09 - la detrminante formale

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Il Test di RorschachLa determinante F (forma pura){

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Linee guida canoniche- introduzione- interpretazione della determinante di forma pura- la determinante di forma pura e le altre determinanti

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La determinante di pura Forma (F) viene siglata quando, nella risposta, il soggetto usa esclusivamente gli aspetti formali del campo stimolo.

L’uso della parola “forma” nelle verbalizzazioni è il meno frequente; il soggetto ricorre spesso a sinonimi, quali “aspetto”, “sagoma”, “contorno”, “bordo” o è anche più comune che descriva le differenti caratteristiche (sub-componenti) dell’oggetto percepito.

L’assenza di aspetti formali specifici in un oggetto non significa necessariamente assenza di forma. Per esempio, la risposta: “Una nuvola temporalesca” potrebbe includere la sola determinante acromatica come nel caso di “è proprio tutta nera come una nuvola di pioggia” (C’); oppure, il soggetto potrebbe introdurre elementi formali elaborati con sufficiente estensione e tali da determinare l’attribuzione della siglatura di pura Forma: “è tutta irregolare, è più stretta in cima come le nuvole temporalesche”.

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J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 88 - 89

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Con l’eccezione della determinante pari (2), la determinante di pura forma “F” “viaggia sempre da sola”.

Infatti, tutte le altre determinanti contengono in sé l’elemento formale.

In alcune, si valuta l’importanza da attribuire a tale elemento nel processo di risposta (ad esempio, si pensi al continuum C-CF-FC), in altre è semplicemente presente un’esplicito (es., FD) o tacito (es., M-FM-m) riferimento.

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Simbolo Definizione Esempio

F

Questa siglatura è usata da sola per le risposte basate esclusivamente sugli aspetti formali della macchia

Tav. V W: [S] “un pipistrello; queste sono le ali e questo è il corpo”

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerinterpretazione della determinante di pura forma

Le risposte di forma pura sottendono un approccio alla macchia di tipo convenzionale e/o difensivo (la differenza sta nel numero di F per protocollo).

Naturalmente, sarà importante valutare l’adeguatezza percettiva degli oggetti-risposta (i.e., valutandone la qualità formale).

In effetti, un’eccessiva tendenza a “violare” i confini formali del campo stimolo potrebbe indicare l’emersione di materiale proiettivo “disturbante” o la presenza di difficoltà percettivo-cognitive (per deficit funzionali o per compromissione dell’esame di realtà).

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerla determinante di pura forma e le altre determinanti

In linea del tutto teorica, esiste la possibilità di associare la F pura ad altre determinanti. Ciò si verifica per quelle risposte in cui coesistono dei percetti completamente disarticolati (come se il soggetto assemblasse in un’unica verbalizzazione due risposte distinte). Facciamo un esempio.

Tav. III, D1,3 [S]: “Ci sono due persone che raccolgono qualcosa e c’è una farfalla” [E] RSS [S]: “queste sono le due persone (D9) raccolgono qualcosa (D7), non so cosa, che sta in mezzo a loro...e questa e la farfalla ha proprio la forma della farfalla” [E] “senta, mi aiuti a capire...quello che ha detto fa parte di una sola risposta o sono piuttosto due?” [S]: “no, no è una sola riposta, questi sono gli uomini, di profilo, che raccolgono insieme questa cosa qui e questa (indica) è la farfalla”

[D+1,3 Ma.Fo H,Id,A 3.0 COP,GHR]

In un simile caso, appare del tutto evidente l’incapacità del soggetto di mettere in relazione i percetti (uomini e farfalla), nonostante la sollecitazione del clinico. Da qui, la siglatura Ma.F.

Ad ogni modo, si tratta di un’eventualità più che rara.

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