07 1 funzioni
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1
Fondamenti di informatica 1Sottoprogrammi (Funzioni)
Problema
• Abbiamo visto sequenze di istruzioni che risolvono particolari “sotto-problemi”: controllo della primalità di un numero, confronto di stringhe, etc.
• È possibile riutilizzare queste sequenze?• È possibile consentire ad altri di riutilizzare queste
sequenze?• È possibile dare a queste sequenze un nome che
ne indichi la funzionalità?• È possibile “svincolare” lo sviluppo di soluzioni a
sotto-problemi di questo tipo dallo sviluppo di una soluzione “complessa”?
Se fosse possibile…
• …fare queste cose, i vantaggi sarebbero molti:
• Potendo riutilizzare facilmente le sequenze, aumenterebbe la produttività (potremmo scrivere più codice in meno tempo)
• Potremmo consentire ad altri di aumentare la loro produttività
• Potremmo rendere il codice più leggibile• Potremmo “spezzare” la risoluzione di un
problema in sotto-problemi
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Le funzioni
• I principali linguaggi di programmazione offrono, in risposta a queste esigenze, lo strumento delle procedure o funzioni
• In C e C++, una funzione è una sequenza di comandi che:– ha un nome– può essere invocata (cioè può esserne richiesta l’esecuzione)– può ricevere dei valori di parametri che ne influenzano
l’esecuzione– può produrre un valore risultato
Motivazioni• Modularità nello sviluppo del codice
– Affrontare il problema per raffinamenti successivi• Riusabilità
– Scrivere una sola volta il codice e usarlo più volte– Esempi:
• un algoritmo di ordinamento• Le operazioni del calcolo matriciale• La ricerca di una parola in un testo
• Astrazione– Esprimere in modo sintetico operazioni complesse– Definire operazioni specifiche dei tipi di dato definiti dal programmatore – Esempi:
• Calcolo “totale + iva” di un ordine• Lettura scrittura transazioni di vendita dei libri• Operazioni con entità quali punti, segmenti, poligoni, numeri complessi
Esempio: gestione del dialogo con l'utente
int main() {
char scelta;
int valore, risultato;
while (true) { // menu, loop infinito
cout << "Premere A per inserire un num tra 0 e 10 e calcolarne il cubo" << endl;
cout << "Premere B per inserire un num tra 11 e 20 e calcolarne il quadrato" << endl;
cout << "Premere C per inserire un num tra 21 e 30 e calcolarne il doppio" << endl;
cout << "Premere Q per uscire" << endl;
cin >> scelta;
switch (scelta) {
case 'a': case 'A':
cout << "Inserisci valore" << endl;
cin >> valore;
risultato = valore * valore * valore;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
6
… continua case 'b': case 'B':
cout << "Inserisci valore" << endl;
cin >> valore;
risultato = valore * valore;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
case 'c': case 'C':
cout << "Inserisci valore" << endl;
cin >> valore;
risultato = valore * 2;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
case 'q': case 'Q':
cout << "GRAZIE E ARRIVEDERCI";
return 0; // termina il ciclo infinito
}
}
}
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Fattorizzazione del dialogochar menu() {
char ch;
cout << "Premere A per inserire un num tra 0 e 10 e calcolarne il cubo" << endl;
cout << "Premere B per inserire un num tra 11 e 20 e calcolarne il quadrato" << endl;
cout << "Premere C per inserire un num tra 21 e 30 e calcolarne il doppio" << endl;
cout << "Premere Q per uscire" << endl;
cin >> ch;
return ch;
}
int leggi() {
int v;
cout << "Inserisci valore" << endl;
cin >> v;
return v;
}
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Programma principaleint main() {
char scelta;
int valore, risultato;
while (true) { // menu, loop infinito
scelta = menu();
switch (scelta) {
case 'a': case 'A':
valore = leggi();
risultato = valore * valore * valore;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
case 'b': case 'B':
valore = leggi();
risultato = valore * valore;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
case 'c': case 'C':
valore = leggi();
risultato = valore * 2;
cout << "risultato = " << risultato << endl;
break;
case 'q': case 'Q':
cout << "GRAZIE E ARRIVEDERCI";
return 0;
}
}
}
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Osservazioni
• La funzione main() invoca le funzioni menu() e leggi()– main(): funzione chiamante– menu() e leggi(): funzioni chiamate
• La comunicazione chiamante-chiamato nel caso visto avviene tramite il valore di ritornochar menu() {.. return ch; }int main () {… .. scelta = menu();
• Il chiamante copia in una propria variabile locale il valore prodotto dall'invocazione della funzione
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Definizione delle funzioni<tipo restituito> <nome della funzione> (<lista parametri>) { }
•Tipo restituito: il tipo del valore di ritorno della funzione
– Non può essere un tipo array•Nome: un identificatore•Lista parametri: una lista di coppie <tipo-nomeParametro> separate da virgole
– Si possono usare 0 o più parametri•{ . . . }: corpo della funzione
Definizione di una funzione
int leggi(int min, int max) {
int v;
bool ok = false;
while (!ok) {
cout << "Inserisci valore" << endl;
cin >> v;
if (v >= min && v <= max)
ok = true;
}
return v;
}
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Chiamata di una funzioneint main() {
char scelta;int valore, risultato;while (true) { // menu, loop infinito
scelta = menu();switch (scelta) {case 'a':case 'A':
valore = leggi(0,10);risultato = valore * valore * valore;cout << "risultato = " << risultato << endl;break;
•Leggi(0,10) è un'espressione di chiamata a funzione•0 e 10 sono gli argomenti della chiamata•Valore dell'espressione è il valore restituito dalla funzione•Il tipo dell'espressione è il tipo di ritorno delle funzione
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Esempio
• Definiamo il fattoriale come una funzioneint fatt(int val){ int ris = 1; while (val > 1) ris *= val--; //assegna ris * val a ris e decrementa val return ris; }
int main() {int numero;cout << "Inserire un numero positivo" << endl;cin >> numero;cout << "Il fattoriale di " << numero << " vale "
<< fatt(numero) << endl; return 0;}
Sintassi dell’invocazione• L'invocazione di una funzione è un’espressione
– es: possiamo immaginare una funzione somma(a,b) equivalente ad a+b
• Quando, nell’esecuzione del codice, è necessario ‘valutare’ un’espressione-funzione, la funzione viene invocata
• La sintassi per la formulazione di una espressione-funzione è semplicemente:<nome funzione>(<lista argomenti>) – dove <lista argomenti> è una lista di espressioni di tipo
corrispondente ai parametri della definizione della funzione• Corrispondenza posizionale
– al primo parametro corrisponde il primo argomento, al secondo il secondo, e così via ...
Semantica dell’invocazione
• Quando una funzione viene invocata:– Le espressioni corrispondenti agli argomenti vengono
valutate, e il valore reso disponibile ("passato") alla funzione
– I valori passati alla funzione sono utilizzati per inizializzare i parametri della funzione
– Il controllo passa da chiamante alla funzione chiamata,– Questa viene eseguita, fino a quando non viene incontrato
un comando return (o il termine del blocco principale })– Il “valore” dell’espressione-funzione corrispondente alla
chiamata è il valore dell'espressione che appare nell'istruzione return che ha causato la terminazione
• NB: oppure nessun valore se la funzione ha void come tipo di ritorno
Comunicazione chiamante-chiamato
• L'uso del valore di ritorno non è sufficiente• Può essere necessario:
– Che il chiamante comunichi dei valori al chiamato– Che il chiamato restituisca più di un valore al
chiamante– Che il chiamato modifichi direttamente un valore
del chiamante
• Ad esempio, la funzione leggi() deve ricevere dal chiamante i limiti inferiore e superiore del valore da chiedere all'utente
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Modalità di passaggio degli argomenti
• Chiamante e chiamato devono comunicare• Ci sono diverse esigenze a cui corrispondono diversi
meccanismi di comunicazione– Il chiamante passa informazione al chiamato
• Il chiamante passa argomenti al chiamato• Il chiamato opera su una variabile globale visibile al chiamante
– Il chiamante riceve informazione dal chiamato• Il chiamato restituisce un valore• Il chiamato modifica una variabile del chiamante• Il chiamato opera su una variabile globale visibile al chiamante
• Ulteriore esigenza: – Evitare di copiare argomenti di grandi dimensioni nei
parametri del chiamato, se non necessario
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Argomenti e parametri
• Gli argomenti fungono da inizializzatori dei parametri di una funzione
• Notazione posizionale: – Argomento1 parametro1, argomento2
parametro2– Tutti gli argomenti richiesti devono essere forniti– Il tipo di un argomento deve corrispondere a quello
del parametro, secondo le stesse regole di inizializzazione delle variabili
• Nomenclatura alternativa: – Parametri Parametri formali– Argomenti Parametri attuali
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Passaggio per valore
• Call by value
• Funziona come nell'inizializzazione di una variabile– Il valore dell'argomento (inizializer) viene
copiato nel parametro– Modifiche del parametro NON cambiano
l'argomentovoid callByValue(int i) {
i = i * 2; // NON modifica l'argomento passato
}
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Passaggio per riferimento
• Call by reference• I parametri sono di ripo reference (&)
– Il valore dell'argomento (inizializer) è un sinonimo del parametro
– Modifiche del parametro CAMBIANO l'argomento del chiamante
– L'argomento deve essere una variabile, non una costante
void callByRef(int &i) { i = i * 2; // modifica l'argomento passato del chiamante}
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Passaggio per riferimento costante
• Call by const reference• I parametri sono di ripo const reference (const &)
– Il valore dell'argomento (inizializer) è un sinonimo del parametro
– Il costruttore const IMPEDISCE modifiche del parametro, come nel passaggio per copia
– Come nel passaggio per riferimento si evita di copiare il valore del parametro
– L'argomento deve essere una variabile, non una costante
void callByConstRef(const int &i) { i = i * 2; // errore: non si può modifica l'argomento}
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Esempiovoid callByValue(int i) {
i = i * 2;}
void callByRef(int &i) {i = i * 2;
}
int main() { int j=1; callByValue(j); cout << "After call by value j's value is " << j << endl; callByRef(j); cout << "After call by reference j's value is " << j << endl;return 0;}
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Altro esempiovoid swapByValue(int p, int q) {
int temp;
temp = p;
p = q;
q = temp;
}
void swapByRef(int &p, int &q) {
int temp;
temp = p;
p = q;
q = temp;
}
int main() {
int a = 1, b = 2;
cout << "Valori iniziali: " << a << ' ' << b << endl;
swapByValue(a, b);
cout << "Valori dopo swapByValue: " << a << ' ' << b << endl;
swapByRef(a, b);
cout << "Valori dopo swapByRef: " << a << ' ' << b << endl;
return 0;
}
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• Esistono sottoprogrammi che restituiscono valori (funzioni) e sottoprogrammi che non lo fanno (procedure)
• In C++ e C è possibile scrivere un sottoprogramma che non restituisce un valore, ma produce solo un effetto sullo stato del programma
• Tale fatto è segnalato dal tipo di ritorno void void error_line (int line) {
cout << "Errore alla linea" << line << endl;}
• Il sottoprogramma viene chiamato come segue:error_line (line_number);
• La terminazione della funzione e il ritorno del controllo al chiamante avvengono a fine blocco }
Funzioni vs procedure
Intercambiabilità di procedure e funzioni
• Funzione:int f (int par1) {
/* calcola valore di variabile “risultato” */
return (risultato);
}
• chiamata:y = f(x);
• Procedura:void f (int par1, int & par2)
{ /* calcola valore di variabile “risultato” */ par2 = risultato;}
• chiamata:f (x, y);
• y del chiamante riceve il valore di par2 del chiamato
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Raccomandazioni di stile• Per le funzioni:
– passare i parametri per copia
– usare passaggio per riferimento per parametri di grandi dimensione, per evitare la copia
– evitare l'abuso di variabili non locali, che rendono difficile la comprensione dei rapporti tra chiamante e chiamato
• Una funzione che abbia parametri passatiper reference e ne modifichi il valore, si dice avere un effetto collaterale (side effect)
• Benché ammissibili, gli effetti collaterali si devono usare con prudenza, e in generale sono sconsigliabili quando non strettamente necessari
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Modi dipassaggio
Caratteristiche
per valore
("per copia") per riferimento
Tempo e spazionecessari a trasferire (copiare) i dati
grandi(per parametri di grandi dimensioni)
piccoli(si copia un indirizzo, la cui dimensione non dipende dai dati)
C'è rischio di effetti collaterali indesiderati?
No(i parametri attuale e formale sono distinti)
Sì(i parametri attuale e formale "di fatto" coincidono)
Permette la restituzione di valori al chiamante?
No Sì
Parametri: pro e contro
per riferimento costante
piccoli(si evita la copia, si definisce un sinonimo dell'argomento)
Sì(i parametri attuale e formale sono sinonimi)
Sì
Esempio
• Funzione per ricercare un carattere in una stringa e restituire la prima posizione in cui appare e il numero di occorrenze
• Progettazione della comunicazione– Input:
• La stringa: per riferimento costante• Il carattere da cercare: per copia
– Output :• La posizione: valore restituito (o parametro per
riferimento)• Numero di occorrenze: parametro per riferimento
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Funzionestring::size_type find_char(const string &s, char c, string::size_type &occurs) {
auto ret = s.size(); // position of the first occurrence, if any
occurs = 0; // set the occurrence count parameter
for (decltype(ret) i = 0; i != s.size(); ++i) {
if (s[i] == c) {
if (ret == s.size())
ret = i; // remember first occurrence of c
++occurs; // increment the occurrence count
}
}
return ret; // count is returned implicitly in occurs
}
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Main#include <iostream>
#include <string>
using namespace std;
int main() {
string someString;
string::size_type count;
cout << "Insert the string to search" << endl;
getline(cin, someString);
char c;
cout << "Insert the char to search" << endl;
cin >> c;
auto index = find_char(someString, c, count);
if (index < someString.size()) {
cout << "Character " << c << " first occurs at pos: " << index << endl;
cout << "Number of occurrences is: " << count << endl;
} else
cout << "Character not found" << endl;
return 0;
} 31
Utilità di void e terminazione senza valore
• http://stackoverflow.com/questions/11560068/if-void-does-not-return-a-value-why-do-we-use-it
• http://stackoverflow.com/questions/1610030/why-can-you-return-from-a-non-void-function-without-returning-a-value-without-pr
32
Visibilità e durata• Tutte le variabili di un programma hanno una visibilità (scope)
e una durata (lifetime)– Scope: porzione del programma in cui il nome è visibile– Lifetime: tempo durante l'esecuzione in cui la variabile esiste
• Il corpo della funzione definisce un ambito di visibilità (scope) per cui– Le variabili dichiarate nella funzione e i parametri sono locali alla
funzione– Variabili locali e parametri della stessa funzione devono avere
nomi diversi– Variabili locali e parametri di funzioni diverse possono avere
nomi coincidenti– I nomi locali mascherano eventuali nomi uguali definiti in scope
più esterni (nomi di variabili globali)
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Il blocco
• E' un delimitatore esplicito sia di scope sia di lifetime
• Può comparire ovunque la sintassi preveda un'istruzione
• Si compone di due parti racchiuse tra { }– una sequenza di istruzioni– può anche contenere dichiarazioni
• Due blocchi possono essere:– annidati (uno è interno all’altro) – paralleli (entrambi interni a un terzo blocco, ma
non annidati tra loro)
int g1, g2;char g3;int f1(int par1, int par2); // Prototipo di f1 int f2(int par3, int par1); // Prototipo di f2
main () { int a, b; { char a, c; ... {float a;
... } // Fine blocco2 } // Fine blocco1 } // Fine main
int f1(int par1, int par2) { intd; { int e;
... } // Fine blocco3 { int d;
... } // Fine blocco4} // Fine f1
int f2(int par3, int par4) {int f;
...} // Fine f2
modello “a contorni”
par1, par2,
par3, par4,
Mascheramento della visibilità
• La dichiarazione di un elemento in una funzione o in un blocco maschera le eventuali entità omonime più “esterne”
livello globale
main
f1
g1,g2,g3
a,b
a,c
a,d
d
blocco1
blocco2
blocco3
È possibile (ma sconsigliato) riusare nomi di variabili
Denominare le variabili locali alle funzioni
#include <iostream>
using namespace std;
double potenza (double base, int esp) {
double ris = 1.0;
for (int i = 0; i < esp; ++i)
ris = ris * base;
return ris;
}
int main() {
float base;
cout << "Inserire un numero reale come base" << endl;
cin >> base;
int esp;
cout << "Inserire un numero reale come base" << endl;
cin >> esp;
cout << endl << base << " elevato a " << esp << " vale " << potenza(base, esp) << endl;
return 0;
}
Le variabili locali e i parametri di funzioni diverse appartengono a "scope" distinti.Per cui possono anche avere lo stesso nome, senza pericolo di confusione. Meglio però evitare tale pratica
Durata delle variabili (lifetime)
• Va dalla creazione (allocazione della memoria) alla distruzione (rilascio della memoria allocata)
• Due classi di variabili– Statiche:
• Allocate una volta per tutte• Distrutte solo al termine dell’esecuzione del programma• Sono tutte le variabili globali e quelle locali al main()
– Anche le variabili di funzione o blocco dichiarabili static
• Possono fungere da ulteriore canale di comunicazione tra funzioni
– Automatiche:• Sono quelle dichiarate nelle funzioni (inclusi i parametri) e nei blocchi• Sono create quando il flusso di esecuzione "entra" nel loro ambito di visibilità• Sono distrutte all’uscita da tale ambito• Sono allocate ad ogni esecusione in celle di memoria differenti• Non conservano i valori prodotti da precedenti esecuzioni della funzione o
del blocco
Oggetti locali statici• Esigenza: memorizzare informazione locale a una funzione ( o a un
blocco) che permane per tutta l'esecuzione del programma (e non solo per una singola chiamata)
• Meccanismo: variabili locali static
int conta_chiamate(){ static int ctr = 0; // persiste dopo la chiamata return ++ctr;}int main(){ for (int i = 0; i != 10; ++i) cout << conta_chiamate() << endl; return 0;}
• Stampa numeri da 1 a 10 incluso
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• In seguito a una chiamata a sottoprogramma,il programma in corso viene sospeso e il controllo passa al sottoprogramma
• Al livello dell'ambiente di esecuzione: – Salvataggio dell'indirizzo della prossima istruzione da
eseguire (program counter, PC) e del contesto(valori di variabili) del programma chiamante
– Assegnazione al PC dell’indirizzo del sottoprogramma– Esecuzione del sottoprogramma– Ritorno al programma chiamante con ripristino
del suo contesto
Modello di esecuzione
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Record di attivazione
• Ogni sottoprogramma (incluso il main) ha associato un record di attivazione. Contiene:– tutti i dati relativi all’ambiente locale del
sottoprogramma– l’indirizzo di ritorno nel programma chiamante (serve
per poter eseguire l'istruzione del chiamante immediatamente successiva alla invocazione del sotto-programma)
• Per ogni attivazione di sottoprogramma si crea un nuovo record di attivazione
42
• In generale, una funzione può essere chiamata un numero imprecisato di volte
• Ogni chiamata a procedura richiede allocazione di spazio di memoria per le sue variabili locali– Il compilatore potrebbe “preparare” un ambiente per ogni
funzione definita? In generale no...
• Vi sono procedure che richiamano se stesse (vedremo: ricorsione)– Possono esistere più “istanze” di una funzione,
“addormentate” in attesa della terminazione di una “gemella” per riprendere l’esecuzione
• In questo ultimo caso il compilatore non può sapere quanto spazio allocare per le variabili del programma (nei vari ambienti)
Perché è necessario?
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• Una porzione della memoria di lavoro, chiamata stack (pila): modalità LIFO (Last in First Out) permette al sistema operativo di gestire i processi e di eseguire le chiamate a sottoprogramma
• Lo Stack Pointer (puntat. alla pila) è un registro che contiene l’indirizzo della parola di memoria da leggere nello stack
Stack pointer = 312312 312
311
310
303
...• Operazione di inserimento: - incremento SP - scrittura nella parola indirizzata da SP• Operazione di estrazione: - lettura da parola indirizzata da SP - decremento SP
La pila (stack) di sistema
SP
44
main()
f1() f2()
Chiama f1
variabili globali
r.d.a. di main()
r.d.a. di f1(1°)
r.d.a. di f2(1°)
r.d.a. di f1(2°)
r.d.a. di f2(2°)
...
Chiama f2
Chiama f1
ambiente globale
Esempio
r.d.a. di f1(3°)
crescita verso l'alto
Esempio di esecuzioneint potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
i=2 j=3 k
Stack
x=2 y=3
i=2 j=3 kint potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
47
Stack
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
48
Stack
a=2 b=3 i p=1
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
49
Stack
a=2 b=3 i=1 p=1
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
50
Stack
a=2 b=3 i=1 p=1
i=2 j=3 k=6
x=1 y=2
int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
51
Stack
a=2 b=3 i=1 p=2
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
52
Stack
a=2 b=3 i=2 p=2
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
53
Stack
a=2 b=3 i=2 p=2
i=2 j=3 k=6
x=2 y=2
int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
54
Stack
a=2 b=3 i=2 p=4
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
55
Stack
a=2 b=3 i=3 p=4
i=2 j=3 k=6
x=4 y=2
int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
56
Stack
a=2 b=3 i=3 p=8
i=2 j=3 k=6int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
57
Stack
i=2 j=3 k=8int potenza(int a,int b);int moltiplica(int x,int y);
int main(){ int i=2,j=3,k; k=moltiplica(i,j); k=potenza(i,j);}
int potenza(int a,int b){ int i, p=1; for(i=1;i<=b;i++) p=moltiplica(p,a); return p;
}
int moltiplica(int x,int y){ return x*y;}
Call stack in Eclipse
58
Activation record del main Stato delle variabili
Chiamata di funzione
59
Call stack con funzione chiamataStato del chiamato, parametri passati per copia
Passaggio per riferimento
60
Parametri passato per riferimento
61
Struttura di un programma C++inclusione librerie / per poter richiamare funzioni utili (i/o, ...) /
dichiarazione di variabili e tipi globali e funzioni
int main ( ) {
dichiarazione di variabili locali
istruzione 1; / tutti i tipi di operazioni, e cioè: /
istruzione 2; / istr. di assegnamento /
istruzione 3; / istr. di input / output /
istruzione 4; / istr. di controllo (condizionali, cicli) /
/ dich. altre variabili locali /
istruzione N;
}
parte esecutiva
parte dichiarativa locale
parte dichiarativa globale
Esempio mono-file#include <iostream>using namespace std;
double potenza (double base, int esp) {double ris = 1.0;
for (int i = 0; i < esp; ++i) ris = ris * base;
return ris;}
int main() {float numero;cout << "Inserire un numero reale come base" << endl;cin >> numero;int esponente;cout << "Inserire un numero reale come base" << endl;cin >> esponente;cout << endl << numero << " elevato a " << esponente
<< " vale " << potenza(numero, esponente) << endl;return 0;
}
Definizione di variabililocali alla funzione
definizionedi funzione
definizionedi funzione
chiamatadi funzione
Esempio mono-file#include <iostream>using namespace std;
double potenza (double base, int esp);
int main() {float numero;cout << "Inserire un numero reale come base" << endl;cin >> numero;int esponente;cout << "Inserire un numero intero come exp" << endl;cin >> esponente;cout << endl << numero << " elevato a " << esponente
<< " vale " << potenza(numero, esponente) << endl;return 0;
}
double potenza (double base, int esp) {double ris = 1.0;
for (int i = 0; i < esp; ++i) ris = ris * base;
return ris;}
dichiarazionedi funzione
definizionedi funzione
Un errore comune
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Segnatura (definizione) di una funzione
• Come per le variabili le funzioni – devono essere dichiarate e definite prima di essere usate– possono essere definite una volta e dichiarate più volte– Una funzione può essere dichiarata in un file di header (.h)
per poi venir inclusa da un altro programma
• La dichiarazione avviene specificando la segnatura (o interfaccia, prototipo) della funzione (function header), cioè:– tipo del risultato – identificatore del sottoprogramma– elenco delle dichiarazioni dei parametri formali
double potenza (double base, int esp);
Esempio di programma multifile
/* File contenente funzioni di utilità sui cerchi
* dichiarazione e definizione di una costante
* riusabile : pigreco.cpp */
extern const float pigreco = 3.14159265;
float area(float r){
return r*r*pigreco;
}
float perimeter(float r){
return 2*r*pigreco;
}
File di intestazione della libreria
/* File contenente solo le dichiarazioni delle
* funzioni di utilità sui cerchi
* e della costante riusabile: pigreco.h
* Usato dal compilatore per controllare la
* correttezza del programma */
extern const float pigreco;
float area(float r);
float perimeter(float r);
Programma principale#include <iostream>
#include "pigreco.h"
using namespace std;
int main() {
float radius;
cout << "Insert the value of the radius: " << endl;
cin >> radius;
cout << "Value of pigreco: " << pigreco << endl;
cout << "Perimeter of circle: " << perimeter(radius) << endl;
cout << "Area of the circle: " << area(radius) << endl;
return 0;
}
Esempio
• Ristrutturiamo (rifattorizziamo) il programma di evidenziazione del testo
• Spostiamo in una funzione:– Le lettura del file– La stampa del testo– La stampa degli indici di riga delle occorrenze– L'evidenziazione del testo
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Progettazione della comunicazione
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Mainvector<string>
vector<int>
leggitesto stampatesto stamparighe evidenzia
vector<string>
vector<string> vector<int>
vector<string>vector<int>crea
modifica, crea
usausa
usastring
Passaggio argomenti
• Per non copiare nel parametro del chiamato argomenti di grandi dimensioni (testo, righe) usiamo passaggio per riferimento
• Prototipi delle funzioni:void leggitesto(vector<string> &t);
void stampatesto(vector<string> &t);
void stamparighe(vector<int> &rr);
void evidenzia(vector<string> &t, string &parola, vector<int> &righe)
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Passaggio per riferimento costante
• Laddove– il chiamato non modifica l'argomento ricevuto dal
chiamante, ma– L'argomento è di dimensioni non trascurabili
• Meglio usare const & void stampatesto(const vector<string> &t);void stamparighe(const vector<int> &rr);void evidenzia(vector<string> &t, const string &parola,
vector<int> &righe)
• Le funzioni così non possono modificare l'argomento ricevuto dal chiamante
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Programma principale#include <iostream>#include <vector>#include <string>#include <fstream>using namespace std;
int main() { vector<string> testo; // il testo vettorializzato, inizialm. vuoto vector<int> righe; // l'indice delle righe, inizialmente vuoto string par; // la parola da cercare leggitesto(testo); // crea tutte le righe all'inizio cout << "Inserisci parola da ricercare" << endl; cin >> par; evidenzia(testo, par, righe); stampatesto(testo); stamparighe(righe);return 0;}
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Parametri array
• Gli array hanno una importante differenza rispetto agli altri tipi primitivi o costruiti: non è definita la copia né all'inizializzazione ne all'assegnamento
• Pertanto non si possono passare come argomenti per copia a una funzione
• Tuttavia si possono lo stesso definire parametri e argomenti per copia, ma bisogna capire che cosa succede
Parametri di tipo array
void stampa(char[10]);•Apparentemente la funzione riceve in ingresso un array di 10 caratteri
•In realtà riceve l'indirizzo (puntatore) al primo elemento di un array di lunghezza ignota!
•E' equivalente a void stampa(char[]);
void stampa(char *); // vedremo in seguito
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Cautele
• Se il parametro denota l'indirizzo del primo elemento allora di solito NON va modificato
• Meglio allora renderlo constvoid stampa(const char[10]);
void stampa(const char[]);
void stampa(const char *);
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Passaggio di argomenti di tipo array
void stampaArray(const char regione[6]){cout << regione << endl;
}
int main() {char array1[10]="Lombardia";char array2[6]="Lazio";stampaArray(array1);stampaArray(array2);return 0;
}
•Le dimensioni del parametro vengono ignorate•Pericoloso: se manca il terminatore dell'array il comportamento è indefinito•Usato spesso comunque, perché apparentemente "flessibile"
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Typedef e parametri array
• Usare typdef non cambia
typedef char arraycorto[6];typedef char arraylungo[10];
void stampaArray(arraycorto regione) {cout << regione << endl;
}
int main() {arraylungo array1 = "Lombardia";arraycorto array2 = "Lazio";stampaArray(array1);stampaArray(array2);return 0;
}
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Passaggio esplicito delle dimensioni
• Per ovviare al pericolo di fuoriuscita, si può aggiungere un parametro esplicito che rappresenta le dimensioni– E' l'unica soluzione per array non terminati da '\0'
• Difetto: i due parametri sono indipendenti e il valore delle dimensioni deve essere gestito con cura dal programmatore– Se la dimensione passata è maggiore di quella
reale, il comportamento del chiamato è indefinito
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Stampare un array di intericonst int corto = 2;const int lungo = 4;
void stampaArray(const int array[], int dim) { for (int i = 0; i < dim; ++i) cout << array[i] << endl;}
int main() {int arraylungo[lungo]={1,2,3,4};int arraycorto[corto]={5,6};stampaArray(arraylungo, lungo);stampaArray(arraycorto, corto);return 0;
}
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Warning
• Non si stampa con cout << un array che non sia una stringa terminata da '\0'
const int lungo = 4;
int main() {
int arraylungo[lungo]={1,2,3,4};
cout << arraylungo; // errato !!
return 0;
}
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Modificabilità degli array
• Gli array non si possono passare per copia
• Il chiamato riceve l'indirizzo del primo elemento dell'array passato come argomento
• Pertanto il chiamato modifica direttamente i valori dell'array del chiamante
• Da considerare con cautela
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Modifica di un parametro arrayconst int size = 4;
void modificaInt(int i) {
i = i + 100;
}
void modificaArray(int vett[], int dim) {
for (int i = 0; i < dim; i++)
vett[i] += 100;
}
int main() {
int a = 0, v[size] = { 0, 1, 2, 3 };
cout << "Valori prima" << endl;
cout << "a = " << a << endl;
for (int i = 0; i < size; ++i)
cout << "v[" << i << "] = " << v[i] << endl;
cout << "Chiamo le funzioni..." << endl;
modificaInt(a);
modificaArray(v, 4);
cout << "Valori dopo" << endl;
cout << " a = " << a << endl;
for (int i = 0; i < size; ++i)
cout << "v[" << i << "] = " << v[i] << endl;
return 0;
}
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Passaggio di array multidimensionali
• Ricordando che una matrice è in realtà un array di arrayf(int [][maxcol], int r, int c);
• Dichiara una funzione che riceve in input una matrice, cioè maxcol array di interi
• Tutte le dimensioni successive alla prima fanno parte del tipo e devono essere fissate
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Esempiovoid stampaMatrice(int mat[][2], int r, int c) {
for (int i = 0; i < r; ++i) {for (int j = 0; j < c; ++j) // c è cmque fissato a 2
cout << mat[i][j] << " ";cout << '\n';
}}// il secondo indice DEVE valere 2int main() {
int matrice[2][2] = { 1, 2, 3, 4 };int matricebis[3][2] = {5,6,7,8,9,10};stampaMatrice(matrice, 2, 2);cout << endl;stampaMatrice(matricebis, 3, 2);return 0;
}
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Perché la prima dimensione è libera?
• Matrice = Array di array di interi
• Ogni valore dell'array, tranne quelli dell'array "più esterno" deve avere una dimensione fissa e nota– 3 celle nel caso presente
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a[0,2] int a [][3]
a[0]
a[0,0] a[0,1] a[1,2]
a[1]
a[1,0] a[1,1] a[3,2]
a[3]
a[3,0] a[3,1]
…
Forme sintattiche equivalenti
• Sono definite 3 forme sintattiche diverse per rappresentare una matrice e quindi anche un parametro di tipo matrice
• Si capirà meglio dopo aver studiato il costruttore di tipo puntatore (*)
• http://stackoverflow.com/questions/8767166/passing-2d-array-to-function
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Parametri di tipo array e struct• Un parametro di tipo struct si può passare sia
per riferimento sia per valore (anche se la struct contiene campi di tipo array!)
• Analogamente, una funzione può restituire una struct (anche se la struct contiene degli array)