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Il Test di Rorschachla siglatura: localizzazione{

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Linee guida canoniche- introduzione- le risposte globali- le risposte di dettaglio comune- le risposte di dettaglio inconsueto- localizzazione di aree D multiple: D o Dd

‣ Linee guida aggiuntive- aree D vs aree Dd- localizzazione di aree multiple con spazio bianco: WS, DS o DdS- usare la parola “bianco” per descrivere aree cromatiche- spazio bianco per risposte “volto” alle tavole III e X- spazio bianco per risposte “foro” e simili- spazio bianco per “vuoti” o esclusioni di aree della macchia

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione

La prima e meno complessa siglatura concerne la localizzazione delle risposte, ovvero l’identificazione della parte di macchia coinvolta nel processo di risposta.

Nel rispondere alla tavola, la relativa libertà della consegna di somministrazione consente al soggetto l’adozione di due differenti approcci. Egli può:

‣ utilizzare l’intera tavola. La risposta sarà allora di tipo globale (W), la cui codifica è relativamente automatica;

‣ selezionare una porzione di essa. La risposta - che sarà di dettaglio - prevede due simboli diversi a seconda che l’area selezionata sia usata comunemente (D) o meno (Dd) dal campione normativo.La distinzione D, Dd è basata su considerazioni strettamente empiriche.

Ogni volta che il soggetto include nella risposta lo spazio bianco intra/extra-maculare viene aggiunta la lettera S (es., WS, Ds, DdS).

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1 J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 76-79

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione03

Simbolo Definizione Criterio

W Risposta globale Nella risposta viene utilizzata l’intera macchia includendo tutte le sue parti

D Risposta di dettaglio comune

la parte percepita corrisponde a un’area della macchia identificata frequentemente

Dd Risposta di dettaglio inconsueto

La parte percepita corrisponde a un’area della macchia non frequentemente identificata

S Risposta spazioNella riposta viene utilizzata un’area di spazio bianco (si sigla S solo unitamente ad altri simboli della localizzazione WS, DS, DdS)

Di norma, le informazioni per una corretta localizzazione sono contenute nella risposta spontanea o al massimo nelle verbalizzazioni dell’inchiesta. Solo raramente, può succedere che né l’una né l’altra chiariscano definitivamente l’area coinvolta. In questi casi, l’esaminatore può sollecitare il soggetto con le seguenti frasi:

[E]: “indichi con il dito il contorno della risposta”

[E]: “mi mostri alcune caratteristiche/parti della risposta in modo che anch’io possa vederle”

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle risposte globali

Il criterio applicativo per la siglatura W discende da una dicotomia priva di complicazioni: nel rispondere, il soggetto può utilizzare o meno l’intera macchia.

Solo nel primo caso la siglatura è W. È molto importante che l’esaminatore verifichi che sia stato usato il campo-stimolo nella sua interezza.

Talvolta può accadere che un soggetto dia una risposta simile a quelle comunemente indicate come globali, ma che, in realtà, non utilizzi l’intera tavola.

Ad esempio, “pipistrello” è la risposta più frequente alle tavole I e V. Circa il 97% dei soggetti che verbalizzano “pipistrello” utilizza l’intera macchia; tuttavia, una minoranza di soggetti esclude alcune parti di essa nell’intento di essere (formalmente) più precisi. Risposte di questo tipo non sono siglate W, anche nel caso in cui venga esclusa solo una parte molto piccola.

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W No W (ma Dd)

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle risposte di dettaglio D

Il criterio applicativo per la siglatura D segue il suggerimento di Herman Rorschach; egli usava riferirsi a questo genere di risposte come dettagli “normali” delle tavole. Raccomandò di individuare queste aree (e differenziarle dalle altre) su base “frequentista”. Quando il CS venne formulato nel 1972, Exner decise di utilizzare il metodo Beck, sulla base delle seguenti tre considerazioni:

‣ la maggior parte dei clinici americani conosceva bene le localizzazioni di Beck;‣ le aree individuate da Beck coincidevano con quelle della Hertz al 93%;

Beck includeva 25 aree in più rispetto alla Hertz. Exner condusse una ricerca volta a verificare le 103 localizzazioni D di Beck.

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campione criterio risultato

1500x2 risposte(2 campioni adulti-bambini, sani e con pat. psich psy)

D = risposte che coinvolgano l’area in almeno il 5% del campione

‣ 26 aree D di Beck sotto il cut-off;‣ 5 aree > 5% non previste da Beck (tav.

IV,VI,VII e IX)

103-26+5 = 82 aree D previste nel CS.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle risposte di dettaglio inusual Dd

Ogni risposta che non sia W o D viene automaticamente siglata Dd.La maggior parte delle aree Dd riguarda piccoli dettagli della macchia, ma la dimensione non è necessariamente un fattore determinante.

Nelle tavole delle localizzazioni vengono indicate alcune aree Dd numerate (es. Dd27); si tratta di localizzazioni registrate in un numero di risposte sufficiente per inserirle nei dati di frequenza statistica raccolti dalla Rorschach Research Foundation e per le quali si sono ottenute informazioni circa l’adeguatezza formale.

Ad ogni modo, nessuna delle aree Dd numerate raggiunge il cut-off del 5%; alcune sono usate dal 3% dei soggetti, ma la maggior parte hanno percentuali di selezione tra l’1% e il 2% e molte hanno percentuali inferiori all’1%.

Le Dd utilizzate dal soggetto che non si trovano nelle tavole di localizzazione ricevono invariabilmente la siglatura Dd99.Attualmente il CS contempla le aree Dd numerate di Beck + le 5 aree D di Beck che non hanno superato il cut-off del 5% + alcune nuove aree individuate dalla Rorschach Research Foundation per un totale di 130 localizzazioni Dd.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerlinee guida per la localizzazione di aree D multiple07

Quando la localizzazione multipla COINCIDE con una D nelle tavole di localizzazioneQuando la localizzazione multipla COINCIDE con una D nelle tavole di localizzazione

DD

Quando la localizzazione multipla NON COINCIDE con una D nelle tavole di localizzazioneQuando la localizzazione multipla NON COINCIDE con una D nelle tavole di localizzazione

D+Dd ➡ Dd es., Tav. IX “Due creature (D12) e tra di loro una faccia (Dd22) che guarda”

D+D ➡ D(confini aree D mantenuti, le aree rappresentano oggetti separati)

es., Tav. X “Un granchio (D1) che afferra una foglia (D12)

D+D ➡ Dd(aree D fuse in un unico oggetto) es., Tav. X “Un granchio (D1) con un enorme chela verde (D12)

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LINEE GUIDA AGGIUNTIVE

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneraree D vs aree Dd

Talvolta gli esaminatori sono incerti se siglare D o Dd. Questo può capitare quando il soggetto non identifica precisamente i confini dell’area cui la risposta si riferisce; un evenienza che spesso accade alla tavole IV, VI e IX.

È bene ricordare, che la consegna di somministrazione non costringe il soggetto a essere preciso nell’individuare l’area di localizzazione; una simile richiesta altererebbe la spontaneità del processo di risposta, imponendo un’esasperata attenzione per gli aspetti formali e per la precisione del compito.

Quindi, può capitare (e non di rado capita) che un soggetto specifichi una c.d. “quasi-D”, ovvero una localizzazione che assomiglia (senza esserlo veramente) a un’area D. In altre parole, una “quasi-D” è tale o perché include particolari non presenti nella relativa D o esclude particolari presenti nella relativa D.

Il problema dell’esaminatore sarà di stabilire fino a che punto le “differenze” tra la “quasi-D” e relativa D siano sufficientemente irrilevanti da autorizzare la siglatura D (in caso contrario, all’esaminatore non rimarrebbe altra opzione che siglare Dd). È possibile siglare D un’area ”quasi-D” quando le differenze sono (i) visivamente irrilevanti; (ii) irrilevanti per il soggetto; (iii) di piccole dimensioni.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneraree D vs aree Dd

1. differenze visivamente irrilevanti; es., quando le caratteristiche salienti di una localizzazione sono rappresentate dai contorni esterni della macchia, i suoi dettagli interni sono spesso visivamente irrilevanti. (però Nota bene: i critical bits sono SEMPRE dettagli visivamente rilevanti);

2. differenze irrilevanti per il soggetto; è stato già detto che un area “quasi-D” è tale perché include particolari non presenti o esclude particolari presenti nella relativa D. Vi sono situazioni in cui il soggetto non enfatizza spontaneamente questi particolari in più o mancanti. Un simile atteggiamento può alludere al fatto che nel processo di risposta essi non sono stati determinanti.

3. differenze di piccole dimensioni; questo criterio è il meno utile dei tre. Ad ogni modo, le differenze non superiori al 15% (circa 1/6 dell’area D) sono considerate trascurabili.Naturalmente, questo criterio è di difficile (se non improbabile) applicazione per l’intrinseca difficoltà di stimare precisamente le differenze e soprattutto quando le aree coinvolte nella presa di decisione siano esse stesse piccole.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneraree D vs aree Dd11

D4

quasi-D4

quasi-D6

‣ “Una roccia” [quasi-D4 ➡ D4]

‣ “Un’opera d’arte; spigolosa da un lato e arrotondata dall’altro, a suggerire un contrasto” [quasi-D4 ➡ Dd99]

‣ “Uno stivale” [quasi-D6 ➡ D6]

‣ “Uno stivale, con il bordo superiore piatto [quasi-D6 ➡ Dd99]

D6

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerlocalizzazione di aree multiple con spazio bianco: WS, DS o DdS12

Spazio bianco interno Spazio bianco esternoW + DS ➡ WS W + DdS ➡ DdS

W + DdS ➡ WS D + DS ➡ DS (oggetti separati)D + DS ➡ DS D + DS ➡ DdS (fusi in un singolo oggetto)

D + DdS ➡ DS D + DdS ➡ DdS

Nota bene: per spazio bianco interno si intende:

‣ lo spazio bianco “chiuso”, inscritto entro aree cromatiche della macchia;

‣ lo spazio bianco “non chiuso” quando -pur non inscritto- viene definito percettivamente dalle aree cromatiche coinvolte nella risposta, le quali conservano inalterato il loro contorno (~80%).

Lo spazio bianco esterno - non particolarmente frequente - può essere inteso come categoria residuale che ricomprende lo spazio bianco che non soddisfa i precedenti due criteri.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerlocalizzazione di aree multiple con spazio bianco: WS, DS o DdS13

Spazio bianco INTERNO (I tipo)“Una maschera con quattro occhi”

[W+DdS26 ➡ WS]

D1

DdS30

Spazio bianco INTERNO (II tipo)“Una pelliccia con particolare bianco”

[D1+DdS30 ➡ DS]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerlocalizzazione di aree multiple con spazio bianco: WS, DS o DdS14

D1

D4

DS7

Spazio bianco ESTERNO“Un calice; questa è la base (indica D4),

questa la coppa (DS7)”[D4 + DS7 ➡ DdS99]

Spazio bianco ESTERNO“Un vaso greco; queste sono

le decorazioni centrali”[W + DdS ➡ DdS99]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerusare la parola “bianco” per descrivere aree cromatiche

In alcune tavole, sono presenti delle aree che possiedono una tonalità cromatica soffusa, quasi impalpabile. In assoluto, le più comuni sono la Dd27 nella tavola I, la Dd32 nella tavola VI e l’area identificata come occhi bianchi nelle risposte “volto” nella D3 della tavola VII.Se queste aree sono spontaneamente descritte ricorrendo ai termini “bianco” o “spazio” devono essere siglate S.

Tavola VI [S]: “è un volto (D1), uno strano, le zone bianche sono gli occhi (Dd32)” ➡ DSTavola I [S]: “Una donna (D4), stretta in vita da una cintura con fibbia bianca (Dd27)”➡ DS

Nota bene: si applica il codice S solo a queste tre specifiche localizzazioni cromatiche e quando il soggetto usa spontaneamente il termine “bianco” o “spazio”.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerusare la parola “bianco” per descrivere aree cromatiche16

[Dd27] [Dd32]

[D3]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerspazio bianco per risposte “volto” alle tavole III e X

Tipicamente, le risposte “volto” alle tavole III e X implicano oltre alle caratteristiche facciali esplicitamente riferite (cui corrispondono aree della macchia) anche lo spazio “bianco” intorno a esse. Queste risposte comportano l’assegnazione del codice S.

Tav III W [S]: “Un volto” [E]: RRS [S]: “occhi, naso, una specie di sorriso”[Siglatura: WSo Mp- Hd PHR]

Talvolta, i soggetti escludono esplicitamente lo spazio; in questi casi non va siglato il codice S.

Tav X [S]: “Un volto” [E]: RRS [S]: “giusto gli occhi (D1), il naso (D3) e la bocca (D10)”[Siglatura: Do F- Hd PHR]

Può pure succedere che il soggetto verbalizzi una sequenza di caratteristiche facciali senza usare il termine “volto”. In questi casi, non va siglato il codice S.

Tav X [S]: “occhi (D1), naso (D6) e una barba (D10)” [E]: RRS [S]: “Sì, qui, qui qui, per la forma”[Siglatura: Do F- Hd PHR]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerspazio bianco per risposte “foro” e simili

Comunemente, la siglatura S viene assegnata alle risposte tipo “fori per gli occhi” in una maschera oppure “foro, dove gli hanno sparato” quando i “fori” sono localizzati in aree bianche della macchia.Viene utilizzato il codice S anche per frasi scarsamente elaborate, ma essenzial-mente equivalenti all’identificazione di “fori” nell’oggetto.

Tav II W [S]: “Un animale morto” [E]: RRS [S]: “il centro è lacerato (indica lo spazio bianco). Qui c’è il resto della pelle”[Siglatura: WSo Fu Ad 4.5 MOR]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerspazio bianco per “vuoti” o esclusioni di aree della macchia

È importante distinguere le risposte S da quelle in cui lo spazio viene menzionato/indicato ma non incluso nell’articolazione del campo-stimolo. In quest’ultimo caso, lo spazio indica meramente l’assenza di un oggetto, senza ulteriori significati.

Tav II [S]: “Un animale morto” [E]: RRS [S]: “Qui c’è la pelle e le zampe sull’esterno. Questa porzione (DS5) non ne fa parte”[Siglatura: Wo Fu Ad 4.5 MOR]

Invece, quando lo spazio viene enfatizzato spontaneamente e serve a delineare la forma della risposta deve essere riconosciuto e siglato.

Tav VIII D3 [S]: “Una cassa toracica” [E]: RRS [S]: “Qui ci sono le due parti, e tra questi spazi tutte le costole”[Siglatura: DSo3 Fo An 4.0]

Tav IX Dd21 [S]: “In questa parte, sembra che ci siano delle dita” [E]: RRS [S]: “Sì, guardi i piccoli spazi tra le dita (indica lo spazio)”[Siglatura: DdSo21 Fo Hd 5.0 PHR]

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“Una cassa toracica”[DSo3 Fo An 4.0]

“In questa parte, sembra che ci siano delle dita”

[DdSo21 Fo Hd 5.0 PHR]

naso

sorriso