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Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi dell’art. 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Sezione 08.5 Rev. 02/2015 del 09/11/2015 Pagina 1 di 14 VALUTAZIONE DEL RISCHIO ULTRASUONI ________________________________________________________________________________________________ ENEA CR Brindisi – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche Brindisi - S.S. 7 Appia km 706 – 72100 Brindisi Tel. +39 0831 201214 - Fax +39 0831 201215 - e-mail: [email protected] - http: www.brindisi.enea.it Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche BRINDISI Dipartimento SSPT S. S. 7 Appia km 706 72100 Brindisi (BR) DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DURANTE IL LAVORO (ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) Sezione 08.5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO ULTRASUONI

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Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche BRINDISI

Dipartimento SSPT S. S. 7 Appia km 706 72100 Brindisi (BR)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA

E LA SALUTE DURANTE IL LAVORO (ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)

Sezione 08.5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO

ULTRASUONI

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SOMMARIO SOMMARIO ____________________________________________________________ 2 1. Premessa __________________________________________________________ 3 2. Obiettivi e scopo_____________________________________________________ 3 3. Revisione del documento _____________________________________________ 3 4. Caratteristiche dell'insediamento _______________________________________ 3 5. Descrizione dell'attività _______________________________________________ 3 6. Effetti uditivi, extrauditivi e valori limite __________________________________ 4

Effetti extrauditivi ..................................................................................................................................................... 4 Effetti uditivi .............................................................................................................................................................. 4 Valori limite ............................................................................................................................................................... 4

7. Principali sorgenti di ultrasuoni ________________________________________ 4 8. Misure di prevenzione ________________________________________________ 5 9. Valutazione dei rischi _________________________________________________ 5

Saldatore ad ultrasuoni mod. 4123 della Kulickeand Soffa............................................................................... 6 Sistema C-Scan completo di generatore ultrasuoni mod. 9100 della Panametrics ...................................... 7 Omniscan mod. MX2 della Olympus .................................................................................................................... 8 Slam mod. System 2140 della Sonomicroscope ................................................................................................ 9 Trapano ad ultrasuoni mod. 601-0000 della Gatan .......................................................................................... 10 Sonicatore a immersione mod. UP200S della Hielscher ................................................................................. 11 Vaschette (Bagni) ad ultrasuoni mod. CP104 Eia; Elabonic S Elma; Sonomatic Langford ....................... 13

10. Considerazioni finali _______________________________________________ 14

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1. Premessa L’articolo 180 del D.Lgs. 81/08 menziona tra gli agenti fisici per i quali si rende necessaria la valutazione del rischio gli infrasuoni, allo stato attuale non esistono metodiche di valutazione derivanti da legislazione nazionale o norme di buona tecnica; l’unico riferimento per la materia in oggetto è dato dalle Linee Guida ISPESL del 2005; in base a quest’ultime si baserà pertanto la valutazione dei rischi. L’esposizione ad ultrasuoni avviene prevalentemente in ambito industriale o artigianale, le sorgenti ultrasonore stimate sono duecento-trecentomila; altrettanti i lavoratori potenzialmente esposti, Gli ultrasuoni, al pari delle altre emissioni acustiche, possono essere considerati come onde di compressione e di rarefazione delle particelle che costituiscono il mezzo (solido, liquido o gassoso) attraverso il quale le onde stesse si propagano. Nei settori industriale e artigianale la frequenza degli ultrasuoni è essenzialmente compresa tra 20 kHz e 50 kHz: essa è quindi pari o superiore al limite superiore di udibilità dell’orecchio umano (20 kHz). 2. Obiettivi e scopo Scopo della presente sezione è valutare i livelli di ultrasuoni a cui i lavoratori potrebbero essere esposti durante lo svolgimento delle attività di lavoro ai sensi dell’art. 181 del D. Lgs. 81/08. All’esito della valutazione potrebbero essere adottate ed attivate specifiche misure di prevenzione e protezione, in particolare potrà essere valutata la possibilità di eliminare i rischi alla fonte o ridurli al minimo per garantire il non superamento dei valore limite di esposizione. Infine per i lavoratori eventualmente esposti si dovrà garantire adeguata formazione e sorveglianza sanitaria. 3. Revisione del documento La presente valutazione sarà aggiornata periodicamente nel caso in cui gli elementi oggetto di valutazione subiscano variazioni e/o nel caso in cui emergano ulteriori elementi significativi ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori e/o in relazione ai risultati della sorveglianza sanitaria. Sarà pertanto necessario rielaborare una valutazione dei rischi, ogni qualvolta s’introduca un cambiamento tale da modificare la percezione dei rischi sul luogo di lavoro, ad esempio quando viene avviato un nuovo sistema di lavorazione, vengono adottati nuovi utensili, nuove attrezzature, nuovi mezzi oppure quando si effettua una variazione dell’organizzazione del lavoro da cui possano risultare nuove situazioni lavorative in ambienti diversi. 4. Caratteristiche dell'insediamento Vedasi Sez. 01 5. Descrizione dell'attività Vedasi Sez. 01

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6. Effetti uditivi, extrauditivi e valori limite Effetti extrauditivi L’esposizione ad ultrasuoni può comportare sintomi soggettivi quali affaticamento eccessivo, cefalea, nausea, vomito, gastralgie, sensazione di occlusione e pressione nell’orecchio, ronzii auricolari, acufeni, disturbi del sonno. Inoltre, perdita del senso di equilibrio, deambulazione incerta e vertigini. Effetti uditivi Per quanto riguarda i sintomi uditivi, le indicazioni che appaiono in letteratura non sono univoche; un fronte di ricercatori (minimale) afferma che non c’è evidenza tra esposizione ad ultrasuoni e rischio per l’udito, di contro la maggior parte degli studiosi afferma invece che gli ultrasuoni determinano deficit alle alte frequenze udibili, quindi dai 10 kHz a 20kHz. Valori limite Si propongono come valori di soglia del rischio i livelli riportati nel seguito, indipendentemente dalla durata di esposizione dei lavoratori esposti:

I valori sopra indicati corrispondono ai valori TLV-C stabiliti dall’ACGIH. Per la valutazione del rischio vanno rilevati in prossimità dell’orecchio dei lavoratori i livelli per bande di 1/3 di ottava impiegando la costante di tempo slow. Si considerano i valori massimi riscontrati. Il superamento anche istantaneo di tali valori dovrebbe comportare l’obbligo da parte del datore di lavoro di ridurre i livelli presenti entro i valori di soglia. Qualora ciò non fosse possibile, i lavoratori esposti dovrebbero essere sottoposti a controlli periodici, nel caso il medico competente ne ravvisasse l’opportunità, e dovrebbero indossare idonei dispositivi di protezione individuale. Le sorgenti e le aree di lavoro a rischio dovrebbero inoltre essere evidenziate mediante adeguata segnaletica. 7. Principali sorgenti di ultrasuoni Le macchine ad ultrasuoni sono caratterizzate da un generatore elettronico, in grado di trasformare la frequenza della corrente elettrica dai 50 Hz della rete ad una frequenza compresa tra 20 kHz e 50 kHz, e da un dispositivo munito di dischi in materiale ceramico piezoelettrico che si pone in vibrazione alla stessa frequenza. Le macchine vengono impiegate per:

la saldatura di materiali termoplastici nei settori della componentistica per auto e per elettrodomestici, nonché nei settori tessile, alimentare, medicale, degli articoli tecnici, dell’imballaggio, della cosmesi, della cancelleria, dei giocattoli, ecc.;

il taglio di tessuti sintetici al fine di realizzare le etichette che contraddistinguono i capi di abbigliamento o di praticare tagli caratterizzati dai bordi saldati (nel caso di cinture, bendaggi sanitari, cerniere lampo, nastri-ganci per reggiseni, coperte, ecc.);

il lavaggio di manufatti in oreficeria, in occhialeria, ecc.

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Si è detto che la frequenza degli ultrasuoni è compresa tra 20 kHz e 50 kHz. Va però osservato che alla componente fondamentale si affiancano anche le armoniche superiori di frequenza doppia, tripla, quadrupla della principale. Spesso, inoltre, si manifestano anche componenti sub-armoniche udibili (5-20 kHz) dovute essenzialmente alle vibrazioni dei materiali in lavorazione. A questo si aggiunga il mondo della sterilizzazione industriale nel settore medico e delle pratiche sanitarie con ultrasuoni. 8. Misure di prevenzione A differenza degli infrasuoni per gli ultrasuoni è relativamente “facile” intervenite tecnicamente sulla sorgente per ridurre l’emissione, la motivazione è da ricercare nello spettro sonoro ad alte frequenze che genera onde acustiche con lunghezza d’onda di pochi millimetri, quindi con materiali di massa contenuta e limitato spessore si riesce ad ottenere una significativa schermatura della sorgente. Infatti le saldatrici manuali nonché le macchine per il taglio dei tessuti sintetici operano nella maggior parte dei casi senza alcuna protezione; solo le saldatrici automatiche e le vasche di lavaggio sono quasi sempre cabinate o schermate. Per quanto riguarda i materiali, ottimi risultati si sono ottenuti con lastre trasparenti di policarbonato di spessore pari a 5 mm. Nel caso delle saldatrici, una cabina realizzata con tali lastre garantisce una attenuazione elevatissima (31-36 dB); in genere però tale attenuazione non è necessaria. Ancora, in linea generale allontanando la postazione operatore dal sorgente si ottengo significative riduzioni del rischio. I dispositivi di protezione dell’udito offrono generalmente una sufficiente attenuazione nei confronti delle componenti di alta frequenza (20-40 dB tra 10 e 20 kHz). 9. Valutazione dei rischi Presso il CR ENEA di Brindisi sono presenti le seguenti apparecchiature che utilizzano ultrasuoni:

Laboratorio Strumento Prototipazione Sensori – Edif. A2 St. 5A Saldatore ad ultrasuoni mod. 4123 della Kulickeand Soffa

Microscopia Acustica – Edif. A2 St. 25C Sistema C-Scan completo di generatore ultrasuoni mod. 9100 della Panametrics Omniscan mod. MX2 della Olympus

Liquidi Penetranti – Edif. A2 St. 25D Slam mod. System 2140 della Sonomicroscope Assottigliamento Ionico – Edif. A2 St. 39B Trapano ad ultrasuoni mod. 601-0000 della Gatan Elettrosintesi I – Edif. 9 St. 4A/1 Sonicatore a immersione mod. UP200S della Hielscher

Vari Vaschette (Bagni) ad ultrasuoni modelli CP104 della Eia; Elabonic S della Elma; Sonomatic della Langford

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Di seguito sono riportate le singole valutazione dei rischi: Saldatore ad ultrasuoni mod. 4123 della Kulickeand Soffa Il saldatore ad ultrasuoni viene utilizzato per saldatura di contatti su film sottili. L’apparecchio, vedi figura, opera ad una frequenza degli ultrasuoni di 10 Khz.

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, l’apparecchio opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Sistema C-Scan completo di generatore ultrasuoni mod. 9100 della Panametrics Il Sistema C-Scan è uno strumento composto da un sistema di movimentazione meccanica del trasduttore della Newport collegato ad generatore di ultrasuoni modello 9100 della Panametrics. Il sistema viene utilizzato per indagini volumetriche non distruttive su materiali. L’apparecchio come in figura, può operare, a seconda dei trasduttori montati, a diverse frequenze di ultrasuoni. Attualmente l’apparecchio con i trasduttori presenti può operare a una frequenza degli ultrasuoni che varia tra i 1 MHz e i 15 Mhz.

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, il dispositivo opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Quando il dispositivo è funzionante l’operatore non deve toccare il liquido dove viene immerso il trasduttore ne il campione da anallizzare; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Omniscan mod. MX2 della Olympus L’omiscan è uno strumento portatile utilizzato per indagini volumetriche non distruttive su materiali. L’apparecchio come in figura, può operare, a seconda dei trasduttori montati, a diverse frequenze di ultrasuoni. Attualmente l’apparecchio è dotato di un solo trasduttore che può operare a una frequenza degli ultrasuoni di 3.5 Mhz.

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, il dispositivo opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto;

Non utilizzare mai il dispositivo per ispezionare o esaminare parti anatomiche umane o animali; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Slam mod. System 2140 della Sonomicroscope Lo Slam è uno strumento utilizzato per indagini volumetriche non distruttive su materiali. Al momento lo strumento è fermo per un guasto.

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, il dispositivo opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Quando il dispositivo è funzionante l’operatore non deve toccare il liquido dove viene immerso il trasduttore ne il campione da anallizzare; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Trapano ad ultrasuoni mod. 601-0000 della Gatan Il trapano ad ultrasuoni viene utilizzato solo per pochi secondi alla volta per effettuare buchi di precisione su fette di silicio. L’apparecchio, vedi figura, opera ad una frequenza degli ultrasuoni di 26 Khz.

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, l’apparecchio opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Quando il dispositivo è funzionante l’operatore non deve toccare il trasduttore;

Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Sonicatore a immersione mod. UP200S della Hielscher Il sonicatore a immersione viene utilizzato per evitare l’aggregazione delle molecole o delle fibre. L’apparecchio vedi figura, opera direttamente all’interno di un becker di vetro di pochi centilitri per un massimo di 30 minuti al giorno ad una frequenza degli ultrasuoni di 24 Khz

Dalle indicazioni riportate dal costruttore, il dispositivo, per brevi periodi di utilizzo opera con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto per detta apparecchiatura le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Quando l’apparecchio è funzionante l’operatore non deve toccare il liquido all’interno del becker di vetro o i dispositivi che trasmettono ultrasuoni come il processore, il becker stesso ecc…; Non bisogna mai puntare il processore ad ultrasuoni contro le persone; E’ preferibile che il dispositivo sia collocato in punti lontano dallo stazionamento abituale dei lavoratori. Se il lavoratore permane per lungo tempo accanto al dispositivo in funzione deve indossare una idonea protezione per le orecchie; Se il dispositivo dovrà lavorare per lunghi periodi, occorre che lo stesso sia inserito all’interno di un box insonorizzato o tutti gli operatori del laboratorio dovranno indossare opportuni e idonei DPI per l’udito; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Tel. +39 0831 201214 - Fax +39 0831 201215 - e-mail: [email protected] - http: www.brindisi.enea.it

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Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi dell’art. 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Sezione 08.5 Rev. 02/2015 del 09/11/2015

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Vaschette (Bagni) ad ultrasuoni mod. CP104 Eia; Elabonic S Elma; Sonomatic Langford Le vaschette ad ultrasuoni (o bagni ad ultrasuoni) vengono utilizzate per i lavaggi dei campioni o per le separazioni di fibre. Gli apparecchi come in figura, le cui vasche hanno una capienza massima che varia tra 2 e i 18 litri a secondo dei modelli, operano tutti ad una frequenza degli ultrasuoni di 37 Khz.

Dalle indicazioni riportate dai singoli costruttori, tutti i diversi modelli di vaschette ad ultrasuoni operano con dei valori istantanei massimi al di sotto dei valori di soglia del rischio. Tuttavia il Datore di Lavoro ha comunque previsto per dette apparecchiature le seguenti misure di prevenzione e protezione:

Misure di Prevenzione e Protezione

Non utilizzare mai il dispositivo per scopi diversi da quello previsto; L’apparecchio deve essere utilizzato solo da personale istruito allo scopo e in ottemperanze alle istruzioni di impiego; Quando il dispositivo è funzionante l’operatore non deve toccare il liquido di lavaggio o i pezzi che trasmettono ultrasuoni come la vasca, il cestello, il materiale detergente ecc…; Il dispositivo deve funzionare sempre con il coperchio; E’ preferibile che il dispositivo sia collocato in punti lontano dallo stazionamento abituale dei lavoratori. Se il lavoratore permane per lungo tempo accanto al dispositivo in funzione senza che lo stesso sia provvisto di coperchio deve indossare una idonea protezione per le orecchie; Non modificare di propria iniziativa l’apparecchio ne rimuovere la carcasse esterna dello stesso; Prima di eseguire la manutenzione o la pulizia dell’apparecchio si deve sempre togliere la spina elettrica di alimentazione.

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Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi dell’art. 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Sezione 08.5 Rev. 02/2015 del 09/11/2015

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10. Considerazioni finali Al fine di confermare quanto espresso dai costruttori ed escludere ogni possibile rischio da esposizione al rischio infrasuoni e di conseguenza garantire una maggiore sicurezza ai lavoratori che operano nella vicinanze delle strumentazioni oggetto della presente sezione, dovranno essere eseguite al più presto, da parte di personale esperto, delle rilevazioni dei livelli per bande di 1/3 di ottava impiegando la costante di tempo slow.