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Gestione pubblica dell’emergenza in Italia Ing. Michele MAZZARO Ing. Michele MAZZARO Corpo Nazionale dei Vigili Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Fuoco Comandante provinciale dei vigili Comandante provinciale dei vigili del Fuoco di Vercelli del Fuoco di Vercelli

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www.fukushimaaccident.net Michele Mazzaro: "Gestione pubblica dell’emergenza in Italia" L'incidente avvenuto alla centrale nucleare di FUKUSHIMA, in Giappone, l'11 Marzo 2011, a differenza degli incidenti di Three Mile Island e di Chernobyl, ha scatenato un acceso dibattito sull'accettabilità pubblica dell'energia nucleare, anche in Paesi che sono stati storicamente fra i maggiori promotori di questa tecnologia. Le ansie generate dai rilasci di radioattività nell'ambiente e dalla presenza di contaminazione negli alimenti, così come l'esito dell'incidente stesso, che sembrò -per diverse settimane- non dovesse risolversi mai positivamente, sono state amplificate dai mezzi di comunicazione di massa, oscurando perfino le enormi conseguenze umane e sociali del terremoto e dello tsunami. La popolazione, e non solo quella giapponese, si è interrogata sui rischi dell'esposizione alle radiazioni, indirizzando alla comunità scientifica la propria legittima preoccupazione sui pericoli reali e sui rischi, e pretendendo dai tecnici e dagli scienziati risposte chiare e comprensibili, anche in merito alle possibili conseguenze sulle future generazioni. Ma qual è stata l'entità del rilascio di radiazioni dalla centrale nucleare di FUKUSHIMA? quale è stata l'estensione della contaminazione terrestre e marina? che impatto sulla popolazione hanno avuto le restrizioni alimentari imposte dal Governo Giapponese? quali sono le dosi ricevute dagli Operatori della centrale e dalla popolazione circostante? quali le conseguenze sanitarie osservate ed ipotizzabili? e quali sono le lezioni principali che la comunità internazionale di Radioprotezione ha tratto da questo evento, per aiutare a sviluppare una percezione del rischio sempre più vicina alle legittime aspettative della popolazione? Per rispondere a queste e ad altre domande, le quattro Associazioni italiane che si occupano di protezione dalle radiazioni, l'Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), l'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica (AIRM), l’Associazione Italiana di Radioprotezione (AIRP) e l'Associazione Nazionale Professionale Esperti Qualificati nella sorveglianza fisica di radioprotezione (ANPEQ) hanno organizzato un convegno, che avrà luogo il 14 settembre 2012 alla Villa Napoleonica nel Centro Congressi delle Ville PONTI, a Varese. L'obbiettivo del Convegno, la cui partecipazione è aperta anche ai non addetti ai lavori (www.fukushimaaccident.net) è di trattare gli aspetti radioprotezionistici dell'incidente, indicando anche una linea per possibili futuri sviluppi del sistema della Radioprotezione, che si rendono necessari anche nei Paesi -come l'Italia- che non utilizzano più l'energia nucleare, ma che fanno tuttora vasto uso di sostanze radioattive per la medicina, l'industria e la ricerca.

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Gestione pubblica dell’emergenza in Italia

Ing. Michele MAZZAROIng. Michele MAZZAROCorpo Nazionale dei Vigili del FuocoCorpo Nazionale dei Vigili del FuocoComandante provinciale dei vigili del Fuoco di Comandante provinciale dei vigili del Fuoco di VercelliVercelli

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Con la Legge 24.2.1992 n. 225 il Con la Legge 24.2.1992 n. 225 il Corpo Nazionale dei Vigili del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diviene componente Fuoco diviene componente

fondamentale della Protezione fondamentale della Protezione Civile, della quale fanno parte Civile, della quale fanno parte

anche le Forze armate, le Forze di anche le Forze armate, le Forze di polizia, il Corpo forestale dello polizia, il Corpo forestale dello

Stato, la Croce Rossa italiana, le Stato, la Croce Rossa italiana, le Organizzazioni di volontariato Organizzazioni di volontariato

ecc. ecc.

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Legge 13 maggio 1961, n. 469

Art. 1. Sono attribuiti al Ministero dell’Interno:

a) i servizi di prevenzione ed estinzione degli incendi e, in genere, i servizi tecnici per la tutela della incolumità delle persone e la preservazione dei beni, anche dai pericoli derivanti dall'impiego dell'energia nucleare;

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D Lgs. 8 marzo 2006 n.139

Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai

compiti del C.N.VV.F.

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Art. 24Interventi di soccorso pubblico

Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei l'incolumità delle persone e l'integrità dei

beni, assicura gli interventi tecnici beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito caratterizzati dal requisito

dell'immediatezza della prestazione, per i dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità quali siano richieste professionalità

tecniche anche ad alto contenuto tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse specialistico ed idonee risorse

strumentali, ed al medesimo fine effettua strumentali, ed al medesimo fine effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello studi ed esami sperimentali e tecnici nello

specifico settore.specifico settore.

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Interventi di soccorso pubblico

s) l'opera tecnica di soccorso in occasione di incendi, di incontrollati rilasci di energia, di improvviso o minacciante crollo strutturale, di frane, di piene, di alluvioni o di altra pubblica calamità;

t) l'opera tecnica di contrasto dei t) l'opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall'impiego rischi derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall’uso di dell'energia nucleare e dall’uso di sostanze batteriologiche, chimiche sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.e radiologiche.

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Difesa civileu) fronteggia, anche in relazione alla

situazione internazionale, mediante presidi sul territorio, i rischi non convenzionali derivanti da eventuali atti criminosi compiuti in danno di persone o beni, con l'uso di armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche;

w) concorre alla predisposizione dei piani nazionali e territoriali di difesa civile;

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Organizzazione della risposta del CNVVF

alle emergenze chimiche, biologiche,

nucleari e radiologiche

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Problematiche generali

d iff usione sul t er r it or io spec ializ z az ione

esigenz e in cont r ast o

event i numer osi e semplic i r ar i event i complessi

osser vaz ione della r ealt à

competenze di base diffuse

competenze specialistiche

a livello regionale

competenze intermedie

a livello provinciale

la risposta ...la risposta ...livelli differenziatilivelli differenziati

di competenzadi competenza

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1. Squadra Base

3 livelli di competenza

2. Esperto provinciale

3. Nucleo risolutivo regionaleopera in forma coordinata con la funzione

“Comandante per l’incidente”

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Squadre Speciali di intervento nucleare e radiologico Vercelli

Alessandria Varese Milano Pavia

GenovaPiacenza Venezia Trieste Ancona

PisaL’Aquila Roma Latina

Caserta Napoli

Taranto Matera

Catanzaro Palermo Catania Sassari

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Compiti Squadre Speciali NR

Soccorso tecnico urgente in emergenze radiologiche e nucleari

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Compiti Squadre Speciali NR

elaborazione di piani di emergenza

ispezioni delle attività/siti

predisposizione di procedure operative

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Compiti Squadre Speciali NR

formazione

controllo e manutenzione

controllo e manutenzione dei siti stazioni di rilevamento

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Progetto Formativo

corso di formazione teorico e pratico, organizzato dall’Area VI della

Direzione Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico

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Mantenimento della capacità operativaD

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SCENARI

Sorgente orfana sul terrenoSorgente orfana in acqua

Incendio deposito sorgenti ospedaleIncidente in galleria

Controllo contaminazione ambienteControllo contaminazione operatore

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Mantenimento della capacità operativaD

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Mantenimento della capacità operativaD

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Progetto

Ma.C.O.R.

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Mantenimento della capacità operativaD

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Progetto

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Mezzi ed apparecchiatureD

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Strumenti ed attrezzature comuni a tutte le Squadre

N/R da caricarsi su autofurgoni

appositamente allestiti.

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Strumenti in dotazioneD

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Strumenti in dotazioneD

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Radioprotezione dei soccorritoriD

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I componenti della Squadra Speciale di intervento Nucleare e

Radiologico, sono considerati ai sensi dell’art. 1 dell’All. VI del D.L.vo

230/95 e s.m.i. “personale delle squadre speciali di intervento” e,

pertanto, sono soggetti ad un controllo sanitario specifico e

preventivo con cadenza temporale semestrale.

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Coordinamento delle squadreD

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oArea Controllo del Rischio Nucleare e

Radiologico programmi di formazione

mantenimento Procedure Operative Standard

interventi di soccorso

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Coordinamento delle squadreD

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orilevamento aereo

sperimentazione e collaudo di strumentazione

studi e ricerche specifiche coordinamento degli esperti qualificati

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Olimpiadi di TorinoD

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Sarezzo 2007D

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Napoli 2008D

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Numero di ritrovamenti e tipologie delle sotanze radioattive nell'attività di monitoraggio

dall'8 giugno 2008 al 28 febraio 2010

Iodio 131

Tecnezio 99 m

Samario 153

figli del Torio 232 ePotassio 40Indio 111

Sost. incognite lamiereautocarriRenio 186

sostanze

totale 160 ritrovamenti

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Lumezzane (BS) - 2008D

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Emergenza pellets 2009D

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Monitoraggio aereo Calabria - 2009D

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Analisi campioni sedimento marino Vibo Valentia- 2009

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Sonda per ROVD

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Sonda per ROVD

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Emergenza Giappone 2011D

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oIl Governo italiano ha ritenuto di inviare tecnici ed operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco esperti nell’ambito del rischio nucleare e radiologico all’interno di una delegazione composta anche da:1.Dipartimento della Protezione Civile,2.Istituto Superiore per la Protezione e e la Ricerca Ambientale - ISPRA,3.Ministero della Salute. L’obiettivo è stato quello di garantire un qualificato supporto al personale dell’Ambasciata italiana a Tokyo.Il team VV.F. è stato coordinato dagli Esperti qualificati del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile,.

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ATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTA1.effettuazione di misure radiometriche (radiazioni gamma e contaminazione alfa e beta in aria e superficiale);2.attività di informazione ai connazionali, anche mediante un numero telefonico dedicato, in relazione alla situazione del rischio radiologico in Giappone;3.analisi critica dei dati di misure radiometriche, anche su alimenti di origine animale e non e sull’acqua, pubblicati dalle principali agenzie internazionali e nazionali nipponiche (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica - IAEA, Organizzazione Mondiale della Sanità - WHO, Ministero dell’educazione -MEXT, Autorità di sicurezza nucleare giapponese - NISA, ecc.);4.collaborazione alla redazione di un apposito vademecum riportante le principali informazioni sul rischio radiologico destinato al personale dell’Ambasciata ed ai connazionali in Giappone.

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ATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTA

Le misure sono state effettuate in diversi punti del comprensorio dell’Ambasciata a Tokyo ed in diverse ore della giornata, anche per valutare eventuali fluttuazioni del fondo di radioattività naturale.Sono state effettuate anche misure ambientali in alcuni quartieri di Tokyo limitrofi all’Ambasciata italiana (quartieri di Meji Jingu, Akasaka, Meguro, Setagaya) caratterizzati da una forte presenza di connazionali ed in prefetture più vicine a Fukushima (Tochigi, Ibaraki). I valori misurati sono risultati radiologicamente non significativi ed in linea con quelli comunicati dalle principali agenzie nazionali ed internazionali.

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ATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTA

Sono state anche eseguite operazioni di monitoraggio e decontaminazione sui connazionali che ne hanno fatto richiesta. Nel comprensorio dell’Ambasciata è stato individuato un apposito percorso per il controllo della contaminazione ed è stata allestita una linea per la decontaminazione radiologica utilizzando strumentazione per il monitoraggio della contaminazione radioattiva ed adottando procedure per consentire l’eliminazione della stessa.

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1 80 keV I-1312 228 keV Te-1323 284 keV I-1314 340 keV Cs-1345 Pb-214 6 364 keV I-1317 522 keV I-1328 563 keV Cs-134

568 keV Cs-1349 604 keV Cs-13410 630 keV I-13211 636 keV I-131

12 661 keV Cs-13713 667 keV I-13214 721 keV I-13115 772 keV I-13216 795 keV Cs-13417 812 keV I-13218 818 keV Cs-13619 954 keV I-13220 1048 keV Cs-13421 1167 keV Cs-13422 Bi-21423 1365 keV Cs-134

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… e in Italia…..

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PRINCIPALI AZIONI ADOTTATE DAL C.N.VV.F.

1. Misure quotidiane della contaminazione beta totale in aria presso tutti i Comandi provinciali VF

2. Controllo continuo del rateo di dose gamma in aria mediante stazioni della rete nazionale di monitoraggio della radioattività (oltre 1200 punti di misura)

3. Protocolli locali con le ARPA per il monitoraggio dei prodotti importati dal Giappone dopo l’11 marzo 2011

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MINISTERO DELL’INTERNODIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO,

DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

- RETE NAZIONALE DI RILEVAMENTO DELLA RICADUTA RADIOATTIVA -

Mappa delle 1.237 stazioni remote di misura della radioattività distribuite sul territorio nazionale

Legge 8 agosto 1996, n° 421, Legge 8 agosto 1996, n° 421,

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MINISTERO DELL’INTERNODIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO,

DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

- RETE NAZIONALE DI RILEVAMENTO DELLA RICADUTA RADIOATTIVA -

STAZIONE DI TELEMISURA

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di Controllo DC – 75Centro Nazionale

di Controllo DC – 75Centro Operativo

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Centro di ControlloRegionale

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Genova 2010-2011

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