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Marilena Cappelletti - Angelo De Gianni

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Coordinamento editoriale: Mafalda BrancaccioProgetto grafico e impaginazione: NO CODE TorinoCopertina: Studio Oplà Illustrazioni: Anikibobo – Madeleine Frochaux – Maria Adelaide Negrin – Anna PilottoColorazione: Cinzia Cavallaro – Valentina Martegani (per Anikibobo e A. Pilotto)Ricerca iconografica: Carmen Fragnelli – Emanuela LazzaroniReferenze iconografiche: Marka – Shutterstock – archivio Spiga

LABORATORIO DI GRAMMATICATesti Elena Costa, Lilli DoniselliIllustrazioni Giovanni Giorgi PierfranceschiImpaginazione ESSECI Milano

Stampa: Grafiche Flaminia • Foligno (PG) 09.83.020.0

Cinque copie del presente testo sono state depositate presso il Ministero della Pubblica Istruzione (Roma)e presso l’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Sicilia (Palermo).

È vietata la riproduzione dell’opera, con qualsiasi mezzo, non autorizzata.

Tutti i diritti riservati© 2009 ELI s.r.l. • LA SPIGA

Tel. 02 2157240 • e-mail [email protected]

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U.A. 1 • Viaggiare e scoprire 6Stefano e Tafu 8Un magico viaggio nel regno dei ghiacci 9Il binario nove e tre quarti 10Laboratorio linguistico: la lettera 12Laboratorio di arte e immagineLe linee dei paesaggi 14I paesaggi nell’arte 15Giochi da viaggio 16Ora so fare 17

U.A. 2 • Il proprio territorio 18A scuola 20Il primo giorno di scuola 21La città 22La piazza 23Laboratorio linguistico: la descrizioneIl vigile 24C’è un negozio 25Laboratorio di arte e immagineLa città di notte 26Sole d’ottobre 27Autunno 28Autunno in città 29Vita in città 30Se fossi io a fare la città 31Laboratorio delle attività progettualiUna città tutta tua 32Città ammalate 34Mezzi pubblici in città 35Comportamenti corretti sui mezzi pubblici 36Ora so fare 37

U.A. 3 • La propria crescita 38Ma che cosa mi è successo? 40Le paure 41Riordinare 42I mercoledì dalla zia Paola 43Teresa e i dolci 44Mangiare per vivere e per crescere 46Ad ognuno un compito diverso 47Ora so fare 49

U.A. 4 • Noi e gli altri 50Che bella compagnia! 52Geraldine 53Chi siamo noi 54Laboratorio linguistico: il racconto Il gomitolo del nonno 56Un viaggio nel racconto 57L’ora di matematica 58

Nevica – L’inverno 60Laboratorio di arte e immagineSotto la neve 61Perry e la neve 62

Il Natale del nonno 63Laboratorio delle attività progettualiPendaglio mobile 64Tradizioni natalizie… 65Sono la Befana! 66Ora so fare 67

U.A. 5 • La fantasia 68Laboratorio linguistico: la fiabaL’anello della strega 70La fiaba e i suoi personaggi 71La struttura della fiaba 72Cruciverba delle fiabe 73Il drago a sette teste 74Il cavallo fatato 76La strega del fiume 78

Il lago dei cigni 80Macedonia di fiabe 82Ora so fare 83

U.A. 6 • Miti e leggende 84 Laboratorio linguistico: il mitoIl grande uovo 86La luna e il sole 87Tanti uomini… tanti colori 88Come nacque l’arcobaleno 90Laboratorio linguistico: la leggendaIl gufo e il corvo 91Granelli di sabbia 92

INDICEpercorso di ascolto

percorso musicale

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Il macinino magico 93La casa della tartaruga 94

Ora so fare 95

U.A. 7 • La natura 96Nel bosco 98Il sole ama la terra 100

Laboratorio di arte e immaginePascoli in primavera 101

Laboratorio linguistico: la favolaL’airone 102

La tartaruga sciocca 103Il leone e il topo riconoscente 104Il cervo alla fonte 105Canti di primavera 106Pioggia di primavera 107

Primavera 108

Laboratorio delle attività progettualiFantasia di fiori 109

La pizza di Pasqua 110Il rondone 111

Laboratorio linguistico: il testo informativoLa rondine 112Il riccio 113

La caccia delle renne 114

Laboratorio di arte e immagineI graffiti 116

Una grande scoperta 117Un cucciolo di mammut 118

Ora so fare 119

U.A. 8 • Emozioni 120Amore e figurine 122Dolce piccina 123

La voce della nonna 124Albero secco 125

Laboratorio linguistico: la poesiaIl risveglio del vento 126Il cielo di notte – Il ragno 127Spunta la luna – Alberi 128

Ora so fare 129

U.A. 9 • Tempo di vacanze 130Estate – Festa d’estate 132Laboratorio di arte e immaginePaesaggio estivo 133

Laboratorio linguistico: il testo regolativoUn gioco all’aperto 134Una ricetta per l’estate 136Una “nuova” casa 137Ora so fare 138

Riflessione linguisticaUn mondo di messaggi 139Gli elementi della comunicazione 140Lo scopo della comunicazione 141Messaggi e contesti 142Giocare con l’alfabeto 144Usare il dizionario 145La punteggiatura forte 146La virgola, il punto e virgola, i due punti 147Il discorso diretto e il discorso indiretto 148I sinonimi: parole diverse,significato simile 149Gli omonimi: parole uguali,significato diverso 150I nomi generici e i nomi specifici 151L’articolo, sempre prima del nome 152Il nome 153I nomi comuni e i nomi propri 154Il genere dei nomi 155Il numero dei nomi 156I nomi astratti e i nomi concreti 157I nomi primitivi e i nomi derivati 158I nomi collettivi 159I nomi alterati 160I nomi composti 161Il verbo 162Le coniugazioni dei verbi 163Le persone del verbo 164I tempi del verbo 165Essere e avere 166Il modo indicativo 167Gli aggettivi qualificativi 168

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ANCORA INSIEMEPER SCOPRIRE

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VIAGGIARE E SCOPRIREU.A. 1

Il mio papà ha una moto tutta bluche scoppietta e tossisce ogni momentoquando sali non vorresti scender piùcon lei voli libero nel vento.

Ma quando parti solo o in compagniaqualche sera ti prende nostalgia.

Il mio papà ha una barca bianca e verdeche scivola silenziosa sopra il marelei ti porta dove l’occhio si perdea cercare conchiglie e perle rare.

Ma quando viaggi e la luna splendesenza volerlo nostalgia ti prende.

Il mio papà ha un camper vagabondoche percorre senza posa strade e strademi porta a visitare tutto il mondofino a dove il sole stanco cade.

Ma quando giri per il mondo grandela nostalgia dentro di te si spande.

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Ascolta la filastrocca sul CD-Audio.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione all’affettività (esprimere in modo corretto la propria emotività).

Stefano aveva paura dei viaggi, anche di quelli corti: aveva paura persino di uscire da casa sua.Un giorno il suo orsetto di pezza, di nome Tafu, disse: – Voglio fare un viaggio.– Ma non sai che fuori è pericoloso? – disse Stefano. – Forse – disse Tafu. – Ma bisogna andare a vedere.Il giorno dopo Tafu era scomparso. Stefano lo cercò dappertutto, ma non lo trovò.Poi ricordò quello che Tafu aveva detto, guardò fuori della finestra e,a una trentina di passi, dietro la siepe, vide spuntare le sue orecchie.Siccome voleva molto bene al suo orso,Stefano si fece coraggio e aprì la portaper andare a prenderlo. Girò dietro la siepe,ma quelle non erano le orecchie di Tafu:erano le gobbe di un piccolo cammello!Stefano si spaventò, ma il cammello sorrise e disse: – Cerchi Tafu, tu? Allora saltami in groppa!Stefano aveva paura, ma il cammellino gli piaceva e montò.Bigiobbe, il cammellino, partì a salti lunghissimi.Presto arrivarono in cima a una montagna,da dove si vedevano fiumi, laghi, colline e, in fondo, il mare.Saltando, girarono mezzo mondo, conobbero ventisette amici, videro ottantasettemeraviglie, ebbero centosei sorprese…R. Piumini - N. Costa, C’era una volta, ascolta, E. Elle

Rispondi.

Di che cosa ha paura Stefano? .......................................................................................

Che cosa pensa, invece, Tafu? .......................................................................................

Con chi viaggia Stefano? .................................................................................................

Che cosa trova? .................................................................................................................

Parla di te.

Ti piace viaggiare? .............................................................................................................

Secondo te, perché è bello viaggiare? ..........................................................................

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Dove ti piacerebbe andare? ............................................................................................

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STEFANO E TAFU

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Quando mamma e papà ci hanno detto che saremmo andati in Antartide,io e i miei fratelli ci siamo messi a saltare dalla gioia.Siamo partiti con la nostra barca a vela, il Damien II.I primi giorni abbiamo avuto un bel po’ di paura! Il mare era in tempesta,ci sentivamo continuamente sballottati e dovevamo restare sottocoperta.Poi il tempo è cambiato e finalmente abbiamo potuto andare sul ponte. Ho avvistato io il primo iceberg, una montagna di ghiaccio galleggiante.– Quando ci sono gli iceberg, si è vicini alla terra – ha detto papà.Scesi a terra, io e i miei fratelli abbiamo cercato di avvicinarci a una colonia di pinguini. Credevamo che sarebbero scappati e invece no, non avevano paura di noi, anzi, sembravano incuriositi.Durante il viaggio di ritorno abbiamo disegnatotutti gli animali incontrati in Antartide: uccelli marini,foche, pinguini, balene… Mamma e papà ci hanno spiegato che questi animali sono sopravvissuti fino ad oggi perché l’uomo, in Antartide, non ha disturbato la natura.da Airone junior rid. e adatt.

O.A. - Leggere un testo narrativo e coglierne informazioni; raccogliere idee per la scrittura attraverso il recupero in memoria.

Completa la tabella inserendo nella prima colonnale informazioni fornite dal brano e nella secondaquelle relative a una tua esperienza.

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UN MAGICO VIAGGIONEL REGNO DEI GHIACCI

Con chi?

Per dove?

Con quale mezzo?

Che cosa hanno/hai visto?

I protagonisti del branosono partiti per un viaggio

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Tu sei partito/aper un viaggio

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Sballottati: mossi di qua e di là.Sottocoperta: parte internasotto il ponte della barca.

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Il mattino dopo, Harry si svegliò alle cinque, ma era troppo eccitato e nervoso per riaddormentarsi. Si alzò e si infilò i jeans, perché non voleva arrivare alla stazione con gli abitida mago…Due ore dopo era partito per la stazione con l’auto dei Dursley.Raggiunsero King’s Cross alle dieci e mezza. Lo zio Vernon gli disse: – Eccoci arrivati, ragazzo! Binario nove… binario dieci. Il tuo dovrebbe essere a metà strada.

Harry rimase solo e lottava per non cadere nel panico, finché passò un gruppetto di persone, con bauli come il suo. Harry si unì a loro.Una locomotiva a vapore era pronta lungo un binario gremito di gente. Un cartello alla testa del treno diceva Espresso per Hogwarts, ore 11. Harry si guardò indietro e vide un arco in ferro battuto, con su scritto Binario Nove e Tre Quarti. Ce l’aveva fatta!Una nube di fumo proveniente dalla locomotiva si alzava in grossi anelli sopra la testadella folla rumorosa.

IL BINARIO NOVE E TRE QUARTI

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: storia (riordinare eventi in successione logico-temporale) - educazione all’affettività (esprimere in modo

corretto la propria emotività).

11

Le prime due carrozze erano già gremite di studenti, alcuni si sporgevano dai finestrini a parlare con i familiari, altri litigavano per un posto. Harry si fece largo tra la folla, finché non trovò uno scompartimento vuoto verso la coda del treno.Il treno si mosse. Dal finestrino vedeva le case allontanarsi veloci. Harry sentì un fremito di eccitazione. Non sapeva bene a che cosa stesse andando incontro…La campagna che sfrecciava sotto i loro occhi s’era fatta più selvaggia. C’erano boschi, fiumi tortuosi e colline coperte da una verde vegetazione. Harry sbirciò fuori dal finestrino. Stava calando la sera. Le montagne e le foreste si stagliavano contro il cielo. Il treno rallentò e risuonò una voce: – Tra cinque minuti arriveremo a Hogwarts.J. K. Bowling, Harry Potter e la pietra filosofale, rid. e adatt., Salani Editore

Metti in ordine le sequenze del racconto, numerandole da 1 a 6.

Harry andò alla stazione con i Dursley.Harry salì sul treno per Hogwarts.Il treno partì e attraversò la campagna.Harry si svegliò alle cinque.Una voce avvisò che dopo cinque minuti sarebbero arrivati.Harry rimase solo tra il binario nove e il binario dieci.

Harry Potter, il protagonista del brano, prova diversi stati d’animonei vari momenti della sua avventura. Rileggi il testo e completa.

Al risveglio, alle cinque del mattino, Harry era .........................

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Rimasto solo alla stazione, Harry era ........................................

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Quando il treno partì, Harry .........................................................

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Tu che cosa provi quando si avvicina il momento di una partenza?

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laboratorio linguisticola lettera

O.A. - Leggere un testo narrativo (la lettera), individuarne gli elementi costitutivi e riconoscerne la funzione.12

31 >lugliøC>arø Giuliø,sonø >ai C>araibi >da >una settimana >con >la mia>famiglia >e mi sembra <di sognare! Mi >trovø su>un’isoletta >in mezzø >all’oceanø, >tra >palme verdi, sabbia >bianca >e >un mare >blu straordinariø. L’>acqua >è >cosi >limpida >e >calma >che >ti >permette >di vedere >il >fondale >benissimø.C>on >la maschera >e >le >pinne, >insieme >al >papà, scendø >q>ualche metrø sott’>acq>ua, >tra >coralli rosa,>piante multicolori >e >banchi >di >pesci >incredibili. D>ove >termina >la spiaggia, >una >collinetta ricoperta >di >un verde >intensø >ci separa >dal villaggiø, >al >q<uale>facciamø ritornø solø >alla sera.C>he >incantø! S>embra >di vivere >in >una >favola!C>ome vorrei >che >tu >fossi >q>ui!Insieme >ci >divertiremmø >un mondø.

>A >prestø>Andrea

La lettera è una comunicazione scritta che avviene tra un mittente e un destinatario.Una lettera si scrive per comunicare, raccontare, informare, chiedere qualcosa…

Rispondi.Quando è stata scritta questa lettera? ............................ Da dove? .............................

Chi è il mittente? .................................... Chi è il destinatario? ......................................

Qual è il messaggio? ........................................................................................................

..............................................................................................................................................

destinatario

messaggio

mittente

data

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O.A. - Pianificare testi scritti, scegliendo le idee in base al destinatario e allo scopo. 13

Laboratorio linguistico: la lettera

Ora prova tu a scrivere una lettera, seguendo le indicazioni.Scrivi a un tuo amico o a una tua amica.Informalo/a sull’inizio del nuovo anno scolastico.Chiedigli/le di risponderti.

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data

destinatario

messaggio

mittente

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laboratorioarte e immagine

LE LINEE DEI PAESAGGI

O.A. - Riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo: la linea.Trasversalità: geografia (riconoscere le caratteristiche tipiche di un paesaggio).

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Osserva questo paesaggiodi montagna.

Possiamo disegnare questo stessopaesaggio solo con le linee.

Completa segnando con una x.Le linee di questo paesaggio sono:

spezzate orizzontali seghettatediritte verticali ondulate

Ora osserva questo paesaggio di collina e prova tu a disegnarlo solo con le linee.

Completa segnando con una x.Le linee di questo paesaggio sono:

spezzate orizzontali seghettatediritte verticali ondulate

Cerca su giornali e riviste immagini di paesaggi, sovrapponi un foglio di carta trasparentee disegna solo le linee principali, spiegando poi di che tipo di linee si tratta.

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laboratorioarte e immagine

I PAESAGGI NELL’ARTE

O.A. - Osservare e analizzare un’opera d’arte. 15

Osserva con attenzione il dipintoe completa.Il dipinto rappresenta:

un paesaggioun ritrattoun avvenimento

In primo piano vedo

............................................................In secondo piano vedo

............................................................Sullo sfondo vedo

............................................................

Gli elementi del paesaggiosono rappresentati:

con tratti semplici e stilizzatinei minimi particolari

Le linee di questo paesaggio sono:spezzate orizzontali seghettatediritte verticali ondulate

Osservando questo quadro provi sensazioni di:serenità tristezza allegriaagitazione pace noia

Vincent van Gogh, La Piana d’Anvers.

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O.A. - Comprendere testi regolativi per realizzare giochi.Trasversalità: educazione all’affettività (attivare modalità relazionali positive con gli altri).

Il ricava-numeroPuoi giocare da solo/a o con compagni/e di viaggio. Ecco come devi fare.Scegli un numero tra 1 e 50.Guarda fuori dal finestrino dell’auto su cui viaggie leggi il numero a tre cifre della prima automobileche incroci. Usando queste tre cifre e facendo addizioni,sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni devi arrivareal numero che hai scelto.Per esempio:– il numero scelto è 12– la targa vista è BK 542 AB– usando le cifre 5, 4 e 2 devi arrivare a 125 x 2 = 1010 + 4 = 1414 – 2 = 12

Alfabeto del viaggiatorePer fare questo gioco bisogna essere almeno in due.Il primo viaggiatore dice una frase tipo: – Vado in Argentina.Può scegliere qualsiasi nome di Stato o di cittàche inizia con la lettera A. Poi dovrà proseguiredicendo che cosa farà una volta arrivato e con chi,ma usando azioni e nomi che inizino solo con la lettera A, per esempio: – Accompagnerò Anna.Il secondo giocatore deve fare lo stessousando la lettera B: – Vado a Bolognae ballerò con Barbara.Si procede a turno con le altre lettere dell’alfabeto,finché qualcuno non sarà in grado di trovare il luogoin cui andare o non riuscirà a completare la frase.

16

GIOCHI DA VIAGGIO

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ora so fare

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RispondiIn casa tua i preparativi per la partenza come avvengono?

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Quali sono i tuoi compiti? ..................................................................................................

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Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

PARTENZA PER IL GIRO DEL MONDO– Passepartout – disse Mr Fogg – tra dieci minuti partiamo per Dover e Calais.Sul viso rotondo del domestico si disegnò una curiosa smorfia. – Il signore si mette in viaggio? – domandò.– Sì – rispose Phileas Fogg. – Faremo il giro del mondo.A quelle parole, Passepartout fece un’espressione di stupore e ripeté con un filo di voce: – Il giro del mondo?– In ottanta giorni – precisò Phileas Fogg. – Ragion per cui, non abbiamo un istante da perdere.– E i bauli? – domandò il domestico.– Nessun baule. Solo una valigia. Dentro metterete due camicie di lana e tre paia di calze. Altrettanto per voi.Il resto lo acquisteremo per strada.Poco tempo dopo, padrone e domestico scesero in silenzio le scale. La porta d’ingresso venne richiusa a doppia mandata. I due salirono su una carrozza che, alle otto e venti, si fermò davanti alla stazione.Raggiunta la grande sala della stazione, Phileas Fogg acquistò due biglietti di prima classe per Parigi.Alle otto e quaranta, Phileas Fogg e il suo domestico presero posto nello scompartimento. Alle otto e quarantacinque in punto risuonòun colpo di fischietto e stancamenteil treno si mise in moto.Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, rid. e adatt.

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IL PROPRIO TERRITORIO

Una città ha una voce che è tante voci insieme.

Ci sono dentro il rotolio delle macchine,il motore delle automobili…

… le campane delle chiese,il richiamo della mamma…

… il suono dei cellulari,il fischiettare di un ragazzo in bici…

… la voce del venditore di caldarroste,quelle dei bimbi felici in una piazza…

U.A. 2

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Chiedi all’insegnantedi farti ascoltare“Un americano a Parigi”di George Gershwin.

Una città ha un’immagine che è tante immagini insieme.

Ci sono la fontana che zampilla nella piazza,i tavolini fuori dal bar…

… il semaforo che lampeggia e cambia colore…il bus giallo alla fermata…

…le vetrine piene di pane e focacce,le signore con le borse della spesa…

… il portone di un antico palazzo,i fiori sui balconi in ferro battuto…

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: storia (consolidare le conoscenze del calendario).

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A SCUOLA

È settembre. Si ritorna tutti a scuola.

Zaino in spalla ogni mattinoper riprendere il camminosolo a giugno abbandonato.

Ci siam tuttiun po’ cresciuti

neanche tanto dispiaciuti.Anzi, è bello

i compagni ritrovareper passare un altro anno

ancora insieme.Un anno dolce come il miele.

Rispondi.

In quale mese sono terminate

le scuole? ............................................

In quale mese ricominciano?

..............................................................

Quali mesi sono passati tra la fine

e l’inizio della scuola?

..............................................................

..............................................................

Scrivi i nomi dei mesi in cui andrai a scuola.

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Il primo giorno di scuola ho rimediato subitoun pugno in testa. Me lo diede AntonioCioccoloni, il figlio del fornaio. E pensareche mi era simpatico, con quel nomeche sapeva di cioccolata, il viso tondo,i capelli neri e gli occhi brillanti.Mi aveva domandato: – Come ti chiami? –e io subito, credendo che volesse fare amicizia:– Isa, Isotta.– Isotta la grassotta – aveva riso lui e poi mi aveva

dato il pugno in testa. Dovevo imparare a difendermi. Per incominciare,

dovevo cambiare nome. Come può essere rispettatauna che si chiama Isotta?

Racconta.È successo anche a tedi avere un litigiocon un compagnoo una compagna discuola? Perché?Come è andata a finire?Prova, come nel brano,a trovare paroleche facciano rima con iltuo nome e con quellodei compagni e dellecompagne.

O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità: educazione all’affettività (avere percezione di sé, del proprio ruolo nel gruppo dei pari).

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Quando, a casa, mio fratello mi prese in giro, lo graffiai sul collo.Lui canticchiò: – Iso Osa, la Furiosa… – convinto di farmi arrabbiare.

Invece sorrisi. Quello sarebbe stato il mio nuovo nome, il mio nome di battaglia. Isa Osa, la Furiosa. E mi sarei battuta alla grande!Teresa Buongiorno, Io e Sara, Piemme Junior

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

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Dalla collina ci apparve la città, grande e fitta di case e palazzi.Tra tetti e muri colorati, qua e là, squarci di verde subito ingoiati da altri tetti e altri muri.Alto sulle case, sulla destra, svettava il campanile del duomo; la cupola e le absidi arrotondate ingentilivano la sagoma squadrata della costruzione. Lo spazio vuoto davanti al duomo faceva intuire la piazza non del tutto visibile.

Sotto di noi, le strade grigie attraversavano la città come arterie, percorse dal solito flusso di automezzi, il cui rumore ci giungeva come ovattato dalla lontananza.Verso sinistra, la parte moderna della città mostrava palazzi più alti e qualche grattacielo, le cui numerose finestre brillavano al sole del tramonto.

In fondo a sinistra, la zona industriale riempiva con le sue ciminiere diritte un cielo che appariva meno limpido. Sulla collina di fronte, ricoperta di verde, la torre anticasembrava facesse la guardia.

Scegli un ambiente che frequenti abitualmente,fermati ad osservarlo con attenzione, registra gli elementi che lo caratterizzano e la loro posizione, poi descrivilo utilizzando gli indicatori spaziali.

LA CITTÀ

Le parole in corsivo sono gli indicatori spaziali e servono a descrivere

un ambiente, osservando la posizioneche gli elementi occupano nello spazio.

O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità: geografia (utilizzare in maniera corretta gli indicatori spaziali).

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O.A. - Leggere immagini; approfondire la conoscenza della lingua.Trasversalità: geografia (utilizzare in maniera corretta gli indicatori spaziali).

Osserva la fotografia e rispondi.Quali sono gli elementi principali di questa fotografia?

..............................................................................................................................................

Usando gli indicatori spaziali, definisci la posizione degli elementi principali.

..............................................................................................................................................

Quali elementi si trovano in primo piano? ....................................................................

Quali elementi si trovano in secondo piano? ................................................................

In riferimento alla parola “piazza” sono nati alcuni modi di dire.Collega ognuno di essi al relativo significato.

23

LA PIAZZA

Scendere in piazza.

Fare una piazzata.

Mettere in piazza.

Fare il piazzista.

Litigare violentemente in pubblico.

Far conoscere a tutti gli affari propri o di altri.

Girare i negozi per cercare di vendere un prodotto.

Fare un corteo per protesta.

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laboratorio linguisticola descrizione

O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.24

Di sicuro, tutti i giorni, vicino alla tua scuola, c’è un vigile o una vigilessa.Descrivi il suo aspetto fisico e il suo comportamento.

Aspetto fisico

..................................................................

..................................................................

..................................................................

Carattere e comportamento

...................................................................

...................................................................

...................................................................

IL VIGILEZio Salvatore era il capo dei vigili del paese. Era un signore magro e distinto, dalla carnagione piuttosto chiara. Sempre in ordine nella sua divisa di poliziotto municipale, aveva uno sguardo simpatico e vivace negli occhi scuri e un bel paio di baffi sottili sotto il naso. Era il vigile più anziano. Conosceva tutto e tutti e, sotto un’apparente severità, nascondeva un animo sensibile e attento ai problemi della gente e del paese. Con i ragazzi poi era sempre disponibile a parlare… Tutti lo chiamavano “zio” a testimoniare il rispetto e l’affetto da cui era circondato. A lui si rivolsero i ragazzi, sicuri che li avrebbe ascoltati e capiti.A. De Gianni, Il medaglione dell’imperatore, Delta 3 Edizioni

Chi è zio Salvatore? Segnalo con una x.

Registra le caratteristiche della persona descritta.

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C’È UN NEGOZIO

Laboratorio linguistico: la descrizione

C’è un negozio nella viaproprio dietro casa miadove trovi sempre tuttodai giocattoli al prosciuttodai finocchi al giornalino

dalle uova all’acqua e al vino.Un simpatico nonnino

occhialetti e grembiulinodietro al banco, sorridente,ti saluta: – Serve niente?

In una città ci sono tanti negozi: la salumeria, la farmacia, i bar, la latteria, la merceria,i supermercati…In ogni negozio ci sono delle persone che lavorano e che sono sempre gentili con i loro clienti.Ne sapresti descrivere qualcuno che vedi spesso e che ricordi meglio? Segui lo schema.

Signor/Signora: ....................................................................................................................

Corporatura: ........................................................................................................................

Capelli: ..................................................................................................................................

Viso: ......................................................................................................................................

Occhi: ...................................................................................................................................

Naso: ....................................................................................................................................

Come si comporta con le persone: .................................................................................

................................................................................................................................................

Come si muove: .................................................................................................................

Una sua caratteristica particolare: ...................................................................................

O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico. 25

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laboratorioarte e immagine

LA CITTÀ DI NOTTE

O.A. - Osservare un’opera d’arte e cogliere gli elementi del linguaggio visivo.26

Rispondi e completa.Il quadro presenta una zonain luce e una zona in ombra. Qual è la zona in luce?

..........................................................

..........................................................

La luce è:naturale artificiale

Da dove proviene?

..........................................................

..........................................................

In questa zona in luce il pittoreha usato colori:

caldi freddi

Qual è la zona in ombra?

..........................................................

..........................................................

In questa zona in ombra il pittoreha usato colori:

caldi freddi

Questo dipinto ti dàuna sensazione di:

immobilità movimento

Vincent van Gogh, Esterno di caffè di notte.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità: storia (riflettere sui cambiamenti stagionali).

E in questi ultimi giorni di sole prima delle nebbie invernali, ricci e ghiri, tassi e serpenti, tartarughe e rospi girano tra l’erba e il sottobosco in cerca di cibo.Se andrete in campagna, potrete avere sorprese bellissime: raccogliere le noci e le castagne che nessunoha scoperto; scoprire che ora fioriscono le cicorie celesti, la mentuccia profumata e i ciclamini autunnali.F. Prati, L’orsa, Primavera

27

SOLE D’OTTOBRE

In questi giorni d’ottobre sembra di essere tornati in primavera: la natura mostra

gli ultimi fiori e le forme incredibili dei funghi.Le foglie degli alberi assumono colori meravigliosi: rosso,

arancione, giallo, rame, bruno, che spiccano nel cielo lavato dalle piogge estive. Gli animali sono tutti in movimento: partono gli uccelli

migratori; i grandi mammiferi cambiano pelo e assumono una folta pelliccia invernale, mentre gli animali che vanno in letargo si danno da fare

ad accumulare le loro riserve di grasso.

Rispondi.Perché in ottobre sembra di essere tornati in primavera?

..............................................................................................................................................

Perché gli animali in questo periodo sono tutti in movimento?

..............................................................................................................................................

Quali sorprese si possono avere andando in campagna?

..............................................................................................................................................

Che cosa ci sarà dopo questi ultimi giorni di sole?

..............................................................................................................................................

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O.A. - Leggere, comprendere e produrre un testo poetico.

L’autore ha descritto in linguaggio poetico le caratteristiche dell’autunno.Trova, per ogni caratteristica della stagione, i versi del poeta.

Le foglie cadono. ......................................................................................................

Comincia la scuola. ......................................................................................................

Piove spesso. ......................................................................................................

Gli uccelli migrano. ......................................................................................................

Fa freddo. ......................................................................................................

Improvvisati poeta.Scegli delle situazioni reali,scrivi una frase,poi trasformalain linguaggio poetico.

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AUTUNNO

Quando la terracomincia a dormiresotto una coperta di foglie leggere,quando gli uccelli non cantano niente,quando di ombrellifiorisce la gente, quando si sente tossire qualcuno,quando un bambino diventa un alunno:ecco l’autunno. R. Piumini, Le piccole poesie,A. Mondadori

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AUTUNNO IN CITTÀ

Con l’arrivo dell’autunno avvengono dei cambiamenti ambientali che causano anchedelle modificazioni nei comportamenti delle persone. Utilizzando le informazioni del testoe quelle fornite dalla tua esperienza, stabilisci dei confronti e completa la tabella.

di notte

il vento

le foglie

alla sera

le persone

In autunno

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

In estate

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità: storia (riflettere sui cambiamenti ambientali e di comportamento legati al succedersi delle stagioni).

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Verso la fine di ottobre, in un solo giorno,cambiava il tempo. Di notte dovevamo chiudere le finestre perchénon entrassero la pioggia e il vento freddo, che strappava le foglie dagli alberi della piazza.Le foglie, gialle, rosse, arancioni, si staccavanodai rami e andavano a formare tappeti colorati e viscidi sui marciapiedi. Quelle già marroni si ammucchiavano agli incroci delle strade.Il vento spingeva la pioggia contro gli autobus fermi al capolinea.La sera calava una nebbia leggera che mascherava il contorno delle cose.Le luci dei lampioni e delle finestredelle case risaltavano nel buio.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.

– Che magnifica domenica abbiamo trascorso ieri in campagna! –dice la mamma di Pilli. – La vita lì è diversa: sono meno nervosi e non hanno fretta. Qui in città non è così!– Sì – dice Pilli. – Pensa a una giornata qualunque: ti alzi di corsae devi affrettarti per prendere il bus che ti porta a scuola.Se al pomeriggio c’è il corso di nuoto o decididi andare a trovare un amico, è la fine.

Quando tu, mamma, hai finito di litigare con i sensi unici e le code, con quelli cheti suonano se non schizzi via come un razzo, di piagnucolare perché non troviil parcheggio, beh, a quel punto è quasi finita l’ora di piscina!Guarda, mamma, per forza non trovi da parcheggiare: tu hai bisogno di uno spaziolungo venti metri, dove si può far entrare l’auto con il muso!– Pilli, i parcheggi a marcia indietro li so fare benissimo, ma mi agito quando vedo che si sta formando la coda dietro di me.– Intanto passano le ore e tu continui a guardare l’orologio. Non è possibile che siasempre tardi!Carlotta Montan Colombo, La sera che abbiamo visto le lucciole, Fabbri

Rispondi segnando con una x.La mamma di Pilli afferma che in campagna le persone sono:

più nervose più frettolose più calme

Pilli è convinta che in città:si va sempre di corsa la vita è tranquilla è bello andare in bus

La mamma è nervosa perché:i parcheggi sono stretti la sua auto è grossagli automobilisti le mettono fretta

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VITA IN CITTÀ

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.

Se fossi io a fare la cittàla farei tutta a un pianosubito sotto il cielo.Metà strade di acqua corrente,pietre ed erba l’altra metà.Nei negozi soltanto cibo,camicie di lino, spagoe aria per biciclette.Le porte le farei leggere che a soffiare si aprono.Ad ogni incrocio musica.Un albero per ogni uomo e un bosco per ogni bambino.Il sindaco lo farei grasso,silenzioso e spazzino.Il vescovo lo farei magroe dolce e divertente.Gli angoli li farei tutti rotondicosì la genteverrebbe poco a pocoe dopo se ne andrebbe lentamente.R. Piumini

Secondo te, come dovrebbe essereuna città per i bambini?Disegnala, poi confrontala con quelladei compagni e delle compagne.

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SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ

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laboratorioattività progettuali

UNA CITTÀ TUTTA TUA

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Puoi costruire il plastico di una città immaginaria dove poter giocarecon le tue automobiline e andare nei posti che vuoi. Ecco come puoi fare.

Come si fa1. Per preparare la base, disegna

sul cartoncino le strade, le piazze,le zone verdi.

2. Per preparare gli edifici, usa scatoledi ogni tipo, anche di medicinali,dipingile come preferisci e scrivianche le insegne. Per le finestre e le porte, fai dei taglioppure incolla quadratini di cartada collage.Per i tetti, piega pezzetti di cartoncinoe incollali sulle scatolette. Incolla infine gli edifici sulla baseai bordi delle strade.

Che cosa ti occorreper la base:– cartoncino grigio 100 x 70– tempere– pennelli – forbici e colla

per gli alberi:– cartoncino bianco– pennarelli– forbici e colla

per gli edifici:– piccole scatole di cartone

– tempere e pennelli– forbici e colla– carta da collage

per i semafori:– pasta per modellare– cannucce– scatole molto piccole– carta da collage– scotch

per i segnali stradali;– cartoncino bianco– cannucce– pasta per modellare– pennarelli – forbici e colla

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Laboratorio delle attività progettuali

O.A. - Manipolare materiali plastici e polimaterici per fini espressivi.Trasversalità: educazione stradale (eseguire correttamente un percorso stradale in situazione simulata).

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3. Per preparare i segnali stradali,disegnali sul cartoncino e colorali.Con la pasta per modellare preparala base, infila la cannuccia e,all’altra estremità, incolla il segnale.Posiziona i segnali sulla basenei posti adatti.

4. Per preparare gli alberi,disegna la sagoma dell’albero sul cartoncino, colora con i pennarellie ritaglia. Per fare un albero ti servonoquattro sagome uguali. Piega le sagomelungo la linea tratteggiata e incollaletra di loro come vedi nel disegno,poi posizionale sulla base.

5. Per preparare i semafori, prendiuna scatolina rettangolare piccolae colorala di verde scuro.Su una faccia incolla tre dischetti(rosso, giallo, verde) ritagliatidalla carta da collage.Prepara la base con la pastaper modellare come per i segnalistradali. Infila la cannuccia nella basee, all’altra estremità, attaccacon lo scotch la scatolina del semaforo.

Dopo aver sistemato tutti questi elementi sulla base grigia, dipingi con i colori adattii vari spazi (prati, segnaletica, aiuole…) e aggiungi gli elementi che ritieni opportuni.Prendi le automobiline e gioca con i tuoi amici e le tue amiche ad essere dei braviautomobilisti muovendovi in città nel rispetto delle regole della strada.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo informativo.Trasversalità: educazione ambientale (conoscere aspetti di un problema ambientale).

Molte città godono di pessima salute.Le analisi effettuate in molte città italiane hanno dato un quadro in molticasi drammatico.Il rumore, definito dagli specialisti “inquinamento acustico”, supera quasi ovunque le “soglie di rischio”,cioè i limiti oltre i quali ci sono danniall’udito. Per l’atmosfera la situazionenon è migliore: in molte città, l’inquinamento provocato dalle sostanze sprigionate dai tubi di scappamento delle automobili, degli autocarri e delle fabbriche, raggiunge livelli altissimi.Salvare le nostre città, però, è possibile: chiudendo i centri storici alle auto private, trasformando le piazze in isole pedonali, aumentando gli spazi verdi, creando più piste ciclabili per incoraggiare la gente a muoversi in bicicletta.

Completa.

Nel brano si afferma che ...............................................................................................................................................................................................................................................

Le cause sono .................................................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

Per salvare le città occorre ............................................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

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CITTÀ AMMALATE

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Ognuno di questi mezzi pubblici di trasporto ha le sue caratteristiche.Parlane con i compagni e le compagne e, insieme, rispondete alle domande.Che differenza c’è tra autobus e tram?Che cosa si deve fare per prendere l’autobus o il tram?Che cos’è la metropolitana e quali sono le sue caratteristiche?A che cosa serve il taxi?Che cosa si deve fare quando si ha bisogno di un taxi?Lo scuolabus è un mezzo pubblico un po’ particolare. Perché?

O.A. - Conoscere i mezzi pubblici.

Per spostarsi da un posto all’altro della città sicuramente hai utilizzatoqualcuno di questi mezzi pubblici.

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MEZZI PUBBLICI IN CITTÀ

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O.A. - Conoscere i comportamenti corretti da tenere sui mezzi pubblici.36

COMPORTAMENTI CORRETTISUI MEZZI PUBBLICI

Prima di salire sul mezzo,dare la precedenza a chi sta scendendo.

Ricordarsi di obliterare il biglietto.

Non sporgersi dal finestrinoe non gettare fuori oggetti.

Una volta scesi dal mezzo,aspettare che lo stessosia ripartito primadi attraversare la strada.

Non fare chiassocon gli amici.

Reggersi agli appositisostegni.

Non disturbareil conducente.

Utilizzare i mezzi pubblici significa stare insieme ad altre persone, usando struttureche appartengono a tutti. È necessario quindi rispettare regole di comportamentosia per educazione sia per sicurezza.

x

v

v v v

x

x

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ora so fare

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Segna con una x solo i mezzi pubblici.

Sei un passeggero educato? Segna V (vero) o F (falso).

Per salire sui mezzi pubblici si spinge più che si può.

È educato cedere il posto a sedere alle persone in difficoltà.

Si può parlare con il conducente.

È bene sistemare il proprio zaino in modo da impedire il passaggio agli altri.

Durante il percorso ci si deve reggere agli appositi sostegni.

Prima di salire su un mezzo pubblico, ci si deve procurareil biglietto.

Ci si può sporgere dai finestrini.

Una volta saliti sul mezzo pubblico, si deve obliterare il biglietto.

Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

V F

V F

V FV F

V F

V F

V F

V F

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LA PROPRIA CRESCITAU.A. 3

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Rispondi.Perché il bambino va verso la ferrovia?Perché il bambino rimane con la faccia da tonto?Perché Carmen fa venire il nervoso ai suoi compagni?Coma mai i due bambini sono andati entrambi alla “ferrovia” da soli?

I disegni sono stati rappresentati secondo l’ordine narrativo.Prova a numerarli da 1 a 6 in ordine cronologico, cioè secondo l’ordine in cui si sono svolti realmente i fatti nel tempo.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: educazione all’affettività (sviluppare la consapevolezza dei cambiamenti personali nel tempo).

Rispondi.Chi è il protagonista della poesia?Di chi sta parlando?

..............................................................

Perché scarpe e magliettegli vanno stretti?

..............................................................

Quali attività è in gradodi svolgere adesso?

..............................................................

..............................................................

Perché non si preoccupa se ha persoqualche dente?

.....................................................................

.....................................................................

Come si sente questo bambino?Perché?

.....................................................................

.....................................................................

.....................................................................

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MA CHE COSA MI È SUCCESSO?

Non sono più lo stesso!Ma che cosa mi è successo?

Scarpe e magliettemi vanno strette,pantaloni e cappelli

li passo ai miei fratelli.Dormo da solo in cameretta,

faccio le cose un po’ più in fretta,aiuto in casa, sono più attentoe mi sento felice e contento.Sono cresciuto finalmente!

E non mi importa se ho perso qualche dente!

Tanto ricresce!

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.

Con mio cugino Franco vado molto d’accordo. Quando ci incontriamo d’estate al paese stiamo sempre insieme e ci divertiamo molto.A volte dorme da noi, nella mia stanza, che è l’ultima della casa. Quando le luci si spengono e il buio ci circonda, nella casa, che è molto vecchia, si sentono dei rumo-ri, come dei fruscii, e allora noi giochiamo a “paure”. – Hai sentito? – sussurra lui – Proprio sulle scale. Sarà un fantasma o un folletto?– È il vento – rispondo tranquillo, anche se proprio tranquillo non sono.Passa qualche secondo e tocca a me: – Li senti? Li senti i suoi passi? È in cucina. È il folletto Cappuccione. Tra un po’ arriva da noi. – No! Questo è il gatto che rientra – dice Franco con un filo di voce.– È lui, ti dico! Se viene ci taglia la testa e la infila nel sacco…Franco non parla più, quasi non respira. Poi ride piano: – Va là, burlone!La casa scricchiola, dalla strada giungono rumori, miagolii, ululati, voci. Ascoltiamo con le orecchie tese. Il tempo passa e il sonno ci fa chiudere gli occhi. Dopo un po’, neanche i rintocchidell’orologio a pendolo ci disturbano più.

Rispondi.

Chi sono i protagonisti del brano? ..................................................................................

Dove si svolgono i fatti? ...................................................................................................

Quando? .............................................................................................................................

A che cosa serve il loro gioco? .......................................................................................

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LE PAURE

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Mario ha festeggiato il compleanno con tanti amici. È stato un bellissimo pomeriggio: regali, giochi,torte, bibite… Adesso la festa è finita e gli amici sono andati via. Il telefono suona: è la nonna che chiede come è andata la festa. Mario sente la mamma rispondere che tutto è andato bene, ma che adesso haun bel po’ da fare per rimettere in ordine. La casa, in effetti, è irriconoscibile. La cameretta, poi, è a soqquadro! Ci sono carte fuori dal cestino, regali sul letto, giochi sparsi in ogni angolo, pacchettini, nastrini. Quasi non si può camminare,tanto il pavimento è ingombro. Mario comprende la situazione, perché anche salotto, cucina e bagno non sono in condizioni migliori e decide: la cameretta spetta a lui! Ha un anno in più o no? Si rimbocca le maniche e comincia: sistema i giochi sulle mensole, svuota il cestino,pulisce il tavolo e riordina i cassetti, raccoglie carte, nastrini, fogli utilizzati per i giochi,rimette a posto matite, penne, pennarelli e pastelli e, un po’ alla volta, la cameretta torna pulita, ordinata, bella. Quando la mamma vi entra resta a bocca aperta, poi lo abbraccia e gli dice: – Bravo, il mio ometto!

Tu solitamente dai una manoin casa?Prepari da solo/a il tuo zainoper la scuola?Fai da solo/a i compiti?Vai a scuola da solo/a?Racconta.

Elenca le cose che sei in gradodi fare da solo/a.

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione all’affettività (sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità in relazione alla crescita fisica

ed emotiva).

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RIORDINARE

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione all’affettività (riflettere sulle proprie emozioni e sui propri comportamenti).

Oggi è mercoledì e non è un mercoledìcome gli altri. Per me è un giorno importante, perché finalmente, dopo tanto tempo, dopo tanti anni, andrò a casa di zia Paola, la sorella della mamma, a mangiare la pizza. La zia Paola, che sa preparare una pizzadavvero squisita, la prepara tutti i mercoledì. Solo che a mangiare quella pizza, di mercoledì, si va solo quando si è un po’ grandi, quando si è cresciuti, come è successo ai miei cugini Rony e Lucia, Marta, Daniele e Rachele, a mio fratello Michele, che, con mia grande invidia, tutti i mercoledì si ritrovano a casa della zia a mangiare questa pizza solo per grandi. All’inizio erano in pochi, poi, man mano, si è aggiunto qualche fortunato che aveva conquistato la possibilità di far parte del gruppo, perché capace di raggiungere da solo la casa della zia o perché gli orari della sua scuola gli lasciavano il mercoledì libero. Adesso, però, tocca anche a me. Era ora! La smetteranno di dire: – No! Tu non puoi venire: sei piccola!Eccomi, zia Paola. Ci sono anch’io. Arrivo!

Rifletti e rispondi.

Anche a te, qualche volta, è stato impedito di fare qualcosa perché eri

troppo piccolo/a? Che cosa? ............................................................................................

..............................................................................................................................................

La protagonista di questo brano ha provato una grande invidia perché veniva esclusa da un’esperienza riservata ai grandi. Rispondi.

Tu come ti sei sentito/a in una situazione simile?

..............................................................................................................................................

Come ti sei comportato/a?

..............................................................................................................................................

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I MERCOLEDÌ DALLA ZIA PAOLA

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Teresa è la bambina più nervosa della terra. Le sue preoccupazioni iniziano di buonmattino: “Ho paura di far tardi a scuola” – e corre. In classe si agita tutta: “Spero che la maestra non mi interroghi”, pensa, e si nasconde dietro un libro.Quando, infine, torna a casa, altri timori la prendono: “Non riuscirò maia finire i compiti”.I compiti Teresa li fa nella pasticceria della zia Matilde, ma non è tranquilla: “Saranno giuste queste operazioni?” e intanto si mangia tre pasticcini. “Il tema piacerà alla maestra?” e intanto manda giù un budino alla crema. La paura sale e i dolci scendono. Più ne mangia e più si sente lo stomacoe la testa pesanti.Un giorno Teresa si addormenta sulle pagine bianche del suo quaderno e sogna…Il forno della pasticceria è ancora tiepido e manda un buon odorino.Teresa lo apre e infila dentro la testa per vedere meglio. In fondo vedeuna piccola luce. La bambina avanza nel forno verso la luce e si ritrovain una grande stanza.“Una sala da pranzo? Ma che cosa fanno i miei dolci preferiti a tavola?”– Quando arriva! Ho una fame! – protesta un cannolo.– Dovrebbero servirla a momenti, cotta a puntino – sospira un bignè.– Non resisto più dalla voglia di mangiarla! – sussurra una torta.“Ma… quelli aspettano me!” intuisce Teresa. “Mi vogliono mangiare!”.A questo punto la bambinasi sveglia di scatto.Arriva la zia Matilde e le chiede:– Sei riuscita a fare i compitisenza mangiare i miei dolci?– Non ho per niente vogliadi mangiare dolci. D’ora in poi li cucinerò insieme a te…Dopo aver fatto i compiti, s’intende.N. Ceccoli-R. Geminiani, Teresa è nervosa, San Paolo Junior

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TERESA E I DOLCI

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione alimentare (individuare l’alimentazione più adatta alle proprie esigenze).

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Completa sottolineando l’affermazione esatta.

Teresa è una bambina… tranquilla. nervosa.

Teresa si agita… sempre. qualche volta.

Teresa per calmarsi… beve aranciate. mangia pasticcini.

Teresa alla fine decide di… cucinare lei i pasticcini. mangiare sempre dolci.

Collega le preoccupazioni di Teresa ai relativi comportamenti.

Teresa ha paura di fare tardi a scuola. Mangia tre pasticcini.

Teresa ha paura di essere interrogata. Corre.

Teresa non sa se le operazioni sono giuste. Mangia un budino.

Teresa non sa se il tema piacerà. Si nasconde dietro un libro.

Racconta.Capita anche a te di essere nervoso/a? In quali occasioni?Che cosa fai per calmarti? Anche tu mangi? Che cosa?

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O.A. - Riconoscere le esigenze del proprio corpo.EDUCAZIONE ALIMENTARE

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Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di cibo, che, trasformato dai processiche avvengono nel corpo, dà:

Pensa a un/una bambino/a appena nato/a. Pesa solo qualche chilo e misura circa cinquanta centimetri. Qualche mese più tardi, peso e dimensioni aumentano,perché i biberon di latte, le pappe, la frutta e la verdura sono stati efficaci. Adesso tu sei diventato/a grande, hai 8 anni, pesi circa .................................e sei alto/a circa ................................., ma la tua crescita non è ancora terminata. Puoi, però, partecipare alla scelta degli alimenti che ti “fanno bene”e che ti aiutano a crescere in modo sano.

Ricordati che non si mangia solo per crescere.Si mangia anche:perché lo stomaco brontola per la fame;perché mangiare è un piacere ed è un modo allegro di stare con gli altri;perché si vuole assaggiare qualcosa di nuovo;perché si offre qualcosa fatto da noi;perché è un modo per accettare o esprimere affetto.

M. Grillo, Tutti a tavola, Città Nuova EditoreM. Mira Pons, L’alimentazione a piccoli passi, Motta Junior

Aggiungi tu altri tuoi perché.

........................................................................................

........................................................................................

........................................................................................

MANGIARE PER VIVEREE PER CRESCERE

energia ai muscoli vivacità al cervello crescita al corpo

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EDUCAZIONE ALIMENTARE47

Il cibo permette al tuo corpo di funzionare, di nutrirsi e di crescere, ma ogni ciboè composto di nutrienti diversi, ciascuno dei quali ha il suo compito, come ogni giocatore in una squadra di calcio. Per alimentarsi in modo adeguato è opportuno conoscere il compito di questi nutrienti e i cibi che li contengono.

ZUCCHERI e CARBOIDRATIDanno energia al nostro corpo, soprattutto quando si fa sport.

PROTEINEServono a formare, far crescere,

mantenere, far funzionare bene e riparare il nostro corpo; si trovano in questi cibi:

AD OGNUNO UN COMPITO DIVERSO

Ci sono zuccheri semplici,che si digeriscono in fretta;si trovano in questi cibi:

Ci sono zuccheri complessi, che si digerisconolentamente e che danno al corpo energia per alcuneore; si trovano in questi cibi:

I grassi si trovano in questi cibi: Ma ci sono anche i grassi “nascosti”,contenuti in questi cibi:

GRASSIDanno molta energia al nostro corpo. Alcuni sono indispensabili, assunti in piccoledosi, alla pelle, al sistema nervoso, al cuore e alle arterie.

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O.A. - Conoscere la composizione nutritiva di alcuni cibi.EDUCAZIONE ALIMENTARE

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MINERALIIl calcio, il ferro, il fosforo, il fluoro, lo iodio sono solo alcuni dei minerali fondamentali per la salute. In piccole quantità, contribuiscono alla costituzione delle ossae delle cellule e aiutano il sistema nervoso e i muscoli. Tutti gli alimenti contengono piccole quantità di una o più di queste sostanze.

ACQUAIl nostro corpo è formato per il 60% di acqua, quindi essa è un elemento molto importante per il nostro star bene. Inoltre l’acqua serve ad eliminare i rifiuti dall’organismo. È indispensabile bere 8-10 bicchieri d’acqua al giorno. Anche gli alimenti che a noi sembrano solidi contengono una parte di acqua.Per esempio: 100 g di pane contengono 34 g d’acqua

100 g di frutta contengono 80 g d’acqua.

Vitamina

vitamina A

vitamina B2

vitamina C

vitamina D

vitamina E

Funzione

aiuta la crescita

regola la crescita

difende dalle malattie

aiuta la formazione delle ossa

aiuta il lavoro delle cellule

Alimenti che la contengono

carote, burro, formaggio, fegato

latte, formaggio, uova, carne

agrumi, fragole, kiwi, verdure

pesce, uova, latte, formaggio,olio di fegato di merluzzo

latte, verdure

VITAMINENegli alimenti ci sono più di dieci tipi di vitamine,

ciascuna con un compito importante per il buon funzionamento del corpo.Ecco le funzioni principali di alcune vitamine e gli alimenti che le contengono:

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ora so fare

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SONO GRASSOSono GRASSO, ma così GRASSO che NON ENTRO neanche nel foglio. Me lo ripetono ogni giorno: – Cicciobombo, Rotolo, Cicciobum!Mi vergogno di essere ciccio quando la commessa del negozio mi fa provare la tagliapiù grande di tutte… Ma mi vergogno ancora di più quando penso a Marta,che è una bambina che mi piace tanto. L’ho vista solo in foto. È la cugina di Piero, il mio compagno di banco, e vive a Parigi. Io sono sicuro che Marta è bella magra e che a Parigi sono tutti magri come lei. Io per lei diventerei magro come una cannuccia. Stanotte me la sono sognata e insieme a lei c’ero io ed ero fino fino e alto alto come i maschi di Parigi…C. Rapaccini, Emme Edizioni

Rispondi.Qual è il problema di questo bambino?

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In quali momenti non si accetta?

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...................................................................

...................................................................

Come gli piacerebbe essere?

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Quali consigli gli daresti?

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Tu sei contento/a di come seio vorresti essere diverso/a? Come?

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Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

Disegnati, poi descriviti.

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NOI E GLI ALTRI

… Se tu mi addomestichi, la mia vitasarà come illuminata.Conoscerò un rumore di passiche sarà diverso da tutti gli altri…il tuo passo mi farà uscire dalla tanacome una musica.A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe

– Volare mi fa paura – stridette Fortunata alzandosi.– Quando succederà io sarò accanto a te –miagolò Zorba leccandole la testa…La gabbianella e il gatto nero grande e grossoiniziarono a camminare. Lui le leccavateneramente la testa e lei gli copriva il dorsocon una delle sue ali tese.Luis Sepúlveda, Storia di una gabbianellae del gatto che le insegnò a volare

U.A. 4

I miei pensieri e i tuoisi sono stretti la mano:in due si pensa meglioe si va più lontano.G. Rodari

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Chiedi all’insegnante di fartiascoltare la canzone “Aggiungiun posto a tavola” e divertitia cantarla con i compagnie le compagne.

I bambini s’incontranosulla spiaggia di mondi sconfinati…

fanno castelli di sabbiae giocano con vuote conchiglie.

Con foglie secche intessono barchettee sorridendo le fanno galleggiare…

R. Tagore, Poesie

Desidero una nonna proprio tanto,che mi stia sempre accanto…una nonna che lavora a maglia

che sappia consolare chi sbaglia;seduta tranquilla sul divano,che mi coccoli piano piano.

M.L. Vanini

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Aggiungi un posto a tavolache c’è un amico in piùse sposti un po’ la seggiolastai comodo anche tu,gli amici a questo servonoa stare in compagniasorridi al nuovo ospitenon farlo andare via…

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: educazione all’affettività (attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé).

– A volte penso di essere da solo in questo grande mondo.Ci son dei pomeriggi in cui mi annoio, ho i compiti da faree non son pronto, il tempo è brutto, il telefono non suona.Ma è poi così davvero?O sono io che vedo tutto nero?– Ma come solo! Ma non ti guardi intorno?Tra nonni, zii, cugini e fratellisono più numerosi dei capelli!E mamma e papà poi, dove li metti?Sorridi e tienili ben stretti.Se c’è anche Fido o Fuffi o un canarinocome fai ad esser solo, poverino?E gli amici? Chissà che giochi, avventure,corse e voli: ma come fai a dire che si è soli!

Rispondi.Nella prima parte della poesia il poeta dice di sentirsi solo. In quale occasionesi sente così?

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Nella seconda parte della poesia viene dato un consiglio: guardarsi intorno.

Perché? ...............................................................................................................................

Tu in quali momenti ti senti solo/a?

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Che cosa vorresti che succedesse in quei momenti?

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CHE BELLA COMPAGNIA !

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Segna V (vero) o F (falso).

Geraldine e Milliesono cugine.

D’estate Millie va a trovareGeraldine.

Secondo Millie, Geraldineè una presuntuosa.

Geraldine è bravissimaa fare tutto.

Bingo non può vedereGeraldine.

Geraldine è moltosimpatica a Millie.

O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità: educazione all’affettività (attivare modalità relazionali positive con i coetanei).

Tutte le estati è la stessa storia: mia cuginaGeraldine viene a passare le vacanze da noi.E chi se ne deve occupare? Io, naturalmente!– Ti farà compagnia, Millie – dice la mamma. –E cerca di essere gentile.Gentile?! Con Geraldine?!Geraldine ha solo otto anni, due meno di me,ma non sembrerebbe.

“Matura” la chiama la mamma. “Una presuntuosa piena di sé”, la chiamo io.È talmente perfettamente perfetta che mangia tutto quello che c’è nel piatto,si lava i denti tre volte al giorno, si rifà il letto tutte le mattine e dice “per favore”e “grazie” così spesso e così gentilmente che fa venire la nausea.E la cosa peggiore è che è bravissima a fare tutto.Ma quello che assolutamente non riesco a sopportare è la questione di Bingo.Bingo è il mio cane. Di solito vuole bene soltanto a me, tranne quando Geraldineè tra i piedi. La segue dappertutto, corre subito quando lei lo chiama, le riporta indietrola palla quando gliela lancia in giardino.Certe volte mi viene voglia di rimandarlo dove l’ho preso! Insieme a Geraldine, s’intende.M. Morpurgo, Il fantasma tuttopepe, Feltrinelli Kids

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V F

V F

V F

V F

V F

V F

GERALDINE

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Prima di tutto sarà meglio che dica chi siamo“noi”. “Noi” vuol dire il nonno, la mamma,il papà, Martina, Niki e io.Il nonno ha quasi settant’anni e non sta troppobene in salute. Anche se è malato, è semprecapace di dire un sacco di cose intelligenti.Papà ha circa quarant’anni e fa il capoufficio

in un’agenzia assicurativa. Anche la mammaè sui quaranta, però sembra molto piùgiovane. Ha i capelli biondi e pesa solocinquanta chili. È quasi sempre allegra,però, a volte, si arrabbia pure lei.Martina ha sedici anni. È alta, magrae bionda. Pare brutta perché ha la frangiache le scende sugli occhi. È innamoratadi Alex, che a papà non piace perchéha i capelli lunghi.Niki è il nostro fratellino. A scuola imparaquanto fa due più due. Una mattina si è

alzato nel bel mezzo dell’ora di matematica, ha detto un bell’arrivederci e se n’èandato via! Non è venuto a casa, ma è andato dal nostro falegname, perchéè il lavoro che vuole fare da grande.Io sono Wolfgang. Sono molto simpatico e ho tanti amici, anche se Martinadice che non ho una bella faccia.C. Nöstlinger, Che m’importa di re Cetriolo, Salani

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In questo brano l’autrice ha descrittoi componenti di una famiglia.Prova tu a descrivere alcuni dei tuoi familiari,dopo averli disegnati nei riquadri.

CHI SIAMO NOI

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativoTrasversalità: educazione all’affettività (sviluppare la percezione di sé e del proprio ruolo nella famiglia).

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laboratorio linguisticoil racconto

IL GOMITOLO DEL NONNO

O.A. - Leggere un racconto e comprenderne la struttura.56

situazione iniziale presenta i personaggi e descrive l’inizio della storiasvolgimento racconta i fatti che succedono e ne spiega il perchéconclusione descrive la fine della storia

situazione iniziale

svolgimento

conclusione

Il campo di girasoli era grandissimo e i fiori eranomolto più alti di Mattia e anche del nonno e così fitti che,dopo qualche passo, i due si persero di vista.

– Non possiamo attraversare così – disse il nonno, –ci perderemo. Allora tirò un filo di lana dal bordo della maglia,cominciò a disfarla, avvolgendo il filo rosso in un gomitolo.– Ora possiamo andare – disse il nonno. – Prima vadoio e tieni tu il filo: quando arrivo oltre il campo, gridoe tu segui il filo, avvolgendolo.Con il gomitolo in mano sparì tra i girasoli, mentre Mattiarestava fermo con il capo del filo.Dopo un po’ sentì un grido lontano: era il nonno!Allora Mattia entrò nel bosco di girasoli e cominciòad avvolgere il filo rosso.Ogni tanto il filo cambiava direzione, ma Mattia lo seguivatranquillamente, avvolgendolo piano piano.

Quando il gomitolo fu più grosso di una mela, Mattia sbucòfuori dai girasoli e vide il nonno, seduto sull’erba, con l’altrocapo del filo tra le mani, che lo aspettava.

R. Piumini, Mattia e il nonno, Einaudi

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UN VIAGGIO NEL RACCONTO

O.A. - Individuare gli elementi del racconto; produrre un testo narrativo. 57

Laboratorio linguistico: il racconto

i personaggi, cioè di chi si parla

l’ambiente, cioè dove si svolgono gli eventi

il tempo, cioè quando avvengono gli eventi

gli eventi, cioè quello che accade

Rileggi il brano della pagina precedente, scopri gli elementi che costituiscono il raccontoe completa lo schema.

personaggi

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..................................

..................................

..................................

..................................

ambiente

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tempo

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eventi

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Prova tu a scrivere un breve racconto utilizzando gli elementi indicati.personaggi: un bambino, un caneambiente: parco giochitempo: pomeriggio, d’invernoeventi: ...........................................................................................

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Nel racconto troviamo

IL GOMITOLO DEL NONNO

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L’ORA DI MATEMATICA

Mamma mia, che noia la lezione di matematica, mi è sembrata durare un’eternità!Inoltre non capisco niente di quegli stupidi problemi che ci fanno fare.Ma adesso c’è l’intervallo, finalmente!– Filippo, credo che l’intervallo sia la tua materia preferita – mi ha detto una voltal’insegnante di matematica. Durante l’intervallo rendo il massimo.Vediamo che cosa c’è oggi nel panino. Formaggio: che buono!Il cortile della scuola è affollato di bambini che corrono, si spingono, urlano.Arriva Mohammed, un bambino con capelli neri e riccissimi. Ultimamente in classenon ha un compagno di banco. Mi piacerebbe sedermi al suo banco, anche perchénon vado proprio d’accordo con il mio attuale vicino.Inoltre, Mohammed mi è simpatico, con lui riesco a parlare e a fare scherzi.Mohammed si ferma vicino a me mentre sto dando un altro morso al panino.– Ciao – mi saluta e si appoggia alla rete del cortile. – Trovo che matematicasia stato uno spasso oggi – continua.“Forse questo dà i numeri…”, penso. Con un sospiro dico:– Io non capisco nemmeno i compiti.– Ma dai che sono facilissimi – risponde.“Pazienza”, mi dico, “tanto lui è bravo in matematica”.Lui mi dice: – Non capisco come mai non ce la fai a fare i compiti.Sei abbastanza bravo a scuola.– Non in mate. E poi, soltanto l’intervallo è la mia materia preferita!Mohammed ride. Guarda il mio panino e chiede: – Che cosa c’è dentro?

Glielo dico. Lui apre il suo panino e dice: – Anch’io ho del formaggio, ma èun formaggio greco.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione all’affettività (riflettere sulle modalità relazionali con i compagni e sull’opportunità di aiutarsi

reciprocamente).

Rispondi.Il protagonista del brano ha un problema. Quale?

..............................................................................................................................................

Chi gli dà una mano per cercare di risolvere questo problema?

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In che modo? .....................................................................................................................

..............................................................................................................................................

Rifletti sulle tue esperienze.Ti sei trovato/a qualche volta a dover affrontare un problema? Quale?

..............................................................................................................................................

Chi ti ha aiutato a risolverlo? ...........................................................................................

In che modo? .....................................................................................................................

..............................................................................................................................................

Hai chiesto tu aiuto o ti è stato offerto? ........................................................................

Ti è capitato di aiutare un amico o un’amica in difficoltà? Che cosa hai fatto?

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– Buono – rispondo. Allora lui strappametà del suo panino e me la passa.– Vuoi metà del mio? – gli chiedo.

Lui annuisce e così mangiamo in compagnia:Mohammed e io. I panini sono ottimi.

Mohammed mi dice: – Se vuoi puoi venirea casa mia a fare i compiti di mate.

Sono sorpreso. – Sì – rispondo – e dopo giochiamo.Sarà certamente un pomeriggio bellissimo!

Magari dopo chiedo a Mohammedse posso sedermi vicino a lui. In fondo, è stranoche non ci siamo mai visti al di fuori della scuola:

Mohammed abita proprio vicino a casa mia.Achim Broger, Grandi amici… piccoli innamorati, Capitello

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O.A. - Leggere e comprendere testi poetici.Trasversalità: storia (individuare alcune caratteristiche stagionali) - musica (ascoltare un brano di musica classica).

NEVICAQuando la sera nevicae tu cammini a caso,senti l’aria che pungee ti pizzica il nasoe ti arrossa i ginocchi:la neve scende a fiocchinel buio della sera.K. Jackson

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L’INVERNOQuando la terraè fredda e dura,sembra un guerrierocon l’armatura,quando si chiudenel ghiaccio e nel gelo,quando son nudele piante in cieloe le cornacchiesopra la nevesembrano macchiesul tuo quaderno:questo è l’inverno.R. Piumini

Rispondi e completa.Le due poesie mettono in evidenzaalcune caratteristiche dell’inverno.Nella prima la poetessa ti immaginamentre cammini sotto la neve.Che cosa potresti avvertire?.................................................................

Nella seconda poesia si dice che èinverno quando la terra è ..................

................. e le piante sono ................

Nella poesia “L’inverno” ci sono duesimilitudini, cioè dei paragoni fra due cosemolto diverse l’una dall’altra. Completa.

La terra fredda e dura viene paragonataa ............................................................Le cornacchie sopra la neve vengonoparagonate a ........................................

...............................................................

Ascolta “L’inverno” di A. Vivaldisul CD-Audio.

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laboratorioarte e immagine

SOTTO LA NEVE

O.A. - Individuare i piani presenti in un’opera d’arte. 61

Nel dipinto qui a lato si possonodistinguere quattro piani compositivi.Completa.

In primo piano ci sono

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In secondo piano ci sono

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In terzo piano ci sono

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Sullo sfondo c’è

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Che cosa ha fatto la pittrice per dare vivacitàa questo paesaggio sotto la neve?

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Individua e circonda, nel quadro, con colori diversi:– la zona che dà l’idea di movimento;– la zona che dà l’idea di immobilità.

Alice Brickner, Pattinaggio sul ghiaccio a Central Park.

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O.A. - Leggere un testo narrativo e individuarne gli elementi essenziali.Trasversalità: scienze (riflettere sui comportamenti di difesa degli animali).

Scopri gli elementi che costituiscono questo racconto completando lo schema.

I personaggi: .........................................................................................................................

L’ambiente: ...........................................................................................................................

Il tempo: ................................................................................................................................

Gli eventi: ..............................................................................................................................

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Nel bosco soffiava un vento freddo e gelido.La neve cadeva in silenzio, nascondendo

ai suoi occhi lo spettacolo del bosco.La scoiattolina Perry, dal suo rifugio,

seguiva la sorte di ogni fiocco:alcuni volteggiavano nell’aria,

altri scendevano dritti per posarsisu una foglia, su un sasso, su un ramo secco.

Perry non aveva mai visto la neveprima di allora. Con occhi incantati,assisteva alla danza meravigliosadei fiocchi di neve. Le sembrava

di ascoltare una musica dolcissima,ma, in realtà, ogni fiocco

scendeva come una goccia di silenzio.Dopo un po’ tutto era ricoperto di bianco.

Perry si scosse il pelo, entrò nel nido,si raggomitolò sul letto d’erba, si coprì

la testa con la coda a pennacchioe chiuse gli occhi.

Incominciò la cura del sonno,che si sarebbe prolungata

per tutta la stagione invernale.R. E. Disney, Secondo libro della natura

e le sue meraviglie, Mondadori

PERRY E LA NEVE

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1. .................................. .........................................................

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: matematica (raccogliere e classificare dati) - musica (ascoltare e riprodurre con la voce un canto, individualmente

e/o in gruppo).

Il nonno racconta: – Quando ero piccolo, mi svegliavo prestola mattina di Natale per la voglia di scoprire i miei regali.Di solito c’erano regali utili, quelli che non sopportavo: sciarpe

pesanti che ci soffocavi dentro, berretti di lana che ti cadevanosugli occhi, canottiere così ruvide che quando le indossavinon finivi più di grattarti… Poi c’erano i regali inutili:caramelle gommose e colorate, una bandierina, un nasofinto da pagliaccio.Una volta ho ricevuto anche un’anatra che, a schiacciarla,mandava un verso poco da anatra…

Quelli che aspettavo con impazienza erano i giochi: squadresfavillanti di soldatini, il Gioco del Sapone e quello dell’Oca.E il Meccano Facile per Piccoli Ingegneri con tanto

d’istruzioni…Dopo aver scartato i regali ricevuti, restavo a giocaretutto il giorno dimenticando quello che mi circondava.D. Thomas, Un Natale, Salani

Trova anche tu una classificazione per i regaliche ricevi o speri di ricevere a Natale.

Ascolta “Bianco Natale” sul CD-Audioe divertiti a cantare con i compagnie le compagne.

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2. ...........................................................................................

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3. ...........................................................................................

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IL NATALE DEL NONNO

Il nonno classificava i regali che riceveva a Natale in tre gruppi. Scoprili e completa lo schema.

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laboratorioattività progettuali

PENDAGLIO MOBILE

O.A. - Manipolare materiale di vario genere a fini espressivi.64

Come si fa1. Disegna sul cartoncino bianco la sagoma della testae del busto di un angioletto e ritaglia.Disegna con i pennarelli i particolari del volto;usa il pennarello dorato per i capelli.

Che cosa ti occorrecartoncino biancocartoncino doratocartoncino coloratofilo doratoforbici e collapennarello dorato e pennarelli colorati

2. Prendi un cartoncino doratodi cm 10 x 3, piegalo a metàe ritaglia in doppio lungo il tratteggio.Incolla le ali dietro alla sagomadell’angelo.

4. Incolla i cinque moduli uno sull’altro in ordinedi grandezza. Metti la colla sulla linguettache sporge dal busto dell’angelo e fissalasul primo modulo. Fai un forellino in cimaall’angioletto, infila il filo dorato e appendilodove preferisci.

3. Prepara i “moduli”, ritagliando cinquestrisce di cartoncino colorato di questedimensioni: cm 2 x 6, cm 2 x 10,cm 2 x 12, cm 2 x 16, cm 2 x 20.Piegali e chiudili come vedi nel disegno.

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O.A. - Leggere e capire brevi testi scritti.Trasversalità: educazione alla cittadinanza (conoscere e confrontare tradizioni di paesi diversi).

…in FranciaIn tutte le case francesi si preparano le scenedella natività con tanti piccoli personaggidi legno o di terracotta.Oltre ai soliti personaggi, ci sono anchestatuine che raffigurano i vari mestieri.

…in PoloniaLa vigilia di Natale si chiama “Festa della Stel-la”. La gente digiuna per tutto il giornoper prepararsi alla festa che iniziaquando spunta la prima stella.

…in MessicoCi sono nove giorni di festa. Ogni sera i bambinifanno una processione con le statuinedella natività e vanno di casa in casa dovesi tiene una festa durante la quale gli ospiti,bendati, cercano di rompere una pentolacciadipinta che contiene dolci e doni.

…in InghilterraSi prepara il “Christmas pudding”, un dolcenatalizio composto di una quantità incredibiledi ingredienti. La tradizione vuole che tuttii membri della famiglia debbano mescolarel’impasto a turno, esprimendo un desiderio.

…in AustraliaIn questo paese Natale cade in piena estate.Molte famiglie mangiano il tacchino arrostoa mezzogiorno e poi vanno a nuotare al mare.I canti natalizi australiani parlano di sole,non di neve.

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TRADIZIONI NATALIZIE…

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O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.66

SONOLA BEFANA!

Fisicamente non sono un granché: capelli scarmigliati, gran naso adunco,occhiali… Si salvano solo gli occhi, vivi e penetranti.Non sono nemmeno tanto elegante: vestiti poveri, da contadina dei secoli passati,scialle, fazzolettone da annodare in testa, calze grosse di lana e scarpacce sfondate.Ma… chi se ne importa dell’apparenza! E poi tailleur e scarpe con il tacco non sonopratici per cavalcare una scopa. Inoltre i bambini mi conoscono e mi vogliono benecosì e questa è la cosa più importante. Anche se sono brutta e vecchia,mi vogliono bene ovunque…Ma adesso, ragazzi, devo scappare: tra poco comincio il giro delle calze da riempiredi dolci e regalini. Devo controllare se la scopa ha bisogno di qualche riparazione,aggiustare il sacco che si sta sfilacciando sui bordi eccetera eccetera.P. Arosio, in Airone Junior.

Completa lo schema mettendo in evidenza le caratteristiche della Befana descrittanel brano in relazione agli aspetti indicati.

aspetto fisico: .................................................................................................................

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abbigliamento: ...............................................................................................................

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abitudini: ..........................................................................................................................

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ora so fare

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UNA FESTA A SORPRESAErano le sette di sera e sentimmo l’ascensore salire.Giò e io eravamo sicuri che fosse il babbo: l’ascensoreaveva un suono diverso quando dentro c’era il miopapà! Facemmo tutti silenzio.Il mio papà suonò il campanello una volta, due, tre,ma nessuno rispose. Sentimmo che cercavale chiavi in tasca e appoggiava la borsa per terra.La chiave girò nella serratura, la manigliasi mosse e… il mio papà trovò un’altra portadi carta velina con su scritto AUGURI GRANDI!Così il mio papà entrò negli auguri e, mentre si liberava della cartache lo impicciava, si trovò in mezzo alle stelle filanti, agli abbracci e a tante voci allegre.In terrazza volava un aquilone con una coda lunga dove si leggeva: BUON COMPLEANNO.C’era poi il regalo di Nanni: un testone di cartapesta con i capelli un po’ lunghi, gli occhiscuri e un sorriso scanzonato. E tutti gli altri regali come il “Manuale delle GiovaniMarmotte” e quelli seri come la borsa da viaggio. Più di tutti, però, piacque quellodella mia mamma: il primo libro di scuola di papà e i suoi quaderni di bella scrittura.– Ci sono i voti della maestra?E tutti a vedere i quaderni, con gli errori segnati in blu o in rosso,le cancellature e in fondo a ogni pagina la fila di casine, di meline giallecon le fogliette verdi, di ciliegie e di bambini che si davano la mano.R. Marini, Alto, forte, con i capelli un po’ lunghi, rid. e adatt., Raffaello Editrice

Completa in modo logico sulla base delle indicazioni fornite dal testo.Giò e suo fratello erano sicuri che il loro papà stava salendo perché .......................

..............................................................................................................................................

Il papà aprì la porta di casa con le sue chiavi perché ..................................................

..............................................................................................................................................

Il papà trovò un’altra porta di carta velina perché ........................................................

..............................................................................................................................................

Il regalo che piacque più di tutti fu quello della mamma perché ...............................

..............................................................................................................................................

Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

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LA FANTASIA

Un mondo di fiabeAvete già capitoil mondo che vi aspettaquello di Cenerentolae della sua scarpettaun mondo di regine gnomi e fatedi principesse addormentate.

È un mondo un po’ mattodove gli stivali li porta un gattoun bastone picchia il locandiereun pastore diventa cavaliere

il lupo in nonna si trasformaun orco può sempre cambiar formail rospo è un principe stregatoe può diventar re anche un soldato.

Ci son difficoltà da superarese alla felicità si vuole arrivarema accadono magici portentied ella fine son tutti contenti.

U.A. 5

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Quali fiabe ti ricordano questi elementi presenti nella filastrocca?

scarpetta....................................................................

stivali ................................................................................

fuso ................................................................................

lupo ................................................................................

orco ................................................................................

rospo ................................................................................

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laboratorio linguisticola fiaba

L’ANELLO DELLA STREGA

O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo: la fiaba.70

C’era una volta una principessa che viveva in un grande castello;era molto triste perché una strega la teneva sotto un incantesimo:ogni volta che qualcuno la chiedeva in sposa, veniva trasformatoin una statua di sale.Un cavaliere seppe questa triste storia e si presentò alla reggiachiedendo di parlare con il re. Appena vide la principessa,che era molto bella, si innamorò di lei e, prima di chiederlain sposa, pensò di liberarla dall’incantesimo.Andò dalla sua madrina, che era la fata del fiume,e le chiese consiglio. La fata gli spiegò che,per rompere l’incantesimo, doveva rubare un anelloche la strega aveva al dito e donarlo alla principessa.Poi gli diede una bevanda magica: chi la bevevasi addormentava come un sasso.Il cavaliere si travestì da boscaiolo e raggiunsela grotta della strega. Appena le si trovò davanti,le chiese: – Vuole un po’ di legna, bella nonnina?La strega rispose: – Mi servirebbe proprio!Portamene un po’ in casa.Il giovane trasportò la legna al focolaredella strega, poi chiese:– Nonnina, mi puoi dare un bicchiere d’acqua?La strega versò l’acqua per il giovanee anche per lei.Prima di bere, il giovane, di nascosto,versò la bevanda nel bicchiere della strega,che bevve e si addormentò di colpo.Il giovane le tolse l’anello e corsealla reggia, per farlo indossarealla principessa, che subitochiese in sposa.I due giovani si sposarono.E la strega… è ancora lì che dorme!

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LA FIABA E I SUOI PERSONAGGI

O.A. - Conoscere gli elementi fondamentali della fiaba: i personaggi.

Laboratorio linguistico: la fiaba

I personaggi delle fiabe hanno caratteristiche particolari.

Il protagonista è bello,buono, gentile; ha un problema

che non riescea risolvere da solo.

L’antagonista è cattivo,brutto, malvagio; fa del male

al protagonista, spessoricorrendo alla magia.

L’eroe è bello, coraggioso, forte;supera ostacoli e prove difficili

per aiutare il protagonistae, alla fine, riceve un premio.

L’aiutante è quasi sempreun personaggio fantastico,

buono e gentile; aiuta l’eroea superare le prove donandogli

un oggetto magico.

Facendo riferimento alla fiaba della pagina precedente, completa la tabella.

La fiaba è un racconto fantastico in cui agiscono personaggi realie personaggi fantastici, spesso con poteri magici.

protagonista

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antagonista

...........................

eroe

...........................

aiutante

...........................

oggettomagico

...........................

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LA STRUTTURA DELLA FIABA

O.A. - Analizzare la struttura della fiaba.72

laboratorio linguisticola fiaba

Tutte le fiabe iniziano nello stesso modo: “C’era una volta…” , indicando che la storiasi svolge in un tempo passato non ben definito.Nella fiaba si possono individuare diverse parti.

Introduzione:viene presentato il protagonistae il luogo in cui si svolge la fiaba.

Sviluppo della vicenda:– l’antagonista crea un problemaal protagonista

– interviene l’eroe

– l’aiutante dà all’eroeun oggetto magico

– l’eroe supera una o più provegrazie al suo coraggioe all’oggetto magico

Conclusione o lieto fine:il problema del protagonistaviene risolto e l’eroe riceveuna ricompensa.

C’era una volta una princi-pessa molto tristeche viveva in un castello.

Ogni volta che qualcunola chiedeva in sposadiventava una statuadi sale.

Arriva un cavaliereche vuole liberarela principessadall’incantesimo.

Il cavaliere va dalla fatadel fiume, che gli dàuna bevanda magica.

Il cavaliere riescea fare addormentarela strega e ruba l’anello.

La principessa vieneliberata dall’incantesimoe sposa il cavaliere.

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O.A. - Stabilire relazioni logiche a livello lessicale.

Risolvi il cruciverba e scopri la chiave: due famosi scrittori di fiabe.

1. Punse la Bella Addormentata. – Tanti erano i nani.2. Perse la scarpetta al ballo del principe.3. La sorella di Hänsel. – La mangiò Biancaneve.4. Era grande come un pollice, ma molto furbo.5. Così era la bacchetta delle fate. – Nella fiaba portava gli stivali.6. Era brutto, ma si trasformò in cigno.7. Erano tre contro il lupo.8. Apparteneva ad Aladino. – Nelle fiabe è brutto e cattivo.9. Così si chiamava la fata che trasformò una zucca in carrozza.

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CRUCIVERBA DELLE FIABE

1

2

3

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6

7

8

9

(8 - 5) ..................................................................

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C’era una volta un giovane generoso. Non era ricco: possedeva solo un cavallo.Un giorno decise di montarci sopra e di andare per il mondo a cercare fortuna.Arrivò in un paese sconosciuto, dove tutti avevano la faccia triste.Il giovane ne chiese la ragione.– Mio bel giovane – gli dissero – questo è un paese sventurato.Un drago spaventoso con sette teste si annida nelle acque del fiume.Ogni giorno, a mezzogiorno in punto, esce dalla sua tanae mangia una ragazza. Oggi tocca alla figlia del re.– Sarò io a uccidere il drago! – esclamò il giovane.Il re, sentite queste parole, gli disse:– Tieni questa spada. Solo i coraggiosi sono in gradodi usarla e tu mi sembri un giovane coraggioso.Il giovane spronò il cavallo verso la riva del fiume.A mezzogiorno in punto arrivò la principessae si avvicinò alle acque del fiume.L’acqua ribollì di schiuma e sette teste orribiliemersero dalle onde.Il drago si lanciò sulla principessa.Il giovane cavaliere gli corse incontrofacendo ruotare la spada magica.Si accese una lotta furibonda e…zac, zac, zac, le sette teste caddero una dopo l’altra.Il drago era vinto e tutti tirarono un respiro di sollievo.Il cavaliere, naturalmente, sposò la principessae vissero a lungo felici e contenti.G. Corretti, I miti e le favole antiche, Piccoli

IL DRAGO A SETTE TESTE

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O.A. - Analizzare la struttura della fiaba.

Nell’introduzione di questa fiaba non viene presentatoil protagonista, ma l’eroe, di cui si descrivono le caratteristiche.Rispondi.

Chi è l’eroe? .......................................................................

Com’è? ................................................................................

..............................................................................................

Scopri la struttura di questa fiaba, completando lo schema.

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L’antagonista creaun problema

alla protagonista.

Interviene l’eroe.

L’aiutante dà all’eroeun oggetto magico.

L’eroe supera la prova.

La fiaba finiscecon un lieto fine.

Un drago a sette testevuole mangiarela figlia del re.

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C’era una volta un vecchio che, quando le scuole non esistevano ancora,aveva insegnato a leggere e a scrivere ai suoi tre figli.– Così quando morirò verrete sulla mia tomba a leggere – diceva sempre.Ma, alla morte del padre, i due fratelli maggiori non mantennero l’impegno.Solo Giovannino si recava ogni giorno sulla tomba del padre. I due maggioritrattavano male il più piccolo: – Somigli a un papero spelacchiato – gli dicevano.In quei giorni la principessa Elena la Bella decise che avrebbe sposatoquel giovane coraggioso che, in groppa a un cavallo volante, fosse riuscitoa darle un bacio raggiungendola sull’alto trono sul quale stava seduta.I fratelli maggiori partirono per la capitale del regno per tentare la provae sposare la principessa.Anche Giovannino voleva andare, ma lo presero in giro:– Dove vuoi andare, gallina zoppa? Chi vuoi che ti sposi?Giovannino andò sulla tomba del babbo per chiedergli aiuto.A un tratto, dai cespugli, balzò fuori un meraviglioso e magico cavallo: parlava,lanciava fuoco dalle orecchie e, magia delle magie, trasformò Giovanninoin un giovane bellissimo.A cavallo dello splendido animale, Giovannino giunse davanti al palazzo del re.

Qui il cavallo volò fino al trono dove Elena la Bella era seduta.Giovannino la baciò e poi scomparve con il suo cavallo.

IL CAVALLO FATATO

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O.A. - Stabilire somiglianze logiche tra due testi narrativi.

Questa fiaba assomiglia a quella, molto conosciuta, di Cenerentola.Scopri le somiglianze completando la tabella.

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Il cavallo fatato

I due fratelli maggiori prendono in giroGiovannino.

Compare un cavallo biancoche porta Giovannino al castello.

Giovannino viene trasformatoin un giovane bellissimo.

Giovannino bacia Elena la Bella.

La principessa cerca tra la follail giovane che l’ha baciata.

Elena la Bella riconosce il giovanee lo sposa.

Cenerentola

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Il giorno dopo il re convocò a cortetutti i giovani del regno: la principessa

voleva ritrovare il giovane che l’aveva baciata.Andò anche Giovannino, vestito poveramente,

e si sedette dietro una colonnaper non farsi vedere.

Elena la Bella cercò tra la follae finalmente vide Giovannino,

lo riconobbe e lo fece sedere al suo fianco.Dopo qualche giorno furono celebrate le nozze

e Giovannino divenne re.Afanasjev, Fiabe di principi, Editrice Piccoli

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C’erano una volta un bambino e una bambina che giocavano vicino a un fiume.Senza sapere come, ci cascarono dentro. Purtroppo nel fiume abitavauna vecchia strega, che afferrò i bambini, li portò in una grotta scurae disse loro: – Adesso lavorerete per me!Portò la bambina, che si chiamava Orchidea, vicino a un enorme mucchiodi alghe blu e le disse: – Devi filarle tutte finché diventino seta fine.Portò il bambino, che si chiamava Olmo, vicino a un mucchiodi sassolini neri e gli disse: – Devi lucidarli tutti finché scintillinocome perle.Così i bambini lavoravano tutto il giorno ed erano semprestanchi e affamati.Alla sera arrivava sempre un vecchio fantasma, il servitoredella strega, e i bambini lo aiutavano a mettere in ordinela grotta.Dopo un mese, il fantasma disse ai bambini: – Domanimattina la strega esce e voi potete scappare.Prendete questi oggetti, vi potranno servire.E diede loro un pettine, una spazzolae uno specchio.La mattina dopo il fantasma chiamòi bambini, aprì un’uscita segretae li fece scappare. I bambinisi misero a correre, ma la stregali vide e si mise a correre pure lei,avvicinandosi sempre di più.Orchidea buttò a terra il pettine;si sentì un fruscio e, dove eracaduto il pettine, nacque unamontagna con mille e mille denti:la strega rimase dall’altra parte.I bambini continuarono a correre,ma ben presto sentirono dietrodi loro i passi della stregache aveva superatola montagna.

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LA STREGA DEL FIUME

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Non sempre nelle fiabe sono presenti tutti gli elementi. Completa lo schemae scopri quale personaggio manca in questa fiaba.

protagonista: .........................................................................................

antagonista: .........................................................................................

eroe: .........................................................................................

aiutante: .........................................................................................

Olmo, allora, buttò a terra la spazzola e subito nacqueun fittissimo bosco con mille punte aguzze che impedivanoalla strega di correre.Poco dopo, però, i bambini sentirono ancora dietro di lorola strega. Orchidea gettò quindi a terra lo specchio e…meraviglia! Nacque un lago tutto di ghiaccio, così liscioche la strega scivolava in continuazione.I bambini si fermarono a guardare e capirono che finalmenteerano salvi.Beatrice Garau, Ghiotti fantasmi rosa, Giunti

O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo. 79

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C’era una volta un castello in cui vivevano il principe Sigfridoe la regina sua madre.In occasione del ventunesimo compleanno del principe,la regina aveva organizzato due giorni di festa, durantei quali il giovane avrebbe dovuto scegliere la sua sposa.Gli invitati giunsero da ogni paese e tante ragazzeballarono con il principe, ma a Sigfrido non interessavano,così si allontanò dal castello e raggiunse un piccolo lagoin mezzo al bosco. Passò un gruppo di cigni e il principesi accorse che uno aveva una piccola corona d’orosulla testa.Al primo rintocco della mezzanotte, il cignosi trasformò in una bellissima fanciulla.– Chi sei? – domandò il principe.– Sono la principessa Odette – rispose con vocetriste il cigno – Sono sotto un incantesimo delmago Rothbart, che ogni giorno, dall’albaa mezzanotte, mi trasforma nella principessadei cigni. Sarò libera da questo sortilegiosolo quando un uomo mi amerà.– Odette, io ti amo! – disse il principe. – Vienidomani al ballo e io sceglierò te come miasposa. Ti aspetterò dopo mezzanotte.– Va bene – rispose Odette, – ma ricorda:non tutto è quello che sembra.La sera successiva il principe aspettavacon ansia l’arrivo di Odette.Finalmente, un minuto dopo mezzanotte,giunse al castello il misterioso CavaliereNero con la figlia Odile, coperta dalla testaai piedi da un abito di velluto nero.

IL LAGO DEI CIGNI

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: musica (ascoltare brani musicali di differenti repertori).

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Rispondi.Qual è il sortilegio che perseguita Odette?

All’alba ................................................................................................................................

A mezzanotte ....................................................................................................................

Quando sarà libera da questo sortilegio? ......................................................................

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Quale errore commette il principe Sigfrido? ................................................................

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Che cosa succede al mago Rothbart? ...........................................................................

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Come si conclude la storia? ............................................................................................

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Questa fiaba è stata messa in musica da un grande compositore russo,Pyotr Ilyich Ciajkovskij. Ascolta l’opera sul CD-Audio.

Sigfrido non si accorse che il Cavaliere Neronon era altro che il mago Rothbart;scambiò inoltre Odile per Odette

e le giurò eterno amore.In quello stesso momento Odette

fu condannata a restare cigno per sempre.Accortosi dell’errore, il principe scacciò Odile

e corse al lago, dove la principessa cignopiangeva per il tradimento del principe.

Sulla riva del lago, Sigfridosi trovò di fronte il mago Rothbart;i due iniziarono una lotta furibonda,

finché un fulmine colpì il mago,che sprofondò nella terra.

Subito il principe cercò con lo sguardola principessa cigno, ma al suo postovide Odette: con la morte del mago,

infatti, l’incantesimo era svanito.I due giovani si abbracciarono

e insieme tornarono al castello,dove vissero felici e contenti.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo; produrre testi scritti di tipo narrativo.

C’erano una volta due bambini, Hänsel e Gretel, che, durante una passeggiatanel bosco, si persero e non riuscirono più a ritrovare la strada per tornare a casa.Girando di qua e di là, arrivarono a una casetta da cui usciva un sonoro russare.Entrarono sperando di trovare qualcuno a cui chiedere informazioni e,sdraiato sul letto, videro un lupo addormentato.I due bambini si spaventarono molto e stavano per andarsene quando sentironouna vocina che diceva: – Aiuto! Aiuto!Capirono che qualcuno era nella pancia del lupo. Uscirono dalla casetta in cercadi aiuto; proprio in quel momento sulla strada passava la fata Smemorina,sulla sua carrozza a forma di zucca. I bambini la chiamaronoe le spiegarono che cosa stava succedendo.La fata disse che purtroppo non si poteva fermare,perché stava andando al matrimonio di Cenerentolacon il principe, ma regalò loro una lampada magica.Hänsel strofinò la lampada e subito uscì un genio.Entrati in casa, il genio alzò il lupo per le zampeposteriori, gli diede due bei pugni e cosìCappuccetto Rosso e la sua nonna saltaronofuori sane e salve.La nonna non sapeva come sdebitarsi.Stabilirono allora che ogni pomeriggiola nonna avrebbe preparato per i due bambinidelle splendide merende.E il lupo? Era un po’ stordito per i pugni presi,così la nonna decise di tenerlo con sée gli affidò il compito di mescolare ben benel’impasto per le torte.Con tutto quello zucchero,ben presto diventò dolce anche lui!

Divertiti anche tu a mescolarepiù fiabe, inventandone di nuove.

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MACEDONIA DI FIABE

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ora so fare

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IL PRINCIPE POVEROC’era una volta un principe bello e coraggioso,a cui uno zio malvagio aveva tolto il regno.Il principe partì in cerca di fortuna e giunse in un paese,dove il crudele mago Nero teneva prigioniera la principessaBella in un castello magico, al quale nessunosi poteva avvicinare.Infatti, tutti quelli che avevano cercato di salvareBella erano stati trasformati in alberi.Il principe decise di liberare la principessa e,una sera nebbiosa, si avviò verso il castello.Mentre osservava da lontano le alte murae le torri merlate, vide un follettovestito con un panciotto rosso,che gli chiese: – Che cosa cerchi, bel principe?

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Completa la fiaba inserendo gli elementi caratteristici che mancano:oggetto/i magico/ci, prova/e da superare, conclusione.

Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

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MITI E LEGGENDEU.A. 6

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Completa segnando con una x.Jouk diede alla Terra una forma:

quadratasfericatriangolare

Per dare la vita agli uominiJouk utilizzò:

il fangoil salela terra

Jouk diede le orecchie all’uomoperché potesse ascoltare:

la musica e le urla degli animalile parole dei saggi e il rumore del marela musica e le parole dei saggi

Le orecchie aperte permettevanonell’uomo il formarsi:

dell’intelligenzadel saledel linguaggio

Metti in ordine, numerandoli da 1 a 6, i momentidella creazione dell’uomo di Jouk.

orecchie linguagambe boccaocchi braccia

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laboratorio linguisticoil mito

IL GRANDE UOVO

O.A. - Leggere e comprendere miti di diversa origine.86

All’inizio di tutto, Cielo e Terra non esistevano. C’era solo un grande, immenso uovo e,dentro di esso, cresceva Pangu, il creatore.Cresci e cresci, dopo diciottomila anni, Pangu era diventato un gigante;così ruppe il guscio con una gomitata e uscì dall’uovo.Il bianco dell’uovo diventò il Cielo, il tuorlo la Terra e Pangu rimase con la testafra le nuvole e i piedi piantati al suolo. Quando poi il Cielo cominciò ad alzarsie la Terra ad abbassarsi, il suo corpo si allungò a dismisura e Pangu morì.Il gigante cadde e cominciò la sua trasformazione: dal suo corpo nacquerole montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene le stradee i sentieri, dai denti e dalle ossa i metalli, le pietree le perle. Inoltre, dai suoi peli nacquero gli alberi,dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi.Dai pidocchi che aveva sul corpo, infine,nacquero gli uomini e gli animali. E il mondo intero,così come lo conosciamo, fu creato.Mito cinese in F. Lazzarato, L’uomo che amava i draghi,Mondadori

Il mito è un racconto immaginario creato dai popoli antichiper spiegare fatti a loro incomprensibili come: l’origine del mondo,la creazione degli esseri viventi, fenomeni naturali spesso misteriosi

e terrificanti, quali temporali, fulmini, alluvioni, terremoti.È sorprendente constatare come popoli molto lontani gli uni dagli altri,

che non hanno mai avuto contatti, abbiano dato origine a miti molto simili.

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O.A. - Leggere e comprendere un mito.

Un tempo, la Luna e il Sole erano marito e moglie.Accadde un giorno che il Sole tornò a casa dal solito giro intorno al mondoe non trovò la cena pronta. La Luna aveva sonnecchiato tutto il giorno.– Va’ almeno a prendere l’acqua! – disse il marito di malumore.Niente. La Luna non si muoveva.Il Sole, pazientemente, accese il fuoco e fece cuocerela polenta. La moglie stava a guardare.Quando la polenta fu pronta, il Sole la rovesciò sul tagliere.Non fece nemmeno in tempo a sedersi a tavola,che la Luna si precipitò sulla polenta fumantee se ne tagliò una fetta.Il Sole perse quel poco di pazienzache gli era rimasta e gridò:– Ah, sì? A mangiare sei veloce, ma in cucinaho dovuto sfacchinare io! – e urlò talmente tantoche la Luna, per la paura, corse a nascondersi.Da quel giorno, marito e moglie non si sonomai più riappacificati ed è per questoche noi li vediano soli nel cielo,prima uno e poi l’altra.Goy-Melegari, La storia della nostra amica Luna,Mondadori

Rispondi segnando con una x.Che tipo di testo è “La Luna e il Sole”?

fantastico realistico

Segna V (vero) o F (falso).

La Luna e il Sole erano fratello e sorella.

Il Sole si preparò da solo la polenta.

La Luna mangiò una fetta di polenta.

Il Sole sgridò la Luna perchéaveva mangiato poca polenta.

Il Sole e la Luna non fecero più pace.

Che cosa vuole spiegare questo mito? Racconta.

LA LUNA E IL SOLE

V FV FV F

V FV F

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Una mattina, Manitù, che è il dio dei pellerossa,si svegliò di buon umore e pensò di fabbricare l’uomo.

Prese un po’ d’argilla e fece un pupazzo con testa,busto, braccia e gambe: una meraviglia!

Poi accese un gran forno e lo mise a cuocere.Ma quel giorno faceva molto caldo

e Manitù si addormentò. Quando si svegliò,sentì un forte odore di bruciato. Ahimè, il pupazzo

era stracotto e, quando lo tirò fuori dal forno,Manitù vide che era nero come il carbone!

– Sarà l’uomo dalla pelle nera! – disse Manitù.

Il giorno dopo, il dio pensò di fare un altro pupazzo e di starepiù attento. Ma, per paura di bruciarlo, mise poca legnanel forno e tolse il pupazzo prima del tempo. Altro disastro:il pupazzo era cotto poco e appariva pallido pallido.– Sarà l’uomo dalla pelle bianca! – esclamò Manitù.

TANTI UOMINI…TANTI COLORI

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Rispondi segnando con una x.Chi è Manitù?

il dio dei pellerossail dio dei colori

Che cosa pensa di creare?il mondo l’uomo

Quando, finalmente, Manitùsi ritiene soddisfatto?

quando ottiene tanti uominitutti ugualiquando ottiene l’uomodalla pelle rossa

Che cosa vuole spiegare questomito degli Indiani d’America?

l’esistenza dei coloriil fatto che gli uomini hannola pelle di diverso colore

Il mito, come ogni racconto, ha una situazioneiniziale, uno svolgimento e una conclusione.Cerca i tre momenti nel brano che hai appenaletto e sottolineali con colori diversi.

O.A. - Leggere e comprendere un mito.Trasversalità: educazione alla cittadinanza (conoscere narrazioni di altre culture e esplicitarne i valori sottesi).

Il dio non si diede per vinto e, il giorno successivo, eccolo con un altro pupazzoda mettere in forno. “Perché non bruci” pensò tra sé e sé, “ti ungerò ben benecon l’olio. Così cuocerai a puntino” .Ma anche questo sistema non funzionò: Manitù aveva esagerato con l’olio e il pupazzo,tolto dal forno, aveva la pelle gialla come il limone.– Sarà l’uomo dalla pelle gialla! – disse il dio.A questo punto Manitù era diventato esperto. Fece un altro pupazzoe lo mise in forno. Utilizzò legna in quantità sufficiente, alimentò bene il fuoco,non usò troppo olio, ogni tanto diede una sbirciatina per seguire la cottura e,al momento giusto, tirò fuori un pupazzo cotto alla perfezione dalla pelle color rame.– Ecco l’uomo dalla pelle rossa! – esclamò Manitù tutto soddisfatto.M. Tibaldi Chiesa, La razza umana, Editrice Torinese

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Un giorno, Bathala, il re degli dèi,decise di tornare nella sua casa

celeste, per vedere se tuttoera in ordine, con il suo cavallo,

che correva più veloce del vento.Appena il dio gli salì in groppa,il cavallo cominciò a galopparee in un lampo giunse sulla rivadell’oceano. Lì il cielo era così

vicino che si poteva sentirela voce di quelli che vivevano lassù.

– Salta, mio bel cavallino! – gridò il dioBathala. Ma il cavallo indietreggiò,

puntando le zampe: quel saltoera troppo anche per lui, che pure

balzava da una riva all’altra degli oceani.

Ci fu un’epoca in cui dèi e dee passavano gran parte del loro temposulla Terra. È da loro che l’umanità ha imparato ad andare a caccia,a coltivare i campi, a cogliere le noci dalle palme più altee a curare le malattie.

O.A. - Leggere e comprendere un mito.Trasversalità: educazione alla cittadinanza (conoscere narrazioni di altre culture e esplicitarne i valori sottesi).

Il mito ha le seguenticaratteristiche:si svolge in un tempolontano, indefinito;si svolge in un luogoindeterminato, generico;ha per protagonisti dèi o eroi,creature o animali con poterisoprannaturali.

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COME NACQUE L’ARCOBALENO

Allora il dio chiamò i suoi servi celesti, che calarono dall’altoun lungo nastro di sette colori. Quando toccò la Terra,il nastro diventò un ponte abbastanza robustoda reggere cavallo e cavaliere, che galopparonosino al Cielo. Così nacque l’arcobaleno, che nelleFilippine si chiama “bahaghari”, cioè “ponte del re”.Ogni volta che compare nel Cielo, la gentesa che il dio e il suo cavallo stanno andando dallaTerra al Cielo e tutti dicono: – Guarda, quello èBathala che se ne torna a casa!F. Lazzarato, La fata della luna, Mondadori

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laboratorio linguisticola leggenda

IL GUFO E IL CORVO

O.A. - Leggere e comprendere una leggenda. 91

Molto tempo fa, il gufo faceva il tintore e tutti gli uccelli andavano da luiper farsi tingere le penne.Tutti erano soddisfatti, all’infuori del corvo, che disprezzava l’arte del gufo tintoree si vantava sempre per le sue penne bianche. Ma un bel giorno si stancòdi tanta bianchezza e disse al gufo:– Tingi anche le mie penne, però di un colore speciale.Il gufo ci pensò un po’ su e, alla fine, scelse il nero.Quando il corvo si accorse che le sue penneerano completamente nere, come se fosse passatoattraverso un camino, andò su tutte le furie.Ma che cosa poteva fare ormai?Da quel giorno, tutti i corvi andarono vestiti di nero.Ma non si sono dimenticati dello scherzo del gufo e,ogni volta che lo vedono, cercano di dargli una lezione.Ecco perché il gufo sta nascosto di giornoe vola solo di notte, quando tutti i corvi dormono.Leggenda giapponese, in Enciclopedia della favola, Editori Riuniti

Completa segnando con una x.Questa leggenda vuole spiegare:

perché i corvi volanoperché i gufi volano solo di notteperché i gufi hanno gli occhi gialli

La leggenda è un racconto fantasticoche cerca di spiegare fatti della realtà: le caratteristiche

di animali e di piante, i fenomeni naturali,i nomi di certi luoghi, le origini di alcune tradizioni popolari.Anche la leggenda ha la medesima struttura del racconto:

situazione iniziale – svolgimento – conclusione.

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O.A. - Leggere e comprendere una leggenda.Trasversalità: educazione alla cittadinanza (conoscere narrazioni di altre culture e esplicitarne i valori sottesi).

Al tempo dei tempi, tutta la terra era verdee fresca come una foglia appena spuntata.Allah disse agli uomini: – Questo giardino fioritoè vostro, ma, ogni volta che voi compireteun’azione malvagia io lascerò cadere sulla terraun granello di sabbia e l’acqua e gli alberipotrebbero sparire per sempre.

Per molto tempo gli uomini ricordarono le paroledi Allah. Un brutto giorno, però, due beduini litigarono

per un cammello e Allah gettò sulla terra un granellodi sabbia così minuscolo che nessuno se ne accorse.

Passarono i giorni e gli uomini continuarono a ingannarsi,a rubare, a combattere uno contro l’altro, tribù contro tribù.

In poco tempo, la terra fu coperta dalla sabbia:furono seppelliti i pascoli e i campi verdi, cancellatii corsi dei ruscelli, allontanate tutte le bestie.Così si creò il deserto e da allora le tribùvagarono tra le dune, pensando con nostalgiaalla verde terra perduta per sempre.Leggenda del Marocco

Rispondi.Com’era la terra al tempo dei tempi?

..............................................................

..............................................................

Che cosa disse Allah agli uomini?

..............................................................

..............................................................

Come si comportarono gli uomini?

..............................................................

..............................................................

Che cosa successe?

..............................................................

..............................................................

Che cosa vuole spiegare questaleggenda?

..............................................................

..............................................................

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GRANELLI DI SABBIA

Prova tu a inventare una leggendaper spiegare:– perché le giraffe hanno il collolungo;

– perché gli alberi perdonole foglie.

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Completa segnando con una x.Questa leggenda vuole spiegare:

perché non si deve rubareperché il mare è salatoperché le navi affondano

O.A. - Leggere e comprendere una leggenda.

Tanto tempo fa, il mare aveva l’acqua dolce.Nessuno conosceva il sale ed era un problemapreparare piatti saporiti.Solo una vecchia strega, che abitavain riva al mare, riusciva a ottenere bianchigranelli di sale da un macinino magico.Un pirata seppe del macininoe decise di rubarlo.Una notte, sbarcò sulla spiaggiadove era la capanna della strega e,mentre lei dormiva, rubò il macinino.Quando fu sulla sua nave, volle provarloper vedere che cosa sarebbe successo:il sale cominciò a uscire, con grande gioiadel pirata.Al momento di fermare il macinino, però,il pirata non ci riuscì, perché non conoscevala parola magica.Il macinino girava in continuazionee il sale non smetteva più di uscire.In poco tempo la nave ne futanto carica che affondò.Ancora adesso il macininoè in fondo al mare a produrre sale.Leggenda olandese

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IL MACININO MAGICO

Adesso che hai letto la leggenda diquesta pagina e le due delle pagine91 e 92 prova a completaresegnando con una x.

Il gufo esce solo di notte,il deserto è fatto di sabbia,il mare è salato sonofenomeni:

reali fantastici

La leggenda ne dàuna spiegazione:

scientifica fantastica

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O.A. - Leggere e comprendere una leggenda.

Un giorno Brama, Signore degli dèi, decise di sposarsie invitò alla sua festa di nozze tutte le creature viventi:quelle che camminano su due zampe o più,quelle che volano, quelle che strisciano, quelle che nuotano…Tutti gli invitati arrivarono all’ora giusta, ansiosi di assisterealla festa. Tutti… tranne la Tartaruga.Lei arrivò un’ora dopo e Brama le lanciò un’occhiataccia.– Aspettavamo solo te per metterci a tavola! Come maihai fatto così tardi?E la Tartaruga, tranquilla: – Sai com’è, grande Signore…stavo così comoda a casa mia, che continuavoa rimandare il momento di uscire. Non c’è nulladi più bello della propria casa, dico io!– Vuoi per caso dire che la tua sudicia tana è megliodel mio palazzo? – gridò Brama, che adessoera veramente arrabbiato.La Tartaruga sorrise e fece segno di sìcon la testa.– Bene! – esclamò Brama. – Vistoche tieni tanto alla tua casa, d’ora in poite la porterai appresso giorno e notte,dovunque andrai!E da quel giorno la Tartaruga va peril mondo portandosi la casa sulla schiena.F. Lazzarato, La principessa di cristallo -Storie, leggende e fiabe dello Sri Lanka, Mondadori

94

LA CASA DELLA TARTARUGA

Rispondi.Quale spiegazione dà la tartaruga per il suoritardo alla festa del Signore degli dèi?

...........................................................................

...........................................................................

Come giudichi il comportamentodella tartaruga?

educato presuntuoso antipatico

Che cosa vuole spiegarequesta leggenda?

il perché le tartarughesi muovono lentamenteil perché le tartarughesi portano la casa sulla schienail perché le tartarughestanno bene a casa propria

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ora so fare

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PERCHÉ LE LUCCIOLEHANNO IL LUMICINO

Completando il testo, prova tu a scrivere una leggendache spieghi perché le lucciole hanno il lumicino.

Tanto tempo fa, le lucciole erano insetti neri,che uscivano dalla loro tana solo di giorno, quando c’era tanta luce.Una sera, la luna era appena apparsa nel cielo, una lucciolafu chiamata da ................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

All’improvviso, una nuvola coprì la luna e la povera lucciola ..................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

Nel buio, la lucciola sentì un rumore: ........................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

Quando si accorse del pericolo, la lucciola cercò di ................................................................

.........................................................................................................................................................,

ma non riuscì a trovare un nascondiglio: era così buio che non vedeva a un palmo dal

suo naso. A un tratto, spinte dal vento, le nuvole si spostarono e la luna ..........................

..........................................................................................................................................................

Alla luce della luna, la lucciola .....................................................................................................

..........................................................................................................................................................

Da quel giorno ...............................................................................................................................

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Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

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LA NATURAU.A. 7

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Ascolta la sinfonia n. 6di Ludwig van Beethovensul CD-Audio.

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Fuori c’era tanta luce, nel bosco invece l’atmosfera sembrava strana,magica. L’ombra era fresca. Luca rimase un po’ a guardare le lucidel bosco. I raggi del sole che riuscivano a passare tra le fogliebuttavano macchie dorate e in quei punti apparivano erbe splendentie fiori e sassi chiari. Era come un gioco di luci e di ombre che lo attirava.Fece qualche passo ed entrò in un mondo di fiaba.Il bosco era profondo e scuro. Più andava avanti, più c’era buio, manell’oscurità si aprivano finestre di luce che mostravano comebancarelle di cose sgargianti. Ai suoi piedi si illuminò un sasso biancocon strisce grigie. Mentre Luca lo guardava, però, scomparvee la finestra si chiuse.Ma più lontano se ne aprì un’altra e allora corse là. Dalla nuovabancarella venne un girotondo di profumi e di colori. “Che fiori sonoquesti, con la testolina china, dal colore rosso e dal profumo forte?”pensava.Luca non sapeva che erano ciclamini. Annusava il profumo, sfioravacon la punta delle dita le testoline che dondolavano. Ma anche quellafinestra di luce si spense e i ciclamini tornarono nell’ombra.In tutto il bosco si accendevano e si spegnevano altre macchie di lucein terra, sui rami alti degli alberi, come un gioco. Chi creava quel gioco?Forse una fata?Camminando sul sentiero, passava davanti ai grandi castagni e seguivale luci. A un certo punto, tra le chiome di due alberi, si aprì un drappoazzurro: un pezzo di cielo!Nel silenzio Luca udiva solo il rumore dei suoi passi e all’improvviso:ta, uno sparo. E poi altri spari: ta ta ta… ta ta ta.Più che spari sembravano colpi di un batterista.Camminò nella direzione del suono e, pochi passi avanti, eccoloil suonatore: è un uccello.È aggrappato al tronco di un albero e picchia col becco sulla corteccia.Ma perché picchia?Luca non sapeva che il batterista era il picchioche stava pranzando: a colpi di becco cercavalarve di insetti nascoste tra le rughe della cortecciae le ingoiava.Mario Lodi, Il drago del vulcano e altre storie, Giunti

NEL BOSCO

Sgargianti: molto vistose,dai colori vivaci.Drappo: pezzo di stoffa.Larve: prima forma di vita dialcuni insetti, anfibi e altri animali.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo. 99

Passeggiando per il bosco Luca coglie molti dati sensoriali.Classificali collegandoli al cartellino corrispondente.

I raggi del sole formavanomacchie dorate.

Udiva solo il rumoredei suoi passi.

Si accendevanoe si spegnevano

macchie di luce in terra.

Ai suoi piedi si illuminòun sasso biancocon strisce grigie.

Annusava il profumo.

I ciclamini tornarononell’ombra.

All’improvviso: ta, uno sparo.

Tra le chiome di due alberi,si aprì un drappo azzurro.

Più che spari sembravanocolpi di un batterista.

dati visivi

dati olfattivi

dati uditivi

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O.A. - Leggere un testo poetico e riflettere sui messaggi che comunica.

Rispondi.Perché, secondo il poeta, bisogna ringraziare la terra e il sole?

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Secondo te, in quale modo il sole manifesta il suo amore per la terra?

..............................................................................................................................................

E in quale modo la terra manifesta il suo amore per il sole?

..............................................................................................................................................

E in quale modo gli uomini dovrebbero manifestare amore e rispetto per il sole

e per la terra? .....................................................................................................................

..............................................................................................................................................

100

IL SOLE AMA LA TERRA

Bisogna essere molto cortesicon la terra e con il sole.Bisogna ringraziarli,la mattina,svegliandosi,per il calore,per gli alberi,per i frutti,per tutto ciò che è buonoda mangiare,per tutto ciò che è belloda vedere, da toccare.Il sole ama la terra,la terra ama il sole.J. Prevert

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laboratorioarte e immagine

PASCOLI IN PRIMAVERA

O.A. - Osservare un’opera d’arte e cogliere gli elementi del linguaggio visivo.Trasversalità: scienze (rilevare le caratteristiche di un ambiente naturale).

101

Rispondi.

Qual è il colore predominante in questo quadro? ........................................................

Quali sono, secondo te, gli altri colori della primavera? ..............................................

..............................................................................................................................................

Che cosa è rappresentato nel quadro?un ambiente naturale un ambiente antropizzato

Quali sono gli elementi naturali che puoi individuare nel dipinto?

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

C’è solo un particolare che testimonia la presenza dell’uomo. Qual è?

..............................................................................................................................................

Quali sensazioni e desideri suscita in te questo dipinto?

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

G. Segantini, Pascoli in primavera.

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Un airone passeggiava pigramente costeggiando un fiumiciattolo dalle acquelimpidissime e poco profonde, quando scorse una carpa argentata che guizzavanella corrente in compagnia di un luccio amico suo.Il maestoso uccello avrebbe potuto facilmente afferrarli,tanto erano vicino alla sponda. Ma, non avendomolto appetito, pensò che avrebbe fatto meglioad aspettare. Pochi minuti dopo,vide alcune tinche, ma le disdegnò.– Tinche? – gracchiò – Un airone che si rispettinon mangia un piatto così miserabile!

Poi avvistò dei pesci molto piccoli.– Non faccio neanche la fatica di aprireil becco per pesci simili!Di questo passo, si ritrovò a sera sfinitodalla fame e fu ben contentodi sgranocchiare una minuscola lumachina.Chi troppo vuole nulla stringe!Favole di La Fontaine, Mondadori

laboratorio linguisticola favola

L’AIRONE

O.A. - Individuare la struttura e le caratteristiche della favola.102

I protagonisti delle favole sono animali con qualitàe difetti simili a quelli degli uomini.

La favola, come ogni racconto, ha la seguente struttura:situazione iniziale – svolgimento – conclusione.

In più, presenta sempre una morale, cioè un insegnamentosu cui riflettere a chiusura della vicenda,

che si riassume in una breve frase o in un proverbio.

Individua nella favolae sottolinea con coloridiversi le tre partidi cui si compone.Poi cerchia la morale.

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O.A. - Leggere e comprendere una favola.Trasversalità: arte e immagine (osservare immagini) - storia (riordinare immagini in successione logico-temporale).

Metti in ordine le sequenzedella storia, numerandoi disegni da 1 a 6.

103

LA TARTARUGA SCIOCCAUna tartaruga un po’ sciocca, stanca della sua tana,desiderava viaggiare.Due anatre sue amiche pensarono a un modoper accontentarla: le misero in bocca,per traverso, un bastone e dissero:– Stringi bene…e non lasciare la presa!

Poi le due anatre afferrarono il bastone alle estremità,sollevarono la tartaruga e la portarono in alto.Chi passava di là e vedeva quello strano terzettosi meravigliava e gridava: – Guardate, passa la reginadelle tartarughe!La tartaruga, sentendo queste parole, si sentìimportante, cominciò a pensare che quelloche la gente diceva fosse la verità e, senza riflettere,disse: – La regina! Proprio così: effettivamente sonola regina delle tartarughe!Per pronunciare questa frase, aprì la bocca e lasciòil bastone, andando a schiantarsi al suolo.La mancanza di riflessione è spesso pericolosa.La Fontaine, Tante favole, Giunti

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O.A. - Leggere e comprendere le favole; riflettere sui loro insegnamenti.

Un topolino correva sul corpo di un leone addormentato,il quale si svegliò e, acchiappatolo, fece per inghiottirlo.La bestiola cominciò a supplicare di risparmiarloe a dire che, se ne usciva salvo, gli avrebbe dimostratola sua riconoscenza.Il leone scoppiò a ridere e lo lasciò andare.Un po’ di tempo dopo, alcuni cacciatori riuscironoa catturare il leone e lo legarono con una corda.Il topo udì i suoi lamenti, accorse, rosicchiò la cordae lo liberò. Poi disse: – Tu, quella volta,ti sei fatto beffa di me perché non immaginavidi poter ricevere, un giorno, una ricompensada parte mia. Sappi ora che anche i topisono capaci di gratitudine.La favola dimostra come,con il cambiare delle circostanze,anche i potenti possonoaver bisogno dei deboli.Esopo, Favole, Mondadori

Rispondi e completa segnando con una x.I due animali di questa favola rappresentanodelle caratteristiche umane. Quali?

Il leone: Il topolino:la furbizia la riconoscenzala presunzione la prepotenzal’onestà la timidezza

I personaggi delle favole sono generalmente:uomini animali

Gli animali rappresentano:i vizi e le virtù degli uomini i desideri e le speranze degli uomini

La favola ha lo scopo di:farci conoscere gli animali dare agli uomini un insegnamento

104

IL LEONEE IL TOPO RICONOSCENTE

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Rispondi.Che cosa pensa il cervo quando vede la sua immagine riflessa nell’acqua?

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Che cosa succede all’improvviso?

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Che cosa gli permette di mettere una buona distanza fra sé e i cani? Perché?

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..............................................................................................................................................

Che cosa, invece, gli impedisce di raggiungere un posto sicuro? Perché?

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..............................................................................................................................................

Qual è la morale di questa favola? Sottolineala nel testo, poi spiegala.

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O.A. - Leggere e comprendere le favole; riflettere sui loro insegnamenti.

Un cervo andò alla fonte a bere e,vedendo riflessa nell’acqua la sua immagine,

pensò: “Come sono belle le mie corna,come sono eleganti! Le gambe,

invece, sono brutte, troppo sottili…”.Ed ecco improvvisamente risuonare le grida

dei cacciatori, i latrati furiosi dei cani.Il cervo si mise a correre attraverso i pratie con pochi balzi mise una buona distanza

tra sé e i cani.Poi si rifugiò dentro il bosco.

Pensava di essere ormai al sicuro.Ma le sue belle corna si impigliarono nei rami,

così i cani lo raggiunsero e lo uccisero.Il cervo ebbe appena il tempo per pensare:

“Come sono stato sciocco! Disprezzavociò che mi era utile e mi vantavo

di ciò che è stato la mia disgrazia”.da Fedro

105

IL CERVO ALLA FONTE

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O.A. - Leggere, comprendere e confrontare testi poetici.

Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli,gli uccelli di palude scendono dal cielo,dalle cime dei montisi libera azzurra, fredda l’acquae la vite fioriscee la verde canna spunta.Già nella valle risuonanocanti di primavera.Alceo

Primavera ride nel vento,le colline bevono il sole,l’aria pare d’argento,il bosco non trova paroleper narrarti le sue meravigliementre incorona le violee desta le cocciniglie.L. De Giovanni

Che cosa succede, sulle rive dello Xanto,all’arrivo della primavera? Completa.

I cavalli ....................................................

Gli uccelli ................................................

L’acqua ...................................................

In questa poesia alcunielementi compiono azioniproprie degli uomini. Quali?Completa.

La primavera.......................................................................

Le colline ............................................................................

Il bosco ...............................................................................

Quali sensazioni suscitano in te queste due poesie?

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

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CANTI DI PRIMAVERA

Xanto: fiumedell’ Asia Minore.

cocciniglie: insetti dannosiper le piante.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo. 107

Mentre la terra era ancora immersa nel riposo invernale,una lunga pioggia leggera è scesa a cullare la fine del suo sonno.La terra sentiva, ma ancora non si svegliava.Dolce dormire.Sorrideva dietro le palpebre chiuse, a sentirsi frugare tra l’erba,a sentirsi toccare le violette ancora nascoste.Picchiettandola con le lunghe dita leggere,la pioggia le faceva il solletico e le diceva piano piano:– Svegliati!

E mormorava ancora: – Svegliati!E poi: – Su, su! È l’ora, vestiti!

E la terra fingeva ancora di dormire,perché nulla era più dolce

di quella carezza leggera e di quel dormiveglia.Alla fine ha aperto gli occhi delle margheritine

ed è rimasto un odore di terra bagnata nei giardini.A. Campanile, Cantilena all’angolo della strada, Trevere

PIOGGIA DI PRIMAVERA

Rispondi.Che cosa cerca di svegliare la terra dal lungo sonno invernale?..............................................................................................................................................

Perché la terra non vuole svegliarsi?..............................................................................................................................................

La pioggia diventa più insistente. In che modo?..............................................................................................................................................

Che cosa succede alla fine?..............................................................................................................................................

In questo brano la terra fa delle azioni tipicamente umane. Quali?..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

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O.A. - Leggere e comprendere un testo descrittivo.Trasversalità:musica (ascoltareunbranodimusicaclassicaedesprimere leproprieemozioni attraverso i linguaggi verbali enonverbali).

Nel dormiveglia mattutino, mi disturba un indiavolato cicaleccio.Dalla finestra aperta, guardo i campi e scopro che,a far tanto chiasso, sono gli uccelli.Libero concerto di ali e di becchi, senza fine.La rondinella capricciosa innalza il suo cantosull’orlo del pozzo; il merlo fischia, sull’arancia caduta;rosso come il fuoco, il rigogolo bisbigliafra i cespugli di rovere; sulla cima dell’eucalipto,il verdone ride a risate ora lunghe ora brevi; sul pino grande,i passeri ciarlano senza interruzione.Splendida mattinata!Il sole riversa sulla terra la sua allegria d’oro e d’argento;farfalle di cento colori giocano ovunque, tra i fiori,dentro e fuori casa, vicino alla sorgente.Dappertutto, nel campo, è un febbrile sbocciare di vita nuova e sana.J. R. Jimenez

108

PRIMAVERA

Ascolta “La Primavera” di Antonio Vivaldi sul CD-Audio e disegna lasciandoti ispirare dalla musica.

Completa la tabella.

Chi

la rondinella

il merlo

................................................

il verdone

................................................

Che cosa fa

innalza il suo canto

................................................

bisbiglia

................................................

ciarlano

Dove

................................................

sull’arancia caduta

fra i cespugli di rovere

................................................

................................................

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laboratorioattività progettuali

FANTASIA DI FIORI

O.A. - Manipolare materiali polimaterici a fini espressivi. 109

Che cosa ti occorrefogli di carta di colori vivaciforbici sagomatespiedino di legnopallina di carta pressatanastro adesivo verde

Come si fa1. Ritaglia, con le forbici sagomate,

tre cerchi con il diametro di 3, 8 e 14centimetri, usando per ognunocarta di colore diverso.

4. Infila i tre “cerchi” nello spiedinodal più grande al più piccolo.

5. Dopo aver infilato in cima la pallinadi carta pressata, rivesti lo spiedinocon il nastro adesivo verde.

2. Piega i cerchi lungole linee tratteggiate.

3.Piega verso l’interno i due “petali”di destra e di sinistra.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo narrativo.Trasversalità: educazione all’affettività (riflettere sulla propria emotività).

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Si racconta che in un paesino del Lazio viveva un fornaiomolto avaro.Secondo un’antica usanza, la domenica di Pasqua, i paesani

salivano al convento dei frati francescani con piccoli doni: uova,galline, frutta, verdura, che i frati distribuivano poi ai poveri. L’uni-co che non dava mai nulla era il fornaio, che, anzi, era molto sec-cato da tutto quel viavai di gente allegra e felice.Alla sera tutti si chiusero in casa per cenare e così ancheil fornaio, al quale, però, la sua casa parve fredda e solitaria:sentiva un gran vuoto nel suo cuore. Andò a dormire, ma nonci riuscì. Allora si alzò, prese farina, zucchero e uova, impastòe infornò tanti pani. Al mattino, caricò tutte le pagnotte calde

calde sul suo asino e andò di casa in casa a regalare le sue“pizze pasquali” alla gente. Poi salì al convento e consegnò il resto

dei pani ai frati.Quando le sue ceste furono vuote si sentì leggero e con il cuore pieno di gioia.Da allora, per tradizione, nel Lazio, il giorno di Pasqua, si fanno i pani dolci,chiamati appunto “pizze di Pasqua”.AA.VV., Tutti insieme, E.D.T.

LA PIZZA DI PASQUA

Collega lo stato d’animo del protagonistaal disegno corrispondente.

Il fornaio si sentiva il cuorepieno di gioia.

Il fornaio era molto seccato.

Il fornaio sentiva un gran vuotonel suo cuore.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.

Completa segnando con una x.Il rondone è:

un insettoun aeroplanoun uccello

Il rondone è stato trovato:sul tettosul marciapiedesul balcone

Essere riconoscente significa:fare la conoscenza di qualcunoessere grato a qualcuno

La cameriera del piano di sopra pensache il rondone:

sarà catturato dai gattiriuscirà a salvarsi

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IL RONDONEIl rondone raccolto sul marciapiedeaveva le ali ingommate di catrame,non poteva volare.Gina, che lo curò, sciolse quei grumicon batuffoli d’olio e di profumi,gli pettinò le penne, lo nascosein un cestino appena sufficientea farlo respirare.Lui la guardava quasi riconoscenteda un occhio solo. L’altro non si apriva.Poi gradì mezza foglia di lattugae due chicchi di riso. Dormì a lungo.

Il giorno dopo all’alba riprese il volosenza salutare.Lo vide la cameriera del piano di sopra.Che fretta aveva, fu il commento.E dire che l’abbiamo salvato dai gatti.Ma ora forse potrà cavarsela.Eugenio Montale, Diari del ’71 e del ‘72

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O.A. - Leggere un testo informativo e individuarnele informazioni principali.

laboratorio linguisticoil testo informativo

LA RONDINE

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La rondine è un uccello di piccole dimensioni.Ha il becco lungo e robusto, penne nero-azzurre, coda biforcuta.Possiede vista acutissima, nessun insetto le sfugge mai.Fedele al suo nido, ritorna ogni primavera nello stesso luogo dove ha nidificato l’annoprecedente. Il piccolo nido, composto di terra, fili di paglia ed erba, costruitocontro il muro di una casa o sotto una trave, viene imbottito di piume e erba secca.Tutti e due i genitori si prendono cura dei piccoli.Sia il maschio sia la femmina,infatti, si alternano nei voliin cerca di insettiper i loro rondinini.L. Pizzorni, Il chi è degli animali, Fabbri

Ricerca nel testo le informazioni relative alle rondini e completa lo schema.

Alcuni testi sono scritti con lo scopo di darci notiziesu ciò che ci circonda: sono i testi informativi.

In essi è importante il titoloperché ci anticipa l’argomento che viene trattato.

corpo nido

alimentazione

abitudini

..................................

..................................

..................................

..................................coda: .....................................

vista: .....................................

penne: ..................................becco: ...................................dimensioni: ..........................

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scientifico: Erinaceus europeanscomune: riccio

corpo: ricoperto di aculei tranne la testacolore: bruno-grigiastrolunghezza: circa 25 centimetripeso: 800-1000 grammimusetto appuntito e nero, orecchie piccole e arrotondate

boschi, prati, giardini

frutti, insetti, uova, bruchi, lombrichi, ragni

esce dalla tana dopo il tramontoper difesa si avvolge su se stessoin inverno va in letargo

periodo: primaveracuccioli: nascono ciechi e senza aculei; vengono allattati

O.A. - Utilizzare le informazioni di uno schema per produrre un testo informativo. 113

Utilizza le informazioni dello schema per scrivere un breve testo informativo.

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

nome

aspetto

ambiente di vita

abitudini

alimentazione

riproduzione

IL RICCIO

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Dal bosco giunse di corsa Kalli. Agitava la lancia e gridava:– Ci sono renne! Tantissime, come zanzare!Tutto il villaggio si mise in agitazione. Kalli aggiunse:– Alla palude! Bisogna spingere le renne nella trappola.La trappola era stata preparata vicino al burrone.Con dei pali erano state alzate due palizzate,che formavano un imbuto con l’imboccaturadalla parte della palude e il vertice verso la scarpata.Il collo dell’imbuto era largo poco più di sette passie portava a una terrazza fatta di rami intrecciati e sostenuta da rami sottili.Tutto il villaggio, eccetto i vecchi e gli ammalati, prese parte alla battuta.Un branco enorme di renne si dirigeva verso la palude.Le femmine e i piccoli camminavano davanti,seguivano i grossi maschi dalle corna enormi.Il branco percepì l’odore degli uomini e cominciò ad agitarsi.Le femmine davanti si fermarono ed ecco, alle loro spalle,si alzarono le urla di venti cacciatori usciti di colpodai cespugli. Tutto il branco si lanciò in avanti,verso il burrone.Chiusi fra le due palizzate, gli animali si ammucchiavanonello spazio sempre più stretto, con i maschiche spingevano quelli davanti. Le grida degli uomini,delle donne e dei bambini fecero impazziregli animali, che corsero verso la terrazza.La terrazza si schiantò e precipitò con fracasso.Ma ormai il branco non poteva più fermarsi.Spinti da quelli di dietro, femmine e piccolicadevano in massa giù nel crepaccio,che presto fu pieno di animali morti o feriti.Tutto il villaggio scese nel burrone.Ci sarebbe stato da mangiareper giorni e giorni.S.V. Pokrovskij, I cacciatori di mammutadatt., Giunti Marzocco

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LA CACCIA DELLE RENNE

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Questo racconto è:fantasticorealeverosimile

È ambientato:nel Medioevonella Preistorianell’antica Roma

Ci fornisce informazioni:sulla nascita dell’agricolturasu un tecnica di caccia usatadall’uomo preistoricosulla costruzione delle palafitte

Da questo brano quali informazionipuoi ricavare in relazione alla caccia?

solo gli uomini partecipavanoalle battute di cacciasi preparava una trappolain cui spingere gli animalila tribù spingeva gli animaliverso la trappola con alte gridaquasi tutti gli abitanti del villaggiopartecipavano alla battuta di cacciagli uomini circondavanoun animale e lo colpivanocon dei bastoni

Perché la tribù del villaggio aveva preparatola trappola vicino al burrone?

...................................................................

...................................................................

...................................................................

...................................................................

Metti in ordine le sequenze, numerandoleda 1 a 6.

Il branco di renne venne spintoverso la trappola.Quasi tutti gli abitanti del villaggiosi diressero verso la palude.La tribù scese nel burrone perprendere la carne degli animali.Kalli arrivò di corsa al villaggio peravvisare che c’erano molte renne.Molti animali caddero nel crepaccio.Le grida degli uomini, delle donne edei bambini spaventarono gli animali.

Completa e rispondi segnando con una x.

115O.A. - Leggere e analizzare un racconto storico e ricavarne informazioni.Trasversalità: storia (conoscere alcuni aspetti della vita primitiva).

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laboratorioarte e immagine

I GRAFFITI

O.A. - Scoprire forme d’arte di epoche passate.116

Le prime forme d’arte ritrovate in Europasono state i “graffiti”, disegni incisi sulla rocciacon durissime selci appuntite realizzatidagli uomini primitivi.In queste “rappresentazioni artistiche”sono spesso riconoscibili degli animali,a testimonianza della loro importanza nella vitadi quell’epoca.

Nel graffito qui a lato è rappresentata una scenadi caccia. Osserva e rispondi.

Quali animali puoi riconoscere?

.........................................................................

.........................................................................

Quali altri elementi vi sono rappresentati?

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Rappresenta anche tu una scena di vitaquotidiana dell’uomo primitivo utilizzandola tecnica del graffito. Segui le indicazioni.

1. Su un cartoncino stendi, con i pastellia cera, uno strato di colore, cercandodi premere bene e di non lasciarespazi bianchi.

2. Ricopri poi tutta la zona coloratacon uno strato di pastello a cera nero.

3. Graffiando con un pennino o conla punta di una matita, realizza il tuograffito, lavorando con linee e tratteggi.

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O.A. - Leggere, analizzare e ricavare informazioni da un testo informativo.Trasversalità: storia (conoscere alcuni aspetti della vita dell’uomo preistorico).

L’uomo primitivo si procurava il cibo anche dalle piante, ma queste crescevanodove volevano e l’uomo doveva andare a cercarle dove si sviluppavano.Anche quando andavano a caccia o a pesca, quindi, gli uomini non dovevanoallontanarsi troppo dalle piante di cui si cibavano.Questa necessità portò a una grande scoperta, importante quanto e più della scopertadel fuoco, che cambiò per sempre la vita dell’uomo: la scoperta dell’agricoltura.L’idea fu questa: perché, invece di andare a cercare le piante, non portarledove conveniva all’uomo? Le si poteva trasportare quando erano ancora piccole,tenendo le radici bagnate e con un po’ di terra intorno. Così, quando ci si fermavaper passare l’inverno, si scavava una buca e si trapiantavanovicino alla caverna o alla capanna.Ma poteva essere ancora più semplice:bastava trasportare i semi o i frutti e interrarli.In questo modo gli uomini potevano muoversipiù liberamente.È quasi sicuro che furono le donnea occuparsi dell’agricoltura. Quandogli uomini erano lontani, a cacciao a pesca, toccava a loro seminare,coltivare e raccogliere, conservaree trasformare.E. Damiano, La casa di Salomone,Mondadori Scuola

Completa segnando con una x.Questo racconto ci forniscedelle informazionisulla scoperta:

del fuocodell’agricolturadei metalli

In seguito alla scoperta dell’agricoltura,l’uomo diventò:

nomade, spostandosi in continuazione da un posto all’altrosedentario, stabilendosi in un luogo per molto tempo

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UNA GRANDE SCOPERTA

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O.A. - Leggere e comprendere un testo informativo.

Nel maggio del 2007, dopo un sonno durato diecimilaanni, Ljuba è tornata alla luce tra i ghiacci della Siberia.Lungo appena 130 centimetri e pesante una cinquantinadi chili, il cucciolo di mammut è stato ritrovato da unpastore di renne nella penisola di Yamal. Rappresenta,secondo gli scienziati, una scoperta sensazionale.Salvo la coda smozzicata da qualche predatore, èin uno stato di conservazione pressoché perfetto:è la prima volta che ciò accade.L’animaletto è femmina e l’hanno battezzata Ljuba,da “ljubov”, amore.Sarebbe morta in seguito alla caduta in una crepavicina alla riva del fiume.Nel terreno ghiacciato, la sua pelle e i suoi tessutimolli hanno resistito al sigillo del tempo.Ljuba visse alla fine dell’ultima glaciazione, quando

i mammut, apparsi circa 4,8 milioni di anni fa, cominciaronoa svanire dal pianeta. La causa della loro estinzione nonè stata ancora determinata: hanno influito il riscaldamentodel clima e probabilmente la caccia che gli dava l’uomopreistorico.P. Del Re, La Repubblica

Rispondi.Di quale ritrovamento si parla in questo brano?..............................................................................................................................................

Dove, quando e da chi è stato effettuato?..............................................................................................................................................

Perché gli scienziati lo ritengono una scoperta sensazionale?..............................................................................................................................................

Individua e registra le informazioni che il brano fornisce sui mammut.

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

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UN CUCCIOLO DI MAMMUT

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I CAMOSCIEra ormai primavera inoltrata. Mamma camoscia annusò la sua creatura appena nata,poi la toccò con il muso: – È una femmina – disse a papà camoscio.Il branco dei camosci si era fermato qualche giorno nella valle solitaria perché dovevanonascere i piccoli e, in poche ore, eccoli già capaci di reggersi sulle loro esili zampe.Erano nati cinque cuccioli: quattro maschi e una sola femmina. Trascorsero spensieratii giorni nella valle, poi, nelle calde giornate di maggio, i camosci decisero che era oradi lasciare la zona dei boschi per raggiungere le vette.Viaggiarono senza fretta, sempre attenti che qualche aquila non attaccasse i piccoli.Arrivati alle cime rocciose, la piccola non ne voleva sapere di correre e saltare,tutta impegnata com’era a specchiarsi nei laghetti azzurrini.Poi il branco trovò il luogo ideale dove abitare: un grande parco alpinodove la caccia era proibita. Fu lì che la piccola di camoscioimparò a saltare con agilità tra le rocce,proprio come i suoi fratelli.T. Wolf, Animali nel mondo, Dami Editore

Questo lavoro è stato:

ora so fare

abbastanza faciledifficile facile

Rispondi.Dove si sono fermati i camosciper far nascere i piccoli?

................................................................

Quanti cuccioli sono nati?

................................................................

Nel mese di maggio che cosa fannoi camosci?

................................................................

................................................................

Durante il viaggio a che cosa stannoattenti?

......................................................................

In quale posto vanno ad abitare?

......................................................................

......................................................................

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EMOZIONI

… e la luna che si specchia nell’acqua del lagoè come esile barcain mezzo a un prato illuminato d’oro.

T. Klingsor

Dorme una canzone in ogni cosa:se ne sta lì, e non smette di sognare.Se la parola magica riuscirai a trovare,dalle cose uscirà la musica armoniosa.J. von Eichendorff

E improvvisamente la neve,caduta all’improvviso nella notte.Il mattino comincia con i corvi,in fuga tra i rami tutti bianchi.È inverno…N. Hikmet

Cielo e terra dicono qualcosal’uno all’altro nella dolce sera.Una stella nell’aria di rosa,un lumino nell’oscurità.G. Pascoli

U.A. 8

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Scopri la similitudine che è presente in una delle poesie che hai appena letto e riscrivila.

............................................................................................................................................

Una stella che brilla nel cielo notturno a che cosa ti fa pensare?

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

Concludi la poesia sul mare aggiungendo due versi su quello che puoi trovare sulla spiaggia.

Nel canto indiano quale sentimento descrive il poeta?

............................................................................................................................................

Sulla sabbia in riva al marequante cose puoi trovare,con l’aiuto delle ondeanche quelle più profonde.Puoi trovarci una conchiglia,un bel sasso o una…................................................

................................................M. Maiucchi

Avevamo una grotta,per i nostri giochi di bambini,e sul montegiocavamo a lancio…Sono fuggiti i giorni, non torneranno;non giocheremo più là sopra il monte…Canto indiano araucano

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: educazione all’affettività (esprimere le proprie emozioni e la propria affettività).

M’hai regalatole cose più belle:

tre figurinee due caramelle;io t’ho mandatocento biglietti

e ho consumatoun quaderno a quadretti.

Quando ti pensodivento rosso

e mamma mi levala maglia di dosso,così t’ho pensata

da dietro una porta…e la mamma

non se n’è accorta.Marco Moschini, Giocattoli di parole,

Giunti Lisciani Editori

Rispondi.

Che cosa si sono scambiati i due bambini? ..................................................................

Perché lo hanno fatto? .....................................................................................................

Che cosa pensa la mamma quando vede il bambino tutto “rosso”?

..............................................................................................................................................

A te è mai capitato di arrossire? Quando? Perché?

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

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AMORE E FIGURINE

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: educazione all’affettività (riflettere sulle relazioni affettive con le persone che si prendono cura di noi).

Rispondi.

Di chi si parla nella poesia? .............................................................................................

Come si comportano i familiari verso la piccola? .........................................................

..............................................................................................................................................

Che cosa fa la bambina al risveglio? ..............................................................................

Secondo te, perché le manine sono “biscottine”? .....................................................

..............................................................................................................................................

A che cosa viene paragonato il sorriso della piccola? .................................................

Con quali espressioni affettuose viene chiamata la bambina?

..............................................................................................................................................

123

DOLCE PICCINA

Da dove sei venuta, guancetta piena,sorriso di fossette, pelle di rosa?Non c’eri poco primae ora, dolce piccina, già tutto sei.Ti svegli e lanci un versoed eccoci di corsagiovani e vecchi intorno al tuo lettinoa spiare un piedino, il nasino,gli occhietti birichini.Tu guardi, scruti,muovi le manine biscottine,poi sorridi:un sole che sembra solo mio.

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O.A. - Leggere e comprendere un testo poetico.Trasversalità: educazione all’affettività (riflettere sulle relazioni affettive con i propri familiari) - musica (ascoltare un brano

di musica classica).

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LA VOCE DELLA NONNA

Dopo aver letto la poesia, chiudi gli occhi e provaa “vedere” con la mente la scena descritta.Poi rispondi.

In quale posizione vedi la nonna e la nipotina?

..............................................................................................................................................

Quale atteggiamento affettuoso ha la nipotina verso la nonna?

..............................................................................................................................................

E la nonna verso la nipotina?

..............................................................................................................................................

Nella poesia ci sono due similitudini, una introdotta da “simili a” e l’altra da “come” .Cercale e scrivile.

......................................................... simili a .........................................................

......................................................... come ...........................................................

Ora spiega con parole tue il significato delle due similitudini.

Ascolta la “Ninna Nanna” di Johannes Brahms sul CD-Audio.

Posavo la testain grembo a mia nonna,e la sua mano, con le vene in rilievo,simili a una gialla fogliaautunnale di castagno, mi accarezzava.Sapeva, mia nonna,raccontare quelle fiabeche riempiono gli occhi dei bambinidi un sonno profondocome una notte stellata.N. Hikmet

Grembo: incavo che si formafra le ginocchia e l’addomequando una persona è seduta.

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O.A. - Leggere un testo poetico e trasformarlo in calligramma.

Un albero nudofuori dalla mia finestrasolitarioleva nel cielo freddoi suoi rami bruni.

Il vento rabbiosola neveil gelonon possono ferirlo.

Ogni giorno quell’alberomi dà pensieri di gioia:da quei rami nudiindovino il verdea venire.Wang Ya-p’ing,Poesia cinese moderna,Ed. Riuniti

125

ALBERO SECCO

Scrivi l’ultima strofa di questapoesia sotto forma di calligramma.Aiutati con l’immagine qui sotto.

Ogn

i giorno…

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Nel colmo della notte, a volte, accadeche si risvegli, come un bimbo, il vento.

Solo, pian piano, vien per il sentiero,penetra nel villaggio addormentato.

Striscia guardingo, sino alla fontana;poi si sofferma, tacito, in ascolto.

Pallide stan tutte le case, intorno;tutte le querce, mute.R. M. Rilke

versoverso strofa

laboratorio linguisticola poesia

IL RISVEGLIO DEL VENTO

O.A. - Leggere un testo poetico e scoprire gli elementi che lo costituiscono.126

Rispondi.

La poesia che hai appena letto

di quanti versi è composta? ...............

Di quante strofe? ...............

Spesso il poeta, per dare ritmo e musicalità alla poesiautilizza parole poco comuni. Collega le parole trattedalla poesia alle spiegazioni corrispondenti.

La poesia è un testo scritto con ritmi particolari;esprime idee, sentimenti, emozioni, pensieri e riflessioni.

Il poeta, attraverso la poesia, interpreta in modo personale e originale la realtà.La poesia è composta di versi.

I versi possono essere raggruppati in strofe.

colmo attento

si ferma

pieno

entra

penetra

guardingo

sofferma

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IL CIELO DI NOTTEIl cielo è come un maree le nubi paiono ombre;la luna è come una barcache naviga tra le stelle.Poesia giapponese

O.A. - Leggere testi poetici; scoprire e produrre le similitudini e le metafore. 127

Laboratorio linguistico: la poesia

Nella poesia ci sono altre due similitudini;scoprile tu.

.......................... paiono ............................

.......................... è come ..........................

Inventa tu alcune similitudini.

La luna è come ..................................

L’albero spoglio è come ...................

La notte è come ................................

IL RAGNOLa mia tela è un’amacain cui ti puoi cullaree solo qualche voltaun abbraccioda cui è difficile tornare.S. Colloredo

“La mia tela è un’amaca” è una metafora. Il poeta ha collegatodue elementi diversi fra loro, ma che hanno una caratteristica comune.

La tela del ragno dondola.La tela del ragno è un’amaca.

L’amaca dondola.

Completainventando tuuna metafora.

La nuvola è bianca.La nuvola è ...................................

.................................. è bianca.

“Il cielo è come un mare”è una similitudine:

il poeta ha creato un paragonefra due immagini diverse.

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laboratorio linguisticola poesia

SPUNTA LA LUNA

O.A. - Leggere testi poetici; scoprire il significato delle personificazioni e produrne.128

La poesia contiene una personificazione: agli alberi vengono attribuite due caratteristicheproprie delle persone. Quali?

..................................................................................................................................................

Inventa tu alcune personificazioni.

Il sole .......................................................................................................................................

Il vento ....................................................................................................................................

L’arcobaleno ...........................................................................................................................

“I cespugli danzano festanti”è una personificazione.

ALBERIMi domando se gli alberi son tristiquando son spoglie lietiquando le fogliemettono, e gemmee fioridai bei colori.K. Jackson, Racconti d’inverno, Mondadori

Ma quando spunta la lunaanche i cespugli danzanofestanti!K. Issa, in Haiku, Galeati

Il poeta ha attribuito ai cespugliun’azione propria delle persone. Quale?

.............................................................

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ora so fare

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IL PORCOSPINOScoprimmo che al porcospinopiaceva la pasta al ragù.Veniva a notte alta, lasciavamoil piatto a terra in cucina.Teneva i figli infruscativicino al muro del garage.Erano molto piccoli, gomitoli.Più tardi il riccio fu vistonell’orto dei carabinieri.Non c’eravamo accortidi un buco tra i rampicanti.Eugenio Montale, Diari del ’71 e del ‘72

Completa segnando con una x.Il testo informativo comunica:

le caratteristiche dell’animale con termini scientificile emozioni che l’animale suscita

Il testo poetico comunica:le caratteristiche dell’animale con termini scientificile emozioni che l’animale suscita

Rispondi segnando con una x.Il porcospino è:

un maialino un piccolo mammifero con gli aculeiil riccio delle castagne

Il porcospino della poesia mangiava volentieri:qualunque cibo la pasta con il ragù la pasta

Il porcospino se ne andò perché:preferiva i carabinieri c’era un buco nella siepei figli divennero grandi

“Erano molto piccoli, gomitoli” è:una similitudine una metafora una personificazione

Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

Infruscati: nascosti.

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TEMPO DI VACANZEU.A. 9

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Completa segnando con una x.In quale stagione si svolge il racconto?

autunno estate primavera

Perché, quando si incontrarono,i due architetti rimasero delusi?

perché avevano sperato di essere soliperché erano due architettiperché non c’era spazio per tutti e due

Quale animale uscì dal mare e distrussei due castelli?

un’aragostaun granchiouna vongola

Chi distrusse i castelli la seconda volta?una gigantesca balena bluuna gigantesca onda bluun enorme cavallo blu

Che cosa regalò, alla fine, il mareai due architetti?

una magica stella marinauna magica alga verdeuna magica conchiglia

Qual è il messaggio di questo racconto?bisogna costruire castelli molto solidibisogna stare attenti a quandoarriva l’ondabisogna lavorare insieme

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O.A. - Leggere e comprendere testi poetici.

E viene il tempodegli alberialti nel cielo azzurroviene il tempo dei fiorialti nell’erba verde.E il cielo acchiappa le nuvolebianche come vele.E. Borchers, Gira il tempo, gira il sole,Emme Edizioni

FESTA D’ESTATEAlla festa del soleson mille gli invitati:un mare di grano biondoe i papaveri dei pratile onde azzurre, azzurre,le vele bianco nevee tra le verdi foglieil vento lieve lieve,i castelli di sabbiaaccanto agli ombrelloni,risate di bambini,voli di aquiloni.M. A. Scavezzo

In questa poesia solo alcuni versi sono in rima.Sottolineali e scrivi le coppie di parole in rima.

................................................................................

................................................................................

................................................................................

l poeta presenta alcune immagini estive.Quali altre immagini suscita in te l’estate.

................................................................................

................................................................................

................................................................................

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ESTATE

In questa poesia il poeta usa una similitudine. Sottolineala.

Quali sono le caratteristiche dell’estate che il poetamette in evidenza? Completa.

Gli alberi ..........................................................................

I fiori ................................................................................

Nel cielo ..........................................................................

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laboratorioarte e immagine

PAESAGGIO ESTIVOCompleta e rispondi.Il paesaggio rappresentatoin questo dipinto è:

di cittàdi montagnadi campagnadi mare

Gli elementi del paesaggiosono rappresentati con colori:

fantastici reali

Predominano colori:caldi freddi

Quali sono i colori presentinel dipinto che ti dannol’idea dell’estate?

......................................................

......................................................

Paul Gauguin, Cascina ad Arles.

O.A. - Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo.

Questo paesaggio ti trasmette sensazioni di:confusione tristezzaallegria tranquillitàcaldo movimentofreddo immobilità

133

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laboratorio linguisticoil testo regolativo

UN GIOCO ALL’APERTO

134

Il nostro compagno Xian ci ha spiegato un gioco cinese molto divertente.Per giocare bisogna prima costruire una “mattonella” di carta.

Come si fa:1. Prendi due strisce di carta di 21 cm

di lunghezza e 7 cm di altezza.2. Fai in entrambe le strisce delle piegature.3.Sovrapponi i due fogli.4. Piega i triangoli 1, 2, 3 verso l’interno.5. Piega anche il triangolo 4 verso l’interno,

ma infila la punta sotto il triangolo 1:ecco la “mattonella” pronta per giocare!

Numero dei partecipanti: due o più giocatori.Luogo adatto: in cortile o in una stanza.Materiali: una “mattonella” per ogni giocatore.

Come si giocaA turno, ogni giocatore lancia per terrala “mattonella”, di piatto, cercando di farlarimbalzare e ricadere capovolta.Se la “mattonella” si capovolge,il giocatore fa un punto.Vince il giocatore che raggiunge per primoil punteggio stabilito, per esempio cinque punti.

Graziella Favaro, Amici venuti da lontano, Nicola Milano Editore

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O.A. - Leggere, comprendere e produrre un testo regolativo.Trasversalità: educazione alla cittadinanza (favorire la conoscenza e l’incontro con culture ed esperienze diverse).

135

Laboratorio linguistico:il testo regolativo

Adesso pensa a un gioco di gruppo che conosci e scrivi le informazioni utili e le regoleper realizzarlo.

Titolo: ..................................................................................................................................

Numero dei partecipanti: .................................................................................................

Luogo adatto: .....................................................................................................................

Materiali occorrenti: ..........................................................................................................

Come si gioca: ...................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

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O.A. - Leggere un testo e capire le regole espresse in forma narrativa; scrivere un testo regolativo.

Adesso ti racconto che cosa devi fare per preparareuna merenda fresca e deliziosa.Procurati quattro uova, due pomodori non molto grossi,tondi, rossi e belli sodi, un tubetto di maionesee qualche foglia di insalatina fresca.Fai bollire le uova per circa dieci minuti in modoche diventino sode.Quando sono pronte, togli il guscio e taglia una fettinaorizzontale in cima a ogni uovo in modo che,capovolto, possa rimanere in piedi sulla parte tagliata.Taglia i pomodori a metà; con un cucchiaio togliun po’ di polpa e metti metà pomodororovesciato sopra a ogni uovo.Decora questi “cappellini rossi” con “fiocchetti”di maionese. Metti le foglie di insalatinasu un piatto in modo che sembriun bel prato verde e sistema tra le fogliei “funghetti” di uova e pomodori.

Trasforma questa ricettaraccontata in un testo regolativo.

136

UNA RICETTA PER L’ESTATE

Che cosa ti occorre

1. .......................................................

2. ......................................................

3.......................................................

4. ......................................................

Come si fa

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

.............................................................................

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Cassie era furiosa perché la sua “nuova” casa non era per niente nuova.Prova a riscrivere il testo immaginando che la casa sia veramente nuova e tanto bellada rendere Cassie molto felice.

Cassie era seduta su una duna di sabbia vicino al mare ed era ....................................

Poi voltò le spalle al mare e guardò la nuova casa. Era ...................................................

................................................... e nel giardino cresceva .....................................................

Il giardino era ..........................................................................................................................

Aveva cercato sul dizionario gli aggettivi per descrivere la “nuova” casa e, finora,

ne aveva trovati .....................................................................................................................

..................................................................................................................................................

O.A - Leggere e comprendere un testo descrittivo; manipolare un testo.

Cassie era seduta su una duna di sabbia vicino al mare ed era furiosa,tanto da scriverlo a grandi lettere sulla sabbia.Poi voltò le spalle al mare e guardò la nuova casa. Nuova per niente!Era vecchia, grigia e corrosa dalle intemperie e nel giardinocresceva soltanto un pino stento, così piegato dal ventoe striminzito da non riuscire nemmeno a raggiungereil tetto. Il giardino era un caos: un cespuglio di iris qui,un gruppo di nasturzi là, pruni marittimi e rosmarini ovunque.All’inizio, appena arrivati, la vecchia soffittaera stata lo spazio di Cassie.C’era una finestrella rotondada dove poteva vedere il mare,la sabbia e le stradine serpeggianti.Aveva sistemato in soffitta i suoi libri,il dizionario e i quaderni degli appunti.Aveva cercato sul dizionariogli aggettivi per descrivere la “nuova”casa e, finora, ne aveva trovati tre,tutti che iniziavano con la d:desolata, deprimente, decadente.P. MacLachlan, Un’estate particolare,Mondadori

137

UNA “NUOVA” CASA

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ora so fare

138

IN VACANZA DALLA NONNAQuesta volta ci siamo: parto e vado dalla nonna, in vacanza.

La mamma mi raccomanda di essere bravo, di comportarmibene e soprattutto di non dimenticarmi che la nonnaè anziana. Rispondo di sì, ma so bene che quandosiamo insieme la nonna ringiovanisce.Il treno esce dalla stazione e pian piano accelera.Attraversiamo la periferia: davanti ai miei occhisfilano case, strade, auto, persone…Appena il tempo di vederle, e già si allontanano,diventano piccole e spariscono.Passerò un mese dalla nonna.Da lei c’è proprio tutto: il fiume, il bosco, la fattoria…e quando piove posso andare nella vecchia casain fondo al giardino, che è il mio regno…Ecco, guardando dal finestrino, riconosco il ponte,il viale, l’albergo. Mi sento strano, tutto accaldato.È proprio vero, sono arrivato!Un signore mi aiuta a tirare giù la valigia.Salto sul marciapiede e la nonna è là, tutta ricciolina,che mi aspetta.– Sei andata dal parrucchiere? – le domando.– Sì, in tuo onore!Ci baciamo una volta, due volte, tre volte.

Sprizziamo entrambi di gioia!

Questo lavoro è stato:

abbastanza faciledifficile facile

Rispondi.Di che cosa non si deve dimenticare il protagonista quando sarà dalla nonna?

..............................................................................................................................................

Quanto tempo starà dalla nonna? ..................................................................................

Che cosa il protagonista considera il suo regno? ........................................................

Quando capisce che è arrivato? .....................................................................................

..............................................................................................................................................

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riflessione linguistica

UN MONDO DI MESSAGGI

O.A. - Individuare i codici della comunicazione. 139

Nel disegno qui sopra sono rappresentati diversi modi per comunicare.Collega ogni codice comunicativo al disegno corrispondente.

CIAO LUCA,HAI PORTATOLE FIGURINE?

Comunicare significa stabilireun rapporto con gli altri, attraverso codici diversi.

verbale

visivo

gestuale

sonoro

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GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE

O.A. - Individuare gli elementi della comunicazione.140

Rispondi.

Chi parla? ............................................................................................................................

A chi si rivolge? .................................................................................................................

Che cosa dice? ..................................................................................................................

..............................................................................................................................................

Quale codice usa? .............................................................................................................

Gli elementi della comunicazione sono:l’emittente, cioè chi manda il messaggio;il destinatario o ricevente, cioè chi riceve il messaggio;il messaggio, cioè il contenuto della comunicazione;il codice, cioè il mezzo usato per comunicare.

Riflessione linguistica

SIGNORA MAESTRAIN SEGRETERIA

HANNO BOSOGNO DI LEI.

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LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE

O.A. - Riconoscere lo scopo di unmessaggio. 141

Individua lo scopo delle diverse situazioni rappresentate.

1. .............................................................. 3. ..............................................................

2. ............................................................. 4. ..............................................................

Per ogni situazione, scrivi un messaggio adatto.

Informare un tuo amico/una tua amica dell’orario della piscina...............................................................................................................................................

Chiedere in un negozio il costo di un giocattolo...............................................................................................................................................

Riflessione linguistica

A CHE ORAÈ PREVISTA

LA RIUNIONE?

LA RIPARAZIONEDELLA SUA AUTOCOSTA 685 EURO.

SIGNORA, MI CREDA,QUESTO TAGLIO DI CAPELLI

LA RINGIOVANISCE!

HO DETTO DI SPEGNERELA TELEVISIONE.VAI A LETTO!

Ogni messaggio ha uno scopo:informare, chiedere, dare ordini,

convincere, raccontare…

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MESSAGGI E CONTESTI

142

Un bambino ha bisogno di una biro rossa e esprime il suo messaggiocon parole diverse in base alla situazione in cui si trova.

A chi rivolgi queste frasi?

Non ho capito bene quale compito devo fare.Me lo può ripetere? ......................................................

Dai, vieni con me a fare una sgommata in bici! ......................................................

Mi scusi se la disturbo, ma mi è caduta la palla nel suo giardino. ..............................

Come ti esprimeresti in queste situazioni?

Devi chiedere in segreteria di poter telefonare a casa...................................................................................................................................

Devi informare il tuo amico che la partita è stata rinviata...................................................................................................................................

Devi convincere il papà a mandarti a una festa di compleanno...................................................................................................................................

Riflessione linguistica

MAESTRA,HO DIMENTICATOLA BIRO ROSSA.

PUÒ PRESTARMELA?

VORREIUN BIRO ROSSA,PER FAVORE.

ANDREA, PASSAMIUNA BIRO ROSSA.

Il registro linguistico è il modo con cui esprimiamo un messaggioadattandolo al contesto della comunicazione,

cioè alla persona a cui ci rivolgiamo e alla situazione in cui ci troviamo.

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Chi è l’emittente? ........................................

Chi è il destinatario? ....................................

Qual è il codice? ...........................................

Qual è il messaggio? ...................................

.........................................................................

Chi è l’emittente? ........................................

Chi è il destinatario? ....................................

Qual è il codice? ...........................................

Qual è il messaggio? ...................................

.........................................................................

Osserva i disegni e scrivi i messaggi adatti.

Scrivi i messaggi adattandoli ai diversi contesti.Una bambina comunica che andrà al cinema con i genitori.

O.A. - Individuare registri linguistici adatti ai diversi contesti comunicativi. 143

Osserva i disegni e rispondi, scoprendo gli elementi della comunicazione.

Riflessione linguistica

TI HA TELEFONATO MARCOPER LA PARTITA.

...................................

...................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...................................

...................................

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GIOCARE CON L’ALFABETO

O.A. - Conoscere l’ordine alfabetico.144

Metti in ordine alfabetico i nomi degli elementi disegnati.

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

Rispondi segnando con una x.Dove puoi trovare le parole in ordine alfabetico?

calendario elenco telefonico dizionario registro di classe

Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole.

Riflessione linguistica

Il dizionario o vocabolario è il libro che contiene in ordine alfabeticotutte le parole (vocaboli) di una lingua e ne spiega il significato.

Ecco alcune fondamentali regole per usare correttamente il dizionario.Dobbiamo, per esempio, cercare la parola penna:cerchiamo le parole che cominciano con la lettera p;

cerchiamo le parole che hanno come seconda lettera la e;cerchiamo le parole che dopo pe hanno la lettera n.

pesante

pensiero

petunia

pentola

pecora

pezzo

pericolo

pellicano

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scrittrice

scrittore

scrittori

ha bevuto

berremo

bere

tranquille

tranquilli

tranquillo

sono usciti

uscire

escono

USARE IL DIZIONARIO

O.A. - Saper usare il dizionario. 145

Il dizionario serve,non solo a conoscere il significatodelle parole, ma anchea risolvere dubbi ortograficie grammaticali.

Sul dizionario non sono presenti tutte le parole che si utilizzano:vi si trovano solo le parole nella loro forma base.

I nomi sono scritti al maschile o al femminile singolare,perciò troverai: non libri ma libro non finestre ma finestra

I verbi sono scritti all’infinito e terminano in -are, -ere, -ire,perciò dovrai trasformare tutte le voci verbali nella forma base dell’infinito:giocheremo giocare sono andata andare

Gli aggettivi sono scritti al maschile singolare:antipatica antipatico colorate colorato

In ogni gruppo di parole sottolinea la forma base che trovi sul dizionario.

Riflessione linguistica

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LA PUNTEGGIATURA FORTE

O.A. - Utilizzare correttamente i segni d’interpunzione (punto, punto interrogativo, punto esclamativo).146

Tanto tempo fa, quando i treni non correvano ancora sulle strade ferratee gli aerei non volavano per il cielo, in un paese lontano vivevanoi draghi. Vivevano nelle grotte, nei luoghi rocciosi ed erano un po’una seccatura: quando si emozionavano mandavanodal naso fumo e fiamme, provocando incendi.Ogni tanto si portavano via qualche pecora per il pranzoe i contadini, arrabbiati, dicevano: – Accidenti!Ma non possiamo proprio trovare una soluzionea questo problema?R. Weir, Alberto il drago, Piccoli

Concludi ogni frase inserendo il segno di punteggiatura adatto.

Come staiAccidenti, ho perso il trenoIl vento soffia impetuosoLa mamma è uscita

Ti piace la mia tutaChe bel disegnoChe pasticcio ho combinatoCome ti chiami

Leggere questo brano senza nemmeno un puntoè piuttosto difficile! Inserisci tu il punto dove occorre.

Oggi è stata una giornata stupenda il mare era calmoil sole scottava sono andato con il papà in gommonealla spiaggia delle rocce rosa sono molto soddisfattodi questa vacanza peccato che la mia amica Simonadomani mattina debba partire avrei preferitoche si fermasse qui ancora qualche giorno

Riflessione linguistica

I segni di punteggiatura si usano nei testi scrittiper segnalare le pause e i toni della lingua parlata.

Il punto (.) indica una pausa lunga e conclude la frase.Il punto interrogativo (?) indica la conclusione di una domanda.

Il punto esclamativo (!) conclude un’esclamazione,un ordine, uno stato d’animo.

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LA VIRGOLA, IL PUNTO E VIRGOLA,I DUE PUNTI

O.A. - Utilizzare correttamente i segni d’interpunzione (virgola, punto e virgola, due punti). 147

Inserisci la virgola al posto giusto.Il mio gatto è tigrato ha il pelo folto gli occhi chiari e si chiama Baffino.Nel giardino della nonna ci sono rose violette petunie tulipani e anemoni.Mentre l’insegnante spiega la lezione io prendo appunti.I tifosi al termine della partita si avviarono verso l’uscita.

Inserisci il punto e virgola al posto giusto.Roberto si preparò un panino con il salame Daniele preferì uno yogurt.Matteo era un monello tutto nervi le sue gambe erano sempre in movimento.A me piace disegnare Simona preferisce leggere Anna ama cantare.Il sole stava per tramontare l’aria diventava sempre più fresca.

Inserisci i due punti al posto giusto.Antonio è caduto non ha visto il gradino.I piatti che preferisco sono gli spaghettial ragù, il pollo al forno, le patatine fritte.La circolazione è molto lenta c’è nebbia fitta.Marco mi chiese: – Mi aiuti nei compiti?

Riflessione linguistica

La virgola (,) indica una pausa breveall’interno della frase e serve per:separare le parole di un elenco;separare brevi frasi;aprire e chiudere un inciso.

Il punto e virgola (;)separa frasi diverselegate logicamente tra loro.

I due punti (:) introducono:un elenco;una spiegazione;il discorso diretto.

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IL DISCORSO DIRETTOE IL DISCORSO INDIRETTO

O.A. - Utilizzare il discorso diretto e quello indiretto all’interno di una comunicazione scritta.148

Discorso diretto:Pinocchio dice:“A scuola voglio imparare subitoa leggere”.

Il discorso diretto si usa per scriverein modo esatto le parole pronunciatedai personaggi; è introdotto dai due puntiseguiti dalle virgolette oppureda una lineetta.

Discorso indiretto:Pinocchio dice che a scuolavuole imparare subito a leggere.

Il discorso indiretto racconta quello chedicono i personaggi; non si usano segnidi punteggiatura e si utilizzano paroledi collegamento: CHE, SE, DI, A.

Leggi i fumetti e scrivi i dialoghi prima usando il discorso diretto, poi quello indiretto.

discorso direttoLuca dice:.........................................

.........................................

.........................................

La signora chiede:.........................................

.........................................

.........................................

Elisa.........................................

.........................................

.........................................

discorso indirettoLuca dice alla suamamma che .................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

Riflessione linguistica

A SCUOLAVOGLIO IMPARARE SUBITO

A LEGGERE.

MAMMA, VADOAL PARCO

CON I MIEI AMICI.

QUANTO COSTAQUESTO SERVIZIO

DI PIATTI?

DIVERTENTEQUESTO LIBRO!NON VEDO L’ORA

DI SAPERECOME FINISCE.

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Cerca nel brano i sinonimi di…

scolaro ...................................

maestra ...................................

rumore ...................................

Sostituisci le parole sottolineate con un sinonimo.

Le vie del centro sono sempre affollate. ......................................

La cima della montagna era illuminata dal sole. ......................................

Marco e Stefano parlano spesso. ......................................

Per il mio compleanno ho ricevuto un dono molto gradito. ......................................

Gli occhi del bambino brillavano di gioia. ......................................

Mio fratello fa la raccolta dei francobolli. ......................................

Tra i rami degli alberi abbiamo potuto scorgereuno scoiattolo. ......................................

Colora nello stesso modo i sinonimi.

I SINONIMI: PAROLE DIVERSE,SIGNIFICATO SIMILE

O.A. - Conoscere e usare i sinonimi. 149

La classe è avvolta dal silenzio. Tutti gli scolari sono impegnati nella risoluzionedi un problema. Il maestro sta sistemando il materiale su uno scaffale.Un rumore improvviso rompe quella quiete. Gli alunni alzanogli occhi dai fogli per cercare la causa di quel frastuono.– Che cos’è questo baccano? – chiede preoccupatala bidella arrivata di corsa dal corridoio.– Niente, niente – replica l’insegnante, –è solo caduta una pila di libri.Gli allievi tirano un sospiro di sollievoe ritornano al loro lavoro.

Riflessione linguistica

felice

abito

vestito

pietra

sasso splendere

luccicare contento

Le parole che hannoforma diversa, ma significatosimile si chiamano sinonimi.

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O.A. - Conoscere e usare gli omonimi.150

Collega le parole dellafilastrocca scrittein corsivo con il disegnoche le rappresenta.

Discuti in classe sul diverso significato delle parole scrittein corsivo in base al contesto cui si riferiscono.Prendi il primo volume dell’enciclopedia.Abbassa il volume della radio.

Nei latticini è contenuto il calcio, che fa benealle ossa.Il gioco che preferisco è il calcio.

Ho chiamato il portiere dell’albergo.Il portiere ha parato il rigore.

Le penne del pappagallo sono molto colorate.Ho mangiato uno squisito piatto di penne al ragù.

Per ogni omonimo, scrivi due frasi in cui usi la stessa parola con significati diversi.

.............................................................................................................................viola

.............................................................................................................................

.............................................................................................................................abito

.............................................................................................................................

Riflessione linguistica

Le paroleche si scrivono

nello stesso modoma hanno significatodiverso si chiamano

omonimi.

GLI OMONIMI: PAROLE UGUALI,SIGNIFICATO DIVERSO

La coda del gatto è sempre in movimento,la coda delle auto rende il traffico lento.I piedi del monte per secoli fermi stanno,

i piedi del mio bimbo fan chilometri ogni anno.I venti del nord rinfrescano l’ambiente,venti divisioni lo fan diventar bollente.

La pianta del giardino ha mille foglie verdi,con la pianta della città ti sposti e non ti perdi.

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I NOMI GENERICIE I NOMI SPECIFICI

O.A. - Conoscere e utilizzare termini generici e termini specifici. 151

Giuditta è una nonna, anzi una bisnonna, molto simpatica.Ogni volta che vado a trovarla mi parla della sua vita

quando era giovane. Ieri mi ha raccontato che, ai suoi tempi,la gente faceva dei mestieri che oggi sono scomparsi:

lo spazzacamino, l’arrotino, l’ombrellaio, il carbonaio.

mestieri: .............................................

città: .............................................

metalli: .............................................

persone: ....................................................

bevande: ....................................................

insetti: ....................................................

Scrivi un paio di nomi con significato specifico in relazione a:

Sostituisci i nomi generici scritti in corsivocon alcuni nomi specifici.

Ho mangiato la frutta.

...............................................................

Un uccellino è caduto dal nido.

...............................................................

Vorrei una bibita.

...............................................................

La mamma ha cucinato il pesce.

...............................................................

Il papà mi ha regalato un gioco.

...............................................................

Sostituisci i nomi specifici scritti in corsivocon nomi generici.

Nel giardino sono spuntate le dalie.

...............................................................

In pasticceria c’è un bel vassoiodi bignè.

...............................................................

Su quel faggio cinguetta un passero.

...............................................................

Io abito in una villetta in periferia.

...............................................................

Ho comperato un armadio nuovo.

...............................................................

Riflessione linguistica

Ci sono parole che “stanno sopra le altre”, perchéhanno un significato generale, come mestieri.

Queste parole ne comprendono delle altreche hanno un significato specifico, comespazzacamino, arrotino, ombrellaio, carbonaio.

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O.A. - Conoscere e utilizzare gli articoli.152

Gli articoli si trovano prima del nome,con il quale si concordano nel genere e nel numero.

Si distinguono in:

determinativi: indeterminativi:il - lo - la - i - gli - le un - uno - una

Lo e la si apostrofano Una si apostrofadavanti ai nomi davanti ai nomi femminili

che iniziano con vocale. che iniziano con vocale.

Ora riscrivi le stesse parole al plurale con l’articolo determinativo adatto.

............................

............................

............................

............................

............................

............................

............................

............................

............................

............................

Completa le tabelle.

Riflessione linguistica

Articolodeterminativo

...........................

...........................

...........................

...........................

...........................

Articoloindeterminativo

...........................

...........................

...........................

...........................

...........................

alberoamicaedicolaindianoombra

Articolodeterminativo

...........................

...........................

...........................

...........................

...........................

Articoloindeterminativo

...........................

...........................

...........................

...........................

...........................

uomoaquiloneuscitaimprontaombrello

............

fiore............

............

vacanza............

............

parco............

............

famiglia............

............

spruzzo............

............

lago............

............

zaino............

............

squadra............

............

scoglio............

............

cuoco............

L’ARTICOLO,SEMPRE PRIMA DEL NOME

Per ogni nome scrivi l’articolo determinativo e quello indeterminativo adatti.

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Ora completa la tabella inserendo i nomi che hai sottolineato.

IL NOME

O.A. - Riconoscere i nomi. 153

Leggi la filastrocca e sottolinea i nomi.

Suona la sveglia birichinasi alza Caterinabeve il caffelattenon trova le ciabattele ha prese il micettole ha nascoste sotto il lettoarriva suo fratelloin casa con l’ombrelloil cane vuol la pappaCaterina scappa scappa.

Riflessione linguistica

Nomi comuni

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

Nomi propri

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

nomi di persona

nomi di animale

nomi di cosa

I nomi sono paroleche indicano persone,

animali, cose.

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I NOMI COMUNI E I NOMI PROPRI

O.A. - Riconoscere nomi propri e nomi comuni.154

Completa la tabella scrivendo i nomi mancanti. Ricorda che i nomi propri si scrivonocon la lettera iniziale maiuscola.

Riflessione linguistica

Completa la busta.

Signor ........................................

via ..............................................

............ ..............................

...........................................

...........................................

...........................................

Scrivi autori e titolo di questo libroche stai usando.

Nomi comuni

papàgattoamico/a...............................................

mamma...............................................

...............................................

caneautomobile...............................................

libro...............................................

...............................................

Nomi propri

...............................................

...............................................

...............................................

Pinocchio...............................................

LombardiaBarbie...............................................

...............................................

Roma...............................................

Play StationJuventus

Il nome comune indica persone, animali o cose in generale.Il nome proprio serve a distinguere una persona, un animaleo una cosa da tutti gli altri e si scrive con la lettera maiuscola.

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IL GENERE DEI NOMI

O.A. - Riconoscere il genere dei nomi. 155

Riflessione linguistica

I nomi possono essere di genere maschile o di genere femminile.nonno/maestra gatto/leonessa tavolo/banana

I nomi di cosa non possono cambiare genere.Se trasformati, danno nomi di altro significato.

il collo la colla la foglia il foglio il palo la pala

Maschile

dottore

elefante

...................................

zaino

Femminile

...................................

...................................

cuoca

...................................

Maschile

...................................

pastello

asino

pittore

Femminile

sorella

...................................

...................................

...................................

Scrivi se i seguenti nomi sono M (maschili) o F (femminili).

fratello amica leonessa orsosedia pennello moglie maestronuvola finestra scultore cerbiatto

Completa la tabella con i nomi che mancano, dove è possibile.

Completa la tabella scrivendoi nomi contenuti nella barzelletta.

Perché le lucciole di serahanno il lumicino acceso?

Per non prendereuna multa dai vigili!

Maschili

........................................

........................................

........................................

Femminili

........................................

........................................

........................................

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IL NUMERO DEI NOMI

O.A. - Riconoscere il numero dei nomi.156

Il bambino gioca con il pallone. I bambini giocano con il pallone.

Trasforma ogni nome dal singolare al plurale.

il pacco ..........................................

lo zio ..........................................

il drago ..........................................

lo gnomo ..........................................

la farmacia ........................................

il medico ........................................

la focaccia ........................................

la strega ........................................

Alcuni nomi hanno un doppio plurale, ma cambiano anche di significato.Leggi, osserva i disegni e completa.

il muro:

i ................................

il ciglio:

i ................................

le ................................

le ................................

Trasforma ogni nome dal singolare al plurale.

il re ...............................................

lo sport ...............................................

il caffè ...............................................

l’auto ...............................................

Riflessione linguistica

Alcuni nomi sono invariabili,cioè non cambiano passando

dal singolare al plurale.Il loro numero si riconoscedall’articolo che li precede.

I nomi possono essere di numero singolare quando indicanoun solo elemento, di numero plurale quando indicano più elementi.

bambino/bambini gatta/gatte porta/porte

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I NOMI ASTRATTI E I NOMI CONCRETI

O.A. - Riconoscere i nomi astratti e i nomi concreti. 157

Stefania mangia il gelato. Stefania non ha molto coraggio.

Colora solo i nomi astratti. Che cosa apparirà?

Per ogni nome astratto, scrivi il suo contrario.

simpatia .................................................

amore .................................................

coraggio .................................................

attenzione .................................................

partenza .................................................

bugia .................................................

felicità .................................................

bruttezza .................................................

Riflessione linguistica

Il gelato è un oggetto reale, che noi percepiamo attraverso i sensi e possiamoperciò rappresentare con un disegno: la parola gelato è un nome concreto.

Il coraggio è uno stato d’animo, un’idea della nostra menteche non può essere disegnata: la parola coraggio è un nome astratto.

gioia

dolore

allegria

noia

solitudine

amore

paura

ricchezza

bellezzalibertà

vecchiaiagiovinezza

casa

porta

libro

riga

torta

ruota campanaagenda

matita

altalena

dito

penna occhio

scivolo

scuola

rete

palla

mano

faro

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I NOMI PRIMITIVI E I NOMI DERIVATI

O.A. - Riconoscere i nomi primitivi e i nomi derivati.158

È autunno e nel frutteto di Giacomogli alberi sono pieni di frutti. Giacomo prendeun cestino e va a raccoglierli per i suoi nipotini.Riempie il cestino, poi in cucina mette tuttonella fruttiera. Che fortunati i suoi nipoti:non devono andare dal fruttivendolo!

Partendo dal nome primitivo degli elementi disegnati forma i nomi derivati.

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

Riflessione linguistica

cartacartonecartolaiocarrellocartolina

pescepescheria

pescivendolopescespada

lattelatteria

caffelattelatticinilattante

dentedentieradentista

dentifriciofondente

In ogni gruppo di parole, cancella con una x quella intrusa.

frutteto

frutto fruttiera

fruttivendolo

La parola frutto è un nome primitivoLe parole frutteto, fruttiera, fruttivendolo

sono nomi derivati (da frutto).

I nomi derivatihanno un significato

diverso dal nomeprimitivo da cui

provengono.

Scrivi il nome primitivo da cui provengono i seguenti derivati.

panificio, panetteria, paniere, pagnotta .......................

carriola, carrozza, carrello, carrista .......................

vetraio, vetrina, vetrata, vetrinista .......................

portiere, portinaio, portellone, portiera .......................

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I NOMI COLLETTIVI

O.A. - Riconoscere i nomi collettivi. 159

Leggi il brano, sottolinea i nomi collettivi,poi spiega il loro significato.Antonio si allontanò dal gregge e giunsein un bosco fitto e scuro. La luce del solenon riusciva a penetrare nel fogliamee il sentiero era appena visibile.Fatti pochi passi, vide uno sciame di apiche girava vorticosamente intorno a un favoappeso a una quercia. Antonio tornò sui suoi passidi corsa e fece volare uno stormo di cince spaventate.Sempre correndo, passò di fianco alla pineta, salì la collinae vide nel prato una scolaresca che faceva colazione e, poco lontano, una mandriadi mucche tranquille. Nel cielo passò rombando una squadriglia di aerei.

Completa con il nome collettivo adatto.

insieme di isole: ................................

insieme di marinai: ................................

insieme di abeti: ................................

insieme di navi: ................................

insieme di calciatori: ................................

insieme di soldati: ................................

insieme di 100 anni: ................................

insieme di lupi: ................................

insieme di cuccioli: ................................

insieme di quadri: ................................

Per ogni nome collettivo, segna con una x il significato corretto.

plotone: insieme di soldati insieme di polli insieme di quadriaiuola: insieme di vespe insieme di anatre insieme di fioricomitiva: insieme di camicie insieme di persone in gita insieme di fruttimobilia: insieme di biglie insieme di mobili insieme di alberi

Riflessione linguistica

I nomi collettivi indicano, al singolare, un insiemedi persone, di animali o di cose della stessa specie.

sciame = insieme di api folla = insieme di personelibreria = insieme di libri

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I NOMI ALTERATI

O.A. - Riconoscere e formare i nomi alterati.160

Modificando la parte finale della parola scarpa sono stateformate nuove parole che si riferiscono sempre a una scarpa,ma ne esprimono alcune particolari qualità.Scarpina, scarpetta, scarpona, scarpaccia sono nomi alterati.-ina, -etta, -ona, -accia ti permettono di ottenere i nomi

alterati nelle loro forme: diminutivo, vezzeggiativo,accrescitivo, dispregiativo.

Quale alterato per indicare…? Segna con una x.

Una gomma brutta e sporca:gommina gommona gommetta gommaccia

Una strada grande: stradaccia stradina stradetta stradona

Un gatto piccolo: gattino gattuccio gattone gattaccio

Un banco piccolo e bello:bancone banchino bancuccio bancaccio

Riflessione linguistica

-ina/-ino

-etta/-etto-uccia/-uccio

-ona/-one

-accia/-accio

esprime l’idea di piccolocasina = piccola casa

esprime l’idea di piccolo, simpatico,tenerocasetta/casuccia = casa piccolae graziosa

esprime l’idea di grandecasona = casa grande

esprime l’idea di grande e brutta,qualità negativacasaccia = casa brutta

diminutivo

vezzeggiativo

accrescitivo

dispregiativo

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I NOMI COMPOSTI

O.A. - Riconoscere e formare i nomi composti. 161

Collega le parole e scrivi i nomi composti che si formano.

Completa per formare nomi composti.

arco ...............................

attacca ...............................

............................... cotta

............................... noci

gira ...............................

sempre ...............................

para ...............................

............................... agrumi

apri ...............................

scola ...............................

mezza ...............................

............................... capelli

Riflessione linguistica

asciugamezzopianocapopallatrita

fortevolo

ghiacciomanogiorno

squadra

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

Risolvi i rebus e scrivi i nomi composti.

....................................

....................................

....................................

....................................

....................................

....................................

....................................

....................................

I nomi composti sono nomi formati da due parole,ognuna delle quali ha un suo significato.

pesce + spada = pescespada

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Piero e Francesca, con i compagni e le compagne,si trovano al Museo di Storia Naturale, dove sono espostigli scheletri degli animali preistorici, tra cui i dinosauri.Sanno che gli scheletri non furono trovaticome ora si vedono, ma che le ossa rinvenutequa e là sono state ricomposte con molta curae pazienza. I due ragazzi si fermano vicino all’animalepiù grande e leggono: “Tirannosaurus Rex: era lungopiù di quindici metri, era carnivoro, mangiavaaltri rettili, mentre nessuno mangiava lui” .Mentre si avviano verso l’uscita,Piero e Francescasono felici di questa esperienza.N. Vicini 365 storie adatt., Fabbri

IL VERBO

O.A. - Riconoscere e utilizzare i verbi.162

Colora solo i verbi.

In ogni frase sottolinea i verbi seguendo le indicazioni:rosso azione; verde modo di essere; blu situazione.

I bambini giocano volentieri a pallone.Il mio cane sta spesso nella cuccia.Il vento primaverile è fresco.Il papà di Francesca è partito per lavoro.I miei compagni hanno già terminato gli esercizi.Il vermetto era nella mela.Noi siamo bambini simpatici.

Riflessione linguistica

coloreleggo

partonoaquilone sono

andretesimpatico coloriamo azzurro

Le parole in colore sono i verbi.Il verbo è la parte più importante della frase e indica:

un’azione leggonoun modo si essere sono feliciuna situazione si trovano

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LE CONIUGAZIONI DEI VERBI

O.A. - Riconoscere e classificare i verbi in base alla coniugazione. 163

Alice e Giulia sono due sorelle gemelle: si assomiglianomolto fisicamente, ma hanno interessi diversi.Ad Alice piace ballare, correre, uscire spesso;Giulia preferisce disegnare, leggere, dormire.

Per ogni verbo, scopri l’infinito e indica a quale coniugazioneappartiene, come nell’esempio.

cantavamo: ...............................................................

scoprono: ...............................................................

ho capito: ...............................................................

abbiamo imparato: ...............................................................

siete tornati: ...............................................................

ascolto: ...............................................................

piangevano: ...............................................................

usciamo: ...............................................................

hanno raccolto: ...............................................................

Riflessione linguistica

cantare, 1ª coniugazione

I verbi in colore sono espressi al modo infinito.I verbi sono parole variabili formate da una parte fissa,la radice, e da una parte che cambia, la desinenza.

In base alla desinenza all’infinito, i verbi si classificano

in tre coniugazioni

prima (-are) seconda (-ere) terza (-ire)disegn – are legg – ere dorm – ire

parl – are ved – ere part – ire

ball – areradice corr – ere desinenza

usc – ire

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LE PERSONE DEL VERBO

O.A. - Riconoscere e usare i pronomi personali.164

– Io vado dal mio amico Alberto – dice Stefano alla mamma.– Va bene, ricordati, però, che tu devi tornarea casa prima delle cinque perché,insieme, noi andremo dalla nonna.

Per ogni verbo, scrivi il pronome personale adatto............. usciamo

............ hai capito

............ sono usciti

............ leggo

............ giocherò

............ suonai

............ scriverete

............ sei caduto

............ ritagliava

............ hanno vinto

............ avevo nuotato

............ ascoltate

............ avevamo cucinato

............ arriveranno

............ è partita

............ disegnavano

............ scriveva

............ mangiavo

Completa con i pronomi personali adatti.

Domani ............ andrò allo stadio per il torneo di calcio.

............ prepariamo lo sfondo, ............ dipingete gli elementi del paesaggio.

I nostri amici vanno al mare: ............ sì che sono fortunati!

Mentre ............ raccogli le foglie, ............ le mette nel sacco.

Riflessione linguistica

Singolare

io

tu

egli - esso - luiella - essa - lei

Plurale

noi

voi

essi - esseloro

1a persona

2a persona

3a persona

Le parole in coloreindicano le persone di cui si parla

e che compiono un’azione.Sono pronomi personali.

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I TEMPI DEL VERBO

O.A. - Conoscere i tempi dei verbi. 165

Io e la mia amica Simona passiamo insiemequasi tutti i pomeriggi.

Ieri abbiamo fatto i compiti e poi abbiamo passeggiatonel parco; oggi andiamo in piscina; domani faremo

una gita in montagna con i nostri genitori fino alle baite,da dove vedremo un panorama incantevole.

Inserisci nella tabella le seguenti forme verbali, aggiungendo ad ognuna il pronome personalecorrispondente, come nell’esempio.

parlano, leggerò, sono usciti, colorano, ha scritto, ascolteremo, scrive, correvano,tornerete, studiate, vissero, chiameranno, avevi telefonato, disegnerai,

ridono, dormirete, andavano, festeggio

Completa le frasi sottolineando il verbo al tempo adatto.Domani faccio/farò/ho fatto gli auguri alla nonna per il suo compleanno.Il mese scorso mio papà compera/ha comperato/compererà l’auto nuova.Gli uomini primitivi imparano/impareranno/impararono a costruire le palafitte.Oggi inizieranno/iniziano/iniziarono le lezioni di nuoto.La prossima settimana Sara e Camilla andarono/vanno/andranno dai nonni.

Riflessione linguistica

Passato

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

Presente

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

Futuro

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

..............................................

I verbi indicano azioni compiute in tempi diversi:nel passato nel presente nel futuro

abbiamo fatto passiamo faremoabbiamo passeggiato andiamo vedremo

essi parlano

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ESSERE E AVERE

O.A. - Conoscere i verbi ESSERE e AVERE.166

Mario è un ragazzo appassionatodi calcio e ha la divisa della Juventus.

Ieri è andato allo stadio e ha vistola partita.

Riflessione linguistica

Tempi semplicipresente

io sonotu seiegli ènoi siamovoi sieteessi sono

imperfettoio erotu eriegli eranoi eravamovoi eravateessi erano

passato remotoio fuitu fostiegli funoi fummovoi fosteessi furono

futuro sempliceio saròtu saraiegli sarànoi saremovoi sareteessi saranno

Tempi compostipassato prossimo

io sono statotu sei statoegli è statonoi siamo stativoi siete statiessi sono stati

trapassato prossimoio ero statotu eri statoegli era statonoi eravamo stativoi eravate statiessi erano stati

trapassato remotoio fui statotu fosti statoegli fu statonoi fummo stativoi foste statiessi furono stati

futuro anterioreio sarò statotu sarai statoegli sarà statonoi saremo stativoi sarete statiessi saranno stati

Tempi semplicipresente

io hotu haiegli hanoi abbiamovoi aveteessi hanno

imperfettoio avevotu aveviegli avevanoi avevamovoi avevateessi avevano

passato remotoio ebbitu avestiegli ebbenoi avemmovoi avesteessi ebbero

futuro sempliceio avròtu avraiegli avrànoi avremovoi avreteessi avranno

Tempi compostipassato prossimo

io ho avutotu hai avutoegli ha avutonoi abbiamo avutovoi avete avutoessi hanno avuto

trapassato prossimoio avevo avutotu avevi avutoegli aveva avutonoi avevamo avutovoi avevate avutoessi avevano avuto

trapassato remotoio ebbi avutotu avesti avutoegli ebbe avutonoi avemmo avutovoi aveste avutoessi ebbero avuto

futuro anterioreio avrò avutotu avrai avutoegli avrà avutonoi avremo avutovoi avrete avutoessi avranno avuto

MODO INDICATIVOESSERE AVERE

Nella prima frase i verbi essere (è) e avere (ha) sono utilizzati in forma propria:il verbo essere ci dice com’è Mario, il verbo avere ci dice che cosa possiede.

Nella seconda frase i verbi essere e avere sono uniti ad altre forme verbali(è andato, ha visto) e formano i tempi composti dei verbi andare e vedere.

Quando si uniscono ad altri verbi per formare i tempi composti,essere e avere si chiamano ausiliari.

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IL MODO INDICATIVO

O.A. - Conoscere il modo indicativo del verbo nelle tre coniugazioni. 167

Riflessione linguistica

PRESENTE PASSATO PROSSIMO

io parlo leggo sentotu parli leggi sentiegli parla legge sentenoi parliamo leggiamo sentiamovoi parlate leggete sentiteessi parlano leggono sentono

io ho parlato letto sentitotu hai parlato letto sentitoegli ha parlato letto sentitonoi abbiamo parlato letto sentitovoi avete parlato letto sentitoessi hanno parlato letto sentito

io parlavo leggevo sentivotu parlavi leggevi sentiviegli parlava leggeva sentivanoi parlavamo leggevamo sentivamovoi parlavate leggevate sentivateessi parlavano leggevano sentivano

io avevo parlato letto sentitotu avevi parlato letto sentitoegli aveva parlato letto sentitonoi avevamo parlato letto sentitovoi avevate parlato letto sentitoessi avevano parlato letto sentito

io parlai lessi sentiitu parlasti leggesti sentistiegli parlò lesse sentìnoi parlammo leggemmo sentimmovoi parlaste leggeste sentisteessi parlarono lessero sentirono

io ebbi parlato letto sentitotu avesti parlato letto sentitoegli ebbe parlato letto sentitonoi avemmo parlato letto sentitovoi aveste parlato letto sentitoessi ebbero parlato letto sentito

io parlerò leggerò sentiròtu parlerai leggerai sentiraiegli parlerà leggerà sentirànoi parleremo leggeremo sentiremovoi parlerete leggerete sentireteessi parleranno leggeranno sentiranno

io avrò parlato letto sentitotu avrai parlato letto sentitoegli avrà parlato letto sentitonoi avremo parlato letto sentitovoi avrete parlato letto sentitoessi avranno parlato letto sentito

IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO

PASSATO REMOTO TRAPASSATO PROSSIMO

FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE

Il modo indicativo viene usato quando si vogliono esprimere azioni certe,cioè azioni che sono accadute, che accadono o che accadranno realmente.

Il modo indicativo è formato da

quattro tempi semplici quattro tempi compostiformati da un solo verbo formati da due verbi:

essere o avere + un altro verbo

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GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

O.A. - Conoscere e utilizzare gli aggettivi qualificativi.168

Sopra il pianeta Venerec’è un uomo di cenere,alto, bello e agileperò è molto fragile.Ha due begli occhi rosae la bocca armoniosa,ha un corpo ben formatoperò è delicato.R. Piumini rid.

Completa le tabelle.

Per ogni nome, aggiungi l’articolo determinativo e un aggettivo qualificativo concordandolinel genere e nel numero, come nell’esempio.

......... acqua ..............................

......... biciclette ..............................

......... festa ..............................

......... sciroppo ..............................

......... treni ..............................

......... amici ..............................

......... giornale ..............................

......... viaggio ..............................

......... scolari ..............................

......... scuola ..............................

Riflessione linguistica

l’ trasparente

Rispondi.Com’è l’uomo di cenere? ..................................

...............................................................................

Come sono i suoi occhi? ...................................

E la sua bocca? ...................................................

E il suo corpo? ....................................................

Sinonimo

........................

........................

........................

........................

........................

Contrario

........................

........................

........................

........................

........................

grandesbagliatonuvolosoallegrobuio

Sinonimo

........................

........................

........................

........................

........................

Contrario

........................

........................

........................

........................

........................

sgarbatodistrattoprecisoutilesimpatico

Gli aggettivi qualificativiaggiungono delle qualità

ai nomi cui si riferisconoe concordano con essi nel

genere e nel numero.

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LLaabboorraattoorriioo ddii ggrraammmmaattiiccaaLLaabboorraattoorriioo ddii ggrraammmmaattiiccaa

CIAO, SIAMO DUE VECCHI AMICI DI MAGO TEO.

STAREMO UN PO’ DI TEMPO INSIEME A LUI.QUI C’È SEMPRE COSÌ TANTO DA FARE…!

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ORTOGRAFIA

L’alfabeto ............................................................................... 3L’ordine alfabetico .............................................................. 4Il dizionario o vocabolario ................................................ 5L’uso della maiuscola .......................................................... 6Le sillabe ................................................................................ 7L’accento .............................................................................. 10I monosillabi ........................................................................ 11Ho hai ha hanno .............................................................. 12L’ho lo l’ha la l’hanno l’anno ..................................... 13Oh! ahi! ah ......................................................................... 14L’apostrofo ........................................................................... 15La punteggiatura ................................................................ 16La punteggiatura nel discorso diretto .......................... 18Dal discorso diretto al discorso indiretto ................... 19Dal discorso indiretto al discorso diretto .................. 20

MORFOLOGIA

Il nome .................................................................................. 21I nomi: generali e specifici ............................................ 22I nomi di persone, animali, cose ................................... 23I sinonimi ............................................................................. 24Gli omonimi .......................................................................... 25I nomi comuni e i nomi propri......................................... 26I nomi maschili e i nomi femminili ............................... 27I nomi singolari e i nomi plurali ................................... 29I nomi invariabili ............................................................... 30I nomi primitivi e i nomi derivati .................................. 31I nomi alterati .................................................................... 33

I falsi alterati .................................................................... 34I nomi composti ................................................................. 35I nomi collettivi ................................................................. 36I nomi concreti e i nomi astratti .................................. 37Gli articoli determinativi ................................................. 38Gli articoli indeterminativi ............................................. 39Le preposizioni .................................................................. 40Gli aggettivi qualificativi ................................................. 41Gli aggettivi possessivi .....................................................43Gli aggettivi dimostrativi ................................................ 44I contrari .............................................................................. 45I pronomi personali .......................................................... 46Il verbo ................................................................................. 47Le tre coniugazioni ............................................................ 48Il modo indicativo ............................................................. 49Il verbo ESSERE e il verbo AVERE .................................... 51L’avverbio ............................................................................. 53

SINTASSI

La frase ................................................................................ 54La frase minima .................................................................. 56Il soggetto ........................................................................... 57Il soggetto sottinteso ...................................................... 58Il predicato ......................................................................... 59Le espansioni ...................................................................... 61L’espansione diretta ......................................................... 62Le espansioni indirette .................................................... 63Il gruppo nominale e verbale ........................................ 64

INDICE

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3. Collega i nomi ai disegni.

chewing gum

cracker

sandwich

jeep

skateboard

Jeans

ortografia

L'ALFABETO

O.A. – Conoscere la struttura dell’alfabeto e discriminare vocali e consonanti.3

2. Aggiungi alle seguenti vocali le consonanti adatte per formare i nomi di alcuni oggetti che usi a scuola.

IO __________________________

UAEO _______________________

EEIO ________________________

1. Aggiungi alle seguenti consonanti le vocali adatte per formare i nomi di alcuni mezzi di trasporto.

L’alfabeto è l’insieme delle lettere di una lingua.Le lettere dell’alfabeto italiano sono 21: 5 vocali (A E I O U) e 16 consonanti(B C D F G H L M N P Q R S T V Z).Per scrivere parole straniere si usano anche le seguenti lettere: J K W X Y.

Le vocali possono essere pronunciate senzal’aiuto di altre lettere.Le consonanti hanno invece bisogno dellevocali per essere pronunciate. Consonantesignifica, infatti, che suona insieme.

AIA _________________________

AIO _________________________

AUIO _______________________

MT _____________________

LCMTV __________________

TRN ____________________

BCCLTT _________________

NV ______________________

RPLN ___________________

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ortografia

L’ORDINE ALFABETICO

4

3. Metti in ordine alfabetico le seguenti parole osservando la terza letteradi ognuna.

miele • miraggio • miagolare • minuto • mistero • micio • mimosa

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

2. Metti in ordine alfabetico le parole di ciascun gruppo osservandola seconda lettera di ogni parola.

bruco • banana • burro • biro • botte • befana

_____________________________________________________________________________

gnomo • gatto • gelato • grano • gufo • goccia • giro • ghiro

_____________________________________________________________________________

1. Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole.

cavallo • vaso • aereo • toro • sale • fata • pera • gatto • barcahotel • xilofono • elefante • würstel • quadro • isola • zebra • limone oca • mamma • divano • neve • jeans • yogurt • rana • uva • kiwi

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

O.A. – Conoscere e usare l’ordine alfabetico.

RIPETIMI LA SUCCESSIONE DELLE LETTERE DELL’ALFABETO

CONSIDERANDO ANCHE LE LETTERE STRANIERE.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

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CHE COS’È IL DIZIONARIO?

IL DIZIONARIO O VOCABOLARIOÈ UN LIBRO CHE CONTIENE, IN ORDINEALFABETICO, TUTTE LE PAROLE DI UNA LINGUA E NE SPIEGA IL SIGNIFICATO.

ortografia

IL DIZIONARIO O VOCABOLARIO

5O.A. – Formulare ipotesi semantiche e usare il dizionario per verificare il significato.

3. Ora cerca sul dizionario la definizione delle parole dell’esercizio precedente e riscrivila.

MEDICO _________________________________________________________________

SCUOLA _________________________________________________________________

2. Scrivi la definizione che daresti tu alle seguenti parole.

MEDICO _________________________________________________________________

SCUOLA _________________________________________________________________

1. Segna con una X il significato delle seguenti parole, poi controllalo sul dizionario e colora il pallino in verde se hai indovinato, in rosso se hai sbagliato.

Tipo di nave.

Grosso fiocco.

Persona che riparascarpe.

Persona che vendepantaloni.

Fiore.

Campana di una piccolachiesa.

Strada che corre lungola costa del mare.

Insieme di stelle.

� Campanula:

� Calzolaio: � Costellazione:

� Galeone:

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ortografia

L’USO DELLA MAIUSCOLA

6O.A. – Usare correttamente la lettera maiuscola.

La lettera maiuscola si usa:• dopo il punto fermo;• dopo il punto interrogativo;• dopo il punto esclamativo;• per i nomi propri;• per i nomi delle festività;• per i nomi dei popoli;• per la prima lettera dei titoli.

1. Riscrivi le frasi mettendo la lettera maiuscola dove occorre.

luigi e andrea trascorreranno le vacanze di pasqua a parigi.

______________________________________________________________________________

che meraviglia ! sono stata a torino e ho visto il museo egizio e il po.

______________________________________________________________________________

per natale lo zio filippo mi ha regalato le avventure di pinocchio.

______________________________________________________________________________

i romani andavano a vedere le lotte dei gladiatori al colosseo.

______________________________________________________________________________

“i greci viveveno in egitto?” “no, in grecia.”

______________________________________________________________________________

i nostri amici billy e tommy sono un canguro e un koala e vivono in australia.

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

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ortografia

7O.A. – Individuare le sillabe piane e dividere in sillabe le parole.

1. Dividi in sillabe le seguenti parole.

TAVOLO ___________________________________

SEDIA _____________________________________

APE ______________________________________

OCA ______________________________________

TELEVISIONE ______________________________

CINEMA ___________________________________

MAGICO __________________________________

AMICO ____________________________________

ANIMALI __________________________________

BANANA __________________________________

MATITA ___________________________________

TELEFONO ___________________________

FRIGORIFERO _____________________________

CALORIFERO ______________________________

POMODORO _______________________________

FELICITÀ __________________________________

EDERA ____________________________________

ISOLA _____________________________________

CUCINA ___________________________________

ASINO_____________________________________

Ogni gruppo di lettere che compone una parola e che si pronuncia con una sola emissione di voce costituisce una sillaba. Le parole possono essere composte da una o più sillabe. La sillaba deve sempre contenere una vocale.

LE SILLABE

VEN-GO DA UN PIA-NE-TA LON-TA-NO !

CON LA TUA A-STRO-NA-VE ?

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ortografia

LE SILLABE

8O.A. – Individuare le sillabe e dividere in sillabe le parole.

1. Dividi in sillabe le seguenti parole.

CAVALLO ___________________________________

CAMMELLO _________________________________

SETTIMANA ________________________________

ANNO ______________________________________

SCUOLA ___________________________________

AULA ______________________________________

SUONO _____________________________________

PIEDE ______________________________________

BRACCIO ___________________________________

2. Dividi in sillabe le seguenti parole.

INCHIOSTRO_____________________________

MASCHIO________________________________

ASPETTARE _____________________________

PASTICCIO ______________________________

FINESTRA _______________________________

PALESTRA ______________________________

IMBUTO _________________________________

CAMPANELLO____________________________

POMPIERI _______________________________

CAMPAGNA _____________________________

IMPORTANTE ____________________________

Le lettere doppie si possonosempre separare.È preferibile non separarei gruppi di più vocali.

La lettera S non si divide mai dallaconsonante che la segue. I gruppiMB MP si dividono sempre.

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ortografia

LE SILLABE

9O.A. – Individuare le sillabe complesse e dividere in sillabe le parole.

I gruppi BR DR FR GR PR BL CL FL PL non si dividono mai.I gruppi NF NT LC LD LT RC RD RT si dividono sempre.

Nel gruppo CQU si dividela C da QU.

2. Dividi in sillabe le seguenti parole.

IDRAULICO ________________________ COBRA ___________________________

LADRO ____________________________ CICLAMINO _______________________

RIFLETTERE _______________________ SEMPLICE ________________________

PROBLEMA ________________________ OFFRIRE __________________________

MAGRO ___________________________ APRIRE ___________________________

MANTELLO ________________________ PORTA ____________________________

ALTEZZA __________________________ GONFIO __________________________

CALDO_____________________________ GONDOLA ________________________

SUBACQUEO _______________________ RISCIACQUARE ___________________

I gruppi GNA GNE GNI GNO GNU GLI

CHI CHE GHI GHE SCA SCO SCU

SCHI SCHE SCI SCE non si dividono mai.

1. Dividi in sillabe le seguenti parole.

MANICHINO _______________________

MOSCERINO _______________________

MASCHERA ________________________

CONIGLIETTO _____________________

MARGHERITA ______________________

PESCATORE _______________________

RAGNATELA _______________________

RACCHETTA _______________________

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HAI SBAGLIATO ANCORA L’ACCENTO !

ortografia

L’ACCENTO

10

1. Nelle seguenti frasi metti l’accento dove occorre.

• La maestra durante l’intervallo beve il caffe.

• Il fulmine incendio il tronco dell’albero.

• Dimmi la verita: ti sei dimenticato di telefonare alla nonna.

• Da grande faro il guardiano del faro.

• Sono molto stanca, pero vengo con te al supermercato.

• Il papa mi ha comperato un nuovo libro.

• Cenerentola ballo tutta la sera con il principe.

• Per arrivare alla meta il cammino è ancora lungo: siamo a meta strada.

• Nel fitto bosco Cappuccetto Rosso incontro il lupo.

• Il pastore Serafino ando in citta a vendere la lana delle sue pecore.

2. Volgi al futuro le seguenti frasi.

• Per merenda io mangio pane e cioccolata._____________________________________________________________________________

• Matteo scrive una lettera al suo amico che abita in Germania.

_____________________________________________________________________________

• Luisa guarda i cartoni animati alla televisione._____________________________________________________________________________

O.A. – Usare correttamente l’accento.

DOV’È IL MIOCASCÒ?

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ortografia

I MONOSILLABI

1. Scrivi sul quaderno una frase per ognuno dei seguenti monosillabi: PIÙ GIÙGIÀ CIÒ PUÒ.

2. Completa le seguenti frasi con il monosillabo adatto.

Il medico ha detto che la zia Giulia deve prendere la medicina tre volte al ___.

La medicina della zia Giulia è al sapore ___ limone.

Ho mangiato un piatto di pasta, ma ___ vorrei ancora.

Stasera non andrò ___ al cinema ___ fuori a cena.

Per Natale volevo i pattini nuovi e il nonno me ___ ha regalati.

Non posso prendere ora il libro, appoggialo ___ .

La zia andrà a Parigi e mi porterà con ___ .

___ non pioverà andremo al parco a giocare.

La margherita ____ un fiore.

Il cane ___ il gatto sono animali.

11O.A. – Riconoscere e usare i monosillabi con o senza accento.

LA LÀ DA DÀ SI SÌ TE TÈ

DI

NE

LI

SE

E

È

I monosillabi PIÙ GIÙ GIÀCIÒ PUÒ hanno sempre l’accento.

Alcuni monosillabi cambiano significato a secondache abbiano o meno l’accento.

3. Scrivi sul quaderno una frase per ciascuno dei seguenti monosillabi.

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HO, HAI, HA, HANNOsi scrivono con l’Hquando indicano:

• avere la sensazionedi…;

• un’azione compiutanel passato;

• possesso di qualchecosa.

O si usa nel significato di oppure.

AI quando risponde alla domanda a chi ?

A quando risponde alle domande: dove ? a chi ? quando ? come? a fare che cosa ?

ANNO indica un periodo di tempo(l’anno solare).

ortografia

HO HAI HA HANNO

12O.A. – Discriminare le voci verbali HO HAI HA HANNO.

1. Cancella la forma errata.

• Ieri al cinema ho/o visto un bellissimo film di avventura.

• Gli uomini primitivi andavano a/ha caccia con le lance.

• La mamma cambierà la sua automobile tra un hanno/anno.

• Ho regalato i miei giocattoli di quando ero piccolo hai/ai miei cuginetti.

• Non so se fare prima i compiti di matematica ho/o studiare storia.

• L’uomo primitivo ha/a cambiato la sua vita quando a/ha imparato a/ha usare il fuoco.

• Gli scriba hanno/anno scritto la storia della vita dei faraoni sulle pareti delle piramidi.

• Non sei stato attento e hai/ai scritto sulla verifica di storia che gli Egizi vivevano in Grecia!

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ortografia

L’HO LO L’HA LA L’HANNO L’ANNO

13O.A. – Utilizzare in modo corretto L’HO LO L’HA LA L’HANNO L’ANNO.

NON TI ARRABBIARE: L’HO ZAINO LO PRESO IO !

IO MI ARRABBIO PER GLI ERRORI CHEFAI SCRIVENDO !

3. Completa inserendo L’HANNO o L’ANNO.

• In una piramide, _________ scorso, gli archeologi hanno trovato una mummia e_________ portata al museo del Cairo.

• _________ nuovo è stato festeggiato con degli spettacolari fuochi d’artificio.

• Il semaforo vicino alla scuola era guasto e i tecnici _________ riparato.

2. Completa inserendo L’HA o LA.

• Eugenio ha rotto ____ bicicletta ma poi ____ aggiustata.

• Agnese ha studiato ieri ____ poesia e questa mattina ____ ripassata.

• Gigliola ha finito di preparare ____ torta e ora ____ mette nel forno.

• Antonio ha preso ____ mela e ____ sbucciata.

1. Completa inserendo L’HO o LO.

• Ho visto ____ scoiattolo nel bosco e ____ disegnato sul quaderno appena tornatoa casa.

• In cartoleria ho visto ____ zaino che mi piaceva tanto e finalmente ____ comperato.

• Avevo perso il mio cerchietto per i capelli e ____ trovato tra i giocattoli.

• Giocando a calcio ho spinto Aurelio e ____ fatto cadere.

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ortografia

OH! AHI! AH!

14O.A. – Utilizzare in modo corretto O OH HO A AH HA AI AHI HAI.

AHI ! AHI ! OH ! CHE MALE !AH ! NON NE POSSO PIÙ !

VIENI, TI AIUTO IO !

3. Completa inserendo l’espressione adatta scegliendo tra HAI, AHI, AI.

• ___, che male! Mi sono slogata una caviglia!

• ___ rotto il vaso di cristallo: ___, ___, è proprio un guaio!

• ___ avvisato Elio che oggi non vai ___ giardini con lui?

2. Completa inserendo l’espressione adatta scegliendo tra HA, AH, A.

• ___ ! ___ ! Che ridere! La barzelletta che ___ raccontato Emilio è bellissima!

• Guarda, arriva Giulia! ___, sapessi che cosa le è successo!

• Virginia ___ prestato ___ Matilde la sua giacca ___ vento rossa.

1. Completa inserendo l’espressione adatta scegliendo tra HO, OH, O.

• ___, che bel disegno ___ fatto! Non sapevo se colorarlo con i pennarelli ___ conle matite colorate.

• Suonano alla porta. Chi sarà? ___, che bella sorpresa! ___ visto dallo spioncino che è arrivato lo zio Antonio.

• ___, accidenti! ___ dimenticato a casa l’astuccio.

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DEL DELL’

ALALL’

SULSULL’

NELNELL’

DALDALL’

ortografia

L’APOSTROFO

15O.A. – Usare correttamente l’apostrofo.

SEI CADUTO DAL PERO MENTRE TI DONDOLAVI

COME SE FOSSI SULL’ALTALENA !

2. Scrivi l’articolo UN oppure UN’ davanti ai seguenti nomi.

___ amico ___ amica ___ letto ___ etto

___ arancia ___ amaca ___ anello ___ oasi

___ orso ___ auto ___ limone ___ indiano

1. Completa la tabella come nell’esempio.

aereo • mare • tetto • isola • orso • edicola • erba • treno • albero

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ortografia

LA PUNTEGGIATURA

16O.A. – Usare correttamente il punto fermo, il punto esclamativo e il punto interrogativo.

Il punto si mettealla fine

di ogni pensiero. Dopoil punto ci vuole

la lettera maiuscola.

Il puntoesclamativo si usa quando la frase esprime rabbia,

meraviglia, sorpresa,un ordine.

Il puntointerrogativo si usa quan-

do la frase esprime una domanda,

un dubbio.

2. Completa con il punto esclamativo o il punto interrogativo.

• Quanti anni hai __

• Basta __ Stai zitto __

• Chi ha telefonato ieri sera __

• Mamma mia __ Quanti piatti da lavare __

• Che cosa __ Hai comperato l’automobile nuova __

Un lupo seguiva un gregge di pecore senza far loro del male in un primo tempo ilpastore si preoccupò, ma poiché il lupo non tentava di sbranarne nemmeno una,finì per considerarlo un amico un giorno, dovendo andare in città, il pastore deci-se di affidare le sue pecore al lupo l’animale non aspettava momento migliore,assalì il gregge e sbranò molte pecore quando il pastore tornò e vide il suo greg-ge distrutto, sospirò: “Come ho potuto affidare le mie pecore a un lupo?”.

1. Metti i punti e le lettere maiuscole (in rosso) dove occorrono.

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ortografia

LA PUNTEGGIATURA

17O.A. – Usare correttamente la virgola, il punto e virgola e i due punti.

Il punto e virgola indicauna pausa menolunga del punto

e serve per separaredue frasi.

La virgolaindica una pausa molto

breve e serve per separare i termini

di un elenco.

I due punti indicano una pausa molto breve e si trovano prima di un elenco, di una spiegazionee delle virgolette (o lineette) nel discorso diretto.

1. Nelle seguenti frasi metti la virgola dove occorre.

• Al mattino quando suona la sveglia mi alzo mi lavo faccio colazione tolgo il pigiama mi vesto e vado a scuola.

• Per Natale mi piacerebbe ricevere questi regali: un videogioco una bambola il monopattino due libri di fiabe e un orologio nuovo.

• I pesci nuotano nell’acqua gli uccelli volano nell’aria.

2. Completa con il punto e virgola o i due punti.

• Il cielo si riempì di nuvole nere __ stava per scoppiare il temporale.

• Lucia è partita per il mare __ Luca, suo fratello, si era recato in montagna.

• Al supermercato devo comperare queste cose __ latte, pasta, biscotti, pomodori e acqua minerale.

• Guarda quei bambini laggiù __ Fabrizio corre, Manuela e Carla saltano.

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ortografia

LA PUNTEGGIATURA NEL DISCORSO DIRETTO

18O.A. – Usare correttamente la punteggiatura nel discorso diretto.

STAI GIÙ ! IL DOTTORE HADETTO: ––ASSOLUTAMENTE

NON DEVE ALZARSI !

Elio chiede alla mamma:

______________________

______________________

Il principe sospirò: _____

______________________

______________________

La mamma risponde: ___

______________________

______________________

OGGI AL BALLO RIVEDRÒ LA PRINCIPESSA.

A CHE ORA POSSOACCENDERE

LA TELEVISIONE ?

QUANDO AVRAI SISTEMATO

I GIOCATTOLI.

Le virgolette e le lineette servono per racchiuderele parole pronunciate da qualcuno. All’interno

di una frase sono sempre precedute dai due punti.

2. Trascrivi le frasi dei fumetti usando la punteggiatura adatta.

1. Scrivi ciò che possono dire i seguenti personaggi.

• Pinocchio: ___________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

• Un uomo primitivo: ___________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

• Un giocattolo: ________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

• Una maestra: ________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

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ortografia

DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO

IL DOTTORE HA DETTO:–– NON DEVE SUDARE !

LO SO, IL DOTTORE HADETTO CHE NON DEVO

SUDARE ! UFFA !

SARA, CAMBIA CANALE !

Stefano dice a Sara di ______________

__________________________________

Il papà chiede alla mamma __________

__________________________________

__________________________________

__________________________________

__________________________________

__________________________________

HAI LETTO LE PREVISIONI DEL TEMPO?

BAMBINI, OGGI ANDREMO IN GIARDINO !

NON MANGIARETROPPE NOCI!

Nel discorso diretto si riferiscono esattamente le parole

dette o pensate da una persona,

che si racchiudono tra le virgolette o le lineette.

Nel discorso indiretto non si

riportano le paroleprecise, ma si spiega ciò che ha detto una persona

usando le parole CHE, DI, SE.

1. Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

19O.A. – Trasformare il discorso diretto in discorso indiretto.

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ortografia

DAL DISCORSO INDIRETTO AL DISCORSO DIRETTO

20

1. Trasforma i discorsi indiretti in discorsi diretti, come nell’esempio.

O.A. – Trasformare il discorso indiretto in discorso diretto.

OGGI MI MANGIO UNA GRASSA GAZZELLA!

Il leone pensò che si sarebbe mangiato una grassa gazzella.

La mamma raccomandò a Cappuccetto Rosso di non fermarsi nel bosco.

Il papà chiese a sua figlia se voleva andare alle giostre.

La maestra dice a Luca di andare a prendere il quaderno nell’armadio.

________________________________________________________

______________

________________________________________________________

______________

________________________________________________________

______________

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morfologia

21

IL NOME

O.A. – Riconoscere il nome quale definizione e identificazione di qualcosa.

DIMMI IL NOMEDI TUTTO CIÒ CHE VEDI !

CONTADINO,MAIALE, CESPUGLIO,TRATTORE, AMORE…

I nomi indicano le persone, gli animali, le piante, le cose, i sentimenti, le sensazioni.

2. Scrivi tre nomi di:

• oggetti che ci sono in classe: __________________________________________________

• persone che lavorano nella scuola: _____________________________________________

• pesci: ______________________________________________________________________

• sentimenti: __________________________________________________________________

• oggetti che ci sono nella tua camera: ___________________________________________

• alberi: ______________________________________________________________________

1. Trova i nomi cui si riferiscono le seguenti definizioni.

• Albero che dà come frutti le castagne: __________________________________________

• Persona che vende quaderni, matite ecc.: _______________________________________

• Sentimento che provi quando litighi con qualcuno: _______________________________

• Lo usi per temperare le matite: _________________________________________________

• Ha quattro zampe e un guscio duro, dentro il quale si ritrae per difendersi: ___________________________________________

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morfologia

22

I NOMI: GENERICI E SPECIFICI

O.A. – Individuare iperonimi e iponimi.

PANTALONI, CAMICIA,MAGLIETTA, CAPPOTTO,GIACCA: DI CHE COSA

STO PARLANDO?

NON CI CASCO: DI INDUMENTI !

I nomi che hanno significato specifico indicano un elemento particolare.

malattie______________

______________

______________

______________

I nomi che hanno significato generale indicano un gruppo di elementi che hanno qualcosa in comune o appartengono alla stessa categoria.

______________

lavatrice

asciugacapelli

frigorifero

aspirapolvere

_____________

sedia

tavolo

letto

armadio

______________

pino

ciliegio

pesco

castagno

_____________

torta

pasticcino

budino

gelato

strumenti ______________

______________

______________

______________

frutti _______________

_______________

_______________

_______________

fiori ______________

______________

______________

______________

2. Per ciascun gruppo, scrivi i nomi specifici corrispondenti.

1. Per ciascun gruppo, scrivi il nome generico corrispondente.

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NOMI DI PERSONE NOMI DI ANIMALI NOMI DI COSE

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

C

P

O

T

morfologia

23

I NOMI DI PERSONE, ANIMALI, COSE1. Scrivi nomi di persone, animali e cose che iniziano con la lettera indicata.

O.A. – Riconoscere i nomi comuni e classificarli.

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morfologia

24

I SINONIMI

1. Collega i sinonimi.

2. Trova un sinonimo per ciascuno dei seguenti nomi.

ABITAZIONE ______________________ USCIO ______________________________

BOTTEGA ________________________ CLASSE _____________________________

VOLTO ___________________________ METROPOLI _________________________

FANCIULLO _______________________ SCODELLA __________________________

CAVERNA _________________________ LOCALE _____________________________

ALBERO __________________________ GIOIA _______________________________

CALZONI _________________________ DANZA ______________________________

O.A. – Conoscere e utilizzare sinonimi.

I sinonimi sono nomi che hanno significatomolto simile.

NON FARE TUTTOQUEL CHIASSO !

IO FACCIO RUMOREQUANTO MI PARE !

CHIASSO MICIO

SCOLARO CALZATURA

MAESTRA RAZZO

RACCONTO RUMORE

PIETRA ALUNNO

MISSILE INSEGNANTE

SCARPA STORIA

GATTO SASSO

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morfologia

25

GLI OMONIMI

1. Collega ciascun omonimo alla definizione corrispondente.

2. Scegli due parole tra quelle dell’esercizio precedente e forma altrettantefrasi con ciscuna.

• ____________________________________________________________________________

• ____________________________________________________________________________

O.A. – Riconoscere e utilizzare gli omonimi.

TI AVEVO CHIESTO UN DADO, MA QUELLO PER PREPARARE LA MINESTRA !

Gli omonimi sono parole che si scrivono nello stesso modo, ma hanno significato diverso.

Forte colpo dato con un piede.

Camminata ordinata di persone.

Musica ritmata.

Essere vivente vegetale.

Gioco a palla tra due squadre.

Rappresentazione di un appartamento,di una città in dimensioni ridotte.

Frutto che matura in estate.

Fila di persone in attesa.

Parte posteriore del corpo degli animali.

Attività per catturare i pesci.pianta

calcio

marcia

pesca

coda

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morfologia

26O.A. – Riconoscere i nomi comuni e i nomi propri.

HAI VISTO COM’ È INTERESSANTE QUESTA CITTÀ ?

LO SAI COME SI CHIAMA? VENEZIA !

3. Collega i nomi comuni ai nomi propri corrispondenti.

NAZIONE CIP

FIABA SILVESTRO

SCOIATTOLO ITALIA

GATTO CENERENTOLA

2. Per ciascuna serie di nomi propri, scrivi il relativo nome comune.

• Tevere, Nilo, Arno, Po _______________________________

• Garda, Como, Trasimeno ____________________________

• Napoli, Catania, Milano, Torino _______________________

• Fido, Bobi, Full _____________________________________

• Toscana, Puglia, Veneto, Umbria _____________________

1. Inventa e scrivi nei cartellini dei nomi propri.

Con il nomepropriosi indica

un particolare elemento di quella

categoria.Esso si scrive con la lettera

maiuscola.

I NOMI COMUNI E I NOMI PROPRI

Con il nome comune si indica una categoria di elementi.

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morfologia

27

I NOMI MASCHILI E I NOMI FEMMINILI

È UN GATTO ! NO, È UNA GATTA !

2. Volgi al maschile i seguenti nomi femminili.

ATTRICE _______________________ IMPERATRICE ________________________

LAVORATRICE __________________ AMMIRATRICE _______________________

DIRETTRICE ___________________ VENDITRICE _________________________

ELEFANTESSA _________________ LEONESSA __________________________

POETASSA _____________________ CONTESSA __________________________

DOTTORESSA __________________ PRINCIPESSA _______________________

1. Volgi al femminile i seguenti nomi maschili.

FIGLIO ________________________ AMICO ______________________________

MAESTRO _____________________ PORTINAIO _________________________

OPERAIO ______________________ CONTADINO _________________________

PADRE ________________________ FRATELLO __________________________

UOMO ________________________ GENERO ____________________________

MONTONE _____________________ ROSPO _____________________________

O.A. – Discriminare il genere maschile e femminile.

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morfologia

28O.A. – Riconoscere il genere dei nomi.

_______________________________________________________________________

___________________________________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

___________________________________________________________

Alcuni nomi indicano sia la femmina sia il maschio. Solo l’articolo ci fa capi-re se si tratta di un nome maschile o femminile. Questi sono nomi di genere comune.

BILLY, SECONDO TE, IL NOME NIPOTE È MASCHILE

O FEMMINILE ?

2. Scrivi il significato di ciascuno dei seguenti nomi.

MOSTRO __________________________ MOSTRA _____________________________

PIANTA ___________________________ PIANTO _____________________________

?

Ci sono nomi che non si possono volgere al maschile o al femminile, altrimenti cambiano di significato.

NOMI FEMMINILI NOMI MASCHILI NOMI DI GENERE COMUNE

1. Completa la tabella inserendo i seguenti nomi.

impiegato • cantante • cameriera • donatella • nipote • turista •pecora • marinaio • barista • tigre • gatto • gatta • tassista • nonno •

insegnante • mandorlo • mandorla • giornalaia • artista

I NOMI MASCHILI E I NOMI FEMMINILI

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morfologia

29

I NOMI SINGOLARI E I NOMI PLURALI

O.A. – Volgere i nomi dal singolare al plurale e viceversa.

2. Volgi al singolare i seguenti nomi.

_______________________________ BACHI ___________________________

MACCHIE ________________________ AGHI ____________________________

COLLEGHE ______________________ CACHI ___________________________

VANGHE _________________________ FANGHI __________________________

FACCE __________________________ VIAGGI __________________________

PANCE __________________________ MEDICI___________________________

PIOGGE _________________________ BACI _____________________________

FRANGE _________________________ DENTIFRICI_______________________

1. Volgi al plurale i seguenti nomi.

SCUOLA _______________________

BALENA _______________________ QUADRO _____________________

TAVOLA _______________________ TAVOLO ______________________

MACCHINA ____________________ POMODORO___________________

MADRE ________________________ PEPE _________________________

CHIAVE ________________________ CANE _________________________

SPECIE ________________________ ATTORE ______________________

PACE __________________________ CAMPANILE ___________________

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morfologia

30

I NOMI INVARIABILI

O.A. – Riconoscere i nomi invariabili.

LA MIA MOTO È NUOVACOME LA TUA !

SONO PROPRIOBELLE LE NOSTRE

MOTO.

Ci sono dei nomi che hanno la forma singolare uguale a quella plurale.Sono i nomi invariabili.

quaderno • oasi • piantagione • frutteto • parentesi •calcolatrice • marciapiede • sci • treno

• ___________________________________________________________________

• ___________________________________________________________________

• ___________________________________________________________________

2. Cerchia solo i nomi invariabili e forma una frase con ciascuno di essi.

1. Volgi al plurale le seguenti frasi.

Nella città in cui vivo c’è molto inquinamento.

____________________________________________________________________________

La radio non funziona più.

___________________________________________________

Alla sera il bar chiude alle sette.

_______________________________________________

Il tram è un mezzo di trasporto che funziona elettricamente.

__________________________________________________________________________________

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morfologia

31

I NOMI PRIMITIVI E I NOMI DERIVATI1. Per ciascun nome primitivo, scrivi

un nome derivato.

CITTÀ ____________________________

LIBRO ____________________________

CASA _____________________________

CANDELA _________________________

MURO_____________________________

DENTE ____________________________

PESCE ____________________________

VASO _____________________________

GIORNALE ________________________

INSALATA _________________________

O.A. – Riconoscere i nomi primitivi e i nomi derivati.

Tutti quei nomi che non derivano da altrisi dicono primitivi. I nomi che, invece,derivano da altri si dicono derivati.

QUELLA È LA MIA CAVERNA.

E TU SEI UNCAVERNICOLO.

2. Per ciascun nome derivato, scrivi il nome primitivo.

AUTISTA __________________________ BIGLIETTERIA ________________________

CARTELLA ________________________ MOBILIERE __________________________

TEIERA ____________________________ SCIATORE ___________________________

PANETTIERE _______________________ SCOLARO ____________________________

MACCHINISTA______________________ ORECCHINO _________________________

3. Cerchia in verde i nomi primitivi e in rosso quelli derivati.

canile • portinaia • sedia • calorifero • mela • libreria •

latte • gioielliere • canto • cantante • orto • legna

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morfologia

32

I NOMI PRIMITIVI E I NOMI DERIVATI1. Completa come nell’esempio.

O.A. – Usare i nomi primitivi e i nomi derivati.

BENZINAIO

MARE

OMBRELLO

LANIFICIO

PLANETARIO

BASTONE

BOSCAIOLO

SCARPA

TETTOIA

IMBARCAZIONE

TEMPO

BORSA

SCALATA

GIORNALISTA

benzina

x

x

mareggiata

2. Cerchia con lo stesso colore il nome primitivo e il rispettivo derivato.

carne • stalla • rifugio • cavallo • carnivoro •

astronomo • stalliere • cavaliere • astro • rifugiato

PRIMITIVO DERIVATO

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morfologia

33

I NOMI ALTERATI

O.A. – Riconoscere i nomi alterati.

COM’È PICCOLO QUELL’UCCELLINO. GUARDA, INVECE,

CHE BRUTTO QUELL’UCCELLACCIO.

Quando ci si riferisce a persone, animali o cose particolarmente piccoli,graziosi, brutti ecc. si usano i nomialterati, i quali si ottengono aggiungendoal nome il suffisso adatto.

-INO/A

____________

____________

____________

____________

____________

-ETTO/A

____________

____________

____________

____________

____________

-UCCIO/A

____________

____________

____________

____________

____________

-ONE/A

____________

____________

____________

____________

____________

-ACCIO/A

____________

____________

____________

____________

____________

alber

-ello, -ino-uccio-one-accio

DIMINUTIVO

VEZZEGGIATIVO

ACCRESCITIVO

DISPREGIATIVO

1. Inserisci i seguenti nomi nelle caselle adatte.

maglietta • casina • stregaccia • topino • cosuccia • donnone • tempaccio •nuvolone • vasetto • sgabellino • cavalluccio • boccuccia • tavolino •

libretto • omone • omino • omaccio • ometto

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morfologia

34

I FALSI ALTERATI

1. Segna con una X la definizione giusta.

O.A. – Riconoscere i falsi alterati.

I falsi alterati sono nomi che, pur terminando in -ino, -one, -uccio…,sono nomi primitivi e, quindi, non alterati.

BOTTONE

BANCHETTO

LIMONE

MATTONE

FOCACCIA

TORRONE

grossa botte

pranzo importante

frutto aspro

matto molto grosso

pane di forma largae schiacciata

torre grossa e alta

piccolo disco che serve ad allacciare gli abiti

piccolo banco

grossa lima

materiale per costruzioni

foca brutta e cattiva

dolce fatto con miele e mandorle

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morfologia

35

I NOMI COMPOSTI

O.A. – Riconoscere e formare i nomi composti.

I nomi composti sononomi formati da dueparole.

BILLY, CHIAMA LO SPAZZACAMINO.

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

2. Forma i nomi composti, collegando le parole di sinistra con quelle di destra.

1. Scrivi i nomi composti relativi ai seguenti disegni.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

ferro

piano

appendi marcia auto lavaggio forte piede

bianco salva

gratta banco spino abiti cielo

via gente nota

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morfologia

36

I NOMI COLLETTIVI

O.A. – Rriconoscere i nomi collettivi.

QUELLA PECORA SI STA ALLONTANANDO. BILLY, RIPORTALA NEL GREGGE.

La flotta è un insieme di

_________________

Il gregge è un insieme di

_________________

La biblioteca è un insieme di

_________________

L’arcipelago è un insieme di

_________________

La scolaresca è un insieme di ________________

La pinacoteca è un insieme di ________________

La costellazione è un insieme di ________________

L’orchestra è un insieme di

________________

I nomi collettivi sono nomiche indicano un insiemedi persone, animali, cose.

2. Scrivi il nome collettivo adatto.

• Un insieme di oggetti d’argento: ________________________

• L’insieme dei soldati di uno Stato: ______________________

• Un insieme di mucche: ________________________________

• Un insieme di insetti: __________________________________

1. Scrivi l’insieme indicato dai nomi collettivi.

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morfologia

37

I NOMI CONCRETI E I NOMI ASTRATTI

O.A. – Riconoscere i nomi concreti e i nomi astratti.

NOMI CONCRETI NOMI ASTRATTI

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

________________________________________________

Un nome si dice concretose indica persona, animale o cosache è possibile percepirecon gli organi di senso.

Un nome si dice astrattoquando indica qualcosache non è percepibilematerialmente.

scienziato

compagno

studioso

amico

insegnante

amicizia

scienza

studio

insegnamento

compagnia

2. Collega il nome concreto al nome astratto corrispondente.

martello • tristezza • ragazza • paura • amicizia • statua •tazzina • sonno • simpatia • tonno • carta • pace •

impazienza • piede • bugia • libraio

1. Completa la tabella inserendo i seguenti nomi.

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morfologia

38

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI

O.A. – Riconoscere la funzione degli articoli determinativi.

IL CALCIO, LO SCI E LA PALLACANESTRO SONOGLI SPORT CHE PREFERISCO.

Gli articoli determinativi indicano con precisione quella persona,quell’ani male, quella cosa.Gli articoli determinativi sono: IL, LO, LA,I, GLI, LE. Se la parola che li segue iniziacon una vocale, si usa L’.

3. Completa con IL, LO, LA oppure L’.

• ___ orologio del campanile non segna ___ ora esatta.

• ___ Fata Turchina diede ___ medicina a Pinocchio.

• ___ strumento musicale preferito da Tommaso è ___ pianoforte.

2. Completa con IL oppure LO.

• ___ stagno si trova in fondo al campo dove c’è ___ pero.

• In questa fiaba ___ personaggio più simpatico è ___ gnomo mattacchione.

• Sei certo che ___ pesce più pericoloso sia ___ squalo?

1. Completa con l’articolo determinativo adatto.

____ autostrada ____ psicologo ____ occhi ____ materasso

____ cartella ____ bretelle ____ cantanti ____ xilofono

____ taxi ____ stagione ____ stormo ____ italiano

____ strada ____ stregone ____ maghi ____ gnomi

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morfologia

39

GLI ARTICOLI INDETERMINATIVI

O.A. – Riconoscere la funzione degli articoli indeterminativi.

UN GIORNO ANCH’IO SCEGLIERÒUNO SPORT ADATTO A ME !

Gli articoli indeterminativi non indicano con precisione il nome cui si riferiscono.Gli articoli indeterminativi sono: UN, UNO, UNA. Se la parola che li segue è di generefemminile e inizia con una vocale, si usa UN’.

3. Completa con UNO oppure UN.

• La maestra ci ha portati a vedere ___ spettacolo teatrale.

• Dietro la casa del nonno c’è ___ orto ben curato.

• Per il mio compleanno mi hanno regalato ___ orologio e ___ zaino.

2. Completa con UN oppure UN’.

• ___ elefante faceva il bagno in ___ ansa del fiume.

• ___ aquila ha catturato ___ capretto che pascolava nella valle.

• ___ orso affamato cercava di afferrare ___ salmone nel fiume.

• In ___ documentario sui fondali marini ho visto ___ alga coloratissima.

1. Completa con l’articolo indeterminativo adatto.

___ amica ___ scatola ___ treno ___ stuzzicadenti

___ amico ___ lampadario ___ stivale ___ festa

___ armadio ___ isola ___ pentola ___ aiuola

___ isolotto ___ scarpone ___ elicottero ___ gnomo

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morfologia

40

LE PREPOSIZIONI

O.A. – Conoscere la funzione delle preposizioni.

DOVE HAI PRESO LE CILIEGIE CHE HAI

NEL CESTINO?

LE HO COLTE SULCILIEGIO DI POLDO.

Le preposizionisi usano per legare tra loro le parole di una frase.Le preposizioni semplici sono:

DI, A, DA, IN, CON,SU, PER, TRA, FRA.Le preposizioni articolate sono formate dalla

preposizione semplicepiù l’articolo.

2. Scrivi due frasi che contengano SU e PER.

• __________________________________________________

• __________________________________________________

1.Completa con la preposizione semplice adatta.

• Il proprietario dell’hotel ha acquistato alcune poltroncine _____ vimini per il giardino.

• Sono stanco e me ne torno _____ casa.

• La settimana scorsa mio fratello ha comperato unaracchetta _____ tennis.

• La mamma ha portato _____ cantina i giocattoli vecchi.

• Ho giocato sulla spiaggia _____ la paletta e le formine.

• Presto gli astronauti sbarcheranno _____ Marte.

• Il papà ha usato il trapano ____ montare i mobiletti del bagno.

• _____ un mese festeggeremo il primo compleanno del miofratellino.

• Lo scoiattolino spaventato si è nascosto _____ le foglie della quercia.

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QUESTA È UNA SCIARPA CALDA, MORBIDA

E COLORATA.

morfologia

41

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

O.A. – Riconoscere la funzione dell’aggettivo qualificativo.

2. Per ciascun nome, scrivi un aggettivo qualificativo.

PAVIMENTO _______________________ CIELO _______________________________

ARROSTO _________________________ PARCHEGGIO ________________________

CAMICETTA _______________________ LAMPADINA __________________________

Mirtilla la perfida

Mirtilla era una vecchia strega brutta e cattiva che abitava in una caverna umida e fredda ai margini di una spaventosa foresta.Durante il giorno dormiva russando rumorosamente, ma di notte si metteva davantia un enorme pentolone nel suo laboratorio misterioso e preparava i suoi pericolosiintrugli magici che sperimentava sui poveri abitanti del vicino villaggio. Mirtilla aveva un temibile nemico: il mago Cirillo. Questo era un mago forte e potente;anche lui era in grado di preparare pozioni magiche, ma, a differenza di Mirtilla, nonaveva intenzioni cattive e desiderava più di ogni altra cosa fermare la vecchia mege-ra e liberare il villaggio dai suoi perfidi incantesimi.Cirillo allora pensò di allearsi con il buon drago Sgrunt il quale, pur avendo un cuoretenero e gentile, spaventava tutti e non riusciva mai a farsi un amico.Cirillo e Sgrunt con la magia e con il fuoco distrussero il famigerato laboratorio diMirtilla e le impedirono per sempre di compiere altre cattiverie.

1. Sottolinea gli aggettivi qualificativi.

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folte • impetuoso • umide • primitivi • vastegiganteschi • noiosa • freddi • buie

morfologia

42

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

O.A. – Riconoscere la funzione dell’aggettivo qualificativo.

FINALMENTE SIAMO IN MONTAGNA, CON TANTA

NEVE BIANCA, FREDDAE SOFFICE.

1. Per ciascuna coppia di aggettivi, scrivi un nome adatto.

• Giallo e caldo: __________________________

• Profumato e appetitoso: ________________

• Simpatico e affettuoso: _________________

• Veloce e sportiva: _______________________

• Peloso e feroce: ________________________

• Limpido e azzurro: ______________________

• Il vento ________________ sradicò l’albero del giardino.

• Gli animali che vivono in luoghi ________________ sono dotati di ________________ pellicce.

• Gli uomini ________________ spesso vivevano in ________________ e ________________caverne.

• Milioni di anni fa, nelle ________________ praterie, vivevano animali ________________.

• La ________________ zanzara ronzava sopra la mia testa.

2. Completa le frasi con i seguenti aggettivi qualificativi.

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morfologia

43

GLI AGGETTIVI POSSESSIVI

O.A. – Riconoscere la funzione dell’aggettivo possessivo.

Gli aggettivi possessivi accompagnanosempre il nome indicando a chi appartieneuna cosa, un animale o una persona.Essi sono: MIO, TUO, SUO, NOSTRO,VOSTRO, LORO, PROPRIO, ALTRUI.

LO ZAINO È MIO,MENTRE LA VALIGIA

È TUA.

2. Scrivi una frase con ciascuno dei seguenti aggettivi possessivi.

TUOI • MIA • NOSTRE

• _____________________________________________________________________

• _____________________________________________________________________

• _____________________________________________________________________

1. Completa le frasi con gli aggettivi possessivi adatti.

• Ho dimenticato a casa i ____ pennarelli: mi presteresti le ____ matite colorate?

• Quando il tempo è bello, noi trascorriamo la ricreazione nel giardino della _______ scuola.

• Franco e Paola ci hanno mostrato il _______ cagnolino appena nato.

• Siete proprio antipatici: non vi fate mai i fatti _______ !

• Federica e la _______ amica Giulia ci hanno chiesto di andare a fare una____________________________passeggiata insieme.

• La leonessa osserva attentamente i _______ piccoli mentre giocano nella savana.

• Ognuno metta in ordine le _______ cose!

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morfologia

44

GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI

O.A. – Riconoscere la funzione dell’aggettivo dimostrativo.

Gli aggettivi dimostrativiaccompagnano il nomeindicandone la posizionenello spazio e nel temporispetto a chi parla.Essi sono: QUESTO(vicino a chi parla),CODESTO (vicino a chi ascolta), QUEL,QUELLO (lontano da chiparla e da chi ascolta).

QUESTA BICICLETTA È MIA, MENTRE QUELLAMOTO LAGGIÙ È DI MIO

CUGINO ALFONSO.

1. Completa le frasi con gli aggettivi dimostrativiadatti.

• Prendi ________ libro che è sul tavolo vicino a me.

• Riesci a vedere ________ aereo lassù nel cielo?

• Mostrami ________ penna che è accanto a te.

• Se vieni qui da me ti faccio assaggiare ________ biscotti appena sfornati.

• Ti ricordi ________ cagnolino che avevamo trovato inmontagna l’estate scorsa? Guarda come è cresciuto!

• ________ sera andrò al cinema con i miei genitori.

2. Scrivi una frase per ciascuno dei seguenti aggettivi dimostrativi.

QUEI • QUESTO • QUELLE

• _________________________________________________________________________

• _________________________________________________________________________

• _________________________________________________________________________

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morfologia

45

I CONTRARI

O.A. – Riconoscere gli aggettivi di significato contrario.

OGGI È UNA BRUTTA GIORNATA.

SPERIAMO CHEDOMANI CI SIA UNABELLA GIORNATA.

2. In ciascuna frase sostituisci l’aggettivo evidenziato con un altro di significato contrario.

• Mia zia ha un cane fifone.

______________________________________________________________________

• In quel ristorante ho mangiato degli spaghetti molto gustosi.

______________________________________________________________________

• Sono andato al cinema con Gustavo e abbiamo visto un film noioso.

______________________________________________________________________

• Questa verdura è troppo insipida.

______________________________________________________________________

AVARO _______________________ ALLEGRO ___________________

SERENO ______________________ VICINO ______________________

AGGIUSTATO __________________ SVEGLIO ____________________

TRASPARENTE ________________ COTTO _____________________

PRESENTE ____________________ PULITO _____________________

PROFUMATO __________________ SOLIDO _____________________

ANTIPATICO ___________________ LENTO ______________________

1. Forma il contrario dei seguenti aggettivi.

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morfologia

46

I PRONOMI PERSONALI

1. Cerchia i pronomi personali.

• La sera io non vorrei mai andare a letto.

• Non so se voi potrete andare al lago domani.

• I fiori che tu hai raccolto sono veramente belli.

• Io e Carlo amiamo sciare; il prossimo invernonoi andremo in montagna.

O.A. – Riconoscere i pronomi personali con funzione di soggetto.

I pronomi personali si usano al posto del nome per evitare di ripeterlo.IO, TU, EGLI, ELLA, ESSO,ESSA, NOI, VOI, ESSI, ESSEsono pronomi personalicon funzione di soggetto.

• La maestra ha detto che _____ andremo a teatro la prossima settimana.

• _____ non penso che _____ possa vedere la TV fino a tardi.

• _____ abbiamo studiato la storia di Romolo; _____ fu il primo re di Roma.

• Gli uomini primitivi abitavano nelle caverne. _____ ne dipingevano le pareti.

• _____ leggete troppo poco!

• Marco è proprio sfortunato: _____ si è preso un noiosissimo raffreddore.

2. Completa le frasi con i pronomi personali adatti.

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morfologia

47

IL VERBO

O.A. – Riconoscere la funzione del verbo nella frase.

Il verbo, che prende ancheil nome di predicato, serve a indicare le azioni ed è una parte indispensabiledella frase.

MENTRE TORNAVODA SCUOLA HO INCONTRATOIL NOSTRO AMICO FULL: HA DETTO CHE VERRÀ

QUI DOMANI.

2. Sostituisci alle seguenti espressioni il verbo adatto.

• Dire ciao: ______________________ • Dire bugie: __________________________

• Dire un racconto: _______________ • Andare giù: __________________________

• Andare su: _____________________ • Fare uno sbaglio: _____________________

• Fare un dipinto: ________________ • Dare fuoco: __________________________

• Fare una domanda: _____________ • Fare da mangiare: ____________________

• Fare un invito: __________________ • Fare i conti: _________________________

1. Completa le frasi con i verbi adatti.

• Con le loro agili navi i Fenici ___________________________ in tutto il mar Mediterraneo.

• Gli Egizi ______________________ altissime piramidi.

• In autunno molti uccelli ___________________ verso i paesi più caldi.

• Adesso non ho voglia di leggere questo libro: lo ___________________ domani.

• Ho le mani sporche: ora me le ______________________ .

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morfologia

48

LE TRE CONIUGAZIONI

O.A. – Conoscere l’infinito dei verbi e le desinenze delle coniugazioni.

Quando i verbi sono espressiall’infinito possono avere la desinenza in: -ARE (1ª coniugazione);-ERE (2ª coniugazione);-IRE (3ª coniugazione).

I MIEI PASSATEMPI PREFERITI SONO: GIOCARE,

LEGGERE E DORMIRE.

1ª CONIUG. (-ARE) 2ª CONIUG. (-ERE) 3ª CONIUG. (-IRE)

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

2. Ora sistema i verbi dell’esercizio precedente nella tabella.

1. Completa le frasi sostituendo il verbo all’infinito scritto tra parentesi con il verbo adatto.

• La settimana scorsa noi (andare) _________________________ al Parco della preistoria.

• Io vi ho detto la verità anche se voi non mi (credere) _____________________________ .

• Prendi lo sciroppo: tu (tossire) _________________________ tutto il giorno.

• Tra una settimana sarà il mio compleanno e finalmente (mangiare) __________________la torta con le meringhe.

• Ieri sera, mentre Gianni (raccontare) __________________________ quella barzelletta, Luisa (ridere) __________________ a crepapelle.

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morfologia

49

IL MODO INDICATIVO

O.A. – Conoscere il modo indicativo della prima coniugazione.

TEMPI SEMPLICI

PRESENTE

Io cantoTu ________________________Egli ________________________Noi cantiamoVoi ________________________Essi cantano

IMPERFETTO

Io cantavoTu ________________________Egli cantavaNoi ________________________Voi ________________________Essi ________________________

PASSATO REMOTO

Io _______________________Tu cantastiEgli _______________________Noi _______________________Voi cantasteEssi _______________________

FUTURO SEMPLICE

Io _______________________Tu _______________________Egli canteràNoi _______________________Voi _______________________Essi canteranno

TEMPI COMPOSTI

PASSATO PROSSIMO

Io ho cantatoTu ________________ cantatoEgli ha _____________________Noi abbiamo _______________Voi ________________________Essi ________________________

TRAPASSATO PROSSIMO

Io avevo cantatoTu ________________________Egli aveva cantatoNoi Voi avevate ________________Essi ________________________

TRAPASSATO REMOTO

Io ebbi ___________________Tu avesti___________________Egli ebbe cantatoNoi ________________________Voi aveste _________________Essi ebbero cantato

FUTURO ANTERIORE

Io avrò cantato Tu ________________________Egli ________________________Noi ________________________Voi avrete __________________Essi ________________________

PRIMA CONIUGAZIONE

1. Completa la tabella.

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morfologia

50

IL MODO INDICATIVO

O.A. – Conoscere il modo indicativo della seconda e della terza coniugazione.

PRESENTE

Io vedoTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

IMPERFETTO

Io vedevoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

PASSATOREMOTO

Io vidiTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

FUTURO SEMPLICE Io vedròTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

PASSATOPROSSIMOIo ho vistoTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

TRAPASSATOPROSSIMOIo avevo vistoTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

TRAPASSATO REMOTOIo ebbi vistoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

FUTURO ANTERIOREIo avrò vistoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

PRESENTE

Io offroTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

IMPERFETTO

Io offrivoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

PASSATO REMOTOIo offriiTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

FUTURO SEMPLICEIo offriròTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

PASSATOPROSSIMOIo ho offertoTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

TRAPASSATOPROSSIMOIo avevo offertoTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

TRAPASSATO REMOTO

Io ebbi offertoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

FUTURO ANTERIORE

Io avrò offertoTu ____________Egli ____________Noi ____________Voi ____________Essi ____________

TERZA CONIUGAZIONESECONDA CONIUGAZIONE

1. Completa la tabella.

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morfologia

51

IL VERBO ESSERE E IL VERBO AVERE1. Completa la tabella.

O.A. – Conoscere il modo indicativo dei verbi essere e avere.

PRESENTE

Io sonoTu ______________Egli ______________Noi ______________Voi ______________Essi ______________

IMPERFETTO

Io eroTu _______________Egli _______________Noi _______________Voi _______________Essi _______________

PASSATOREMOTO

Io fuiTu _______________Egli _______________Noi _______________Voi _______________Essi _______________

FUTURO

Io saròTu _______________Egli _______________Noi _______________Voi _______________Essi _______________

PASSATOPROSSIMO

Io sono statoTu _________ statoEgli _________ statoNoi siamo_________Voi siete__________Essi _________ stati

TRAPASSATOPROSSIMO

Io ero statoTu eri ___________Egli _________ statoNoi eravamo ______Voi _________ statiEssi erano _________

TRAPASSATO REMOTO

Io fui statoTu _________ statoEgli _________ statoNoi _________ statiVoi _________ statiEssi _________ stati

FUTURO ANTERIORE

Io sarò statoTu _________ statoEgli _________ statoNoi _________ statiVoi _________ statiEssi _________ stati

PRESENTE

Io hoTu ______________Egli ______________Noi ______________Voi ______________Essi ______________

IMPERFETTO

Io avevoTu ______________Egli ______________Noi ______________Voi ______________Essi ______________

PASSATO REMOTO

Io ebbiTu _______________Egli _______________Noi _______________Voi avesteEssi _______________

FUTURO

Io avròTu _____________Egli _____________Noi _____________Voi _____________Essi _____________

PASSATOPROSSIMO

Io ho avutoTu hai ___________Egli ha____________Noi ________ avutoVoi ________ avutoEssi hanno ________

TRAPASSATOPROSSIMO

Io avevo avutoTu ________ avutoEgli aveva_________Noi ________ avutoVoi avevate _______Essi ________ avuto

TRAPASSATO REMOTO

Io ________ avutoTu ________ avutoEgli ________ avutoNoi ________ avutoVoi ________ avutoEssi ________ avuto

FUTURO ANTERIORE

Io avrò avutoTu ________ avutoEgli ________ avutoNoi ________ avutoVoi ________ avutoEssi ________ avuto

ESSERE - MODO INDICATIVOTEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI

AVERE - MODO INDICATIVOTEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI

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morfologia

52

IL VERBO ESSERE E IL VERBO AVERE

O.A. – Distinguere i verbi ESSERE e AVERE dagli ausiliari.

Quando ESSERE e AVERE servono a formare i tempi composti di altri verbi sono ausiliari.

IO SONO

UN GRANDE CANGURO !

IO HO PENSATO CHE TU SEI TUTTO MATTO !

2. Cerchia solo gli ausiliari ESSERE e AVERE.

• La neve caduta questa notte ha ricoperto le cime delle montagne.

• Al Parco-zoo è nato un leoncino.

• Se ieri non fossimo stati troppo stanchi, saremmovenuti a cena a casa vostra.

• Sul pullman ho cantato per tutto il viaggio.

• Hai la febbre alta: prendi questa medicina.

• Siete arrivati appena in tempo: siamo tutti pronti per uscire.

1. Cerchia ESSERE e AVERE quando non sono ausiliari.

• Quando ero sulla montagna vedevo un panorama stupendo.

• Avevo sentito uno strano rumore e avevo tanta paura.

• Sei proprio bravo a giocare a pallone!

• Hai visto quel film di pirati? Era davvero emozionante!

• Sei in ottima forma: hai un magnifico aspetto.

• Quando sarà inverno quelle montagne saranno coperte di neve.

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morfologia

53

L’AVVERBIO

O.A. – Riconoscere la funzione dell’avverbio nella frase.

PER FAVORE BILLY, CAMMINA LENTAMENTE.

NON CREDEVO DI CAMMINARE VELOCEMENTE.

Gli avverbi servono a specificare meglioil significato del verbo cui si accompagnano. Non hanno né il maschilené il femminile; né il singolare né il plurale.

CORRERE __________________________ _____________________________

MANGIARE __________________________ _____________________________

GUARDARE __________________________ _____________________________

PARLARE __________________________ _____________________________

2. Per ciascun verbo, scrivi due avverbi adatti.

• Il neonato dormiva ________________ nella piccola culla.

• Appena iniziò a piovere, la gente si mise a camminare ________________ .

• La nonna abita ________________, ma vado ______________ a trovarla.

• Francesco aveva una gran fame e quando ebbe tra le mani il paninolo mangiò ________________ .

• Mi sono dimenticato di andare in farmacia; ci andrò ________________ .

• _________ credo alle tue parole, tu menti ________________ !

1. Completa le frasi con uno dei seguenti avverbi.

frettolosamente • lontano • domani • dolcemente •non • spesso • sempre • avidamente

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sintassi

54

LA FRASE

O.A. – Riconoscere l’ordine logico all’interno di una frase.

CUCCIA DORME NELLA FULL SUA.

La frase esprime un messaggio che abbiaun senso compiuto.In ogni frase ci devonoessere il soggettoe il predicato.

BILLY, SE NON METTI IN ORDINE LE PAROLEDELLA TUA FRASE NONSI CAPISCE NULLA!

2. Cerchia la parola che non c’entra.

• Nel museo archeologico astronomico ho visto gli utensili usati dagli uomini primitivi.

• Nel laghetto artificiale venivano allevate coltivate le trote.

• Ieri sera poltrona ho visto un bellissimo film alla televisione.

1. Dai un ordine logico alle parole per formare frasi sensate.

coprono Le montagna cima della nuvole la

_____________________________________________________________________________

a giocano Michele nel Antonella e nascondino giardino

_____________________________________________________________________________

scorsa ha vinto partita la Domenica squadra mia preferita la

_____________________________________________________________________________

sono partiti Gli per avventura astronauti nuova una spaziale

_____________________________________________________________________________

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IO PENSIAMO CHE GIAI SIANASCOSTI SULL’ALBERO.

BILLY, MA QUANTI ERRORI NELLA TUA FRASE !

sintassi

55

LA FRASE

O.A. – Riconoscere incongruenze all’interno della frase.

2. Completa le frasi.

• Sono andata ______ parrucchiere a ___________ i capelli.

• Il gatto ____ Nicoletta ______ dormendo vicino ____ caminetto.

• Luca era arrabbiato ___________ aveva perso ____ partita.

• La Terra ____ un pianeta che gira _____________ al Sole.

• Il fiume che entra ______ lago è ______ immissario.

1. Riscrivi le frasi correggendo gli errori.

• Ho preso in prestito questi libro dalla biblioteca del scuola.

_____________________________________________________________________________

• Non puoi uscire con i tuoi amico, abbiamo molta tosse.

_____________________________________________________________________________

• Hänsel e Gretel voleva mangiare il dolci della casette della strega.

_____________________________________________________________________________

• Atene e Sparta erano la più importanti città del Grecia antica.

_____________________________________________________________________________

• Le città di Pompei e Ercolano fu sommerse dalle lava dei vulcano Vesuvio.

_____________________________________________________________________________

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sintassi

56

LA FRASE MINIMA

O.A. – Riconoscere la frase minima.

La frase minima è formatasolo dai sintagmi essenziali:il soggetto e il predicato.

2. Per ciascun disegno, scrivi una frase minima.

1. Sottolinea in rosso la frase minima.

• Ieri Giovanni ha comperato un nuovo paio di pattini.

• Dall’alto, l’aquila avvistò un piccolo capretto.

• Le trote nuotavano nelle fresche acque del laghetto.

• Nel silenzio della notte, Gaia udì un rumore sospetto.

• Al circo il pagliaccio suonava il tamburo.

• Di pomeriggio Annalisa gioca da sola con le sue bambole.

• La mamma, la domenica, cucina ottimi pranzetti.

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sintassi

57

IL SOGGETTO

O.A. – Riconoscere il soggetto di una frase.

IL GAMBERO CAMMINA ALL’INDIETRO. IN QUELLA VASCA

IO HO VISTO UN GROSSO SQUALO.

______________ ______________ ______________ corre veloce

______________ ______________ ______________ scrivono

2. Completa inserendo soggetti diversi.

1. Inserisci il soggetto scegliendolo tra i seguenti.

la zia • Romolo • l’orso • i nonni • le foglie • l’acqua

• In autunno __________ diventano gialle.

• __________ fu il primo re di Roma.

• Durante l’inverno __________ va in letargo.

• __________ di Marinella andò a Parigi in aereo.

• __________ dei laghi e dei fiumi non è salata.

• Sabato prossimo __________ verranno a pranzo a casa nostra.

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sintassi

58

IL SOGGETTO SOTTINTESO

O.A. – Riconoscere il soggetto sottinteso.

(TU) VIENI CON ME ?(IO) STO CUCINANDO, ( IO) NON POSSO.

A volte non è necessario esprimere il soggetto,perché lo si individua dal contesto: in questocaso, il soggetto è sottinteso.

2. Quando è possibile, togli il soggetto e riscrivi la frase.

• Tu non hai voluto metterti la giacca pesante e adesso tu hai freddo.

_____________________________________________________________________________

• Io sono stanco di ripetere sempre le stesse cose.

_____________________________________________________________________________

• Ogni mattina il sole sorge e ogni sera il sole tramonta.

_____________________________________________________________________________

1. Inserisci i soggetti sottintesi.

• ( ____ ) non sono riuscito a leggere tutto il libro: ( ____ ) lo finirò domani.

• ( ____ ) mi hai telefonato, ma ( ____ ) non ti ho potuto rispondere perché ( ____ ) stavo facendo la doccia.

• ( ____ ) ci siamo divertiti moltissimo quando ( ____ ) siamo andati in piscina.

• La mamma ha sgridato Luca perché ( ____ ) non aveva studiato la lezione di storia.

• ( ____ ) vi ricordate quando ( ____ ) abbiamo fatto quello scherzo ad Andrea?

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sintassi

59

IL PREDICATO

O.A. – Riconoscere il predicato verbale e il predicato nominale.

TOMMY, HO VISTO UN FANTASMA ORRIBILE ! SEI PROPRIO

TUTTO MATTO !

Il predicato esprime un’azione o un modo di essere del soggetto. È verbale quandoindica l’azione compiuta dal soggetto; è nominale quando indica un modo di essere delsoggetto ed è formato dal verbo ESSERE seguito da un nome o da un aggettivo.

2. Collega ciascun soggetto al predicato nominale adatto.

Il forno è noiosa L’ascensore è d’oro

La valigia è caldo L’orologio è fragile

La torta è acceso Il pagliaccio è guasto

La lezione è pesante Il cuscino è feroce

Il libro è gustosa Il vetro è morbido

Il camino è interessante Lo squalo è divertente

1. Collega ciascun soggetto al predicato verbale adatto.

Il telefono cucina La sarta barrisce

La rana soffia Il cavallo fischia

Il cuoco striscia Il capostazione recita

Il vento squilla L’attore cuce

Il chirurgo gracida L’elefante splende

Il serpente opera Il sole galoppa

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2. Collega il soggetto disegnato al predicato adatto, poi scrivi la frase.

navigavolavoliamo

____________________________________________________________________________

sono appassitiè sbocciatosono utili

____________________________________________________________________________

è un rettilenuotaè un insetto

____________________________________________________________________________

dormonoè ammalatosogna

____________________________________________________________________________

sintassi

60

IL PREDICATO1. Per ciascuno dei seguenti soggetti, scrivi un predicato.

Il cane ____________________________ Pinocchio ____________________________

La portinaia _______________________ Il fotografo ___________________________

Tonino ____________________________ Il negoziante __________________________

I pesci ____________________________ I bambini _____________________________

Le castagne _______________________ Il libro _______________________________

O.A. – Individuare il predicato adatto al soggetto.

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1. Completa con le espansioni adatte e trascrivi le frasi.

dove? _________________ ______________________________

Io vado con chi? _________________ ______________________________

quando? _________________ ______________________________

che cosa? _________________ ______________________________Elena

a chi? _________________ ______________________________ha regalato

quando? _________________ ______________________________

chi? _________________ ______________________________Il nonno

dove? _________________ ______________________________ha incontrato

quando? _________________ ______________________________

sintassi

61

LE ESPANSIONI

O.A. – Riconoscere le espansioni della frase.

ADESSO IO VADO IN PALESTRACON POLDO.

Le espansioni servono adarricchire con altre infor-mazioni l’enunciato minimo.

che cosa? un filmdove? alla televisione

Anna vedequando? adesso con chi? con suo fratello

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sintassi

62

L’ESPANSIONE DIRETTA

O.A. – Riconoscere l’espansione diretta.

IO CONTROLLO GLI ORARI, TU CHIUDI

LA VALIGIA.

L’espansione diretta rispondealle domande chi? che cosa? enon è introdotta da nessuna preposizione.

Il musicista suona con l’orchestra il pianoforte.

Nadia scrive una lettera ai nonni.

Tu mangi un panino al ristorante.

La mamma lava con la lavatrice la biancheria.

La maestra insegna agli alunni la grammatica.

La signora Rita spolvera con lo straccio la credenza.

Il cane ha visto (chi?) __________________________________________

(che cosa?) ____________________________________

Silvia ha urtato (chi?) __________________________________________

(che cosa?) ____________________________________

Marco ha trovato (chi?) __________________________________________

(che cosa?) ____________________________________

2. Segna con una X solo l’espansione diretta.

1. Completa con le espansioni dirette adatte.

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sintassi

63

LE ESPANSIONI INDIRETTE

O.A. – Riconoscere le espansioni indirette.

NOI STIAMO ANDANDO AL MARE CON IL TRENO ASSIEME AI NOSTRI AMICI POLDO E BETTA.

Le espansioni indirette rispondono alle domande a chi? a che cosa? quando? dove? con chi? con che cosa? per chi? per che cosa? e sono introdotte quasi sempre da preposizioni.

2. Per ciascuna espansione, scrivi la domanda cui risponde, come nell’esempio.

• In autunno (quando?) andremo in gita a Roma (dove?).

• I nobili Romani andavano tutti i giorni ( ________?) alle Terme ( _________?).

• Mia sorella ha litigato con la sua amica ( ________?) a scuola ( ________?).

• L’altro ieri ( ________?) Piero ha dato un pugno a Luigi ( ________?)

• Per il mio compleanno ( ________?) i miei amici mi hanno riempito di regali( ________?).

1. Completa le frasi con una espansione indiretta.

• I bambini giocano in cortile _____________________________________________________

• _______________________________ con la mamma mi compererò un cappotto nuovo.

• Più tardi telefonerò ___________________________________________________________

• Il mio gatto dorme ____________________________________________________________

• Oggi pomeriggio andrò al parco ________________________________________________

• _____________________________________ al mare non mi sono divertito come al solito.

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sintassi

64

IL GRUPPO NOMINALE E VERBALE

O.A. – Riconoscere il gruppo nominale e il gruppo verbale.

LA PALLA DI POLDO È ROTOLATA NEL FOSSO.

Il gruppo nominale è formato dal soggetto e dalle sue espansioni.

Il gruppo verbale è formato dal predicato e dalle sue espansioni.

2. Sottolinea in rosso il gruppo nominale, in blu quello verbale.

• L’isoletta di fronte è raggiungibile a nuoto.

• Il mostro di Lock Ness è un’invenzione.

• La città di Roma è la capitale d’Italia.

• I fiori nella serra sono sbocciati a dicembre.

• L’orologio a pendolo è stato spostato in salotto.

• Il nonno di Gabriella gioca a carte con gli amici.

è caduta dalla cattedra

ha le maniche corte

allatta i suoi cuccioli

è andata a Napoli

sono coperte dalla neve

ha un alone intorno

1. Collega ciascun gruppo nominale al gruppo verbale corrispondente.

La nonna di Elvira

Le cime delle montagne

Il vestito della mia amica

La luna d’agosto

La biro della maestra

La gatta dei vicini