di centrosinistra,

aperta al mondo della società ci-

vile, imprenditoriale e dell’asso-

ciazionismo, per porsi alla guida

della nostra comunità. Infine, il

consigliere Totaro ed il circolo

Pd colgono l’occasione per rin-

graziare tutti i dipendenti comu-

nali per la disponibilità e il

supporto offerto in questi anni

di lavoro”.

131 dicembre 2013Termoli

“Goccia d’Oro”,in chiusura le iscrizioni

Programma attuativo per le persone in condizione di non autosufficienza

Un fulmine colpisce antica abbazia, si stimano i danni

LARINO - Scadono oggi i termini per

i produttori professionisti (oltre 5 quin-

tali) di produttori di olio molisano per

presentare le adesioni alla decima edi-

zione del concorso ‘Goccia d’Oro’, ini-

ziativa che da dieci anni premia il migliore

olio della regione. L’Arsiam, che organizza

l’avvenimento, ha posticipato ad oggi i

termini di presentazione delle domande

per favorire quei produttori professioni-

sti che hanno intenzione di parteciparvi.

Per i non professionisti (procucono

meno di 5 quintali di olio), il termine di

scadenza per l’iscrizione è il 6 dicembre.

Per le ulteriori informazioni è possibile

consultare il regolamento del Concorso

nell’apposita sezione del sito Arsiam.

ACQUAVIVA COLLECROCE –

L’amministrazione comunale ha di-

ramato un avviso che fa riferi-

mento all’approvazione, da parte

della Regione Molise, del pro-

gramma attuativo per le persone

in condizione di dipendenza vitale

da assistenza continua e vigile e

minori con grave disabilità resi-

denti in Molise.

Il programma ha la finalità di as-

sicurare un sistema assistenziale

domiciliare alle persone in condi-

zione di non autosufficienza. I de-

stinatari sono i pazienti in

condizioni di dipendenza vitale

con gravi patologie degenerative

non reversibili. Per ulteriori infor-

mazioni e per presentare la do-

manda bisogna rivolgersi all’ufficio

di cittadinanza, presso il Municipio,

dal lunedì al giovedì dalle ore 9

alle ore 12.

L’Assessore comunale Totaro ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta

Crollo facciata santuario di San Nicola, parte raccolta fondi

Page 14: 1 dicembre 2013
Page 15: 1 dicembre 2013

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Pagina redazionale singolarmente autogestita

Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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Campobasso

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