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Allenare l’uno contro uno. A cura di ALESSANDRO GIULIANO L’importanza e l’allenamento delle situazioni di uno contro uno, ovvero di quel confronto tra due giocatori il cui esito può influenzare, positivamente o negativamente, una determinata azione di gioco. INTRODUZIONE. Durante una gara, ogni singolo giocatore in fase di non possesso palla, ha il compito di pressare o attaccare l’avversario che inizia o propone una manovra. Questa semplice azione di ricerca della sfera porta ad inevitabili “duelli” che saranno utili per il proseguo o meno dell’azione stessa. Si tratta di situazioni di uno contro uno, definite come il confronto tra due giocatori, il cui esito influenzerà positivamente o negativamente l’azione di gioco. In base alla zona di campo dove avverrà il confronto, difesa, centrocampo e attacco, l’esito sarà determinante per la realizzazione o meno di un’azione offensiva finalizzata alla realizzazione della rete. Da ricordare che il dinamismo del calcio moderno ha intensificato molto i ritmi di gioco, per cui colui che è in possesso della sfera, non ha molto tempo a disposizione per effettuare le scelte più utili e appropriate alla circostanza. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’UNO CONTRO UNO. Vantaggi Questi i vantaggi che possiamo riscontrare. Riuscire a superare l’avversario dà la possibilità, alla squadra in possesso della palla, di avere una momentanea superiorità numerica nella zona dove è avvenuto l’uno contro uno. articolo 8 8 N.32 GIUGNO 2006 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 E E S S E E R R C C I I T T A A Z Z I I O O N N I I

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Allenare l’uno contro uno. A cura di ALESSANDRO GIULIANO

L’importanza e l’allenamento delle situazioni di uno contro uno, ovvero di quel confronto tra due giocatori il cui esito può influenzare, positivamente o negativamente, una determinata azione di gioco.

INTRODUZIONE.

Durante una gara, ogni singolo giocatore in fase di non possesso palla, ha il compito di pressare o attaccare l’avversario che inizia o propone una manovra.

Questa semplice azione di ricerca della sfera porta ad inevitabili “duelli” che saranno utili per il proseguo o meno dell’azione stessa.

Si tratta di situazioni di uno contro uno, definite come il confronto tra due giocatori, il cui esito influenzerà positivamente o negativamente l’azione di gioco.

In base alla zona di campo dove avverrà il confronto, difesa, centrocampo e attacco, l’esito sarà determinante per la realizzazione o meno di un’azione offensiva finalizzata alla realizzazione della rete.

Da ricordare che il dinamismo del calcio moderno ha intensificato molto i ritmi di gioco, per cui colui che è in possesso della sfera, non ha molto tempo a disposizione per effettuare le scelte più utili e appropriate alla circostanza.

VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’UNO CONTRO UNO.

Vantaggi

Questi i vantaggi che possiamo riscontrare.

Riuscire a superare l’avversario dà la possibilità, alla squadra in possesso della palla, di avere una momentanea superiorità numerica nella zona dove è avvenuto l’uno contro uno.

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N . 3 2 G I U G N O 2 0 0 6

RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03

DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273

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Permettere di mantenere il possesso della sfera.

Permettere al giocatore, se l’uno contro uno viene effettuato nei pressi dell’area di rigore, di trovare lo spazio per andare alla conclusione.

Superare l’avversario in velocità e permettere una maggior velocità d’azione.

Essere utile in fase di contropiede (ad esempio supero il mio diretto avversario e lancio il compagno verso la porta).

Essere fondamentale per sfruttare le doti tecniche del calciatore.

Svantaggi

Questi gli svantaggi che possiamo riscontrare.

Possibilità di perdere più confronti di uno contro uno se non si hanno a disposizione giocatori bravi nel dribbling e veloci nei movimenti.

Possibilità di perdere palla nei pressi della nostra area di rigore rischiando di dare l’opportunità agli avversari di andare alla conclusione.

Consegnare, in caso di esito negativo, il possesso palla gli avversari.

Dal punto di vista psicologico, perdere in poco tempo più duelli di uno contro uno, rischia di mandare in confusione, e gioco-forza far perdere ai giocatori quella lucidità che viene richiesta dall’allenatore.

Come si è notato dai diversi punti elencati, l’esito positivo o negativo del confronto con l’avversario fa dipendere, momentaneamente, le sorti di una partita.

L’uno contro uno può essere considerato come una “lama a doppio taglio” ed è per questo motivo che va utilizzato al momento giusto e con la scelta di tempo opportuna.

Proprio per la sua complessità di esecuzione l’1>1 viene insegnato fin dalle primissime categorie, pulcini, per poi essere approfondito e completato successivamente, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista tattico.

Il Mister dovrà sempre adottare una metodologia di allenamento che vada dal semplice al complesso al fine di testare se i fondamentali (dribbling, controllo della palla etc.) siano stati appresi.

Successivamente lavorare con le capacità condizionali (la più importante è la velocità) e completare poi il tutto con il lavoro tattico.

DIDATTICA DELL’UNO CONTRO UNO.

Per analizzare in maniera analitica l’uno contro uno, dobbiamo scorporarlo in tutte le sue componenti:

coordinative;

tecniche;

tattiche.

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Capacità coordinative

Il primo passo che bisogna affrontare è quello della coordinazione.

Bisogna, infatti, stimolare ed allenare i vari recettori in modo da poter eseguire successivamente con più facilità i gesti tecnici.

I canali percettivi utilizzati maggiormente sono quelli:

visivo: valutare dove si trova l’avversario, vedere il compagno che esegue il passaggio e la posizione della palla.

vestibolare: inerente all’equilibrio.

cinestetico: riguardante la tensione muscolare che viene esercitata con e senza la palla.

Capacità tecniche

Dal punto di vista tecnico, il saper ricevere la palla nella maniera corretta per poi valutare se effettuare un controllo a seguire o sul posto, combinato alla giusta scelta di quale parte del corpo utilizzare, è determinante per il proseguo dell’ 1>1.

Molto importante saper effettuare, per risolvere a favore un 1>1, il gesto tecnico del dribbling; un avversario può essere superato in velocità, sul posto e con delle finte.

Compiere la finta giusta con la parte superiore del corpo, e in maniera asimmetrica effettuarla con le gambe, comporta un alto indice di riuscita del dribbling.

Capacità tattiche

Un 1>1 in fase di possesso palla richiede una ricerca dello spazio e successivamente la scelta del cosa compiere per superare l’avversario.

Si dovrà pertanto valutare se il rivale è veloce o lento, se è più bravo di sinistro o di destro, se bisogna “puntarlo” o aspettare che sia lui ad effettuare la prima mossa.

L’insieme delle capacità coordinative, tecniche e tattiche avvantaggia l’esito favorevole di un 1>1.

Uno contro uno che è la base delle successive evoluzioni quali il 2>1, il 2>2 e il 3>3.

ESERCITAZIONI ANALITICHE PER INSEGNARE AD AFFRONTARE LE SITUAZIONI DI UNO CONTRO UNO.

Una delle metodologie più appropriate per iniziare a lavorare con esercitazioni riguardanti l’1>1 è quella di tracciare un rettangolo di gioco e successivamente iniziare a superare l’avversario in uno spazio delimitato.

Da questo semplice esercizio derivano poi tutti gli altri; cambiando infatti le dimensioni delle aree di lavoro si possono valutare i pregi e difetti di un lavoro svolto in spazi stretti o ampi.

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Altre regole come la pressione temporale, per esempio superare l’avversario e uscire dal rettangolo in 10 secondi, sono fondamentali per incrementare o in caso contrario ridurre la velocità d’azione.

Porre delle restrizioni tecniche, come il superamento dell’avversario solo col piede sinistro, o viceversa destro, permettono di migliorare la sensibilità del giocatore con entrambi gli arti.

L’obiettivo dell’allenatore è quello di cercare di ricreare tutte le situazioni che si possono verificare durante la gara.

Le esercitazioni che andremo a trattare, possono essere effettuate in qualunque categoria, adattandole alle esigenze del Mister, all’età e al bagaglio tecnico-tattico acquisito dai giocatori.

Esercitazione N° 1

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con mantenimento del possesso di palla.

OBIETTIVO SECONDARIO: Difesa della palla.

ESERCITAZIONE: Vengono preparati quattro quadrati delle dimensioni di 6x6 metri; all’interno una coppia di giocatori per settore. Al fischio del Mister, i calciatori si affrontano in un 1>1 avente l’obiettivo, per i possessori della sfera, di difenderla per più tempo possibile. Il tutto senza uscire dal quadrato. Per colui che attacca il compito di cercare di far perdere la palla all’avversario. L’ultimo giocatore dei quattro quadrati che perderà il pallone sarà il vincitore. Alla fine dell’esercizio si invertono i ruoli (figura 1).

Fig. 1Fig. 1

Esercitazione N° 2

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca della zona libera, contrasto.

OBIETTIVO SECONDARIO: Finta e dribbling.

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ESERCITAZIONE: In un rettangolo di 15x10 metri, viene posizionata una palla al centro e due giocatori alle estremità (uno per lato). Vengono tracciate quattro zone; la 1 e 2 che saranno difese dal calciatore A e la 3 e 4 difese dal calciatore B. Al fischio del Mister entrambi gli sfidanti corrono verso la sfera per poi, dopo un contrasto iniziale, condurre la palla rispettivamente nella zona 1 o 2 per B e nella zona 3 o 4 per A (figura 2).

Fig. 2Fig. 2

A B

ZONA 1

ZONA 2

ZONA 3

ZONA 4

VARIANTE: Durante l’esercitazione il Mister dichiara la zona che dovrà essere raggiunta dal giocatore in possesso della palla e viceversa.

Esercitazione N° 3

MATERIALE: Cinesini, palloni e messicani.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con parabola aerea.

OBIETTIVO SECONDARIO: Contrasto e ricerca dello spazio.

ESERCITAZIONE: All’interno di un rettangolo di 15x10 metri si dispongono due giocatori A e B distanti cinque metri uno dall’altro. L’esercizio comincia con il Mister che calcia la sfera verso l’alto; dopo un rimbalzo inizierà l’1>1. A o B dopo essersi impossessato della sfera dovrà colpire il messicano disposto in zona 1 (A) e in zona 2 (B) (figura 3 a pagina successiva).

Esercitazione N° 4

MATERIALE: Cinesini, pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca del compagno.

OBIETTIVO SECONDARIO: Movimento per smarcarsi.

ESERCITAZIONE: Quattro coppie di giocatori vengono posizionate rispettivamente nelle zone 1, 2, 3 e 4. La squadra che attacca (A, B, C, D) avrà la pettorina rossa, disporrà di un giocatore per zona e avrà il calciatore A, in possesso di palla, nella zona 1.

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Gli avversari (E, F, G, H) si disporranno, senza sfera, occupando ciascuno la rispettiva zona. Al fischio del Mister in zona 1 vi sarà un 1>1 tra A ed E. Il possessore di palla dovrà cercare di servire un compagno nelle rispettive zone 2, 3 e 4. Il ricevente dovrà a sua volta effettuare un 1>1 per mantenerne il possesso. Non appena la difesa riesce ad impadronirsi della sfera l’esercizio ricomincia a parti invertite (figura 4).

Fig. 3Fig. 3

A

B

ZONA 1

ZONA 2

M

Fig. 4Fig. 4

A

EZONA 1

ZONA 2

ZONA 3

ZONA 4C

D

B

HG

F

1Vs.1 1Vs.1

1Vs.11Vs.1

Esercitazione N° 5

MATERIALE: Paletti, pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca della porta.

OBIETTIVO SECONDARIO: Finta e dribbling e ricerca della profondità.

ESERCITAZIONE: Vengono tracciati tre campi delle dimensioni di 15x8 metri provvisti di porticine; all’interno di ognuno si dispongono due giocatori che svolgeranno una partita attraverso un confronto di 1>1, avente come obiettivo finale la ricerca della rete (figura 5).

Fig. 5Fig. 5

1 Vs. 1 1 Vs. 1

1 Vs. 1

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Esercitazione N° 6

MATERIALE: Porta piccola e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca della porta su attacco laterale.

OBIETTIVO SECONDARIO: Finta e dribbling e ricerca della profondità.

ESERCITAZIONE: Il giocatore A posto a 15 metri dalla porticina piccola, inizia una discesa con l’obiettivo di segnare. B, senza palla, parte in posizione laterale e perpendicolare rispetto ad A. L’obiettivo di B è quello di fermare l’avanzata di A ponendosi, previa corsa da posizione laterale, davanti al calciatore. A dovrà o reggere il contrasto di B da posizione defilata, o rallentare e superare l’avversario nell’ 1>1 frontale (figura 6).

Fig. 6Fig. 6

AB

1 VS. 1Frontale

1 VS. 1Laterale

B

VARIANTE: B parte dal lato opposto.

N.B.: In questa esercitazione si possono avere due tipi di 1>1; il primo classico frontale, mentre il secondo con contrasto laterale.

Esercitazione N° 7

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca dei tempi di dribbling.

OBIETTIVO SECONDARIO: Finta, dribbling e tiro.

ESERCITAZIONE: A inizia l’esercitazione dalla metà campo ed esegue un primo 1>1 nella zona delimitata dai cinesini. In caso di esito positivo accederà all’area successiva dove affronterà un altro avversario in un successivo 1>1. La stessa esercitazione viene svolta per la terza volta e se l’avversario sarà nuovamente superato, si terminerà con un 1>1 col portiere finalizzato alla realizzazione della rete.

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La posizione dei difensori sarà inizialmente passiva per poi diventare semi-attiva e attiva (figura 7).

Fig. 7Fig. 7

1

A

1 VS. 1

1 VS. 1

1 VS. 1

A

1 VS. Portiere

Esercitazione N° 8

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 sia dalla rimessa che su traversone.

OBIETTIVO SECONDARIO: Rimessa laterale e cross.

ESERCITAZIONE: Il giocatore A posto nella zona sinistra del campo effettua una rimessa laterale in direzione di B. Quest’ultimo di prima intenzione gli restituisce la palla ed esercita immediatamente una pressione sul portatore. A esegue un 1>1 e, in caso di esito positivo, effettuerà successivamente un cross in direzione di C che, dopo aver stoppato la sfera, inizierà un 1>1 con D. Se C avrà la meglio nei confronti del marcatore potrà andare alla conclusione (figura 8).

Fig. 8Fig. 8

1

A

C

B

D

A1 VS. 1

1 VS. 1

VARIANTE: Utilizzare una marcatura inizialmente passiva e poi attiva. Cambiare il lato dell’esercitazione.

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Esercitazione N° 9

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 dalla zona laterale con traversone.

OBIETTIVO SECONDARIO: Cross e anticipo nel secondo 1>1.

ESERCITAZIONE: A situato in zona defilata e in possesso di palla inizia l’esercitazione affrontando B in un 1>1 in spazio limitato. In caso di superamento dell’avversario dovrà aggiungere la zona di cross dove effettuerà un traversone in direzione di C che potrà optare o sull’anticipo di D e concludere a rete, o stoppare la palla ed intraprendere un 1>1 con D (figura 9).

Esercitazione N° 10

MATERIALE: Cinesini e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 con ricerca del compagno.

OBIETTIVO SECONDARIO: Ricerca della giusta scelta di tempo.

ESERCITAZIONE: A in possesso di palla intraprende un 1>1 in direzione di B senza che quest’ultimo possa intervenire direttamente sulla sfera. A, attraverso movimenti orizzontali accompagnati da finte e controfinte, dovrà trovare lo spazio necessario per servire C che sarà posizionato al vertice dell’area di rigore con spalle alla porta, marcato da D. C una volta ricevuta la palla dovrà girarsi ed iniziare un 1>1 con D per poi andare alla conclusione (figura 10).

Fig. 9Fig. 9

1

A

C

B

D

1 VS. 1

1 VS. 1

A

Fig. 10Fig. 10

1

A

C

B 1 VS. 1

D1 VS. 1

ESERCITAZIONI DI UNO CONTRO UNO IN FASE DI GIOCO.

Dopo aver analizzato l’1>1 in esercizi situazionali, affronteremo ora delle fasi di gioco aventi come obiettivo principale il superamento dell’avversario finalizzato alla ricerca della profondità e all’eventuale realizzazione della rete.

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Esercitazione N° 1

MATERIALE: Pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: Aggiramento della difesa schierata a tre con inserimento centrale della punta.

ESERCITAZIONE: A posizionato nel cerchio di centrocampo inizia la manovra offensiva effettuando un passaggio in direzione di B. Quest’ultimo, dopo aver compiuto un stop a seguire, si allargherà in fascia per poi effettuare un 1>1 con C. B superato il diretto avversario, in B1, attenderà la copertura in diagonale di D per poi effettuare un passaggio per l’inserimento della punta e creare quindi un’occasione da rete (figura 11).

Esercitazione N° 2

MATERIALE: Pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: Percussione centrale con finta e superamento di due avversari in un doppio 1>1.

ESERCITAZIONE: A in posizione centrale e in possesso di palla, finta un passaggio verso B ed ingaggia un 1>1 con C. A dopo aver superato l’avversario, in A1, finta un’apertura per allargare il gioco in direzione di D e effettua un ennesimo 1>1 con E. In caso di esito positivo si troverà in posizione centrale davanti al portiere (figura 12). N.B.: In questa esercitazione si tendono a sfruttare le caratteristiche tecniche dell’atleta favorendo il dribbling e la scelta di tempo a scapito di un’azione corale. Anche in questo caso l’1>1 sarà determinante per il conseguimento positivo o negativo dell’azione.

Fig. 11Fig. 11

1

A

B

1 VS. 1C

B 1

D

Esercitazione N° 3

MATERIALE: Pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 in velocità in situazione di contropiede.

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ESERCITAZIONE: A dopo essersi impossessato della sfera (dopo un’efficace ripartenza), si trova in situazione di contropiede in un 2>2. Non appena l’avversario riduce le distanze sul portatore, quest’ultimo passerà la palla all’accorrente B che dovrà effettuare un 1>1 in velocità per andare in seguito alla conclusione (figura 13).

Fig. 13Fig. 13

1

A

B

1 VS. 1

Esercitazione N° 4

MATERIALE: Pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 in spazi stretti.

ESERCITAZIONE: In una difesa schierata a quattro, A riesce a superare il “mediano” e, in A1, ad ottenere la momentanea supremazia numerica. B effettua un movimento corto lungo per creare spazio per C che “attacca la profondità”. D segue il movimento di B mentre A1 compie il passaggio filtrante per C che andrà alla conclusione (figura 14). N.B.: Il creare la supremazia numerica (l’esito positivo dell’1>1), in una zona al limite dell’area, permette di trovare nuovi spazi per l’inserimento della punta, dei centrocampisti o addirittura di cambiare gioco in zona di fascia.

Fig. 14Fig. 14

1

A

B

1 VS. 1

D

A1

C

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Esercitazione N° 5

MATERIALE: Pettorine e palloni.

OBIETTIVO PRINCIPALE: 1>1 su calcio d’angolo.

ESERCITAZIONE: A, posizionato sulla bandierina del calcio d’angolo, finta un cross al centro dell’area per poi invece passare la palla rasoterra sul taglio di B.

Fig. 15Fig. 15

1A

B1 VS. 1

B1

C

Quest’ultimo dopo aver superato nell’1>1 il difensore effettua un passaggio rasoterra per l’inserimento di C che di prima intenzione andrà alla conclusione (figura 15).◊

ALESSANDRO GIULIANO

Allenatore Categoria Esordienti U.S. Saviglianese (CN)

Allenatore Prima Squadra A.C.F. Cuneo Campionato Reg. Femm. Serie C

Autore del libro/agenda “Football Organizer”

Coautore del libro “Il manuale della tecnica calcistica”