09 maggio 2011_come_mangiano_bambini

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La finalità del Manifesto è diffondere un approccio all’educazione alimentare che restituisca al cibo tutte le sue potenzialità educative e di salute.

L’educazione alimentare è un diritto di tutti i bambini, è un’opportunità di acquisizione di competenze. Significa accompagnare i bambini in un percorso di scoperta e di conoscenza, che farà di loro degli adulti capaci di prendersi cura della

propria salute, diventando consumatori attenti e consapevoli, capaci di godere della convivialità.

L’elemento cardine del Manifesto sembra essere proprio la “convivialità”.

Nella preistoria è noto che gli uomini cacciavano in gruppo e, sempre in gruppo, si consumava il pasto composto dalla preda cacciata. Presso i Greci ed i Romani era consuetudine il banchetto,

che non era altro che un pasto collettivo.

E così, dalla preistoria ad oggi, il pasto resta occasione sociale, possibilità di incontro e condivisione di idee, opinioni, storie personali ed emozioni.

Purtroppo, molto spesso, i più piccoli vengono tenuti fuori da questa possibilità. Le ragioni possono essere molteplici: orari di lavoro dei genitori

Ecco nato il manifesto dei diritti alimentari dei bambini

Il 14 marzo è nato il Manifesto dei diritti alimentari dei bambini, realizzato dall’Associazione Bambini in cucina, in collaborazione con il sito Milanoperibambini.it dal quale è possibile scaricarlo, stamparlo e divulgarlo.

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di Carmela Giordano

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che non consentono la riunione globale della famiglia; tempi diversi (è tipico: «Facciamo mangiare prima i bambini e poi mangiamo noi, in modo da avere più tempo per parlare») che escludono i bambini dalle discussioni; assecondamento dei capricci, che comporta Tv accesa, giocattolini ed altri diversivi che distraggono i bambini dal rifiuto del mangiare, dando la possibilità di imboccarli, a tradimento, senza che gli stessi si accorgano che stanno mangiando.

Recuperare l’abitudine di stare a tavola tutti insieme, “con-dividendo” la giornata è, invece, molto utile proprio a quei bambini che tendono a mangiare

poco e controvoglia. A tavola si può giocare, ma usando la fantasia. La preparazione dei cibi è un’azione piena di fantasia. Permettere al bambino di assistere ed aiutare nella preparazione della cena e dell’apparecchiare la tavola, lo aiuta a comprendere l’importanza del mangiare, l’origine dei cibi, il loro abbinamento, le loro proprietà, gli utensili da usare per dare forme e presentazioni gradevoli all’occhio oltre che al palato.

Il cucinare insieme diventa ulteriore momento di condivisione e motivo di orgoglio per il bambino: «Ho infarinato i pesci per la frittura!». Tale annuncio

inchioderà il bambino a tavola per la curiosità di vedere se a tutti è gradito il suo lavoro.

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