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Scuola Media Statale Giacomo Matteotti– Rivoli (TO) Via Monte Bianco 23–Tel. 011953.4952–953.3551–Fax 9536325 - Sez associata di Rosta Via Bastone, 34 Tel. 0119540122–Fax 9542714 Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti di Rivoli e Val Susa con sedi coordinate in Avigliana, Bussoleno, Cascine Vica, Rivoli, Sant’Antonino, Vaie e-mail [email protected] www.mediamatteotti.it ANNO SCOLASTICO 2007/2008 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (p.o.f.)

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Scuola Media Statale Giacomo Matteotti–Rivoli (TO)Via Monte Bianco 23–Tel. 011953.4952–953.3551–Fax 9536325 - Sez associata di Rosta Via Bastone, 34 Tel. 0119540122–Fax 9542714

Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti di Rivoli e Val Susacon sedi coordinate in Avigliana, Bussoleno, Cascine Vica, Rivoli, Sant’Antonino, Vaie

e-mail [email protected] www.mediamatteotti.it

ANNO SCOLASTICO 2007/2008

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA(p.o.f.)

INDICEPremessa1. LA REALTA’ IN CUI SI OPERA

pg.4

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2. FINALITA’ GENERALI pg.6

3. PRINCIPI FONDAMENTALI pg.7

4. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA pg.8

5. CRITERI DI GESTIONE pg.11

6. I BISOGNI pg.12

7. GLI OBIETTIVI pg.13

8. FORMAZIONE DEI DOCENTI – PIANO DI AGGIORNAMENTO D’ISTITUTO pg.14

9. I RAPPORTI CON IL TERRITORIO – INTESE – CONVENZIONI – ACCORDI pg.169.1 rapporti con l’amministrazione locale pg.169.2 rapporti con altri enti e soggetti

pg.169.3 piano uscite, viaggi e visite di istruzione

pg.179.4 intercultura pg.17

10. L’OFFERTA FORMATIVA 10.1. Organizzazione dell’offerta formativa della scuola dell’obbligo

pg.17 10.2. Piano dell’offerta formativa rivolta agli adulti

pg.19 10.3. Qualità dell’offerta formativa della scuola dell’obbligo

pg.19 10.4. Qualità dell’offerta formativa per il CTP

pg.23

11. IL PROGETTO LABORATORI pg.24

12. I PROGETTI DIDATTICI SEDE DI RIVOLI 12.1. Progetto potenziamento informatica pg.25 12.2. Progetto orientamento pg.27 12.3. Progetto handicap

pg.28 12.4. Progetto continuità pg.34 12.5. Progetto promozione agio

pg.35 12.6. Progetto potenziamento delle abilita’ cognitive e relazionalipg.36

12.7. Progetto ambiente pg.37 12.8. Giochi Sportivi Studenteschi e Progetto “Giochiamo nella rete”

pg.39 12.9. Progetto “Un diario per amico”

pg.40 12.10. Progetto teatro

pg.40 12.11. Progetto educazione alla salute (Rosta)

pg.41 12.12 Potenziamento delle abilità espressive (Rosta) pg.43 12.13. Progetto “Ket” pg.43 12.14. Progetti di educazione alla convivenza civile e alla legalità (Rosta)

pg.44

13. SISTEMA DI VALUTAZIONE 13.1. Criteri e strumenti di valutazione degli alunni

pg.45 13.2. Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto

pg.46

ALLEGATO A . Regolamento d’Istituto (alunni)pg.46

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PremessaLa nostra scuola da anni attua un modello didattico che tiene conto delle esigenze di tutti gli attori della scuola: gli allievi innanzitutto, i docenti e il personale ausiliario, i genitori. Tale modello, ormai collaudato, ha come obiettivo di fondo la formazione totale dell’allievo, intesa sia dal punto di vista educativo e sociale, sia dal punto di vista culturale e orientativo.Per raggiungere questo obiettivo, per fornire un insegnamento di qualità secondo noi occorre un’organizzazione oraria, una dotazione di organico e una flessibilità che consentano di dare il numero di ore necessario per le lezioni curricolari e di arricchire l’offerta attraverso attività laboratoriali e interdisciplinari.Per queste ragioni e grazie alle opportunità offerte dall’Autonomia ( DPR n.215/99 ) il Collegio docenti della SMS Matteotti ha cercato anche per quest’anno di elaborare il POF all’insegna della continuità del modello, applicando ciò che indica la norma all’interno della preesistente struttura didattica.

Parallelamente la scuola si é attivata attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro e corsi di aggiornamento per continuare a studiare nuovi strumenti di lavoro didattico e di valutazione che tengano conto della nostra realtà, che rappresentino una crescita collegiale nella direzione della qualità e che si configurino come modalità di lavoro più razionali, ma al contempo più calate nell’individualità degli allievi.

CTPI l Centro Territoriale Permanente per la formazione degli adulti con la sua sede centrale da anni presso la scuola media, completa il quadro di offerta di servizio al territorio nel campo dell’istruzione. L’organizzazione scolastica e le attività realizzate hanno come obiettivo primario quello di andare incontro a cittadini, dai 16 anni in su, che intendano rincontrare la formazione talvolta dopo anni di lontananza da situazioni di apprendimento. Gli adulti che si rivolgono alla struttura del CTP hanno richieste precise circa la propria necessità di formazione; si tratta di lavorare per rendere sempre più flessibile, e quindi accogliente, l’offerta , rinnovata di anno in anno dai docenti di scuola elementare e media che collaborano a pieno tempo nel Centro Territoriale.

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1.LA REALTA’ IN CUI SI OPERAIL TERRITORIO

La scuola Matteotti è situata nel quartiere Borgo Nuovo e serve una vasta zona che si estende dalla collina del Castello di Rivoli ad una parte del centro storico fino a nuove zone di edilizia popolare e convenzionata che raggiungono il comune di Alpignano da un lato ed i confini di Cascine Vica dall’altro. La sezione staccata si trova nella zona collinare di Rosta.

Per il settore di formazione degli adulti il territorio di riferimento si amplia comprendendo diversi Comuni attorno a Rivoli e parte della Val di Susa; in particolare il servizio del C.T.P. serve la bassa valle.La Matteotti è sede centrale del CTP. a cui si rivolgono anche persone che provengono da Alpignano, da Bruino, Rivalta…e da Collegno, Grugliasco e Torino, in percentuale sensibilmente minore. Oltre alla sede centrale esistono cinque sedi decentrate che permettono all’utenza di frequentare i corsi attivati in più punti del territorio.

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

La scuola è costituita dalla sede centrale a Rivoli e dalla sede staccata a Rosta.La sede ospita il CTP, istituito nell’A.S. 99/00.Le sedi decentrate del centro Territoriale sono a Cascine Vica, Avigliana, Vaie, S.Antonino, Bussoleno

PERSONALE

Il personale docente è prevalentemente di ruolo, nella scuola del mattino come nel CTP, con un gruppo presente da parecchi anni, che ha quindi vissuto le modificazioni strutturali, organizzative e didattiche della scuola e che continua ad operare nella direzione dell’innovazione, dei rapporti con il territorio, con le famiglie, con gli altri ordini di scuola. Fra i docenti è possibile individuare alcune professionalità specifiche relative alla multimedialità, alla sicurezza, all’handicap, alla promozione della salute, all’orientamento professionale, alle attività sportive, al tutoraggio necessario nel caso di studenti minorenni o disagiati del CTP.A partire dall’A.S, 99/00 il Collegio Docenti ha individuato alcune figure che svolgono funzioni di coordinamento relativamente a: attività funzionali alla realizzazione del POF attività relative ai rapporti con gli studenti e le famiglie informatica e diffusione nuove tecnologie CTP : attività funzionali a: -rapporti con il territorio di Rivoli

-rapporti con il territorio della valle - interventi con persone segnalate dai servizi sociali come il laboratorio di pittura con mostra finale- contributi del comune di Rivoli per servizio baby sitter per donne straniere a lezione

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI EDIFICI

Sede di RivoliLa scuola è costituita da un ampio edificio circondato da una grande area verde.Gli spazi esterni comprendono: una pista di atletica, una di salto in lungo, un campo di pallacanestro e uno di pallavolo. Gli spazi interni offrono 15 aule grandi e luminose (di cui tre utilizzate dal CTP quotidianamente per le lezioni oltre ai laboratori di informatica in comune con la scuola del mattino.), 13 spazi attrezzati per attività di laboratorio (di cui 6 nel seminterrato, in parte utilizzati dal CTP), una sala audiovisivi, un’aula per attività di recupero-approfondimento, un’aula per il sostegno,un’ampia palestra, una palestrina, un auditorium, una biblioteca, un refettorio per la mensa.

Sede di RostaCostruito di recente, possiede spazi esterni attrezzati con campo di pallacanestro e pista di atletica.Gli spazi interni offrono aule grandi e luminose, una grande palestra, laboratori attrezzati, un auditorium, una biblioteca, un refettorio per la mensa.

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CTPPer quanto riguarda il CTP le sedi non sono assegnate in modo definitivo; in Val di Susa ogni anno viene chiesta la conferma dei locali e molte volte è necessario spostarsi da un edificio all’altro. È successo, e succederà ancora, di dover fare lezione in locali di fortuna non destinati ad un uso scolastico.

UTENZASCUOLA DELL’OBBLIGO

Le famiglie che si rivolgono alla nostra scuola sono costituite prevalentemente da nuclei stabili, in cui sono presenti entrambi i genitori (85.6%), ma rispetto al passato (rilevazione a.s. 2005/06) sono minori i casi in cui la madre è sola a gestire i figli (13.4%). La maggior parte delle famiglie ha due figli (59.6%), il 25.7% ne ha uno, ma numerosi sono i nuclei con tre figli o più (14.7%)Rispetto al livello di scolarizzazione si nota che i padri sono prevalentemente diplomati o laureati: in particolare il 34.9% è in possesso di un diploma di scuola superiore, il 15.6% ha una laurea; il 37.1% ha conseguito la licenza media. Dinamiche analoghe si riscontrano per le madri, fra le quali però ci sono meno laureate (8.6%); parecchie hanno una qualifica professionale (10.9%). L’occupazione dei padri è dipendente nel 60.8% dei casi, (26.6% impiegati, 3.0 insegnanti, 31.2% operai); non si rilevano situazioni disoccupazione, ma in molti casi manca il dato relativo all’occupazione.Fra le madri il 2.4% è disoccupata, il 27.3% è casalinga, il 55.6% ha un’occupazione dipendente, di tipo prevalentemente impiegatizio .Anche nella sede staccata di Rosta si riscontrano situazioni simili: nuclei familiari stabili (80.0%), ma un numero lievemente minore di madri sole (11.9%). Il livello di scolarizzazione pare leggermente più elevato che a Rivoli, infatti hanno il diploma superiore o la laurea, il 64.2% dei padri e il 52.3% delle madri.Rispetto all’occupazione il 62.0% dei padri ha un lavoro dipendente. Le madri sono casalinghe per il 33.4%, impiegate per il 33.4%, operaie per l’ 8.9%. In buona misura le famiglie seguono i figli nel loro percorso scolastico e costituiscono per loro un punto di riferimento educativo ed affettivo solido. L’impegno lavorativo dei genitori motiva buona parte delle richieste del trasporto casa-scuola e di un tempo scuola che occupi i ragazzi nel pomeriggio, ma distribuito su 5 giorni alla settimana, D’altra parte negli ultimi tempi l’interesse dei genitori sembra essersi spostato verso le attività che maggiormente adeguano l’offerta alle esigenze di una società dinamica, tecnologica, multimediale. Attualmente gli allievi iscritti sono di cui 234 in sede e 97 nella sede staccata.

FORMAZIONE DEGLI ADULTI

Il CTP da tempo aggiorna i dati che riguardano gli iscritti per produrre a fine anno un documento di sintesi con statistiche che riguardano età, provenienza, livelli d’istruzione degli studenti e altro ancora. In questa sede è importante sottolineare alcune informazioni che possono aiutare a comprendere l’incidenza della formazione agli adulti su questo territorio. In un quadro generale che vede attivati nel 2005/06 centouno corsi nell’arco dell’anno, l’offerta formativa spazia dalla formazione di base, a corsi di lingua straniera, di informatica e di cultura generale.Il numero degli iscritti si aggira intorno al migliaio ed è in crescita negli anni. Bisogna considerare che un 10% degli studenti frequenta almeno due corsi; le iscrizioni effettive sono dunque lievemente inferiori, numericamente, a ciò che appare considerando il dato complessivo.Il bacino di utenza comprende:C. Vica-Rivoli -S.Antonino-Avigliana- Bussoleno –Alpignano -_S. Ambrogio –Vaie – Villarbasse-Villardora e Caprie - Collegno- Torino. Di fatto molti paesini della valle che qui non compaiono utilizzano le nostre sedi. C’è una buona presenza di residenti in Rivoli e anche alcuni studenti dell’asse Torino- Rivoli. Il numero degli iscritti residenti in valle è quasi equivalente a quello dei rivolesi.E’ pressoché azzerato il numero di candidati alla licenza media fra gli adulti lavoratori italiani, ma gli stranieri dimostrano un crescente interesse per il titolo dell’obbligo, legato a questioni lavorative.E’ in aumento il numero dei giovani che arrivano in Italia senza un titolo adeguato per frequentare una scuola superiore professionale o di altro tipo. Ci sono anche i ragazzi italiani con 16 anni compiuti da poco che hanno abbandonato il percorso scolastico senza conseguire il titolo di licenza media e che intendono rientrare in formazione per ottenere anche un diploma attraverso la nostra struttura.Il progetto Polis dà continuità all’offerta di licenza media proponendo il raggiungimento del diploma con un percorso triennale integrato fra CTP e scuole superiori.L’utenza del nostro centro rimane per la maggior parte costituita da donne .Gli iscritti stranieri sono in aumento anche se siamo solo al30% circa dei frequentanti.

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La provenienza degli stranieri è molto varia. I paesi più rappresentati sono nell’ordine: Marocco,Romania , Brasile e Perù. Il continente più rappresentato è l’Europa seguita da Africa,America centro sud, Asia ed infine USA e Australia.L’età degli utenti varia dai 16 anni appena compiuti agli oltre 60 di alcuni casi. .Il 37% degli iscritti ha un diploma superiore sia fra gli italiani che fra gli stranieri. I laureati sono in maggioranza stranieri (16%) e, per il 7% soltanto, italiani. L’11% degli italiani ha solo la licenza elementare contro il 9% degli stranieri. Il 5% degli stranieri è privo di un qualunque titolo di studio.Per quanto riguarda il lavoro: Fra gli italiani il 43% degli iscritti è dipendente e il 10% risulta disoccupato.Le donne casalinghe sono il 12% e i pensionati sono il 21%.Fra gli stranieri il 29% è dipendente e il 34% è disoccupato. Le casalinghe sono il 24%. Non compaiono pensionati.Dispersione nel CTP. C’è una grande forbice fra iscritti e frequentanti sia nei corsi per la licenza media che negli altri. I motivi di questa “dispersione “coinvolgono in misura maggiore gli stranieri e sono molte volte legati a spostamenti difficili, a complicazioni di orario dovute a turni di lavoro variabili. Talvolta subentrano impegni di lavoro, sia pure precario e/o saltuario, per studenti in partenza disoccupati. Alcune volte gli utenti stranieri spostano la propria residenza in Comuni lontani e abbandonano i corsi.

2. FINALITA’ GENERALILa scuola media, secondo la legge istitutiva, “concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione” e deve mirare alla formazione di una alunno: consapevole di sé e degli altri e desideroso di apprendere capace di collaborare in modo costruttivo al raggiungimento degli obiettivi prefissati capace di confrontarsi per crescere solidale ed aperto verso la diversità abituato a porsi domande e ricercare risposte

Tali finalità possono trovare attuazione solo all’interno dell’intero sistema educativo (scuola, famiglia, territorio), nel quale la scuola si ponga come luogo di raccordo e di coordinamento fra gli interventi educativi.La nostra scuola pertanto si propone di creare un rapporto cooperativo e armonico fra i soggetti (genitori, allievi, personale docente e non docente, enti e gruppi territoriali) che interagiscono nella formazione degli allievi e che operano nella costruzione degli strumenti educativi e didattici al fine di fornire agli studenti tutte le opportunità possibili per una formazione individualizzata, culturalmente solida, orientativa.La scuola si propone di intervenire principalmente nelle seguenti direzioni: definire gli obiettivi partendo dall’analisi dei bisogni delle varie componenti e dal confronto con esse strutturare la didattica e l’organizzazione della scuola per rispondere ai bisogni di tutti attuare la continuità verticale come coerenza e congruenza degli approcci disciplinari e nelle relazioni fra

studenti e insegnanti all’interno di ordini di scuola successivi mantenere stretti legami con il territorio sia rispetto al lavoro sulle problematiche comuni alla scuola e

agli enti territoriali, sia rispetto alla partecipazione alle iniziative locali.

In coerenza a tali finalità generali e ispirando gli indirizzi culturali dell’Istituto ai principi della Costituzione, delle leggi vigenti e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, l’Istituzione Scolastica Autonoma Scuola Media di Rivoli e Rosta e Centro Territoriale Permanente di Educazione degli Adulti di Rivoli e Val Susa: garantisce a tutti gli iscritti il diritto allo studio; promuove, come risposta alle istanze di una società multiculturale, attività di educazione interculturale e

di solidarietà tra i suoi componenti; adotta ogni possibile strategia e sostegno agli operatori affinché siano mantenuti alti i profili educativi di

uscita al termine dei diversi cicli di istruzione e sia innalzato il più possibile il successo formativo; garantisce l’informazione agli studenti, al personale e a tutta la comunità locale, anche attraverso

incontri periodici con gli utenti, l’accesso ai documenti amministrativi e programmatici, nel rispetto della normativa vigente; per gli stessi scopi utilizza il sito web dell’Istituto;

favorisce la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola con le modalità e le garanzie previste dalla normativa vigente e dei regolamenti a tutela dell’incolumità fisica e morale degli allievi;

potenzia e/o avvia rapporti di collaborazione con l’Ente Locale, i Servizi Socio-Assistenziali dell’ASL n.5, il C.I.S.A.. (Consorzio Intercomunale di Servizi), le Istituzioni scolastiche e tutte le altre Agenzie formative presenti nel territorio, anche attraverso accordi di rete, di programma e convenzioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni;

privilegia il rapporto con gli altri ordini di scuola e con i Centri di formazione professionale per favorire il processo di crescita attraverso percorsi di continuità e di orientamento;

favorisce, d’intesa con la componente e le relative rappresentanze, ogni attività finalizzata all’educazione degli adulti italiani e stranieri, eventualmente defininendo itinerari formativi sulla base

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delle esigenze espresse dal territorio, delle situazioni individuali dei soggetti, delle risorse, delle strutture e delle competenze disponibili;

auspica che la programmazione curricolare delle attività didattiche obbligatorie ed opzionali, di competenza del Collegio dei Docenti, si ispiri a criteri di unicità di intenti e di condivisione delle scelte;

auspica che la programmazione delle attività che ampliano l’offerta formativa si ispiri a criteri di compatibilità con le risorse disponibili ed individua quale criterio di priorità la destinazione all’utenza-alunni;

sviluppa, potenzia per tutte le classi di scuola media l’insegnamento di due lingue straniere attraverso l’utilizzo delle opportunità offerte dalla L. 53/03. Promuove in tutte le sedi del CTP l’insegnamento delle lingue comunitarie e promuove sperimentazioni di lingue non comunitarie;

Progetta e realizza relativamente al CTP proposte di percorsi di rientri in formazione finalizzati anche al conseguimento di titoli di studio di secondo grado, d’intesa con altri soggetti ed Enti territoriali

Progetta e realizza relativamente al CTP una pluralità di proposte di arricchimento culturale fondate anche sull’analisi dei bisogni dell’utenza rilevati dal CTP o dagli Enti Pubblici territoriali

favorisce e potenzia percorsi didattici individualizzati di recupero e di potenziamento con particolare riferimento agli alunni in situazione di handicap;

organizza e finanzia attività di formazione secondo i bisogni espressi dal personale docente e non, per far fronte alle esigenze dell’utenza e/o per qualificare l’offerta formativa e/o per conoscere ed introdurre le innovazioni normative;

promuove e finanzia attività di formazione/informazione ed ogni altra azione correlata al fine di diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro;

promuove e finanzia attività di formazione/informazione ed ogni altra azione correlata al fine di diffondere la cultura della tutela della privacy;

finanzia proposte di acquisto di attrezzature ritenute necessarie a qualificare l’offerta formativa, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica didattica;

auspica che proseguano e si sviluppino, nel pieno rispetto delle competenze e prerogative dei soggetti coinvolti, rapporti con le RSU per la gestione delle attività oggetto di informazione e contrattazione;

sviluppa e potenzia attività di monitoraggio, di valutazione e di autovalutazione del servizio erogato.

CTPI Centri Territoriali Permanenti (CTP) sono la sede istituzionale preposta all’ EDA (Educazione degli adulti)Siamo a un punto punto di arrivo del percorso iniziato nel 1973 quando le organizzazioni sindacali ottennero per i lavoratori il diritto alla formazione scolastica per raggiungere il titolo di licenza elementare e/o media anche fuori dai percorsi tradizionali dell’istruzione. Maestri elementari e professori di scuola media offrivano lezioni nella scuola pubblica in orari pomeridiani e serali. I corsi si chiamavano “ 150 ore” per indicare il diritto allo studio conquistato dai lavoratori per 150 ore annue in cui era possibile studiare invece di lavorare. Molti lavoratori negli anni ‘70 e ’80 hanno finalmente ottenuto così i titoli di studio dell’obbligo migliorando la propria situazione culturale e lavorativa. I corsi hanno avuto un grande successo e si sono evoluti nel tempo offrendo formazione anche a studenti adulti stranieri in arrivo dai paesi più diversi. I docenti si sono dovuti confrontare con nuovi problemi. Gli studenti stranieri non frequentavano, e non frequentano solo per il titolo scolastico, ma per raggiungere una competenza linguistica adeguata alle esigenze di ognuno. Dunque i docenti si sono via via specializzati anche nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua e si è dovuto tener conto di coloro che partivano da assoluto analfabetismo già nella lingua madre ma anche di coloro che non conoscevano nulla dell’italiano pur essendo laureati nel proprio paese.Il livello di scolarizzazione è da sempre elemento discriminante nei gruppi di apprendimento. I docenti degli adulti devono costruire strategie di insegnamento diverse per andare incontro alle profonde diversità culturali fra i propri allievi.

3. PRINCIPI FONDAMENTALIAnche in conformità con quanto definito nella “Carta dei servizi” vengono ribaditi i Principi ispiratori

del servizio scolastico a cui la scuola si attiene nell’attuazione delle sua finalità.

Uguaglianza - Nessuna discriminazione può essere compiuta nell’erogazione del servizio per motivi riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, le religioni, le *opinioni politiche, le condizioni economico-sociali e le condizioni psico-fisiche.

Imparzialità e regolarità - Tutti i soggetti erogatori del servizio agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. Essi garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

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Accoglienza e integrazione - La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, specialmente nella fase di ingresso alle classi iniziali e in situazioni di necessità; particolare impegno sarà rivolto alla soluzione delle problematiche relative agli studenti portatori di handicap.Tutti gli operatori del servizio scolastico, nello svolgimento delle propria attività, sono ugualmente coinvolti a facilitare i momenti indicati attraverso opportuni, adeguati atteggiamenti e azioni. Tutto il personale ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli studenti.

Obbligo scolastico e frequenza - L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e di controllo dell’evasione e della dispersione scolastica .

Partecipazione efficienza trasparenza - Il capo d’istituto, i docenti, il personale non docente, i genitori e gli studenti sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta dei servizi, attraverso una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali di servizio.La scuola, in collaborazione con l’Ente locale, si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione dell’istituzione scolastica come centro di promozione culturale, sociale e civile.L’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dell’attività didattica, dei servizi amministrativi garantendo la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.Per le stesse finalità, la scuola organizza e facilita le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con l’Ente locale, le istituzioni e gli enti culturali nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale - La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e del loro pluralismo culturale, garantendo la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi del piano di studi.

L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.Il collegio docenti può autonomamente organizzare il proprio aggiornamento, demandandone l’iniziativa sia a singoli docenti, sia a gruppi di essi.

4. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICAAl di là della struttura organizzativa prevista dalla normativa che regola il funzionamento degli organi collegiali, la scuola prevede ambiti di decentramento dei compiti e di apertura ai soggetti educativi al fine di facilitare la comunicazione fra i diversi ambiti, il coordinamento e la realizzazione delle attività, l’informazione rispetto alle iniziative, alle risorse, alle opportunità.Dirigente scolastico – Presiede il Collegio dei docenti, la Giunta esecutiva, fa parte del Consiglio di istituto; coordina le attività della scuola, assegna i docenti alle cattedre, agisce con gli enti del territorio per la realizzazione della programmazione educativa.Consiglio d’Istituto - Composto da genitori e docenti (durante questo mandato non è stato eletto un membro della componente non docente), si è caratterizzato in questa scuola come elemento di raccordo fra entrambe le componenti, promuovendo attività comuni e partecipando alle iniziative di informazione e di accoglienza delle famiglie provenienti dalla scuola elementare; in particolare ha accolto e stimolato le iniziative volte alla dotazione della scuola di attrezzature avanzate. Staff di presidenza – E’ composto dal Dirigente Scolastico e da docenti che, a diverso titolo, collaborano nella gestione della scuola, svolgono un ruolo di indirizzo, di coordinamento e di stimolo delle capacità progettuali del Collegio Docenti, dei Consigli di classe e di tutti i gruppi di lavoro, promuovendo le condizioni necessarie per la realizzazione degli obiettivi definiti.

- Dirigente Scolastico prof. ssa Patrizia Borio- Collaboratori del Dirigente Scolastico e figure ex 86 lett. J CCNL- collaboratore con delega alla firma (Prof.ssa Cogo)- 2° collaboratore- segretario del Collegio dei docenti (Prof.ssa Pallavidini)- doc addetto alla vigilanza sede assoc di Rosta (art. 86 lettera J del CCNL) (Prof.ssa Porceddu)

- Funzioni strumentali al P.O.F.:. coordinamento organizzativo risorse interne in relazione al POF (Prof.ssa Nosetti). coordinamento organizzativo interno-esterno, connessioni EE.LL (Prof.ssa Cordero)

. sostegno ai docenti per le nuove tecnologie e informatica (Prof.ssa Flecchia) . coord. Attività di continuità e orientamento (Prof.ssa Arbia)

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. coord. delle attività e sedi CTP (art. 86 lettera J del CCNL) (Prof. De Luca) - Direttore delle attività sportive, prof.ssa M.Cavallaro

- Direttore amministrativo, sig.M.Rotella

Consigli di classe – Composti istituzionalmente dai docenti e dai rappresentanti di classe, in questa scuola le riunioni sono aperte a tutti i genitori (ad esclusione delle sedute relative alla valutazione), per dare alle famiglie la possibilità di una conoscenza più diretta del funzionamento della scuola e per invitarle ad una partecipazione attiva. Essi operano nella direzione della trasparenza dei giudizi e dei programmi, dell’uniformità dei criteri di valutazione. La programmazione delle attività viene elaborata a partire dalle scelte educative e didattiche d’istituto contenute nel presente P.O.F.

Qualche precisazione a proposito del CTP: i consigli di classe sono composti dai docenti che seguono gli studenti candidati per l’esame di licenza, dunque in alcuni casi includono sia maestri che professori. La programmazione didattica definita in accordo dalle due componenti, viene realizzata in moduli didattici dagli insegnanti di riferimento. Peculiarità dei CTP è la quasi totale mancanza della componente “genitori” perché sono molti pochi gli iscritti minorenni; sono gli studenti stessi, in prima persona, ad interagire con i docenti in aula come in sede di organi collegiali.

Le commissioni e referenti – In accordo con i criteri e le deliberazioni del Consiglio d’Istituto e del Collegio Docenti si occupano della struttura organizzativa di base della scuola, della realizzazione dei progetti e delle attività , del funzionamento dei laboratori. Attualmente sono operanti le seguenti commissioni :

Commissioni - Sede di RivoliOrarioReferente: PontacoloneComponenti: proff. Baivè, Pontacolone Per quanto riguarda la sede la commissione si riunisce a giugno per preparare, distribuire agli insegnanti e successivamente raccogliere il modulo per la rilevazione dei dati che serviranno per la formulazione dell’orario definitivo. Comincia poi a lavorare dai primi giorni di settembre per stilare gli orari provvisorie quello definitivo; quest’ultimo deve rispettare i seguenti CRITERI: in ogni classe ciascun giorno vedrà un’alternanza tra le cosiddette materie di “studio” e le “educazioni”,

in modo che non ci siano giornate troppo faticose ed altre troppo rilassanti. Non è stato possibile rispettare sempre questo criterio per quelle classi in cui tutti o quasi gli insegnanti sono spezzonisti a causa dei vincoli creati dagli orari delle scuole di completamento. Per le seguenti materie: 2^ lingua, ed.musicale, ed.fisica, ed.tecnica, le ore non vengono poste in giorni consecutivi a meno che non ci sia un’espressa richiesta da parte degli insegnanti.

Per le classi con rientri pomeridiani, non sono previste in queste ore lezioni frontali di sc.mat., chim., fis. e nat.o di lingua straniera.

Nei limiti del possibile si cerca di soddisfare tutte le esigenze didattiche espresse dagli insegnanti, che sono ovviamente prioritarie rispetto a quelle personali.

Non vengono lasciate ore a disposizione per la sostituzione dei colleghi assenti, tranne una prima ora del mattino, ogni giorno, per un totale di 5 ore settimanali, a causa dell’impossibilità per un insegnante avvisato di una supplenza alle 8 del mattino di raggiungere la scuola in tempo utile. Le ore di completamento degli insegnanti vengono utilizzate nei seguenti modi: mensa, biblioteca, recupero di matematica, informatica, sostegno ad alunni portatori di handicap.

Gli insegnanti disponibili ad effettuare 3 rientri pomeridiani hanno diritto ad avere una mattinata libera.. Commissione continuità Coordinatore: IaffaldanoRaccoglie le informazioni sugli allievi in ingresso dalle insegnanti elementari, propone i test d’ingresso alle classi V^, forma le classi sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto.Elabora insieme alle insegnanti elementari un progetto per l’inserimento graduale degli allievi di 5^ elementare nella scuola media .Avvia un progetto di continuità con le scuole superiori.Commissione Integrazione hcCoordinatore: CimaElaborazione, realizzazione e coordinamento del progetto handicap (vedi sezione “Progetti”)Adesione ad iniziative relative all’handicap. Attività di continuità con la scuola elementare.Commissione orientamento scolasticoCoordinatore: FiorentinoConsapevoli che la sc. Media deve proporsi come formativa ed informativa, l’obiettivo da raggiungere nel triennio sarà quello di formare integralmente cioè a livello umano, sociale e culturale soggetti che sappiano

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inserirsi nel tessuto sociale come cittadini, preparati ad operare con successo, sia sul Territorio che a livello europeo.Attenzione particolare sarà rivolta a tutti i soggetti più deboli, a rischio di dispersione, integrando le attività previste con percorsi individualizzati e visite in alcuni Istituti.

Con gli alunni delle classi 1^/2^ si attueranno esperienze finalizzate alla conoscenza di sé e dei compagni, la realizzazione di laboratori con studenti delle classi superiori, la partecipazione ai laboratori pomeridiani.

Con gli alunni classi 3^, in particolare, si svolgeranno visite alle Sc. Sup. del territorio e partecipazione a laboratori , incontri con gli insegnanti per conoscere il piano di studi dei vari indirizzi, incontri con gli ex-allievi.I genitori e gli alunni delle classi 3^ potranno conoscere meglio le scuole superiori con le visite nell”open day”.Commissione promozione dell’agioCoordinatore: CorderoOltre a coordinare le iniziative relative all’educazione alla salute, sia quelle attivate in proprio dalla scuola, sia quelle realizzate in collaborazione con l’ASL, il CISA e il Comune di Rivoli, si occupa principalmente del coordinamento del progetto “Integrazione e recupero”, originato dall’esigenza di rispondere ai bisogni degli alunni con difficoltà di apprendimento, scarsa motivazione e problemi relazionali. Organizza inoltre incontri per i genitori e attività extrascolastiche finalizzate allo star bene a scuola, genitori e figli insieme. La referente partecipa anche al Coordinamento degli insegnanti per la pace che mantiene contatti costanti con la Consulta Pace del Comune di Rivoli. Commissione accoglienza e mostra di fine anno – TeatroCoordinatore: GibinLa commissione

si occupa della progettazione e del coordinamento di attività relative all’accoglienza dei bambini delle classi quinte.

si occupa della progettazione e della realizzazione della mostra di fine anno, che vuole essere un’occasione per rendere visibile una parte significativa delle attività svolte durante l’anno scolastico nelle classi e nei diversi laboratori.

si propone di offrire strumenti operativi adatti a guidare gli allievi in una propria esperienza di lavoro teatrale.

si occupa della gestione dello spazio-teatro concorda i calendari per le rappresentazioni e progetta i tempi di realizzazione opera la scelta dei testi da rappresentare, delle musiche e dei costumi coordina le attività dei laboratori di “scenografia” e “teatro” per la progettazione di scenografie.

Commissione Consiglio Comunale dei RagazziCoordinatore: ChiricoPartecipa alle riunioni organizzative, coordina il lavoro della commissione pace e solidarietà in Comune e a scuola, favorisce la realizzazione dei progetti.(vedi Attività trasversali)Commissione sportCoordinatore: CavallaroRealizza a scuola attività sportive e tornei.Commissione sicurezzaCoordinatore: CogoAttività previste:

- controllo piano evacuazione in ogni ambiente dell’edificio scolastico- preparazione del materiale per gli incontri con gli alunni classi 1^/2^/3^/ in auditorio per la lettura ed il

commento del piano sicurezza e dei rischi nei vari ambienti e momenti di scuola.- preparazione del materiale per gli insegnanti per illustrare ciò che prevede il piano di sicurezza della

scuola (elaborato dall’ing. F.Trucano)- incontri con esperti fuori dall’orario scolastico- prove di evacuazione

Commissione scambi-gemellaggiCoordinatore: Pallavidini, Commissione ambienteCoordinatore:FavaleCommissione elettoraleCoordinatore: Cogo, PallavidiniComitato valutazione e tutoringComponenti: Bosonetto, Lojodice, Arbia, Ullu, Cogo.

Commissioni - Sede Associata di Rosta10

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Orario: PorcedduCoordinamento attività sportiva:

CTPCommissione MOS: Vigini, GirardiCommissione attività promozionale: Boido, GirardiCommissione acquisti: Di Gianni, BonnetCommissione Stampa, attività promozionali, catalogo: Antinucci, Gaudenti, ValenzaCommissione Polis: De LucaCommissione aggiornam. Sito WEB: Marasso, Di GianniCommissione Data Base e Anagrafe: De LucaCommissione POF: Bonnet

5. CRITERI DI GESTIONEIl Dirigente Scolastico e/o il Consiglio d’istituto su proposta del Collegio Docenti stabiliscono i criteri

di gestione di tutte le attività scolastiche. In particolare:Formazione delle classi – Le classi sono formate secondo i criteri dell’omogeneità fra di esse (rispetto al numero, alla distribuzione dei livelli) e dell’eterogeneità interna (presenza in ogni gruppo classe di allievi appartenenti a livelli cognitivi diversi). Le informazioni sugli allievi in entrata provengono dai colloqui con le maestre elementari e dai test proposti dalla scuola media alla fine della quinta.Per il CTP la struttura classe è molto elastica e prevede l’ingresso e l’uscita degli studenti durante tutto l’anno scolastico sia perché gli utenti si spostano sul territorio e abbandonano i corsi, magari solo per un periodo, sia perché all’interno della nostra struttura sono previsti passaggi di livello in corso d’anno. Le informazioni necessarie a costituire le classi o gruppi di livello vengono raccolte dai docenti in interviste individuali in fase di accoglienza e attraverso test di ingresso che riguardano ogni gruppo di livello attivato durante l’anno scolastico. Assegnazione dei docenti alle classi - Il Dirigente Scolastico al fine di mantenere il più possibile la stabilità del corpo insegnante e di creare le condizioni di lavoro più motivanti e produttive, assegna i docenti alle classi in base ai criteri indicati dal Consiglio d’Istituto:

- la continuità didattica- la richiesta del docente rispetto al modello orario- il possesso di specifiche professionalità da parte del docente

Gestione delle risorse – Il Consiglio d’Istituto, al fine di consentire la piena realizzazione della nuova struttura organizzativa, possibile con l’autonomia scolastica, ha stabilito le seguenti priorità nella destinazione delle risorse economiche che pervengono all’istituto: - funzionamento

- attrezzatura di tutti i laboratori al fine di garantirne la fruibilità a tutti gli allievi interessati ed un funzionamento efficace

- intervento di “esperti” per innalzare il livello qualitativo delle attività svolte con i ragazzi - distribuzione uniforme delle risorse fra i diversi corsi Rapporto con i genitori – La scuola è aperta ai genitori e mette a loro disposizione gli spazi disponibili per momenti di incontro ed iniziative. Il primo contatto con le famiglie dei bambini di quinta elementare, futuri allievi di prima media, avviene fra dicembre e gennaio, nella fase delle preiscrizioni; in questa occasione si organizza un’assemblea per presentare la scuola ed il suo Piano dell’Offerta Formativa.

I familiari degli alunni possono partecipare ai consigli di classe. Ogni docente è a disposizione un’ora alla settimana, su appuntamento, per colloqui individuali. Nel corso dell’anno sono previsti altri due momenti di incontro (consegna della scheda di valutazione della situazione di partenza e colloqui individuali di aprile), oltre a quelli istituzionali di riconsegna delle schede di valutazione, in orario preserale in cui sono presenti tutti i docenti I genitori che lo desiderano possono far parte della commissione per la promozione della salute e della commissione mensa e trovare occasioni di confronto con docenti ed esperti sulle problematiche adolescenziali e di partecipazione ad attività con i propri figli.Presso il CTP i rapporti con i genitori degli iscritti minorenni vengono curati in modo preciso da un tutor che segue l’allievo per tutto l’anno e ne cura anche l’orientamento in uscita. Occasionalmente è il consiglio di classe ad incontrare i genitori laddove ci siano problemi significativi sul piano didattico o comportamentale. È cura del corpo docenti, ad inizio anno offrire la propria disponibilità alle famiglie garantendo la possibilità di colloqui ogni volta che ne nasca la necessità.Regolamento - Il principio ispiratore del regolamento di questa scuola è che nessuna libertà esiste se non nel rispetto della libertà altrui e nella visione del bene collettivo. Il contenuto del regolamento quindi mira a preservare e a garantire il massimo di libertà individuale e delle singole componenti (studenti, docenti,

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personale amministrativo ed ausiliario, genitori) limitando azioni e comportamenti che portano all’isolamento e al semplice appagamento di esigenze individualistiche. Cura, inoltre, l’abitudine all’educazione, al rispetto di persone o case. Costante è l’ispirazione ai principi della Costituzione repubblicana: “antifascismo – democrazia – antirazzismo – tolleranza ideologica”.Il regolamento di disciplina degli alunni è stato aggiornato da un’apposita commissione su proposta del Collegio docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 2/11/2006 (vedi allegato A).Per quanto riguarda il regolamento del CTP esiste una bozza che deve ancora essere approvata dal Dirigente Scolastico e dal Collegio CTP. E’ prevista la sua pubblicazione entro l’anno scolastico.Piano delle attività – La scuola elabora ad inizio anno un calendario delle attività dei docenti al fine di favorire il più possibile:

- il coordinamento dei lavori degli organi collegiali- la qualità del lavoro dei consigli di classe- la possibilità di incontro con le famiglie- la possibilità di aggiornamento

Comunicazione - La scuola si attiva per favorire la comunicazione con tutte le componenti della scuola, sia interne (docenti, personale ATA, studenti) sia esterne (famiglie, ente locale, agenzie operanti sul territorio) attraverso una serie di strumenti che intendono garantire la circolazione delle informazioni e la trasparenza.

- comunicazione interno-interno: circolari, albo d’istituto, albo sindacale.- comunicazione interno-esterno: raccolta e smistamento delle circolari e di altre comunicazioni da

parte del D.S. - comunicazioni con le famiglie degli alunni: diario, momenti d’incontro individuali (ora di ricevimento

parenti), momenti d’incontro collettivi (Consigli di classe, riunioni dei rappresentanti dei genitori con membri dello Staff)

- aggiornamento del sito web: www. mediamatteotti.it e per il CTP www.ctprivoli.itOrario – Le attività della scuola sono distribuite nella giornata a partire dalle ore 8.00 alle ore21.30.Le scelte relative all’orario, specialmente nelle più recenti modificazioni, hanno cercato di rispondere a diverse esigenze:

- creare una flessibilità oraria che consenta in generale di ampliare l‘offerta formativa- rispondere ai bisogni formativi espressi dai genitori, in relazione all’introduzione delle nuove

tecnologie, della seconda lingua straniera, alle attività di recupero- rispondere ai bisogni organizzativi dei genitori (tempo-scuola articolato su 5 giorni)- rispondere ai bisogni degli allievi (attività di laboratorio e due giorni di riposo settimanali)

Nel caso del Centro Territoriale l’orario deve andare incontro alle esigenze più diverse dell’utenza.Prima di tutto esigenze di lavoro per chi si trova ad avere turni variabili nell’arco della settimana o del mese oppure per chi ha turni che lasciano libera solo la sera o il tardo pomeriggio.Ci sono poi esigenze di spostamento nella maggior parte dei casi con i mezzi pubblici per chi viene da lontano.Ci sono i problemi delle donne con figli molto piccoli o comunque in età scolare.Ci sono i problemi di chi varia la propria disponibilità oraria nel corso dell’anno creando la necessità di modifiche significative anche nell’orario dei docenti. In alcuni casi le fasce orarie a cavallo del pranzo o del primo pomeriggio diventano importanti per inserire lezioni . Anche l’orario preservale e serale (18-22) viene richiesto da una percentuale crescente di iscritti.Sistema di tutela della riservatezza dei dati personali (Legge sulla privacy)Sicurezza ed attuazione del d.l.vo 626/94La scuola pone una costante attenzione alle problematiche relative alla Sicurezza, al rispetto del D L.vo 626/4, all’affermarsi di una cultura della Sicurezza all’interno della struttura educativa. Si è strutturato un vero e proprio Sistema Sicurezza con particolare attenzione agli allievi.

6. I BISOGNISe l’ipotesi di lavoro di fondo vede nel personale scolastico e nell’utenza i soggetti attivi del

processo educativo, diventa prioritario conoscere le esigenze di ognuna delle componenti per costruire un progetto che soddisfi i bisogni di tutti all’interno di un quadro coerente con le finalità della scuola.

Un’indagine specifica condotta attraverso questionari rivolti agli allievi, ai docenti e ai genitori e la successiva valutazione dei processi messi in atto con la sperimentazione dell’autonomia hanno consentito di individuare : i bisogni degli allievi

- bisogno di appartenenza alla scuola e al territorio- bisogno di valori di riferimento- bisogno di star bene con se stessi e con gli altri- bisogno di informazione, di sapere, di saper fare

i bisogni degli insegnanti- bisogno di informazione: - informazione sui cambiamenti della scuola

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- bisogno di gradualità nell’attuazione dei cambiamenti- bisogno di legami con il territorio- bisogno di legami con gli altri ordini di scuola- bisogno di valorizzazione delle competenze- bisogno di migliorare l’utilizzo delle risorse strutturali e professionali- bisogno di condivisione di esperienze, progetti, obiettivi della scuola- bisogno di una struttura oraria più flessibile (specialmente sul tempo normale)

i bisogni dei genitori- per se stessi:- bisogno di comunicazione (rapporto con i docenti)

- bisogno di formazione (incontro con esperti su temi specifici) - un modello orario adeguato ai loro impegni lavorativi (“settimana corta”) e che consenta di dedicare più tempo ai figli

- per i figli: - ampia offerta formativa (informatica, seconda lingua..) - possibilità di recuperare le carenze - orientamento scolastico-professionale - preparazione solida per le scuole superiori i bisogni del personale ATA:

- riconoscimento del ruolo del personale ATA nella crescita e nella maturazione degli allievi- bisogno di formazione- bisogno di valorizzazione delle professionalità- necessità di raccordo fra gli aspetti amministrativi e quelli didattici delle attività

Per quanto riguarda il CTP Rivoli Val di Susa non esiste ancora un’indagine sul territorio, ma ogni anno nella fase di accoglienza i docenti ricevono gli studenti uno ad uno intervistando ognuno circa le esigenze di formazione e la storia individuale pregressa sia in Italia che nei paesi di origine per la componente straniera.Ogni anno dunque è possibile avere un quadro delle aspettative degli iscritti ; aspettative che sono generalmente di due tipi:*per l’utenza italiana riaggiornarsi, migliorare le proprie conoscenze rispetto ad un interesse culturale o conquistare una competenza in più da investire in campo lavorativo.*per l’utenza straniera poter comunicare per avviare il proprio processo di integrazione sociale e lavorativa. Conoscere la lingua e il tipo di italiano necessario nel proprio contesto. Solo in un secondo tempo subentrano gli stessi bisogni già elencati per gli studenti italiani.È opportuno precisare che accanto al desiderio/necessità di conoscenze nuove (lingue straniere, informatica..) sussiste per molti l’obiettivo di ottenere il titolo dell’obbligo scolastico.Per gli stranieri talvolta è necessario attivare un percorso su due anni scolastici per arrivare all’esame con una sufficiente competenza linguistica.

7. GLI OBIETTIVIL’analisi dei bisogni, in coerenza con i principi e le finalità della scuola media, ha condotto alla

definizione degli obiettivi finali che la scuola Matteotti intende perseguire .

OBIETTIVI EDUCATIVI

Rendere consapevoli del diritto alla salute, della conoscenza di sé, della capacità di affrontare situazioni di disagio

Facilitare il passaggio fra i vari ordini di scuola Sviluppare la capacità di scegliere, di prendere decisioni in vista del proprio futuro Formare individui responsabili e consapevoli dei propri comportamenti Educare ai valori fondamentali (rispetto, libertà, solidarietà, pace..) Sviluppare il senso di appartenenza alla realtà in cui si vive Stimolare gli interessi e della motivazione allo studio Sviluppare la curiosità verso la conoscenza Sviluppare il senso critico, della capacità di esprimere opinioni Formare “cittadini del mondo”, educazione all’interculturalità Promuovere ll’integrazione dei compagni disabili

OBIETTIVI DIDATTICI

Acquisizione di una buona padronanza delle abilità di base Acquisizione dei linguaggi specifici di ogni disciplina Acquisizione delle tecniche operative specifiche di ogni disciplina Acquisizione del metodo di studio e di lavoro Acquisizione del metodo della ricerca Acquisizione dei contenuti fondamentali delle discipline

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Avviamento ai linguaggi multimediali

OBIETTIVI RIVOLTI AI GENITORI

Promuovere la partecipazione attiva dei genitori anche attraverso attività congiunte Promuovere il dialogo ed il confronto fra genitori e figli in materia di problematiche adolescenziali

IL PROFILO D’USCITA DEGLI STUDENTI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

La realizzazione degli obiettivi così individuati avviene attraverso la loro ridefinizione nelle programmazioni dei consigli di classe , che considerano:

- la situazione socio-culturale degli allievi e gli eventuali problemi- la situazione di partenza - le priorità educative e didattiche per la classe e per i singoli allievi

Più specificatamente dal punto di vista culturale alla fine del triennio l’allievo dovrebbe avere acquisito un bagaglio di sapere e saper fare così delineato. L’allievo:o ascolta un testo di diverso grado di complessità, ne riconosce lo scopo, ne comprende il contenuto e lo

sa rielaborare attraverso diverse tecniche (appunti, schemi…)o individua le informazioni esplicite e implicite di testi di diversa complessità, ne comprende il linguaggio

specificoo espone i contenuti esprimendosi in modo corretto, con tecniche e linguaggio adeguati alla situazione

comunicativa; struttura il discordo in modo ordinato e organizzatoo individua gli elementi di una situazione problematica, sa classificare, riconoscere le relazioni fra i

fenomeni, formulare ipotesio sa rielaborare le informazioni utilizzando le tecniche, le strutture necessarie, sa effettuare collegamenti

fra argomenti appartenenti ad ambiti diversi, formula giudizi personalio usa un sicuro e personale metodo di studio e di lavoro, conosce le tecniche specifiche delle diverse

discipline, utilizza gli strumenti di lavoro con ordine e precisione, sa organizzare un lavoro di ricercao sa reperire informazioni da diverse fonti e attraverso i mezzi di comunicazione di massa, formandosi

delle opinionio possiede le abilità di calcolo, misura e soluzione di problemi; sa raccogliere dati, ordinarli secondo criteri,

rappresentarli graficamenteo ha un atteggiamento di curiosità rispetto alla conoscenza della realtà naturale e di attenzione partecipata

ai problemi che la riguardanoo conosce e utilizza le tecniche dei diversi linguaggi espressivi ( arte, musica, teatro, cinema…)o conosce l’importanza dell’attività motoria e sa praticarla attraverso attività individuali e di gruppo,

all’interno di un sistema preciso di regoleo conosce il linguaggio multimediale e sa utilizzare lo strumento informatico per ricavare informazioni e

risolvere problemio conosce gli elementi costitutivi dello Stato e il loro funzionamentoo ha una conoscenza storico geografica aperta al mondo vicino e lontano, in un’ottica di interdipendenza

fra i fenomeni e di interculturalità

8. LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Piano di Aggiornamento d’Istituto a.s. 07/08 (delibera Collegio dei docenti 03 /09 /07)

1 – Corso di formazione per insegnanti:Sede: SMS “G.MatteottiTema: “Relazione educativa e sofferenza minorile. L’intelligenza emotiva e la prevenzione del disagio e del

maltrattamento” Articolazione: incontri in presenzaRelatori: Psicologi Centro studi Hansel e GretelCoordinamento: prof.ssa L.Cordero

2 - CORSO DI FORMAZIONE SUI “D.S.A.” (Disturbi Specifici d’Apprendimento):Sede: Sala congressi - Comune di Rivoli (TO)

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Tema: “DISLESSIA E DINTORNI” Articolazione: Convegno – 11/10/07

3 - CORSO DI FORMAZIONE SUI “D.S.A.” (Disturbi Specifici d’Apprendimento):Sede: SMS “G.Matteotti” - AlpignanoTema: “S.O.S. DISLESSIA: come riconoscere i Disturbi Specifici d’Apprendimento” Articolazione: Convegno – 12/10/07

4 – INCONTRO DI INFORMAZIONE SUL D.L.vo 626/94 (Legge sulla Sicurezza)Sede: Auditorium Scuola Media Matteotti Rivoli Tema: L’applicazione del D.L.vo 626/94 (Legge sulla Sicurezza) nelle scuoleArticolazione: incontro in presenzaRelatori: RSSP Dott. Giancarlo SartorisDestinatari: Previsto un incontro (2 ore) di informazione/formazione per tutto il personale docente ed ATADirezione -Coordinamento: Giuseppe Tripicchio (Dir Scol) e SDGA Sig Mario Rotella

5 -CORSO DI FORMAZIONE SULLA RICOSTRUZIONE DI CARRIERASede: Liceo “Darwin”Tema: La ricostruzione di carrieraArticolazione: corso in presenza Destinatari: Personale amministrativo

6 – CORSO DI FORMAZIONE per docenti di educazione fisica (SCI)Sede: SestriereTema: La didattica dello SciArticolazione: dicembre 2007Relatori: docenti di educaz. Fisica ed altri individuati dal MIURDestinatari: docenti di educaz. Fisica regione PiemonteDirezione – Coordinamento: Ufficio Scolastico Regionale

7 – FORMAZIONE DOCENTI CTPLe iniziative di aggiornamento sono in parte programmabili a inizio anno per ciò che viene organizzatodai docenti in prima persona e in parte arrivano dagli Enti preposti nel corso dell’anno scolastico con un preavviso talvolta minimo, di pochi giorni.Esiste sempre la complicazione dell’orario di servizio dei docenti che copre mattino, pomeriggio e sera. E’ difficile dunque incontrarsi in giorni e orari comodi per un gruppo significativo di persone. Per questo si privilegiano i periodi di giugno e settembre quando non ci sono lezioni oppure la giornata di venerdì che per molti docenti EDA è destinata, almeno in parte, alle riunioni di vario tipo.L’IRRE promuove iniziative di formazione nel campo dell’EDA avvalendosi anche della collaborazione di Formazione 80. Vengono organizzate giornate su temi specifici del settore per favorire il confronto fra gli operatori dei CTP e l’approfondimento anche teorico. Sono appuntamenti importanti per costruire un terreno comune fra centri che lavorano in realtà molto diverse fra loro con strategie di intervento mirate.Altre iniziative di formazione sono progettate e gestite in modo autonomo dai CTP singoli o da più CTP in rete fra loro.Talvolta gli operatori di un CTP diventano formatori per altri centri rispetto a sperimentazioni nuove o consolidate per qualcuno, ma sconosciute ad altri.

8 – CORSI DI FORMAZIONE ESTERNI FREQUENTATI SU INIZIATIVA DEI SINGOLI DOCENTISi intendono assunti all’interno del Piano di aggiornamento dell’Istituto i corsi di aggiornamento, di formazione, i convegni/seminari organizzati e realizzati all’esterno della scuola e frequentati su iniziativa e autofinanziamento dei singoli docenti. La certificazione/documentazione relativa sarà acquisita a fascicolo personale degli interessati. Le iniziative si intendono senza oneri per l’Amministrazione scolastica.

9. I RAPPORTI CON IL TERRITORIO

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INIZIATIVE ED ATTIVITA’ D’INTEGRAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA

9.1. I RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE LOCALE

Nel’ambito della scuola dell’autonomia, particolare rilevanza assume la collaborazione con le Amministrazioni Comunali. Tale collaborazione è una prassi ormai consolidata e si attua attraverso:o la concessione di spazi degli edifici scolasticio la concessione d’uso di un locale della biblioteca comunale per interventi del CTP su disabili CISAo il finanziamento diretto di progetti presentati nell’ambito delle attività integrativeo la gestione integrata di progetti territorialio la promozione delle “risorse umane” che il Comune mette a disposizione della scuola: personale per

assistenza ad alunni portatori di handicap, personale a servizio sostitutivo di levao adesione alle iniziative proposte dall’EE.LL. all’interno del progetto “Rivoli città educativa” (v. 9.2. Qualità

dell’offerta formativa)

9.2. RAPPORTI CON ALTRI ENTI E SOGGETTI – INTESE – CONVENZIONI - ACCORDI La scuola è coinvolta in azioni di collaborazione e partneriato con altre istituzioni scolastiche e soggetti territoriali. Questo obiettivo viene perseguito con la costituzione di reti fra scuole, proposta e/o adesione ad accordi ed ATS con altri soggetti. Tra questi sono in via di definizione o conclusi:

a. l’accordo di rete sull’integrazione disabili nel quadro della legge 104/92 con le ISA di Rivoli e comuni viciniori

b. la costituzione di una ATS con l’ITIS Ferrari di Susa e CFP IAL di Avigliana per il progetto POLISc. la costituzione di una ATS con l’ITIS Natta, CFP ENAIP per il progetto POLISd. la costituzione di una ATS con ITAS Dal masso di Pianezza e CFP Enaip di Rivoli per il progetto Polise. la costituzione di un Accordo di Rete con gli altri CTP della Regione Piemonte per la realizzazione di

interventi progettuali ed operativi comuni e di gestione sintonizzata degli interventi di educazione per gli adulti

f. la predisposizione di una intesa con l’Ente locale di Rivoli per le azioni congiunte e coordinate inerenti l’uso delle palestre nelle scuole

g. la predisposizione di una intesa con l’Ente locale di Rivoli per le azioni congiunte e coordinate inerenti la gestione delle problematiche riguardanti la piena attuazione dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche

h. l’accordo di rete “Scuola Sicura”, nel quadro del D.L.vo 626, con le ISA di Rivoli e comuni viciniori che prevede, tra l’altro la consulenza e la nomina dell’RSSP

i. l’accordo di rete sulla sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro con l’ASL n°5 e le ISA di Rivoli che prevede tra l’altro la consulenza del “medico competente”.

j. La convenzione con “il Castello di Rivoli” ed altre ISA per il progetto “Impara l’Arte”k. l’Accordo di rete con le ISA ed il Comune di Rivoli per la gestione/realizzazione coordinata di iniziative

didattiche, formative e propositive inerenti l’educazione musicalel. La concessione d’uso dei locali per la realizzazione di un corso di chitarra tenuto da docente esterno

alla scuola e rivolto ad allievi ed ex allievi ed adulti della scuola.m. Adesione al TRINITY – THE INTERNATIONAL EXAMINATIONS BOARDS (v. attività trasversali distribuite nel

triennio)n. la conferma dell’adesione da parte della scuola all’Associazione senza fini di lucro “Dark Orienteering

Matte-Otti” i cui soci sono –tra gli altri- ex ed attuali studenti della scuola Matteotti

CTPIl CTP interagisce con un territorio molto ampio. Ormai da anni esistono collaborazioni con gli enti locali, con la Comunità Montana della Val Susa, con molte associazioni e organizzazioni oltre che con le agenzie di formazione professionale. Gli interventi esterni hanno connotazioni diverse, specifiche per i vari progetti.Talvolta ci sono dei finanziamenti per realizzare cicli di conferenze o avvalersi di esperti e specialisti o per procurare attrezzature utili alle sedi della valle (Comuni di Rivoli, Avigliana, Comunità Montana, COOP di Avigliana). Altre volte vengono messi a disposizione locali e attrezzature (Comune di Avigliana, Bussoleno, Vaie).Per alcuni progetti la collaborazione prevede la partecipazione di utenti di servizi diversi dal nostro ad iniziative proposte nel corso dell’anno (CISA – CONISA).Di anno in anno la rete dei rapporti si arricchisce e si modifica per i progetti che nascono in risposta alle esigenze espresse dall’utenza del CTP. Citiamo alcune fra le iniziative più recenti in Valle e a Rivoli:

- Gruppo di ascolto per donne immigrate con la cooperativa CSDA in Valle- Laboratorio autobiografico, laboratorio di lettura “Il circolo dei lettori” e laboratorio lettura della fiaba

con amministrazioni locali e servizi sociali (Rivoli e Valle)- Corso di cucina italiana rivolto a badanti con la COOP di Avigliana

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- Collaborazioni con il CONISA per l’integrazione di utenti nei corsi di italiano, informatica e cucina e per le visite guidate sul territorio

- Laboratori di informatica presso locali del Comune di Vaie- Collaborazione con UNITRE e Comune di S.Antonino per un laboratorio di cittadinanza attiva- Collaborazione con scout della Valle e Cooperativa Atypica per Rivoli per intrattenimento di bambini

ai corsi di italiano per donne straniere- Laboratorio di pittura e mostra conclusiva aperta alla cittadinanza con il CISA- Sportelli per stranieri sia al Comune di Rivoli che al Comune di Avigliana tenuti da mediatori

interculturali- L’ufficio per l’impiego è coinvolto ogni anno per iniziative che riguardano informazione e

orientamento per persone disoccupate utenti del CTP- Progetto Polis con istituti superiori (ITIS Ferrari) ed ENAIP di Rivoli.

9.3. PIANO USCITE: VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE

Ogni anno viene predisposto un piano dei viaggi e delle visite d’istruzione proposti dai Consigli di classe in base alla programmazione degli stessi. Tale piano, sottoposto e approvato dal Consiglio d’Istituto, prevede uscite inferiori alla giornata, uscite di una giornata intera o di più giorni.Il progetto punta all’obiettivo di conseguire la conoscenza delle realtà, opportunità, strutture culturali, paesaggistiche, ambientali, sportive. E’ prevista l’utilizzazione di risorse ed agenzie culturali, produttive, educative esterne alla scuola quali agenzie di trasporto, operatori turistici, alberghieri e culturali, strutture culturali, ambientali, sportive.L’organizzazione delle uscite è effettuata dall’insegnante interessato che si attiene alle norme previste dal regolamento. La parte amministrativa, la scelta dell’eventuale ditta di trasporto, la richiesta dei preventivi attiene alla segreteria.

Anche il CTP organizza ogni anno un calendario di uscite sul territorio nella giornata di sospensione delle lezioni (sabato)Viene offerta agli studenti l’opportunità di visitare luoghi e musei con l’intervento di personale preparato ad illustrare gli aspetti più interessanti dal punto di vista storico/artistico di ogni sito.Le uscite sono distribuite fra ottobre e maggio e permettono di usufruire di sconti e agevolazioni comunque significative.Non si sono mai realizzati viaggi di istruzione per problemi organizzativi ma da qualche tempo anche questi rientrano nelle richieste degli allievi, soprattutto stranieri.

9.4.INTERCULTURA

Favorire l’apertura della scuola come luogo d’incontro interculturale e come centro di aggregazione in relazione con il contesto territoriale. La scuola opera cercando di diventare un punto di riferimento per il territorio, ad esempio con iniziative connesse all’apertura della scuola in orario extra scolastico, con la collaborazione con l’associazionismo che opera nel quartiere con impegno e volontà. Opera, ancora, proponendosi quale luogo di incontro interculturale, laddove per interculturalità si intende l’accettazione ed il rispetto delle idee, delle religioni e delle culture altre.. Tale educazione e comunicazione interculturale è ritenuta necessaria se la scuola vuole realmente confrontarsi con le grosse modificazioni sociali e culturali del nostro tempo.

10.L’OFFERTA FORMATIVA10.1. ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO

ORARIO

La struttura organizzativa adottata dall’a.s.2000/2001 è impostata sui criteri della flessibilità oraria e della qualità dell’offerta formativa. Ciò significa per i docenti maggiori risorse orarie che consentono di svolgere le attività in modo più produttivo e per i genitori la possibilità di scegliere un orario confacente alle proprie esigenze.

1. Le attività curricolari sono concentrate dal lunedì al venerdì e le lezioni sono articolate in unità orarie di 50 minuti.

2. Il recupero del tempo scuola restante per gli allievi (10’ per ogni ora) è così organizzato:- 3 unità orarie con frequenza obbligatoria, il giovedì pomeriggio in cui si svolgono attività di

laboratorio ( studio guidato e laboratori di lingua, teatro, scienze, musica, attività sportive, ecc.)- visite e viaggi d’istruzione; attività che vanno oltre il normale orario di lezione.

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3. Il recupero del tempo scuola per gli insegnanti (10’ per ogni ora) viene cumulato in moduli che consentono di :

- condurre le attività dei laboratori- fornire nelle ore curricolari a tutte le classi le attività complementari (es.informatica)- attuare compresenze periodiche - attuare il recupero - avviare un programma di alfabetizzazione per stranieri- garantire l’assistenza alla mensa- garantire l’assistenza durante l’intervallo.

Le caratteristiche del modello orario

Il tempo scuola, per un totale di 29, 31 oppure 33 ore settimanali, seppur distinto dalla norma in obbligatorio e opzionale, viene considerato in maniera unitaria e proposto secondo un modello strutturato che vedrà la realizzazione di attività di insegnamento frontale, di laboratorio, di compresenza, secondo la programmazione specifica dei Consigli di classe.

TEMPO BASE – 29 ore settimanali (32 unità orarie) Lettere (9 ore), Matematica e scienze (5 ore), Inglese (3 ore), Francese (2 ore), Tecnologia e Informatica (3 ore), Arte e immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze sportive e motorie (2 ore), Religione (1ora)

TEMPO INTERMEDIO – 31 ore settimanali (35 unità orarie)Lettere (11 ore), Matematica e scienze (6 ore), Inglese (3 ore), Francese (2 ore), Tecnologia e Informatica (3 ore), Arte e immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze sportive e motorie (2 ore), Religione (1ora)

PROPOSTA “MATTEOTTI” – TEMPO OTTIMALE – 33 ore settimanali (39 unità orarie)Lettere (11 ore), Matematica e scienze (7 ore), Inglese (3 ore), Francese (2 ore), Tecnologia e Informatica (3 ore), Arte e immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze sportive e motorie (2 ore), Religione (1ora)”.

- La struttura oraria descritta è così articolata:

TEMPO MINIMO29 ore settimanali

(32 moduli) Le lezioni si svolgono al

mattino (8.00-13.15) per 5 giorni per un totale di 30 unità orarie da 50 minuti

I restanti moduli orari si recuperano con un rientro pomeridiano (14.15-16.45) .

TEMPO INTERMEDIO31 ore settimanali

(35 moduli) Le lezioni si svolgono al

mattino (8.00-13.15) per 5 giorni per un totale di 30 unità orarie da 50 minuti.

I restanti moduli orari si recuperano con 2 rientri pomeridiani ( uno con orario 14.15-16.45 e uno 14.15- 15.55) per le attività di laboratorio

TEMPO OPTIMUM33 ore settimanali

(38 moduli) Le lezioni si svolgono al

mattino (8.00-13.15) per 5 giorni per un totale di 30 unità orarie da 50 minuti.

I restanti moduli orari si recuperano con 3 rientri pomeridiani ( due con orario 14.15-16.45 e uno 14.15- 15.55) per le attività didattiche e di laboratorio

I LABORATORI E LE ATTREZZATURE

I laboratori, già attivati nella scuola, sono stati potenziati rispetto alle attrezzature richieste dal modello organizzativo. Laboratorio di informatica (2) – 24 postazioni fra i due laboratori – collegamento Internet – scanner – rete DidanetLaboratorio linguistico – postazioni audio – televisore – videoregistratore – antenna parabolicaLaboratorio scienzeLaboratorio di musicaLaboratorio artistico (2)Laboratorio di falegnameria e creativitàAula di sostegno

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Sala audiovisivi – tre televisori (due trasportabili) con videoregistratore, lavagna luminosa, videocamera, videoproiettore, macchina fotografica digitale, registratori

BibliotecaAuditorium

SERVIZI AGGIUNTIVI

TrasportoPer gli allievi che abitano ad una distanza non inferiore a 2 km dalla scuola o in zone ad una distanza inferiore, ma costretti a percorrere strade pericolose o ad alta densità di traffico, è fornito un servizio di scuolabus comunale

Mensa scolasticaSia nella sede di Rivoli che nella sezione staccata di Rosta è attivo un servizio di refezione scolastica secondo le modalità fissate dai Comuni. L’assistenza alla mensa e nel dopo mensa è garantita dai docenti.

10.2. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AGLI ADULTIOgni attività promossa dal centro territoriale si colloca nella fascia oraria ritenuta più conveniente per gli studenti.Molte attività si ripetono in fasce orarie diverse fra le otto del mattino e le 21,30 della sera.Le lezioni sono quasi sempre fra il lunedì e il giovedì con alcune eccezioni che riguardano parte del venerdì e/o la mattina del sabato (informatica in valle e visite guidate)Esistono corsi di base (medie e italiano per stranieri) e corsi complementari (tutti gli altri indicati sui volantini e nell’opuscolo informativo)I corsi di base sono gratuiti mentre per gli altri corsi ci sono le spese assicurative e di produzione materiali o il contributo per il pagamento dell’esperto. Il costo dei corsi è sempre comunque molto contenuto con variazioni minime di anno in anno.Alcuni corsi sono annuali (media, yoga,inglese e francese, pittura, teatro) mentre altri si ripetono nell’arco dell’anno scolastico per permettere a più persone di iscriversi, o si collegano uno all’altro portando da un livello iniziale a livelli più alti.Esistono modalità consolidate di attuazione dei corsi; gli studenti devono frequentare con una certa continuità per ottenere l’attestato finale, un credito formativo o l’ammissione all’esame.SCUOLA MEDIA: tre ore al giorno per quattro giorni (12 ore settimanali)Da lunedì a giovedì. Materie:Italiano, Storia e ed. civica,matematica , lingua straniera (inglese e francese).ITALIANO PER STRANIERI: 2 lezioni settimanali di due ore per un totale di 4 ore minime ( tre lezioni per sei ore quando è opportuno e possibile) Materie: Italiano (vari tipi ) e aritmetica propedeutica alla matematica della media per agevolare il passaggio eventuale al livello superiore,anche nello stesso anno.I passaggi al corso di licenza per l’ammissione all’esame vengono decisi caso per caso fra gennaio e febbraio programmando con lo studente un calendario di frequenza che tenga conto di eventuali crediti formativi.I crediti vengono assegnati in seguito a test specifici proposti al momento della compilazione del Patto formativo che formalizza il percorso annuale dello studente concordato con il docente. In alcuni casi è credito formativo la frequenza ad un corso per accedere, anche l’anno successivo, ad un’ altra offerta formativa (per es. la frequenza a matematica per la licenza che si conseguirà l’anno successivo)Per i corsi complementari annuali o bimestrali e trimestrali sono previsti incontri di due ore con cadenza settimanale.Per informatica i corsi sono su più livelli e con caratteristiche specifiche:alfabetizzazione informatica di 1° livello a Rivoli e Vaieinformatica di 2° livello a Rivoli e VaiePatente Europea (ECDL) a Rivoli e Vaie (5 corsi per sette esami da affrontare fuori sede, titolo con valore europeo)Corsi multimediali ( fotografia ritocchi, internet)Corsi M:O:S: ( videoscrittura,foglio di calcolo,data base, presentazione con esami di certificazione in sede, titolo con valore internazionale).

10.3. QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

Le attività offerte dalla scuola si articolano in

MATERIE CURRICOLARI

ATTIVITÀ TRASVERSALI DISTRIBUITE NEL TRIENNIO

ATTIVITA’ IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

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PROGETTI

MATERIE CURRICOLARI

I diversi modelli organizzativi hanno in comune un monte-ore, esattamente 30 unità orarie, in cui si affrontano gli insegnamenti di base, distribuiti fra le varie discipline: Italiano – storia – educazione civica – geografia – matematica – scienze – lingua straniera – tecnologia -

informatica – arte e immagine - musica – scienze motorie e sportive – religione / attività alternative alla religione*

* ( L’insegnamento/apprendimento della religione persegue competenze specifiche, a partire dalle conoscenze di base della/e Religione nelle loro verità fondamentali. L’insegnamento/apprendimento della Materia Alternativa alla religione persegue competenze specifiche a partire dalla conoscenza dei diritti fondamentali della persona, senza riferimenti al fenomeno religioso. Entrambe concorrono al raggiungimento delle competenze trasversali, come la conoscenza e l’applicazione delle abilità di base, collocandosi così, a pieno titolo, nel progetto educativo della scuola.)

ATTIVITA’ TRASVERSALI DISTRIBUITE NEL TRIENNIO

La definizione degli obiettivi educativi e didattici ha comportato anche l’individuazione di percorsi ed attività da svolgersi nelle ore curricolari, che intendono sviluppare temi e abilità trasversali, non strettamente legati ad una singola disciplina, ma fondamentali per la formazione di allievi consapevoli di sé, capaci di compiere scelte, dotati di “saper fare”, sensibili ai problemi, aperti alla cultura.

EDUCAZIONE ALLA SALUTEIl percorso prevede nei tre anni una serie di attività che derivano da un progetto più ampio (cfr.

“PROGETTI”) che comprende anche attività rivolte a ragazzi e genitori insieme, per sviluppare una mentalità preventiva e comportamenti coerenti finalizzati alla difesa e alla promozione della salute. Nel corso del triennio sono previsti i seguenti percorsi:Classi prime- Conoscenza di sé, del proprio corpo- Conoscenza dell’ambiente vicino - scuola e territorio- Educazione ai rapporti interpersonaliClassi seconde- Educazione alimentare – patologie connesse all’alimentazione – consumo critico – pubblicità..- Educazione all’affettività – rapporti con adulti e coetanei – cambiamenti- Educazione ambientaleClassi terze- Orientamento scolastico e professionale- Educazione alla sessualità - Educazione all’intercultura – ambiente lontano da noi – nord/sud – pace- Prevenzione delle dipendenze (da fumo, alcool, farmaci, tv, cibo, sostanze,..)

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’L’educazione ai valori individuali e collettivi è un percorso che attraversa ogni disciplina, ma si

articola in attività specifiche tese da un lato a sviluppare il senso di appartenenza alla propria realtà, la partecipazione attiva alla vita scolastica e sociale, il rispetto delle istituzioni, dall’altro a prevenire i comportamenti devianti, fornire gli strumenti per contrastare gli atteggiamenti di prevaricazione, bullismo.

La scuola inoltre da anni partecipa al Consiglio Comunale dei Ragazzi Il C.C.R si può definire come un progetto di educazione alla vita pubblica e alla politica che coinvolge la scuola nella veste di agenzia educativa primaria, e il territorio, contesto culturale in cui il ragazzo si forma e cresce. Riteniamo che proprio questa collaborazione sinergica tra scuola e territorio, presupposto del C.C.R., faccia del progetto uno strumento di formazione dei ragazzi relativamente ai tempi quali la POLITICA (intesa come partecipazione diretta alla vita del proprio territorio) e la DEMOCRAZIA.Riteniamo il C.C.R. come un’ulteriore occasione perché i ragazzi interagiscano con il territorio in cui vivono, conoscendone caratteristiche, risorse, opportunità, aspetti problematici;un’ occasione quindi per interagire con tutti quei soggetti che già vi operano (Comune, associazioni, semplici cittadini), attivando collaborazioni e strategie comuni per proporre e perseguire ipotesi di cambiamento.FINALITA’

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-Far familiarizzare i ragazzi alla vita pubblica e alla politica, per favorire una sorta di apprendistato educativo alla cittadinanza;-Fare della partecipazione sociale una delle vie per contenere il disagio e prevenire la devianza.OBIETTIVI EDUCATIVI.-Creare relazioni di collaborazione e confronto fra i ragazzi a partire dai problemi reali(di cui non si conoscono a priori le risposte.-Mettere in movimento la Democrazia passando dalle aspirazioni spontanee( i desideri per migliorare il territorio) all’ impegno per realizzarle ( il progetto e il C.C.R.).-Imparare a conoscere il funzionamento della macchina comunale attraverso il rapporto diretto con i servizi.-Imparare a confrontarsi con gli adulti, a negoziare e a collaborare con loro. -Sostenere la formazione civica nella scuola. Il progetto C.C.R. vorrebbe inserirsi entro un quadro di formazione civica, che trovi nella scuola un suo spazio autonomo.

La scuola aderisce alle attività di EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA promosse dal Comune di Rivoli.

ABILITA’ DI STUDIOA partire dal primo anno vengono forniti gli strumenti organizzativi e metodologici per partecipare alle

lezioni e studiare in modo attivo e autonomo (saper prendere appunti, ricavare ed elaborare informazioni, schematizzare, formulare ipotesi), per acquisire il metodo della ricerca anche in previsione degli studi superiori. Nei laboratori, in particolare, viene dedicato un modulo in tutte le classi allo “studio guidato”: gli insegnanti di lettere e matematica lavorano su gruppi separati per potenziare le abilità di studio delle loro discipline.

ORIENTAMENTO SCOLASTICO L’obiettivo dell’attività è di portare gli alunni ad individuare le proprie capacità ed attitudini, a

conoscere il sistema scolastico ed il mondo del lavoro, attraverso un percorso che inizia già nella prima classe. In terza media si attuano gli incontri con esperti, allievi e insegnanti delle scuole superiori e visite presso gli istituti (cfr. PROGETTI ).

LATINOE’ un corso ideato per coloro che intendono continuare lo studio della lingua latina in una scuola media superiore. L’attività intende offrire un percorso semplice e gradevole per apprendere gli elementi di base della lingua latina attraverso la conoscenza delle sue fondamentali strutture morfologiche e sintattiche. Essa viene svolta dall’insegnante di lettere della classe a partire dal secondo quadrimestre della seconda classe nell’ora di studio guidato.

EDUCAZIONE AMBIENTALELe attività hanno lo scopo di sviluppare nei ragazzi il rispetto delle risorse naturali, il senso di appartenenza all’ambiente in cui vivono e la consapevolezza di quanto i loro comportamenti influiscono su di esso.

BIBLIOTECA- VIDEOTECAL’obiettivo dell’attività è di avvicinare gli allievi alla lettura attraverso approcci diversi: dall’uso della biblioteca della scuola all’organizzazione della biblioteca di classe, alla sperimentazione di diverse strategie di lettura, alla conoscenza della biblioteca civica.Da quest’anno la scuola fa parte del circuito “Giralibro”, un’iniziativa dell’Associazione per la lettura “Giovanni Enriques”; essa consiste nella creazione di piccole biblioteche scolastiche per ragazzi di 10/14 anni, attraverso la distribuzione gratuita alle scuole di libri di narrativa che i ragazzi possono leggere e scambiarsi in assoluta libertà, senza compiti scolastici, né imposizioni di alcun genere. L’obiettivo finale è comunicare e diffondere in un’età decisiva per lo sviluppo dei gusti e delle abitudini future, il piacere della lettura e insieme fornire agli insegnanti gli strumenti indispensabili per contribuire al raggiungimento di questo scopo. L’uso di film, documentari e comunque di materiale audiovisivo fa ormai parte integrante e spesso costituisce un notevole stimolo motivazionale per la didattica. Per questo motivo é obiettivo della scuola allestire una videoteca, attraverso il riordino del materiale già esistente ed una programmazione di acquisti mirata ad arricchire l’apparato didattico di tutte le discipline.

PROTEZIONE CIVILE./ SICUREZZASi svolgeranno da quest'anno incontri che riguarderanno la "Protezione civile". Saranno coinvolti i Volontari di Associazioni di Rivoli e di Rosta che incontreranno tutte le classi.Questa iniziativa che ha lo scopo di preparare i giovani ad affrontare le emergenze .Si svilupperà in alcuni momenti per dare i concetti di base di Protezione civile, per dare notizie sull'organizzazione degli interventi e per far conoscere gli aspetti pratici di autoprotezione.

TRINITY – THE INTERNATIONAL EXAMINATIONS BOARDS

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Il Trinity College, con sede a Londra, offre una serie progressiva di esami orali che, attraverso due livelli, copre un’ampia gamma di abilità linguistiche consentendo agli studenti di sostenere l’esame più consono alle proprie competenze.Gli esaminatori sono tutti madrelingua ed esperti nell’insegnamento e nella valutazione della lingua inglese. Le certificazioni ad opera dell’ente certificatore Trinity, a seguito di apposite convenzioni che il M.P.I. sta attivando, rientrano nel Portfolio Europeo delle lingue, quindi riconosciute fuori dal percorso scolastico e spendibili in Italia e oltre i confini nazionali.La scuola Matteotti ha deciso di avvalersi degli esami del Trinity a partire dall’a.s.1998/99, ottenendo l’anno seguente, previa presentazione di specifica documentazione, il riconoscimento quale Centro Esami del Trinity College che comporta da parte del suddetto ente l’impegno a fornire il supporto gratuito e ad applicare le quote per concorso alle spese d’esame, come da Protocollo d’intesa con il M.P.I.

ATTIVITA’ IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

RIVOLIa) Richieste di adesione alle iniziative proposte dall’EE.LL. all’interno del progetto “Rivoli città educativa”.

o Educazione alla cittadinanza:- Consiglio comunale dei ragazzi

“Caro Sindaco…aiutaci a capire la politica”- Percorsi di pace e cittadinanza- Costruire la pace: pace e ambiente

- Un fiore per la pace - Ti presento il mio paese - Laboratori di Amnesty International: “Piacere, il mio nome è Dudu” - Tessere il futuro (coop. Il Ponte)

o Educazione ambientaleCEA Miscarlino - farfalle - l’ecologo dei fiumi - la via dei pellegrini - Robinson - A spasso in collina- Quattro parole con l’assessore- Quattro parole con gli ecovolontari- Mostre : -I semi del cambiamento - La Terra si sta riscaldando - Dall’acqua per l’acqua- Cinema & ambiente

o Attività di gemellaggio con Ravensburg (Germania)o Spazio lettura

- Indagine in biblioteca- Lettura che avventura

o Educazione al consumo:- Cavoli a merenda- Il mondo nel telefono

o Progetto arte in collaborazione con il Museo di arte contemporanea del Castello di Rivolio Spazio musica:

- Musicoterapiao Giocare nella reteo Nuoto in cartellao Adesione alle proposte per gli interventi di promozione della salute dell’ASL 5o Coordinamento pace

b) Orienteering

La società sportiva Matteotti d.o.c. (dark orienteering club), riconosciuta dal consiglio d’Istituto della S.M.S. Matteotti sin dal 2003 ed avente sede presso la stessa scuola, ha lo scopo di accogliere, allenare ed avviare verso l’orienteering agonistico gli allievi delle scuole medie del territorio. Ne fanno parte alunni ed ex alunni della scuola Matteotti, l’insegnante d’ed. fisica prof. Zappalà Leonardo, l’allenatore e cartografo Martinetto Renato della quale è presidente. La Matteotti d.o.c., in questi anni, ha organizzato sul territorio di Rivoli e Rosta 24 competizioni, di cui alcune hanno assegnato il titolo piemontese di specialità, ed una finale regionale dei giochi sportivi studenteschi a Castel Passerino. Ha inoltre realizzato attraverso il cartografo Martinetto 10 corografie di ambienti naturali.

c) adesione al percorso disciplinare del Comune di Torino “La scuola adotta un monumento”

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ROSTA Collaborazione con il Comune per attività sportive territoriali Collaborazione con il Comune per scambi e gemellaggi Collaborazione con la biblioteca Progetto continuità Progetto educazione stradale finalizzato al conseguimento del patentinno Collaborazione con le Associazioni locali per attività espositive, incontri, dibattiti Giocare nella rete Nuoto in cartella

PROGETTI

Grazie all’esperienza ormai consolidata sia sul piano organizzativo che didattico, la progettualità o meglio, la didattica per progetti, è diventata l’asse portante di tutto il lavoro scolastico ed è così articolata:

1. PROGETTO LABORATORI : si tratta di un progetto che riguarda tutta la scuola e che ne ha modificato le caratteristiche strutturali, rispetto a orario, attività, metodologie, uso delle risorse umane e materiali.(cfr. PROGETTO LABORATORI nella sezione apposita)

2. PROGETTI DIDATTICI: si tratta dei progetti che consentono di ampliare l’offerta formativa approfondendo determinati argomenti anche con l’intervento di esperti e di affrontare problematiche interdisciplinari e interculturali (cfr. illustrazione dei progetti nella sezione apposita)

10.4. QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL CTPMaterie curricolari nei corsi di baseCorsi complementariCorsi per la licenza media su uno o due anniPreparazione per esami di certificazione fuori sede ( italiano l2 e inform. Patente europea)Preparazione ed esami in sede per MOSAttività laboratorio con enti del territorioVisite guidate sul territorioCorsi di lingua straniera anche con insegnanti di lingua madre per arabo, spagnolo, russo, cinese.Laboratorio di pittura con mostra dei lavori a fine anno; il laboratorio è rivolto anche a persone seguite dal CISACorsi Polis per il conseguimento del diploma superiore in tre anni ( con Itis Ferrari, Enaip di Rivoli).

PROGETTI DIDATTICI.Tutti i corsi del Centro Territoriale si collocano sotto la classificazione “progetto”.Non è possibile dunque illustrare qui di seguito ognuno dei progetti realizzati che però sono illustrati nell’opuscolo a disposizione del pubblico.I corsi attiva in questo anno scolastico sono:O FORMAZIONE DI BASE

- alfabetizzazione- preparazione all’esame C.I.L.S.- licenza media- lingua e cultura italiana per stranieri- progetto Polis- progetto mamme a scuola

O INFORMATICA - Corsi di preparazione alla Patente Europea- E:D:D:L: - 1° livello – Alfabetizzazione

- 2° livello – Word e Excel- 2° livello multimediale- Office- Fotoritocco- 3° livello – Internet e Multimedialità- Punto – Internet- Certificazione MOS

O LINGUA STRANIERA- Cinese

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- Arabo- Spagnolo- Russo- Francese 1° livello- Francese 2° livello- Inglese 1° livello- Inglese 2° livello

O CULTURA GENERALE- Introduzione allo yoga- Laboratorio teatrale- Visite guidate sul territorio- Ginnastica formativa- Educazione alla mondialità- Incontri salute- Danza- Orientamento e ricerca lavoro- Laboratorio autobiografico- Pittura- Laboratori di cucina straniera- Laboratori di cucina italiana- Leggiamo insieme un libro- Laboratorio di cittadinanza- Laboratorio “Incontri con la fiaba”

11. IL PROGETTO LABORATORI Il Progetto Laboratori rappresenta una delle innovazioni consentite dalla flessibilità introdotta con l’autonomia. Giunto ormai al settimo anno di attuazione il progetto costituisce la struttura portante nel modello didattico della nostra scuola, in quanto si tratta di una organizzazione che supera la rigidità della classe e del modello orario, consente gli allievi di sperimentare un modello didattico basato sull’operatività, sulla creatività , ma permette anche di acquisire competenze specifiche (es.latino ) o trasversali (es. il metodo di studio). Obiettivi - creare una flessibilità oraria che consenta in generale di ampliare l‘offerta formativa- costruire una struttura che dia la possibilità di individualizzare l’insegnamento e realizzare progetti

innovativi- rispondere ai bisogni formativi espressi dai genitori, in relazione all’uso delle nuove tecnologie, alle

attività di recupero, alla preparazione per le superiori (es.latino)- rispondere ai bisogni organizzativi dei genitori (tempo-scuola articolato su 5 )- rispondere ai bisogni degli allievi (attività di laboratorio e due giorni di riposo settimanali)

Metodologia globale- Approccio tecnico-pratico- Uso di laboratori attrezzati- Lezioni in piccolo gruppo- Presenza di esperti e/o di collaboratori esterni

Modalità organizzative

I laboratori consisteranno di tre unità orarie da 50 minuti Un modulo sarà dedicato per tutte le classi allo STUDIO GUIDATO, che per le terze assumerà la forma

di aiuto per la preparazione all’esame Le attività di laboratorio occuperanno due moduli Per ottimizzare l’uso degli spazi i laboratori non saranno necessariamente di pomeriggio, per quanto si

cercherà di mantenere l’organizzazione pomeridiana nella maggior parte dei casi Ogni Consiglio di Classe predisporrà alcuni laboratori che verranno attuati nel corso dell’anno su gruppi

della classe o su gruppi di classi parallele Le attività verranno proposte dai docenti i quali si accorderanno con gli allievi sulla formazione dei

gruppi La valutazione dei laboratori farà parte integrante della valutazione quadrimestrale e sarà effettuata dagli

insegnanti del Consiglio.

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Locali: Vengono utilizzate per le attività di laboratorio le aule, tutti gli spazi-laboratorio, l’auditorium, la palestra, la biblioteca. Le attrezzature necessarie riguardano sia materiali di facile consumo che attrezzature complesse (computer, televisori) di cui la scuola si sta progressivamente dotando.

Risorse umane: oltre gli insegnanti la struttura dei laboratori si avvale della collaborazione di esperti e colla- boratori esterni con specifiche competenze (vedi progetti specifici), ma anche della collabora- zione del personale ATA per l’assistenza agli allievi, la predisposizione di materiali e attrez- zature, la pulizia

Sede di Rivoli

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZESTUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO

Teatro Giornalismo Teatro (due corsi)Orienteering Costruzione di strumenti musicali Informatica

Pittura-scenografia Cineforum Attività motoriaCreatività Fumetto Scenografia

Attività motoria Imparare multimediandoLinguaggio pubblicitario

Attività motoria

Sede di Rosta

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZESTUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO STUDIO GUIDATO

Nuoto* Nuoto* Nuoto*Ed.fisica: giochi di squadra Ed.fisica: giochi di squadra Ed.fisica: giochi di squadra

Hip-hop* Hip-hop* Hip-hop*Golf* Golf* Lettura del quotidiano

Scrittura creativa Ed. Alimentare (scienze e cucina) LatinoInglese: Trinity Inglese: Trinity Ket

Arte Arte Potenziamento di matematicaPratica strumentale Conversazione in francese

* Il laboratorio richiederà il contributo delle famiglie

12.I PROGETTI DIDATTICI

SEDE DI RIVOLI

12.1. PROGETTO POTENZIAMENTO INFORMATICA

Le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) hanno reso il computer un oggetto d'uso quotidiano, sono divenute uno strumento delle nostre modalità di azione, di rappresentazione della realtà, di comunicazione e di relazione. I soggetti che si occupano di processi educativi e formativi debbono integrare le TIC come mezzi ordinari (e non eccezionali o sperimentali), nel lavoro di costruzione e comunicazione dell' intelligenza e della conoscenza.A una didattica che punta alla sola conoscenza, deve subentrare un'esperienza di apprendimento strettamente intrecciata all'agire e al fare: non conta solo quanto uno sa, ma soprattutto quanto e come può utilizzare quello che conosce per interagire con la realtà.Nell’ambito dei nuovi progetti di innovazione didattica del Ministero attivati già da qualche tempo nella scuola italiana, anche la Scuola Media “Matteotti” ha avviato un processo interno di applicazione delle nuove tecnologie strettamente collegate alla didattica che coinvolge tutte le classi e che riguarda la maggior parte delle discipline di insegnamento..

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Dall’anno scolastico 2000/01 è stato inserito un modulo di informatica nelle lezioni curricolari attraverso la compresenza di alcuni insegnanti.Dall’a.s. 2004/05 è stato assegnato al nostro Istituto, al fine di poter supportare le attività curricolari ed il Progetto di Informatica inserito nel POF, un Insegnante Tecnico Pratico di Informatica utilizzato (prof.ssa Adriana Flecchia), che si occupa dell’organizzazione del laboratorio, del supporto tecnico e didattico ai docenti e affianca il docente in alcune classi e in attività di laboratorio.Anche piccoli gruppi di alunni portatori di handicap, seguiti dalle insegnanti di sostegno, svolgono programmi specifici per il recupero e l’apprendimento di abilità di base.Inoltre nei laboratori di arte-digitale e arte-web vengono utilizzati i mezzi informatici per la realizzazione di elaborati e di progetti specifici dell’Educazione Artistica. Nel gennaio 2004 è stata allestita un’aula multimediale composta da 12 postazioni + 1 server docente; inoltre è stato acquistato 1 videoproiettore con relativo schermo. Tali attrezzature si vanno ad aggiungere al vecchio laboratorio esistente.L’aula multimediale è collegata da una rete didattica DIDANET per le lezioni delle varie discipline. I collegamenti ad internet sono attivati attraverso la RUPAR.Con questa realizzazione si è intenso aderire in parte alle disposizioni Ministeriali (progetto PSTD - Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche) che prevedono entro l’anno 2003 l’informatizzazione su vasta scala delle scuole e precisamente:

1) Creare servizi e risorse per la didattica2) Formare tutti i docenti per un uso effettivo delle tecnologie3) Adeguare i curricoli della scuola

OBIETTIVI

Il metodo “costruttivista”, atto alla creazione di ipertesti, (attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione) favorisce la crescita delle conoscenze; la progettazione e l'organizzazione dei lavori sono un'importante occasione di apprendimento, arricchiscono il patrimonio culturale degli studenti, ne stimolano la creatività e la consapevolezza critica..

L'attività di ricerca e l'autoapprendimento favoriscono il coinvolgimento degli studenti poco disponibili allo studio tradizionale che spesso dimostrano, nel laboratorio multimediale, intuito e abilità di livello apprezzabile, oltre a un atteggiamento cooperativo.

Con la "condivisione delle risorse" si sviluppano inoltre nuove forme di collaborazione tra docenti e studenti. Si stimola il lavoro di gruppo e si supera l'isolamento dell'ambiente didattico tradizionale.

Attraverso software specifici, si facilita l’apprendimento degli alunni portatori di handicap, che in alcuni casi trovano un valido aiuto ed un ulteriore stimolo.

CONTENUTI

Classi prime, seconde e terze– ora curricolare di INFORMATICA

elementi base di informatica (hardware e software) e avviamento all’utilizzo corretto del pc e dei programmi.

elaborazione creativa di testi: impaginazione, grafica e videoscrittura finalizzate alla realizzazione di lavori didattici, ipertesti.

recupero e/o potenziamento: utilizzo di prodotti multimediali riguardanti l’area linguistica, scientifica e artistico-espressiva

utilizzo di programmi specifici per lo sviluppo di concetti logici e matematici (Cabrì)

power point: realizzazione di presentazioni paint: disegno e fotoritocco internet e posta elettronica in particolare per le classi terze: rielaborazioni e ricerche riferite al programma in

corso (mappe concettuali – ricerche guidate su internet – presentazione di lavori su power-point)

MODALITÀ

ore curricolari di informatica:- prof.ssa Flecchia in compresenza con le insegnanti di tecnologia prof.sse Bassani e Fiorentino

(classi 2A-3A-1B-2B-3B-1C-2C-3C-1D)- prof.ssa Fiorentino (classi 1A-2D-3D)

compresenza prof.ssa Gibin / insegnanti di lettere (3C-3D): grafica digitale

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classi 3A-3B: Laboratorio di approfondimento del programma Front Page – prof.ssa Flecchia classe 2A: Laboratorio di educazione ambientale – prof.sse Monastra e Flecchia classe 2D: Laboratorio di giornalismo: prof.sse Nosetti (1° quadr.) e Gibin (ott.-nov.) alunni portatori di handicap – laboratorio di informatica - prof.sse di sostegno

PROGETTI SITO SCOLASTICO:

Organizzazione del sito e della struttura del lay-out della home page, allo scopo di renderlo di facile comprensione e usabilità.

Realizzazione di un organigramma che comunichi in modo semplice e chiaro i contenuti delle varie attività didattiche e l’organizzazione scolastica.

Creazione di un FORUM per la comunicazione tra famiglia e scuola.

12.2. PROGETTO ORIENTAMENTO

Il progetto si propone di realizzare, in modo ancora più articolato, ciò che da oltre un decennio si attua nel nostro Istituto, sede e sez. staccata di Rosta, con gli alunni delle classi terze.Consapevoli che la sc. Media deve proporsi come formativa ed informativa, l’obiettivo da raggiungere in modo efficace sarà quello di formare integralmente cioè a livello umano,sociale, culturale, soggetti che sappiano inserirsi nel tessuto sociale come cittadini preparati per operare con successo sia sul Territorio che a livello europeo.Attenzione particolare sarà rivolta anche a tutti i soggetti svantaggiati , più deboli, a rischio di dispersione/abbandono.

Obiettivi orientativi del Progetto-Far emergere dai soggetti capacità, inclinazioni, interessi, valori, potenzialità per poter meglio indirizzarli a percorsi adeguati al raggiungimento di obiettivi di successo, personalmente utili e vantaggiosi per la società in cui opereranno in Futuro.-Far conoscere le strategie più attuali per migliorare il metodo di studio e poter utilmente rispondere alle nuove richieste di prestazioni della Sc. Superiore.-Far risaltare l’esigenza di una preparazione umana/culturale/linguistica/tecnica, adeguata anche ai livelli europei richiesti dall’attuale mondo del lavoro e la disponibilità a “rimmettersi sempre in gioco”. -Far conoscere agli allievi i vari percorsi di studio che possono efficacemente mettere in risalto tutta la loro persona e le prestazioni che verranno richieste dagli Ins.ti degli Ist. Sup. -Supportare soggetti svantaggiati (e le loro famiglie) predisponendo incontri con Sc. Sup. ed associazioni per poter giungere ad un inserimento adeguato e graduale nelle nuove realtà . -Coinvolgere le famiglie nelle problematiche tipiche dell’età “dei cambiamenti” e condividere con loro in modo sereno e concreto la scelta del percorso di studi effettuato.

Aspetti particolari del progetto

Il percorso di orientamento,inserito nella programmazione didattico-triennale, viene intensificato nel periodo ottobre-gennaio secondo le seguenti modalità:

Interventi con i referenti delle scuole (Istituti di istruzione secondaria, previo accordo con i docenti) finalizzati alla conoscenza dei piani di studio, dell’offerta formativa dei diversi Istituti e delle varie sperimentazioni.

Visite agli istituti d’istruzione secondaria durante le ore di lezione con docenti accompagnatori. Nel corso delle suddette visite verranno effettuati anche laboratori per una maggiore esplorazione delle proprie abilità e competenze.

Attività in classe sulla conoscenza di se stessi finalizzata al conseguimento di una piena consapevolezza per la scelta del proprio percorso scolastico e attuata attraverso l’uso di materiale proposto dal docente

Progetti attuati da Agenzie Formative (“Salotto-Fiorito”) o docenti interni con la somministrazione di test, l’attuazione di giochi di ruolo e la discussione, per far emergere inclinazioni, interessi, motivazioni utili ad una più approfondita conoscenza di sé per maturare una maggior consapevolezza delle proprie possibilità.

Visite e attività presso il Punto di Orientamento dell’Agenzia Formativa per poter conoscere direttamente i percorsi scolastici relativi ai vari profili professionali.

Incontri in Sede con il Personale della Provincia per informare gli allievi (ad eccezione delle classi su cui sono intervenute le agenzie formative) e le famiglie sulla normativa relativa all’obbligo scolastico e formativo e sulle tipologie di istituti superiori del Territorio.

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Momenti di couselling individuale anche per gli alunni svantaggiati con i quali è possibile realizzare incontri con la famiglia

Contatti con il CISA per studiare, con gli ins.ti dei CdC e di sostegno, percorsi adeguati per alunni svantaggiati.

Incontri con alcuni genitori lavoratori, dipendenti o liberi professionisti potranno essere utili per presentare le esperienze lavorative personali e significative svolte sul Territorio o all’Estero.

Incontri con ex allievi della nostra scuola frequentanti diverse scuole superiori o facoltà universitarie Trasmissione in ogni classe 3^ dei giorni di visita “Open Day” dei vari istituti ai quali sono invitati

genitori ed alunni e diffusione di materiale informativo vario Elaborazione del Consiglio orientativo da parte del Consiglio di classe che verrà formulato dai

docenti e consegnato per iscritto ai genitori entro il mese di dicembre prima della pre-iscrizione alla scuola secondaria superiore

12.3. PROGETTO INTEGRAZIONE DELLA DISABILITA’

CONSIDERAZIONI GENERALI:

In attuazione della legge quadro 104 del 1992 nella Scuola Media Statale “G. Matteotti” opera da anni la commissione handicap. Ne fanno parte gli insegnanti di sostegno e tutti i docenti che sono interessati a prestare la loro collaborazione in questo ambito.L’obiettivo principale è quello dell’integrazione dei ragazzi in situazione di handicap coinvolgendo e sensibilizzando alunni, docenti, personale non docente sulle problematiche della disabilità.

La diversità provoca diffidenza, paura e determina posizioni difensive. La vicinanza con la diversità, la sua conoscenza, aumenta la tolleranza e quindi la capacità di interagire e consente di formulare percorsi indirizzati ad una migliore qualità della vita scolastica di tutti.

L’urgenza di studiare una piena integrazione di tali alunni nasce dal bisogno di “ripensare” la scuola alla luce di interventi che la rendano sempre più luogo di vita e di cultura. Alla luce delle leggi vigenti (legge quadro 104) all’alunno disabile che frequenta la scuola di oggi si può chiedere di essere un alunno come tutti gli altri.

Solo nella scuola e dalla scuola gli alunni in situazione di handicap e le loro famiglie si aspettano una proposta di vita normalizzante e la possibilità di una vera integrazione sociale.

INTEGRAZIONE: SENSIBILIZZAZIONE DELLA SCUOLA

- Trasformare la presenza di alunno disabile in una risorsa capace di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per tutti.

- Imparare a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante. La scuola deve essere per il disabile una organizzazione di vita che lo aiuti a crescere pur nella autoconsapevolezza dei suoi limiti.

- La presenza di un ragazzo “diversamente abile” in una classe non deve essere “un problema” da delegare all’insegnate specializzato, ma deve coinvolgere necessariamente tutti gli insegnanti nella programmazione e progettazione di percorsi di insegnamento / apprendimento in tempi e ritmi adeguati.

- La Commissione handicap è attiva nel preparare incontri, progetti, corsi di formazione rivolti a tutti in quanto i soggetti pongono nella scuola una richiesta di forte progettualità.

ARTICOLAZIONE DEL LAVORO:

In base all’esperienza elaborata nel corso degli anni nel settore dell’educazione, dell’istruzione, dell’integrazione degli alunni disabili, il gruppo tecnico opera secondo un piano di lavoro così articolato:

1. Ricognizioni del tipo di handicap di cui sono portatori gli alunni frequentanti la scuola:

a. Acquisizione - Diagnosi funzionale

b. Elaborazione - Profilo dinamico funzionale - Piano educativo individualizzato

2. Aggiornamento del personale docente e non sulle problematiche dell’handicap attraverso il progetto “Educhiamoci”.

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Negli anni scolastici 2002.03 e 2003.04 sono stati vinti due premi su tematiche riguardanti l’integrazione e la disabilità :1° premio con la presentazione del video “Per-La Città” alla Giornata Europea della Disabilità nell’anno 2002.03. I problemi dell’handicap narrati con un messaggio di speranza sono l’essenza tematica del film: il disagio vissuto nelle città, come nei piccoli centri, da chi soffre le difficoltà di una quotidiana lotta contro le barriere architettoniche.

1° premio con la presentazione del video “Per-La Città” concorso nazionale indetto dall’associazione culturale OSA in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Siena. La giuria ha voluto segnalare l’importanza del messaggio del video, evidenziando che potrebbe spingere i soggetti istituzionali a proporlo come prodotto di divulgazione non solo nelle scuole.

1° premio con la presentazione dell’intervista giornalistica “Un punto di partenza” alla Giornata Europea dei Disabili 2003 indetta dalla Consulta Persone in Difficoltà di Torino.

E’ stato attivato per i docenti nell’a.s. 2004/05 un corso di specializzazione sulla lingua dei segni che permette di avere maggiori strumenti di lavoro per la piena integrazione di alunni audiolesi. Inoltre nelle classi in cui è inserito un alunno audioleso è stato attivato un laboratorio specialistico in lingua dei segni: laboratorio di fiabe. Tale proposta bilingue (italiano parlato e Lingua Italiana dei Segni) ha come obiettivo principale quello di accedere alle fiabe attraverso la narrazione LIS, favorendo l’elaborazione di alcuni vissuti emotivi e aumentando la capacità di affrontare momenti particolari della propria crescita insieme ad altri. Anche quest’anno si continuerà il lavoro di narrazione in lingua dei segni prendendo in considerazione diverse tematiche.

Nell’anno scolastico 2001.2002 è stato realizzato il sito Internet http://web.tiscali.it/educhiamoci che viene ampliato periodicamente con i lavori degli alunni in collaborazione con i docenti di sostegno. Attualmente è possibile visitarlo direttamente dal sito della Scuola mediamatteotti.scuola.Piemonte.it

cliccando sul link: EDUCHIAMOCI.

3. Risorse della scuola:- Docenti specializzati - Tutor per attività di tirocinio didattico

La Scuola “G. Matteotti” ha stipulato, come negli anni precedenti , una convenzione per attività di tirocinio didattico tra la S.I.S. (Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria) e la stessa Scuola per consentire la specializzazione sul sostegno a docenti non specializzati. I tirocinanti costituiscono un diverso e nuovo soggetto cui si rivolge l'offerta dell'istituzione scolastica, accanto agli studenti: un'offerta, dal punto di vista culturale, differente e qualificata, che prevede per la scuola una retroazione particolarmente utile in forma di autovalutazione.

Per i docenti in formazione gli obiettivi saranno: riflessione sugli orientamenti della propria scelta professionale; conoscenza dell'ambiente di lavoro: strutture, servizi, organizzazione, programmazione educativa,

progetti; attività didattica:

progettazioneazione coordinata in compresenza con il docente accoglienteazione autonoma in classecollaborazione alla verifica e valutazione;

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INTEGRAZIONEDISABILITA’RICERCHE

SCUOLA

GIOCHIAMO

Quanto spazio porta via il nero a tutto ciò che è luce

Una perla nasce dal difetto d’una conchiglia: ammirandone la perla non si pensa alla malattia della conchiglia. Una compagna disabile in classe è la perla di fronte alla quale conosciamo meglio noi stessi

Lavorando tutti insieme ed osservandoci l'un l'altro, si evidenziavano gli errori o le giuste attenzioni del caso. L'iscrizione di un allievo in situazione di handicap, in qualsiasi genere di scuola, diviene un elemento rivelatore di importanti valori, sui quali riflettere e parlare.

D'altro canto, educare significa aiutare a superare uno stato attuale, per accedere ad un altro che sarà superiore , che formerà gli ideali del divenire. La partecipazione ad una vita comunitaria significa facilitare l'integrazione.

ESPERIENZE

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individuazione ed esplicitazione dei bisogni formativi e pratica del "mestiere" dell'insegnante. Per l'istituzione scolastica:

controllo e validazione, da un punto di vista esterno, del processo didattico; collaborazione con l'università, la SIS, i Laboratori disciplinari in funzione dell'aggiornamento dei

docenti; opportunità di autonoma ricerca didattica, sperimentazione e innovazione metodologica.

I docenti di sostegno si rendono disponibili come tutor nella consapevolezza che tale ruolo comporterà:

1. presentare il contesto scolastico alla tirocinante

2. accompagnarla nel percorso di tirocinio

3. definire il percorso didattico da sviluppare all’interno della classe4. esplicitare alla tirocinante le proprie scelte e finalità del lavoro. 5. rielaborare e valutare l’esperienza.

- Collaboratori scolastici- Aula “gioca giò” di sostegno - Aula di psicomotricità - Proposta di laboratori che andranno ad aumentare le ore di sostegno assegnate : informatica, ,

linguaggi espressivi, attività motorie.

Tali laboratori gestiti dalle insegnanti di sostegno intendono migliorare l’integrazione scolastica degli alunni creando momenti stimolanti in cui possono realizzare occasioni di scambio, di amicizia, di aggregazione come momenti valorizzanti per le “diverse normalità”.

Il laboratorio di computer offre la possibilità di stimolare un apprendimento fondato sull’immagine che è decisivo per soggetti che arrivano alla comprensione della realtà attraverso esperienze visive. Inoltre favorisce il linguaggio scritto come strumento di comunicazione e di pensiero. La fruizione del computer permette di assumere un ruolo attivo nell’apprendimento ( capacità di memorizzazione, di interpretazione, di organizzazione delle informazioni), di imparare un metodo di studio, di conseguire un certo grado di autonomia attraverso il controllo di ciò che si scrive in tempo reale, la correzione, la revisione, la stampa.

Il laboratorio di abilità motorie : tennis da tavoloLo svolgimento dell’attività prevede scambi emotivi-relazionali , tempi di attesa , richieste di attenzione e concentrazione , sviluppo delle capacità osservative utili al piccolo gruppo a cui si rivolge. Le Finalità generali del progetto sono quelle di :- Aiutare l’allievo a definire una sua individualità all’interno del gruppo.- Potenziare il livello di autostima del singolo.- Favorire la coordinazione oculo-manuale- Imparare a relazionare con gli altri- Partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi in tutte le sue fasi: distrettuale, provinciale, regionale, nazionale .

4. Tempi tecnici indicativi:- Riunioni della Commissione handicap con scadenze periodiche.

- Stesura del Profilo Dinamico Funzionale redatto e firmato dal gruppo tecnico composto da insegnanti di sostegno, da insegnanti del consiglio di classe, dai genitori, dal referente del ragazzo designato dall’Unità Multidisciplinare per la classe 1°, entro la metà di Dicembre.

- Stesura del Piano Educativo Individualizzato elaborato e firmato dallo stesso gruppo che stila il Profilo Dinamico Funzionale per i ragazzi delle classi 1° - 2° - 3°, entro la metà di Aprile.

- Stesura della Relazione Osservativa redatta in collaborazione con i due ordini di scuola media inferiore e media superiore, e l’apporto del referente del ragazzo frequentante la classe 3°, entro la metà di aprile.

- Iniziativa di continuità per gli alunni delle classi 5° elementare. Si prevedono momenti con scadenza settimanale nel II quadrimestre, di collaborazione tra i due ordini di scuola, elementare e media inferiore, contatti con i bambini durante le ore di lezione presso la scuola elementare e visite presso la scuola media finalizzate alla conoscenza del nuovo ambiente, degli operatori, di alcuni insegnanti. Il progetto d’accoglienza prevede attività gestite dagli insegnanti di sostegno e da alcuni alunni della scuola media con la funzione di tutoring

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- Orientamento scolastico per gli alunni frequentanti la classe 3° da ottobre2007 a febbraio 2008. L’orientamento è un elemento chiave del progetto di vita dell’alunno in cui il gruppo tecnico inizia una riflessione allo scopo di tratteggiare le ipotesi per l’anno successivo. Un contributo a questo percorso è dato dal Progetto proposto alle scuole medie inferiori dal C.I.S.A. .il quale riguarda l’ accompagnamento alle scuole superiori.

PROGETTO ORIENTAMENTO:

Tale progetto per l’orientamento degli alunni svantaggiati si propone come opportunità e si pone come obiettivo quello di “prolungare” la fase di orientamento iniziato a scuola, al fine di giungere ad individuare, in modo sinergico tra ragazzi, famiglie, docenti di scuola inferiore, superiore, operatori, educatori , psicologa… le scelte da compiere per il futuro del soggetto, nell’ottica dell’avvicinamento al mondo del lavoro.Il gruppo di lavoro accompagnerà la persona in tutte le fasi del percorso formativo affinché possa operare delle scelte sulla base di un confronto reale tra i suoi bisogni e le sue capacità al fine di definire il suo percorso futuro.L’esperienza si pone, rispetto agli alunni disabili, le seguenti finalità:

a. Orientare rispetto alle diverse opportunità offerte dal contesto di riferimento sia a livello scolastico sia a livello professionale.

b. Favorire lo sviluppo di abilità cognitive

c. Permettere la crescita ed il consolidamento delle proprie potenzialità e in termine di autonomia e di relazioni.

PROGETTO “ASCOLTO SENSIBILE”Si tratta di un laboratorio in cui, attraverso il movimento, si cerca di conoscere meglio il proprio corpo e le emozioni che esso trasmette

5. PROGETTI INTEGRATI CON IL CONSORZIO INTERCOMUNALE SERVIZI ALLA PERSONA

A) PROGETTO “UN CAVALLO PER AMICO”

Il progetto prevede lezioni di 1,30 minuti per il gruppo partecipante.L’associazione di Venaria “Nella terra dei cavalli” ha una caratteristica peculiare ,quella di mostrare un metodo di relazionarsi con i cavalli nell’accudimento, cura e rispetto dell’animale. Ed è proprio la dimensione di prendersi cura di un altro che può avere una valenza positiva sui ragazzi favorendo in loro l’autostima, la fiducia negli altri, il sapersi organizzare e gestire nel tempo. Il rapporto con l’animale migliora lo stato psichico dei ragazzi ed incentiva a trovare motivazioni in ogni attività giornaliera compresa l’attività didattica, favorendo inoltre uno stato psicofisico indispensabile ai fini di un apprendimento significativo. Il punto di partenza del Progetto Educativo è sicuramente la consapevolezza e la certezza che l’attività fisica, in questo caso la pratica equestre, rende possibile al soggetto di realizzare il primo fondamentale grado dell’autonomia: quello della gestione controllata del proprio sviluppo corporeo.Ogni attività psicomotoria e percettivo motoria comporta la partecipazione profonda di tutta la personalità, rappresentando per il ragazzo un centro d’interesse nella sua delicata fase di recupero. Scopi educativi e didattici: il progetto si rivolge con obiettivi specifici e differenziati 1.a tutti gli alunni della scuola che desiderano conoscere il cavallo

- per stabilire con esso un rapporto che, oltre ad essere piacevole e ricco di sensazioni positive, sia anche creato nel rispetto dell’animale e dell’ambiente in cui vive

- per valorizzare la distinzione tra linguaggio verbale e linguaggio non verbale ,veicoli di messaggi di informazione

- per acquisire maggiore coordinazione psicofisica- per conoscere le tecniche di base necessarie alla cura e alla guida del cavallo

2. agli allievi disabili e in difficoltà relazionale - perché possano sentirsi a loro agio condividendo relazioni significative, oltre alla stereotipia- per potenziare l’autonomia personale e sociale nel rispetto dei tempi di ogni singolo allievo- per valorizzare la distinzione tra linguaggio verbale e linguaggio non verbale , veicoli di messaggi di

informazione.Quest’anno le lezioni saranno così strutturate :

- affido di un cavallo ( accudimento e cura)- lezioni di ippoterapia (approccio e lavoro in sella)

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- conoscenza e riconoscimento dello schema corporeo del cavallo con lezioni teoriche ( visione di film, realizzazione cartelloni e disegni)

- realizzazione video digitale in DVD sulle varie tappe di lavoro in previsione di una futura proiezione alla giornata scolastica EDUCHIAMOCI 2006

C) - PROGETTO NUOTO

Anche quest’anno si ripete tale attività in quanto l’acquaticità abitua gli allievi ad un approccio positivo e gradevole con l’acqua e fornisce gli elementi motori di base del galleggiamento, il rilassamento e la respirazione.Per ogni alunno la consapevolezza e la certezza che l’attività fisica, in questo caso il nuoto, favorisca la realizzazione di un grado di autonomia anche personale ed ottenere nel tempo una gestione controllata del proprio corpo in relazione all’handicap. E’ prevista anche quest’anno una gara e una premiazione al termine del corso. E’ importante avere una immagine positiva del proprio corpo ,essere fiduciosi delle possibilità di un graduale miglioramento con il totale o parziale superamento delle paure legate all’acqua e alla sua pratica motoria.Inoltre sarà fondamentale il raggiungimento dell’autonomia di base della propria persona prima, durante e dopo l’attività sportiva.Tale attività si svolgerà presso la piscina” Bonadies” di Cascine Vica, Rivoli. Il progetto prevede lezioni di 1 ora alla settimana per un gruppo di allievi.

E) - PROGETTO MUSICOTERAPIA

L’attività con personale specializzato e qualificato verrà svolta presso i locali scolastici .La musicoterapica é’ una tecnica riabilitativa, terapeutica, formativa che usa l’elemento sonoro impiegato come canale di comunicazione alternativo al linguaggio verbale aprendo possibilità espressive. Le finalità prevedono ascolto reciproco, mantenere il più possibile i tempi attentivi, favorire e far emergere liberamente l’espressività, esporsi singolarmente rispetto al piccolo gruppo , migliorare ed ampliare la dinamiche relazionali, potenziare le abilità creative.Il progetto prevede lezioni individuali o a coppie di 30 minuti settimanali ed è in continuità con gli anni precedenti.I risultati che otterrà il compagno disabile e il coinvolgimento dei gruppi classe di appartenenza sui risultati raggiunti, favoriranno la conoscenza delle potenzialità e dell’integrazione del compagno.

F) - PROGETTO DI CERAMICA

Il progetto prevede incontri di 1 ora e mezza alla settimana per un gruppo formato da allievi di classi diverse. Il ragazzo imparerà a manipolare l’argilla , a modellare con uso di strumenti diversi la materia in vista di un prodotto da realizzare cercando di superare gli stereotipi. Creerà svariate forme passando da quelle bidimensionali a quelle tridimensionali e acquisendo così il senso del volume.Finalità generali del progetto: - Favorire l’autostima- Imparare a condividere con i compagni in modo più costruttivo anche lavori di tipo collettivo.- Avvicinarsi in modo positivo al confronto, per imparare a conoscere l’equilibrio tra le idee e la parte

operativa.- Aiutare l’allievo a definire una sua individualità all’interno del gruppo.- Potenziare il livello di autostima del singolo in un ambiente non giudicante ,ma valorizzante.- Favorire il linguaggio manuale.- Imparare a relazionare con gli altri. - Fornire uno strumento alternativo per esprimere la propria creatività e manualità.- Dare la possibilità di condividere con i coetanei i vissuti che possono emergere dall’esperienza . L’incontro comprende un momento iniziale di accoglienza , la fase centrale di attività , il momento di riordino dello spazio , un momento di verbalizzazione con il recupero della dimensione relazionale dopo l’espressione creativa.L’ attività si svolge presso la Scuola Comunale per Arte e Ceramica di “Filomena Picco” Via Porta Ferrata 11 Avigliana Ci sarà un’esposizione dei lavori coadiuvata dalle varie fasi di lavoro con riprese video che saranno proposte alle classi con la possibilità di visione dei manufatti aperta a tutti per un dialogo tra adulti e ragazzi : momento importante , non tanto legato alle capacità tecniche o artistiche , ma alle potenzialità evolutive e di crescita che si potranno “ leggere” nei singoli lavori e nel percorso fatto .

G) - SCI SAUZE PROJECT

SciAbile , questo è il nome del progetto ; è una sorta di breve e concentrato percorso terapeutico dove, in soli 4 giornate , si può imparare ciò che parrebbe impossibile . Le insegnanti di sostegno hanno effettuato,

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negli anni precedenti ,con i ragazzi in situazione di handicap, lezioni sui campi da sci , promosse dalla Scuola Sci “Sauce Projet” , completamente gratuita grazie al sostegno di Bmw Italia e Regione Piemonte , con risultati sorprendenti. Ai ragazzi sono stati offerti il trasporto , il noleggio delle attrezzature personalizzate basandosi sulle specifiche esigenze , gli ski-pass , le lezioni pratiche e ,a fine corso ,i ragazzi sono stati premiati con una medaglia per la costanza , l’impegno ,l’interesse e l’entusiasmo espresso . E’ stata la dimostrazione che con lo sci si può superare ogni limite , anche quello della disabilità fisica e mentale. La psicologa del team , Dott. Claudia Gambarino , dopo aver analizzato le relazioni che le insegnanti di sostegno hanno preparato per ogni ragazzo disabile , ha individuato capacità e potenzialità presenti in ognuno di loro affidandoli a maestri validi ed esperti. Il loro entusiasmo , il loro impegno , la loro delicata attenzione nei confronti dei nostri ragazzi hanno avuto un riscontro positivo ed i risultati degli alunni sono andati al di là delle previsioni. Il cimentarsi sulla neve con gli sci , salire e scendere dalla seggiovia , prendere lo ski-lift sono momenti ricchi di stimoli in cui i ragazzi sono chiamati a “riappropriarsi “ del proprio corpo e mettersi in gioco. Anche quest’anno i nostri ragazzi parteciperanno al corso di “SciAbile “. I risultati entusiasmanti e sorprendenti degli anni passati sono stati la dimostrazione che con lo sport si può superare ogni limite .E’ un grande evento sportivo all’insegna della tenacia , del coraggio , ma anche della tecnica . L’esperienza è significativa, i ragazzi disabili si sentono importanti , valorizzati , gratificati, con l’entusiasmo di raccontare ai compagni e agli insegnanti le loro “imprese” trasmettendo così emozioni, sentimenti e gioia dell’esperienza vissuta. La realizzazione di fotografie , di filmini saranno il risultato vincente che rinforza gli esiti raggiunti e facilita la relazione interpersonale . Durante la manifestazione “Educhiamoci “ , riguardante l’educazione all’integrazione , a cui partecipano tutti gli allievi , gli operatori della Scuola e le autorità , metterà in evidenza, con l’attuazione e la proiezione di video sull’attività svolta , gli aspetti positivi dei nostri allievi quali le loro potenzialità , le loro abilità , le loro capacità.

H) - PROGETTO EDUCHIAMOCI

Il lavoro coinvolge tutte le classi con inseriti i ragazzi in situazione di handicap, inoltreil progetto è destinato a tutti coloro che lavorano all’interno della nostra scuola cercando di coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi, insegnanti, operatori scolastici, famiglie…e, possibilmente metterlo in rete per permettere ad altre scuole di consultarlo.Come premessa al nostro lavoro è necessario sottolineare alcuni concetti di base:

Credere nel potenziale umano Programmare esperienze attive Affermare la funzione dell’integrazione con esperienze che favoriscano e privilegino il contatto con la

realtà di tutti i giorni Comprendere l’importanza della percezione Capire come l’attività di gruppo sia fondamentale per lo sviluppo della personalità

L’esperienza, che da anni proponiamo, riguarda l’iniziativa di educazione all’integrazione. Il progetto nasce con la finalità di educare all’accettazione dell’altro, del diverso da noi, sapendo cogliere le potenzialità positive degli altri e non solo i loro limiti ,le mancanze, le difficoltà, le lacune. Nel nostro progetto si vogliono mettere in evidenza gli aspetti positivi, le capacità, le potenzialità presenti anche nelle persone con difficoltà. Il progetto mira all’osservazione, valutazione, riflessione sul valore della diversità: un valore su cui costruire opinioni, idee, grafici per evidenziare la sensibilità e l’educazione al problema nel rispetto dell’identità, accogliendo il ragazzo disabile come portatore di novità e risorse per tutti. Un’occasione in più d’integrazione scolastica “per tutti” compresi quei ragazzi che nella scuola vivono il disagio e che nella scuola hanno trovato momenti emozionanti a cui dedicarsi con compiti di responsabilità e fiducia:una crescita personale attraverso il riconoscimento e il potenziamento delle personale capacità, non sempre e solo curricolari.

6. PROGETTO SERVIZIO CIVILE “EDUCHIAMOCI ALLA DIVERSITA”

La nostra scuola ha presentato al Comune di Rivoli un progetto per l’impiego dei volontari del Servizio Civile all’interno della scuola stessa dal titolo: “EDUCHIAMOCI ALLA DIVERSITA’”.I settori e le aree d’intervento di tale progetto sono l’assistenza ai ragazzi diversamente abili, l’educazione e la promozione culturale (nello specifico l’animazione culturale verso minori) e l’attività di tutoraggio scolastico. Le finalità principali del progetto sono :

- sostenere e valorizzare i percorsi scolastici degli alunni della scuola dell’obbligo, con particolare attenzione agli aspetti di integrazione sociale e interculturale

- migliorare le dinamiche di convivenza scolastica integrando gli alunni diversamente abili e in situazione di disagio e offrendo loro la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità;

- realizzare percorsi individualizzati per alunni che presentino difficoltà di apprendimento e di comportamento;

- rafforzare la conoscenza linguistica e l’inserimento sociale dei cittadini stranieri adulti, con particolare attenzione ai processi di ricongiungimento in atto.

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L’obiettivo finale del progetto è quello di far maturare nei volontari che vi parteciperanno una nuova sensibilità verso la “diversità”, facendo loro sperimentare nuove tecniche di approccio e socializzazione e stimolandoli a misurarsi con un settore della formazione non istituzionale e canonico, ma sperimentale e innovativo.

12.4. PROGETTO CONTINUITA’

A. Continuità scuola elementare-scuola media

Da anni la scuola elabora un progetto di continuità fra scuole elementari e medie, al fine di favorire un passaggio più consapevole e meno traumatico fra i due ordini di scuola.Ultimamente gli insegnanti della scuola media hanno visto emergere nuovi problemi negli allievi delle classi prime, sia rispetto a questioni specificamente didattiche, ma anche rispettoai modelli educativi e relazionali che stanno alle spalle dei ragazzi.Per questi motivi si ritiene necessario ampliare l’attività di continuità con la scuola elementare separando il lavoro di riflessione sul rapporto fra obiettivi della scuola elementare e prerequisiti della scuola media da quello dell’accompagnamento nel passaggio fra i due ordini di scuola.

OBIETTIVI RIVOLTI AGLI INSEGNANTI mettere in luce i problemi emergenti dal punto di vista educativo confrontarsi sui modelli educativi e culturali degli allievi confrontarsi sul rapporto obiettivi/prerequisiti puntualizzare alcuni “nodi” didattici di base (abilità di base, strumenti, metodi..) coordinare il lavoro sulla didattica della storia progettare attività comuni

OBIETTIVI RISPETTO AGLI ALLIEVI Sviluppare la capacità di:

stare insieme conoscere nuovi ambienti comunicare utilizzando linguaggi verbali, non verbali, multimediali conoscere un’organizzazione del tempo scuola diversa cooperare, essere solidali, essere costruttivi stare bene insieme in una nuova realtà.

ATTIVITÀLa metodologia utilizzata è basata sull’interscambio di esperienze, sull’operatività e soprattutto sul fatto che gli allievi di elementare e media svolgano le attività proposte insieme nei locali della scuola media.La commissione continuità in particolare:

mantiene rapporti e promuove incontri con le maestre della scuola elementare al fine di stabilire: prerequisiti, metodo di lavoro, finalità educative.

Organizza nel mese di dicembre una “Festa dell’accoglienza” per i futuri alunni provenienti dalle varie scuole elementari

Organizza incontri fra gli allievi delle classi quarte elementari e delle prime medie per realizzare esperienze comuni

Organizza un incontro fra gli allievi delle classi quinte e quelli delle seconde medie che prevede una visita guidata dei locali scolastici e un momento di attività per permettere ai ragazzi di conoscere i nuovi ambienti e per mantenere vivo lo spirito della continuità

Concorda con le scuole materne ed elementari del quartiere la “giornata della pace”. Organizza e somministra le prove d’ingresso agli allievi delle classi quinte Si occupa della formazione delle classi prime nel pieno rispetto dei criteri stabiliti nel Collegio dei

docenti, al fine di formare classi il più possibile eterogenee all’interno, ma omogenee fra loro Organizza le attività di accoglienza e conoscenza della prima settimana scolastica al fine di

permettere agli allievi di stare bene insieme in una nuova realtà.

B. Continuità scuola media-scuola superiore

Si ritiene importante proseguire il lavoro di continuità anche con la scuola superiore, in stretta relazione con le attività di orientamento, sia per creare una rete di relazioni fra gli insegnanti dei due ordini di scuola volta a

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coordinare gli obiettivi e i prerequisiti, sia per avere informazioni di ritorno sugli allievi della nostra scuola dopo il primo anno di superiori e in tal modo verificare l’opportunità della scelta e i risultati scolastici.

12.5. PROGETTO PROMOZIONE AGIO

PROGETTO “GENITORI A SCUOLA”Il progetto intende mettere in atto alcuni iniziative, che vedono come protagonisti docenti, genitori e allievi all’insegna del divertimento e dello stare insieme, volte a far vivere la scuola come momento di aggregazione non solo per gli allievi, ma anche per i genitori.Sono in programma le seguenti attività:

- gruppo sportivo di pallavolo composto da genitori e docenti della scuola media e del CTP. Il gruppo si trova settimanalmente e progetta di organizzare sfide con altri gruppi analoghi.

- Organizzazione di serate a tema:. concerto di musica classica. conferenza con esperti sulle problematiche dell’adolescenza. danza popolare

- Gruppo di teatro composto da genitori, docenti e allievi con realizzazione di uno spettacolo

PROGETTO “PERCORSO SULLA GESTIONE DELL’AGGRESSIVITÀ E DELLE PREPOTENZE”OBIETTIVI Migliorare le capacità comunicative e relazionali Acquisire un migliore controllo emotivo Migliorare la capacità di aiuto e di cooperazione Migliorare l’adesione alle norme del vivere sociale

DESTINATARIAllievi di 4 classi di I° media e di una classe di 2° media

STRUTTURAZIONE DEL PERCORSOSi prevedono:

1 incontro di 1 ora con gli insegnanti di tutte le classi per una presentazione più dettagliata del progetto e una analisi del contesto classe

In ogni classe: 3 incontri di 2 ore in ogni classe con gli allievi 1 incontro di 1 ora di restituzione con gli insegnanti della classe a fine percorso

Totale orario complessivo: 36 ore

CONTENUTI Stili comunicativi: aggressività – passività – assertività Aggressività e prepotenze: riconoscere le diverse tipologie e le modalità di reazione personale ad esse Gestione del conflitto Esperienze di condivisione e di collaborazione in gruppo

METODOLOGIE A brevi input teorici si alternano attivazioni individuali e a piccoli gruppi, in cui si utilizzano la metodologia del laboratorio, del role-play o dei gruppi di discussione per l’analisi di casi concreti.

COMPETENZE FORMATORI: Psicologi

Costo complessivo: 1400 € + IVAMODALITÀ DI VERIFICA DEL GRADIMENTO: Questionario valutativo a fine corso

12.6. PROGETTO POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ COGNITIVE E RELAZIONALI

PROGETTO DI RECUPERO E INTEGRAZIONE

Percorso curricolare individualizzato

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MOTIVAZIONE

Le difficoltà emerse nel corso dell’anno scolastico appena terminato nella gestione delle classi a causa della presenza di alunni non motivati all’apprendimento e poco inclini al rispetto delle regole, hanno indotto i docenti a programmare un intervento specifico per questi alunni.In presenza di allievi in difficoltà di apprendimento, disagio e in situazione di handicap, i docenti hanno formulato un progetto di ricerca educativa elaborando sia un “programma minimo” sia un ” programma di sviluppo,”per acquisire una competenza minima all’interno delle singole discipline.

Gli alunni ai quali il progetto è mirato presentano un atteggiamento caratterizzato dai seguenti comportamenti:

Mancanza di un livello adeguato di abilità per relazionarsi positivamente con i coetanei Difficoltà a stabilire legami affettivi con i compagni in quanto percepite come negativi e

pericolosi. Interazione prevalentemente aggressiva con la classe : litigano con facilità, lottano, si

offendono, disturbano le attività della classe, atteggiamenti oppositivi, di qualunquismo e di sfida.

Tendenza ad evitare il rapporto con gli insegnanti perché la figura è associata a situazioni negative o perché l’insegnante è percepito come persona con valori troppo diversi e distanti.

Alunni in situazione di handicap con difficoltà relazionali e comportamentali.

Oltre alle difficoltà personali, gli alunni mostrano gravi difficoltà dell’apprendimento: Non riescono a concentrarsi e a seguire le lezioni con conseguente noia e disinteresse per

le attività didattiche. Carenza delle nozioni di base fondamentali per la comprensione dei messaggi e per la loro

comunicazione. La loro comunicazione è povera e difettosa, informale, poco espressiva, stereotipata. La struttura cognitiva è lacunosa e confusa, l’apprendimento non può che essere

meccanico. Non hanno un livello di abilità adeguato per attrarre e coinvolgere i compagni dei quali

patiscono il confronto e temono il rifiuto. OBIETTIVI Obiettivo prioritario da perseguire rispetto a tutti gli alunni e quindi a maggior ragione nei confronti di quelli in situazione di disagio e di handicap è la sollecitazione delle potenzialità personali e della migliore integrazione scolastica possibile, al quale tutta l’attività scolastica e organizzativa dovrà tendere. Il progetto è individualizzato ma deve essere altamente socializzante, con effetti di ricaduta su tutta la classe.

Obiettivi formativi-educativi:1. far crescere nell’alunno o creare l’autostima2. promuovere un’effettiva integrazione dell’alunno nel gruppo classe e prepararlo alla vita sociale.3. Rispondere ai bisogni dell’alunno nella sfera morale, affettiva, sociale.4. Rendere l’alunno consapevole delle proprie difficoltà, dei propri bisogni.5. Evitare di creare disuguaglianze nel gruppo di recupero e nel gruppo classe 6. Far acquisire un senso di adeguatezza e di autoefficacia nelle varie situazioni7. Promuovere il benessere psicologico dell’alunno, gratificandolo con una nuova immagine di sé.8. Acquisire la capacità di gestire lo stress e il disagio che le situazioni scolastiche tradizionali possono

creare9. promuovere e sviluppare le seguenti abilità sociali di autoespressione:

- espressione dei propri sentimenti- espressione di contenuti positivi e di accordo verso gli altri- abilità di comunicare con gli altri.

Obiettivi didattici: 1 Collegare le aree di maggiore interesse dell’allievo con contenuti specifici

curricolari.2 Acquisire competenze essenziali di base: leggere e comprendere testi di vario

tipo, saper ascoltare comunicazioni di genere diverso, acquisire la capacità di produrre testi rielaborandoli a livello personale.

3 Individuazione di nuove competenze. Riformulazione delle proprie conoscenze in nuovi contesti concettuali

4 Ottimizzazione dell’apprendimento attraverso ritmi, tempi e spazi strutturati diversamente .

5 Acquisire tecniche operative generalizzate.

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METODOLOGIA

Area d’interventoIl progetto mira ad assicurare un livello di formazione scolastica agli alunni che si trovano in

situazione di disagio e di handicap, tenendo conto dei loro ritmi , delle potenzialità personali e delle soggettive condizioni di apprendimento di ciascun allievo.Si è riscontrata la necessità di un intervento didattico-educativo-formativo individualizzato, nei confronti degli allievi che presentano le citate caratteristiche in cui si cercherà di attuare le dinamiche dell’apprendimento cooperativo all’interno di un piccolo gruppo.L’attività assegnata verrà frazionata tra gli alunni che dovranno ricercare l’interdipendenza nel gruppo per poter acquisire gli strumenti necessari allo svolgimento delle attività.Ad ogni allievo verrà affidata una parte del compito, lo svolgimento della quale contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo complessivo del gruppo.Si procederà con il seguente piano d’intervento :

Definizione dell’area di lavoro Programmazione e organizzazione dei materiali didattici Spiegazione delle attività creando aspettative. Esposizione delle procedure da seguire Illustrazione dei criteri di valutazione.

Scansione oraria dell’interventoInterventi individualizzati

Gruppi creativiInterventi di recupero cognitivoI Docenti si riservano di specificare più dettagliatamente le attività relative ad ogni tematica , all’inizio dell’anno scolastico.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica avverrà tramite la raccolta dei dati che via via saranno prodotti e che permetteranno di formulare un giudizio sull’attività svolta.La riflessione sui prodotti finali dei quali si analizzeranno i vari aspetti misurerà la quantità di informazioni assimilate ma soprattutto valuterà la qualità del metodo di lavoro messo a punto da ogni alunno e la capacità di collaborazione.La verifica più importante della validità del Progetto esposto, sarà riscontrabile nella sua capacità di ricaduta su tutta la classe.Solo quando i prodotti dell’attività svolta da questi alunni saranno comunicati e coinvolgeranno il resto della classe (nei modi e nei tempi che saranno successivamente definiti) il Progetto di recupero potrà dirsi riuscito nella sua capacità di integrare efficacemente e positivamente gli alunni in situazione di handicap e di disagio.Totale a carico della scuola : sede moduli 226 - sede di Rosta moduli 80.

ATTIVITÀ DI GEMELLAGGIO RIVOLI-RAVENSBOURG

Da alcuni anni nella scuola “Matteotti” è stato realizzato un progetto finalizzato all’incentivazione della lingua inglese. Il progetto prevede una serie di iniziative (scambi epistolari e soggiorni) che intendono favorire la conoscenza fra le nostre classi e quelle gemellate e nello stesso tempo creare una sempre maggiore collaborazione fra i paesi europei attraverso l’impegno dei ragazzi.

PARTECIPAZIONE A CONCORSI- Olimpiadi della matematica promosse dall’Università Bocconi di Milano- Teatrando: presentazione di spettacoli teatrali alla rassegna organizzata dalla scuola “Anna Frank” di

Collegno- Giralibro: concorso “Un libro da salvare”- Concorso letterario (sezioni prosa e poesia) rivolto a tutti gli allievi, sul tema “Ambiente”.

Adesione alle ATTIVITA’ DEL CENTRO DIDATTICO proposte dal MUSEO DI SCIENZE NATURALI, DAL MUSEO DEL CINEMA, DAL TEATRO REGIO DI TORINO

12.7. PROGETTO AMBIENTE

La scuola ha scelto come tema dell’anno l’Ambiente”, pertanto nelle programmazioni delle classi sono presenti attività, svolte nelle ore curricolari, o nelle compresenze, o nei laboratori, che affrontano un aspetto

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specifico dell’argomento. Inoltre si è aderito alle attività proposte dal Comune di Rivoli (CEA Miscarlino, ecc.) e sono stati attivati specifici progetti. Anche molte uscite e soggiorni sono stati indirizzati all’educazione ambientale

PROGETTO ARTE E AMBIENTE

Progetto: Arte e ambiente: studio del patrimonio storico e artistico del territorio Adesione al percorso disciplinare del Comune di Torino “ La scuola adotta un monumento”

Obiettivi: - valorizzare e promuovere il patrimonio storico-artistico della nostra città - rendere gli alunni attivi, partecipi e responsabili della loro adozione - conoscere e far conoscere i monumenti adottati dalle scuole torinesi presenti nell’area ur- bana - educare alla tutela dei beni artistici, architettonici e storici della nostra cittàAttività: - ricerca storico-artistica del monumento adatto - lavoro di interclasse e coinvolgimento di tutta la scuola in ogni fase del progetto - coinvolgimento di tutte le forze presenti nella società (famiglia, quartiere, volontariato) - visite guidate dagli allievi al monumento adottato per far conoscere il lavoro svolto - gemellaggio fra scuole delle diverse nazionalità coinvolte nell’iniziativa - predisposizione di materiale da inserire nel sito del progetto realizzato dalla città di Torino.Modalità: Compresenza arte/lettere – 1 modulo settimanale – classi seconde

PROGETTO “IMPARARE MULTIMEDI@NDO” Fondazione ENI - MPI - Ufficio scolastico reg. Piemonte

Obiettivo Diffondere nel mondo della scuola i temi della sostenibilità ambientale con l’utilizzo di materiali didattici innovativiModalità Si tratta di lezioni di e-learning flessibili e differenziate per livelli, a cui si accede tramite il collegamento al portale Eniscuola, previa registrazione nell’apposita area riservata di ogni singolo allievo e dell’intera classe. I testi sono brevi e chiari, corredati da immagini, filmati, giochi ed esperimenti. Al termine di ogni modulo sono previste delle verifiche individuali.Contenuti L’ambiente e l’ecosistema Energia e alimentazione I rifiuti, problema o risorsa? Conosciamo l’energia e impariamo a usarla bene Aria e acqua: fonti energetiche rinnovabili Il risparmio energetico Leggere il paesaggio Un obiettivo comune: lo sviluppo sostenibile

PACE E AMBIENTEObiettivi - Aiutare gli allievi a capire il mondo fisico in cui viviamo e i suoi limiti- Far loro intravedere le relazioni esistenti tra consumi, degrado ambientale, guerre- Segnalare la necessità di un uso sobrio delle risorse del Pianeta- Suggerire l’idea che il possesso di più beni non equivale a più benessere- Trasmettere l’idea e la fiducia che cambiare il nostro modo di vita è necessario e possibile

Modalità n. 4 incontri di un’ora e mezza ciascuno (con cadenza settimanale), condotti con l’ausilio di materiale visivo.

PROGETTO “SOSTENIBILITÀ NELLA QUOTIDIANITÀ”.Progetto pilota mirato alla riduzione dell’impronta ecologica nella quotidianitàSoggetti proponenti: Associazione culturale naturalistica Rifugio “La Jumarre” di Angrogna Parco fluviale dell’Orba e del POObiettivi: - sensibilizzare i ragazzi al tema dello sviluppo sostenibile e all’energia rinnovabile - far acquisire strumenti per un pensiero critico e consapevole - far riflettere i ragazzi sulla propria quotidianità

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- acquisire le nozioni necessarie a ridurre il proprio impatto ambientale - stimolare nei ragazzi un impegno personale e una prospettiva di responsabilità - far sperimentare il concetto di complessità e di interrelazione

Metodologia - laboratorio pratico sull’uso di fonti dei energia alternative - Giochi sull’uso consapevole delle risorse - giochi di ruolo e simulazione - discussione in gruppo - cerimonia finale in cui la classe viene invitata ad assumersi degli impegni precisi per il futuro

Fasi di realizzazione - soggiorno al Rifugio - uscita al Parco del Po e dell’Orba Classe interessata:2D

PROGETTO “NEL MIO CORTILE, LA LEZIONE DEI RIFIUTI E DELLA NATURA”

Progetto educativo NINFEA, dedicato al problema del riciclaggio dei rifiuti, in collaborazione Parco Naturale Orsiera Rocciavrè, ITIS Ferrari di Susa, Liceo Rosa di Susa e Bussoleno, Istituto comprensivo di Sant’Antonino di Susa, Meridiani società scientifica, Azeta services.

Il progetto, realizzato nel 2006/07, ha dato i seguenti risultati: Allestimento di un percorso di visita guidata degli impianti legati ai rifiuti (Ecocentro di Susa,

Discarica di Mattie) completato dall’itinerario educativo su imballaggi e consumo responsabile del Supermercato COOP di Susa;

Realizzazione di un dossier didattico sul tema dei rifiuti e sulla riduzione degli imballaggi Ideazione e sperimentazione di un modello di raccolta differenziata scolastica dei rifiuti

Ciò ha dato la possibilità ,grazie ad un finanziamento di riproporlo per quest’anno.

PROGETTO “VADO AL MINIMO”Progetto dell’Associazione TRICICLO di Rivoli sul consumo ecosostenibile.

12.8. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI E PROGETTO GIOCHIAMO NELLA RETE

La scuola aderisce all’attività dei giochi sportivi studenteschi ed al progetto “Giochiamo nella…rete” per l’anno scolastico 2006/2007.

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Nella scuola sono programmate le seguenti attività sportive: Atletica leggera Pallacanestro Pallavolo Nuoto (Rosta)

L’Atletica viene svolta durante l’orario curricolare ed extracurricolare, avendo cura di far partecipare il maggior numero di allievi possibile. Le specialità sono: corsa di resistenza, corsa veloce, salto in alto, salto in lungo, getto del peso, lancio del vortex, staffetta, ostacoli.La pallacanestro ha un ampio coinvolgimento, in quanto tutte le classi affrontano i fondamentali individuali e di squadra e successivamente effettuano un torneo di interclasse, durante il quale tutti possono confrontarsi.La pallavolo coinvolge le intere classi, si imparano i fondamentali individuali e di squadra nelle classi prime, seconde e terze e termina con un torneo di interclasse.Il nuoto viene attuato durante i laboratori per gli allievi delle classi di Rosta. Vengono appresi i vari stili (libero, dorso, rana e tuffi).

ATTIVITA’ IN AMBIENTE NATURALENell’anno dedicato all’ ambiente si è scelto di promuovere le attività sportive che si svolgono in ambiente naturale, in particolare: Sci Orienteering Ciclismo Tennis

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Golf Tiro con l’arcoLo sci si svolge in un corso settimanale pomeridiano per un gruppo di circa 50 allievi. L’attività si tiene a Bardonecchia in collaborazione con i maestri F.I.S.I.L’orienteering è svolto durante le ore di laboratorio da allievi di alcune classi e porta i ragazzi alle conoscenze fondamentali per poter affrontare gare a vari livelli.Il ciclismo è svolto durante l’orario pomeridiano per un gruppo di allievi. Le biciclette sono fornite dal Comune di Rivoli. Il corso tende a far apprezzare il valore del ciclismo, a migliorare le capacità muscolari e cardio- respiratorie, a portare i ragazzi ad una maggiore conoscenza dell’ambiente naturale.Il tennis verrà proposto alle classi 2° e 3°, mentre verranno organizzate dimostrazioni di tiro con l’arco.La scuola aderisce al progetto dell’Ufficio Educazione Fisica “Golf a scuola”

PROGETTO “GIOCHIAMO NELLA…RETE”Anche quest’anno la nostra scuola continua il progetto in rete con le scuole limitrofe: il progetto è “Giochiamo nella…rete”. Classi 1^-2^-3^: Corsa campestre – mese di novembre – presso i giardini Lamarmora – a cura della

S.M.S. “Gobetti”; Classi 1^-2^-3^: Percorso di ginnastica che si concluderà in una giornata nel mese di gennaio presso la

S.M.S. “Gobetti” a cura della S.M. “Salotto Fiorito”; Classi 1^-2^-3^: Pallavolo – maschile e femminile per le classi 3^, mista per le classi 1^ e 2^ - presso la

palestra “Bonadies” nel mese di febbraio per le classi 3^ e maggio per le classi 1^ e 2^ a cura della S.M.S. “Levi”;

Classi 1^-2^-3^: Atletica leggera – campo atletica Murialdo – mese di aprile – a cura della S.M. “San Giuseppe”;

Classi 1^-2^-3^: Orienteering – mese di marzo – a cura della S.M.S. “Matteotti”.

Verrà inoltre valutata la partecipazione ad eventuali nuove proposte che dovessero giungere durante l’anno scolastico da parte di Enti, Società sportive, M.I.U.R., Federazioni, C.O.N.I. e dall’Assessorato allo Sport del Comune di Rivoli.

12.9. PROGETTO “ UN DIARIO PER AMICO“

Referente del progetto: Prof.ssa NemboIl progetto vede gli alunni coinvolti nella realizzazione del proprio diario scolastico, inteso come strumento di lavoro quotidiano. Il progetto ha come parti attive numerose scuole della provincia di Torino, che concorrono alla produzione di materiali da inserire nella nuova edizione del diario, organizzati secondo diversi temi di interesse culturale.Il progetto si propone il raggiungimento di molteplici obiettivi:

- stimolare la creatività - rinforzare le abilità linguistiche ed artistiche- migliorare le tecniche grafiche e pittoriche- essere consapevoli della propria capacità progettuale- approfondire tematiche culturali e sociali

Sono coinvolte numerose classi della sede di Rivoli e della sezione staccata di Rosta.

12.10. PROGETTO TEATRO

Le attività teatrali sono un veicolo di crescita culturale e sociale, consentono di migliorare la percezione di se stessi e delle proprie capacità espressive, in modo coinvolgente ed educativo. Per questo da numerosi anni la Scuola Media Matteotti porta avanti un “progetto teatro” che anche quest’anno intende rinnovare, ponendosi numerosi obiettivi educativi e didattici.

OBIETTIVI EDUCATIVI- Star bene con se stessi e con gli altri- acquisire capacità di autocontrollo- rispettare regole e ruoli- migliorare la capacità di interazione e collaborazione- sviluppare la socializzazione- avere consapevolezza della propria fisicità- sviluppare la fiducia in se stessi- sperimentare emozioni- acquisire la capacità di immedesimarsi e rappresentare ruoli - cogliere punti di vista diversi dal proprio- lavorare in gruppo per il raggiungimento di un obiettivo

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OBIETTIVI DIDATTICI- Sviluppo della capacità di osservazione - Sviluppo della capacità di ascolto- Analisi di un personaggio e di una situazione- Stimolazione della fantasia e della creatività - Rinforzo della capacità di memorizzazione- Acquisizione della capacità di manipolazione di testi linguistici- Potenziamento nelle abilità di espressione linguistica, in italiano e in inglese- Acquisizione della capacità di progettazione grafica- Miglioramento nella padronanza di tecniche grafico-pittoriche e plastiche

Le attività teatrali si svolgono nei laboratori, con tre corsi di teatro e uno di scenografia.Si allestiranno tre spettacoli da rappresentare a fine anno scolastico, a cui potranno assistere i genitori degli alunni coinvolti nel progetto.

SEDE DI ROSTA12.11. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Insegnanti responsabili: Loiodice, Caracciolo n. h settimanali 1Classi 1^, 2^, 3^ L

MOTIVAZIONE Ricerche condotte su parecchi aspetti dei comportamenti connessi con la salute, confermano che le opinioni, i valori e le conoscenze che concorrono a determinare il modo in cui ci si comporta, si formano nei primi anni dell’infanzia e che tali atteggiamenti iniziano a consolidarsi in modo particolare nella prima adolescenza. Appare quindi ragionevole voler aiutare i ragazzi a scoprire quali possibilità di scelta si aprono davanti a loro in termini di comportamenti per la salute, quando i loro atteggiamenti sono in via di formazione, piuttosto che quando questi loro atteggiamenti stanno già radicandosi o sono già radicati. E’ questo orientamento preventivo che ci ha indotto a programmare interventi specifici finalizzati all’acquisizione da parte dei ragazzi della capacità di prendere in considerazione tipi di comportamento alternativi in un’età abbastanza precoce così da poterli utilizzare per le scelte e le decisioni riguardanti la salute che essi dovranno affrontare.

CONTENUTI

Il programma si articola in una serie di unità di informazione ed educazione alla salute opportunamente scelte e sviluppate nell’ arco del triennio in rapporto ai bisogni, agli interessi , al retroterra culturale dei ragazzi ai quali esso è rivolto, e in accordo con le indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di 1° grado. Sono previsti i seguenti percorsi:

Abilità di studio Conoscenza di sé, del proprio corpo Igiene personale: cura della pelle, dei capelli, delle unghie, acne giovanile, igiene dentale, igiene

intima Conoscenza dell’ambiente vicino – scuola e territorio Educazione ai rapporti interpersonali Ed. alimentare: il cibo e il corpo; le tradizioni alimentari; il comportamento alimentare; l’alimentazione

e la salute; consumo critico; pubblicità Malattie: caratteristiche, ricerca delle cause, farmaci; farmaci e droghe, alcolismo e tabagismo Analisi di foglietti illustrativi dei farmaci La medicina tradizionale popolare: raccolta di rimedi e ricette La medicina alternativa: concetti di omeopatia, fitoterapia, medicina naturale Erboristeria: indicazioni e uso delle piante più comuni Educazione sessuale: coscienza di sé; l’idea dell’ “io” nell’ambito delle relazioni con gli altri (famiglia,

scuola, amici, gruppi di coetanei ); relazione fra i sessi; cambiamenti fisici ed emotivi che si verificano durante la pubertà e loro implicazioni, apparati riproduttivi; concepimento,gravidanza, regolamentazione delle nascite; sterilità e fecondazione artificiale; malattie a trasmissione sessuale e l’AIDS

Educazione ambientale:ambiente ed ecositemi; complessità ed equilibrio ambientale,; rapporto uomo –ambiente; Rottura degli equilibri del pianeta; quotidianità ed emergenza; concetto di sviluppo sostenibile; rifiuti: classificazione, problema “rifiuti”, smaltimento, “prevenzione”, raccolta differenziata, riciclaggio, riutilizzo.

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Nella trattazione dei temi: Usi e Abusi dei farmaci; Educazione Sessuale, gli insegnanti si avvarranno della collaborazione di Enti/ esperti esterni che partecipano al progetto in rete “Cresciamo in salute con le tre S” bandito dalla Regione Piemonte. Il progetto prevede sia interventi in classe, sia visite presso i depositi di medicinali e presso le farmacie.Capofila del progetto, che coinvolge diverse scuole elementari e medie tra cui la S.M.S “G. Matteotti “è la Dott.ssa Antonietta DI MARTINO, Dirigente Scolastico del 1° Circolo di Rivoli. L’iniziativa ha la finalità generale di promozione della cultura della salute e sicurezza tra i giovani e si colloca all’interno delle attività previste dal consorzio”Scuola Sicura” per l’ano scolastico 2006/2007. Le attività previste dal progetto, riferite ai settori: Stili di vita, Sicurezza, Soccorso, si svolgeranno negli anni scolastici: 2006/2007; 2007/2008.

OBIETTIVI

Obiettivo principale è quello di stimolare i ragazzi a riflettere sull’importanza di assumere comportamenti che promuovano la salute come benessere fisico, psichico e sociale. Per raggiungere questo obiettivo è necessario:

Fornire gli strumenti organizzativi e metodologici per partecipare alle lezioni e studiare in modo attivo ed autonomo

Acquisire il metodo della ricerca anche in previsione delle scuole superiori Responsabilizzare i ragazzi rispetto alla loro igiene personale Sviluppare il senso di appartenenza alla realtà in cui si vive Maturare una sensibilità verso gli altri, i loro sentimenti e le loro necessità Acquisire i valori fondamentali di una corretta alimentazione Prendere coscienza dei rischi e problemi legati a cattive abitudini alimentari Comprendere il rapporto esistente tra cultura, risorse e condizioni ambientali e consuetudini

alimentari Riflettere sul ruolo della pubblicità sui comportamenti Riflettere sull’influenza esercitata dai fattori ambientali e dello stile di vita sulla salute Imparare a conoscere e valorizzare la medicina popolare anche come patrimonio culturale Conoscere i concetti principali della medicina alternativa per poter operare una scelta più

consapevole ed autonoma di prevenzione e di cura Imparare a usare in modo corretto i farmaci Comprendere gli effetti del fumo, dell’alcool e di altre sostanze tossiche sulla salute Favorire la consapevolezza di sé e la comprensione degli altri Affrontare con maggiore serenità, derivata dalla conoscenza il periodo della adolescenza Prendere coscienza dei propri problemi e prospettare soluzioni Far riflettere sui problemi relativi al rapporto con l’altro da sé (sentimento d’amore) visto sia nel suo

aspetto psicologico, sia nel suo aspetto sociale (regole e valori espressi all’interno della società) Raggiungere la consapevolezza dello stretto rapporto tra uomo e ambiente e della necessità del

“rispetto” del medesimo per garantire la sopravvivenza stessa dell’uomo Acquisire nuovi atteggiamenti e comportamenti derivati dalla conoscenza Riflettere sulle conseguenze che scelte politiche e/o economiche possono avere sull’ambiente ed

educare a scelte reversibili

METODOLOGIA

I vari contenuti saranno sviluppati ricorrendo a: Testi specifici forniti dall’insegnante Lezioni frontali, appunti, fotocopie Lavori di gruppo Raccolta di materiali, ricerche ed interviste Compilazione di schede, creazione di tabelle Lavoro di lettura e analisi diretta di materiale in classe portato da allievi o fornito dagli insegnanti Utilizzo di programmi informatici Interventi di esperti Visite di istruzione Uscite sul territorio Laboratorio di scienze Laboratorio di cucina Materiali audiovisivi

12.12. PROGETTO “ POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ ESPRESSIVE”    

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Le abilità espressive sono parte integrante della formazione degli individui, sono un veicolo importante di comunicazione verso l’esterno e un tassello nel percorso di conoscenza del mondo interiore. Nella scuola dell’obbligo è importante cercare di fornire agli alunni di strumenti necessari al processo di maturazione del proprio potenziale espressivo, attraverso i linguaggi verbali e non verbali, e non di meno, attraverso il linguaggio del gesto, del segno. Nella nostra società è sempre più raro trovare delle occasioni per utilizzare la manualità, così anche nella scuola, dove la complessità delle proposte e la quantità delle offerte formative, lasciano a volte poco spazio per l’esperienza diretta del “fare” per apprendere. Per questo si è ritenuto importante proporre un laboratorio di potenziamento delle abilità espressive, che interessi tutti gli alunni della scuola media di Rosta, che a turno, in piccolo gruppo, potranno trovare un’occasione per migliorare le proprie capacità grafico-espressive. 

Obiettivi Rispettare il materiale scolastico e usarlo in modo appropriato Rispettare gli spazi scolastici comuni Rispettare le persone Dimostrare solidarietà verso i più deboli Partecipare attivamente alle attività Collaborare con gli insegnanti e i compagni Comprendere le proprie possibilità espressive e migliorare l’autostima Migliorare la capacità di osservazione Cogliere gli elementi del mondo circostante in un’ottica “artistica” Apprendere un metodo di lavoro Conoscere diversi tipi di tecniche espressive Utilizzare gli strumenti grafici e pittorici con crescente abilità Saper progettare e rielaborare messaggi visivi

 Metodologia

Si partirà dalla comunicazione dell’obiettivo e dagli strumenti disponibili alla sua attuazione, gli alunni procederanno in piccoli gruppi alla progettazione del prodotto. Si effettuerà un confronto e un’integrazione di elementi utili al raggiungimento di un risultato ottimale. Si passerà quindi alla vera e propria realizzazione. Alcune opere saranno prodotte in modo individuale, altre in collaborazione tra più alunni. Sarà fondamentale lasciar “fluire” contenuti personali e sensazioni emozionali a contatto con gli imput forniti in partenza dall’insegnante.Gli alunni saranno invitati a comunicare difficoltà incontrate e stimolati affinché trovino una

giusta risoluzione.La valutazione dei lavori non sarà legata a un giudizio e questo renderà più spontanea e meno ansiogena la creazione degli elaborati. Gli alunni saranno indotti alla fine del percorso a un’autovalutazione e compileranno un questionario per esprimere le proprie impressioni sulle attività svolte.

Contenuti delle attivitào Conclusione del murale iniziato lo scorso anno, situato nel corridoio della palestrao Decorazione di due pannelli di masonite con tecniche diverseo Produzione di elementi decorativi per il periodo natalizioo Realizzazione di elaborati pittorici con tecniche miste              

 Docente responsabile del progetto:   Gabriella Nembo   

12.13. PROGETTO “KET”

PREPARAZIONE ALL’ESAME KET (Key English Test) DOCENTE RESPONSABILE: Prof.sa ULLU Alessandra

Cosa è il Ket?L’Università di Cambridge propone una vasta gamma di certificazioni per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese per parlanti non di lingua inglese, (certificazioni note sotto la sigla ESOL English Examinations for Speakers of Other Languages) fin dal 1913. L’esame che si intende far sostenere ai nostri studenti delle classi terze è appunto il K.E.T. corrispondente al livello linguistico A2 del CEFR (Common European Framework of Reference Quadro Comune Europeo di Riferimento) , un documento elaborato nel 1996 dal Consiglio d’Europa con l’intenzione di fornire una completa descrizione di tutti gli aspetti comunicativi coinvolti nel processo di apprendimento di una lingua straniera.

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Il CEFR stabilisce che il livello A2 (Livello Base) debba corrispondere alle seguenti conoscenze e abilità linguistiche: Essere in grado di comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative agli ambiti di

immediata rilevanza. Essere in grado di comunicare attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di

informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Essere in grado di descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Il Key English Test è il primo di una serie di esami corrispondente al livello d’acquisizione della lingua sopra descritto. Questo esame può essere sostenuto dagli studenti della scuola secondaria di primo grado al termine del triennio.Il corso, principalmente pensato per valorizzare l’eccellenze, è un’ottima opportunità di approfondimento e potenziamento della lingua inglese.

Come si svolge l’esame?Il K.E.T è un esame che si compone di due diverse parti scritte atte a testare la competenza lessicale, grammaticale, sintattica , una parte d’ ascolto e comprensione della lingua e una parte di produzione orale (8-10 minuti) che può venire effettuata sia con un esaminatore madrelingua che con un partner assegnato dagli esaminatori stessi.Il corso avrà durata tutto l’anno e impegnerà gli allievi per i primi 75 minuti del laboratorio del lunedì pomeriggio.Si precisa inoltre che il corso è gratuito ma il costo dell’esame e dell’eserciziario sono a carico delle famiglie.

12.14. PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE E ALLA LEGALITÀ

In quest’ambito abbiamo accolto diverse tematiche di approfondimento che gli insegnanti di Rosta hanno scelto aderendo alle offerte degli enti presenti nel territorio.

A)“ Costruire la pace” in collaborazione con Assopace di Rivoli

La classe 2 M aderisce alla proposta di Assopace , già operativa nella scuola lo scorso anno scolastico. Lo scopo è dare continuità ad un discorso educativo già avviato, che prevede la riflessione individuale e collettiva non solo sull’importanza della pace ma anche sulla responsabilità di ognuno nella sua costruzione e nel suo mantenimento. L’obiettivo principale del progetto è far comprendere come, per costruire una pace vera, occorre tenere presente i molteplici aspetti, che ne costituiscono i presupposti e la nervatura.Le classi 3L e 3M parteciperanno alla Rassegna cinematografica sui diritti umani”

Contenuti

Pace e giustizia la giustizia ha tante facce micro e macrogiustizia io sono giusto

Pace e conflitti le guerre sono inevitabili? i piccoli conflitti quotidiani lupo,agnello o persona?

La proposta prevede 3 interventi in classe da parte della professoressa Cornaglia in collaborazione con le insegnanti di lettere e inglese nei corsi L e M.

B) “Ti presento il mio paese: il Burkina Faso” a cura del Comune di Rivoli

13. SISTEMA DI VALUTAZIONE44

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13.1. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione degli allievi rappresenta una costante del processo didattico e si attua in forme e momenti diversi. Si distinguono tre tipi di valutazione: Diagnostica: si effettua all’inizio dell’anno scolastico e consiste in prove volte a mettere in luce i punti di

forza e i punti di debolezza degli allievi. Si delinea così la situazione di partenza che viene comunicata alle famiglie attraverso un’apposita scheda.

Formativa: si tratta della valutazione del processo di apprendimento. Essa consiste nell'osservazione sistematica delle progressive modificazioni avvenute nella formazione dell’allievo e nel confronto fra la situazione di partenza ed i risultati raggiunti nel perseguimento degli obiettivi individuali definiti.Per questo motivo la verifica del processo di apprendimento è costante ed ha modalità differenti a seconda della disciplina e del tipo di abilità da valutare. Si avranno pertanto verifiche scritte (di tipo diverso), interrogazioni individuali e generali, ma anche osservazioni progressive, giochi, produzioni di gruppo e collettive.Affinchè la verifica sia produttiva, cioè consenta di controllare il perseguimento degli obiettivi nelle varie fasce, la scelta del momento in cui proporre la verifica, la scelta del tipo di verifica e dei contenuti su cui incentrarla, dipende da una serie di osservazioni preliminari:- l'insegnante ritiene di aver dedicato il tempo necessario allo svolgimento di un argomento e di aver

diversificato gli approcci a seconda dei livelli di apprendimento e degli obiettivi individuali- l'insegnante, sulla base delle differenze nelle abilità di base, ritiene di verificare la conoscenza su

uno stesso argomento in modo differenziato- l'insegnante ha già proceduto a verifiche di tipo informale del livello globale di comprensione della

classe- l'insegnante si assicura della coerenza tra le verifiche proposte e gli obiettivi programmati. La verifica permetterà:- il controllo del grado di acquisizione- la correzione immediata degli errori- la fissazione di ciò che è stato appreso- lo stimolo a continuare- il controllo della validità del percorso didattico progettato ed il suo adeguamento alle necessità dell'allievo.Sulla base dei risultati delle verifiche si potrà eventualmente decidere di effettuare interventi di recupero, di apportare modificazioni al percorso previsto, di scegliere strategie e metodi mirati.Il livello di valutazione varierà a seconda del grado di prestazione ottenuta:saranno considerate sufficienti le prestazioni minime definite nei vari obiettivi per ogni fascia di livello.

Sommativa: al termine dell’A.S. e soprattutto al termine del triennio serve a dare una valutazione conclusiva. Essa tiene conto sia degli obiettivi relativi alle conoscenze acquisite, sia degli obiettivi educativi e viene comunicata alle famiglie con un giudizio globale formalizzato in una apposita scheda articolata per aree disciplinari (Vedi allegato).In linea di massima il passaggio alla classe successiva è garantito quando l’allievo ha ottenuto una valutazione sufficiente in tutte le discipline.In presenza di valutazioni non sufficienti il Consiglio esprimerà l’opportunità o meno del passaggio alla classe successiva, mettendo in relazione i risultati raggiunti con alcuni elementi:- la situazione di partenza- gli eventuali obiettivi individualizzati stabiliti nella programmazione e i percorsi di recupero effettuati- il livello e la modalità di partecipazione, interesse, esecuzione dei lavori- il rapporto all’interno del gruppo sociale- eventuali problemi individuali, familiari, socialiA questo punto il Consiglio di classe prenderà la decisione più opportuna, cioè quella che consentirà all’allievo di attuare un percorso scolastico produttivo per la formazione della sua persona.In caso di passaggio alla classe successiva, qualora si riscontrino comunque delle carenze, verranno attivate strategie di recupero. Se invece si riterrà necessaria la ripetizione della classe si rifletterà anche sul gruppo classe di destinazione.

13.2. AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO A partire da questo anno scolastico inizierà un’attività di rinnovo degli strumenti di autovalutazione d’istituto che continuerà certamente nel prossimo anno scolastico.Il lavoro sarà scandito in momenti diversi e riguarderà i diversi “attori” della scuola: allievi, genitori, personale.Per il corrente anno si procederà alla valutazione da parte di allievi e genitori.

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VALUTAZIONE DA PARTE DEGLI ALLIEVIGli allievi sono chiamati a esprimere una propria valutazione su aspetti dell'esperienza scolastica in due momenti:1.      A ottobre vengono organizzate assemblee per  gruppi di classi ( prime, seconde, terze) per raccogliere le opinioni degli allievi sui “punti di forza” e i “punti di debolezza” della scuola, per far emergere i problemi esistenti e cercare soluzioni. Le assemblee vengono condotte dagli insegnanti che svolgono nella scuola funzioni di coordinamento (vicario, FS) e dai membri della commissione valutazione.2.      Alla fine del quadrimestre gli insegnanti che lo ritengono opportuno forniscono agli allievi un questionario di valutazione delle attività svolte nei laboratori pomeridiani, che permetterà di migliorare la programmazione per il prossimo anno

VALUTAZIONE DA PARTE DEI GENITORILe famiglie verranno chiamate a valutare la scuola al fine di conoscere quali sono gli attuali bisogni dell’utenza,  dal punto di vista dell’ organizzazione, dei servizi forniti, della qualità delle attività educative e didattiche fornite. La valutazione verrà effettuata o alla fine di questo o all’inizio del prossimo anno scolastico attraverso la somministrazione di un apposito questionario in via di studio da parte della commissione valutazione .

ALLEGATO AREGOLAMENTO D’ISTITUTO

(STRALCIO DELLA PARTE RIGUARDANTE GLI ALUNNI)

Principio ispiratore fondamentale di questo Regolamento è la certezza che nessuna libertà esiste se non nel rispetto della libertà altrui e nella visione del bene collettivo.La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. Essa fonda il suo progetto sulla qualità della relazione insegnante-studente, contribuendo allo sviluppo della personalità anche attraverso l’educazione alla consapevolezza.Solo infatti da una compartecipazione attiva e dalla piena condivisione della responsabilità educativa non solo tra docenti e studenti, ma anche tra docenti e genitori, possono scaturire il reciproco rispetto e l'abbattimento di ogni barriera sociale e culturale.

Art. 20 Norme di comportamentoOgni alunno, durante la sua permanenza nell'Istituto dovrà:

a) tenere un comportamento corretto verso i docenti e verso il personale amministrativo e ausiliario, al fine di realizzare un rapporto di reciproco rispetto e consentire il regolare svolgimento delle lezioni;

b) utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici;c) osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza.

E' considerata grave mancanza il danneggiamento o l'insudiciamento di oggetti, arredi e servizi della scuola e di qualsiasi oggetto dei compagni o del personale. L'alunno o gli alunni che procurassero volontariamente danni ad ambienti o cose, dovranno intervenire per corrispondere all'Istituto la cifra valutabile per il danno. Se le persone responsabili non potessero essere conosciute, il Consiglio di Classe valuterà la forma di intervento ai sensi del Regolamento disciplinare d’Istituto in vigore.Si ricorda che la scuola non è in grado di garantire sull’eventuale smarrimento o furto degli oggetti personali, compresi telefoni cellulari o somme di denaro. Uso del telefono cellulareL’uso del telefono cellulare è vietato a scuola. Coloro i quali, in accordo con i genitori lo portassero, sono tenuti a non esibirlo in nessun momento della vita scolastica. La trasgressione a tale norma comporterà il ritiro del cellulare da parte del docente e la riconsegna ai genitori.Le comunicazioni tra genitori ed alunni potranno, in casi gravi e motivati, pertanto avvenire tramite il telefono della scuola.Uso di sostanze nocive alla saluteÈ severamente vietato portare a scuola e fare uso di sigarette o sostanze nocive alla salute, in ogni locale

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interno ed esterno dell'Istituto.AbbigliamentoOgni allievo deve avere cura della propria persona, osservando scrupolosamente l'igiene personale. L’abbigliamento deve inoltre essere adeguato all’esperienza scolastica, quindi decoroso e pratico. Gli insegnanti interverranno nel caso in cui verrà offesa la decenza. La collaborazione dei genitori a questo proposito è ritenuta importante.

Art. 21 Orario delle lezioniIl campanello d'ingresso suonerà cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, pertanto gli allievi entreranno nell’edificio scolastico a partire dalle ore 7,55, avviandosi ordinatamente alle proprie aule. Le lezioni avranno inizio alle ore 8,00. Al termine delle lezioni, le classi usciranno altrettanto ordinatamente, accompagnate dai rispettivi docenti.

Art. 22 AssenzeTutte le assenze (anche 1 ora) devono essere giustificate sul diario dai genitori. Le assenze per malattia superiori ai giorni 5 di lezione devono essere anche giustificate con certificato medico.Nel caso un allievo dimenticasse la giustificazione per i due giorni successivi al rientro dall'assenza, per essere ammesso in classe, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori. Se ciò non si verificasse, il coordinatore di classe dovrà comunicarlo al Capo d’Istituto, a cui ugualmente verranno segnalate le assenze continue e ripetute.La giustificazione deve essere firmata dal genitore che ha firmato il frontespizio del diario in segreteria. Eventuali deleghe dovranno essere preventivamente depositate per iscritto in segreteria.

Art. 23 RitardiI ritardi vanno sempre giustificati per iscritto sul diario; qualora si ripetessero, la famiglia verrà tempestivamente convocata.

Art. 24 Uscite anticipate dalla scuolaL'uscita anticipata va richiesta e firmata dai genitori sul diario scolastico; il medesimo genitore

controfirma l’avvenuto ritiro dell’alunno sul registro di classe. In assenza della richiesta scritta, nei casi di particolare necessità, gli alunni possono essere prelevati dai genitori o persone da essi delegate, munite di documento di riconoscimento, ferma restando la responsabilità del Preside ad autorizzare tale uscita anticipata, previo accertamenti.

Nel caso di uscita anticipata alle 13,15 (nei giorni in cui si tengono anche lezioni o laboratori pomeridiani), è sufficiente la richiesta di uscita scritta effettuata dal genitore per il tramite del diario.

Art. 25 IntervalloL'intervallo dura 15 minuti durante i quali i ragazzi dovranno imparare a gestire un momento di distensione assieme ai docenti, nel rispetto dei propri compagni, delle altre classi, degli arredi della Scuola e delle norme generali di comportamento. Si ricorda che ogni sezione ha i suoi spazi nei quali deve rimanere e l’accesso ai servizi è permesso a 2 alunni per volta.. Gli allievi durante la 1a e la 6a ora, non possono accedere ai servizi.

Art. 26 Entrata e uscita dalle auleL'entrata in aula e l’uscita da essa devono avvenire seguendo i percorsi già stabiliti per ogni classe (scale comprese) all'interno dell'Istituto. I trasferimenti da un locale all’altro dovranno effettuarsi nel rispetto di chi sta svolgendo lezione e, quindi, in silenzio e mantenendo il gruppo compatto. E’ fatto divieto di correre o spingere i compagni.

Art. 27 Uso della palestraL’accesso alla palestra e agli spogliatoi è vincolato all’uso di scarpe da ginnastica pulite e di ciabatte in caso di utilizzo della doccia. Gli allievi possono accedere alla palestra soltanto in presenza di un insegnante di educazione fisica. I piccoli attrezzi (palloni, pesi, corde, ecc.) sono utilizzabili solo durante le attività didattiche; essi sono custoditi in luogo sicuro e possono essere usati e/o prelevati solo in presenza e previa autorizzazione degli insegnanti della materia, responsabili delle attrezzature sportive.

Art. 28 MensaIl servizio mensa e il dopo mensa è a tutti gli effetti attività didattico-educativa; al fine di assicurare il suo sereno e corretto svolgimento dovrà essere garantito il rispetto delle norme di comportamento. Gli allievi pertanto sono tenuti ad accedere ordinatamente ai locali della mensa ed a consumare educatamente e senza sprechi il pasto al tavolo loro assegnato.Al termine del pasto la classe uscirà ordinatamente dalla sala raggiungendo il luogo stabilito dall’insegnante responsabile senza precederlo ma seguendolo nel trasferimento. Nel caso la classe si trovi in cortile, non è consentito l’accesso degli allievi ai piani, se non sotto la sorveglianza degli insegnanti.

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Art. 29 IncidentiIn caso di incidente o malessere sarà cura della scuola prestare all’alunno tutta l’assistenza possibile, dandone tempestiva comunicazione alla famiglia. Il genitore dell’alunno infortunato è tenuto a prendere immediato contatto con la segreteria della scuola per il perfezionamento delle pratiche assicurative e la consegna della documentazione relativa.

Art. 30 DiarioCostituisce mezzo ufficiale di comunicazione fra scuola e famiglia; gli alunni devono tenerlo con cura, aggiornarlo regolarmente secondo le indicazioni degli insegnanti. I genitori devono prenderne visione e firmarlo ogni giorno.

Art. 31 ParcheggioGli allievi e i genitori non possono accedere al parcheggio auto di Rivoli riservato, per motivi di sicurezza, solo al personale della scuola.

Art. 32 Provvedimenti disciplinariPer ogni grave mancanza l'insegnante o altra componente della scuola si darà immediata comunicazione ai genitori e al Preside o suo delegato che, qualora lo riterrà utile convocherà il Consiglio di classe. Il fine dell'intervento del Preside, dei Docenti e del Consiglio di classe, presuppone la comprensione della causa di eventuali comportamenti scorretti dell'allievo e ha come unico obiettivo il recupero di chi ha sbagliato, concedendogli ogni possibilità di comprendere dove e in che cosa consiste l'errore. Un’azione di sospensione dell’attività didattica ha giustificazione nei casi più gravi e di lunga recidiva. Il Preside provvederà alla convocazione del Consiglio di classe se un genitore o docente denunci episodi gravi, indicando per iscritto le circostanze e l'episodio. In nessun caso si procederà su segnalazione anonima.Le norme specifiche sono contenute nel regolamento di disciplina alunni elaborato ai sensi dell’art. 4 dello Statuto degli studenti e delle studentesse in adozione nell’Istituto.

Art. 33 Visite e viaggi d’istruzioneLe visite e i viaggi d’istruzione devono essere autorizzate dal genitore stesso compilando l'apposito modulo.

Art. 34 ScioperoIn caso di sciopero del personale docente non sarà erogato il servizio didattico e non potrà essere assicurata l’assistenza degli allievi. Dopo ogni azione di sciopero sarà, comunque, richiesta agli allievi la giustificazione dell’eventuale assenza. Questo ha lo scopo di riscontrare, da parte della scuola, la conoscenza della famiglia dell’eventuale decisione di trattenere a casa l’alunno.

Art. 35 SorveglianzaLa sorveglianza degli alunni sarà curata:- dal personale docente durante tutte le attività svolte nelle aule, nei laboratori, nella mensa, durante il trasferimento da un locale all’altro, durante l’intervallo e durante le uscite;- dal personale ausiliario mentre si recano ai servizi e, insieme agli insegnanti, durante l’intervallo.Indicazioni ulteriori sono contenute nelle disposizioni emanate dall’ Ufficio di presidenza. Gli alunni sono tenuti a seguire con scrupolo le indicazioni/disposizioni, di volta in volta, fornite dal personale suddetto.

Il Regolamento di Disciplina alunni è stato deliberato all’unanimità nella seduta del Consiglio di Istituto del 28/10/2004

Il presente Regolamento, elaborato da apposita Commissione, è stato proposto dal Collegio dei docenti e deliberato all’unanimità nella seduta del Consiglio di Istituto del 2/11/2006

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