1 CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA ELEMENTI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA - S. CASUCCIO.

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1 CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA ELEMENTI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA - S. CASUCCIO

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CIRCUITI INCORRENTE CONTINUA

ELEMENTI DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA - S. CASUCCIO

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LA CORRENTE ELETTRICA

NEI METALLI GLI ELETTRONI SONO DEBOLMENTE LEGATI AL NUCLEO, PERTANTO BASTA UNA

DIFFERENZA DI POTENZIALE A FARLI SPOSTARE SEGUENDO UNA DIREZIONE PRECISA, DANDO COSI’

LUOGO AD UNA CORRENTE ELETTRICA

La corrente circola sempre dal potenziale maggiore verso quello minore

Il potenziale è una concentrazione di elettroni. Basta che tra due punti di un circuito ci siano due concentrazioni diverse (come quelle determinate da

una pila) perché vi sia una d.d.p.

CASUCCIO
Metalli: elettroni debolmente legati al nucleoisolanti: fortemente legati (ottetto)semiconduttori, una via di mezzo
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La quantità di elettroni presenti in un corpo si misura a “pacchetti”.

Un “pacchetto” di 6,25*1018 elettroni prende il nome di 1 Coulomb (C).

I Coulomb rappresentano la quantità di carica che possiede un corpo.

La Corrente elettrica (I) è il movimento ordinato in un conduttore (provocato da una certa forza che si vedrà tra poco) di questi pacchetti di elettroni.

La corrente elettrica si misura in Ampére. 1 Ampére (A) equivale a un pacchetto di 1 Coulomb (C) che passa attraverso un filo conduttore in 1 secondo (sec).

1A = 1C/1sec (1)

Se in un secondo passano attraverso un conduttore 12,5*1018 elettroni, allora si dice che c’è una corrente di 2A.

LA CORRENTE ELETTRICA I

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Cos’è che determina il “movimento ordinato” di elettroni attraverso un filo conduttore? Ossia, come viene generata la corrente?

IL GENERATORE DI CORRENTE

Attraverso un generatore elettrico. Esso dovrà fornire agli elettroni l’energia necessaria a muoversi

Con un tester si può osservare che tra i morsetti della pila vi è una tensione (d.d.p.). Questo vuol dire che, attraverso un processo interno alla pila sui morsetti si hanno due concentrazioni diverse di cariche.

Se si collegano i due morsetti per mezzo di un filo conduttore (rame) vi sarà passaggio di corrente.

L’unità di misura di questa d.d.p. è il Volt.

1 Volt è la d.d.p. necessaria a fornire a quel “pacchetto” unitario di elettroni, 1 Coulomb, l’energia di 1 Joule.

1Volt = 1Joule/1 Coulomb (2)

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La resistenza elettrica (di un filo, di una stessa resistenza) è una misura dell’”attrito” che incontrano gli elettroni nell’attraversare quel filo o quella resistenza.

In altri termini, gli elettroni, muovendosi, urtano continuamente gli atomi che incontrano. In questo modo perdono una parte della loro energia sotto forma di calore. (Se il calore è eccessivo, la resistenza si brucia). Questo vuol dire che per continuare a far muovere gli elettroni bisogna continuare a fornire loro altra energia

LA RESISTENZA ELETTRICA

Maggiore è l’energia che viene fornita agli elettroni (quindi maggiore è il numero di Volt della batteria), maggiore è la velocità con cui

essi si muovono, quindi maggiore è la corrente elettrica I. Infatti in questo modo è maggiore il n° di “pacchetti” di elettroni che attraversano una data

sezione di un filo in un secondo

In definitiva, se cresce V, cresce anche I. Questa proporzionalità diretta viene espressa dalla formula:

V=R*I (3)

R rappresenta la costante di proporzionalità tra V e I

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Si ricava

R = V/I (4)

che si chiama Resistenza elettrica. La sua unità di misura viene detta Ohm ()

1Ohm = 1Volt/1Ampére (5)

LA POTENZA ELETTRICADove va a finire l’energia che il generatore fornisce al circuito?

Se un generatore fornisce tensione, cioè energia a una resistenza, quest’ultima la assorbe trasformandola in calore.

Questo processo di trasformazione dell’energia porta alla definizione di Potenza elettrica che è definita, appunto, come l’energia trasformata nell’unità di tempo e si misura in Watt.

1Watt equivale all’energia di 1 joule prodotta in 1 secondo

1Watt = 1Joule/1secondo (6)

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GRANDEZZE ELETTRICHE

• RESISTENZA SIMBOLO: R UNITA’ di MISURA: (Ohm)

• CORRENTE SIMBOLO: I UNITA’ di MISURA: (Ampére)

• TENSIONE SIMBOLO: V UNITA’ di MISURA: V (Volt)

• POTENZA SIMBOLO: P UNITA’ di MISURA: W (Watt)

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I GENERATORI DI TENSIONEI generatori elettrici in generale, sono dispositivi che provocano un passaggio di corrente

attraverso un conduttore (o un circuito).

“Generatore” è un termine improprio perché in realtà l’energia che essi forniscono non può essere “creata”.

Infatti si ha una trasformazione di energia da chimica a elettrica (nelle pile e negli accumulatori), di energia meccanica a elettrica (nelle dinamo), di energia luminosa in elettrica (nelle fotocellule).

Compito di tutti è comunque quello di costringere le cariche presenti al loro interno a distribuirsi concentrandosi, le positive, ad un estremo e le negative all’altro estremo, stabilendo così una d.d.p. tra i loro morsetti.

Alcuni simboli circuitali

RealiIdeali

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LA RESISTENZA ELETTRICA

• RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE

• TIPI DI RESISTENZE (NORMALI A POTENZE DIVERSE, TRIMMER)

CASUCCIO
mostrare resistenze
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VALORI COMMERCIALI DELLE RESISTENZE

• 10 • 12 • 15 • 18 • 22 • 27

• 33 • 39 • 47 • 56 • 68 • 82

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CODICE DEI COLORI DELLE RESISTENZE (Serie E12)

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LA LEGGE DI OHM

V = R * I

R = ?

I = ?

La corrente elettrica attraversa una resistenza dal punto a potenziale maggiore a quello minore.

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LA POTENZA ELETTRICA

• P = V * I E siccome V = R * I

• P = R * I2

• P = V2/R

La massima potenza dissipabile da una resistenza è data dalla sua potenza nominale

La massima corrente ammessa in una resistenza si ottiene dalla sua potenza nominale

Una resistenza da 10 e 2 Watt può sopportare una corrente massima pari a:

AI 45,02,010/2

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Primi schemi elettrici

MASSA

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TERRA

Un circuito elettrico è un insieme di elementi collegati tra loro affinchè possa scorrervi una corrente

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Resistenze in serie e in parallelo

• Due o più resistenze sono in serie se sono attraversate dalla stessa corrente.

• La resistenza complessiva vale

Rtotale = R1 + R2+….

• Due o più resistenze sono in parallelo se ai loro capi c’è la stessa tensione.

• La resistenza complessiva (se sono due) vale

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2121 // RR

RRRRRtotale

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ESERCIZI• In un circuito elettronico, tre resistenze, collegate in serie con un generatore

che fornisce 12 V, assorbono una corrente di 6 mA. Una resistenza vale 1 K e la caduta di tensione di un’ altra è 3,6 Volt. Determinare il valore delle resistenze incognite.

• Il carico di un amplificatore è una resistenza di 10 K in parallelo con un’altra di 100 K. Calcolare la resistenza equivalente (totale) del parallelo. Determinare quindi la tensione di alimentazione e la potenza assorbita dalle resistenze supponendo che la corrente che circola nel parallelo sia 1.1 mA.

• Ricavare il valore della tensione Vcc rispetto a massa. Si conoscono:

R1 = R2 = 1 K

E1 = 3 V

E2 = 2 V

I = 1mA

CASUCCIO
Rtot=V/I=12/6mA=2KR1=V/I=3,6/6mA=600R2=Rtot-1000-600=400
CASUCCIO
Rtot=10K//100K=9090V=Rtot*I=9090*1.1mA=10VPtot=V*I=1.1mA*10=11.1mW
CASUCCIO
Vcc=(R1+R2)*I+E1-E2=2+3-2=3Volt
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Come ottenere una tensione a partire da un’altra.

(Partitore di tensione)

Si impone una corrente I, per esempio

I = 10 mA

VA = I * R2 = 5 V

R2 = 5/10mA = 500

R1 = (15-5)/10mA = 1 K

FINE