1 D. Lgs. N°81 del 09 Aprile 2008 e successive modifiche · D. Lgs. N°81 del 09 Aprile 2008 e...
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Dott. Ing. DE SILVESTRI DISMA Via A. Aleardi, 23/B - 37021 Bosco Chiesanuova (VR) Cod. Fisc. DSL DSM 65S20 B073 D Partita IVA 02631290232 Tel. 045 7050415 - Fax 045 6782175 Cell. 347 1263214 - E-mail: [email protected]
TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Documento di Valutazione dei Rischi
D. Lgs. N°81 del 09 Aprile 2008 e successive modifiche
Aggiornamenti 10/2012
ISTITUTO COMPRENSIVO “Berto Barbarani”
DI MINERBE Via Giuseppe Verdi, 114 - 37046 Minerbe (VR)
Telefono 0442 640144 - Fax 0442 640074
[email protected] - [email protected]
www.icminerbe.it
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Data Aggiornamento: 29.10.2012
ISTITUTO COMPRENSIVO “Berto Barbarani” Via Giuseppe Verdi, 114 - 37046 Minerbe (VR)
Telefono 0442 640144 - Fax 0442 640074 [email protected] - [email protected]
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
secondo D. Lgs. N°81 del 09 Aprile 2008 e successive modifiche Indice: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEZIONE 0 Indice conforme D.Lgs. 81/08 – evidenze oggettive
SEZIONE 1: 1.1 SCOPO 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE 1.3 RIFERIMENTI NORMATIVI 1.4 TERMINI 1.5 DEFINIZIONI 1.6 RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI: Descrizione dell’intervento, del metodo e dei criteri
SEZIONE 2 2.1 ANAGRAFICA 2.2 INDIVIDUAZIONE DELLE MANSIONI 2.3 INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
SEZIONE 3 3.1 Stima del rischio e individuazione contromisure relativamente ai Fabbricati con scheda riepilogativa per rischio incendio 3.2 Stima del rischio e individuazione contromisure relativamente alle Mansioni con scheda specifica per rischio chimico 3.3 Stima del rischio e individuazione contromisure relativamente alle lavoratrici madri 3.4 Stima del rischio e individuazione contromisure relativamente al rischio stress da lavoro correlato
ALLEGATI:
Programma interventi
Nomine per la sicurezza - Modulo riassuntivo assegnazione incarichi di plesso
Verbali delle riunioni del Servizio Prevenzione e Protezione
Elenco del personale
Riepilogo formazione erogata
Informazione per i Nuovi-assunti
Registro antincendio
Piano gestione emergenze
Segnalazioni inerenti agli edifici
Regolamento d’istituto
Auto-valutazione del rumore
Procedure Operative - Piani: o Valutazione stress da lavoro correlato o Lavori al Videoterminale o Piano di Primo Soccorso o Impiego Prodotti Pericolosi o Impiego Scalette Portatili o Lavoratrici madri o Somministrazione di Farmaci in orario scolastico o Organizzazione Manifestazioni Scolastiche o Piano Vigilanza alunni o Piano Gestione Infortuni o Procedura per l’organizzazione del SPP o Procedura per gestione rischi da interferenza Art. 26 o Procedura per attività di movimentazione manuale dei carichi.
Il presente documento è stato redatto a cura del Datore di Lavoro (DS) con la collaborazione del consulente esterno (RSPP) e del personale scolastico con funzioni collaborative per la gestione della sicurezza e viene firmato per approvazione/presa visione da:
RSPP esterno RLS Dirigente scolastico ASPP Medico Competente
De Silvestri Disma Non nominato Bertasello Loretta // //
Data: 29.10.2012 Data: Data: Data: Data:
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Titolo I PRINCIPI COMUNI
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 – Finalità
// // Art. 2 – Definizioni
Art. 3 – Campo di applicazione
Art. 4 – Computo dei lavoratori
Capo II SISTEMA ISTITUZIONALE Art. 5 – Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
// //
Art. 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro
Art. 7 – Comitati regionali di coordinamento
Art. 8 – Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro
Art. 9 – Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 10 – Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Art. 11 – Attività promozionali
Art. 12 – Interpello
Art. 13 – Vigilanza
Art. 14 – Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
Capo III GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
Sezione I Misure di Tutela e Obblighi
Art. 15 – Misure generali di tutela Sì DVR
Art. 16 – Delega di funzioni Sì DVR
Art. 17 – Obblighi del datore di lavoro non delegabili Sì DVR e allegati
Art. 18 – Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Sì DVR e allegati
Art. 19 – Obblighi del preposto Sì DVR e allegati
Art. 20 – Obblighi dei lavoratori Sì DVR e allegati
Art. 21 – Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui all’art. 230-bis del c.c. e ai lavoratori autonomi
No //
Art. 22 – Obblighi dei progettisti Sì/No Il DS accerta l’idoneità tecnico-
professionale prima dell’assegnazione incarichi
Art. 23 – Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori Sì/No
Art. 24 – Obblighi degli installatori Sì/No
Art. 25 – Obblighi del medico competente Sì/No
Art. 26 – Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione Sì Procedura per DUVRI
Art. 27 – Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi Sì
Sezione II Valutazione dei rischi
Art. 28 – Oggetto della valutazione dei rischi Sì DVR (gestione documentale + formazione del
personale + manutenzione + programma interventi + gestione infortuni + valutazione stress con
questionario SiRVeSSL + procedura per lavoratrici madri)
Art. 29 – Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi Sì
Art. 30 – Modelli di organizzazione e di gestione Sì
Sezione III Servizio di prevenzione e protezione
Art. 31 – Servizio di prevenzione e protezione Sì
Nomine + Programma interventi + DVR Art. 32 – Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni
Sì
Art. 33 – Compiti del servizio di prevenzione e protezione Sì
Art. 34 – Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi Sì
Art. 35 – Riunione periodica Sì Verbali
Sezione IV Formazione, informazione ed addestramento
Art. 36 – Informazione ai lavoratori Sì Verbali + Procedure Operative Interne
(generale+antincendio+ primo soccorso+RLS+specifica in funzione dei rischi) + formazione
conforme accordo stato regioni del 21.12.11
Art. 37 – Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Sì
Sezione V Sorveglianza sanitaria
Art. 38 – Titoli e requisiti del medico competente No
Eventualmente da valutare se l'esposizione di alcuni addetti
superasse le 20 h/sett
Art. 39 – Svolgimento dell’attività di medico competente No
Art. 40 – Rapporti del medico competente con il Servizio Sanitario Locale No
Art. 41 – Sorveglianza sanitaria No
Art. 42 – Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica No
Sezione VI Gestione delle emergenze
Art. 43 – Disposizioni generali Sì Piano Gestione Emergenze + Nomine + Formazione del personale + Cassetta
primo soccorso + presidi antincendio + Registro antincendio
Art. 44 – Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato Sì
Art. 45 – Primo soccorso Sì
Art. 46 – Prevenzione incendi Sì
Sezione VII Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavori
Art. 47 – Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza No Non nominato
Art. 48 – Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale Sì /
Art. 49 – Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo No /
Art. 50 – Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sì Disponibilità documentazione +
disponibilità partecipazione alla riunione annuale SPP
Art. 51 – Organismi paritetici No
Art. 52 – Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità
No
Sezione VIII Documentazione tecnico amministrativa e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali
Art. 53 – Tenuta della documentazione Sì Documentazione
Art. 54 – Comunicazioni e trasmissione della documentazione Sì Documentazione
Capo IV DISPOSIZIONI PENALI
Sezione I Sanzioni Art. 55 – Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
A carico degli enti preposti ai
controlli //
Art. 56 – Sanzioni per il preposto
Art. 57 – Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
Art. 58 – Sanzioni per il medico competente
Art. 59 – Sanzioni per i lavoratori
Art. 60 – Sanzioni per i componenti dell’impresa familiare di cui all’art. 230-bis del c.c., per i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti
Sezione II Disposizioni in tema di processo penale
Art. 61 – Esercizio dei diritti della persona offesa A carico degli enti preposti ai
controlli //
Titolo II Luoghi di lavoro
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 62 – Definizioni Sì Agibilità + CPI + dichiarazioni
conformità impianti + manutenzioni + PGE
Art. 63 – Requisiti di salute e sicurezza Sì
Art. 64 – Obblighi del datore di lavoro Sì
Art. 65 – Locali sotterranei o semisotteranei Sì
Art. 66 – Lavori in ambienti sospetti di inquinamento No //
Art. 67 – Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio No //
Capo II SANZIONI
Art. 68 – Sanzioni per il datore di lavoro A carico degli enti preposti ai
controlli //
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Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale
Capo I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Art. 69 – Definizioni Sì
Attrezzature marcate CE + disponibilità Manuali d’uso e manutenzione
Art. 70 – Requisiti di sicurezza Sì
Art. 71 – Obblighi del datore di lavoro Sì
Art. 72 – Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso No //
Art. 73 – Informazione, formazione ed addestramento Sì Disponibilità Manuali d’uso e manutenzione + formazione
Capo II USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Art. 74 – Definizioni Sì
Individuazione DPI a seguito di Valutazione rischi + distribuzione in
forma controllata + formazione + segnaletica
Art. 75 – Obbligo di uso Sì
Art. 76 – Requisiti dei DPI Sì
Art. 77 – Obblighi del datore di lavoro Sì
Art. 78 – Obblighi dei lavoratori Sì
Art. 79 – Criteri per l’individuazione e l’uso Sì
Capo III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Art. 80 – Obblighi del datore di lavoro Sì Impianti corredati di dichiarazioni di
conformità + Apparecchiature marcate CE + Manutenzione impianti e
attrezzature Art. 81 – Requisiti di sicurezza Sì
Art. 82 – Lavori sotto tensione No /
Art. 83 – Lavori in prossimità di parti attive No /
Art. 84 – Protezione dai fulmini Sì Verifica impianto o calcolo auto
protezione in edifici con più di 100 pp
Art. 85 – Protezione di edifici, impianti, strutture ed attrezzature No /
Art. 86 – Verifiche e controlli Sì Verifiche periodiche
Art. 87 – Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso A carico degli enti
preposti ai controlli //
Titolo IV Cantieri temporanei e mobili
Capo I MISURE PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
Art. 88 – Campo di applicazione No
Art. 89 – Definizioni No
Art. 90 – Obblighi del committente o del responsabile dei lavori No
Art. 91 – Obblighi del coordinatore per la progettazione No
Art. 92 – Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori No
Art. 93 – Responsabilità Art. 94 – Obblighi dei lavoratori autonomi dei committenti e dei responsabili dei lavori No
Art. 95 – Misure generali di tutela No
Art. 96 – Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti No
Art. 97 – Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria No
Art. 98 – Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione del coordinatore per l’esecuzione dei lavori No
Art. 99 – Notifica preliminare No
Art. 100 – Piano di sicurezza e coordinamento No
Art. 101 – Obblighi di trasmissione No
Art. 102 – Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza No
Art. 103 – (abrogato) No
Art. 104 – Modalità attuative di particolari obblighi No
Capo II NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA
Sezione I Campo di applicazione
Art. 105 – Attività soggette No
Art. 106 – Attività escluse No
Art. 107 – Definizioni No
Sezione II Disposizioni di carattere generale
Art. 108 – Viabilità nei cantieri No
Art. 109 – Recinzione nel cantiere No
Art. 110 – Luoghi di transito No
Art. 111 – Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota No
Art. 112 – Idoneità delle opere provvisionali No
Art. 113 – Scale No
Art. 114 – Protezione dei posti di lavoro No
Art. 115 – Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto No
Art. 116 – Obblighi dei datori di lavoro concernenti l’impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi No
Art. 117 – Lavori in prossimità di parti attive No
Sezione III Scavi e fondazioni
Art. 118 – Splateamento e sbancamento No
Art. 119 – Pozzi, scavi e cunicoli No
Art. 120 – Deposito di materiali in prossimità degli scavi No
Art. 121 – Presenza di gas negli scavi No
Sezione IV Ponteggi in legname ed altre opere provvisionali
Art. 122 – Ponteggi ed opere provvisionali No
Art. 123 – Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali No
Art. 124 – Deposito di materiali sulle impalcature No
Art. 125 – Disposizione dei montanti No
Art. 126 – Parapetti No
Art. 127 – Ponti a sbalzo No
Art. 128 – Sottoponti No
Art. 129 – Impalcature nelle costruzioni in conglomerato cementizio No
Art. 130 – Andatoie e passerelle No
Sezione V Ponteggi fissi
Art. 131 – Autorizzazione alla costruzione ed all’impiego No
Art. 132 – Relazione tecnica No
Art. 133 – Progetto No
Art. 134 – Documentazione No
Art. 135 – Marchio del fabbricante No
Art. 136 – Montaggio e smontaggio No
Art. 137 – Manutenzione e revisione No
Art. 138 – Norme particolari No
Sezione VI Ponteggi movibili
Art. 139 – Ponti su cavalletti No
Art. 140 – Ponti su ruote a torre No
Sezione VII Costruzioni edilizie
Art. 141 – Strutture speciali No
Art. 142 – Costruzioni di archi, volti e simili No
Art. 143 – Posa delle armature e delle centine No
Art. 144 – Resistenza delle armature No
Art. 145 – Disarmo delle armature No
Art. 146 – Difesa delle aperture No
Art. 147 – Scale in muratura No
Art. 148 – Lavori speciali No
Art. 149 – Paratoie e cassoni No
Sezione VIII Demolizioni
Art. 150 – Rafforzamento delle strutture No
Art. 151 – Ordine delle demolizioni No
Art. 152 – Misure di sicurezza No
Art. 153 – Convogliamento del materiale di demolizione No
Art. 154 – Sbarramento della zona di demolizione No
Art. 155 – Demolizione per rovesciamento No
Art. 156 – Verifiche No
Capo III Sanzioni
Art. 157 – Sanzioni per i committenti e i responsabili dei lavori No
Art. 158 – Sanzioni per i coordinatori No
Art. 159 – Sanzioni per i datori di lavoro e dirigenti No
Art. 160 – Sanzioni per i lavoratori autonomi No
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Titolo V Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 161 – Campo di applicazione Sì Segnaletica esposta nei luoghi di lavoro a seguito della valutazione dei rischi +
registro controlli antincendio
Art. 162 – Definizioni Sì
Art. 163 – Obblighi del datore di lavoro Sì
Art. 164 – Informazione e formazione Sì
Capo II SANZIONI
Art. 165 – Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente A carico degli enti
preposti ai controlli //
Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 167 – Campo di applicazione Sì Verifica attività compine:peso+frequenza+altezza del carico: parametri entro i limiti.
Disponibilità attrezzature ausiliarie + formazione del personale
Art. 168 – Obblighi del datore di lavoro Sì
Art. 169 – Informazione, formazione ed addestramento Sì
Capo II SANZIONI
Art. 170 – Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente A carico degli enti
preposti ai controlli //
Titolo VII Attrezzature munite di videoterminali
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 172 – Campo di applicazione Sì Procedura uso VDT
Art. 173 – Definizioni Sì
Capo II OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO, DEI DIRIGENTI E DEI PREPOSTI
Art. 174 – Obblighi del datore di lavoro Sì Procedura uso VDT
Art. 175 – Svolgimento quotidiano del lavoro Sì
Art. 176 – Sorveglianza sanitaria No Ev. valutare se esp. >20 h/sett
Art. 177 – Informazione e formazione Sì Dispensa INAIL
Capo III SANZIONI
Art. 178 – Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente A carico degli enti
preposti ai controlli //
Titolo VIII Agenti fisici
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 180 – Definizioni e campo di applicazione Sì
Autocertificazione per rumore Art. 181 – Valutazione dei rischi Sì
Art. 182 – Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi Sì
Art. 183 – Lavoratori particolarmente sensibili No //
Art. 184 – Informazione e formazione dei lavoratori No //
Art. 185 – Sorveglianza sanitaria No //
Art. 186 – Cartella sanitaria e di rischio No //
Capo II PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE DURANTE IL LAVORO
Art. 187 – Campo di applicazione Sì
Autocertificazione Art. 188 – Definizioni Sì
Art. 189 – Valori limite di esposizione e valori di azione Sì
Art. 190 – Valutazione del rischio Sì
Art. 191 – Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile No //
Art. 192 – Misure di prevenzione e protezione No //
Art. 193 – Uso dei dispositivi di protezione individuali No //
Art. 194 – Misure per la limitazione dell’esposizione No //
Art. 195 – Informazione e formazione dei lavoratori No //
Art. 196 – Sorveglianza sanitaria No //
Art. 197 – Deroghe No //
Art. 198 – Linee guida per i settori della musica delle attività ricreative e dei call center No //
Capo III PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI
Art. 199 – Campo di applicazione No //
Art. 200 – Definizioni No //
Art. 201 – Valori limite di esposizione e valori d’azione No //
Art. 202 – Valutazione dei rischi No //
Art. 203 – Misure di prevenzione e protezione No //
Art. 204 – Sorveglianza sanitaria No /
Art. 205 – Deroghe No //
Capo IV PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
Art. 206 – Campo di applicazione
Entro 2012
Art. 207 – Definizioni
Art. 208 – Valori limite di esposizione e valori d’azione
Art. 209 – Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi
Art. 210 – Misure di prevenzione e protezione
Art. 211 – Sorveglianza sanitaria
Art. 212 – Linee guida
Capo V PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
Art. 213 – Campo di applicazione No //
Art. 214 – Definizioni No //
Art. 215 – Valori di esposizione No //
Art. 216 – Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi No //
Art. 217 – Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi No //
Art. 218 – Sorveglianza sanitaria No //
Capo VI – Sanzioni No //
Art. 219 – Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente A carico degli enti preposti ai controlli
// Art. 220 – Sanzioni a carico del medico competente
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Titolo IX Sostanze pericolose
Capo I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI Art. 221 – Campo di applicazione Sì
Elenco prodotti chimici + disponibilità schede di sicurezza/etichette + DPI + Formazione del
personale
Art. 222 – Definizioni Sì
Art. 223 – Valutazione dei rischi Sì
Art. 224 – Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi Sì
Art. 225 – Misure specifiche di protezione e di prevenzione Sì
Art. 226 – Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze Sì
Art. 227 – Informazione e formazione per i lavoratori Sì
Art. 228 – Divieti Sì
Art. 229 – Sorveglianza sanitaria No // Art. 230 – Cartelle sanitarie e di rischio No // Art. 231 – Consultazione e partecipazione dei lavoratori No // Art. 232 – Adeguamenti normativi No //
Capo II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI
Sezione I Disposizioni generali
Art. 233 – Campo di applicazione No Divieto di utilizzo prodotti chimici riportanti le frasi di rischio R40 R45 R46 R47 Art. 234 – Definizioni No
Sezione II Obblighi del datore di lavoro
Art. 235 – Sostituzione e riduzione No //
Art. 236 – Valutazione del rischio No //
Art. 237 – Misure tecniche, organizzative, procedurali No //
Art. 238 – Misure tecniche No //
Art. 239 – Informazione e formazione No //
Art. 240 – Esposizione non prevedibile No //
Art. 241 – Operazioni lavorative particolari No //
Sezione III Sorveglianza sanitaria
Art. 242 – Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche No //
Art. 243 – Registro di esposizione e cartelle sanitarie No //
Art. 244 – Registrazione dei tumori No //
Art. 245 – Adeguamenti normativi No //
Capo III PROTEZIONE DAI RISCHI CONNESSI ALL’ESPOSIZIONE DI AMIANTO
Sezione I Disposizioni generali Art. 246 – Campo di applicazione No
Art. 247 – Definizioni No
Sezione II Obblighi del datore di lavoro Art. 248 – Individuazione della presenza di amianto No
Art. 249 – Valutazione del rischio No
Art. 250 – Notifica No
Art. 251 – Misure di prevenzione e protezione No
Art. 252 – Misure igieniche No
Art. 253 – Controllo dell’esposizione No
Art. 254 – Valori limite No
Art. 255 - Operazioni lavorative particolari No
Art. 256 – Lavori di demolizione o rimozione dell’amianto No
Art. 257 – Informazione dei lavoratori No
Art. 258 – Formazione dei lavoratori No
Art. 259 – Sorveglianza sanitaria No
Art. 260 – Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio No
Art. 261 - Mesoteliomi No
Capo IV SANZIONI
Art. 262 – Sanzioni per il datore di lavoro e per il dirigente
A carico degli enti preposti ai controlli
// Art. 263 – Sanzioni per il preposto
Art. 264 – Sanzioni per il medico competente
Art. 264-bis – Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti
Titolo X Esposizione ad agenti biologici
Capo I Art. 266 – Campo di applicazione No //
Art. 267 – Definizioni No //
Art. 268 – Classificazione degli agenti biologici No //
Art. 269 – Comunicazione No //
Art. 270 – Autorizzazione No //
Capo II OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Art. 271 – Valutazione del rischio No //
Art. 272 – Misure tecniche, organizzative, procedurali No //
Art. 273 – Misure igieniche No //
Art. 274 – Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie No //
Art. 275 – Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari No //
Art. 276 – Misure specifiche per i processi industriali No //
Art. 277 – Misure di emergenza No //
Art. 278 – Informazioni e formazione No //
Capo III SORVEGLIANZA SANITARIA Art. 279 – Prevenzione e controllo No //
Art. 280 – Registri degli esposti e degli eventi accidentali No //
Art. 281 – Registro dei casi di malattia e di decesso No //
Capo IV SANZIONI Art. 282 – Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti No //
Art. 283 – Sanzioni a carico dei preposti No //
Art. 284 – Sanzioni a carico del medico competente No //
Art. 285 – Sanzioni a carico dei lavoratori No //
Art. 286 – Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti No //
Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive
Capo I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 287 – Campo di applicazione No Eventuali laboratori: impiego quantitativi limitati di sostanza che rilasciano gas infiammabili e
presenza cappe aspiranti Art. 288 – Definizioni No
Capo II OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Art. 289 – Prevenzione e protezione contro le esplosioni No //
Art. 290 – Valutazione dei rischi di esplosione No //
Art. 291 – Obblighi generali No //
Art. 292 – Coordinamento No //
Art. 293 – Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive No //
Art. 294 – Documento sulla protezione contro le esplosioni No //
Art. 294-bis – Informazione e formazione dei lavoratori No //
Art. 295 – Termini per l’adeguamento No //
Art. 296 – Verifiche No //
Capo III SANZIONI Art. 297 – Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti No
Titolo XII Disposizioni in materia penale e di procedura penale
Art. 298– Principio di specialità
// //
Art. 299 – Esercizio di fatto di poteri direttivi
Art. 300 – Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231
Art. 301 – Applicabilità delle disposizioni di cui agli articoli 20 e seguenti del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758
Art. 301-bis – Estinzione agevolata degli illeciti amministrativi a seguito di regolarizzazione
Art. 302 – Definizione delle contravvenzioni punite con la sola pena d’arresto
Art. 302-bis – Potere di disposizione
Art. 303 – (Abrogato)
Titolo XII Norme transitorie e finali
Art. 304 – Abrogazioni // //
Art. 305 – Clausola finanziaria // //
Art. 306 – Disposizioni finali // //
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7 7
SEZIONE 1: GENERALITÀ 1.1 SCOPO
Il presente costituisce il documento di valutazione dei rischi, redatto a cura del datore di lavoro, al fine di adempiere agli obblighi stabiliti dall’Art. 17 comma 1 lettera a) del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche, in conformità alle disposizioni date dall’Art. 28 del medesimo decreto. 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE
Quanto descritto e stabilito nel presente documento si applica alle attività lavorative organizzate nell’ambito aziendale, che coinvolgono i lavoratori individuati al punto 2.2 e nei luoghi di lavoro decritti al punto 2.3. 1.3 RIFERIMENTI NORMATIVI
La normativa principale di riferimento è il D.Lgs. n°81 del 09.04.2008 e successive modifiche. Rimangono confermate le precedenti normative applicabili per la sicurezza sul lavoro non espressamente abrogate dal medesimo decreto. 1.4 TERMINI
Per i termini di validità generale si faccia riferimento a quanto stabilito nell’Art. 2 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche. 1.5 DEFINIZIONI
Per le definizioni di validità generale si faccia riferimento a quanto stabilito nell’Art. 2 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche. 1.6 RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI: Descrizione dell’intervento, del metodo e dei criteri
Il processo di analisi e valutazione dei rischi avviene tramite le fasi schematizzate nel diagramma di seguito riportato. Tale processo è ispirato ai principi del D.Lgs. n°81 del 09.04.2008 e s.m.i., nonché ai principi delle norme UNI.
INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO NOTI O PREVEDIBILI. AMBIENTI DI LAVORO Luoghi di lavoro e impianti analizzati come da D.Lgs. 81/08 e s.m.i. All. IV - Titolo V e Titolo XI.
ATTIVITÀ LAVORATIVE Attrezzature di lavoro generiche All. V e VI Attrezzature di lavoro specifiche All. V, VI e VII Movimentazione manuale dei carichi All.XXXIII Videoterminali All. XXXIV Agenti Fisici Titolo VIII Sostanze Pericolose Titolo IX Agenti Biologici Titolo X Stress da lavoro correlato Art.28
INDIVIDUAZIONE DELLE CONTROMISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE GIÀ ADOTTATE AL MOMENTO DELL'ANALISI.
STIMA DEL RISCHIO DERIVANTE DALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE IN FUNZIONE DELLE CONTROMISURE GIÀ ADOTTATE.
LE CONTROMISURE ADOTTATE HANNO INFLUITO POSITIVAMENTE AL FINE DELLA RIDUZIONE DEL RISCHIO
Rischio Post-Contromisure < Rischio Pre-Contromisure.
PROGRAMMARE L'ELIMINAZIONE DELLE CONTROMISURE NON ADEGUATE
(Programma interventi).
DEFINIZIONE E CALCOLO DEL VALORE DEL RISCHIO.
PER OGNI FATTORE DI RISCHIO CON RELATIVA CONTROMISURA, PRECISAZIONE DELLA NECESSITÀ DI: FORMAZIONE, INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO, MANUTENZIONI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.
DAL PROCESSO DI VALUTAZIONE RISULTANO PRESENTI RISCHI CHE RICHIEDONO IMMEDIATE AZIONI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO
(valore da 8-16)
DAL PROCESSO DI VALUTAZIONE RISULTANO PRESENTI RISCHI CHE RICHIEDONO DI PROGRAMMARE AZIONI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO
(valore da 4-6)
DAL PROCESSO DI VALUTAZIONE RISULTANO PRESENTI RISCHI CHE POSSONO ESSERE ULTERIORMENTE RIDOTTI ATTRAVERSO AZIONI DI
MIGLIORAMENTO (valore da 2-4)
PER I FATTORI DI RISCHIO CHE RISULTANO AVERE UN VALORE ACCETTABILE (1) VPROSEGUIRE IL MONITORAGGIO DELL'EFFICACIA DELLE EVENTUALI CONTROMISURE ATTUATE.
AGGIORNARE PERIODICAMENTE E COMUNQUE IN OCCASIONI DI VARIAZIONI SIGNIFICATIVE LA VALUTAZIONE DEI RISCHI.
PROGRAMMARE DELLE AZIONI DI RIDUZIONE IMMEDIATE
(Programma interventi).
PROGRAMMARE DELLE AZIONI DI RIDUZIONE DA PROGRAMMARE
(Programma interventi).
PROGRAMMARE DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
(Programma interventi).
Sì
No
No
No
Sì
Sì
No
Sì A
CC
ER
TA
ME
NT
O D
EL
RIS
CH
IO
GE
ST
ION
E D
EL
RIS
CH
IO
8
8 8
1.6.1 DETERMINAZIONE DELL’ANAGRAFICA E INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO E DELLE MANSIONI
Sopralluogo/Verifica presso la direzione per:
a) Individuazione dei dati anagrafici relativi all’attività.
b) Individuazione dei nominativi delle persone che ricoprono i ruoli delle figure individuate per la sicurezza dal D.Lgs.81/08 e successive modifiche.
La valutazione dei rischi derivanti dall’attività viene quindi scomposta tra fabbricati e mansioni, eseguendo un sopralluogo/verifica dei fabbricati per determinare
I luoghi di lavoro, che vengono individuati/classificati in base a: aree, fabbricati, aree e locali in cui vengono svolte le mansioni lavorative, impianti ed attrezzature installati ed in uso, materiali/sostanze depositati.
Le mansioni svolte, che vengono classificate in base a: ciclo di lavoro, le attrezzature e gli impianti utilizzati, tempi di lavoro/esposizione, sostanze/materiali impiegati e alle successive trasformazioni che questi subiscono.
Si verifica inoltre la documentazione disponibile attestante l’idoneità dei luoghi di lavoro (idoneità tecnica e igienico-sanitaria).
Si individuano infine le mansioni svolte da ciascun lavoratore (elenco del personale).
Evidenza Oggettiva: Sezione 2 - Compilazione Anagrafica e tabelle per l’individuazione dei luoghi di lavoro e delle mansioni. Mansioni svolte nell’attuazione del ciclo lavorativo e del relativo personale.
Mansione espletata per
l’attuazione del ciclo di lavoro
Descrizione del ciclo di lavoro
Luogo/ locale in cui viene svolto il
lavoro
movimen-tazione
manuale dei carichi
Sostanze utilizzate
Macchine utilizzate per l’espletamento della
mansione Utensili
Sorveglianza sanitaria
Collegamento con il personale che svolge la mansione.
N° Descrizione della mansione n° Persone che svolgono la mansione
cognome Nome
Fabbricati: descrizione distinta dei diversi fabbricati e della destinazione d’uso degli stessi.
Fabbricato Piano Descrizione locale
1.6.2 INDIVIDUAZIONE E STIMA DEI RISCHI - CONTROMISURE
Si procede con l’individuazione dei pericoli e stima dei rischi conseguenti, la verifica delle misure di prevenzione, di protezione e dei Dispositivi di Protezione individuale adottati e la programmazione delle misure da attuare per migliorare nel tempo il livello di sicurezza. 1.6.2.1 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI
I diversi tipi di rischio sono classificabili in rischi per la sicurezza, rischi per la salute e rischi per la sicurezza e la salute - tipo trasversale ; essi vengono individuati secondo la griglia di seguito indicata.
Categoria di rischio Sorgente di rischio fabbricati mansioni
Rischi per la sicurezza: I Rischi per la Sicurezza, o di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni con conseguenti danni o menomazioni fisiche più o meno gravi, subite dalle persone che svolgono le varie attività lavorative, in seguito ad un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). In molti casi questi rischi sono conseguenza di non idonee caratteristiche di sicurezza che riguardano l'ambiente di lavoro, le macchine e le apparecchiature utilizzate, le modalità operative, l'organizzazione del lavoro. L'analisi delle suddette cause e delle conseguenti azioni per prevenire o per proteggere dai rischi che ne derivano deve portare alla realizzazione di un equilibrio tra UOMO e STRUTTURA, MACCHINA utilizzando le attuali conoscenze in materia ergonomica.
A1.4. Ambiente di lavoro - Requisiti X
A6 Ambiente di lavoro - Segnaletica X
A7 Atmosfere Esplosive X
B1 Attrezzature di lavoro X
B2 Attrezzature di lavoro specifiche X
F Sostanze pericolose X
Rischi per la salute: I Rischi per la salute, o igienico ambientali, sono quelli responsabili di un possibile danno all'equilibrio biologico dei lavoratori addetti a mansioni che comportano l'emissione di fattori ambientali di rischio , di natura chimica, fisica e biologica, nell'ambiente di lavoro con la conseguente esposizione del personale. Le cause dei suddetti rischi derivano dall'insorgere di non idonee condizioni igienico-ambientali in seguito alla presenza di fattori ambientali di rischio prodotti dal processo lavorativo e /o dalle apparecchiature e dalle modalità operative. L'analisi di tali cause e il conseguente piano di prevenzione-protezione dei relativi rischi deve portare alla realizzazione di un equilibrio bio-ambientale tra UOMO e AMBIENTE DI LAVORO.
A1.2.3.5. Ambiente di lavoro - Requisiti X
A6 Ambiente di lavoro - Segnaletica X
A7 Atmosfere Esplosive X
C Movimentazione manuale dei carichi X
D Videoterminali X
E Agenti fisici X
F Sostanze pericolose X
G Agenti Biologici X
Rischi per la sicurezza e la salute di tipo trasversale: Questi rischi sono individuabili nella articolazione del rapporto tra il lavoratore e l'organizzazione del lavoro nel quale è inserito. Tale rapporto è costruito su interazioni di tipo ergonomico, psicologico, di relazione sociale ed organizzativo, e può essere preso in considerazione anche all'interno di eventuali traversalità tra rischi per la sicurezza e rischi per la salute.
H Rischi Psicosociali con Stress da lavoro correlato
X
9
9 9
Relativamente alla categoria di rischio H di tipo psicosociale, qualora si riscontrassero tali tipologie di rischio si procederà come
indicato nel seguente schema:
Informazione dei lavoratori anche sui rischi psico-sociali oltre che sui rischi di tipo chimico, fisico e biologico per la sicurezza e la salute.
Monitoraggio costante (oltre che nella fase di aggiornamento periodico del Documento di valutazione dei rischi) dei pericoli di natura psico-sociale, coinvolgendo tutti i lavoratori, oltre al Datore di Lavoro e il Servizio Prevenzione e Protezione + valutazione con questionari SPISAL
È stata individuata/segnalata una nuova situazione di pericolo psico-sociale?
Valutazione del nuovo rischio, analizzando il caso specifico, con l’aiuto di tutte le risorse necessarie disponibili: Datore di Lavoro, Responsabile del servizio Prevenzione e Protezione, Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza, esperti interni/esterni, ASL, Servizi Sociali, ecc.
Individuazione di una soluzione e adozione di contromisure comportamentali/strutturali o organizzative per eliminare o ridurre il rischio.
Le soluzioni adottate risultano efficaci? ?
Sì ?
Sì ?
No ?
No ?
Apertura di un canale di comunicazione per inviare e ricevere segnali di disagio psico-sociale
1.6.2.2 STIMA DEL RISCHIO E CONTROMISURE
La valutazione del rischio verrà effettuata secondo la relazione tra l’entità del danno la probabilità che lo stesso si verifichi: Rischio = P x D dove: P = probabilità di accadimento dell'evento dannoso e D = entità del danno
La scala dei valori adottata e combinazione fra l'entità del danno e la probabilità di accadimento è quella sotto indicata:
A.
Improbabile (Valore assegnato:1)
B. Possibile
(Valore assegnato: 2)
C. Probabile
(Valore assegnato: 3)
D. Inevitabile
(Valore assegnato: 4)
I. Incidente senza ferite (Valore assegnato: 1)
1 2 3 4
II. Ferite e/o danni di modesta entità (Valore assegnato: 2)
2 4 6 8
III. Ferite e/o danni gravi (Valore assegnato: 3)
3 6 9 12
IV. Incidente mortale (Valore assegnato: 4)
4 8 12 16
In funzione del punteggio assegnato occorre attuare le seguenti misure di prevenzione e protezione
Valori Azioni
8 - 16 Azioni di prevenzione e protezione da intraprendere immediatamente
4 - 6 Azioni necessarie e programmabili
2 - 3 Azioni migliorative
1 Rischio accettabile
Evidenze Oggettive:
La valutazione dei rischi effettivamente presenti in azienda prende in considerazione i fabbricati nella sezione 3.1 e le mansioni nella sezione 3.2 applicando i principi di valutazione di cui ai punti precedenti, Le tabelle di registrazione seguiranno la struttura sottoriportata.
Categoria di rischio: Tipo di rischio:
Descrizione della sorgente di rischio:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e
protezione già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo
Formazione necessaria
Manutenzione e controllo necessari
D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e
protezione per il miglioramento
Entità danno Probabilità
Sì/No I-II-III-IV A-B-C-D
10
10
10
SEZIONE 2 2.1 ANAGRAFICA
Ente: ISTITUTO COMPRENSIVO “BERTO BARBARANI” DI MINERBE
Sede principale e direzione: Via Giuseppe Verdi, 114 - 37046 Minerbe (VR)
Telefono e Fax: 0442 640144 - 0442 640074
E-mail: [email protected]
Pec: [email protected]
Sito internet: www.icminerbe.it
Codice Meccanografico: VRIC84200D
Codice Fiscale: 82000470235
Attività svolta: Scuola Secondaria di Primo Grado, Primaria e dell’Infanzia
Datore di Lavoro individuato nel Dirigente Scolastico: BERTASELLO LORETTA
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: DE SILVESTRI DISMA
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: NON NOMINATO
Ev. Medico Competente in medicina del Lavoro:
Addetti Servizio Prevenzione e Protezione:
Referenti di plesso: Vengono nominati dal dirigente scolastico all’inizio di ogni anno scolastico per ciascuna scuola. I nominativi vengono riportati sul modulo “ASSEGNAZIONE INCARICHI” che viene esposto in ogni plesso scolastico.
11
11
11
ORGANIGRAMMA:
DS
Bertasello Loretta
DSGA
Marocco Giovanna
RSPP
De Silvestri Disma
RLS
Non nominato
ASPP
________________
Ev. Medico Competente
_______________
Add. PS
*
Add. PI
**
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO INSEGNANTE
ASSISTENTE PERSONALE
COLLABORATORE SCOLASTICO
COLLABORATORE ESTERNO
ADDETTO ALLA MENSA
*e** Vengono nominati dal dirigente scolastico all’inizio di ogni anno scolastico per ciascuna scuola. I nominativi vengono riportati sul modulo “ASSEGNAZIONE INCARICHI” che viene esposto in ogni plesso scolastico.
CICLO DEL SERVIZIO:
Strutture
Attrezzature
Servizi di supporto
Funzioni Organizzative: DS+DSGA+Ass.Amm
Funzioni Didattiche: Docenti+Ass.Pers.
Funzioni di Servizio: Coll.Scol+Coll.Est+Ad.Mansa
SCUOLA
ST
UD
EN
TI
12
12
12
2.2 INDIVIDUAZIONE DELLE MANSIONI
Mansione espletata per l’attuazione del
ciclo di lavoro
Descrizione del ciclo di lavoro
Luogo/ locale in cui viene svolto
il lavoro
movimen-tazione
manuale dei carichi
Sostanze utilizzate
Macchine utilizzate per l’espletamento della
mansione Utensili
Art. 37 formazione per attività a rischio
specifico
Sorvegl. sanitaria
DIRIGENTE SCOLASTICO
visite alle scuole uso personal computer lavoro amministrativo e coordinamento organi collegiali
Ufficio direzione e presso tutte le sedi
scolastiche no //
Attrezzatura d’ufficio Autoveicolo proprio
no
Formazione uso VDT
Dispensa INAIL + Accordo Stato
regioni 21.12.11 + Procedure
allegate DVR
No
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
redazione degli atti amministrativi con l’uso del personal computer e della macchina da scrivere uso del fotocopiatore
Ufficio direzione e/o presso le sedi
scolastiche Sì Da ufficio Attrezzatura da ufficio no
Formazione uso VDT
Dispensa INAIL + Accordo Stato
regioni 21.12.11 + Procedure
allegate DVR
Da verif. ev.
integrazione per
VDT
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
INSEGNANTE
Insegnamento, accoglienza e vigilanza studenti, uso laboratori, sorveglianza e assistenza in mensa, attività funzionali all’inseg. (riunioni, ecc.)
Sedi scolastiche Sì Per attività
didattiche (non pericolose)
Apparecchi elettrici per attività didattiche: lavagna
luminosa, video, ecc.
Forbice, taglierina
ecc.
Formazione uso VDT
Dispensa INAIL + Accordo Stato
regioni 21.12.11 + Procedure
allegate DVR
No
ASSISTENTE PERSONALE
assistenza alunno portatore di handicap
COLLABORATORE SCOLASTICO
pulizia locali scolastici, sorveglianza studenti, attività di piccola manutenzione beni, supporto attività amministrativa
Sedi scolastiche Sì Detergenti Scala portatile, attrezzature
per pulire, ecc. Sì, vari
Accordo Stato regioni 21.12.11 +
Procedure allegate DVR
No
COLLABORATORE ESTERNO
pulizia locali scolastici sorveglianza studenti (utilizzato per supplenze)
ADDETTO ALLA MENSA
Mensa scolastica: Preparazione e/o distribuzione pasti, Riordino e pulizia cucina e refettorio
Sedi scolastiche Sì Detergenti attrezzature per cucina, per
pulizie, ecc. Utensili da
cucina
Accordo Stato regioni 21.12.11 +
Procedure allegate DVR
No
INFORMAZIONE / FORMAZIONE / ADDESTRAMENTO Tali attività vengono organizzate in occasione:
1. Prima entrata in servizio del lavoratore mediante: Distribuzione / presa visione di:
- Eventuali procedure specifiche relative alla mansione (ad. Esempio per uso attrezzature, ecc.). - Accoglienza del lavoratore che entra in servizio e tutoraggio da parte di un collega esperto
individuato dal datore di lavoro. - Piano gestione emergenze.
2. Incontri periodici con frequenza circa annuale o secondo necessità, organizzati in collaborazione con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ai sensi dell’Art. 36 del D.Lgs. 81/08.
3. Relativamente ai lavoratori esposti a rischi specifici la formazione di cui all’Art.37 deve essere effettuata tramite procedure operative scritte che vengono condivise con i lavoratori e tramite corsi di formazione specifici per tutte le mansioni:
- Addetti antincendio - Addetti al servizio di primo soccorso - RSPP - RLS - ASPP - Dirigente - Preposto - tutte le mansioni lavorative in funzione dei rischi specifici: MMC, VDT, lav. madri, ecc.
13
13
13
2.3 INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
Identificazione del fabbricato Persone Presenti
N° Foto Denominazione e Indirizzo
Fin
o a
100
Tra
100 e
300
Oltre
3000
01
Scuola Secondaria di 1° Grado di Minerbe
Via Giuseppe Verdi, 114 - 37046 Minerbe (VR) Telefono 0442 640144
X
02
Scuola Secondaria di 1° Grado di Roverchiara
Via Vittorio Veneto, 11 - 37050 Roverchiara (VR) Telefono 0442 74136
X
03
Scuola Primaria di Minerbe
Via Roma, 156 - 37046 Minerbe (VR) Telefono 0442 640106
X
04
Scuola Primaria di Roverchiara
Via Bogone - 37050 Roverchiara (VR) Telefono 0442 74043
X
14
14
14
Identificazione del fabbricato Persone Presenti
N° Foto Denominazione e Indirizzo
Fin
o a
100
Tra
100 e
300
Oltre
3000
05
Scuola Primaria di Bonavigo
Via Carlo Ederle, 23 - 37040 Bonavigo (VR) Telefono 0442 73130
X
06
Scuola Primaria di Boschi Sant’Anna
Via Olmo, 25 - 37040 Boschi Sant’Anna (VR) Telefono 0442 99161
X
07
Scuola Primaria di Bevilacqua
Viale Stazione, 13 - 37040 Bevilaqua (VR) Telefono 0442 93353
X
08
Scuola dell’Infanzia di Boschi Sant’Anna
Via Olmo, 27 – 37040 Boschi Sant’Anna (VR) Telefono 0442 99166
X
09
Scuola dell’Infanzia Bevilacqua
Viale Stazione, 14 - 37040 Bevilaqua (VR) Telefono 0442 93310
X
15
15
15
SEZIONE 3 3.1 La presente valutazione del rischio riguarda i fabbricati sotto descritti:
Identificazione del fabbricato Persone Presenti
N° Piani dell’edificio
Locali presenti
N° Denominazione Indirizzo
Fin
o a
100
Tra
100 e
300
Oltre
3000
PI
PS
PT
PR
P1
P2
P3
Atr
i -
corr
idoi -
Spazi com
uni
Aule
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/ im
pia
nti
part
icola
ri
Mensa
Cucin
a
Dorm
itori
Altro
01 Scuola Secondaria di 1° Grado di Minerbe Via Giuseppe Verdi, 114 - 37046 Minerbe (VR) Telefono 0442 640144
X X X X X X X X X X X X X X X
02 Scuola Secondaria di 1° Grado di Roverchiara Via Vittorio Veneto, 11 - 37050 Roverchiara (VR) Telefono 0442 74136
X X X X X X X X X X X X X X
03 Scuola Primaria di Minerbe Via Roma, 156 - 37046 Minerbe (VR) Telefono 0442 640106
X X X X X X X X X X X X X
04 Scuola Primaria di Roverchiara Via Bogone - 37050 Roverchiara (VR) Telefono 0442 74043
X X X X X X X X X X X X X
05 Scuola Primaria di Bonavigo Via Carlo Ederle, 23 - 37040 Bonavigo (VR) Telefono 0442 73130
X X X X X X X X X X X X
06 Scuola Primaria di Boschi Sant’Anna Via Olmo, 25 - 37040 Boschi Sant’Anna (VR) Telefono 0442 99161
X X X X X X X X X
07 Scuola Primaria di Bevilacqua Viale Stazione, 13 - 37040 Bevilaqua (VR) Telefono 0442 93353
X X X X X X X X X X
08 Scuola dell’Infanzia di Boschi Sant’Anna Via Olmo, 27 – 37040 Boschi Sant’Anna (VR) Telefono 0442 99166
X X X X X X X X X X X X
09 Scuola dell’Infanzia Bevilacqua Viale Stazione, 14 - 37040 Bevilaqua (VR) Telefono 0442 93310
X X X X X X X X X X X X X
* Rientrano nella categoria aule didattiche, oltre ai locali in cui si svolgono le ordinarie lezioni, anche le aule in cui si svolgono lavori di gruppo, educazione motoria, lezioni di informatica, piccole biblioteche scolastiche, aule di disegno, di musica e simili, che non prevedono le presenza di materiali, sostanze o impianti
16
16
16
Sorgente di rischio: A1. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 1 allegato IV e impianti) Tipo di rischio: per la salute e la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Stabilità e solidità delle strutture (solai, muri e pareti, soppalchi, scale).
No Richiesta agibilità agli
enti competenti
2. Altezza, Cubatura, Superficie No Richiesta agibilità agli
enti competenti
3. Aerazione da finestre, lucernari, impianti No
Richiesta agibilità agli enti competenti
4. Condizioni igieniche di Pavimenti, muri e soffitti. No
Richiesta agibilità agli enti competenti
5. Pavimenti: lisci e/o sconnessi. Sì
Verifica tramite sopralluogo tecnico, con eventuale richiesta di intervento tramite
relazioni tecniche per garantire adeguate condizioni di sicurezza.
Procedure di lavoro per garantire adeguata pulizia e ordine dei pavimenti.
II A 2 Inciampo,
scivolamento, caduta
Formazione periodica sulle procedure di gestione, in particolare per mantenere libere le
vie di maggior passaggio.
Manutenzione e pulizia delle pavimentazioni in base necessità
Non necessari Verifiche periodiche integrità delle pavimentazioni.
Proseguimento della formazione periodica sulle procedure di gestione.
6. Muri e pareti: Semplici o attrezzate con scaffalature e apparecchiature.
Sì
Verifica tramite sopralluogo tecnico, con eventuale richiesta di intervento tramite
relazioni tecniche per garantire adeguate condizioni di sicurezza.
Procedure di lavoro per un utilizzo corretto.
II A 2 Caduta di materiale
Formazione periodica sulle procedure di gestione, in particolare sulle modalità di
disposizione del peso del carico, inoltre su movimentazione e stoccaggio merci.
Manutenzione delle scaffalature e degli armadi in base necessità
Non necessari
Verifiche periodiche integrità delle scaffalature e degli armadi.
Ancoraggi e pavimenti, muri e soffitti Proseguimento della formazione sulle procedure di
lavoro.
7. Scale mobili, banchine, rampe di carico. No Non presente
8. Vie di circolazione: Viabilità interna, esterna. Sì
Verifica tramite sopralluogo tecnico, con eventuale richiesta di intervento tramite
relazioni tecniche per garantire adeguate condizioni di sicurezza.
Procedure organizzative per garantire che le vie di transito, di fuga e le uscite di emergenza
siano mantenute libere da ostacoli ed efficienti.
III A 3 Caduta persone e difficoltà di
evacuazione.
Formazione periodica sulle procedure di lavoro per garantire che le vie di transito, di fuga e le
uscite di emergenza siano mantenute libere da ostacoli ed
efficienti.
. Verifiche periodiche delle vie di transito,
di fuga e delle uscite di emergenza (controlli antincendio).
Non necessari Proseguimento attività formative e di manutenzione. 9. Vie ed uscite di emergenza:
Accessibilità. Sì III B 6
10. Porte e portoni: Adeguatezza. Sì Verifica tramite sopralluogo tecnico, con eventuale richiesta di intervento tramite
relazioni tecniche per garantire adeguate condizioni di sicurezza.
III B 6 Difficoltà di
evacuazione Non richiesta Manutenzione in base necessità Non necessari Verifiche periodiche stato di conservazione.
11. Scale: Adeguatezza. Sì III B 6 Difficoltà di
evacuazione Non richiesta Manutenzione in base necessità Non necessari
12. Protezione dei luoghi di lavoro e di passaggio No Situazione conforme
17
17
17
Sorgente di rischio: A1. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 1 allegato IV e impianti) Tipo di rischio: per la salute e la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
13. Luoghi di lavoro esterni: Adeguatezza
No Situazione conforme
14. Microclima: Aerazione, temperatura, umidità
No Non presente
15. Illuminazione: naturale, artificiale e di emergenza.
Sì Controlli periodici per garantire adeguata
illuminazione di emergenza. III A 3
Contatti accidentali e difficoltà di
evacuazione. No
Verifiche periodiche efficienza impianto e durata batterie con
eventuali riparazioni/sostituzioni.
Non necessari Verifiche periodiche efficienza
impianto e durata batterie (controlli antincendio).
16. Locali di riposo e di refezione: Disponibilità e adeguatezza.
No Richiesta agibilità agli
enti competenti
17. Spogliatoi e armadi per il vestiario: Disponibilità e adeguatezza
No Situazione conforme
18. Servizi igienico assistenziali: Disponibilità e adeguatezza (Acqua, lavabi, docce, WC, servizio pulizia)
No Richiesta agibilità agli
enti competenti
19. Dormitori: Disponibilità e adeguatezza
No Non presente
20. Stato degli impianti: Adeguatezza per l’impiego.
Sì Richiesta documentazione
attestante la conformità degli impianti
III A 3 Incidente elettrico,
guasti, malfunzionamenti
Modalità di impiego degli impianti elettrici.
Verifiche periodiche, anche su impianto messa a terra.
Non necessari Proseguimento verifiche periodiche,
anche su impianto messa a terra (controlli antincendio).
21. Impianti a sicurezza intrinseca in atmosfere a rischio di incendio e/o esplosione: Adeguatezza.
No Non presente
22. Impianti speciali a caratteristiche di ridondanza: Adeguatezza.
No Non presente
Sorgente di rischio: A2. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 2 allegato IV) Tipo di rischio: per la salute
L’analisi del rischio è sviluppata nella scheda specifica per rischio esposizione a sostanze pericolose derivante dalla presenza nei luoghi di lavoro di agenti nocivi.
Sorgente di rischio: A3. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 3 allegato IV) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Lavori in Vasche, Canalizzazioni, Tubazioni, Serbatoi, Recipienti e Silos.
No
Non presente
18
18
18
Sorgente di rischio: A4. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 4 allegato IV e DM 10.03.1998) Tipo di rischio: per la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Griglia di criticità
Valo
re
Ris
chio
resid
uo
Azioni da porre in atto Entità danno
Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D rif Misure preventive Descrizione
Presenza di Materiali combustibili e/o infiammabili, quali:
vernici e solventi infiammabili;
adesivi infiammabili
gas infiammabili;
grandi quantitativi di carta e materiali di imballaggio;
materiali plastici, in particolare sotto forma di schiuma;
grandi quantità di manufatti infiammabili;
prodotti chimici che possono essere da soli infiammabili o che possono reagire con altre sostanze provocando un incendio;
prodotti derivati dalla lavorazione del petrolio;
vaste superfici di pareti o solai rivestite con materiali facilmente combustibili;
Altro: ________
Si III B 6
Svilu
ppo r
apid
o d
i in
cendio
in
caso
di in
nesco
all.I Controllo e manutenzione impianto Verifiche periodiche impianto di alimentazione Centrale termica e/o cucina.
all. II Ridurre la probabilità dei rischi di incendio. Organizzare la presenza materiali + mantenere il luogo ordinato + effettuare formazione in merito + non introdurre fiamme e scintille + divieto di fumo.
all. III Realizzare vie di uscita e di emergenza. Mantenere libere le vie di fuga e uscite di emergenza.
all. IV Rapida segnalazione di incendio. Impianto d’allarme o altri dispositivi per la segnalazione semplici ed evidenti + Formazione del personale + esercitazioni
all. V Assicurazione dell’estinzione di incendio. Dotazione presidi antincendio + formazione addetti antincendio
all. VI Garantire l’efficienza dei sistemi di protezione.
Manutenzione e controllo periodico - Registro antincendio
all. VII Fornire ai lavoratori adeguata informazione e Formazione.
Corsi per addetti antincendio conformi D.M. 10.03.98 + Aggiornamento periodico della formazione + Incontri di informazione e formazione per tutti i lavoratori + esercitazioni.
alI. VIII Gestione dell’emergenza Piano gestione emergenze + esercitazioni
Sorgenti di innesco derivanti dalla presenza di:
fiamme o scintille dovute a processi di lavoro, quali taglio, affilatura, saldatura;
sorgenti di calore causate da attriti;
macchine ed apparecchiature in cui si produce calore non installate e utilizzate secondo le nor-me di buona tecnica;
fiamme libere;
attrezzature elettriche non installate e utilizzate secondo le norme di buona tecnica;
Altro: ________
Si III B 6
Innesco incendio
all.I Controllo e manutenzione impianto Verifiche e controlli periodici efficienza impianti.
all. II Ridurre la probabilità dei rischi di incendio. Manutenzioni e controlli periodici programmati.
all. III Realizzare vie di uscita e di emergenza. Mantenere libere le vie di fuga e uscite di emergenza.
all. IV Rapida segnalazione di incendio. Impianto d’allarme o altri dispositivi per la segnalazione semplici ed evidenti + Formazione del personale + esercitazioni
all. V Assicurazione dell’estinzione di incendio. Dotazione presidi antincendio + formazione addetti antincendio
all. VI Garantire l’efficienza dei sistemi di protezione.
Manutenzione e controllo periodico - Registro antincendio
all. VII Fornire ai lavoratori adeguata informazione e Formazione.
Corsi per addetti antincendio conformi D.M. 10.03.98 + Aggiornamento periodico della formazione + Incontri di informazione e formazione per tutti i lavoratori + esercitazioni.
alI. VIII Gestione dell’emergenza Piano gestione emergenze + esercitazioni
Presenza di lavoratori e di altre persone esposte a rischi di incendio:
siano previste aree di riposo;
sia presente pubblico occasionale in numero tale da determinare situazione di affollamento;
siano presenti persone la cui mobilità, udito o vista sia limitata;
siano presenti persone che non hanno familiarità con i luoghi e con le relative vie di esodo;
siano presenti lavoratori in aree a rischio specifico di incendio;
siano presenti persone che possono essere incapaci di reagire prontamente in caso di incendio o possono essere particolarmente ignare del pericolo causato da un incendio, poiché lavorano in aree isolate e le relative vie di esodo sono lunghe e di non facile praticabilità;
Altro: ________
Si III B 6
Difficoltà d
i evacuazio
ne in
caso d
i in
cendio
all.I Controllo e manutenzione impianto Verifica periodica impianto d’allarme.
all. II Ridurre la probabilità dei rischi di incendio. Accompagnare e limitare visitatori esterni + segnaletica di sicurezza.
all. III Realizzare vie di uscita e di emergenza. Mantenere libere le vie di fuga e uscite di emergenza.
all. IV Rapida segnalazione di incendio. Impianto d’allarme o altri dispositivi per la segnalazione semplici ed evidenti + Formazione del personale + esercitazioni
all. V Assicurazione dell’estinzione di incendio. Dotazione presidi antincendio + formazione addetti antincendio
all. VI Garantire l’efficienza dei sistemi di protezione.
Manutenzione e controllo periodico - Registro antincendio
all. VII Fornire ai lavoratori adeguata informazione e Formazione.
Corsi per addetti antincendio conformi D.M. 10.03.98 + Aggiornamento periodico della formazione + Incontri di informazione e formazione per tutti i lavoratori + esercitazioni.
alI. VIII Gestione dell’emergenza Piano gestione emergenze + esercitazioni
19
19
19
Sorgente di rischio: A5. Ambiente di Lavoro (Requisiti dei luoghi di lavoro punto 6 allegato IV) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Ambiente di lavoro agricolo.
No Non pertinente
Sorgente di rischio: A6. Ambiente di Lavoro (Segnaletica di sicurezza Titolo V Allegato XXIV-XXV-XXVI-XXVII-XXVIII-XXIX-XXX-XXXI-XXXII) Tipo di rischio: per la sicurezza e la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1.Segnaletica di sicurezza: carenza o inadeguatezza.
Sì
Predisposizione di segnaletica conforme a
D.Lgs. 81/08 (vedi analisi allegata).
II A 2 Esposizione
inconsapevole a rischi, difficoltà di
individuazione.
Sulle modalità di interpretazione in occasione
degli incontri informativi periodici
Verifica periodica completezza e leggibilità
Non necessari
Proseguimento dei controlli periodici e aggiornamento della
formazione. Controlli antincendio.
Sorgente di rischio: A7. Ambiente di Lavoro (Atmosfere Esplosive Titolo XI Allegato XLIX-L-LI) Tipo di rischio: per la sicurezza e la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione e
Controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1.Lavori in ambienti con atmosfere esplosive
No Eventuali laboratori: impiego
quantitativi limitati di sostanza che rilasciano gas infiammabili
e presenza cappe aspiranti
20
20
20
Il risultato finale delle analisi tenuto conto anche delle soluzioni adottate nella gestione del rischi incendio sono quelle di seguito riassunte.
Destinazione del luogo di lavoro Presente
Rischio dovuto a
COMPLESSIVO Materiali combustibili e/o
infiammabili Sorgenti di innesco
Lavoratori e di altre persone presenti esposte a
rischio di incendio
A M B A M B A M B A M B
Atri - corridoi -Spazi comuni Sì X X X X
Aule didattiche* Sì X X X X
Servizi igienici Sì X X X X
Ripostigli Sì X X X X
Palestra Sì X X X X
Locale insegnanti Sì X X X X Aule Magne - Auditori - Sale riunioni
Sì X X X X
Uffici di segreteria Sì X X X
Centrale Termica Sì X X X X Laboratori con materiali/sostanze/ impianti particolari
No X X X X
Mensa Sì X X X X
Cucina Sì X X X X
Dormitori Sì X X X X Altro Sì X X X X
* Rientrano nella categoria aule didattiche, oltre ai locali in cui si svolgono le ordinarie lezioni, anche le aule in cui si svolgono lavori di gruppo, educazione motoria, lezioni di informatica, piccole biblioteche scolastiche, aule di disegno, di musica e simili, che non prevedono le presenza di materiali, sostanze o impianti
LEGENDA: A = rischio alto M = rischio medio B = rischio basso
21
21
21
3.2 La presente valutazione del rischio riguarda le mansioni sotto descritte: N° Descrizione della mansione N° Descrizione della mansione
01 DIRIGENTE SCOLASTICO 04 INSEGNANTE
02 DIRETTORE AMMINISTRATIVO 05 ASSISTENTE PERSONALE
03 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO L’elenco nominativo del personale si trova aggiornato tra gli allegati.
Sorgente di rischio: B1 Attrezzature di Lavoro (Parte I allegato V e allegato VI) Tipo di rischio: per la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A B C D
1. Azionamento dei sistemi e dispositivi di comando (visibilità, protetti da azionamenti involontari, arresto di emergenze, regolazione di velocità, messa in moto).
No Non presenti
2. Rottura, proiezione e caduta di oggetti durante il funzionamento.
No Non presenti
3. Stabilità delle attrezzature (ancoraggio a muri e pavimenti)
No Non presenti
4. Contatti meccanici con elementi mobili e parti in movimento (organi di lavoro)
No Non presenti
5. Illuminazione del punto di lavoro.
Sì
Organizzazione delle postazioni di lavoro in modo da raggiungere un
buon livello di confort visivo. Formazione del personale sulle modalità di organizzazione della
postazione di lavoro.
II A 2 Disturbi visivi Informazione sull’organizzazione
della postazione di lavoro.
Verifica periodica adeguatezza della
postazione di lavoro. Non richiesti
Aggiornamento periodico dell’informazione dei lavoratori con
rendicontazione. Verifica periodica dell’adeguatezza
delle postazioni di lavoro.
6. Contatto con parti a temperature estreme.
No Non presenti
7. Chiarezza e visibilità della segnaletica e degli indicatori di misura sulle attrezzature
No Attrezzature da ufficio
poco pericolose e dotate di idonea segnaletica
8. Vibrazioni che pregiudicano stabilità e resistenza dell’attrezzatura.
No Non presenti
9. Modalità di manutenzione, riparazione e regolazione (fermo macchina, dispositivi di sicurezza).
No Non presenti
10. Incendio e esplosione causato da surriscaldamento e produzione sostanze.
No Non presenti
11. Emissione di gas, vapori, liquidi, polvere.
No Non presenti
22
22
22
Sorgente di rischio: B2 Attrezzature di Lavoro Specifiche (Parte II allegato V - allegato VI - allegato VII) Tipo di rischio: per la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Uso attrezzature in pressione. No Non presenti
2. Uso attrezzature mobili e semoventi:
□ con lavoratori a bordo, □ carrelli elevatori, □ su binari, □ piani inclinabili, □ teleferiche, □ Altro: _______
No Non presenti
3. Uso attrezzature di sollevamento, trasporto e immagazzinamento carichi :
□ piattaforme elevatrici, □ gru, □ argani □ paranchi □ a piani mobili,a tazza,a coclea, a
nastro □ Altro: ________________
No Non presenti
4. Uso attrezzature di sollevamento di persone e cose:
□ Ponti su ruote □ Scale aeree su carro □ Ponti sospesi □ Ascensori e montacarichi □ Altro: ________________
No Non presenti
5. Uso attrezzature particolari: □ Mole abrasive. □ Bottali, impastatrici, gramo latrici. □ Macchine per fucinatura e
stampaggio. □ Macchine utensili per metalli. □ Macchine utensili per legno. □ Presse e cesoie. □ Frantoi, disintegratori. □ Molazze e polverizzatori. □ Macchine centrifugatrici. □ Laminatoi, rullatrici, calandre e
cilindri. □ Apritoii, battitoi, carde, sflilacciatrici,
pettinatrici. □ Macchine per filare. □ Telai meccanici di tessitura. □ Macchine per la lavorazione di fibre
tessili. □ Macchine da cucire. □ Macchine per trafilare. □ Macchine con cilindro a lame
elicoidali. □ Trebbiatrici □ Tipografiche □ Fustellatrici □ Compressori. □ Saldatrici. □ Forni e stufe di essiccamento. □ Macchine e apparecchi elettrici. □ Altro: _______________________
No Non presenti
23
23
23
Sorgente di rischio: C Movimentazione manuale dei carichi (Allegato XXXIII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Movimentazione manuale dei carichi.
No Attività non prevista per la mansione
Sorgente di rischio: D Videoterminali (Allegato XXXIV) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Uso di attrezzature munite di videoterminali: caratteristiche delle attrezzature, tempi di esposizione, ambiente di lavoro.
Sì
Organizzazione delle postazioni di lavoro al fine di creare condizioni ergonomiche di lavoro corrette.
Formazione del personale tramite dispensa INAIL.
II A 2 Stress posturale e visivo. Formazione tramite distribuzione della dispensa informativa INAIL.
Verifica periodica adeguatezza postazioni di
lavoro. Non necessari
Verifica periodica adeguatezza postazioni di lavoro.
Aggiornamento del a formazione. Ev. visite per vdt se esp.>20h/sett
Sorgente di rischio: E Agenti Fisici (Titolo VIII e Allegati XXV-XXVI-XXXVII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Rumore Sì Organizzazione attività didattiche. II A 2 Difficoltà di gestione delle attività didattiche. Disturbi all’udito e conseguenti da esposizione a frastuono
Periodica sulle modalità di organizzazione delle attività
didattiche. Non richiesti Non necessari
Ev, richiesta interventi di insonorizzazione ambienti con
particolati caratteristiche di propagazione del rumore.
2. Vibrazioni Meccaniche No Non esposti
3. Campi Elettromagnetici Sì Valutazione da effettuarsi entro 2012 (art. 306)
4. Radiazioni Ottiche Artificiali No
24
24
24
Sorgente di rischio: F Sostanze Pericolose (Titolo IX Allegato XXXVIII - XXXIX - XL - XLI - XLII - XLIII) Tipo di rischio: per la salute e la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi.
Sì
Selezione delle sostanze. Procedure di lavoro per la corretta
conservazione e il corretto uso.
Piano gestione Emergenze
III A 3
Dermatiti ed intossicazioni
Solo per insegnanti eventualmente addetti a
laboratori ove si impiegano prodotti
chimici.
Informazione e formazione del personale sulle procedure di
lavoro.
Verifica periodica luoghi di conservazione
Quelli richiesti sulle istruzioni d’uso del
fabbricante (etichetta o scheda
di sicurezza)
Verifica periodica delle sostanze impiegate e della documentazione
relativa. Informazione, formazione e
aggiornamento periodico del personale sulle procedure di lavoro.
2. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti chimici cancerogeni e mutageni.
No Non esposto
3. Effetti derivanti dall’esposizione ad Amianto.
No Non esposto
Sorgente di rischio: G Agenti Biologici (Titolo X Allegato XLIV - XLV - XLVI - XLVII - XLVIII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti biologici
No Non rilevabile
Sorgente di rischio: H Rischio psicosociale (Art.28) Tipo di rischio: trasversale
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
1. Psicosociale No Non esposto
2. Stress da lavoro correlato Sì
Definizione dei ruoli e delle mansioni effettuato a livello contrattuale dalle categorie.
Coinvolgimento di tutti i lavoratori nelle attività organizzative, anche
attraverso incontri informativi. Numerosità dei colleghi di
lavoro. Organizzazione procedura per l’eventuale trattamento di casi.
Disponibilità per comunicazione.
Valutazione tramite metodologia elaborata dall'Ufficio scolastico
provinciale del veneto , in collaborazione con il SiRVeSS
Vedi risultati analisi condotta secondo metodologia elaborata dall'Ufficio
scolastico provinciale del veneto , in collaborazione
con il SiRVeSS
Stress da lavoro correlato
Informazione generale di tutto il personale
Non richieste Non richiesti
Attivazione misure di
miglioramento come da aree evidenziate dai risultati della
metodologia elaborata dall'Ufficio scolastico
provinciale del veneto , in collaborazione con il SiRVeSS.
25
25
25
3.2 La presente valutazione del rischio riguarda le mansioni sotto descritte:
N° Descrizione della mansione
06 COLLABORATORE SCOLASTICO
07 COLLABORATORE ESTERNO
08 ADDETTO ALLA MENSA L’elenco nominativo del personale si trova aggiornato tra gli allegati.
Sorgente di rischio: B1 Attrezzature di Lavoro (Parte I allegato V e allegato VI) Tipo di rischio: per la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A B C D
12. Azionamento dei sistemi e dispositivi di comando (visibilità, protetti da azionamenti involontari, arresto di emergenze, regolazione di velocità, messa in moto).
Sì
Verifica tramite sopralluogo tecnico, con eventuale richiesta di intervento tramite
relazioni tecniche per garantire adeguate condizioni di sicurezza delle attrezzature
(marcatura CE). Organizzazione delle postazioni di
lavoro in modo da consentire un’adeguata ergonomia posturale e
visiva. Richiesta Manutenzioni preventive
secondo indicazioni dei manuali d’uso e manutenzione.
Richiesta attrezzature ancorate a pavimenti e muri.
Formazione del personale sull’uso delle attrezzature come da istruzioni del fabbricante, in particolare divieto manomissione dell’attrezzatura e di
rimozione dei dispositivi di sicurezza.
Formazione del personale addetto.
II B 4
Infortuni durante l’uso (e la regolazione/manutenzione)di macchine ed attrezzature
dovuti a azionamenti e contatti accidentali e
malfunzionamenti, nonché alla caduta di oggetti o al guasto delle attrezzature.
Informazione, formazione sulle procedure d’uso del fabbricante.
Richiesta Manutenzione e controllo periodico delle
attrezzature dello stato delle attrezzature secondo norma
della buona tecnica, istruzioni del fabbricante; in particolare sui dispositivi di
sicurezza.
Quelli previsti per l’uso dal
fabbricante.
Verifica periodico stato delle attrezzature e richieste di
manutenzione preventiva, con rendicontazione.
Proseguimento e aggiornamento periodico della formazione dei
lavoratori.
13. Rottura, proiezione e caduta di oggetti durante il funzionamento.
Sì II B 4
14. Stabilità delle attrezzature (ancoraggio a muri e pavimenti)
Sì II B 4
15. Contatti meccanici con elementi mobili e parti in movimento (organi di lavoro)
Sì II B 4
16. Illuminazione del punto di lavoro.
Sì II B 4 17. Contatto con parti a
temperature estreme. Sì II B 4
18. Chiarezza e visibilità della segnaletica e degli indicatori di misura sulle attrezzature
Sì II B 4
19. Modalità di manutenzione, riparazione e regolazione (fermo macchina, dispositivi di sicurezza).
Sì II B 4
20. Vibrazioni che pregiudicano stabilità e resistenza dell’attrezzatura.
No
21. Incendio e esplosione causato da surriscaldamento e produzione sostanze.
No
22. Emissione di gas, vapori, liquidi, polvere.
No
26
26
26
Sorgente di rischio: B2 Attrezzature di Lavoro Specifiche (Parte II allegato V - allegato VI - allegato VII) Tipo di rischio: per la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
6. Uso attrezzature in pressione. No Non presenti
7. Uso attrezzature mobili e semoventi:
□ con lavoratori a bordo, □ carrelli elevatori, □ su binari, □ piani inclinabili, □ teleferiche, □ Altro: _______
No Non presenti
8. Uso attrezzature di sollevamento, trasporto e immagazzinamento carichi :
□ piattaforme elevatrici, □ gru, □ argani □ paranchi □ a piani mobili,a tazza,a coclea, a
nastro □ Altro: ________________
No Non presenti
9. Uso attrezzature di sollevamento di persone e cose:
□ Ponti su ruote □ Scale aeree su carro □ Ponti sospesi □ Ascensori e montacarichi □ Altro: ________________
No Non presenti
10. Uso attrezzature particolari: □ Mole abrasive. □ Bottali, impastatrici, gramo latrici. □ Macchine per fucinatura e
stampaggio. □ Macchine utensili per metalli. □ Macchine utensili per legno. □ Presse e cesoie. □ Frantoi, disintegratori. □ Molazze e polverizzatori. □ Macchine centrifugatrici. □ Laminatoi, rullatrici, calandre e
cilindri. □ Apritoii, battitoi, carde, sflilacciatrici,
pettinatrici. □ Macchine per filare. □ Telai meccanici di tessitura. □ Macchine per la lavorazione di fibre
tessili. □ Macchine da cucire. □ Macchine per trafilare. □ Macchine con cilindro a lame
elicoidali. □ Trebbiatrici □ Tipografiche □ Fustellatrici □ Compressori. □ Saldatrici. □ Forni e stufe di essiccamento. □ Macchine e apparecchi elettrici. □ Altro: _______________________
No Non presenti
27
27
27
Sorgente di rischio: C Movimentazione manuale dei carichi (Allegato XXXIII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
2. Movimentazione manuale dei carichi.
Sì
Organizzazione/riduzioni delle lavorazioni con carichi.
Formazione ed informazione del personale sulle corrette procedure
di movimentazione manuale dei carichi.
Adozione di attrezzature ausiliarie (carrelli).
II A 2 Patologie da sovraccarico
biomeccanico, in particolare dorso lombari.
Specifica su: - peso, - altre caratteristiche del carico, - modalità di corretta
esecuzione delle manovre.
No Guanti. Aggiornamento periodico della
formazione.
Sorgente di rischio: D Videoterminali (Allegato XXXIV) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
2. Uso di attrezzature munite di videoterminali: caratteristiche delle attrezzature, tempi di esposizione, ambiente di lavoro.
No Non esposto
Sorgente di rischio: E Agenti Fisici (Titolo VIII e Allegati XXV-XXVI-XXXVII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità V
alo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
5. Rumore No Non previsto
6. Vibrazioni Meccaniche No Non previsto
7. Campi Elettromagnetici Sì Valutazione da effettuarsi entro 2012 (art. 306)
8. Radiazioni Ottiche Artificiali No
28
28
28
Sorgente di rischio: F Sostanze Pericolose (Titolo IX Allegato XXXVIII - XXXIX - XL - XLI - XLII - XLIII) Tipo di rischio: per la salute e la sicurezza
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
4. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi.
Sì
Selezione delle sostanze. Procedure di lavoro per la corretta
conservazione e il corretto uso.
Piano gestione Emergenze
III A 3 Dermatiti ed
intossicazioni
Informazione e formazione del personale sulle procedure di
lavoro.
Verifica periodica luoghi di conservazione
Quelli richiesti sulle istruzioni d’uso del
fabbricante (etichetta o scheda
di sicurezza)
Verifica periodica delle sostanze impiegate e della documentazione
relativa. Informazione, formazione e
aggiornamento periodico del personale sulle procedure di lavoro.
5. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti chimici cancerogeni e mutageni.
No Divieto uso prodotti
riportanti frasi di rischio R40 R45 R46 e R47
6. Effetti derivanti dall’esposizione ad Amianto.
No Non esposto
Sorgente di rischio: G Agenti Biologici (Titolo X Allegato XLIV - XLV - XLVI - XLVII - XLVIII) Tipo di rischio: per la salute
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
2. Effetti derivanti dall’esposizione ad agenti biologici
No Non esposto
Sorgente di rischio: H Stress da lavoro correlato (Art.28) Tipo di rischio: trasversale
Descrizione della sorgente di rischio specifica:
Sorgente di rischio
Azioni e misure di prevenzione e protezione
già attuate
Griglia di criticità
Valo
re
Rischio residuo Formazione necessaria Manutenzione
controllo necessari D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e protezione
per il miglioramento Entità danno Probabilità
Sì / No I-II-III-IV A-B-C-D
3. Psicosociale No Non esposto
4. Stress da lavoro correlato Sì
Definizione dei ruoli e delle mansioni effettuato a livello contrattuale dalle categorie.
Coinvolgimento di tutti i lavoratori nelle attività organizzative, anche
attraverso incontri informativi.
Numerosità dei colleghi di lavoro.
Organizzazione procedura per l’eventuale trattamento di casi.
Disponibilità per comunicazione.
Valutazione tramite metodologia elaborata dall'Ufficio scolastico
provinciale del veneto , in collaborazione con il SiRVeSS
Vedi risultati analisi condotta
secondo metodologia elaborata dall'Ufficio
scolastico provinciale del veneto , in collaborazione
con il SiRVeSS
Stress da lavoro correlato
Informazione generale di tutto il personale
Non richieste Non richiesti
Attivazione misure di miglioramento come da aree evidenziate dai risultati della
metodologia elaborata dall'Ufficio scolastico
provinciale del veneto , in collaborazione con il SiRVeSS.
29
29
29
Relativamente alla tipologia di rischio F da sostanze pericolose si riporta di seguito la valutazione dei rischi secondo quanto previsto dal titolo IX del D.Lgs. 81/08. La valutazione riguarda le mansioni di seguito riportate:
N° Descrizione della mansione Lo svolgimento della ,mansione comporta
l’impiego di sostanze pericolose? Luoghi di lavoro, impianti in cui sono presenti sostanze pericolose
01 DIRIGENTE SCOLASTICO No //
02 DIRETTORE AMMINISTRATIVO No //
03 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO No //
04 INSEGNANTE Solo da personale eventualmente addetto a laboratori ove si impiegano prodotti chimici.
Eventualmente laboratori con attrezzature ed impianti per esperimenti, e armadi di conservazione.
05 ASSISTENTE PERSONALE No //
06 COLLABORATORE SCOLASTICO Sì, prodotti chimici per le pulizie. Impiego nella pulizia di tutti i locali scolastici, conservazione in armadi e ripostigli destinai a tale uso, non è previsto l’impiego in impianti. 07 COLLABORATORE ESTERNO Sì, prodotti chimici per le pulizie.
08 ADDETTO ALLA MENSA Sì, prodotti chimici per le pulizie. Impiego nella pulizia delle mense e dei locali annessi (cucine, spogliatoi, ecc.), conservazione in armadi e ripostigli destinai a tale uso, non è previsto l’impiego in impianti.
I Criteri di valutazione adottati sono:
Sostanze Proprietà
pericolose.
Informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore/produttore esu
etichetta e scheda di sicurezza
Livello, tipologia e durata dell’esposizione.
Circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti,
compresa la quantità degli stessi.
I valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici;
ALLEGATO XXXVIII e ALLEGATO XXXIX
D.Lgs. 81/08.
Effetti delle misure preventive e
protettive adottate o da adottare.
Ev. conclusioni tratte da
eventuali azioni di sorveglianza
sanitaria già intraprese.
Prodotti per le pulizie
Verificate su etichette e schede
di sicurezza e riepilogate sul
modulo “Elenco Prodotti Chimici”
Verificate su etichette e schede di sicurezza e riepilogate sul modulo
“Elenco Prodotti Chimici”
Le concentrazioni dei prodotti impiegati come da istruzioni del fornitore sono
molto limitate. L’esposizione non è
aggravata dall’applicazione con impianti (che
aerodisperdono, ecc.) I turni di lavoro consentono adeguata rotazione degli
addetti e la limitazione dei tempi di esposizione
Durante il consueto ciclo di lavoro che prevede la pulizia dei locali scolastici,
in assenza degli studenti nelle immediate vicinanze.
Le quantità e le concentrazioni sono limitate.
Le attività non vengono svolte in presenza di situazioni che
comporterebbero contaminazioni.
I limiti di esposizioni risultano palesemente e
ampiamente inferiori ai limiti previsti
nell’ALLEGATO XXXVIII e ALLEGATO XXXIX
D.Lgs. 81/08.
Si attua la procedura per la gestione delle sostanze pericolose: preventivamente
selezione dei prodotti da impiagare
formazione del personale addetto
messa a disposizione dei DPI
uso e conservazione come da istruzioni del fabbricante
Non Necessaria sorveglianza
sanitaria.
Prodotti impiegati in laboratorio
Durante il consueto ciclo di lavoro che prevede l’eventuale impiego da parte
degli studenti sotto il controllo del personale di laboratorio, adeguatamente formato.
Le quantità e le concentrazioni devono essere limitate.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs. n°81 del 09.04.2008 e successive modifiche
Data Aggiornamento: 29.10.2012
Sezione 3.3: Valutazione dei rischi per LAVORATRICI MADRI Pag. 30/33
1. SCOPO.
Scopo della presente documento è quello di:
dare evidenza dell'avvenuta valutazione dei rischi per le lavoratrici madri,
dare indicazioni per l'adozione delle necessarie misure di tutela,
relativamente alla corretta gestione ed organizzazione del lavoro delle lavoratrici gestanti,
puerpere o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto.
L’obiettivo finale è quello di garantire la tutela della salute e della sicurezza delle
lavoratrici e dei nascituri.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE.
Le indicazioni del presente documento si applicano all’interno dell'istituzione scolastica,
nei casi in cui le lavoratrici abbiano informato del proprio stato di gravidanza.
3. RIFERIMENTI NORMATIVI.
Il presente documento costituisce valutazione dei rischi per la corretta gestione delle
lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto ai
sensi del D.Lgs. 81/08 e della vigente normativa per la tutela delle lavoratrici madri
(D.Lgs. 151/01). Sono inoltre state prese in esame le linee guida INAIL 2002 e le linee di indirizzo per l’applicazione del D.Lgs. 151/01 approvate con DGR 2901/09 della Regione Veneto.
4. MODALITÀ ORGANIZZATIVE:
Preventivamente a scuola emette una comunicazione con la quale si invita tutto il
personale femminile ad avvisare la direzione dell’eventuale stato di gravidanza accertato
quanto prima possibile, al fine di poter attuare le procedure di tutela della salute e della
sicurezza della lavoratrice e del nascituro.
In caso di segnalazione la scuola:
Analizza le mansioni lavorative svolte dall'interessata.
Verifica i livelli di rischio, che risultano dall'analisi condotta al successivo punto
"VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONTROMISURE".
Attua le contromisure necessarie risultanti dalla valutazione dei rischi.
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Sezione 3.3: Valutazione dei rischi per LAVORATRICI MADRI Pag. 31/33
LAVORI VIETATI ai sensi degli 'Artt. 7 e 8 del D.Lgs. 151/01
Descrizione
Mansioni svolte da personale femminile per le
quali sono previsti tali lavori
01 Trasporto e al sollevamento di pesi Nessuna in modo esclusivo
Allegato A D.Lgs. 151/01 - lavori faticosi, pericolosi ed insalubri
02 A) quelli previsti dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345 e dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 262;
Nessuna
03 B) quelli indicati nella tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, per i quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
Nessuna
04
C) quelli che espongono alla silicosi e all'asbestosi, nonché alle altre malattie professionali di cui agli allegati 4 e 5 al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni: durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto;
Nessuna
05 D) quelli che comportano l'esposizione alle radiazioni ionizzanti: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
Nessuna
06 E) quelli su scale ed impalcature mobili e fisse: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
07 F) i lavori di manovalanza pesante: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
08 G) quelli che comportano una stazione in piedi per piu' di meta' dell'orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
09 H) quelli con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
10 I) quelli con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
11 L) quelli di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
Nessuna
12 M) quelli agricoli che implicano la manipolazione e l'uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
Nessuna
13 N) quelli di monda e trapianto del riso: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
Nessuna
14 O) quelli a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro.
Nessuna
Allegato B D.Lgs. 151/01 - lavori faticosi, pericolosi ed insalubri
Lavoratrici gestanti
15 Lavori che espongono ad agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovrappressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea
Nessuna
16
Lavori che espongono ad agenti biologici: - toxoplasma; - virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice e' sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione
Insegnante Assistente Personale
Collaboratore Scolastico Collaboratore Esterno Addetto alla Mensa
nelle Scuole dell'infanzia e Primarie
17 Lavori che espongono ad agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano.
Nessuna
18 Lavori in condizioni di lavoro sotterraneo di carattere minerario. Nessuna
Lavoratrici in periodo successivo al parto
19 Lavori che espongono ad agenti chimici quali piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano
Nessuna
20 Attività in condizioni di lavoro sotterraneo di carattere minerario. Nessuna
21 Lavori che espongono a radiazioni ionizzanti: attività in zone classificate o, comunque, attività che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda un millisievert.
Nessuna
CONTROMISURE Le lavoratrici, le cui mansioni lavorative prevedono i lavori sopra riportati vengono adibite ad altre mansioni. Quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, si attua la procedura per l'interdizione dal lavoro, attraverso il servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio.
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Sezione 3.3: Valutazione dei rischi per lavoratrici madri Pag. 32/33
Art. 11 D.Lgs. 151/05 - Allegato C
6.
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1.
Descrizione della sorgente di rischio
specifica
Mansioni svolte da personale femminile
per le quali è prevista l'esposizione
Azioni e misure di prevenzione e protezione ATTUATE per la
lavoratrice
Rischio residuo
Formazione necessaria
Manutenzione controllo necessari
D.P.I.
Azioni e misure di prevenzione e
protezione per il miglioramento
Entità danno
Probabilità
Valo
re
I-II-III-IV A B C D
Esposizione ad Agenti Fisici che
comportano lesioni del feto e/o
rischiano di provocare il distacco
della placenta, quali:
□ colpi, vibrazioni meccaniche o
movimenti,
movimentazione manuale di
carichi,
□ rumore,
□ radiazioni ionizzanti,
□ radiazioni non ionizzanti,
□ sollecitazioni termiche,
movimenti o posizioni di lavoro,
spostamenti sia all’interno sia
all’esterno degli edifici, fatica
mentale e fisica e altri disagi
fisici.
Collaboratrice scolastica
a) Organizzazione dei turni di lavoro evitando momenti di solitudine.
b) Possibilità di pause frequenti e di assumere posizioni di riposo (sedute).
c) Ri-organizzazione delle attività escludendo movimentazione carichi, attività faticose con posture non ergonomiche, uso di scalette portatili, lavori pesanti di pulizia, utilizzo prodotti chimici pericolosi.
d) Informazione della lavoratrice sulla nuova organizzazione del lavoro (rif. punti a, b e c).
e) Conferma del buono stato di salute della lavoratrice, tramite visite mediche periodiche previste dal SSN.
III A 3
Formazione ed informazione della
lavoratrice sulle misure preventive
e protettive adottate e da
adottare per lo svolgimento delle
mansioni lavorative.
Quelli previsti dai piani di
manutenzione ordinaria/straordi
naria sulle attrezzature.
Quelli ev. previsti per
l'uso di prodotti
detergenti non pericolosi
(vedi schede di sicurezza e etichette sui
prodotti)
Monitoraggio del corretto
comportamento della lavoratrice e vigilanza
sul mantenimento dello stato di sicurezza dei
luoghi di lavoro e dell'organizzazione del
lavoro.
Esposizione ad Agenti Chimici che
possono causare pericolo la salute
delle gestanti e del nascituro:
a) sostanze etichettate R 40; R 45; R
46 e R 47 ai sensi della direttiva n.
67/548/CEE,
b) agenti chimici che figurano
nell'allegato XLII del D.Lgs. 81/08;
c) mercurio e suoi derivati;
d) medicamenti antimitotici;
e) monossido di carbonio;
f) agenti chimici pericolosi di
comprovato assorbimento cutaneo;
nella misura in cui sia noto che
mettono in pericolo la salute delle
gestanti e del nascituro
Collaboratrice scolastica, ev.
personale tecnico di laboratorio che utilizzi
prodotti chimici
II A 2
Esposizione ad Agenti Biologici che
possono causare pericolo la salute
delle gestanti e del nascituro;
dei gruppi di rischio da 2 a 4 ai sensi
dell'art. 268 del D.Lgs. 81/08 nella
misura in cui sia noto che tali agenti
o le terapie che essi rendono
necessarie mettono in pericolo la
salute delle gestanti e del nascituro.
Insegnante Assistente Personale
Collaboratore Scolastico
Collaboratore Esterno Addetto alla Mensa
nelle Scuole dell'infanzia e
Primarie
SE ATTUABILE adibire la lavoratrice ad altra mansione, che non comporti contatto con gli ambienti frequentati degli
alunni della scuola dell'infanzia e primaria, altrimenti proposta di
interdizione dal lavoro
III / 0 / / / /
Impiego in Processi industriali che
figurano nell'allegato XLII del
D.Lgs. 81/08 Nessuna / / / / / / / /
Attività in condizioni di lavoro
sotterraneo di carattere minerario Nessuna / / / / / / / /
7. CONCLUSIONI E VALUTAZIONI FINALI.
Dall'analisi delle mansioni, dell'organizzazione del lavoro e delle contromisure necessarie per le lavoratrici madri risulta che:
Vi sono mansioni svolte da personale femminile che prevedono lavori VIETATI, ai sensi degli art. 7 e 8 del D.Lgs. 151/01.
Vi sono mansioni svolte da personale femminile che espongono a fattori di rischio chimico, fisico e/o biologico di cui all'Art. 11 e Allegato C del D.Lgs. 151/01.
Necessita verificare caso per caso la possibilità di attuare le contromisure necessarie per l'adeguata riduzione dei rischi della lavoratrice madre.
Se dall'analisi delle contromisure risulta che i rischi per la lavoratrice madre non sono adeguatamente ridotti necessita proporre l'interdizione dal lavoro alla direzione provinciale del lavoro
Per i dettagli organizzativi si faccia riferimento alla procedura operativa 12e allegata al DVR.