03ottobre2017 - Toscana Film Commission...Frère Alain - EA5 di Vincent Dieutre (il 15), un diario...

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03ottobre2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

03ottobre2017

Pagina I

Si parla di noi

03/10/2017 p. VII Pellicole dal mondo al Festival dei PopoliNazione Toscana ELiguria

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03/10/2017 p. 14 IL DOCU-MONDO POTERE, STAR, MUSICA Marco LuceriCorriere Fiorentino 2

Si gira in Toscana

03/10/2017 p. 9 Il caseificio «Il Fiorino» su Rail Ospite di 'Buono a sapersi'Nazione Grosseto 4

03/10/2017 p. 19 Arrivederci BarlumeNazione Pisa 5

03/10/2017 p. 13 Ancora una volta la città diventa set Fra cinema e tv, al via leriprese

Nazione Siena 6

03/10/2017 p. VI Facce da cava: eccogli attori di KonchalovskyTirreno MassaCarrara

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Segnalazioni

03/10/2017 p. 13 Cinema, i tre decreti che completano la riforma AntonelloCherchi

Sole 24 Ore 10

OMAGGIO Al 100 ANNI JFK IN FILM UN FOCUS SUL POTERE CONTEMPORANEO

Pellicole dal mondo al Festival dei PopoliFIRENZE

LA STRAORDINARIA storia della star delladanza mondiale Sergei Polunin, divenuto asoli 19 anni il più giovane primo ballerinodel Royal Ballet di Londra nel documenta-rio «Dancer» di Steven Cantor; le rare im-magini d'archivio dei Beatles e dei gloriosianni della fondazione della loro casa disco-grafica, la Apple Corps, in «The Beatles,Hippies and Hells Angels» e la nascita diuna radio a Kobane raccontata da una gio-vane giornalista curda in «Radio KobanŒ»di Reber Dosky. Sono alcuni degli 82 docu-mentari, in prima nazionale, in programmadella 58/a edizione del Festival dei Popoli,festival internazionale del film documenta-rio, che si terrà dal 10 al 17 ottobre a Firen-ze. La manifestazione, presieduta da Vitto-rio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci,propone in programma 21 documentari inconcorso internazionale -che ambiranno alprimo premio di 8 mila euro- e 6 nel con-corso italiano (per il premio alla distribuzio-

ne). Il focus tematico, dal titolo «Effetto do-mino», è dedicato al «potere». Tra i titoliscelti anche «Meuthen's Party» un ritrattodi Meuthen, candidato al Parlamento tede-sco come capolista del partito della destrapopulista. In programma anche un omag-gio ai 100 anni dalla nascita di John Fitzge-

LA 58' EDIZIONEDal 10 al 17 ottobre a Firenze: dai BeatLese gli anni d'oro della AppLe,al ritratto del "Bad Boy", Sergei PoLuninLa

rald Kennedy con quattro film d'archiviodegli anni `60 dedicati al suo rapporto con imedia.Inaugurazione , dunque, il 10 ottobre conl'anteprima italiana di Dancer, il documen-tario di Steven Cantor che immortala la vi-ta e l'arte dell'enfant terrible della danzaSergei Polunin , definito dal New York Ti-mes "il ballerino più dotato della sua gene-

razione", ad aprire il festival (alle 21.30, ci-nema La Compagnia). La pellicola, che sa-rà successivamente distribuita nelle sale ci-nematografiche da Wanted, segue, attraver-so interviste e filmati d'archivio, la straordi-naria storia del prodigio della danza, dive-nuto, a soli 19 anni, il più giovane primoballerino del Royal Ballet di Londra e consi-derato uno dei più geniali e controversi bal-lerini contemporanei.Chiusura del festival, 17 ottobre con «La vi-ta, la carriera e il percorso di Gigi Lazzara-to» , attrice, modella e youtuber transgen-der di enorme popolarità. Si parte dall'in-fanzia come Gregory Lazzarato al comingout di fronte a un'audience di milioni dipersone. Questo è «This is Everything»: Gi-gi Gorgeous, il documentario della due vol-te vincitrice di Oscar Barbara Kopple chesarà proiettato l'ultima sera del festival (ore21, cinema La Compagnia). La proiezioneè in collaborazione con Gucci e alla presen-za di Igor Suran, direttore dell'associazione«Parks - Liberi e Uguali».

Titti OF

a

«Beatles Hippies» di Tom Hanley

AMiI rooprA Milano opacfi

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CinemaDal 10 al 17 ottobre oltre 80 documentari al Festival dei Popoli numero 58Dall'enfant terrible della danza Polunin, alla modella e attrice transgender Gigifino ai Beatles e al Medio Oriente, un lungo viaggio tra sogni e incubi d'oggi

IL DOCU-MONDOPOTERE, STAR, MUSICA

Composito, eterogeneo, tra-sversale : è così il Festival dei Po-poli numero 58 (dal io al 17 otto-bre al Cinema La Compagnia ein altri luoghi della città), fine-stra sulle tendenze e le sfide deldocumentario contemporaneo,un genere espanso che ormaida più di dieci anni sta influen-zando anche le forme espressi-ve ed estetiche del cinema difinzione. «Tanto è stato scritto edetto sui modi in cui il potereutilizza l'immagine spiega ildirettore Alberto Lastruccimolto meno su come l'immagi-ne costruisce il potere , lo utiliz-za, lo perpetua, lo mette in di-scussione . E questo il percorsoche abbiamo scelto di seguirequest'anno , trovando connes-sioni e collegamenti tra film chein modi molto diversi racconta-no l'effetto domino del potere».

Il programma spazia dunquesu «sogni e incubi» di questadeclinazione: dalle guerre inMedio Oriente ai ioo anni diJohn Fitzgerald Kennedy; dallavita della star della danza SergeiPolunin alla nascita della casadiscografica Apple Corps deiBeatles; dalla celebre band hea-vy metal X Japan e del suo front-man Yoshiki alla lenta ripresadella martoriata Kobanê. E poi iraduni mondiali di Wikipediain Italia , i fan del Papa , le casepopolari e l'ormai immancabilequestione dei migranti. Tuttoconcentrato in 82 documentari,

in un giro di valzer che si aprecon Dancer, sulla vita e l'arte diSergei Polunin, definito dalNew York Times «il ballerinopiù dotato della sua generazio-ne» e considerato uno dei piùgeniali e controversi danzatoricontemporanei. E poi Radio Ko-bani di Reber Dosky (il 13), sulla

lenta ripresa di Kobanê attraver-so la voce radiofonica di unagiovane giornalista curda. E an-cora , in collaborazione conl'Istituto Francese, i ritrattiumani contenuti nel viaggio an-tropologico del bellissimo Visa-ges Villages di Agnès Varda e JR(il 16) in cui lei, leggendaria

femme della Nouvelle Vague,oggi ultraottantenne, fa coppiacon il trentatreenne JR, street-artist autore di giganteschi graf-fiti urbani. E c'è anche un omag-gio ad Alain Cavalier, con la pro-iezione del suo film Le Filmeur(il 15), mentre sempre al granderegista francese è dedicato

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Frère Alain - EA5 di VincentDieutre (il 15), un diario in for-ma di saggio per immagini epensieri attraverso l'arte di Fi-renze. The Beatles Hippies andHells Angels (sempre il 15) èuno spaccato sugli anni d'orodei Beatles e sulla loro AppleCorps, impresa passata alla sto-ria come un esperimento irripe-tibile di «capitalismo hippy».Quest'anno la retrospettiva èdedicata al regista giapponeseKazuhiro Soda e ai suoi Obser-vational Films, mentre chiude-rà il festival, in collaborazionecon Gucci, This Is Everything (il17) storia di Gigi Gorgeous, at-trice, modella e youtuber tran-sgender di enorme popolarità,dall'infanzia al coming out difronte a un'audience di milionidi persone.

Marco Luceri© RIPRODUZIONE RISERVATA

GalleryDall'alto:la stella delladanza SergeiPolunin in unascena di«Dancer» diSteven Cantor;«Visages,Villages» con laregista AgnèsVarda e l'artistaJr e «TheBeatles,Hippies adHells Angels»di Ben Lewis

Da sapereL'edizionenumero 58del Festivaldei Popoli siterrà a Firenzedal 10 al 17ottobre (CinemaLa Compagnia,Spazio Alfierie IstitutoFrancese) epresenterà piùdi ottantadocumentarie un focusdedicato alpotere: «Effettodomino. Sogni eincubi del poterecontempo-raneo»(Accanto unaimmagine defdocumentariodef PremioOscar BarbaraKoppte, «This isEverything: GigiGorgeus» sullavita dettamodella e attricetransgender GigiLazzarato)

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Trasmissione

r'Il caseificio «Il Fiorino» su RailOspite di 'Buono a sapersi'NON SOLO fiere ed expo nazionali e internazionali, ma anche tv.Il caseificio «Il Fiorino» è stato selezionato da Rail per essere tra iprotagonisti della trasmissione televisiva «Buono a sapersi» inonda stamane a partire dalle 11. L'azienda di Roccalbegna saràospite in diretta del programma condotto da Elisa Isoardi che ognisettimana racconta prodotti, luoghi e sapori alla scoperta dellaqualità con un occhio attento alla sicurezza alimentare. Al centrodel collegamento televisivo sarà la produzione della ricotta dipecora de «Il Fiorino», attraverso tutte le fasi di lavorazione: dallamungitura al prodotto finale e alle modalità di consumo a tavola.

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Chiuse le riprese della fiction pi09 -4,ù pisana che c'è

Si SONO chiuse a Marciana Marinale riprese de «I Delitti del BarLume5», la fiction tv di Sky Cinema e Pa-lomar tratta dai romanzi del pisanoMarco Malvaldi (pubblicati sa Selle-rio), per la regia dell'altrettanto pisa-no Roan Johnson. Le due nuovepuntate del BarLume saranno mes-se in onda da Sky Cinema nel perio-do di Natale.

L'ULTIMO ciak è andato in scena loscorso 27 settembre, troupe e attorihanno già lasciato l'isola dopo unaintensissima estate tutta dedicata al-la quinta attesa stagione. Le ripresesi sono svolte in vari luoghi (oltreche sul set di Marciana dove è stata

ricostruita la cittadina di Pineta)dal Cotoncello fino agli Acquarilli,la spiaggia per nudisti dell'Isolad'Elba. Nel cast, oltre ai `soliti' Fi-lippo Timi e Alessandro Benvenu-ti, confermati Atos Davini - re del-la Brigata dei Dottori - e l'attore pi-sano Paolo Cioni (già con RoanJohnson ne «I primi della lista» e«Fino a qui tutto bene) insieme aMassimo Paganelli, Marcello Mar-ziali, le belle e brave Enrica Guidi eLucia Mascino. A sorpresa compari-rà anche il cantautore livornese Bo-ro Rondelli.

«ED ecco i Bimbi arrendersi all'evi-denza - scrive Alessandro Benvenu-

ti commentando una foto con i col-leghi della fiction alla vigilia dell'ar-rivederci - si chiude. Si gira la scena203 `Barlume interno giorno', si di-smettono gli abiti di scena, ci struc-cano, ci portano al traghetto e viasul Mar Tirreno tutti e quattro. Do-podiché chi verso Pisa e chi versoLivorno, chi arriva prima di tutti aRosignano, e chi la tira lunga fino aRoma. E anche per quest'anno è co-sa fatta. E detto tra noi, secondo me,quest'ultime due, son fra le megliotra quelle che s'è fatto fino a oggi».E ancora, qualche giorno dopo: «Ar-rivederci alla prossima estate dolceMarciana Marina. E grazie della pa-zienza con la quale sopporti la no-stra presenza».

La quintastagione tratta

dai libri diMarco

MaLvaLdi per laregia di Roan

Johnson andràin onda a

Natale

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MONTEPULCIANO

Ancora una volta la città diventa set

MONTALCINO , A SCUOLA DI SANGIOVESE

CONCLUSA la 1 °edizione della Summer school diSanguis Jovis, il cui obiettivo è accrescere e diffondere lacultura del sangiovese. A breve il bando per la 1°edizionedella Winter School, che si svolgerà a marzo 2018.

Fra cinema e tv, a1 via le ripreseSi inizia con «Il Peccato. Una visione» e poi tornano «I Medici»

MONTEPULCIANO ritorna ca-pitale del grande e del piccoloschermo. Due produzioni interna-zionali tra ottobre e novembrepasseranno nei luoghi più sugge-stivi della Città del Vino Nobile.E forse non saranno le uniche per-ché trapelano voci di un imminen-te telefilm che potrebbe essere gi-rato qui già dalla prossima setti-mana. Bocche cucite e massimo ri-serbo al momento ma presto sonoattese novità. La prima certezza,per adesso, si chiama «Il Peccato.Una visione», il kolossal d'autoreche il maestro Andrei Konchalov-sky dedica a Michelangelo e cheviene girato interamente in Italiaper quattordici settimane. Prodot-to dalla Fondazione Andrei Kon-chalovsky per il sostegno al Cine-ma e alle Arti Sceniche e Jean Vi-go Italia con Rai Cinema, il film èuna co-produzione russo-italiana.Le riprese del film sono iniziatealla fine di agosto ma a Montepul-ciano le telecamere si accenderan-no il 4 e il 5 ottobre. Una troupedi duecento persone, comparse in-cluse, animerà il primo giornoSan Biagio per poi concluderel'avventura poliziana in PiazzaGrande con la facciata del Duo-mo e il Palazzo Comunale comepunti centrali delle scene.

LE DATEDomani e giovedì le ripresedel film, dal 23 ottobreiniziano quelle della serie tv

Siena che ha girato una scena. Echissà che accanto a Lorenzo ilMagnifico non appaia pure il per-sonaggio di Agnolo Poliziano, sa-rebbe un ulteriore vanto per Mon-

PIAZZA Grande, ormai tra i luo-ghi più gettonati di un certo cine-ma legato alla storia e all'epicità,tornerà all'antico. I cartelli strada-li verranno tolti e un sottile stratodi terra sarà depositato in superfi-cie per nascondere i mattoni.Il tempo di San Biagio sarà attra-versato da una sottile pioggerella

tepulciano che negli ultimi anni

artificiale. Le riprese per la secon-da stagione de «I Medici - Ma-sters of Florence» inizieranno dal23 ottobre e andranno avanti finoai primi giorni di novembre. Lapreparazione scenografica partiràil 16 ottobre. Dopo il successo dipubblico, torna dunque a Monte-pulciano (ma anche in Valdorcia)la serie tv targata Lux Vide che sa-rà complessivamente articolata inotto episodi per la regia di JonCassar (che ha diretto «The Ken-nedys») per le prime quattro pun-tate e di Jan Michelini (regista di«Don Matteo») per le successive.Parteciperanno oltre duecentocomparse con più di mille perso-ne che hanno fatto la fila per il ca-sting. Le giornate di riprese siconcentreranno sui posti simbolodella città: Piazza Grande, Duo-mo e San Biagio. Si parla di scenemolto più spettacolari rispetto aquelle della prima serie. In unapuntata ci sarà anche la ballerinaFrancesca del Toro di Torrita di

ha raggiunto all'estero un livellodi attrattiva mai ottenuto in passa-to. Quando si muovono produzio-ni del genere un paese si trasfor-ma e piccoli disagi per la popola-zione possono sempre sorgere.Ma l'indotto previsto per attivitàcommerciali e alberghi, oltre allavisibilità internazionale che arri-verà di riflesso, compenserannoalla grande qualche sacrificio.

Luca StefanucciSi GIRA Nella foto unadelle riprese della primastagione della serie tv «IMedici» che tonerà aMontepulcianoquest 'anno per la secondastagione.A destra il regista russoAndrej Konchalovskij cheverrà in città a girare«II Peccato. Una visione»

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Facce da cava:ecco gli attoridi KonchalovskySvelati i nomi e i volti dei protagonisti dell'atteso filmche il regista russo sta girando nei bacini apuo versiliesi

1 CARRARA

Per capire lo spirito con cui ilregista Andrei Konchalovskysta girando il film su Michelan-gelo in terra apuana è suffi-ciente leggere un estrattodall'intervista rilasciata a Re-pubblica nell'agosto scorso:«Pochi attori, nel film ci saròsoprattutto gente presa dallastrada. Metà del cast arriva daCarrara: facce fantastiche, per-sonalità forti. I carraresi vivo-no nelle montagne senza me-scolarsi agli altri, produconomarmo da oltre duemila anni.Sono uno dei primi esempi diproletariato: sono una societàche è una classe. Non dimenti-chiamo che l'anarchia sinda-calista è nata qui e che qui ipartigiani lottarono con gran-de forza contro fascisti e nazi-sti. Questi luoghi hanno unastoria di indipendenza e faccemeravigliose. E poi è un piace-re avere a che fare non con at-tori ma con gente che lavoradavvero il marmo: scalpellini,

Andrei Konchalovsky

ti, Giovanni Cattani, Dino,Leonardo e Mattia Dell'Ami-co, Francesco Gabelloni,Franco e Giovanni Magli, Pao-lo Muracchioli, AlessandroPierotti , Luca e Silvano Ratti,Antonio e Francesco Rusci-gni, Guido Siniega.

E si capisce guardandoli ne-gli occhi, nelle mani e nelle ru-ghe scolpite da anni di duro la-voro in cava perché il maestrorusso ha scelto loro.

Perché nessun attore po-trebbe riuscire a calarsi nelruolo di chi oggi come ieri salele montagne ed estrae il mar-mo.

Rituali, sguardi, parole, chesono rimaste identiche nei se-coli. Un rituale senza Dio chesi ritrova in questi uomini.

C'è Guido Siniega che lavo-ra alle cave della Furrer chequasi per caso è venuto a sape-re del casting: «Il giorno in cuisono venuti in cava da me ionon c'ero sono stato avvisatodal mio amico Alessandro. Homandato la mia foto su wha-

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marmisti ».È lì, in quelle poche parole,

la ragione per cui il regista havoluto scegliere gente del po-sto, guardandola uno ad uno.Cavatori veri (tranne due),quasi tutti di Carrara (tre diMassa e uno di Livorno), per-ché così ha ritrovato quello spi-rito autenti co che nel corso deisecoli non si è perso. Facce dacava, tratti plasmati, per lamaggior parte, dalla monta-gna. Caratteri forti.

Ecco allora i protagonisti delfilm "Il peccato. Una visione":Enrico Angeli , Gino Branchet-

NO

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tsapp e ce l'ho fatta. Devo mol-to al mio datore di lavoro, ildottor Gino Mazzi, che mi haconsentito di partecipare alleriprese perché ha capito quan-to ci tenessi».

E chi sognava un giorno didiventare attore e, almeno peruna volta, ci è riuscito.

« Nella mia vita ho avuto tremomenti di particolare gioia -ha spiegato Francesco Gabel-loni - il primo quando sononate le mie bambine, il secon-do in cui mi hanno comunica-to che avrei cominciato a lavo-rare in cava, il terzo in cui ho

saputo di essere stato sceltoper il film. Fare l'attore eraunodei miei sogni; e chiunque ab-bia un sogno dovrebbe sem-pre crederci fino in fondo».Due delle comparse scelte nonsono cavatori.

Uno è Mattia Dell'Amico,impiegato in un deposito dimarmi: «Io avevo già fattoesperienza di teatro, ma l'im-patto col cinema è stato trau-matico: girare un film è impe-gnativo, prevede tempi di atte-sa lunghissimi».

E Alessandro Pierotti, di Li-vorno: «Un giorno ho visto un

volto ritratto sul giornale, conla didascalia: "se pensi di asso-migliargli, inviaci una foto". Ionon sapevo nemmeno di cosasi trattasse, ma l'ho fatto».

«Credo che il casting non ab-bia valutato solo i lineamenti,ma anche i caratteri- continuail livornese Pierotti - I cavatorimi hanno accolto come uno diloro. Quella che raccontiamo èuna storia dura, in cui tutti cisiamo immedesimati: forse ilregista ha visto anche questo,in noi».

(L bo.)RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di gruppo per gli attori del film di Andrei Konchalovsky

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Sistema audiovisivoLE

Quest'anno sono disponi bili circa 420milioni, di cui 221 periltaxcredit. Negli

ultimi anni è aumentata la dote: ne12016era di 227 milioni, con 162 milioni chiesti,

a vario titolo, dai produttori1 II ministro. Per Franceschini «un provvedimento che serve

a tutelare e valorizzare il cinema e la creatività italiana»

Cinema, i tre decretiche completano la riformaVia libera dal consiglio dei ministri - Cresce il tax creditdi Antonello Cherchi

I puzzle della riforma del cinema, arriva-ta con la legge 22o dell'anno scorso, si ècompletato. Dopo ivari decretiministe-riali, diversi già operativi, ieri è stata la

volta dei provvedimenti più attesi: i tre de-creti legislativi che danno attuazione alle al-trettante deleghe contenute nella riforma. Sitratta del provvedimento sulle quote di pro-grammazione e di investimenti delle Tv dadestinare ai film e fiction di produzione euro-pea, di quello che riscrive le regole della cen-sura delle pellicole e, infine, del decreto suiprofili professionali di chi lavora sul set.

I tre Dlgs hanno ricevuto ieri il via liberapreliminare del Consiglio dei ministri e oradovranno affrontare un impegnativo iter:conferenza Stato-Regioni, parere del Consi-glio di Stato, giudizio delle commissioni par-lamentari. L'obiettivo è arrivare al traguardodel via libera definitivo di Palazzo Chigi en-tro i113 dicembre, data di scadenza della dele-ga. Sulla carta, i tempi ci sono, mabisogna an-che mettere in conto che da metà ottobre ilParlamento, a partire dal Senato, sarà impe-gnato dalla legge di bilancio.

I nuovi aiuti al cinema - in particolare ilprovvedimento sui "passaggi" in Tv dei filmeuropei - si aggiungono a quelli già previsti,come il tax credit, che fa registrare nel 2oi6un'ulteriore crescita delle agevolazioni da

parte del sistema: si è, infatti, passati dai i6omilioni di euro del 2o15 ai162 milioni di credi-to d'imposta utilizzati l'anno scorso. E,intan-to, per il 20i7 ci sono disponibili 221 milioni.

L'attuazione delle deleghe«Un provvedimento concreto che serve adaiutare, tutelare e valorizzare il cinema, la fic-tion e la creatività italiane»: così il ministrodei Beni culturali, Dario Franceschini, hacommentato il decreto sulla promozione delcinema approvato ieri dal Consiglio ministri.Si tratta del provvedimento che più ha datodafare, soprattutto dopolapresa diposizionedelle emittenti sulle nuove quote. Il tavolo dilavoro conilministero è rimasto aperto fino aqualche giorno fa e il testo - che, insieme aglialtri due era atteso a Palazzo Chigi da tempo -è stato ulteriormente limato.

A partire dal 2019 cresce la quota che igruppi televisivi - comprese le Tv on de-mand - dovranno riservare alla programma-zione dei film, delle fiction e dei programmidi produzione europea, fino ad arrivare nel2020 al 6o% delpalinsesto (alnetto deitempiditrasmissione dedicati a telegiornali, sport,quiz, televendite e pubblicità). La metà diquella quota la Rai dovrà riservarla alle pelli-cole italiane (si scende a un terzo perle altreemittenti). Crescono anche gli investimentidelle televisioni nelle produzioni cinemato-grafiche: nel 2020 la Rai dovrà mettere a di-

sposizione per tale obiettivo il 20% dei pro-pri introiti netti (conil5°io da destinare alma-de in Italy), mentre perle altre Tvla quota sa-rà del 15°io (con il 4,5 per i film italiani). Sulsistema vigilerà l'Agcom, che avrà a disposi-zioni sanzioni più severe.

Sulla censura si passerà a un sistema di au-toregolamentazione (sarà il produttore a in-dicare l'eventuale divieto, che poi passerà alvaglio diuna commissione deiBeni culturali)evieneintrodotto il"bollino" sullevisioniperi minori di sei anni (se consigliabili o meno).

Il terzo decreto interviene sulle professio-ni del set, i cui profili sono stati in buona partegià oggetto del jobs act. Il nuovo provvedi-mento, dunque, sistematizza il tutto.

Il tax creditContinua a crescere l'utilizzo del creditod'imposta messo a disposizione del cinema.Negliultimi anni è aumentatala dote: nel2oi6era di 227 milioni, con 162 milioni effettiva-mente chiesti, a vario titolo, dai produttori.«Le somme inutilizzate - spiega Nicola Bor-relli,responsabile della direzione cinema deiBeni culturali - sono state in parte utilizzateper l'operazione Cinecittà, mentre 20 milionivanno a incrementare il fondo di sostegno alcinema per il 20i7». Quest'anno sono dispo-nibili complessivamente 420 milioni, di cui22i per iltax credit.

El RI PRO UUZIONE RISERVATA

Segnalazioni Pagina 10

L'anniversario Festa oggi a Milano per il gruppo autore di pubblicità memorabili e leader nell'organizzazione di grandi cerimonie

Fiimmaster, 40 anni tra spot ed eventiUna storia iniziata4o anni fa quella di

Filmmaster, partita dall'iniziativa(e dall'intuizione) di tre imprendi-tori che a pieno titolo fanno parte

della storia dell'advertising italiano: SergioCastellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino. Ecosì che nasce quella che da casa diproduzio-ne pubblicitaria si è trasformata in una realtàdi gruppo all'interno della quale si "realizza-no" advertising, eventi, contenuti video ingrado di parlare il linguaggio dei millennials.

Stasera a Milano si spegneranno le 40candeline di Filmmaster. E sono anni scan-ditidatormentoni che hanno fatto la storia ela memoria di una generazione: dalla stori-ca campagna "Quando c'è Barilla c'è casa"allo spot "Ciripiripì Kodak", a quello con lacampagna del fortino "Una telefonata ti al-lungalavita" con protagonista Massimo Lo-pez che rappresenta un balzo in avanti nelmondo dell'advertising.

Gli spot sono solo una parte di un passato(e diunpresente) cheperFilmmastervuoldi-re anche Grandi eventi e cerimonie. 14o annidella casa di produzione sono anche i 39 annidell'allora Linkage, oggi Filmmaster Events:

una delle società di eventi più importanti almondo. È tra le poche a livello mondiale ingrado di produrre cerimonie olimpiche. Èstata sua la produzione quelle di Rio 2016 e lasocietà ha curato anche il viaggio delle torceolimpica e paralimpica. Filmmaster Eventsha inoltre al suo attivo un contratto perle ce-rimonie che introducono alla finale di Cham-pions League. Anche a Euro 2012 e 2016 glispettacoli avevano il marchio della societàcon sedia Roma e Milano.

«Stiamo operando su vari progetti inter-nazionali - spiega Andrea Varnier, ammini-stratore delegato di Filmmaster Events -sfruttando un know how che ci permette dicompetere in un mercato molto difficile, cherichiede competenze e un'organizzazionedei dettagli non comune». A mo' d'esempio:non è proprio da prendere a cuor leggero lacerimonia che precede la finale di Cham-pions League si svolge sullo stesso terrenosulqualevanno aincrociare gli scarpini gentecome Cristiano Ronaldo o Messi. Compro-mettere quel terreno di gioco è non contem-plato e tutto ciò necessita di competenze e diun'organizzazione maniacale. Immaginarsi

cosa significa organizzare nei minimi detta-gli tre ore di cerimonia di apertura o chiusuradei giochi olimpici.

Di strada ne è stata fatta dai primi videomapping del 1978 che grazie a macchine sce-niche e proiettori teatrali proiettava sulle fac-ciate deipalazzio dei monumenti diapositiverealizzate amano da giovani artisti. Glieventitradizionali cambiano faccia e diventanograndi show per appuntamenti con l'UmbriaJazz, il Festival dei due mondi di Spoleto, ilcarnevale diVeneziae altri.Ilfuturo di questasocietà - che, insieme con le altre unit Film-master (Filmmaster Production e Filmma-ster Mea che opera dal 2007 in Middle East eAfrica) e con Civita Cultura forma il gruppoItalian Entertainment Network (Ien) da 162milioni di ricavi - sta sempre di più «nell'in-ternazionalità, ma anche nel corporate e nelturismo». Nel mondo, spiega Varnier «c'èuna crescente attenzione al valore del turi-smo come business. Poter attrarre turisti conigrande eventi èuna scommessa dafare». Unfuturo, a livello internazionale, che è già lì

A. Bio.91 E] PRO D OZIO N E RISERVATA

Il confronto

IL TAX CREDITIl vecchio regime.I crediti d'imposta alle attività cinematografiche utlizzati, 2014-2016.Dati in milioni di euro

Misura di sostegno - crediti d'im p osta 2014 2015 2016Credito d'imposta per investimenti di produttori

38 8 31 1 41 6cinematografici , , ,

Produzione Credito d'imposta per produzione esecutivi13,3 29,6 21,3cinema in Italia di film stranieri

Credito d'imposta per investimenti21 2 235 26 6(sogg. diversi da produttori cinema)

, , ,

Distribuzione Credito d'imposta per investimenti nella distribuzione5 0 25 23cinema di film italiani , , ,

i iTax Creditdigitale 8,2 6,8 4,0

Eserc z oCredito d'imposta d.l s 60/99* 28,0 26,9 27,4Credito d'imposta per investimenti di produttori - 25 2 35 5cinematografici indipendenti tv , ,

ProduzioneCredito d'imposta per produzione esecutivi in Italia di - 0 6 2 1opere televisive straniere , ,

audiovisivaCredito di'imposta per investimenti di produttori - 0,01 0.05cinematografici indipendenti webPer produzione esecutivi in Italia di opere web straniere - - -Totale credito d'imposta 114,5 160,7 162,1

IL NUOVO RIPARTOLe somme a disposizioneper il tax credit 2017 (Dati in milioni di euro)

Produzione opere cinematografiche 58

Produzione opere audiovisive 55

Produzione opere audiovisive a 5contenuto videoludico

Imprese di distribuzione 12

Imprese dell'esercizio16cinematografico

industrie tecniche della post-10produzione

Potenziamento dell'offerta30cinematografica

Attrazione in Italia di investimenti25cinematografici e audiovisivi

Imprese non appartenenti al settore10cinematografico e audiovisivo

I

(*) Esercenti sale cinematografiche Fonte: etab. Direzione Generate Cinema, sudati Agenzia dette Entrate Fonte: Ministero dei Beni culturali- Direzione cinema

Segnalazioni Pagina 11

Le quote. Salgono quelle di investimento in film e fiction richieste delle tv, al via quelle per il cinema

Broadcaster delusi, produttori felicidi Andrea Biondi

Ci saranno più cinema italiano in pri-ma serata in tv e più investimenti daparte delle emittenti in produzioniindipendenti europee ed italiane. Il

Consiglio deiministriha approvato il decretolegislativo che riforma le norme in materia dipromozione delle opere europee e itali arie daparte dei fornitori di servizi di media audiovi-sivi. E all a fine, il day after sembra quell o di uncampo di battaglia con vincitori e vinti.

I broadcaster ci hanno provato a far desi-stere il ministro per i Beni Culturali, DarioFranceschini, dal procedere su un atto che,neifatti, è in attuazione dellaLegge sul cinemae l'audiovisivo nella parte in cui viene richie-sta la riscrittura dell'articolo 44 del Tusmarsulle quote di investimento obbligatorio deibroadcaster in opere europee di produttoriindipendenti. Quiletvhannogiocatounapar-tita, anche con fermezza, stringendo fra di lo-ro una santa alleanza e contestando con duelettere il decreto che poi, però, alla fine è statoapprovato ieri in Consiglio dei ministri, conqualche modificarispetto all'ultimabozza.

A taccuini chiusisi parla nel mondo delle tvdi «profonda delusione» e di «impostazioneanacronistica, dirigistica, quasi ad personam,e punitiva del Ministro Franceschini ». Diffe-rente, come immaginabile, il mood nel mon-do delcinema e delle produzioni tv. «Ilgover-no crede davvero che l'audiovisivo italiano(cinema, serie, animazione, documentari)

possa rappresentare una risorsa importanteper l'economia, per l'identità e la crescita cul-turale, industriale e professionale di questoPaese», scrive su Facebook Francesca Cima(presidente deiproduttoriAnica). «Sono cer-to - punta a stemperare i toni Giancarlo Leo-ne, presidente dei produttori televisivi (Apt)- che la massima collaborazione tra i produt-tori indipendenti aderenti all'Apt e le emit-tenti televisive riuscirà ad esprimere in modoproattivo quegli elementi critici che oggiven-gono vissuti negativamente dalle emittenti.Lo sforzo congiunto delle parti consentirà al-la televisione ed al cinema di espressione ita-liana di essere sempre più presenti anche sulmercato internazionale».

Parole, queste ultime, da vivere più che al-tro come unauspicio, dopo settimane dimurocontro muro attorno a un provvedimentopensato per andare incontro alle necessitàdell'audiovisivo come del cinema italiano. Ilprimo ha dimensioni molto inferiori rispettoai battistrada europei, Uk in testa, e i nuoviplayer come Netflix eAmazon conle loro pro-duzioni originali pongono non pochi interro-gativi a tutto il sistema. Il cinema italiano, dalcanto suo, continua a perdere appeal e quote.Dalle tvè però arrivato unno secco a unprov-vedimentovissuto come un"conto"posto sulloro tavolo. Certo, a confrontare le bozze suc-cessive del decreto,hanno ottenuto sialamo-ratoria per il 2o18 sia un aumento delle quoteinferiore a quanto inizialmente previsto: dal15%io degli introiti netti attuali al 18,5° nel 2019

al 20%io nel 2020 per la Rai ; dal lo% al 12,5%io nel

2019 al 15%io nel 2020 per le tv commerciali.

Quote ancora eccessive secondo le tv, sot-toposte anche a obblighi di programmazione:dovrà esserci almeno un film ounaflctionita-liana a settimana per ogni canale tvinprime ti-me, due per la Rai. A questo si è aggiunto unelemento di forte scontro: le sottoquote pre-viste per le opere cinematografiche italiane.LaRai dovrà investire una percentuale (in sa-lita dal4° 0 al5%io del 2020) in opere cinemato-grafiche italiane e lo stesso (dal 3,5%i" al 4,5%)dovranno fare le tv commerciali. E a far litiga-re è stato anche il nodo sanzioni: alzate fino a 5milioni e, secondo indiscrezioni, a12°io (dal3%previsto nelle ultime bozze) del fatturato perle più grandi. Per il Ministro Franceschini sitratta di «un provvedimento concreto cheserve a aiutare, tutelare e valorizzare il cine-ma, la fiction e la creatività italiane». Il testo,spiega una nota del Mibact, contiene «obbli-ghidiprogrammazione einvestimentoimpo-stipure aNetflix,Amazone agli altri operatoridel web, recependo così in anticipo la diretti-va europea in corso di approvazione».

Il provvedimento passa adesso alle Com-missioni parlamentari, al Consiglio di Stato ealla Conferenza Stato Regioni per i pareri dimerito. Dovrà tornare in Com per l'approva-zione definitiva entro l'n dicembre, quandoscade la delega. Untempo supplementare cuicon ogni probabilità le tv guarderanno conmolto interesse.

El RIPROOUZ NE RIS ERVATA

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