04_FLD
Transcript of 04_FLD
-
7/29/2019 04_FLD
1/12
65
CAPITOLO 4. Il TEOREMA DI TRASPORTO DI REYNOLDS
4.1 Il Teorema di Trasporto di ReynoldsLe leggi di conservazione della Massa, della Quantit di Moto e dellEnergia
costituiscono le relazioni di base della Fluidodinamica. Esse si ricavano
applicando alcuni principi fisici fondamentali ad una parte del fluido in studio
(il Sistema), sia in termini finiti che infinitesimi. La forma finita o integrale,
applicata ad una porzione di spazio scelta in maniera opportuna (il Volume di
Controllo), permette di ottenere le equazioni da utilizzare per la risoluzionedegli esercizi in casi di flussi pi o meno semplici. La forma differenziale porta
invece alle equazioni alle derivate parziali che reggono i moti fluidi pi
generali. Al fine di procedere nel discorso necessario premettere le seguenti
definizioni:
Definizione di Sistema
Il Sistema una quantit di fluido avente una ben determinata identit, che pertantodeve considerarsi come composto sempre dalle stesse particelle fluide, e che pu
muoversi, deformarsi, e interagire con lambiente esterno.
Il Sistema cos definito utile perch ad esso sono immediatamente applicabili
tutta una serie di principi fisici. Come esempio, che verr ripreso nel seguito, si
consideri il fatto che essendo il sistema composto sempre dalle stesse particelle
fluide, per esso si possa affermare il principio fisico di conservazione della massa:
Durante levoluzione del Sistema, la sua massa si mantiene costante
Definizione di Volume di Controllo
Il Volume di Controllo un volume individuato nello spazio, scelto in maniera
completamente arbitraria. E unentit geometrica indipendente dalla massa, e con un
volume che pu essere fisso, mobile, indeformabile o deformabile.
Attraverso la Superficie di controllo, che avvolge il Volume di controllo, il
fluido pu fluire (entrare o uscire). Come si deduce dalle definizioni, nel caso
pi generale il Volume di Controllo (Control Volume, CV) pu contenere masse
-
7/29/2019 04_FLD
2/12
66
diverse di fluido in istanti diversi. Per esigenze di semplificazione, in taluni casi
il CV verr considerato a volume costante e fisso nello spazio, oppure a volume
costante e in movimento rispetto ad un osservatore assoluto.
Lintroduzione delle due diverse entit, Sistema e Volume di Controllo,
associata alla difficolt che si ha nello studio del moto dei Fluidi di identificare e
monitorare sperimentalmente una ben definita porzione di fluido (Sistema)
durante il suo movimento. Per esempio, non possibile seguire cos facilmente
una specifica porzione dacqua che fluisce in un fiume, come invece si pu
seguire un oggetto solido, ad esempio un ramo, che galleggia sulla sua
superficie [Munson], poich mentre il fluido scorre quasi impossibile
identificare le particelle che costituiscono il sistema. Per rimuovere tale
difficolt pi conveniente, per lo studio del moto fluido, fissare la propria
attenzione su uno specifico Volume di Controllo, del quale si definisce la forma
e la posizione, e valutare le grandezze termofluidodinamiche del fluido in esso
contenuto.
La relazione tra la variazione nel tempo delle propriet del fluido che
costituisce il Sistema e la variazione temporale di quelle del fluido contenuto
nel Volume di Controllo data dal Teorema del Trasporto (di Reynolds), ed in
qualche modo analoga a quella che esiste tra la descrizione Lagrangiana e
quella Euleriana di un flusso (si veda il capitolo sulla Cinematica).
Teorema di Trasporto di Reynolds
Consideriamo una generica variabile termofluidodinamica B riferita ad una
determinata massa fluida, cio tale che sia
( )B b m b = = dove
B una variabile globale del fluido (Grandezza Estensiva);
m la massa della porzione di fluido considerata;
b il valore del parametro B per unit di massa (Grandezza Intensiva);
la densit del fluido, supposta costante;
il volume occupato dal fluido.
-
7/29/2019 04_FLD
3/12
67
Esempi rappresentativi di grandezza estensiva di una porzione di fluido sono la
sua massa totale, la sua quantit di moto totale, la sua energia totale etc., con
immediata derivazione della grandezza intensiva corrispondente.
In termini differenziali, ovvero per una particella di massa m
BB b m b b
m
= = =
Il Sistema si pu pensare composto da particelle di massa m, pertanto
( ) 0 0lim lim dSys i i i
i i sys
B B b b
= = =
Si definisce la derivata rispetto al tempo di una grandezza estensiva di un
sistema fluido come
( )d ddd d
SyssysbB
t t
=
Lanaloga derivata relativa alle particelle fluide contenute in Volume di
Controllo (CV)
( )dCVCV
bB
t t
=
Osservazione
Sebbene le due espressioni precedenti possano sembrare simili,linterpretazione fisica, come si vedr, molto diversa. Se il Volume di
Controllo e il Sistema in un certo istante coincidono, i due integrali relativi a CV
e Sys coincidono. Le derivate temporali dei due integrali sono per diverse, in
quanto fatte da punti di vista diversi (si noti la diversa notazione delle due
derivate).
Come gi anticipato, pi semplice ricavare le equazioni della fluidodinamica
applicando ad un Sistema alcuni principi fisici fondamentali. Per altre esigenze,
pi comodo riferire tali equazioni al Volume di Controllo. E pertanto
-
7/29/2019 04_FLD
4/12
68
necessario mettere in relazione la derivata rispetto al tempo della generica
propriet B valutata sul Sistema, con la derivata rispetto al tempo della stessa
grandezza valutata su una definita regione dello spazio (Volume di Controllo).Questa relazione sar fornita dal cosiddetto Teorema di Trasporto di Reynolds.
4.2 Teorema di Trasporto di Reynolds per un CV fisso ed indeformabileIl caso pi semplice, ma molto frequente in realt, ed relativo a un Volume di
Controllo fisso e indeformabile, in un flusso quasi mono-dimensionale.
Questultima definizione si riferisce al fatto che la sezione del condotto varialungo il suo sviluppo, e che tutte le variabili termofluidodinamiche si
considerano uniformi sulla generica sezione, ma possono variare da una
sezione allaltra.
Si consideri la Fig.4.2. In essa riportato il Volume di Controllo, scelto
opportunamente in modo che allistante coincida con il Sistema (in rosso nellafigura). In nero poi rappresentato il Sistema allistante + d.
Fig. 4.2.
Si osservi come il Sistema si muova nellintervallo di tempo prescelto, come
denotano gli spostamenti delle due sezioni (1) e (2)
i iV t = i i iA =
Poich al tempo il Sys ed il CVcoincidono, si ha
III
III
-
7/29/2019 04_FLD
5/12
69
( ) ( )sys cvB t B t= (4.1)
Al tempo t t+ , il Sys si spostato nella nuova configurazione, mentre il CV
fisso. Osservando la figura 4.2, si pu scrivere la relazione
( ) ( ) ( ) ( ) sys cv I II B t t B t t B t t B t t+ = + + + +
Perci la variazione di del sistema, nellintervallo di tempo data da( ) ( ) ( ) ( ) ( )[ ] ( ) sys sys sys cv I II sysB B t t B t B t t B t t B t t B t= + = + + + +
Ricordando la (4.1) si ha
( ) ( ) ( ) ( ) Sys CV CV I II B B t t B t B t t B t t= + + + +
Dividendo per lintervallo infinitesimo di tempo e passando al limite per 0t
, si ottiene
( ) ( ) ( ) ( )0 0
d lim lim
d
sys sys CV CV I II
t t
B B B t t B t B t t B t t
t t t t t
+ + + = = +
(4.2)
Il primo termine dentro la parentesi quadra la derivata temporale della
grandezza estensiva B riferita al Volume di Controllo, indicata col simbolo
, in analogia con la derivata Euleriana. Infatti, la derivata considerata riferita ad un ben determinato Volume di Controllo, fisso nello spazio, e valuta
le variazioni delle grandezze fluidodinamiche caratteristica dei diversi Sistemi
che transitano in esso. Lanalogia completa, in quanto in cinematica si visto
che la derivata Euleriana riferita alle variazioni delle grandezze relative alle
diverse particelle che transitano in un determinato punto dello spazio.
Pertanto, la (4.2) si scrive:
( ) ( )0 0
d lim lim
d
Sys I IICV
t t
B B t t B t tB
t t t t + +
= +
(4.3)
Ricordando che B b m b= = , si possono definire i diversi termini che
compaiono a secondo membro della relazione (4.3):
Il primo la derivata temporale, riferita al CV, della grandezza estensiva B
( )dCVCV
bB
t t
=
-
7/29/2019 04_FLD
6/12
70
Il secondo rappresenta il flusso, o portata inB
, della grandezza B in
ingresso al Volume di Controllo
( ) 1 1 1 1 1 1 ( ) I IB t t b b A V t+ = = ( )I
1 1 1 10
lim
in
t
B t tB b A V
t +
= =
Il terzo rappresenta il flusso, o portata outB
, della grandezza Bin uscita dal
Volume di Controllo
( ) 2 2 2 2 2 2 ( ) II II B t t b b A V t+ = = ( )II
2 2 2 20
lim
out
t
B t tB b A V
t +
= =
Utilizzando le precedenti e la (4.3) si ottiene la relazione che esprime il Teoremadi Reynolds
2 2 2 2 1 1 1 1
d
d
Sys CV CV out in
B B BV A b V A b B B
t t t
= + = + +
Questa espressione del Teorema di Trasporto di Reynolds valida sotto le
seguenti ipotesi restrittive
1 volume di controllo fisso;
2 flusso quasi mono-dimensionale (cio uniformit delle propriet sulle
sezioni dingresso e duscita del volume di controllo)
Si pu generalizzare il Teorema considerando un flusso tridimensionale (3D),
sempre con un Volume di Controllo fisso e indeformabile, come quello
rappresentato schematicamente in figura 4.3.
Figura 4.3
-
7/29/2019 04_FLD
7/12
71
Lespressione del Teorema di Reynolds trovata precedentemente vale anche in
questo caso pi generale
d
d
sys CVout in
B BB B
t t
= + +
(4.2)
Si tratta di esprimere con la pi ampia generalit i termini di flusso di B in
ingresso e in uscita dal volume CV. Ci verr effettuato nel prossimo paragrafo.
Flusso in uscita da una superficie
Si consideri una generica porzione di superficie orientata (cio sulla quale sipossa definire un versore normale positivo) attraversata da un flusso, come
rappresentato in figura 4.4. Il flusso si considera uscente se il vettore velocit ha
componente nella direzione e verso del vettore normale alla superficie. Per una
superficie chiusa si usa sempre la convenzione che il vettore normale punta
verso lesterno della superficie considerata.
Figura 4.4
Dalla superficie infinitesima A fuoriesce nel tempo t il volume fluido
tratteggiato in figura 4.4(b)
= cosPertanto, la portata della grandezza B in uscita attraverso lelemento di area
infinitesima A data da
0 0
( cos )lim lim cos
out
t t
b bV t AB bV A
t t
= = =
(4.3)
-
7/29/2019 04_FLD
8/12
72
Si osservi infatti che
lim0 rappresenta un flusso di volume, o portata volumica
lim0 rappresenta un flusso di massa, o portata massica
lim0 rappresenta un flusso, o portata volumica, della
grandezza
La (4.3), integrata sulla superficie duscita del flusso, permette di ottenere la
portata totale, o flusso totale, della grandezza attraverso la superficie CSoutd cos d ( )d
out out
out outCS CS
B B bV A b V n A= = =
(4.4)
Flusso in ingresso attraverso una superficie
In maniera analoga si procede per determinare il flusso in ingresso attraverso
una generica porzione di superficie, rappresentata in figura 4.5
Figura 4.5
Si ha
cos d ( ) din
inCS
B b V A b V n A= = (4.5)
Tornando alla espressione 3D del Teorema di Trasporto di Reynolds per un CV
fisso ed indeformabile, il flusso netto della grandezza B attraverso una
-
7/29/2019 04_FLD
9/12
73
superficie chiusa CS dato dalla somma dei suoi contributi in ingresso ed in
uscita, ottenuti mediante le (4.4) e (4.5)
( )d ( )d ( )dout in
out inCS CS CS
B B b V n A b V n A b V n A+ = + =
Inserendo questa espressione nella (4.2) si ha
( )d
d ( )dd
sys CVout in
CV CS
B BB B b b V n A
t t t
= + + = +
(4.6)
La (4.6) lequazione del Teorema di Trasporto di Reynolds per un flusso
tridimensionale.
Osservazione
Poich il Volume di Controllo fisso, lelemento di volume d non cambia,
nellequazione (4.6), si pu invertire lordine di derivazione ed integrazione
d( d ) ( )d
d
sys
CV CS
Bb b V n A
t t
= +
-
7/29/2019 04_FLD
10/12
74
4.3 Teorema di Reynolds per un CV indeformabile in movimentoSe il Volume di Controllo ancora a pareti indeformabili, ma si muove con una
velocit relativa VCV costante rispetto ad un riferimento inerziale (assoluto), un
osservatore solidale con il Volume di Controllo osserver il fluido attraversare
la superficie del CV con una velocit relativa Vr, legata alla precedente ed alla
velocit assoluta dalla nota legge del moto relativo
= + = + V
la velocit assoluta dellle particelle fluide, valutata cio rispetto ad un
sistema di riferimento fisso o assoluto; CVV
la velocit di trascinamento del CV, cio la velocit del Volume di
Controllo rispetto al riferimento assoluto;
rV
la velocit relativa del flusso, cio la velocit del flusso valutata
rispetto al sistema di riferimento in moto con il CV.
Nellipotesi che la velocit CVV
si mantenga costante nel tempo, poich il flusso
attraverso una superficie CS in moto determinato dalla velocit relativa con laquale il fluido la attraversa, il Teorema di Reynolds si modifica come nella (4.7):
dd =
d +
d
(4.7)
Osservazione:
Se il CV ha pareti indeformabili, e si muove con una velocit variabile in
funzione del tempo ( )CV CV
V V t=
, lespressione del Teorema di Reynolds
rimane la precedente con ( ), ( , ) ( )r CVV r t V r t V t=
. La velocit relativa quindi
funzione della posizione spaziale (rappresentata dal vettore di posizione r) e
del tempo.
-
7/29/2019 04_FLD
11/12
75
4.4 Teorema di Reynolds per un CV in moto e deformabileLa situazione pi generale quella in cui il Volume di Controllo si muova e si
deformi in modo arbitrario. Anche in questo caso il flusso determinato dalla
componente normale della velocit relativa, rV n
. In ogni istante la velocit
relativa legata a quella assoluta e a quella di trascinamento dalla relazione
( , ) ( , )r CSV V r t V r t=
Nella espressione precedente compare la velocit della superficie del CV, in
quanto rispetto ad essa deve essere valutato il flusso. Questo introduce
unulteriore difficolt, dovuta al fatto che la superficie di controllo subisce una
deformazione continua e la ( , )CSV r t
una funzione della posizione spaziale e
del tempo. Con le osservazioni fatte, lespressione pi generale del Teorema di
Reynolds ha la forma vista nel precedente paragrafo
dd =
d +
(, ) d
(4.8)
4.5 Significato Fisico del Teorema di Trasporto di ReynoldsIl Teorema di Trasporto di Reynolds stabilisce una fondamentale relazione tra il
punto di vista riferito al Volume di Controllo e quello riferito al Sistema. Nella
(4.8) o comunque in una qualsiasi delle espressioni viste del Teorema del
Trasporto, si ha:
A primo membro la derivata temporale, della grandezza B associata al
Sistema;
Il primo termine a secondo membro derivata temporale della
grandezza estensiva B associata al Volume di Controllo;
Il secondo termine a secondo membro rappresenta il flusso netto
(somma di flusso entrante ed uscente, con i rispettivi segni) di B
attraverso la Superficie di Controllo.
-
7/29/2019 04_FLD
12/12
76
Limportanza reale del Teorema di Trasporto, dovuta al fatto che ottenere le
equazioni fondamentali della Fluidodinamica riferite al Sistema, sar
relativamente semplice, in quanto baster applicare ad esso dei principi fisicifondamentali. Le equazioni riferite al Sistema sono per di minima utilit nella
risoluzione di esempi pratici, in quanto poco agevole seguire il Sistema,.
Mentre risulta pi pratico definire un opportuno Volume di Controllo. Il
teorema di trasporto di Reynolds permetter di passare dalle equazioni scritte
per il Sistema a quelle scritte per il Volume di Controllo.
Nei prossimi capitoli saranno ottenute le equazioni fondamentali di
Conservazione della Massa, della Quantit di Moto e dellEnergia. Le equazioni
saranno inizialmente riferite al Sistema ed a un Volume di Controllo di
dimensioni finite, e saranno in forma integrale. Quelle ottenute per un Volume
di Controllo infinitesimo (e quindi riferite ad un punto spaziale) sono dette in
forma differenziale, e sono rappresentate da equazioni alle derivate parziali.
Osservazione:
La forma in cui si presentano le equazioni ottenute da un Volume di Controllo
fisso nello spazio, sia in forma integrale che alle derivate parziali, detta forma
conservativa. La forma in cui si presentano le equazioni ottenute da un volume
di controllo che si muove esattamente con le particelle fluide (quindi coincide
con il Sistema), sia in forma integrale che differenziale, detta forma non
conservativa.