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Tumori del CardiasTumori del CardiasTumori del CardiasTumori del Cardias
Lezioni Chirurgia Generale ILezioni Chirurgia Generale I
Università degli studi di CagliariFacoltà di Medicina e Chirurgia
Chirurgia Generale A
L’inquadramento nosografico dell’adenocarcinoma
del cardias e ancora ampiamente dibattuto
Adenocarcinoma del CardiasAdenocarcinoma del Cardias
Alcuni autori infatti considerano e trattano tali
neoplasie alla stregua delle neoplasie esofagee,altri
come neoplasie gastriche, altri come entità cliniche
separate.
Regione anatomica situata alla giunzione tra esofago
e stomaco che si estende nel versante endoluminale,
dalla linea Z all’orifizio gastrico superiore
Anatomia Chirurgica del CardiasAnatomia Chirurgica del Cardias
La sua lunghezza complessiva, variabile da soggetto a
soggetto è compresa tra 0,5 – 3 cm
La giunzione esofago-gastrica
diaframma
> 10 mm Hg
> 10 mm Hg
2-5 mm Hg
2-5 mm Hg
LESLESLESLES
Anatomia Chirurgica del CardiasAnatomia Chirurgica del Cardias
La definizione classica
di cardias è stata
progressivamente
sostituita dal più ampio
concetto di “giunzione
gastroesofagea” che si
estende dall’esofago
distale dell’esofago fino
al versante gastrico del
cardias
Epidemiologia
Tumore in costante aumento
In Europa l’aumento dell’incidenza annua è nell’ordine del 5-10%/
Nel 1994 negli USA il numero di pazienti affetti da adenocarcinoma del cardias ha eguagliato quello dei
pazienti affetti da carcinoma squamoso
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Rapporto maschi/femmine 7:1
Maggiore incidenza nella razza bianca
Patogenesi
La maggior parte di queste neoplasie origina da
segmenti lunghi, corti od ultracorti di esofago di
Barrett (metaplasia intestinale specializzata),
condizione pre-neoplastica secondaria a reflusso
gastroesofageo cronico
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
I pazienti con metaplasia intestinale presentano un aumento del rischio di adenocarcinoma compreso tra 30 e 125 volte
quello della popolazione normale
PatogenesiEsofago di Barrett
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Si definisce Esofago di Barrett la comparsa di metaplasia colonnare al 1/3 inferiore dell’esofago, a
seguito di reflusso gastro esofageo cronico
Long Barrett
Short Barrett
Aree di epitelio colonnare con estensione di o più 3 cm dalla giunzione gastroesofagea
Aree di epitelio colonnare con estensione inferiore ai 3 cm dalla giunzione gastroesofagea
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Short Barrett (< 3cm)
Long Barrett(> 3 cm)
PatogenesiEsofago di Barrett
SOSTITUZIONE DELL’EPITELIO PAVIMENTOSO PLURISTRATIFICATO SOSTITUZIONE DELL’EPITELIO PAVIMENTOSO PLURISTRATIFICATO DELL’ESOFAGO CON EPITELIO METAPLASICO DI TIPO COLONNAREDELL’ESOFAGO CON EPITELIO METAPLASICO DI TIPO COLONNARE
PatogenesiEsofago di Barrett
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Istologicamente la metaplasia dell’esofago di Barrett puo essere distinta in 3 tipi:
Gastrica cardiale(Giunzionale)
Intestinale (o di tipo specializzato)
Differisce dalla mucosa cardiale propriamente detta per la presenza di
edema, distorsione ghiandolare e flogosi cronicaGastrica
Gastrica fundica
Forma morfologicamente più avanzata sulla strada dell’adenocarcinoma precede infatti la comparsa di una
displasia
Mista
RISCHIO DI CANCERIZZAZIONE:
non più legato alla presenza dell’epitelio colonnare ma alla presenza di
metaplasia intestinale
Patogenesi
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasEsofago di Barrett
Patogenesi
Epiteliosquamoso
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Erosione mucosa
Reflusso Reflusso gastroesofageogastroesofageo
Riepitelizzazione con epitelio cilindrico
metaplastico di tipo gastrico
Metaplasia
Intestinale
Displasia
Adenocarcinoma
RISCHIO DI ADENOCARCINOMADELL’ESOFAGORISCHIO DI ADENOCARCINOMADELL’ESOFAGO
NELL’ISTOTIPO CON CELLULE CALICIFORMI.NELL’ISTOTIPO CON CELLULE CALICIFORMI.
Il rishio di adenocarcinoma dell’esofago è strettamente Il rishio di adenocarcinoma dell’esofago è strettamente correlato a:correlato a:
• Sesso mashileSesso mashile
• FamiliaritàFamiliarità
• Razza bianzaRazza bianza
• Numero e severità degli eventi di reflusso acidoNumero e severità degli eventi di reflusso acido
• Presenza di ernia iatalePresenza di ernia iatale
PatogenesiEsofago di Barrett
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
PatogenesiAltri Fattori predisponenti
Fattori dietetici-voluttuari
•Fumo (raddopia l’incidenza di adenocarcinoma dell’esofago distale e del cardias) •Alcool•Obesità
Fattori ereditariSono stati riportati casi di familiarità
di esofago di Barret e adenocarcinoma in generazioni successive
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Patogenesi
Recenti studi epidemiologici, clinici, biomolecolari e
anatomopatologici suggeriscono la possibilità che le neoplasie
maligne epiteliali della giunzione gastroesofagea non siano
omogenee ma al contrario includano due ben distinte entità:
Adenocarcinoma insorto su esofago di Barrett
Adenocarcinoma non preceduto o accompagnato da esofago
di Barrett
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Adenocarcinoma su Barret Adenocarcinoma non su Barret•Incidenza crescente
•Prevalenza sesso maschile
•Correlato a reflusso gastroesofageo
•Bassa prevalenza di infezione da HP
•Alta prevalenza di metaplasia intestinale specializzata
•Metaplasia intestinale non correlata a metaplasia della mucosa gastrica
•Pattern distintivi di genetica molecolare tipo:
-Mutazioni specifiche di P53
-Perdite alleliche di geni oncosoppressori
•Incidenza crescente
•Prevalenza sesso maschile
•Correlato ad alcool e fumo
•Alta prevalenza di infezione da HP
•Bassa prevalenza di metaplasia intestinale specializzata
•Pattern molecolari simili all’adenocarcinoma gastrico:
-Mutazioni specifiche di P53
-Instabilità dei microsatelliti per difetti dei geni di riparo del DNA
Patogenesi
Anatomia patologicaMacroscopica
• Forme Vegetanti• Forme Infiltranti• Forme Ulcerate
Microscopica• Classificazione di Lauren(intestinale, diffuso o misto)Istotipo più comune: intestinale
Carcinoma in situ
Carcinoma invasivo
Area a superficie erosa con mucosa fragile e con margini ben demarcati con aspetto simil carta geografica, a circoscrivere aree di epitelio normale
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Diffusione
ContinuitàContinuità
ContiguitàContiguità
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Via LinfaticaVia Linfatica
Via EmaticaVia Ematica
•Il 90% dei tumori del cardias dimostra una
propagazione intraparietale lungo l’esofago
•I principali territori di drenaggio linfatico del
cardias sono quelli annessi all’a. gastrica di
sinistra. Il flusso linfatico progredisce verso la
piccola curva e quindi verso il tronco celiaco e
l’ilo renale sinistro
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Clinica
Disfagia
Scialorrea
Rigurgito
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasDiagnosi
Anamnesi ed Esame obiettivo
Endoscopia
Radiologia tradizionale
Ecoendoscopia
TC -RMN
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
DiagnosiEndoscopia
•Definizione del margine prossimale e distale della lesione e
dei rapporti con il cardias anatomico (cm dall’arcata
dentaria)
•Valutazione della crescita neoplastica in senso longitudinale
e circonferenziale
•Morfologia del tumore (vegetante, infiltrante,ulcerato)
•Grado di mobilità del viscere
•Valutazione istologica mediante biopsia
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasDiagnosiRadiologia tradizionale
RX del tubo digerente con contrasto
•Valutazione della sede e della estensione endoluminale della
neoplasia (difetti di riempimento, presenza di un tratto rigido
ect.)
•Eventuale presenza di fistola esofago - mediastinica
Radiografia standard del torace
•Metastasi polmonari
•Dislocamento asse tracheale – versamenti pleurici
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasDiagnosi
Tomografia computerizzata ed RMN
•Valutazione dell’estensione loco-regionale della neoplasia
•Metatasi a distanza
Ecoendoscopia
•Utile nella valutazione dell’invasione parietale del tumore
(parametro T)
TNM dei tumori del cardiasTNM dei tumori del cardiasTis -> intraepitelialeTis -> intraepitelialeT1-> estensione alla sottomucosaT1-> estensione alla sottomucosaT2-> estensione alla muscolareT2-> estensione alla muscolareT3-> estensione alla sierosaT3-> estensione alla sierosaT4-> estensione organi adiacentiT4-> estensione organi adiacentiN0-> 0 linfonodi con metastasiN0-> 0 linfonodi con metastasiN1-> da 1 a 6 linfonodi con metastasi N1-> da 1 a 6 linfonodi con metastasi N2-> da 7 a 15 linfonodi con metastasiN2-> da 7 a 15 linfonodi con metastasiN3-> oltre 15 linfonodi con metastasiN3-> oltre 15 linfonodi con metastasiM1-> organi a distanzaM1-> organi a distanza
Stadio IAStadio IA
Stadio IB Stadio IB
Stadio II Stadio II
StadioIIIAStadioIIIA
StadioIIIB StadioIIIB
Stadio IV Stadio IV
T1-N0-M0T1-N0-M0
T1-N1-M0T1-N1-M0T2-N0-M0T2-N0-M0
T1-N2-M0T1-N2-M0T2-N1-M0T2-N1-M0T3-N0-M0T3-N0-M0
T2-N2-M0T2-N2-M0T3-N1-M0T3-N1-M0T4-N0-M0T4-N0-M0
T3-N2-M0T3-N2-M0T4-N1-M0T4-N1-M0
T4-N3-M0T4-N3-M0TuttiT-Tutti N-M1TuttiT-Tutti N-M1
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Stadiazione
Limiti della classificazione TNMLimiti della classificazione TNM
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Stadiazione
Uno dei maggiori limiti consiste nel fatto che se si considerano Uno dei maggiori limiti consiste nel fatto che se si considerano le neoplasie del cardias tra i tumori gastrici, i linfonodi le neoplasie del cardias tra i tumori gastrici, i linfonodi mediastinici inferiori sono classificati come metastasi a mediastinici inferiori sono classificati come metastasi a
distanza indipendentemente dalla sede intra-addominale o distanza indipendentemente dalla sede intra-addominale o intra –toracica del cardiasintra –toracica del cardias
Considera i tumori del cardias come tumori gastriciConsidera i tumori del cardias come tumori gastrici
1/3 della regione cardiale non è rivestita da sierosa per cui una 1/3 della regione cardiale non è rivestita da sierosa per cui una notevole percentuale di neoplasie classificate come T2 in realtà notevole percentuale di neoplasie classificate come T2 in realtà sono T3, e quindi uno stadio della neoplasia molto più avanzatosono T3, e quindi uno stadio della neoplasia molto più avanzato
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasClassificazione sec. SiewertClassificazione sec. Siewert
Tale classificazione basata Tale classificazione basata su una corretta su una corretta
identificazione della identificazione della sedesede e e della della estensioneestensione della della neoplasia risulta di neoplasia risulta di
fondamentale importanza fondamentale importanza nella pianificazione della nella pianificazione della strategia chirurgica, in strategia chirurgica, in
relazione sia alla scelta che relazione sia alla scelta che all’estensione della all’estensione della resezione visceraleresezione viscerale
Classificazione sec. SiewertClassificazione sec. Siewert(anatomotopografica) (anatomotopografica)
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
•Siewert suddivide la neoplasia
del cardias in 3 tipi mettendo in
relazione il centro della
neoplasia con il cardias
anatomico (linea Z) e
valutandone la crescita in senso
craniale o caudale per
un’estensione di 5 cm
Stadiazione
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardiasClassificazione sec. SiewertClassificazione sec. Siewert
Tipo I
Adenocarcinoma dell’esofago distale su esofago di Barret (centro della
neoplasia tra 1 e 5 cm sopra la linea Z)
Tipo II
Adenocarcinoma del cardias propriamente detto che origina
dall’epitelio cardiale
Tipo III
Adenocarcinoma che origina nel versante gastrico del cardias
(sottocardiale) e che infiltra l’esofago distale per progressione craniale
Adenocarcinoma del cardiasAdenocarcinoma del cardias
Terapia
Radicale
Gastrectomia totaleGastrectomia totale
ChirurgiaChirurgia
Esofagectomia distale Esofagectomia distale
Resezione polare superioreResezione polare superiore
La scelta dell’intervento
varia a seconda della sede e
dell’estensione del tumore
S deve sempre associare
un’accurata
linfoadenectomia
Palliativa
EndoscopiaEndoscopia
Endoprotesi