06 - IM 13 - Centralizzazione e Frazionamento

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1 La progettazione degli impianti: Scelte di frazionamento, dimensionamento e localizzazione Politecnico di Milano IV Facoltà di Ingegneria di Milano Impianti meccanici - 2 - Frazionamento, dimensionamento e localizzazione La scelta del grado di frazionamento risponde alla modalità con cui si intende evadere la domanda dal punto di vista del numero degli impianti di produzione / generazione:  Diremo  centralizzato”  il caso in cui la potenzialità necessaria per i requisiti prima individuati venga messa a disposizione da un solo impianto;  In caso contrario, diremo “frazionato”  un impianto in cui la richiesta totale venga esaudita attraverso più di un impianto: Totalmente frazionato : tanti impianti quante  “utenze” ; Parzialmente frazionato: diversi impianti, dedicati a sottoinsiemi di utenze.

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IMPIANTI LEZIONE 3

Transcript of 06 - IM 13 - Centralizzazione e Frazionamento

  • 1

    La progettazione degli impianti:

    Scelte di frazionamento, dimensionamento e localizzazione

    Politecnico di Milano IV Facolt di Ingegneria di Milano

    Impianti meccanici

    - 2 -

    Frazionamento, dimensionamento e localizzazione

    La scelta del grado di frazionamento risponde alla modalit con cui si intende evadere la domanda dal punto di vista del numero degli impianti di produzione / generazione:

    Diremo centralizzato il caso in cui la potenzialit necessaria per i requisiti prima individuati venga messa a disposizione da un solo impianto;

    In caso contrario, diremo frazionato un impianto in cui la richiesta totale venga esaudita attraverso pi di un impianto:

    Totalmente frazionato: tanti impianti quante utenze;

    Parzialmente frazionato: diversi impianti, dedicati a sottoinsiemi di utenze.

  • 2

    - 3 -

    Frazionamento, dimensionamento e localizzazione

    La scelta di dimensionamento risponde alla domanda: quanta potenzialit installare, stando ai requisiti evidenziati in fase di acquisizione dati?

    Se la domanda di mercato costante nel tempo:

    Esattamente la domanda;

    Pi della domanda, per avere una riserva;

    Se la domanda di mercato variabile nel tempo:

    La domanda massima attesa;

    La domanda media, nel caso in cui il prodotto / servizio sia accumulabile;

    Sempre nel caso di prodotto / servizio accumulabile, pi della domanda media (ma meno della massima), per avere una riserva.

    e se si producesse meno della domanda?

    - 4 -

    Frazionamento, dimensionamento e localizzazione

    La scelte di localizzazione prende in considerazione la modalit attraverso cui, con unopportuna localizzazione degli impianti di produzione / generazione, ottimizzare:

    Le attivit produttive:

    Minore costo dei fattori produttivi (es. materiali);

    Contesto pi adatto (es. minori restrizioni legislative);

    Le attivit di distribuzione:

    Prossimit alle utenze:

    Minori costi;

    Minori tempi;

    Migliori rendimenti di distribuzione;

  • 3

    - 5 -

    Frazionamento, dimensionamento e localizzazione In questo corso si affronteranno problemi di ricerca della migliore localizzazione di un impianto di produzione / servizio allinterno di una rete di utenze. Alcuni aspetti che indagheremo sono:

    Un solo generatore, da posizionare nel luogo opportuno;

    Pi di un generatore, tutti posizionati in un unico luogo opportuno;

    Pi di un generatore, ciascuno posizionato vicino a particolari utenze (o gruppi).

    . con ancora n-gradi di libert sul dimensionamento.

    La scelta pi opportuna va fatta considerando, come sempre, limpatto economico delle diverse alternative.

    - 6 -

    I costi rilevanti per la progettazione Per impostare correttamente lanalisi economica, analizziamo quali sono i diversi termini che andranno presi in considerazione:

    Costi di impianto:

    Impianti di produzione / servizio;

    Sistemi di accumulo e riserva;

    Impianti di distribuzione;

    Costi di esercizio:

    Produzione;

    Distribuzione (trasporto merci, pompaggio, perdite nella rete e negli accumulatori, );

    Costi opportunit legati alla mancata produzione/servizio.

    Obiettivo: minimizzare il costo totale

    Impianto Utenza

    Costo di esercizio e diinefficienza

    Costo di impianto

    Costo totaleCosti

    [/anno]

    Prestazione

  • 4

    - 7 -

    Costo di mancata produzione/servizio

    INSUFFICIENTE

    POTENZIALITA

    INSTALLATA

    VARIABILITA DELLE RICHIESTE DELLE

    UTENZE

    AFFIDABILITA

    MANUTENIBILITA

    RIDONDANZA

    INDISPONIBILITA

    TECNICA

    INDISPONIBILITA DEL SISTEMA

    HPSAHA 11

    A = disponibilit tecnica

    PS = probabilit che la potenzialit installata sia della richiesta

    H = ore di funzionamento annue

    SERVIZIO NON EROGATO

    SERVIZIO PARZIALMENTE NON

    EROGATO

    - 8 -

    Dati sulle utenze per la progettazione di un impianto di servizio

    1. Numero e tipologia degli utenti

    2. Ubicazione delle utenze

    3. Diagramma di richiesta del servizio per utente

    4. Correlazione tra i diagrammi di richiesta del servizio

    5. Livello di disponibilit richiesto per il servizio oppure costo di inefficienza del servizio

    A B

    Unit servizio/unit tempo

    Tempo

    A

    B

  • 5

    - 9 -

    Alternative di configurazione del servizio

    CENTRALIZZAZIONE FRAZIONAMENTO

    ECONOMIE DI SCALA (COSTI IMPIANTO ED ESERCIZIO)

    ECONOMIE DI SCOPO

    RICHIESTA DELLE UTENZE

    ELASTICITA DI FUNZIONAMENTO

    ECONOMIE NEI COSTI DI DISTRIBUZIONE (Decentralizzazione)

    INDIPENDENTE DIPENDENTE

    - 10 -

    Economie di scala nei costi di impianto

    P

    C

    C0

    P

    0 logC

    logP

    logC0

    logP0

    arctg(m)

    m

    0

    0P

    PCC

    P0 = potenzialit di riferimento

    C0 = costo corrispondente

    m = fattore di scala

    00 PlogmClogq

    qPlogmClog

  • 6

    - 11 -

    Esempio nel settore chimico

    Gli impianti sono per lo pi costituiti da organi cilindrici (serbatoi, mescolatori, reattori, tubazioni), che mantengono la forma geometrica al variare della potenzialit dellimpianto.

    1. Le dimensioni di tali organi possono essere espresse in funzione del diametro dei componenti (D);

    2. La potenzialit P proporzionale al volume dell'impianto, ossia P = kD3;

    3. Il costo proporzionale alla superficie, ossia C = hD2.

    Pertanto, al raddoppiare del diametro, la potenzialit cresce di 8 volte, mentre il costo quadruplica soltanto, per cui il fattore di scala vale 2/3. La formula generale diventa:

    C = Co [ P / Po ]2/3

    Economie di scala nei costi di impianto

    - 12 -

    Limite di validit Appare chiaro che, per generare uneconomia effettiva, lincremento di capacit produttiva deve essere completamente sfruttato, come mostra lesempio seguente.

    Esempio:

    Per soddisfare una domanda annua di 150 pezzi sono disponibili 2 tipi di impianti:

    Imp. 1; Capacit 50 pezzi/anno; Cf = 60 [anno]; Cv = 1 [/pezzo];

    Imp. 2; Capacit 100 pezzi/anno; Cf = 100 [anno]; Cv = 0.9 [/pezzo].

    Possibili alternative

    3 x Imp. 1

    2 x Imp. 2

    Imp. 1 + Imp. 2

    Economie di scala nei costi di impianto

  • 7

    - 13 -

    Economie di scala nei costi di esercizio

    COSTI DI MANUTENZIONE COSTO DI IMPIANTO

    ONERI FINANZIARI COSTO DI IMPIANTO COSTO DEL LAVORO LEGGE ANALOGA AL COSTO DI

    IMPIANTO (m = 0,25) COSTO DELLENERGIA MIGLIORAMENTO DEI

    RENDIMENTI ENERGETICI

    - 14 -

    Economie di scopo

    Si definisce economia di scopo (sinergie) quella riduzione di costo che, a parit di livello di attivit (= fatturato), si realizza grazie allintroduzione di un impianto che possa essere sfruttato anche da altre produzioni gi attive in azienda.

    Se P: Costo (P) < Costo (P1)

    Costo (P) < Costo (P2)

    Costo

    Produzione Y2

    Iso-fatturato

    P2= (0, Y2)

    P1= (Y1, 0)

    P =(Y1, Y2)

    Costo

    Produzione Y1

  • 8

    - 15 -

    Elasticit di funzionamento

    Possibilit di variare i livelli produttivi senza aggravi sensibili nei costi unitari di produzione

    Costo unitario di produzione

    Potenzialit di progetto

    CENTRALIZZAZIONE DEL SERVIZIO

    - 16 -

    Elasticit di funzionamento

    FRAZIONAMENTO DEL SERVIZIO

    Costo unitario di produzione

    Potenzialit di progetto

  • 9

    - 17 -

    Economia nei costi di distribuzione

    FRAZIONAMENTO CON DECENTRALIZZAZIONE

    ( NUMERO DI UTENZE SERVITE DA CIASCUN GENERATORE)

    DISTANZA MEDIA DEL GENERATORE DALLE UTENZE

    COSTI DI DISTRIBUZIONE (IMPIANTO ED ESERCIZIO)

    A parit di schema impiantistico di collegamento:

    RADIALE: costi di impianto; costi di mancanza

    AD ANELLO: costi di impianto; costi di mancanza

    - 18 -

    La configurazione della rete di trasporto (esempio di una rete elettrica)

    CONNESSIONE RADIALE

    CONNESSIONE AD ANELLO

    Cabina ENEL

    Cabina ENEL

    Utenze

    Trasformatori Trasformatori

    Minori costi di investimento

    Maggiori costi di inefficienza (mancato servizio)

    Maggiori costi di investimento (numero e sezione cavi, interruttori, ecc.)

    Minori costi di inefficienza

  • 10

    - 19 -

    Correlazione tra le richieste di servizio

    Tempo

    Bmax Amax

    (A+B)max

    (A+B)max Amax + Bmax

    Unit servizio/unit tempo

    Se indipendenti:

    - 20 -

    Variabilit di richiesta delle utenze

    Unit servizio/unit tempo

    Tempo

    POTENZIALITA MEDIA (*)

    POTENZIALITA MAX

    SERVIZIO NON CUMULABILE

    (*) Servizio parzialmente erogabile

    Disservizio

  • 11

    - 21 -

    Servizio non cumulabile - Richieste indipendenti

    Esempio: Dimensionare sistema di generazione per 10 Utenze elettriche

    Livello di servizio = 98,5% probabilit di funzionamento in condizioni di punta pari a 0,985

    Disponibilita dellimpianto = 0,99 (indipendente dalla dimensione)

    kW

    Tempo

    PMAX = 1.000kW

    PMIN = 500kW

    PMED = 600kW

    T TMAX

    TMAX = 0,2T

    - 22 -

    10

    9

    8

    7

    6

    5

    ...

    1 10-7

    4 10-6

    7,4 10-5

    7,9 10-4

    5,5 10-3

    2,6 10-2

    ...

    NUMERO PUNTE CONTEMPORANEE

    (NP)

    PROB (NP)

    102,0

    8,02,010 9

    28 8,02,08

    10

    NPNP

    NP

    108,02,010

    Esempio: Dimensionare sistema di generazione per 10 Utenze elettriche

    TMAX = 0,2T

  • 12

    - 23 -

    10

    9

    8

    7

    6

    5

    ...

    1 10-7

    4 10-6

    7,4 10-5

    7,9 10-4

    5,5 10-3

    2,6 10-2

    ...

    NUMERO PUNTE CONTEMPORANEE

    (NP)

    PROB (NP)

    102,0

    8,02,010 9

    28 8,02,08

    10

    NPNP

    NP

    108,02,010

  • 13

    - 25 -

    Variabilit di richiesta delle utenze

    Unit servizio/unit tempo

    Tempo

    POTENZIALITA MEDIA

    +ACCUMULATORE

    SERVIZIO CUMULABILE

    Riempimento accumulatore

    Svuotamento accumulatore

    - 26 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    SCHEMA IMPIANTISTICO GENERALE

    Generatore

    Accumulatore

    U

    U

    U

    U

    Buffer interoperazionale tra due stazioni di una linea automatica di produzione

    Rete di distribuzione del vapore

  • 14

    - 27 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    Unit servizio

    Tempo

    Richiesta dellutenza

    Pmed

    - 28 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    Unit servizio

    Tempo

    Richiesta dellutenza

    Richiesta cumulata dellutenza

    Pmed

  • 15

    - 29 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    Unit servizio

    Tempo

    Richiesta dellutenza

    Richiesta cumulata dellutenza

    Pmed SVUOTAMENTO

    RIEMPIMENTO

    Servizio erogato dal generatore (P=Pmed)

    - 30 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    Unit servizio

    Tempo

    DMAX

    Richiesta dellutenza

    R(t) = Richiesta cumulata dellutenza

    Pmed

    Dimensione accumulatore

    P(t) = Pmed Servizio erogato

    SVUOTAMENTO

    RIEMPIMENTO

  • 16

    - 31 -

    Dimensionamento dellaccumulatore

    Per calcolare la dimensione dellaccumulatore polmone, si proceda come segue:

    Si definisca una politica di utilizzo del generatore. In termini analitici, questo porta alla definizione della funzione P(t);

    Si tracci lintegrale nel tempo della funzione di produzione P(t) e della funzione R(t), come fatto nella figura alla pagina precedente;

    Si determini la funzione V(t) come differenza tra le due funzioni integrali; in simboli:

    La dimensione D dellaccumulatore pari a:

    D = max T {V(t)} - min T {V(t)}

    Laccumulatore, allinizio del periodo T, dovr contenere:

    A(0) = - min T V(t) [unit]

    T][0,t con )]()([)(0

    t

    duuRuPtV

    - 32 -

    Progettazione: dimensionamento acc.

    In tutti i casi in cui si sia dimensionato il generatore con potenzialit superiore alla richiesta media, si ricordi che:

    In ogni caso, la produzione cumulata ed il consumo cumulato del servizio devono uguagliarsi alla fine del periodo, pena linutilit del punto di disaccoppiamento progettato;

    Modulando la potenzialit erogata, pur rimanendo sempre nella condizione in cui la Pmax del generatore inferiore alla Rmax, si riesce a ridurre la dimensione dellaccumulatore, lavorando sopra la media quando la richiesta delle utenze pi elevata, e lavorando sotto la media nei casi speculari;

  • 17

    - 33 -

    CENTRALIZZAZIONE DEL SERVIZIO

    RICHIESTE INDIPENDENTI

    Vantaggio nullo o limitato

    SMORZAMENTO DELLE OSCILLAZIONI DELLE RICHIESTE

    Riduzione della potenzialit da installare a pari livello di servizio (*)

    Riduzione della dimensione dellaccumulatore a pari livello di servizio

    (*) tanto pi numerose sono le utenze tanto pi la potenzialit da installare risulta vicina alla somma delle potenzialit medie delle singole utenze

    RICHIESTE FORTEMENTE DIPENDENTI

    Variabilit di richiesta delle utenze

    - 34 -

    Esercizio - Accumulatore polmone

    Calcolare il volume del serbatoio polmone che deve soddisfare la seguente richiesta di acqua da parte dellutenza:

    Tempo [minuti] Richiesta [m /h]

    0 - 45 5

    45 120 30

    120 - 135 80

    135 - 240 10

  • 18

    - 35 -

    Soluzione - Accumulatore polmone

    Tempo [min] Durata [min] Richiesta [mc/h] Qrc [mc] Cum Qrc [mc]

    45 45 5 3,75 3,75

    120 75 30 37,5 41,25

    135 15 80 20 61,25

    240 105 10 17,5 78,75

    Portata media [mc/h] 19,69

    Dimensionamento serbatoio

    Qfor [mc] Cum Qfor [mc] Serb [mc]

    14,77 14,77 11,02

    24,61 39,38 -1,88

    4,92 44,30 -16,95

    34,45 78,75 0,00

    Dim ser 27,97 mc